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Ignoranza
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/* Citazioni */
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{{voce tematica}}
[[File:Andries Cornelis Lens - Hercules Protects Painting from Ignorance and Envy.jpg|thumb|upright=1.5|''Ercole protegge la Pittura dall'Ignoranza e dall'Invidia'' (A.C. Lens, 1763)]]
Citazioni sull''''ignoranza'''.
==Citazioni==
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'ignoranza, mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". ([[Pinhead (personaggio)|Pinhead]], ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
*A questo punto, quasi tutti i trecento e passa cittadini dello shtetl si radunarono per dibattere quella faccenda di cui non sapevano nulla. E meno un cittadino ne sapeva, più era granitico nelle sue argomentazioni. Niente di nuovo in questo. ([[Jonathan Safran Foer]])
*Altro non è l'esser ignorante, che il non si quietar nel vero. ([[Galileo Galilei]])
*Com'è inestimabile essere ignoranti, perché significa tenere tutto in serbo ed è un'Estasi così Economica. ([[Emily Dickinson]])
*Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista? ([[Scott Adams]])
*È tale la nostra imprevidenza o ignoranza che prendiamo per un grave male quello che molte volte è origine e occasione dei maggiori beni. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Figli miei, penso spesso che la maggior parte dei cristiani che si dannano, si dannano a causa della loro ignoranza. ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Gli ignoranti non hanno mai opinione. ([[Salvator Rosa]])
*Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono. ([[William Somerset Maugham]])
*L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. ([[Carmelo Bene]])
*L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. ([[Cesare Cantù]])
*L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. ([[Cesare Pavese]])
*– L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? ([[Marco Malvaldi]])
*L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile. (''[[Batman Begins]]'')
*L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. ([[Confucio]])
*L'ignoranza è la palpebra dell'[[anima]]. Le cali, e puoi dormire e anche sognare. ([[Ugo Ojetti]])
*L'ignoranza è la madre dell'industria come della superstizione, la riflessione e l'immaginazione possono incorrere in errori; ma l'abitudine di muovere la mano o il piede in una data maniera non dipende né dall'una né dall'altra di esse. Per questo le manifatture van più a gonfie vele laddove si adopera di meno il cervello, cosicché si può considerare l'officina alla guida d'una macchina che abbia uomini per parti. In effetti intorno alla metà del XVIII secolo in alcune manifatture s'impiegavano preferibilmente per certe operazioni semplici dei mezzi idioti, cosa che però costituiva un segreto di fabbrica. ([[Karl Marx]])
*L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. ([[Giordano Bruno]])
*L'ignoranza è madre della [[paura]]. ([[Herman Melville]])
*L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio. ([[Denis Diderot]])
*L'ignoranza è per noi la madre dell'[[errore]]. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
*L'ignoranza mette intorno ad ogni uomo un muro più sicuro di quello di una prigione. ([[Henri Barbusse]])
*L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la [[scienza]]. ([[Arturo Graf]])
*La classe superstiziosa degli ignoranti: costoro non si contentano d'ignorare ciò che è; essi sanno ciò che non è. ([[Jules Verne]])
*La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica. ([[Pino Caruso]])
*La ignoranzia, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi. ([[Francesco Guicciardini]])
*Maggiore l'ignoranza, maggiore il [[dogmatismo]]. ([[William Osler]])
*O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui. ([[Publio Terenzio Afro]])
*Oh quale capezzale dolce e molle, e sano, è l'ignoranza e l'indifferenza, per riposare una testa ben fatta! ([[Michel de Montaigne]])
*Proclamata con risolutezza, l'ignoranza diventa accettabile quanto la verità. (''[[X-Files]]'')
*Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza. ([[Gabriele Amorth]])
*Quando si ha un po' di buon senso e una certa coltura generale, non si può dire di essere completamente ignaro di checchessia. ([[Charles Dickens]])
*Se c'è qualcosa che accomuna gli esseri umani è l'immensità di ciò che ignoriamo. ([[Tomás Eloy Martínez]])
*''Sì, mi fa paura l'ignoranza, lo vedo come dilaga | e brucia tutto, la vedo, è come di lava.'' ([[Caparezza]])
*Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta. ([[Pino Caruso]])
*Tristo male è l'ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un'ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a' piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. ([[Luciano di Samosata]])
*Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare [[denaro]] diffondendo ignoranza o, in qualche caso, [[stupidità]]. ([[Tom Hanks]])
===[[Stanisław Jerzy Lec]]===
*Quello? È di un'ignoranza enciclopedica!
*L'ignoranza umana non resta indietro al sapere. Conquista insieme a esso gli stessi territori vergini del genio.
*La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
==Proverbi==
*L'ignoranza è una beatitudine. ([[proverbi inglesi|inglese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Chi male intende, peggio risponde.
*Chi non ha imparato nulla, vivrà di pan stentato.
*Chi non sa leggere la sua scrittura, è un [[asino]] per natura.
*Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
*È bella cosa il sotto in su in pittura, ma per chi non capisce è storpiatura.
*Il cuore del sapiente cerca la dottrina e la bocca dello stolto si pasce d'ignoranza.
*Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l'ignorante e sempre ciarla.
*Il saggio ha occhi in testa, l'ignorante cammina al buio.
*L'ignorante fra i dotti è come la bestia fra gli uomini.
*L'ignoranza è ingiusta verso tutti.
*L'ignoranza è la madre della miseria.
*L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
*L'ignoranza è la notte dell'intelletto, senza luna né stelle.
*L'ignoranza è la peggiore delle povertà.
*L'ignoranza è una brutta bestia.
*L'ignoranza è volontaria sciagura.
*L'ignoranza spesso nuoce più della malizia.
*Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
*Meglio [[mendicante]] che ignorante.
*Non accettar progetti né consigli, da chi educar non seppe i propri figli.
*Non c'è nessuno più intrattabile d'un ignorante.
*Per i ciechi non è mai giorno.
*Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
*Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira.
*Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Conoscenza]]
*[[Sapienza]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Conoscenza]]
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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[[File:Andries Cornelis Lens - Hercules Protects Painting from Ignorance and Envy.jpg|thumb|upright=1.5|''Ercole protegge la Pittura dall'Ignoranza e dall'Invidia'' (A.C. Lens, 1763)]]
Citazioni sull''''ignoranza'''.
==Citazioni==
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'ignoranza, mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". ([[Pinhead (personaggio)|Pinhead]], ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
*A questo punto, quasi tutti i trecento e passa cittadini dello shtetl si radunarono per dibattere quella faccenda di cui non sapevano nulla. E meno un cittadino ne sapeva, più era granitico nelle sue argomentazioni. Niente di nuovo in questo. ([[Jonathan Safran Foer]])
*Altro non è l'esser ignorante, che il non si quietar nel vero. ([[Galileo Galilei]])
*Com'è inestimabile essere ignoranti, perché significa tenere tutto in serbo ed è un'Estasi così Economica. ([[Emily Dickinson]])
*Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista? ([[Scott Adams]])
*È tale la nostra imprevidenza o ignoranza che prendiamo per un grave male quello che molte volte è origine e occasione dei maggiori beni. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Figli miei, penso spesso che la maggior parte dei cristiani che si dannano, si dannano a causa della loro ignoranza. ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Gli ignoranti non hanno mai opinione. ([[Salvator Rosa]])
*Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono. ([[William Somerset Maugham]])
*L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. ([[Carmelo Bene]])
*L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. ([[Cesare Cantù]])
*L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. ([[Cesare Pavese]])
*– L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? ([[Marco Malvaldi]])
*L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile. (''[[Batman Begins]]'')
*L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. ([[Confucio]])
*L'ignoranza è la palpebra dell'[[anima]]. Le cali, e puoi dormire e anche sognare. ([[Ugo Ojetti]])
*L'ignoranza è la madre dell'industria come della superstizione, la riflessione e l'immaginazione possono incorrere in errori; ma l'abitudine di muovere la mano o il piede in una data maniera non dipende né dall'una né dall'altra di esse. Per questo le manifatture van più a gonfie vele laddove si adopera di meno il cervello, cosicché si può considerare l'officina alla guida d'una macchina che abbia uomini per parti. In effetti intorno alla metà del XVIII secolo in alcune manifatture s'impiegavano preferibilmente per certe operazioni semplici dei mezzi idioti, cosa che però costituiva un segreto di fabbrica. ([[Karl Marx]])
*L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. ([[Giordano Bruno]])
*L'ignoranza è madre della [[paura]]. ([[Herman Melville]])
*L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio. ([[Denis Diderot]])
*L'ignoranza è per noi la madre dell'[[errore]]. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
*L'ignoranza mette intorno ad ogni uomo un muro più sicuro di quello di una prigione. ([[Henri Barbusse]])
*L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la [[scienza]]. ([[Arturo Graf]])
*La classe superstiziosa degli ignoranti: costoro non si contentano d'ignorare ciò che è; essi sanno ciò che non è. ([[Jules Verne]])
*La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica. ([[Pino Caruso]])
*La ignoranzia, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi. ([[Francesco Guicciardini]])
*Maggiore l'ignoranza, maggiore il [[dogmatismo]]. ([[William Osler]])
*O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui. ([[Publio Terenzio Afro]])
*Oh quale capezzale dolce e molle, e sano, è l'ignoranza e l'indifferenza, per riposare una testa ben fatta! ([[Michel de Montaigne]])
*Proclamata con risolutezza, l'ignoranza diventa accettabile quanto la verità. (''[[X-Files]]'')
*Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza. ([[Gabriele Amorth]])
*Quando si ha un po' di buon senso e una certa coltura generale, non si può dire di essere completamente ignaro di checchessia. ([[Charles Dickens]])
*Se c'è qualcosa che accomuna gli esseri umani è l'immensità di ciò che ignoriamo. ([[Tomás Eloy Martínez]])
*''Sì, mi fa paura l'ignoranza, lo vedo come dilaga | e brucia tutto, la vedo, è come di lava.'' ([[Caparezza]])
*Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta. ([[Pino Caruso]])
*Tristo male è l'ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un'ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a' piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. ([[Luciano di Samosata]])
*Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare [[denaro]] diffondendo ignoranza o, in qualche caso, [[stupidità]]. ([[Tom Hanks]])
===[[Stanisław Jerzy Lec]]===
*Quello? È di un'ignoranza enciclopedica!
*L'ignoranza umana non resta indietro al sapere. Conquista insieme a esso gli stessi territori vergini del genio.
*La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
==Proverbi==
*L'ignoranza è una beatitudine. ([[proverbi inglesi|inglese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Chi male intende, peggio risponde.
*Chi non ha imparato nulla, vivrà di pan stentato.
*Chi non sa leggere la sua scrittura, è un [[asino]] per natura.
*Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
*È bella cosa il sotto in su in pittura, ma per chi non capisce è storpiatura.
*Il cuore del sapiente cerca la dottrina e la bocca dello stolto si pasce d'ignoranza.
*Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l'ignorante e sempre ciarla.
*Il saggio ha occhi in testa, l'ignorante cammina al buio.
*L'ignorante fra i dotti è come la bestia fra gli uomini.
*L'ignoranza è ingiusta verso tutti.
*L'ignoranza è la madre della miseria.
*L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
*L'ignoranza è la notte dell'intelletto, senza luna né stelle.
*L'ignoranza è la peggiore delle povertà.
*L'ignoranza è una brutta bestia.
*L'ignoranza è volontaria sciagura.
*L'ignoranza spesso nuoce più della malizia.
*Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
*Meglio [[mendicante]] che ignorante.
*Non accettar progetti né consigli, da chi educar non seppe i propri figli.
*Non c'è nessuno più intrattabile d'un ignorante.
*Per i ciechi non è mai giorno.
*Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
*Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira.
*Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Conoscenza]]
*[[Sapienza]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Conoscenza]]
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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[[File:Andries Cornelis Lens - Hercules Protects Painting from Ignorance and Envy.jpg|thumb|upright=1.5|''Ercole protegge la Pittura dall'Ignoranza e dall'Invidia'' (A.C. Lens, 1763)]]
Citazioni sull''''ignoranza'''.
==Citazioni==
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'ignoranza, mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". ([[Pinhead (personaggio)|Pinhead]], ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
*A questo punto, quasi tutti i trecento e passa cittadini dello shtetl si radunarono per dibattere quella faccenda di cui non sapevano nulla. E meno un cittadino ne sapeva, più era granitico nelle sue argomentazioni. Niente di nuovo in questo. ([[Jonathan Safran Foer]])
*Altro non è l'esser ignorante, che il non si quietar nel vero. ([[Galileo Galilei]])
*Com'è inestimabile essere ignoranti, perché significa tenere tutto in serbo ed è un'Estasi così Economica. ([[Emily Dickinson]])
*Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista? ([[Scott Adams]])
*È tale la nostra imprevidenza o ignoranza che prendiamo per un grave male quello che molte volte è origine e occasione dei maggiori beni. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Figli miei, penso spesso che la maggior parte dei cristiani che si dannano, si dannano a causa della loro ignoranza. ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Gli ignoranti non hanno mai opinione. ([[Salvator Rosa]])
*Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono. ([[William Somerset Maugham]])
*L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. ([[Carmelo Bene]])
*L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. ([[Cesare Cantù]])
*L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. ([[Cesare Pavese]])
*– L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? ([[Marco Malvaldi]])
*L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile. (''[[Batman Begins]]'')
*L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. ([[Confucio]])
*L'ignoranza è la palpebra dell'[[anima]]. Le cali, e puoi dormire e anche sognare. ([[Ugo Ojetti]])
*L'ignoranza è la madre dell'industria come della superstizione, la riflessione e l'immaginazione possono incorrere in errori; ma l'abitudine di muovere la mano o il piede in una data maniera non dipende né dall'una né dall'altra di esse. Per questo le manifatture van più a gonfie vele laddove si adopera di meno il cervello, cosicché si può considerare l'officina alla guida d'una macchina che abbia uomini per parti. In effetti intorno alla metà del XVIII secolo in alcune manifatture s'impiegavano preferibilmente per certe operazioni semplici dei mezzi idioti, cosa che però costituiva un segreto di fabbrica. ([[Karl Marx]])
*L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. ([[Giordano Bruno]])
*L'ignoranza è madre della [[paura]]. ([[Herman Melville]])
*L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio. ([[Denis Diderot]])
*L'ignoranza è per noi la madre dell'[[errore]]. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
*L'ignoranza mette intorno ad ogni uomo un muro più sicuro di quello di una prigione. ([[Henri Barbusse]])
*L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la [[scienza]]. ([[Arturo Graf]])
*La classe superstiziosa degli ignoranti: costoro non si contentano d'ignorare ciò che è; essi sanno ciò che non è. ([[Jules Verne]])
*La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica. ([[Pino Caruso]])
*La ignoranzia, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi. ([[Francesco Guicciardini]])
*Maggiore l'ignoranza, maggiore il [[dogmatismo]]. ([[William Osler]])
*O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui. ([[Publio Terenzio Afro]])
*Oh quale capezzale dolce e molle, e sano, è l'ignoranza e l'indifferenza, per riposare una testa ben fatta! ([[Michel de Montaigne]])
*Proclamata con risolutezza, l'ignoranza diventa accettabile quanto la verità. (''[[X-Files]]'')
*Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza. ([[Gabriele Amorth]])
*Quando si ha un po' di buon senso e una certa coltura generale, non si può dire di essere completamente ignaro di checchessia. ([[Charles Dickens]])
*Se c'è qualcosa che accomuna gli esseri umani è l'immensità di ciò che ignoriamo. ([[Tomás Eloy Martínez]])
*''Sì, mi fa paura l'ignoranza, lo vedo come dilaga | e brucia tutto, la vedo, è come di lava.'' ([[Caparezza]])
*Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta. ([[Pino Caruso]])
*Tristo male è l'ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un'ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a' piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. ([[Luciano di Samosata]])
*Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare [[denaro]] diffondendo ignoranza o, in qualche caso, [[stupidità]]. ([[Tom Hanks]])
===[[Stanisław Jerzy Lec]]===
*Quello? È di un'ignoranza enciclopedica!
*L'ignoranza umana non resta indietro al sapere. Conquista insieme a esso gli stessi territori vergini del genio.
*La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
==Proverbi==
*L'ignoranza è una beatitudine. ([[proverbi inglesi|inglese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Chi male intende, peggio risponde.
*Chi non ha imparato nulla, vivrà di pan stentato.
*Chi non sa leggere la sua scrittura, è un [[asino]] per natura.
*Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
*È bella cosa il sotto in su in pittura, ma per chi non capisce è storpiatura.
*Il cuore del sapiente cerca la dottrina e la bocca dello stolto si pasce d'ignoranza.
*Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l'ignorante e sempre ciarla.
*Il saggio ha occhi in testa, l'ignorante cammina al buio.
*L'ignorante fra i dotti è come la bestia fra gli uomini.
*L'ignoranza è ingiusta verso tutti.
*L'ignoranza è la madre della miseria.
*L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
*L'ignoranza è la notte dell'intelletto, senza luna né stelle.
*L'ignoranza è la peggiore delle povertà.
*L'ignoranza è una brutta bestia.
*L'ignoranza è volontaria sciagura.
*L'ignoranza spesso nuoce più della malizia.
*Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
*Meglio [[mendicante]] che ignorante.
*Non accettar progetti né consigli, da chi educar non seppe i propri figli.
*Non c'è nessuno più intrattabile d'un ignorante.
*Per i ciechi non è mai giorno.
*Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
*Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira.
*Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Conoscenza]]
*[[Sapienza]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|preposizione=sull'|wikt}}
[[Categoria:Conoscenza]]
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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[[File:Andries Cornelis Lens - Hercules Protects Painting from Ignorance and Envy.jpg|thumb|upright=1.5|''Ercole protegge la Pittura dall'Ignoranza e dall'Invidia'' (A.C. Lens, 1763)]]
Citazioni sull''''ignoranza'''.
==Citazioni==
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'ignoranza, mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". ([[Pinhead (personaggio)|Pinhead]], ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
*A questo punto, quasi tutti i trecento e passa cittadini dello shtetl si radunarono per dibattere quella faccenda di cui non sapevano nulla. E meno un cittadino ne sapeva, più era granitico nelle sue argomentazioni. Niente di nuovo in questo. ([[Jonathan Safran Foer]])
*Altro non è l'esser ignorante, che il non si quietar nel vero. ([[Galileo Galilei]])
*Com'è inestimabile essere ignoranti, perché significa tenere tutto in serbo ed è un'Estasi così Economica. ([[Emily Dickinson]])
*Da quando l'ignoranza è diventata un punto di vista? ([[Scott Adams]])
*È tale la nostra imprevidenza o ignoranza che prendiamo per un grave male quello che molte volte è origine e occasione dei maggiori beni. ([[Mariano José Pereira da Fonseca]])
*Figli miei, penso spesso che la maggior parte dei cristiani che si dannano, si dannano a causa della loro ignoranza. ([[Giovanni Maria Vianney]])
*Gli ignoranti non hanno mai opinione. ([[Salvator Rosa]])
*Gli ignoranti non possono non odiare, e temere insieme, coloro che si occupano delle cose ch'essi non capiscono. ([[William Somerset Maugham]])
*L'abuso d'informazione dilata l'ignoranza con l'illusione di azzerarla. ([[Carmelo Bene]])
*L'ignorante è non solo zavorra, ma pericolo della nave sociale. ([[Cesare Cantù]])
*L'ignorante non si conosce mica dal lavoro che fa ma da come lo fa. ([[Cesare Pavese]])
*– L'ignoranza aiuta a prendere la decisione giusta? – ridacchiò Ampelio. – Cos'è, il nuovo slogan della Lega? ([[Marco Malvaldi]])
*L'ignoranza è beata, amico mio. Non farti carico di segreti pericolosi di gente temibile. (''[[Batman Begins]]'')
*L'ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna né stelle. ([[Confucio]])
*L'ignoranza è la palpebra dell'[[anima]]. Le cali, e puoi dormire e anche sognare. ([[Ugo Ojetti]])
*L'ignoranza è la madre dell'industria come della superstizione, la riflessione e l'immaginazione possono incorrere in errori; ma l'abitudine di muovere la mano o il piede in una data maniera non dipende né dall'una né dall'altra di esse. Per questo le manifatture van più a gonfie vele laddove si adopera di meno il cervello, cosicché si può considerare l'officina alla guida d'una macchina che abbia uomini per parti. In effetti intorno alla metà del XVIII secolo in alcune manifatture s'impiegavano preferibilmente per certe operazioni semplici dei mezzi idioti, cosa che però costituiva un segreto di fabbrica. ([[Karl Marx]])
*L'ignoranza è madre della felicità e beatitudine sensuale. ([[Giordano Bruno]])
*L'ignoranza è madre della [[paura]]. ([[Herman Melville]])
*L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio. ([[Denis Diderot]])
*L'ignoranza è per noi la madre dell'[[errore]]. (''[[Vangelo secondo Filippo]]'')
*L'ignoranza mette intorno ad ogni uomo un muro più sicuro di quello di una prigione. ([[Henri Barbusse]])
*L'ignoranza non sarebbe l'ignoranza, se non si riputasse da più che la [[scienza]]. ([[Arturo Graf]])
*La classe superstiziosa degli ignoranti: costoro non si contentano d'ignorare ciò che è; essi sanno ciò che non è. ([[Jules Verne]])
*La cultura, si sa, costa, mentre l'ignoranza è gratis (ecco perché è così diffusa). E io non mi sono lasciato sfuggire l'occasione. Ma, attenti, non sono ignorante in un settore specifico, la mia ignoranza spazia in vari campi: io non so un po' di tutto. Ho, insomma, quella che si dice una ignoranza enciclopedica. ([[Pino Caruso]])
*La ignoranzia, non avendo né fine, né regola, né misura, procede furiosamente e dà mazzate da ciechi. ([[Francesco Guicciardini]])
*Maggiore l'ignoranza, maggiore il [[dogmatismo]]. ([[William Osler]])
*O dei immortali, non vi è di peggio che un ignorante, che non riconosce nulla giusto se non quello che piace a lui. ([[Publio Terenzio Afro]])
*Oh quale capezzale dolce e molle, e sano, è l'ignoranza e l'indifferenza, per riposare una testa ben fatta! ([[Michel de Montaigne]])
*Proclamata con risolutezza, l'ignoranza diventa accettabile quanto la verità. (''[[X-Files]]'')
*Quando ero ragazzino il mio vecchio parroco mi insegnava che i sacramenti sono otto: l'ottavo è l'ignoranza. ([[Gabriele Amorth]])
*Quando si ha un po' di buon senso e una certa coltura generale, non si può dire di essere completamente ignaro di checchessia. ([[Charles Dickens]])
*Se c'è qualcosa che accomuna gli esseri umani è l'immensità di ciò che ignoriamo. ([[Tomás Eloy Martínez]])
*''Sì, mi fa paura l'ignoranza, lo vedo come dilaga | e brucia tutto, la vedo, è come di lava.'' ([[Caparezza]])
*Tra tanti ignoranti sfornati dall'Università, quindi riconosciuti per legge, io faccio eccezione: nessuno mi ha insegnato a essere ignorante, lo sono diventato da solo. Un vero autodidatta. ([[Pino Caruso]])
*Tristo male è l'ignoranza, e cagione di molti mali agli uomini: essa diffonde quasi una caligine su le cose, oscura la verità, e getta un'ombra su la vita di ogni uomo. Noi sembriamo come quelli che vanno al buio, anzi siam come ciechi, e dove intoppiamo a caso, dove trapassiamo alla ventura, questo che ci è vicino e innanzi a' piedi non vediamo, quello che è lontano e molto discosto temiamo come ci fosse molesto. Insomma in tutte le azioni noi stiamo sempre per cadere. ([[Luciano di Samosata]])
*Viviamo in una società dove nessuna legge proibisce di guadagnare [[denaro]] diffondendo ignoranza o, in qualche caso, [[stupidità]]. ([[Tom Hanks]])
===[[Stanisław Jerzy Lec]]===
*Quello? È di un'ignoranza enciclopedica!
*L'ignoranza umana non resta indietro al sapere. Conquista insieme a esso gli stessi territori vergini del genio.
*La nostra ignoranza raggiunge mondi sempre più lontani.
==Proverbi==
*L'ignoranza è una beatitudine. ([[proverbi inglesi|inglese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Chi male intende, peggio risponde.
*Chi non ha imparato nulla, vivrà di pan stentato.
*Chi non sa leggere la sua scrittura, è un [[asino]] per natura.
*Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
*È bella cosa il sotto in su in pittura, ma per chi non capisce è storpiatura.
*Il cuore del sapiente cerca la dottrina e la bocca dello stolto si pasce d'ignoranza.
*Il dotto molto pensa e poco parla, non pensa l'ignorante e sempre ciarla.
*Il saggio ha occhi in testa, l'ignorante cammina al buio.
*L'ignorante fra i dotti è come la bestia fra gli uomini.
*L'ignoranza è ingiusta verso tutti.
*L'ignoranza è la madre della miseria.
*L'ignoranza è la madre dell'impudenza.
*L'ignoranza è la notte dell'intelletto, senza luna né stelle.
*L'ignoranza è la peggiore delle povertà.
*L'ignoranza è una brutta bestia.
*L'ignoranza è volontaria sciagura.
*L'ignoranza spesso nuoce più della malizia.
*Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
*Meglio [[mendicante]] che ignorante.
*Non accettar progetti né consigli, da chi educar non seppe i propri figli.
*Non c'è nessuno più intrattabile d'un ignorante.
*Per i ciechi non è mai giorno.
*Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
*Un ignorante trova sempre un altro più ignorante che lo ammira.
*Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Conoscenza]]
*[[Sapienza]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Conoscenza]]
[[Categoria:Qualità cognitive]]
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Medico
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Spinoziano
2297
+ [[Peccato (film)]] (alcune sono più sul medico di famiglia, volendo si potrebbe scorporare
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[[File:Hippocrates rubens.jpg|thumb|[[Ippocrate|Hipócrates]]]]
Citazioni sul '''medico'''.
==Citazioni==
*Arte più misera, arte più rotta, non c'è del medico che va in condotta. ([[Arnaldo Fusinato]])
*[[Autopsia]]: l'ultima indiscrezione del medico. ([[Michel Zamacoïs]])
*''Chi pecca contro il proprio creatore | cada nelle mani del medico.'' (''[[Siracide]]'')
*Chi vive secondo le prescrizioni del dottore, vive infelicemente. ([[Robert Burton]])
*Ci sono soltanto due tipi di dottori: quelli che esercitano col loro cervello e quelli che esercitano con la loro lingua. ([[William Osler]])
*Crudeltà di medico, medicina santa. (''[[La cena delle beffe (film)|La cena delle beffe]]'')
*{{NDR|[[Pausania (re di Sparta)|Pausania]]}} diceva che il medico migliore è quello che non fa marcire gli ammalati, ma li seppellisce direttamente. ([[Plutarco]])
*''Dolcemente stanco, | come un medico che ha operato fino al mattino.'' ([[Lucio Battisti]])
*È un timore che informa da lungo tempo i miei rapporti con i medici, quello che perdano interesse nei miei confronti, che ordinino all'infermiera di far passare altri prima di me, che diano per scontata la mia morte. ([[Don DeLillo]])
*{{NDR|I medici}} erano utili, necessari, inevitabili (la stessa ragione per cui ci sono e sempre ci saranno pseudoguaritori, maghi, omeopati e allopati), perché soddisfacevano l'esigenza morale della malata e delle persone che alla malata volevano bene. Essi appagavano quell'eterno bisogno dell'uomo di sperare in un sollievo, il bisogno di partecipazione altrui, affettiva e attiva che l'uomo prova quando soffre. Soddisfacevano a quell'eterno bisogno umano – rilevabile, nella sua forma primitiva già nel bambino – che è il bisogno di nuocere e accarezzare la parte che ci duole. ([[Guerra e pace|Lev Tolstoj, ''Guerra e pace'']])
*Generali e medici entrano in Paradiso attraverso la porta dei fornitori. ([[Tristan Bernard]])
*I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: pur che vi possano [[proibizione|proibire]] qualcosa tutto va a posto. L'astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno. ([[Giovannino Guareschi]])
*I dottori sono simili agli [[avvocato|avvocati]]; la sola differenza è che gli avvocati ti derubano soltanto, mentre i medici ti derubano e per di più ti uccidono. ([[Anton Čechov]])
*I medici e i carnefici hanno questo privileggio: di uccidere gl'uomini e d'essere pagati. ([[Salvator Rosa]])
*I medici non sono al mondo per facilitare la morte ma per conservare a qualunque prezzo la vita. ([[Thomas Mann]])
*I medici più pericolosi sono quelli che, da attori nati, imitano con perfetta arte di illusione il medico nato. ([[Friedrich Nietzsche]])
*I medici sono come gli sbirri, non fanno mai promesse. (''[[Law & Order - Unità vittime speciali]]'')
*I medici sono fortunati: i loro successi brillano al sole e... la terra copre gli errori. ([[Michel de Montaigne]])
*I medici sono più pericolosi delle malattie, ma le medicine sono ancor più pericolose dei medici. ([[Giovanni Papini]])
*I medici sono uomini che prescrivono [[farmaci]] di cui sanno ben poco per curare malattie di cui sanno ancora meno di uomini di cui non sanno nulla del tutto. (''[[Escape Plan - Fuga dall'inferno]]'')
*I migliori medici della mia vita sono tre: il dottor Dieta, il dottor Riposo e il dottor Ottimismo. ([[Jonathan Swift]])
*I veri medici sono coloro che in casa non strepitano e non urlano, ma sono i miti e accorti custodi della pace, che sanno trattare colle persone irascibili, dare i rimedi opportuni negli accessi improvvisi di furore e anche dire parole di refrigerio quando la febbre delle anime ha raggiunto i trentanove gradi! ([[Friedrich Wilhelm Foerster]])
*Il compito del medico è preservare l'uomo il più a lungo possibile dalla morte. (''[[Una vita (Barnard)|Una vita]]'')
*Il medico è come il confessore! (''[[Ieri, oggi, domani (film 1963)|Ieri, oggi, domani]]'')
*Il medico non può, egli stesso, guarire la propria ferita. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'')
*Il medico non serve che a tener alto il morale. ([[Petronio Arbitro]])
*Il medico sapiente deve essere tanto esperto per prescrivere un rimedio quanto per non prescriver nulla; e a volte l'arte somma consiste proprio nel non adottare nessuna medicina. ([[Baltasar Gracián]])
*Il medico si trova poi in una posizione di privilegio, perché si trova tanto spesso a cospetto di anime che, malgrado i loro passati errori, stanno lì lì per capitolare e far ritorno ai principi ereditati dagli avi, stanno lì ansiose di trovare un conforto, assillate dal dolore. Beato quel medico che sa comprendere il mistero di questi cuori e infiammarli di nuovo. Ma è indubitato che la vera perfezione non può trovarsi se non estraniandosi dalle cose del mondo, servendo Iddio con un continuo amore, e servendo le anime dei propri fratelli con la preghiera, con l'esempio, per un grande scopo, per l'unico scopo che è la loro salvezza. ([[Giuseppe Moscati]])
*Il mio dottore mi diede sei mesi di vita; ma quando non potei pagare il conto, me ne diede altri sei. ([[Walter Matthau]])
*Il punto è che per diventare medici, dobbiamo curare il [[paziente]] oltre che la malattia. Dobbiamo tuffarci nelle persone, navigare nel mare dell'umanità, Truman. (''[[Patch Adams (film)|Patch Adams]]'')
*In Inghilterra, in una giuria, non sono ammessi né macellai, né chirurghi, né medici, per la loro insensibilità verso la morte. ([[Immanuel Kant]])
*{{NDR|Noi medici}} Indossiamo sul viso la maschera della convivialità – per rassicurare, incoraggiare, dare speranza – e portiamo dentro il nichilismo del testimone impotente di fronte alla tragedia. ([[Umberto Veronesi]])
*Io dico che il medico prudente quando non sa quello che dice, la miglior cosa che possa fare, è quella di stare zitto. ([[Carlo Collodi]])
*Io mantengo verso i medici una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le [[Malattia|malattie]] finiscono per considerare la [[salute]] anch'essa come una malattia. ([[Alfredo Panzini]])
*L'huomo non può esser medico perfetto d'altri fuor che di sé solo. ([[Alvise Corner]])
*La maggior parte dei medici costruisce edifici di parole per nascondervi la propria ignoranza e i propri interessi. ([[Rosario Magrì]])
*La [[malattia]] è il dottore a cui si dà più ascolto. Alla gentilezza ed alla saggezza noi facciamo soltanto delle promesse; al dolore, noi obbediamo. ([[Marcel Proust]])
*La qualità di un medico non viene più misurata da quanti pazienti cura, ma da quanti articoli pubblica su riviste specializzate. Ciò ha incoraggiato un gran numero di ricerche banali e spesso ha portato all'abbassamento degli standard nella cura clinica. ([[Richard Ryder]])
*Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici. ([[Guido Ceronetti]])
*Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga. ([[Ugo Bernasconi]])
*Metà delle vite che voi salvate non sono degne di essere salvate, perché sono inutili, mentre l'altra metà non andrebbe salvata perché è perfida. La vostra coscienza non vi rinfaccia mai l'empietà di questa guerra permanente contro i piani della [[Provvidenza]]? ([[Benjamin Franklin]])
*Mi mancava [...] il distacco che permette al medico di far fronte alle sofferenze del malato, senza un coinvolgimento emotivo dannoso a entrambe le parti. ([[Rita Levi-Montalcini]])
*Nell'ultimo decennio l'istituzione medica è divenuta una grave minaccia per la salute. Le depressioni, le infezioni, le menomazioni e le disfunzioni originate dai suoi interventi causano ormai più sofferenze che non tutti gli incidenti del traffico e gli infortuni sul lavoro. Soltanto i danni organici provocati dagli alimenti di produzione industriale possono competere con la patologia indotta dai medici. ([[Ivan Illich]])
*Non havendo adunque l'huomo miglior medico di se stesso né miglior medicina della vita ordinata, questa si debbe abbracciare. ([[Alvise Corner]])
*Non v'è quasi altra differenza fra un medico buono ed uno cattivo che questa: il primo è innamorato della guarigione, il secondo della malattia. Il cattivo medico ''non desidera'' guarire radicalmente l'ammalato; ma solo calmare i sintomi che lo fanno soffrire. Così il cliente gli è grato del sollievo... e ritorna. (Il ragionamento è – si capisce – inconscio. O almeno...) ([[Umberto Saba]])
*Oggigiorno i medici sono diventati giudici e giuria. E la malattia è la nuova arma di distruzione di massa. ([[Chuck Palahniuk]])
*Osserva quanta importanza si dà al piccolo medico, e com'è autorevole il suo tono quando nel suo intimo è ben sicuro che sta curando una malattia insignificante. ([[Jules Renard]])
*Pei loro studi naturali e positivi i medici sono i più lontani dai pregiudizi metafisici: accostando il maggior numero di sofferenze umane sono i più caritatevoli e democratici. Quindi anche nei paesucoli più remoti, se troviamo un liberale nelle elezioni, nella lettura e nella diffusione di libri e giornali, è desso d'ordinario il medico condotto. ([[Giovanni Faldella]])
*Per parte mia, non so di che malattie ci guariscano i medici, ma so di certo che ce ne inoculano di assai funeste: la viltà, la pusillanimità, la credulità, il terrore della morte. Se guariscono il corpo, uccidono il coraggio. ([[Jean-Jacques Rousseau]])
*Ricordati che il miglior medico è la natura: guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi. ([[Galeno]])
*Se il medico non dà nessun consiglio, i malati se ne lamentano, perché pensano che disperi di loro. ([[Epitteto]])
*Se noi medici siamo i testimoni della vita e della morte, della vita quando appare e poi scompare, e ci spettava quindi un ruolo importante, anzi, umanamente guardando, normativo, allora il paziente e il suo entourage dovevano poter contare interamente su di noi, e non solo sul nostro sapere, ma anche sul nostro essere. Noi dovevamo essere presenti con una certa trasparenza, chiarezza e purezza continua, avremmo dovuto avere una specie di apertura, non turbata da intime contraddizioni. Non pensavo che ci saremmo dovuti conquistare ogni volta una propria certezza al riguardo di questa interna disponibilità, di questo scioglimento dei nostri peccati, credevo tuttavia che dovevamo sempre tendere a qualcosa di simile. ([[Adrienne von Speyr]])
*Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l'animo lieto, la quiete e la moderata dieta. ([[Scuola Medica Salernitana]])
*Se un medico, sia pur celeberrimo, cade ammalato, fa chiamare un altro medico che gli tasti il polso e gli domandi dove arde il fuoco del male. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'')
*– Senti, ma che ha il Dott. Merrick?<br>– Vuoi dire perché si comporta come se avesse uno schedario ficcato su per il culo?<br>– Sì!<br>– Si chiama Sindrome da Superdio. Tutti i dottori sono fatti così. Pensano di sapere tutto. (''[[The Island]]'')
*Solo al medico è conceduto dar morte agli uomini impunemente. ([[Francesco Petrarca]])
*Stare dove la [[vita]] è ridotta a un filo sottile è traumatico ma può insegnare parecchie cose a un dottore. ([[Enzo Jannacci]])
*Trovo che è il miglior mestiere del mondo; perché, sia che si faccia bene sia che si faccia male, si è sempre pagati in modo uguale. L'affare cattivo non ricade mai sulle nostre spalle, e tagliamo, a piacer nostro, nella stoffa che lavoriamo. ([[Molière]])
*Tutti i medici sbagliano, signor Viviani. Anzi, statisticamente, di solito i medici sbagliano di più proprio con le persone care. ([[Marco Malvaldi]])
*Tutti i medici tradizionali credevano nelle persone, e i pazienti parlavano loro della propria natura. La natura veniva sperimentata, veniva sentita, odorata, assaporata dalle persone. Come lo spettatore, nel teatro greco, veniva educato a «sentire» l'attore, così il medico – quasi partecipasse a una tragedia greca – veniva educato, attraverso la ''mimesis'' (una simpatia che diventa sentire l'altro), a sentire la tragica vicenda di quella persona che sedeva dinanzi a lui e che, nella sua condizione umana, si era trovata in qualche guaio, in qualche contrarietà; e la natura cercava di guarire se stessa. Il concetto di salute non esisteva; esisteva solo l'idea di una natura più o meno capace di guarire costantemente se stessa. E ciò che il medico faceva, con il consiglio, con l'empatia, col potere della parola – la parola che risanava – e forse con pillole di coralli macinati o di mercurio, che sono altamente tossiche, come diremmo oggi, consisteva nell'incoraggiare la natura, nel rafforzare la natura, a compiere la propria azione guaritrice. Oggi ci è difficile pensare in questo modo alla funzione del medico. Pensiamo sempre che egli usi qualche strumento della sua professione per fare qualcosa al sistema o al sottosistema che c'è nel paziente, e che lui, non il paziente, conosce. ([[Ivan Illich]])
*Tutti, nel mondo, lavoriamo in qualche modo a servizio degli uomini. Noi medici direttamente lavoriamo sull'uomo. Il nostro oggetto di scienza e di lavoro è l'uomo che, dinanzi a noi, ci dice di sé stesso, e ci dice "Aiutami" e aspetta da noi la pienezza della sua esistenza. [...] La nostra missione non è finita quando le medicine non servono più. C'è l'anima da portare a Dio. [...] Come il sacerdote può toccare Gesù, così noi medici tocchiamo Gesù nel corpo dei nostri ammalati: poveri, giovani, vecchi, bambini. Che Gesù si faccia vedere in mezzo a noi. Trovi tanti medici che offrino sé stessi per Lui. ([[Gianna Beretta Molla]])
*Un dottore?! La panacea universale, sì! La grande magia del XX secolo! Sei depresso? Dal dottore! Sei felice? Dal dottore! Le tasse sono alte? Lo stipendio è basso? Dal dottore! (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (seconda stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*Un medico al giorno toglie il male di torno. ([[Aldous Huxley]])
*Un medico che curi se stesso ha un matto per paziente. ([[William Osler]])
*Un medico coscienzioso deve morire con il malato se non possono guarire insieme. ([[Eugène Ionesco]])
===[[Ambrose Bierce]]===
*[[Diagnosi]] (''s.f.''). Talento molto sviluppato fra i medici che consiste nell'intuire l'entità del conto in banca del paziente in modo da poter stabilire quanto a lungo debba essere ammalato.
*Dottore (''s.m.''). Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
*Medico (''s.m.''). Persona alla quale guaiamo fiduciosi quando siamo malati e ringhiamo sospettosi quando stiamo bene.
===[[Alain-René Lesage]]===
*Date un'occhiata ai medici più accreditati: hanno eglino forse questi rimorsi? No certamente, anzi seguono la loro professione con tranquillità, addossando alla natura i funesti accidenti, e facendosi onore d'ogni fortunato successo.
*Quando siamo sani ci facciamo beffe ordinariamente de' medici, ma quando siamo ammalati, ci sottomettiamo facilmente alle loro prescrizioni.
*Quel dottore è così sbrigativo, che non lascia tempo ai suoi ammalati di chiamare il notaio.
*Vorrei proprio [...] che un medico presenziasse ai funerali del malato, così come, in Francia, il giudice assiste all'esecuzione del colpevole da lui stesso condannato.
===[[Paracelso]]===
*Il ciarlatano studia le malattie negli organi malati, dove non trova che gli effetti, rimanendo ignorante per quello che riguarda le cause. Il vero medico studia le cause delle malattie, studiando l'uomo universale.
*Le opere, non le chiacchiere, fanno il medico.
*Ogni medico deve avere molte conoscenze, e non solo quelle che possono trovarsi nei libri; i pazienti devono essere i suoi libri preferiti.
===''[[Peccato (film)|Peccato]]''===
*– Ci si rende conto che il vecchio medico di famiglia sa sempre condire la medicina con un po' di psicologia.<br>– Giusto. Non solo deve riconoscere la malattia, ma anche la causa. Come l'altro giorno, quando vidi la signora Reynolds con un'eruzione in faccia, dissi fra me: «Scommetto che sua suocera è venuta a farle visita. Non può sfogarsi a parolacce e allora sfoga a foruncoli».
*Come il medico è un coltivatore, il malato dovrebbe esserlo anche lui. Sapere cosa distruggere e cosa coltivare.
*È bello fare il medico condotto. In principio volevo specializzarmi, essere quel genere di medici che dicono: «No, no no no, non tutta la gola, tonsille esclusivamente. E solo la sinistra». Poi ci assegnarono un vecchio professore per un corso, credo di ricordare parola per parola ciò che disse: «Figlioli, non disprezzate il medico generico: è un coltivatore che cura il seme, la terra e il raccolto, il cibo dell'uomo. Lo specialista è come un giardiniere che cura i fiori di serra per ornare il seno delle dame». Allora decisi di fare il coltivatore.
===''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''===
*Come medico devi accettare il fatto che quello che facciamo qui ha un solo scopo: guadagnare tempo. Cerchiamo di prolungare la partita, nient'altro; ma poi finisce sempre allo stesso modo. ([[Scrubs - Medici ai primi ferri (prima stagione)|prima stagione]])
*È difficile che dottori e infermiere restino amici per molto tempo, perché all'inizio le [[infermiere]] ne sanno più di te, ma dopo pochi mesi gli studi fanno il loro effetto e si nota la differenza. Il futuro dell'amicizia dipende da come l'infermiera prende quel momento. ([[Scrubs - Medici ai primi ferri (prima stagione)|prima stagione]])
*Sono diventato medico per gli stessi quattro motivi di tutti: donne, soldi, potere e donne. ([[Scrubs - Medici ai primi ferri (prima stagione)|prima stagione]])
===''[[Star Trek (serie classica)|Star Trek]]''===
*Dottori della Terra e dello spazio: sempre i soliti impiccioni. ([[Christopher Pike (personaggio)|Christopher Pike]], ''[[Star Trek (serie classica)#Episodio 0, Lo zoo di Talos|Lo zoo di Talos]]'')
*Nella storia della medicina, nessun dottore è mai riuscito a vedere una commedia dall'inizio. ([[Leonard McCoy]], ''[[Star Trek (serie classica)#Episodio 13, La magnificenza del Re|La magnificenza del Re]]'')
*Mia cara ragazza, io sono dottore, e quando guardo io, è solo per dovere. ([[Leonard McCoy]], ''[[Star Trek (serie classica)#Episodio 15, Licenza di sbarco|Licenza di sbarco]]'')
===''[[Star Trek: The Next Generation]]''===
*I medici presentano le cose più ovvie come rivelazioni. ([[Jean-Luc Picard]], ''[[Star Trek: The Next Generation#Episodio 9, La battaglia|La battaglia]]'')
*Maledetti dottori! Spuntano fuori all'improvviso. Attacchano alle spalle. (''[[Star Trek: The Next Generation#Episodio 6, L'Uomo Schizoide|L'Uomo Schizoide]]'')
*– Non si offenda, ma non voglio che mi metta le mani addosso. Non è un segreto per nessuno che non amo gli esseri umani, e i dottori meno che mai.<br>– È strano. Credevo che anche i dottori fossero degli esseri umani.<br>– E si sbagliava. Lo chieda ai pazienti! (''[[Star Trek: The Next Generation#Episodio 6, L'Uomo Schizoide|L'Uomo Schizoide]]'')
===''[[Star Trek: Voyager]]''===
*La prima regola di un medico è assicurarsi che il paziente non muoia e passare subito ad un altro. ([[Dottore (Star Trek)|Dottore]], ''[[Star Trek: Voyager#Episodio 8, Un anno d'inferno|Un anno d'inferno]]'')
*Non è mai buon segno quando il paziente rassicura il dottore. ([[Dottore (Star Trek)|Dottore]], ''[[Star Trek: Voyager#Episodio 2, Istinto di sopravvivenza|Istinto di sopravvivenza]]'')
*Un dottore deve ispirare fiducia ai propri pazienti. Occhi compassionevoli e un mento volitivo sono più rassicuranti. ([[Dottore (Star Trek)|Dottore]], ''[[Star Trek: Voyager#Episodio 23, La linea della vita|La linea della vita]]'')
===[[Ramón Gómez de la Serna]]===
*La cosa peggiore dei medici è che ti guardano come se tu non fossi te stesso.
*Mentre scrive la ricetta, il dottore ci guarda un'ultima volta per valutare se prescrivere una medicina di quelle care o di quelle a buon prezzo.
*Quando un medico accosta l'orecchio al petto d'un malato, ha tutta l'aria di voler origliare dietro una porta chiusa. Ha l'assai indiscreta pretesa di ascoltare le confidenze che un polmone fa all'altro.
==Proverbi==
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*Chi ai medici si dà, a sé si toglie.
*Chi non obbedisce al medico, obbedirà al becchino.
*Chi vuol star sano, dal medico stia lontano.
*È un gran medico, chi conosce il suo male.
*[[Febbre]] nervina, non vuol dottori, né medicina.
*I dottori non vogliono superiori.
*I medici e la guerra, spopolano la terra.
*Il buon medico non ha paura di scorticare.
*Il medico aiuta sempre, se non l'ammalato, la propria borsa.
*Il medico pietoso fa la piaga puzzolente. ([[proverbi toscani|proverbio toscano]])
*Il tempo è un gran medico.
*Medico vecchio e [[chirurgia|chirurgo]] giovane.
*Meglio un medico fortunato che uno dotto.
*Ne ammazza più la penna del medico che la spada del cavaliero. ([[proverbi toscani|toscano]])
*Ne ammazzano più i medici che le [[malattia|malattie]].
*Sciroppo di cantina, pillole di gallina, buon mantello, e manda il medico a farsi bello.
*Un buon medico ha un buon balsamo per ogni [[ferita]].
*Un buon medico non dà soltanto bevande dolci, ma anche pillole amare.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Camice bianco]]
*[[Chirurgia]]
*[[Ginecologo]]
*[[Malattia]]
*[[Medicina]]
*[[Paziente]]
*[[Stetofonendoscopio]]
*[[Studente di medicina]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Professioni mediche]]
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Malattia
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[[File:'Cercospora capsici.jpg|thumb|Una foglia malata]]
Citazioni sulla '''malattia''' e sui '''malati'''.
==Citazioni==
*A dire il vero, non è la morte, è la malattia quello che temo, l'immensa umiliazione legata al fatto di languire nei paraggi della morte. ([[Emil Cioran]])
*– A proposito, la mia bambina ha avuto gli [[parotite|orecchioni]], la [[scarlattina]], il [[morbillo]] e la [[rosolia]]!<br />– Malattie profondamente morali. (''[[Il conformista (film)|Il conformista]]'')
*Amavo molto i malati ed avrei valicato monti e valli, se mi avessero lasciato fare, per visitare un malato, non per curarlo, ma per amarlo. ([[Marta Robin]])
*Attorno agli ammalati bisogna essere allegri. ([[Teresa di Lisieux]])
*Bisogna allontanare con ogni mezzo e sradicare col ferro e col fuoco e con vari espedienti, dal corpo la malattia. ([[Pitagora]])
*Chi non sa prendere sul serio la patologia, non sarà capace di prendere sul serio neppure la vita. (''[[The Kingdom - Il regno]]'')
*Chi non sente il suo male è tanto più malato. ([[Pierre Corneille]])
*Ci sono poi, oltre alle malattie vere, quelle immaginarie, e per esse i dottori hanno inventato immaginari rimedi. Tutti conoscono i nomi di codeste malattie e le medicine necessarie; e le nostre ''iahù'' di sesso femminile sono quasi sempre afflitte da simil genere di mali. ([[Jonathan Swift]])
*Come il medico è un coltivatore, il malato dovrebbe esserlo anche lui. Sapere cosa distruggere e cosa coltivare. (''[[Peccato (film)|Peccato]]'')
*Con questo vediamo come, in effetti, i nostri errori […] diventano cause di malattia se appunto non ci limitiamo a un'incarnazione, ma consideriamo l'effetto di un'incarnazione su quella seguente; vediamo anche come gli influssi luciferici diventano cause di malattia allo stesso modo. In effetti, possiamo dire che non commettiamo impunemente i nostri errori. Portiamo in noi il marchio dei nostri errori nella nostra successiva [[incarnazione]], e lo facciamo movendo da una ragione superiore a quella della nostra vita ordinaria, da quella ragione che durante il periodo tra morte e nuova nascita ci guida a renderci tanto forti da non essere più esposti in avvenire alle stesse seduzioni. Così le malattie si pongono perfino come possenti educatrici nella nostra vita. ([[Rudolf Steiner]])
*Dobbiamo sempre ritenere che la malattia sia curabile sin quando la natura non prova il contrario. ([[Peter Mere Latham]])
*È invero una malattia noiosa dover salvaguardare la propria [[salute]] al prezzo di una dieta troppo severa. ([[François de La Rochefoucauld]])
*Essere malati è talora salutare. ([[Henry David Thoreau]])
* Essere malati in un certo senso vuol dire essere speciali, ma solo se c'è qualcuno che quella specialità decide di amarla così com'è. Altrimenti essere speciale è solo un modo gentile per dire che sei solo. ([[Michela Murgia]])
*Essere molto malati ed essere morti sono condizioni molto simili agli occhi della società. ([[Charles Bukowski]])
*I sani sono dei malati che si ignorano. ([[Jules Romains]])
*Il malato deve essere curato, amato, vezzeggiato, rispettato, accarezzato, coccolato. (''[[Il malato immaginario (film)|Il malato immaginario]]'')
*Il malato è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua. ([[Thomas Bernhard]])
*Il male è già mezzo guarito quando se n'è scoperta la causa. ([[Francesco di Sales]])
*Il medico non ha il senso delle proporzioni. La diagnosi, la prognosi, la terapia sono tutto il suo mondo. Eppure per l'uomo sano la malattia è solo una disgrazia, una parentesi, un incidente. Per l'avvocato è l'occasione per una causa di risarcimento. Per il filosofo è una riflessione sulla caducità delle cose umane. Per il sacerdote è un invito a rivolgersi alla misericordia divina. E tutti hanno ragione. Pare impossibile, ma tutti hanno ragione. ([[Rosario Magrì]])
*Il tabù [[morte]] ha già steso i suoi tentacoli alla malattia ed anche si sospetti di malattia, ed è rafforzato dal silenzio sulle realtà eterne. ([[Maurizio di Gesù Bambino]])
*Imparò a conoscere per la prima volta in vita sua la malattia, la benefica coercizione delle sue mani delicate, la sensazione meravigliosamente ingannevole di potersi alzare, ma di non volersi sollevare dal letto, la capacità di stare disteso e allo stesso tempo di librarsi, la forza che viene dall'abbandono come la grazia dalla sventura, e il muto dialogo con il cielo, che vasto e grigio empiva la finestra della stanza situata in alto, unico ospite dal mondo esterno. ([[Joseph Roth]])
*Io mantengo verso i [[Medico|medici]] una benevola diffidenza, perché a furia di studiare le malattie finiscono per considerare la [[salute]] anch'essa come una malattia. ([[Alfredo Panzini]])
*L'[[amore]] d'oggi è una malattia che entra nel [[sangue]] con il contatto; il resto è letteratura romantica del [[passato]], è chiacchiera, è retorica; può essere tutt'al più contorno, ma non è il nocciolo. ([[Mario Mariani]])
*La [[guarigione]] tende all'unità e alla completezza. L'uomo è sano una volta che ha trovato il suo vero Sé ed è diventato una cosa sola con tutto quello che è. [...] La malattia costringe l'uomo a non abbandonare la via che porta all'[[unità]], per questo ''la malattia è una via che conduce alla [[perfezione]]''. (''[[Malattia e destino]]'')
*La malattia è il lato [[notte|notturno]] della [[vita]]. ([[Susan Sontag]])
*La malattia è un linguaggio comunicativo, non un ammasso anarchico di cellule impazzite. Succede che il nostro corpo non sia soddisfatto della vita che fa e si lamenta, tenti di opporsi, critica il cervello per le sue scelte. ([[Paolo Crepet]])
*La malattia mentale allora esprime contemporaneamente un movimento di rottura (autonomo e inconsapevole) con le forme di vista istituzionalizzate e lo stacco che il movimento stesso subisce. ([[Silvia Montefoschi]])
*La malattia non è una guerra. ([[Francesca Mannocchi]])
*«La malattia presenta innumerevoli aspetti squallidi, molti dei quali tu conosci anche troppo bene, mio caro», disse a Jack mentre erano insieme nella cabina del commodoro, «e tra questi, in un certo senso il peggiore è il totale egoismo del malato. È vero che un organismo impegnato a sopravvivere deve necessariamente concentrari su sé stesso, ma la mente che abita quell'organismo è talmente incline a indulgere anche quando la necessità non sussiste...» ([[Patrick O'Brian]])
*La malattia può agire «da filtro, da cribro», mettere l'uomo dinanzi alla verità, e quindi concentrare l'attenzione, dar maggiore acume allo spirito. Esser messi a faccia a faccia con la morte è ben diverso dal saper vagamente che un giorno si dovrà morire. ([[Mario Praz]])
*La malattia si è un impaccio del corpo, ma non della disposizione dell'animo, solo che esso non voglia. ([[Epitteto]])
*La realtà domestica è come la monade [[leibniz]]iana, senza porte e senza finestre, chiusa in sé stessa e impenetrabile, impermeabile alla solidarietà del vicinato. In essa sovente non c'è spazio, né tempo, né cultura, né cura per malattie che non siano di breve durata e per malati che non siano autosufficienti, autocoscienti, o che siano morenti. Emarginato e inesaudito in [[ospedale]], chi [[morte|muore]] non è meno solo e incompreso in [[famiglia]], nella realtà spesso ostile di oggi. ([[Giorgio Cosmacini]])
*La [[salute]] può essere un bene. La malattia a volte può essere addirittura meglio. Le malattie sono domande, sono anche dei compiti, perfino onorificenze. Tutto dipende da come uno se le appunta. ([[Ernst Jünger]])
*La società inizia pian piano a capire i problemi e, nel caso delle malattie, i malati si sentono meno soli. ([[Ron]])
*La verità è che la cosiddetta malattia è una crisi tossiemica e, una volta che le tossine sono state eliminate al di sotto del punto di tolleranza, la malattia automaticamente passa ripristinando la salute. Ma la malattia non va curata, in quanto le cause (le abitudini che hanno portato all'indebolimento) restano, le tossine continuano ad accumularsi, e nel corso del tempo si manifesterà un'altra crisi. Senza scoprire e rimuovere la causa che provoca la tossiemia, le crisi si ripeteranno fino a che i disordini funzionali faranno strada alla malattia organica. ([[John Henry Tilden]])
*Le malattie sono più intelligenti di noi, trovano la risposta dei nostri problemi prima della ragione. ([[Gina Lagorio]])
*MALATO. Per tirar su un malato, ridere della sua malattia e negare le sue sofferenze. ([[Gustave Flaubert]])
*Malattia e [[solitudine]] sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima. ([[Otto Weininger]])
*Malattia non è altro che non ''riconoscere'', non ''trovare'' le strade della propria guarigione! ([[Peter Altenberg]])
*Malattie e sofferenze sono il risultato di un uso sbagliato di energia creativa. Tuttavia sono parte della forza creativa. Non derivano da una fonte diversa da quella di, diciamo, salute e vitalità. La sofferenza non è una cosa buona per l'anima a meno che non vi insegni come riuscire a non soffrire. Questo è il suo scopo. ([[Jane Roberts]])
*Nella malattia il dolore fine a se stesso non va mai accettato e va contrastato con qualsiasi mezzo. La malattia deve aumentare e non diminuire il rispetto per la libertà, l'autodeterminazione e la personalità dell'individuo. ([[Umberto Veronesi]])
*Non dobbiamo vergognarci della nostra malattia. Non è qualcosa da tenere nascosta. È, come dire, quella parte della nostra carta d'identità che ci fa rassomigliare di più A Gesù Cristo. È una tessera di riconoscimento incredibile, straordinaria. ([[Antonio Bello]])
*Non era triste che la maggior parte delle persone si dovesse ammalare per rendersi conto che è bello vivere? ([[Jostein Gaarder]])
*Non fuggire i malati di malattie ripugnanti perché anche tu sei rivestito di carne. ([[Isacco di Ninive]])
*Ogni essere vivente, avendo la propria costituzione particolare, porta in sé la propria malattia, nuova e sconosciuta alla medicina e spesso molto complessa.<br />Essa non deriva esclusivamente né dai polmoni, né dal fegato, né dal cuore: non è menzionata in alcun libro di scienza; è semplicemente il risultato di combinazioni che provoca l'alterazione di uno di questi organi.<br />I medici, che passan la vita a curare gl'infermi, vi consacrano gli anni migliori e son pagati per questo, non possono ammettere questa opinione. ([[Lev Tolstoj]])
*Ovunque in una malattia subentri dolore, vi è una potenza luciferica che ha causato quella malattia. ([[Rudolf Steiner]])
*Quando entra un accidente nella vita, nel mio caso la malattia, ma lo stesso vale per un lutto, un inciampo casuale, la linea del [[tempo]] si frattura. E la gestione del futuro dipende anche da fattori esterni. La convivenza con l'imprevisto squaderna il passato e il futuro, o meglio l'idea di futuro che avevamo prima. La persona cui viene diagnosticata una malattia lo pensa in ogni singola attesa nelle anticamere dei reparti ospedalieri, quando si siede nella farmacia territoriale in attesa delle medicine, quando i giorni della settimana assumono un calendario intimo, privato. E i nomi dei giorni cambiano. Oggi non è domenica, è il giorno che segue alla terapia, forse avrò effetti collaterali che non mi faranno alzare dal letto. {{NDR|«Ti fa rabbia?»}} Tanta, non come il primo giorno, però sì. Ma mi ha fatto fare i conti con la nostra ''[[hybris]]''. Non siamo invincibili. Viviamo in corpi finiti. In corpi talvolta ostili. ([[Francesca Mannocchi]])
*Piacemi l'esser sincero. Molte infermità si curano spontaneamente, cioè senza medicatura meglio da se medesime si dileguano, dopo un certo determinato tempo, e molte sono di lor natura incurabili, e rendono infelice e vano qualunque esperimento. ([[Antonio Cocchi]])
*Quando la malattia entra in una casa non si impossessa soltanto di un corpo, ma tesse tra i cuori un'oscura rete che seppellisce la speranza. ([[Muriel Barbery]])
*Quando la [[vita]] biografica sia impedita da una malattia tormentosa, inguaribile e ingravescente (come nel caso di [[Piergiorgio Welby|Welby]]) o da un'irreversibile perdita di coscienza (come nel caso di [[Eluana Englaro|Eluana]]), la vita biologica può essere interrotta da una ''pietas'' che è il rispetto dell'altrui identità ed è l'unica manifestazione autentica della «proprietà riflessiva» dell'amore che lega chi vive a chi muore. ([[Giorgio Cosmacini]])
*Ristrettezze: Malattia che coglie chi si espone alla prosperità di un amico. ([[Ambrose Bierce]])
*Se si esamina la natura delle malattie, si vedrà che esse traggono origine dalle passioni e dalle pene dello spirito. L'[[età dell'oro]], che ne era immune, era immune da malattie. ([[François de La Rochefoucauld]])
*Se so che ho una cosa grave e so che esiste, non mi preoccupo, me ne occupo. ([[Marco Pannella]])
*Sempre più mi divenne evidente che per le persone colpite Dio destina i giorni di malattia a diventare giorni di raccoglimento interiore. ([[Adrienne von Speyr]])
*Una malattia ne vale un'altra: i nomi fanno più paura della malattia. E le cure qualche volta sono peggio dei mali. ([[Enrico Pea]])
*Una malattia non conta nulla, quando non si hanno ragioni per desiderare di guarirne. ([[Shôhei Ôoka]])
*Una malattia ti toglie tutto, annulla quello che hai fatto prima, diventa complicato ricordarsi quel che c'è stato prima. ([[Victoria Cabello]])
===[[Thomas Bernhard]]===
*Il malato è un veggente, nessuno possiede un'immagine del mondo più chiara della sua.
*Non c'è ipocrisia più diffusa di quella del sano nei confronti del malato. I sani, in fondo, non vogliono avere più niente a che fare con i malati e non sono affatto contenti che i malati, sto parlando dei veri malati, e cioè dei malati gravi, esigano tutt'a un tratto di ritornare in buona salute, o almeno di normalizzarsi o almeno di migliorare le loro condizioni di salute. Il sano, se è una persona sincera, ammetterà che non vuole avere più niente a che fare con il malato, non vuole che nessuno gli rammenti la malattia e, attraverso la malattia, logicamente e forzatamente la morte.
*Si tratta di capire se di malattie reali in generale ne esistano, se tutte le malattie non siano malattie inventate, essendo la malattia un'invenzione per sua stessa natura.
===[[Ippocrate]]===
*In ogni malattia è buon segno avere sano l'intelletto e prendere volentieri gli alimenti che sono offerti; il contrario è cattivo segno.
*Per le malattie estreme i trattamenti estremi sono i più efficaci.
*Quando la malattia è nel suo culmine, allora è necessario usare il regime più ristretto.
===[[Jules Renard]]===
*Bisogna essere malati per un anno intero per capire quanto è lungo un [[anno]]!
*Le malattie sono le grandi manovre della morte.
*Quando si è malati il viso comincia subito a decomporsi e comincia a riaffiorare subito la terra di cui siamo fatti.
*Si va a visitare un malato per raccontare tutte le malattie che si sono avute o che hanno avuto gli altri.
==Proverbi==
*Le persone che soffrono della stessa malattia si capiscono. ([[Proverbi giapponesi|Giapponese]])
===[[Proverbi italiani|Italiani]]===
*All'ammalato manca una sola cosa, al sano molte.
*Assai migliora chi non peggiora.
*Chi sta accanto al letto, teme più dell'ammalato che vi sta sopra.
*Chi vuol saldare piaga, non la maneggi.
*È più facile [[prevenzione|prevenire]] una malattia che guarirla.
*È vecchio un giovane che abbia infermo il petto, un vecchio ben robusto è un giovinetto.
*Guai all'ammalato che si crede sano.
*Guarì natura un debole ammalato, un forte l'hanno i medici ammazzato.
*Ho veduto assai volte un piccol male non rispettato, divenir [[morte|mortale]].
*I malati non mangiano nulla, ma mangiano tutto.
*La borsa dell'ammalato prolunga la sua cura.
*La camera dell'ammalato è una cappella di devozione.
*La donna di parto ha la fossa aperta per quaranta giorni.
*La gente malata è stizzosa.
*La malattia che dura, viene a noia alle mura.
*La ricaduta è peggio della caduta.
*L'ammalato disubbidiente fa il medico crudele.
*L'ammalato per guarir tutto promette, ma torna a fare a modo suo fuori dal letto.
*Le malattie ci dicono quel che siamo.
*L'infermo per guarire promette assai.
*Malattia lunga, morte sicura.
*Malattie estreme, estremi rimedi.
*Meglio essere ammalato di corpo che di anima.
*Non v'è ammalato che non speri di guarire.
*Ogni legno ha il suo tarlo, ogni uom che nasce incomincia a morir fin dalle fasce.
*Più violenta la malattia, più strani i [[sogno|sogni]].
*Povero quell'uomo di trent'anni che non guarisce i suoi malanni.
*Quando il grasso diminuisce, il magro perisce.
*Quando la creatura indenta, la morte la tenta.
*Quando la malattia entra nella regione cardiaca, la medicina non giova più.
*Quando s'alza il sole, la malattia decresce.
*Quel che piace all'ammalato, è per lui medicina.
*Tre cose fanno l'uomo ammalato: amore, vino e bagno.
====[[Proverbi piemontesi|Piemontesi]]====
*A l'è 'n cativ mal col che as sent nen.<ref>«È una cattiva malattia quella che non si sente.»</ref>
*A-i è gnun malan pes che na fomna grama.<ref>«Non c'è peggior malanno di una [[moglie]] cattiva.»</ref>
*Chi ch'a l'è sempre malavi a l'è l'ultim a meuire.<ref>«Chi è sempre ammalato è l'ultimo a [[morte|morire]].»</ref>
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Convalescenza]]
*[[Epidemia]]
*[[Guarigione]]
*[[Medicina]]
*[[Medico]]
*[[Salute]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Malattie| ]]
[[Categoria:Qualità individuali]]
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Bette Davis
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Spinoziano
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/* Filmografia */
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[[File:Bette Davis 1933.jpg|thumb|Bette Davis nel 1933]]
{{Premio|Oscar|
'''''[[Paura d'amare (film 1935)|Paura d'amare]]'''''
* Miglior attrice (1936)
'''''[[Figlia del vento]]'''''
* Miglior attrice (1939)}}
'''Ruth Elizabeth "Bette" Davis''' (1908 – 1989), attrice statunitense.
==Citazioni di Bette Davis==
*Nella vita abbondano i maschi, ma scarseggiano gli [[Uomo (genere)|uomini]].<ref>Citato in ''L'uomo, questo sconosciuto'', ''Focus'', n. 26, 15 dicembre 1994, p. 92.</ref>
*[[Joan Crawford]]? Il primo caso di [[sifilide]] di [[Hollywood]].<ref>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref>
==Citazioni su Bette Davis==
*Forse, più semplicemente, non avevo il carattere adatto al mondo dei divi. Non dimenticherò mai la volta che vidi Bette Davis all'Hilton di Madrid. Le andai subito incontro e le dissi: «Miss Davis, sono Ava Gardner e sono una sua grande ammiratrice». Ebbene, sapete, si comportò esattamente come volevo che si comportasse. «Lo credo bene che lo sei, – rispose. – Lo credo bene». E se ne andò a passo leggero. Che dire, quella sí che è una stella. ([[Ava Gardner]])
==Filmografia==
{{div col}}
*''[[Nebbia a San Francisco]]'' (1934)
*''[[Schiavo d'amore (film 1934)|Schiavo d'amore]]'' (1934)
*''[[La foresta pietrificata]]'' (1936)
*''[[L'uomo di bronzo]]'' (1937)
*''[[Le 5 schiave]]'' (1937)
*''[[Figlia del vento]]'' (1938)
*''[[Io ti aspetterò]]'' (1938)
*''[[Il conte di Essex]]'' (1939)
*''[[Il grande amore (film 1939)|Il grande amore]]'' (1939)
*''[[Tramonto (film 1939)|Tramonto]]'' (1939)
*''[[Ombre malesi]]'' (1940)
*''[[Paradiso proibito]]'' (1940)
*''[[Piccole volpi]]'' (1941)
*''[[Perdutamente tua]]'' (1942)
*''[[L'amica (film 1943)|L'amica]]'' (1943)
*''[[La signora Skeffington]]'' (1944)
*''[[Il prezzo dell'inganno]]'' (1946)
*''[[L'anima e il volto]]'' (1946)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Eva contro Eva]]'' (1950)
*''[[La diva]]'' (1952)
*''[[Al centro dell'uragano (film 1956)|Al centro dell'uragano]]'' (1956)
*''[[Il capro espiatorio (film 1959)|Il capro espiatorio]]'' (1959)
*''[[Angeli con la pistola]]'' (1961)
*''[[Che fine ha fatto Baby Jane?]]'' (1962)
*''[[Chi giace nella mia bara?]]'' (1964)
*''[[Nanny, la governante]]'' (1965)
*''[[Lo scopone scientifico]]'' (1972)
*''[[Assassinio sul Nilo]]'' (1978)
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==Note==
<references />
== Altri progetti==
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{{Portale|donne}}
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[[Categoria:Attori statunitensi]]
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[[Juventus Football Club 1982-1983]]
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Giuseppe Garibaldi
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[[Immagine:Garibaldi (1866).jpg|thumb|Giuseppe Garibaldi nel 1866]]
'''Giuseppe Garibaldi''' (1807 – 1882), generale, patriota e condottiero italiano.
==Citazioni di Giuseppe Garibaldi==
*Favorito dalla fortuna, io ebbi l'onore nei due mondi di combattere accanto ai primi soldati, ed ho potuto persuadermi che la ''pianta uomo nasce in [[Italia]], non seconda a nessuno''; ho potuto persuadermi che quegli stessi soldati che noi combattemmo nell'Italia meridionale, non indietreggeranno davanti ai più bellicosi, quando saranno raccolti sotto il glorioso vessillo emancipatore.<ref>Citato in [[Martino Cellai]], ''Fasti militari della Guerra dell'Indipendenza d'Italia dal 1848 al 1862'', vol. 4, Tip. e litografia degli Ingegneri, 1867, [http://books.google.it/books?id=GwRAAAAAcAAJ&pg=PA471 p. 471]; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921.</ref>
*Generosi della [[Basilicata|Lucania]], crederei frodare lode al coraggio, al genio, all'abilità vostra se non attestassi pubblicamente la simpatia che vi debbo. Nell'opera che sì brevemente iniziaste, io trovo questo di segnalato; e cioè a circostanze pari niuno tentò così risolutamente nel passato pochi riusciranno sì bene in avvenire. Voi senza mezzi speciali, sotto giogo di ferro, osteggiati da miglia di manigoldi, con a fronte l'idra comunista, spiati, interdetti sin dentro al pensiero... Voi, così ridotti! Guardaste in faccia il nostro fiero destino – sorgeste – vi costituiste. Vi scrivo nella più viva parte del cuore, né oblierò mai la bravura, l'umanità, la solerzia vostra, o egregi lucani. Abbiate le mie lodi, come a distinti collaboratori nell'eccelso risorgimento d'Italia.<ref>Citato in Decio Albini, ''La Lucania e Garibaldi nella rivoluzione del 1860'', Tip. delle Mantellate, 1912, pp. 48-49.</ref>
*Goffredo {{NDR|[[Goffredo Mameli|Mameli]]}}, che io avevo trattenuto al mio fianco per la maggior parte di quel giorno siccome aiutante mio, mi chiese supplichevole di lasciarlo procedere avanti ove più ferveva la pugna, sembrandogli ingloriosa la posizione presso di me. Dopo pochi minuti egli mi ripassava accanto, trasportato gravemente ferito, ma radioso e brillante nel volto, fiero di aver potuto spargere il suo sangue per il suo Paese. Non scambiammo una parola. Ma gli occhi nostri s'intesero nell'affetto che ci legava da tanto tempo. Egli proseguiva come in un trionfo.<ref>Citato da Silvio Paolucci nella [https://documenti.camera.it/_dati/leg01/lavori/stenografici/sed0269/sed0269.pdf Seduta pomeridiana del 6 luglio 1949] della Camera dei Deputati.</ref>
*Ho divorato il vostro [[Mario Rapisardi#Lucifero|Lucifero]]. L'opera grande! Voi avete scalzato l'idolo di tanti secoli e vi avete sostituito il vero. Se la metà degli italiani potessero leggerlo e comprenderlo, l'Italia avrebbe raggiunto il suo terzo periodo d'incivilimento umano. Sulla classica terra d'Archimede, voi avete sollevato un nuovo mondo. Coraggioso! All'avanguardia del progresso noi vi seguiremo; e possa seguirvi la nazione intera nella grand'opera di emancipazione morale da voi eroicamente iniziata. Accogliete un bacio fraterno dal vostro Correligionario.<ref>Citato in [[Mario Rapisardi]], ''Le poesie religiose'', introduzione.</ref>
*I [[clero|clericali]] sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe.<ref name="proclama">Dal proclama agli elettori, 22 febbraio 1867.</ref>
*Io sono cristiano, sono un buon cristiano, e parlo a dei buoni cristiani; io amo e venero la religione di Cristo, perché Gesù Cristo è venuto al mondo per sottrarre l'umanità alla servitù, che non è lo scopo per cui Dio l'ha creata. Ma il papa, il quale vuole che gli uomini siano schiavi, e chiede ai potenti della terra ceppi e catene per gli Italiani, il papa-re misconosce Cristo; misconosce la sua propria religione.<ref>Citato in ''Revue de deux mondes'' dal 15 marzo al 1 maggio 1861; citato in [[Maxime Du Camp]], ''La spedizione delle due Sicilie'', Cappelli, Bologna, 1963 (ed. originale Bourdilliat, Parigi, 1861), pp. 374-375.</ref>
*Il [[prete]] è l'assassino dell'anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l'ignoranza e perseguito la scienza.<ref name="proclama" />
*L'Internazionale è il sole dell'avvenire.<ref>Citato in [[Leo Longanesi]], ''In piedi e seduti'', Longanesi, 1968.</ref>
*In conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare in nessun tempo il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare.<ref>Dal testamento; citato in G. Sacerdote, ''La vita di Giuseppe Garibaldi'', Rizzoli, 1933, p. 938.</ref>
*Io domando ai rappresentanti della Nazione se, come uomo, potrò mai stringere la mano a colui {{NDR|[[Camillo Benso, conte di Cavour]]}} che mi ha reso straniero in Italia.<ref>Dal discorso del 18 marzo 1961 alla Camera dei Deputati del Regno d'Italia</ref>
*Io non tollero all'[[Internazionale]], come non tollero alla [[monarchia]], le sue velleità antropofaghe. E così come manderei in galera chi studia tutta la vita il modo di estorcere la sussistenza agli affamati per pascere grassamente i vescovi, io vi manderei pure gli archimandriti della [[Internazionale|società in quistione]], quando questi si ostinassero nei precetti: guerra al [[capitalismo|capitale]]; la proprietà è un furto; l'eredità è un altro furto, e via dicendo.<ref>Lettera del 21 ottobre 1871 a Giuseppe Petroni.</ref>
*Io son fatto per romper i coglioni a mezza umanità, e l'ho giurato; sì! ho giurato per Cristo! di consacrar la mia vita all'altrui perturbazione, e già qualcosa ho conseguito, ed è nulla a paragon di ciò che spero, se mi lasciano fare, o se non possono impedirmi il farlo.<ref>Da ''[https://books.google.it/books?id=sNxAAAAAYAAJ Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi: Epistolario, vol. 1, 1834-1848]'', L. Cappelli, 1973, p. 19.</ref>
*{{NDR|Su [[Adelaide Cairoli]]}} L'amore di madre non può nemmeno esser compreso dagli uomini. [...] Con donne simili una nazione non può morire.<ref>Settembre 1860; da ''Scritti e discorsi politici e militari'', 1932.</ref>
*La Grecia ebbe i suoi [[Leonida I|Leonida]], Roma antica i suoi Fabî, e l'Italia moderna i suoi [[Fratelli Cairoli|Cairoli]], colla differenza che con Leonida e Fabio gli eroi furono trecento: con [[Enrico Cairoli]], essi furono ''Settanta'', decisi di vincere o morire per la libertà italiana.<ref>Dal manifesto dettato da Monterotondo il 2 novembre 1867; citato in [[Felice Cavallotti]], ''Storia della insurrezione di Roma nel 1867'', La libreria Dante Alighieri, Milano, 1869, [//books.google.it/books?id=0c9TAAAAcAAJ&pg=PA536 p. 536].</ref>
*La [[spada]] è un delitto, come la [[pena di morte]] è un abuso, come la conquista è una ingiuria. Facciamo nostri i frutti della terra dove nascemmo, per farne libero scambio con altri. Facciamo della guerra un anacronismo, e del [[lavoro]] un inno allo Eterno. Quando le campane e i cannoni saranno divenuti macchine produttrici, il [[dispotismo]] disarmato tornerà nell'ombra donde uscì, per la disperazione degli uomini, e l'alba della felicità biancheggierà l'orizzonte, per irradiar quindi l'orbe universo.<ref>''Al Popolo di Stoccolma'', Varignano, 2 ottobre 1862.</ref>
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Muoio col dolore di non vedere redente Trento e Trieste.<ref>Citato in [[Indro Montanelli e Marco Nozza]], ''Garibaldi'', Rizzoli, Milano, 1966, p. 606.</ref>
*Noi siamo giunti sulla terra di rifugio, e dobbiamo il miglior contegno ai generosi ospiti; così avremo meritata la considerazione che è dovuta alla disgrazia perseguitata.<br>Da questo punto io svincolo da ogni obbligo i miei compagni, lasciandoli liberi di tornare alla vita privata. Ma rammento loro che l'Italia non deve rimanere nell'obbrobrio, e che meglio è morire che vivere schiavi dello straniero.<ref>Garibaldi, San Marino, 31 Luglio 1849. Citato in Pier Carlo Boggio, ''Storia politico-militare della guerra dell'indipendenza italiana (1859-1860)'', vol. I, Tipografia Scolastica di Sebastiano Franco e Figli e Comp, Torino, 1860, [https://books.google.it/books?id=RnE2o8fXmJsC&dq=&pg=PA493#v=onepage&q&f=false p. 493],</ref>
*Obbedisco.<ref>Bezzecca, 9 agosto 1866. Risposta telegrafica di Garibaldi al dispaccio del generale Alfonso La Marmora che, in preparazione dell'Armistizio di Cormons, ordinava il ritiro delle truppe dal Tirolo (vedi l'[[:Immagine:Telegramma_garibaldi_Obbedisco.jpg|immagine]] del telegramma).</ref>
*Occorre una nuova conquista! L' abolizione del privilegio elettorale. Così il progresso italiano ripiglierà quella marcia normale, tranquilla, sicura, feconda, che mena ad ogni culto e generale felicità, scopo d'ogni sodalizio civile: l'ordine della scienza, il pane del lavoro. Per avere, bisogna volere; bisogna insistere fino a scopo compiuto. Volemmo la nazionalità: l'abbiamo. Volemmo Roma: l'abbiamo. Vogliamo il suffragio universale: l'avremo.<ref>Edizione nazionale degli scritti di Giuseppe Garibaldi: Scritti et discorsi politici e militari, vol. 3, 1868-1882</ref>
*Per pessimo che sia il Governo italiano, ove non si presenti l'opportunità di facilmente rovesciarlo, credo meglio attenersi al gran concetto di [[Dante Alighieri|Dante]]: "Fare l'Italia anche col diavolo".<ref>Da ''Testamento politico''.</ref>
*Proteggere gli [[Animale|animali]] contro la crudeltà degli uomini, dar loro da mangiare se hanno fame, da bere se hanno sete, correre in loro aiuto se estenuati da fatica o malattia, questa è la più bella virtù del forte verso il debole.<ref>Citato in Franco Libero Manco, ''Biocentrismo: l'alba della nuova civiltà'', Nuova Impronta Edizioni, Roma, 1999, pp. 202-203.</ref>
*Quando io, sulle coste Americane dell'oceano ho potuto dire a degli schiavi "Voi siete liberi", quello fu certamente il più bel momento della mia vita.<br>E voi bianchi! Padroni e carnefici dello schiavo nero, voi!...Tenetevi i diamanti vostri, io non li curo. A me pirata, come m'avete chiamato, bastami d'aver messo termine ai vostri delitti e al servaggio de' vostri schiavi.<ref>Da ''I mille'', Torino, 1874.</ref>
*Qui, o Signora, io sento battere colla stessa veemenza il mio cuore, come nel giorno, in cui sul monte del [[Sacrario di Pianto Romano|Pianto dei Romani]], i vostri eroici figli faceanmi baluardo del loro corpo prezioso contro il piombo borbonico! [...] E Voi, donna di alti sensi e d'intelligenza squisita, volgete per un momento il vostro pensiero alle popolazioni liberate dai vostri martiri e dai loro eroici compagni. Chiedete ai cari vostri superstiti delle benedizioni, con cui quelle infelici salutavano ed accoglievano i loro liberatori! Ebbene, esse maledicono oggi coloro, che li sottrassero dal giogo di un dispotismo, che almeno non li condannava all'inedia per rigettarli sopra un dispotismo più orrido assai, più degradante e che li spinge a morire di fame. Ho la coscienza di non aver fatto male; nonostante, non rifarei oggi la via dell'Italia Meridionale, temendo di esservi preso a sassate da popoli che mi tengono complice della spregevole genia che disgraziatamente regge l'Italia e che seminò l'odio e lo squallore la dove noi avevamo gettato le fondamenta di un avvenire italiano, sognato dai buoni di tutte le generazioni e miracolosamente iniziato.<ref>Ad [[Adelaide Cairoli]], 1868; citato in ''Lettere ad Anita ed altre donne'', raccolte da G. E. Curatolo, Formiggini, Roma, 1926, pp. 113-116. [http://dbooks.bodleian.ox.ac.uk/books/PDFs/300061937.pdf on line]</ref>
*Qui si decidono i destini dell'Italia. Una battaglia vinta sotto [[Capua]] ci darà nelle mani l'Italia.<ref>Citato in Gueroni, ''Ricordi Manoscritti del Generale Sacchi'', vol. I, p. 299; citato in Agostino Carnesecchi, ''[http://www.carnesecchi.eu/Agostino_Carnesecchi.htm Breve cronistoria del passaggio di Giuseppe Garibaldi a Rocca d'Arce]''.</ref>
*{{NDR|A [[Nino Bixio]] nella battaglia di Calatafimi}} Qui si fa l'[[Italia]] o si muore.<ref>Citato in [[Giuseppe Cesare Abba]], ''Storia dei Mille'', cap. ''[[s:Storia dei Mille/Dopo la vittoria|Dopo la vittoria]]''. Il ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, (BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X) riporta che [[Nino Bixio]] aveva prospettato a Garibaldi l'opportunità di ritirarsi durante la battaglia di Calatafimi, ma [[Giuseppe Bandi]], che c'era, riferisce che il Generale avrebbe risposto «Ma dove ritirarci?» (''I Mille'', II, 6)</ref>
*Roma o morte!<ref>Frase pronunciata nella cattedrale di Palermo; citato in Denis Mack Smith, ''Garibaldi'', Arnoldo Mondadori Editore, 1993, p. 152.</ref>
*Se non vi fosse [[storia romana]], ove imparammo una patria comune, se giovane non avessi vagato tra le macerie del gigante delle grandezze terrestri, io non saprei di essere Italiano. E dove è, cosa è questa Italia senza [[Roma]]? Può forse esistere un animale senza cuore? o durare un cuore incancrenito?<ref>''Al Deputato Luciani, Direttore del giornale «Il Campidoglio»'', Caprera, 1° agosto 1865.</ref>
*Solo al veder un [[uccello|uccellino]] con la zampa spezzata mi fa star male.<ref>Citato in Aa.Vv., ''Garibaldi. Vita, pensiero, interpretazioni. Dizionario critico'', Gangemi Editore, Roma, 2008, [https://books.google.it/books?id=ZLdTCwAAQBAJ&pg=PA250 p. 250]. ISBN 978-88-492-1481-9</ref>
*Tempi borgiani.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/627#c1789|595]].</ref>
*Tutti quelli che vengono dalle Provincie meridionali non parlano che di reazione, di Governo provvisorio a [[Melfi]], e cose simili, e non capisco poi come si tema tanto di spaventare coll'armamento i potenti vicini; io non capisco, come, armandoci, mentre l'Europa intera si arma, noi ci metteremmo in istato di provocazione.<ref>Dalla ''Discussione sull'interpellanza del deputato Ricasoli Bettino intorno all'esercito meridionale''; citato in ''Atti parlamentari dello Senato'', Tip. E. Botta, 1861, p. 628.</ref>
*''Un piede è posto alfin sulle ridenti | sponde di [[Reggio Calabria|Reggio]], e di novella gloria | ornâr la fronte gli [[Argonauti]]. Invano | ci vieta il varco il despotismo! | Invano spesseggian folti incrociatori, e invano | oste nemica numerosa! Il dito | di Dio conduce la tirannicida | falange, ed oste, e baluardi, e troni | son rovesciati nella polve e riede | sulle ruine del delitto il Santo | dell'uom diritto e libertade. | E il cielo alla redenta Umanità sorride!''<ref>Da ''Poema autobiografico, Carme alla morte e altri canti inediti, {{small|(dall'autografo)}}'', a cura di Giacomo Emilio Curatolo, Nicola Zanichelli, Bologna, 1911; ''Poema autobiografico'', Canto XXII, Reggio Passaggio del Faro, [https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/garibaldi/poema_autobiografico/pdf/poema__p.pdf p. 89].</ref>
*{{NDR|A [[Rosalia Montmasson]], che a Quarto gli chiede, unica donna, di essere imbarcata con i Mille}} Venite dunque, se così vi piace, ma ricordatevi che vi esponete a grave rischio e pericolo e che io non posso rispondere di nulla.<ref>Citato in Maurizio Stefanini, ''Una su Mille'', ''Il Foglio Quotidiano'', 21 gennaio 2023.</ref>
==''Clelia: il governo dei preti''==
===[[Incipit]]===
Come era bella la perla del Trastevere! Le {{sic|treccie}} brune, foltissime; e gli occhi! il loro lampo colpiva come folgore chi ardiva affissarla. A sedici anni il suo portamento era maestoso come quello di una matrona antica. Oh! Raffaello in Clelia avrebbe trovato tutte le grazie dell'ideale sua fanciulla colla virile robustezza dell'omonima eroina<ref>La Clelia Romana del tempo di Porsenna.</ref> che si precipita nel Tevere per fuggire dal Campo di Porsenna.<br>Oh sì! era pur bella Clelia! E chi poteva contemplarla senza sentirsi ardere nell'anima la viva fiamma che usciva dalle sue luci?<br />Ma le Eminenze? Codeste serpi della città santa, i cui cagnotti con ogni più vile arte di corruzione cercavano pascolo alle libidine dei padroni, non sapevano forse che tale tesoro viveva nel recinto di Roma? Lo sapevano. E una fra l'altre agognava da qualche tempo a far sua quella bellezza che discendeva dai Vecchi Quiriti.<ref>I trasteverini si credono pura stirpe degli antichi Romani.</ref>
===Citazioni===
*Tra le malizie gesuitiche dei tonsurati vi è pur quella di fingersi protettori delle belle [[arte|arti]] e così hanno fatto che i maggiori ingegni d'Italia prendessero a soggetto dei loro capolavori le favole pretesche, consacrandole per tal guisa al rispetto ed all'ammirazione delle moltitudini. (cap. I; p. 43)
*Nel 1849, al tempo del Governo degli uomini, io ho assistito a delle ricerche nei penetrali di quelle bolgie che si chiamano conventi e in ogni [[convento]] non mancavano mai gl'istromenti di [[tortura]] e l'ossario dei bambini. (cap. V; p. 12)
*Il fenomeno della insaziabile tendenza pretina al solo godimento dei beni materiali è cosa a tutti nota, mentre pur tutti sanno egualmente che per il resto del mondo, cioè per chi non è prete, essi predicano e millantano i beni spirituali d'una vita avvenire colla gloria del Paradiso! (cap. VII; p. 16)
*Agli stolti l'ignoranza e la miseria, per la maggior gloria di Dio; ai preti la crapula, ricchezze e lussuria, sempre per la maggiore gloria di Dio! (cap. VII; p. 16)
*La seconda sorgente di ricchezze i [[prete|preti]] la derivavano al capezzale degl'infermi ove padroni dei loro ultimi istanti, colle paure dell'Inferno e del Purgatorio da loro suscitate, carpivano legati e bene spesso l'intere eredità dei morenti a pregiudizio dei figli che riducevano senza pietà alla miseria. (cap. VII; pp. 16-17)
*La [[confessione]]! quell'arma terribile del pretismo, elemento primo delle sue seduzioni, veicolo per cui esso giunge al conoscimento d'ogni cosa, spionaggio infernale ch'egli esercita massime sul sesso debole per il quale egli può signoreggiare ancora, benché disprezzato e maledetto, la maggior parte del sesso più forte! (cap. XIV; p. 30)
*[[Giustizia]]! Santa parola, prostituita, derisa dai potenti della terra! (cap. XVII; p. 36)
*L'[[Europa]]! Ove chi fatica muore dalla fame e gli oziosi nuotano nell'abbondanza e nella lussuria, ove poche famiglie signoreggiano le Nazioni e le mantengono in un perpetuo stato di [[guerra]] colle altisonanti parole di patriottismo, lealtà, onore della bandiera, gloria militare, ove una metà del popolo è schiava e l'altra metà fa giustizia, bastonando gli schiavi quando hanno l'ardire di lamentarsi!... (cap. XVII; p. 36)
*Siccome l'ora della solenne vendetta della popolare giustizia non era sonata ancora, i preti se la cavarono con la sola paura. Essi ben temettero in quella spaventosa notte di veder rompere il capello a cui la giustizia di Dio tien sospesa la spada sterminatrice che reciderà il loro capo nefario: ma fu differito il castigo. Non, che la misura non sia colma, ma forse le colpe degli uomini meritano ancora quell'abbominevole flagello! (cap. XXII; p. 45)
*Dacché nella famiglia umana, vi furono uomini che svestirono le forme umane per farsi impostori, cioè preti, dacché vi furono preti nel mondo, vi furono torture.<br />Volendo costoro mantenere tutti gli uomini nell'ignoranza, quando emergeva alcuno che avesse ricevuto da Dio tanta intelligenza da capire le loro menzogne, quell'intelligente era da questi demoni torturato, acciò confessasse che la luce era tenebra, che l'Eterno, l'Infinito, l'Onnipotente, era un vecchio dalla barba bianca seduto sulle nubi; che una donna, madre d'un bellissimo maschio, era una vergine e che un pezzetto di pasta che voi inghiottivate era il creatore dei mondi che vi passava per le vie digestive, e poi e poi!!! (cap. XXII; p. 45)
*Non si sa se più scellerati i preti e chi li sorregge o più stupido questo miserabile popolo che li soffre nel suo seno e non fulmina, non annienta questi istrumenti del suo servaggio, delle sue miserie e delle sue umiliazioni. (cap. XXII; p. 46)
*Le statistiche assicurano essere gli omicidi in Roma più frequenti che in alcun'altra parte, e non può essere altrimenti coll'educazione corruttrice dei preti e la miseria prodotta dal loro infame governo. (cap. XXIII; p. 47)
*Tolte le crudeltà commesse dai briganti assoldati dai preti, quella classe di gente, ha mostrato in questi ultimi tempi una tenacità ed una bravura degna di miglior causa; il che prova che gli stessi uomini sospinti dall'amor di patria e ben guidati sarebbero una barriera insuperabile contro qualunque invasione straniera. (cap. XXIII; p. 48)
*La storia del [[Papa|Papato]] è storia di briganti. (cap. XXXII; p. 71)
*Un altro fatto che attesta grandemente il [[progresso]] umano della nostr'età è l'avvicinamento dell'aristocrazia al popolo. (cap. XXXV; p. 77)
*Chi negherà che le popolazioni dell'Italia meridionale non fossero migliori, perché meglio governate, nel 1860 che non lo sieno al giorno d'oggi? Allora, appena si sospettava il [[brigantaggio]], e non v'erano prefetti, non gendarmi, non birri. Oggi all'incontro con quell'immensità di satelliti che minano le finanze dell'Italia, esiste nella parte meridionale della penisola l'anarchia, il brigantaggio e la miseria. Povere popolazioni! (cap. XXXVI; p. 80)
*Dio vi si adora come si deve, col culto dell'anima, senza sfarzo, nel grandioso tempio della natura che ha il cielo per volta e gli astri per luminari. (cap. XLII, p. 94)
*Odia i preti, come istituzione menzognera e nociva, ma il giorno in cui spoglino il lor carattere, malignamente buffone, e tornino uomini, egli è pronto ad accoglierli e perdonare i loro errori passati. (cap. XLII, p. 94)
*Professa idee di tolleranza universale e vi si uniforma, ma i preti, come preti non li accetta perché egli non intende siano tollerati malfattori, ladri e assassini; e considera i preti quali assassini dell'anima, peggiori degli altri. (cap. XLII, p. 94)
*Egli ha passato la sua vita colla speranza di vedere nobilitata la plebe e ne ha propugnato dovunque i diritti e sempre. Ma con rammarico confessa pure che egli è rimasto in parte deluso poiché il plebeo innalzato dalla fortuna a più alto stato, ha patteggiato col dispotismo ed è diventato peggiore forse del patrizio. (cap. XLII, p. 94)
*Quando si pensa essere sì pochi che godono o per meglio dire monopolizzano i benefici della società incivilita e che tanti sono i sofferenti, non si può fare a meno di dubitare: se veramente la classe [[povertà|povera]] ritrae molto profitto dalla civiltà presente. (cap. XLVIII; p. 110)
*La professione del prete è questa: godere e far credere alle moltitudini stupide ch'egli soffre di privazioni e di disagi. (cap. XLIX; p. 113)
*{{NDR|I preti}} attizzano gli uni contro gli altri popoli a sbranarsi, trucidarsi, distruggersi e condannano senza pietà alle pene dell'inferno i novecento milioni d'esseri umani che non appartengono alla loro bottega. (cap. LII; p. 121)
*Il prete che insegna Dio è un mentitore, poiché nulla egli sa di Dio.<br />Egli, sacerdote dell'ignoranza, persecutore della sapienza, insegna Dio! Ma se Dio avesse voluto rivelarsi all'uomo lo avrebbe fatto ai [[Keplero|Kepleri]], ai [[Galilei]], ai [[Newton]], non a questi miserabili adoratori del ventre. (cap. LII; p. 121)
*Il prete, sacerdote delle tenebre, colpito nelle sue miserie e nelle sue menzogne, trascinò il più grande degli italiani, Galileo, sull'altare dell'impostura, e con torture orribili volle fargli abiurare la grande dottrina del vero! Ed i preti passeggiano sulla terra di Galileo da padroni; e l'Italiano porge le impudiche sue labbra all'umiliante, vergognoso baciamano! (cap. LII; pp. 121-122)
*La [[fratellanza]] umana è impossibile coi preti. (cap. LII; p. 122)
*La maggior parte delle guerre, e le più sanguinose, furono, e sono fomentate dai preti. (cap. LII; p. 122)
*Il [[Napoleone III di Francia|Bonaparte]], nemico di tutte le libertà, e protettore di tutti i tiranni, volle, come per saggio, provare le sue armi contro Roma, ove approdò sulle ali della menzogna e, consumato quel delitto di lesa-nazione, rovesciò i suoi inganni e i suoi satelliti sul credulo popolo di Parigi e ne fe' macello per le strade senza distinzione di età e di sesso. Dio rimeriti l'assassino del due dicembre e della libertà del mondo! (cap. LIII; p. 123)
*«Morte ai preti!» – «Morte a nessuno!», gridava il solitario dall'alto del balcone alle moltitudini, rispondendo alla terribile loro esclamazione! Morte a nessuno!<br />Eppure, chi è più meritevole di morte che la setta malvagia la quale ha fatto dell'Italia un Paese di morti, un cimitero? O [[Cesare Beccaria|Beccaria]]! le tue dottrine sono sante! io ripugno dal sangue! ma non so se l'Italia potrà liberarsi da' suoi tiranni dell'anima e del corpo senza distruggerne, senza annientarne sino l'ultimo rampollo! (cap. LVII; p. 132)
*Tra le astuzie dei sardanapali pretini, ricchissimi com'eran, fu sempre mercé la stupidità dei fedeli, non ultima fu quella d'impiegare gli artisti più eminenti nell'illustrazione delle loro favole. Quindi i Michelangeli e i Raffaelli d'ogni età, furon da loro assoldati e il popolo anche persuaso della vanità delle proprie credenze, e dell'impostura dei leviti di Roma, rispetta ancora i simulacri della sua prostituzione, perché sono capi d'opera di molto pregio. Ma il primo capo d'opera d'un popolo non è la libertà? non è la dignità nazionale? E tutti quei portenti dell'arte, benché portenti, che gli rammentano il suo servaggio e la sua degradazione, oh!, non sarebbe meglio che ei li mandasse all'Inferno? (cap. LVII; p. 133)
*Salve!, valoroso popolo del [[Messico]]! Oh!, io invidio la tua costanza e la tua bravura nella liberazione del tuo bel paese dai mercenari del dispotismo! Accettate, coraggiosi nipoti di [[Cristoforo Colombo|Colombo]], dai vostri fratelli d'Italia, un saluto alla vostra libertà redenta! (cap. LX; p. 141)
*Oh! [[Roma]]!, patria dell'anima!, tu sei veramente la sola!, l'eterna! Al disopra d'ogni grandezza umana anche oggi... sotto qualunque degradazione! Il tuo risorgimento non può essere che una catastrofe da mettere a soqquadro il mondo! (cap. LX; p. 141)
==''Memorie''==
*Certo non provò tanta soddisfazione [[Cristoforo Colombo|Colombo]] nella scoperta dell'America, come ne provai io al ritrovare chi s'occupasse della redenzione patria.
*È sempre la storia di [[Socrate]], di [[Cristo]] e di Colombo! Ed il [[mondo]] rimane sempre preda delle miserabili nullità che lo sanno ingannare.
*[[Libertà]] non fallisce ai volenti.<ref>Cfr. [[Giovanni Berchet]]: «''Libertà non fallisce ai volenti, | ma il sentier de' perigli ell'addita; | ma promessa a chi ponvi la vita, | non è premio d'inerte desir''».</ref>
*Se sorgesse una società del [[demonio]], che combattesse despoti e preti, mi arruolerei nelle sue file.<ref>Citato in ''Il libretto rosso di Garibaldi'', a cura di Massimiliano e Pier Paolo Di Mino, Castelvecchi Editore, 30 gennaio 2011.</ref>
*Siccome negli ultimi momenti della creatura umana, il prete, profittando dello stato spossato in cui si trova il moribondo, e della confusione che sovente vi succede, s'inoltra, e mettendo in opera ogni turpe stratagemma, propaga coll'impostura in cui è maestro, che il defunto compì, pentendosi delle sue credenze passate, ai doveri di cattolico: in conseguenza io dichiaro, che trovandomi in piena ragione oggi, non voglio accettare, in nessun tempo, il ministero odioso, disprezzevole e scellerato d'un prete, che considero atroce nemico del genere umano e dell'Italia in particolare. E che solo in stato di pazzia o di ben crassa ignoranza, io credo possa un individuo raccomandarsi ad un discendente di [[Tomás de Torquemada|Torquemada]].<ref>Dal testamento; citato in ''Memorie: con una appendice di scritti politici'', Giuseppe Armani, Biblioteca universale Rizzoli, 1982, p. 390.</ref>
==''Memorie autobiografiche''==
===[[Incipit]]===
Io non devo dar principio a narrare della mia vita, senza far cenno de' miei buoni genitori, il di cui carattere ed amorevolezza tanto influirono sull'educazione mia e sulle disposizioni del mio fisico.
===Citazioni===
*L'ingresso nella grande capitale ha più del portentoso che della realtà. Accompagnato da pochi aiutanti, io passai framezzo alle truppe borboniche ancora padrone, le quali mi presentavano l'armi con più ossequio certamente, che non lo facevano in quei tempi ai loro generali.<br>Il 7 settembre 1860! E chi dei figli di Partenope non ricorderà il gloriosissimo giorno? Il 7 settembre cadeva l'{{sic|abborrita}} [[Borbone delle Due Sicilie|dinastia]] che un grande statista inglese avea chiamato «Maledizione di Dio!» e sorgeva sulle sue ruine la sovranità del popolo, che una sventurata fatalità fa sempre poco duratura.<br>Il 7 settembre un figlio del popolo, accompagnato da pochi suoi amici che si chiamavano aiutanti, entrava nella superba capitale dal focoso destriero<ref>Simbolo di Napoli.</ref>acclamato e sorretto dai cinquecentomila abitatori, la cui fervida ed irresistibile volontà, paralizzando un esercito intiero, li spingeva alla demolizione d'una tirannide, all'emancipazione dei loro sacri diritti; quella scossa avrebbe potuto movere l'intiera Italia, e portarla sulla via del dovere, quel ruggito basterebbe a far mansueti i reggitori insolenti ed insaziabili, ed a rovesciarli nella polve!<br>Eppure il plauso ed il contegno imponente del grande popolo valsero nel 7 settembre 1860 a mantenere innocuo l'esercito borbonico, padrone ancora dei forti e dei punti principali della città, da dove avrebbe potuto distruggerla. (da ''Ingresso in Napoli'', 7 settembre 1860, pp. 380-381)
*A Napoli, come in tutti i paesi percorsi dallo [[Stretto Di Messina]], le popolazioni furono sublimi d'entusiasmo e d'amor patrio, ed il loro imponente contegno contribuì certo moltissimo a sì brillanti risultati.<br>Altra circostanza ben favorevole alla causa nazionale fu il tacito consenso della marina militare borbonica, che avrebbe potuto, se intieramente ostile, ritardare molto il nostro progresso verso la capitale. E veramente i nostri piroscafi trasportavano liberamente i corpi dell'esercito meridionale lungo tutto il {{sic|littorale}} napoletano, senza ostacoli; ciò che non avrebbero potuto eseguire con una marina assolutamente contraria. (da ''Ingresso in Napoli'', 7 settembre 1860, p. 381)
*In Napoli più che a Palermo aveva il cavourismo lavorato indefessamente, e vi trovai non pochi ostacoli. Corroborato poi dalla notizia che l'esercito sardo invadeva lo Stato pontificio, esso diventava insolente. Quel partito, basato sulla corruzione, nulla avea lasciato d'intentato. Esso s'era prima lusingato di fermarci al di là dello stretto, e circoscrivere l'azione nostra alla sola [[Sicilia]]. Perciò avea chiamato in sussidio il magnanimo padrone, e già un vascello della marina militare francese era comparso nel Faro; ma ci valse immensamente il veto di lord [[John Russell, I conte di Russell|{{sic|John Russel}}]] che in nome d'[[Gran Bretagna|Albione]] imponeva al sire di [[Francia]] di non immischiarsi nelle cose nostre.<br>Quello che più mi urtava nei maneggi di cotesto partito era di trovare le {{sic|traccie}} in certi individui che mi erano cari, e di cui mai avrei dubitato. Gli uomini incorruttibili erano dominati con l'ipocrita ma terribile pretesto della necessità! La necessità d'esser codardi! La necessità di ravvolgersi nel fango davanti ad un simulacro d'effimera potenza, e non sentire, e non capire la robusta, imponente, maschia volontà d'un popolo che, volendo ''essere'' ad ogni costo, si dispone a frangere cotesti simulacri e disperderli nel letamaio donde scaturirono.<br>Cotesto partito, composto di compri giornali, di grassi proconsoli e di parassiti d'ogni genere, sempre pronto a servire, con ogni specie d'abbassamento e di prostituzione, chi lo paga, e pronto sempre a tradire il padrone quando questi minaccia di crollare, quel partito, dico, mi fa l'effetto dei vermi sul cadavere: il loro numero ne segna il grado di putridume! In ragion diretta del numero di questi vermi, si può valutare la corruzione d'un popolo. Io ebbi a soffrire delle mortificazioni da quei signori che la facevan da protettori dopo le nostre vittorie e che ci avrebbero dato il calcio dell'asino, come lo diedero a [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]], se si fosse stati sconfitti, le quali mortificazioni io certo non avrei tollerato, se si fosse d'altro trattato che della causa santa dell'Italia. (da ''Ingresso in Napoli'', 7 settembre 1860, p. 382)
*I pochi giorni passati in Napoli, dopo l'accoglienza gentile fattami da quel popolo generoso, furono piuttosto di nausea, appunto per le mene e sollecitudini di quei tali cagnotti delle monarchie, che altro non sono in sostanza che sacerdoti del ventre. Aspiranti immorali e ridicoli, che usarono i più ignobili espedienti per rovesciare quel povero diavolo di Franceschiello, colpevole solo d'esser nato sui gradini d'un trono, e per sostituirlo del modo che tutti sanno.<br>Tutti sanno le trame d'una tentata insurrezione, che doveva aver luogo prima dell'arrivo dei Mille per toglier loro il merito di cacciar il Borbone, e farsene poi belli costoro presso l'Italia, con poca fatica e merito. Ciò poteva benissimo eseguirsi se coi grossi stipendi la monarchia sapesse infondere ne' suoi agenti un po' più di coraggio, e meno amor della pelle.<br>Non ebbero il coraggio d'una rivoluzione i fautori sabaudi, ed era allora tanto facile di edificare sulle fondamenta altrui, maestri come sono in tali appropriazioni; ma ne ebbero molto per intrigare, tramare, sovvertire l'ordine pubblico, e mentre nulla avean contribuito alla gloriosa spedizione, quando poco rimaneva da fare ed era divenuto il compimento facile, la smargiassavano da protettori ed alleati nostri, sbarcando truppe dell'esercito sardo in Napoli (per assicurare la gran preda, s'intende), e giunsero al punto di protezionismo da inviarci due compagnie dello stesso esercito il giorno dopo la battaglia del Volturno, il 2 ottobre.<br>Sempre il calcio dell'asino! (da ''Ingresso in Napoli'', 7 settembre 1860, p. 383)
*Trattavasi di rovesciare una monarchia per sostituirla, senza volontà o capacità di far meglio per quei poveri popoli, ed era bello veder quei magnati di tutti i dispotismi usar ogni specie di malefica influenza, corrompendo l'esercito, la marina, la corte, i ministri, servendosi di tutti i mezzi più subdoli per ottenere l'intento indecoroso.<br>Sì, era bello il barcamenare di tutti cotesti satelliti, che si atteggiavano ad alleati del re di Napoli, consigliandolo, cercando di condurlo a trattative ''fraterne'' ed attorniandolo d'insidie e di tradimenti. E se non avessero tanto temuto per la loro brutta pelle, essi potevano presentarsi all'Italia come liberatori.<br>Che bel risultato se potevano far restare con tanto di naso i Mille e tutta la democrazia italiana. Ma sì! Sono i bocconi fatti che piacciono a cotesti liberatori dell'Italia a grandi livree. (da ''Ingresso in Napoli'', 7 settembre 1860, p. 384)
==''Scritti politici e militari, ricordi e pensieri inediti''==
*Tra le qualità che devono primeggiare negli [[Ufficiale (forze armate)|ufficiali]] dell'[[esercito Italiano]], oltre il valore, deve contarsi l'amabilità, che attrae e vincola l'affetto del soldato. (''Alcune parole agli ufficiali e militi dell'esercito'', Messina, 6 agosto 1860; p. 170)
*Il valore è sempre accompagnato dalla generosità. Il valoroso [[esercito Italiano|soldato Italiano]] dev'essere magnanimo con tutti, e massime colle popolazioni tra cui soggiorna, e tra le quali transita. (''Alcune parole agli ufficiali e militi dell'esercito'', Messina, 6 agosto 1860; p. 170)
*Il [[Paolo De Flotte|De Flotte]] appartiene all'Umanità intera, poiché per lui, la patria era colà dove il popolo sofferente si moveva per la libertà. De Flotte morto per l'Italia, ha combattuto per lei, come avrebbe combattuto per la Francia. (''Ai miei compagni d'arme'', 24 agosto 1860; p. 176)
*In [[Europa]] la grande maggioranza, non solo delle intelligenze, ma degli uomini di buon senso, comprende perfettamente che potremmo pur passare la povera nostra vita senza questo perpetuo stato di minaccia e di ostilità degli uni contro gli altri, e senza questa necessità, che sembra fatalmente imposta ai popoli da qualche nemico segreto ed invisibile dell'[[Umanità]], di ucciderci con tanta scienza e raffinatezza. (''Alle Potenze d'Europa'', Memorandum; pp. 205-206)
*{{NDR|Le [[scuola|scuole]]}} [...] torrebbero alla miseria ed alla ignoranza tante povere creature che in tutti i paesi del mondo, qualunque sia il loro grado di civiltà, sono condannate dall'[[egoismo]] del calcolo, e dalla cattiva amministrazione delle classi privilegiate e potenti, all'abbrutimento, alla [[prostituzione]] dell'anima e della materia. (''Alle Potenze d'Europa'', Memorandum; p. 206)
*I rappresentanti delle associazioni operaie italiane si sono presentati a me, in questa solitudine per offrirmi un cenno di simpatia a nome del ceto robusto e laborioso del popolo. Evento più grato al mio cuore non poteva aspettarmi, perché io conto sempre sull'incallita destra degli uomini della mia condizione, {{NDR|cioè i [[contadino|contadini]]}} per la redenzione sacrosanta di questa terra, e non sulle false promesse dei raggiratori politici. (''Ai deputati delle Associazioni operaie italiane'', Caprera, 30 marzo 1861; p. 213)
*[[Cristo]] gettò le basi dell'uguaglianza tra gli uomini e tra i popoli e noi dobbiamo essere buoni cristiani. Ma noi faremmo un sacrilegio, se durassimo nella religione dei preti di Roma. Essi sono i più fieri e i più temibili nemici dell'Italia.<br />Dunque fuori dalla nostra terra quella setta contagiosa e perversa. I nostri preti li vogliamo cristiani sì, ma non della religione dei nostri nemici. (''Alla Società Operaia Napoletana'', Maiatico (presso Parma) 28 aprile 1861; p. 221)
*Avvicinino i potenti della terra il povero [[popolo]], ch'è pur di carne e d'ossa come loro; lo consolino, lo educhino, lo sollevino; e allora sparirà nella società umana quell'abisso immenso che divide il povero dal ricco, che li fa nemici, e che fa al bracciante in molti Paesi dell'Europa desiderare lo sfacelo della cosa pubblica, la proscrizione dei padroni, unico mezzo per poter ottenere un miglioramento in questo mondo, per lui di miserie e d'afflizioni. (''Alle donne italiane'', Caprera, 8 maggio 1861; p. 225)
*Sì, le nazioni vogliono intendersi, e vogliono la fratellanza di tutti; i despoti non la vogliono. Legge sacra, irrevocabile emanazione divina del Cristo, essa è nella coscienza di tutto il mondo: essa è in cima delle aspirazioni delle razze soffrenti; e l'ipocrito egoismo delle false grandezze mondane la soffoca sotto la sua cappa di piombo e suscita colla menzogna e la corruzione tutti gli ostacoli che si oppongono al suo compimento.<br />Noi domandiamo lavoro, pane e l'amore scambievole.<br />Ci si risponde: fucili di precisione, bombe e vascelli corazzati, come se la distruzione fosse il miglior modo d'intenderci. Costanza nondimeno, miei cari amici. È un fatto che l'Europa non presentò mai il sublime spettacolo dell'umano ravvicinamento che essa presenta oggi. Un grido di dolore in qualunque degli angoli di questa vecchia padrona del mondo rimbombò nel cuore delle masse e la loro onnipotente voce di riprovazione fa impallidire il barbaro autocrate. (''Agli operai della Francia'', Caprera, 1° ottobre 1861; p. 235)
*Il [[tiranno|dispotismo]] sorregge la logora sua esistenza colla [[discordia]] dei popoli. Uniamoci tutti in nome di Dio! Ed il mostro nutrito di sangue umano rovescierà nell'abisso per non più risorgere. (''Ai Romani'', Torino, 20 marzo 1862; p. 256)
*Sì! Se i nostri padri eressero il campanile di [[Giotto]] e la cupola di [[Filippo Brunelleschi|Brunelleschi]], noi aiutati dalla concordia del pensiero e delle opere, possiamo lasciare ai nostri figli un monumento anche più splendido e sontuoso: una Italia libera e forte. (''All'Associazione degli operai — Bergamo'', Trescore, 7 maggio 1882; p. 264)
*È tempo che tutti i popoli si preparino alle supreme battaglie.<br />Su dunque; voi pure stringetevi {{NDR|popoli slavi}} in un popolo solo, dimenticate odi, discordie, pregiudizi di religione e di razza. E accoglietevi in un solo pensiero di vendetta e libertà, e fate impeto irresistibile contro i vostri oppressori. Non prestate ascolto alle mendaci promesse della [[diplomazia]]; diffidate de' suoi artifici, delle sue scaltrezze. Vi tradì, vi vendette cento volte; se la soffrite, vi tradirà e vi venderà ancora. Fidate soltanto nel vostro valore, nelle vostre armi, nella vostra concordia, e fidate nei popoli che, come voi, vogliono la libertà e combattono per ottenerla. Tutte le [[nazione|nazioni]] sono sorelle; esse non hanno cupidigie, ambizioni liberticide; ciascuno vuole la sua parte di terra e di sole; ciascuna aiuterà le altre a ottenerla.<br />È dovere dei popoli liberi, e che vogliono essere tali, di accorrere dovunque si combatte per i diritti delle nazioni, dovunque s'innalza la bandiera della libertà. [...] La causa della [[libertà]] è una sola, qualunque sia il nemico che la combatta, qualunque il popolo che la difende, qualunque sia il colore della bandiera sotto cui si schierano gli eserciti. Quando tutti i popoli abbiano intesa questa verità, che la storia e l'esperienza dovrebbe ormai aver loro insegnata, quando pratichiamo davvero questa santa legge di fratellanza e di comune difesa, il regno del dispotismo sarà finito per sempre sulla terra. (''Alle genti slave sotto la dominazione austriaca e ottomana'', Palermo, 23 luglio 1862; pp. 274-275)
*Ascoltereste chi [...] vi lusinga della folle speranza di compiere il vostro riscatto cogli espedienti della [[legalità]], ormai provati insufficienti a redimere i popoli, o peggio, vi esorta di aspettare aiuti stranieri? [...] Coraggio! Voi siete forti, purché sappiate osare. Non ascoltate le parole di chi vi consiglia la pazienza dell'ignominioso [[servitù|servaggio]]; ma la voce della vostra coscienza che vi grida: «Sorgete!» (''Ungheresi'', Palermo, 26 luglio 1862; p. 276)
*Le società operaie molto hanno giovato all'Italia, moltissimo devono giovare per l'avvenire; il lavoro è virtù; il lavoro è libertà; benedetti coloro che lavorano! (''Alla Società degli operai — Asti'', Pisa, 14 novembre 1862; p. 299)
*Il [[lavoro]] ci farà liberi, la [[libertà]] ci farà grandi. (''Alla Fratellanza operaia — Firenze'', Pisa, 30 novembre 1862; p. 301)
*Gli uomini nella [[sventura]] sono tutti fratelli, e la causa dei popoli oppressi è una sola.<br />Uniamoci dunque, e la nostra voce suoni potente a scuotere i [[trono|troni]] di tutti i despoti. (''Al Comitato della Emigrazione Slava Meridionale'', Pisa, 3 dicembre 1862; p. 303)
*A Napoli, in mezzo a voi, io ho passati giorni felici, giorni di giubilo e di speranza, giorni in cui mi sembrava vicinissimo il momento di vedere l'Italia libera ed unita. La debolezza di alcuni uomini, la loro prepotenza, l'ignoranza d'altri, hanno impresso una sosta al vostro movimento nazionale. (''Alla Società Operaia — Napoli'', Pisa, 16 dicembre 1862; p. 306)
*Non sono nato alle pubbliche assemblee; ma se v'è radunanza alla quale ami trovarmi, è quella degli [[operaio|operai]]. In mezzo a quei semplici cuori, io mi sento in famiglia. (''Alla Società operaia — Genova'', Caprera, 16 settembre 1863; p. 334)
*Lavoro, Patria, Libertà: ecco il programma vostro, operai, e di tutti gli uomini che non credono creato il mondo per satollare la loro ingordigia e la loro ambizione. (''Alla Società operaia — Genova'', Caprera, 16 settembre 1863; p. 335)
*Il [[tiranno|despotismo]] ha saputo sempre, per i suoi fini, profittare dei pregiudizi del [[nazionalismo]] e della [[religione]]; se n'è valso per trasformare in odio la naturale [[alleanza]] dei popoli. Allorché il sangue scorre, i più forti devono, se non altro, almeno un po' dì pietà ai deboli. (''All'illustre russo Alessandro Herzen'', Caprera, 23 dicembre 1863; p. 342)
*Se l'antichità romana ha detto: «L'[[ozio]] essere il padre de' vizi», ha inteso dire al tempo stesso: il [[lavoro]] essere il padre di ogni virtù. (''Alla Società Operala — Viareggio'', Caprera, 16 maggio 1864; p. 353)
*Sì; esercitatevi alla carabina; essa costituisce fatalmente la giustizia dell'odierna [[civilizzazione]]; è, quando maneggiata da robusti uomini come voi, il diritto di non aver padroni in casa propria. Il giorno in cui i [[contadini]] saranno educati nel vero, i [[tiranni]] e gli [[schiavi]] saranno impossibili sulla terra. (''Alla Società del Tiro in Ganzo'', Caprera, 29 agosto 1864; p. 356)
*È il popolo rivendicato a se stesso, libero del suo braccio e della sua coscienza che dovrà creare in [[Italia]] il nuovo elemento di progresso civile, morale ed economico. Però oggi è d'uopo crear quest'Italia, che non esiste, né può esistere, col Tedesco a Venezia e col Papa a Roma. (''Alla Società operaia — Millesimo'', Caprera, 4 luglio 1865, p. 373)
*È un fatto consolantissimo, in mezzo alle tante sciagure che ci circondano, quello di vedere che lo spirito d'associazione va sempre più crescendo in Italia e specialmente nell'elemento dell'[[operaio]].<br />Gli operai italiani facciano a loro volta quello che vanno oggi facendo gli operai inglesi, i quali si schierano e si coordinano costituendosi in lega. Una Lega operaia italiana si costituisca e dia la mano alla Lega operaia inglese; e su larga scala gli operai tutti di Italia imitino l'atto generoso e fraterno degli operai di Parigi e gli operai di Berlino. Si lavori alacremente a cementare l'elemento operaio delle diverse nazioni sorelle in uno: ''Lega operaia universale'', ed alle subdole arti della diplomazia e delle false alleanze e dei congressi buonaparteschi, potrebbero gli operai uniti opporre la vera democrazia, l'alleanza della ''Lega operaia'', i ''Congressi operai'' universali; in una parola, alla depressione apporre l'educazione, perché è l'educazione che scioglierà il gran problema che si agita nel nostro secolo, l'emancipazione. Essa, l'educazione, ai prepotenti della terra, in cocolla o senza, dirà col Giusti: «Cessi il mercato reo, cessi la frode». (''San Fiorano'', 4 maggio 1867, p. 427)
*Ch'io me ne vado in America, dicono dunque i giornali della camorra governativa e pretina; e lo desiderano ne son certo, stimandomi assai più che non merito.<br />Sì; più che non lo merito, perché da per me nulla valgo, logoro del corpo come sono; ma se si volesse profittare dell'anima mia, che non sento logora affatto; se questo popolo infelice volesse scuotere il suo manto d'inerzia, le sudicie superstizioni che lo legano al negromantismo; allora sì che meriterei quel desiderio d'allontanamento. Io sono veramente un po' stanco di predicare al deserto; ma'che diavolo andrò a fare in America? Se non mi portano via per forza, io poserò le ossa su questa mia terra; che codardia e tradimento potranno strappare all'Italia giammai. (''A Giuseppe Tironi'', Caprera, 29 settembre 1868; p. 492)
*La [[repubblica]] è il governo della gente onesta, e se ne vide la prova in tutte le epoche. Esse durano mentre virtuose, e cadono quando corrotte e piene di vizi. (''Agli amici di Spagna'', Caprera, 11 novembre 1868; p. 495)
*Nemico della [[pena di morte]] ed amico della pace e della fratellanza umana, mi trovo a fare la [[guerra]], che è l'antitesi de' miei principii. Amico della pace, certamente; ma nemico dei ladri, e considero come tali, l'[[Austria]], il [[Bonaparte]], e più che ladro il [[Papa]]. (''Signor Enrico Guesnet — Ingelmunster'', 16 novembre 1870, p. 552)
*Un brigante onesto è un mio ideale [...]. (''All'Avv. Petroni'', Caprera, 21 ottobre 1871; p. 595)
*[...] le infallibilità muoiono, ma non si piegano! (''All'Avv. Petroni'', Caprera, 21 ottobre 1871; p. 595)
*Soccorrere i soci infermi, questo è dovere sacro per ogni società [[operaio|operaia]]. Per soccorrersi reciprocamente però e d'un modo efficace conviene avere i mezzi. Per cui è necessario migliorare la condizione degli operai stessi. Di più del mutuo soccorso le società operaie devono occuparsi di politica, cioè, procurar col tempo di avere un buon governo che non tolga i figli del popolo per il servizio d'una monarchia, ma per quello del proprio Paese.<br />Sostituire in poche parole all'[[esercito]] permanente, la nazione armata quando sia d'uopo. (Caprera, 28 novembre 1871; p. 603)
*La [[democrazia]] dev'essere il palladio dell'ordine. I disordini sono suscitati nel mondo dal dispotismo e dal prete che tiene il popolo in una condizione insopportabile. (Caprera, 28 novembre 1871; p. 604)
*{{NDR|L'[[Istruzione]]}} Dobbiam reclamarla obbligatoria, gratuita e [[laicismo|laica]]. Senza questa condizione, la scuola, dominata dalla setta clericale, pervertirebbe invece di educare. Lo Stato non può favorire le dottrine della [[religione|fede cieca]], che s'insinua coi primi insegnamenti, e prepara la [[schiavitù]] dell'anima e del pensiero. (''Appello alla democrazia'', Caprera, 1° agosto 1872; p. 628)
*Non restiamo noi soli Italiani, garruli ed indolenti, a contemplare cretinamente ciocché si trama a Roma per colpirci col doppio giogo della menzogna e del furto.<br />A cotesti uomini del disordine, che si chiaman Governo, {{NDR|il [[Governo Lanza]]}} si dica finalmente che siamo stanchi dei loro inganni e delle loro depredazioni. (da ''A Giuseppe Mussi'', Caprera, 1° gennaio 1873; p. 646)
*Puntello d'una tirannide mascherata, il sacerdozio cattolico ha ridotto la Francia dal primato delle nazioni, all'imo della scala umana. (da ''A Giuseppe Mussi'', Caprera, 1° gennaio 1873; p. 646)
*Io sono per l'arbitrato internazionale, cioè per l'assoluta abolizione della guerra fra nazioni e nazioni. (''A Trieste e Trento'', Roma, 29 marzo 1875; p. 708)
*Non vi fidate della [[diplomazia]]; cotesta vecchia senza cuore vi inganna certamente! (''Ai fratelli dell'Erzegovina e agli oppressi dell'Europa Orientale'', Roma, 6 ottobre 1875; p. 721)
*Degni del Parlamento Italiano e del Ministero Cairoli, sarebbero i tre atti seguenti:<br />1° La nazione armata;<br />2° La tassa unica;<br />3° I preti alla vanga. (''Al Deputato Elia'', Caprera, 8 ottobre 1878; p. 831)
*[...] qualunque nome egli abbia, a qualunque religione appartenga — il prete è un impostore — il prete è la più nociva di tutte le creature, — perché egli più di nessun altro è un ostacolo al progresso umano, alla fratellanza degli uomini e dei popoli. (''Il Prete''; p. 888)
*Il credito, il potere dei preti, sono sempre in ragione diretta dell'ignoranza dei popoli.<br />In ogni tempo i preti furono d'accordo coi potenti, poiché vivendo del sudore del popolo, come i potenti essi fecero causa comune con loro. (''Il Prete''; p. 888)
*[[Nizza]] e [[Savoia]] furono vendute per la viltà di chi governava l'Italia, ma tale vendita non si sarebbe realizzata col voto senza i preti. (''Il Prete''; p. 889)
*I [[prete|preti]] nell'Umanità rappresentano il vero pomo di discordia, ed impediscono colle loro menzogne, che il cattolico possa avvicinarsi al protestante, il turco al cristiano, e così di seguito. (''Il Prete''; p. 889)
*I preti colle loro imposture dominano le classi povere ed ignoranti, massime nelle campagne — a quelle essi facciatamente promettono il Paradiso — e molti di loro hanno anche l'abilità di farsi credere buoni a forza d'ipocrisia. (''Il Prete''; p. 891)
*I preti, questa peste del mondo, falsando la via di redenzione e di amore del [[Cristo|gran Legislatore]] e deificandolo per meglio ingannare il prossimo, si diedero ad ogni sfrenatezza.<br />Lunga e scellerata è la storia di questi cannibali — e per nostra sciagura più che su qualunque altro popolo, pesarono sull'Italiano.<br />Per i preti la [[Italia|Nazione Italiana]] fu sempre divisa, non poté mai unificarsi, ad onta degli sforzi de' nostri grandi di tutte le epoche, e fu perciò in tutte le epoche dominata da stranieri, che i preti stessi chiamarono in Italia in loro aiuto contro le popolazioni irritate dalle enormezze dei falsi leviti. (''Il Prete''; p. 899)
*Non tutti i preti sono malvagi, ma è pur forza confessarlo: i buoni sono rarissimi, e quei pochi buoni sono nell'incapacità di far bene, perché non protetti e quindi impauriti dalle persecuzioni dei malvagi. (''Il Prete''; p. 900)
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Cantoni il volontario''===
Bello come l'Apollo di Fidia<ref>Esistente nel museo di Roma.</ref>, come Milone di Crotona robusto<ref>Milone che con un pugno uccise un bue.</ref>, Cantoni, il coraggioso volontario di Forlì, destava l'ammirazione universale degli uomini quando alla testa de' suoi militi assaltava il nemico d'Italia, e quella delle donne, – e le donne sì che sanno apprezzare il bello e valoroso uomo. Sulle donne dunque egli esercitava quel delizioso fascino contro cui non varrebbero le gelose mura degli harem<ref>Negli Harem i Turchi tengono le loro donne.</ref>, custodite dalle guardie di Neri e dagli Eunuchi del severo despotismo orientale, quel fascino che lega al destino del suo idolo la più debole, la più forte, la più virtuosa, la più depravata. ma comunque la più perfetta delle creature con cui Dio abbellì la famiglia degli esseri animati su questa terra.
===''I mille''===
O Mille! in questi tempi di vergognose miserie – giova ricordarvi – l'anima si sente sollevata pensando a voi – rivolta a voi – quando, stanca di contemplar ladri e putridume pensando che non tutti – perché la maggior parte di voi ha seminato l'ossa su tutti i campi di battaglia italiani – non tutti ma bastanti ancora per rappresentare la gloriosa schiera – restante – avanzo superbo ed invidiato – pronto sempre a provare ai boriosi nostri detrattori, che tutti non son traditori e codardi – non tutti spudorati sacerdoti del ventre in questa terra dominatrice e serva!
===''Lettere a Speranza von Schwartz''===
{{destra|''Genova, 22 settembre 1855.''}}
Gentilissima Signora,<br>
Io fui assai onorato dal voler lei occuparsi della mia vita, e quando le inviai que' poveri manoscritti che ne trattano fu perché ne facesse ciò che li pare, certo di guadagnar sotto il suo patrocinio.<br>
Ritratti non ne ho presentemente, ma subito che me ne capiti alcuno mi farò un dovere di presentarglielo.<br>
Io nacqui il 4 luglio 1807 ed il nome del suo servo è
{{destra|GIUSEPPE GARIBALDI.}}
===''Poema autobiografico (dall'autografo). Carme alla morte e altri canti inediti''===
<poem>Sulle tue cime di granito, io sento
Di libertade l'aura, e non nel fondo
Corruttor delle Reggie, o mia selvaggia
Solitaria Caprera. I tuoi cespugli
Sono il mio parco, e l'imponente masso
Dammi stanza sicura ed inadorna,
Ma non infetta da servili. I pochi
Abitatori tuoi ruvidi sono,
Come le {{sic|roccie}} che ti fan corona,
E come quelle alteri ed isdegnosi
Di piegar il ginocchio. Il sol concento
S'ode della bufera in questo asilo,
Ove né schiavo né tiranno alberga.</poem>
==Citazioni su Giuseppe Garibaldi==
*All'apice della gloria, Giuseppe Garibaldi era forse il personaggio più celebre d'Italia. Il suo nome era molto più famoso di quello di [[Camillo Benso Conte di Cavour|Cavour]] e di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]], e molta più gente avrebbe udito parlare di lui che non di [[Giuseppe Verdi|Verdi]] o di [[Alessandro Manzoni|Manzoni]]. All'estero, Garibaldi simboleggiava l'Italia risorgimentale di quei drammatici anni e l'intrepida audacia che tanto contribuì alla formazione della nazione italiana. ([[Denis Mack Smith]])
*Cavour aveva di Garibaldi quel concetto che finirà per essere confermato dalla storia quando quest'uomo straordinario sarà giudicato dal tempo; e siccome non vi fu mai uomo che sia stato più adulato dai suoi partigiani, ed abbia ottenuto una popolarità più incontestata, così Cavour lo apprezzava in ragione dell'influenza che poteva esercitare sull'andamento della causa d'Italia. ([[Michelangelo Castelli]])
*Cavour, Mazzini e il federalista Cattaneo avevano una visione, più o meno elaborata, della società che desideravano realizzare. Garibaldi aveva soprattutto sentimenti, intenzioni. Il suo apporto «ideologico» all'unità italiana è pressoché nullo. Ma la sua influenza, nel bene e nel male, fu enorme e le sue tracce sul percorso della storia unitaria, dal 1859 in poi, profonde e durature. ([[Sergio Romano]])
*Chi visiti minutamente il nostro paese, guardando le lapidi apposte sui muri, avrà la sensazione – e qualcuno lo ha anche detto – che questo Garibaldi sia stato dappertutto, abbia soggiornato in ogni villaggio d'Italia. Ebbene, questo è vero: Garibaldi fu dappertutto, e in ogni luogo lasciò di sé un ricordo animatore. Il giorno della riscossa, saranno in molti ad accorrere dietro le sue bandiere, proprio perché avevano avuto modo, in quell’infausto '49, di conoscerlo e di amarlo. ([[Luciano Bianciardi]])
*Con tutti i suoi difetti, Giuseppe Garibaldi ha un suo posto ben fermo fra i grandi uomini del secolo decimonono. Ebbe una sua grandezza, in primo luogo, come eroe nazionale, come famoso soldato e marinaio, cui più che ad alcun altro si dovette l'unione delle due Italie. Ma oltre che patriota, egli fu anche grande internazionalista; e nel suo caso non era un paradosso. Liberatore di professione, combatté per la gente oppressa, ovunque ne trovasse. Pur avendo la tempra del combattente e dell'uomo d'azione, riuscì ad essere un idealista nettamente distinto dai suoi contemporanei di mente più fredda. Tutto quello che fece, lo fece con appassionata convinzione e illimitato entusiasmo; una carriera piena di colore e d'imprevisto ci mostra in lui uno dei più romantici prodotti dell'epoca. Inoltre, era persona amabile e affascinante, di trasparente onestà, che veniva ubbidita senza esitazioni e per la quale si moriva contenti. ([[Denis Mack Smith]])
*È il più generoso dei pirati che abbia mai incontrato. ([[William Brown (ammiraglio)|William Brown]])
*Era tale la magia del suo nome che gli eserciti si dissolvevano al suo arrivo. ([[Jawaharlal Nehru]])
*Era un uomo d'azione all'eterna ricerca di un ideale che giustificasse l'azione. ([[Indro Montanelli e Marco Nozza]])
*Fra gli italiani la figura che mi ha appassionato di più è senz'altro Garibaldi. Credo che sia proprio lui, tutto sommato, il personaggio più degno di ammirazione nella vita pubblica del XIX secolo. ([[A. J. P. Taylor]])
*Garibaldi avria potuto essere il [[George Gordon Byron|Byron]], e [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] il [[Victor Hugo]] dell'Italia, se in luogo di conquistar [[Roma]], avesser dovuto glorificarla. Non abbiamo poeti, abbiamo soldati, non scriviamo romanzi, facciamo la storia. [[Alessandro Manzoni|Manzoni]] tace, ma parla il cannone, [[Carlo Pepoli|Pepoli]] non scrive più commedie, manipola trattati; [[Emilio Visconti Venosta|Visconti Venosta]] non commenta più [[Pierre Paul Prud'hon|Prudhon]] nel ''Crepuscolo'', ma persuade alla Camera. ([[Giuseppe Guerzoni]])
*Garibaldi. Cos'è questo Garibaldi? È un uomo, niente più. Ma un uomo in tutta l'estensione sublime della parola: l'uomo della libertà, l'uomo dell'umanità. «Vir», direbbe il suo compatriota [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]]. ([[Victor Hugo]])
*Garibaldi deve vincere a forza: egli non è un uomo; è un simbolo, una forma; egli è l'anima italiana. Tra i battiti del suo cuore, ciascuno sente i battiti del suo. ([[Francesco De Sanctis]])
*Garibaldi entrò a Napoli scortato dai mafiosi e dai camorristi. Per questo andrei a fucilarne il cadavere e non certo a celebrarlo. [...] Questi sono fatti storici, la gente deve sapere che Garibaldi pagò le pensioni alle mogli dei mafiosi. È l'icona di Roma ladrona, un alleato della mafia. [...] Per la nostra gente l'unità d'Italia ricorda soprattutto le tasse, gli sprechi, le pensioni facili, tutta quella porcheria. ([[Mario Borghezio]])
*Garibaldi ha reso agli italiani il più grande dei servigi che un uomo potesse rendergli: ha dato agli italiani fiducia in se stessi, ha provato all'Europa che gli italiani sapevano battersi e morire sui campi di battaglia per riconquistarsi una patria. ([[Camillo Benso, conte di Cavour]])
*Garibaldi, l'«eroe dei due mondi», dopo aver consegnato oltre la metà dell'Italia a quel «ricettatore» di [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II d'Italia]], che non vedeva nessun [[conflitto di interessi]] nel «subentrare» al suo alleato [[Francesco II delle Due Sicilie]] attraverso un plebiscito, si ritirò a sognare di Roma Capitale (imitando apertamente Crusoe) sull'isola deserta di Caprera, dove «il leone» «giaceva» con il suo asinello Pio IX, che presto avrebbe egli stesso contemplato l'Italia dall'isola del Vaticano. ([[Richard Newbury]])
*In quel paese {{NDR|la Sicilia, nel corso della spedizione dei Mille}}, dove la donna è più cara della vita, ed è più cara della libertà, le monache, aggiunse il Mario<ref>[[Alberto Mario]], autore de ''I Mille''.</ref>, non solo mandavano al Generale canditi in copia e cotognate, e buccellati, e bocche di dama, e castelli, e tempietti, e gli erigevano statue in zucchero, adorne di filigrana, di nastri ricamati e d'ogni altro lavorio della paziente e dolce industria claustrale; ma, quando ne vedevano la fisionomia soave e gloriosa, {{sic|susurravano}}: Come somiglia a nostro Signore! e le più ardimentose volevano baciargli le mani; e siccome egli le ritirava, allora esse si avvinghiavano alla sua camicia rossa ed arrivavano a baciarlo in bocca. Il contagio di quell'arditezza giovanile toccava persino la matura badessa, che dapprima voleva sgridare le sue pecorelle dello scandalo; e poi finì anch'essa per baciare il Generale in bocca. ([[Giovanni Faldella]])
*Io preferisco Garibardi perché è l'eroe dei due mondi, e così ora l'Italia non ha più vergogna di andare in America. (''[[Io speriamo che me la cavo]]'')
*La coscienza nazionale nulla dimentica: arde viva, immortale la fiamma della riconoscenza sull'ara consacrata al Padre della patria, perenne è il culto dedicato alla memoria di quanti con lui furono benemeriti d'Italia. Augusti principi recano riverenti il loro tributo di rimpianto e di riconoscente ammirazione al glorioso duce dei Mille. ([[Giuseppe Biancheri]])
*L'unico eroe di cui il mondo ha mai avuto bisogno si chiama Giuseppe Garibaldi. ([[Che Guevara]])
*Molti uomini hanno colla potente individualità rifatto un regno e risuscitata una nazione, ma da [[Cristo]] in poi, o Giuseppe Garibaldi, tu sei l'unico che abbia impugnata la gran causa di tutta quanta l'umanità. ([[Franco Mistrali]])
*Nel 1860 nessuno pensava che Garibaldi potesse avere ragione dei Borboni ma quando l'eroe dei due Mondi occupò [[Napoli]], i Savoia si gettarono alla rincorsa: il 10 settembre [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] invase lo Stato Pontificio. Sei settimane dopo era a [[Teano]], nel Casertano, dove veniva salutato da Garibaldi come "primo re d'Italia". ([[Gianluca Di Feo]])
*Non ci può essere Italia unita senza il fondamento di Garibaldi. La leggenda garibaldina è, in realtà, il solo filo nazionale della nostra storia moderna. ([[Giovanni Spadolini]])
*Non vi fidate di Garibaldi! Perché Garibaldi ama la monarchia. ([[Giovanni Passannante]])
*Pur troppo Garibaldi (e non glie ne faccio carico perché subì l'influenza altrui) vide sempre in Cavour l'uomo che aveva venduto la di lui patria<ref>Si allude alla cessione alla Francia di Nizza, città natale di Garibaldi, nel 1860.</ref>. ([[Michelangelo Castelli]])
*[[Roma]], sosteneva Garibaldi, la si poteva difendere meglio portando la guerriglia nelle campagne, dove c’era modo di manovrare e insieme di vettovagliarsi e di fare insorgere contado e villaggi. E quando Roma, alla fine di quel giugno, dovette capitolare, il solo a non arrendersi fu proprio lui: con quattromila uomini al suo diretto comando, uscì dalla città, deciso a continuare la lotta: «Ovunque noi saremo, sarà Roma». ([[Luciano Bianciardi]])
*Un onesto babbeo. ([[Lorenzo Del Boca]])
*Un timido che aveva dentro una grande carica, quella carica che andando avanti nella vita, lo ha spinto ad agire e rischiare. ([[Maurizio Merli]])
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Giuseppe Garibaldi, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/garibaldi/index.htm Cantoni il volontario: romanzo storico]'', Milano, Enrico Politti, 1870.
*Giuseppe Garibaldi, ''[https://books.google.it/books?id=woZVyNzcSQkC Clelia: il governo dei preti]'', La Riflessione, 2007. ISBN 8862110197
*Giuseppe Garibaldi, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/garibaldi/index.htm I mille]'', Torino, Tip. e lit. Camilla e Bertolero, 1874.
*Giuseppe Garibaldi, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/garibaldi/index.htm Lettere a Speranza von Schwartz]'', Passigli Editori, Firenze, 1982.
*Giuseppe Garibaldi, ''[https://archive.org/details/memorieautobiogr00gari/page/n3 Memorie autobiografiche]'', G. Barbera, Firenze, 1888.
*Giuseppe Garibaldi, ''[http://www.liberliber.it/libri/g/garibaldi/index.htm Poema autobiografico (dall'autografo). Carme alla morte e altri canti inediti]'' pubblicati da G. E. Curatolo, Nicola Zanichelli, Bologna, 1911.
*Giuseppe Garibaldi, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=8p8LAAAAYAAJ Scritti politici e militari: ricordi e pensieri inediti]'', a cura di Domenico Ciampoli, E. Voghera, 1907.
==Voci correlate==
*[[Camicie rosse|''Camicie rosse'' (film)]]
*[[Scoglio di Quarto]]
*[[Spedizione dei Mille]]
==Altri progetti==
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Citazioni sulla '''frode''' e la '''truffa'''.
==Citazioni==
*'' Avea piacevol viso, abito onesto, | un umil volger d'occhi, un andar grave, | un parlar sì benigno e sì modesto, | che parea Gabriel che dicesse: Ave. | Era brutta e deforme in tutto il resto: | ma nascondea queste fattezze prave | con lungo abito e largo; e sotto quello, | attosicato avea sempre il coltello.'' ([[Ludovico Ariosto]])
*''Ecco la fiera con la coda aguzza, | che passa i monti e rompe i muri e l'armi! | Ecco colei che tutto 'l mondo appuzza!'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'')
*Egli è forse vero che i più degli uomini diventano grandi con la fraude, non perché ella sia più sicura del valore, ma perché è più facile: ond'è che si trovano assai fraudolenti e pochi valorosi. ([[Virgilio Malvezzi]])
*I ''truffatori'' e ''falsari'' hanno cute pallida, occhi piccoli, fissi a terra, naso torto, spesso lungo, peso elevato. ([[Giuseppe Antonini (medico)|Giuseppe Antonini]])
*''La frode, ond'ogne coscïenza è morsa, | può l'omo usare in colui che 'n lui fida | e in quel che fidanza non imborsa. | Questo modo di retro par ch'incida | pur lo vinco d'amor che fa natura; | onde nel cerchio secondo s'annida | ipocresia, lusinghe e chi affattura, | falsità, ladroneccio e simonia, | ruffian, baratti e simile lordura.'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'')
*Il fraudolento sa guadagnarsi per tempo la fiducia nelle piccole cose, per tradire poi con grande profitto. ([[Tito Livio]], attribuita a [[Quinto Fabio Massimo Verrucoso|Quinto Fabio Massimo]])
*La nostra epoca è tutta sotto l'egida della truffa, non c'è quasi atto che sfugga alla dominazione di questo essere divino che spadroneggia al modo degli antichi {{sic|dèi}} della città e della tribù. (Elémire Zolla)
*Paragonerei la frode all'acquavite: pare che sul momento dia forza, ma poi vi lascia più spossato di prima. ([[Massimo d'Azeglio]])
*Se si può cogliere un vantaggio da una situazione è dovere di buon cittadino coglierlo. Perché la corsa deve essere solo dei più veloci e i rebus solo dei più astuti? Vincono soltanto perché Dio ha dato loro questo dono, ma imbrogliare è un dono che ogni uomo fa a sé stesso. (''[[I Simpson (ottava stagione)#Episodio 12, La montagna della pazzia|I Simpson]]'')
==[[Proverbi italiani]]==
*Acqua torbida è buona per i pescatori.
*Chi dei panni altrui si veste, presto si spoglia.
*Chi è capace a tendere una trappola, ne può tendere cento.
*Chi è trovato una volta in frode, si presume che vi sia sempre.
*Chi fa contrabbando guadagna non so quando.
*Chi ha paura del [[diavolo]] non truffa.
*Chi ha rubato la vacca, può rubare il vitello.
*Chi ingiustamente tiene, d'ogni cosa teme.
*Chi la torta mal guadagna, vien la gatta e gliela magna.
*Chi mette la mano nella cesta altrui, sporca la ritira.
*Chi ruba il poco, ruba anche l'assai.
*Chi ruba per altri, è impiccato per sé.
*Colui che di turpe frode una volta si macchiò, anche se dice il vero non è più creduto. ([[Fedro]])
*Con un cavallo rubato anche il miglior cavalcatore non va lontano.
*Crudel per frode è peggio che per ira.
*Crudele per truffa è peggio che per ira.
*Della roba di male acquisto, non ne gode il terzo erede.
*Donne e imbroglioni trovano sempre i minchioni.
*Dove c'è truffa, non si fa l'uffizio di [[Dio]].
*È caduto nella rete persino il merlo dal becco giallo.
*È meglio metter la mano in uno sterco di vacca, che nella borsa altrui.
*I morti non truffano perché hanno le mani legate.
*Il quattrino ingiusto divora lo scudo giusto.
*Il truffare non fa fruttare.
*La roba degli altri consuma la propria.
*La roba rubata come viene la va.
*La roba rubata non fa né pro né parata.
*Non fu mai fatta tanto liscia di notte che non si sapesse di giorno.
*Non pensi chi mal opera che alfin poi non si scopra.
*Non sempre ride la moglie del ladro.
*Quel che vien di ruffa e raffa, se ne va di buffa in baffa.
*Roba trovata e non consegnata è mezzo rubata.
*Tanto va la gatta al lardo che vi lascia lo zampino.
*Un ladro di casa è una grandine sotto il tetto.
==Bibliografia==
*Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903
==Voci correlate==
*[[Crimine]]
*[[Furto]]
*[[Inganno]]
==Altri progetti==
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Hellraiser 4: La stirpe maledetta
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Valentina Vargas]]: Angelique
*[[Jimmy Schuelke]] e [[Michael Polish]]: Fratello Cenobita 1
*[[David Schuelke]] e [[Mark Polish]]: Fratello Cenobita 2
*[[Bruce Ramsay]]: Paul Merchant
*[[Adam Scott]]: Jacques
*[[Christine Harnos]]: Rimmer
*[[Louis Turenne]]: Auguste
*[[Kim Myers]]: Bobbi Merchant
*[[Charlotte Chatton]]: Genevieve Merchant
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*[[Andrea Lala]]: Pinhead
*[[Rita Baldini]]: Angelique
*[[Andrea Ward]]: Paul Marchant
*[[Barbara Berengo]]: Rimmer
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}}
'''''Hellraiser - La stirpe maledetta''''', film horror del 1996, regia di [[Kevin Yagher]].
== Frasi ==
*La sottomissione umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione. ('''Pinhead''')
*Male? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male. ('''Pinhead''')
*La sofferenza è l'unica moneta del reame. ('''Pinhead''')
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?! ('''Pinhead''')
*L'oscurità; è lei la mia vera luce. ('''Pinhead''')
*Lunga attesa, demone, per un gioco così breve. ('''Paul Merchant''')
*Amen. ('''Pinhead''')
*Io ho fede nella Luce. ('''Paul Merchant''')
==Dialoghi==
*'''Pinhead''': Sai una cosa? È come se io avessi avuto un ''deja vu''. La stessa sconfitta, la stessa vana e ridicola fede nella luce.<br>'''Paul Merchant''': E tu in che cosa hai fede?<br>'''Pinhead''': In niente. Io sono così squisitamente vuoto.<br>'''Paul Merchant''': Allora non ti interesserà morire. O sbaglio?<br>'''Pinhead''': Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
==Citazioni su ''Hellraiser - La stirpe maledetta''==
*Ad essere onesto credevo che ''Hellraiser III'' fosse l’ultimo capitolo, ma si sa che Hollywood è fondata sul puro profitto, quindi si va avanti anche se non c’è nulla da dire. ([[Clive Barker]])
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. ([[Rudy Salvagnini]])
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi, quindi ero molto spaventata all'inizio del film. Mi dicevo, "Devo fare questa cosa o no?", perché non volevo addentrarmi in questi luoghi oscuri. Alla fine mi sono detta "Magari dovrei affacciarmi per vedere cosa c’è". Così ho fatto e mi è stato molto d’aiuto. ([[Valentina Vargas]])
*È un prodotto che avrebbe dovuto morire tempo fa. [...] Se qualcuno mi avesse detto "Ehi, Clive, non si faranno più Hellraiser", io non mi sarei di certo messo a piangere. Ma quando un regista vuole mettersi a fare un film basato sul mio lavoro, non posso dire "Be', io non voglio averci nulla a che fare". Al contrario, devo ficcarci il mio dito e cercare di aiutare a fare un prodotto migliore. ([[Clive Barker]])
*Il quarto capitolo della serie è un pasticcio senza capo né coda, che risente di vicende produttive disastrose: la Miramax cacciò il regista Kevin Yagher (che si rifiutò di firmare il film), chiamò Joe Chappelle a dirigere alcune scene e rimontò il tutto. Le creature dell'inferno non fanno più paura, ma sembrano arteriosclerotiche; il gore c'è ma è indolore, e l'interesse dei fan è annullato. (''[[Il Mereghetti]]'')
===[[Doug Bradley]]===
*Ad uno sguardo superficiale ''Bloodline'' era molto ambizioso, con un copione complicato rispetto almeno a quanto visto prima. Tre storie diverse, tre epoche differenti – passato, presente e futuro – e grandi effetti speciali ovunque ti giri. Come si può pensare di arrivare a tutto questo con lo stesso budget di ''Hellraiser 3'' rimane un mistero per me.
*Con tutti questi problemi e una tonnellata di scene rigirate l’anno successivo, è un miracolo che sia uscito fuori un film da distribuire. Alla fine, è un film decente e presenta alcuni dei momenti più forti e memorabili della serie.
*È facile dire che se stilassi una lista di posti dove si potrebbe trovare Pinhead, ce ne sarebbero davvero tanti prima di arrivare nello spazio, ma non ho lavorato con Clive per vent’anni senza aspettarmi l’inaspettato.
*È irrilevante il posto: spazio profondo, sott’acqua, Paradiso o Inferno. Ciò che importa è che la storia abbia un contesto drammatico, e ''Bloodline'' rientra alla perfezione nello schema delle cose.
*Imparai le mie battute mentre ero al trucco e sperai che quella roba avesse senso con ciò che mi avrebbe circondato, perché non avevo più idea di quale fosse la trama del film.
*Se qualcosa poteva andare storto, ci andava. Abbiamo avuto incendi, un alluvione, uno sciopero, il ragazzo ha avuto la varicella!
== Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Hellraiser: La stirpe maledetta''|w}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Film di Hellraiser|Stirpe maledetta]]
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/* Altri progetti */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Hellraiser 4: La stirpe maledetta
|titolooriginale = Hellraiser: Bloodline
|paese= Usa
|anno = 1996
|genere = Orrore
|regista = [[Alan Smithee]], [[Kevin Yagher]]
|soggetto = Peter Atkins
|sceneggiatore = Peter Atkins
|produttore = [[Clive Barker]]
|attori =
*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Valentina Vargas]]: Angelique
*[[Jimmy Schuelke]] e [[Michael Polish]]: Fratello Cenobita 1
*[[David Schuelke]] e [[Mark Polish]]: Fratello Cenobita 2
*[[Bruce Ramsay]]: Paul Merchant
*[[Adam Scott]]: Jacques
*[[Christine Harnos]]: Rimmer
*[[Louis Turenne]]: Auguste
*[[Kim Myers]]: Bobbi Merchant
*[[Charlotte Chatton]]: Genevieve Merchant
*[[Courtland Mead]]: Jack Merchant
|doppiatori italiani =
*[[Andrea Lala]]: Pinhead
*[[Rita Baldini]]: Angelique
*[[Andrea Ward]]: Paul Marchant
*[[Barbara Berengo]]: Rimmer
|note =
}}
'''''Hellraiser - La stirpe maledetta''''', film horror del 1996, regia di [[Kevin Yagher]].
== Frasi ==
*La sottomissione umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione. ('''Pinhead''')
*Male? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male. ('''Pinhead''')
*La sofferenza è l'unica moneta del reame. ('''Pinhead''')
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?! ('''Pinhead''')
*L'oscurità; è lei la mia vera luce. ('''Pinhead''')
*Lunga attesa, demone, per un gioco così breve. ('''Paul Merchant''')
*Amen. ('''Pinhead''')
*Io ho fede nella Luce. ('''Paul Merchant''')
==Dialoghi==
*'''Pinhead''': Sai una cosa? È come se io avessi avuto un ''deja vu''. La stessa sconfitta, la stessa vana e ridicola fede nella luce.<br>'''Paul Merchant''': E tu in che cosa hai fede?<br>'''Pinhead''': In niente. Io sono così squisitamente vuoto.<br>'''Paul Merchant''': Allora non ti interesserà morire. O sbaglio?<br>'''Pinhead''': Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
==Citazioni su ''Hellraiser - La stirpe maledetta''==
*Ad essere onesto credevo che ''Hellraiser III'' fosse l’ultimo capitolo, ma si sa che Hollywood è fondata sul puro profitto, quindi si va avanti anche se non c’è nulla da dire. ([[Clive Barker]])
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. ([[Rudy Salvagnini]])
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi, quindi ero molto spaventata all'inizio del film. Mi dicevo, "Devo fare questa cosa o no?", perché non volevo addentrarmi in questi luoghi oscuri. Alla fine mi sono detta "Magari dovrei affacciarmi per vedere cosa c’è". Così ho fatto e mi è stato molto d’aiuto. ([[Valentina Vargas]])
*È un prodotto che avrebbe dovuto morire tempo fa. [...] Se qualcuno mi avesse detto "Ehi, Clive, non si faranno più Hellraiser", io non mi sarei di certo messo a piangere. Ma quando un regista vuole mettersi a fare un film basato sul mio lavoro, non posso dire "Be', io non voglio averci nulla a che fare". Al contrario, devo ficcarci il mio dito e cercare di aiutare a fare un prodotto migliore. ([[Clive Barker]])
*Il quarto capitolo della serie è un pasticcio senza capo né coda, che risente di vicende produttive disastrose: la Miramax cacciò il regista Kevin Yagher (che si rifiutò di firmare il film), chiamò Joe Chappelle a dirigere alcune scene e rimontò il tutto. Le creature dell'inferno non fanno più paura, ma sembrano arteriosclerotiche; il gore c'è ma è indolore, e l'interesse dei fan è annullato. (''[[Il Mereghetti]]'')
===[[Doug Bradley]]===
*Ad uno sguardo superficiale ''Bloodline'' era molto ambizioso, con un copione complicato rispetto almeno a quanto visto prima. Tre storie diverse, tre epoche differenti – passato, presente e futuro – e grandi effetti speciali ovunque ti giri. Come si può pensare di arrivare a tutto questo con lo stesso budget di ''Hellraiser 3'' rimane un mistero per me.
*Con tutti questi problemi e una tonnellata di scene rigirate l’anno successivo, è un miracolo che sia uscito fuori un film da distribuire. Alla fine, è un film decente e presenta alcuni dei momenti più forti e memorabili della serie.
*È facile dire che se stilassi una lista di posti dove si potrebbe trovare Pinhead, ce ne sarebbero davvero tanti prima di arrivare nello spazio, ma non ho lavorato con Clive per vent’anni senza aspettarmi l’inaspettato.
*È irrilevante il posto: spazio profondo, sott’acqua, Paradiso o Inferno. Ciò che importa è che la storia abbia un contesto drammatico, e ''Bloodline'' rientra alla perfezione nello schema delle cose.
*Imparai le mie battute mentre ero al trucco e sperai che quella roba avesse senso con ciò che mi avrebbe circondato, perché non avevo più idea di quale fosse la trama del film.
*Se qualcosa poteva andare storto, ci andava. Abbiamo avuto incendi, un alluvione, uno sciopero, il ragazzo ha avuto la varicella!
== Altri progetti==
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[[Categoria:Film di Hellraiser|Stirpe maledetta]]
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{{Film
|titoloitaliano = Hellraiser - La stirpe maledetta
|titolooriginale = Hellraiser: Bloodline
|paese= Usa
|anno = 1996
|genere = Orrore
|regista = [[Alan Smithee]], [[Kevin Yagher]]
|soggetto = Peter Atkins
|sceneggiatore = Peter Atkins
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Valentina Vargas]]: Angelique
*[[Jimmy Schuelke]] e [[Michael Polish]]: Fratello Cenobita 1
*[[David Schuelke]] e [[Mark Polish]]: Fratello Cenobita 2
*[[Bruce Ramsay]]: Paul Merchant
*[[Adam Scott]]: Jacques
*[[Christine Harnos]]: Rimmer
*[[Louis Turenne]]: Auguste
*[[Kim Myers]]: Bobbi Merchant
*[[Charlotte Chatton]]: Genevieve Merchant
*[[Courtland Mead]]: Jack Merchant
|doppiatori italiani =
*[[Andrea Lala]]: Pinhead
*[[Rita Baldini]]: Angelique
*[[Andrea Ward]]: Paul Marchant
*[[Barbara Berengo]]: Rimmer
|note =
}}
'''''Hellraiser - La stirpe maledetta''''', film horror del 1996, regia di [[Kevin Yagher]].
== Frasi ==
*La sottomissione umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione. ('''Pinhead''')
*Male? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male. ('''Pinhead''')
*La sofferenza è l'unica moneta del reame. ('''Pinhead''')
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?! ('''Pinhead''')
*L'oscurità; è lei la mia vera luce. ('''Pinhead''')
*Lunga attesa, demone, per un gioco così breve. ('''Paul Merchant''')
*Amen. ('''Pinhead''')
*Io ho fede nella Luce. ('''Paul Merchant''')
==Dialoghi==
*'''Pinhead''': Sai una cosa? È come se io avessi avuto un ''deja vu''. La stessa sconfitta, la stessa vana e ridicola fede nella luce.<br>'''Paul Merchant''': E tu in che cosa hai fede?<br>'''Pinhead''': In niente. Io sono così squisitamente vuoto.<br>'''Paul Merchant''': Allora non ti interesserà morire. O sbaglio?<br>'''Pinhead''': Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
==Citazioni su ''Hellraiser - La stirpe maledetta''==
*Ad essere onesto credevo che ''Hellraiser III'' fosse l’ultimo capitolo, ma si sa che Hollywood è fondata sul puro profitto, quindi si va avanti anche se non c’è nulla da dire. ([[Clive Barker]])
*Colti dallo scrupolo di non rappresentare la stessa storia per la quarta volta, gli autori tentano di dare respiro alla serie con un'ardita dislocazione temporale plurima, combinando la fantascienza con l'orrore gotico della Francia del XVIII secolo e con quello moderno, ambientato nel 1996. Il film raggiunge una certa vivacità visuale, ma frammenta in modo esagerato una storia inconsistente: il risultato è un notevole senso di vuoto e di inutilità, enfatizzato dalle banalità pseudofilosofiche di Pinhead. ([[Rudy Salvagnini]])
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi, quindi ero molto spaventata all'inizio del film. Mi dicevo, "Devo fare questa cosa o no?", perché non volevo addentrarmi in questi luoghi oscuri. Alla fine mi sono detta "Magari dovrei affacciarmi per vedere cosa c’è". Così ho fatto e mi è stato molto d’aiuto. ([[Valentina Vargas]])
*È un prodotto che avrebbe dovuto morire tempo fa. [...] Se qualcuno mi avesse detto "Ehi, Clive, non si faranno più Hellraiser", io non mi sarei di certo messo a piangere. Ma quando un regista vuole mettersi a fare un film basato sul mio lavoro, non posso dire "Be', io non voglio averci nulla a che fare". Al contrario, devo ficcarci il mio dito e cercare di aiutare a fare un prodotto migliore. ([[Clive Barker]])
*Il quarto capitolo della serie è un pasticcio senza capo né coda, che risente di vicende produttive disastrose: la Miramax cacciò il regista Kevin Yagher (che si rifiutò di firmare il film), chiamò Joe Chappelle a dirigere alcune scene e rimontò il tutto. Le creature dell'inferno non fanno più paura, ma sembrano arteriosclerotiche; il gore c'è ma è indolore, e l'interesse dei fan è annullato. (''[[Il Mereghetti]]'')
===[[Doug Bradley]]===
*Ad uno sguardo superficiale ''Bloodline'' era molto ambizioso, con un copione complicato rispetto almeno a quanto visto prima. Tre storie diverse, tre epoche differenti – passato, presente e futuro – e grandi effetti speciali ovunque ti giri. Come si può pensare di arrivare a tutto questo con lo stesso budget di ''Hellraiser 3'' rimane un mistero per me.
*Con tutti questi problemi e una tonnellata di scene rigirate l’anno successivo, è un miracolo che sia uscito fuori un film da distribuire. Alla fine, è un film decente e presenta alcuni dei momenti più forti e memorabili della serie.
*È facile dire che se stilassi una lista di posti dove si potrebbe trovare Pinhead, ce ne sarebbero davvero tanti prima di arrivare nello spazio, ma non ho lavorato con Clive per vent’anni senza aspettarmi l’inaspettato.
*È irrilevante il posto: spazio profondo, sott’acqua, Paradiso o Inferno. Ciò che importa è che la storia abbia un contesto drammatico, e ''Bloodline'' rientra alla perfezione nello schema delle cose.
*Imparai le mie battute mentre ero al trucco e sperai che quella roba avesse senso con ciò che mi avrebbe circondato, perché non avevo più idea di quale fosse la trama del film.
*Se qualcosa poteva andare storto, ci andava. Abbiamo avuto incendi, un alluvione, uno sciopero, il ragazzo ha avuto la varicella!
== Altri progetti==
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{{Hellraiser}}
[[Categoria:Film di Hellraiser|Stirpe maledetta]]
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Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
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Udiki
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text/x-wiki
{{Film
|titolo italiano = Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
|immagine = Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (film).jpg
|didascalia = [[Gian Maria Volonté]] e [[Florinda Bolkan]] nel film
|genere = poliziesco
|regista = [[Elio Petri]]
|soggetto = Elio Petri, [[Ugo Pirro]]
|sceneggiatore = Elio Petri, Ugo Pirro
|attori=
* [[Gian Maria Volonté]]: il "Dottore"
* [[Florinda Bolkan]]: Augusta Terzi
* [[Gianni Santuccio]]: Prefetto
* [[Orazio Orlando]]: brigadiere Biglia
* [[Sergio Tramonti]]: Antonio Pace
* [[Arturo Dominici]]: Mangani
* [[Aldo Rendine]]: Nicola Panunzio
* [[Massimo Foschi]]: marito di Augusta
* [[Aleka Paizi]]: governante del Dottore
* [[Vittorio Duse]]: Canes
* [[Pino Patti]]: capo Reparto Intercettazioni
* [[Salvo Randone]]: idraulico
* [[Fulvio Grimaldi]]: Patanè
* [[Vincenzo Falanga]]: Pallottella
|note=
* Vincitore di un '''[[:Categoria:Film premi Oscar|premio Oscar]]''' (1971):
** Miglior film straniero
}}
'''''Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto''''', film italiano del 1970 con [[Gian Maria Volonté]], regia di [[Elio Petri]].
==[[Incipit]]==
'''Augusta''': Stavolta come mi ammazzerai?<br>'''Il dottore''': Ti taglierò la gola.
==Frasi==
{{cronologico}}
*È con questa faciloneria che offrite agli indiziati la possibilità di costruirsi gli [[alibi]]. ('''Il dottore''')
*Bevi, bevi, innocente! Bevi, bevi! Qui sono tutti innocenti! Qui dentro l'unico colpevole sono io. ('''Il dottore''') {{NDR|forzando un sospetto omicida che si professa innocente a bere champagne}}
*La vittima si faceva fotografare in pose da [[cronaca nera]]. Ce n'è un'intera collezione. Per me è opera di dilettante, anche un po' puerile. ('''dott. Mangani''')
*Sempre vestito di scuro, sempre a lutto... Guardi, non si illuda. Lei fisicamente non mi interessa. Fa troppo italiano medio, ha troppi capelli. Si capisce che suda molto. Sono sicura che manda un odore di [[lustrascarpe|lucido da scarpe]], vero? Come tutti i [[polizia|poliziotti]]. Dica la verità. ('''Augusta''')
*Un [[polizia|poliziotto]] è pieno di segreti, come un prete. ('''Augusta''')
*Da oggi assumo la direzione dell'ufficio politico. Voi saprete tutti che fino a ieri mi sono occupato di assassini. E con un certo successo. Non è senza significato che abbiano destinato proprio me in questo momento alla direzione dell’ufficio politico. Ciò è stato deciso poiché tra i reati comuni e i reati politici sempre più si assottigliano le distinzioni che tendono addirittura a scomparire. Questo scrivetevelo bene nella memoria! Sotto ogni [[criminale]] può nascondersi un [[associazione sovversiva|sovversivo]], sotto ogni sovversivo può nascondersi un criminale. Nella città che ci è stata affidata in custodia sovversivi e criminali hanno già steso i loro fili invisibili che spetta a noi di recidere. Che differenza passa tra una banda di rapinatori che assaltano un istituto bancario e la sovversione organizzata, istituzionalizzata, legalizzata? Nessuna! Le due azioni tendono allo stesso obiettivo, sia pure con mezzi diversi e cioè al rovesciamento dell'attuale [[ordine pubblico|ordine sociale]]. 6000 prostitute schedate, un aumento del 20% degli scioperi e occupazioni degli edifici pubblici e privati, 2000 case d'appuntamento accertate, in un anno 30 attentati dimostrativi contro le proprietà dello Stato, 200 stupri in un anno, 50000 studenti delle scuole medie in corteo per le vie della città, un aumento del 30% delle rapine e degli assalti alle banche, 10000 schedati in più nelle file dei sovversivi, 600 omosessuali schedati, più di 70 gruppi di giovani sovversivi che agiscono al di fuori dei limiti parlamentari, un aumento del 50% delle bancarotte fraudolente e dei protesti cambieri, un numero indescrivibile di riviste politiche che invitano alla rivolta! L'uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite, l'uso della libertà che tende a fare di qualsiasi cittadino un giudice, che ci impedisce di espletare liberamente le nostre sacrosante funzioni! Noi siamo a guardia della legge che vogliamo immutabile! Scolpita nel tempo. Il popolo è minorenne, la città è malata, ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere! La [[repressione]] è il nostro vaccino! Repressione è civiltà! ('''Il dottore''')
[[File:Volonté-Indagine.jpg|thumb|upright=1.3|«Il popolo è minorenne, la città è malata, ad altri spetta il compito di curare e di educare. A noi il dovere di reprimere! La [[repressione]] è il nostro vaccino! Repressione è civiltà!» (Il dottore)]]
*Bella faccia da galera! Al gabbio... io ce lo mando! ('''Il dottore''') {{NDR|parlando dell'anarchico Antonio Pace}}
*Mi piace quando mi [[interrogatorio|interroghi]]. Sei così sospettoso, somigli a mio padre. ('''Augusta''') {{NDR|al dottore}}
*Adesso cerca di immaginare che ti aspettano ore tremende, domande crudeli, inganni, ricatti, tutto! Cerca di ricordare quelle cose della tua vita che hai dimenticato. Cerca di ricordare le immagini più vergognose della tua vita. E pensa che io posso sapere tutto di te perché lo Stato mi offre tutti i mezzi per mettere a nudo un individuo. [...] E io voglio farti credere di sapere tutto di te. E così facendo faccio scattare in te il meccanismo del complesso di colpa. ('''Il dottore''') {{NDR|parlando delle modalità di [[interrogatorio]]}}
*Alle ore sedici di domenica ventiquattro agosto, io ho ucciso la signora Augusta Terzi con fredda determinazione. Ho una sola attenuante: la vittima si prendeva sistematicamente gioco di me. Ho lasciato indizi dappertutto, non per fuorviare le indagini, ma per provare, per provare... per provare la mia insospettabilità. Tuttavia, quando hai fatto condannare al tuo posto un innocente, la tua insospettabilità non è provata. ('''Il dottore''') {{NDR|nastro registrato}}
*I giovani, i giovani! Che [[arte di strada|scrivono sui muri]]. Giovani studenti, giovani operai, che vanno in giro di notte, che parlano di rivoluzione al telefono, nelle facoltà, nei reparti! Tonnellate di vernice rossa per insultarci! Lo so io quello che ci vorrebbe! Altro che la squadra imbianchini per cancellare quest'ondata eversiva, anti-autoritaria. [...] I nostri giovani colleghi devono tornare a scuola, nelle università, nelle fabbriche devono entrare e si facciano crescere la barba, i capelli! Indossino tute sporche di grasso! Noi dobbiamo sapere tutto, dobbiamo controllare tutto! Servendoci anche dei nostri figli, se necessario. ('''Il dottore''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Brigadiere Biglia''': Per me è un cretino calzato e vestito.<br>'''Il dottore''': Chi è?<br>'''Brigadiere Biglia''': L'assassino.<br>'''Il dottore''': E perché sarebbe un cretino?<br>'''Brigadiere Biglia''': Non solo un cretino, ma anche un superficiale, un presuntuoso. Finge la rapina portandosi via i gioielli, ma lascia trecentomila lire nel comò. E poi si veste, si lava, fa tanto il gagà, usa il sapone francese della vittima...<br>'''Il dottore''': E allora?<br>'''Brigadiere Biglia''': Si mette le scarpe e le va a infilare nel sangue lasciando le orme dappertutto. Preziose per noi. Per me è un cretino. No?<br>'''Il dottore''': È un cretino.
*'''Il dottore''': Su, scrivi: si respira un'aria di sesso, di piacere, morbosa, dannunziana. E poi sangue, sangue, sangue! [...]<br>'''Patané''': Senti, dicono che aveva un bel corpo. È vero?<br>'''Il dottore''': Una pelle di velluto, da vera cortigiana di questa capitale del basso Impero. Un dettaglio per i tuoi consumatori di sinistra: nella casa non ci sono tracce di indumenti intimi.<br>'''Patané''': Feticismo.<br>'''Il dottore''': Ma che feticismo! Quella proprio non li portava.<br>'''Patané''': Formidabile, ci faccio un titolo!<br>'''Il dottore''': Senti, Patané, fammi un piacere. Fammi un piacere: tu insisti sul marito.
*'''Il dottore''': Io la conoscevo. Sai, ho avuto con lei una relazione.<br>'''Questore''': Com'era? Bene. Com'era?<br>'''Il dottore''': Beh, insomma... Ecco, io volevo chiederti se tu ritieni necessario informare gli inquirenti della circostanza. Non so... Non so... Tu che pensi?<br>'''Questore''': Ciao.<br>'''Il dottore''': Ciao.<br>'''Questore''': Ciao.<br>'''Il dottore''': Ciao. Non so, sai...<br>'''Questore''': Per me è stato il marito. Ciao.
*'''Panunzio''': Abbiamo una buona traccia: nelle unghie della vittima la scientifica ha trovato un filo di seta azzurra che sembra strappata da una cravatta.<br>'''Il dottore''': Ma l'assassino non ha operato da nudo?<br>'''Panunzio''': Sì.<br>'''Il dottore''': E allora secondo voi era nudo con la cravatta?<br>'''Panunzio''': È vero... Nessuno ci aveva pensato!<br>'''Il dottore''' {{NDR|fa un gesto unendo le dita}}: Panunzio! Panunzio!
*'''Il dottore''': Impronte digitali?<br>'''Panunzio''': Nessuna impronta interessante. Ci sono solo le sue, dottore.<br>'''Il dottore''': Le mie? Le mie?!<br>'''Panunzio''': Sì, su una maniglia...<br>'''Il dottore''' {{NDR|fa un gesto unendo le dita}}: Panunzio!<br>'''Panunzio''' {{NDR|tra gli ingrandimenti delle impronte digitali}}: ...e su una tazzina di caffè, dottore. Si vede che lei avrà avuto sonno... Oh, questo nella doccia. Lì siamo entrati tutti, anche il dottor Mangani, ricorda? E poi... c'è la cucina. Ecco, ecco. Nella cucina, nella cucina. Anche lì. Ma lì... anche lì siamo entrati tutti. E lei sempre distrattamente avrà preso qualche cosa senza precauzioni e... E poi sul telefono. Dov'è? Ecco, sul telefono. Sul telefono. Ma lei senza dubbio quella sera avrà telefonato. Mi ricordo benissimo che lei telefonò. E poi su un bicchierino... Ecco, su un bicchierino da liquore. Eh, ma... ma lei si sentì male quella sera, dottore. Ricorda? E prese anche un bicchierino di Fernet. Lo versai io, si ricorda? L'ho anche scritto su un taccuino. {{NDR|il dottore si accascia a terra}} Si sente male, dottore?
*'''Il dottore''': Dimmi le cose più vergognose, parla! Solo se confessi tutto, la tua debolezza, le tue piccole vergogne quotidiane, tu puoi avere il mio perdono e la mia protezione.<br>'''Augusta''': Ho capito, fate come coi bambini.<br>'''Il dottore''': Ma tutti tornano un po' bambini segnatamente al cospetto dell'autorità costituita. Insomma, di fronte a me che rappresento il potere. {{NDR|la colpisce}} E stai dritta! La legge... E stai su! La [[legge]]... tutte le leggi, quelle conosciute e quelle sconosciute: l'indiziato ritorna un po' bambino ed io divento il padre, il modello inattaccabile, la mia faccia diventa quella di Dio, della coscienza. È una messa in scena per toccare corde profonde, sentimenti segreti... No, ma non ti turbare. Tieni. Io ti sto spiegando una mentalità perché... Ma cosa credi? Queste sono le basi sulle quali si poggia l'autorità costituita; professori universitari, dirigenti di partito, procuratori delle imposte, capistazione... Vieni, vieni, adesso ti faccio vedere come abbiamo trovato la puttana del mandrione. Poi finiamo per somigliarci noi [[poliziotti]] coi [[criminale|delinquenti]]: nelle parole, nelle abitudini, e qualche volta perfino nei gesti.<br>'''Augusta''': Sei come un bambino, più di tutti gli uomini che ho conosciuto.<br>'''Il dottore''': Questo non lo dovevi dire. Che sono un bambino. Questo non lo dovevi dire, hai capito? Gli altri sono bambini, hai capito?
*'''Funzionario #1''': Nell'anno 1948 furono cancellate 2000 scritte inneggianti a [[Iosif Stalin|Stalin]], 50 a [[Lenin]], 1000 a [[Palmiro Togliatti|Togliatti]].<br>'''Funzionario #2''': 30 al maresciallo [[Josip Broz Tito|Tito]].<br>'''Funzionario #1''': 300 al [[Benito Mussolini|Duce]].<br>'''Funzionario #2''': 411 all'Uomo Qualunque.<br>'''Funzionario #1''': Nel '56, invece, gli Stalin scendono a 100, un calo enorme.<br>'''Il dottore''': E Togliatti?<br>'''Funzionario #3''': Stazionario.<br>'''Funzionario #1''': Nel '58 un centinaio di "Viva [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Chruščёv]]", 50 [[Mao Zedong|Mao Tse]] e spuntarono anche un 500 "Abbasso Stalin".<br>'''Funzionario #4''': Dottore, faccio notare che per ordini superiori non furono cancellati ovviamente.<br>'''Funzionario #1''': L'anno scorso i "Viva Mao" arrivavano a 3000, [[Ho Chi Minh]] arrivò a 10000, [[Che Guevara]] 1000, [[Herbert Marcuse|Marcuse]] 11 "Viva" e "Abbasso".<br>'''Funzionario #5''': Un fatto nuovo: abbiamo notato un paio di "Viva" a un certo [[Marchese de Sade|Sade]].<br>'''Il dottore''': È il marchese.<br>'''Funzionario #1''': Per l'anno in corso si prevedono 10000 "Viva Mao", 500 "Viva [[Lev Trockij|Trotsky]]" e una decina di "Viva [[Giovanni Amendola|Amendola]]". E forse ancora un 5-600 "Viva Stalin".
*'''Augusta''': Facciamo 'quella della giovane rivoluzionaria'?<br>'''Il dottore''': Ah sì, sì... Giovane studentessa rivoluzionaria - a Trento - viene soffocata dall'ordinario della Facoltà di Sociologia con dei biglietti da 10000, e violentata dopo il decesso... Ferma, ferma! Ferma! A gambe larghe! Ecco, così!... Non ti muovere! Ecco..." {{NDR|Le riempie la bocca con dei fazzoletti di carta}}<br>'''Augusta''': Ma non vi eccitate quando le trovate così?...<br>'''Il dottore''': Ah sì, qualche volta: io mi sono eccitato una volta per un particolare... Senti: un attrezzo...<br>'''Augusta''': Ma che attrezzo!?<br>'''Il dottore''': No... Mi vergogno...
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
Qualunque impressione faccia su di noi,<br />egli è un servo della legge, quindi<br />appartiene alla legge e sfugge<br />al giudizio umano.
::::KAFKA ('''Testo a schermo''')
==Citazioni su ''Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto''==
*Durante la lavorazione non pensavamo affatto al successo che il film avrebbe potuto ottenere: l'impegno e la serietà sul lavoro, assieme a un pizzico di spensieratezza, dovrebbero essere secondo me la regola da seguire sempre. Bisogna lavorare con passione senza pensare a eventuali premi o critiche, altrimenti si vive solo nell'ansia. Con Gianmaria Volonté ed Elio Petri mi sono divertita molto ma non mi sono mai resa conto che ero parte di un film mitico, un film che ha caricato una verità senza confine e che oggi è più che mai attuale. ([[Florinda Bolkan]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film drammatici]]
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Hans Werner Neulen
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'''Hans Werner Neulen''' (1948 – vivente), storico militare tedesco.
*Il fascismo di [[Benito Mussolini|Mussolini]], in risposta ad un liberalismo superato ed al materialismo marxista, rappresentò una dittatura 'di sviluppo' con tratti autoritari di sinistra. (1982; citato in Gian Carlo Zuccaro, ''Lui. Mussolini nel giudizio di mille personaggi internazionali'', Erga Edizioni, Genova, 1986, p. 86)
==Altri progetti==
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Giulio Cavalli
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[[Immagine:Giuliocavalli.JPG|thumb|Giulio Cavalli]]
'''Giulio Cavalli''' (1977 – vivente), scrittore, drammaturgo, attore e regista italiano.
==Citazioni di Giulio Cavalli==
*La [[verità]] è un bene raro e prezioso: forse per questo qualcuno preferisce risparmiarla. (dall'intervista sull'incidente di Linate dell'ottobre 2001, ''Corriere della sera'', 18 dicembre 2006)
*Perché la [[guerra]] è sempre una parentesi bestiale, anche quando la storia ce la impone. (dal suo spettacolo teatrale ''Kabum! ... come un paio di impossibilità'')
*La [[giustizia]] è un animale strano, un lombrico che muore d'unto dentro le stanze unte così simili alle casse partitiche da feste di vino e salamella. Fare [[teatro]] civile, forse vorrebbe dire innanzitutto costruirsi una forma mentis "civile". Che significa uscire dalle dinamiche quelle conosciute di tiritera di vita tiritera, per avvicinarsi, e seduti fermarsi per lo meno a chiedersi cosa sarebbe la cosa giusta, e quale sarebbe la parola giusta per raccontarla. Certo non è facile credere che i comportamenti e i rapporti cambino così marcatamente il corso della giustizia, che almeno per etimologia dovrebbe essere il sentiero del giusto. Io non so come se ne avvicinano i "grandi". Anche perché ci sarebbe da rimanere il più zanni possibile, almeno per rispetto di noi stessi, certo la metamorfosi dell'impasto che aspetti che lieviti è così veloce che riconoscerla ogni volta che provi a riappoggiarci gli occhi è sempre più complicato. Teatrare è un dovere. Saperlo è un dovere. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/10/12/teatrare-giusto-con-brio/ Teatrare giusto. Con brio.]'')
*Mi sono rimesso, preparato, piegato, con la saponetta di timo nella valigia a forma di intestino. Ho spolverato le carte e le patenti con la stessa cura della pensione e di fianco, che batte con lo spigolo sull'occhio, il libro per continuare a sperare di perdersi…. Capita che ci si possa dimenticare lo spettacolo, ma ne ho fatto una copia di sicurezza chiusa nel taschino del portamonete. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/05/05/tournee-da-dentro-la-valigia/ Tournée da dentro la valigia.]'')
*Bisognerebbe avere il coraggio di riconoscere gli spettacoli che non ti appartengono più. Li vedi perché non profumano d'arte, sono mollemeccanismiebulloni che girano indipendenti e decontestualizzati da qualsiasicosaqualunque e mentre li accendi in scena senti solo il tic-tac e gli attori sono pistoni. Uccidere uno spettacolo, decretarne la fine e impachettarlo per spedirlo nel cimitero degli elefanti è un atto duro, coraggioso ma dovuto: a sé stessi, al proprio pubblico, alla sincerità artistica. Ho visto miei spettacoli uscire a fatica a martellate sulle pareti dell'uovo, li ho visti sorridere compiaciuti davanti agli applausi e poi li ho ritrovati stopposi e senza più autoironia. Gli attori, ogni attore, non riescono a motivarsi, hanno troppa paura del vuoto per volare a lungo. Eppure sono la sorpresa e la meraviglia i semi migliori per costruirlo, e la consapevolezza che proprio per questo sono tele effimere è crescita: ogni mio spettacolo è la riemersione di un momento ma il suo habitat naturale è sott'acqua. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/02/27/gli-spettacoli-muoiono/ Gli spettacoli muoiono.]'')
*{{NDR|Parlando del suo spettacolo "Linate 8 Ottobre 2001: la strage"}} Il giorno dei giorni un anno dopo è roba da cabala, da numerologia poco fine buona al massimo per metterci sopra un po' di cacio e trasformarla in una riunione di compagni di classe dieci anni dopo com'eravamo. Linate un anno dopo, al suo primo compleanno del calendario è un lavoro sulla pista di lancio e una verità sempre più sconnessa. Povera verità. La partenza è lunga un po' di mesi, l'applauso è fumo e tabacco che ti rimane addosso e fuori un cumulo di cuori che ti abbracciano, complimenti sottovoce e cumuli di pseudocritici della cronacalocale nell'angolo cultura del quotidiano di provincia che puzzano come macerie e fumano come defecazioni scadute. Linate un anno dopo è più incazzato di prima della prima, ed è tutto uno scrollarsi di dosso il superfluo: il riserbo che non c'è proprio da tenere vista l'imbecillità dei nemici e visto il peso delle responsabilità. E nemmeno i sacerdoti della verità mi fanno più tanto ridere. Si continua, a briglie sciolte, con la pulizia di riconoscere gli sporchi, con la superbia per sopravvivere agli spocchiosi e con un paio di cartucce da lucidare per prepararle all'inchino. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/category/linate-diario-di-bordo/ Linate. Diario di bordo.]'')
*Ha ragione Nonnocleto: in Italia i processi ai colletti bianchi sono una gran frittata di borotalco e nebbia. Una gran giocoleria bengodiana sulla declinatoria di responsabilità ... "scaricabarile" aveva tradotto giù all'osteria il padre del postino... (dal suo spettacolo teatrale ''Linate 8 Ottobre 2001: la strage.'')
*{{NDR|Parlando del [[turismo sessuale]] su minori}} Un popolo che stupra il proprio futuro è un popolo già morto.
*{{NDR|Parlando del suo spettacolo sul disastro aereo di Linate}} Io sono solo lo spazzacamino della nebbia, non faccio un processo di piazza. (da Il Giorno, 17 dicembre 06)
*Perché ci farebbe meglio un po' a tutti, avere un po' più di eroi imperfetti. (da ''Caro Tito Fanfulla'')
*Perché Tito, dico te lo dico in un orecchio, qui l'abbiamo capito da ottocentocinquantanni quanto conta più che vincere quel sorriso dritto del vincitore. (da ''Caro Tito Fanfulla'')
*Questa mattina mi sono svegliato leggendomi nelle parole del pentito Luigi Bonaventura che parla di politici lombardi informati del piano che avrebbe dovuto uccidermi. Un'altra volta: un mese fa sempre l'ex boss della cosca Vrenna-Bonaventura di Crotone aveva descritto minuziosamente il piano che avrebbe dovuto uccidermi. Un mese fa mi era scoppiata in mano la [[paura]], pensavo di esserci abituato e invece no: la paura ti scoppia in faccia ogni volta con una forma diversa e non riesci proprio ad abituartici, forse meglio così.<ref>Da ''[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/basta-parole-ora-salvatemi/2213811 Basta parole: ora salvatemi]'', ''Espresso.repubblica.it'', 27 agosto 2013.</ref>
*Tutte le mafie del mondo vivono, proliferano e crescono sulla base del proprio onore che cresce sulla paura. Quell'onore si incancrenisce e diventa credibilità fino a sommergersi e travestirsi di cultura. Ridere di mafia significa ribellarsi ad un racket culturale. (dal [http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=133&Itemid=1 comunicato stampa] del suo spettacolo ''Do ut des'')
*Per difendere la cultura serve organizzarsi e confiscare la bellezza a questi mercanti nel tempio dell'etica. (Intervista TG3 11 ottobre 2011)
*Io sono di sinistra. Della sinistra che sta nell'idea che preserva il suolo, l'ambiente, l'acqua e l'aria come bene comune. Che crede nell'impegno dell'uguaglianza: uguaglianza di possibilità, uguaglianza sociale e uguaglianza nei diritti e nei doveri. Della sinistra che trova inaccettabile questo paese come laboratorio del totalitarismo moderno. Che crede nel valore della laicità e vigila sulla libera professione delle fedi, che coltiva la ricchezza delle differenze, che pretende dignità nel lavoro, che crede nelle leggi come opportunità di convivenza e di tutela, che condanna lo sfruttamento e il mercimonio e che ha una storia di persone e di valori. Così, tanto per chiarire. http://www.giuliocavalli.net/2011/06/22/io-non-sono-oltre-le-ideologie/
{{Int|Da ''[https://www.lanotiziagiornale.it/pacifista-e-complottista-autogol-di-santoro-sulla-candidatura-di-nicolai-lilin/ Pacifista e complottista. Autogol di Santoro sulla candidatura di Nicolai Lilin]''|''lanotiziagiornale.it'', 26 marzo 2024.}}
*In un'epoca difficile in cui la propaganda sostituisce la verità sia da un parte che dall'altra dopo l'[[attentato alla Crocus City Hall]] nella periferia di Mosca il 22 marzo anche in Italia si fanno largo coloro che posseggono la risposta prima ancora che siano chiare le domande. C'è [[Amedeo Avondet]], 23 anni, leader del movimento politico Italia Unita e considerato tra le principali voci della propaganda russa in Italia che nel giro di pochi minuti ci fa sapere che “tutte le piste portano a Kiev”. Prove? Nessuna.
*Di errori [[Nicolai Lilin]] ne ha collezionato parecchi. Nel 2014 aveva pubblicato un lungo articolo che partiva dalla fotografia di una bandiera ucraina con a fianco una bandiera nazista. In breve tempo si scoprì che quell'immagine era un frame di un film. Sempre nel 2014 lo scrittore era convinto di avere trovato una confessione eccezionale: un pilota ucraino avrebbe dichiarato di avere sparato sul Boeing della Malaysia Airlines abbattuto sull'Ucraina. Solo che la fonte di Lilin era un articolo di un giornale satirico. Nelle ultime settimane Lilin ha scritto molto anche sulla vedova dell'oppositore di Putin, Navalny, lasciando intendere una vedovanza "allegra" sulla linea della propaganda di Putin.
*Lilin [...] non è solo uno scrittore. Nicolai Lilin, infatti, è candidato alle Europee 2024 nella lista Pace Terra Dignità di [[Michele Santoro]]. Forse questo è il danno più grave: prestare il fianco con falsità a chi da tempo si sforza di tratteggiare come macchiettistici coloro che credono nella pace come obiettivo politico. Così Lilin alla fine riesce a essere il migliore alleato di coloro che Santoro vorrebbe (politicamente) combattere.
==Citazioni su Giulio Cavalli==
*Quando Giulio Cavalli mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. ([[Paolo Rossi (attore)]])
== Note ==
<references />
== Altri progetti==
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[[Categoria:Attori italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Drammaturghi italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Registi italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Scrittori italiani|Cavalli, Giulio]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Giulio Cavalli */
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[[Immagine:Giuliocavalli.JPG|thumb|Giulio Cavalli]]
'''Giulio Cavalli''' (1977 – vivente), scrittore, drammaturgo, attore e regista italiano.
==Citazioni di Giulio Cavalli==
*La [[verità]] è un bene raro e prezioso: forse per questo qualcuno preferisce risparmiarla. (dall'intervista sull'incidente di Linate dell'ottobre 2001, ''Corriere della sera'', 18 dicembre 2006)
*Perché la [[guerra]] è sempre una parentesi bestiale, anche quando la storia ce la impone. (dal suo spettacolo teatrale ''Kabum! ... come un paio di impossibilità'')
*La [[giustizia]] è un animale strano, un lombrico che muore d'unto dentro le stanze unte così simili alle casse partitiche da feste di vino e salamella. Fare [[teatro]] civile, forse vorrebbe dire innanzitutto costruirsi una forma mentis "civile". Che significa uscire dalle dinamiche quelle conosciute di tiritera di vita tiritera, per avvicinarsi, e seduti fermarsi per lo meno a chiedersi cosa sarebbe la cosa giusta, e quale sarebbe la parola giusta per raccontarla. Certo non è facile credere che i comportamenti e i rapporti cambino così marcatamente il corso della giustizia, che almeno per etimologia dovrebbe essere il sentiero del giusto. Io non so come se ne avvicinano i "grandi". Anche perché ci sarebbe da rimanere il più zanni possibile, almeno per rispetto di noi stessi, certo la metamorfosi dell'impasto che aspetti che lieviti è così veloce che riconoscerla ogni volta che provi a riappoggiarci gli occhi è sempre più complicato. Teatrare è un dovere. Saperlo è un dovere. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/10/12/teatrare-giusto-con-brio/ Teatrare giusto. Con brio.]'')
*Mi sono rimesso, preparato, piegato, con la saponetta di timo nella valigia a forma di intestino. Ho spolverato le carte e le patenti con la stessa cura della pensione e di fianco, che batte con lo spigolo sull'occhio, il libro per continuare a sperare di perdersi…. Capita che ci si possa dimenticare lo spettacolo, ma ne ho fatto una copia di sicurezza chiusa nel taschino del portamonete. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/05/05/tournee-da-dentro-la-valigia/ Tournée da dentro la valigia.]'')
*Bisognerebbe avere il coraggio di riconoscere gli spettacoli che non ti appartengono più. Li vedi perché non profumano d'arte, sono mollemeccanismiebulloni che girano indipendenti e decontestualizzati da qualsiasicosaqualunque e mentre li accendi in scena senti solo il tic-tac e gli attori sono pistoni. Uccidere uno spettacolo, decretarne la fine e impachettarlo per spedirlo nel cimitero degli elefanti è un atto duro, coraggioso ma dovuto: a sé stessi, al proprio pubblico, alla sincerità artistica. Ho visto miei spettacoli uscire a fatica a martellate sulle pareti dell'uovo, li ho visti sorridere compiaciuti davanti agli applausi e poi li ho ritrovati stopposi e senza più autoironia. Gli attori, ogni attore, non riescono a motivarsi, hanno troppa paura del vuoto per volare a lungo. Eppure sono la sorpresa e la meraviglia i semi migliori per costruirlo, e la consapevolezza che proprio per questo sono tele effimere è crescita: ogni mio spettacolo è la riemersione di un momento ma il suo habitat naturale è sott'acqua. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/2006/02/27/gli-spettacoli-muoiono/ Gli spettacoli muoiono.]'')
*{{NDR|Parlando del suo spettacolo "Linate 8 Ottobre 2001: la strage"}} Il giorno dei giorni un anno dopo è roba da cabala, da numerologia poco fine buona al massimo per metterci sopra un po' di cacio e trasformarla in una riunione di compagni di classe dieci anni dopo com'eravamo. Linate un anno dopo, al suo primo compleanno del calendario è un lavoro sulla pista di lancio e una verità sempre più sconnessa. Povera verità. La partenza è lunga un po' di mesi, l'applauso è fumo e tabacco che ti rimane addosso e fuori un cumulo di cuori che ti abbracciano, complimenti sottovoce e cumuli di pseudocritici della cronacalocale nell'angolo cultura del quotidiano di provincia che puzzano come macerie e fumano come defecazioni scadute. Linate un anno dopo è più incazzato di prima della prima, ed è tutto uno scrollarsi di dosso il superfluo: il riserbo che non c'è proprio da tenere vista l'imbecillità dei nemici e visto il peso delle responsabilità. E nemmeno i sacerdoti della verità mi fanno più tanto ridere. Si continua, a briglie sciolte, con la pulizia di riconoscere gli sporchi, con la superbia per sopravvivere agli spocchiosi e con un paio di cartucce da lucidare per prepararle all'inchino. (da ''[http://www.giuliocavalli.net/blog.php/category/linate-diario-di-bordo/ Linate. Diario di bordo.]'')
*Ha ragione Nonnocleto: in Italia i processi ai colletti bianchi sono una gran frittata di borotalco e nebbia. Una gran giocoleria bengodiana sulla declinatoria di responsabilità ... "scaricabarile" aveva tradotto giù all'osteria il padre del postino... (dal suo spettacolo teatrale ''Linate 8 Ottobre 2001: la strage.'')
*{{NDR|Parlando del [[turismo sessuale]] su minori}} Un popolo che stupra il proprio futuro è un popolo già morto.
*{{NDR|Parlando del suo spettacolo sul disastro aereo di Linate}} Io sono solo lo spazzacamino della nebbia, non faccio un processo di piazza. (da Il Giorno, 17 dicembre 06)
*Perché ci farebbe meglio un po' a tutti, avere un po' più di eroi imperfetti. (da ''Caro Tito Fanfulla'')
*Perché Tito, dico te lo dico in un orecchio, qui l'abbiamo capito da ottocentocinquantanni quanto conta più che vincere quel sorriso dritto del vincitore. (da ''Caro Tito Fanfulla'')
*Questa mattina mi sono svegliato leggendomi nelle parole del pentito Luigi Bonaventura che parla di politici lombardi informati del piano che avrebbe dovuto uccidermi. Un'altra volta: un mese fa sempre l'ex boss della cosca Vrenna-Bonaventura di Crotone aveva descritto minuziosamente il piano che avrebbe dovuto uccidermi. Un mese fa mi era scoppiata in mano la [[paura]], pensavo di esserci abituato e invece no: la paura ti scoppia in faccia ogni volta con una forma diversa e non riesci proprio ad abituartici, forse meglio così.<ref>Da ''[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/basta-parole-ora-salvatemi/2213811 Basta parole: ora salvatemi]'', ''Espresso.repubblica.it'', 27 agosto 2013.</ref>
*Tutte le mafie del mondo vivono, proliferano e crescono sulla base del proprio onore che cresce sulla paura. Quell'onore si incancrenisce e diventa credibilità fino a sommergersi e travestirsi di cultura. Ridere di mafia significa ribellarsi ad un racket culturale. (dal [http://www.teatronline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=133&Itemid=1 comunicato stampa] del suo spettacolo ''Do ut des'')
*Per difendere la cultura serve organizzarsi e confiscare la bellezza a questi mercanti nel tempio dell'etica. (Intervista TG3 11 ottobre 2011)
*Io sono di sinistra. Della sinistra che sta nell'idea che preserva il suolo, l'ambiente, l'acqua e l'aria come bene comune. Che crede nell'impegno dell'uguaglianza: uguaglianza di possibilità, uguaglianza sociale e uguaglianza nei diritti e nei doveri. Della sinistra che trova inaccettabile questo paese come laboratorio del totalitarismo moderno. Che crede nel valore della laicità e vigila sulla libera professione delle fedi, che coltiva la ricchezza delle differenze, che pretende dignità nel lavoro, che crede nelle leggi come opportunità di convivenza e di tutela, che condanna lo sfruttamento e il mercimonio e che ha una storia di persone e di valori. Così, tanto per chiarire. http://www.giuliocavalli.net/2011/06/22/io-non-sono-oltre-le-ideologie/
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*In un'epoca difficile in cui la propaganda sostituisce la verità sia da un parte che dall'altra dopo l'[[Attentato al Crocus City Hall|attentato alla Crocus City Hall]] nella periferia di Mosca il 22 marzo anche in Italia si fanno largo coloro che posseggono la risposta prima ancora che siano chiare le domande. C'è [[Amedeo Avondet]], 23 anni, leader del movimento politico Italia Unita e considerato tra le principali voci della propaganda russa in Italia che nel giro di pochi minuti ci fa sapere che "tutte le piste portano a Kiev". Prove? Nessuna.
*Di errori [[Nicolai Lilin]] ne ha collezionato parecchi. Nel 2014 aveva pubblicato un lungo articolo che partiva dalla fotografia di una bandiera ucraina con a fianco una bandiera nazista. In breve tempo si scoprì che quell'immagine era un frame di un film. Sempre nel 2014 lo scrittore era convinto di avere trovato una confessione eccezionale: un pilota ucraino avrebbe dichiarato di avere sparato sul Boeing della Malaysia Airlines abbattuto sull'Ucraina. Solo che la fonte di Lilin era un articolo di un giornale satirico. Nelle ultime settimane Lilin ha scritto molto anche sulla vedova dell'oppositore di Putin, Navalny, lasciando intendere una vedovanza "allegra" sulla linea della propaganda di Putin.
*Lilin [...] non è solo uno scrittore. Nicolai Lilin, infatti, è candidato alle Europee 2024 nella lista Pace Terra Dignità di [[Michele Santoro]]. Forse questo è il danno più grave: prestare il fianco con falsità a chi da tempo si sforza di tratteggiare come macchiettistici coloro che credono nella pace come obiettivo politico. Così Lilin alla fine riesce a essere il migliore alleato di coloro che Santoro vorrebbe (politicamente) combattere.
==Citazioni su Giulio Cavalli==
*Quando Giulio Cavalli mi ha inviato la prima bozza del suo Kabum! ho subito accettato di incontrarlo, e poi di occuparmi della supervisione artistica del suo spettacolo. Questo per diversi motivi. Intanto perché questo spettacolo è stato concepito con una tecnica – quella del gramelot – che mi ha riportato al tempo della mia collaborazione con Dario Fo, che di questa tecnica è l'indiscusso maestro. Poi perché Kabum! è un testo incentrato sulla memoria, come tanta parte del mio lavoro. ([[Paolo Rossi (attore)]])
== Note ==
<references />
== Altri progetti==
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[[Categoria:Attori italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Drammaturghi italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Registi italiani|Cavalli, Giulio]]
[[Categoria:Scrittori italiani|Cavalli, Giulio]]
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Joseph Cotten
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Spinoziano
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/* Filmografia */
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[[File:Joseph-Cotten-1942.jpg|thumb|Joseph Cotten nel 1942]]
'''Joseph Cheshire Cotten Jr.''' (1905 – 1994), attore statunitense.
==Citazioni di Joseph Cotten==
*Qualunque cosa faccia quella ragazza è sexy. Tanta gente — quelli che non hanno mai conosciuto [[Marilyn Monroe|Marilyn]] — vi dirà che è tutta pubblicità. È una balla. Con la stessa pubblicità hanno tentato di ''costruire'' centinaia di altre ragazze; ma con loro non funziona. Lei ha davvero qualcosa di speciale.<ref>Citato in Mike Evans, ''Marilyn'' (''Marilyn Handbook'', 2004), traduzione di Michele Lauro, Giunti Editore, 2006, p. 149. ISBN 880904634X</ref>
==Note==
<references />
==Filmografia==
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*''[[Quarto potere]]'' (1941)
*''[[L'ombra del dubbio (film 1943)|L'ombra del dubbio]]'' (1943)
*''[[Al tuo ritorno]]'' (1944)
*''[[Angoscia (film 1944)|Angoscia]]'' (1944)
*''[[Duello al sole]]'' (1946)
*''[[Il ritratto di Jennie]]'' (1948)
*''[[Il peccato di Lady Considine]]'' (1949)
*''[[Il terzo uomo]]'' (1949)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Lo scopone scientifico]]'' (1972)
*''[[2022: i sopravvissuti]]'' (1973)
*''[[F come falso]]'' (1974)
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Attori statunitensi|Cotten, Joseph]]
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Carmine Crocco
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Giovax
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/* Citazioni di Carmine Crocco */
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[[File:Carmine Crocco (rounded).jpg|thumb|Carmine Crocco]]
'''Carmine Crocco''', detto '''Donatello''' (1830 – 1905), brigante italiano.
==Citazioni di Carmine Crocco==
*È una cosa impossibile pensare all'[[anarchia]]; anche Sparta, Tebe, Corinto, Atene furono sotto l'anarchia, e che vantaggi ne ebbero? (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*"Che ne dite della [[camorra]]?" E' la cosa più cattiva del mondo; in essa c'e' un sacco di mascalzoni, di miserabili; i camorristi sono come gli anarchici, cospirano sempre, ma sono schiacciati. (citato in ''Voci dall'ergastolo'', p63)
*{{NDR|su [[Giuseppe Garibaldi]]}} Era un uomo audace. Quello che ha fatto Garibaldi io l'ho tutto qui nel cervello e lo ricordo minutamente. (citato in ''Voci dall'ergastolo'', p. 64)
*Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*[[Francesco II]] era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quand'io in Roma fui messo in prigione, reclamai più volte contro l'ingiusto trattamento che mi si usava. Una volta feci sapere per mezzo del giudice Pianore al re Francesco II che io gli aveva renduto dei grandi servigi, e che in compruova aveva due lettere che al re medesimo erano spedite da Bari. In risposta mi si fece sapere che il re medesimo non poteva ammettermi alla sua presenza per non compromettersi colle Potenze, ma che però mi confortava a stare di buon animo. Lo stesso mi fece ripetere altra volta, per monsignore Matteucci. Le autorità pontificie poi mi fecero sentire che esse non mi potevano mettere in libertà, perché il Governo italiano le avrebbe accusato alle Potenze estere di favoritismo e di protezione verso i briganti. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quando passavo io tutti mi venivano appresso sicuri, io andavo avanti e dicevo: se volete esser sicuri venite dietro di me: perché io ero astuto, con uno strattagemma ero capace di andare in mezzo all'esercito nemico senza farmi riconoscere. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*Senza dubbio, ho fatto del male alla società, ma io facevo per difendere la mia vita; per essa avrei dato fuoco a tutto il mondo. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
===Attribuite===
*E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà... (il personaggio di Crocco in ''[http://www.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/grancia/grancia.pdf La storia bandita]'', spettacolo del Parco della Grancia, pag. 20)
==''Come divenni brigante''==
===[[Incipit]]===
Il giorno 27 marzo dei 1889 dal bagno di S. Stefano, ove sconto la mia pena, comincio a scrivere i miei ricordi; da questo mio scritto non aspettare cose che l'anima dell'uomo si rallegri, ma bensì dovrà rattristarsi ed inorridire. </br> Nel Circondario di Melfi, Provincia di Basilicata, è posto il mio paese detto Rionero in Vulture, desso è fabbricato sul pendio di una collina a levante della montagna detta Monticchio, ed il suo tenimento è coperto di vigne, oliveti, ortaglie, castagneti, campi, boschi e pascoli di meravigliosa vegetazione. Secondo alcuno la sua popolazione è di 12.000 abitanti fra i quali trovasi il vero tipo dei Lucani, di cui fa menzione Telemaco. A mezzogiorno di questo bel paese, distaccato a pochi metri dal corpo del paese stesso, si trovano una ventina di case ad un sol piano collocate al pendio di una ripa che si eleva all'altezza varia tra i 25 e 50 metri. Ognuna di dette casarelle era abitata da una famigliola di poveri pastori e coltivatori di campagna, i quali colla fatica tenevano lontano la miseria e la fame. Non mancava però fra quella gente il calzolaio, spia segreta della polizia borbonica, lo scalpellino, qualche decurione, la comare pettegola il sarto ed il maestro di scuola per chi poteva pagarlo. In fra tutte le sopradette famiglie su per giù vi erano un 200 abitanti; aggiungi ai cristiani un trecento animali fra pecore, capre, buoi, porci e somari, che fanno parte comune coi poveri, ed avrai la cifra di cinquecento esseri animati, tutti abitatori di quei affumicati tuguri. </br> Eppure colà si trovavano vecchi gloriosi mutilati e veterani di Napoleone, crivellati di ferite prese in Spagna, Prussia, in Austria, o contro i Cosacchi del Don; colà si trovavano uomini che avevano sostenuto le turpitudini Borboniche, Repubblicane, Murattiane, Bonapartiste, e che so io quanti altri malanni. Colà si trovavano vecchie onorate, che avevano mantenuto illibato il proprio onore dalle sozzure francesi, giacobine e spagnole, nei torbidi tempi in cui l'uomo fidava nelle sue forze la propria difesa, poiché i governi, mentre attendevano a macellarsi tra loro, fucilavano uomini inermi per bisogno di sangue, si incarceravano innocenti per bisogno di denari, per sete di vendetta. Quei vecchi nelle lunghe serate d'inverno si raccontavano le meravigliose storie della burrascosa loro vita, le battaglie vinte, gli atti di valore compiuti, il sangue che scorreva a torrenti pei campi di battaglia seminati di morti e feriti, e ciò temprava gli animi nostri ad istinti bellicosi e guerreschi. </br> In una di quelle case di cui ora vi ho parlato, la prima domenica di giugno dell'anno 1830 nacqui io da Francesco Crocco Donatelli e da Maria Gera di Santo Mauro.
===Citazioni===
*Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!... Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.
*Disperazione e miseria sono con noi. La morte ed il carcere è serbata ai miseri! Eppure abbiamo un padrone in cielo, Iddio, un signore in terra, il Re: in quei tempi avevamo Francesco II per Re, Maria Cristina per Regina; i santa ed il Re buono dei Napoletani; ma essi pensavano alle feste ed alla gloria, mentre, noi morivamo di fame.
*Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
*Il grido d'onore dei miei satelliti era un evviva pel caduto Francesco II (da me costantemente aborrito), l'emblema una bandiera bianca con nastri azzurri; le armi ci erano fornite segretamente; i cavalli in parte requisiti e in parte avuti in dono.
*Non la mia povera penna deve descrivere la storia dell'insurrezione della Basilicata, altri che sono dotti e letterati avranno in proposito scritti volumi, che a me non fu e non sarà dato di leggere, posso però con sicura coscienza affermare che in quei giorni non commisi atti disonesti, ho fatto sempre e dovunque il mio dovere, mostrandomi audace ed intrepido nei momenti di maggior pericolo. Fremeva a me riabilitarmi specialmente di fronte ai paesani, e far vedere ch'ero pronto a dare il sangue mio per l'idea liberale, cercavo tutti i mezzi per distinguermi e così avere persone che potessero a tempo opportuno testimoniare in mio favore
*Ma era scritto ch'io non avessi pace mai; mia madre mi aveva profetizzato serpente, ed io da rettile velenoso dovevo avvelenare il mio paese, la mia bella regione e rendermi celebre per atti briganteschi.
*I moti reazionari soffocati in sul nascere non lasciarono tracce profonde nei vari paesi. La mano ferrea destinata a domare la reazione seppe vincere colla forza e colla clemenza: le poche vittime della controreazione sono da incolparsi alle inimicizie paesane, a basse vendette cittadine, più che al rigore d'una legge che doveva essere marziale. </br> Molti di coloro che avevano gridato, «Viva Francesco II», «Viva Crocco», all'arrivo delle truppe gridarono «Viva Vittorio», «Viva Cialdini» e passarono per liberali come furono da noi creduti dei reazionari.
*Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il [[José Borjes|Borjes]] generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie. </br> Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto. </br> Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli.
*Un battaglione di guardia nazionale avanzò di fronte e giunto a portata di tiro aprì il fuoco; noi rispondemmo tosto ed ai primi colpi cadde, come seppi di poi, il figlio di mio zio, Michele Crocco, esattore della fondiaria. La lotta era ingaggiata arditamente da ambo le parti, piovevano le palle ch'era un piacere a vederle smuovere il suolo asciutto, quando due compagnie strisciando al suolo giunsero non viste sulla nostra destra e ci attaccarono alla baionetta.
*Oh, perché il Borbone non seppe utilizzare tanto valore e tanto eroismo così spontaneo, nei figli di questa forte regione, cosicché il potente esercito borbonico fu messo in fuga da un pugno di giovanotti e questi furono chiamati eroi, e vili quelli? La verità di quelle facili vittorie, la causa delle fughe, il facile sbandarsi..... e chi nol sa! </br> Bisognava vedere un quartiere militare borbonico che cosa era; ed io lo vidi e lo conobbi. Ho visto quante infamie si commettevano, e la frusta, il bastone e le fucilazioni sommarie, e le punizioni tremende, di guisachè in noi soldati prevaleva il concetto: «Questo regno è tuo e de' tuoi sbirri, difendili da te e con i tuoi, non io morirò per la gloria tua e per conservare sul tuo capo la corona». </br> Ma qualcuno mi dirà, e con ragione, come mai tu che conoscevi le infamie del Borbone, dopo la caduta di questi, ti sei rimescolato nel fango ed hai messo tu ed i tuoi compagni alla mercé d'una causa, che aveva destato in te tanto orrore. </br> Non si parli di me, io allora mi ero già macchiato le mani di sangue, la mia persona era cercata, lottavo per vivere, ero il serpente ricordato dalla povera mia madre, morta pazza nel manicomio di Aversa.
*[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] era figlio di un povero cancelliere, eppure macellando milioni di uomini, compreso mio zio Martino, arrivò ad essere un grand'uomo, ma finalmente, per aver voluto troppo, perdé tutto, e, come me, finì la vita prigioniero, lui a S. Elena, guardato a vista dai soldati inglesi, io nel bagno di S. Stefano, sotto la rigida sorveglianza delle sentinelle dell'esercito italiano.
*Prima del 1861, quando nel trono di Napoli regnava Franceschiello, molto dell'elemento che costituiva la mia banda, proveniva dalle angherie sbirresche degli sgherri di Del Carretto, da persone che non avevano voluto piegare la fronte dinanzi a soprusi inauditi, che non vollero vendere l'onore delle loro mogli o delle giovane figlie a signorotti prepotenti, e si videro perciò perseguitati, posti all'indice quali malviventi, vagabondi, persone facili a delinquere. </br> Dopo il governo di Vittorio Emanuele concorsero invece ad aumentare le nostre file i molti perseguitati dall'elemento cosiddetto controreazionario, che con spradoneggiante spavalderia, sotto l'usbergo della legge, commetteva infamie di certo non inferiori a quelle dei briganti, e con vendette basse e vigliacche denunziava padroni e servi alla polizia per sbarazzarsi di nemici personali.
===[[Excipit]]===
Io non ho mai potuto comprendere come sia composto il consorzio sociale; so che il disonesto nessuno lo può vedere, tutti lo fuggono, la legge non lo capisce….. e poi si chiama scellerato colui che lo assassina….. e non si vuole affatto comprendere come non tutti gli uomini siano degni di vivere.
==Citazioni su Carmine Crocco==
*Alto della persona 1,75 cm, robusto, svelto, con occhio indagatore, sospettoso, attento. Non vi è nel suo corpo di straordinario che la grandezza e la sporgenza dei seni frontali e delle arcate orbitali, e un cranio rispetto alla statura non molto grande (55 cm di circonferenza massima). La circonferenza toracica è di 92 cm, la persona è ancora dritta e resistente, dopo una vita agitata, piena di stenti, di sofferenze, di timori e di pericoli; è una intelligenza non ricca al certo, né libera da superstizioni (porta il rosario al collo, amuleti), ma chiara, ordinata e sicura. Non è andato a scuola, ma nella sua vita di pastore, un po' da sé, un po' aiutato, imparò a leggere e scrivere, in tal modo da poter esprimere i suoi pensieri sulla carta e facendosi comprendere molto bene [...]. Eppure in mezzo a questo apparente deserto di affettività e di sentimenti, in mezzo alle rovine e alle devastazioni che produceva, quanti atti nobili e generosi! Prima che qualcuno si fosse arruolato tra i suoi briganti, ne scrutava la vita, l'animo: lo prendeva se era fermamente deciso e se doveva vendicarsi di qualche ingiustizia, lo mandava via se era un imbelle, non avesse nulla da vendicare o fosse spinto da solo puerile capriccio. Voleva e imponeva che fossero rispettate le donne oneste, maritate o zitelle; che non si facesse male oltre il necessario e non si eccedesse nella misura della vendetta per compiere la quale era inesorabile: a molte giovani che non avevano come maritarsi regalò denaro; a dei poveri contadini comprò armenti ed utensili di lavoro [...]. Furono questi alcuni degli atti nobili compiuti da Crocco, che lo resero tra gli umili ed i poveri popolare e beneamato, che gli crearono un'aureola come a quasi tutti i grandi briganti – e sono questi atti tutti che ce lo rivelano nella sua vera natura di delinquente primitivo, capace in verità di grandi reati, ma anche di generosità, di sentimenti nobili, di belle azioni. ([[Pasquale Penta]])
*Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. ([[José Borjes]])
*Appellantesi generale, [...] intento più a rapinare che alla causa regia. ([[Giacinto de' Sivo]])
*Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti. ([[Benedetto Croce]])
*Carmine Crocco, nato in un mondo di violenze e soprusi, lui stesso violento e ribelle verso l'esistente, vede arrivare con i bersaglieri toscopadani un disordine maggiore, più gravi ingiustizie e soprusi, il delitto elevato a legge. E così diventa capobrigante, un resistente ante litteram, un genio militare fra i più brillanti che l'Italia abbia avuto. ([[Nicola Zitara]])
*Carmine Donatello Crocco fu un bellissimo uomo, alto, slanciato, con ventre magro e torso grande, amplissime le spalle, ladro, assassino, disertore dell'esercito borbonico, lancia spezzata dei liberali nell'insurrezione lucana, garibaldino e poi ancora disertore, assassino ancora, ladro sempre. Fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del "popele bass", contro la durezza dei piemontesi che han portato con loro tristi novità, tasse, sequestri, sfratti e fucilazioni, ma soprattutto contro i loro alleati, i signori, dove si acclama a re Francesco II di Borbone, in quanto anche lui è stato vittima dei galantuomini liberali. ([[Carlo Alianello]])
*Condannato per diserzione a vent'anni di carcere, ne era evaso, si era dato alla macchia, e in poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della [[Basilicata|Lucania]] non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero.</br>[...] Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche, perché, sebbene mezzo analfabeta, possedeva un'oratoria immaginosa e apocalittica. ([[Indro Montanelli]])
*Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare. ([[Basilide Del Zio]])
*Ha una intelligenza non comune, qualità di capo e notevole ascendente sul "basso popolo" e sui contadini con i quali ha sempre diviso privazioni e ingiustizie e nutrito un radicato rancore contro chi si arricchisce ai danni del povero. Poco conta se Crocco non ha mai nascosto i suoi risentimenti nei confronti dei vecchi sovrani [...] Quel che conta per i legittimisti lucani è il risentimento che questo ribelle prova nei confronti di chi non ha mantenuto la promessa fattagli. Come tutti i contadini, anche Crocco guarda con ira chi gli ha fatto un torto. Quegli stessi motivi che, nell'agosto del 1860, lo hanno posto contro il potere costituito, lo pongono ora contro il nuovo regime. Nessuna ideologia politica e tanto meno nessun sentimento di devozione nei confronti dell'antico sovrano lo spingono a trattare con chi, in Basilicata, crede ancora possibile il ritorno dell'antico regime. ([[Tommaso Pedio]])
*Il Crocco a differenza di altri capibanda, che infestarono la Sicilia, le Calabrie e l'Abruzzo, nelle numerose sue escursioni, dà la prova di una logica tattica di un concetto chiaro ed ordinato nel disporre il piano delle operazioni nella piccola guerra. All'opposto degli altri, che sogliono sbandarsi paurosamente all'arrivo della truppa, egli ne accetta spesso il combattimento in aperta campagna e sa trincerarsi in posizioni favorevoli. "Attaccato alla baionetta" resiste all'urto e risponde col "contr'assalto". Qualche volta ricorre allo stratagemma militare; fa' saltare ponti per interrompere la strada, taglia fili telegrafici per interrompere le comunicazioni. Quale capitano della sua masnada, ebbe la potenza di infondere il coraggio nell'animo dei suoi; sopperì con la forza della sua autorità a difetti di armamento; d'istruzione e di disciplina. ([[Eugenio Massa]])
*In tale gruppo così numeroso e composto da elementi eterogenei, poteva apparire quasi assurdo cercare disciplina, ma la disciplina perfetta c'era, perché, qualunque fossero le sue caratteristiche, Crocco è stato senza dubbio un temuto comandante. ([[Charles Dickens]])
*Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali. ([[Renzo Del Carria]])
*Non era un patriota, bensì un criminale comune feroce e sanguinario. ([[Arrigo Petacco]])
*Omicida e ladrone dianzi uscito dalle galere, che s'intitolò Generale per Francesco II e tolse a luogotenenti due o tre similmente ladroni e micidiali, cui decorò del grado di colonnelli e di maggiori. ([[Luigi Zini]])
*Sanguigno, carnale, irruente l'altro, forte e ben piantato, con i tratti grossi del cafone vero: intelligenza pronta, intuitiva che si traduceva subito in azione, non temeraria, ragionata [...]. Un grandissimo, carismatico trascinatore. ([[Pino Aprile]])
*Un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango. ([[Andrea Camilleri]])
*Un tristo, un ladro, un assassino. ([[Vittorio Bersezio]])
*Un uomo che uscito dalla plebe, la signoreggiò; nemico ai notabili, li ebbe a piè; nato ne' campi, penetrò nelle città e per brev'ora vi fu principe; le mani sordide di sangue ebbero strette e baci di riverenza dai sacerdoti fautori suoi; fu condottiero di reazioni civili ei non d'altro ingordo che d'oro; e da cinque e più anni di prede ritrasse tanto da gratificarsi porporati o, se gli dura la vita, da morire in odore d'uomo dabbene: uomo di leggenda, tra genti avvezze a giurare sulla santità delle coltelle o irridere alla virtù del campestro. ([[Enrico Pani Rossi]])
*Uno dei più geniali capibanda che operarono nel sud tra il 1860 e il 1864. [...] La sua banda crebbe rapidamente e resistette vigorosamente agli attacchi dell'esercito italiano. ([[Mario Brunetti]])
==Bibliografia==
*Carmine Crocco, ''[http://www.parcostorico.it/files/resourcesmodule/@random44a81683e9b64/1151924512_crocco.PDF Come divenni brigante – Autobiografia]'', a cura di Mario Proto.
*Basilide Del Zio, ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'', Tipografia G. Grieco, 1903.
*Romolo Ribolla, ''Voci dall'ergastolo'', E. Loescher, Roma, 1903.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Briganti italiani]]
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[[File:Carmine Crocco (rounded).jpg|thumb|Carmine Crocco]]
'''Carmine Crocco''', detto '''Donatello''' (1830 – 1905), brigante italiano.
==Citazioni di Carmine Crocco==
*È una cosa impossibile pensare all'[[anarchia]]; anche Sparta, Tebe, Corinto, Atene furono sotto l'anarchia, e che vantaggi ne ebbero? (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*"Che ne dite della [[camorra]]?" E' la cosa più cattiva del mondo; in essa c'e' un sacco di mascalzoni, di miserabili; i camorristi sono come gli anarchici, cospirano sempre, ma sono schiacciati. (citato in ''Voci dall'ergastolo'', p63)
*{{NDR|su [[Giuseppe Garibaldi]]}} Era un uomo audace. Quello che ha fatto Garibaldi io l'ho tutto qui nel cervello e lo ricordo minutamente. (citato in ''Voci dall'ergastolo'', p. 64)
*Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*[[Francesco II]] era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quand'io in Roma fui messo in prigione, reclamai più volte contro l'ingiusto trattamento che mi si usava. Una volta feci sapere per mezzo del giudice Pianore al re Francesco II che io gli aveva renduto dei grandi servigi, e che in compruova aveva due lettere che al re medesimo erano spedite da Bari. In risposta mi si fece sapere che il re medesimo non poteva ammettermi alla sua presenza per non compromettersi colle Potenze, ma che però mi confortava a stare di buon animo. Lo stesso mi fece ripetere altra volta, per monsignore Matteucci. Le autorità pontificie poi mi fecero sentire che esse non mi potevano mettere in libertà, perché il Governo italiano le avrebbe accusato alle Potenze estere di favoritismo e di protezione verso i briganti. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quando passavo io tutti mi venivano appresso sicuri, io andavo avanti e dicevo: se volete esser sicuri venite dietro di me: perché io ero astuto, con uno strattagemma ero capace di andare in mezzo all'esercito nemico senza farmi riconoscere. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
*Senza dubbio, ho fatto del male alla società, ma io facevo per difendere la mia vita; per essa avrei dato fuoco a tutto il mondo. (citato in ''Voci dall'ergastolo'')
===Attribuite===
*E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà... (il personaggio di Crocco in ''[http://www.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/grancia/grancia.pdf La storia bandita]'', spettacolo del Parco della Grancia, pag. 20)
==''Come divenni brigante''==
===[[Incipit]]===
Il giorno 27 marzo dei 1889 dal bagno di S. Stefano, ove sconto la mia pena, comincio a scrivere i miei ricordi; da questo mio scritto non aspettare cose che l'anima dell'uomo si rallegri, ma bensì dovrà rattristarsi ed inorridire. </br> Nel Circondario di Melfi, Provincia di Basilicata, è posto il mio paese detto Rionero in Vulture, desso è fabbricato sul pendio di una collina a levante della montagna detta Monticchio, ed il suo tenimento è coperto di vigne, oliveti, ortaglie, castagneti, campi, boschi e pascoli di meravigliosa vegetazione. Secondo alcuno la sua popolazione è di 12.000 abitanti fra i quali trovasi il vero tipo dei Lucani, di cui fa menzione Telemaco. A mezzogiorno di questo bel paese, distaccato a pochi metri dal corpo del paese stesso, si trovano una ventina di case ad un sol piano collocate al pendio di una ripa che si eleva all'altezza varia tra i 25 e 50 metri. Ognuna di dette casarelle era abitata da una famigliola di poveri pastori e coltivatori di campagna, i quali colla fatica tenevano lontano la miseria e la fame. Non mancava però fra quella gente il calzolaio, spia segreta della polizia borbonica, lo scalpellino, qualche decurione, la comare pettegola il sarto ed il maestro di scuola per chi poteva pagarlo. In fra tutte le sopradette famiglie su per giù vi erano un 200 abitanti; aggiungi ai cristiani un trecento animali fra pecore, capre, buoi, porci e somari, che fanno parte comune coi poveri, ed avrai la cifra di cinquecento esseri animati, tutti abitatori di quei affumicati tuguri. </br> Eppure colà si trovavano vecchi gloriosi mutilati e veterani di Napoleone, crivellati di ferite prese in Spagna, Prussia, in Austria, o contro i Cosacchi del Don; colà si trovavano uomini che avevano sostenuto le turpitudini Borboniche, Repubblicane, Murattiane, Bonapartiste, e che so io quanti altri malanni. Colà si trovavano vecchie onorate, che avevano mantenuto illibato il proprio onore dalle sozzure francesi, giacobine e spagnole, nei torbidi tempi in cui l'uomo fidava nelle sue forze la propria difesa, poiché i governi, mentre attendevano a macellarsi tra loro, fucilavano uomini inermi per bisogno di sangue, si incarceravano innocenti per bisogno di denari, per sete di vendetta. Quei vecchi nelle lunghe serate d'inverno si raccontavano le meravigliose storie della burrascosa loro vita, le battaglie vinte, gli atti di valore compiuti, il sangue che scorreva a torrenti pei campi di battaglia seminati di morti e feriti, e ciò temprava gli animi nostri ad istinti bellicosi e guerreschi. </br> In una di quelle case di cui ora vi ho parlato, la prima domenica di giugno dell'anno 1830 nacqui io da Francesco Crocco Donatelli e da Maria Gera di Santo Mauro.
===Citazioni===
*Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!... Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.
*Disperazione e miseria sono con noi. La morte ed il carcere è serbata ai miseri! Eppure abbiamo un padrone in cielo, Iddio, un signore in terra, il Re: in quei tempi avevamo Francesco II per Re, Maria Cristina per Regina; i santa ed il Re buono dei Napoletani; ma essi pensavano alle feste ed alla gloria, mentre, noi morivamo di fame.
*Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
*Il grido d'onore dei miei satelliti era un evviva pel caduto Francesco II (da me costantemente aborrito), l'emblema una bandiera bianca con nastri azzurri; le armi ci erano fornite segretamente; i cavalli in parte requisiti e in parte avuti in dono.
*Non la mia povera penna deve descrivere la storia dell'insurrezione della Basilicata, altri che sono dotti e letterati avranno in proposito scritti volumi, che a me non fu e non sarà dato di leggere, posso però con sicura coscienza affermare che in quei giorni non commisi atti disonesti, ho fatto sempre e dovunque il mio dovere, mostrandomi audace ed intrepido nei momenti di maggior pericolo. Fremeva a me riabilitarmi specialmente di fronte ai paesani, e far vedere ch'ero pronto a dare il sangue mio per l'idea liberale, cercavo tutti i mezzi per distinguermi e così avere persone che potessero a tempo opportuno testimoniare in mio favore
*Ma era scritto ch'io non avessi pace mai; mia madre mi aveva profetizzato serpente, ed io da rettile velenoso dovevo avvelenare il mio paese, la mia bella regione e rendermi celebre per atti briganteschi.
*I moti reazionari soffocati in sul nascere non lasciarono tracce profonde nei vari paesi. La mano ferrea destinata a domare la reazione seppe vincere colla forza e colla clemenza: le poche vittime della controreazione sono da incolparsi alle inimicizie paesane, a basse vendette cittadine, più che al rigore d'una legge che doveva essere marziale. </br> Molti di coloro che avevano gridato, «Viva Francesco II», «Viva Crocco», all'arrivo delle truppe gridarono «Viva Vittorio», «Viva Cialdini» e passarono per liberali come furono da noi creduti dei reazionari.
*Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il [[José Borjes|Borjes]] generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie. </br> Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto. </br> Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli.
*Un battaglione di guardia nazionale avanzò di fronte e giunto a portata di tiro aprì il fuoco; noi rispondemmo tosto ed ai primi colpi cadde, come seppi di poi, il figlio di mio zio, Michele Crocco, esattore della fondiaria. La lotta era ingaggiata arditamente da ambo le parti, piovevano le palle ch'era un piacere a vederle smuovere il suolo asciutto, quando due compagnie strisciando al suolo giunsero non viste sulla nostra destra e ci attaccarono alla baionetta.
*Oh, perché il Borbone non seppe utilizzare tanto valore e tanto eroismo così spontaneo, nei figli di questa forte regione, cosicché il potente esercito borbonico fu messo in fuga da un pugno di giovanotti e questi furono chiamati eroi, e vili quelli? La verità di quelle facili vittorie, la causa delle fughe, il facile sbandarsi..... e chi nol sa! </br> Bisognava vedere un quartiere militare borbonico che cosa era; ed io lo vidi e lo conobbi. Ho visto quante infamie si commettevano, e la frusta, il bastone e le fucilazioni sommarie, e le punizioni tremende, di guisachè in noi soldati prevaleva il concetto: «Questo regno è tuo e de' tuoi sbirri, difendili da te e con i tuoi, non io morirò per la gloria tua e per conservare sul tuo capo la corona». </br> Ma qualcuno mi dirà, e con ragione, come mai tu che conoscevi le infamie del Borbone, dopo la caduta di questi, ti sei rimescolato nel fango ed hai messo tu ed i tuoi compagni alla mercé d'una causa, che aveva destato in te tanto orrore. </br> Non si parli di me, io allora mi ero già macchiato le mani di sangue, la mia persona era cercata, lottavo per vivere, ero il serpente ricordato dalla povera mia madre, morta pazza nel manicomio di Aversa.
*[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] era figlio di un povero cancelliere, eppure macellando milioni di uomini, compreso mio zio Martino, arrivò ad essere un grand'uomo, ma finalmente, per aver voluto troppo, perdé tutto, e, come me, finì la vita prigioniero, lui a S. Elena, guardato a vista dai soldati inglesi, io nel bagno di S. Stefano, sotto la rigida sorveglianza delle sentinelle dell'esercito italiano.
*Prima del 1861, quando nel trono di Napoli regnava Franceschiello, molto dell'elemento che costituiva la mia banda, proveniva dalle angherie sbirresche degli sgherri di Del Carretto, da persone che non avevano voluto piegare la fronte dinanzi a soprusi inauditi, che non vollero vendere l'onore delle loro mogli o delle giovane figlie a signorotti prepotenti, e si videro perciò perseguitati, posti all'indice quali malviventi, vagabondi, persone facili a delinquere. </br> Dopo il governo di Vittorio Emanuele concorsero invece ad aumentare le nostre file i molti perseguitati dall'elemento cosiddetto controreazionario, che con spradoneggiante spavalderia, sotto l'usbergo della legge, commetteva infamie di certo non inferiori a quelle dei briganti, e con vendette basse e vigliacche denunziava padroni e servi alla polizia per sbarazzarsi di nemici personali.
===[[Excipit]]===
Io non ho mai potuto comprendere come sia composto il consorzio sociale; so che il disonesto nessuno lo può vedere, tutti lo fuggono, la legge non lo capisce….. e poi si chiama scellerato colui che lo assassina….. e non si vuole affatto comprendere come non tutti gli uomini siano degni di vivere.
==Citazioni su Carmine Crocco==
*Alto della persona 1,75 cm, robusto, svelto, con occhio indagatore, sospettoso, attento. Non vi è nel suo corpo di straordinario che la grandezza e la sporgenza dei seni frontali e delle arcate orbitali, e un cranio rispetto alla statura non molto grande (55 cm di circonferenza massima). La circonferenza toracica è di 92 cm, la persona è ancora dritta e resistente, dopo una vita agitata, piena di stenti, di sofferenze, di timori e di pericoli; è una intelligenza non ricca al certo, né libera da superstizioni (porta il rosario al collo, amuleti), ma chiara, ordinata e sicura. Non è andato a scuola, ma nella sua vita di pastore, un po' da sé, un po' aiutato, imparò a leggere e scrivere, in tal modo da poter esprimere i suoi pensieri sulla carta e facendosi comprendere molto bene [...]. Eppure in mezzo a questo apparente deserto di affettività e di sentimenti, in mezzo alle rovine e alle devastazioni che produceva, quanti atti nobili e generosi! Prima che qualcuno si fosse arruolato tra i suoi briganti, ne scrutava la vita, l'animo: lo prendeva se era fermamente deciso e se doveva vendicarsi di qualche ingiustizia, lo mandava via se era un imbelle, non avesse nulla da vendicare o fosse spinto da solo puerile capriccio. Voleva e imponeva che fossero rispettate le donne oneste, maritate o zitelle; che non si facesse male oltre il necessario e non si eccedesse nella misura della vendetta per compiere la quale era inesorabile: a molte giovani che non avevano come maritarsi regalò denaro; a dei poveri contadini comprò armenti ed utensili di lavoro [...]. Furono questi alcuni degli atti nobili compiuti da Crocco, che lo resero tra gli umili ed i poveri popolare e beneamato, che gli crearono un'aureola come a quasi tutti i grandi briganti – e sono questi atti tutti che ce lo rivelano nella sua vera natura di delinquente primitivo, capace in verità di grandi reati, ma anche di generosità, di sentimenti nobili, di belle azioni. ([[Pasquale Penta]])
*Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. ([[José Borjes]])
*Appellantesi generale, [...] intento più a rapinare che alla causa regia. ([[Giacinto de' Sivo]])
*Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti. ([[Benedetto Croce]])
*Carmine Crocco, nato in un mondo di violenze e soprusi, lui stesso violento e ribelle verso l'esistente, vede arrivare con i bersaglieri toscopadani un disordine maggiore, più gravi ingiustizie e soprusi, il delitto elevato a legge. E così diventa capobrigante, un resistente ante litteram, un genio militare fra i più brillanti che l'Italia abbia avuto. ([[Nicola Zitara]])
*Carmine Donatello Crocco fu un bellissimo uomo, alto, slanciato, con ventre magro e torso grande, amplissime le spalle, ladro, assassino, disertore dell'esercito borbonico, lancia spezzata dei liberali nell'insurrezione lucana, garibaldino e poi ancora disertore, assassino ancora, ladro sempre. Fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del "popele bass", contro la durezza dei piemontesi che han portato con loro tristi novità, tasse, sequestri, sfratti e fucilazioni, ma soprattutto contro i loro alleati, i signori, dove si acclama a re Francesco II di Borbone, in quanto anche lui è stato vittima dei galantuomini liberali. ([[Carlo Alianello]])
*Condannato per diserzione a vent'anni di carcere, ne era evaso, si era dato alla macchia, e in poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della [[Basilicata|Lucania]] non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero.</br>[...] Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche, perché, sebbene mezzo analfabeta, possedeva un'oratoria immaginosa e apocalittica. ([[Indro Montanelli]])
*Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare. ([[Basilide Del Zio]])
*Ha una intelligenza non comune, qualità di capo e notevole ascendente sul "basso popolo" e sui contadini con i quali ha sempre diviso privazioni e ingiustizie e nutrito un radicato rancore contro chi si arricchisce ai danni del povero. Poco conta se Crocco non ha mai nascosto i suoi risentimenti nei confronti dei vecchi sovrani [...] Quel che conta per i legittimisti lucani è il risentimento che questo ribelle prova nei confronti di chi non ha mantenuto la promessa fattagli. Come tutti i contadini, anche Crocco guarda con ira chi gli ha fatto un torto. Quegli stessi motivi che, nell'agosto del 1860, lo hanno posto contro il potere costituito, lo pongono ora contro il nuovo regime. Nessuna ideologia politica e tanto meno nessun sentimento di devozione nei confronti dell'antico sovrano lo spingono a trattare con chi, in Basilicata, crede ancora possibile il ritorno dell'antico regime. ([[Tommaso Pedio]])
*Il Crocco a differenza di altri capibanda, che infestarono la Sicilia, le Calabrie e l'Abruzzo, nelle numerose sue escursioni, dà la prova di una logica tattica di un concetto chiaro ed ordinato nel disporre il piano delle operazioni nella piccola guerra. All'opposto degli altri, che sogliono sbandarsi paurosamente all'arrivo della truppa, egli ne accetta spesso il combattimento in aperta campagna e sa trincerarsi in posizioni favorevoli. "Attaccato alla baionetta" resiste all'urto e risponde col "contr'assalto". Qualche volta ricorre allo stratagemma militare; fa' saltare ponti per interrompere la strada, taglia fili telegrafici per interrompere le comunicazioni. Quale capitano della sua masnada, ebbe la potenza di infondere il coraggio nell'animo dei suoi; sopperì con la forza della sua autorità a difetti di armamento; d'istruzione e di disciplina. ([[Eugenio Massa]])
*In tale gruppo così numeroso e composto da elementi eterogenei, poteva apparire quasi assurdo cercare disciplina, ma la disciplina perfetta c'era, perché, qualunque fossero le sue caratteristiche, Crocco è stato senza dubbio un temuto comandante. ([[Charles Dickens]])
*Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali. ([[Renzo Del Carria]])
*Non era un patriota, bensì un criminale comune feroce e sanguinario. ([[Arrigo Petacco]])
*Omicida e ladrone dianzi uscito dalle galere, che s'intitolò Generale per Francesco II e tolse a luogotenenti due o tre similmente ladroni e micidiali, cui decorò del grado di colonnelli e di maggiori. ([[Luigi Zini]])
*Sanguigno, carnale, irruente l'altro, forte e ben piantato, con i tratti grossi del cafone vero: intelligenza pronta, intuitiva che si traduceva subito in azione, non temeraria, ragionata [...]. Un grandissimo, carismatico trascinatore. ([[Pino Aprile]])
*Un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango. ([[Andrea Camilleri]])
*Un tristo, un ladro, un assassino. ([[Vittorio Bersezio]])
*Un uomo che uscito dalla plebe, la signoreggiò; nemico ai notabili, li ebbe a piè; nato ne' campi, penetrò nelle città e per brev'ora vi fu principe; le mani sordide di sangue ebbero strette e baci di riverenza dai sacerdoti fautori suoi; fu condottiero di reazioni civili ei non d'altro ingordo che d'oro; e da cinque e più anni di prede ritrasse tanto da gratificarsi porporati o, se gli dura la vita, da morire in odore d'uomo dabbene: uomo di leggenda, tra genti avvezze a giurare sulla santità delle coltelle o irridere alla virtù del campestro. ([[Enrico Pani Rossi]])
*Uno dei più geniali capibanda che operarono nel sud tra il 1860 e il 1864. [...] La sua banda crebbe rapidamente e resistette vigorosamente agli attacchi dell'esercito italiano. ([[Mario Brunetti]])
==Bibliografia==
*Carmine Crocco, ''[http://www.parcostorico.it/files/resourcesmodule/@random44a81683e9b64/1151924512_crocco.PDF Come divenni brigante – Autobiografia]'', a cura di Mario Proto.
*Basilide Del Zio, ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'', Tipografia G. Grieco, 1903.
*Romolo Ribolla, ''[https://www.eleaml.org/rtfsud/voci_dall_ergastolo_crocco.pdf Voci dall'ergastolo]'', E. Loescher, Roma, 1903.
==Altri progetti==
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sistemo quelle tratte da «Voci dall'ergastolo», quella su Garibaldi non era significativa
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[[File:Carmine Crocco (rounded).jpg|thumb|Carmine Crocco]]
'''Carmine Crocco''', detto '''Donatello''' (1830 – 1905), brigante italiano.
==Citazioni di Carmine Crocco==
*[[Francesco II]] era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quand'io in Roma fui messo in prigione, reclamai più volte contro l'ingiusto trattamento che mi si usava. Una volta feci sapere per mezzo del giudice Pianore al re Francesco II che io gli aveva renduto dei grandi servigi, e che in compruova aveva due lettere che al re medesimo erano spedite da Bari. In risposta mi si fece sapere che il re medesimo non poteva ammettermi alla sua presenza per non compromettersi colle Potenze, ma che però mi confortava a stare di buon animo. Lo stesso mi fece ripetere altra volta, per monsignore Matteucci. Le autorità pontificie poi mi fecero sentire che esse non mi potevano mettere in libertà, perché il Governo italiano le avrebbe accusato alle Potenze estere di favoritismo e di protezione verso i briganti. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
{{Int|Citato in ''Voci dall'ergastolo''}}
*Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde. (p. 61)
*È una cosa impossibile pensare all'[[anarchia]]; anche Sparta, Tebe, Corinto, Atene furono sotto l'anarchia, e che vantaggi ne ebbero? (p. 61)
*Senza dubbio, ho fatto del male alla società, ma io facevo per difendere la mia vita; per essa avrei dato fuoco a tutto il mondo. (p. 62)
*{{NDR|Sulla [[camorra]]}} È la cosa più cattiva del mondo; in essa c'è un sacco di mascalzoni, di miserabili; i camorristi sono come gli anarchici, cospirano sempre, ma sono schiacciati. (p. 63)
*Quando passavo io tutti mi venivano appresso sicuri, io andavo avanti e dicevo: se volete esser sicuri venite dietro di me: perché io ero astuto, con uno strattagemma ero capace di andare in mezzo all'esercito nemico senza farmi riconoscere. (p. 64)
===Attribuite===
*E intorno a noi il timore e la complicità di un popolo. Quel popolo che disprezzato da regi funzionari ed infidi piemontesi sentiva forte sulla pelle che a noi era negato ogni diritto, anche la dignità di uomini. E chi poteva vendicarli se non noi, accomunati dallo stesso destino? Cafoni anche noi, non più disposti a chinare il capo. Calpestati, come l'erba dagli zoccoli dei cavalli, calpestati ci vendicammo. Molti, molti si illusero di poterci usare per le rivoluzioni. Le loro rivoluzioni. Ma libertà non è cambiare padrone. Non è parola vana ed astratta. È dire senza timore, È MIO, e sentire forte il possesso di qualcosa, a cominciare dall'anima. È vivere di ciò che si ama. Vento forte ed impetuoso, in ogni generazione rinasce. Così è stato, e così sempre sarà... (il personaggio di Crocco in ''[http://www.consiglio.basilicata.it/pubblicazioni/grancia/grancia.pdf La storia bandita]'', spettacolo del Parco della Grancia, pag. 20)
==''Come divenni brigante''==
===[[Incipit]]===
Il giorno 27 marzo dei 1889 dal bagno di S. Stefano, ove sconto la mia pena, comincio a scrivere i miei ricordi; da questo mio scritto non aspettare cose che l'anima dell'uomo si rallegri, ma bensì dovrà rattristarsi ed inorridire. </br> Nel Circondario di Melfi, Provincia di Basilicata, è posto il mio paese detto Rionero in Vulture, desso è fabbricato sul pendio di una collina a levante della montagna detta Monticchio, ed il suo tenimento è coperto di vigne, oliveti, ortaglie, castagneti, campi, boschi e pascoli di meravigliosa vegetazione. Secondo alcuno la sua popolazione è di 12.000 abitanti fra i quali trovasi il vero tipo dei Lucani, di cui fa menzione Telemaco. A mezzogiorno di questo bel paese, distaccato a pochi metri dal corpo del paese stesso, si trovano una ventina di case ad un sol piano collocate al pendio di una ripa che si eleva all'altezza varia tra i 25 e 50 metri. Ognuna di dette casarelle era abitata da una famigliola di poveri pastori e coltivatori di campagna, i quali colla fatica tenevano lontano la miseria e la fame. Non mancava però fra quella gente il calzolaio, spia segreta della polizia borbonica, lo scalpellino, qualche decurione, la comare pettegola il sarto ed il maestro di scuola per chi poteva pagarlo. In fra tutte le sopradette famiglie su per giù vi erano un 200 abitanti; aggiungi ai cristiani un trecento animali fra pecore, capre, buoi, porci e somari, che fanno parte comune coi poveri, ed avrai la cifra di cinquecento esseri animati, tutti abitatori di quei affumicati tuguri. </br> Eppure colà si trovavano vecchi gloriosi mutilati e veterani di Napoleone, crivellati di ferite prese in Spagna, Prussia, in Austria, o contro i Cosacchi del Don; colà si trovavano uomini che avevano sostenuto le turpitudini Borboniche, Repubblicane, Murattiane, Bonapartiste, e che so io quanti altri malanni. Colà si trovavano vecchie onorate, che avevano mantenuto illibato il proprio onore dalle sozzure francesi, giacobine e spagnole, nei torbidi tempi in cui l'uomo fidava nelle sue forze la propria difesa, poiché i governi, mentre attendevano a macellarsi tra loro, fucilavano uomini inermi per bisogno di sangue, si incarceravano innocenti per bisogno di denari, per sete di vendetta. Quei vecchi nelle lunghe serate d'inverno si raccontavano le meravigliose storie della burrascosa loro vita, le battaglie vinte, gli atti di valore compiuti, il sangue che scorreva a torrenti pei campi di battaglia seminati di morti e feriti, e ciò temprava gli animi nostri ad istinti bellicosi e guerreschi. </br> In una di quelle case di cui ora vi ho parlato, la prima domenica di giugno dell'anno 1830 nacqui io da Francesco Crocco Donatelli e da Maria Gera di Santo Mauro.
===Citazioni===
*Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!... Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.
*Disperazione e miseria sono con noi. La morte ed il carcere è serbata ai miseri! Eppure abbiamo un padrone in cielo, Iddio, un signore in terra, il Re: in quei tempi avevamo Francesco II per Re, Maria Cristina per Regina; i santa ed il Re buono dei Napoletani; ma essi pensavano alle feste ed alla gloria, mentre, noi morivamo di fame.
*Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
*Il grido d'onore dei miei satelliti era un evviva pel caduto Francesco II (da me costantemente aborrito), l'emblema una bandiera bianca con nastri azzurri; le armi ci erano fornite segretamente; i cavalli in parte requisiti e in parte avuti in dono.
*Non la mia povera penna deve descrivere la storia dell'insurrezione della Basilicata, altri che sono dotti e letterati avranno in proposito scritti volumi, che a me non fu e non sarà dato di leggere, posso però con sicura coscienza affermare che in quei giorni non commisi atti disonesti, ho fatto sempre e dovunque il mio dovere, mostrandomi audace ed intrepido nei momenti di maggior pericolo. Fremeva a me riabilitarmi specialmente di fronte ai paesani, e far vedere ch'ero pronto a dare il sangue mio per l'idea liberale, cercavo tutti i mezzi per distinguermi e così avere persone che potessero a tempo opportuno testimoniare in mio favore
*Ma era scritto ch'io non avessi pace mai; mia madre mi aveva profetizzato serpente, ed io da rettile velenoso dovevo avvelenare il mio paese, la mia bella regione e rendermi celebre per atti briganteschi.
*I moti reazionari soffocati in sul nascere non lasciarono tracce profonde nei vari paesi. La mano ferrea destinata a domare la reazione seppe vincere colla forza e colla clemenza: le poche vittime della controreazione sono da incolparsi alle inimicizie paesane, a basse vendette cittadine, più che al rigore d'una legge che doveva essere marziale. </br> Molti di coloro che avevano gridato, «Viva Francesco II», «Viva Crocco», all'arrivo delle truppe gridarono «Viva Vittorio», «Viva Cialdini» e passarono per liberali come furono da noi creduti dei reazionari.
*Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il [[José Borjes|Borjes]] generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie. </br> Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto. </br> Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli.
*Un battaglione di guardia nazionale avanzò di fronte e giunto a portata di tiro aprì il fuoco; noi rispondemmo tosto ed ai primi colpi cadde, come seppi di poi, il figlio di mio zio, Michele Crocco, esattore della fondiaria. La lotta era ingaggiata arditamente da ambo le parti, piovevano le palle ch'era un piacere a vederle smuovere il suolo asciutto, quando due compagnie strisciando al suolo giunsero non viste sulla nostra destra e ci attaccarono alla baionetta.
*Oh, perché il Borbone non seppe utilizzare tanto valore e tanto eroismo così spontaneo, nei figli di questa forte regione, cosicché il potente esercito borbonico fu messo in fuga da un pugno di giovanotti e questi furono chiamati eroi, e vili quelli? La verità di quelle facili vittorie, la causa delle fughe, il facile sbandarsi..... e chi nol sa! </br> Bisognava vedere un quartiere militare borbonico che cosa era; ed io lo vidi e lo conobbi. Ho visto quante infamie si commettevano, e la frusta, il bastone e le fucilazioni sommarie, e le punizioni tremende, di guisachè in noi soldati prevaleva il concetto: «Questo regno è tuo e de' tuoi sbirri, difendili da te e con i tuoi, non io morirò per la gloria tua e per conservare sul tuo capo la corona». </br> Ma qualcuno mi dirà, e con ragione, come mai tu che conoscevi le infamie del Borbone, dopo la caduta di questi, ti sei rimescolato nel fango ed hai messo tu ed i tuoi compagni alla mercé d'una causa, che aveva destato in te tanto orrore. </br> Non si parli di me, io allora mi ero già macchiato le mani di sangue, la mia persona era cercata, lottavo per vivere, ero il serpente ricordato dalla povera mia madre, morta pazza nel manicomio di Aversa.
*[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] era figlio di un povero cancelliere, eppure macellando milioni di uomini, compreso mio zio Martino, arrivò ad essere un grand'uomo, ma finalmente, per aver voluto troppo, perdé tutto, e, come me, finì la vita prigioniero, lui a S. Elena, guardato a vista dai soldati inglesi, io nel bagno di S. Stefano, sotto la rigida sorveglianza delle sentinelle dell'esercito italiano.
*Prima del 1861, quando nel trono di Napoli regnava Franceschiello, molto dell'elemento che costituiva la mia banda, proveniva dalle angherie sbirresche degli sgherri di Del Carretto, da persone che non avevano voluto piegare la fronte dinanzi a soprusi inauditi, che non vollero vendere l'onore delle loro mogli o delle giovane figlie a signorotti prepotenti, e si videro perciò perseguitati, posti all'indice quali malviventi, vagabondi, persone facili a delinquere. </br> Dopo il governo di Vittorio Emanuele concorsero invece ad aumentare le nostre file i molti perseguitati dall'elemento cosiddetto controreazionario, che con spradoneggiante spavalderia, sotto l'usbergo della legge, commetteva infamie di certo non inferiori a quelle dei briganti, e con vendette basse e vigliacche denunziava padroni e servi alla polizia per sbarazzarsi di nemici personali.
===[[Excipit]]===
Io non ho mai potuto comprendere come sia composto il consorzio sociale; so che il disonesto nessuno lo può vedere, tutti lo fuggono, la legge non lo capisce….. e poi si chiama scellerato colui che lo assassina….. e non si vuole affatto comprendere come non tutti gli uomini siano degni di vivere.
==Citazioni su Carmine Crocco==
*Alto della persona 1,75 cm, robusto, svelto, con occhio indagatore, sospettoso, attento. Non vi è nel suo corpo di straordinario che la grandezza e la sporgenza dei seni frontali e delle arcate orbitali, e un cranio rispetto alla statura non molto grande (55 cm di circonferenza massima). La circonferenza toracica è di 92 cm, la persona è ancora dritta e resistente, dopo una vita agitata, piena di stenti, di sofferenze, di timori e di pericoli; è una intelligenza non ricca al certo, né libera da superstizioni (porta il rosario al collo, amuleti), ma chiara, ordinata e sicura. Non è andato a scuola, ma nella sua vita di pastore, un po' da sé, un po' aiutato, imparò a leggere e scrivere, in tal modo da poter esprimere i suoi pensieri sulla carta e facendosi comprendere molto bene [...]. Eppure in mezzo a questo apparente deserto di affettività e di sentimenti, in mezzo alle rovine e alle devastazioni che produceva, quanti atti nobili e generosi! Prima che qualcuno si fosse arruolato tra i suoi briganti, ne scrutava la vita, l'animo: lo prendeva se era fermamente deciso e se doveva vendicarsi di qualche ingiustizia, lo mandava via se era un imbelle, non avesse nulla da vendicare o fosse spinto da solo puerile capriccio. Voleva e imponeva che fossero rispettate le donne oneste, maritate o zitelle; che non si facesse male oltre il necessario e non si eccedesse nella misura della vendetta per compiere la quale era inesorabile: a molte giovani che non avevano come maritarsi regalò denaro; a dei poveri contadini comprò armenti ed utensili di lavoro [...]. Furono questi alcuni degli atti nobili compiuti da Crocco, che lo resero tra gli umili ed i poveri popolare e beneamato, che gli crearono un'aureola come a quasi tutti i grandi briganti – e sono questi atti tutti che ce lo rivelano nella sua vera natura di delinquente primitivo, capace in verità di grandi reati, ma anche di generosità, di sentimenti nobili, di belle azioni. ([[Pasquale Penta]])
*Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. ([[José Borjes]])
*Appellantesi generale, [...] intento più a rapinare che alla causa regia. ([[Giacinto de' Sivo]])
*Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti. ([[Benedetto Croce]])
*Carmine Crocco, nato in un mondo di violenze e soprusi, lui stesso violento e ribelle verso l'esistente, vede arrivare con i bersaglieri toscopadani un disordine maggiore, più gravi ingiustizie e soprusi, il delitto elevato a legge. E così diventa capobrigante, un resistente ante litteram, un genio militare fra i più brillanti che l'Italia abbia avuto. ([[Nicola Zitara]])
*Carmine Donatello Crocco fu un bellissimo uomo, alto, slanciato, con ventre magro e torso grande, amplissime le spalle, ladro, assassino, disertore dell'esercito borbonico, lancia spezzata dei liberali nell'insurrezione lucana, garibaldino e poi ancora disertore, assassino ancora, ladro sempre. Fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del "popele bass", contro la durezza dei piemontesi che han portato con loro tristi novità, tasse, sequestri, sfratti e fucilazioni, ma soprattutto contro i loro alleati, i signori, dove si acclama a re Francesco II di Borbone, in quanto anche lui è stato vittima dei galantuomini liberali. ([[Carlo Alianello]])
*Condannato per diserzione a vent'anni di carcere, ne era evaso, si era dato alla macchia, e in poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della [[Basilicata|Lucania]] non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero.</br>[...] Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche, perché, sebbene mezzo analfabeta, possedeva un'oratoria immaginosa e apocalittica. ([[Indro Montanelli]])
*Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare. ([[Basilide Del Zio]])
*Ha una intelligenza non comune, qualità di capo e notevole ascendente sul "basso popolo" e sui contadini con i quali ha sempre diviso privazioni e ingiustizie e nutrito un radicato rancore contro chi si arricchisce ai danni del povero. Poco conta se Crocco non ha mai nascosto i suoi risentimenti nei confronti dei vecchi sovrani [...] Quel che conta per i legittimisti lucani è il risentimento che questo ribelle prova nei confronti di chi non ha mantenuto la promessa fattagli. Come tutti i contadini, anche Crocco guarda con ira chi gli ha fatto un torto. Quegli stessi motivi che, nell'agosto del 1860, lo hanno posto contro il potere costituito, lo pongono ora contro il nuovo regime. Nessuna ideologia politica e tanto meno nessun sentimento di devozione nei confronti dell'antico sovrano lo spingono a trattare con chi, in Basilicata, crede ancora possibile il ritorno dell'antico regime. ([[Tommaso Pedio]])
*Il Crocco a differenza di altri capibanda, che infestarono la Sicilia, le Calabrie e l'Abruzzo, nelle numerose sue escursioni, dà la prova di una logica tattica di un concetto chiaro ed ordinato nel disporre il piano delle operazioni nella piccola guerra. All'opposto degli altri, che sogliono sbandarsi paurosamente all'arrivo della truppa, egli ne accetta spesso il combattimento in aperta campagna e sa trincerarsi in posizioni favorevoli. "Attaccato alla baionetta" resiste all'urto e risponde col "contr'assalto". Qualche volta ricorre allo stratagemma militare; fa' saltare ponti per interrompere la strada, taglia fili telegrafici per interrompere le comunicazioni. Quale capitano della sua masnada, ebbe la potenza di infondere il coraggio nell'animo dei suoi; sopperì con la forza della sua autorità a difetti di armamento; d'istruzione e di disciplina. ([[Eugenio Massa]])
*In tale gruppo così numeroso e composto da elementi eterogenei, poteva apparire quasi assurdo cercare disciplina, ma la disciplina perfetta c'era, perché, qualunque fossero le sue caratteristiche, Crocco è stato senza dubbio un temuto comandante. ([[Charles Dickens]])
*Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali. ([[Renzo Del Carria]])
*Non era un patriota, bensì un criminale comune feroce e sanguinario. ([[Arrigo Petacco]])
*Omicida e ladrone dianzi uscito dalle galere, che s'intitolò Generale per Francesco II e tolse a luogotenenti due o tre similmente ladroni e micidiali, cui decorò del grado di colonnelli e di maggiori. ([[Luigi Zini]])
*Sanguigno, carnale, irruente l'altro, forte e ben piantato, con i tratti grossi del cafone vero: intelligenza pronta, intuitiva che si traduceva subito in azione, non temeraria, ragionata [...]. Un grandissimo, carismatico trascinatore. ([[Pino Aprile]])
*Un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango. ([[Andrea Camilleri]])
*Un tristo, un ladro, un assassino. ([[Vittorio Bersezio]])
*Un uomo che uscito dalla plebe, la signoreggiò; nemico ai notabili, li ebbe a piè; nato ne' campi, penetrò nelle città e per brev'ora vi fu principe; le mani sordide di sangue ebbero strette e baci di riverenza dai sacerdoti fautori suoi; fu condottiero di reazioni civili ei non d'altro ingordo che d'oro; e da cinque e più anni di prede ritrasse tanto da gratificarsi porporati o, se gli dura la vita, da morire in odore d'uomo dabbene: uomo di leggenda, tra genti avvezze a giurare sulla santità delle coltelle o irridere alla virtù del campestro. ([[Enrico Pani Rossi]])
*Uno dei più geniali capibanda che operarono nel sud tra il 1860 e il 1864. [...] La sua banda crebbe rapidamente e resistette vigorosamente agli attacchi dell'esercito italiano. ([[Mario Brunetti]])
==Bibliografia==
*Carmine Crocco, ''[http://www.parcostorico.it/files/resourcesmodule/@random44a81683e9b64/1151924512_crocco.PDF Come divenni brigante – Autobiografia]'', a cura di Mario Proto.
*Basilide Del Zio, ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'', Tipografia G. Grieco, 1903.
*Romolo Ribolla, ''[https://www.eleaml.org/rtfsud/voci_dall_ergastolo_crocco.pdf Voci dall'ergastolo]'', E. Loescher, Roma, 1903.
==Altri progetti==
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[[File:Carmine Crocco (rounded).jpg|thumb|Carmine Crocco]]
'''Carmine Crocco''', detto '''Donatello''' (1830 – 1905), brigante italiano.
==Citazioni di Carmine Crocco==
*[[Francesco II]] era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quand'io in Roma fui messo in prigione, reclamai più volte contro l'ingiusto trattamento che mi si usava. Una volta feci sapere per mezzo del giudice Pianore al re Francesco II che io gli aveva renduto dei grandi servigi, e che in compruova aveva due lettere che al re medesimo erano spedite da Bari. In risposta mi si fece sapere che il re medesimo non poteva ammettermi alla sua presenza per non compromettersi colle Potenze, ma che però mi confortava a stare di buon animo. Lo stesso mi fece ripetere altra volta, per monsignore Matteucci. Le autorità pontificie poi mi fecero sentire che esse non mi potevano mettere in libertà, perché il Governo italiano le avrebbe accusato alle Potenze estere di favoritismo e di protezione verso i briganti. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
{{Int|Citato in ''Voci dall'ergastolo''}}
*Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde. (p. 61)
*È una cosa impossibile pensare all'[[anarchia]]; anche Sparta, Tebe, Corinto, Atene furono sotto l'anarchia, e che vantaggi ne ebbero? (p. 61)
*Senza dubbio, ho fatto del male alla società, ma io facevo per difendere la mia vita; per essa avrei dato fuoco a tutto il mondo. (p. 62)
*{{NDR|Sulla [[camorra]]}} È la cosa più cattiva del mondo; in essa c'è un sacco di mascalzoni, di miserabili; i camorristi sono come gli anarchici, cospirano sempre, ma sono schiacciati. (p. 63)
*Quando passavo io tutti mi venivano appresso sicuri, io andavo avanti e dicevo: se volete esser sicuri venite dietro di me: perché io ero astuto, con uno strattagemma ero capace di andare in mezzo all'esercito nemico senza farmi riconoscere. (p. 64)
==''Come divenni brigante''==
===[[Incipit]]===
Il giorno 27 marzo dei 1889 dal bagno di S. Stefano, ove sconto la mia pena, comincio a scrivere i miei ricordi; da questo mio scritto non aspettare cose che l'anima dell'uomo si rallegri, ma bensì dovrà rattristarsi ed inorridire. </br> Nel Circondario di Melfi, Provincia di Basilicata, è posto il mio paese detto Rionero in Vulture, desso è fabbricato sul pendio di una collina a levante della montagna detta Monticchio, ed il suo tenimento è coperto di vigne, oliveti, ortaglie, castagneti, campi, boschi e pascoli di meravigliosa vegetazione. Secondo alcuno la sua popolazione è di 12.000 abitanti fra i quali trovasi il vero tipo dei Lucani, di cui fa menzione Telemaco. A mezzogiorno di questo bel paese, distaccato a pochi metri dal corpo del paese stesso, si trovano una ventina di case ad un sol piano collocate al pendio di una ripa che si eleva all'altezza varia tra i 25 e 50 metri. Ognuna di dette casarelle era abitata da una famigliola di poveri pastori e coltivatori di campagna, i quali colla fatica tenevano lontano la miseria e la fame. Non mancava però fra quella gente il calzolaio, spia segreta della polizia borbonica, lo scalpellino, qualche decurione, la comare pettegola il sarto ed il maestro di scuola per chi poteva pagarlo. In fra tutte le sopradette famiglie su per giù vi erano un 200 abitanti; aggiungi ai cristiani un trecento animali fra pecore, capre, buoi, porci e somari, che fanno parte comune coi poveri, ed avrai la cifra di cinquecento esseri animati, tutti abitatori di quei affumicati tuguri. </br> Eppure colà si trovavano vecchi gloriosi mutilati e veterani di Napoleone, crivellati di ferite prese in Spagna, Prussia, in Austria, o contro i Cosacchi del Don; colà si trovavano uomini che avevano sostenuto le turpitudini Borboniche, Repubblicane, Murattiane, Bonapartiste, e che so io quanti altri malanni. Colà si trovavano vecchie onorate, che avevano mantenuto illibato il proprio onore dalle sozzure francesi, giacobine e spagnole, nei torbidi tempi in cui l'uomo fidava nelle sue forze la propria difesa, poiché i governi, mentre attendevano a macellarsi tra loro, fucilavano uomini inermi per bisogno di sangue, si incarceravano innocenti per bisogno di denari, per sete di vendetta. Quei vecchi nelle lunghe serate d'inverno si raccontavano le meravigliose storie della burrascosa loro vita, le battaglie vinte, gli atti di valore compiuti, il sangue che scorreva a torrenti pei campi di battaglia seminati di morti e feriti, e ciò temprava gli animi nostri ad istinti bellicosi e guerreschi. </br> In una di quelle case di cui ora vi ho parlato, la prima domenica di giugno dell'anno 1830 nacqui io da Francesco Crocco Donatelli e da Maria Gera di Santo Mauro.
===Citazioni===
*Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!... Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.
*Disperazione e miseria sono con noi. La morte ed il carcere è serbata ai miseri! Eppure abbiamo un padrone in cielo, Iddio, un signore in terra, il Re: in quei tempi avevamo Francesco II per Re, Maria Cristina per Regina; i santa ed il Re buono dei Napoletani; ma essi pensavano alle feste ed alla gloria, mentre, noi morivamo di fame.
*Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
*Il grido d'onore dei miei satelliti era un evviva pel caduto Francesco II (da me costantemente aborrito), l'emblema una bandiera bianca con nastri azzurri; le armi ci erano fornite segretamente; i cavalli in parte requisiti e in parte avuti in dono.
*Non la mia povera penna deve descrivere la storia dell'insurrezione della Basilicata, altri che sono dotti e letterati avranno in proposito scritti volumi, che a me non fu e non sarà dato di leggere, posso però con sicura coscienza affermare che in quei giorni non commisi atti disonesti, ho fatto sempre e dovunque il mio dovere, mostrandomi audace ed intrepido nei momenti di maggior pericolo. Fremeva a me riabilitarmi specialmente di fronte ai paesani, e far vedere ch'ero pronto a dare il sangue mio per l'idea liberale, cercavo tutti i mezzi per distinguermi e così avere persone che potessero a tempo opportuno testimoniare in mio favore
*Ma era scritto ch'io non avessi pace mai; mia madre mi aveva profetizzato serpente, ed io da rettile velenoso dovevo avvelenare il mio paese, la mia bella regione e rendermi celebre per atti briganteschi.
*I moti reazionari soffocati in sul nascere non lasciarono tracce profonde nei vari paesi. La mano ferrea destinata a domare la reazione seppe vincere colla forza e colla clemenza: le poche vittime della controreazione sono da incolparsi alle inimicizie paesane, a basse vendette cittadine, più che al rigore d'una legge che doveva essere marziale. </br> Molti di coloro che avevano gridato, «Viva Francesco II», «Viva Crocco», all'arrivo delle truppe gridarono «Viva Vittorio», «Viva Cialdini» e passarono per liberali come furono da noi creduti dei reazionari.
*Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il [[José Borjes|Borjes]] generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie. </br> Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto. </br> Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli.
*Un battaglione di guardia nazionale avanzò di fronte e giunto a portata di tiro aprì il fuoco; noi rispondemmo tosto ed ai primi colpi cadde, come seppi di poi, il figlio di mio zio, Michele Crocco, esattore della fondiaria. La lotta era ingaggiata arditamente da ambo le parti, piovevano le palle ch'era un piacere a vederle smuovere il suolo asciutto, quando due compagnie strisciando al suolo giunsero non viste sulla nostra destra e ci attaccarono alla baionetta.
*Oh, perché il Borbone non seppe utilizzare tanto valore e tanto eroismo così spontaneo, nei figli di questa forte regione, cosicché il potente esercito borbonico fu messo in fuga da un pugno di giovanotti e questi furono chiamati eroi, e vili quelli? La verità di quelle facili vittorie, la causa delle fughe, il facile sbandarsi..... e chi nol sa! </br> Bisognava vedere un quartiere militare borbonico che cosa era; ed io lo vidi e lo conobbi. Ho visto quante infamie si commettevano, e la frusta, il bastone e le fucilazioni sommarie, e le punizioni tremende, di guisachè in noi soldati prevaleva il concetto: «Questo regno è tuo e de' tuoi sbirri, difendili da te e con i tuoi, non io morirò per la gloria tua e per conservare sul tuo capo la corona». </br> Ma qualcuno mi dirà, e con ragione, come mai tu che conoscevi le infamie del Borbone, dopo la caduta di questi, ti sei rimescolato nel fango ed hai messo tu ed i tuoi compagni alla mercé d'una causa, che aveva destato in te tanto orrore. </br> Non si parli di me, io allora mi ero già macchiato le mani di sangue, la mia persona era cercata, lottavo per vivere, ero il serpente ricordato dalla povera mia madre, morta pazza nel manicomio di Aversa.
*[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] era figlio di un povero cancelliere, eppure macellando milioni di uomini, compreso mio zio Martino, arrivò ad essere un grand'uomo, ma finalmente, per aver voluto troppo, perdé tutto, e, come me, finì la vita prigioniero, lui a S. Elena, guardato a vista dai soldati inglesi, io nel bagno di S. Stefano, sotto la rigida sorveglianza delle sentinelle dell'esercito italiano.
*Prima del 1861, quando nel trono di Napoli regnava Franceschiello, molto dell'elemento che costituiva la mia banda, proveniva dalle angherie sbirresche degli sgherri di Del Carretto, da persone che non avevano voluto piegare la fronte dinanzi a soprusi inauditi, che non vollero vendere l'onore delle loro mogli o delle giovane figlie a signorotti prepotenti, e si videro perciò perseguitati, posti all'indice quali malviventi, vagabondi, persone facili a delinquere. </br> Dopo il governo di Vittorio Emanuele concorsero invece ad aumentare le nostre file i molti perseguitati dall'elemento cosiddetto controreazionario, che con spradoneggiante spavalderia, sotto l'usbergo della legge, commetteva infamie di certo non inferiori a quelle dei briganti, e con vendette basse e vigliacche denunziava padroni e servi alla polizia per sbarazzarsi di nemici personali.
===[[Excipit]]===
Io non ho mai potuto comprendere come sia composto il consorzio sociale; so che il disonesto nessuno lo può vedere, tutti lo fuggono, la legge non lo capisce….. e poi si chiama scellerato colui che lo assassina….. e non si vuole affatto comprendere come non tutti gli uomini siano degni di vivere.
==Citazioni su Carmine Crocco==
*Alto della persona 1,75 cm, robusto, svelto, con occhio indagatore, sospettoso, attento. Non vi è nel suo corpo di straordinario che la grandezza e la sporgenza dei seni frontali e delle arcate orbitali, e un cranio rispetto alla statura non molto grande (55 cm di circonferenza massima). La circonferenza toracica è di 92 cm, la persona è ancora dritta e resistente, dopo una vita agitata, piena di stenti, di sofferenze, di timori e di pericoli; è una intelligenza non ricca al certo, né libera da superstizioni (porta il rosario al collo, amuleti), ma chiara, ordinata e sicura. Non è andato a scuola, ma nella sua vita di pastore, un po' da sé, un po' aiutato, imparò a leggere e scrivere, in tal modo da poter esprimere i suoi pensieri sulla carta e facendosi comprendere molto bene [...]. Eppure in mezzo a questo apparente deserto di affettività e di sentimenti, in mezzo alle rovine e alle devastazioni che produceva, quanti atti nobili e generosi! Prima che qualcuno si fosse arruolato tra i suoi briganti, ne scrutava la vita, l'animo: lo prendeva se era fermamente deciso e se doveva vendicarsi di qualche ingiustizia, lo mandava via se era un imbelle, non avesse nulla da vendicare o fosse spinto da solo puerile capriccio. Voleva e imponeva che fossero rispettate le donne oneste, maritate o zitelle; che non si facesse male oltre il necessario e non si eccedesse nella misura della vendetta per compiere la quale era inesorabile: a molte giovani che non avevano come maritarsi regalò denaro; a dei poveri contadini comprò armenti ed utensili di lavoro [...]. Furono questi alcuni degli atti nobili compiuti da Crocco, che lo resero tra gli umili ed i poveri popolare e beneamato, che gli crearono un'aureola come a quasi tutti i grandi briganti – e sono questi atti tutti che ce lo rivelano nella sua vera natura di delinquente primitivo, capace in verità di grandi reati, ma anche di generosità, di sentimenti nobili, di belle azioni. ([[Pasquale Penta]])
*Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. ([[José Borjes]])
*Appellantesi generale, [...] intento più a rapinare che alla causa regia. ([[Giacinto de' Sivo]])
*Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti. ([[Benedetto Croce]])
*Carmine Crocco, nato in un mondo di violenze e soprusi, lui stesso violento e ribelle verso l'esistente, vede arrivare con i bersaglieri toscopadani un disordine maggiore, più gravi ingiustizie e soprusi, il delitto elevato a legge. E così diventa capobrigante, un resistente ante litteram, un genio militare fra i più brillanti che l'Italia abbia avuto. ([[Nicola Zitara]])
*Carmine Donatello Crocco fu un bellissimo uomo, alto, slanciato, con ventre magro e torso grande, amplissime le spalle, ladro, assassino, disertore dell'esercito borbonico, lancia spezzata dei liberali nell'insurrezione lucana, garibaldino e poi ancora disertore, assassino ancora, ladro sempre. Fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del "popele bass", contro la durezza dei piemontesi che han portato con loro tristi novità, tasse, sequestri, sfratti e fucilazioni, ma soprattutto contro i loro alleati, i signori, dove si acclama a re Francesco II di Borbone, in quanto anche lui è stato vittima dei galantuomini liberali. ([[Carlo Alianello]])
*Condannato per diserzione a vent'anni di carcere, ne era evaso, si era dato alla macchia, e in poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della [[Basilicata|Lucania]] non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero.</br>[...] Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche, perché, sebbene mezzo analfabeta, possedeva un'oratoria immaginosa e apocalittica. ([[Indro Montanelli]])
*Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare. ([[Basilide Del Zio]])
*Ha una intelligenza non comune, qualità di capo e notevole ascendente sul "basso popolo" e sui contadini con i quali ha sempre diviso privazioni e ingiustizie e nutrito un radicato rancore contro chi si arricchisce ai danni del povero. Poco conta se Crocco non ha mai nascosto i suoi risentimenti nei confronti dei vecchi sovrani [...] Quel che conta per i legittimisti lucani è il risentimento che questo ribelle prova nei confronti di chi non ha mantenuto la promessa fattagli. Come tutti i contadini, anche Crocco guarda con ira chi gli ha fatto un torto. Quegli stessi motivi che, nell'agosto del 1860, lo hanno posto contro il potere costituito, lo pongono ora contro il nuovo regime. Nessuna ideologia politica e tanto meno nessun sentimento di devozione nei confronti dell'antico sovrano lo spingono a trattare con chi, in Basilicata, crede ancora possibile il ritorno dell'antico regime. ([[Tommaso Pedio]])
*Il Crocco a differenza di altri capibanda, che infestarono la Sicilia, le Calabrie e l'Abruzzo, nelle numerose sue escursioni, dà la prova di una logica tattica di un concetto chiaro ed ordinato nel disporre il piano delle operazioni nella piccola guerra. All'opposto degli altri, che sogliono sbandarsi paurosamente all'arrivo della truppa, egli ne accetta spesso il combattimento in aperta campagna e sa trincerarsi in posizioni favorevoli. "Attaccato alla baionetta" resiste all'urto e risponde col "contr'assalto". Qualche volta ricorre allo stratagemma militare; fa' saltare ponti per interrompere la strada, taglia fili telegrafici per interrompere le comunicazioni. Quale capitano della sua masnada, ebbe la potenza di infondere il coraggio nell'animo dei suoi; sopperì con la forza della sua autorità a difetti di armamento; d'istruzione e di disciplina. ([[Eugenio Massa]])
*In tale gruppo così numeroso e composto da elementi eterogenei, poteva apparire quasi assurdo cercare disciplina, ma la disciplina perfetta c'era, perché, qualunque fossero le sue caratteristiche, Crocco è stato senza dubbio un temuto comandante. ([[Charles Dickens]])
*Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali. ([[Renzo Del Carria]])
*Non era un patriota, bensì un criminale comune feroce e sanguinario. ([[Arrigo Petacco]])
*Omicida e ladrone dianzi uscito dalle galere, che s'intitolò Generale per Francesco II e tolse a luogotenenti due o tre similmente ladroni e micidiali, cui decorò del grado di colonnelli e di maggiori. ([[Luigi Zini]])
*Sanguigno, carnale, irruente l'altro, forte e ben piantato, con i tratti grossi del cafone vero: intelligenza pronta, intuitiva che si traduceva subito in azione, non temeraria, ragionata [...]. Un grandissimo, carismatico trascinatore. ([[Pino Aprile]])
*Un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango. ([[Andrea Camilleri]])
*Un tristo, un ladro, un assassino. ([[Vittorio Bersezio]])
*Un uomo che uscito dalla plebe, la signoreggiò; nemico ai notabili, li ebbe a piè; nato ne' campi, penetrò nelle città e per brev'ora vi fu principe; le mani sordide di sangue ebbero strette e baci di riverenza dai sacerdoti fautori suoi; fu condottiero di reazioni civili ei non d'altro ingordo che d'oro; e da cinque e più anni di prede ritrasse tanto da gratificarsi porporati o, se gli dura la vita, da morire in odore d'uomo dabbene: uomo di leggenda, tra genti avvezze a giurare sulla santità delle coltelle o irridere alla virtù del campestro. ([[Enrico Pani Rossi]])
*Uno dei più geniali capibanda che operarono nel sud tra il 1860 e il 1864. [...] La sua banda crebbe rapidamente e resistette vigorosamente agli attacchi dell'esercito italiano. ([[Mario Brunetti]])
==Bibliografia==
*Carmine Crocco, ''[http://www.parcostorico.it/files/resourcesmodule/@random44a81683e9b64/1151924512_crocco.PDF Come divenni brigante – Autobiografia]'', a cura di Mario Proto.
*Basilide Del Zio, ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'', Tipografia G. Grieco, 1903.
*Romolo Ribolla, ''[https://www.eleaml.org/rtfsud/voci_dall_ergastolo_crocco.pdf Voci dall'ergastolo]'', E. Loescher, Roma, 1903.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Briganti italiani]]
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[[File:Carmine Crocco (rounded).jpg|thumb|Carmine Crocco]]
'''Carmine Crocco''', detto '''Donatello''' (1830 – 1905), brigante italiano.
==Citazioni di Carmine Crocco==
*[[Francesco II]] era più infelice di me, perché soffriva insulti e maltrattamenti nel suo palazzo peggio di me. Vigilato e sorvegliato da tre polizie, la papale, la francese e quella del comitato liberale. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
*Quand'io in Roma fui messo in prigione, reclamai più volte contro l'ingiusto trattamento che mi si usava. Una volta feci sapere per mezzo del giudice Pianore al re Francesco II che io gli aveva renduto dei grandi servigi, e che in compruova aveva due lettere che al re medesimo erano spedite da Bari. In risposta mi si fece sapere che il re medesimo non poteva ammettermi alla sua presenza per non compromettersi colle Potenze, ma che però mi confortava a stare di buon animo. Lo stesso mi fece ripetere altra volta, per monsignore Matteucci. Le autorità pontificie poi mi fecero sentire che esse non mi potevano mettere in libertà, perché il Governo italiano le avrebbe accusato alle Potenze estere di favoritismo e di protezione verso i briganti. (citato in ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'')
{{Int|Citato in ''Voci dall'ergastolo''}}
*Il brigante è come la serpe, se non la stuzzichi non ti morde. (p. 61)
*È una cosa impossibile pensare all'[[anarchia]]; anche Sparta, Tebe, Corinto, Atene furono sotto l'anarchia, e che vantaggi ne ebbero? (p. 61)
*Senza dubbio, ho fatto del male alla società, ma io facevo per difendere la mia vita; per essa avrei dato fuoco a tutto il mondo. (p. 62)
*{{NDR|Sulla [[camorra]]}} È la cosa più cattiva del mondo; in essa c'è un sacco di mascalzoni, di miserabili; i camorristi sono come gli anarchici, cospirano sempre, ma sono schiacciati. (p. 63)
*Quando passavo io tutti mi venivano appresso sicuri, io andavo avanti e dicevo: se volete esser sicuri venite dietro di me: perché io ero astuto, con uno strattagemma ero capace di andare in mezzo all'esercito nemico senza farmi riconoscere. (p. 64)
==''Come divenni brigante''==
===[[Incipit]]===
Il giorno 27 marzo dei 1889 dal bagno di S. Stefano, ove sconto la mia pena, comincio a scrivere i miei ricordi; da questo mio scritto non aspettare cose che l'anima dell'uomo si rallegri, ma bensì dovrà rattristarsi ed inorridire. </br> Nel Circondario di Melfi, Provincia di Basilicata, è posto il mio paese detto Rionero in Vulture, desso è fabbricato sul pendio di una collina a levante della montagna detta Monticchio, ed il suo tenimento è coperto di vigne, oliveti, ortaglie, castagneti, campi, boschi e pascoli di meravigliosa vegetazione. Secondo alcuno la sua popolazione è di 12.000 abitanti fra i quali trovasi il vero tipo dei Lucani, di cui fa menzione Telemaco. A mezzogiorno di questo bel paese, distaccato a pochi metri dal corpo del paese stesso, si trovano una ventina di case ad un sol piano collocate al pendio di una ripa che si eleva all'altezza varia tra i 25 e 50 metri. Ognuna di dette casarelle era abitata da una famigliola di poveri pastori e coltivatori di campagna, i quali colla fatica tenevano lontano la miseria e la fame. Non mancava però fra quella gente il calzolaio, spia segreta della polizia borbonica, lo scalpellino, qualche decurione, la comare pettegola il sarto ed il maestro di scuola per chi poteva pagarlo. In fra tutte le sopradette famiglie su per giù vi erano un 200 abitanti; aggiungi ai cristiani un trecento animali fra pecore, capre, buoi, porci e somari, che fanno parte comune coi poveri, ed avrai la cifra di cinquecento esseri animati, tutti abitatori di quei affumicati tuguri. </br> Eppure colà si trovavano vecchi gloriosi mutilati e veterani di Napoleone, crivellati di ferite prese in Spagna, Prussia, in Austria, o contro i Cosacchi del Don; colà si trovavano uomini che avevano sostenuto le turpitudini Borboniche, Repubblicane, Murattiane, Bonapartiste, e che so io quanti altri malanni. Colà si trovavano vecchie onorate, che avevano mantenuto illibato il proprio onore dalle sozzure francesi, giacobine e spagnole, nei torbidi tempi in cui l'uomo fidava nelle sue forze la propria difesa, poiché i governi, mentre attendevano a macellarsi tra loro, fucilavano uomini inermi per bisogno di sangue, si incarceravano innocenti per bisogno di denari, per sete di vendetta. Quei vecchi nelle lunghe serate d'inverno si raccontavano le meravigliose storie della burrascosa loro vita, le battaglie vinte, gli atti di valore compiuti, il sangue che scorreva a torrenti pei campi di battaglia seminati di morti e feriti, e ciò temprava gli animi nostri ad istinti bellicosi e guerreschi. </br> In una di quelle case di cui ora vi ho parlato, la prima domenica di giugno dell'anno 1830 nacqui io da Francesco Crocco Donatelli e da Maria Gera di Santo Mauro.
===Citazioni===
*Conosco persone che dopo la caduta del potere borbonico si misero a capo della reazione, ebbero nelle loro mani migliaia e migliaia di scudi, segretamente iniziarono con me, pratiche perché colla mia banda sollevassi le popolazioni, e poscia fingendosi liberali, tradirono Francesco II come prima avevano tradito Vittorio Emanuele. Ed io per non svergognare costoro, e far danno ai figli od ai nipoti di codeste anime dannate, mi tocca di morire senza confessione; e dire che potrei, con una parola, far arrossire di vergogna parenti intimi di gente a me ben nota!!... Ma non si allarmino i compromessi e i loro congiunti, io non parlerò; i loro nomi moriranno con me.
*Disperazione e miseria sono con noi. La morte ed il carcere è serbata ai miseri! Eppure abbiamo un padrone in cielo, Iddio, un signore in terra, il Re: in quei tempi avevamo Francesco II per Re, Maria Cristina per Regina; i santa ed il Re buono dei Napoletani; ma essi pensavano alle feste ed alla gloria, mentre, noi morivamo di fame.
*Il pretesto è bello, la Patria, la Legge, la prima è una puttana, la seconda peggio ancora. E Patria e Legge hanno diritti e non doveri e vogliono il sangue dei figli della miseria. Ma vi è forse una legge eguale per tutti? Non dirmi ciò, non parlare di questo gigante mostruoso, poiché conosco che la legge leale non è mai esistita, né esisterà fin tanto che Iddio non ci sterminerà tutti.
*Il grido d'onore dei miei satelliti era un evviva pel caduto Francesco II (da me costantemente aborrito), l'emblema una bandiera bianca con nastri azzurri; le armi ci erano fornite segretamente; i cavalli in parte requisiti e in parte avuti in dono.
*Non la mia povera penna deve descrivere la storia dell'insurrezione della Basilicata, altri che sono dotti e letterati avranno in proposito scritti volumi, che a me non fu e non sarà dato di leggere, posso però con sicura coscienza affermare che in quei giorni non commisi atti disonesti, ho fatto sempre e dovunque il mio dovere, mostrandomi audace ed intrepido nei momenti di maggior pericolo. Fremeva a me riabilitarmi specialmente di fronte ai paesani, e far vedere ch'ero pronto a dare il sangue mio per l'idea liberale, cercavo tutti i mezzi per distinguermi e così avere persone che potessero a tempo opportuno testimoniare in mio favore
*Ma era scritto ch'io non avessi pace mai; mia madre mi aveva profetizzato serpente, ed io da rettile velenoso dovevo avvelenare il mio paese, la mia bella regione e rendermi celebre per atti briganteschi.
*I moti reazionari soffocati in sul nascere non lasciarono tracce profonde nei vari paesi. La mano ferrea destinata a domare la reazione seppe vincere colla forza e colla clemenza: le poche vittime della controreazione sono da incolparsi alle inimicizie paesane, a basse vendette cittadine, più che al rigore d'una legge che doveva essere marziale. </br> Molti di coloro che avevano gridato, «Viva Francesco II», «Viva Crocco», all'arrivo delle truppe gridarono «Viva Vittorio», «Viva Cialdini» e passarono per liberali come furono da noi creduti dei reazionari.
*Fu qui, nell'ottobre del 1861, ch'io conobbi il [[José Borjes|Borjes]] generale spagnolo venuto per ordine di Francesco II a tentare di sollevare i popoli delle Due Sicilie. </br> Quell'uomo forestiero che veniva da noi per arruolare proseliti e reclamava in conseguenza l'ausilio della mia banda, destò sin dal primo momento nell'animo mio una forte antipatia poiché compresi subito che a petto suo dovevo spogliarmi del grado di generale comandante la mia banda, per indossare quello di sottoposto. </br> Egli, un povero illuso venuto dal suo lontano paese per assumere il comando di un'armata, aveva creduto trovar ovunque popoli insorti, e dopo un primo colossale fiasco dalla Calabria alla Basilicata, voleva convincere me ed i miei che non sarebbe stato difficile provocare una vera insurrezione, dato il numero della mia banda, l'ottimo elemento che la costruiva, le buone armi e gli eccellenti cavalli.
*Un battaglione di guardia nazionale avanzò di fronte e giunto a portata di tiro aprì il fuoco; noi rispondemmo tosto ed ai primi colpi cadde, come seppi di poi, il figlio di mio zio, Michele Crocco, esattore della fondiaria. La lotta era ingaggiata arditamente da ambo le parti, piovevano le palle ch'era un piacere a vederle smuovere il suolo asciutto, quando due compagnie strisciando al suolo giunsero non viste sulla nostra destra e ci attaccarono alla baionetta.
*Oh, perché il Borbone non seppe utilizzare tanto valore e tanto eroismo così spontaneo, nei figli di questa forte regione, cosicché il potente esercito borbonico fu messo in fuga da un pugno di giovanotti e questi furono chiamati eroi, e vili quelli? La verità di quelle facili vittorie, la causa delle fughe, il facile sbandarsi..... e chi nol sa! </br> Bisognava vedere un quartiere militare borbonico che cosa era; ed io lo vidi e lo conobbi. Ho visto quante infamie si commettevano, e la frusta, il bastone e le fucilazioni sommarie, e le punizioni tremende, di guisachè in noi soldati prevaleva il concetto: «Questo regno è tuo e de' tuoi sbirri, difendili da te e con i tuoi, non io morirò per la gloria tua e per conservare sul tuo capo la corona». </br> Ma qualcuno mi dirà, e con ragione, come mai tu che conoscevi le infamie del Borbone, dopo la caduta di questi, ti sei rimescolato nel fango ed hai messo tu ed i tuoi compagni alla mercé d'una causa, che aveva destato in te tanto orrore. </br> Non si parli di me, io allora mi ero già macchiato le mani di sangue, la mia persona era cercata, lottavo per vivere, ero il serpente ricordato dalla povera mia madre, morta pazza nel manicomio di Aversa.
*[[Napoleone Bonaparte|Napoleone I]] era figlio di un povero cancelliere, eppure macellando milioni di uomini, compreso mio zio Martino, arrivò ad essere un grand'uomo, ma finalmente, per aver voluto troppo, perdé tutto, e, come me, finì la vita prigioniero, lui a S. Elena, guardato a vista dai soldati inglesi, io nel bagno di S. Stefano, sotto la rigida sorveglianza delle sentinelle dell'esercito italiano.
*Prima del 1861, quando nel trono di Napoli regnava Franceschiello, molto dell'elemento che costituiva la mia banda, proveniva dalle angherie sbirresche degli sgherri di Del Carretto, da persone che non avevano voluto piegare la fronte dinanzi a soprusi inauditi, che non vollero vendere l'onore delle loro mogli o delle giovane figlie a signorotti prepotenti, e si videro perciò perseguitati, posti all'indice quali malviventi, vagabondi, persone facili a delinquere. </br> Dopo il governo di Vittorio Emanuele concorsero invece ad aumentare le nostre file i molti perseguitati dall'elemento cosiddetto controreazionario, che con spradoneggiante spavalderia, sotto l'usbergo della legge, commetteva infamie di certo non inferiori a quelle dei briganti, e con vendette basse e vigliacche denunziava padroni e servi alla polizia per sbarazzarsi di nemici personali.
===[[Excipit]]===
Io non ho mai potuto comprendere come sia composto il consorzio sociale; so che il disonesto nessuno lo può vedere, tutti lo fuggono, la legge non lo capisce….. e poi si chiama scellerato colui che lo assassina….. e non si vuole affatto comprendere come non tutti gli uomini siano degni di vivere.
==Citazioni su Carmine Crocco==
*Alto della persona 1,75 cm, robusto, svelto, con occhio indagatore, sospettoso, attento. Non vi è nel suo corpo di straordinario che la grandezza e la sporgenza dei seni frontali e delle arcate orbitali, e un cranio rispetto alla statura non molto grande (55 cm di circonferenza massima). La circonferenza toracica è di 92 cm, la persona è ancora dritta e resistente, dopo una vita agitata, piena di stenti, di sofferenze, di timori e di pericoli; è una intelligenza non ricca al certo, né libera da superstizioni (porta il rosario al collo, amuleti), ma chiara, ordinata e sicura. Non è andato a scuola, ma nella sua vita di pastore, un po' da sé, un po' aiutato, imparò a leggere e scrivere, in tal modo da poter esprimere i suoi pensieri sulla carta e facendosi comprendere molto bene [...]. Eppure in mezzo a questo apparente deserto di affettività e di sentimenti, in mezzo alle rovine e alle devastazioni che produceva, quanti atti nobili e generosi! Prima che qualcuno si fosse arruolato tra i suoi briganti, ne scrutava la vita, l'animo: lo prendeva se era fermamente deciso e se doveva vendicarsi di qualche ingiustizia, lo mandava via se era un imbelle, non avesse nulla da vendicare o fosse spinto da solo puerile capriccio. Voleva e imponeva che fossero rispettate le donne oneste, maritate o zitelle; che non si facesse male oltre il necessario e non si eccedesse nella misura della vendetta per compiere la quale era inesorabile: a molte giovani che non avevano come maritarsi regalò denaro; a dei poveri contadini comprò armenti ed utensili di lavoro [...]. Furono questi alcuni degli atti nobili compiuti da Crocco, che lo resero tra gli umili ed i poveri popolare e beneamato, che gli crearono un'aureola come a quasi tutti i grandi briganti – e sono questi atti tutti che ce lo rivelano nella sua vera natura di delinquente primitivo, capace in verità di grandi reati, ma anche di generosità, di sentimenti nobili, di belle azioni. ([[Pasquale Penta]])
*Andavo a dire al re Francesco II che non vi hanno che miserabili e scellerati per difenderlo, che Crocco è un sacripante e Langlois un bruto. ([[José Borjes]])
*Appellantesi generale, [...] intento più a rapinare che alla causa regia. ([[Giacinto de' Sivo]])
*Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti. ([[Benedetto Croce]])
*Carmine Crocco, nato in un mondo di violenze e soprusi, lui stesso violento e ribelle verso l'esistente, vede arrivare con i bersaglieri toscopadani un disordine maggiore, più gravi ingiustizie e soprusi, il delitto elevato a legge. E così diventa capobrigante, un resistente ante litteram, un genio militare fra i più brillanti che l'Italia abbia avuto. ([[Nicola Zitara]])
*Carmine Donatello Crocco fu un bellissimo uomo, alto, slanciato, con ventre magro e torso grande, amplissime le spalle, ladro, assassino, disertore dell'esercito borbonico, lancia spezzata dei liberali nell'insurrezione lucana, garibaldino e poi ancora disertore, assassino ancora, ladro sempre. Fu soprattutto il cafone armato che infuria, il motore e il banditore della rivoluzione contadina, piuttosto che della reazione borbonica. La sua è la rivolta del popolo magro, del "popele bass", contro la durezza dei piemontesi che han portato con loro tristi novità, tasse, sequestri, sfratti e fucilazioni, ma soprattutto contro i loro alleati, i signori, dove si acclama a re Francesco II di Borbone, in quanto anche lui è stato vittima dei galantuomini liberali. ([[Carlo Alianello]])
*Condannato per diserzione a vent'anni di carcere, ne era evaso, si era dato alla macchia, e in poco tempo era diventato il più temuto e rispettato capobanda della [[Basilicata|Lucania]] non soltanto per il suo coraggio, ma anche per la sua intelligenza di guerrigliero.</br>[...] Crocco venne riconosciuto Generalissimo non solo per l'autorità che gli conferivano le sue gesta, ma anche, perché, sebbene mezzo analfabeta, possedeva un'oratoria immaginosa e apocalittica. ([[Indro Montanelli]])
*Delle sue gesta passate non restano che le memorie di un ladro feroce, di un assassino volgare. ([[Basilide Del Zio]])
*Ha una intelligenza non comune, qualità di capo e notevole ascendente sul "basso popolo" e sui contadini con i quali ha sempre diviso privazioni e ingiustizie e nutrito un radicato rancore contro chi si arricchisce ai danni del povero. Poco conta se Crocco non ha mai nascosto i suoi risentimenti nei confronti dei vecchi sovrani [...] Quel che conta per i legittimisti lucani è il risentimento che questo ribelle prova nei confronti di chi non ha mantenuto la promessa fattagli. Come tutti i contadini, anche Crocco guarda con ira chi gli ha fatto un torto. Quegli stessi motivi che, nell'agosto del 1860, lo hanno posto contro il potere costituito, lo pongono ora contro il nuovo regime. Nessuna ideologia politica e tanto meno nessun sentimento di devozione nei confronti dell'antico sovrano lo spingono a trattare con chi, in Basilicata, crede ancora possibile il ritorno dell'antico regime. ([[Tommaso Pedio]])
*Il Crocco a differenza di altri capibanda, che infestarono la Sicilia, le Calabrie e l'Abruzzo, nelle numerose sue escursioni, dà la prova di una logica tattica di un concetto chiaro ed ordinato nel disporre il piano delle operazioni nella piccola guerra. All'opposto degli altri, che sogliono sbandarsi paurosamente all'arrivo della truppa, egli ne accetta spesso il combattimento in aperta campagna e sa trincerarsi in posizioni favorevoli. "Attaccato alla baionetta" resiste all'urto e risponde col "contr'assalto". Qualche volta ricorre allo stratagemma militare; fa' saltare ponti per interrompere la strada, taglia fili telegrafici per interrompere le comunicazioni. Quale capitano della sua masnada, ebbe la potenza di infondere il coraggio nell'animo dei suoi; sopperì con la forza della sua autorità a difetti di armamento; d'istruzione e di disciplina. ([[Eugenio Massa]])
*Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali. ([[Renzo Del Carria]])
*Non era un patriota, bensì un criminale comune feroce e sanguinario. ([[Arrigo Petacco]])
*Omicida e ladrone dianzi uscito dalle galere, che s'intitolò Generale per Francesco II e tolse a luogotenenti due o tre similmente ladroni e micidiali, cui decorò del grado di colonnelli e di maggiori. ([[Luigi Zini]])
*Sanguigno, carnale, irruente l'altro, forte e ben piantato, con i tratti grossi del cafone vero: intelligenza pronta, intuitiva che si traduceva subito in azione, non temeraria, ragionata [...]. Un grandissimo, carismatico trascinatore. ([[Pino Aprile]])
*Un ex sottufficiale borbonico diventato brigante di primissimo rango. ([[Andrea Camilleri]])
*Un tristo, un ladro, un assassino. ([[Vittorio Bersezio]])
*Un uomo che uscito dalla plebe, la signoreggiò; nemico ai notabili, li ebbe a piè; nato ne' campi, penetrò nelle città e per brev'ora vi fu principe; le mani sordide di sangue ebbero strette e baci di riverenza dai sacerdoti fautori suoi; fu condottiero di reazioni civili ei non d'altro ingordo che d'oro; e da cinque e più anni di prede ritrasse tanto da gratificarsi porporati o, se gli dura la vita, da morire in odore d'uomo dabbene: uomo di leggenda, tra genti avvezze a giurare sulla santità delle coltelle o irridere alla virtù del campestro. ([[Enrico Pani Rossi]])
*Uno dei più geniali capibanda che operarono nel sud tra il 1860 e il 1864. [...] La sua banda crebbe rapidamente e resistette vigorosamente agli attacchi dell'esercito italiano. ([[Mario Brunetti]])
==Bibliografia==
*Carmine Crocco, ''[http://www.parcostorico.it/files/resourcesmodule/@random44a81683e9b64/1151924512_crocco.PDF Come divenni brigante – Autobiografia]'', a cura di Mario Proto.
*Basilide Del Zio, ''Il brigante Crocco e la sua autobiografia'', Tipografia G. Grieco, 1903.
*Romolo Ribolla, ''[https://www.eleaml.org/rtfsud/voci_dall_ergastolo_crocco.pdf Voci dall'ergastolo]'', E. Loescher, Roma, 1903.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Briganti italiani]]
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Antonio Scurati
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Mariomassone
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/* Citazioni di Antonio Scurati */
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[[File:Antonio Scurati.png|miniatura|Antonio Scurati]]
'''Antonio Scurati''' (1969 – vivente), scrittore italiano.
== Citazioni di Antonio Scurati ==
{{cronologico}}
*Vorrei che [[Milano]] tornasse la città insorta del 1848 {{NDR|[[cinque giornate di Milano]]}}, piena di virgulti e voglia di cambiamento, una Milano dove l'interesse privato e particolare venisse messo da parte per fare spazio al bene comune.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 31 dicembre 2005.</ref>
*Non ti puoi sottrarre al [[presente]] quando il passato e il futuro sono stati cancellati, quando il presente è l'unica cosa che rimane.<ref>Da ''Berlino capitale del ventesimo secolo'', ''Internazionale'', n. 631, 3 marzo 2006, p. 74.</ref>
*Dobbiamo prepararci a pensare e a combattere l'intera [[adolescenza]] come un gruppo criminale, l'intera [[giovinezza]] come un'associazione a delinquere.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 20 agosto 2006.</ref>
*C'è il [[mito]] e c'è lo [[stereotipo]]. In mezzo, un confine quasi invisibile. Ahimè. Sì, perché stavolta nell'ultimo film di [[Brian De Palma]] {{NDR|''[[Black Dahlia]]''}} c'è poco Brian De Palma.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 9 ottobre 2006.</ref>
*Molti altri sfiorarono Jacopo e Aspasia mentre si baciavano, ma quel bacio non ebbe testimoni perché non ce ne sono mai del bacio degli amanti. Come ogni altro atto d'amore, anche quell'istante bruciò sugli altari della dissipazione, sacrificato agli dei lussureggianti della vita. Nessuno avrebbe potuto dire di quel bacio: "Io c'ero, lo vidi, lo ricordo". Perché lo scandalo, l'insurrezione dell'amore, è vivere per ciò che non rimane, in ciò che non ritorna.<ref>Da ''Una storia romantica'', 2007.</ref>
*Dobbiamo riprenderci l'avvenire. E l'unico modo per farlo [...] è "dire di no ai giorni del presente".<ref>Da ''Riprendiamoci il futuro'', ''Internazionale'', n. 716, 26 ottobre 2007, p. 17.</ref>
*{{NDR|Il [[Risorgimento]] è}} L'unica stagione epica del nostro immaginario poetico-nazionale a essere la più dimenticata.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 3 marzo 2008.</ref>
*Una [[scuola]] senza fondi non conta niente. E mi pare che la politica non abbia intenzioni in questo senso. Sono d'accordo con il 5 in condotta, è giusto che siano sanzionati atteggiamenti violenti, irrispettosi. Ma mi sembra un'operazione demagogica: non si può chiedere alla scuola di andare in una direzione opposta rispetto alla società. In più, oggi i genitori percepiscono la scuola come un negozio, dove il figlio è il cliente da soddisfare. Sempre.<ref>Citato in ''Corriere della Sera'', 2 febbraio 2009.</ref>
*Dobbiamo ricordare che esattamente cento anni fa in Piazza San Sepolcro a Milano, di fronte a una platea di pochi, deliranti partecipanti, un politico sbandato alla ricerca di una strada fondò i [[Fascismo|Fasci di combattimento]]. Dobbiamo conoscere la storia di quella piccola accozzaglia di reduci, facinorosi, delinquenti, sindacalisti incendiari e gazzettieri disperati, professionisti della violenza e artisti, i quali – guidati da un leader pronto a ogni tradimento, a ogni nefandezza, pronto a scommettere sul peggio e a vincere la scommessa, pur partendo da un numero infimo e da una devastante sconfitta elettorale – nell’arco di soli tre anni conquistarono il potere.<ref>Da ''Il fascismo è ancora vivo dentro di noi'', ''la Repubblica'', 23 marzo 2019, p. 36-37.</ref>
*Gli [[ucraini]] combattono. Il popolo ucraino è in piedi e combatte. Lungo le coste del [[Mar Nero]], nelle sterminate steppe del Nipro, nelle periferie di [[Kiev]], strada per strada, combatte. Va ripetuto, ribadito, compreso, proprio nel giorno luttuoso della strage dei bambini all’ospedale di [[Mariupol]], perché va affermandosi l’idea degli ucraini come vittime, prone al [[massacro]], con il rischio di dimenticare che il loro coraggio non è solo quello della sofferenza ma è anche il coraggio della [[lotta]].<ref name="lotta">Da ''Il senso della lotta'', ''Corriere della Sera'', 11 marzo 2022, p. 1 e 30.</ref>
*Se gli ucraini avessero subito passivamente l’[[invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione russa]] sarebbero divenuti un popolo asservito, sfruttato, oppresso. Se cessassero di difendersi ora, la loro sarebbe una [[resa incondizionata]], non una [[pace]] negoziata, e ripiomberebbero nel destino di servaggio contro il quale si sono ribellati. La loro tenace, coraggiosa [[resistenza]], inoltre, non è affatto priva di orizzonte strategico. L’obiettivo è quello, ora e in futuro, di rendere troppo salato il prezzo della violenza dominatrice praticata sistematicamente dal dispotico regime russo e, possibilmente, di giungere alla deposizione del suo leader.<ref name="lotta"/>
*...gli Ucraini stanno combattendo anche per noi, forse non per ciò che siamo diventati ma per ciò che fummo e che ancora potremmo essere. Nelle periferie di Kiev, nelle steppe sconfinate del Nipro, lungo le rive del Mar Nero, combattono idealmente i nostri nonni, quelle donne e quegli uomini estinti che, nella loro giovinezza, pur consapevoli della forza preponderante del [[nemico]], presero le [[armi]] contro la violenza nazi-fascista.<ref name="lotta"/>
*Fermo restando le dovute differenze storiche [[Putin]] è più simile a Hitler che a Mussolini. Sul piano della propaganda è ricorso al pretesto della difesa delle minoranze germanofone nei Sudeti e a Danzica per giustificare l'aggressione a Cecoslovacchia e Polonia. Lo stesso schema che Putin ha applicato invadendo l'Ucraina. Inoltre, Putin come Hitler, se incontra resistenza rade al suolo le città.<ref name="Vecchio">Citato in Concetto Vecchio, ''Intervista a Antonio Scurati: "All'Europa manca un esercito tutto suo"'', ''Repubblica.it'', 11 aprile 2022.</ref>
*Ora [[Matteo Salvini|Salvini]] tace, perché troppo compromesso con la Russia. Sarà condannato senza appello dalla storia. Ma già adesso, secondo me, ha perso ogni titolarità a fare politica.<ref name="Vecchio"/>
*[[Giorgia Meloni|Meloni]] è esattamente nel solco di [[Benito Mussolini|Mussolini]], più che sul fronte del fascismo su quello del populismo. L’opportunismo funambolico, la prontezza a rinnegare, ad abiurare, fu una delle caratteristiche più efficaci del Duce nella sua scalata al potere.<ref>Da intervista di Sara Scarafia, ''Scurati “Meloni nel solco del populismo di Mussolini l’abiura un patetico trucco”'', ''la Repubblica'', 13 agosto 2022, p. 5.</ref>
*{{NDR|In riferimento al crollo del [[muro di Berlino]]}} Un brivido di futuro attraversò tutta l'Europa.<ref>Da intervista di Andrea Purgatori, in ''Atlantide - Storie di uomini e di mondi'', La7, 9 novembre 2022 (22:34)</ref>
*A che punto è la notte? A che punto è la rimozione del [[fascismo]]? Il suo accesso è ancora negato alla coscienza collettiva? [...] è la più bruciante attualità politica a imporre questi interrogativi. Le questioni da esse sollevate sono più che mai urgenti nell’anno in cui cade il centesimo anniversario del barbaro assassinio di [[Giacomo Matteotti]] e l’ottantesimo delle stragi nazifasciste del 1944. Queste due ricorrenze luttuose concomitanti proclamano, infatti, che il fascismo è stato lungo tutto l’arco della sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?<ref>Da ''[https://www.repubblica.it/venerdi/2024/04/19/news/antonio_scurati_m_libro_mussolini-422602525/?ref=RHLF-BG-P4-S1-T1 Antonio Scurati: “Il fantasma del fascismo minaccia la democrazia”],'' repubblica.it, 19 aprile 2024.</ref>
{{int|''L'ultimo artista in prima linea''|''Corriere della Sera'', 5 ottobre 2005}}
*È quell'idea di libertà politica ad averci dimenticati lungo un binario morto della storia, non siamo noi ad aver dimenticato il [[Risorgimento]]. L'eredità del [[Romanticismo]] è invece malignamente viva.
*Non c'è epoca della nostra storia più dimenticata del Risorgimento. In rapporto alla sua importanza, l'oblio è tanto insistente da far sospettare una rimozione.
*Se il Risorgimento è dimenticato lo è perché la sua idea guida – la libertà attiva, intesa come libertà di fare e rifare politicamente il mondo in modo tale che si adatti meglio all'esistenza umana – è oggi un'idea morta.
{{int|''Scurati: educare è anche sedurre, quella donna è un capro espiatorio''|''Corriere della Sera'', 15 novembre 2006}}
*In Italia c'è stato un crollo dell'[[Scuola|istituzione scolastica]], che ha perso tutta la sua autorità. E allora, l'unica arma rimasta al docente è la [[seduzione]]. Che poi è il grande tema di questa società dello spettacolo: i politici sono seduttivi prima di ogni altra cosa. Agli insegnanti, questo non è concesso.
*I nostri [[Insegnare|insegnanti]] sono reclutati con un sistema perverso, con migliaia di precari catapultati tra i banchi senza selezione né controlli. La scuola italiana va alla deriva. E questo caso ne è il sintomo lampante.
*Le nuove [[Generazione|generazioni]] non sono più educate dalla [[scuola]] o dalla famiglia; esistono altre "agenzie educative" – tv, pubblicità – profondamente e perversamente seduttive. Il ragazzo, andando a scuola, vede decine di tette e culi ovunque, sembra che sesso e seduzione siano la chiave per capire il mondo; e varcata la porta dell'aula, dovrebbe dimenticare tutto e dedicare ogni attenzione a qualcuno che è asessuato? Noi ipocritamente diamo per scontato che qualora ci sia [[sesso]] tra docente e discente, si tratti di plagio; mentre invece è tutta la società che incita a una sessualità disinibita, strumentale, che i preadolescenti replicano in forme eccessive.
{{int|''La nuova scommessa è sfidare il pop''|''Corriere della Sera'', 9 dicembre 2007}}
*La vera sperimentazione oggi passa secondo me da un rapporto agonistico, non antagonistico, con la cultura pop: la cultura di massa egemone è un nemico da battere sul suo stesso terreno, facendo in maniera più potente ciò che fa lei stessa. È accaduto in America con l'Avant-pop: il tentativo di fare un romanzo colto capace però di rivolgersi a un pubblico ampio.
*{{NDR|L'[[XIX secolo|Ottocento]]}} Nella dimensione artistica e mitica, è un secolo più contemporaneo del Novecento e di molte sue esperienze: penso alla vocazione popolare e all'istinto comunicativo del romanzo e del melodramma. Comunque questa idea del passato non asseconda certo il mainstream.
*Viviamo nel tempo del revisionismo, caratterizzato da un pervicace spirito di risentimento rispetto al passato, con intenti demistificatori se non denigratori: la tendenza a disseppellire i morti per ucciderli una seconda volta, a svilire la dignità etica e politica della storia. È una sorta di nichilismo. Ecco, secondo me bisogna abbandonare il risentimento del revisionismo ossessivo e petulante e cercare una forma di sentimento della storia. Cercare nella storia la sua capacità di offrire una visione etica ed epica.
{{int|''[https://roma.corriere.it/notizie/arte-e-cultura/24_aprile_20/il-monologo-di-scurati-censurato-il-testo-integrale-meloni-non-ha-mai-ripudiato-nel-suo-insieme-l-esperienza-fascista-993b89bd-20a5-447d-9406-4ee2b2a24xlk.shtml Il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile: il testo integrale]''|''Corriere della Sera'', 20 april 2024}}
*Fosse Ardeatine, Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati. Queste due concomitanti ricorrenze luttuose - primavera del '24, primavera del '44 - proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica - non soltanto alla fine o occasionalmente - un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia? Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così.
*Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell'ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via. Dopo aver evitato l'argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l'esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola "antifascismo" in occasione del 25 aprile 2023).
*La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana
== ''Il padre infedele'' ==
=== [[Incipit]] ===
Ieri mattina, all'improvviso, mia moglie è scoppiata a piangere in cucina. Erano le dieci in punto. Lo so perché l'orologio canoro da parete, che teniamo affisso giusto di fianco alla cappa ad aspirazione forzata, aveva appena segnato il tempo riproducendo il canto masterizzato del picchio rosso maggiore. Un verso inconfondibile, pressoché identico a una risata prolungata.
=== Citazioni ===
* Mi ero invaghito subito, fin da quando ero una matricola, di quel docente di estetica {{NDR|[[Stefano Zecchi]]}} che, nel grigiore universale, teneva corsi impavidi e sognanti sui massimi sistemi. [...] Il professore era stato una promessa della filosofia occidentale, il più giovane cattedratico della sua generazione. [...] Il professore finalmente arrivò. [...] Il suo assistente, indietro di un passo, seguiva la scena di sottecchi. Era ancora giovane ma già curvo, pavido, viscido, intrigante, ligio al dovere e a un'orgogliosa, perentoria mediocrità. Nel giro di pochi anni sarebbe diventato preside della facoltà. [...] Finalmente capii, fui costretto a capire. Il mio idolo non aveva letto una sola riga delle diciannovemiladuecento che avevo scritto. No, nessuna bellezza ci avrebbe salvato. (pp. 13-14)
== ''M. Il figlio del secolo'' ==
=== [[Incipit]] ===
Affacciamo sulla piazza del Santo Sepolcro. Cento persone scarse, tutti uomini che non contano niente. Siamo pochi e siamo morti. Aspettano che io parli ma io non ho nulla da dire.<br/>La scena è vuota, alluvionata da undici milioni di cadaveri, una marea di corpi – ridotti a poltiglia, liquefatti – montata dalle trincee del Carso, dell’Ortigara, dell’Isonzo. I nostri eroi sono già stati uccisi o lo saranno. Li amiamo fino all’ultimo, senza distinzioni. Sediamo sul mucchio sacro dei morti.
=== Citazioni ===
* Giù in strada le grida dei garzoni invocano la [[rivoluzione]]. Noi ridiamo. La rivoluzione l’abbiamo già fatta. Spingendo a calci questo Paese in guerra, il 24 maggio del millenovecentoquindici. Ora tutti ci dicono che la guerra è finita. Ma noi ridiamo ancora. La guerra siamo noi. Il futuro ci appartiene. È inutile, non c’è niente da fare, io sono come le bestie: sento il tempo che viene. (p. 12)
== [[Incipit]] di ''Il bambino che sognava la fine del mondo'' ==
''"Correte. Mio padre sta uccidendo mia madre".<br/>Il bambino biondo ha lo sguardo allucinato. Due grandi occhi blu che pare fissino il vuoto ma guardano di lato.<br/>La mamma gli toglie la cornetta del telefono dalle mani e rassicura la polizia all'altro capo del filo: non è vero, non accade nulla di terribile nel cuore della notte, suo figlio è sonnambulo. Il bambino ha sognato.<br/>I poliziotti vengono comunque a controllare. "Si metta nei nostri panni, signora, la chiamata c'è stata."<br/>Quando arrivano, tutto appare tranquillo. Nessuna traccia di violenza. La mamma sta bene. Il papà è in [[India]], in viaggio d'affari.<br/>Il bambino è già di nuovo nel suo letto. Ha urlato ancora un paio di volte di terrore, nel sonno, poi si è chetato.''
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Antonio Scurati, ''Il bambino che sognava la fine del mondo'', Bompiani, 2005. ISBN 9788845262418
* Antonio Scurati, ''Il padre infedele'', Bompiani, 2015. ISBN 9788845279485
* Antonio Scurati, ''M. Il figlio del secolo'', Bompiani, 2018. ISBN 9788858780275
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Scrittori italiani|Scurati, Antonio]]
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Preben Elkjær Larsen
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[[File:Preben Elkjær.jpg|thumb|Preben Elkjær Larsen (2011)]]
'''Preben Elkjær Larsen''' (1957 – vivente), ex calciatore danese.
==Citazioni di Preben Elkjær Larsen==
{{cronologico}}
*In Danimarca è possibile usare tanto il cognome del padre quanto quello della madre: e siccome Larsen, dalle mie parti, è un po' come Rossi in Italia, ho scelto Elkjaer.<ref>Dall'intervista di Stefano Germano, ''Vikingol'', ''Guerin Sportivo'' nº 26 (495), 27 giugno – 3 luglio 1984, pp. 22-23.</ref>
*{{NDR|«Preben, il calcio di oggi è tanto diverso dal suo?»}} Il calcio è calcio. E se fa divertire è sempre il mio calcio.<ref>Dall'intervista ''[https://web.archive.org/web/20181205103252/http://www.larena.it/home/sport/caro-verona-1.2678603 «Caro Verona, torna a vincere per favore»]'', ''larena.it'', 25 giugno 2009.</ref>
{{Int|''Toro scatenato''|Intervista di Marco Morelli, ''Guerin Sportivo'' nº 28 (497), 11-17 luglio 1984, pp. 26-29.}}
*Fortunatamente mi trasformo col pallone tra i piedi. Non è vero che si nasce grandi calciatori. Quando ho iniziato, in partita non sapevo né leggere né scrivere. Spedivo cannonate sull'autostrada; non centravo mai lo specchio della porta. Credo di aver fatto disperare il primo allenatore con cui sono capitato. Poi d'improvviso, ho aggiustato la mira, un miracolo...
*[...] Weisweiler, buona pace all'anima sua, è stato il mio più prezioso implacabile torturatore. Abbiamo litigato spesso: non ero abituato alla disciplina, ai sistemi che voleva imporre. Ascolta questa: una volta gli spifferano d'avermi sorpreso al night alle ore piccole con la solita bionda accanto e davanti ad una bottiglia di whisky completamente vuota. Weisweiler mi chiama a rapporto, è furibondo. Dice: Ho saputo che la scorsa notte hai bevuto whisky come una spugna. No, neghi? Candidamente replico: mister non è vero niente: era vodka, non whisky...
*{{NDR|Su [[Michel Platini]]}} Vendesse cappelli nascerebbe la gente con due teste.
*La Francia è diventata [[Campionato europeo di calcio 1984|Campione d'Europa]] secondo copione. Sì, ha meritato, ma ha usufruito contemporaneamente di piccoli aiuti. Si voleva che chi andasse in finale a contenderle il titolo fosse comunque decimato dalle squalifiche.
{{Int|''[https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/verona/2015/05/11/news/gol_scalzo_e_sigarette_i_ricordi_di_elkjaer_il_bello_del_calcio_-114086364/ Gol scalzo e sigarette, i ricordi di Elkjaer "Il bello del calcio"]''|Intervista di Angelo Carotenuto, ''repubblica.it'', 11 maggio 2015.}}
*Avevo già 28 anni. [...] Non è che io all'epoca sapessi molto dell'Italia, e nemmeno di Verona. Fu mia moglie a spingere. Disse: andiamo subito. Credo che tanta convinzione avesse a che fare con Giulietta e Romeo. {{NDR|«Eravate sposati da poco?»}} Macché. Da sei anni. E sei anni di matrimonio mi parevano già tantissimi. Presi informazioni da Miki Laudrup. [...] Era certo che mi sarei trovato bene, disse che il Verona aveva buoni giocatori e che con me ci saremmo piazzati quarti o quinti. {{NDR|«Il primo giorno?»}} Lo passai a fare le visite e a cercare casa. Ero con Briegel. Quando arrivammo al lago di Garda, mia moglie disse: ho deciso, noi viviamo qua. La casa al lago ce l'abbiamo ancora, ci vengo due o tre volte all'anno. Non ho mai accettato altre proposte da squadre italiane [...] perché sentivo che avrei mancato di rispetto ai veronesi.
*{{NDR|«Cos'era lo [[Serie A 1984-1985|scudetto]] per voi, all'inizio del campionato?»}} Una parola. Una cosa lontana. Ci sentivamo forti, ma eravamo convinti che per lo scudetto servisse qualcosa di più. Avevate il campionato più bello del mondo. Io volevo accertarmi d'essere all'altezza, ma non ho mai avuto paura. Sarei stato felice anche di arrivare quarto.
*{{NDR|«Lei passava per un tipo ribelle. Il whisky, le donne. Come fu l'impatto con il rigoroso [[Osvaldo Bagnoli|Bagnoli]]?»}} Mi chiamavano cavallo pazzo, un danese napoletano. Ma noi danesi siamo così. Gente tranquilla a cui piace scherzare. Io ero solo più danese di altri. Mia moglie non ha mai avuto motivo di essere gelosa. Capivi subito chi era Bagnoli e cosa voleva. Un duro gentiluomo, un uomo onesto che ti chiedeva di lavorare. [...] Ci siamo sempre capiti guardandoci.
*[...] la cosa che contava di più era fare gol. Scoprii che in Italia contava pure vestire bene. Ogni tanto mi accompagnavano a fare spese. Ma Briegel era peggio di me. Aveva sempre la stessa tuta.
*{{NDR|«Che cosa le ha lasciato Verona?»}} Mio figlio Max. [...] È nato a Verona. Ogni volta che lo guardo, penso a voi. [...] In questi anni, quando capitava di avere idee differenti, mi diceva: Papà, cosa vuoi farci, io sono italiano. È stata una bella avventura. Qualche volta la sera, quando chiudo gli occhi, vedo Verona.
===Citazioni non datate===
*E ancora adesso, quando sono a Verona e mi incontrano per strada, mi dicono semplicemente "Ciao Elkjaer" e io sono contento. Perché so che non mi hanno dimenticato. [...] Perché quando hai modo di conoscere ed apprezzare chi soffre con te alla domenica e partecipa alle tue gioie e ai tuoi dolori pur non essendo in campo, ti ci affezioni. Almeno io sono fatto così. E per questo motivo, per rispetto nei confronti chi mi ha amato e osannato fino ad invocarmi come sindaco di [[Verona]], non ho accettato di vestire altre maglie di società italiane. Il loro rispetto meritava il mio rispetto...<ref>Citato in Antonio Spadaccino, ''Storie in gialloblu. Verona, Chievo e Scaligera Basket raccontati dai protagonisti'', Associati Media; [https://web.archive.org/web/20101216021225/http://www.primoluglio2004.it/Pagine/Protagonisti_gialloblu/Elkjaer.htm disponibile] in ''primoluglio2004.it''.</ref>
*Non ho il rimpianto della "grande squadra". Il Verona, quel Verona, era davvero la più forte di tutte.<ref>Citato dall'Hellas Verona FC in un [https://twitter.com/HellasVeronaFC/status/1039272304419590144 post] sul profilo ufficiale ''twitter.com'', 11 settembre 2018.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Calciatori danesi]]
{{DEFAULTSORT:Elkjaer Larsen, Preben}}
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Osvaldo Bagnoli
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[[File:Osvaldo Bagnoli SPAL.jpg|thumb|Osvaldo Bagnoli]]
'''Osvaldo Bagnoli''' (1935 – vivente), allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
==Citazioni di Osvaldo Bagnoli==
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Che se loro aspetta che io li accendi...<ref name=CXII>Citato in ''Le più belle barzellette sull'Inter'', Sonzogno, 2004, p. 112, ISBN 88-454-1202-4.</ref>
*Dite che con [[Darko Pančev|Pancev]] bisogna avere pazienza perché è macedone? Sarà... ma io sono della Bovisa e non sono mica un pirla.<ref>Citato in ''Le più belle barzellette sull'Inter'', Sonzogno, 2004, p. 109, ISBN 88-454-1202-4.</ref>
*Il [[Calcio (sport)|calcio]] è come il cibo: se ti abitui all'aragosta, poi il risotto coi funghi non lo vuoi più.<ref name=CX>Citato in ''Le più belle barzellette sull'Inter'', Sonzogno, 2004, p. 110, ISBN 88-454-1202-4.</ref>
*Il calcio è come una briscola al bar con il tuo migliore amico. Quando giochi, fai di tutto per fregarlo. Quando posi le carte, bevi con lui un bicchiere.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e [[Giorgio Terruzzi]], ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 35. ISBN 88-8598-826-2</ref>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} L'Inter se avrebbe perso non meritava di perdere.<ref name=CX/>
*{{NDR|[[Gaffe famose|Gaffe]]}} Probabilmente se l'avrei vinto... se l'avevo vinto io, probabilmente cercavo di sopportare quello che avevo perso.<ref name=CXII/>
*Quando allenavo il Rimini, ero contestato. Fui costretto a scappare come un ladro. Per questo, se posso, esco sempre dalla porta di servizio: mi alleno per i tempi duri.<ref>Citato in [[Marco Pastonesi]] e [[Giorgio Terruzzi]], ''Palla lunga e pedalare'', Dalai Editore, 1992, p. 36. ISBN 88-8598-826-2</ref>
*[[Rubén Sosa Ardaiz|Ruben Sosa]] di tattica ''el capìss nient'', ma se continua a fare gol, mi sta benissimo!<ref>Citato in ''Le più belle barzellette sull'Inter'', Sonzogno, 2004, p. 111, ISBN 88-454-1202-4.</ref>
{{Int|''[https://web.archive.org/web/20131219012018/http://archiviostorico.corriere.it/2006/novembre/11/Bagnoli_calcio_oggi_Brutto_come_co_9_061111109.shtml Bagnoli: «Il calcio di oggi? Brutto come la mia Milano»]''|Intervista di Alberto Costa,''Corriere della Sera'', 11 novembre 2006, p. 51.}}
*{{NDR|«[...] lei è uscito di scena nel febbraio del '94, dopo essere stato cacciato dall'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], e non è più tornato sui suoi passi. Pentito?»}} No. Probabilmente ero arrivato al capolinea. Certe cose non le sopportavo più [...] Ad esempio i giovani: pretendevano tanto e davano poco. E se un insegnante non sopporta più i suoi allievi è meglio che smetta.
*{{NDR|Sulla valorizzazione di Bergkamp e Dell'Anno all'Inter}} Ho cercato di capirci qualcosa. Anche perché ho visto che dopo di me all'Inter sono successe sempre le stesse cose. L'Inter ha avuto presidenti paternalistici, che si innamoravano dei giocatori. E questo è un segno di debolezza... All'Inter ha fallito anche [[Marcello Lippi|Lippi]].
*Quando giocavo il sogno era quello della grande squadra. Da allenatore invece no. Arrivai all'Inter che avevo 57 anni e questo fatto mi sorprese. Al [[Milan]] o all'Inter si va da emergenti.
*Io sono apolitico. Votavo socialista solo perché mio padre era socialista. Però è vero che [[Gianni Brera]] fece il mio nome a [[Silvio Berlusconi]].
*{{NDR|«Che calcio era il suo calcio?»}} [[Arrigo Sacchi|Sacchi]] ha avuto il merito di portare la cultura del lavoro nelle grandi squadre però ha pure originato un grosso equivoco. Si diceva che il suo calcio fosse offensivo ma come si fa a chiamare offensivo un calcio basato sul pressing e sul fuorigioco? [...] Voglio dire che il mio calcio ha incominciato a cambiare con lui. Del resto una volta andavi in giro a piedi o in bici. Ora devi stare attento, se no ti tirano sotto. È il progresso.
*Appena si abbassa la temperatura, io ho sempre il mio cappellino in testa. Ma non è un vezzo. Soffro di [[sinusite]] e all'inizio mi curavo con i fumenti, l'acqua calda e la camomilla. Fu un medico, tanti anni fa, a dirmi: mettiti il cappello e non toglierlo più. [[John Lennon]] non c'entra. Mica indosso sempre lo stesso modello.
*{{NDR|«Qual è stata la più grossa ingiustizia della sua carriera?»}} Il famoso [[Juventus Football Club|Juve]]-Verona di Coppa dei Campioni. Pagammo noi per cose che non c'entravano con lo sport. La Juve era stata condannata a giocare due partite a porte chiuse e noi fummo le vittime sacrificali perché c'era da risarcire economicamente i bianconeri. [...] Un mio giocatore tirò uno zoccolo che ruppe un vetro. Ne venne fuori un po' di casino e nel nostro spogliatoio entrò la polizia. Allora io feci una battuta: se cercate i ladri, sono dall'altra parte. Poi comunque la Juve venne eliminata dal Barcellona: ricordo ancora la gioia che provammo in quel momento.
*{{NDR|Sul calcio in TV}} Il [[Francesco Totti|Totti]] di un paio d'anni fa, quello prima dello sputo e dell'incidente, mi teneva attaccato al televisore. Adesso invece...
==Citazioni su Osvaldo Bagnoli==
*Capivi subito chi era Bagnoli e cosa voleva. Un duro gentiluomo, un uomo onesto che ti chiedeva di lavorare. [...] Ci siamo sempre capiti guardandoci. ([[Preben Elkjær Larsen]])
*Con lui si giocava a vincere. Con Liedholm è stato il tecnico più innovativo degli anni Ottanta. Voleva che con tre passaggi andassimo in porta e s'incazzava quando i difensori non salivano. ([[Pierino Fanna]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Bagnoli, Osvaldo}}
[[Categoria:Allenatori di calcio italiani]]
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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King Vidor
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Spinoziano
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/* Filmografia */
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[[File:King Vidor (1921).jpg|thumb|King Vidor nel 1921]]
'''King Wallis Widor''' (1894 – 1982), regista statunitense.
==Citazioni di King Vidor==
*{{NDR|Su [[Gary Cooper]]}} C'è una certa levità, una certa acutezza, il tentativo di dire qualcosa di insolito, di spremere il massimo dalla vita senza però perdere del tutto la timidezza.<ref name=Pierini>citato in Mariapaola Pierini,''Gary Cooper, il cinema dei divi, l'America degli eroi'', Le Mani-Microart'S, 2011</ref>
*{{NDR|Sull'interpretazione di Cooper ne ''[[La fonte meravigliosa (film)|La fonte meravigliosa]]''}} Naturalmente [[Gary Cooper|Gary]] non era il personaggio che aveva portato sullo schermo, non lo collegavi all'idea dell'arroganza. Forse quando leggi il romanzo pensi a una recitazione più sfrontata, qualcosa che avrebbe potuto fare [[Humphrey Bogart|Bogart]]. Tracy non era adatto alla parte, [[Clark Gable|Gable]] forse sì. Sarebbero stati più arroganti di Cooper, che aveva una voce dolce e pacata. E invece, è stato un vantaggio. Non era arroganza, era solo sicurezza di sé, la fiducia che aveva nel proprio operato. La sicurezza di sé non dev'essere per forza arroganza. Ci ho impiegato un po' a rendermene conto. Solo un paio di anni dopo la fine del film ho capito che la forza pacata di Cooper funzionava meglio sullo schermo di un'interpretazione più arrogante del personaggio.<ref name=Pierini/>
*{{NDR|Su Gary Cooper}} Il giorno dopo, a mezzogiorno, andai a vedere i giornalieri, ed ecco quella meravigliosa personalità riempire lo schermo. Tutto il resto cadde nel dimenticatoio. Era un uomo che sullo schermo ti incantava.<ref name=Pierini/>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia==
*Mariapaola Pierini, ''Gary Cooper. Il cinema dei divi, l'America degli eroi'', Le Mani-Microart'S, 2011.
==Filmografia==
*''[[La Bohème (film 1926)|La Bohème]]'' (1926)
*''[[La folla (film 1928)|La folla]]'' (1928)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]'' (1956)
*''[[Salomone e la regina di Saba]]'' (1959)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Registi statunitensi|Vidor, King]]
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Il Morandini
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'''''il Morandini''''', dizionario enciclopedico dei film e (a partire dall'edizione ''2014''<ref>Tale edizione è indicata per le citazioni con l'anno di pubblicazione, il 2013, ed anche per le altre edizioni è indicato tra parentesi tonde, accanto alle citazioni, l'anno di pubblicazione e non del titolo.</ref>) delle serie televisive.
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==Citazioni==
===Film===
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====A====
*Visibile come documento d'epoca, per il garbo recitativo dell'intero cast, per la finezza della regia. (''[[Addio giovinezza! (film 1940)|Addio, giovinezza!]]''; 2000, p. 18)
*Pur non volendo [[Agostino d'Ippona|Agostino]] come un protagonista tradizionale, [[Roberto Rossellini|Rossellini]] (1908-77) non ha saputo farne il testimone convincente di un'epoca di transizione. Non mancano i momenti eloquenti (la decisione sull'eredità tra i due fratelli Sisto e Papirio; il rifiuto dell'offerta di Siriaco; il discorso finale) né le pagine in cui la disadorna semplicità del suo linguaggio trova le sue illuminazioni (la visita in carcere e l'uccisione di Marcellino). Invece di essere epica (nel senso di [[Bertolt Brecht|Brecht]]), la rappresentazione dei fatti e dei personaggi risulta generica. È probabilmente il meno riuscito tra i suoi film storico-didattici ([[La presa del potere da parte di Luigi XIV|Luigi XIV]], [[Socrate (film)|Socrate]], [[Blaise Pascal (miniserie televisiva)|Pascal]], [[L'età di Cosimo de' Medici|Cosimo]], [[Cartesius (miniserie televisiva)|Cartesio]], ecc.). (''[[Agostino d'Ippona (miniserie televisiva)|Agostino d'Ippona]]''; 2000, p. 28)
*1° lungometraggio di animazione violenta e catastrofica per adulti di [[Katsuhiro Otomo|K. Otomo]] che, con la collaborazione di [[Izo Ashimoto]], l'ha tratto da un suo fumetto di grande successo in Giappone, servendosi di un'agguerrita squadra di tecnici tra cui lo scenografo [[Toshiharu Mizutano]] e la pirotecnica fotografia di [[Katsuji Misawa]]. “Un risultato impressionante che spesso suggerisce una bizzarra miscela espressionista di ''2001: Odissea nello spazio'', ''[[I guerrieri della notte]]'', ''[[Blade Runner]]'' e ''[[Il pianeta proibito]]''” ([[Geoff Andrew]]). Figura al 19° posto in un elenco dei 20 migliori film di ''science fiction'' (con ''Blade Runner'', ''[[Gattaca - La porta dell'universo|Gattaca]]'' e ''[[Matrix]]'') secondo la rivista statunitense ''Wired'' nel 2002. (''[[Akira (film)|Akira]]''; 2013, p. 34)
*Solenne e sereno, grave e pur lieve come le musiche di [[Johann Sebastian Bach|Bach]] che l'accompagnano, il 9° di [[Ermanno Olmi|Olmi]] è – con ''[[Novecento]]'' (1976) di [[Bernardo Bertolucci|B. Bertolucci]] che è il suo opposto – il più grande film italiano degli anni '70, e l'unico, forse, in cui si ritrovano i grandi temi [[Publio Virgilio Marone|virgiliani]]: ''labor, pietas, fatum''. Gli sono stati rimproverati, come limiti, una rappresentazione idealizzata, perché troppo lirica, del mondo contadino, la cancellazione della lotta di classe, la rarefazione spiritualistica del contesto sociale. È indubbio che al versante in ombra (grettezza, avidità, violenza, odi feroci) del mondo contadino Olmi ha fatto soltanto qualche accenno, e in cadenze bonarie, ma anche in quest'occultamento è stato fedele a sé stesso e alla sua ''pietas''. (''[[L'albero degli zoccoli]]''; 2000, p. 33)
*Unica regia dello stimato sceneggiatore [[Daniel Taradash|Taradash]], è il 1° film esplicitamente antimaccartista di Hollywood. Nobile tesi, pesantezza didattica, macchinoso e troppo simbolico. Un'ottima [[Bette Davis|Davis]] non basta. (''[[Al centro dell'uragano (film 1956)|Al centro dell'uragano]]''; 2010, p. 37)
*Dramma carcerario in linea con la migliore tradizione hollywoodiana (claustrofobico, violento, garantista, liberale) con 2 novità: il tema della durata (il tempo che passa) e i connotati sociali del protagonista, direttore di banca, vittima di un errore giudiziario. Le mozartiane ''Nozze di Figaro'' in una sequenza d'antologia. (''[[Le ali della libertà]]''; 2000, p. 39)
*Film insignificante per tutti, anche per la [[Gina Lollobrigida|Lollo]] che, dopo 11 film, era ancora nell'anticamera del successo. (''[[Alina (film)|Alina]]''; 2000, p. 40)
*Dal romanzo (1929) di Erich Maria Remarque: nel 1914, istigati da un loro insegnante, alcuni studenti tedeschi si arruolano volontari, ma presto al fronte scoprono che la guerra ha poco da spartire col coraggio, il dovere o l'etica. Nessuno ritornerà. Un classico del cinema pacifista, distribuito in Italia soltanto nel 1956. Fu uno dei primi "colossi" del cinema sonoro. La sua forza e soprattutto la sua fama derivano da una sagace fusione delle sue componenti: il realismo della regia, la spettacolarità delle scene di battaglia, il lirismo dei dialoghi. (''[[All'ovest niente di nuovo]]''; 2010, p. 49)
*Il clima del secondo Ottocento è reso con gusto e precisione, il livello professionistico generale è ammirevole. (''[[Altri tempi - Zibaldone n. 1|Altri tempi]]''; 2000, p. 48)
*È una gradevole commedia americana del dopoguerra traboccante buoni sentimenti e un ingenuo moralismo. Quello che conta sono la recitazione dei 3 bravi protagonisti e l'ambientazione gustosa. (''[[Al tuo ritorno]]''; 2000, p. 49)
*La cornice soffoca il quadro, c'è lo spettacolo, non il sentimento della passione e del desiderio, l'erotismo è verniciato, ma la rievocazione di un'atmosfera è suggestiva, i 2 protagonisti sono ben scelti, le musiche del libanese [[Gabriel Yared]] funzionano. (''[[L'amante (film 1992)|L'amante]]''; 2000, p. 49)
*È un potente dramma la cui sceneggiatura ([[Philip Yordan]]) servì di base al western ''[[La lancia che uccide|La lancia spezzata]]'' (1954). [[Edward G. Robinson|Robinson]] è un grande patriarca, ma è ammirevole anche [[Luther Adler]]. (''[[Amaro destino]]''; 2000, p. 55)
*Vent'anni dopo ''I vitelloni'' F. Fellini torna in Romagna con un film della memoria e, soltanto parzialmente, della nostalgia. La parte fuori dal tempo è più felice di quella storica. Umorismo, buffoneria, divertimento, finezze, melanconia. (''[[Amarcord]]''; 2010, p. 59)
*Accurata l'ambientazione di un realismo morbidamente femminile: problemi di psicologia risolti, sia pure attraverso una vicenda un po' convenzionale, con notazioni umane e un'interpretazione degna di rilievo. (''[[L'amica (film 1943)|L'amica]]''; 2000, p. 60)
*Sullo sfondo di una Firenze granducale, [[Mario Mattoli|Mattòli]] al suo 2° film ha inserito un [[Primavera dei popoli|1848]] patriottico e romantico, ma antieroico. Le situazioni sono molto teatrali ma risolte con leggerezza di mano. [[Vittorio De Sica|De Sica]] è godibile e la trovata del film è la dolce [[Milly (cantante)|Milly]]. (''[[Amo te sola]]''; 2010, p. 75)
*È inevitabile citare [[Edmondo De Amicis|De Amicis]], l'Edmondo de' Languori, e il suo ''Dagli Appennini alle Ande'' che straziò due o tre generazioni. Quando [[Glauco Pellegrini|Pellegrini]] può appoggiarsi al paesaggio e all'ambiente, affiorano le sue qualità liriche e descrittive di buon documentarista. Quando fa agire i personaggi non c'è scampo: o melodramma o bozzettismo. (''[[L'uomo dai calzoni corti|L'amore più bello - L'uomo dai calzoni corti]]''; 2000, p. 72)
*Con ''[[Desiderio (film 1936)|Desiderio]]'', ''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' e ''[[Ninotchka]]'' forma un piccolo trattato di economia politica (G. Fink) e un'illustrazione della logica del capitale. È, forse, il più bello dei quattro, certamente il più impalpabile, astratto, misterioso, reticente. La scena del pranzo è un compendio del ''[[Ernst Lubitsch|Lubitsch]] touch''. (''[[Angelo (film 1937)|Angelo]]''; 2000, p. 81)
*Capolavoro del primo cinema tedesco sonoro, trasformò in star una poco nota cantante e attrice (che aveva già partecipato a 17 film dal 1923), arricchì l'immaginario collettivo di un nuovo mito di donna fatale, non lontano dalla Lulu di [[Frank Wedekind|Wedekind]], segnò l'inizio del sodalizio [[Josef von Sternberg|Sternberg]]-[[Marlene Dietrich|Dietrich]], durato altri 7 film a Hollywood. Il turgido istrionismo masochistico di [[Emil Jannings|Jannings]] s'oppone alla pura "apparenza" quasi grafica della Dietrich. (''[[L'angelo azzurro (film 1930)|L'angelo azzurro]]''; 2000, p. 81)
*''L'angelo bianco'' raggiunge il suo scopo: far versare lacrime. Gli interpreti fanno del loro meglio per dare ai personaggi alquanto inverosimili qualche verosimile accento. Ma c'è anche una dimensione fantastica [...] che gli dà un tono insolito. (''[[L'angelo bianco (film 1955)|L'angelo bianco]]''; 2000, p. 81)
*Drammone a lieta fine al servizio di [[Bette Davis|B. Davis]] in versione doppia. Tratto da un romanzo di Karel J. Benes, è un ''mélo'' di bassa lega migliorato dall'esperta regia. (''[[L'anima e il volto]]''; 2000, p. 84)
*Umorismo ben mescolato alla tenerezza in un clima di sterilizzata audacia erotica. Bella coppia. C'è uno spogliarello "teologico". (''[[L'anima e la carne]]''; 2000, p. 84)
*Diretto senza convinzione, non abbastanza riscattato da una scrittura disadorna e da un bianconero sporco da cinegiornale. (''[[Anima nera (film 1962)|Anima nera]]''; 2000, p. 84)
*L'insegnante di Boston riesce a far passare la ribelle Helen dallo stato ''animale'' a quello ''umano'', e a fare di lei ''sua'' figlia, nel senso più profondo della parola. [...] È la descrizione epica di una battaglia che culmina nella straordinaria scena di 9 minuti tra Annie e Helen intorno al tavolo da pranzo. Pur non trascurando la complessità sentimentale e ideologica del testo di [[William Gibson (commediografo)|Gibson]], mette con furia l'accento sulla dimensione fisica della battaglia. Il suo vero tema non è l'handicap fisico e nemmeno l'insegnamento o la comunicazione, ma il principio stesso della vita e della liberazione: il modo con cui le energie vitali, se abbastanza tenaci, possono vincere barriere od ostacoli. Ingiustamente accusato di teatralismo, dunque sottovalutato. (''[[Anna dei miracoli]]''; 2000, p. 86)
*In attesa di affermarsi nel genere mitologico [[Pietro Francisci|Francisci]] si dedica alle vite dei santi, in bilico tra ingenuità e astuzia spettacolare. Consigliabile solo alle anime pie. (''[[Antonio di Padova (film)|Antonio di Padova]]''; 2000, p. 91)
*Girato nei giorni bui dell'occupazione tedesca, è una novelletta piacevole, ma anemica, esitante tra il gusto francese e quello più acqua e sapone all'italiana. (''[[Apparizione (film)|Apparizione]]''; 2000, p. 93)
*Uscito dal Centro Sperimentale di Cinematografia, [[Gianluigi Calderone|Calderone]] debutta con un film che non manca di eleganza nella sua pruriginosa volontà di far scandalo né di velleità nel descrivere le mediocri nevrosi della media borghesia italiana. Com'è giusto, diventerà uno specialista di porno soft. (''[[Appassionata (film 1974)|Appassionata]]''; 2000, p. 93)
*Drammone sentimentale con venature gialle, macchinoso e improbabile. (''[[Appassionatamente (film 1954)|Appassionatamente]]''; 2000, p. 93)
*Un gustoso film d'avventure, originale nell'impostazione, nelle trovate e specialmente nel caleidoscopico grafismo. (''[[Arabesque]]''; 2000, p. 97)
*Giallo deduttivo-geometrico di [[Agatha Christie]], un enigma tra un cast di tutte star messo in scena con elegante ironia e raffinata bravura. (''[[Assassinio sull'Orient Express (film 1974)|Assassinio sull'Orient Express]]''; 2010, p. 122)
*Poteva esserci qualcosa di originale e intrigante soprattutto nello studio dei caratteri se la sceneggiatura di [[Anthony Shaffer]] non l'avesse complicato con un assassinio misterioso. (''[[L'assoluzione (film 1978)|L'assoluzione]]''; 2000, p. 113)
*Questo bizzarro dramma giallo e cattolico ha zeppe, vuoti d'aria, cadute ma l'ambiente è descritto con finezza e intorno ai due fratelli protagonisti c'è un gruppetto di personaggi ben caratterizzati. (''[[L'assoluzione]]''; 2000, p. 113)
[[File:The Quatermass Xperiment (1955) trailer - Brian Donlevy & Margia Dean.png|thumb|Il [[Bernard Quatermass|dott. Quatermass]] interpretato da Brian Donlevy ne ''[[L'astronave atomica del dottor Quatermass]]'']]
*1° dei 3 film prodotti dalla Hammer a basso costo (ma con una dose di intelligenza), ispirati a un popolare serial TV (1953) della BBC. [...] Fantascienza a misura d'uomo. (''[[L'astronave atomica del dottor Quatermass]]''; 2000, p. 127)
*È il 3° e il migliore del ciclo del [[Bernard Quatermass|dottor Quatermass]]. (''[[L'astronave degli esseri perduti]]''; 2000, p. 127)
*Coraggioso nella scelta tematica, discutibile nella sua poco critica esaltazione dell'individualismo e con qualche forzatura retorica, è una macchina narrativa perfettamente oliata che non perde un colpo sino al finale che scalda il cuore, inumidisce gli occhi e strappa l'applauso. Di suo [[Peter Weir|p. Weir]] ci mette l'abituale misticismo e la sapiente guida nella recitazione dei ragazzi inesperti tra cui spicca [[Robert Sean Leonard|R.S. Leonard]] sebbene solo [[Ethan Hawke|E. Hawke]] abbia fatto carriera. (''[[L'attimo fuggente]]''; 2010, p. 130)
*Film eccessivo nell'azione, nella violenza, nella grandiosità delle scenografie, negli effetti speciali (Oscar per Eric Brevig), nella visibilità, nell'ideologia. Suggestiva macchina narrativo-spettacolare con una vertiginosa struttura a scatole cinesi, imperniata sull'ambiguità tra realtà e apparenza, con alleggerimenti grotteschi e parentesi erotiche. (''[[Atto di forza]]''; 2000, p. 118)
*[...] è un buon film nero con un tema sociale in filigrana che ha al centro la psicologia tormentata del traditore ([[Van Heflin]]) e prepara con ritmo serrato il suo gesto finale d'espiazione. Ma il film conta soprattutto per l'atmosfera di disperata tensione che, con l'apporto del bianconero di [[Robert Surtees]], il regista sa creare. (''[[Atto di violenza]]''; 2000, p. 118)
*Superficiale e stentata commedia rivistaiola. (''[[Auguri e figli maschi!]]''; 2000, p. 118)
*È una specie di romantico omaggio al "fattorino" dell'autobus con un [[Aldo Fabrizi|Fabrizi]] divertente, genuino, convincente. (''[[Avanti c'è posto...]]''; 2000, p. 120)
====B====
*Uno dei migliori film gangster del dopoguerra, scritto da [[Ben Hecht|B. Hecht]] e C. Lederer, filmato in esterni veri a New York. Memorabile esordio di [[Richard Widmark|R. Widmark]] nella parte del sadico che fa ruzzolare per le scale una vecchia paralitica. (''[[Il bacio della morte (film 1947)|Il bacio della morte]]''; 2000, p. 132)
*Citato da celebri scrittori ([[Manuel Puig]]), fonte di ispirazione per nuovi registi, giocato sagacemente sull'ambiguità, a mezza strada tra l'horror e il thriller, con una dimensione fantastica suggerita più che rappresentata, è una chicca per i fans del cinema fantastico, un classico del cinema americano di serie B, un prototipo più volte imitato. (''[[Il bacio della pantera (film 1942)|Il bacio della pantera]]''; 2000, p. 132)
*Reduce dal successo di ''[[La sepolta viva (film 1949)|La sepolta viva]]'' [...], [[Guido Brignone|Brignone]] azzeccò anche questo film [...]. (''[[Il bacio di una morta (film 1949)|Il bacio di una morta]]''; 2000, pp. 133)
*Come giallo, è un film d'andazzo normale, ma ha almeno un merito: una certa cura nella descrizione dell'ambiente cinematografico. (''[[Bacio mortale (film 1932)|Bacio mortale]]''; 2000, pp. 133)
*Garanti in sceneggiatura gli inossidabili toscani [[Leonardo Benvenuti|Benvenuti]] & [[Piero De Bernardi|De Bernardi]], è una galleria di caricature, macchiette e macchiettoni strapaesani con il contorno di ragazze appetitose. Apprezzabile rinuncia alla volgarità con qualche punta crudele nei dialoghi. ("È la foto del nonno. Un po' mossa, ma nonno aveva il Parkinson.") (''[[Bagnomaria (film)|Bagnomaria]]''; 2000, pp. 134-135)
*Discontinuo fuoco d'artificio di trovate comiche. La sua debolezza deriva dal modello parodiato: ''Guerre stellari'' era già, se pur in modo latente, una parodia. (''[[Balle spaziali]]''; 2000, p. 138)
*Il più insulso, insensato e dilettantesco film del catalano [[Bigas Luna]], qui inetto direttore di attori, per giunta. La [[Valeria Marini|Marini]] è una bella statua inespressiva che ha due posizioni, ritta e sdraiata. Filodrammatici gli altri. Al suo confronto ''[[La donna del fiume]]'' (1954) con [[Sophia Loren|S. Loren]] fa figura di capolavoro. (''[[Bambola (film 1996)|Bambola]]''; 2000, p. 139)
*Film neorealista ''sui generis'': il suo neorealismo è tutto nella prima, suggestiva sequenza, ma poi si trasforma in una ''gangster story'' di modello americano sulla quale il regista innesta la sua cultura cinematografica, ma anche una robustezza narrativa e una funzionalità espressiva che saranno costanti nei suoi film successivi. È, a modo suo, un film formalista, mentre appaiono incongruenti o approssimativi, nel loro romanticismo, i contenuti etici e sociali. (''[[Il bandito]]''; 2000, p. 142)
*Con ''Donzoko'' (''[[I bassifondi]]'', 1957) e ''[[Dodes'ka-den]]'' (1970) forma una sorta di trilogia sociale della miseria nell'itinerario di Kurosawa. Sul tema tradizionale del rapporto tra maestro e allievo, è la storia di una presa di coscienza, un romanzo di educazione. Di grande bellezza plastica nell'uso del grande schermo (Tohoscope), sostenuto da una solenne colonna musicale ([[Franz Joseph Haydn|Haydn]], la ''Nona'' di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]) e da una varietà di registri narrativi (tenerezza, crudeltà, due gustosi intermezzi comici), affollato di personaggi, risulta un po' programmatico e didattico nel suo assillo di essere un capolavoro umanistico. (''[[Barbarossa (film 1965)|Barbarossa]]''; 2000, p. 145)
*Vicenda, ricostruzione storico-politica e indagine psicologica dei personaggi sono secondarie rispetto alla spettacolare grandiosità delle scene di battaglia, girate con grande abbondanza di mezzi. (''[[La battaglia dei giganti]]''; 2010, p. 165)
*Intenzioni: mostrare in luce positiva la cultura latinoamericana basata sulla famiglia. Risultato: un film generosamente didattico e commovente [...]. (''[[Bella (film)|Bella]]''; 2010, p. 170)
*Non è soltanto un film di propaganda. Grazie alla sceneggiatura di [[Ugo Betti]] e [[Alessandro De Stefani]], si cerca anche una riflessione sulla guerra e il suo significato. (''[[Bengasi (film)|Bengasi]]''; 2000, p. 158)
*Influenzato dai colossi storici del cinema italiano degli anni '10 di cui riprende l'enfasi e le esagerazioni, mescolandole con un misticismo sentimentale di marca anglosassone, è un melodramma storico che conta soprattutto per 2 sequenze (la battaglia delle triremi, la corsa delle bighe) di straordinario dinamismo plastico. (''[[Ben-Hur (film 1925)|Ben-Hur]]''; 2000, p. 158)
*Equivoci a non finire, ma lieta fine. Commedia modesta e anemica che si regge sulla simpatia di [[Aldo Fabrizi|Fabrizi]]. (''[[Benvenuto reverendo!]]''; 2000, p. 160)
*La religiosità "made in Hollywood", ridotta a merce spettacolare di grande effetto. (''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]''; 2000, p. 161)
*Attivo dal 1973, [[John Woo|J. Woo]] aveva diretto una quindicina di ''Wuxiapian'' (film di cavalieri erranti) quando, grazie al famoso regista-produttore [[Tsui Hark]], con questo film inaugurò nel cinema di Hong Kong il filone dei noir metropolitani iperrealisti e contribuì alla propria trasferta verso Hollywood, dove fu largamente imitato da [[Quentin Tarantino|Tarantino]] e soci. Nonostante i difetti di sceneggiatura il film ebbe un grande successo. Il suo tema centrale è ancora quello romantico dell'amicizia virile all'insegna dell'eroismo. La violenta frenesia ridondante dell'azione non nasconde le influenze occidentali nella poetica di Woo, teso a contaminare la lezione Hollywoodiana di Siegel e [[Sam Peckinpah|Peckinpah]] e quella europea di [[Jean-Pierre Melville|Melville]] e [[Sergio Leone|Leone]]. (''[[A Better Tomorrow (film 1986)|A Better Tomorrow]]''; 2013, p. 191)
*Colosso mitico-religioso hollywoodiano in salsa italiana con alcune sequenze di alta suggestione spettacolare (l'arca di Noè, la torre di Babele). Non è difficile per i fan di [[John Huston|Huston]] individuarvi le costanti tematiche e stilistiche dell'agnostico regista americano; agli altri basta lo spettacolo. (''[[La Bibbia (film 1966)|La Bibbia]]''; 2000, p. 164)
*Farsa per un pubblico di bocca buona, dal fine [[Ferdinando Maria Poggioli|Poggioli]] si può pretendere di più. Nazzari e la Silvi, insieme, hanno fatto di meglio. (''[[La bisbetica domata (film 1942)|La bisbetica domata]]''; 2000, p. 168)
*È un rozzo film fondato sulla paura del buio, cioè dell'invisibile. Senza spargimento di sangue, senza un effetto speciale, fa paura a molti, specialmente agli adolescenti in grado di identificarsi con i tre personaggi. È un non-film di radicale inettitudine [...]. (''[[The Blair Witch Project - Il mistero della strega di Blair|The Blair Witch Project]]''; 2010, p. 189)
*Ventitré anni nella breve vita di [[Blaise Pascal|Pascal]] [...] da quando, sedicenne, pubblica l'importante ''Saggio sulle coniche'' sino alla morte (una delle sequenze più intense), passando per la "notte di fuoco" [...] in cui, in un momento di estasi mistica, ritrova il senso di Dio. Raccontato con una semplicità di linguaggio che è frutto di lucidità e di umiltà come un "uomo esile, sofferente, che stava sempre male, ma pieno di curiosità, di interessi, di slanci, di timori", diviso tra l'ansia scientifica e la pietà religiosa. L'esordiente [[Pierre Arditi|P. Arditi]], figlio di un fornaio, sarebbe diventato uno degli attori più sensibili del teatro e del cinema d'oltralpe. (''[[Blaise Pascal (miniserie televisiva)|Blaise Pascal]]''; 2000, p. 171)
*Per la 2ª volta all'apice della sua fama (6 film nel 1950!) [[Amedeo Nazzari|Nazzari]] è ottimo in questa variazione sul personaggio del fuorilegge romantico. (''[[Il brigante Musolino]]''; 2000, p. 183)
*Nella stesura del raccontino originale, svelto e spiritoso, si sente la mano di [[Marcello Marchesi]] con la coppia [[Age & Scarpelli]]. [[Ugo Tognazzi|Tognazzi]] per la 1ª volta in un ruolo importante. La [[Silvana Pampanini|Pampanini]] tenta di non essere solo bella. (''[[Una bruna indiavolata!]]''; 2000, p. 185)
====C====
*Commedia ferroviaria, degna del teatro di [[Eduardo De Filippo]], sull'Italia di 3ª classe. Intorno a un grande [[Nino Manfredi|Manfredi]] si muove una colorita folla di macchiette. Fa ridere, ma anche riflettere. (''[[Café Express]]''; 2013, p. 238)
*Melodramma a lieto fine, dalle scenografie cariche di significati simbolici che sottolineano le psicologie dei personaggi. (''[[Calafuria (film)|Calafuria]]''; 2000, pp. 198-199)
*Di ambientazione insolita e di origine teatrale [...], questo giallo d'investigazione si raccomanda per la cura dei particolari, la finezza della recitazione, specialmente femminile, l'eleganza dello stile. (''[[La campana del convento]]''; 2000, p. 204)
*[[Luigi Zampa|L. Zampa]], specialista di commedie agre e intrise di succhi civili (''[[Vivere in pace]]'', ''[[L'onorevole Angelina]]'', ''[[Anni difficili]]''), ha fatto di meglio, ma anche qui riesce a divertire con intelligenza. (''[[Campane a martello]]''; 2000, p. 204)
*Seguito di ''[[La mia via]]'' (1944), ebbe altrettanto successo [...]. Il tasso di sciroppo sentimentale è ancor più alto. Film natalizio a prova di bomba. (''[[Le campane di Santa Maria]]''; 2000, p. 204)
*Tutto giocato sul doppio dei fratelli De Filippo (con il regista a disagio, come il solito, con la fisicità non mediata dell'attore comico), il film è svelto e divertente, con alcune cadute folcloristiche di tono, ma non tra i migliori del Camerini dell'epoca. (''[[Il cappello a tre punte]]''; 2000, p. 213)
*Da un romanzo di [[Daphne du Maurier|Daphne Du Maurier]] una storia fosca, venata di acido umorismo. Con una coppia del calibro [[Bette Davis|Davis]]-[[Alec Guinness|Guinness]], comprimari, operatore, scenografo e [[Gore Vidal]] alla sceneggiatura, troppa intelligenza sprecata. (''[[Il capro espiatorio (film 1959)|Il capro espiatorio]]''; 2000, p. 214)
*Testo arguto ed effervescente. Ambientazione superba e accurata. [[Gino Cervi|Cervi]] gioca in casa. (''[[Il cardinale Lambertini (film 1954)|Il cardinale Lambertini]]''; 2000, p. 216)
*I personaggi umani sono graficamente tra i più inventivi e spiritosi del cinema disneyano, dalla memorabile, rapace, eccessiva Crudelia ai due gaglioffi Gaspare e Orazio e a Rudy, eccentrico compositore. La lunga sequenza della fuga dei cuccioli sulla neve – che ha il ritmo e i passaggi obbligati di un film bellico di evasione – è il pezzo forte del film, ma vanno ricordati anche il tam tam canino e i momenti di satira televisiva. (''[[La carica dei cento e uno|La carica dei 101]]''; 2000, p. 217)
*Da non perdere questa vetta del cinema [[John Ford|fordiano]]. Un esodo epico, eppure affettuoso, tenero, divertente. Senza eroi, ma con grande humour. Considerato a torto un film minore per i pochi mezzi a disposizione rispetto ad altri suoi western e per il carattere rapsodico del suo impianto narrativo. (''[[La carovana dei mormoni]]''; 2000, p. 221)
*Film (cast compreso) voluto dal produttore [[David O. Selznick|D.O. Selznick]] che [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] diresse malvolentieri: sceneggiatura verbosa, prolissa, troppo complicata. Qualche lampo di lancinante perversità. (''[[Il caso Paradine]]''; 2000, p. 230)
*[...] è un film di mare e solitudine diviso in 3 parti. Nella 1a c'è la formidabile e paurosa sequenza dell'incidente aereo; nella 2a sull'atollo (80 minuti circa sui 135 complessivi) il momento più poetico è l'incontro notturno con la balena; la 3a è un tiremmolla sentimentale che si può perdere. Più di una inverosimiglianza nella parte centrale (nemmeno un insetto), ma i dialoghi del nuovo Robinson con il pallone (il suo specchio, non il suo servo) e la sua lotta per sopravvivere hanno un accento veritiero. (''[[Cast Away]]''; 2010, p. 258)
*Premiato con il Leone d'oro alla carriera, [[Hayao Miyazaki|H. Miyazaki]] (che avrebbe dovuto limitarsi a produrre il film con il suo studio Ghibli) mescola fiaba nipponica, fantasmi d'Oriente e ambientazione da Mitteleuropa 800 in una delle più affascinanti avventure di animazione degli ultimi tempi, dove non mancano l'eterna lotta tra il Bene e il Male, la minaccia della guerra fuori dal tempo, ma anche la speranza nel futuro e il bisogno di fantasia e immaginazione. (''[[Il castello errante di Howl]]''; 2010, p. 259)
*È un film che fece commuovere e piangere le folle all'inizio degli anni '50. Feuilleton popolare, ha anche il merito di una ambientazione e una patina neorealistica assai suggestiva. (''[[Catene (film 1949)|Catene]]''; 2000, p. 232)
*Uno dei vertici del cinema noir: fatalismo tragico, impotenza dell'individuo, rapporto avvelenato tra passato e presente, la figura della ''dark lady'' ([[Jane Greer|J. Greer]]). Scritto da Daniel Mainwaring, il labirintico intrigo è messo in immagini da [[Jacques Tourneur|J. Tourneur]] con stringata intensità. (''[[Le catene della colpa]]''; 2000, p. 232)
*Conta per l'elegante ricostruzione della società a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, la preferenza ai toni crepuscolari piuttosto che celebrativi ed eroici, l'esaltazione del militarismo sabaudo che, se non si contrappone, si sovrappone a quello fascista. (''[[Cavalleria (film)|Cavalleria]]''; 2000, p. 236)
[[File:La cena delle beffe (1942) Clara Calamai (2).png|thumb|[[Clara Calamai]] ne ''[[La cena delle beffe (film)|La cena delle beffe]]'']]
*Versione scattante, veloce, rispettosa del famoso dramma (1909) di [[Sem Benelli]]. Oh, il niveo seno nudo e il corpo velato di [[Clara Calamai|C. Calamai]] che fecero fremere mezza Italia e indussero il Centro Cattolico a bollarlo come intreccio di libidine, brutalità e libertinaggio! C'è da ammirare anche l'insinuante, volpino Giannetto di [[Osvaldo Valenti|O. Valenti]]. (''[[La cena delle beffe (film)|La cena delle beffe]]''; 2000, p. 238)
*Non è il migliore dei 5 film che [[Mario Camerini|M. Camerini]], al culmine della sua fama, diresse nel biennio 1939-40. La sceneggiatura è indirizzata sui binari della commedia un po' pazza il cui ritmo non s'addice al regista. Da gustare, comunque, come variazione sulla tematica dei "telefoni bianchi". (''[[Centomila dollari]]''; 2000, p. 240)
*[...] è una sorta di antologia del western in negativo in cui si ricorre ai suoi più scalcinati stereotipi. 3 attori americani di scuole diverse e il più famoso dei 3 ([[Henry Fonda|Fonda]]) scelto contro la parte. Il set non è più l'Andalusia, ma la Monument Valley di [[John Ford]]. In un film ricco di trasgressioni, [[Sergio Leone|Leone]] dilata madornalmente i tempi drammaturgici, contravvenendo alla dinamica del genere. Sotto il segno del titanismo si tende al teatro d'opera e alla sua liturgia. Dall'epica del treno, della prima ferrovia transcontinentale, si passa alla trenodia, al canto funebre sulla morte del West e dello spirito della Frontiera. Come in [[Sam Peckinpah]]. (''[[C'era una volta il West]]''; 2000, p. 241)
*[[Luigi Comencini|L. Comencini]] ha lavorato con discrezione e pudore, in difficile equilibrio tra patetico e comico, ma il perno del film, e la sua forza, è [[Beppe Grillo]], con la sua recitazione sotto le righe, al risparmio, di una sobrietà tutta genovese. (''[[Cercasi Gesù]]''; 2000, p. 243)
*Gioco al massacro tra una vittima che diviene carnefice e un carnefice che si trasforma in vittima, in bilico tra il melodramma e l'horror, è un capolavoro del grand-guignol cinematografico, detestato da molti che lo considerano una vetta del Kitsch violento. È difficile, però, non ammirare il linguaggio rigoroso e stilizzato di [[Robert Aldrich|R. Aldrich]], la sapiente sceneggiatura di [[Lukas Heller]] (da un romanzo di [[Henry Farrell]]), la straordinaria recitazione del trio principale, la dimensione gotica dell'atmosfera narrativa. (''[[Che fine ha fatto Baby Jane?]]''; 2000, p. 248)
*Basato su una storia vera, questo thriller è un buon esempio di quel realismo semidocumentaristico che si diffuse a Hollywood nel primo dopoguerra. Oltre all'asciutta ed efficace regia di [[Henry Hathaway|H. Hathaway]], le sue carte vincenti sono la fotografia di Joe McDonald e l'interpretazione di [[James Stewart|J. Stewart]]. Notevole anche K. Orzazewski nella parte di Tillie. (''[[Chiamate Nord 777]]''; 2000, p. 250)
*Melodramma missionario che promosse [[Gregory Peck|G. Peck]] al ruolo di star. Tratto da un romanzo di [[A. J. Cronin|Archibald J. Cronin]], è dignitoso, solidamente costruito ma prolisso. (''[[Le chiavi del paradiso]]''; 2000, p. 251)
*Ancora in doppio ruolo, [[Bette Davis|B. Davis]] cerca di galvanizzare un dramma (già fatto nel 1946 con Dolores Del Rio) turgido, effettistico e inverosimile, ma, a modo suo, affascinante. (''[[Chi giace nella mia bara?]]''; 2000, p. 253)
*2° film di L. Pieraccioni che l'ha scritto, diretto e interpretato: simpatico, spesso salace, quasi mai scurrile, sorretto da un'affiatata recitazione di squadra, da un'intelligente scelta dei tempi comici, girato con garbo da un principiante cha ha visto i film giusti e ha imparato la lezione. [[Alessandro Haber|A. Haber]] si conferma principe dei caratteristi italiani. Campione d'incassi della stagione 1996-97. (''[[Il ciclone]]''; 2010, p. 291)
*Neorealismo in chiave cattolica. Il film conta soprattutto per il bianconero del grande [[Aldo Graziati|G.R. Aldo]], la coerenza pittorica delle inquadrature, l'atmosfera delle paludi pontine, il clima affocato che precede lo stupro. (''[[Cielo sulla palude]]''; 2000, p. 260)
*Tolto quello scoppiettante di [[Walter Chiari|W. Chiari]], in chiave rivistaiola, gli episodi sono all'insegna di una comicità amara. Notevole quello di [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] che descrive un borgo agricolo campano senza spolveri idillici. (''[[Cinque poveri in automobile]]''; 2000, p. 263)
*Ruvido melodramma, scritto dal futuro regista Robert Rossen, affidato soprattutto all'interpretazione di un'affiatata squadra di attori sotto contratto alla Warner Bros, casa specializzata in drammi sociali e gangsteristici. (''[[Le 5 schiave|Le cinque schiave]]''; 2000, p. 263)
*Ermetico, ma abbagliante. Molte noie con la censura sovietica. (''[[Il colore del melograno]]''; 2010, p. 316)
*Risente dell'origine teatrale, ma gli attori tengono bene anche se messi in difficoltà da dialoghi retorici. (''[[I colpevoli]]''; 2000, p. 280)
*Tratto da una famosa commedia (1900) di [[Giuseppe Giacosa]] (già filmata nel 1916) è uno dei meno originali, ma dei più compatti e armonici film di [[Mario Camerini|Camerini]]. Riscritto completamente nei dialoghi, è fedele allo spirito. (''[[Come le foglie (film 1934)|Come le foglie]]''; 2000, p. 286)
*Tipico melodramma a sfondo sociale nella Hollywood degli anni '40 per il quale [[John Ford|J. Ford]] ebbe a disposizione dalla M-G-M grandi mezzi che gli permisero di ricostruire in studio il villaggio gallese. Grande successo al botteghino, aiutato da 4 premi Oscar [...]: raramente il regista s'era tanto spinto nel territorio turgido del sentimentalismo. Edificante e pomposo, ma impeccabile nel ritmo narrativo e a livello figurativo. (''[[Com'era verde la mia valle]]''; 2000, p. 286)
*[...] è un insieme di tableaux senza vita, resi più brillanti, talvolta, da scenografie pittoresche o espressioniste. [[Bette Davis|B. Davis]] trabocca di manierismi. [[Errol Flynn|E. Flynn]] manca di tono e di colore. (''[[Il conte di Essex]]''; 2000, p. 301)
*Assai fedele al romanzo (1897) di Bram Stoker, è una piccola chicca per gli amanti dei racconti vampireschi in cui l'intelligenza e il gusto sopperiscono alla povertà dei mezzi. C. Lee ammirevole per sobrietà. (''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]''; 2010, p. 340)
*Costruito su due itinerari d'anima, affronta i temi della redenzione e della grazia con sobrio rigore. Una sommessa e dolorosa sinfonia in bianco. (''[[La conversa di Belfort]]''; 2000, p. 304)
*Film spionistico di serie con tipici toni da guerra fredda. Ritmo alacre, una certa cura nell'ambientazione, attori efficaci. (''[[Corriere diplomatico (film)|Corriere diplomatico]]''; 2000, p. 309)
*Prodotto dalla Romana Film di F. Misiano, specializzata in cinema popolare "napoletano", è uno dei 2 film di finzione di A. Petrucci che v'immette la sua inclinazione al documentario sociologico e al racconto pedagogico edificante, un'indubbia pulizia espositiva, una certa cura psicologica. (''[[Cortile (film 1955)|Cortile]]''; 2000, p. 312)
*È un classico del filone storico in costume di moda in Italia negli anni '60: tra scene spettacolari di battaglia e sontuose scenografie, gli attori, beniamini del pubblico di quei tempi, se la cavano. (''[[Costantino il Grande (film)|Costantino il Grande]]''; 2000, p. 316)
*Poliziesco ascetico che inclina al noir: più che le scene d'azione, all'inizio e alla fine, contano i personaggi e l'atmosfera. Un buon risultato nella carriera di un regista noto per le sue commedie. (''[[Criminale di turno]]''; 2000, p. 319)
*[...] è uno dei migliori [[Don Siegel|Siegel]] degli anni '50 con 3 o 4 sequenze magistrali e un duetto straordinario [[Eli Wallach|Wallach]]-[[Robert Keith|Keith]]. Il cuore di questo film incompreso è nella loro caratterizzazione eccessiva e fiammeggiante. A una lettura di secondo grado i temi di fondo sono il parricidio e l'ossessione del tempo. (''[[Crimine silenzioso]]''; 2000, p. 319)
*Data la censura dell'epoca, sarebbe stato difficile per chiunque trarre un film dal romanzo di [[Graham Greene]] ''Il potere e la gloria'' (1940), storia di un prete ubriacone che fa un figlio con una prostituta, ma per [[John Ford|J. Ford]], buon cattolico irlandese, era impossibile. Ne ricavò, infatti, non soltanto un film pio che attribuisce tutta l'onestà al prete e tutta la corruzione all'ufficiale, ma anche pesante, prolisso, artificioso, mal recitato persino da [[Henry Fonda|H. Fonda]] che si trascina ostentando una sonnolenta santimonia, affidato a una serie di quadri statici anche se magnifici nel loro esasperato simbolismo mistico (influenza di [[Sergej Michajlovič Ėjzenštejn|Eisenstein]] e degli espressionisti tedeschi nella fotografia di [[Gabriel Figueroa|G. Figueroa]]). (''[[La croce di fuoco]]''; 2000, p. 321)
*[...] Dmytryk s'è cimentato con la vita del leggendario fra' Giuseppe da Copertino, ma i risultati sono ora modesti ora goffi. (''[[Cronache di un convento]]''; 2000, p. 323)
[[Immagine:Cuore (film 1948) María Mercader.png|miniatura|[[María Mercader]] in ''[[Cuore (film 1948)|Cuore]]'']]
*Coletti, cineasta in sintonia quasi perfetta con i valori patriottici deamicisiani, ha tratto un film lindo, di impettita nostalgia ''rétro'', accurato nella rievocazione d'epoca. L'ha aiutato un'abile sceneggiatura a più mani [...]. (''[[Cuore (film 1948)|Cuore]]''; 2000, pp. 325-326)
====D====
*Forse sopravvalutato dalla critica quando uscì, oggi risulta un po' datato. Rimane, comunque, un'opera rappresentativa della sensibilità del dopoguerra, dei traumi psicologici e delle disillusioni dei reduci. (''[[La dalia azzurra]]''; 2000, p. 331)
*La moda di questo genere è finita, ma – superata la balordaggine del soggetto e la rozzezza della regia – i film con [[Bruce Lee]], questo [[Fred Astaire]] del kung-fu, offrono momenti gustosi, ricordando quasi il dinamismo spensierato del cinema muto. (''[[Dalla Cina con furore]]''; 2000, p. 331)
*Poliziesco spettacolare e a tratti suggestivo ma [[Walter Hill|Hill]] ha fatto di meglio. È stata la prima troupe americana autorizzata a fare riprese sulla piazza Rossa di Mosca. (''[[Danko]]''; 2000, p. 333)
*Sopravvalutato, resta in ogni modo un robusto melodramma di guerra. (''[[Da qui all'eternità]]''; 2000, p. 335)
*[...] è sicuramente il più famoso, forse il migliore, ma non il più tipico, film di [[Mario Camerini|Camerini]] negli anni '30. Influenzato più dalla commedia hollywoodiana che da [[René Clair]] e arricchito da piccole trovate quasi surrealistiche di umore [[Cesare Zavattini|zavattiniano]] [...]. (''[[Darò un milione]]''; 2000, p. 336)
*La sceneggiatura di [[Gherardo Gherardi|G. Gherardi]] e [[Gaspare Cataldo|G. Cataldo]] fa un po' acqua, ma il robusto mestiere di [[Carmine Gallone|Gallone]], re del cinema popolare dell'epoca, guida la storia sino all'attesa lieta fine. (''[[Avanti a lui tremava tutta Roma|Davanti a lui tremava tutta Roma]]''; 2010, p. 382)
*Ebbe 3 nomination ai premi Oscar: Philip Dunne per la sceneggiatura (insolitamente sobria, anti De Mille), Leon Shamroy per la fotografia (sontuosa, affettata) e per le musiche di Alfred Newman. Potabile. (''[[Davide e Betsabea]]'', 2000, p. 337)
*Impossibile dare un giudizio di un film così martoriato che, distribuito nel luglio 1946, fu ritirato dalla circolazione e drasticamente ridotto dalla censura a 73 minuti. Così com'è, sembra solo una brutta copia di ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'' di [[Luchino Visconti|Visconti]]. (''[[Desiderio (film 1946)|Desiderio]]'', 2000, p. 350)
*Il brivido si alterna al sorriso. (''[[Destinazione... Terra!]]''; 2000, p. 351)
*È un poliziesco con un sottofondo intricato di fantascienza metafisica e risvolti da melodramma romantico. (''[[Déjà vu - Corsa contro il tempo]]''; 2010, p. 387)
*È un fantasy orrorifico che, con qualche effettaccio in meno e una maggior cura della storia e dei personaggi, poteva diventare memorabile. (''[[Dèmoni (film)|Dèmoni]]''); 2010, p. )
[[File:Dracula (1973) - Jack Palance 5.png|thumb|[[Jack Palance]] nel ruolo del [[Conte Dracula]] ne ''[[Il demone nero]]'']]
*Interessante rivisitazione televisiva del ''Dracula'' (1897) di Bram Stoker, che Jack Palance impersona come una figura quasi patetica, vittima di un destino crudele. Atmosfera gotica sapientemente ricreata, grazie anche alla bella sceneggiatura di Richard Matheson. (''[[Il demone nero]]''; 2010, p. 392)
*[…] è un'opera che ricorda [[Robert J. Flaherty|Flaherty]] e [[Aleksandr Petrovič Dovženko|Dovgenko]] per l'intensa, lirica, panteistica rappresentazione del rapporto tra uomo e natura. Dersu Uzala – impersonato con eccezionale mimetismo da un attore non professionista mongolo che nella vita fa il musicologo – vive in armoniosa e religiosa simbiosi con la natura, parla col fuoco e gli animali, ma ha poco da spartire con il mito del "buon selvaggio". (''[[Dersu Uzala - Il piccolo uomo delle grandi pianure]]''; 2000, p. 349)
*Zeppa di coincidenze inverosimili, la storia di Martin Goldschmidt avrebbe potuto scivolare nel grottesco o nel ridicolo. In mano a [[Edgar G. Ulmer|E.G. Ulmer]] (1900-72), regista di serie B che fu rivalutato in Europa retrospettivamente, è diventato un piccolo noir di culto, raccontato con la tecnica del monologo interiore: un allucinato apologo sull'assurdo e sul caso. Ma è soltanto il caso che spinge Al Roberts a fare quel "detour" (svolta, deviazione)? (''[[Detour - Deviazione per l'inferno]]''; 2000, p. 353)
*Con una prestigiosa compagnia di attori, i due registi ne hanno fatto una trasposizione forte, severa, teatraleggiante. (''[[I dialoghi delle Carmelitane (film 1960)|I dialoghi delle Carmelitane]]''; 2000, p. 355)
*[[Spencer Tracy|Tracy]] gigioneggia e [[Frank Sinatra|Sinatra]] gli va dietro in questo drammone quasi catastrofico dove lo zucchero del sentimento prevale sul sale dell'avventura. (''[[Il diavolo alle 4]]''; 2000, p. 358)
*1° film sull'Italia del post-terrorismo, è un po' schizofrenicamente diviso tra un inseguimento personale di sogni e ossessioni e il bisogno di fare i conti con la realtà sociale. Avvince e convince di più sul primo versante. Disarmonico, sregolato, ricco di immagini inquietanti, con due interpreti parzialmente attendibili. (''[[Diavolo in corpo]]''; 2000, p. 359)
*{{NDR|[[Cecil B. DeMille|DeMille]]}} Spese 13 milioni di dollari (del '56!) per nominare il nome di Dio invano e ne incassò 43. Cocktail di grandiosità spettacolare e prudenti audacie erotiche. (''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]''; 2000, p. 362)
*Prodotta da [[Morgan Freeman|M. Freeman]] (è costata pochissimo), uscita in sole 15 sale, ambientata in un sobborgo multietnico, è una deliziosa commedia di dialoghi – accusata in modo troppo semplicistico di retorica e moralismo – dove non succede nulla e si dicono tante cose. È un incontro tra due mondi, due sessi, due razze, due generazioni: due persone che riescono a comunicare per un giorno e si danno una mano, e ognuno dei due, alla fine, qualcosa ha imparato. Un po' melenso? Forse, ma averne! (''[[10 cose di noi]]''; 2010, p. 408)
*Di altissima tenuta stilistica nella sua maestosità [...], di grande ricchezza psicologica e sapiente rievocazione storica, è una vetta nell'itinerario di [[Carl Theodor Dreyer|Dreyer]] e nella storia del cinema. Per il regista danese – al di là delle interpretazioni che se ne possono dare – la più terrificante sequenza musicale della liturgia cristiana diventa un inno alla vita e alla libertà contro il fanatismo, l'intolleranza, la cecità spirituale degli uomini. (''[[Dies irae (film)|Dies irae]]''; 2000, p. 363)
*Uno dei più misconosciuti film americani di [[Fritz Lang|Lang]] che qui fa la spola tra [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] (la suspense psicologica) e [[Josef von Sternberg|Sternberg]] (la profusione barocca delle scenografie). L'uso della voce ''off'' per esprimere i pensieri dei personaggi, la musica ([[Miklós Rózsa|M. Rosza]]), le scene, la fotografia ([[Stanley Cortez|S. Cortez]]) contribuiscono a creare un'atmosfera affascinante. (''[[Dietro la porta chiusa]]''; 2000, p. 363)
*Aperto alle influenze culturali più varie del suo tempo, [[Franco Brusati|Brusati]] si discosta volutamente dai canoni e dalle convenzioni del realismo il cui moralismo gli è indifferente ed estraneo. Sceglie i suoi personaggi alle due estremità della scala sociale dove è più facile cogliere i segni della disgregazione, scelta che gli permette una deformazione cara al suo gusto figurativo, ma che limita il significato di quel che racconta. (''[[Il disordine (film 1962)|Il disordine]]''; 2000, p. 369)
*Maestro dell'horror, [[Terence Fisher|Fisher]], classe 1904, ha resuscitato i vecchi mostri (Dracula, Frankenstein, l'Uomo Lupo, il dr. Jekyll) rinnovandoli con il colore. Il suo humour ha fatto il resto. Divertente. (''[[Distruggete Frankenstein!]]''; 2000, p. 370)
*[...] è una specie di versione economica di ''[[Viale del tramonto]]'' senza finale tragico. (''[[La diva]]''; 2000, p. 371)
*Cinema di grande sartoria. Nonostante l'elegante confezione, è una stolida e tragicomica burattinata, sontuosamente arredata, che si prende terribilmente sul serio. [[Laura Antonelli|Antonelli]] inascoltabile. (''[[Divina creatura]]''; 2000, p. 372)
*Viaggio attraverso il disgusto, cinegiornale e affresco di una Roma raccontata come una Babilonia precristiana, affascinante e turpe. Una materia da giornale in rotocalco trasfigurata in epica. Uno spartiacque nel cinema italiano, un film-cerniera nell'itinerario felliniano con la sua costruzione ad affresco, a blocchi narrativi e retrospettivamente un film storico che interpreta con acutezza un momento nella storia d'Italia. Dopo lo scandalo ecclesiastico e politico, un successo mondiale. Lanciò, anche a livello internazionale, il termine "paparazzo". (''[[La dolce vita]]''; 2010, p. 424)
*Con questo film dal taglio umoristico e sentimentale, [[Luciano Emmer|Emmer]] contribuisce a un'importante tappa del cinema italiano: il trasferimento dell'esperienza neorealistica nella commedia di costume. Rivisto oggi, piace di più, forse, come testimonianza d'epoca che per le sue qualità intrinseche: come commedia è sgranato, come film neorealista anemico. [[Marcello Mastroianni|Mastroianni]] doppiato da [[Alberto Sordi]]: allora capitava anche di peggio. (''[[Domenica d'agosto]]''; 2000, p. 378)
*Su un sagace adattamento di Age & Scarpelli un film simpatico, agile nella regia "invisibile", apprezzabile nella descrizione ambientale e nella direzione degli attori [...]. (''[[La donna della domenica]]''; 2000, p. 384)
*Splendido bianconero di [[Massimo Terzano]], una bella sequenza di funerale, musiche di [[Nino Rota]]. (''[[La donna della montagna]]''; 2000, p. 384)
*Il tema centrale è quello del ''doppelganger'' con la sua problematica del doppio, del bene e del male, dell'Ego e del Superego. Può essere interpretato come un romanzo di apprendimento il cui protagonista ha voluto dare un'occhiata dall'altra parte dell'abisso e ha imparato la lezione. Il labile confine tra innocenza e delitto e la potenziale colpevolezza di chiunque sono due temi tipici di [[Fritz Lang|Lang]]. La continuità con i suoi film tedeschi è palese. (''[[La donna del ritratto]]''; 2000, p. 385)
*Film nero con fiocchi e controfiocchi che riesce a coniugare l'espressionismo tedesco e l'ambiente americano. Gli evidenti difetti di sceneggiatura sono riscattati dalla regia. Splendida sequenza di jazz con [[Elisha Cook Jr.]] alla batteria. (''[[La donna fantasma (film)|La donna fantasma]]''; 2000, p. 387)
*Ossessivamente attento alla fisicità del corpo umano, il cinema del siciliano [[Aurelio Grimaldi|A. Grimaldi]] approda qui alla sua inevitabile spiaggia: un porno-film ''arty'' dove assembla spogliarelli hard, iniezioni di un sociologismo d'accatto, un pasolinismo di terza mano, lavaggi igienici di organi sessuali, acrobatici congressi carnali subacquei, una misoginia di fondo accanitamente negata a parole. (''[[La donna lupo]]''; 2000, p. 388)
[[File:Donne e briganti (film 1950) Amedeo Nazzari.png|miniatura|[[Amedeo Nazzari]] in ''[[Donne e briganti]]'']]
*[[Mario Soldati|Soldati]], scrittore e cineasta dalle molteplici risorse, offre a [[Amedeo Nazzari|Nazzari]] l'occasione di rimettere a lucido la sua sorridente baldanza nella parte del celeberrimo Fra' Diavolo. Stringato, elegante. (''[[Donne e briganti]]''; 2000, p. 391)
*[...] è uno dei meno noti e dei meno validi film di [[Douglas Sirk|Sirk]], un noir che appartiene al filone del thriller coniugale. Apprezzabile, comunque, per la cura dell'ambientazione, il ritmo e la finezza della suspense psicologica. (''[[Donne e veleni]]''; 2000, p. 392)
*Gioca sui due tavoli dell'ironia parodistica e dell'erotismo romantico, puntando tutto sul fascino sparviero e l'eleganza alla Byron di F. Langella. (''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]''; 2010, p. 449)
*È un film senza stile perché ne insegue troppi. (''[[Dracula di Bram Stoker]]''; 2010, p. 449)
*Con ''La maschera di Frankenstein'', è il prototipo della società britannica Hammer che influenza il cinema orrorifico degli anni '60, è il film che definisce l'aspetto moderno di Dracula (compresi i canini, invenzione di Fisher) con la sua inquietante dimensione di erotismo perverso, reso benissimo da Lee che pure è presente sullo schermo soltanto 9 minuti, resi intensamente suggestivi dal montaggio creativo e dalla musica di James Bernard. Pur con qualche variazione, la sceneggiatura di Jimmy Sangster è fedele al romanzo di Stoker e al suo spirito. (''[[Dracula il vampiro]]''; 2000, p. 402)
*Qualche gag divertente, 2 sequenze di ballo, il fascino grifagno di Nielsen non riscattano un film parodistico che gira a vuoto o va sul facile. (''[[Dracula morto e contento]]''; 2010, p. 449)
*Ideologicamente e figurativamente il film è in linea con l'altro, ma gli rimane inferiore. Notevole la sequenza della morte di Dracula nell'acqua gelata. (''[[Dracula, principe delle tenebre]]''; 2010, pp. 449-450)
*In bilico tra sentimentale e comico, il film vince sul secondo versante, grazie soprattutto alla bravura dei suoi due protagonisti. Napoli contro Roma, match pari, ma entrambe hanno dato di meglio. (''[[I due compari]]''; 2000, p. 406)
*Per il suo turgore melodrammatico è una sorta di anti-''[[Roma città aperta]]'' in cui uno dei due maggiori registi italiani degli anni '30 cerca di mescolare il pubblico e il privato, adeguandosi all'aria neorealistica che tira. (''[[Due lettere anonime]]''; 2000, p. 409)
*È, forse, il superwestern più costoso nella storia di Hollywood: 8 grandi attori, 50 attori medi, 6500 comparse, 6 registi ([[King Vidor|Vidor]] a un certo punto si ritirò per contrasti con il produttore [[David O. Selznick]], il vero autore del film come lo era stato per ''[[Via col vento]]'' [...]). Una massiccia dose di sesso. Un fucile che spara dichiarazioni d'amore. Esaltato dagli uni per il suo barocchismo forsennato, deprecato dagli altri per la sua truculenza e i suoi eccessi che ne fanno un cartoon di passioni. (''[[Duello al sole]]''; 2000, p. 409)
*Diretto dal realizzatore degli effetti speciali di ''[[2001: Odissea nello spazio|2001: odissea nello spazio]]'', esordiente nella regia, (sceneggiato, tra gli altri, da [[Michael Cimino]]), è, pur con ingenuità e pesantezze didattiche, un buon esempio di cinema fantaecologico e apocalittico. Quasi un monologo per [[Bruce Dern|Dern]], aiutato nel suo lavoro da simpatici robot. Bella colonna musicale di [[Peter Schickele]]. (''[[2002: la seconda odissea]]''; 2010, p. 461)
*Continua a essere il film di SF più inquietante, adulto, stimolante e controverso che sia mai stato fatto, senza contare il suo fascino plastico-figurativo e sonoro-musicale. (''[[2001: Odissea nello spazio]]''; 2000, pp. 411-412)
*Più che l'azione, piuttosto confusa e incoerente, conta l'atmosfera splendidamente resa all'insegna di un forte pessimismo ecologico sul Medioevo prossimo venturo. (''[[2022: i sopravvissuti]]''; 2000, p. 412)
*[...] è un suspense congegnato con sagacia, calato in una coinvolgente atmosfera, girato quasi interamente in esterni a San Francisco, sostenuto dalla musica di [[Dimitri Tiomkin]]. (''[[Due ore ancora]]''; 2000, p. 412)
*Dietro al film, scritto dal regista sulle testimonianze orali di un vero disoccupato e riscritto nei dialoghi in "napoletano universale" da [[Titina De Filippo]], c'è una forte componente letteraria. Con ''[[Umberto D.|Umberto D]]'' rappresenta paradossalmente, da posizioni opposte, il punto terminale della stagione neorealista: all'amaro pessimismo (e al fiasco commerciale) di [[Vittorio De Sica|De Sica]]-[[Cesare Zavattini|Zavattini]] corrispose il trionfo d'incassi e, in parte, di critica (1° premio al Festival di Cannes) del film di [[Renato Castellani|Castellani]] nel quadro di un vivace bozzettismo dialettale, di uno strenuo e accattivante vitalismo mediterraneo, di una protesta sincera e velleitaria e soprattutto di una naturale esuberanza giovanile. Sebbene la storia faccia perno sul personaggio maschile, è la donna che – come in altri film di Castellani – svolge un ruolo emblematico. (''[[Due soldi di speranza]]''; 2000, p. 415)
====E====
*Una delle più classiche commedie di [[Frank Capra|F. Capra]], quella che gli fece vincere il 2° Oscar per la regia e l'unica in cui la lieta fine sembra completamente logica. Grazie a un'impeccabile sceneggiatura di [[Robert Riskin]], questa favola da boy-scout non diventa una predica e non perde mai il suo swing. Una delle più divertenti scene di tribunale di tutto il cinema americano con un [[Gary Cooper|G. Cooper]] perfetto. (''[[È arrivata la felicità (film)|È arrivata la felicità]]''; 2000, p. 419)
*2 le star: il buono [[Matt Damon|Damon]] (bravissimo, da premio) e la cattiva [[Jodie Foster|Foster]], sobria, dura, elegante. Peccato che il film abbondi nel finale di una violenza stereotipata con troppi inverosimili corpo a corpo tra i nostri eroi e i malvagi ossequienti al potere. (''[[Elysium (film 2013)|Elysium]]''<ref>Citato in ''[https://www.mymovies.it/film/2013/elysium/ Elysium]'', ''mymovies.it''.</ref>)
*Una delle carte vincenti è la sceneggiatura di [[Ronald Bass|Ronn Bass]] (Oscar per ''[[Rain Man - L'uomo della pioggia|Rain Man]]'') e [[William Broyles Jr.]] Mescola con astuzia il vecchio romanticismo delle commedie giallo-rosa su coppie in conflitto (Tracy-Hepburn, Bogart-Bacall), la strepitosa e acrobatica inverosimiglianza di [[James Bond]] e il dispiego della tecnologia digitale negli effetti speciali. Governa con sagacia, come dice il titolo ("Intrappolamento"), il tema dell'ambiguità (chi dei due imbroglia l'altro?) e amministra con pudore la latente dimensione erotica e la stoica senilità dell'eroe. Connery, anche dei produttori, rivela la sua vera età soltanto nel finale dopo aver impregnato il personaggio di umorismo crepuscolare. Ex ballerina e cantante, [[Catherine Zeta-Jones|C. Zeta-Jones]] non è soltanto bella. Deboli i personaggi di contorno. (''[[Entrapment]]''; 2010, p. 485)
*Più neocattolico che neorealista, meno abile di ''[[Il generale Della Rovere]]'' (1959) ma più autentico, il film conferma le qualità di [[Roberto Rossellini|Rossellini]] come poeta civile, ma è un po' prolisso ed edificante, qua e là di una simbologia grossolana. Magistrale l'uso dello zoom e una ottima [[Giovanna Ralli|Ralli]]. (''[[Era notte a Roma]]''; 2000, p. 432)
*Tipica commedia degli equivoci con una vena grottesca insolita per l'epoca, almeno al cinema. Impagabile duetto [[Angelo Musco|Musco]]-[[Rosina Anselmi|Anselmi]]. (''[[L'eredità dello zio buonanima (film 1934)|L'eredità dello zio buonanima]]''; 2000, p. 434)
*Non manca nessuno dei classici ingredienti del genere biblico-avventuroso: sentimenti con le maiuscole, intrighi, danze lascive, duelli e donne scoperte. C'è anche uno sforzo di analisi psicologica. (''[[Ester e il re]]''; 2000, p. 443)
*Pur con la velleità di raccontare l'erotismo con l'ottica femminile, è un film per uomini soli. Ipocrita, fintamente trasgressivo, con qualche immagine indisponente. (''[[Le età di Lulù]]''; 2000, p. 444)
[[File:Ettore Fieramosca (1938) Gino Cervi.png|miniatura|[[Gino Cervi]] in ''[[Ettore Fieramosca (film 1938)|Ettore Fieramosca]]'']]
*Film storico di indiretta propaganda antifrancese: figurativamente suggestivo (soprattutto nella battaglia finale) e narrativamente debole. (''[[Ettore Fieramosca (film 1938)|Ettore Fieramosca]]''; 2000, p. 446)
*Nonostante l'apporto in sceneggiatura di [[Emilio Cecchi|E. Checchi]] e [[Aldo De Benedetti|A. De Benedetti]], è il meno riuscito tra i film letterari di [[Mario Soldati|Soldati]]. Decorativo, elegante, inerte. (''[[Eugenia Grandet (film 1947)|Eugenia Grandet]]''; 2000, p. 446)
*La debolezza del film risiede nell'impossibilità di mostrare Evilenko in azione sostituita da immagini allusive o ammiccanti, mediocri, annacquate da dialoghi didattici, soltanto in parte riscattate dall'inquietante istrionismo ben temperato di McDowell. (''[[Evilenko]]''; 2010, p. 505)
====F====
*Traducendo in film una sceneggiatura brillante e spiritosa [[Antonio Pietrangeli|A. Pietrangeli]] ha saputo narrare la sua favola surrealistica con un distacco e un'eleganza inconsueti alla commedia italiana. (''[[Fantasmi a Roma]]''; 2000, p. 460)
*Curioso esempio dell'influenza del naturalismo francese su un melodramma italiano della gelosia. Attori efficaci, suggestiva fotografia di Aldo Tonti. (''[[Fari nella nebbia]]''; 2000, p. 462)
*Rincorre modelli realistici francesi d'anteguerra adattandoli alla Roma minutamente cronistica e piccoloborghese del dopoguerra. (''[[Fatalità (film 1947)|Fatalità]]''; 2000, p. 463)
*[...] esordio al cinema di [[Katharine Hepburn|K. Hepburn]] ancora inesperta ma già capace di dimostrare personalità, temperamento e talento. Ruba la scena al bravo [[John Barrymore|J. Barrymore]] in una delle sue migliori interpretazioni. (''[[Febbre di vivere (film 1932)|Febbre di vivere]]''; 2000, p. 468)
*Accurata riduzione dell'omonimo dramma (1882) di [[Victorien Sardou]]. [[Camillo Mastrocinque|C. Mastrocinque]], specialista di ricostruzioni ottocentesche, racconta con tempi e snodi plausibili. (''[[Fedora (film 1942)|Fedora]]''; 2000, p. 468)
*[...] è una commedia farsesca condotta a un ritmo accelerato che diventa precipitoso. I meglio fichi del bigoncio sono i numeri della rivista dove, oltre alla strepitosa buffoneria sicula di [[Angelo Musco|Musco]], emerge la rumba danzata dalla [[Rosina Anselmi|Anselmi]]. (''[[Il feroce Saladino]]''; 2010, p. 534)
*Sotto la scorza di un ''action movie'' si cela una commedia cerebrale, un film di idee che è anche un metafilm, una metafora del cinema. Il protagonista non vuole migliorare sé stesso né la realtà che l'ha deluso, ma adattarla ai suoi desideri. Dal romanzo (1996) di [[Chuck Palahniuk]], sceneggiato da [[Jim Uhls|Jim Huhls]], il 4° film del californiano [[David Fincher|Fincher]] conferma la sua perizia narrativa e la padronanza del mezzo, ma anche l'inclinazione a un nichilismo programmatico e a una perversa manipolazione dello spettatore. Dati i tempi, è divenuto, specialmente tra il pubblico giovane, un film di culto. (''[[Fight Club (film)|Fight Club]]''; 2010, p. 538)
*[...] un corretto film senza enfasi né inutili decorativismi ambientali. (''[[La figlia del capitano (film 1947)|La figlia del capitano]]''; 2000, p. 476)
*Due momenti forti in questo melodramma che fu la risposta (anticipata) della Warner a ''[[Via col vento]]'': la scena del ballo e le sequenze dell'epidemia. [[Bette Davis|B. Davis]] vinse il suo 2° Oscar dopo ''[[Paura d'amare (film 1935)|Paura d'amare]]'' (1935) e [[Fay Bainter|F. Bainter]] quello dell'attrice non protagonista. Soltanto nomination per la regia, la fotografia di [[Ernest Haller|E. Haller]] e le musiche di [[Max Steiner|M. Steiner]], tutte ammirevoli. (''[[Figlia del vento]]''; 2000, p. 477)
*Con ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' e ''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'' segnò l'apice del melodramma popolare strappalacrime e della coppia divistica [[Amedeo Nazzari|Nazzari]]-[[Yvonne Sanson|Sanson]]. Solo i cuori di pietra non piansero. (''[[I figli di nessuno (film 1951)|I figli di nessuno]]''; 2000, p. 478)
*[...] parla al cuore in triplice modo: abilmente confezionato, efficacemente vivace in alcune scene, sottile in altre, furbo e accattivante. (''[[Figli di un dio minore]]''; 2000, p. 478)
*È in assoluto il miglior film USA del 1960, e uno dei migliori di [[Richard Brooks|R. Brooks]], romanziere, sceneggiatore e regista: un saggio inquietante e geniale sulla religiosità dell'''homo americanus''. (''[[Il figlio di Giuda]]''; 2000, p. 480)
*Tratto da un dramma teatrale di Thomas Job, è un melodramma a suspense con risvolti incestuosi al quale, per ragioni di censura, fu imposta una conclusione assurda. Efficacemente fosco, fosforescente con forza. (''[[La fine della famiglia Quincy]]''; 2000, p. 482)
*L'origine teatrale ([[Robert E. Sherwood]], 1934) si sente: dialoghi letterari e verbosi, staticità dell'azione, recitazione sopra le righe. Ma c'è un fascino innegabile, specialmente per merito di [[Humphrey Bogart|H. Bogart]] nel suo primo ruolo importante. (''[[La foresta pietrificata]]''; 2000, p. 494)
*Peripezie e pericoli a catena. Divertimento di alta classe sotto il segno di una libera e leggera fantasia [[Ludovico Ariosto|ariostesca]]. È l'avventura allo stato puro con episodi di straordinario fascino. (''[[La fortezza nascosta]]''; 2000, p. 496)
*Tipica commedia degli equivoci, ma senza sale. (''[[La fortuna viene dal cielo]]''; 2000, p. 497)
*Attraverso il guscio del film carcerario [[Jules Dassin|J. Dassin]] e il suo sceneggiatore [[Richard Brooks]] (da non dimenticare, però, i meriti del produttore [[Mark Hellinger]]) riescono non soltanto a rappresentare il conflitto dialettico tra la forza bruta (il capo delle guardie, ma anche il sistema carcerario) e la forza positiva (i carcerati), ma a impostare un tema sociale: quello delle energie che potrebbero essere utili alla comunità e che, invece, sono disperse o convogliate in movimenti distruttivi. Tutto concorre al forte risultato: la fotografia di [[William H. Daniels|W. Daniels]], le musiche di [[Miklós Rózsa|M. Rosza]], gli interpreti tra cui spicca [[Hume Cronyn|H. Cronyn]] nella parte del sadico capo delle guardie. (''[[Forza bruta (film 1947)|Forza bruta]]''; 2000, p. 497)
*Più che personaggi i due attori sono funzioni di un programma, serviti da esecrabili e talora ridicoli dialoghi di Edith Bruck, che si muovono su uno sfondo troppo bello di Chioggia, in una villa troppo sontuosa, in un ambiente troppo raffinato, tutto fotografato con luci troppo morbide da Dante Spinotti. (''[[Fotografando Patrizia]]''; 2000, p. 499)
*Parodia del romanzo (1897) di Bram Stoker di notevole impegno produttivo con qualche passaggio divertente. Gli autori sono passati in cineteca, le invenzioni buffe non mancano. (''[[Fracchia contro Dracula]]''; 2010, p. 565)
*È violento e duro già nella cornice ambientale (un'Umbria umida, fosca, ventosa) cui hanno contribuito scene e costumi di D. Donati e la fotografia di G. Lanci e E. Guarnieri. Violento nella rappresentazione di guerra, prigionia, miseria, malattia, nella rievocazione della santità di Francesco, specialmente quando s'interroga, con uno strazio che sfiora la disperazione, sul silenzio di Dio. I suoi difetti sono quasi tutti per eccesso: ridondanza misticheggiante nelle musiche di Vangelis, una certa prolissità, spia di debolezza drammaturgica. (''[[Francesco (film)|Francesco]]''; 2000, p. 500)
*Molti mezzi, scarsi risultati. Nonostante tutto, [[Bradford Dillman|B. Dillman]] è un Francesco simpatico. (''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]''; 2000, p. 500)
*[...] undici episodi [...] alcuni assai belli per la loro autenticità e la fresca ispirazione religiosa, altri un po' forzati e di religiosità troppo ufficiale, ma in sostanza l'adesione del fulmineo linguaggio rossellininiano all'interpretazione del francescanesimo imperniata sulla semplicità dà risultati straordinari. Girato con veri frati francescani e altri attori non professionisti. Il suo pregio maggiore è di aver trattato i [[I fioretti di san Francesco|Fioretti di San Francesco]] come episodi di ''[[Paisà]]''. (''[[Francesco, giullare di Dio]]''; 2000, p. 501)
*Prodotto da Carl Laemmle Jr. per la Universal, il film cancella quasi completamente le tracce della mediazione teatrale grazie alla sceneggiatura e soprattutto alla regia inventiva e figurativamente raffinata dell'inglese J. Whale. Oltre a lasciare il suo segno sul copione (è sua l'idea del mulino), scelse il compatriota B. Karloff per la parte del mostro e ne affidò il trucco a Jack Pierce. Il suo modo fluido di far muovere la cinepresa, insolito nel 1931 che valorizza le scenografie e i comportamenti dei personaggi e crea un'atmosfera di morbosa suggestione, impressionò il pubblico e sottrasse il film all'usura del tempo. Le sequenze da citare sono numerose: i funerali d'apertura; la nascita della "creatura" con il suo motivo ascensionale; l'incontro con la bambina; la folla dei contadini con le fiaccole; l'incendio conclusivo. Come nel romanzo di Mary Shelley, la colpa (il peccato) di Frankenstein non è di aver sfidato Dio nel creare la vita, ma nell'emularlo e nel competere con lui come padrone assoluto della "creatura". Lo dimostra la delicata sequenza in cui nella camera dove il suo creatore l'ha rinchiuso penetra un raggio di sole, accolto dal "mostro" con un mezzo sorriso. Immediatamente Frankenstein gli toglie la luce, ossia, simbolicamente, ogni conoscenza che non venga da lui. Il vero crimine di Frankenstein è contro la società. (''[[Frankenstein (film 1931)|Frankenstein]]''; 2010, p. 568)
*Tratto da una commedia (1930) di Alberto Colantuoni, risente negativamente della struttura teatrale di origine. Tuttavia in [[Corrado D'Errico|C. D'Errico]] c'è il puntiglio di sviluppare "cinematograficamente" la vicenda. (''[[I fratelli Castiglioni]]''; 2000, p. 505)
*2ª regia del trentenne e raffinato [[Alberto Lattuada|A. Lattuada]]. Poco più di un esercizio di stile, ma l'omonimo romanzo (1913) di [[Luciano Zuccoli]] gli dà la prima occasione di esplorare la sessualità infantile e giovanile. (''[[La freccia nel fianco (film)|La freccia nel fianco]]''; 2000, p. 508)
*Uno dei più garbati e spiritosi film di [[Carlo Ludovico Bragaglia|Bragaglia]], autore anche di soggetto e sceneggiatura, in quel periodo attivissimo (17 film dal 1940 al 1943). Intelligente con leggerezza. (''[[Fuga a due voci]]''; 2010, p. 579)
*Racconto di fantascienza che non lesina sul piano del meraviglioso, aiutato dalla suggestiva fotografia di [[Ernest Laszlo]]. Come dire che la cornice vale più del quadro. C'è, infatti, debolezza logica, confusione, mancanza di stile. (''[[La fuga di Logan]]''; 2000, p. 513)
*Lacrime e vecchi merletti. Tipico dramma romantico con targa M-G-M. È uno straripamento di ricordi d'amore e nostalgie. [[David Niven|D. Niven]] poco convincente, attorniato da uno stuolo di garbate interpreti. (''[[Fuga nel tempo]]''; 2000, p. 514)
*[...] un film pulito, scorrevole, diretto con mano leggera incline al pastello più che alle forti tinte. (''[[La fuggitiva (film 1941)|La fuggitiva]]''; 2000, p. 514)
*In un primo tempo doveva chiamarsi ''Montelepre'' con un preciso riferimento a [[Salvatore Giuliano]] e la sceneggiatura fu rimaneggiata più volte. Il risultato è un film inutile, superficiale e privo di drammaticità. (''[[I fuorilegge]]''; 2000, p. 519)
*2º, e il migliore, dei 4 film tratti dal celebre giallo (1902) di [[Arthur Conan Doyle]]. Atmosfera suggestiva, suspence e un [[Peter Cushing|P. Cushing]] infalllibile come Sherlock Holmes. (''[[La furia dei Baskerville]]''; 2000, p. 520)
*Un poema di solenne pietà, un gran capolavoro dei film su strada. Considerato politicamente un conservatore, [[John Ford|J. Ford]] diresse uno dei film più progressisti mai fatti a Hollywood anche perché riuscì a far coincidere il tema della famiglia, a lui caro, con quello della gente: alla fine i Joad entrano a far parte della famiglia dell'uomo. Lo sceneggiatore [[Nunnally Johnson]] modificò [...] il finale senza speranza di [[John Steinbeck|Steinbeck]], in linea con l'ottimismo del New Deal. Straordinario bianconero di [[Gregg Toland]] (che, come disse Ford, non aveva nulla di bello da fotografare). (''[[Furore (film)|Furore]]''; 2000, p. 521)
*È il film che lanciò Bruce Lee a livello internazionale. Benché approssimativo sotto molti punti di vista, è importante perché a) segna una svolta nel cinema d'azione di Hong Kong in direzione del realismo, riportando l'attore e le sue esibizioni atletiche al centro del racconto; b) apre la strada ai film di kung fu degli anni '70 anche se nella maggior parte sono di qualità mediocre o pessima. (''[[Il furore della Cina colpisce ancora]]''; 2000, p. 521)
====G====
*Un film noir abbastanza insolito con due grandi interpretazioni e un finale bizzarro. La vicenda di ''The Racket'' si basa su un precedente film del '28, di [[Lewis Milestone]], ma questo lo supera in atmosfera. (''[[La gang]]''; 2000, p. 526)
*L'intreccio è frusto e i personaggi stereotipati nelle loro nevrosi: perciò è il più debole dei film neri del [[Fritz Lang|Lang]] hollywoodiano, ma, grazie anche alla fotografia di Pasquale Musuraca, giocata sui grigi, la firma del regista è leggibile nell'atmosfera, nei particolari, nel modo con cui segue i personaggi. (''[[Gardenia blu]]''; 2000, p. 529)
*3ª regia di [[Vittorio De Sica|V. De Sica]] che s'è riservata la piccola parte di [[Nino Bixio]], è un film medio assai piacevole che evita gli scogli del patetismo, raccontato con mano agile e leggera, molto curato tecnicamente e ben recitato. (''[[Un garibaldino al convento]]''; 2000, p. 529)
*Tratto da un racconto di [[Indro Montanelli]], è il meno originale degli ultimi film di [[Roberto Rossellini|R. Rossellini]], girato su commissione a basso costo, ma il più efficace e accattivante, di notevole interesse tecnico-stilistico per una serie di espedienti che il regista avrebbe poi usato nel suo lavoro per la TV. [[Vittorio De Sica|V. De Sica]] modula da maestro il suo gigionismo. (''[[Il generale Della Rovere]]''; 2000, p. 533)
*Nonostante i rimandi a ''Solaris'' di Stanislaw Lem e a ''Cronache marziane'' di Ray Bradbury, la sceneggiatura è una volta di più l'anello debole della catena. (''[[Generazioni (film)|Generazioni]]''; 2010, p. 600)
*È l'itinerario alla scoperta di sé stesso che porta a Dio. Il decoro, l'onestà intellettuale e le nobili intenzioni degli autori sono fuori discussione, ma in questo Jeoshua di [[Kim Rossi Stuart|Rossi Stuart]] – che non soccombe al ruolo, e non è poco – si avverte la preoccupazione ecumenica (ed economica) di non sollevare polemiche, non turbare, non offendere, evitare scorrettezze. Ne risulta una rappresentazione senza una vera forza, frenata e prudente. Anche a livello iconografico non c'è una scelta stilistica personale, ma una sintesi del cinema cristologico che sfiora e spesso scade nella galleria del "già visto". (''[[I giardini dell'Eden]]''; 2000, p. 540)
*Film di culto per i fan di [[Rita Hayworth|Rita]], corpo d'amore ribelle al suo ruolo di oggetto, che canta meravigliosamente "Put the Blame on Mame" e danza splendidamente "Amado mio". L'assurdità dell'intrigo diventa un difetto secondario in questa miscela di noir e melodramma passionale in cui i dialoghi di Marion Parsonnet sono di un Kitsch che sfiora il sublime. La latente carica omosessuale di questa pietra miliare nella storia del divismo fu scoperta soltanto dalla critica europea. (''[[Gilda (film)|Gilda]]''; 2000, p. 544)
*Visto oggi, suscita reazioni diverse. Inferiore nelle scene di massa ai film in costume italiani di quegli anni, si distingue per il tentativo di dare una misura umana, dolente, quotidiana ad avvenimenti lontani nel tempo. Molti difetti tra cui una goffa Giuditta (B. Sweet) e la ridicola scena dei baccanali, ma almeno due sequenze notevoli: la sortita dei difensori per l'acqua e la caduta di Betulia. (''[[Giuditta di Betulia]]''; 2000, p. 561)
*Se non lo si prende troppo sul serio, diverte. (''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]''; 2000, p. 569)
*L'attore [[Ben Affleck|B. Affleck]], anche sceneggiatore con Aaron Stockard, esordisce in regia col romanzo ''La casa buia'' del bostoniano [[Dennis Lehane]], autore di ''Mystic River'', delegando la parte del protagonista al fratello [[Casey Affleck|Casey]], che se la cava. Più adatto, forse, a stare dietro alla macchina da presa che non davanti, non riesce però a fare un film originale, a prescindere da un ingegnoso confronto col grande talento di [[Clint Eastwood]]. Racconto manicheo, personaggi inamidati, più di un finale senza vere sorprese. (''[[Gone Baby Gone]]''; 2013, p. 678)
*Conclusione di amaro patetismo retrospettivo, ovvero: come arrivare alla verità attraverso la menzogna. Commedia agrodolce che diverte, commuove e fa pensare, grazie al personaggio della madre, meno comunista di quel che sembra. Il merito è della sceneggiatura di Bernd Lichtenberg che parte da uno spunto simile a quello di ''[[Underground]]'' di [[Emil Kusturica|Kusturica]]. Al suo 3° lungometraggio per il cinema, [[Wolfgang Becker|Becker]], anche cosceneggiatore, controlla il traffico, ma fa poco per evitare o coprire i passaggi cuciti col filo bianco. Grande successo in Germania. (''[[Good Bye, Lenin!]]''; 2013, p. 679)
*Lotta di amore e odio tra due cugine sullo sfondo della guerra civile. [...] Uno dei 4 film di [[Bette Davis|B. Davis]] del '39 e una delle sue interpretazioni migliori. Drammone coi fiocchi. (''[[Il grande amore (film 1939)|Il grande amore]]''; 2000, p. 574)
*Nonostante le apparenze, è un nero più che un poliziesco. Uno dei migliori risultati, comunque, del [[Fritz Lang|Lang]] americano, e uno dei suoi film più "politici" in forma di un'amara riflessione sulla corruzione, la vendetta, i limiti della legalità. Eccellente il reparto degli attori tra cui spicca [[Gloria Grahame|G. Grahame]]: è lei la vera eroina della storia, e non soltanto per la famosa scena del caffè bollente. (''[[Il grande caldo]]''; 2000, p. 575)
*Robusto romanzo popolare, notevole per la coesione delle sue componenti: recitazione, miscela linguistica (dialetti italiani, il castigliano), valori figurativi (fotografia di Arturo Gallea), attenzione al materiale plastico. È uno dei più interessanti prodotti del cinema del periodo fascista per il modo con cui combina i valori di un cattolicesimo arcaico, dell'ideologia ruralista e del nazionalismo. (''[[Montevergine (film)|La grande luce (Montevergine)]]''; 2000, p. 579)
*[[Robert Siodmak|R. Siodmak]], prigioniero forse del proprio ruolo di regista del brivido, cerca di rinnovarsi con una ricostruzione (sfarzosamente hollywoodiana alla M-G-M) della figura di [[Fëdor Dostoevskij|F.M. Dostoevskij]] e del noto romanzo (''[[Fëdor Dostoevskij#Il giocatore|Il giocatore]]'', 1867). Riconoscibile il suo senso della suspense nelle sequenze della roulette. (''[[Il grande peccatore]]''; 2000, p. 581)
*Nonostante il titolo, il personaggio centrale dell'azione (Arabia romana, Galilea, Giudea, Roma) non è il pescatore [[Pietro apostolo|Simone]] ([[Howard Keel|Keel]]), destinato a diventare la ''kepha'' (roccia), dunque Pietro, del cristianesimo. L'epicentro del dramma è l'amore contrastato della principessa meticcia Fara (Kohner) e del principe Voldi (Saxon) e l'influenza che esercita su loro Simon Pietro, dissuadendo Fara dall'uccidere il padre Erode Antipa (Lom), dispotico tetrarca di Galilea, che aveva rinnegato sua madre araba Arnon per sposare la depravata Erodiade (Hyer). Nella sceneggiatura che si discosta nettamente dal mediocre romanzo di [[Lloyd C. Douglas|Douglas]], Fara, costretta a rinunciare, in quanto meticcia, all'amore di Voldi, torna in Giudea al fianco di Simone per aiutarlo nell'opera di riconciliazione tra arabi ed ebrei. Confuso con i numerosi colossi storico-biblici prodotti alla fine degli anni '50, il film ebbe accoglienze critiche tiepide o negative, comunque superficiali. Soltanto pochi recensori francesi – tra cui Jacques Joly sui ''Cahiers du Cinéma'' – seppero coglierne i pregi, non soltanto figurativi, e la diversità. (''[[Il grande pescatore]]''; 2010, p. 649)
*Realizzato con grandi mezzi dalla Fox, è un efficace cocktail di spettacolari effetti speciali e dolorosi sentimenti. Bravi caratteristi, un ottimo [[George Brent|G. Brent]] [...] e un [[Tyrone Power|T. Power]] un po' assurdo come medico indiano. (''[[La grande pioggia]]''; 2000, p. 581)
*Brutto film, con tre o quattro belle sequenze. Lo riconosce lo stesso regista che avrebbe voluto girarlo con pescatori veri e in bianconero. Ha le incertezze delle opere prime, ma anche l'onestà. (''[[La grande strada azzurra]]''; 2000, p. 584)
*Il quoziente di realtà è più ridotto che in ''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]'' (1932), ma sulla scorta di una sceneggiatura perfettamente oliata cui contribuirono anche il giovane [[Renato Castellani]] e [[Mario Pannunzio]], [[Mario Camerini|M. Camerini]] mette a punto la sua provetta ingegneria della commedia. (''[[I grandi magazzini]]''; 2000, p. 585)
*Che strazio, però, quando i personaggi parlano. (''[[La guerra dei mondi (film 1953)|La guerra dei mondi]]''; 2000, p. 592)
*Nato da una sceneggiatura tormentata (cui posero mano una dozzina di persone di cui solo sei accreditate), è un colossal frutto di due tendenze inconciliabili: l'intenzione dei produttori [[Carlo Ponti|Ponti]]-[[Dino De Laurentiis|De Laurentiis]] di farne un grande e rutilante spettacolo di massa e l'ambizione del regista di rispettare lo spirito del testo (facendo perno sul personaggio di Pierre-[[Henry Fonda|H. Fonda]]) nell'ottica del proprio mondo. Prevalse la prima, rimangono alcune tracce della seconda. (''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]''; 2000, p. 593)
====H====
*[[Aldo Fabrizi]] – che sostituì [[Mario Bonnard]] alla regia – parte da uno dei suoi più riusciti personaggi teatrali per mettere insieme una commedia piacevole e ricca di spunti comici mescolati a momenti realistici e drammatici. (''[[Hanno rubato un tram]]''; 2000, p. 599)
*Film di propaganda anti-americana che quasi diventa un atto d'accusa contro il razzismo dei bianchi. Rozzo, goffo, melodrammatico, ma efficace, col piede sull'acceleratore. Spiccano le sequenze pugilistiche, grazie anche all'apporto di [[Erminio Spalla|Spalla]], [[Primo Carnera|Carnera]], Longo, Venturi, Silvestri. (''[[Harlem (film)|Harlem]]''; 2000, p. 601)
*O sta per Obbediente, per Oca o per zero? In Francia, dove ebbe grande successo (in Italia un po' meno), offrì a molti spettatori l'alibi culturale (del "buon gusto") per fare i guardoni a pagamento, ma è un album di immagini patinate animato con uno stile da carosello pubblicitario, un prodotto in linea con l'ideologia capitalistica dominante fondata sull'avere invece che sull'essere. Non a caso la bella O fa la fotografa di moda. (''[[Histoire d'O (film)|Histoire d'O]]''; 2000, p. 607)
*Prodotto dal geniale Val Lewton per la RKO e basato su una sceneggiatura di Curt Siodmak e Ardel Wray, vagamente ispirata a ''Jane Eyre'' (1847) di [[Charlotte Brontë]], è un dramma psicologico più che un horror vero e proprio, sebbene la finale sequenza notturna, il climax del film, ispiri autentico spavento. (''[[Ho camminato con uno zombi]]''; 2000, p. 608)
====I====
*1° grande successo di [[Mario Mattoli|M. Mattòli]] [...], 1° film importante per [[Erminio Macario|E. Macario]], 1° vero film comico del cinema italiano sonoro. [[Ernesto Almirante|E. Almirante]] superlativo come presidente del tribunale. Ritmo incalzante, dialogo scoppiettante. (''[[Imputato, alzatevi!]]''; 2000, p. 624)
*[[Claudio Gora|C. Gora]] ha diretto un film leggero che non offende i diritti dell'intelligenza. Ha una spina dorsale, situazioni azzeccate, un dialogo spiritoso e una vena satirica non disprezzabile. (''[[L'incantevole nemica]]''; 2000, p. 626)
*Bizzarro e, forse, sottovalutato noir [...]. (''[[Incatenata (film 1946)|Incatenata]]''; 2000, p. 626)
*[...] è un film fatto su misura per un pubblico infantile, ma che probabilmente piace più agli adulti ambientalisti (come evasione dallo stress quotidiano) che ai bambini. Troppi messaggi edificanti condensati in un prodotto che è, insieme, racconto di formazione, dramma familiare a lieta fine, apologo animalista ed ecologico, requisitoria contro la civiltà dei consumi e l'onnipotente legge del profitto. Qua e là si sentono la mano e il talento di [[Carroll Ballard|C. Ballard]] (1937), ex documentarista che si è avvalso, come in ''[[Black Stallion]]'', della fotografia di [[Caleb Deschanel]] di uno splendore cromatico incline allo stile del "National Geographic". (''[[L'incredibile volo]]''; 2000, p. 630)
*Dal romanzo ''Dodsworth'' di [[Sinclair Lewis]], già adattato per il teatro. In questo film, ammirevolmente recitato, c'è il romanzo, c'è la commedia, c'è soprattutto [[William Wyler|Wyler]]. (''[[Infedeltà (film)|Infedeltà]]''; 2000, p. 635)
*Da un materiale ''pulp'', da lui completamente riscritto in meno di un mese, [[Orson Welles|Welles]] (1915-85) ha tratto un capolavoro del cinema nero, componendo un memorabile ritratto di "uno sporco poliziotto, ma, a modo suo, un grand'uomo": personaggio di tragica statura shakespeariana nel contesto di una miserabile cittadina di frontiera (Tijuana, filmata a Venice, California). Straordinario film (bianco e nero di [[Russell Metty]] con focali corte, inquadrature insolite, piani-sequenza vertiginosi tra cui quello celeberrimo d'apertura) per stile, virtuosismo di scrittura, invenzioni e galleria di personaggi tra cui spicca la bruna chiromante di [[Marlene Dietrich|M. Dietrich]]: i personaggi vi contano più dell'azione, l'atmosfera più dei personaggi. [...] È con ''[[Rapporto confidenziale]]'' la vetta del barocchismo wellesiano. (''[[L'infernale Quinlan]]''; 2000, p. 636)
*[...] è un film francese (nell'ambientazione e nello spirito) più che italiano, immoralista più che osceno, impregnato con elegante leggerezza di succhi antiborghesi, antimilitaristi, anticlericali. Musiche valzeristiche di Nicola Piovani, luminosa fotografia di Luigi Verga, un protagonista che recita sopra le righe. (''[[L'iniziazione (film 1986)|L'iniziazione]]''; 2000, p. 640)
*Film simpatico, spesso didattico, ma anche capace di momenti autenticamente commossi, con cui si chiude una ideale trilogia di [[Luigi Magni|L. Magni]] contro il potere temporale del Papato (''[[Nell'anno del Signore]]'', 1969, e ''[[In nome del Papa Re|In nome del Papa re]]'', 1977, i primi due). (''[[In nome del popolo sovrano]]''; 2000, p. 642)
*È un archetipo delle love-story hollywoodiane, apprezzabile per la sua concisione, la fotografia del grande [[Gregg Toland]], la recitazione, i 22 anni radiosi di [[Ingrid Bergman|I. Bergman]]. (''[[Intermezzo (film 1939)|Intermezzo]]''; 2000, p. 646)
*Un convento di suore nell'Italia centrale del primo Ottocento si trasforma in una polveriera di sensualità repressa. Le giovani vi apprendono, tra le braccia di maschi gagliardi, tutte le frodi della carne sapiente o si dedicano all'autoerotismo con acconci strumenti o sublimano il desiderio frustrato in mistici deliri. Le anziane sono bigotte avvizzite o, come la badessa, impersonano l'ipocrisia organizzata e autoritaria. Alla fine la polveriera esplode in una sequenza di follia liberatrice che fa il paio con quella iniziale della chiesa trasformata in sala da ballo. Ma il film è monotono e ripetitivo come un esercizio formalistico: alla povertà dei significati fa da pendant un eccesso di scoptofilia. Fotografia raffinata di [[Luciano Tovoli]]. (''[[Interno di un convento]]''; 2000, p. 646)
*Rispetto a ''[[Gattaca - La porta dell'universo|Gattaca]]'' (1997), è un efficace esempio di SF d'azione, ricco di inseguimenti e sparatorie. Tra i 2 protagonisti, Bonnie & Clyde del futuro, il più incisivo è [[Justin Timberlake|Timberlake]]. Tra le figure di contorno spicca [[Cillian Murphy|Murphy]] nella parte di uno sbirro traditore delle sue origini sociali. Rarefatto, ossessivo e, a modo suo, dogmatico. Il neozelandese Niccol rimane un cineasta-autore da seguire. (''[[In Time]]''; 2013, p. 780)
*Dal racconto di [[Richard Washburn Child|Richard Washburn]], ''Il soffio dell'Eliotropio'', erano già stati tratti 3 film [...]. Questo è una trasposizione sdolcinata con un buon cast. (''[[Io la difendo]]''; 2000, p. 655)
*Da una trama così convenzionale non si poteva pretendere di più. Recitazione spesso noiosa, assediata da dialoghi logorroici. (''[[Io, mammeta e tu]]''; 2000, p. 655)
*Decoroso melodramma per donne con una [[Bette Davis|B. Davis]] sempre registrata come un cronometro svizzero. Qui il suo personaggio è positivo. Brevi, non grandiose ma efficaci le scene del terremoto. (''[[Io ti aspetterò]]''; 2000, p. 657)
====J====
*[...] è uno stravagante pasticcetto sadomaso. (''[[Justine, ovvero le disavventure della virtù]]''; 2000, p. 679)
====K====
*[...] bizzarra miscela di fantasy, brivido e umorismo macabro che ha il merito di portare le sue premesse sino alle estreme conseguenze. (''[[Killer Klowns from Outer Space]]''; 2011, p. 778)
*[...] l'australiano Beresford tenta di staccarsi dai "colossi" storico-religiosi hollywoodiani, riuscendovi soltanto in parte. Esterni in Sardegna esaltati dalla fotografia di Donald McAlpine, pregevoli i contributi di K. Adam (scene) e J. Mollo (costumi). Più che [[Richard Gere|Gere]], attore di medie virtù, spicca [[Edward Woodward|E. Woodward]], re Saul di epico spessore. (''[[King David]]''; 2000, p. 685)
====L====
*Riduzione di un testo teatrale, scritto e messo in scena dallo stesso R.W.F. l'anno prima, è il più autobiografico tra i suoi primi film e un ammirevole esempio di trasposizione dal palcoscenico allo schermo. Attraverso la duplice dialettica servo/padrone e amore/denaro sfocia, con la protagonista che alla fine si ritrova nella situazione di partenza, in un melodramma tipicamente fassbinderiano. (''[[Le lacrime amare di Petra von Kant]]''; 2000, p. 691)
*[...] è – con ''[[Umberto D.|Umberto D]]'' (1952) – il risultato più alto del sodalizio [[Vittorio De Sica|De Sica]]-[[Cesare Zavattini|Zavattini]] e uno dei capolavori del neorealismo, quello che con ''[[Roma città aperta|Roma, città aperta]]'' (1945) fu più conosciuto all'estero. L'amore per i personaggi diventa vera pietà, la poesia del quotidiano non nasconde la realtà sociale. (''[[Ladri di biciclette]]''; 2000, p. 692)
*Poco amato dagli hitchcockiani "puri" – e dallo stesso regista a causa degli errori di costruzione drammatica, dovuti alla deliberata fedeltà ai fatti; inoltre non ebbe successo di pubblico –, è un cupo, austero apologo sui temi del falso colpevole, del doppio e dell'inconscia paura di vivere. Frutto di una visione cristiana del mondo, fondato sul peccato originale [...]. [[Henry Fonda|H. Fonda]], così neutro, è perfetto, ma [[Vera Miles|V. Miles]] non gli è inferiore. (''[[Il ladro (film 1956)|Il ladro]]''; 2000, p. 692)
*Abilmente in bilico tra realismo e fantasia, è più interessante che divertente. (''[[Un ladro in paradiso]]''; 2000, p. 694)
*Il romanzo di [[Pasquale Festa Campanile|P. Festa Campanile]] (1977) non è senza meriti, ma, trasposto in film, perde in sottigliezza quel che acquista in comicità farsesca. [[Enrico Montesano|E. Montesano]] s'impegna assai, [[Claudio Cassinelli|C. Cassinelli]] fa un Cristo dignitoso. (''[[Il ladrone]]''; 2000, p. 694)
*Da un best seller (1903) di Henry De Vere Stacpoole, già portato sullo schermo in Inghilterra nel 1949 con ''[[Incantesimo nei mari del sud|Incantesimo nei Mari del Sud]]''. [[Randal Kleiser|R. Kleiser]], regista buono a poco e capace di tutto, ne ha cavato uno sciropposo fotoromanzo sentimentale, tutto imperniato sull'attesa: quando fornicheranno? Bella fotografia di Nestor Almendros. (''[[Laguna blu]]''; 2000, p. 695)
*Fanno da traino a questa commedia toscana di caratteri la mora [[Maria Grazia Cucinotta|M.G. Cucinotta]] e [[Alessandro Haber|A. Haber]], prof. di filosofia e pittore della domenica, che si esibisce in una breve scena di infallibile recitazione spiritata. Commedia simpatica e fluttuante dove si colgono i debiti verso ''[[Amici miei]]'', gli echi dell'umorismo sulfureo dei [[Giancattivi]] e le tracce del naturalismo sociale nel quale si muovono i film-maker toscani con il loro campione [[Giuseppe Ferlito]]. (''[[I laureati]]''; 2000, p. 700)
*Singolare equazione tra l'orripilante occidentale e il sadico orientale, unisce l'horror film di vampiri più classico al genere kung-fu. Un po' gratuito a livello narrativo, ma a modo suo affascinante. (''[[La leggenda dei 7 vampiri d'oro]]''; 2000, p. 703)
*Visionario e rarefatto, ermetico e allegorico, incline al manierismo, ma con molti momenti e immagini di solenne bellezza. (''[[La leggenda della fortezza di Suram]]''; 2010, p. 801)
*Thriller condotto con efficacia per tenere lo spettatore in tensione fino al finale a sorpresa. (''[[La lettera accusatrice]]''; 2000, p. 709)
*[...] è un film edificante che gronda di buoni sentimenti. Inutilmente [[Mark Robson|M. Robson]] cerca di dargli il taglio di un racconto di azione avventuroso-bellica. [...] Segnò la definitiva riconsacrazione di [[Ingrid Bergman|I. Bergman]] dopo lo scandaloso matrimonio con [[Roberto Rossellini|R. Rossellini]]. (''[[La locanda della sesta felicità]]''; 2000, p. 718)
*Poco apprezzato dalla maggior parte dei pedanti critici dell'epoca, il 1° film britannico di [[Stanley Kubrick|S. Kubrick]] migliora ogni anno che passa: anche a livello stilistico e drammaturgico, la scrittura filmica rivela le sue qualità, reggendo il confronto con la capziosa prosa di [[Vladimir Nabokov|Nabokov]]. Più che un dramma, è una inventiva e persino divertente commedia nera in cui si riconoscono diversi temi del successivo cinema kubrickiano. Recitazione ad alto livello con un [[Peter Sellers|P. Sellers]] straordinario nel suo proteiforme istrionismo. (''[[Lolita (film 1962)|Lolita]]''; 2000, p. 720)
*2° film di [[Erminio Macario|Macario]], restituito alle sue origini piemontesi, girato a gran velocità dopo ''[[Imputato, alzatevi!]]'', inzeppato di riferimenti di attualità. Le connotazioni piccolo borghesi del comico cominciano ad accentuarsi. (''[[Lo vedi come sei... lo vedi come sei?]]''; 2000, p. 723)
*È il 1° film con [[Alida Valli|A. Valli]]-[[Fosco Giachetti|F. Giachetti]], una coppia che diventerà famosa in quegli anni. Il 1° in cui [[Mario Mattoli|M. Mattòli]] fa tutto da solo. Il 1° presentato con la frase di lancio "i film che parlano al vostro cuore". A. Valli e [[Clara Calamai|C. Calamai]] incredibilmente sorelle. (''[[Luce nelle tenebre]]''; 2000, p. 724)
*[...] l'idea di origine non è male, ma [[Aurelio Chiesa|A. Chiesa]] non ha saputo farne buon uso. Inerte e prolisso. (''[[Luci lontane (film 1987)|Luci lontane]]''; 2000, p. 726)
*Si sente la mano di [[Jacques Laurent|Cecil de Saint-Laurent]], autore di ''Caroline Cherie'' e sceneggiatore con Christian-Jaque e con Jacques Sigurd: è storia spudoratamente romanzata. Spettacolo fastoso di cartapesta. Cauto erotismo di lusso sapientemente amministrato. Lucrezia più disgraziata che colpevole. (''[[Lucrezia Borgia (film 1953)|Lucrezia Borgia]]''; 2000, p. 726)
*Sullo sfondo (allora quasi inedito per il cinema) dei monti calabresi si svolge un dramma rusticano di passioni e psicologie elementari e schematiche, ma – in coppia con [[Silvana Mangano|S. Mangano]] reduce da ''[[Riso amaro]]'' – [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]] dà una delle sue migliori interpretazioni. (''[[Il lupo della Sila]]''; 2000, p. 733)
====M====
*Irrealista sino all'astrazione, ma con una carica critica verso la rigidità del sistema scolastico. (''[[Maddalena... zero in condotta]]''; 2000, p. 740)
*[...] ha le ambizioni di una favola simbolica sul rifiuto di uscire dal mondo incantato dell'infanzia e sul modo con cui si avvelenano i suoi "verdi paradisi". In assenza di un linguaggio pertinente, lo scavalcamento del livello realistico per attingere i cieli alti del lirismo e della metafora si trasforma in comicità involontaria. Volonterosamente filodrammatici i 3 interpreti. (''[[Maladolescenza]]''; 2000, pp. 748-749)
*È il 3° Frankenstein, e il peggiore, dell'onorevole Mr. Fisher, mal servito da un copione che sembra scritto in stato di ebbrezza alcolica. (''[[La maledizione dei Frankenstein]]''; 2000, p. 750)
[[File:Malinconico autunno (1958) Gil - Sanson - Nazzari.jpg|miniatura|[[Yvonne Sanson]] e [[Amedeo Nazzari]] in ''[[Malinconico autunno]]'']]
*[[Raffaello Matarazzo|R. Matarazzo]] (1909-66) ricalca con stanco languore temi, toni e metodi della stagione felice di ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' e ''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'', rimettendo insieme per l'ultima volta la coppia [[Amedeo Nazzari|Nazzari]]-[[Yvonne Sanson|Sanson]]. È un cinema che si ripiega su sé stesso e si affloscia. (''[[Malinconico autunno]]''; 2000, p. 751)
*È la stuzzicante commedia erotica – a Catania, anni '50, aria alla [[Vitaliano Brancati|Brancati]] – che lanciò la farinacea [[Laura Antonelli|L. Antonelli]], splendidamente fotografata dal grande [[Vittorio Storaro]]. (''[[Malizia (film)|Malizia]]''; 2000, p. 751)
*Curioso film, ricco di possibilità sostanzialmente non realizzate a causa di un intreccio debole e un po' confuso, ma anche di momenti interessanti e di un'ambientazione suggestiva. (''[[La mano dello straniero]]''; 2000, p. 758)
*Un classico del genere strappalacrime-cattolico-edificante ad alto tasso di zuccheri sentimentali. (''[[Marcellino pane e vino]]''; 2000, p. 761)
*Realizzato con mano sicura e con una grande ricchezza di mezzi, si avvale del fior fiore degli attori dell'epoca con una galleria di tipi ben caratterizzati, di una cornice decorativa di calibrata eleganza e di un adattamento, curato dal regista col commediografo Alessandro De Stefani, di apprezzabile stringatezza. È, a ritroso, l'elogio della nuova borghesia postrisorgimentale, opposta alla fatua decadenza dell'aristocrazia. Notevoli contributi di Ottavio Scotti scenografo e Maria De Matteis costumista. (''[[I mariti (Tempesta d'anime)|I mariti - Tempesta d'amore]]''; 2000, p. 768)
*Come una gassosa sgasata. (''[[Un marito per il mese d'aprile]]''; 2000, p. 769)
*Forse il film più psicanalitico di A. Hitchcock, e uno dei più incompresi e sottovalutati, uno dei suoi pochi insuccessi di pubblico. Divise anche la critica: i più lo considerano poco riuscito, nonostante la sua inquietante intensità (vicina a quella di ''Vertigo''), i meno lo tengono per un capolavoro per il modo con cui in questa perversa storia d'amore si alternano fiamme romantiche, misteri contorti della psiche, sospetti polizieschi. Memorabile interpretazione di T. Hedren (1935), mentre quella di S. Connery (1930) soffre dell'irrisolta duplicità con cui è scritto il personaggio: il suo atteggiamento protettivo (anche per autocensura) prevale troppo sul feticismo sadico. (''[[Marnie]]''; 2000, pp. 770-771)
[[File:Marlene Dietrich in Morocco trailer.jpg|miniatura|[[Marlene Dietrich]] in ''[[Marocco (film 1930)|Marocco]]'']]
*È il 1° dei 6 film Paramount della coppia [[Josef von Sternberg|Sternberg]]-[[Marlene Dietrich|Dietrich]]. È anche il solo dove il mito di [[L'angelo azzurro (film 1930)|Lola-Lola]] è confrontato con un altro mito divistico, quello di un uomo fatale, concupito da tutte e inafferrabile. Tratto da un romanzetto di [[Benno Vigny]], è incantevolmente e perversamente stupido. (''[[Marocco (film 1930)|Marocco]]''; 2000, p. 771)
*Scritto da [[Paddy Chayefsky]], ha il respiro narrativo di un racconto e le sue origini televisive sono evidenti. Un film senza grossi drammi, senza psicanalisi, che narra una realtà che diventa verità. È il primo dei teledrammi che verso la metà degli anni '50 furono rifatti a basso costo per il cinema, portando una ventata d'aria fresca nel cinema hollywoodiano. Anche se oggi la sua novità è difficilmente riconoscibile, grande fu la sua importanza storica. (''[[Marty, vita di un timido]]''; 2000, p. 772)
*[...] è sicuramente il più costoso, probabilmente il più cupo, forse il più fantasioso ''cyber-action movie'' degli anni '90. Frutto di una disinvolta ibridazione tra il cinema d'arti marziali di Hong Kong, l'ideologia violenta del videogame, la fantascienza alla [[Philip K. Dick|P.K. Dick]] e la grafica dei fumetti, è un giocattolone divertente a livello figurativo e scenografico e sul piano dell'azione: sdoppiamenti, combattimenti, effetti speciali a iosa. Nel resto è un pastrocchio saccente e misticheggiante. I suoi fautori, interessati e non, sostengono che bisogna vederlo tre volte: la prima per l'impatto emotivo, la seconda per capire la storia, la terza per coglierne i significati più profondi. (''[[Matrix]]''; 2000, p. 780)
*Guai a catena. Con la regina del melodramma italiano degli anni '50, [[Yvonne Sanson|Y. Sanson]], più infelice e disgraziata che mai. Bisogna avere un cuore di pietra per non divertirsi. (''[[Menzogna (film)|Menzogna]]''; 2000, p. 785)
*Il grande impiego di mezzi, la cura per i costumi e l'ambientazione non bilanciano lo scarso approfondimento dei caratteri e il ritmo sonnolento della narrazione. (''[[Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio)|Le meravigliose avventure di Marco Polo]]''; 2000, p. 786)
*[...] 5° film di [[Nanni Moretti|N. Moretti]], il più grave e il meno nevrotico: la pena prevale sul sarcasmo, la costernazione sull'indignazione. Pur nel suo lucido laicismo di fondo, è il 1° film italiano sulla condizione sacerdotale. Nonostante una certa invadenza dell'attore a scapito del regista, Moretti ha alzato il tiro e fatto centro. (''[[La messa è finita]]''; 2000, p. 788)
*Ispirata ai quattro Vangeli (ma in particolare a [[Vangelo secondo Marco|quello di Marco]]) con una forte componente mariana e una premeditata omissione del contesto storico-politico, questa vita di Cristo si rivolge all'umanità più che alla divinità del personaggio, espungendo gran parte dei miracoli e le profezie sulla fine del mondo e riducendo al minimo i riferimenti al soprannaturale. Esplicitamente popolare nel rispetto della tradizione iconografica, quasi da presepio, è un film tutto rosselliniano nell'illuminata indolenza, nel ritmo incalzante, nella disadorna semplicità della scrittura, nella trasparenza dello stile che può sembrare sciattezza. (''[[Il messia]]''; 2000, pp. 788-789)
*Campione stagionale d'incassi negli USA in guerra, questa commedia sentimentale, imperniata sui buoni sentimenti e su un'idillica visione del mondo, può apparire oggi sdolcinata e svenevole, ma i duetti tra [[Bing Crosby|B. Crosby]] e [[Barry Fitzgerald|B. Fitzgerald]] rimangono deliziosi. (''[[La mia via]]''; 2000, p. 794)
*Caposaldo del cinema hollywoodiano sui reduci [...]. Il lavoro del fotografo [[Gregg Toland]] su specchi, plexiglas e altre superfici riflettenti è straordinario. (''[[I migliori anni della nostra vita (film 1946)|I migliori anni della nostra vita]]''; 2000, p. 798)
*È un proseguimento ideale dei ''Trinità'' (manca [[Bud Spencer]]) e per molti versi è meglio dei suoi "genitori": la contrapposizione [[Terence Hill|Hill]]-[[Henry Fonda|Fonda]] è un'invenzione furbesca che tiene in piedi un western allegro e divertente. Ideato e prodotto da [[Sergio Leone]]. (''[[Il mio nome è nessuno]]'', 2000, p. 807)
*Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati da un poeticismo fumoso. (''[[Miracolo a Milano]]''; 2000, p. 809)
*Deliziosa commedia fantastica alla [[Frank Capra]], forse il migliore film natalizio nella storia di Hollywood per la sapiente miscela di sentimento e umorismo; l'esaltazione della fantasia e della buona volontà si accompagna a soffici, ma precise, notazioni satiriche sull'ideologia americana del successo, del dollaro, del carrierismo, del consumismo, di un pragmatismo che appiattisce e deprime la vita e i rapporti sociali. Per bambini, ma anche per adulti. Scritto con garbo e brio, recitato benissimo in tutti i reparti. (''[[Il miracolo della 34ª strada]]''; 2000, p. 809)
*[...] sfarzoso, accademico e greve [...]. (''[[La monaca di Monza (film 1962)|La monaca di Monza]]''; 2000, p. 826)
*Se Turi Vasile, Diego Fabbri, Ennio Flaiano, Antonio Pietrangeli, Jean Ferry, Suso Cecchi D'Amico – responsabili del testo deleterio col regista – meriterebbero una severa condanna, A. Nazzari e A. Valli sono assolti per insufficienza di prove, gli altri attori per non aver commesso il fatto. (''[[Il mondo le condanna]]''; 2000, p. 829)
*[...] un giallo vecchiotto e datato con una suggestiva ambientazione e colpi di scena a ripetizione. (''[[Il mostro che uccide]]''; 2000, p. 842)
*Spavento e horror in giuste dosi con risvolti di simpatia per la creatura e sottintesi erotici. (''[[Il mostro della laguna nera]]''; 2010, p. 952)
====N====
*77° film di [[Bette Davis|B. Davis]], ancora una volta alle prese con un personaggio sinistro, ma giuocato su un registro "freddo" e frenato. Il merito è della regia, ma anche della sceneggiatura (da un romanzo di Evelyn Piper) di Jimmy Sangster: la partita di gatto e topo tra la governante e il bambino è diretta con un crescendo magistrale. (''[[Nanny, la governante]]''; 2000, p. 852)
*Tratto dal romanzo di George Dyer, è un thriller nella migliore tradizione della Warner Bros, condotto a un ritmo veloce fino all'ultimo respiro, fotografato – benissimo – da Tony Gaudio. Personaggi stereotipati ma funzionali. B. Davis intensa. (''[[Nebbia a San Francisco]]''; 2000, p. 858)
*Sceneggiato con [[Suso Cecchi D'Amico]], è più un film d'attori (anzi di attrici) che d'autore, ma contraddistinto, come quasi sempre in [[Renato Castellani|Castellani]], da un sapiente ritmo narrativo: una macchina che funziona come un orologio, nonostante l'intelaiatura rapsodica. (''[[Nella città l'inferno]]''; 2000, p. 861)
*[[Max Ophüls|Ophüls]] prese in mano il film, iniziato da [[John Berry]], in condizioni disastrose e si districò ammirevolmente. È il suo film più fittamente parlato, ma gli attori sono diretti benissimo. Assai interessante la tematica. (''[[Presi nella morsa|Nella morsa]]''; 2000, p. 862)
*Personaggio-guida di questo film sui disinganni e le curiosità erotiche dell'infanzia, cavato da un romanzo di [[Cesare Lanza]], è il piccolo, precoce e sdentato {{sic|Jo}} ([[Sven Valsecchi|S. Valsecchi]]), innamorato della cuginetta Nené ([[Leonora Fani|E. Fani]]), tredicenne sveltina [...]. Pastosa fotografia di [[Pasqualino De Santis|P. De Santis]], garbate musiche di [[Francesco Guccini]] e una galleria di personaggi tra cui [[Rita Savagnone|R. Savagnone]], esimia doppiatrice e brava attrice, un ottimo [[Tino Schirinzi|T. Schirinzi]] [...]. (''[[Nenè (film)|Nenè]]''; 2000, p. 865)
*Curioso noir giudiziario, forse sottovalutato, scritto da Johann Latimer da una storia di Gordon McDonell che fornì a Hitchcock il soggetto di ''[[L'ombra del dubbio (film 1943)|L'ombra del dubbio]]''. (''[[Nessuno mi crederà]]''; 2000, p. 866)
*È il 1° techno-thriller che fa perno su Internet, in forma di incubo e in cadenze di racconto da inseguimento. Assurdo a livello logico, sul piano emotivo è una sagra del già visto, del banale, del prevedibile. In questo veicolo per la [[Sandra Bullock|Bullock]] che ha grinta, grazia e sessappiglio, soltanto il contesto informatico è interessante. (''[[The Net - Intrappolata nella rete]]''; 2010, p. 983)
*2 parti, 2 atmosfere: il nero notturno metropolitano, il bianco innevato del villaggio. E una conversione emotiva. Il tema centrale è tipico di [[Nicholas Ray|Ray]]: la violenza dentro noi tutti, e l'influenza dell'ambiente e della famiglia sul carattere. Un po' schematico (Ray lo considerò riuscito a metà), ma il sobrio lirismo dello stile e la forza dell'interpretazione ([[Robert Ryan|Ryan]] specialmente) sono innegabili. Bianconero di G.E. Dishant e musica suggestiva di [[Bernard Herrmann|B. Herrmann]]. (''[[Neve rossa (film)|Neve rossa]]''; 2010, p. 984)
*{{NDR|Su [[Steven Seagal]]}} Al suo confronto, in termini di recitazione, [[Chuck Norris]] sembra [[Laurence Olivier]]. (''[[Nico (film)|Nico]]''; 2000, p. 870)
*Attivo nel muto dal 1915, [[Guido Brignone|Brignone]] (1887-1959) diresse la 27enne [[Yvonne Sanson|Sanson]], nata a Salonicco, regina del melodramma, dall'anatomia vistosa e dal volto addolorato in questo drammone napoletano alla [[Carolina Invernizio]] che non vale quelli di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]]. (''[[Noi peccatori]]''; 2000, p. 877)
[[File:Noivivi giachetti+valli.jpg|miniatura|[[Fosco Giachetti]] e [[Alida Valli]] in ''[[Noi vivi]]'']]
*[...] è un melodramma quasi tutto d'interni, cupo, monocorde, affidato al bianconero aspro di Giuseppe Caracciolo che tende a creare un'atmosfera grigia e nebbiosa e punta sui primi piani. Efficace e funzionale la squadra degli interpreti (altro punto a favore della regia) tra cui spiccano un sobrio, intenso [[Fosco Giachetti|Giachetti]] e la malinconica [[Alida Valli|Valli]] nel fulgore dei suoi ventun anni. (''[[Noi vivi|Noi vivi - Addio, Kira]]''; 2000, p. 877)
*[...] è uno ''shocker'' di importanza storica che aprì la strada alla profonda metamorfosi del cinema orrorifico tra gli anni '70 e '80, imperniato sull'ossessione fantastica dello smembramento del corpo rappresentato in tutta la sua fisicità. Forsennato e visionario, è leggibile a diversi livelli. (''[[Non aprite quella porta (film 1974)|Non aprite quella porta]]''; 2000, p. 879)
*Violenza portata a livelli di truculenza insostenibile che viene poi spinta inutilmente verso un grottesco senza freni. L'itinerario successivo di [[Tobe Hooper|T. Hooper]] (1944) ha dimostrato che aveva poco da dire. Bisogna arrivare fino a ''[[The Mangler - La macchina infernale|The Mangler]]'' (1994) per trovare un film notevole, almeno in parte. (''[[Non aprite quella porta - Parte 2]]''; 2000, p. 879)
*È un congegno teatrale [...] che non ha trovato né uno sceneggiatore né un regista adatti: tutto funziona – gli interpreti, il dialogo, l'ambientazione – tranne il racconto che non ha né ritmo né invenzioni. (''[[Non siamo angeli (film 1955)|Non siamo angeli]]''; 2000, p. 883)
*Con la cauzione di una scrupolosa fedeltà alla cronaca, è un edificante film di propaganda religiosa, caratteristico del periodo di guerra fredda: quasi più anticomunista che filocattolico. Alla Warner dovevano farsi perdonare di aver prodotto ''[[Mission to Moscow]]'' (1943). (''[[Nostra Signora di Fatima (film)|Nostra Signora di Fatima]]''; 2000, p. 888)
*Sulla base di un romantico e spudorato melodramma d'amore (scritto benissimo da [[Ben Hecht]] che, con [[Claude Rains|C. Rains]], fu "nominato" all'Oscar), è un thriller razionalista e crudele che trasmette allo spettatore emozioni e malessere. Il suo leit-motiv è il bere. [[Ingrid Bergman|Bergman]] iperluminosa. A differenza degli altri film hitchcockiani di spionaggio, non c'è spazio per l'umorismo. (''[[Notorious - L'amante perduta]]''; 2000, p. 889)
*[...] è forse la migliore versione del romanzo, sicuramente la più fastosa (più di 3000 comparse) e la più suggestiva a livello figurativo (splendido bianconero di Joseph H. August, scene di Van Nest Polglase). L'interpretazione di Laughton fu molto lodata, ma oggi appare schiacciata dal trucco e dal poco spazio che la sceneggiatura gli concede per approfondire la psicologia del personaggio. Ne escono meglio M. O'Hara e C. Hardwicke in una compagnia di attori ben diretti da un Dieterle che mise a frutto la lezione del grande regista teatrale Max Reinhardt. Non sono da trascurare, perché inseriti con accorta leggerezza, gli accenni polemici contro l'oscurantismo, il fanatismo, la violenza, la discriminazione razziale, implicitamente diretti all'ideologia e alla politica del nazionalsocialismo. (''[[Notre Dame (film 1939)|Notre Dame]]''; 2000, p. 889)
====O====
*Vi si porta alle estreme conseguenze la riflessione sul cinema come ''voyeurismo'' e atto di immobilizzazione della vita; la sdrammatizzazione del racconto accresce l'efficacia della dimostrazione le cui implicazioni sono multiple e tortuose come in un giuoco di specchi. (''[[L'occhio che uccide]]''; 2000, p. 906)
*[...] è un noir a tesi dove la scrittura registica di taglio espressionista, peraltro applicata da [[Edward Dmytryk|E. Dmytryk]] con artificiosità, è subordinata al messaggio antirazzista, indebolendolo per mancanza di approfondimento. Pur non trascurando l'influenza del neorealismo italiano nella produzione RKO di quel periodo di cui fu un'opera di punta (e come tale premiata a Cannes), rimane da constatare l'idoneità del film noir a suggerire il malessere, le frustrazioni, le fobie del primo dopoguerra negli Stati Uniti. (''[[Odio implacabile]]''; 2000, p. 908)
*Uno dei migliori film di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]] in assoluto, apprezzato persino dai critici e dagli spettatori più refrattari al suo fascino, dai fautori della verosimiglianza e della psicologia. [...] È il suo thriller più quieto, affabile, inquietante. (''[[L'ombra del dubbio (film 1943)|L'ombra del dubbio]]''; 2000, p. 914)
*18° film di [[Nicholas Ray|Ray]], e inizio della sua parabola discendente. 2 temi a lui cari: bellezza e violenza, qui entrambi attributi della natura. Fotografia bellissima. Antropologicamente presuntuoso e schematico. (''[[Ombre bianche]]''; 2000, p. 916)
*Questo ''[[Rocco e i suoi fratelli]]'' degli antipodi, tratto dal romanzo omonimo di Alan Duff, è un melodramma iniziatico, romanzo di formazione, tragedia urbana con eccessi, truculenze, ridondanze, condotto a ritmo incalzante, impregnato di un'energia coinvolgente, illuminato dalla memorabile Madre Courage di [[Rena Owen|R. Owen]]. (''[[Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri]]''; 2000, p. 918)
*È, in una certa misura, il patto di Faust aggiornato alla moderna tecnologia. L'idea originale è di un romanzo di David Ely, sapientemente sceneggiato da Lewis John Carlino. Come con la fantapolitica di ''[[Va' e uccidi]]'' (1962), [[John Frankenheimer|Frankenheimer]] è a suo agio con la fantasociologia; gli dà una mano con un suggestivo bianconero il vecchio James Wong Howe, operatore di merito. Finale allucinante, attaccare le cinture. (''[[Operazione diabolica]]''; 2000, p. 921)
*[...] uno dei più foschi e appenati {{NDR|film}} di Bergman. Il ricorso all'espediente dei fantasmi è giocato sulle corde di una ironia romantica che, nelle intenzioni dell'autore, è uno strumento per far sì che lo spettatore non s'identifichi nei personaggi, ma mantenga un distacco critico. (''[[L'ora del lupo]]''; 2000, p. 923)
[[File:Orca (1977) trailer - Richard Harris 3.png|thumb|[[Richard Harris]] ne ''[[L'orca assassina]]'']]
*Tentativo poco riuscito di mischiare orrore, suspense ed ecologia in un'avventura in cui si passa dalla parte della preda. (''[[L'orca assassina]]''; 2010, p. 1049)
*Scritto e diretto dallo sceneggiatore di ''[[9 settimane e ½|Nove settimane e ½]]'', è un PIF (prodotto industriale di finzione) che può essere classificato, secondo i gusti, come un porno soft passabilmente idiota o come una macchina erotica la cui benzina è fornita dal folclore brasiliano. Persone del dramma: 1) enigmatico e abbronzatissimo uomo d'affari con qualche problema sessuale e cerchietto d'oro all'orecchio sinistro; 2) giovane avvocata di strepitosa anatomia, sottoposta a Rio de Janeiro a molteplici tentazioni della carne; 3) dinamica manager ad alta tensione che si assenta dall'azione, spostandosi a Buenos Aires. Erotismo acquatico che spande. Le varie edizioni del film variano di lunghezza secondo gli usi censori locali. (''[[Orchidea selvaggia (film 1989)|Orchidea selvaggia]]''; 2000, p. 925)
*Ben confezionato, il prodotto è di una banalità e frivolezza irrecuperabili ma, a modo suo, documento di un'epoca. Componente erotica esplicita. (''[[Ore 9: lezione di chimica]]''; 2000, p. 926)
*C'è qualche eco del grande [[David Wark Griffith|Griffith]] in questo melodramma all'aria aperta sullo sfondo dei montagnosi paesaggi canadesi. Personaggi disegnati con l'accetta. (''[[Ossessione di donna]]''; 2000, p. 934)
*Un Ben Hur del cinema d'avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con "La Dolce Vita". Personaggi memorabili e sequenze d'antologia. Il suo vero contenuto è la fitta trama dei rapporti di Guido (Mastroianni, qui più che mai alter ego di Fellini) con la moglie e l'amante, con l'ambiente di lavoro e gli estranei, con i Guru della Chiesa e della Critica, col passato e l'avvenire, con sé stesso. "L'enfer c'est les autres", aveva detto Sartre. Fellini ribalta l'affermazione: la vita – e il cinema – sono gli altri, i vivi e i morti, gli esseri reali e le creature della fantasia. Bisogna accettarli tutti con amore, gratitudine, solidarietà. (''[[8½ ]]''; 2010, p. 1060)
====P====
*Il film è quasi inguardabile, ma si può ascoltare. (''[[I pagliacci (film 1943)|I pagliacci]]''; 2000, p. 943)
*Bistrattato a suo tempo perché giudicato pretenzioso, fu poi rivalutato: è una bella storia d'amore raccontata in modi bizzarramente poetici e illuminata da una fulgida [[Ava Gardner|Gardner]]. Un film che ha il coraggio delle sue idee. (''[[Pandora (film)|Pandora]]''; 2000, p. 946)
*Campione d'incassi a sorpresa della stagione 2003-04 davanti a ''[[Natale in India]]'' con grande gaudio di [[Leonardo Pieraccioni|L. Pieraccioni]] (anche produttore e sceneggiatore con [[Giovanni Veronesi]]), della Medusa e degli esercenti tutti. Caso più unico che raro di comico fiorentino alla camomilla, Pieraccioni, minacciato dai 40 anni, raggiunge qui il limite di una tisana calmante ed emolliente. (''[[Il paradiso all'improvviso]]''; 2010, p. 1075)
*È un turgido melodramma in costume che appartiene al periodo d'oro (1939-44) della [[Bette Davis|Davis]], qui quasi superata da [[Barbara O'Neil|B. O'Neil]] [...]. (''[[Paradiso proibito]]''; 2000, p. 952)
*Liberamente tratto da un romanzo di Bruna Piatti, questo ritratto di un'adolescente sgallettata che accumula esperienze amorose ed errori è l'occasione di una commedia agile, attendibile, lucida, senza cedimenti al moralismo, ma non superficiale nella descrizione della condizione femminile in una città di provincia. Intorno alla [[Catherine Spaak|Spaak]], maturata, una bella galleria di caratteri tra cui spiccano quelli di [[Salvo Randone|Randone]], [[Lando Buzzanca|Buzzanca]], [[Nino Manfredi|Manfredi]]. (''[[La parmigiana]]''; 2000, p. 954)
*Senza pretese, scorrevole. (''[[La paura fa 90]]''; 2000, p. 964)
*Tratto da un romanzo di Stuart Engstrand, è un film sotto il segno dell'eccesso, un noir esasperato, dominato dal chiaroscuro (fotografia di Robert Burks), così oltraggiosamente cattivo da diventare buono. (''[[Peccato (film)|Peccato]]''; 2000, p. 967)
*Uno dei pochi insuccessi commerciali di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]], e uno dei suoi rari film in costume. Conta per una [[Ingrid Bergman|I. Bergman]] (con [[Joseph Cotten|J. Cotten]] fuori parte) straordinaria, l'uso del piano-sequenza, l'ambientazione, la fotografia di [[Jack Cardiff|J. Cardiff]]. Verboso. Finale debole. (''[[Il peccato di Lady Considine]]''; 2000, p. 968)
[[File:La peccatrice (film 1940) Paola Barbara.png|thumb|[[Paola Barbara]] ne ''[[La peccatrice (film 1940)|La peccatrice]]'']]
*Film denso che dà spesso nel tragico. Melodramma con risvolti di critica sociale. Alcuni momenti di grande intensità. La [[Paola Barbara|Barbara]] è di un'espressività penetrante. (''[[La peccatrice (film 1940)|La peccatrice]]''; 2000, p. 969)
*È un grottesco poema satirico che osa paragonare la dittatura stalinana a quella hitleriana con un accostamento che a molta parte della sinistra occidentale ripugnava allora e oggi ripugna ancora (un po' meno). (''[[Pentimento (film 1984)|Pentimento]]''); 2010, p. 1099)
*Un film che parla al cuore: un dramma "[[Melodramma strappalacrime|d'appendice]]", quel genere che in letteratura ebbe la sua stagione di grazia nel periodo umbertino e che il pubblico popolare italiano continuò ad amare fino agli anni '60. (''[[Perdonami!|Perdonami]]''; 2000, p. 975)
*Film così, oggi, non sanno farli più, e non soltanto perché attori con quel carisma non ne esistono più in circolazione. L'assurdo e il sublime vanno a braccetto, la 1ª parte è nettamente superiore alla 2ª, ma perché chiedere la luna quando si hanno le stelle? [...] [[Bette Davis|B. Davis]] era capace di tutto, anche di un personaggio romantico. (''[[Perdutamente tua]]''; 2000, p. 976)
*[...] è diventato un film sadiano di forte suggestione e di inquietante atmosfera esotica con la sequenza della caccia splendidamente fotografata e montata. È interessante come predecessore di ''[[King Kong (film 1933)|King Kong]]'' [...]. (''[[Pericolosa partita]]''; 2000, p. 978)
*Il programmatico disinteresse per la logica narrativa esplode nel delirio truculento dell'ultima mezz'ora con 4 o 5 finali infilati l'uno nell'altro, ulteriore dimostrazione di un narcisismo esibizionistico quasi disperato. (''[[Phenomena]]''; 2010, p. 1113)
*Suspense, bizzarria, sorprese ed effetti speciali primitivi ma efficaci. (''[[Il pianeta proibito]]''; 2000, p. 986)
*L'anomala misoginia di [[Robert Aldrich|R. Aldrich]] tocca qui il vertice del barocchismo. (''[[Piano... piano, dolce Carlotta]]''; 2000, p. 986)
*Potabile sul versante della commedia, insopportabile quando inclina al sentimentalismo. (''[[Piccole donne (film 1949)|Piccole donne]]''; 2000, p. 989)
*Ambientato alla fine dell'Ottocento, è uno dei più perfetti esempi di teatro filmato che paradossalmente diventa cinema proprio nella misura in cui [[William Wyler|Wyler]] è rimasto fedele non solo al dramma (1939) di [[Lillian Hellman]], ma alla scenografia e alla messinscena. Alle luci il grande [[Gregg Toland]]. L'unica riserva che si può fare è, paradossalmente, quella di un eccesso di perfezione. (''[[Piccole volpi]]''; 2000, p. 989)
*Tratto da un best seller (1933) di [[Erskine Caldwell]], molto discusso per il suo crudo realismo incline al grottesco, e sceneggiato da [[Philip Yordan]]. Accolto severamente dalla critica, forse a causa dei suoi frequenti cambi di marcia e di tono, è un film molto caro al suo regista, meno al suo sceneggiatore ("Troppo teorico, non abbastanza fisico"). Tutti d’accordo, invece, su [[Robert Ryan|Ryan]], capofamiglia di statura biblica. (''[[Il piccolo campo]]''; 2000, p. 991)
*Classico del genere gangsteristico, caratterizzato, oltre che dalla memorabile interpretazione di [[Edward G. Robinson|E.G. Robinson]], dal taglio spedito e asciutto, quasi cronachistico del racconto, tratto da un romanzo di [[W. R. Burnett|W.R. Burnett]]. Datato, ma che forza! (''[[Piccolo Cesare]]''; 2000, p. 991)
*Melodramma strappalacrime di basso profilo. Persino [[Amedeo Nazzari|Nazzari]] è meno in parte del solito. Regia anonima. (''[[Pietà per chi cade]]''; 2000, p. 994)
*[...] è una commedia rurale che ha le scarpe grosse, ma il cervello poco fino. Contro i suoi bersagli preferiti (la meschinità, la ristrettezza di spirito, il campanilismo abietto, l'avidità, la viltà della provincia francese) [[Claude Autant-Lara|Autant-Lara]] ha la mira sbagliata per mancanza di ispirazione e di grazia. [[Anna Magnani|Magnani]] greve, doppiata tremendamente. (''[[La pila della Peppa]]''; 2000, p. 995)
*Alterna momenti di carattere documentaristico nella 1ª parte a quelli avventurosi nella 2ª, rivelando già la mano e l'occhio di [[Roberto Rossellini|Rossellini]]: spiccio, disadorno nella ricerca di autenticità e nel rifiuto della retorica propagandistica. (''[[Un pilota ritorna]]''; 2010, p. 1125)
*Qualificato con l'iperbole del "film più brutto della storia del cinema" e, perciò, diventato oggetto di culto. Il che non gli impedisce di essere assai divertente, almeno per chi sa apprezzarne lo spudorato dilettantismo, le strampalate scenografie, i dialoghi tremendi, l'assurda logica narrativa. (''[[Plan 9 from Outer Space]]'', 2000, p. 1003)
*Ispirata alla ''[[La sirenetta|Sirenetta]]'' di [[Hans Christian Andersen|Andersen]], l'ultima opera di Miyazaki non ha il fascino assoluto, misterioso e poetico di ''[[La città incantata]]'': è una gradevole favola sull'amore, sulle promesse, sul rispetto degli altri. Miyazaki si oppone ideologicamente – e orgogliosamente- all'animazione computerizzata e mette all'opera 70 artisti con la matita per creare 170000 disegni. Il risultato figurativo è in linea con quello dei contenuti: delicato, piacevole, non aggressivo, per tutti, anche per i più piccoli. (''[[Ponyo sulla scogliera]]''; 2013, p. 1210)
*Film di transizione – e di occasione – nell'itinerario di [[Vittorio De Sica|De Sica]] alla sua 6ª prova registica, si fa apprezzare per il gusto dei dettagli realistici, la cura delle inquadrature, il rifiuto della retorica edificante, il suo fondo laico. (''[[La porta del cielo]]''; 2000, p. 1013)
*La sceneggiatura di Philip Yordan (da un romanzo di Leo Brady) era ingegnosa, ma sembra che il produttore Sam Goldwin abbia fatto rifare il montaggio di testa sua. F. Granger esagera in istrionismo. Suggestiva la fotografia di Harry Stradling. (''[[La porta dell'inferno (film 1950)|La porta dell'inferno]]''; 2000, p. 1013)
*È la migliore delle versioni del romanzo, archetipo romantico, per ritmo narrativo, ragionevole fedeltà al testo, atmosfera, recitazione. (''[[La porta proibita]]''; 2000, p. 1014)
*[...] un film elegante e un po' leccato che vernicia politamente la rude scorza del romanzo. (''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]''; 2000, p. 1016)
*È forse il migliore tra i film orrorifici sulla venuta dell'Anticristo. Sulla scia dell'''[[L'esorcista|Esorcista]]'' (1973). Agli amanti del genere: c'è una decapitazione famosa. Suspense e brividi. (''[[Il presagio]]''; 2000, p. 1022)
*Da un dramma teatrale a 2 personaggi di [[Louis Verneuil]] un melodramma triangolare con molta musica classica ([[Franz Joseph Haydn|Haydn]], [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]], [[Fryderyk Chopin|Chopin]] e un pezzo originale di [[Erich Wolfgang Korngold|E.W. Korngold]]), appartamenti immensi e lo stesso trio d'interpreti di ''[[Perdutamente tua]]'' (1942) dello stesso [[Irving Rapper|Rapper]], dove, forse per l'unica volta, [[Bette Davis|B. Davis]] si fa rubare il film da un partner ([[Claude Rains|C. Rains]]), ma alla fine, smentendo le menzogne, si prende la rivincita. Preceduto da ''Jealousy'' (1929) con Jeanne Eagels e Fredric March. Un classico del gusto ''camp''. (''[[Il prezzo dell'inganno]]''; 2000, p. 1025)
*[...] un lezioso film al glucosio con qualche frecciatina antiborghese, in linea con la politica fascista del tempo. (''[[La principessa del sogno]]''; 2000, p. 1037)
*[...] il dramma svolge la sua indagine sul mistero della santità attraverso cinque ritratti di suore di cui con efficace concisione si suggerisce il carattere, i problemi, i tormenti. Dalla dialettica tra questi personaggi e l'invisibile presenza di [[Teresa di Lisieux|Teresa]] esce una testimonianza sulla vita conventuale che [[Vittorio Cottafavi|Cottafavi]] (1914-98) mette in immagini con nitore figurativo, asciutta intensità e sapiente direzione degli interpreti. (''[[Il processo di Santa Teresa del Bambino Gesù]]''; 2000, p. 1039)
*1° film a Hollywood del britannico M. Newell: un inetto apologo pacifista con encefalogramma piatto. (''[[La protesta del silenzio]]''; 2000, p. 1047)
====Q====
[[File:Quattro mosche di velluto grigio (1971) Mimsy Farmer 02.jpg|thumb|[[Mimsy Farmer]] in ''[[4 mosche di velluto grigio]]'']]
*Sempre più incurante della logica e della verosomiglianza narrativa, il giovane regista compiace al proprio talento visionario come un alcolista alla sua sete. (''[[4 mosche di velluto grigio]]''; 2011, p. 1198)
*[...] è una commedia diseguale e leggera, ma non priva di spunti divertenti. (''[[Quel fantasma di mio marito]]''; 2000, p. 1070)
*Tentativo parzialmente riuscito di conciliare l'approfondimento psicologico dei caratteri con le esigenze della propaganda patriottica. Il personaggio di [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]], comunque, rimane interessante. (''[[Quelli della montagna]]''; 2000, p. 1073)
*[...] la sceneggiatura [...] punta su 2 linee narrative: 1) l'amore tra Licia ([[Marie Theres Relin|T. Relin]]) e Marco Vinicio ([[Francesco Quinn|F. Quinn]]) cioè la trascendenza, l'epifania di un mondo nuovo e la cristianità; 2) il rapporto tra Nerone ([[Klaus Maria Brandauer|K.M. Brandauer]]) e Caio Petronio ([[Frederic Forrest|F. Forrest]]), cioè la romanità, la decadenza e la coscienza della decadenza. È la 2ª componente "laica" che, senza schiacciarla, prevale sulla prima "religiosa" e che si risolve in una moderna riflessione sulla nozione di crisi di cui Petronio è l'intellettuale lucido e Nerone l'artista nevrotico. Ma il rapporto tra i 2 personaggi può essere letto anche come quello tra un attore fallito (Nerone) e un autore realizzato (Petronio). Brandauer e Forrest li hanno resi in modo magistrale. Funzionali alle intenzioni di [[Franco Rossi (regista)|Rossi]] e dei suoi sceneggiatori sono le scene di [[Luciano Ricceri]], i costumi di [[Jost Jacob]] (le une e gli altri lontani dal Kitsch e dagli stereotipi dei colossi hollywoodiani) e la fotografia di [[Luigi Kuveiller]]. (''[[Quo vadis? (miniserie televisiva)|Quo vadis?]]''; 2000, p. 1080)
====R====
[[File:Ragazze da marito (film 1952) Eduardo De Filippo.png|miniatura|[[Eduardo De Filippo]] in ''[[Ragazze da marito (film 1952)|Ragazze da marito]]'']]
*Come quasi tutti i film diretti da [[Eduardo De Filippo|E. De Filippo]], è una trasposizione cinematografica di una delle sue commedie che nulla toglie ma nulla aggiunge alla sua grandezza di autore e attore. (''[[Ragazze da marito (film 1952)|Ragazze da marito]]''; 2000, p. 1090)
*[...] è il 3° film di [[Luciano Emmer|Emmer]], campione (milanese) del neorealismo rosa in salsa romana. Grazioso, garbato, con qualche pungente notazione sociologica, ma già sull'orlo dell'Arcadia neorealistica. (''[[Le ragazze di piazza di Spagna]]''; 2000, p. 1091)
*Scandito dal ritmo ossessivo di un bolero, è un film in cui le diverse componenti letterarie, psicologiche (persino psicanalitiche) e drammatiche si fondono in una superiore unità filmica che rimanda al cinema muto e, insieme, anticipa la tecnica televisiva con un linguaggio febbrilmente barocco nel suo virtuosistico dinamismo. (''[[Rashomon]]''; 2000, p. 1101)
*È il più politico tra i colossi hollywoodiani sulla vita del Cristo, quello che più insiste, in parallelo alla vicenda religiosa, sulla presenza romana in Giudea. Barabba e Giuda, per esempio, sono proposti come Zeloti, partigiani nazionalisti in lotta contro gli occupanti. Scritto da Philip Yordan e rimontato dal produttore Samuel Bronston (per la M-G-M), presenta, in fondo, Gesù come un profeta minore. Perciò la cattolica Legion of Decency lo attaccò come "teologicamente, storicamente, evangelicamente trascurato". Privo del senso del sacro, conta per le sue parti più laiche dove N. Ray può meglio far sentire i segni dei temi a lui cari come quello della lotta per comunicare un'idea. Film diseguale e parzialmente risolto, ma le sequenze notevoli non mancano: il dinamismo del Sermone della Montagna, la scena del processo davanti a Pilato. Ribattezzato beffardamente da ''Time'': "I Was a Teenager Jesus". (''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]''; 2000, p. 1105)
*Uno dei primi film in costume (e sandaloni) di P. Francisci che pochi anni dopo avrebbe dato inizio al ciclo di Ercole e degli altri uomini forti, meritandosi dalla critica francese l'appellativo di "re del ''peplum''". Basso costo, pochi mezzi, poche comparse, ma un certo mestieraccio. (''[[La regina di Saba]]''; 2000, p. 1108)
*Nel filone gangster del colpo grosso, rimane un classico, grazie all'alta ingegneria narrativa che culmina nella celebre sequenza muta di mezz'ora. Dopo 4 anni di purgatorio, [[Jules Dassin|Dassin]], messo sulla lista nera del maccartismo a Hollywood, dirige in Francia uno di quei thriller realistici di cui aveva la specialità in America e segna una svolta nel ''polar'' francese. Tutto concorre alla felicità del risultato: la fonte letteraria ([[Auguste Le Breton]]), la fotografia di Philippe Agostini, le musiche di Georges Auric, gli interpreti tra cui spicca [[Jean Servais|Servais]]. (''[[Rififi]]''; 2000, pp. 1119-1120)
*[[Gabriele Muccino|Muccino]] realizza un film sul fascino dell'''american dream'' di cui lui stesso sembra l'incarnazione. Ma nonostante le promesse di mantenere uno sguardo ruvido per fotografare con realismo le due facce di un paese tanto generoso quanto inesorabile, il regista scade nello stucchevole e nel sentimentale in un susseguirsi imperterrito di scene madri verso le lacrime più facili. Forza del film è l'interpretazione concitata del protagonista, nominato all'Oscar. I duetti con il (vero) figlio Jaden riciclano la lezione de ''[[La vita è bella]]'', come nella scena dei bagni in metropolitana. (''[[La ricerca della felicità]]''; 2010, p. 1252)
*Sotto l'egida della Dreamworks, i produttori Walter F. Parkes e Laurie MacDonald hanno riunito un'agguerrita squadra di esecutori/collaboratori [...]. Pur mantenendo a livello figurativo componenti esotiche e asiatiche, hanno comodato il racconto nelle categorie riconosciute da Hollywood (un po' di psicologia e qualche spiegazione in più). Almeno nella 1ª ora paura e angoscia sono palpabili, lasciando il posto gradatamente alla ridondanza dei segni, all'eccesso dell'horror rozzo, alla violenza del "troppo visibile". (''[[The Ring (film 2002)|The Ring]]''; 2010, p. 1257)
*La sequenza dell'acqua che esce vorticosamente dalla vasca e rimane sospesa sulla stanza da bagno (l'acqua è un motivo conduttore del racconto) è un efficace esempio del modo con cui gli effetti digitali possono diventare narrativamente funzionali. Chi volesse vedere nella scena una metafora del battesimo cristiano, si accomodi. È un film dove l'orrore è subordinato all'angoscia. Come dovrebbe dimostrare anche ''[[Dark Water (film 2002)|Dark Water]]'' (2002), ancora inedito in Italia, [[Hideo Nakata|Nakata]] fa melodrammi camuffati da ''horror''. (''[[The Ring 2]]''; 2010, p. 1257)
*Melodramma tra le marcite che una sceneggiatura non priva di finezze, una bella fotografia a colori (L. Trasatti) e il fascino di una fulgida e improbabile [[Elsa Martinelli|Martinelli]] rendono appetibile. [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]] serve in tavola con bravura. (''[[La risaia]]''; 2000, p. 1122)
*[...] s'affida specialmente agli effetti speciali di [[Ray Harryhausen]], geniale artigiano dei trucchi. Lento e verboso nella 1ª parte, ha i suoi momenti più vispi quando il bestione attacca il faro dove uno scienziato (C. Kellaway) s'immerge nel mare con una batisfera alla sua ricerca e quando, come King Kong, irrompe in Manhattan. Un ''must'' per i patiti della SF. (''[[Il risveglio del dinosauro]]''; 2000, p. 1123)
*Uno dei più squisiti film fantastici nella storia di Hollywood. Un po' velleitario come riflessione su grandi temi (vita, morte, amore, arte), ma figurativamente suggestivo. Stupenda fotografia di [[Joseph H. August|Joseph August]] che rischiò di vincere un Oscar. (''[[Il ritratto di Jennie]]''; 2000, p. 1129)
*Girato tra difficoltà economiche e organizzative di ogni genere, il film impose in tutto il mondo una visione e rappresentazione delle cose vera e nuova, cui la critica avrebbe dato poco più tardi il nome di [[Neorealismo (cinema)|neorealismo]]. Specchio di una realtà come colta nel suo farsi, appare oggi come un'opera ibrida in cui il nuovo convive col vecchio, i grandi lampi di verità con momenti di maniera romanzesca, in bilico tra lirismo epico e retorica populista. La stessa lotta antifascista è raccontata ponendo l'accento sul piano morale più che su quello politico, il che non gli impedì di essere il film giusto al momento giusto e di indicare attraverso le figure del comunista e del prete di borgata il tema politico centrale dell'Italia nel dopoguerra. (''[[Roma città aperta]]''; 2000, p. 1137)
*Un bel valzer di [[Alessandro Cicognini]] fa da leitmotiv di questo romantico e malinconico film, sapientemente costruito (con [[Renato Castellani|Castellani]] e [[Mario Soldati|Soldati]] tra gli sceneggiatori) e impreziosito dal bianconero di [[Arturo Gallea]]. (''[[Una romantica avventura]]''; 2000, p. 1138)
*Ha tutte le carte in regola per essere iscritto al noir questo melodramma passionale a forti tinte. La regia è efficace e intelligente nella resa dell'atmosfera e degli ambienti quanto nella direzione degli interpreti tra i quali [[Barbara Stanwyck|B. Stanwyck]] scolpisce il ritratto di una insolita ''femme fatale''. (''[[Il romanzo di Thelma Jordon]]''; 2000, p. 1139)
*Ogni paragone con [[Jerry Lewis]] è superficiale: la nevrosi distruttiva sotto la maschera dell'idiozia di [[Jim Carrey|J. Carrey]] non ha niente da spartire con i personaggi infantili e disadattati del primo Lewis. Sconnesso con alcuni numeri comici azzeccati. Attenzione al drammatico finale. (''[[Il rompiscatole]]''; 2000, p. 1141)
*Il polacco [[Roman Polański|R. Polanski]] – al suo 1° film made in USA dopo 3 britannici – affascinato dal senso di mistero che serpeggia nel romanzo di [[Ira Levin]], ne cava un memorabile esempio di cinema della minaccia e ripropone il tema dell'ambiguità fino a fame la struttura portante della narrazione. (''[[Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York]]''; 2010, p. 1282)
*È un film curioso e insensato, suggestivo e inattendibile, ben fatto e poco interessante. Poco importa se il ritratto corrisponda o no a quello del vero [[Jack Ruby|Ruby]]. Il personaggio c'è, [[Danny Aiello|D. Aiello]] gli dà credibilità e spessore fin quando non esce dai binari. Gli sta quasi alla pari il personaggio fittizio della bionda spogliarellista Candy Cane della quale [[Sherilyn Fenn|S. Fenn]] rende bene l'impasto di tenerezza e calcolo, di perversione e ingenuità. (''[[Ruby - Il terzo uomo di Dallas]]''; 2000, p. 1148)
====S====
*Tratto dal romanzo ''L'agente segreto'' (1907) di [[Joseph Conrad]], è uno dei migliori thriller del periodo inglese di [[Alfred Hitchcock|Hitchcock]]. Ricco di invenzioni memorabili (la sequenza del coltello) con una Londra insolita e una [[Sylvia Sidney|Sidney]] di straziante intensità. Il regista confessò uno sbaglio: troppo simpatico il bambino per farlo morire. (''[[Sabotaggio (film)|Sabotaggio]]''; 2000, p. 1151)
*[[Tyrone Power]] morì a metà delle riprese e [[Yul Brynner|Y. Brynner]] lo sostituì, sbagliando l'impostazione del personaggio in chiave di forza e di dominio invece che sul conflitto tra dovere e piacere. Qualche scena memorabile (la battaglia finale con la trovata degli scudi dorati) non riscatta la sua natura di "digest" hollywoodiano. (''[[Salomone e la regina di Saba]]''; 2000, p. 1155)
*Fatto un colpo grosso, sono braccati dalla polizia, con uno dei finali più romantici e disperati della storia del cinema. Capolavoro del cinema USA di serie B, è un piccolo grande film nero sul tema della coppia criminale, ma anche una storia di "amour fou", contrassegnata da un erotismo insolito per l'epoca ("Siamo inseparabili come un revolver e le sue munizioni"). Notevole anche a livello di scrittura per il taglio espressionistico della fotografia ([[Russel Harlan]]), la precisione delle inquadrature e dei movimenti di macchina (con un bel piano-sequenza), l'uso degli esterni naturali. Dopo un avvio espositivo e un po' didattico, il racconto ha la traiettoria tesa di una fucilata. L'inglese [[Peggy Cummins|P. Cummins]] e [[John Dall|J. Dall]] (visto anche in ''[[Nodo alla gola]]'' di Hitchcock) sono perfetti. (''[[La sanguinaria]]''; 2010, p. 1300)
*È, forse, il più assurdo e delirante tra i colossi biblici di Hollywood. Ignorarlo sarebbe stolto quasi quanto prenderlo sul serio. La mano del regista è elegante. (''[[Sansone e Dalila (film 1949)|Sansone e Dalila]]''; 2000, p. 1161)
*Dal romanzo ''Some Must Watch'' di Ethel Lina White, sceneggiato da Mel Dinelli, l'archetipo dei thriller ambientati "in un'antica casa buia" in cui la sequenza del delitto principale si svolge durante una "buia notte tempestosa". Era il tempo in cui la locuzione "serial killer" (assassino periodico) non era stata ancora inventata. Un film perfetto nel suo genere. I primissimi piani dell'occhio dell'assassino al momento di aggredire le sue vittime sono diventati un classico. (''[[La scala a chiocciola (film)|La scala a chiocciola]]''; 2000, p. 1166)
*Remake del film di [[Dino Risi]] del 1974 alla cui origine c'era il romanzo di [[Giovanni Arpino]] ''Il buio e il miele'' (1969). La differenza fondamentale tra i due film è che il giovane nella commedia amara di Risi era subordinato al protagonista, mentre qui è diventato coprotagonista. Solo nel gran finale le due vicende si mescolano, il che spiega la lunghezza del film, che tra le sue virtù non ha la leggerezza ed eccede nella ruffianeria demagogica degli effetti sentimentali. Due pezzi di bravura: la folle corsa su una [[Ferrari]] rossa guidata dal cieco attraverso un quartiere periferico e il tango che il grande [[Al Pacino|A. Pacino]] (efficacemente doppiato da [[Giancarlo Giannini|G. Giannini]]) danza con una giovane sconosciuta. (''[[Scent of a Woman - Profumo di donna]]''; 2010, p. 1315)
*Bella e fedele versione – la 1ª di 3 – del romanzo omonimo (1915) di [[William Somerset Maugham|Somerset Maugham]], notevole specialmente per l'interpretazione ottima anche se un po' sopra le righe. È il film che fece di [[Bette Davis|B. Davis]] una vera star. (''[[Schiavo d'amore (film 1934)|Schiavo d'amore]]''; 2000, p. 1175)
*È uno dei film migliori del periodo pre-western di [[Anthony Mann|A. Mann]], con un'ottima interpretazione e una bella fotografia. Indimenticabile il finale. (''[[Schiavo della furia]]''; 2000, p. 1175)
*Uno dei film del neorealismo italiano più conosciuti all'estero [...]: la sua polemica sociale non parte da un dato ideologico, ma da un motivo umano. In chiave di elegia populista [[Cesare Zavattini|Zavattini]] e [[Vittorio De Sica|De Sica]] tornano al mondo dell'infanzia che avevano già esplorato con ''[[I bambini ci guardano]]'' (1943). (''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]''; 2000, p. 1177)
[[File:Lo scopone scientifico (1972) Sordi e Davis.png|thumb|[[Alberto Sordi]] e [[Bette Davis]] ne ''[[Lo scopone scientifico]]'']]
*Scritta da [[Rodolfo Sonego]], è una vetta della commedia italiana, basata sulla dialettica denaro-potere. E la morale è amara: a giocare con i ricchi (con chi tiene il banco o con chi lo rappresenta) si perde sempre. Non c'è divisione tra buoni (poveri) e cattivi (ricchi): la linea di separazione è segnata dalla classe sociale e dall'obbligata scelta di campo. Film appassionante, interpretabile a vari livelli e recitato da attori infallibili. (''[[Lo scopone scientifico]]''; 2000, p. 1179)
*[[Gus Van Sant|G. Van Sant]], dopo [[Will Hunting]], dirige su richiesta di [[Sean Connery|S. Connery]] produttore un'altra storia di formazione, scritta da [[Mike Rich]] e vagamente ispirata a [[J. D. Salinger]] e al mito nordamericano del "grande romanzo del secolo", ma anche ai canoni yankee dell'agonismo e della fiducia in sé stessi. In altalena tra stereotipi hollywoodiani e finezza di annotazioni, melodramma e ironia, il film si affida al talento naturale dell'esordiente [[Rob Brown|R. Brown]] e al mestiere collaudato di un Connery sotto le righe. (''[[Scoprendo Forrester]]''; 2010, p. 1322)
*In questa commedia di fantapolitica ambientata in un futuro prossimo, J. Dante e il suo sceneggiatore Martyn Burke non risparmiano niente e nessuno. Si spara a zero sui presidenti imbecilli, governatori in foia, guru delle P.R. (Pubbliche Relazioni), organizzazioni umanitarie, giornalisti a caccia di scoop, interessi economici e calcoli elettorali, nazionalismi esasperati, fanatismi etnici, strapotere della TV. E lo fa con feroce allegria, umorismo e orrore, fantasia e realtà. (''[[La seconda guerra civile americana]]''; 2010, p. 1327)
*Guidato dal vecchio complice, N. Manfredi fa un Pilato ciociaro, scettico e pigro, in un film serio, interessante e persino coraggioso. La parte storica è ineccepibile, il resto meno. (''[[Secondo Ponzio Pilato]]''; 2000, p. 1183)
*È un noir inquietante in cui, come in altri film del regista viennese (1906-86), la sessualità ha una valenza distruttiva. [[Otto Preminger|O. Preminger]] smorza il versante melodrammatico della sceneggiatura di F. Nugent e O. Millard con un nitore di scrittura registica cui assai contribuiscono il bianconero di Harry Stradling e le musiche di D. Tiomkin. (''[[Seduzione mortale (film 1953)|Seduzione mortale]]''; 2000, p. 1185)
*Un film che rispecchia scrupolosamente la formula narrativa-rappresentativa industriale, cioè un cinema che privilegia la narrazione, il significato, l'attore senza tempi morti. (''[[I segreti di Filadelfia]]''; 2000, p. 1187)
*Torbida vicenda da incubo, imperniata sul tema dell'ipnotismo e su quello dell'impossibilità di modellare completamente un altro essere. [[Gene Tierney|G. Tierney]] è brava, ma nella parte del dottor Korvo [[José Ferrer|Ferrer]] è superbo. (''[[Il segreto di una donna]]''; 2000, p. 1190)
[[File:Se io fossi onesto (film 1942) Vittorio De Sica e María Mercader (2).png|miniatura|[[María Mercader]] e [[Vittorio De Sica]] in ''[[Se io fossi onesto]]'']]
*Una discreta commedia degli equivoci con un [[Vittorio De Sica|V. De Sica]] inaspettato: invecchiato, curvo e con gli occhiali. Bravo. (''[[Se io fossi onesto]]''; 2000, p. 1191)
*Costruito con un lungo flashback, il più radicale, pessimista e inventivo film di [[John Carpenter|Carpenter]] è fondato sulla competizione tra realtà e fantasia e diventa un apologo sulla potenza della scrittura. Apocalittico, ma non privo di ambiguità né ironia, ricco di invenzioni registiche, scenografiche, sonore, (colonna musicale curata, come al solito, dal regista), sapiente nel suggerire l'orrore senza mostrarlo, è una metafora allarmante sull'abominio della società dello spettacolo e una riflessione critica sul genere cui appartiene. (''[[Il seme della follia]]''; 2013, p. 1416)
*Conta per le qualità morali (sincerità, coraggio, buone intenzioni) più che per quelle estetiche. Difficile dire dove finisca la tenerezza del regista e dove cominci l'irrealismo ingannatore delle sue proposte. (''[[Il seme della violenza]]''; 2000, p. 1193)
*La vicenda e i personaggi suonano falsi perché risentono troppo di schemi letterari. All'attivo alcune sequenze iniziali molto efficaci e la guida degli attori. (''[[Senza pietà]]''; 2000, p. 1197)
*Diviso in 2 parti di cui la migliore è la prima, di ambiente rurale. Grazie al suo sobrio classicismo, al rifiuto di ogni formalismo, al rispetto per i personaggi, [[Howard Hawks|Hawks]] trascende gli aspetti propagandistici ed edificanti della storia [...]. (''[[Il sergente York]]''; 2000, p. 1201)
*3 attori eccellenti e una bella colonna musicale per un melodramma che rinnova il "gotico" attraverso la psicanalisi sulla linea che va da ''[[La porta proibita|Jane Eyre]]'' a ''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca]]''. (''[[Settimo velo|Il settimo velo]]''; 2000, p. 1210)
*Struttura debole, qualche inverosimiglianza, e a [[Max Ophüls|Ophüls]] interessa poco la suspense: quel che gli sta a cuore è la psicologia dei personaggi, il loro comportamento, i particolari rivelatori, le fratture tra attore e personaggio. (''[[Sgomento (film)|Sgomento]]''; 2000, p. 1212)
*Nonostante i suoi meriti, commuove ma non coinvolge. [[Raf Vallone|R. Vallone]] ha, specialmente nella 2ª parte, momenti alti. (''[[Uno sguardo dal ponte]]''; 2000, p. 1213)
*L'idea fu di [[Cesare Zavattini|Zavattini]]: far confessare quattro famose attrici, e importa poco sapere in che misura gli episodi narrati siano veri. Bisogna smitizzare il divismo? L'episodio [[Luchino Visconti|Visconti]]-[[Anna Magnani|Magnani]] sottolinea il rapporto tra il vivere e il recitare; gli altri 3 puntano, più o meno pateticamente, sul contrasto tra la donna e l'attrice, fra la scena e la vita. (''[[Siamo donne]]''; 2000, p. 1217)
*[...] una commedia dolciastra all'insegna dei buoni sentimenti. Scampoli di neorealismo, scatti comici, bravi caratteristi. (''[[Siamo tutti inquilini]]''; 2000, p. 1217)
*Nonostante l'esasperato romanticismo e la veemente recitazione "all'italiana", è un melodramma raffreddato (con venature pirandelliane) che anticipa i temi di posteriori film di [[Max Ophüls|Ophüls]], specialmente di ''[[Lola Montès]]'' (1955). [[Memo Benassi|M. Benassi]] con foga sopra le righe, e una memorabile [[Isa Miranda|I. Miranda]], in bilico tra [[Greta Garbo]] e [[Marlene Dietrich]]. (''[[La signora di tutti]]''; 2000, p. 1220)
*Uno dei personaggi più riusciti della carriera di [[Bette Davis|B. Davis]], affiancata da un [[Claude Rains|C. Rains]] di grande finezza in una melodrammatica saga familiare, ottimamente sceneggiata dai fratelli Julius J. e Philip Epstein sulla base di un romanzo di [[Elizabeth von Arnim]]. (''[[La signora Skeffington]]''; 2000, p. 1221)
*Commedia fiacca degli equivoci con una soluzione che non persuade. (''[[Signori, in carrozza!]]''; 2000, p. 1223)
*Scritta con [[Mario Soldati]], è una commedia dal ritmo perfetto, tipica dei "[[Cinema dei telefoni bianchi|telefoni bianchi]]", basata com'è sul classico scambio dei ruoli e dei personaggi. Regista dai mezzi toni, [[Mario Camerini|M. Camerini]] riscatta il moralismo della storia (il confronto tra la sana piccola borghesia e la vacua aristocrazia) con una giusta dosatura di ironia e sentimento. (''[[Il signor Max]]''; 2000, p. 1224)
*Thriller erotico di terz'ordine: drammaturgia sgangherata, personaggi improbabili, sagra degli stereotipi e delle assurdità nelle motivazioni psicologiche. Resta solo il sessappiglio di [[Sharon Stone|S. Stone]]. (''[[Sliver]]''; 2000, p. 1233)
*Nero di buon artigianato, con una bella colonna sonora di Elmer Bernstein e una suggestiva fotografia di Charles Lang Jr. Entrambi nominati agli Oscar, [[Joan Crawford|J. Crawford]] e [[Jack Palance|J. Palance]] sono assai efficaci nel rendere con ambiguità la perversità del rapporto tra i loro personaggi, ma anche [[Gloria Grahame|G. Grahame]] scava in profondità nel masochismo del suo. (''[[So che mi ucciderai]]''; 2000, p. 1235)
*È il colosso biblico che mandò a picco la Titanus. Costò 6 miliardi contro i 3 stanziati. Squinternato nella struttura, ma con qualche pagina vigorosa. Enfatico, smisurato. [...] Tutte le regole dei colossi biblici, imperniati sul binomio sesso+religione, sono rispettate anche se le audacie erotiche sono più prudenti di quel che il titolo promette, sostituite col surrogato del sadismo la cui oscenità è più contrabbandabile di quella sessuale. Anche qui, comunque, tutto si svolge a Sodoma e nei dintorni. Di Gomorra nemmeno l'ombra. (''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]''; 2000, p. 1235)
*Intelligente poliziesco d'azione con stile da western, critica alla polizia corrotta e preciso disegno psicologico dei due personaggi principali, permeato da una vena sentimentale sincera, sceneggiato con cura, diretto da un mestierante del genere (suoi tutti gli ''[[Arma letale]]'') e montato con ritmo e giusta suspense. Ma la cosa migliore è [[Bruce Willis|B. Willis]] nei panni di un poliziotto stanco, malinconico, che si sente un fallito e ritrova dignità e autostima nel difendere a ogni costo un uomo, anche se si tratta "solo" di un delinquentello nero e petulante. (''[[Solo due ore]]''; 2010, p. 1396)
*Nel quadro del calligrafismo letterario che s'impose nel cinema italiano negli anni di guerra il penultimo film di [[Ferdinando Maria Poggioli|F.M. Poggioli]] (1897-1945) ha un posto d'onore per finezza della recitazione, puntiglio rievocativo, attenzione ai dettagli. Peccato che, probabilmente per ragioni di costo, il regista abbia dovuto omettere il paesaggio, una tela di fondo importante nell'ironico romanzo di [[Aldo Palazzeschi|A. Palazzeschi]] [...]. (''[[Sorelle Materassi (film)|Sorelle Materassi]]''; 2000, p. 1248)
*Uno dei capolavori della commedia italiana del "boom". La società di quel periodo è resa con un'euforia rara, un'ammirevole sapienza nel passare dall'agro al dolce, dal comico al grave. Il pubblico lo capì meglio dei critici. (''[[Il sorpasso]]''; 2000, p. 1248)
*Carosello tragicomico di amori incrociati. La migliore commedia del regista, un capolavoro. Nelle cadenze frivole di un "invito al castello" con risvolti comici da pochade rivela un retrogusto amarissimo. Grande compagnia d'attori, eleganza suprema. Bergman sostiene di essere negato all'umorismo, al registro leggero. Dopo ''[[Una lezione d'amore]]'', questo film lo smentisce. (''[[Sorrisi di una notte d'estate]]''; 2013, p. 1484)
*Melodramma gangster ben fatto, con una bella trama intricata e con un [[Robert Taylor|R. Taylor]] farabutto di "sani e incorruttibili principi". Ma l'Oscar lo prese [[Van Heflin|V. Heflin]], come miglior attore non protagonista. (''[[Sorvegliato speciale (film 1941)|Sorvegliato speciale]]''; 2000, p. 1249)
*Investigazione interiore, thriller psicologico. Famosa la scena del bicchiere di latte. Epilogo insoddisfacente (anche per Hitchcock) diverso da quello del romanzo [...]. (''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]''; 2000, p. 1249)
*Scurrile, politicamente sfacciato sino all'assurdo (e all'irresponsabilità), è una miscela sgangherata di pulp, Kitsch, satirica trasgressione, simpatia e cattivo gusto. (''[[South Park - Il film: più grosso, più lungo & tutto intero|South Park]]''; 2000, p. 1254)
*Sul classico tema della "seconda occasione", cimentandosi in un genere per lui nuovo, il settantenne regista-produttore [[Clint Eastwood|C. Eastwood]] pilota ammirevolmente un altro film con l'abituale ''understatement'', mescolando con sapiente leggerezza i toni, dall'umoristico al drammatico. Coerente con la sua concezione artigianale del cinema, ricorre agli effetti speciali subordinandoli al racconto e rivendicando la centralità delle doti umane (manualità, intuito, libertà di scelta) contro la supremazia della tecnologia. Melanconico e genialmente retorico epilogo lunare nel nome dell'amicizia [...]. (''[[Space Cowboys]]''; 2010, p. 1409)
*Molti effetti speciali, la storia speciale non è, i personaggi nemmeno. Film bovino con poca azione, molte chiachiere, due o tre belle idee di sceneggiatura, un finale ingegnoso. (''[[Star Trek (film 1979)|Star Trek]]''; 2010, p. 1428)
*Più vispo del primo. Ridimensionate le ambizioni metafisiche e ridotti gli effetti speciali, si è puntato sull'azione, sulle battaglie, su [[Khan Noonien Singh|Khan]], malvagio galattico di statura scespiriana. Le solenni banalità del dialogo non si contano. (''[[Star Trek II - L'ira di Khan]]''; 2010, p. 1428)
*La zuppa è sempre la stessa, ma è cambiato il cuoco. In peggio. Ci si prende troppo sul serio. Contano le scenografie wagneriane, le catastrofi, gli effetti speciali. E i [[Klingon]]s, pirati interstellari, sono pappemolli che fanno la faccia feroce. (''[[Star Trek III - Alla ricerca di Spock]]''; 2010, p. 1428)
*Attore, sceneggiatore e regista, L. Nimoy porta le avventure galattiche verso la Terra e verso la commedia con risultati assai divertenti. Pochi effetti speciali ma efficaci. (''[[Rotta verso la Terra|Star Trek IV - Rotta verso la Terra]]''; 2010, p. 1428)
*Traballante e fiacco si riprende nell'efficace finale. (''[[Star Trek V - L'ultima frontiera]]''; 2010, p. 1448)
*Meglio del precedente, ma tolta la sequenza dell'Alaska è tutto già visto. (''[[Rotta verso l'ignoto|Star Trek VI - Rotta verso l'ignoto]]''; 2010, p. 1429)
*Gene Roddenberry, creatore della serie, inorridirebbe se fosse ancora vivo: si è toccato il fondo. (''[[Star Trek: La nemesi]]''; 2010, p. 1429)
*È un film sonoro, ma senza una parola di dialogo. Sul piano formale è tutt'altro che disprezzabile e riesce a raggiungere una innegabile tensione drammatica in più di una sequenza. R. Milland è bravissimo nella sua interpretazione di nevrotico. Scritto da R. Rouse con Clarence Greene, ha i limiti di ogni narrazione imperniata su una scommessa stilistica. Al risultato concorre la suggestiva ambientazione realistica negli esterni di Washington e New York. (''[[La spia]]''; 2000, p. 1261)
*Un gioiello del cinema americano a basso costo in cui il tempo narrativo coincide con quello reale. Realizzare ''The Set-Up'' (trucco, imbroglio) "fu per tutti un atto d'amore" ([[Robert Wise|R. Wise]]). Un raro equilibrio di tensione, autenticità, atmosfera, credibilità, verità psicologica. Splendido bianconero di [[Milton R. Krasner|Milton Krasner]]. Premiato a Cannes per la sceneggiatura dell'esordiente Art Cohn, giornalista sportivo, una delle più belle interpretazioni del quarantenne [[Robert Ryan|R. Ryan]] che aveva praticato il pugilato in gioventù. (''[[Stasera ho vinto anch'io]]''; 2000, p. 1275)
*Melodramma di successo che resiste al tempo. (''[[Stasera niente di nuovo]]''; 2000, p. 1275)
*Con la colta complicità di Bernardino Zapponi, L. Magni privilegia in Neri – canonizzato nel 1622 – lo zelo cristiano, fatto di invidiabile buonumore e disprezzo delle mondanità. Più che film storico, pencola verso la commedia musicale con le canzoni scritte da Angelo Branduardi. Godibili l'Ignazio di Loyola di p. Leroy, Sisto V di M. Adorf, il diavolo calderaro di R. Montagnani, il garbo di J. Dorelli che fa un Neri alla [[Bing Crosby|Crosby]] (''[[La mia via]]''). La sequenza in cui si siedono – tutti stinchi di santo spagnoli – Teresa d'Avila, Giovanni della Croce e Ignazio di Loyola ricorda [[Luis Buñuel|Buñuel]] di ''[[La via lattea (film 1969)|La via lattea]]''. (''[[State buoni se potete]]''; 2000, p. 1275)
*Maldestro tentativo di inserire due divi di Hollywood in una struttura neorealistica di taglio semidocumentario. [...] soltanto a sprazzi si coglie la sensibilità di [[Vittorio De Sica|V. De Sica]]. Vale soprattutto per il finale. (''[[Stazione Termini (film)|Stazione Termini]]''; 2000, p. 1276)
*Ispirato a fatti realmente accaduti, è in bilico tra uno storico appena credibile e uno pseudo-erotico-conventuale. (''[[Storia di una monaca di clausura]]''; 2000, p. 1283)
*Rifacimento di ''[[La cagna (film 1931)|La chienne]]'' (1931) di [[Jean Renoir]] [...], ma [[Fritz Lang|F. Lang]], aiutato da un'ottima sceneggiatura di [[Dudley Nichols]], ne ha cavato qualcosa di originale: una storia psicologica con un magico sottofondo da incubo. (''[[La strada scarlatta]]''; 2000, p. 1287)
*Intelligente antologia sui moderni metodi di lotta che la polizia USA ha adottato contro il banditismo nel dopoguerra, ha un notevole ritmo, un ottimo montaggio e un gruppo di bravi attori. (''[[Strada senza nome|La strada senza nome]]''; 2000, p. 1287)
*È il 3° e il più convenzionale dei film diretti da [[Orson Welles|Welles]], in linea con un personaggio di moda a Hollywood negli anni '40: l'ospite in casa che non è quel che sembra. Prodotto da [[Sam Spiegel]] e scritto da [[Anthony Veiller]] su un soggetto altrui, ha molti punti deboli, ma, oltre a quella finale, vanta almeno 2 sequenze memorabili (l'inizio e l'assassinio nel bosco) e lo straordinario bianconero di [[Russell Metty]]. Interessante la descrizione dell'ambiente di provincia. Pur andando talvolta sopra le righe, Welles sfaccetta con sottile istrionismo il suo nazista. Memorabile la figuretta del farmacista che gioca a scacchi. (''[[Lo straniero (film 1946)|Lo straniero]]''; 2000, p. 1290)
*Pretenzioso nel voler essere un'analisi dell'inconscio femminile, è un fantasy adrenalinico, più videogioco che film, che nel giro di meno di mezz'ora diventa ripetitivo, esageratamente estetizzante (scenografie di Rick Carter e costumi di Michael Wilkinson), troppo concentrato sull'erotismo delle giovani interpreti costrette in personaggi privi di spessore, retorico nel finale. (''[[Sucker Punch (film 2011)|Sucker Punch]]''; 2013, p. 1539)
*È difficile stabilire in che misura i notevoli meriti di questo film nero che è anche un apologo morale siano di [[Ben Hecht]] sceneggiatore [...] o della regia di [[Otto Preminger|O. Preminger]] e del suo stile visivo di grande precisione. Ancora una volta, dopo ''[[Vertigine (film 1944)|Laura]]'' (1944), la coppia [[Dana Andrews|Andrews]]-[[Gene Tierney|Tierney]] fa faville. (''[[Sui marciapiedi]]''; 2000, p. 1298)
*Raccontato sul filo del rasoio del drammatico e dell'umoristico, è un po' verboso e prolisso, ma sostenuto da una sapiente suspense. (''[[Il suo tipo di donna]]''; 2000, pp. 1300-1301)
*Stravaganza sgangherata e, infine, stucchevole, ricca di effetti speciali e di citazioni (''[[Blade Runner]]'', ''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit|Roger Rabbit]]'', ''[[Atto di forza|Total Recall]]'', ''[[Guerre stellari|Guerre Stellari]]'', ''[[Jurassic Park]]'', ecc.), ma povera di intelligenza e priva di brio. [...] Soltanto per minori di 12 anni videodipendenti. (''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros]]''; 2000, p. 1302)
*Titolo stupido per un elaborato rifacimento del famoso racconto ''Giro di vite'' (1898) di [[Henry James]]. Ma la suspense c'è, e specialmente il clima morboso. Ottima [[Deborah Kerr|D. Kerr]], splendida fotografia di [[Freddie Francis]]. (''[[Suspense (film 1961)|Suspense]]''; 2000, p. 1304)
====T====
*Ultimo film inglese di Hitchcock che non riuscì mai ad amarlo. Macchinoso, un po' enfatico, teatraleggiante, un po' stupido, ma è pur sempre un tenebroso incontro con i mostri della mente e del sogno. (''[[La taverna della Giamaica]]''; 2000, p. 1316)
*Sceneggiato da [[Luc Besson]], è un film di azione ad alta velocità che assomiglia ai poliziotteschi italiani degli anni '70 più che ai modelli hollywoodiani degli anni '90: inseguimenti, acrobazie su due o quattro ruote, parentesi di umorismo pecoreccio. Basta guardare i primi 20 minuti. Sembrano sentinelle che dicano: non andate avanti. (''[[Taxxi]]''; 2000, p. 1317)
*L'argomento era già un po' sdato e anacronistico perché quando il film uscì era già in funzione il telefono automatico. Deriva, infatti, da una novella di Herbert Rosenfeld degli ultimi anni '20, sceneggiata da Ernst Wolff per il film tedesco ''Fräulein-falsch verbunden'' (1932) di E.W. Emo con Magda Schneider. Il rifacimento del casertano N. Malasomma non manca né di brio né di garbo. (''[[La telefonista]]''; 2000, p. 1319)
*Racconto di comportamenti più e prima ancora che di psicologie, non fa concessioni allo spettacolo o al romanzo: nessun incidente, nemmeno una piccola slavina, tutto concentrato sui gesti, gli oggetti, i piccoli particolari quotidiani con un filo di bonaria ironia. Una piccola musica, un film di grazia. (''[[Il tempo si è fermato]]''; 2000, p. 1323)
*Se esistesse l'Oscar della macelleria, questo 8° film di D. Argento se lo aggiudicherebbe facilmente. (''[[Tenebre (film)|Tenebre]]''; 2000, p. 1323)
*Il motto è "Non fate la guerra, fate l'amore". In modi meno piccanti, la vicenda rimanda a quella di ''[[L'iniziazione (film 1986)|L'iniziazione]]'' (1986) di [[Gianfranco Mingozzi|Mingozzi]], ma [[David Hamilton|Hamilton]], famoso fotografo di moda, punta sulla calligrafia e il morbosetto. (''[[Tenere cugine]]''; 2000, p. 1324)
[[File:Teodora (film 1954) Gianna Maria Canale.png|miniatura|[[Gianna Maria Canale]] in ''[[Teodora (film 1954)|Teodora]]'']]
*1° film a colori di [[Riccardo Freda|R. Freda]] [...] e uno dei suoi risultati più armoniosi in cui le ragioni dello spettacolo non prevaricano sulla definizione dei personaggi. (''[[Teodora (film 1954)|Teodora]]''; 2000, p. 1325)
*3° film di [[Vittorio De Sica|V. De Sica]] regista [...] e il migliore dei 3 per il garbo della costruzione narrativa, l'esperta guida degli attori, la credibilità dei personaggi. Basterebbe [[Anna Magnani|A. Magnani]] nel personaggio della canzonettista Loletta Prima per raccomandarlo. (''[[Teresa Venerdì]]''; 2000, p. 1327)
*"Girato per scommessa e divertimento" ([[Don Siegel|D. Siegel]]). Scommessa vinta, spettatori divertiti. (''[[Il tesoro di Vera Cruz]]''; 2000, p. 1335)
*È il caso raro di un film laico, appoggiato più all'antropologia che alla psicologia, che, attraverso la leggerezza e la concretezza della vita quotidiana, suggerisce il senso del sacro, la religione vissuta come energia dell'amore. (''[[Thérèse]]''; 2000, p. 1339)
*Enorme successo di pubblico per questo film d'avventure girato come un lungo spot pubblicitario da Tony Scott (fratello del più celebre Ridley). ''Ad majorem gloriam'' dell'epoca di [[Ronald Reagan]]. E di [[Tom Cruise]]. (''[[Top Gun]]''; 2013, p. 1602)
*Lavora bene con la macchina da presa l'attore-regista cileno di origine russa [[Alejandro Jodorowsky|A. Jodorowsky]], traducendo in immagini e suoni i suoi (non sempre chiari) messaggi poetici e filosofici di anarchico narcisista, alchimista manipolatore di simboli. Per qualcuno questo è "il primo western surrealista". (''[[El Topo]]''; 2000, p. 1351)
*2° capitolo, tra ''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' (1950) e ''[[I figli di nessuno (film 1951)|I figli di nessuno]]'' (1951) della popolare trilogia "lacrimosa" con la coppia A. Nazzari-Y. Sanson. Gli stereotipi del romanzo d'appendice ridotti all'essenziale con due o tre colpi di regia. (''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]''; 2000, p. 1352)
*Il principio di base è l'accumulazione, come se lo sceneggiatore [[Aldo De Benedetti]] avesse voluto condensare in un film solo due o tre romanzi d'appendice. (''[[Torna! (film 1953)|Torna!]]''; 2000, p. 1352)
*Sulla via di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]], [[Riccardo Freda|R. Freda]], ispiratosi a un fatto di cronaca del 1922, conduce in porto il melodramma passando di scena madre in scena madre. [[Amedeo Nazzari|A. Nazzari]] convince più di [[Vittorio Gassman|V. Gassman]], che si stava specializzando nelle parti di cattivo. (''[[Il tradimento]]''; 2000, p. 1359)
*[...] il 5° film di [[Mario Soldati|M. Soldati]] regista conta per l'orchestrazione capziosa dei rapporti psicologici, l'impiego drammatico del paesaggio (fotografia di [[Massimo Terzano|M. Terzano]] e O. [[Otello Martelli|Martinelli]]), l'ingegnoso assillo di "fare cinema". (''[[Tragica notte]]''; 2000, p. 1361)
*Il titolo originale ''Die Hard'' è meno fuorviante di quello italiano: si riferisce proprio al protagonista, solo contro tutti, e alla feroce lotta che deve intraprendere. Non è un catastrofico, è un memorabile, stringato e avvincente film d'azione. (''[[Trappola di cristallo]]''; 2000, p. 1364)
*È un film che ha in partenza qualche difficoltà di carburazione, ma poi funziona con diversi momenti divertenti. (''[[30 secondi d'amore|Trenta secondi d'amore]]''; 2000, p. 1374)
*''[[Tron (film)|Tron]]'' (frammento di elettronica) è una divertente variante pirotecnica di ''[[Guerre stellari]]''. Prodotto dalla Disney. Film-computer, e non soltanto film sul computer, tra riferimenti scientifici che non sono affatto scientifici, ha la sua brava morale americanamente ottimistica. È il 1° film sulla realtà virtuale. (''[[Tron (film)|Tron]]''; 2000, p. 1381)
*{{NDR|Nel film}} sono messi in fila tutti gli stereotipi della commedia sentimentale per smontarli e frantumarli con una spudorata buffoneria che sghignazza sulle regole del "politicamente corretto" e del buon costume. Sono passate agli onori della cronaca, se non della storia, le gag del gel e quella antica (ma qui per la prima volta dotata del controcampo in passato sempre negato) del pene chiuso di scatto nella cerniera dei pantaloni. Critici e spettatori divisi in due fazioni: chi lo prende per un umorismo sopra le righe, ma intelligente e liberatorio e chi lo respinge come un esempio di trivialità goliardica [...]. (''[[Tutti pazzi per Mary]]''; 2000, p. 1390)
====U====
*Unico film fantastico nella carriera di Hitchcock, comincia in cadenze di commedia mondana e termina nei toni di un'allegoria apocalittica, basata sulle 3 unità della tragedia classica (luogo, tempo, azione). Inquietante, non soltanto impressionante. (''[[Gli uccelli]]''; 2000, p. 1393)
*È un vero film "de noantri", romano e romanesco a 18 carati, degno del [[Giuseppe Gioachino Belli|Belli]]. C'è la firma di [[Federico Fellini|Fellini]] giovanissimo alla sceneggiatura insieme a quella di [[Aldo Fabrizi|A. Fabrizi]]. I duetti Fabrizi-[[Anna Magnani|Magnani]] sono spassosi. (''[[L'ultima carrozzella]]''; 2000, p. 1396)
*[...] [[Martin Scorsese|M. Scorsese]] rifiuta i tre modelli cinematografici a disposizione (il colossal hollywoodiano, [[Roberto Rossellini|Rossellini]], [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]]) e persegue una propria via, discutibile ma sicuramente personale. Recupera la cultura cattolica meridionale di Little Italy di cui s'è alimentato nell'infanzia, la filtra attraverso la sua memoria di ''cinéphile'' onnivoro e la "cristologia" rock degli anni '70 (eloquente la scelta di [[Peter Gabriel]] per le musiche) e tenta persino di rappresentare Cristo in modi "barbarici" come potrebbero vederlo uomini africani o latino-americani, di cultura diversa da quella euro-occidentale. Il suo è un Dio delle debolezze che ha preso sul serio l'incarnazione e che ha uno spessore teologico maggiore di quel che è sembrato alla maggioranza dei critici e dei cattolici scandalizzati. (''[[L'ultima tentazione di Cristo]]''; 2000, p. 1400)
*[...] il 35° film di [[Raffaello Matarazzo|Matarazzo]] chiude il ciclo del melodramma matarazziano di cui è in un certo modo il compendio, ma chiude anche, non senza malinconia, il suo itinerario di regista. I 5 film successivi sono soltanto il segno di una sopravvivenza. (''[[L'ultima violenza]]''<ref>Citato in ''[https://www.mymovies.it/film/1957/lultima-violenza/ L'ultima violenza]'', ''mymovies.it''.</ref>)
*Un piccolo classico della SF al cinema. Il suo discorso di rispetto per gli alieni lo distingue dall'isteria di quel periodo di guerra fredda. Bravi attori, solida sceneggiatura, pochi trucchi, molta sobrietà. (''[[Ultimatum alla Terra]]''; 2000, p. 1400)
*Nonostante l'apporto di [[Alberto Moravia|Moravia]] alla sceneggiatura, la vicenda, aggiornata agli anni '50, non sta in piedi. La condizione della donna è esaminata con piagnucolosa curiosità, e non basta la bravura della [[Alida Valli|Valli]] a riscattarla. Ambientazione milanese fiacca. (''[[Ultimo incontro]]''; 2000, p. 1406)
*Global colossal etno-epico da 140 milioni di dollari con ambizioni storiche, filosofiche e artistiche che all'atto pratico vengono sacrificate sull'altare del dio mercato. Al suo attivo il potente romanticismo della vicenda ([[John Logan|J. Logan]], [[Marshall Herskovitz|M. Herskovitz]], [[Edward Zick|E. Zwick]]), le grandiose scene di battaglia – su tutte l'emozionante carica dei samurai a cavallo che sbucano come fantasmi dalla nebbia in mezzo al bosco –, la documentata ricostruzione degli ambienti ([[Lilly Kilvert]]) e dei costumi ([[Ngila Dickson]]), l'intensa interpretazione di Watanabe nei panni dell' "ultimo samurai", che sprona Cruise a dare il meglio di sé. Infestato, però, da stereotipi hollywoodiani e cadute nella soap opera, come il ridicolo incontro finale con l'imperatore e l'''happy end'' sentimentale. (''[[L'ultimo samurai]]''; 2013, p. 1670)
*Tratto da un romanzo di [[Richard Matheson]] e girato a basso costo tra i palazzi romani dell'[[EUR]], è un horror che passò ingiustamente inosservato, nonostante i suoi meriti: un ottimo [[Vincent Price|Price]], alta tensione, intelligenza dei dettagli, alcune anticipazioni – o coincidenze? – con i futuri film di [[George A. Romero]]. (''[[L'ultimo uomo della Terra]]''; 2000, p. 1408)
*Uno dei capolavori del cinema neorealista, e il suo canto del cigno. Frutto maturo del sodalizio tra [[Cesare Zavattini|Zavattini]] e [[Vittorio De Sica|De Sica]], sostenuto anche da ricerche, non tutte risolte, sul tempo e la durata (famosa la sequenza del risveglio della servetta), il film tocca una crudeltà lucida senza compromessi sentimentali, fuori dalla drammaturgia tradizionale. Non ha la "perfezione" di ''[[Ladri di biciclette]]'', ma va al di là. (''[[Umberto D.]]''; 2000, p. 1409)
*Come [[Mario Camerini|Camerini]] anticipò il neorealismo, facendo di Milano qualcosa di più di una tela di fondo per questa commedia comico-sentimentale profumata di giovinezza e raccontata con garbo. (''[[Gli uomini, che mascalzoni...]]''; 2000, p. 1413)
*Narrato con scioltezza è un dramma razziale intelligente che vale anche per alcune (azzeccate e dure) annotazioni sociologiche e ambientali (la famiglia del medico). Disgraziatamente [[Joseph L. Mankiewicz|J.L. Mankiewicz]] si è abbandonato un po' troppo alla declamazione e agli effetti. Bravi gli interpreti [...]. (''[[Uomo bianco, tu vivrai!]]''; 2000, p. 1417)
*Il pretendente [...] doma la bisbetica con disarmata e sorridente pazienza. Commedia agile, festosa e gentile [...]. (''[[L'uomo che sorride]]''; 2000, p. 1420)
*Pur subordinata ai 3 personaggi maschili, la [[Bette Davis|Davis]] dà alla sua parte calore e umorismo, "rubando" il film a [[Edward G. Robinson|Robinson]] per il quale era stato prodotto dalla Warner. (''[[L'uomo di bronzo]]''; 2000, p. 1426)
*[...] è uno dei migliori thriller prodotti da [[Val Lewton]] per la RKO. La povertà dell'intrigo è riscattata dall'uso sapiente della suspense e degli effetti: l'orrore è solamente suggerito. (''[[L'uomo leopardo]]''; 2000, p. 1429)
[[File:L'uomo di paglia (film).JPG|miniatura|La scena finale de ''[[L'uomo di paglia]]'']]
*Gli ingredienti narrativi sono più o meno gli stessi di ''[[Il ferroviere]]'' (1955), e la maestria tecnico-stilistica è tale che non si nota quasi più. Per tre quarti il film tiene, avvince e convince (e la Bettoja fu giustamente una rivelazione), ma ancora una volta il finale rovina l'equilibrio a colpi di retorica e di buon senso piccolo borghese. L'apporto alla sceneggiatura di Benvenuti e De Bernardi, collaboratori di A. Giannetti, si sente nei particolari. (''[[L'uomo di paglia]]''; 2000, p. 1427)
*Interamente girato in Thailandia, è coraggioso, anticonformista e crudele per certi aspetti, soprattutto nella 1ª parte. (''[[Urla del silenzio]]''; 2010, p. 1609)
====V====
*Costato 50 milioni di dollari a [[Joel Silver]] (''[[Matrix]]'') che l'ha prodotto per la Warner, questo colosso di fantapolitica ha i suoi veri autori nei [[Lana e Andy Wachowski|fratelli Wachovski]] (''Matrix'') che l'hanno coprodotto e sceneggiato dal romanzo a fumetti di [[Alan Moore]] e [[David Lloyd]], delegandone la regia all'ex aiuto regista [[James McTeigue|McTeigue]]. [...] È una silloge di [[Robin Hood]], [[Zorro]], [[Gaston Leroux#Il fantasma dell'Opera|Fantasma dell'Opera]], che protegge, ama, rigenera la giovane Evey, trasformandola in complice ed erede sino alla vittoria finale. La componente ideologica non è da prendere troppo sul serio, ma nemmeno da trascurare: le fonti indirette sono britanniche in letteratura (''[[Il mondo nuovo]]'' di [[Aldous Huxley|Huxley]], ''[[1984]]'' di [[George Orwell|Orwell]]) e in musica ([[Sex Pistols]]). Struttura narrativa compatta, ineccepibili i contributi tecnici (fotografia, scene, costumi, colonna sonora, effetti speciali). La maschera del protagonista rimanda alle sembianze di [[Guy Fawkes]] (1570-1606) che doveva essere l'esecutore del cosiddetto ''Gunpowder Plot'' ([[Congiura delle polveri]]) del 5-11-1605, organizzato da un gruppo di altolocati cattolici per distruggere la sede del parlamento e il [[re Giacomo I Stuart]] e fomentare un'insurrezione popolare. Memorabile sequenza finale di Londra invasa da migliaia di insorti con la maschera di V prima dell'ultima esplosione. (''[[V per Vendetta]]''; 2010, p. 1679)
*[...] è una parafrasi (o un'interpretazione?) in chiave psicanalitica della storia di Caino e Abele dove il primo non è malvagio, ma disperato e cerca di trovare nell'amore la salvezza. [...] È anche il 1º film di [[James Dean|J. Dean]] protagonista e rimane tuttora soprattutto come il suo ritratto. (''[[La valle dell'Eden]]''; 2000, p. 1442)
*Scritto da [[Nigel Kneale]] con il regista, è il 2° film della serie Hammer che, nella sua miscela di fantascienza e horror, riflette in modi bizzarri l'isteria allarmistica da guerra fredda (come in USA ''[[L'invasione degli ultracorpi]]'', 1956). (''[[I vampiri dello spazio (film)|I vampiri dello spazio]]''; 2000, pp. 1618-1619)
*La vita del Cristo secondo uno dei tre evangelisti sinottici da cui, però, sono stati espunti tutti i passi escatologici e la maggior parte dei miracoli. È un film laico, rivolto a mettere in luce l'umanità più che la divinità di un Gesù severo, pugnace, medievale, carico di tristezza e di solitudine. Quando il regista riesce a far coincidere il testo di Matteo con l'autobiografia, la passione con l'ideologia, è il film di un poeta. In senso teologico, è un vangelo senza speranza. Con il suo sincretismo formale, i riferimenti pittorici, la scabra luminosità, il richiamo a un Terzo Mondo che non è più solo preistoria, raggiunge una forte tonalità epica e religiosa. (''[[Il Vangelo secondo Matteo]]''; 2000, p. 1445)
*Seguito di ''La maschera di Frankenstein'' (1957) cui è superiore: il personaggio del barone, vero protagonista della serie della britannica Hammer (mentre quella hollywoodiana dell'Universal privilegiava la Creatura, cioè Boris Karloff), è di una complessità insolita, grazie alla sceneggiatura articolata di Jimmy Sangster, e T. Fisher non gli nega la comprensione, se non la simpatia. (''[[La vendetta di Frankenstein]]''; 2000, p. 1450)
*Film di culto per gli amanti del cinema nero: eleganza, decadenza, perversione, crudeltà, umorismo e una forte vena di necrofilia ne fanno un cocktail unico. Il motivo di David Raksin ("Laura") incanta ancora oggi. Uno di quei film felici dove tutto concorre al risultato finale: regia, sceneggiatura, fotografia (J. LaShelle, premio Oscar), scenografia, musica. (''[[Vertigine (film 1944)|Vertigine]]''; 2000, p. 1463)
*Film laico sulla stregoneria, poco romantico e ancor meno mistico, fondato sulla visione: le immagini vi contano più delle parole. Alle seconde è affidata la dimensione razionale e discorsiva (diurna), alle prime quella emotiva e fantastica (notturna), ma quanto è feconda la contraddizione dialettica tra le due componenti? Domina la presenza simbolica dell'acqua, anche come parte femminile della libido. (''[[La visione del sabba]]''; 2000, p. 1478)
*Commediola melensa, anacronistica e recitata a braccio. (''[[La vispa Teresa (film 1943)|La vispa Teresa]]''; 2000, p. 1479)
*[...] è una commedia di carta velina sotto il segno di un ottimismo ingenuo, appena sfiorato da una vena umoristica. Nel '43 quanti italiani andarono a vederlo per constatare com'era bella la vita, almeno al cinema? ([[La vita è bella (film 1943)|''La vita è bella'', 1943]]; 2000, p. 1481)
*6° film di [[Roberto Benigni|Benigni]] regista, è il più ambizioso, difficile e rischioso e il migliore: 2 film in 1, o meglio un film in 2 parti, nettamente separate per ambientazione, tono, luce e colori – essenziali i contributi della fotografia – ma complementari: la 1ª spiega e giustifica la 2ª. Una bella storia d'amore, scritta con [[Vincenzo Cerami]]: prima tra un uomo e una donna, poi per un figlio, ma l'una è la continuazione dell'altra. Il frenetico dinamismo di R. Benigni è felicemente sfogato, la sua torrentizia oralità ora debordante ora dimezzata. Un'elegante leggerezza distingue [[Giustino Durano|G. Durano]] nel più riuscito dei personaggi di contorno. ([[La vita è bella (film 1997)|''La vita è bella'', 1997]]; 2000, p. 1481)
*È il film di Natale per eccellenza, uno dei capolavori del cinema sentimentale di tutti i tempi. [...] [[James Stewart|Stewart]] dà il meglio in un personaggio che passa dall'ottimismo al pessimismo più nero come la commedia passa dal comico all'incubo, dal documentario alla favola. (''[[La vita è meravigliosa]]''; 2000, pp. 1481-1482)
*Melodramma popolare che anticipa la serie [[Amedeo Nazzari|Nazzari]]-[[Yvonne Sanson|Sanson]] degli anni '50 con una risentita descrizione dell'Italia in rovine (borsaneristi e cafoni arricchiti in opposizione agli stenti e alle sofferenze dei più). Una [[Alida Valli|A. Valli]] intensa e un ottimo [[Eduardo De Filippo|E. De Filippo]]. (''[[La vita ricomincia]]''; 2000, p. 1484)
*La selvaggia potenza del romanzo della [[Emily Brontë|Brontë]] è un po' troppo addomesticata. Gli sceneggiatori ne hanno impoverito l'intensità e attutito il romanticismo gotico, ma il film rimane egualmente memorabile. Robusta interpretazione di [[Laurence Olivier|Olivier]]. (''[[La voce nella tempesta]]''; 2000, p. 1491)
*Melodramma fiammeggiante in puro stile anni '50: società corrotta e la donna, sua vittima, trasformata in eroina con l'aureola. (''[[Vortice (film 1953)|Vortice]]''; 2000, p. 1496)
====W====
*Per più di un'ora è divertente, credibile, vispo come una commedia dei tempi d'oro. Avvince e convince meno quando assume il ritmo di un thriller d'inseguimento. La morale è di un sano pacifismo. (''[[Wargames - Giochi di guerra]]''; 2000, p. 1498)
*Farsa macabra mal combinata e mal recitata, con la presunzione di far della critica sociale. Inspiegabile successo di pubblico, tale da generare un [[Weekend con il morto 2|seguito]]. (''[[Weekend con il morto]]''; 2010, p. 1684)
*Immedicabile volgarità di fondo a ritmo demenziale e recitazione agitata. Sceneggiatore dell'altro, R. Klane ha fatto la regia. Il cambio di mano è inavvertibile. (''[[Weekend con il morto 2]]''; 2000, p. 1499)
*Ritratto di donna in forma di monologo quasi didattico e una traccia d'azione. Per [[Teresa Russell|T. Russell]] è lo spunto per un'esibizione di alto istrionismo gestuale, fonico, recitativo. [[Ken Russell|K. Russell]], autore geniale e visionario sempre in bilico sul kitsch, ha filmato con tono di premeditata e accanita sgradevolezza, cercando di rispecchiare con onestà la materia. (''[[Whore (puttana)]]''; 2000, p. 1501)
====Y====
*Il film parte piano e lascia lo spettatore nella stessa condizione di spaesamento e incredulità vissuta dai 2 protagonisti, derubati della propria identità. La vita semplice di Mitsuha, costruita sul tramandarsi generazionale di costumi e tradizioni andate perdute, si contrappone a quella frenetica di Taki, cameriere e studente in una Tokyo spersonalizzante e superficiale. Un incontro-scontro di 2 anime ben distinte, al di là dello spazio e del tempo, che ricorda alla lontana il coreano ''[[Si-wor-ae|Il mare]]'' (2000) e il suo remake americano ''[[La casa sul lago del tempo]]'' (2006). La cometa, vista e attesa con stati d'animo diversi dai due ragazzi, diventa il simbolo dell'inevitabilità del destino e il tramite che rende indivisibile il loro legame. (''[[Your Name.]]''; 2017, p. 1719)
===Serie televisive===
*Ideatore della serie è [[J.J. Abrams]], padre del ben più noto ''[[Lost]]'', che anche in questo caso riesce, puntata dopo puntata, a tenere lo spettatore incollato allo schermo, grazie a trame e sottotrame ricche di idee e situazioni. Spiccano nel cast l'ancora semisconosciuta [[Jennifer Garner]] e un ottimo [[Victor Garber]]. (''[[Alias (serie televisiva)|Alias]]'', 2013, p. 1807)
*La serie nasce da una costola di ''[[Buffy l'ammazzavampiri]]'', giunta con successo a cavallo del 2000 alla terza stagione. Benché parte del cast e la produzione siano le stesse, è un prodotto televisivo più cupo e dark, cui mancano quei guizzi geniali che caratterizzavano la serie madre, non riuscendo quindi a imporsi come cult dei primi 2000 al pari di quanto è avvenuto per la famosa cacciatrice di vampiri. (''[[Angel (serie televisiva)|Angel]]'', 2013, p. 1808)
*Irriverente e scorretto, in pieno stile AMC, una delle reti televisive USA più all'avanguardia di oggi. (''[[Breaking Bad]]'', 2016, p. 1712)
*Nato dalla mente televisiva di [[Josh Schwartz]], già ideatore di prodotti di culto tra i giovani come ''[[The O.C.]]'' e ''Gossip Girl'', è un perfetto cocktail di azione e comicità, definizione di personaggi completi e tanta spontaneità per uno dei telefilm più particolari degli ultimi anni. Difficile da catalogare. (''[[Chuck]]''; 2013, p. 1811)
*La serie parte da un flashback nell'anno in cui è avvenuto il crimine e si muove poi avanti e indietro nel tempo in maniera quasi totalmente libera. Ottima fotografia dalle luci particolari ma incredibilmente efficaci per le scene del passato, bella colonna musicale con alcune delle canzoni più celebri del periodo. È la prima serie esterna al format ''[[CSI]]'' a comparire in un crossover con ''[[CSI: NY]]''. (''[[Cold Case - Delitti irrisolti]]''; 2013, p. 1812)
*La serie è infestata da dialoghi assurdi e situazioni improbabili e mette a dura prova i nervi di uno spettatore normale, eppure resta una pietra miliare dell'evoluzione del teen drama ed è stata ispiratrice di buona parte delle serie per i più giovani. (''[[Dawson's Creek]]''; 2013, p. 1813)
*Conclusasi all'8ª stagione, ha conquistato l'America e il mondo con una certa dose di suspense e una comicità un pó cinica. Si vocifera che la fama improvvisa che ha investito le attrici abbia creato una spirale di gelosie e rivalità tra di loro che rendevano il set pressocché invivibile. (''[[Desperate Housewives]]''; 2013, p. 1813)
*Liberamente ispirato a Sherlock Holmes, ''Dr. House'' si presenta come il più originale dei telefilm medici, e le vicende ospedaliere riescono a equilibrarsi con le storie personali. (''[[Dr. House - Medical Division]]''; 2013, p. 1815)
*Un cast di grandi nomi ([[Michael Crichton]] il creatore, [[George Clooney]] e [[Julianna Margulies]], tra i protagonisti delle prime stagioni) e una regia di ottimo livello hanno saputo soddisfare le aspettative dei fan per tutto il tempo della sua durata, senza cali. (''[[E.R. - Medici in prima linea]]'', 2013, p. 1815)
*Accolta inizialmente con grandi critiche, la serie è tra le più longeve e seguite di sempre, imponendosi come un'ottima risposta europea all'egemonia dei serial USA. In patria ha battuto ogni record di longevità (per una serie TV). Unico paese dove la serie non ha spopolato rimangono (stranamente) gli Stati Uniti. (''[[L'ispettore Derrick]]''; 2013, p. 1819)
*Ideata e scritta principalmente dall'attore e scrittore [[Julian Fellowes]], andata in onda per la prima volta nel 2010, la serie è riuscita facilmente nella scalata al successo. È sicuramente il prodotto anglo-americano di maggior successo, ha ottenuto nel 2012 il primato di serie con il numero più alto di nomination agli Emmy Awards nella storia del premio. È attualmente uno degli show più diffusi in tutto il mondo. Per la tenuta di Downtown Abbey, vera e propria protagonista, è stato utilizzato l'Highclere Castle, nello Hampshire. [[Maggie Smith]], nei panni della capostipite e tradizionalista Violet, è indimenticabile. (''[[Downton Abbey]]''; 2016, p. 1723)
*La CBS propone un genere di difficile gestione e temi che tendono al tragico, ma le sceneggiature coinvolgenti e ben bilanciate rendono la serie piacevole e scorrevole, mantenendola a ottimi livelli fino alla sua conclusione nel 2010. (''[[Ghost Whisperer - Presenze]]''; 2013, p. 1816)
*La serie è diventata un vero e proprio cult per i giovani della cosiddetta ''iPod generation'' e, tra segreti, misteri, tormentate storie d'amore e personaggi rigorosamente di bell'aspetto, ha saputo farsi strada nel difficile mondo degli ascolti per ben 6 stagioni ospitando svariate guest star del mondo della TV e della musica. (''[[Gossip Girl]]''; 2013, p. 1817)
*Tra gli esordi più felici della storia della TV: i suoi primi episodi la rendono una delle migliori serie fantascientifiche degli ultimi anni. Poi ha perso lo smalto e il decadimento, in termini di ascolti, ne ha determinato la cancellazione improvvisa, senza che gli autori avessero il tempo di scrivere un finale conclusivo e soddisfacente. A nulla sono valse le petizioni dei fans e i tentativi di attori e produttori di portare i personaggi sul grande schermo per un'ultima, definitiva e conclusiva avventura. (''[[Heroes]]''; 2013, p. 1818)
*Alla base del progetto e ideatore della serie, [[Carlo Lucarelli]], scrittore italiano di successo specializzato in romanzi gialli e noir. A detta dello stesso Lucarelli, a ispirare la serie sono stati i film dedicati all'ispettore Callaghan. (''[[L'ispettore Coliandro]]''; 2013, p. 1818)
*La serie nasce come uno dei 4 ''spin-off'' della serie ''Arcibaldo'' ed è riuscita col tempo a sovrastare il successo dello show d'origine mantenendosi al top della fama per 11 stagioni e segnando la storia della TV a cavallo tra gli anni '70 e '80. Le tematiche politiche sono trattate sempre senza aggressività o pesantezza, anche in episodi il cui tema centrale coinvolge questioni delicate di gravità non indifferente, quali il razzismo, il suicidio o l'analfabetismo. (''[[I Jefferson]]''; 2013, p. 1819)
*Tra i più famosi polizieschi degli ultimi anni, seguito da svariati ''spin-off'' ([[Law & Order: LA|l'ultimo]] di questi ambientato a Los Angeles), la serie è in grado di fornire una visione a 360° del sistema giuridico-investigativo USA, senza lasciare nulla di non detto o inconcluso. (''[[Law & Order - I due volti della giustizia]]''; 2013, p. 1819)
*Un ottimo soggetto e un grande [[Tim Roth]] purtroppo non hanno salvato questa serie che, dopo 2 anni di successi, è stata cancellata alla sua 3a (un po' più scarsa) stagione. (''[[Lie to Me]]''; 2013, p. 1819)
*Forte di una trama avvincente, di una struttura sofisticata in bilico continuo tra presente e passato, di un cast vario e intrigante, può forse essere considerato il più celebre telefilm dei primi anni 2000. Il finale della serie è stato seguito (ufficialmente) da circa 25 milioni di persone nel mondo. (''[[Lost]]''; 2013, p.1819)
*La risposta femminile a ''[[Queer as Folk]]'' introduce a un mondo abbastanza sconosciuto, guidando lo spettatore nella vita dei personaggi, con alternanza di comicità e tragedia. Comunque in profondità. (''[[The L Word]]''; 2013, p. 1820)
*Nonostante le svariate incongruenze riscontrabili nel corso delle varie stagioni e l'assurdità degli episodi vissuti da MacGyver, le sue imprese, come avvenne anche con [[Chuck Norris]], sono diventate oggetto di innumerevoli battute e freddure, e questa è una delle serie che ha avuto più presa sulla gioventù degli anni '80 in tutto il mondo. (''[[MacGyver]]''; 2013, p. 1820)
*Straordinaria ricostruzione di un paese contraddittorio, dalle scene e dai costumi di una perfezione unica, ai dettagli comportamentali, alle abitudini e ai pensieri di personaggi meravigliosamente delineati di questi Stati Uniti ormai perduti. Vincitore di svariati Emmy Award e Golden Globe. (''[[Mad Men]]''; 2016, p. 1740)
*I baffi e i magnifici occhiali a goccia di [[Tom Selleck]], cult degli anni '80, sono poi divenuti simbolo dell'intera decade. (''[[Magnum, P.I.]]''; 2013, p. 1820)
*Una serie di successo che ha saputo conquistare migliaia di fans nel mondo grazie ai suoi personaggi un po' bizzarri ma indimenticabili e alla genuinità ironica e brillante nel raccontare i rapporti umani più importanti della vita, che spesso sono i più complicati. (''[[Una mamma per amica]]''; 2013, p. 1820)
*Un raro esempio di show poliziesco dai risvolti sovrannaturali che, portando sullo schermo un personaggio realmente esistito, ha saputo conquistare una folta parte di audience americana che, normalmente, non si avvicina al poliziesco. Ottimo equilibrio tra le premonizioni, le indagini e la vita famigliare. (''[[Medium (serie televisiva)|Medium]]''; 2013, p. 1821)
*Prodotta dai fratelli [[Ridley Scott|Ridley]] e [[Tony Scott]], sempre molto attivi sul versante della produzione televisiva, la serie ha fatto incetta di premi nel tempo, tra cui il Premio Carl Sagan, conferito per "la comprensione pubblica della scienza". Nell'arco di 6 stagioni molti ruoli secondari sono stati affidati a star di successo del mondo televisivo. (''[[Numb3rs]]''; 2013, p. 1823)
*Un teen drama incredibilmente longevo che ha saputo trovare la chiave per rinnovarsi costantemente anno dopo anno. In particolare si è rivelata una scelta giusta il salto temporale di 4 anni nel futuro operato nella 5ª stagione, che ha permesso agli autori di mantenere lo stesso cast e gli stessi personaggi cresciuti senza arrampicarsi sui vetri con spiegazioni. (''[[One Tree Hill]]''; 2013, p. 1823)
*Un magistrale prodotto TV per un genere che raramente ha trovato realizzazioni di questo livello sul piccolo schermo. Tensione continua. Per onorarla in maniera originale, i produttori decisero di finirla col botto e, anziché sviluppare una conclusione canonica, girarono uno speciale di 2 ore intitolato ''Prison Break: The Final Break''. (''[[Prison Break]]''; 2013, p. 1824)
*{{NDR|Addison Montgomery}} Uno dei personaggi più riusciti nati dalla penna di [[Shonda Rhimes]], secondo molti la donna più potente della TV americana, abbandona la serie d'origine ''[[Grey's Anatomy]]'' guadagnandosi uno show tutto suo, dove può mostrare per 6 stagioni le mille sfaccettature di una donna che potrebbe avere tutto, ma alla fine sembra sempre uscire perdente dalla vita. (''[[Private Practice]]''; 2013, p. 1825)
*Dopo il successo ottenuto al cinema e sulla carta stampata, ecco la serializzazione del più celebre dei supereroi, Superman, mostratoci qua nella sua vita da adolescente spaventato dai propri poteri, prima di diventare il paladino della giustizia ed eroe dell'umanità che tutti conosciamo. (''[[Smallville]]''; 2013, p. 1828)
*Un ottimo prodotto che è stato, giustamente, indicato come l'opera di cultura pop più importante degli ultimi 25 anni. Una curiosità: gli attori che impersonano i mafiosi hanno tutti origine italiana. Singolare e ancora inspiegata la freddezza dell'accoglienza in Italia, unico paese dove gli ascolti della serie non hanno raggiunto i record mirabolanti come nel resto del mondo. (''[[I Soprano]]''; 2013, p. 1828)
*Tra le prime e più celebri serie TV italiane che, ispirandosi alle tendenze d'oltreoceano, mostrano un mondo di giovani pensato per i giovani. Nonostante l'alto audience, la maggior parte dei protagonisti non ha avuto fortuna negli anni successivi. (''[[I ragazzi della 3ª C]]''; 2013, p. 1825)
*Esilaranti le visioni mentali del simpatico J.D. dal cuore d'oro. L'ultima stagione, nella quale alcuni membri del cast hanno raggiunto il ruolo di mentori di nuove leve dell'ospedale, rappresenta una delle peggiori scelte di mercato televisive che, pur di sfruttare la fama della serie fino all'ultimo, ha gettato al vento 8 anni di grande qualità per un prodotto finale scadente e banale. (''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''; 2013, p. 1826)
*Comicità originale dall'impostazione innovativa (i personaggi sono 30enni single legati da vincoli di amicizia e cinicamente indifferenti alla morale comune), che provoca spesso e volentieri disastri nelle vite altrui senza scomporsi mai troppo. Vincitrice di 10 Emmy Award e 3 Golden Globe. (''[[Seinfeld]]''; 2013, p. 1827)
*La serie, i cui episodi sono spesso incentrati su problemi della vita di tutti i giorni e sulle difficoltà che si affrontano crescendo, era molto impostata sull'etica cristiana protestante e oscurata dal bigottismo della società americana. Al punto di aver fatto gradualmente sparire dalla scena una delle sue protagoniste, la sorella maggiore Mary, perché l'interprete [[Jessica Biel]] aveva posato in costume sulla copertina di alcune riviste. Ironia della sorte, la Biel è l'unico membro del cast ad aver avuto fortuna nella sua carriera, divenendo una star di livello internazionale. (''[[Settimo cielo]]''; 2013, p. 1827)
*Il successo della serie, seppur poco longeva, ha assicurato ai due protagonisti fama pressoché eterna, rinfrescata da un [[Starsky & Hutch (film)|adattamento cinematografico]] del 2004. Anche grazie alla serie la Ford Gran Torino è diventata una delle automobili più amate e più richieste dai collezionisti. (''[[Starsky & Hutch]]''; 2013, p. 1828)
*Con un merchandising paragonabile forse solo a quello di ''[[Guerre stellari]]'', è sicuramente una delle serie di fantascienza più amate di tutti i tempi: prova ne sono gli 11 film per il cinema, la serie animata e gli svariati ''spin-off'' prodotti nel corso degli anni. (''[[Star Trek (serie classica)]]''; 2013, p. 1828)
*Serie di punta della Warner Bros che per 8 anni ha stuzzicato l'immaginazione di ragazzine e bambine nei primi anni 2000. (''[[Streghe]]''; 2013, p. 1829)
*Nemmeno il terribile e oltraggioso adattamento italiano della serie (nell'originale Francesca Cacace è Fran Fine, giovane ebrea dalla famiglia ingombrante) è stato in grado di rovinare la comicità spontanea e innocente di questa serie, caposaldo tra le sitcom dei dorati anni '90. (''[[La tata]]''; 2013, p. 1829)
*La serie, ottima nella riproduzione del passato al pari di quanto lo era stata ''[[Happy days]]'', ha anche lanciato un'intera nuova generazione di attori che è riuscita facilmente a farsi strada al termine delle riprese. (''[[That '70s Show]]''; 2013, p. 1829)
*Remake statunitense di ''Yo soy Betty, la fea'', telenovela colombiana di successo. Lo show, che ricorda molto nei primi episodi il film ''[[Il diavolo veste Prada]]'', è leggero e piacevole nel suo guardare con ironia al contraddittorio e un pó perverso mondo della moda, fatto di apparenza e nessuna sostanza. (''[[Ugly Betty]]''; 2013, p. 1830)
*Buon prodotto televisivo la cui forza risiede nei 2 protagonisti e nel disegno del rapporto che li unisce, contraddittorio ma incredibilmente genuino e affettuoso. A interpretare il giovane truffatore Neal è uno dei volti considerati più affascinanti dello star system, quello del fino ad allora sconosciuto [[Matt Bomer]]. (''[[White Collar]]''; 2016, p. 1771)
*Un cult, capostipite nel suo genere e grande maestro di mistero e tensione. (''[[X-Files]]''; 2013, p. 1832)
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini: dizionario dei film 2001'', con la collaborazione di Sandro Mogni e Saverio Mauro Tassi, Zanichelli, Bologna, 2000. ISBN 88-08-03105-5
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2011: dizionario dei film'', con la collaborazione di Mauro Tassi, Zanichelli, Bologna, 2010. ISBN 978-88-08-22722-5
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2014: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2013. ISBN 978-88-08-34476-2
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2017: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2016. ISBN 978-88-08-75703-6
*Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini 2018: dizionario dei film e delle serie televisive'', Zanichelli, Bologna, 2017. ISBN 978-88-08-29119-6
==Voci correlate==
*[[Morando Morandini]]
*[[Il Mereghetti]]
*[[il Farinotti]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Enciclopedie del cinema|Morandini]]
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Educazione siberiana
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Mariomassone
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/* Citazioni su Educazione siberiana */
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text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Educazione siberiana
|titolooriginale= Educazione siberiana
|paese= Italia
|anno= 2013
|genere= drammatico, crimine
|regista= [[Gabriele Salvatores]]
|sceneggiatore= [[Gabriele Salvatores]], [[Stefano Rulli]], [[Sandro Petraglia]]
|attori=
* [[John Malkovich]]: nonno Kuzya
* [[Arnas Fedaravicius]]: Kolima
* [[Vilius Tumalavicius]]: Gagarin
* [[Peter Stormare]]: Ink
* [[Eleanor Tomlinson]]: Xenya
* [[Jonas Trukanas]]: Mel
* [[Vitalji Porsnev]]: Vitalic
* [[Andrius Paulavicius]]: Capitano di Kolima
|doppiatoriitaliani=
*[[Andrea Tidona]]: nonno Kuzya
*[[Emiliano Coltorti]]: Kolima
*[[Andrea Mete]]: Gagarin
*[[Cristiana Capotondi]]: Xenya
*[[Gaetano Varcasia]]: Ink
*[[Paolo Vivio]]: Mel
*[[Alessio Puccio]]: Vitalic
*[[Gerolamo Alchieri]]: Capitano di Kolima
|note='''Musiche''': [[Mauro Pagani]]
}}
'''''Educazione siberiana''''', film del 2013, regia di [[Gabriele Salvatores]], tratto dall'[[Educazione siberiana (romanzo)|omonimo romanzo]] di [[Nicolai Lilin]].
== Frasi ==
{{cronologico}}
*Kolìma, dobbiamo avere rispetto per tutte le creature viventi. Eccetto che per la polizia, la gente che lavora nel governo, i banchieri, gli usurai e tutti quelli che hanno il potere del denaro e sfruttano le persone semplici. Ti dico, rubare a queste persone è permesso. Ma ricordati: chi vuole troppo è un pazzo. Un uomo non può possedere più di quanto il suo cuore possa amare. ('''Nonno Kuzja''')
*Imparate dal nostro fratello Plank. È un sacrilegio per un Siberiano onesto tenere il denaro nella sua casa, perfino il denaro rubato. ('''Nonno Kuzja''')
*Anna, ho bisogno di te per passare qualche parola da parte mia a questo pezzo d'immondizia, gli chiederesti per favore perché pensa di poter venire armato nel cuore di fiume basso e di entrare in casa di un onesto criminale? ('''Nonno Kuzja''')
*'''Nonno Kuzja''': Si, ma Kolìma ha violato tre regole: ha preso un'arma senza il permesso di un adulto, l'ha presa dall' angolo rosso e ha tentato di sparare all'interno di una casa. Sono cose che assolutamente non si fanno mai, ma è stato coraggioso.
*C'è qualcosa che hai voglia di chiedermi? La risposta alla domanda che tu non vuoi farmi è molto semplice. Non c'è posto per la droga nella nostra comunità. Noi Siberiani, non ci sporchiamo mai le mani con quella roba. ('''Nonno Kuzja''')
*L'inverno sembrava non avere una fine, e il branco moriva di fame. Il capobranco, il più vecchio di tutti, procedeva in testa e rassicurava i giovani, dicendogli che presto sarebbe arrivata la primavera. Ma, a un certo punto, un giovane [[lupo]] decise di fermarsi. Disse che ne aveva abbastanza del freddo e della fame e che sarebbe andato a stare con gli uomini. Perché la cosa importante era di restare vivo. Così, il giovane, si fece catturare e col passare del tempo, dimenticò di essere mai stato un lupo. Un giorno, di molti anni dopo, mentre accompagnava il suo padrone a caccia, lui corse servile a raccogliere la preda. Ma, si rese conto che la preda era il vecchio capobranco. Divenne muto per la vergogna, ma il vecchio lupo parlò e gli disse così: "io muoio felice perché ho vissuto la mia vita da lupo, tu invece, non appartieni più al mondo dei lupi e non appartieni al mondo degli uomini". La fame viene e scompare, ma la dignità, una volta persa, non torna mai più. ('''Nonno Kuzja''')
*La gente li chiama matti, pazzi, anormali, solo perché non capisce quello che pensano e dicono. Ma la loro lingua è la lingua di Dio. Per questo noi li chiamiamo "Voluti da Dio". E dobbiamo rispettarli, tutti. A nessuno è permesso di toccarli, neanche con un dito; ed è a noi che spetta proteggerli. Anche a costo della nostra vita. ('''Nonno Kuzja''')
*Un tatuaggio non è semplicemente un disegno. Vedi, un tatuatore è come un confessore. Lui scrive la storia di un uomo sul suo corpo. Le vite dell'uomo possono sembrare tutte simili. Si nasce, si cresce, ci s'innamora, si fanno figli, si lavora, si muore. Alcuni si godono la vita, altri no. Ma noi Siberiani, Kolìma, la combattiamo. Dovrai dare il meglio di te per imparare. Per molti mesi farai soltanto una cosa: osservare. ('''Ink''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Nonno Kuzja''' : Tu non ce l'hai una picca, vero? <br> '''Kolìma''' : No. <br> '''Nonno Kuzja''' : Bene, prendi questa allora. <br> '''Kolìma''' : Per me? <br> '''Nonno Kuzja''': Si, Kolìma. Vedi, questa picca ti conosce fin dal giorno in cui sei nato. È la stessa lama usata per tagliare il [[funicolo ombelicale|cordone ombelicale]] che ti legava a tua madre. La picca è come la croce. Lei ci accompagna per l'intera nostra vita.
*'''Nonno Kuzja''' : E quando un criminale muore, la sua picca dev'essere spezzata. Una parte della lama va con lui, l'altra resta alla persona che lui ha amato di più a questo mondo. <br> '''Kolìma''' : Perché? <br> '''Nonno Kuzja''': Perché in questa maniera, nel giorno del giudizio, loro si possono ritrovare e possono ricongiungersi in pace.
==Citazioni su ''Educazione siberiana''==
*Peccato che il film si dovrà girare non in Transnistria, ma in Lituania e in Italia. Altrimenti bisognerebbe spiegare agli abitanti di Bender, che non hanno letto l'opera di Nikolai Lilin, che la loro città è governata dai discendenti dei Robin Hood siberiani deportati da Stalin. ([[Elena Černenko (giornalista)|Elena Černenko]])
===[[Nicolai Lilin]]===
*Ho avuto molte proposte, anche più importanti di Salvatores, e magari avrei potuto guadagnare più soldi, ma avrebbero sicuramente stravolto il mio libro, lo avrebbero trasformato in uno ''splatter'' pieno di sangue e criminali russi. Ho preferito una persona sensibile, con cui poter lavorare anche di persona (fondamentale il fatto che Salvatores era a Milano, vicino a me).
*Il film è sicuramente bellissimo ma già dall’inizio si capisce di trovarsi davanti a una storia parallela: non è un tentativo di ripetere il libro sullo schermo, ma ricrearne la storia prendendone spunto.
*Sì, ho partecipato alla scrittura della sceneggiatura, ma non l’abbiamo ancora finita. Io sono molto tranquillo per il destino del mio film, perché è nelle mani di Gabriele Salvatores e della casa produttice Cattleya, persone sensibili e cari amici, con i quali abbiamo stabilito un bel modo di lavorare. Credo che sarà un bel film, fedele alla storia originale.
==Altri progetti==
{{ip|w=Educazione siberiana (film)|etichetta=''Educazione siberiana''}}
[[Categoria:Film drammatici]]
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Derby di Torino
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Danyele
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[[File:Derby Juventus-Torino, 1965-66.jpg|thumb|upright=1.3|Un derby tra Juventus e Torino nella stagione 1965-66]]
Citazioni sul '''derby di Torino''' e in generale sulla '''rivalità Juventus-Torino'''.
*{{NDR|«Più tensione con la maglia del Toro, dove invece hai compreso appieno il significato di derby?»}} Alla Juve, non potrebbe essere altrimenti. Ho avuto la fortuna di decidere il primo derby disputato, da lì che ho capito il significato di questo confronto [...]. Ricordo bene, ai miei tempi, come i senatori di quella squadra dicevano che dovevamo vincere per i tifosi e per la città di appartenenza. ([[Amauri]])
*Anche la Vecchia Signora sa di dover affrontare due partite che fanno storia a sé... ([[Marco Berry]])
*Anche stavolta mi sistemerò davanti alla televisione e anche stavolta maledirò il destino che mi obbliga a soffrire per il derby. È sempre stato così, in vita mia, anche se ancora oggi sono il giocatore che ha segnato più reti in questa sfida: 14. E allora dovrei essere un ottimista a priori. Ma il derby mi consuma. Amo troppo la Juve e ho così rispetto del Toro che non può essere altrimenti. Anche adesso che la differenza di valori è cresciuta, rispetto a quando guidavo il club, quando i granata cercavano di competere con noi anche per lo scudetto. Ma il derby fa storia a sé. ([[Giampiero Boniperti]])
*Bisogna arrivare a Venaria, perché la Juve è la squadra di Venaria e dobbiamo trovare il mezzo idoneo per arrivare in periferia, perché la Juve è una squadra di periferia rispetto a noi che giochiamo in mezzo alla città di Torino. ([[Piero Chiambretti]])
*C'era una volta il derby, verrebbe da dire. Una sfida che raccoglieva furori non soltanto calcistici, ma sociali ed economici, culturali. Già, che giorni e che emozioni! Gli anni settanta, ad esempio. La Juventus dominava l'Italia, ma spesso cadeva davanti ai cugini, che facevano di quell'appuntamento una ragione di vita e d'orgoglio. Da una parte, lo stile di Bettega e Capello, l'eleganza di Zoff, le acrobazie di Anastasi (idolo dei lavoratori della Fiat Mirafiori), la mutria severa di Beppe Furino, il palleggiare ironico di Causio, dall'altra l'agonismo e il ferro e il fuoco di Fossati, Cereser, Agroppi, capitan Ferrini, e là davanti i dioscuri Graziani&Pulici, ispirati da Claudio Sala, pronti a colpire. Il derby diventava, recuperando Jean-Paul Sartre, una metafora della vita. La Juve degli Agnelli, ma anche degli immigrati siciliani e calabresi, il Toro di Pianelli e degli impiegati piemontesi, di quelli che parlavano il dialetto duro e puro. La Juve dei tanti scudetti e il Toro che portava nelle vene, e porterà per sempre, il mito di capitan Valentino e degli altri eroi scomparsi nel rogo di Superga, e il rimpianto per la farfalla granata, Gigi Meroni. Due modi di essere. ([[Darwin Pastorin]])
*{{NDR|«Eraldo, per lei che ha il Toro dentro, cos'è il Derby della Mole?»}} È banale quello che affermo ma lo penso e non lo nego: ogni match con la Juventus è stato speciale. Al tempo Torino e Juventus erano due squadre forti, quasi alla pari, e tutti i derby valevano veramente più di 2 semplici punti. Erano battaglie tra formazioni competitive, ma vigeva sempre il rispetto tra noi contendenti. Eravamo avversari sul campo, ma amici nella vita. Nello sport il rivale è da battere sotto il profilo dell'agone, mai da uccidere. ([[Eraldo Pecci]])
*Ho avvertito più tensione quando vestivo la maglia del Toro, perché nell'ambiente c'è più voglia e volontà di battere la sorella più grande. Poi, quasi sempre, c'è più tempo per preparare il match: i granata ci pensano da martedì, i bianconeri da ieri. E la stessa considerazione la si può fare per il tifoso: quello del Torino ci pensa già da tempo, quello della Juve successivamente alla sfida europea. ([[Amauri]])
*[Ho giocato] una trentina di derby mal contati, più persi che vinti. Noi [della [[Juventus Football Club|Juventus]]<nowiki>]</nowiki> pativamo i [[Torino Football Club|granata]], quei malandrini che sapevano certo giocare, ma anche provocare [...]. Il Toro aveva il valore aggiunto dell'appartenenza, del vivaio... ([[Giuseppe Furino]])
*Ho perso, vinto, menato: era il derby. Oggi questa partita non la capiscono più come una volta. ([[Giuseppe Furino]])
*Ho sempre ammirato l'eleganza della [[Juventus Football Club|Juventus]] ma nel dopo Boniperti ho iniziato ad amare meno i bianconeri, troppo freddi, adeguati alla cultura del successo a tutti i costi. Poi ho avuto modo di conoscere il cappellano del [[Torino Football Club|Torino]], don Aldo Rabino e moltissimi tifosi granata, gente meravigliosa: il mondo Toro mi ha coinvolto ed ammaliato. Io non sono tifoso di calcio ma amante delle cose belle, e il Toro ha saputo fare tante cose belle. Per me i granata rappresentano la passione viscerale, la Juve l'educazione e l'eleganza. Entrambe le squadre hanno saputo mostrare con calciatori come [[Giampiero Boniperti|Boniperti]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], Zaccarelli e Sala una signorilità e una compostezza che ho sempre ammirato negli sportivi. ([[Livio Berruti]])
*Il derby era allora una cosa violenta. [[Carlo Parola|Parola]] odiava [[Valentino Mazzola|Mazzola]]. Si consideravano di due razze. [...] «Era come mettere contro undici cani ed undici gatti». ([[Vladimiro Caminiti]])
*Il derby mi piace, ma vorrei un Torino forte che desse a quella sfida un'importanza di classifica ben al di là della rivalità cittadina. ([[Andrea Agnelli]])
*Il derby non è solo una partita, è un concentrato unico: vincere i derby significa far felice la nostra gente. ([[Claudio Sala]])
*L'atmosfera era incredibile. Una volta tirai un rigore al Filadelfia: guardavo negli occhi Romano, il portiere. E dietro, dalle narici dei tifosi, vedevo uscire lingue di fuoco. ([[Giampiero Boniperti]])
*La Juve era, dentro di me, la "ragione", la consapevolezza di valere, lo "stile" (almeno prima di Calciopoli) nell'evitare gli eccessi, nella ricerca del successo. Il [[Torino Football Club|Toro]], invece, era l'"istinto", il "revanscismo", e cioè la smania costante del riscatto, per qualcuno di insostituibile che il "fato" ti aveva portato via per sempre. E tutte le volte in cui anch'io mi sentivo privato, ingiustamente, di qualcosa, mi coloravo di granata. ([[Carlo Nesti]])
*La Juventus è una figlia di papà. Di papà Agnelli, di Edoardo e di tutta la generazione a venire. La Juve è stata la squadra di Charles, di Sivori, Platini, Baggio, Zidane. Il Torino invece è stato figlio della madre di tutte le sciagure: Superga. Andrei al di là della solita divisione convenzionale di una Juventus aristocratica e di un Torino popolare. Direi che la Juve è la squadra che si è tolta tutti gli sfizi, mentre il Toro spesso è stato costretto a scendere a patti con il destino. ([[Roberto Beccantini]])
*La Juventus è universale, il Torino è un dialetto. La Madama è un "esperanto" anche calcistico, il Toro è gergo. ([[Giovanni Arpino]])
*La parola che userei per descrivere la differenza tra Torino e Juventus è classe, che nessun milione potrà mai comprare. ([[Mick Wallace]])
*La partita delle partite? Torino-Juventus. ([[Gleison Bremer]])
*Ne ho giocati tanti con il Toro, anche giovanili. Sulla sponda granata il derby è molto più sentito, nella tifoseria e nella squadra. Probabilmente perché per la gente è la partita chiave della stagione, per la Juve invece è una delle tante gare importanti. A Torino ho conservato tanti amici, la maggior parte è granata e nel derby soffre da matti. ([[Angelo Ogbonna]])
*Quello che soffriva maggiormente era [[Gianni Agnelli|l'Avvocato]]. Mi diceva sempre che era la partita che non avrebbe mai voluto giocare. Come sosteneva lui: se vinci hai fatto il tuo dovere, ma se perdi ti rompono le scatole fino alla sfida successiva. ([[Marcello Lippi]])
*Se puoi sognare qualcosa, è perché lo puoi fare, questo è lo scontro tra la passione e la ragione, tra i colori e il bianconero, tra il popolo e i padroni. È un derby unico nel suo genere. ([[Siniša Mihajlović]])
*Se uno non è motivato per giocare il derby deve cambiare mestiere, meglio che faccia il ragioniere. ([[Siniša Mihajlović]])
==Altri progetti==
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{{Juventus FC}}
[[Categoria:Derby calcistici in Italia|Torino]]
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Anne Applebaum
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Mariomassone
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/* Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum */
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[[File:Anne Elizabeth Applebaum.jpg|thumb|Anne Elizabeth Applebaum nel 2013]]
'''Anne Elizabeth Applebaum''' (1954 – vivente), giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca.
==Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum==
{{cronologico}}
*Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?<ref>Da {{en}} ''[http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html War in Europe is not a hysterical idea]'', ''washingtonpost.com'', 29 agosto 2014; tradotto in ''[http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/ Bisogna prepararsi a una guerra in Europa?]'', ''Il Post.it'', 31 agosto 2014.</ref>
*I difensori di [[Donald Trump|Trump]] – online ce ne sono molti – dicono di ammirarlo perché lui si dichiara "anti-establishment", fuori dal sistema. Sbagliano: non lo è per niente. Da uomo ricchissimo quale è, Trump vive al centro di un certo tipo di establishment. È però vero che lui è diverso dagli altri politici, almeno in un aspetto: è l'unico che usa in televisione il linguaggio che si trova nei commenti online, sui siti di gossip o nelle più aggressive discussioni di Reddit. Insulti volgari, offese razziste, rabbia esagerata e fatti inventati: tutte cose che sono all'ordine del giorno su una certa parte di Internet. Grazie a Trump tutte queste cose fanno ora parte della politica degli Stati Uniti.<ref name="troll">Da {{en}} [https://www.washingtonpost.com/opinions/trump-and-the-hate-tweeters/2015/08/21/3c863846-4817-11e5-8e7d-9c033e6745d8_story.html ''Donald Trump: Spokesman for birthers, truthers, and Internet trolls''], ''washingtonpost.com'', 21 agosto 2015; tradotto in [http://www.ilpost.it/2015/08/22/donald-trump-internet-troll/ ''Donald Trump, l'idolo dei troll''], ''ilpost.it'', 22 agosto 2015.</ref>
*Trump ha però la particolarità di non essere né di estrema destra né di estrema sinistra: si propone come il portavoce di quelli che scrivono tweet sarcastici e pieni d'odio, dei nichilisti anti-tutto, dei complottisti che scrivono contorti commenti anonimi sui siti d'informazione. Trump ha semplicemente preso l'indignazione di queste persone, portandola da internet alla vita vera.<ref name="troll"/>
*{{NDR|Sull'[[Holodomor]]}} Ciò che accadde in [[Ucraina]] tra il 1932 e il 1933 coincide perfettamente con la definizione di [[genocidio]] di [[Raphael Lemkin]], ma non può rientrare nella formulazione redatta nel 1948 con la [[Convenzione sul genocidio]]. L'[[Unione Sovietica]] contribuì alla stesura di quel documento in modo decisivo proprio al fine di escludere l'[[Olocausto]] ucraino<ref>Citato in ''[https://www.focus.it/cultura/storia/Holodomor-genocidio-carestia-ucraina Holodomor, la strage degli innocenti uccisi dalla fame in Ucraina]'', ''Focus.it'', 20 novembre 2021.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,71/articleid,0180_01_2003_0351_0071_1380187/ Le voglie sovietiche dei soliti «Putin boys»]''|''La Stampa'', 23 dicembre 2003.}}
*I membri più influenti dell'entourage di Putin vengono sempre più spesso reclutati all'interno dei servizi di sicurezza o dell'esercito e le loro opinioni riflettono la loro provenienza. Mettono ancora in dubbio la legittimità dell'iniziativa privata e credono che i grandi progetti statali debbano essere il motore trainante dell'economia russa.
*Diventeranno più comuni i riferimenti al glorioso passato sovietico e l'utilizzo dei simboli sovietici in pubblico. I mass media, che del resto hanno una libertà d'azione ristretta, si faranno sempre più docili. Organizzazioni indipendenti di vario genere saranno vessate da ispettori fiscali o direttamente dall'FSB, l'erede istituzionale del KGB. Gli stranieri non riceveranno minacce, ma nemmeno saranno i benvenuti: ad esempio è improbabile che il complicato processo di ottenimento del visto sia semplificato.
*Nonostante i segni di revival sovietico, i sondaggi dicono che, diversamente dai loro padri e nonni, i giovani russi preferiscono la democrazia all'autocrazia. La nuova generazione cambierà la cultura economica e politica non appena inizierà a entrare nel mercato del lavoro e a votare. L'uso di Internet continuerà ad aumentare. Sempre più russi viaggeranno all'estero. Un confronto tra i giovani e i reticenti leader del Cremlino appare inevitabile.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/10/gulag-che-cosa-resta-di-quella-tragedia.html Gulag. Che cosa resta di quella tragedia]''|''Repubblica.it'', 10 novembre 2006.}}
*Anche se Lenin e Trotsky iniziarono a costruire campi di concentramento per prigionieri politici già a partire dal 1918, fu a [[Isole Soloveckie|Solovetsky]] che si procedette a meccanizzare e riprogettare il campo e fu lì che la polizia segreta sovietica iniziò a sfruttare il lavoro dei prigionieri a servizio dello Stato. E lo Stato ne andava fiero.
*Sappiamo che [[Naftaly Frenkel|Frenkel]] tentò di trasformare il campo in una fonte di profitto istituendo il famigerato sistema che destinava ai prigionieri razioni di cibo differenziate in accordo alla quantità di lavoro portato a termine, realizzando in pratica una selezione dei prigionieri in base alla capacità di sopravvivenza. Relativamente ben nutriti i prigionieri forti si rinvigorivano. Privati del cibo i prigionieri deboli si ammalavano o morivano.
*Tra il 1926 e il 1953, anno della morte di Stalin, circa 18 milioni di prigionieri passarono attraverso il sistema del Gulag. Altri sei o sette milioni furono inviati al confino in località dell'estremo Nord. A milioni si ammalarono, a milioni morirono. I campi contribuirono a creare la paura e la paranoia che caratterizzarono la vita dell'Urss e distorsero l'economia sovietica, concentrando persone e industrie nel nord gelido e inabitabile. Considerando l'orribile ruolo giocato dai campi nella storia dell'Unione Sovietica, ci si domanda come mai in Russia il retaggio del Gulag sia un tema così scarsamente dibattuto. Perché una data come l'ottantesimo anniversario della fondazione dei campi di Solovetsky non viene ricordata? Sorgono disseminati per la Russia vari monumenti a ricordo delle vittime del Gulag, ma non esiste un monumento nazionale o un luogo di lutto. Peggio, a quindici anni dal crollo dell' Unione Sovietica è assente qualunque dibattito pubblico sul gulag.
*In Russia, la memoria dei campi convive confusa con quella di un gran numero di altre atrocità: la guerra, la carestia e la collettivizzazione. La gente spesso mi chiede: «Perché i sopravvissuti dei campi dovrebbero godere di un trattamento privilegiato?». C' è chi poi associa il dibattito sul gulag alle riforme economiche e politiche degli anni '90, giudicate un pasticcio, e si chiede dove tutto questo abbia portato. Assai più significativo è il fatto che la Russia è attualmente governata da ex funzionari del Kgb, eredi diretti degli amministratori del Gulag. In realtà il presidente Vladimir Putin spesso si definisce un [[Cekismo|Chekista]], il termine infame usato per indicare gli appartenenti alla polizia politica di Lenin, precursori del Kgb. Non è nel suo interesse sottolineare il fatto che era membro di un' organizzazione criminale. Tragicamente il mancato confronto con il passato sta ostacolando la formazione della società civile russa e dello stato di diritto. Dopo tutto i capi del Gulag hanno mantenuto le loro dacie e le loro cospicue pensioni. Le vittime del Gulag sono rimaste povere ed emarginate. Agli occhi della maggioranza dei russi oggi è stata una scelta saggia collaborare in passato con il regime. Per analogia, quanto più si imbroglia e si mente, tanto più si è saggi.
*Il fatto che la [[Federal'naja služba bezopasnosti|Fsb]] possa intercettare conversazioni telefoniche ed entrare in abitazioni private senza mandato non turba più di tanto i russi. Né li turba l' inquietante orrore del loro sistema penale. Nel 1998 mi recai a visitare la prigione centrale della città di Arkhangelsk, un tempo una delle capitali del Gulag. Il carcere, risalente a epoca pre-stalinista, sembrava rimasto pressoché immutato. Le celle erano affollate e mal areate, i servizi igienici primitivi. Il responsabile del carcere si strinse nelle spalle. Era tutta questione di soldi, mi disse. I corridoi erano bui perché l' elettricità costava cara, i prigionieri restavano settimane in attesa di processo perché i giudici erano mal pagati. Non mi convinse. Se le prigioni russe hanno ancora l' aspetto che avevano all'epoca di Stalin, se i tribunali e le indagini penali sono una messinscena è in parte perché il passato non tormenta i giudici, i politici o le élite imprenditoriali russe. Ma pochissimi nella Russia di oggi sentono il passato come un fardello o un dovere. Il passato è un brutto sogno da dimenticare. Come un grande vaso di Pandora chiuso in attesa della generazione successiva.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/11/07/trump-non-accettera-sconfitta Donald Trump non accetterà mai la sconfitta]''|Traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 7 novembre 2020.}}
*Per quattro anni queste persone hanno continuato ad applaudirlo a prescindere dal suo comportamento, non tanto perché credessero in tutto ciò che diceva ma perché non credevano in niente. Se tutto è un imbroglio, allora non importa che il presidente sia un bugiardo. Se tutti i politici sono corrotti, perché storcere il naso se anche il presidente è corrotto? Se tutti, da sempre, hanno infranto ogni regola, perché mai non dovrebbe farlo anche il presidente?
*Molti statunitensi avevano perso la fiducia nelle istituzioni ben prima che lui entrasse in politica. Un recente sondaggio indica che metà dell’opinione pubblica non è soddisfatta del sistema politico, mentre un quinto vorrebbe vivere in uno stato governato dai militari. Trump ha sfruttato questo deficit democratico per vincere le elezioni, poi lo ha ampliato costantemente nel corso del suo mandato.
*Trump non è capace di governare, ma da tempo, con l’istinto tipico dei truffatori, ha capito come far crescere la sfiducia e come usare questa sfiducia a proprio vantaggio.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2021/01/08/mondo-stati-uniti-campidoglio Il mondo non guarderà più gli Stati Uniti nello stesso modo]''|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 9 gennaio 2021.}}
*È impossibile ignorare il significato di questo momento e la forza del messaggio inviato ai quattro angoli del pianeta, sia agli amici sia ai nemici della democrazia. Per la reputazione degli Stati Uniti come democrazia stabile, le immagini che stanno facendo il giro del mondo sono molto più dannose di quanto non lo fossero, quarant'anni fa, quelle delle persone che manifestavano contro la guerra in Vietnam, e di sicuro inquietano gli osservatori esterni molto più delle proteste e dei saccheggi che ci sono stati nell'estate del 2020. Diversamente da altri momenti turbolenti della nostra storia, gli eventi del 6 gennaio 2021 non nascono da una disputa politica, da un disaccordo su una guerra all'estero o dagli abusi della polizia, ma fanno parte di un conflitto che ruota intorno alla validità stessa della democrazia. Una folla di persone violente ha sostanzialmente rivendicato il diritto di decidere chi sarà il prossimo presidente. Queste persone sono state incoraggiate non solo da Trump ma anche dai suoi alleati al congresso e dagli estremisti di destra che lo sostengono. Questa folla, almeno per qualche ora, ha avuto la meglio.
*La ''schadenfreude'' sarà l'emozione dominante in capitali come Mosca, Pechino, Teheran, Caracas, Riyadh e Minsk. I leader di quei paesi, seduti in palazzi lussuosi e circondati da guardie del corpo, si godranno le scene che arrivano da Washington, entusiasti nel vedere quanto gli Stati Uniti siano caduti in basso.
*Le vere vittime saranno i cittadini russi, cinesi, iraniani, venezuelani, sauditi e bielorussi. A pagare saranno i dissidenti, gli oppositori e i sostenitori della democrazia che organizzano manifestazioni, protestano e soffrono, sacrificando il loro tempo e in alcuni casi anche la loro vita solo per chiedere il diritto di votare, il diritto di vivere in un paese governato democraticamente e il diritto di godersi tutto ciò che gli statunitensi danno per scontato e a cui Trump non attribuisce nessun valore. Dopo quello che è successo il 6 gennaio, queste persone avranno una speranza in meno, un alleato in meno. La forza dell'esempio degli Stati Uniti sarà meno solida che in passato. Le parole degli statunitensi saranno più difficili da ascoltare.
*Trump ha distrutto, sprecato e compromesso tutto ciò che ha potuto. Trump e i suoi alleati – in senato, nel governo e nei mezzi d'informazione di estrema destra – hanno rotto alleanze costruite con pazienza. Queste persone non comprendono il vero valore della democrazia, e non lo comprenderanno mai.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/venerdi/2021/04/14/news/anne_applebaum_intervista_polonia_e_ungheria_tramonto_democrazia_libro-294436047/ Anne Applebaum: "Polonia e Ungheria, non vi riconosco più"]''|Intervista di Raffaele Oriani, ''Repubblica.it'', 14 aprile 2021.}}
*{{NDR|Sull'[[incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010]]}} Oltre alla scomparsa di gran parte dell'élite politica e militare, quella tragedia provocò un'incredibile fioritura di teorie del complotto che coinvolsero il governo di allora, di cui mio marito era ministro degli Esteri. Alcuni dei nostri amici sposarono quelle menzogne e contribuirono a trasformarle nel carburante politico del partito Diritto e Giustizia che governa oggi in Polonia
*Alla base del successo dei populisti, più che un'ideologia c'è una bugia fondativa: in Polonia il presunto attentato di Smolensk, in Ungheria il complotto di George Soros per un'Europa musulmana, in America i natali africani di Barack Obama. Gli intellettuali servono soprattutto a dare una veste comunicativa a leggende del genere: se si riesce a farle passare per vere, allora il gioco è fatto e l'opinione pubblica potrà credere a tutto o niente a seconda della bisogna.
*Con chi pensa che Obama sia africano, Soros punti a sradicare la nazione ungherese e Joe Biden abbia rubato le elezioni è impossibile, non dico arrivare a un accordo, ma cominciare a parlare. Con chi ha posizioni meno estreme dovremmo invece provare a interloquire, magari ispirandoci ai forum di mediazione post-conflitto.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Da quando è in carica non ha mai attaccato Trump e non parla più di elezioni. Tiene la barra dritta su posti di lavoro e vaccini: esattamente i temi in grado di unire tutti gli americani, populisti, sovranisti o liberali che siano
{{Int|Da ''[https://www.huffingtonpost.it/entry/anne-applebaum-senza-una-destra-liberale-muore-la-democrazia_it_6086af1ae4b003896e07337f "Senza una destra liberale muore la democrazia"]''|''Huffingtonpost.it'', 27 aprile 2021.}}
*Quello che è preoccupante è che molte persone di estrema destra e di estrema sinistra apertamente operino per attaccare i principi della democrazia stessa: sia la libertà di espressione che la libertà di stampa, soprattutto l'indipendenza del sistema giudiziario. La cosa ancor più preoccupante è che sono lo stesso tipo di persone ovunque, anche in contesti differenti linguisticamente e culturalmente, che potremmo definire "nostalgici", "arrabbiati", e con l'idea sbagliata di ricreare una realtà immaginaria.
*C'è bisogno di una forte destra liberale, moderata. Una destra "centrale" che rispetti la democrazia e le sue regole. Nei Paesi in cui questa destra "centrale" scompare, come avvenne nella Germania prima dell'ascesa di Adolf Hitler, viene a crearsi un vuoto, uno spazio politico, che presto verrà occupato dalla destra radicale. Certamente si può considerare la cosa anche dal punto di vista opposto, da sinistra, ma l'esistenza di questa destra "centrale" è realmente cruciale per essere sicuri che le persone si sentano a loro agio nella democrazia, che non la guardino con sospetto o con rabbia, creando un dibattito politico carico di rabbia.
*In quanto alle relazioni con la Russia, [[Joe Biden]] è il primo presidente dalla fine della Guerra Fredda che mostra di non nutrire illusioni. Tutti gli altri, Clinton, Bush, Obama - Trump è in una categoria speciale - credevano nella possibilità di instaurare relazioni migliori dei loro predecessori. Biden, no. La sua esperienza diretta con l'Ucraina è stata fondamentale.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Io penso che stia operando bene, ma il suo principale compito sarà di portare i cittadini americani a discutere delle cose reali. Come migliorare il sistema sanitario, per esempio. O come migliorare le infrastrutture: i ponti, le strade. Ecco, Biden deve fondamentalmente portare gli americani a concentrarsi sulle politiche concrete e non su immaginarie guerre culturali. Se riuscirà a fare questo avrà successo. D'altra parte uno uno dei segni evidenti che questa sia la strada giusta lo dimostra il fatto che il Partito repubblicano non lo stia attaccando sui temi economici, che sono molto popolari, mentre continua ad alimentare campagne politiche di rabbia, anche su argomenti futili come i libri per i bambini, o sul processo per la morte di George Floyd. Temi "emozionali" che i repubblicani perseguono procedendo sulla via tracciata con successo da Trump, mentre si arrestano davanti alle politiche concrete. Sanno bene che l'opinione pubblica non apprezzerebbe gli attacchi sui temi che toccano la loro vita quotidiana.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_gennaio_09/applebaum-l-america-sottovaluta-putin-confusione-disinformazione-fanno-parte-sua-strategia-e5d89890-718b-11ec-9e44-b46b1543546f.shtml Anne Applebaum: «L’America sottovaluta Putin. Confusione e disinformazione fanno parte della sua strategia»]''|Sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], ''Corriere.it'', 9 gennaio 2022.}}
*Rendere difficile la lettura della situazione è parte della strategia di Putin: è una tattica dei leader autoritari.
*Penso che ci sia una vera possibilità di violenza e che sottovalutiamo i russi. Certo la Russia non è potente quanto la Cina, ha una piccola economia, ma la sua intera politica estera è basata sull’idea di indebolirci, di minare l’Europa, l’America, l’Ue, la Nato, Paese per Paese, attraverso la disinformazione e la ricerca di alleati economici e politici per mantenere influenza. Niente di tutto ciò è costoso ma siamo ingenui a ignorarlo e pensare che non conti.
*L’Europa è economicamente potentissima e strategicamente debolissima. I russi e altri hanno potuto approfittarne.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_25/anne-applebaum-guerra-ucraina-putin-intervista-3baf087a-95af-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml Anne Applebaum sulla guerra in Ucraina: «Putin? Non so se ha paura della morte oppure di perdere il potere»]''|Sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 25 febbraio 2022.}}
*Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in Cecenia e decine di migliaia in Siria, dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto
*L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale.
*Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della pandemia. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato
*Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/04/22/news/anne-applebaum-spiega-cosa-significa-vittoria-per-putin-trasformare-l-ucraina-in-un-campo-di-concentramento-3931255/ Anne Applebaum spiega cosa significa "vittoria" per Putin: trasformare l'Ucraina in un campo di concentramento]''|Intervista di Giancarlo Loquenzi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfoglio.it'', 22 aprile 2022.}}
*Bisogna avere presenti gli scenari della Seconda guerra mondiale per farsi un’idea di come siano ridotte molte cittadine a nord della capitale. Ogni casa è distrutta, ogni palazzo bruciato, fosse comuni ovunque, e parliamo comunque di piccole normali cittadine alla periferia di Kyiv. Perciò la gente sa che la guerra non è finita. Inoltre gli ucraini sanno che i russi si stanno riorganizzando e preparando per una seconda ondata di attacchi che potrebbe essere peggiore della prima.
*{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni.
*Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte.
*Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento.
*Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo.
*Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare.
*È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento.
*Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_luglio_16/applebaum-violenza-contro-civili-quello-russia-terrorismo-stato-79bf7e1c-0538-11ed-a4f3-a62944a39429.shtml Guerra in Ucraina, Applebaum: «Violenza contro i civili: quello della Russia è terrorismo di Stato»]''|Intervista di Viviana Mazza sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 22 luglio 2022.}}
*Io penso che siamo arrivati al punto in cui sono necessarie misure più decisive e radicali. E che sì, sia l’ora di riconoscere che la Russia è diventato uno Stato terrorista.
*Chiunque voglia i negoziati adesso si basa su un’idea irrealistica. Putin non negozierà. Invece bisogna continuare ad assicurarsi che gli ucraini abbiano armi e munizioni, come è avvenuto negli ultimi giorni, e dopo i risultati sul campo allora sarà possibile parlare di negoziati...
*Il 90% delle armi e del supporto logistico a Kiev vengono dagli Stati Uniti. Quel che conta davvero è il loro appoggio e non credo verrà meno. L’appoggio europeo è importante anche psicologicamente, ma l’Europa purtroppo ha scelto di non diventare una potenza militare, di difesa e di sicurezza.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/magazine/anne-applebaum/2022/09/15/un-duro-colpo-per-il-regime-russo Un duro colpo per il regime russo]''|Sulla [[controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022]], ''Internazionale.it'', 15 settembre 2022.}}
*Negli ultimi giorni le forze armate ucraine hanno sfondato le linee russe nel nordest del paese, liberando una città dopo l'altra nei territori occupati. Prima Balaklija, poi Kupjansk, quindi Izjum. Questi nomi non diranno molto a un pubblico straniero, ma erano posti irraggiungibili da mesi. Sono caduti in poche ore.
*Lo shock principale non è la tattica adottata dall'Ucraina, ma la risposta della Russia. [...] Le truppe del Cremlino non solo non rispondono agli attacchi: se possono scegliere tra combattere e fuggire, molti soldati scappano il più velocemente possibile.
*Si è creata una nuova realtà: gli ucraini potrebbero vincere questa guerra.
*Non si è mai trattato di una semplice guerra per il territorio, ma di una campagna combattuta con intenzioni genocide. Nei territori occupati i russi hanno torturato e ucciso civili, arrestato e deportato centinaia di migliaia di persone, distrutto teatri, musei, scuole, ospedali. I bombardamenti sulle città ucraine lontane dalla linea del fronte hanno fatto stragi di civili e provocato miliardi di danni materiali. La sola restituzione dei territori non compenserà gli ucraini per questa catastrofica invasione.
*Per dirlo senza tanti giri di parole, è difficile immaginare come la Russia possa soddisfare una qualsiasi di queste richieste finché il suo attuale presidente resterà al potere. Ricordiamo che Vladimir Putin ha messo la distruzione dell'Ucraina al centro della sua politica estera e interna, e al cuore di quella che vuole sia la sua eredità.
*Non ci sarà una "nuova era". L'Unione Sovietica non rivivrà. E quando le élite russe si renderanno conto che il progetto imperiale di Putin non è stato solo un fallimento personale del presidente, ma anche un disastro morale, politico ed economico per l'intero paese, quindi anche per loro, allora la pretesa di Putin di essere il legittimo sovrano della Russia si scioglierà come neve al sole.
*Molte cose dell'attuale sistema politico russo sono strane, e una delle più strane è la totale assenza di un meccanismo di successione. Non solo non abbiamo idea di chi potrebbe sostituire Putin, ma non abbiamo neanche idea di chi potrebbe scegliere questa persona. Nell'Unione Sovietica esisteva un ''[[politburo]]'', un gruppo di persone che teoricamente poteva prendere una decisione del genere, e molto di rado lo faceva. In Russia, invece, non esiste un meccanismo di transizione. Non c'è un delfino. Putin si è perfino rifiutato di permettere ai russi di contemplare un'alternativa al suo squallido e corrotto sistema di potere cleptocratico. Tuttavia, lo ripeto: è inconcepibile che lui possa continuare a governare se il fulcro della sua pretesa di legittimità – la promessa di ricostruire l'Unione Sovietica – si rivela non solo impossibile, ma anche ridicolo.
*La prospettiva di un'instabilità in Russia, una potenza nucleare, terrorizza molti. Ma potrebbe essere ormai inevitabile. E se è questo che sta per succedere, dovremmo prepararci alla cosa, pianificando e pensando a possibilità e pericoli.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/12/06/news/qualche-idea-per-smontare-le-autocrazie-4733020/ Qualche idea per smontare le autocrazie]''|''Ilfoglio.it'', 6 dicembre 2022.}}
*Una giovane iraniana è stata uccisa per aver cantato una canzone della resistenza. Anche i russi hanno vietato agli ucraini di cantare canzoni ucraine. Diversi regimi, stesse tattiche.
*Il Partito comunista cinese ha tenuto un Congresso che ha consolidato il dominio di [[Xi Jinping]], che ora è il dittatore de facto del più grande paese del mondo. Ha raggiunto questa posizione inscenando una “guerra alla corruzione” che si è trasformata in un’epurazione di massa, inventando nuove tattiche di sorveglianza che controllano e monitorano i movimenti, l’attività su internet e gli acquisti della gente comune, distruggendo un potente movimento democratico a Hong Kong e schiacciando la società civile in Cina.
*Oggi le autocrazie non sono gestite da un solo cattivo, ma da reti sofisticate composte da strutture finanziarie cleptocratiche, servizi di sicurezza (militari, polizia, gruppi paramilitari, sorveglianza) e propagandisti professionisti. I membri di queste reti sono collegati all’interno di un determinato paese e tra molti paesi. Le aziende corrotte e controllate dallo stato in una dittatura fanno affari con le aziende corrotte e controllate dallo stato in un’altra dittatura. La polizia di un paese può armare, equipaggiare e addestrare la polizia di un altro.
*Tra gli autocrati moderni ci sono persone che si definiscono comunisti, nazionalisti e teocrati. Il putinismo, il chavismo, il Juche nordcoreano, la Repubblica islamica e il comunismo cinese hanno tutti radici storiche diverse, estetiche diverse. Non c’è nemmeno un unico paese a guidare questo gruppo: a differenza delle alleanze militari o politiche di altri tempi e luoghi, i membri di questo gruppo non operano come un blocco, ma piuttosto come un agglomerato di aziende – chiamiamolo Autocracy Incorporated, o Autocracy Inc. I loro legami non sono cementati da ideali, ma da accordi – accordi pensati per attenuare i boicottaggi economici occidentali o per arricchirsi personalmente. Ecco perché possono operare così facilmente al di là delle linee ideologiche, geografiche e storiche.
*Una volta i leader dell’Unione sovietica, la più potente autocrazia della seconda metà del Ventesimo secolo, si preoccupavano profondamente di come venivano percepiti nel mondo. Promuovevano vigorosamente la superiorità del loro sistema politico e si opponevano quando veniva criticato, arrivando a battere le scarpe sul tavolo delle Nazioni Unite. Oggi, i membri più brutali dell’Autocracy Inc. non si preoccupano se i loro paesi vengono criticati, o da chi. I leader della Birmania o dello Zimbabwe non si battono per nulla che vada oltre l’arricchimento personale e il desiderio di rimanere al potere, per cui non possono sentirsi in imbarazzo. I leader dell’Iran ignorano fieri le opinioni degli infedeli occidentali. I leader di Cuba e Venezuela respingono le dichiarazioni degli stranieri con la motivazione che sono “imperialisti”. I leader di Cina e Russia hanno trascorso un decennio a contestare il linguaggio dei diritti umani usato a lungo dalle istituzioni internazionali, convincendo con successo molte persone in tutto il mondo che questi concetti “occidentali” non si applichino a loro, o che rappresentino un’altra forma di “democrazia”, diversamente definita.
*Impermeabili alle critiche internazionali, gli autocrati moderni non provano alcuna vergogna a essere violenti. Le truppe russe non si preoccupano di nascondere le camere di tortura che hanno costruito o le fosse comuni che hanno riempito. La giunta birmana non si vergogna di uccidere centinaia di manifestanti, compresi giovani adolescenti, nelle strade di Rangoon. Il governo cinese si vanta di aver distrutto il movimento democratico popolare di Hong Kong. Questo tipo di disprezzo può degenerare in quello che l’attivista internazionale Srdja Popovic ha definito il “modello Maduro” di governo, dal nome del leader del Venezuela. Gli autocrati che lo adottano sono “disposti a vedere il loro paese entrare nella categoria degli stati canaglia”, accettando il collasso economico, l’isolamento e la povertà di massa, proprio come ha fatto il Venezuela, se questo è ciò che serve per rimanere al potere. Assad ha applicato il modello Maduro in Siria. E’ quello che fa Lukashenka in Bielorussia. Sembra essere ciò che la leadership talebana aveva in mente quando ha occupato Kabul, ciò che Putin vuole per la Russia. Il loro obiettivo non è creare prosperità o benessere. Il loro obiettivo è arricchire sé stessi e le loro famiglie, e mantenere il controllo.
*A meno che le democrazie non si difendano insieme, le forze dell’autocrazia cercheranno sempre, sempre di minarle. Uso deliberatamente la parola forze, al plurale. Capisco che molti politici americani preferiscano comprensibilmente concentrarsi sulla competizione a lungo termine con la Cina. Ma finché la Russia è governata da Putin, anche la Russia è in guerra con noi. Così come la Bielorussia, la Corea del nord, il Venezuela, l’Iran, il Nicaragua, lo Zimbabwe e potenzialmente molti altri. Anche l’Ungheria e la Turchia, membri della Nato, a volte sostengono i despoti. Potremmo non voler competere con nessuno di loro, e nemmeno preoccuparci molto di loro. Ma a loro importa di noi, e faranno tutto il possibile per indebolirci.
*Se non disponiamo di mezzi per trasmettere i nostri messaggi al mondo autocratico, nessuno li ascolterà. Così come dopo l’11 settembre abbiamo riunito nel dipartimento di Sicurezza nazionale agenzie diverse, ora dobbiamo riunire le diverse parti del governo statunitense che pensano alla comunicazione: non per fare propaganda, ma per raggiungere più persone nel mondo con informazioni migliori e impedire alle autocrazie di distorcerle. I media indipendenti stanno fallendo in tutto il mondo. I social media che li hanno sostituiti sono facilmente attaccabili. Abbiamo bisogno di modi più coraggiosi per competere.
*È ora di riconoscere che il commercio con gli autocrati promuove l’autocrazia, non la democrazia. Questo non significa che le reti commerciali globali debbano essere chiuse, ma solo che non dovremmo farci illusioni su come funzionano realmente e su chi arricchiscono – e monitorare di conseguenza. Le uniche persone che hanno bisogno di tenere segrete le loro case, le loro attività e i loro redditi sono i truffatori e gli evasori fiscali.
*Forse non esiste un ordine mondiale liberale naturale, ma esistono società liberali, paesi aperti e liberi che offrono alle persone maggiori possibilità rispetto alle dittature chiuse. Se il Ventesimo secolo è stato la storia di una lotta lenta e irregolare, conclusasi con la vittoria della democrazia liberale su altre ideologie – comunismo, fascismo, nazionalismo virulento – è vero che il Ventunesimo secolo è, per ora, una storia inversa. Ma c’è anche un altro modo di vedere la cosa. Forse le autocrazie stanno collaborando perché non hanno più fiducia nella loro capacità di combattere da sole i propri movimenti democratici. Forse le autocrazie stanno diventando meno tolleranti perché si rendono conto che i loro avversari hanno argomenti migliori, che la gente li ascolta e che il desiderio di libertà politica non scomparirà mai. Forse i confronti tra gli autocrati e le loro popolazioni stanno diventando più duri proprio perché i movimenti democratici stanno diventando più articolati e meglio organizzati.
*Da decenni stiamo combattendo una guerra culturale tra valori liberali da un lato e forme di nazionalismo muscolare dall’altro. Gli ucraini ci stanno mostrando un modo per avere entrambi. Hanno dimostrato che è possibile essere patrioti e credere in una società aperta, che una democrazia può essere più forte e più feroce dei suoi avversari.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_gennaio_07/anne-applebaum-dobbiamo-immaginarci-vittoria-ucraina-sara-fine-putin-825fab76-8e06-11ed-a8d9-c0827d0f659f.shtml Anne Applebaum: «Dobbiamo immaginarci una vittoria ucraina, sarà la fine di Putin»]''|Intervista di Viviana Mazza, ''Corriere.it'', 7 gennaio 2023.}}
*Io credo che l’unico modo in cui la guerra possa finire — e intendo finire davvero e non riprendere dopo sei mesi o un anno — è se i russi perdono e capiscono di aver perso.
*Onestamente, {{NDR|gli ucraini}} resisterebbero fino a che non esistono più, perché per loro non c’è alcuna forma di resa che non implichi anche la morte.
*Putin non ha fatto la conferenza annuale di fine anno, ha subìto forti critiche della destra nazionalista e i sondaggi dell’opposizione mostrano cambiamenti nell’opinione pubblica contro la guerra, ma non sappiamo se ciò avrà dei risultati nelle politiche del Paese.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_giugno_25/anne-applebaum-putin-sembra-nicola-ii-vive-una-realta-immaginaria-1235aa1c-12c7-11ee-9975-a381d24ea7b4.shtml «Putin sembra Nicola II, vive in una realtà immaginaria»]''|Intervista di Viviana Mazza sulla [[ribellione del Gruppo Wagner]], ''Corriere.it'', 25 giugno 2023.}}
*In Russia c’è solo la propaganda dello Stato, più alcuni media in esilio, perciò non abbiamo buone fonti di informazione.
*La rivolta è stata pianificata ed eseguita molto meglio di quella battaglia: per Bakhmut ci sono voluti 11 mesi, mentre Prigozhin è arrivato a Rostov e Voronezh in meno di 11 ore, aiutato da comandanti e soldati che sembravano aspettare il suo arrivo.
*[[Evgenij Prigožin|Prigozhin]] e i suoi uomini sono motivati dal denaro e dall’interesse personale. Sono furiosi per la corruzione dei pezzi grossi del sistema russo, per gli scarsi equipaggiamenti ricevuti, per l’incredibile numero di vite sacrificate. Non sono cristiani, a loro non importa nulla di Pietro il Grande. Prigozhin sta offrendo loro una spiegazione comoda per la situazione in cui si trovano: non sono riusciti a sconfiggere l’Ucraina perché sono stati traditi dai loro leader.
*Putin ha costruito intorno a sé e all’interno di questo Paese un complicato palazzo di specchi. Ora però gli scontri inevitabili — lo scontro di Putin con la realtà oltre che il suo scontro con Prigozhin — sono giunti al loro culmine.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_agosto_26/morte-prigozhin-anne-applebaum-putin-voleva-finale-show-l-ha-avuto-ma-resta-difficolta-94bd48e2-43e5-11ee-8251-41b16c6fa226.shtml «Putin voleva il finale show e l’ha avuto. Ma resta in difficoltà»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sulla morte di [[Evgenij Prigožin]], ''Corriere.it'', 26 agosto 2023.}}
*Tutti adesso sono ben consapevoli che gli apparati dello Stato li puniranno se dovessero in alcun modo ribellarsi. Ciò vale per i militanti nella Wagner, per chiunque fosse legato a Prigozhin o comunque sia parte del sistema di potere in Russia.
*Prigozhin non è stato avvelenato, non c’è alcunché di segreto o ambiguo nella sua fine. L’aereo del capo della Wagner è volutamente esploso in cielo, hanno ripreso il suo precipitare al suolo in modo spettacolare e molto pubblico. Il messaggio di Putin è diretto per tutti; un minaccioso memento: io sono l’unico al comando, nessuna pietà per gli oppositori. Ma in verità le cose sono diverse: se tu guidi una guerra e sei costretto a licenziare il tuo generale più importante, poi elimini il capo della milizia che ha avuto un ruolo fondamentale nelle tue campagne militari e ha ottenuto successi rilevanti, allora significa che la situazione non è poi così rosea. Traspare che i suoi responsabili militari e della sicurezza interna non sono per nulla soddisfatti. Putin cerca di reagire, ma è evidente che per lui la situazione resta tutt’altro che tranquilla.
*A Mosca devono finalmente accettare che l’Ucraina è uno Stato indipendente e separato dalla Russia. Devono compiere lo stesso percorso che condusse la Francia di de Gaulle a comprendere nel 1962 che l’Algeria era uno Stato sovrano e andava lasciato libero di autogovernarsi. Anche allora non fu una scelta facile, ci furono tanti morti, violenze, provarono persino ad assassinare il presidente francese, ma alla fine gli algerini furono liberi.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/24_marzo_23/applebaum-l-europa-non-si-illuda-putin-non-vuole-solidarieta-usa-l-attacco-incolparci-817a2818-e953-11ee-919a-5276ae33aa1b.shtml Applebaum: «L'Europa non si illuda. Putin non vuole solidarietà. Usa l'attacco per incolparci»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Corriere.it'', 24 marzo 2024.}}
*Non posso dire con certezza chi siano i responsabili. Ma è chiaro che, indipendentemente da chi abbia sparato, il regime di Putin strumentalizzerà l'attacco per accrescere la repressione in Russia e per intensificare l'aggressione contro l'Ucraina.
*[...] in una regione super-controllata da polizia e servizi di sicurezza come Mosca è davvero curioso che questo gruppo di uomini armati abbia potuto agire in quel modo. Forse sono stati aiutati dal fatto che i comandi russi hanno concentrato il meglio delle loro forze attorno al confine ucraino. In verità, guardano nella direzione sbagliata: mirano a Kiev, che sta solo difendendosi, e non controllano a sufficienza gli estremisti islamici e i terroristi di Isis. Mosca ha scelto di combattere una guerra diversa e ne paga le conseguenze.
*{{NDR|«Cosa sappiamo degli islamici in Russia?»}} Tanti tra loro non hanno dimenticato i crimini russi in Cecenia un quarto di secolo fa e neppure la repressione in Siria a fianco del regime di Bashar Assad. La Russia aiuta le dittature in centro Asia: i suoi soldati hanno le mani sporche di sangue musulmano.
*Putin ha subito usato questo bagno di sangue per incolpare noi occidentali e attaccare l'Ucraina. Ci tengo a ripetere al lettore europeo, e in particolare italiano, che Putin non è interessato ad alcuna forma di dialogo con noi. Putin non cerca la nostra amicizia, non vuole il negoziato per raggiungere un compromesso e non vuole concessioni da parte nostra. Suo obbiettivo principale resta la distruzione dell'Ucraina indipendente e il suo asservimento a Mosca.
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali in Russia del 2024]]}} Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi.
==''Il tramonto della democrazia''==
===Citazioni===
*Se il [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] finì per diventare un organo puramente formale, senza alcun potere, e, più recentemente, un meccanismo che in alcuni Stati conferisce a piccoli gruppi di elettori un'influenza sproporzionata, esso fu concepito in origine come qualcosa di ben diverso: avrebbe dovuto essere una sorta di comitato di revisione, un gruppo d'élite di legislatori e possidenti incaricato di scegliere il presidente rifiutando se necessario, per evitare gli «eccessi della democrazia», la scelta del popolo. (p. 13)
*L'[[autoritarismo]] fa presa, semplicemente, su chi non tollera la complessità, e in questo istinto non c'è assolutamente nulla di intrinsicamente «di sinistra» o «di destra». È un istinto antipluralista, che induce a diffidare di coloro che la pensano diversamente e crea un'allergia per i dibattiti accesi. (p. 14)
*I conservatori britannici, i repubblicani americani, gli anticomunisti dell'Europa orientale, i cristiano-democratici tedeschi e i gollisti francesi provengono da tradizioni diverse, ma in quanto gruppo erano tutti fedeli, almeno fino a epoca recente, non solo alla democrazia rappresentativa, ma alla tolleranza religiosa, all'indipendenza della magistratura, alla libertà di stampa e di parola, all'integrazione economica, alle istituzioni internazionali, all'alleanza transatlantica e a un'idea politica di «Occidente».<br>La nuova destra, invece, non vuole affatto conservare o preservare ciò che esiste. Nell'Europa continentale disprezza i democratici cristiani, che dopo l'incubo della seconda guerra mondiale usarono la loro base politica nella Chiesa per fondare l'Unione europea. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rotto con il vecchio conservatorismo burkeano con la c minuscola, che diffida dei rapidi cambiamenti in tutte le loro forme. Sebbene odi il termine, la nuova destra è più bolscevica che burkeana: è composta da uomini e donne decisi a rovesciare, aggirare o minare le istituzioni esistenti, distruggere ciò che esiste. (p. 17)
*A differenza del marxismo, lo Stato illiberale monopartitico non è una filosofia. È un meccanismo per il potere e funziona benissimo con numerose ideologie. Funziona perché definisce con chiarezza chi può divenire l'élite: l'élite politica, l'élite culturale, l'élite finanziaria. (p. 19)
*Lo Stato monopartitico di Lenin [...] rovesciò l'ordine aristocratico, ma non lo sostituì con un modello competitivo. Lo Stato monopartitico bolscevico non era solo antidemocratico; era anche anticompetitivo e antimeritocratico. I posti nelle università e nella pubblica amministrazione e i ruoli nel governo e nell'industria non andavano ai più volenterosi o capaci: andavano ai più fedeli. Non si faceva carriera grazie al talento o all'industriosità, ma alla disponibilità a conformarsi alle regole del partito. Se queste regole cambiarono da un periodo all'altro, avevano tuttavia una certa coerenza. Escludevano generalmente i membri dell'ex élite al potere e i loro figli, nonché gruppi etnici sospetti. Favorivano chi proveniva dalla classe operaia. Soprattutto, favorivano chi professava ad alta voce la propria fede nel parito, frequentava le sue riunioni e partecipava a manifestazioni pubbliche di entusiasmo. (p. 20)
*I movimenti politici polarizzanti dell'Europa del XXI secolo [...] non si basano su un'ideologia vera e propria, per cui non hanno bisogno di usare la violenza o il terrore poliziesco. Vogliono che i loro «chierici» li difendano, ma non li obbligano a dichiarare che il nero è bianco, che la guerra è pace e che le fattorie statali hanno raggiunto il 1000 per cento della produzione stabilita dal piano. Per la maggior parte non ricorrono a una propaganda in conflitto con la realtà di tutti i giorni. Eppure hanno tutti a fondamento, se non una Grande Bugia, quella che, come mi ha detto una volta lo storico Timothy Snyder, dovrebbe essere chiamata una Bugia di Media Grandezza. In altre parole, tutti sollecitano i loro seguaci a aderire, almeno per parte del tempo, a una realtà alternativa. A volte tale realtà alternativa si sviluppa organicamente; più spesso viene costruita con cura, con l'aiuto delle moderne tecniche di marketing, della segmentazione del pubblico e di campagne sui social media. (pp. 31-32)
*La presa emotiva di una [[teoria del complotto]] è dovuta alla sua semplicità. Essa spiega fenomeni complessi, rende conto del caso e di accidenti, offre al credente la gratificante sensazione di avere un accesso speciale e privilegiato alla verità. Per coloro che divengono i guardiani dello Stato a partito unico, la ripetizione di tali teorie del complotto offre anche un'altra ricompensa: il potere. (p. 37)
*Il metodo di [[Viktor Orbán|Orbán]] funziona. Se sollevi questioni che suscitano emozioni e ti atteggi a difensore della civiltà occidentale, specialmente all'estero, nessuno si accorgerà del nepotismo e della corruzione in patria. (p. 43)
*Ex Iugoslavia a parte, dopo il 1989 in Europa centrale non si assistette a nessuna ondata autoritario-nazionalista e antidemocratica. Il fenomeno è più recente, dell'ultimo decennio. E non è dovuto a mistici «fantasmi del passato», bensì a specifiche azioni di persone cui le loro democrazie non piacevano. Non piacevano perché erano troppo deboli o troppo imitative, troppo indecise o troppo individualiste, o perché al loro interno esse non stavano facendo personalmente carriera abbastanza in fretta. (p. 45)
*Il linguaggio usato dall'estrema destra europea, con il suo appello alla «rivoluzione» contro le «élite» e i suoi sogni di violenza «purificatrice» e scontri culturali apocalittici, è talmente simile al linguaggio utilizzato un tempo dall'estrema sinistra europea da destare inquietudine. (p. 47)
*{{NDR|Su [[Boris Johnson]]}} La sua specialità erano storie divertenti, semivere, costruite a partire da un granello (e a volte meno) di verità, che mettevano in ridicolo la UE dipingendola invariabilmente come una fabbrica di follie normative. I suoi articoli avevano titoli quali ''Minaccia per le salsicce rosa britanniche'', e riferivano (false) voci secondo cui i burocratici di Bruxelles, per esempio, si apprestavano a mettere al bando gli autobus a due piani o le patatine di cocktail di gamberi. Benché chi sapeva come stavano le cose ne ridesse, quelle frottole avevano un impatto. Altri direttori chiesero ai propri corrispondenti da Bruxelles di scoprire storie dello stesso genere; e i tabloid si affrettarono a mettersi al passo. Anno dopo anno, quel tipo di narrazione contribuì a diffondere un sentimento di sfiducia per la UE che avrebbe aperto la strada, molto tempo dopo, alla Brexit. (pp. 49-50)
*Nessuno nella UE imponeva regole alla Gran Bretagna: le direttive europee erano concordate e ognuna di esse era stata accettata da un rappresentante o diplomatico britannico. Per quanto il Regno Unito non l'avesse avuta vinta in tutte le discussioni – nessun paese vi è mai riuscito –, non c'era nessuna «mafia di Bruxelles» che lo avesse costretto a fare cose che non voleva fare. (p. 53)
*Non sono mancati i commenti sul narcisismo fuori misura di Johnson, in effetti divorante, come sulla sua altrettanto notevole pigrizia. Il debole che nutre per le montature è ben noto. All'inizio della sua carriera fu licenziato dal «Times» di Londra per essersi inventato delle citazioni e nel 2004 fu espulso dal gabinetto ombra per avere mentito. L'aura di impotenza che lo circonda, attentamente studiata, nasconde una vena di crudeltà: con una serie di relazioni, intrattenute con incredibile sfacciataggine in pubblico, ha distrutto sia il suo primo sia il suo secondo matrimonio, quest'ultimo durato un quarto di secolo, nonché la vita di tante altre donne. (p. 55)
*Nel «normale» procedere degli eventi, in un mondo senza Brexit, Boris Johnson non sarebbe forse mai divenuto primo ministro. Il partito che aveva eletto David Cameron, un centrista moderato, dedito alla «disintossicazione» del Partito conservatore dopo una serie di leader dai toni rabbiosi, avrebbe avuto difficoltà a scegliere una figura rischiosa come Johnson, con la sua storia di gaffe, licenziamenti e scandali sessuali. Egli divenne il leader dei tory perché i tory non sapevano cos'altro fare. La partita di rugby e la mischia c'erano state, e qualcuno s'era effettivamente lasciato scappare la palla. (p. 57)
*Sia nella campagna dell'establishment conservatore «Vote Leave», guidata da Johnson e dal suo collega tory Michael Gove, sia in quella dell'UKIP guidata da [[Nigel Farage]] si dissero bugie. Se lasciassimo la UE, dichiarò Johnson, ci troveremmo con 350 milioni di sterline in più alla settimana – una cifra immaginaria – per il servizio sanitario nazionale. Se rimanessimo nella UE saremmo costretti ad accettare che la Turchia ne divenga un membro: affermazione anche questa falsa. Farage apparve di fronte a un manifesto che mostrava enormi folle di siriani in cammino verso l'Europa, anche se non c'era alcun motivo per cui qualcuno di essi dovesse finire nel Regno Unito, che non faceva parte dell'area Schengen, la zona d'Europa senza frontiere. Più tardi, in un'intervista, Cummings avrebbe paragonato quella campagna alla «propaganda sovietica». (p. 70)
*Nella campagna «Vote Leave» si ricorse all'imbroglio: si infransero le leggi elettorali per spendere più soldi in pubblicità mirate su Facebook. Agli amanti degli animali vennero mostrate fotografie di toreri spagnoli; agli amanti del tè fu fatta vedere una mano, contrassegnata da una bandiera della UE, in procinto di afferrare una tazza da tè britannica accanto a un furioso slogan: «L'Unione europea vuole uccidere la nostra tazza da tè». A questi fini, oltretutto, la campagna Vote Leave utilizzò i dati rubati dalla Cambridge Analytica. Tutte le campagne per la Brexit trassero beneficio dalle operazioni di ''trolling'' russe, anche se queste ultime si limitarono perlopiù a echeggiare quello che «Vote Leave» stava già facendo comunque. Il clima in cui si svolse la campagna fu il peggiore della storia moderna della Gran Bretagna. (p. 71)
*Per quanto in teoria sostenessero la democrazia, parecchi ''brexiteers'', specie quelli che lavoravano per la stampa sensazionalistica, erano in pratica disgustati dalle istituzioni democratiche del Regno Unito. Quando tre giudici britannici sentenziarono, nel novembre 2016, che il Parlamento avrebbe dovuto dare il suo consenso prima che il governo potesse ritirarsi ufficialmente dalla UE, il «Daily Mail», quotidiano diretto da ''brexiteers'', pubblicò una prima pagina straordinaria: le foto dei tre giudici in toga e parrucca sotto il titolo ''Nemici del popolo''. (p. 72)
*Com'era inevitabile, il processo di tirare fuori la Gran Bretagna da quarant'anni di trattati si rivelò molto più complicato di quanto semplicistici slogan elettorali avessero promesso. Apparve evidente che pochissimi conservatori nostalgici capivano realmente l'Europa e la politica europea, e le loro previsioni su quello che sarebbe successo con la vittoria referendaria si rivelarono tutte sbagliate. Heffer scrisse un editoriale in cui sosteneva che la Brexit avrebbe portato a un'ondata di analoghi referendum in altri paesi europei; in realtà essa non fece che accrescere il sostegno alla UE. Subito dopo il voto un conservatore membro della Camera dei Lord mi disse di aver parlato personalmente con i maggiori industriali tedeschi, i quali gli avevano assicurato che qualunque accordo raggiunto sarebbe stato favorevole alla Gran Bretagna. In realtà, i maggiori industriali tedeschi iniziarono a parlare di disinvestire dal Regno Unito. Durante la campagna referendaria nessuno aveva minimamente pensato all'Irlanda del Nord, né alla necessità, se la Gran Bretagna fosse uscita dal mercato unico, di ripristinare una frontiera doganale britannico-irlandese. Non appena le trattative cominciarono, tali problemi si rivelarono immediatamente i più centrali. (p. 73)
*Se la gente è spesso attratta da idee autoritarie è perché la complessità la infastidisce. Le divisioni non le piacciono. Preferisce l'unità. Un improvviso emergere di diversità, diversità di opinione, diversità di esperienze, la manda in collera. E cerca soluzioni in un nuovo linguaggio politico che la faccia sentire più sicura e protetta. (p. 85)
*Lo strepito delle discussioni, i costanti mormorii di disaccordo possono irritare chi preferisce vivere in una società legata insieme da un'unica narrazione. La decisa preferenza per l'unità, almeno in una parte della popolazione, contribuisce a spiegare perché tante rivoluzioni liberali o democratiche, a partire dal 1789, siano sfociate in dittature che godevano di ampio sostegno. (p. 87)
*Trump non sa niente della storia americana e quindi non può avere alcuna fede in essa. Non capisce né apprezza il linguaggio dei padri fondatori del suo paese, e quindi non può esserne ispirato. Non credendo che la democrazia americana sia un bene, non ha alcun interesse per un'America che aspiri a essere un modello fra le nazioni. (p. 123)
===Explicit===
Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che la storia può ancora una volta penetrare nelle nostre vite private e trasformarle. Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che visioni alternative delle nostre nazioni cerchaeranno sempre di sedurci. Ma forse, scegliendo la nostra strada nella notte, scopriremo che a esse, insieme, possiamo opporre resistenza.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anne Applebaum, ''Il tramonto della democrazia. {{small|Il fallimento della politica e il fascismo dell'autoritarismo}}'', traduzione di Massimo Parizzi, Mondadori, Milano, ISBN 978-88-04-73788-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Applebaum, Anne Elizabeth}}
[[Categoria:Giornalisti statunitensi]]
[[Categoria:Giornalisti polacchi]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum */
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[[File:Anne Elizabeth Applebaum.jpg|thumb|Anne Elizabeth Applebaum nel 2013]]
'''Anne Elizabeth Applebaum''' (1954 – vivente), giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca.
==Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum==
{{cronologico}}
*Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?<ref>Da {{en}} ''[http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html War in Europe is not a hysterical idea]'', ''washingtonpost.com'', 29 agosto 2014; tradotto in ''[http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/ Bisogna prepararsi a una guerra in Europa?]'', ''Il Post.it'', 31 agosto 2014.</ref>
*I difensori di [[Donald Trump|Trump]] – online ce ne sono molti – dicono di ammirarlo perché lui si dichiara "anti-establishment", fuori dal sistema. Sbagliano: non lo è per niente. Da uomo ricchissimo quale è, Trump vive al centro di un certo tipo di establishment. È però vero che lui è diverso dagli altri politici, almeno in un aspetto: è l'unico che usa in televisione il linguaggio che si trova nei commenti online, sui siti di gossip o nelle più aggressive discussioni di Reddit. Insulti volgari, offese razziste, rabbia esagerata e fatti inventati: tutte cose che sono all'ordine del giorno su una certa parte di Internet. Grazie a Trump tutte queste cose fanno ora parte della politica degli Stati Uniti.<ref name="troll">Da {{en}} [https://www.washingtonpost.com/opinions/trump-and-the-hate-tweeters/2015/08/21/3c863846-4817-11e5-8e7d-9c033e6745d8_story.html ''Donald Trump: Spokesman for birthers, truthers, and Internet trolls''], ''washingtonpost.com'', 21 agosto 2015; tradotto in [http://www.ilpost.it/2015/08/22/donald-trump-internet-troll/ ''Donald Trump, l'idolo dei troll''], ''ilpost.it'', 22 agosto 2015.</ref>
*Trump ha però la particolarità di non essere né di estrema destra né di estrema sinistra: si propone come il portavoce di quelli che scrivono tweet sarcastici e pieni d'odio, dei nichilisti anti-tutto, dei complottisti che scrivono contorti commenti anonimi sui siti d'informazione. Trump ha semplicemente preso l'indignazione di queste persone, portandola da internet alla vita vera.<ref name="troll"/>
*{{NDR|Sull'[[Holodomor]]}} Ciò che accadde in [[Ucraina]] tra il 1932 e il 1933 coincide perfettamente con la definizione di [[genocidio]] di [[Raphael Lemkin]], ma non può rientrare nella formulazione redatta nel 1948 con la [[Convenzione sul genocidio]]. L'[[Unione Sovietica]] contribuì alla stesura di quel documento in modo decisivo proprio al fine di escludere l'[[Olocausto]] ucraino<ref>Citato in ''[https://www.focus.it/cultura/storia/Holodomor-genocidio-carestia-ucraina Holodomor, la strage degli innocenti uccisi dalla fame in Ucraina]'', ''Focus.it'', 20 novembre 2021.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,71/articleid,0180_01_2003_0351_0071_1380187/ Le voglie sovietiche dei soliti «Putin boys»]''|''La Stampa'', 23 dicembre 2003.}}
*I membri più influenti dell'entourage di Putin vengono sempre più spesso reclutati all'interno dei servizi di sicurezza o dell'esercito e le loro opinioni riflettono la loro provenienza. Mettono ancora in dubbio la legittimità dell'iniziativa privata e credono che i grandi progetti statali debbano essere il motore trainante dell'economia russa.
*Diventeranno più comuni i riferimenti al glorioso passato sovietico e l'utilizzo dei simboli sovietici in pubblico. I mass media, che del resto hanno una libertà d'azione ristretta, si faranno sempre più docili. Organizzazioni indipendenti di vario genere saranno vessate da ispettori fiscali o direttamente dall'FSB, l'erede istituzionale del KGB. Gli stranieri non riceveranno minacce, ma nemmeno saranno i benvenuti: ad esempio è improbabile che il complicato processo di ottenimento del visto sia semplificato.
*Nonostante i segni di revival sovietico, i sondaggi dicono che, diversamente dai loro padri e nonni, i giovani russi preferiscono la democrazia all'autocrazia. La nuova generazione cambierà la cultura economica e politica non appena inizierà a entrare nel mercato del lavoro e a votare. L'uso di Internet continuerà ad aumentare. Sempre più russi viaggeranno all'estero. Un confronto tra i giovani e i reticenti leader del Cremlino appare inevitabile.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/10/gulag-che-cosa-resta-di-quella-tragedia.html Gulag. Che cosa resta di quella tragedia]''|''Repubblica.it'', 10 novembre 2006.}}
*Anche se Lenin e Trotsky iniziarono a costruire campi di concentramento per prigionieri politici già a partire dal 1918, fu a [[Isole Soloveckie|Solovetsky]] che si procedette a meccanizzare e riprogettare il campo e fu lì che la polizia segreta sovietica iniziò a sfruttare il lavoro dei prigionieri a servizio dello Stato. E lo Stato ne andava fiero.
*Sappiamo che [[Naftaly Frenkel|Frenkel]] tentò di trasformare il campo in una fonte di profitto istituendo il famigerato sistema che destinava ai prigionieri razioni di cibo differenziate in accordo alla quantità di lavoro portato a termine, realizzando in pratica una selezione dei prigionieri in base alla capacità di sopravvivenza. Relativamente ben nutriti i prigionieri forti si rinvigorivano. Privati del cibo i prigionieri deboli si ammalavano o morivano.
*Tra il 1926 e il 1953, anno della morte di Stalin, circa 18 milioni di prigionieri passarono attraverso il sistema del Gulag. Altri sei o sette milioni furono inviati al confino in località dell'estremo Nord. A milioni si ammalarono, a milioni morirono. I campi contribuirono a creare la paura e la paranoia che caratterizzarono la vita dell'Urss e distorsero l'economia sovietica, concentrando persone e industrie nel nord gelido e inabitabile. Considerando l'orribile ruolo giocato dai campi nella storia dell'Unione Sovietica, ci si domanda come mai in Russia il retaggio del Gulag sia un tema così scarsamente dibattuto. Perché una data come l'ottantesimo anniversario della fondazione dei campi di Solovetsky non viene ricordata? Sorgono disseminati per la Russia vari monumenti a ricordo delle vittime del Gulag, ma non esiste un monumento nazionale o un luogo di lutto. Peggio, a quindici anni dal crollo dell' Unione Sovietica è assente qualunque dibattito pubblico sul gulag.
*In Russia, la memoria dei campi convive confusa con quella di un gran numero di altre atrocità: la guerra, la carestia e la collettivizzazione. La gente spesso mi chiede: «Perché i sopravvissuti dei campi dovrebbero godere di un trattamento privilegiato?». C' è chi poi associa il dibattito sul gulag alle riforme economiche e politiche degli anni '90, giudicate un pasticcio, e si chiede dove tutto questo abbia portato. Assai più significativo è il fatto che la Russia è attualmente governata da ex funzionari del Kgb, eredi diretti degli amministratori del Gulag. In realtà il presidente Vladimir Putin spesso si definisce un [[Cekismo|Chekista]], il termine infame usato per indicare gli appartenenti alla polizia politica di Lenin, precursori del Kgb. Non è nel suo interesse sottolineare il fatto che era membro di un' organizzazione criminale. Tragicamente il mancato confronto con il passato sta ostacolando la formazione della società civile russa e dello stato di diritto. Dopo tutto i capi del Gulag hanno mantenuto le loro dacie e le loro cospicue pensioni. Le vittime del Gulag sono rimaste povere ed emarginate. Agli occhi della maggioranza dei russi oggi è stata una scelta saggia collaborare in passato con il regime. Per analogia, quanto più si imbroglia e si mente, tanto più si è saggi.
*Il fatto che la [[Federal'naja služba bezopasnosti|Fsb]] possa intercettare conversazioni telefoniche ed entrare in abitazioni private senza mandato non turba più di tanto i russi. Né li turba l' inquietante orrore del loro sistema penale. Nel 1998 mi recai a visitare la prigione centrale della città di Arkhangelsk, un tempo una delle capitali del Gulag. Il carcere, risalente a epoca pre-stalinista, sembrava rimasto pressoché immutato. Le celle erano affollate e mal areate, i servizi igienici primitivi. Il responsabile del carcere si strinse nelle spalle. Era tutta questione di soldi, mi disse. I corridoi erano bui perché l' elettricità costava cara, i prigionieri restavano settimane in attesa di processo perché i giudici erano mal pagati. Non mi convinse. Se le prigioni russe hanno ancora l' aspetto che avevano all'epoca di Stalin, se i tribunali e le indagini penali sono una messinscena è in parte perché il passato non tormenta i giudici, i politici o le élite imprenditoriali russe. Ma pochissimi nella Russia di oggi sentono il passato come un fardello o un dovere. Il passato è un brutto sogno da dimenticare. Come un grande vaso di Pandora chiuso in attesa della generazione successiva.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/11/07/trump-non-accettera-sconfitta Donald Trump non accetterà mai la sconfitta]''|Traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 7 novembre 2020.}}
*Per quattro anni queste persone hanno continuato ad applaudirlo a prescindere dal suo comportamento, non tanto perché credessero in tutto ciò che diceva ma perché non credevano in niente. Se tutto è un imbroglio, allora non importa che il presidente sia un bugiardo. Se tutti i politici sono corrotti, perché storcere il naso se anche il presidente è corrotto? Se tutti, da sempre, hanno infranto ogni regola, perché mai non dovrebbe farlo anche il presidente?
*Molti statunitensi avevano perso la fiducia nelle istituzioni ben prima che lui entrasse in politica. Un recente sondaggio indica che metà dell’opinione pubblica non è soddisfatta del sistema politico, mentre un quinto vorrebbe vivere in uno stato governato dai militari. Trump ha sfruttato questo deficit democratico per vincere le elezioni, poi lo ha ampliato costantemente nel corso del suo mandato.
*Trump non è capace di governare, ma da tempo, con l’istinto tipico dei truffatori, ha capito come far crescere la sfiducia e come usare questa sfiducia a proprio vantaggio.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2021/01/08/mondo-stati-uniti-campidoglio Il mondo non guarderà più gli Stati Uniti nello stesso modo]''|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 9 gennaio 2021.}}
*È impossibile ignorare il significato di questo momento e la forza del messaggio inviato ai quattro angoli del pianeta, sia agli amici sia ai nemici della democrazia. Per la reputazione degli Stati Uniti come democrazia stabile, le immagini che stanno facendo il giro del mondo sono molto più dannose di quanto non lo fossero, quarant'anni fa, quelle delle persone che manifestavano contro la guerra in Vietnam, e di sicuro inquietano gli osservatori esterni molto più delle proteste e dei saccheggi che ci sono stati nell'estate del 2020. Diversamente da altri momenti turbolenti della nostra storia, gli eventi del 6 gennaio 2021 non nascono da una disputa politica, da un disaccordo su una guerra all'estero o dagli abusi della polizia, ma fanno parte di un conflitto che ruota intorno alla validità stessa della democrazia. Una folla di persone violente ha sostanzialmente rivendicato il diritto di decidere chi sarà il prossimo presidente. Queste persone sono state incoraggiate non solo da Trump ma anche dai suoi alleati al congresso e dagli estremisti di destra che lo sostengono. Questa folla, almeno per qualche ora, ha avuto la meglio.
*La ''schadenfreude'' sarà l'emozione dominante in capitali come Mosca, Pechino, Teheran, Caracas, Riyadh e Minsk. I leader di quei paesi, seduti in palazzi lussuosi e circondati da guardie del corpo, si godranno le scene che arrivano da Washington, entusiasti nel vedere quanto gli Stati Uniti siano caduti in basso.
*Le vere vittime saranno i cittadini russi, cinesi, iraniani, venezuelani, sauditi e bielorussi. A pagare saranno i dissidenti, gli oppositori e i sostenitori della democrazia che organizzano manifestazioni, protestano e soffrono, sacrificando il loro tempo e in alcuni casi anche la loro vita solo per chiedere il diritto di votare, il diritto di vivere in un paese governato democraticamente e il diritto di godersi tutto ciò che gli statunitensi danno per scontato e a cui Trump non attribuisce nessun valore. Dopo quello che è successo il 6 gennaio, queste persone avranno una speranza in meno, un alleato in meno. La forza dell'esempio degli Stati Uniti sarà meno solida che in passato. Le parole degli statunitensi saranno più difficili da ascoltare.
*Trump ha distrutto, sprecato e compromesso tutto ciò che ha potuto. Trump e i suoi alleati – in senato, nel governo e nei mezzi d'informazione di estrema destra – hanno rotto alleanze costruite con pazienza. Queste persone non comprendono il vero valore della democrazia, e non lo comprenderanno mai.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/venerdi/2021/04/14/news/anne_applebaum_intervista_polonia_e_ungheria_tramonto_democrazia_libro-294436047/ Anne Applebaum: "Polonia e Ungheria, non vi riconosco più"]''|Intervista di Raffaele Oriani, ''Repubblica.it'', 14 aprile 2021.}}
*{{NDR|Sull'[[incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010]]}} Oltre alla scomparsa di gran parte dell'élite politica e militare, quella tragedia provocò un'incredibile fioritura di teorie del complotto che coinvolsero il governo di allora, di cui mio marito era ministro degli Esteri. Alcuni dei nostri amici sposarono quelle menzogne e contribuirono a trasformarle nel carburante politico del partito Diritto e Giustizia che governa oggi in Polonia
*Alla base del successo dei populisti, più che un'ideologia c'è una bugia fondativa: in Polonia il presunto attentato di Smolensk, in Ungheria il complotto di George Soros per un'Europa musulmana, in America i natali africani di Barack Obama. Gli intellettuali servono soprattutto a dare una veste comunicativa a leggende del genere: se si riesce a farle passare per vere, allora il gioco è fatto e l'opinione pubblica potrà credere a tutto o niente a seconda della bisogna.
*Con chi pensa che Obama sia africano, Soros punti a sradicare la nazione ungherese e Joe Biden abbia rubato le elezioni è impossibile, non dico arrivare a un accordo, ma cominciare a parlare. Con chi ha posizioni meno estreme dovremmo invece provare a interloquire, magari ispirandoci ai forum di mediazione post-conflitto.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Da quando è in carica non ha mai attaccato Trump e non parla più di elezioni. Tiene la barra dritta su posti di lavoro e vaccini: esattamente i temi in grado di unire tutti gli americani, populisti, sovranisti o liberali che siano
{{Int|Da ''[https://www.huffingtonpost.it/entry/anne-applebaum-senza-una-destra-liberale-muore-la-democrazia_it_6086af1ae4b003896e07337f "Senza una destra liberale muore la democrazia"]''|''Huffingtonpost.it'', 27 aprile 2021.}}
*Quello che è preoccupante è che molte persone di estrema destra e di estrema sinistra apertamente operino per attaccare i principi della democrazia stessa: sia la libertà di espressione che la libertà di stampa, soprattutto l'indipendenza del sistema giudiziario. La cosa ancor più preoccupante è che sono lo stesso tipo di persone ovunque, anche in contesti differenti linguisticamente e culturalmente, che potremmo definire "nostalgici", "arrabbiati", e con l'idea sbagliata di ricreare una realtà immaginaria.
*C'è bisogno di una forte destra liberale, moderata. Una destra "centrale" che rispetti la democrazia e le sue regole. Nei Paesi in cui questa destra "centrale" scompare, come avvenne nella Germania prima dell'ascesa di Adolf Hitler, viene a crearsi un vuoto, uno spazio politico, che presto verrà occupato dalla destra radicale. Certamente si può considerare la cosa anche dal punto di vista opposto, da sinistra, ma l'esistenza di questa destra "centrale" è realmente cruciale per essere sicuri che le persone si sentano a loro agio nella democrazia, che non la guardino con sospetto o con rabbia, creando un dibattito politico carico di rabbia.
*In quanto alle relazioni con la Russia, [[Joe Biden]] è il primo presidente dalla fine della Guerra Fredda che mostra di non nutrire illusioni. Tutti gli altri, Clinton, Bush, Obama - Trump è in una categoria speciale - credevano nella possibilità di instaurare relazioni migliori dei loro predecessori. Biden, no. La sua esperienza diretta con l'Ucraina è stata fondamentale.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Io penso che stia operando bene, ma il suo principale compito sarà di portare i cittadini americani a discutere delle cose reali. Come migliorare il sistema sanitario, per esempio. O come migliorare le infrastrutture: i ponti, le strade. Ecco, Biden deve fondamentalmente portare gli americani a concentrarsi sulle politiche concrete e non su immaginarie guerre culturali. Se riuscirà a fare questo avrà successo. D'altra parte uno uno dei segni evidenti che questa sia la strada giusta lo dimostra il fatto che il Partito repubblicano non lo stia attaccando sui temi economici, che sono molto popolari, mentre continua ad alimentare campagne politiche di rabbia, anche su argomenti futili come i libri per i bambini, o sul processo per la morte di George Floyd. Temi "emozionali" che i repubblicani perseguono procedendo sulla via tracciata con successo da Trump, mentre si arrestano davanti alle politiche concrete. Sanno bene che l'opinione pubblica non apprezzerebbe gli attacchi sui temi che toccano la loro vita quotidiana.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_gennaio_09/applebaum-l-america-sottovaluta-putin-confusione-disinformazione-fanno-parte-sua-strategia-e5d89890-718b-11ec-9e44-b46b1543546f.shtml Anne Applebaum: «L’America sottovaluta Putin. Confusione e disinformazione fanno parte della sua strategia»]''|Sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], ''Corriere.it'', 9 gennaio 2022.}}
*Rendere difficile la lettura della situazione è parte della strategia di Putin: è una tattica dei leader autoritari.
*Penso che ci sia una vera possibilità di violenza e che sottovalutiamo i russi. Certo la Russia non è potente quanto la Cina, ha una piccola economia, ma la sua intera politica estera è basata sull’idea di indebolirci, di minare l’Europa, l’America, l’Ue, la Nato, Paese per Paese, attraverso la disinformazione e la ricerca di alleati economici e politici per mantenere influenza. Niente di tutto ciò è costoso ma siamo ingenui a ignorarlo e pensare che non conti.
*L’Europa è economicamente potentissima e strategicamente debolissima. I russi e altri hanno potuto approfittarne.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_25/anne-applebaum-guerra-ucraina-putin-intervista-3baf087a-95af-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml Anne Applebaum sulla guerra in Ucraina: «Putin? Non so se ha paura della morte oppure di perdere il potere»]''|Sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 25 febbraio 2022.}}
*Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in Cecenia e decine di migliaia in Siria, dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto
*L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale.
*Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della pandemia. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato
*Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/04/22/news/anne-applebaum-spiega-cosa-significa-vittoria-per-putin-trasformare-l-ucraina-in-un-campo-di-concentramento-3931255/ Anne Applebaum spiega cosa significa "vittoria" per Putin: trasformare l'Ucraina in un campo di concentramento]''|Intervista di Giancarlo Loquenzi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfoglio.it'', 22 aprile 2022.}}
*Bisogna avere presenti gli scenari della Seconda guerra mondiale per farsi un’idea di come siano ridotte molte cittadine a nord della capitale. Ogni casa è distrutta, ogni palazzo bruciato, fosse comuni ovunque, e parliamo comunque di piccole normali cittadine alla periferia di Kyiv. Perciò la gente sa che la guerra non è finita. Inoltre gli ucraini sanno che i russi si stanno riorganizzando e preparando per una seconda ondata di attacchi che potrebbe essere peggiore della prima.
*{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni.
*Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte.
*Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento.
*Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo.
*Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare.
*È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento.
*Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_luglio_16/applebaum-violenza-contro-civili-quello-russia-terrorismo-stato-79bf7e1c-0538-11ed-a4f3-a62944a39429.shtml Guerra in Ucraina, Applebaum: «Violenza contro i civili: quello della Russia è terrorismo di Stato»]''|Intervista di Viviana Mazza sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 22 luglio 2022.}}
*Io penso che siamo arrivati al punto in cui sono necessarie misure più decisive e radicali. E che sì, sia l’ora di riconoscere che la Russia è diventato uno Stato terrorista.
*Chiunque voglia i negoziati adesso si basa su un’idea irrealistica. Putin non negozierà. Invece bisogna continuare ad assicurarsi che gli ucraini abbiano armi e munizioni, come è avvenuto negli ultimi giorni, e dopo i risultati sul campo allora sarà possibile parlare di negoziati...
*Il 90% delle armi e del supporto logistico a Kiev vengono dagli Stati Uniti. Quel che conta davvero è il loro appoggio e non credo verrà meno. L’appoggio europeo è importante anche psicologicamente, ma l’Europa purtroppo ha scelto di non diventare una potenza militare, di difesa e di sicurezza.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/magazine/anne-applebaum/2022/09/15/un-duro-colpo-per-il-regime-russo Un duro colpo per il regime russo]''|Sulla [[controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022]], ''Internazionale.it'', 15 settembre 2022.}}
*Negli ultimi giorni le forze armate ucraine hanno sfondato le linee russe nel nordest del paese, liberando una città dopo l'altra nei territori occupati. Prima Balaklija, poi Kupjansk, quindi Izjum. Questi nomi non diranno molto a un pubblico straniero, ma erano posti irraggiungibili da mesi. Sono caduti in poche ore.
*Lo shock principale non è la tattica adottata dall'Ucraina, ma la risposta della Russia. [...] Le truppe del Cremlino non solo non rispondono agli attacchi: se possono scegliere tra combattere e fuggire, molti soldati scappano il più velocemente possibile.
*Si è creata una nuova realtà: gli ucraini potrebbero vincere questa guerra.
*Non si è mai trattato di una semplice guerra per il territorio, ma di una campagna combattuta con intenzioni genocide. Nei territori occupati i russi hanno torturato e ucciso civili, arrestato e deportato centinaia di migliaia di persone, distrutto teatri, musei, scuole, ospedali. I bombardamenti sulle città ucraine lontane dalla linea del fronte hanno fatto stragi di civili e provocato miliardi di danni materiali. La sola restituzione dei territori non compenserà gli ucraini per questa catastrofica invasione.
*Per dirlo senza tanti giri di parole, è difficile immaginare come la Russia possa soddisfare una qualsiasi di queste richieste finché il suo attuale presidente resterà al potere. Ricordiamo che Vladimir Putin ha messo la distruzione dell'Ucraina al centro della sua politica estera e interna, e al cuore di quella che vuole sia la sua eredità.
*Non ci sarà una "nuova era". L'Unione Sovietica non rivivrà. E quando le élite russe si renderanno conto che il progetto imperiale di Putin non è stato solo un fallimento personale del presidente, ma anche un disastro morale, politico ed economico per l'intero paese, quindi anche per loro, allora la pretesa di Putin di essere il legittimo sovrano della Russia si scioglierà come neve al sole.
*Molte cose dell'attuale sistema politico russo sono strane, e una delle più strane è la totale assenza di un meccanismo di successione. Non solo non abbiamo idea di chi potrebbe sostituire Putin, ma non abbiamo neanche idea di chi potrebbe scegliere questa persona. Nell'Unione Sovietica esisteva un ''[[politburo]]'', un gruppo di persone che teoricamente poteva prendere una decisione del genere, e molto di rado lo faceva. In Russia, invece, non esiste un meccanismo di transizione. Non c'è un delfino. Putin si è perfino rifiutato di permettere ai russi di contemplare un'alternativa al suo squallido e corrotto sistema di potere cleptocratico. Tuttavia, lo ripeto: è inconcepibile che lui possa continuare a governare se il fulcro della sua pretesa di legittimità – la promessa di ricostruire l'Unione Sovietica – si rivela non solo impossibile, ma anche ridicolo.
*La prospettiva di un'instabilità in Russia, una potenza nucleare, terrorizza molti. Ma potrebbe essere ormai inevitabile. E se è questo che sta per succedere, dovremmo prepararci alla cosa, pianificando e pensando a possibilità e pericoli.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/12/06/news/qualche-idea-per-smontare-le-autocrazie-4733020/ Qualche idea per smontare le autocrazie]''|''Ilfoglio.it'', 6 dicembre 2022.}}
*Una giovane iraniana è stata uccisa per aver cantato una canzone della resistenza. Anche i russi hanno vietato agli ucraini di cantare canzoni ucraine. Diversi regimi, stesse tattiche.
*Il Partito comunista cinese ha tenuto un Congresso che ha consolidato il dominio di [[Xi Jinping]], che ora è il dittatore de facto del più grande paese del mondo. Ha raggiunto questa posizione inscenando una “guerra alla corruzione” che si è trasformata in un’epurazione di massa, inventando nuove tattiche di sorveglianza che controllano e monitorano i movimenti, l’attività su internet e gli acquisti della gente comune, distruggendo un potente movimento democratico a Hong Kong e schiacciando la società civile in Cina.
*Oggi le autocrazie non sono gestite da un solo cattivo, ma da reti sofisticate composte da strutture finanziarie cleptocratiche, servizi di sicurezza (militari, polizia, gruppi paramilitari, sorveglianza) e propagandisti professionisti. I membri di queste reti sono collegati all’interno di un determinato paese e tra molti paesi. Le aziende corrotte e controllate dallo stato in una dittatura fanno affari con le aziende corrotte e controllate dallo stato in un’altra dittatura. La polizia di un paese può armare, equipaggiare e addestrare la polizia di un altro.
*Tra gli autocrati moderni ci sono persone che si definiscono comunisti, nazionalisti e teocrati. Il putinismo, il chavismo, il Juche nordcoreano, la Repubblica islamica e il comunismo cinese hanno tutti radici storiche diverse, estetiche diverse. Non c’è nemmeno un unico paese a guidare questo gruppo: a differenza delle alleanze militari o politiche di altri tempi e luoghi, i membri di questo gruppo non operano come un blocco, ma piuttosto come un agglomerato di aziende – chiamiamolo Autocracy Incorporated, o Autocracy Inc. I loro legami non sono cementati da ideali, ma da accordi – accordi pensati per attenuare i boicottaggi economici occidentali o per arricchirsi personalmente. Ecco perché possono operare così facilmente al di là delle linee ideologiche, geografiche e storiche.
*Una volta i leader dell’Unione sovietica, la più potente autocrazia della seconda metà del Ventesimo secolo, si preoccupavano profondamente di come venivano percepiti nel mondo. Promuovevano vigorosamente la superiorità del loro sistema politico e si opponevano quando veniva criticato, arrivando a battere le scarpe sul tavolo delle Nazioni Unite. Oggi, i membri più brutali dell’Autocracy Inc. non si preoccupano se i loro paesi vengono criticati, o da chi. I leader della Birmania o dello Zimbabwe non si battono per nulla che vada oltre l’arricchimento personale e il desiderio di rimanere al potere, per cui non possono sentirsi in imbarazzo. I leader dell’Iran ignorano fieri le opinioni degli infedeli occidentali. I leader di Cuba e Venezuela respingono le dichiarazioni degli stranieri con la motivazione che sono “imperialisti”. I leader di Cina e Russia hanno trascorso un decennio a contestare il linguaggio dei diritti umani usato a lungo dalle istituzioni internazionali, convincendo con successo molte persone in tutto il mondo che questi concetti “occidentali” non si applichino a loro, o che rappresentino un’altra forma di “democrazia”, diversamente definita.
*Impermeabili alle critiche internazionali, gli autocrati moderni non provano alcuna vergogna a essere violenti. Le truppe russe non si preoccupano di nascondere le camere di tortura che hanno costruito o le fosse comuni che hanno riempito. La giunta birmana non si vergogna di uccidere centinaia di manifestanti, compresi giovani adolescenti, nelle strade di Rangoon. Il governo cinese si vanta di aver distrutto il movimento democratico popolare di Hong Kong. Questo tipo di disprezzo può degenerare in quello che l’attivista internazionale Srdja Popovic ha definito il “modello Maduro” di governo, dal nome del leader del Venezuela. Gli autocrati che lo adottano sono “disposti a vedere il loro paese entrare nella categoria degli stati canaglia”, accettando il collasso economico, l’isolamento e la povertà di massa, proprio come ha fatto il Venezuela, se questo è ciò che serve per rimanere al potere. Assad ha applicato il modello Maduro in Siria. E’ quello che fa Lukashenka in Bielorussia. Sembra essere ciò che la leadership talebana aveva in mente quando ha occupato Kabul, ciò che Putin vuole per la Russia. Il loro obiettivo non è creare prosperità o benessere. Il loro obiettivo è arricchire sé stessi e le loro famiglie, e mantenere il controllo.
*A meno che le democrazie non si difendano insieme, le forze dell’autocrazia cercheranno sempre, sempre di minarle. Uso deliberatamente la parola forze, al plurale. Capisco che molti politici americani preferiscano comprensibilmente concentrarsi sulla competizione a lungo termine con la Cina. Ma finché la Russia è governata da Putin, anche la Russia è in guerra con noi. Così come la Bielorussia, la Corea del nord, il Venezuela, l’Iran, il Nicaragua, lo Zimbabwe e potenzialmente molti altri. Anche l’Ungheria e la Turchia, membri della Nato, a volte sostengono i despoti. Potremmo non voler competere con nessuno di loro, e nemmeno preoccuparci molto di loro. Ma a loro importa di noi, e faranno tutto il possibile per indebolirci.
*Se non disponiamo di mezzi per trasmettere i nostri messaggi al mondo autocratico, nessuno li ascolterà. Così come dopo l’11 settembre abbiamo riunito nel dipartimento di Sicurezza nazionale agenzie diverse, ora dobbiamo riunire le diverse parti del governo statunitense che pensano alla comunicazione: non per fare propaganda, ma per raggiungere più persone nel mondo con informazioni migliori e impedire alle autocrazie di distorcerle. I media indipendenti stanno fallendo in tutto il mondo. I social media che li hanno sostituiti sono facilmente attaccabili. Abbiamo bisogno di modi più coraggiosi per competere.
*È ora di riconoscere che il commercio con gli autocrati promuove l’autocrazia, non la democrazia. Questo non significa che le reti commerciali globali debbano essere chiuse, ma solo che non dovremmo farci illusioni su come funzionano realmente e su chi arricchiscono – e monitorare di conseguenza. Le uniche persone che hanno bisogno di tenere segrete le loro case, le loro attività e i loro redditi sono i truffatori e gli evasori fiscali.
*Forse non esiste un ordine mondiale liberale naturale, ma esistono società liberali, paesi aperti e liberi che offrono alle persone maggiori possibilità rispetto alle dittature chiuse. Se il Ventesimo secolo è stato la storia di una lotta lenta e irregolare, conclusasi con la vittoria della democrazia liberale su altre ideologie – comunismo, fascismo, nazionalismo virulento – è vero che il Ventunesimo secolo è, per ora, una storia inversa. Ma c’è anche un altro modo di vedere la cosa. Forse le autocrazie stanno collaborando perché non hanno più fiducia nella loro capacità di combattere da sole i propri movimenti democratici. Forse le autocrazie stanno diventando meno tolleranti perché si rendono conto che i loro avversari hanno argomenti migliori, che la gente li ascolta e che il desiderio di libertà politica non scomparirà mai. Forse i confronti tra gli autocrati e le loro popolazioni stanno diventando più duri proprio perché i movimenti democratici stanno diventando più articolati e meglio organizzati.
*Da decenni stiamo combattendo una guerra culturale tra valori liberali da un lato e forme di nazionalismo muscolare dall’altro. Gli ucraini ci stanno mostrando un modo per avere entrambi. Hanno dimostrato che è possibile essere patrioti e credere in una società aperta, che una democrazia può essere più forte e più feroce dei suoi avversari.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_gennaio_07/anne-applebaum-dobbiamo-immaginarci-vittoria-ucraina-sara-fine-putin-825fab76-8e06-11ed-a8d9-c0827d0f659f.shtml Anne Applebaum: «Dobbiamo immaginarci una vittoria ucraina, sarà la fine di Putin»]''|Intervista di Viviana Mazza, ''Corriere.it'', 7 gennaio 2023.}}
*Io credo che l’unico modo in cui la guerra possa finire — e intendo finire davvero e non riprendere dopo sei mesi o un anno — è se i russi perdono e capiscono di aver perso.
*Onestamente, {{NDR|gli ucraini}} resisterebbero fino a che non esistono più, perché per loro non c’è alcuna forma di resa che non implichi anche la morte.
*Putin non ha fatto la conferenza annuale di fine anno, ha subìto forti critiche della destra nazionalista e i sondaggi dell’opposizione mostrano cambiamenti nell’opinione pubblica contro la guerra, ma non sappiamo se ciò avrà dei risultati nelle politiche del Paese.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_giugno_25/anne-applebaum-putin-sembra-nicola-ii-vive-una-realta-immaginaria-1235aa1c-12c7-11ee-9975-a381d24ea7b4.shtml «Putin sembra Nicola II, vive in una realtà immaginaria»]''|Intervista di Viviana Mazza sulla [[ribellione del Gruppo Wagner]], ''Corriere.it'', 25 giugno 2023.}}
*In Russia c’è solo la propaganda dello Stato, più alcuni media in esilio, perciò non abbiamo buone fonti di informazione.
*La rivolta è stata pianificata ed eseguita molto meglio di quella battaglia: per Bakhmut ci sono voluti 11 mesi, mentre Prigozhin è arrivato a Rostov e Voronezh in meno di 11 ore, aiutato da comandanti e soldati che sembravano aspettare il suo arrivo.
*[[Evgenij Prigožin|Prigozhin]] e i suoi uomini sono motivati dal denaro e dall’interesse personale. Sono furiosi per la corruzione dei pezzi grossi del sistema russo, per gli scarsi equipaggiamenti ricevuti, per l’incredibile numero di vite sacrificate. Non sono cristiani, a loro non importa nulla di Pietro il Grande. Prigozhin sta offrendo loro una spiegazione comoda per la situazione in cui si trovano: non sono riusciti a sconfiggere l’Ucraina perché sono stati traditi dai loro leader.
*Putin ha costruito intorno a sé e all’interno di questo Paese un complicato palazzo di specchi. Ora però gli scontri inevitabili — lo scontro di Putin con la realtà oltre che il suo scontro con Prigozhin — sono giunti al loro culmine.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_agosto_26/morte-prigozhin-anne-applebaum-putin-voleva-finale-show-l-ha-avuto-ma-resta-difficolta-94bd48e2-43e5-11ee-8251-41b16c6fa226.shtml «Putin voleva il finale show e l’ha avuto. Ma resta in difficoltà»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sulla morte di [[Evgenij Prigožin]], ''Corriere.it'', 26 agosto 2023.}}
*Tutti adesso sono ben consapevoli che gli apparati dello Stato li puniranno se dovessero in alcun modo ribellarsi. Ciò vale per i militanti nella Wagner, per chiunque fosse legato a Prigozhin o comunque sia parte del sistema di potere in Russia.
*Prigozhin non è stato avvelenato, non c’è alcunché di segreto o ambiguo nella sua fine. L’aereo del capo della Wagner è volutamente esploso in cielo, hanno ripreso il suo precipitare al suolo in modo spettacolare e molto pubblico. Il messaggio di Putin è diretto per tutti; un minaccioso memento: io sono l’unico al comando, nessuna pietà per gli oppositori. Ma in verità le cose sono diverse: se tu guidi una guerra e sei costretto a licenziare il tuo generale più importante, poi elimini il capo della milizia che ha avuto un ruolo fondamentale nelle tue campagne militari e ha ottenuto successi rilevanti, allora significa che la situazione non è poi così rosea. Traspare che i suoi responsabili militari e della sicurezza interna non sono per nulla soddisfatti. Putin cerca di reagire, ma è evidente che per lui la situazione resta tutt’altro che tranquilla.
*A Mosca devono finalmente accettare che l’Ucraina è uno Stato indipendente e separato dalla Russia. Devono compiere lo stesso percorso che condusse la Francia di de Gaulle a comprendere nel 1962 che l’Algeria era uno Stato sovrano e andava lasciato libero di autogovernarsi. Anche allora non fu una scelta facile, ci furono tanti morti, violenze, provarono persino ad assassinare il presidente francese, ma alla fine gli algerini furono liberi.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/esteri/2024/03/18/news/anne_applebaum_intervista_putin_trump-422326814/ La scrittrice Anne Applebaum: “Trump sostiene Putin perché vuole minare la democrazia americana”]''|Intervista di Paolo Mastrolilli sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Repubblica.it'', 18 marzo 2024.}}
*Non è un’elezione, ma una farsa. L’unico commento positivo possibile è che si tratta di una dimostrazione di quanto sia potente l’idea delle democrazia, al punto che pure i russi devono fingere di averla.
*Ha cercato per due anni di prendersi il Paese e non sta vincendo, nonostante la recente narrativa in questo senso. Oltre 300.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti; ha perso una grande percentuale delle forze armate e dei mezzi militari; il 10% delle capacità di raffinazione del petrolio è stato distrutto dai droni ucraini; il confine occidentale non è sicuro, perché gruppi di partigiani russi sostenuti da Kiev hanno occupato vari villaggi. Perciò no, la guerra è stata un disastro per la Russia. Ovviamente lo è stata anche per l’Ucraina, ma spero che presto il popolo russo lo capisca.
*{{NDR|«Il presidente Biden dice che se Putin vince, attacca l’Europa.»}} Ovviamente lo farà, lo ha detto. Perché dovremmo ignorare quanto dichiarano l’ex presidente Medvedev o la propaganda russa? Minacciano altri paesi europei ogni giorno: Polonia, Stati baltici, Germania, Scandinavia, Gran Bretagna.
*Gli ucraini non possono perdere, perché se smettono di combattere sono tutti morti. Questa idea che se si fermano ci sarà la pace è ridicola. Se lo faranno la guerra si allargherà semplicemente ad altre zone del paese, ci saranno campi di concentramento più grandi, più morti, più bambini deportati in Russia e più caos. Sostenere che se smettiamo i finanziamenti si fermano le violenze è una posizione ingenua o cinica.
*Non ho prove, ma presumo {{NDR|Donald Trump}} voglia l’aiuto della Russia nella campagna presidenziale, come nel 2016. Gira voce che punti su accordi petroliferi con Mosca e ha simpatie politiche per il capo del Cremlino. Spera di minare la democrazia in America e Putin è un modello da seguire, perché lo ha fatto con successo in Russia
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/24_marzo_23/applebaum-l-europa-non-si-illuda-putin-non-vuole-solidarieta-usa-l-attacco-incolparci-817a2818-e953-11ee-919a-5276ae33aa1b.shtml Applebaum: «L'Europa non si illuda. Putin non vuole solidarietà. Usa l'attacco per incolparci»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Corriere.it'', 24 marzo 2024.}}
*Non posso dire con certezza chi siano i responsabili. Ma è chiaro che, indipendentemente da chi abbia sparato, il regime di Putin strumentalizzerà l'attacco per accrescere la repressione in Russia e per intensificare l'aggressione contro l'Ucraina.
*[...] in una regione super-controllata da polizia e servizi di sicurezza come Mosca è davvero curioso che questo gruppo di uomini armati abbia potuto agire in quel modo. Forse sono stati aiutati dal fatto che i comandi russi hanno concentrato il meglio delle loro forze attorno al confine ucraino. In verità, guardano nella direzione sbagliata: mirano a Kiev, che sta solo difendendosi, e non controllano a sufficienza gli estremisti islamici e i terroristi di Isis. Mosca ha scelto di combattere una guerra diversa e ne paga le conseguenze.
*{{NDR|«Cosa sappiamo degli islamici in Russia?»}} Tanti tra loro non hanno dimenticato i crimini russi in Cecenia un quarto di secolo fa e neppure la repressione in Siria a fianco del regime di Bashar Assad. La Russia aiuta le dittature in centro Asia: i suoi soldati hanno le mani sporche di sangue musulmano.
*Putin ha subito usato questo bagno di sangue per incolpare noi occidentali e attaccare l'Ucraina. Ci tengo a ripetere al lettore europeo, e in particolare italiano, che Putin non è interessato ad alcuna forma di dialogo con noi. Putin non cerca la nostra amicizia, non vuole il negoziato per raggiungere un compromesso e non vuole concessioni da parte nostra. Suo obbiettivo principale resta la distruzione dell'Ucraina indipendente e il suo asservimento a Mosca.
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali in Russia del 2024]]}} Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi.
==''Il tramonto della democrazia''==
===Citazioni===
*Se il [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] finì per diventare un organo puramente formale, senza alcun potere, e, più recentemente, un meccanismo che in alcuni Stati conferisce a piccoli gruppi di elettori un'influenza sproporzionata, esso fu concepito in origine come qualcosa di ben diverso: avrebbe dovuto essere una sorta di comitato di revisione, un gruppo d'élite di legislatori e possidenti incaricato di scegliere il presidente rifiutando se necessario, per evitare gli «eccessi della democrazia», la scelta del popolo. (p. 13)
*L'[[autoritarismo]] fa presa, semplicemente, su chi non tollera la complessità, e in questo istinto non c'è assolutamente nulla di intrinsicamente «di sinistra» o «di destra». È un istinto antipluralista, che induce a diffidare di coloro che la pensano diversamente e crea un'allergia per i dibattiti accesi. (p. 14)
*I conservatori britannici, i repubblicani americani, gli anticomunisti dell'Europa orientale, i cristiano-democratici tedeschi e i gollisti francesi provengono da tradizioni diverse, ma in quanto gruppo erano tutti fedeli, almeno fino a epoca recente, non solo alla democrazia rappresentativa, ma alla tolleranza religiosa, all'indipendenza della magistratura, alla libertà di stampa e di parola, all'integrazione economica, alle istituzioni internazionali, all'alleanza transatlantica e a un'idea politica di «Occidente».<br>La nuova destra, invece, non vuole affatto conservare o preservare ciò che esiste. Nell'Europa continentale disprezza i democratici cristiani, che dopo l'incubo della seconda guerra mondiale usarono la loro base politica nella Chiesa per fondare l'Unione europea. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rotto con il vecchio conservatorismo burkeano con la c minuscola, che diffida dei rapidi cambiamenti in tutte le loro forme. Sebbene odi il termine, la nuova destra è più bolscevica che burkeana: è composta da uomini e donne decisi a rovesciare, aggirare o minare le istituzioni esistenti, distruggere ciò che esiste. (p. 17)
*A differenza del marxismo, lo Stato illiberale monopartitico non è una filosofia. È un meccanismo per il potere e funziona benissimo con numerose ideologie. Funziona perché definisce con chiarezza chi può divenire l'élite: l'élite politica, l'élite culturale, l'élite finanziaria. (p. 19)
*Lo Stato monopartitico di Lenin [...] rovesciò l'ordine aristocratico, ma non lo sostituì con un modello competitivo. Lo Stato monopartitico bolscevico non era solo antidemocratico; era anche anticompetitivo e antimeritocratico. I posti nelle università e nella pubblica amministrazione e i ruoli nel governo e nell'industria non andavano ai più volenterosi o capaci: andavano ai più fedeli. Non si faceva carriera grazie al talento o all'industriosità, ma alla disponibilità a conformarsi alle regole del partito. Se queste regole cambiarono da un periodo all'altro, avevano tuttavia una certa coerenza. Escludevano generalmente i membri dell'ex élite al potere e i loro figli, nonché gruppi etnici sospetti. Favorivano chi proveniva dalla classe operaia. Soprattutto, favorivano chi professava ad alta voce la propria fede nel parito, frequentava le sue riunioni e partecipava a manifestazioni pubbliche di entusiasmo. (p. 20)
*I movimenti politici polarizzanti dell'Europa del XXI secolo [...] non si basano su un'ideologia vera e propria, per cui non hanno bisogno di usare la violenza o il terrore poliziesco. Vogliono che i loro «chierici» li difendano, ma non li obbligano a dichiarare che il nero è bianco, che la guerra è pace e che le fattorie statali hanno raggiunto il 1000 per cento della produzione stabilita dal piano. Per la maggior parte non ricorrono a una propaganda in conflitto con la realtà di tutti i giorni. Eppure hanno tutti a fondamento, se non una Grande Bugia, quella che, come mi ha detto una volta lo storico Timothy Snyder, dovrebbe essere chiamata una Bugia di Media Grandezza. In altre parole, tutti sollecitano i loro seguaci a aderire, almeno per parte del tempo, a una realtà alternativa. A volte tale realtà alternativa si sviluppa organicamente; più spesso viene costruita con cura, con l'aiuto delle moderne tecniche di marketing, della segmentazione del pubblico e di campagne sui social media. (pp. 31-32)
*La presa emotiva di una [[teoria del complotto]] è dovuta alla sua semplicità. Essa spiega fenomeni complessi, rende conto del caso e di accidenti, offre al credente la gratificante sensazione di avere un accesso speciale e privilegiato alla verità. Per coloro che divengono i guardiani dello Stato a partito unico, la ripetizione di tali teorie del complotto offre anche un'altra ricompensa: il potere. (p. 37)
*Il metodo di [[Viktor Orbán|Orbán]] funziona. Se sollevi questioni che suscitano emozioni e ti atteggi a difensore della civiltà occidentale, specialmente all'estero, nessuno si accorgerà del nepotismo e della corruzione in patria. (p. 43)
*Ex Iugoslavia a parte, dopo il 1989 in Europa centrale non si assistette a nessuna ondata autoritario-nazionalista e antidemocratica. Il fenomeno è più recente, dell'ultimo decennio. E non è dovuto a mistici «fantasmi del passato», bensì a specifiche azioni di persone cui le loro democrazie non piacevano. Non piacevano perché erano troppo deboli o troppo imitative, troppo indecise o troppo individualiste, o perché al loro interno esse non stavano facendo personalmente carriera abbastanza in fretta. (p. 45)
*Il linguaggio usato dall'estrema destra europea, con il suo appello alla «rivoluzione» contro le «élite» e i suoi sogni di violenza «purificatrice» e scontri culturali apocalittici, è talmente simile al linguaggio utilizzato un tempo dall'estrema sinistra europea da destare inquietudine. (p. 47)
*{{NDR|Su [[Boris Johnson]]}} La sua specialità erano storie divertenti, semivere, costruite a partire da un granello (e a volte meno) di verità, che mettevano in ridicolo la UE dipingendola invariabilmente come una fabbrica di follie normative. I suoi articoli avevano titoli quali ''Minaccia per le salsicce rosa britanniche'', e riferivano (false) voci secondo cui i burocratici di Bruxelles, per esempio, si apprestavano a mettere al bando gli autobus a due piani o le patatine di cocktail di gamberi. Benché chi sapeva come stavano le cose ne ridesse, quelle frottole avevano un impatto. Altri direttori chiesero ai propri corrispondenti da Bruxelles di scoprire storie dello stesso genere; e i tabloid si affrettarono a mettersi al passo. Anno dopo anno, quel tipo di narrazione contribuì a diffondere un sentimento di sfiducia per la UE che avrebbe aperto la strada, molto tempo dopo, alla Brexit. (pp. 49-50)
*Nessuno nella UE imponeva regole alla Gran Bretagna: le direttive europee erano concordate e ognuna di esse era stata accettata da un rappresentante o diplomatico britannico. Per quanto il Regno Unito non l'avesse avuta vinta in tutte le discussioni – nessun paese vi è mai riuscito –, non c'era nessuna «mafia di Bruxelles» che lo avesse costretto a fare cose che non voleva fare. (p. 53)
*Non sono mancati i commenti sul narcisismo fuori misura di Johnson, in effetti divorante, come sulla sua altrettanto notevole pigrizia. Il debole che nutre per le montature è ben noto. All'inizio della sua carriera fu licenziato dal «Times» di Londra per essersi inventato delle citazioni e nel 2004 fu espulso dal gabinetto ombra per avere mentito. L'aura di impotenza che lo circonda, attentamente studiata, nasconde una vena di crudeltà: con una serie di relazioni, intrattenute con incredibile sfacciataggine in pubblico, ha distrutto sia il suo primo sia il suo secondo matrimonio, quest'ultimo durato un quarto di secolo, nonché la vita di tante altre donne. (p. 55)
*Nel «normale» procedere degli eventi, in un mondo senza Brexit, Boris Johnson non sarebbe forse mai divenuto primo ministro. Il partito che aveva eletto David Cameron, un centrista moderato, dedito alla «disintossicazione» del Partito conservatore dopo una serie di leader dai toni rabbiosi, avrebbe avuto difficoltà a scegliere una figura rischiosa come Johnson, con la sua storia di gaffe, licenziamenti e scandali sessuali. Egli divenne il leader dei tory perché i tory non sapevano cos'altro fare. La partita di rugby e la mischia c'erano state, e qualcuno s'era effettivamente lasciato scappare la palla. (p. 57)
*Sia nella campagna dell'establishment conservatore «Vote Leave», guidata da Johnson e dal suo collega tory Michael Gove, sia in quella dell'UKIP guidata da [[Nigel Farage]] si dissero bugie. Se lasciassimo la UE, dichiarò Johnson, ci troveremmo con 350 milioni di sterline in più alla settimana – una cifra immaginaria – per il servizio sanitario nazionale. Se rimanessimo nella UE saremmo costretti ad accettare che la Turchia ne divenga un membro: affermazione anche questa falsa. Farage apparve di fronte a un manifesto che mostrava enormi folle di siriani in cammino verso l'Europa, anche se non c'era alcun motivo per cui qualcuno di essi dovesse finire nel Regno Unito, che non faceva parte dell'area Schengen, la zona d'Europa senza frontiere. Più tardi, in un'intervista, Cummings avrebbe paragonato quella campagna alla «propaganda sovietica». (p. 70)
*Nella campagna «Vote Leave» si ricorse all'imbroglio: si infransero le leggi elettorali per spendere più soldi in pubblicità mirate su Facebook. Agli amanti degli animali vennero mostrate fotografie di toreri spagnoli; agli amanti del tè fu fatta vedere una mano, contrassegnata da una bandiera della UE, in procinto di afferrare una tazza da tè britannica accanto a un furioso slogan: «L'Unione europea vuole uccidere la nostra tazza da tè». A questi fini, oltretutto, la campagna Vote Leave utilizzò i dati rubati dalla Cambridge Analytica. Tutte le campagne per la Brexit trassero beneficio dalle operazioni di ''trolling'' russe, anche se queste ultime si limitarono perlopiù a echeggiare quello che «Vote Leave» stava già facendo comunque. Il clima in cui si svolse la campagna fu il peggiore della storia moderna della Gran Bretagna. (p. 71)
*Per quanto in teoria sostenessero la democrazia, parecchi ''brexiteers'', specie quelli che lavoravano per la stampa sensazionalistica, erano in pratica disgustati dalle istituzioni democratiche del Regno Unito. Quando tre giudici britannici sentenziarono, nel novembre 2016, che il Parlamento avrebbe dovuto dare il suo consenso prima che il governo potesse ritirarsi ufficialmente dalla UE, il «Daily Mail», quotidiano diretto da ''brexiteers'', pubblicò una prima pagina straordinaria: le foto dei tre giudici in toga e parrucca sotto il titolo ''Nemici del popolo''. (p. 72)
*Com'era inevitabile, il processo di tirare fuori la Gran Bretagna da quarant'anni di trattati si rivelò molto più complicato di quanto semplicistici slogan elettorali avessero promesso. Apparve evidente che pochissimi conservatori nostalgici capivano realmente l'Europa e la politica europea, e le loro previsioni su quello che sarebbe successo con la vittoria referendaria si rivelarono tutte sbagliate. Heffer scrisse un editoriale in cui sosteneva che la Brexit avrebbe portato a un'ondata di analoghi referendum in altri paesi europei; in realtà essa non fece che accrescere il sostegno alla UE. Subito dopo il voto un conservatore membro della Camera dei Lord mi disse di aver parlato personalmente con i maggiori industriali tedeschi, i quali gli avevano assicurato che qualunque accordo raggiunto sarebbe stato favorevole alla Gran Bretagna. In realtà, i maggiori industriali tedeschi iniziarono a parlare di disinvestire dal Regno Unito. Durante la campagna referendaria nessuno aveva minimamente pensato all'Irlanda del Nord, né alla necessità, se la Gran Bretagna fosse uscita dal mercato unico, di ripristinare una frontiera doganale britannico-irlandese. Non appena le trattative cominciarono, tali problemi si rivelarono immediatamente i più centrali. (p. 73)
*Se la gente è spesso attratta da idee autoritarie è perché la complessità la infastidisce. Le divisioni non le piacciono. Preferisce l'unità. Un improvviso emergere di diversità, diversità di opinione, diversità di esperienze, la manda in collera. E cerca soluzioni in un nuovo linguaggio politico che la faccia sentire più sicura e protetta. (p. 85)
*Lo strepito delle discussioni, i costanti mormorii di disaccordo possono irritare chi preferisce vivere in una società legata insieme da un'unica narrazione. La decisa preferenza per l'unità, almeno in una parte della popolazione, contribuisce a spiegare perché tante rivoluzioni liberali o democratiche, a partire dal 1789, siano sfociate in dittature che godevano di ampio sostegno. (p. 87)
*Trump non sa niente della storia americana e quindi non può avere alcuna fede in essa. Non capisce né apprezza il linguaggio dei padri fondatori del suo paese, e quindi non può esserne ispirato. Non credendo che la democrazia americana sia un bene, non ha alcun interesse per un'America che aspiri a essere un modello fra le nazioni. (p. 123)
===Explicit===
Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che la storia può ancora una volta penetrare nelle nostre vite private e trasformarle. Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che visioni alternative delle nostre nazioni cerchaeranno sempre di sedurci. Ma forse, scegliendo la nostra strada nella notte, scopriremo che a esse, insieme, possiamo opporre resistenza.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anne Applebaum, ''Il tramonto della democrazia. {{small|Il fallimento della politica e il fascismo dell'autoritarismo}}'', traduzione di Massimo Parizzi, Mondadori, Milano, ISBN 978-88-04-73788-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
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[[Categoria:Giornalisti statunitensi]]
[[Categoria:Giornalisti polacchi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti polacchi]]
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2024-04-26T06:15:47Z
Mariomassone
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text/x-wiki
[[File:Anne Elizabeth Applebaum.jpg|thumb|Anne Elizabeth Applebaum nel 2013]]
'''Anne Elizabeth Applebaum''' (1954 – vivente), giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca.
==Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum==
{{cronologico}}
*Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?<ref>Da {{en}} ''[http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html War in Europe is not a hysterical idea]'', ''washingtonpost.com'', 29 agosto 2014; tradotto in ''[http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/ Bisogna prepararsi a una guerra in Europa?]'', ''Il Post.it'', 31 agosto 2014.</ref>
*I difensori di [[Donald Trump|Trump]] – online ce ne sono molti – dicono di ammirarlo perché lui si dichiara "anti-establishment", fuori dal sistema. Sbagliano: non lo è per niente. Da uomo ricchissimo quale è, Trump vive al centro di un certo tipo di establishment. È però vero che lui è diverso dagli altri politici, almeno in un aspetto: è l'unico che usa in televisione il linguaggio che si trova nei commenti online, sui siti di gossip o nelle più aggressive discussioni di Reddit. Insulti volgari, offese razziste, rabbia esagerata e fatti inventati: tutte cose che sono all'ordine del giorno su una certa parte di Internet. Grazie a Trump tutte queste cose fanno ora parte della politica degli Stati Uniti.<ref name="troll">Da {{en}} [https://www.washingtonpost.com/opinions/trump-and-the-hate-tweeters/2015/08/21/3c863846-4817-11e5-8e7d-9c033e6745d8_story.html ''Donald Trump: Spokesman for birthers, truthers, and Internet trolls''], ''washingtonpost.com'', 21 agosto 2015; tradotto in [http://www.ilpost.it/2015/08/22/donald-trump-internet-troll/ ''Donald Trump, l'idolo dei troll''], ''ilpost.it'', 22 agosto 2015.</ref>
*Trump ha però la particolarità di non essere né di estrema destra né di estrema sinistra: si propone come il portavoce di quelli che scrivono tweet sarcastici e pieni d'odio, dei nichilisti anti-tutto, dei complottisti che scrivono contorti commenti anonimi sui siti d'informazione. Trump ha semplicemente preso l'indignazione di queste persone, portandola da internet alla vita vera.<ref name="troll"/>
*{{NDR|Sull'[[Holodomor]]}} Ciò che accadde in [[Ucraina]] tra il 1932 e il 1933 coincide perfettamente con la definizione di [[genocidio]] di [[Raphael Lemkin]], ma non può rientrare nella formulazione redatta nel 1948 con la [[Convenzione sul genocidio]]. L'[[Unione Sovietica]] contribuì alla stesura di quel documento in modo decisivo proprio al fine di escludere l'[[Olocausto]] ucraino<ref>Citato in ''[https://www.focus.it/cultura/storia/Holodomor-genocidio-carestia-ucraina Holodomor, la strage degli innocenti uccisi dalla fame in Ucraina]'', ''Focus.it'', 20 novembre 2021.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,71/articleid,0180_01_2003_0351_0071_1380187/ Le voglie sovietiche dei soliti «Putin boys»]''|''La Stampa'', 23 dicembre 2003.}}
*I membri più influenti dell'entourage di Putin vengono sempre più spesso reclutati all'interno dei servizi di sicurezza o dell'esercito e le loro opinioni riflettono la loro provenienza. Mettono ancora in dubbio la legittimità dell'iniziativa privata e credono che i grandi progetti statali debbano essere il motore trainante dell'economia russa.
*Diventeranno più comuni i riferimenti al glorioso passato sovietico e l'utilizzo dei simboli sovietici in pubblico. I mass media, che del resto hanno una libertà d'azione ristretta, si faranno sempre più docili. Organizzazioni indipendenti di vario genere saranno vessate da ispettori fiscali o direttamente dall'FSB, l'erede istituzionale del KGB. Gli stranieri non riceveranno minacce, ma nemmeno saranno i benvenuti: ad esempio è improbabile che il complicato processo di ottenimento del visto sia semplificato.
*Nonostante i segni di revival sovietico, i sondaggi dicono che, diversamente dai loro padri e nonni, i giovani russi preferiscono la democrazia all'autocrazia. La nuova generazione cambierà la cultura economica e politica non appena inizierà a entrare nel mercato del lavoro e a votare. L'uso di Internet continuerà ad aumentare. Sempre più russi viaggeranno all'estero. Un confronto tra i giovani e i reticenti leader del Cremlino appare inevitabile.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/10/gulag-che-cosa-resta-di-quella-tragedia.html Gulag. Che cosa resta di quella tragedia]''|''Repubblica.it'', 10 novembre 2006.}}
*Anche se Lenin e Trotsky iniziarono a costruire campi di concentramento per prigionieri politici già a partire dal 1918, fu a [[Isole Soloveckie|Solovetsky]] che si procedette a meccanizzare e riprogettare il campo e fu lì che la polizia segreta sovietica iniziò a sfruttare il lavoro dei prigionieri a servizio dello Stato. E lo Stato ne andava fiero.
*Sappiamo che [[Naftaly Frenkel|Frenkel]] tentò di trasformare il campo in una fonte di profitto istituendo il famigerato sistema che destinava ai prigionieri razioni di cibo differenziate in accordo alla quantità di lavoro portato a termine, realizzando in pratica una selezione dei prigionieri in base alla capacità di sopravvivenza. Relativamente ben nutriti i prigionieri forti si rinvigorivano. Privati del cibo i prigionieri deboli si ammalavano o morivano.
*Tra il 1926 e il 1953, anno della morte di Stalin, circa 18 milioni di prigionieri passarono attraverso il sistema del Gulag. Altri sei o sette milioni furono inviati al confino in località dell'estremo Nord. A milioni si ammalarono, a milioni morirono. I campi contribuirono a creare la paura e la paranoia che caratterizzarono la vita dell'Urss e distorsero l'economia sovietica, concentrando persone e industrie nel nord gelido e inabitabile. Considerando l'orribile ruolo giocato dai campi nella storia dell'Unione Sovietica, ci si domanda come mai in Russia il retaggio del Gulag sia un tema così scarsamente dibattuto. Perché una data come l'ottantesimo anniversario della fondazione dei campi di Solovetsky non viene ricordata? Sorgono disseminati per la Russia vari monumenti a ricordo delle vittime del Gulag, ma non esiste un monumento nazionale o un luogo di lutto. Peggio, a quindici anni dal crollo dell' Unione Sovietica è assente qualunque dibattito pubblico sul gulag.
*In Russia, la memoria dei campi convive confusa con quella di un gran numero di altre atrocità: la guerra, la carestia e la collettivizzazione. La gente spesso mi chiede: «Perché i sopravvissuti dei campi dovrebbero godere di un trattamento privilegiato?». C' è chi poi associa il dibattito sul gulag alle riforme economiche e politiche degli anni '90, giudicate un pasticcio, e si chiede dove tutto questo abbia portato. Assai più significativo è il fatto che la Russia è attualmente governata da ex funzionari del Kgb, eredi diretti degli amministratori del Gulag. In realtà il presidente Vladimir Putin spesso si definisce un [[Cekismo|Chekista]], il termine infame usato per indicare gli appartenenti alla polizia politica di Lenin, precursori del Kgb. Non è nel suo interesse sottolineare il fatto che era membro di un' organizzazione criminale. Tragicamente il mancato confronto con il passato sta ostacolando la formazione della società civile russa e dello stato di diritto. Dopo tutto i capi del Gulag hanno mantenuto le loro dacie e le loro cospicue pensioni. Le vittime del Gulag sono rimaste povere ed emarginate. Agli occhi della maggioranza dei russi oggi è stata una scelta saggia collaborare in passato con il regime. Per analogia, quanto più si imbroglia e si mente, tanto più si è saggi.
*Il fatto che la [[Federal'naja služba bezopasnosti|Fsb]] possa intercettare conversazioni telefoniche ed entrare in abitazioni private senza mandato non turba più di tanto i russi. Né li turba l' inquietante orrore del loro sistema penale. Nel 1998 mi recai a visitare la prigione centrale della città di Arkhangelsk, un tempo una delle capitali del Gulag. Il carcere, risalente a epoca pre-stalinista, sembrava rimasto pressoché immutato. Le celle erano affollate e mal areate, i servizi igienici primitivi. Il responsabile del carcere si strinse nelle spalle. Era tutta questione di soldi, mi disse. I corridoi erano bui perché l' elettricità costava cara, i prigionieri restavano settimane in attesa di processo perché i giudici erano mal pagati. Non mi convinse. Se le prigioni russe hanno ancora l' aspetto che avevano all'epoca di Stalin, se i tribunali e le indagini penali sono una messinscena è in parte perché il passato non tormenta i giudici, i politici o le élite imprenditoriali russe. Ma pochissimi nella Russia di oggi sentono il passato come un fardello o un dovere. Il passato è un brutto sogno da dimenticare. Come un grande vaso di Pandora chiuso in attesa della generazione successiva.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/11/07/trump-non-accettera-sconfitta Donald Trump non accetterà mai la sconfitta]''|Traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 7 novembre 2020.}}
*Per quattro anni queste persone hanno continuato ad applaudirlo a prescindere dal suo comportamento, non tanto perché credessero in tutto ciò che diceva ma perché non credevano in niente. Se tutto è un imbroglio, allora non importa che il presidente sia un bugiardo. Se tutti i politici sono corrotti, perché storcere il naso se anche il presidente è corrotto? Se tutti, da sempre, hanno infranto ogni regola, perché mai non dovrebbe farlo anche il presidente?
*Molti statunitensi avevano perso la fiducia nelle istituzioni ben prima che lui entrasse in politica. Un recente sondaggio indica che metà dell’opinione pubblica non è soddisfatta del sistema politico, mentre un quinto vorrebbe vivere in uno stato governato dai militari. Trump ha sfruttato questo deficit democratico per vincere le elezioni, poi lo ha ampliato costantemente nel corso del suo mandato.
*Trump non è capace di governare, ma da tempo, con l’istinto tipico dei truffatori, ha capito come far crescere la sfiducia e come usare questa sfiducia a proprio vantaggio.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2021/01/08/mondo-stati-uniti-campidoglio Il mondo non guarderà più gli Stati Uniti nello stesso modo]''|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 9 gennaio 2021.}}
*È impossibile ignorare il significato di questo momento e la forza del messaggio inviato ai quattro angoli del pianeta, sia agli amici sia ai nemici della democrazia. Per la reputazione degli Stati Uniti come democrazia stabile, le immagini che stanno facendo il giro del mondo sono molto più dannose di quanto non lo fossero, quarant'anni fa, quelle delle persone che manifestavano contro la guerra in Vietnam, e di sicuro inquietano gli osservatori esterni molto più delle proteste e dei saccheggi che ci sono stati nell'estate del 2020. Diversamente da altri momenti turbolenti della nostra storia, gli eventi del 6 gennaio 2021 non nascono da una disputa politica, da un disaccordo su una guerra all'estero o dagli abusi della polizia, ma fanno parte di un conflitto che ruota intorno alla validità stessa della democrazia. Una folla di persone violente ha sostanzialmente rivendicato il diritto di decidere chi sarà il prossimo presidente. Queste persone sono state incoraggiate non solo da Trump ma anche dai suoi alleati al congresso e dagli estremisti di destra che lo sostengono. Questa folla, almeno per qualche ora, ha avuto la meglio.
*La ''schadenfreude'' sarà l'emozione dominante in capitali come Mosca, Pechino, Teheran, Caracas, Riyadh e Minsk. I leader di quei paesi, seduti in palazzi lussuosi e circondati da guardie del corpo, si godranno le scene che arrivano da Washington, entusiasti nel vedere quanto gli Stati Uniti siano caduti in basso.
*Le vere vittime saranno i cittadini russi, cinesi, iraniani, venezuelani, sauditi e bielorussi. A pagare saranno i dissidenti, gli oppositori e i sostenitori della democrazia che organizzano manifestazioni, protestano e soffrono, sacrificando il loro tempo e in alcuni casi anche la loro vita solo per chiedere il diritto di votare, il diritto di vivere in un paese governato democraticamente e il diritto di godersi tutto ciò che gli statunitensi danno per scontato e a cui Trump non attribuisce nessun valore. Dopo quello che è successo il 6 gennaio, queste persone avranno una speranza in meno, un alleato in meno. La forza dell'esempio degli Stati Uniti sarà meno solida che in passato. Le parole degli statunitensi saranno più difficili da ascoltare.
*Trump ha distrutto, sprecato e compromesso tutto ciò che ha potuto. Trump e i suoi alleati – in senato, nel governo e nei mezzi d'informazione di estrema destra – hanno rotto alleanze costruite con pazienza. Queste persone non comprendono il vero valore della democrazia, e non lo comprenderanno mai.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/venerdi/2021/04/14/news/anne_applebaum_intervista_polonia_e_ungheria_tramonto_democrazia_libro-294436047/ Anne Applebaum: "Polonia e Ungheria, non vi riconosco più"]''|Intervista di Raffaele Oriani, ''Repubblica.it'', 14 aprile 2021.}}
*{{NDR|Sull'[[incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010]]}} Oltre alla scomparsa di gran parte dell'élite politica e militare, quella tragedia provocò un'incredibile fioritura di teorie del complotto che coinvolsero il governo di allora, di cui mio marito era ministro degli Esteri. Alcuni dei nostri amici sposarono quelle menzogne e contribuirono a trasformarle nel carburante politico del partito Diritto e Giustizia che governa oggi in Polonia
*Alla base del successo dei populisti, più che un'ideologia c'è una bugia fondativa: in Polonia il presunto attentato di Smolensk, in Ungheria il complotto di George Soros per un'Europa musulmana, in America i natali africani di Barack Obama. Gli intellettuali servono soprattutto a dare una veste comunicativa a leggende del genere: se si riesce a farle passare per vere, allora il gioco è fatto e l'opinione pubblica potrà credere a tutto o niente a seconda della bisogna.
*Con chi pensa che Obama sia africano, Soros punti a sradicare la nazione ungherese e Joe Biden abbia rubato le elezioni è impossibile, non dico arrivare a un accordo, ma cominciare a parlare. Con chi ha posizioni meno estreme dovremmo invece provare a interloquire, magari ispirandoci ai forum di mediazione post-conflitto.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Da quando è in carica non ha mai attaccato Trump e non parla più di elezioni. Tiene la barra dritta su posti di lavoro e vaccini: esattamente i temi in grado di unire tutti gli americani, populisti, sovranisti o liberali che siano
{{Int|Da ''[https://www.huffingtonpost.it/entry/anne-applebaum-senza-una-destra-liberale-muore-la-democrazia_it_6086af1ae4b003896e07337f "Senza una destra liberale muore la democrazia"]''|''Huffingtonpost.it'', 27 aprile 2021.}}
*Quello che è preoccupante è che molte persone di estrema destra e di estrema sinistra apertamente operino per attaccare i principi della democrazia stessa: sia la libertà di espressione che la libertà di stampa, soprattutto l'indipendenza del sistema giudiziario. La cosa ancor più preoccupante è che sono lo stesso tipo di persone ovunque, anche in contesti differenti linguisticamente e culturalmente, che potremmo definire "nostalgici", "arrabbiati", e con l'idea sbagliata di ricreare una realtà immaginaria.
*C'è bisogno di una forte destra liberale, moderata. Una destra "centrale" che rispetti la democrazia e le sue regole. Nei Paesi in cui questa destra "centrale" scompare, come avvenne nella Germania prima dell'ascesa di Adolf Hitler, viene a crearsi un vuoto, uno spazio politico, che presto verrà occupato dalla destra radicale. Certamente si può considerare la cosa anche dal punto di vista opposto, da sinistra, ma l'esistenza di questa destra "centrale" è realmente cruciale per essere sicuri che le persone si sentano a loro agio nella democrazia, che non la guardino con sospetto o con rabbia, creando un dibattito politico carico di rabbia.
*In quanto alle relazioni con la Russia, [[Joe Biden]] è il primo presidente dalla fine della Guerra Fredda che mostra di non nutrire illusioni. Tutti gli altri, Clinton, Bush, Obama - Trump è in una categoria speciale - credevano nella possibilità di instaurare relazioni migliori dei loro predecessori. Biden, no. La sua esperienza diretta con l'Ucraina è stata fondamentale.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Io penso che stia operando bene, ma il suo principale compito sarà di portare i cittadini americani a discutere delle cose reali. Come migliorare il sistema sanitario, per esempio. O come migliorare le infrastrutture: i ponti, le strade. Ecco, Biden deve fondamentalmente portare gli americani a concentrarsi sulle politiche concrete e non su immaginarie guerre culturali. Se riuscirà a fare questo avrà successo. D'altra parte uno uno dei segni evidenti che questa sia la strada giusta lo dimostra il fatto che il Partito repubblicano non lo stia attaccando sui temi economici, che sono molto popolari, mentre continua ad alimentare campagne politiche di rabbia, anche su argomenti futili come i libri per i bambini, o sul processo per la morte di George Floyd. Temi "emozionali" che i repubblicani perseguono procedendo sulla via tracciata con successo da Trump, mentre si arrestano davanti alle politiche concrete. Sanno bene che l'opinione pubblica non apprezzerebbe gli attacchi sui temi che toccano la loro vita quotidiana.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_gennaio_09/applebaum-l-america-sottovaluta-putin-confusione-disinformazione-fanno-parte-sua-strategia-e5d89890-718b-11ec-9e44-b46b1543546f.shtml Anne Applebaum: «L’America sottovaluta Putin. Confusione e disinformazione fanno parte della sua strategia»]''|Sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], ''Corriere.it'', 9 gennaio 2022.}}
*Rendere difficile la lettura della situazione è parte della strategia di Putin: è una tattica dei leader autoritari.
*Penso che ci sia una vera possibilità di violenza e che sottovalutiamo i russi. Certo la Russia non è potente quanto la Cina, ha una piccola economia, ma la sua intera politica estera è basata sull’idea di indebolirci, di minare l’Europa, l’America, l’Ue, la Nato, Paese per Paese, attraverso la disinformazione e la ricerca di alleati economici e politici per mantenere influenza. Niente di tutto ciò è costoso ma siamo ingenui a ignorarlo e pensare che non conti.
*L’Europa è economicamente potentissima e strategicamente debolissima. I russi e altri hanno potuto approfittarne.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_25/anne-applebaum-guerra-ucraina-putin-intervista-3baf087a-95af-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml Anne Applebaum sulla guerra in Ucraina: «Putin? Non so se ha paura della morte oppure di perdere il potere»]''|Sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 25 febbraio 2022.}}
*Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in Cecenia e decine di migliaia in Siria, dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto
*L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale.
*Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della pandemia. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato
*Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/04/22/news/anne-applebaum-spiega-cosa-significa-vittoria-per-putin-trasformare-l-ucraina-in-un-campo-di-concentramento-3931255/ Anne Applebaum spiega cosa significa "vittoria" per Putin: trasformare l'Ucraina in un campo di concentramento]''|Intervista di Giancarlo Loquenzi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfoglio.it'', 22 aprile 2022.}}
*Bisogna avere presenti gli scenari della Seconda guerra mondiale per farsi un’idea di come siano ridotte molte cittadine a nord della capitale. Ogni casa è distrutta, ogni palazzo bruciato, fosse comuni ovunque, e parliamo comunque di piccole normali cittadine alla periferia di Kyiv. Perciò la gente sa che la guerra non è finita. Inoltre gli ucraini sanno che i russi si stanno riorganizzando e preparando per una seconda ondata di attacchi che potrebbe essere peggiore della prima.
*{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni.
*Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte.
*Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento.
*Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo.
*Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare.
*È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento.
*Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_luglio_16/applebaum-violenza-contro-civili-quello-russia-terrorismo-stato-79bf7e1c-0538-11ed-a4f3-a62944a39429.shtml Guerra in Ucraina, Applebaum: «Violenza contro i civili: quello della Russia è terrorismo di Stato»]''|Intervista di Viviana Mazza sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 22 luglio 2022.}}
*Io penso che siamo arrivati al punto in cui sono necessarie misure più decisive e radicali. E che sì, sia l’ora di riconoscere che la Russia è diventato uno Stato terrorista.
*Chiunque voglia i negoziati adesso si basa su un’idea irrealistica. Putin non negozierà. Invece bisogna continuare ad assicurarsi che gli ucraini abbiano armi e munizioni, come è avvenuto negli ultimi giorni, e dopo i risultati sul campo allora sarà possibile parlare di negoziati...
*Il 90% delle armi e del supporto logistico a Kiev vengono dagli Stati Uniti. Quel che conta davvero è il loro appoggio e non credo verrà meno. L’appoggio europeo è importante anche psicologicamente, ma l’Europa purtroppo ha scelto di non diventare una potenza militare, di difesa e di sicurezza.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/magazine/anne-applebaum/2022/09/15/un-duro-colpo-per-il-regime-russo Un duro colpo per il regime russo]''|Sulla [[controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022]], ''Internazionale.it'', 15 settembre 2022.}}
*Negli ultimi giorni le forze armate ucraine hanno sfondato le linee russe nel nordest del paese, liberando una città dopo l'altra nei territori occupati. Prima Balaklija, poi Kupjansk, quindi Izjum. Questi nomi non diranno molto a un pubblico straniero, ma erano posti irraggiungibili da mesi. Sono caduti in poche ore.
*Lo shock principale non è la tattica adottata dall'Ucraina, ma la risposta della Russia. [...] Le truppe del Cremlino non solo non rispondono agli attacchi: se possono scegliere tra combattere e fuggire, molti soldati scappano il più velocemente possibile.
*Si è creata una nuova realtà: gli ucraini potrebbero vincere questa guerra.
*Non si è mai trattato di una semplice guerra per il territorio, ma di una campagna combattuta con intenzioni genocide. Nei territori occupati i russi hanno torturato e ucciso civili, arrestato e deportato centinaia di migliaia di persone, distrutto teatri, musei, scuole, ospedali. I bombardamenti sulle città ucraine lontane dalla linea del fronte hanno fatto stragi di civili e provocato miliardi di danni materiali. La sola restituzione dei territori non compenserà gli ucraini per questa catastrofica invasione.
*Per dirlo senza tanti giri di parole, è difficile immaginare come la Russia possa soddisfare una qualsiasi di queste richieste finché il suo attuale presidente resterà al potere. Ricordiamo che Vladimir Putin ha messo la distruzione dell'Ucraina al centro della sua politica estera e interna, e al cuore di quella che vuole sia la sua eredità.
*Non ci sarà una "nuova era". L'Unione Sovietica non rivivrà. E quando le élite russe si renderanno conto che il progetto imperiale di Putin non è stato solo un fallimento personale del presidente, ma anche un disastro morale, politico ed economico per l'intero paese, quindi anche per loro, allora la pretesa di Putin di essere il legittimo sovrano della Russia si scioglierà come neve al sole.
*Molte cose dell'attuale sistema politico russo sono strane, e una delle più strane è la totale assenza di un meccanismo di successione. Non solo non abbiamo idea di chi potrebbe sostituire Putin, ma non abbiamo neanche idea di chi potrebbe scegliere questa persona. Nell'Unione Sovietica esisteva un ''[[politburo]]'', un gruppo di persone che teoricamente poteva prendere una decisione del genere, e molto di rado lo faceva. In Russia, invece, non esiste un meccanismo di transizione. Non c'è un delfino. Putin si è perfino rifiutato di permettere ai russi di contemplare un'alternativa al suo squallido e corrotto sistema di potere cleptocratico. Tuttavia, lo ripeto: è inconcepibile che lui possa continuare a governare se il fulcro della sua pretesa di legittimità – la promessa di ricostruire l'Unione Sovietica – si rivela non solo impossibile, ma anche ridicolo.
*La prospettiva di un'instabilità in Russia, una potenza nucleare, terrorizza molti. Ma potrebbe essere ormai inevitabile. E se è questo che sta per succedere, dovremmo prepararci alla cosa, pianificando e pensando a possibilità e pericoli.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/12/06/news/qualche-idea-per-smontare-le-autocrazie-4733020/ Qualche idea per smontare le autocrazie]''|''Ilfoglio.it'', 6 dicembre 2022.}}
*Una giovane iraniana è stata uccisa per aver cantato una canzone della resistenza. Anche i russi hanno vietato agli ucraini di cantare canzoni ucraine. Diversi regimi, stesse tattiche.
*Il Partito comunista cinese ha tenuto un Congresso che ha consolidato il dominio di [[Xi Jinping]], che ora è il dittatore de facto del più grande paese del mondo. Ha raggiunto questa posizione inscenando una “guerra alla corruzione” che si è trasformata in un’epurazione di massa, inventando nuove tattiche di sorveglianza che controllano e monitorano i movimenti, l’attività su internet e gli acquisti della gente comune, distruggendo un potente movimento democratico a Hong Kong e schiacciando la società civile in Cina.
*Oggi le autocrazie non sono gestite da un solo cattivo, ma da reti sofisticate composte da strutture finanziarie cleptocratiche, servizi di sicurezza (militari, polizia, gruppi paramilitari, sorveglianza) e propagandisti professionisti. I membri di queste reti sono collegati all’interno di un determinato paese e tra molti paesi. Le aziende corrotte e controllate dallo stato in una dittatura fanno affari con le aziende corrotte e controllate dallo stato in un’altra dittatura. La polizia di un paese può armare, equipaggiare e addestrare la polizia di un altro.
*Tra gli autocrati moderni ci sono persone che si definiscono comunisti, nazionalisti e teocrati. Il putinismo, il chavismo, il Juche nordcoreano, la Repubblica islamica e il comunismo cinese hanno tutti radici storiche diverse, estetiche diverse. Non c’è nemmeno un unico paese a guidare questo gruppo: a differenza delle alleanze militari o politiche di altri tempi e luoghi, i membri di questo gruppo non operano come un blocco, ma piuttosto come un agglomerato di aziende – chiamiamolo Autocracy Incorporated, o Autocracy Inc. I loro legami non sono cementati da ideali, ma da accordi – accordi pensati per attenuare i boicottaggi economici occidentali o per arricchirsi personalmente. Ecco perché possono operare così facilmente al di là delle linee ideologiche, geografiche e storiche.
*Una volta i leader dell’Unione sovietica, la più potente autocrazia della seconda metà del Ventesimo secolo, si preoccupavano profondamente di come venivano percepiti nel mondo. Promuovevano vigorosamente la superiorità del loro sistema politico e si opponevano quando veniva criticato, arrivando a battere le scarpe sul tavolo delle Nazioni Unite. Oggi, i membri più brutali dell’Autocracy Inc. non si preoccupano se i loro paesi vengono criticati, o da chi. I leader della Birmania o dello Zimbabwe non si battono per nulla che vada oltre l’arricchimento personale e il desiderio di rimanere al potere, per cui non possono sentirsi in imbarazzo. I leader dell’Iran ignorano fieri le opinioni degli infedeli occidentali. I leader di Cuba e Venezuela respingono le dichiarazioni degli stranieri con la motivazione che sono “imperialisti”. I leader di Cina e Russia hanno trascorso un decennio a contestare il linguaggio dei diritti umani usato a lungo dalle istituzioni internazionali, convincendo con successo molte persone in tutto il mondo che questi concetti “occidentali” non si applichino a loro, o che rappresentino un’altra forma di “democrazia”, diversamente definita.
*Impermeabili alle critiche internazionali, gli autocrati moderni non provano alcuna vergogna a essere violenti. Le truppe russe non si preoccupano di nascondere le camere di tortura che hanno costruito o le fosse comuni che hanno riempito. La giunta birmana non si vergogna di uccidere centinaia di manifestanti, compresi giovani adolescenti, nelle strade di Rangoon. Il governo cinese si vanta di aver distrutto il movimento democratico popolare di Hong Kong. Questo tipo di disprezzo può degenerare in quello che l’attivista internazionale Srdja Popovic ha definito il “modello Maduro” di governo, dal nome del leader del Venezuela. Gli autocrati che lo adottano sono “disposti a vedere il loro paese entrare nella categoria degli stati canaglia”, accettando il collasso economico, l’isolamento e la povertà di massa, proprio come ha fatto il Venezuela, se questo è ciò che serve per rimanere al potere. Assad ha applicato il modello Maduro in Siria. E’ quello che fa Lukashenka in Bielorussia. Sembra essere ciò che la leadership talebana aveva in mente quando ha occupato Kabul, ciò che Putin vuole per la Russia. Il loro obiettivo non è creare prosperità o benessere. Il loro obiettivo è arricchire sé stessi e le loro famiglie, e mantenere il controllo.
*A meno che le democrazie non si difendano insieme, le forze dell’autocrazia cercheranno sempre, sempre di minarle. Uso deliberatamente la parola forze, al plurale. Capisco che molti politici americani preferiscano comprensibilmente concentrarsi sulla competizione a lungo termine con la Cina. Ma finché la Russia è governata da Putin, anche la Russia è in guerra con noi. Così come la Bielorussia, la Corea del nord, il Venezuela, l’Iran, il Nicaragua, lo Zimbabwe e potenzialmente molti altri. Anche l’Ungheria e la Turchia, membri della Nato, a volte sostengono i despoti. Potremmo non voler competere con nessuno di loro, e nemmeno preoccuparci molto di loro. Ma a loro importa di noi, e faranno tutto il possibile per indebolirci.
*Se non disponiamo di mezzi per trasmettere i nostri messaggi al mondo autocratico, nessuno li ascolterà. Così come dopo l’11 settembre abbiamo riunito nel dipartimento di Sicurezza nazionale agenzie diverse, ora dobbiamo riunire le diverse parti del governo statunitense che pensano alla comunicazione: non per fare propaganda, ma per raggiungere più persone nel mondo con informazioni migliori e impedire alle autocrazie di distorcerle. I media indipendenti stanno fallendo in tutto il mondo. I social media che li hanno sostituiti sono facilmente attaccabili. Abbiamo bisogno di modi più coraggiosi per competere.
*È ora di riconoscere che il commercio con gli autocrati promuove l’autocrazia, non la democrazia. Questo non significa che le reti commerciali globali debbano essere chiuse, ma solo che non dovremmo farci illusioni su come funzionano realmente e su chi arricchiscono – e monitorare di conseguenza. Le uniche persone che hanno bisogno di tenere segrete le loro case, le loro attività e i loro redditi sono i truffatori e gli evasori fiscali.
*Forse non esiste un ordine mondiale liberale naturale, ma esistono società liberali, paesi aperti e liberi che offrono alle persone maggiori possibilità rispetto alle dittature chiuse. Se il Ventesimo secolo è stato la storia di una lotta lenta e irregolare, conclusasi con la vittoria della democrazia liberale su altre ideologie – comunismo, fascismo, nazionalismo virulento – è vero che il Ventunesimo secolo è, per ora, una storia inversa. Ma c’è anche un altro modo di vedere la cosa. Forse le autocrazie stanno collaborando perché non hanno più fiducia nella loro capacità di combattere da sole i propri movimenti democratici. Forse le autocrazie stanno diventando meno tolleranti perché si rendono conto che i loro avversari hanno argomenti migliori, che la gente li ascolta e che il desiderio di libertà politica non scomparirà mai. Forse i confronti tra gli autocrati e le loro popolazioni stanno diventando più duri proprio perché i movimenti democratici stanno diventando più articolati e meglio organizzati.
*Da decenni stiamo combattendo una guerra culturale tra valori liberali da un lato e forme di nazionalismo muscolare dall’altro. Gli ucraini ci stanno mostrando un modo per avere entrambi. Hanno dimostrato che è possibile essere patrioti e credere in una società aperta, che una democrazia può essere più forte e più feroce dei suoi avversari.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_gennaio_07/anne-applebaum-dobbiamo-immaginarci-vittoria-ucraina-sara-fine-putin-825fab76-8e06-11ed-a8d9-c0827d0f659f.shtml Anne Applebaum: «Dobbiamo immaginarci una vittoria ucraina, sarà la fine di Putin»]''|Intervista di Viviana Mazza, ''Corriere.it'', 7 gennaio 2023.}}
*Io credo che l’unico modo in cui la guerra possa finire — e intendo finire davvero e non riprendere dopo sei mesi o un anno — è se i russi perdono e capiscono di aver perso.
*Onestamente, {{NDR|gli ucraini}} resisterebbero fino a che non esistono più, perché per loro non c’è alcuna forma di resa che non implichi anche la morte.
*Putin non ha fatto la conferenza annuale di fine anno, ha subìto forti critiche della destra nazionalista e i sondaggi dell’opposizione mostrano cambiamenti nell’opinione pubblica contro la guerra, ma non sappiamo se ciò avrà dei risultati nelle politiche del Paese.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_giugno_25/anne-applebaum-putin-sembra-nicola-ii-vive-una-realta-immaginaria-1235aa1c-12c7-11ee-9975-a381d24ea7b4.shtml «Putin sembra Nicola II, vive in una realtà immaginaria»]''|Intervista di Viviana Mazza sulla [[ribellione del Gruppo Wagner]], ''Corriere.it'', 25 giugno 2023.}}
*In Russia c’è solo la propaganda dello Stato, più alcuni media in esilio, perciò non abbiamo buone fonti di informazione.
*La rivolta è stata pianificata ed eseguita molto meglio di quella battaglia: per Bakhmut ci sono voluti 11 mesi, mentre Prigozhin è arrivato a Rostov e Voronezh in meno di 11 ore, aiutato da comandanti e soldati che sembravano aspettare il suo arrivo.
*[[Evgenij Prigožin|Prigozhin]] e i suoi uomini sono motivati dal denaro e dall’interesse personale. Sono furiosi per la corruzione dei pezzi grossi del sistema russo, per gli scarsi equipaggiamenti ricevuti, per l’incredibile numero di vite sacrificate. Non sono cristiani, a loro non importa nulla di Pietro il Grande. Prigozhin sta offrendo loro una spiegazione comoda per la situazione in cui si trovano: non sono riusciti a sconfiggere l’Ucraina perché sono stati traditi dai loro leader.
*Putin ha costruito intorno a sé e all’interno di questo Paese un complicato palazzo di specchi. Ora però gli scontri inevitabili — lo scontro di Putin con la realtà oltre che il suo scontro con Prigozhin — sono giunti al loro culmine.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_agosto_26/morte-prigozhin-anne-applebaum-putin-voleva-finale-show-l-ha-avuto-ma-resta-difficolta-94bd48e2-43e5-11ee-8251-41b16c6fa226.shtml «Putin voleva il finale show e l’ha avuto. Ma resta in difficoltà»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sulla morte di [[Evgenij Prigožin]], ''Corriere.it'', 26 agosto 2023.}}
*Tutti adesso sono ben consapevoli che gli apparati dello Stato li puniranno se dovessero in alcun modo ribellarsi. Ciò vale per i militanti nella Wagner, per chiunque fosse legato a Prigozhin o comunque sia parte del sistema di potere in Russia.
*Prigozhin non è stato avvelenato, non c’è alcunché di segreto o ambiguo nella sua fine. L’aereo del capo della Wagner è volutamente esploso in cielo, hanno ripreso il suo precipitare al suolo in modo spettacolare e molto pubblico. Il messaggio di Putin è diretto per tutti; un minaccioso memento: io sono l’unico al comando, nessuna pietà per gli oppositori. Ma in verità le cose sono diverse: se tu guidi una guerra e sei costretto a licenziare il tuo generale più importante, poi elimini il capo della milizia che ha avuto un ruolo fondamentale nelle tue campagne militari e ha ottenuto successi rilevanti, allora significa che la situazione non è poi così rosea. Traspare che i suoi responsabili militari e della sicurezza interna non sono per nulla soddisfatti. Putin cerca di reagire, ma è evidente che per lui la situazione resta tutt’altro che tranquilla.
*A Mosca devono finalmente accettare che l’Ucraina è uno Stato indipendente e separato dalla Russia. Devono compiere lo stesso percorso che condusse la Francia di de Gaulle a comprendere nel 1962 che l’Algeria era uno Stato sovrano e andava lasciato libero di autogovernarsi. Anche allora non fu una scelta facile, ci furono tanti morti, violenze, provarono persino ad assassinare il presidente francese, ma alla fine gli algerini furono liberi.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/esteri/2024/03/18/news/anne_applebaum_intervista_putin_trump-422326814/ La scrittrice Anne Applebaum: “Trump sostiene Putin perché vuole minare la democrazia americana”]''|Intervista di Paolo Mastrolilli sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Repubblica.it'', 18 marzo 2024.}}
*Non è un'elezione, ma una farsa. L'unico commento positivo possibile è che si tratta di una dimostrazione di quanto sia potente l'idea delle democrazia, al punto che pure i russi devono fingere di averla.
*Ha cercato per due anni di prendersi il Paese e non sta vincendo, nonostante la recente narrativa in questo senso. Oltre 300.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti; ha perso una grande percentuale delle forze armate e dei mezzi militari; il 10% delle capacità di raffinazione del petrolio è stato distrutto dai droni ucraini; il confine occidentale non è sicuro, perché gruppi di partigiani russi sostenuti da Kiev hanno occupato vari villaggi. Perciò no, la guerra è stata un disastro per la Russia. Ovviamente lo è stata anche per l'Ucraina, ma spero che presto il popolo russo lo capisca.
*{{NDR|«Il presidente Biden dice che se Putin vince, attacca l'Europa.»}} Ovviamente lo farà, lo ha detto. Perché dovremmo ignorare quanto dichiarano l'ex presidente Medvedev o la propaganda russa? Minacciano altri paesi europei ogni giorno: Polonia, Stati baltici, Germania, Scandinavia, Gran Bretagna.
*Gli ucraini non possono perdere, perché se smettono di combattere sono tutti morti. Questa idea che se si fermano ci sarà la pace è ridicola. Se lo faranno la guerra si allargherà semplicemente ad altre zone del paese, ci saranno campi di concentramento più grandi, più morti, più bambini deportati in Russia e più caos. Sostenere che se smettiamo i finanziamenti si fermano le violenze è una posizione ingenua o cinica.
*Non ho prove, ma presumo {{NDR|Donald Trump}} voglia l'aiuto della Russia nella campagna presidenziale, come nel 2016. Gira voce che punti su accordi petroliferi con Mosca e ha simpatie politiche per il capo del Cremlino. Spera di minare la democrazia in America e Putin è un modello da seguire, perché lo ha fatto con successo in Russia
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/24_marzo_23/applebaum-l-europa-non-si-illuda-putin-non-vuole-solidarieta-usa-l-attacco-incolparci-817a2818-e953-11ee-919a-5276ae33aa1b.shtml Applebaum: «L'Europa non si illuda. Putin non vuole solidarietà. Usa l'attacco per incolparci»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Corriere.it'', 24 marzo 2024.}}
*Non posso dire con certezza chi siano i responsabili. Ma è chiaro che, indipendentemente da chi abbia sparato, il regime di Putin strumentalizzerà l'attacco per accrescere la repressione in Russia e per intensificare l'aggressione contro l'Ucraina.
*[...] in una regione super-controllata da polizia e servizi di sicurezza come Mosca è davvero curioso che questo gruppo di uomini armati abbia potuto agire in quel modo. Forse sono stati aiutati dal fatto che i comandi russi hanno concentrato il meglio delle loro forze attorno al confine ucraino. In verità, guardano nella direzione sbagliata: mirano a Kiev, che sta solo difendendosi, e non controllano a sufficienza gli estremisti islamici e i terroristi di Isis. Mosca ha scelto di combattere una guerra diversa e ne paga le conseguenze.
*{{NDR|«Cosa sappiamo degli islamici in Russia?»}} Tanti tra loro non hanno dimenticato i crimini russi in Cecenia un quarto di secolo fa e neppure la repressione in Siria a fianco del regime di Bashar Assad. La Russia aiuta le dittature in centro Asia: i suoi soldati hanno le mani sporche di sangue musulmano.
*Putin ha subito usato questo bagno di sangue per incolpare noi occidentali e attaccare l'Ucraina. Ci tengo a ripetere al lettore europeo, e in particolare italiano, che Putin non è interessato ad alcuna forma di dialogo con noi. Putin non cerca la nostra amicizia, non vuole il negoziato per raggiungere un compromesso e non vuole concessioni da parte nostra. Suo obbiettivo principale resta la distruzione dell'Ucraina indipendente e il suo asservimento a Mosca.
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali in Russia del 2024]]}} Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi.
==''Il tramonto della democrazia''==
===Citazioni===
*Se il [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] finì per diventare un organo puramente formale, senza alcun potere, e, più recentemente, un meccanismo che in alcuni Stati conferisce a piccoli gruppi di elettori un'influenza sproporzionata, esso fu concepito in origine come qualcosa di ben diverso: avrebbe dovuto essere una sorta di comitato di revisione, un gruppo d'élite di legislatori e possidenti incaricato di scegliere il presidente rifiutando se necessario, per evitare gli «eccessi della democrazia», la scelta del popolo. (p. 13)
*L'[[autoritarismo]] fa presa, semplicemente, su chi non tollera la complessità, e in questo istinto non c'è assolutamente nulla di intrinsicamente «di sinistra» o «di destra». È un istinto antipluralista, che induce a diffidare di coloro che la pensano diversamente e crea un'allergia per i dibattiti accesi. (p. 14)
*I conservatori britannici, i repubblicani americani, gli anticomunisti dell'Europa orientale, i cristiano-democratici tedeschi e i gollisti francesi provengono da tradizioni diverse, ma in quanto gruppo erano tutti fedeli, almeno fino a epoca recente, non solo alla democrazia rappresentativa, ma alla tolleranza religiosa, all'indipendenza della magistratura, alla libertà di stampa e di parola, all'integrazione economica, alle istituzioni internazionali, all'alleanza transatlantica e a un'idea politica di «Occidente».<br>La nuova destra, invece, non vuole affatto conservare o preservare ciò che esiste. Nell'Europa continentale disprezza i democratici cristiani, che dopo l'incubo della seconda guerra mondiale usarono la loro base politica nella Chiesa per fondare l'Unione europea. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rotto con il vecchio conservatorismo burkeano con la c minuscola, che diffida dei rapidi cambiamenti in tutte le loro forme. Sebbene odi il termine, la nuova destra è più bolscevica che burkeana: è composta da uomini e donne decisi a rovesciare, aggirare o minare le istituzioni esistenti, distruggere ciò che esiste. (p. 17)
*A differenza del marxismo, lo Stato illiberale monopartitico non è una filosofia. È un meccanismo per il potere e funziona benissimo con numerose ideologie. Funziona perché definisce con chiarezza chi può divenire l'élite: l'élite politica, l'élite culturale, l'élite finanziaria. (p. 19)
*Lo Stato monopartitico di Lenin [...] rovesciò l'ordine aristocratico, ma non lo sostituì con un modello competitivo. Lo Stato monopartitico bolscevico non era solo antidemocratico; era anche anticompetitivo e antimeritocratico. I posti nelle università e nella pubblica amministrazione e i ruoli nel governo e nell'industria non andavano ai più volenterosi o capaci: andavano ai più fedeli. Non si faceva carriera grazie al talento o all'industriosità, ma alla disponibilità a conformarsi alle regole del partito. Se queste regole cambiarono da un periodo all'altro, avevano tuttavia una certa coerenza. Escludevano generalmente i membri dell'ex élite al potere e i loro figli, nonché gruppi etnici sospetti. Favorivano chi proveniva dalla classe operaia. Soprattutto, favorivano chi professava ad alta voce la propria fede nel parito, frequentava le sue riunioni e partecipava a manifestazioni pubbliche di entusiasmo. (p. 20)
*I movimenti politici polarizzanti dell'Europa del XXI secolo [...] non si basano su un'ideologia vera e propria, per cui non hanno bisogno di usare la violenza o il terrore poliziesco. Vogliono che i loro «chierici» li difendano, ma non li obbligano a dichiarare che il nero è bianco, che la guerra è pace e che le fattorie statali hanno raggiunto il 1000 per cento della produzione stabilita dal piano. Per la maggior parte non ricorrono a una propaganda in conflitto con la realtà di tutti i giorni. Eppure hanno tutti a fondamento, se non una Grande Bugia, quella che, come mi ha detto una volta lo storico Timothy Snyder, dovrebbe essere chiamata una Bugia di Media Grandezza. In altre parole, tutti sollecitano i loro seguaci a aderire, almeno per parte del tempo, a una realtà alternativa. A volte tale realtà alternativa si sviluppa organicamente; più spesso viene costruita con cura, con l'aiuto delle moderne tecniche di marketing, della segmentazione del pubblico e di campagne sui social media. (pp. 31-32)
*La presa emotiva di una [[teoria del complotto]] è dovuta alla sua semplicità. Essa spiega fenomeni complessi, rende conto del caso e di accidenti, offre al credente la gratificante sensazione di avere un accesso speciale e privilegiato alla verità. Per coloro che divengono i guardiani dello Stato a partito unico, la ripetizione di tali teorie del complotto offre anche un'altra ricompensa: il potere. (p. 37)
*Il metodo di [[Viktor Orbán|Orbán]] funziona. Se sollevi questioni che suscitano emozioni e ti atteggi a difensore della civiltà occidentale, specialmente all'estero, nessuno si accorgerà del nepotismo e della corruzione in patria. (p. 43)
*Ex Iugoslavia a parte, dopo il 1989 in Europa centrale non si assistette a nessuna ondata autoritario-nazionalista e antidemocratica. Il fenomeno è più recente, dell'ultimo decennio. E non è dovuto a mistici «fantasmi del passato», bensì a specifiche azioni di persone cui le loro democrazie non piacevano. Non piacevano perché erano troppo deboli o troppo imitative, troppo indecise o troppo individualiste, o perché al loro interno esse non stavano facendo personalmente carriera abbastanza in fretta. (p. 45)
*Il linguaggio usato dall'estrema destra europea, con il suo appello alla «rivoluzione» contro le «élite» e i suoi sogni di violenza «purificatrice» e scontri culturali apocalittici, è talmente simile al linguaggio utilizzato un tempo dall'estrema sinistra europea da destare inquietudine. (p. 47)
*{{NDR|Su [[Boris Johnson]]}} La sua specialità erano storie divertenti, semivere, costruite a partire da un granello (e a volte meno) di verità, che mettevano in ridicolo la UE dipingendola invariabilmente come una fabbrica di follie normative. I suoi articoli avevano titoli quali ''Minaccia per le salsicce rosa britanniche'', e riferivano (false) voci secondo cui i burocratici di Bruxelles, per esempio, si apprestavano a mettere al bando gli autobus a due piani o le patatine di cocktail di gamberi. Benché chi sapeva come stavano le cose ne ridesse, quelle frottole avevano un impatto. Altri direttori chiesero ai propri corrispondenti da Bruxelles di scoprire storie dello stesso genere; e i tabloid si affrettarono a mettersi al passo. Anno dopo anno, quel tipo di narrazione contribuì a diffondere un sentimento di sfiducia per la UE che avrebbe aperto la strada, molto tempo dopo, alla Brexit. (pp. 49-50)
*Nessuno nella UE imponeva regole alla Gran Bretagna: le direttive europee erano concordate e ognuna di esse era stata accettata da un rappresentante o diplomatico britannico. Per quanto il Regno Unito non l'avesse avuta vinta in tutte le discussioni – nessun paese vi è mai riuscito –, non c'era nessuna «mafia di Bruxelles» che lo avesse costretto a fare cose che non voleva fare. (p. 53)
*Non sono mancati i commenti sul narcisismo fuori misura di Johnson, in effetti divorante, come sulla sua altrettanto notevole pigrizia. Il debole che nutre per le montature è ben noto. All'inizio della sua carriera fu licenziato dal «Times» di Londra per essersi inventato delle citazioni e nel 2004 fu espulso dal gabinetto ombra per avere mentito. L'aura di impotenza che lo circonda, attentamente studiata, nasconde una vena di crudeltà: con una serie di relazioni, intrattenute con incredibile sfacciataggine in pubblico, ha distrutto sia il suo primo sia il suo secondo matrimonio, quest'ultimo durato un quarto di secolo, nonché la vita di tante altre donne. (p. 55)
*Nel «normale» procedere degli eventi, in un mondo senza Brexit, Boris Johnson non sarebbe forse mai divenuto primo ministro. Il partito che aveva eletto David Cameron, un centrista moderato, dedito alla «disintossicazione» del Partito conservatore dopo una serie di leader dai toni rabbiosi, avrebbe avuto difficoltà a scegliere una figura rischiosa come Johnson, con la sua storia di gaffe, licenziamenti e scandali sessuali. Egli divenne il leader dei tory perché i tory non sapevano cos'altro fare. La partita di rugby e la mischia c'erano state, e qualcuno s'era effettivamente lasciato scappare la palla. (p. 57)
*Sia nella campagna dell'establishment conservatore «Vote Leave», guidata da Johnson e dal suo collega tory Michael Gove, sia in quella dell'UKIP guidata da [[Nigel Farage]] si dissero bugie. Se lasciassimo la UE, dichiarò Johnson, ci troveremmo con 350 milioni di sterline in più alla settimana – una cifra immaginaria – per il servizio sanitario nazionale. Se rimanessimo nella UE saremmo costretti ad accettare che la Turchia ne divenga un membro: affermazione anche questa falsa. Farage apparve di fronte a un manifesto che mostrava enormi folle di siriani in cammino verso l'Europa, anche se non c'era alcun motivo per cui qualcuno di essi dovesse finire nel Regno Unito, che non faceva parte dell'area Schengen, la zona d'Europa senza frontiere. Più tardi, in un'intervista, Cummings avrebbe paragonato quella campagna alla «propaganda sovietica». (p. 70)
*Nella campagna «Vote Leave» si ricorse all'imbroglio: si infransero le leggi elettorali per spendere più soldi in pubblicità mirate su Facebook. Agli amanti degli animali vennero mostrate fotografie di toreri spagnoli; agli amanti del tè fu fatta vedere una mano, contrassegnata da una bandiera della UE, in procinto di afferrare una tazza da tè britannica accanto a un furioso slogan: «L'Unione europea vuole uccidere la nostra tazza da tè». A questi fini, oltretutto, la campagna Vote Leave utilizzò i dati rubati dalla Cambridge Analytica. Tutte le campagne per la Brexit trassero beneficio dalle operazioni di ''trolling'' russe, anche se queste ultime si limitarono perlopiù a echeggiare quello che «Vote Leave» stava già facendo comunque. Il clima in cui si svolse la campagna fu il peggiore della storia moderna della Gran Bretagna. (p. 71)
*Per quanto in teoria sostenessero la democrazia, parecchi ''brexiteers'', specie quelli che lavoravano per la stampa sensazionalistica, erano in pratica disgustati dalle istituzioni democratiche del Regno Unito. Quando tre giudici britannici sentenziarono, nel novembre 2016, che il Parlamento avrebbe dovuto dare il suo consenso prima che il governo potesse ritirarsi ufficialmente dalla UE, il «Daily Mail», quotidiano diretto da ''brexiteers'', pubblicò una prima pagina straordinaria: le foto dei tre giudici in toga e parrucca sotto il titolo ''Nemici del popolo''. (p. 72)
*Com'era inevitabile, il processo di tirare fuori la Gran Bretagna da quarant'anni di trattati si rivelò molto più complicato di quanto semplicistici slogan elettorali avessero promesso. Apparve evidente che pochissimi conservatori nostalgici capivano realmente l'Europa e la politica europea, e le loro previsioni su quello che sarebbe successo con la vittoria referendaria si rivelarono tutte sbagliate. Heffer scrisse un editoriale in cui sosteneva che la Brexit avrebbe portato a un'ondata di analoghi referendum in altri paesi europei; in realtà essa non fece che accrescere il sostegno alla UE. Subito dopo il voto un conservatore membro della Camera dei Lord mi disse di aver parlato personalmente con i maggiori industriali tedeschi, i quali gli avevano assicurato che qualunque accordo raggiunto sarebbe stato favorevole alla Gran Bretagna. In realtà, i maggiori industriali tedeschi iniziarono a parlare di disinvestire dal Regno Unito. Durante la campagna referendaria nessuno aveva minimamente pensato all'Irlanda del Nord, né alla necessità, se la Gran Bretagna fosse uscita dal mercato unico, di ripristinare una frontiera doganale britannico-irlandese. Non appena le trattative cominciarono, tali problemi si rivelarono immediatamente i più centrali. (p. 73)
*Se la gente è spesso attratta da idee autoritarie è perché la complessità la infastidisce. Le divisioni non le piacciono. Preferisce l'unità. Un improvviso emergere di diversità, diversità di opinione, diversità di esperienze, la manda in collera. E cerca soluzioni in un nuovo linguaggio politico che la faccia sentire più sicura e protetta. (p. 85)
*Lo strepito delle discussioni, i costanti mormorii di disaccordo possono irritare chi preferisce vivere in una società legata insieme da un'unica narrazione. La decisa preferenza per l'unità, almeno in una parte della popolazione, contribuisce a spiegare perché tante rivoluzioni liberali o democratiche, a partire dal 1789, siano sfociate in dittature che godevano di ampio sostegno. (p. 87)
*Trump non sa niente della storia americana e quindi non può avere alcuna fede in essa. Non capisce né apprezza il linguaggio dei padri fondatori del suo paese, e quindi non può esserne ispirato. Non credendo che la democrazia americana sia un bene, non ha alcun interesse per un'America che aspiri a essere un modello fra le nazioni. (p. 123)
===Explicit===
Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che la storia può ancora una volta penetrare nelle nostre vite private e trasformarle. Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che visioni alternative delle nostre nazioni cerchaeranno sempre di sedurci. Ma forse, scegliendo la nostra strada nella notte, scopriremo che a esse, insieme, possiamo opporre resistenza.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anne Applebaum, ''Il tramonto della democrazia. {{small|Il fallimento della politica e il fascismo dell'autoritarismo}}'', traduzione di Massimo Parizzi, Mondadori, Milano, ISBN 978-88-04-73788-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Applebaum, Anne Elizabeth}}
[[Categoria:Giornalisti statunitensi]]
[[Categoria:Giornalisti polacchi]]
[[Categoria:Saggisti statunitensi]]
[[Categoria:Saggisti polacchi]]
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2024-04-26T06:16:26Z
Mariomassone
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/* Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum */
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[[File:Anne Elizabeth Applebaum.jpg|thumb|Anne Elizabeth Applebaum nel 2013]]
'''Anne Elizabeth Applebaum''' (1954 – vivente), giornalista e saggista statunitense naturalizzata polacca.
==Citazioni di Anne Elizabeth Applebaum==
{{cronologico}}
*Per tutta la mia vita adulta mi sono state mostrate delle fotografie scattate in Polonia nella meravigliosa estate del 1939: bimbi che giocano al sole, donne eleganti che passeggiano per Cracovia. Ho persino visto la foto di un matrimonio avvenuto nel giugno del 1939, nel giardino di una casetta di campagna di cui adesso sono proprietaria. Tutte queste foto sono avvolte da un certo alone tragico: sappiamo cos'è accaduto dopo. Il settembre del 1939 si portò dietro due invasioni, una da est e una da ovest, e occupazioni, caos, distruzione, genocidio. La maggior parte delle persone che partecipò a quel matrimonio morì di lì a breve oppure scappò all'estero. Nessuno di loro tornò mai più alle proprie case. Col senno di poi, tutti loro ci sembrano incredibilmente ingenui. Al posto di celebrare matrimoni non potevano semplicemente mollare tutto e prepararsi per la guerra quando ancora era possibile farlo? E adesso, nell'estate del 2014, mi tocca chiedermi: non dovrebbero fare altrettanto gli ucraini? E le popolazioni dell'Europa centrale?<ref>Da {{en}} ''[http://www.washingtonpost.com/opinions/anne-applebaum-war-in-europe-is-not-a-hysterical-idea/2014/08/29/815f29d4-2f93-11e4-bb9b-997ae96fad33_story.html War in Europe is not a hysterical idea]'', ''washingtonpost.com'', 29 agosto 2014; tradotto in ''[http://www.ilpost.it/2014/08/31/guerra-putin-europa/ Bisogna prepararsi a una guerra in Europa?]'', ''Il Post.it'', 31 agosto 2014.</ref>
*I difensori di [[Donald Trump|Trump]] – online ce ne sono molti – dicono di ammirarlo perché lui si dichiara "anti-establishment", fuori dal sistema. Sbagliano: non lo è per niente. Da uomo ricchissimo quale è, Trump vive al centro di un certo tipo di establishment. È però vero che lui è diverso dagli altri politici, almeno in un aspetto: è l'unico che usa in televisione il linguaggio che si trova nei commenti online, sui siti di gossip o nelle più aggressive discussioni di Reddit. Insulti volgari, offese razziste, rabbia esagerata e fatti inventati: tutte cose che sono all'ordine del giorno su una certa parte di Internet. Grazie a Trump tutte queste cose fanno ora parte della politica degli Stati Uniti.<ref name="troll">Da {{en}} [https://www.washingtonpost.com/opinions/trump-and-the-hate-tweeters/2015/08/21/3c863846-4817-11e5-8e7d-9c033e6745d8_story.html ''Donald Trump: Spokesman for birthers, truthers, and Internet trolls''], ''washingtonpost.com'', 21 agosto 2015; tradotto in [http://www.ilpost.it/2015/08/22/donald-trump-internet-troll/ ''Donald Trump, l'idolo dei troll''], ''ilpost.it'', 22 agosto 2015.</ref>
*Trump ha però la particolarità di non essere né di estrema destra né di estrema sinistra: si propone come il portavoce di quelli che scrivono tweet sarcastici e pieni d'odio, dei nichilisti anti-tutto, dei complottisti che scrivono contorti commenti anonimi sui siti d'informazione. Trump ha semplicemente preso l'indignazione di queste persone, portandola da internet alla vita vera.<ref name="troll"/>
*{{NDR|Sull'[[Holodomor]]}} Ciò che accadde in [[Ucraina]] tra il 1932 e il 1933 coincide perfettamente con la definizione di [[genocidio]] di [[Raphael Lemkin]], ma non può rientrare nella formulazione redatta nel 1948 con la [[Convenzione sul genocidio]]. L'[[Unione Sovietica]] contribuì alla stesura di quel documento in modo decisivo proprio al fine di escludere l'[[Olocausto]] ucraino<ref>Citato in ''[https://www.focus.it/cultura/storia/Holodomor-genocidio-carestia-ucraina Holodomor, la strage degli innocenti uccisi dalla fame in Ucraina]'', ''Focus.it'', 20 novembre 2021.</ref>
{{Int|Da ''[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,71/articleid,0180_01_2003_0351_0071_1380187/ Le voglie sovietiche dei soliti «Putin boys»]''|''La Stampa'', 23 dicembre 2003.}}
*I membri più influenti dell'entourage di Putin vengono sempre più spesso reclutati all'interno dei servizi di sicurezza o dell'esercito e le loro opinioni riflettono la loro provenienza. Mettono ancora in dubbio la legittimità dell'iniziativa privata e credono che i grandi progetti statali debbano essere il motore trainante dell'economia russa.
*Diventeranno più comuni i riferimenti al glorioso passato sovietico e l'utilizzo dei simboli sovietici in pubblico. I mass media, che del resto hanno una libertà d'azione ristretta, si faranno sempre più docili. Organizzazioni indipendenti di vario genere saranno vessate da ispettori fiscali o direttamente dall'FSB, l'erede istituzionale del KGB. Gli stranieri non riceveranno minacce, ma nemmeno saranno i benvenuti: ad esempio è improbabile che il complicato processo di ottenimento del visto sia semplificato.
*Nonostante i segni di revival sovietico, i sondaggi dicono che, diversamente dai loro padri e nonni, i giovani russi preferiscono la democrazia all'autocrazia. La nuova generazione cambierà la cultura economica e politica non appena inizierà a entrare nel mercato del lavoro e a votare. L'uso di Internet continuerà ad aumentare. Sempre più russi viaggeranno all'estero. Un confronto tra i giovani e i reticenti leader del Cremlino appare inevitabile.
{{Int|Da ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/11/10/gulag-che-cosa-resta-di-quella-tragedia.html Gulag. Che cosa resta di quella tragedia]''|''Repubblica.it'', 10 novembre 2006.}}
*Anche se Lenin e Trotsky iniziarono a costruire campi di concentramento per prigionieri politici già a partire dal 1918, fu a [[Isole Soloveckie|Solovetsky]] che si procedette a meccanizzare e riprogettare il campo e fu lì che la polizia segreta sovietica iniziò a sfruttare il lavoro dei prigionieri a servizio dello Stato. E lo Stato ne andava fiero.
*Sappiamo che [[Naftaly Frenkel|Frenkel]] tentò di trasformare il campo in una fonte di profitto istituendo il famigerato sistema che destinava ai prigionieri razioni di cibo differenziate in accordo alla quantità di lavoro portato a termine, realizzando in pratica una selezione dei prigionieri in base alla capacità di sopravvivenza. Relativamente ben nutriti i prigionieri forti si rinvigorivano. Privati del cibo i prigionieri deboli si ammalavano o morivano.
*Tra il 1926 e il 1953, anno della morte di Stalin, circa 18 milioni di prigionieri passarono attraverso il sistema del Gulag. Altri sei o sette milioni furono inviati al confino in località dell'estremo Nord. A milioni si ammalarono, a milioni morirono. I campi contribuirono a creare la paura e la paranoia che caratterizzarono la vita dell'Urss e distorsero l'economia sovietica, concentrando persone e industrie nel nord gelido e inabitabile. Considerando l'orribile ruolo giocato dai campi nella storia dell'Unione Sovietica, ci si domanda come mai in Russia il retaggio del Gulag sia un tema così scarsamente dibattuto. Perché una data come l'ottantesimo anniversario della fondazione dei campi di Solovetsky non viene ricordata? Sorgono disseminati per la Russia vari monumenti a ricordo delle vittime del Gulag, ma non esiste un monumento nazionale o un luogo di lutto. Peggio, a quindici anni dal crollo dell' Unione Sovietica è assente qualunque dibattito pubblico sul gulag.
*In Russia, la memoria dei campi convive confusa con quella di un gran numero di altre atrocità: la guerra, la carestia e la collettivizzazione. La gente spesso mi chiede: «Perché i sopravvissuti dei campi dovrebbero godere di un trattamento privilegiato?». C' è chi poi associa il dibattito sul gulag alle riforme economiche e politiche degli anni '90, giudicate un pasticcio, e si chiede dove tutto questo abbia portato. Assai più significativo è il fatto che la Russia è attualmente governata da ex funzionari del Kgb, eredi diretti degli amministratori del Gulag. In realtà il presidente Vladimir Putin spesso si definisce un [[Cekismo|Chekista]], il termine infame usato per indicare gli appartenenti alla polizia politica di Lenin, precursori del Kgb. Non è nel suo interesse sottolineare il fatto che era membro di un' organizzazione criminale. Tragicamente il mancato confronto con il passato sta ostacolando la formazione della società civile russa e dello stato di diritto. Dopo tutto i capi del Gulag hanno mantenuto le loro dacie e le loro cospicue pensioni. Le vittime del Gulag sono rimaste povere ed emarginate. Agli occhi della maggioranza dei russi oggi è stata una scelta saggia collaborare in passato con il regime. Per analogia, quanto più si imbroglia e si mente, tanto più si è saggi.
*Il fatto che la [[Federal'naja služba bezopasnosti|Fsb]] possa intercettare conversazioni telefoniche ed entrare in abitazioni private senza mandato non turba più di tanto i russi. Né li turba l' inquietante orrore del loro sistema penale. Nel 1998 mi recai a visitare la prigione centrale della città di Arkhangelsk, un tempo una delle capitali del Gulag. Il carcere, risalente a epoca pre-stalinista, sembrava rimasto pressoché immutato. Le celle erano affollate e mal areate, i servizi igienici primitivi. Il responsabile del carcere si strinse nelle spalle. Era tutta questione di soldi, mi disse. I corridoi erano bui perché l' elettricità costava cara, i prigionieri restavano settimane in attesa di processo perché i giudici erano mal pagati. Non mi convinse. Se le prigioni russe hanno ancora l' aspetto che avevano all'epoca di Stalin, se i tribunali e le indagini penali sono una messinscena è in parte perché il passato non tormenta i giudici, i politici o le élite imprenditoriali russe. Ma pochissimi nella Russia di oggi sentono il passato come un fardello o un dovere. Il passato è un brutto sogno da dimenticare. Come un grande vaso di Pandora chiuso in attesa della generazione successiva.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2020/11/07/trump-non-accettera-sconfitta Donald Trump non accetterà mai la sconfitta]''|Traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 7 novembre 2020.}}
*Per quattro anni queste persone hanno continuato ad applaudirlo a prescindere dal suo comportamento, non tanto perché credessero in tutto ciò che diceva ma perché non credevano in niente. Se tutto è un imbroglio, allora non importa che il presidente sia un bugiardo. Se tutti i politici sono corrotti, perché storcere il naso se anche il presidente è corrotto? Se tutti, da sempre, hanno infranto ogni regola, perché mai non dovrebbe farlo anche il presidente?
*Molti statunitensi avevano perso la fiducia nelle istituzioni ben prima che lui entrasse in politica. Un recente sondaggio indica che metà dell’opinione pubblica non è soddisfatta del sistema politico, mentre un quinto vorrebbe vivere in uno stato governato dai militari. Trump ha sfruttato questo deficit democratico per vincere le elezioni, poi lo ha ampliato costantemente nel corso del suo mandato.
*Trump non è capace di governare, ma da tempo, con l’istinto tipico dei truffatori, ha capito come far crescere la sfiducia e come usare questa sfiducia a proprio vantaggio.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/opinione/anne-applebaum/2021/01/08/mondo-stati-uniti-campidoglio Il mondo non guarderà più gli Stati Uniti nello stesso modo]''|Sull'[[assalto al Campidoglio degli Stati Uniti del 2021]], traduzione di Andrea Sparacino, ''Internazionale.it'', 9 gennaio 2021.}}
*È impossibile ignorare il significato di questo momento e la forza del messaggio inviato ai quattro angoli del pianeta, sia agli amici sia ai nemici della democrazia. Per la reputazione degli Stati Uniti come democrazia stabile, le immagini che stanno facendo il giro del mondo sono molto più dannose di quanto non lo fossero, quarant'anni fa, quelle delle persone che manifestavano contro la guerra in Vietnam, e di sicuro inquietano gli osservatori esterni molto più delle proteste e dei saccheggi che ci sono stati nell'estate del 2020. Diversamente da altri momenti turbolenti della nostra storia, gli eventi del 6 gennaio 2021 non nascono da una disputa politica, da un disaccordo su una guerra all'estero o dagli abusi della polizia, ma fanno parte di un conflitto che ruota intorno alla validità stessa della democrazia. Una folla di persone violente ha sostanzialmente rivendicato il diritto di decidere chi sarà il prossimo presidente. Queste persone sono state incoraggiate non solo da Trump ma anche dai suoi alleati al congresso e dagli estremisti di destra che lo sostengono. Questa folla, almeno per qualche ora, ha avuto la meglio.
*La ''schadenfreude'' sarà l'emozione dominante in capitali come Mosca, Pechino, Teheran, Caracas, Riyadh e Minsk. I leader di quei paesi, seduti in palazzi lussuosi e circondati da guardie del corpo, si godranno le scene che arrivano da Washington, entusiasti nel vedere quanto gli Stati Uniti siano caduti in basso.
*Le vere vittime saranno i cittadini russi, cinesi, iraniani, venezuelani, sauditi e bielorussi. A pagare saranno i dissidenti, gli oppositori e i sostenitori della democrazia che organizzano manifestazioni, protestano e soffrono, sacrificando il loro tempo e in alcuni casi anche la loro vita solo per chiedere il diritto di votare, il diritto di vivere in un paese governato democraticamente e il diritto di godersi tutto ciò che gli statunitensi danno per scontato e a cui Trump non attribuisce nessun valore. Dopo quello che è successo il 6 gennaio, queste persone avranno una speranza in meno, un alleato in meno. La forza dell'esempio degli Stati Uniti sarà meno solida che in passato. Le parole degli statunitensi saranno più difficili da ascoltare.
*Trump ha distrutto, sprecato e compromesso tutto ciò che ha potuto. Trump e i suoi alleati – in senato, nel governo e nei mezzi d'informazione di estrema destra – hanno rotto alleanze costruite con pazienza. Queste persone non comprendono il vero valore della democrazia, e non lo comprenderanno mai.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/venerdi/2021/04/14/news/anne_applebaum_intervista_polonia_e_ungheria_tramonto_democrazia_libro-294436047/ Anne Applebaum: "Polonia e Ungheria, non vi riconosco più"]''|Intervista di Raffaele Oriani, ''Repubblica.it'', 14 aprile 2021.}}
*{{NDR|Sull'[[incidente del Tupolev Tu-154 dell'Aeronautica Militare Polacca del 2010]]}} Oltre alla scomparsa di gran parte dell'élite politica e militare, quella tragedia provocò un'incredibile fioritura di teorie del complotto che coinvolsero il governo di allora, di cui mio marito era ministro degli Esteri. Alcuni dei nostri amici sposarono quelle menzogne e contribuirono a trasformarle nel carburante politico del partito Diritto e Giustizia che governa oggi in Polonia
*Alla base del successo dei populisti, più che un'ideologia c'è una bugia fondativa: in Polonia il presunto attentato di Smolensk, in Ungheria il complotto di George Soros per un'Europa musulmana, in America i natali africani di Barack Obama. Gli intellettuali servono soprattutto a dare una veste comunicativa a leggende del genere: se si riesce a farle passare per vere, allora il gioco è fatto e l'opinione pubblica potrà credere a tutto o niente a seconda della bisogna.
*Con chi pensa che Obama sia africano, Soros punti a sradicare la nazione ungherese e Joe Biden abbia rubato le elezioni è impossibile, non dico arrivare a un accordo, ma cominciare a parlare. Con chi ha posizioni meno estreme dovremmo invece provare a interloquire, magari ispirandoci ai forum di mediazione post-conflitto.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Da quando è in carica non ha mai attaccato Trump e non parla più di elezioni. Tiene la barra dritta su posti di lavoro e vaccini: esattamente i temi in grado di unire tutti gli americani, populisti, sovranisti o liberali che siano
{{Int|Da ''[https://www.huffingtonpost.it/entry/anne-applebaum-senza-una-destra-liberale-muore-la-democrazia_it_6086af1ae4b003896e07337f "Senza una destra liberale muore la democrazia"]''|''Huffingtonpost.it'', 27 aprile 2021.}}
*Quello che è preoccupante è che molte persone di estrema destra e di estrema sinistra apertamente operino per attaccare i principi della democrazia stessa: sia la libertà di espressione che la libertà di stampa, soprattutto l'indipendenza del sistema giudiziario. La cosa ancor più preoccupante è che sono lo stesso tipo di persone ovunque, anche in contesti differenti linguisticamente e culturalmente, che potremmo definire "nostalgici", "arrabbiati", e con l'idea sbagliata di ricreare una realtà immaginaria.
*C'è bisogno di una forte destra liberale, moderata. Una destra "centrale" che rispetti la democrazia e le sue regole. Nei Paesi in cui questa destra "centrale" scompare, come avvenne nella Germania prima dell'ascesa di Adolf Hitler, viene a crearsi un vuoto, uno spazio politico, che presto verrà occupato dalla destra radicale. Certamente si può considerare la cosa anche dal punto di vista opposto, da sinistra, ma l'esistenza di questa destra "centrale" è realmente cruciale per essere sicuri che le persone si sentano a loro agio nella democrazia, che non la guardino con sospetto o con rabbia, creando un dibattito politico carico di rabbia.
*In quanto alle relazioni con la Russia, [[Joe Biden]] è il primo presidente dalla fine della Guerra Fredda che mostra di non nutrire illusioni. Tutti gli altri, Clinton, Bush, Obama - Trump è in una categoria speciale - credevano nella possibilità di instaurare relazioni migliori dei loro predecessori. Biden, no. La sua esperienza diretta con l'Ucraina è stata fondamentale.
*{{NDR|Su [[Joe Biden]]}} Io penso che stia operando bene, ma il suo principale compito sarà di portare i cittadini americani a discutere delle cose reali. Come migliorare il sistema sanitario, per esempio. O come migliorare le infrastrutture: i ponti, le strade. Ecco, Biden deve fondamentalmente portare gli americani a concentrarsi sulle politiche concrete e non su immaginarie guerre culturali. Se riuscirà a fare questo avrà successo. D'altra parte uno uno dei segni evidenti che questa sia la strada giusta lo dimostra il fatto che il Partito repubblicano non lo stia attaccando sui temi economici, che sono molto popolari, mentre continua ad alimentare campagne politiche di rabbia, anche su argomenti futili come i libri per i bambini, o sul processo per la morte di George Floyd. Temi "emozionali" che i repubblicani perseguono procedendo sulla via tracciata con successo da Trump, mentre si arrestano davanti alle politiche concrete. Sanno bene che l'opinione pubblica non apprezzerebbe gli attacchi sui temi che toccano la loro vita quotidiana.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_gennaio_09/applebaum-l-america-sottovaluta-putin-confusione-disinformazione-fanno-parte-sua-strategia-e5d89890-718b-11ec-9e44-b46b1543546f.shtml Anne Applebaum: «L’America sottovaluta Putin. Confusione e disinformazione fanno parte della sua strategia»]''|Sulla [[crisi russo-ucraina del 2021-2022]], ''Corriere.it'', 9 gennaio 2022.}}
*Rendere difficile la lettura della situazione è parte della strategia di Putin: è una tattica dei leader autoritari.
*Penso che ci sia una vera possibilità di violenza e che sottovalutiamo i russi. Certo la Russia non è potente quanto la Cina, ha una piccola economia, ma la sua intera politica estera è basata sull’idea di indebolirci, di minare l’Europa, l’America, l’Ue, la Nato, Paese per Paese, attraverso la disinformazione e la ricerca di alleati economici e politici per mantenere influenza. Niente di tutto ciò è costoso ma siamo ingenui a ignorarlo e pensare che non conti.
*L’Europa è economicamente potentissima e strategicamente debolissima. I russi e altri hanno potuto approfittarne.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/politica/22_febbraio_25/anne-applebaum-guerra-ucraina-putin-intervista-3baf087a-95af-11ec-ae45-371c99bdba95.shtml Anne Applebaum sulla guerra in Ucraina: «Putin? Non so se ha paura della morte oppure di perdere il potere»]''|Sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 25 febbraio 2022.}}
*Non dimentichiamo [...] che stiamo parlando di una persona che potrebbe aver ucciso un milione di persone in Cecenia e decine di migliaia in Siria, dove le forze russe bombardavano gli ospedali. Il timore è che Putin usi così tanta brutalità da cancellare ogni resistenza, come ha fatto Stalin negli anni '30. Ma lui non conosce quasi l'Ucraina, non frequenta ucraini, forse pensa che non combatteranno. Potrebbe scoprire di aver torto
*L'Ucraina è una democrazia, e questo per lui è un pericolo. Putin è spaventato all'idea che a Mosca possa ripetersi quello che è accaduto a Kiev nel 2014. Lo considera una minaccia personale.
*Ho sempre pensato che Putin fosse razionale, a suo modo. Non ha mai preso grossi rischi, in fondo. Era brutale, magari, ma non si è mai buttato in sfide che non potesse vincere. Oggi è diverso. L’invasione sembra un azzardo. [...] Sembra ossessionato e pieno di odio. Sembra entrato in una fase nuova. Non so di cosa abbia paura, se della morte o di perdere il potere. Di certo è vissuto isolato per due anni, a causa della pandemia. [...] Oggi sembra un uomo malato, disturbato
*Abbiamo creduto di esserci lasciati alle spalle il XX secolo. Abbiamo pensato che non esistessero più, almeno in Europa, leader capaci di ricorrere alla brutalità di massa per raggiungere i loro scopi. Abbiamo pensato che il nostro mondo basato sulle regole fosse reale, rispettato, compreso da tutti. Ci siamo illusi che Putin pensasse come noi.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/04/22/news/anne-applebaum-spiega-cosa-significa-vittoria-per-putin-trasformare-l-ucraina-in-un-campo-di-concentramento-3931255/ Anne Applebaum spiega cosa significa "vittoria" per Putin: trasformare l'Ucraina in un campo di concentramento]''|Intervista di Giancarlo Loquenzi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilfoglio.it'', 22 aprile 2022.}}
*Bisogna avere presenti gli scenari della Seconda guerra mondiale per farsi un’idea di come siano ridotte molte cittadine a nord della capitale. Ogni casa è distrutta, ogni palazzo bruciato, fosse comuni ovunque, e parliamo comunque di piccole normali cittadine alla periferia di Kyiv. Perciò la gente sa che la guerra non è finita. Inoltre gli ucraini sanno che i russi si stanno riorganizzando e preparando per una seconda ondata di attacchi che potrebbe essere peggiore della prima.
*{{NDR|«I russi dicono in questa fase che si stanno riorganizzando per la conquista del Donbas e che questo è sempre stato il loro obiettivo principale.»}} Questa è ovviamente una bugia, il loro obiettivo è sempre stato quello di conquistare l’intero paese, e lo sappiamo perché abbiamo visto i loro piani pubblicati persino tre giorni prima dell’inizio della guerra da un sito di notizie russo in cui si spiegavano benissimo le loro intenzioni.
*Ogni volta che i russi si fermano in una città ucraina rapiscono o uccidono il sindaco, uccidono chiunque capiti a tiro nelle strade, fanno arresti indiscriminati, gettano i morti nelle fosse comuni, distruggono tutto, casa dopo casa. Decidere di lasciare ai russi il Donbas significa condannare decine, forse migliaia di persone all’orrore, alla fame e alla morte.
*Per la Russia, la vittoria sfortunatamente è definita da Putin ed è la distruzione dell’Ucraina. Questo vuol dire trasformare l’intero paese in un campo di concentramento.
*Questa è una guerra ideologica, scatenata perché Putin è convinto che l’Ucraina vada distrutta perché è una democrazia, perché aspira a essere parte dell’Europa. Lui odia la democrazia e odia l’Europa e non può sopportare che un’ex colonia russa, prima dentro l’Impero russo, poi dentro l’Unione sovietica, abbia questo tipo di aspirazioni. Non capisco quest’idea per cui i russi siano stati in qualche modo costretti a invadere. L’hanno fatto perché noi non abbiamo fatto nulla per impedirlo.
*Chi vuole l’escalation è Putin. Noi siamo stati molto chiari nel dire che quello che stiamo facendo è aiutare gli ucraini a difendersi, che la loro è una guerra di difesa e non di offesa. Nessuno sta invadendo la Russia e nessuno dice di volerlo fare.
*È assolutamente falso e scorretto dire che la diplomazia non sia in azione e che non ci sia dialogo. Ma perché la diplomazia funzioni, bisogna che i russi vogliano che funzioni. Prima che si arrivi a una soluzione, bisogna che smettano di combattere questa guerra. Sono stati loro a invadere. Oggi è solo difendendo l’Ucraina e respingendo Putin, facendogli capire che le sue scelte avranno delle conseguenze, che possiamo fargli accettare qualche forma di dialogo e di diplomazia. Lui crede di poter ancora ignorare i negoziati, non gli interessano. Pensa di essere forte, che alla fine la Russia non pagherà un gran pezzo e che lui resterà al potere. Perché cambi idea deve sentire l’impatto dell’isolamento.
*Mentre noi non prestavamo attenzione, la Russia ha portato avanti per dieci anni una feroce propaganda per indurre i russi in primo luogo a odiare gli europei, a credere che l’Europa sia degenerata, divisa, impoverita, che la democrazia sia una farsa e che i politici democratici siano ridicoli. In secondo luogo che gli ucraini non sono persone reali, non meritano di esistere e di avere un loro stato, dei nemici che non meritano nemmeno di vivere. Sfortunatamente questa cosa è scaturita dalla mente di Putin e ora i russi ci credono, sia i soldati al fronte sia la gente a casa si sono convinti. Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Stalin convinse tutti che i contadini ucraini, i kulaki, erano contro la rivoluzione e meritavano di morire di fame, perché ostacolavano la strada verso il progresso. Lo abbiamo visto anche in Europa occidentale, nel modo in cui i tedeschi parlavano degli ebrei. Conosciamo il potere di questo genere di propaganda, lo abbiamo visto molte volte in Europa. Dovremmo essere scioccati e arrabbiati nel vederlo succedere ancora.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/22_luglio_16/applebaum-violenza-contro-civili-quello-russia-terrorismo-stato-79bf7e1c-0538-11ed-a4f3-a62944a39429.shtml Guerra in Ucraina, Applebaum: «Violenza contro i civili: quello della Russia è terrorismo di Stato»]''|Intervista di Viviana Mazza sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Corriere.it'', 22 luglio 2022.}}
*Io penso che siamo arrivati al punto in cui sono necessarie misure più decisive e radicali. E che sì, sia l’ora di riconoscere che la Russia è diventato uno Stato terrorista.
*Chiunque voglia i negoziati adesso si basa su un’idea irrealistica. Putin non negozierà. Invece bisogna continuare ad assicurarsi che gli ucraini abbiano armi e munizioni, come è avvenuto negli ultimi giorni, e dopo i risultati sul campo allora sarà possibile parlare di negoziati...
*Il 90% delle armi e del supporto logistico a Kiev vengono dagli Stati Uniti. Quel che conta davvero è il loro appoggio e non credo verrà meno. L’appoggio europeo è importante anche psicologicamente, ma l’Europa purtroppo ha scelto di non diventare una potenza militare, di difesa e di sicurezza.
{{Int|Da ''[https://www.internazionale.it/magazine/anne-applebaum/2022/09/15/un-duro-colpo-per-il-regime-russo Un duro colpo per il regime russo]''|Sulla [[controffensiva Ucraina in Charkiv del 2022]], ''Internazionale.it'', 15 settembre 2022.}}
*Negli ultimi giorni le forze armate ucraine hanno sfondato le linee russe nel nordest del paese, liberando una città dopo l'altra nei territori occupati. Prima Balaklija, poi Kupjansk, quindi Izjum. Questi nomi non diranno molto a un pubblico straniero, ma erano posti irraggiungibili da mesi. Sono caduti in poche ore.
*Lo shock principale non è la tattica adottata dall'Ucraina, ma la risposta della Russia. [...] Le truppe del Cremlino non solo non rispondono agli attacchi: se possono scegliere tra combattere e fuggire, molti soldati scappano il più velocemente possibile.
*Si è creata una nuova realtà: gli ucraini potrebbero vincere questa guerra.
*Non si è mai trattato di una semplice guerra per il territorio, ma di una campagna combattuta con intenzioni genocide. Nei territori occupati i russi hanno torturato e ucciso civili, arrestato e deportato centinaia di migliaia di persone, distrutto teatri, musei, scuole, ospedali. I bombardamenti sulle città ucraine lontane dalla linea del fronte hanno fatto stragi di civili e provocato miliardi di danni materiali. La sola restituzione dei territori non compenserà gli ucraini per questa catastrofica invasione.
*Per dirlo senza tanti giri di parole, è difficile immaginare come la Russia possa soddisfare una qualsiasi di queste richieste finché il suo attuale presidente resterà al potere. Ricordiamo che Vladimir Putin ha messo la distruzione dell'Ucraina al centro della sua politica estera e interna, e al cuore di quella che vuole sia la sua eredità.
*Non ci sarà una "nuova era". L'Unione Sovietica non rivivrà. E quando le élite russe si renderanno conto che il progetto imperiale di Putin non è stato solo un fallimento personale del presidente, ma anche un disastro morale, politico ed economico per l'intero paese, quindi anche per loro, allora la pretesa di Putin di essere il legittimo sovrano della Russia si scioglierà come neve al sole.
*Molte cose dell'attuale sistema politico russo sono strane, e una delle più strane è la totale assenza di un meccanismo di successione. Non solo non abbiamo idea di chi potrebbe sostituire Putin, ma non abbiamo neanche idea di chi potrebbe scegliere questa persona. Nell'Unione Sovietica esisteva un ''[[politburo]]'', un gruppo di persone che teoricamente poteva prendere una decisione del genere, e molto di rado lo faceva. In Russia, invece, non esiste un meccanismo di transizione. Non c'è un delfino. Putin si è perfino rifiutato di permettere ai russi di contemplare un'alternativa al suo squallido e corrotto sistema di potere cleptocratico. Tuttavia, lo ripeto: è inconcepibile che lui possa continuare a governare se il fulcro della sua pretesa di legittimità – la promessa di ricostruire l'Unione Sovietica – si rivela non solo impossibile, ma anche ridicolo.
*La prospettiva di un'instabilità in Russia, una potenza nucleare, terrorizza molti. Ma potrebbe essere ormai inevitabile. E se è questo che sta per succedere, dovremmo prepararci alla cosa, pianificando e pensando a possibilità e pericoli.
{{Int|Da ''[https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/12/06/news/qualche-idea-per-smontare-le-autocrazie-4733020/ Qualche idea per smontare le autocrazie]''|''Ilfoglio.it'', 6 dicembre 2022.}}
*Una giovane iraniana è stata uccisa per aver cantato una canzone della resistenza. Anche i russi hanno vietato agli ucraini di cantare canzoni ucraine. Diversi regimi, stesse tattiche.
*Il Partito comunista cinese ha tenuto un Congresso che ha consolidato il dominio di [[Xi Jinping]], che ora è il dittatore de facto del più grande paese del mondo. Ha raggiunto questa posizione inscenando una “guerra alla corruzione” che si è trasformata in un’epurazione di massa, inventando nuove tattiche di sorveglianza che controllano e monitorano i movimenti, l’attività su internet e gli acquisti della gente comune, distruggendo un potente movimento democratico a Hong Kong e schiacciando la società civile in Cina.
*Oggi le autocrazie non sono gestite da un solo cattivo, ma da reti sofisticate composte da strutture finanziarie cleptocratiche, servizi di sicurezza (militari, polizia, gruppi paramilitari, sorveglianza) e propagandisti professionisti. I membri di queste reti sono collegati all’interno di un determinato paese e tra molti paesi. Le aziende corrotte e controllate dallo stato in una dittatura fanno affari con le aziende corrotte e controllate dallo stato in un’altra dittatura. La polizia di un paese può armare, equipaggiare e addestrare la polizia di un altro.
*Tra gli autocrati moderni ci sono persone che si definiscono comunisti, nazionalisti e teocrati. Il putinismo, il chavismo, il Juche nordcoreano, la Repubblica islamica e il comunismo cinese hanno tutti radici storiche diverse, estetiche diverse. Non c’è nemmeno un unico paese a guidare questo gruppo: a differenza delle alleanze militari o politiche di altri tempi e luoghi, i membri di questo gruppo non operano come un blocco, ma piuttosto come un agglomerato di aziende – chiamiamolo Autocracy Incorporated, o Autocracy Inc. I loro legami non sono cementati da ideali, ma da accordi – accordi pensati per attenuare i boicottaggi economici occidentali o per arricchirsi personalmente. Ecco perché possono operare così facilmente al di là delle linee ideologiche, geografiche e storiche.
*Una volta i leader dell’Unione sovietica, la più potente autocrazia della seconda metà del Ventesimo secolo, si preoccupavano profondamente di come venivano percepiti nel mondo. Promuovevano vigorosamente la superiorità del loro sistema politico e si opponevano quando veniva criticato, arrivando a battere le scarpe sul tavolo delle Nazioni Unite. Oggi, i membri più brutali dell’Autocracy Inc. non si preoccupano se i loro paesi vengono criticati, o da chi. I leader della Birmania o dello Zimbabwe non si battono per nulla che vada oltre l’arricchimento personale e il desiderio di rimanere al potere, per cui non possono sentirsi in imbarazzo. I leader dell’Iran ignorano fieri le opinioni degli infedeli occidentali. I leader di Cuba e Venezuela respingono le dichiarazioni degli stranieri con la motivazione che sono “imperialisti”. I leader di Cina e Russia hanno trascorso un decennio a contestare il linguaggio dei diritti umani usato a lungo dalle istituzioni internazionali, convincendo con successo molte persone in tutto il mondo che questi concetti “occidentali” non si applichino a loro, o che rappresentino un’altra forma di “democrazia”, diversamente definita.
*Impermeabili alle critiche internazionali, gli autocrati moderni non provano alcuna vergogna a essere violenti. Le truppe russe non si preoccupano di nascondere le camere di tortura che hanno costruito o le fosse comuni che hanno riempito. La giunta birmana non si vergogna di uccidere centinaia di manifestanti, compresi giovani adolescenti, nelle strade di Rangoon. Il governo cinese si vanta di aver distrutto il movimento democratico popolare di Hong Kong. Questo tipo di disprezzo può degenerare in quello che l’attivista internazionale Srdja Popovic ha definito il “modello Maduro” di governo, dal nome del leader del Venezuela. Gli autocrati che lo adottano sono “disposti a vedere il loro paese entrare nella categoria degli stati canaglia”, accettando il collasso economico, l’isolamento e la povertà di massa, proprio come ha fatto il Venezuela, se questo è ciò che serve per rimanere al potere. Assad ha applicato il modello Maduro in Siria. E’ quello che fa Lukashenka in Bielorussia. Sembra essere ciò che la leadership talebana aveva in mente quando ha occupato Kabul, ciò che Putin vuole per la Russia. Il loro obiettivo non è creare prosperità o benessere. Il loro obiettivo è arricchire sé stessi e le loro famiglie, e mantenere il controllo.
*A meno che le democrazie non si difendano insieme, le forze dell’autocrazia cercheranno sempre, sempre di minarle. Uso deliberatamente la parola forze, al plurale. Capisco che molti politici americani preferiscano comprensibilmente concentrarsi sulla competizione a lungo termine con la Cina. Ma finché la Russia è governata da Putin, anche la Russia è in guerra con noi. Così come la Bielorussia, la Corea del nord, il Venezuela, l’Iran, il Nicaragua, lo Zimbabwe e potenzialmente molti altri. Anche l’Ungheria e la Turchia, membri della Nato, a volte sostengono i despoti. Potremmo non voler competere con nessuno di loro, e nemmeno preoccuparci molto di loro. Ma a loro importa di noi, e faranno tutto il possibile per indebolirci.
*Se non disponiamo di mezzi per trasmettere i nostri messaggi al mondo autocratico, nessuno li ascolterà. Così come dopo l’11 settembre abbiamo riunito nel dipartimento di Sicurezza nazionale agenzie diverse, ora dobbiamo riunire le diverse parti del governo statunitense che pensano alla comunicazione: non per fare propaganda, ma per raggiungere più persone nel mondo con informazioni migliori e impedire alle autocrazie di distorcerle. I media indipendenti stanno fallendo in tutto il mondo. I social media che li hanno sostituiti sono facilmente attaccabili. Abbiamo bisogno di modi più coraggiosi per competere.
*È ora di riconoscere che il commercio con gli autocrati promuove l’autocrazia, non la democrazia. Questo non significa che le reti commerciali globali debbano essere chiuse, ma solo che non dovremmo farci illusioni su come funzionano realmente e su chi arricchiscono – e monitorare di conseguenza. Le uniche persone che hanno bisogno di tenere segrete le loro case, le loro attività e i loro redditi sono i truffatori e gli evasori fiscali.
*Forse non esiste un ordine mondiale liberale naturale, ma esistono società liberali, paesi aperti e liberi che offrono alle persone maggiori possibilità rispetto alle dittature chiuse. Se il Ventesimo secolo è stato la storia di una lotta lenta e irregolare, conclusasi con la vittoria della democrazia liberale su altre ideologie – comunismo, fascismo, nazionalismo virulento – è vero che il Ventunesimo secolo è, per ora, una storia inversa. Ma c’è anche un altro modo di vedere la cosa. Forse le autocrazie stanno collaborando perché non hanno più fiducia nella loro capacità di combattere da sole i propri movimenti democratici. Forse le autocrazie stanno diventando meno tolleranti perché si rendono conto che i loro avversari hanno argomenti migliori, che la gente li ascolta e che il desiderio di libertà politica non scomparirà mai. Forse i confronti tra gli autocrati e le loro popolazioni stanno diventando più duri proprio perché i movimenti democratici stanno diventando più articolati e meglio organizzati.
*Da decenni stiamo combattendo una guerra culturale tra valori liberali da un lato e forme di nazionalismo muscolare dall’altro. Gli ucraini ci stanno mostrando un modo per avere entrambi. Hanno dimostrato che è possibile essere patrioti e credere in una società aperta, che una democrazia può essere più forte e più feroce dei suoi avversari.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_gennaio_07/anne-applebaum-dobbiamo-immaginarci-vittoria-ucraina-sara-fine-putin-825fab76-8e06-11ed-a8d9-c0827d0f659f.shtml Anne Applebaum: «Dobbiamo immaginarci una vittoria ucraina, sarà la fine di Putin»]''|Intervista di Viviana Mazza, ''Corriere.it'', 7 gennaio 2023.}}
*Io credo che l’unico modo in cui la guerra possa finire — e intendo finire davvero e non riprendere dopo sei mesi o un anno — è se i russi perdono e capiscono di aver perso.
*Onestamente, {{NDR|gli ucraini}} resisterebbero fino a che non esistono più, perché per loro non c’è alcuna forma di resa che non implichi anche la morte.
*Putin non ha fatto la conferenza annuale di fine anno, ha subìto forti critiche della destra nazionalista e i sondaggi dell’opposizione mostrano cambiamenti nell’opinione pubblica contro la guerra, ma non sappiamo se ciò avrà dei risultati nelle politiche del Paese.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_giugno_25/anne-applebaum-putin-sembra-nicola-ii-vive-una-realta-immaginaria-1235aa1c-12c7-11ee-9975-a381d24ea7b4.shtml «Putin sembra Nicola II, vive in una realtà immaginaria»]''|Intervista di Viviana Mazza sulla [[ribellione del Gruppo Wagner]], ''Corriere.it'', 25 giugno 2023.}}
*In Russia c’è solo la propaganda dello Stato, più alcuni media in esilio, perciò non abbiamo buone fonti di informazione.
*La rivolta è stata pianificata ed eseguita molto meglio di quella battaglia: per Bakhmut ci sono voluti 11 mesi, mentre Prigozhin è arrivato a Rostov e Voronezh in meno di 11 ore, aiutato da comandanti e soldati che sembravano aspettare il suo arrivo.
*[[Evgenij Prigožin|Prigozhin]] e i suoi uomini sono motivati dal denaro e dall’interesse personale. Sono furiosi per la corruzione dei pezzi grossi del sistema russo, per gli scarsi equipaggiamenti ricevuti, per l’incredibile numero di vite sacrificate. Non sono cristiani, a loro non importa nulla di Pietro il Grande. Prigozhin sta offrendo loro una spiegazione comoda per la situazione in cui si trovano: non sono riusciti a sconfiggere l’Ucraina perché sono stati traditi dai loro leader.
*Putin ha costruito intorno a sé e all’interno di questo Paese un complicato palazzo di specchi. Ora però gli scontri inevitabili — lo scontro di Putin con la realtà oltre che il suo scontro con Prigozhin — sono giunti al loro culmine.
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/23_agosto_26/morte-prigozhin-anne-applebaum-putin-voleva-finale-show-l-ha-avuto-ma-resta-difficolta-94bd48e2-43e5-11ee-8251-41b16c6fa226.shtml «Putin voleva il finale show e l’ha avuto. Ma resta in difficoltà»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sulla morte di [[Evgenij Prigožin]], ''Corriere.it'', 26 agosto 2023.}}
*Tutti adesso sono ben consapevoli che gli apparati dello Stato li puniranno se dovessero in alcun modo ribellarsi. Ciò vale per i militanti nella Wagner, per chiunque fosse legato a Prigozhin o comunque sia parte del sistema di potere in Russia.
*Prigozhin non è stato avvelenato, non c’è alcunché di segreto o ambiguo nella sua fine. L’aereo del capo della Wagner è volutamente esploso in cielo, hanno ripreso il suo precipitare al suolo in modo spettacolare e molto pubblico. Il messaggio di Putin è diretto per tutti; un minaccioso memento: io sono l’unico al comando, nessuna pietà per gli oppositori. Ma in verità le cose sono diverse: se tu guidi una guerra e sei costretto a licenziare il tuo generale più importante, poi elimini il capo della milizia che ha avuto un ruolo fondamentale nelle tue campagne militari e ha ottenuto successi rilevanti, allora significa che la situazione non è poi così rosea. Traspare che i suoi responsabili militari e della sicurezza interna non sono per nulla soddisfatti. Putin cerca di reagire, ma è evidente che per lui la situazione resta tutt’altro che tranquilla.
*A Mosca devono finalmente accettare che l’Ucraina è uno Stato indipendente e separato dalla Russia. Devono compiere lo stesso percorso che condusse la Francia di de Gaulle a comprendere nel 1962 che l’Algeria era uno Stato sovrano e andava lasciato libero di autogovernarsi. Anche allora non fu una scelta facile, ci furono tanti morti, violenze, provarono persino ad assassinare il presidente francese, ma alla fine gli algerini furono liberi.
{{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/esteri/2024/03/18/news/anne_applebaum_intervista_putin_trump-422326814/ La scrittrice Anne Applebaum: “Trump sostiene Putin perché vuole minare la democrazia americana”]''|Intervista di Paolo Mastrolilli, ''Repubblica.it'', 18 marzo 2024.}}
*Non è un'elezione, ma una farsa. L'unico commento positivo possibile è che si tratta di una dimostrazione di quanto sia potente l'idea delle democrazia, al punto che pure i russi devono fingere di averla.
*Ha cercato per due anni di prendersi il Paese e non sta vincendo, nonostante la recente narrativa in questo senso. Oltre 300.000 soldati russi sono stati uccisi o feriti; ha perso una grande percentuale delle forze armate e dei mezzi militari; il 10% delle capacità di raffinazione del petrolio è stato distrutto dai droni ucraini; il confine occidentale non è sicuro, perché gruppi di partigiani russi sostenuti da Kiev hanno occupato vari villaggi. Perciò no, la guerra è stata un disastro per la Russia. Ovviamente lo è stata anche per l'Ucraina, ma spero che presto il popolo russo lo capisca.
*{{NDR|«Il presidente Biden dice che se Putin vince, attacca l'Europa.»}} Ovviamente lo farà, lo ha detto. Perché dovremmo ignorare quanto dichiarano l'ex presidente Medvedev o la propaganda russa? Minacciano altri paesi europei ogni giorno: Polonia, Stati baltici, Germania, Scandinavia, Gran Bretagna.
*Gli ucraini non possono perdere, perché se smettono di combattere sono tutti morti. Questa idea che se si fermano ci sarà la pace è ridicola. Se lo faranno la guerra si allargherà semplicemente ad altre zone del paese, ci saranno campi di concentramento più grandi, più morti, più bambini deportati in Russia e più caos. Sostenere che se smettiamo i finanziamenti si fermano le violenze è una posizione ingenua o cinica.
*Non ho prove, ma presumo {{NDR|Donald Trump}} voglia l'aiuto della Russia nella campagna presidenziale, come nel 2016. Gira voce che punti su accordi petroliferi con Mosca e ha simpatie politiche per il capo del Cremlino. Spera di minare la democrazia in America e Putin è un modello da seguire, perché lo ha fatto con successo in Russia
{{Int|Da ''[https://www.corriere.it/esteri/24_marzo_23/applebaum-l-europa-non-si-illuda-putin-non-vuole-solidarieta-usa-l-attacco-incolparci-817a2818-e953-11ee-919a-5276ae33aa1b.shtml Applebaum: «L'Europa non si illuda. Putin non vuole solidarietà. Usa l'attacco per incolparci»]''|Intervista di Lorenzo Cremonesi sull'[[attentato al Crocus City Hall]], ''Corriere.it'', 24 marzo 2024.}}
*Non posso dire con certezza chi siano i responsabili. Ma è chiaro che, indipendentemente da chi abbia sparato, il regime di Putin strumentalizzerà l'attacco per accrescere la repressione in Russia e per intensificare l'aggressione contro l'Ucraina.
*[...] in una regione super-controllata da polizia e servizi di sicurezza come Mosca è davvero curioso che questo gruppo di uomini armati abbia potuto agire in quel modo. Forse sono stati aiutati dal fatto che i comandi russi hanno concentrato il meglio delle loro forze attorno al confine ucraino. In verità, guardano nella direzione sbagliata: mirano a Kiev, che sta solo difendendosi, e non controllano a sufficienza gli estremisti islamici e i terroristi di Isis. Mosca ha scelto di combattere una guerra diversa e ne paga le conseguenze.
*{{NDR|«Cosa sappiamo degli islamici in Russia?»}} Tanti tra loro non hanno dimenticato i crimini russi in Cecenia un quarto di secolo fa e neppure la repressione in Siria a fianco del regime di Bashar Assad. La Russia aiuta le dittature in centro Asia: i suoi soldati hanno le mani sporche di sangue musulmano.
*Putin ha subito usato questo bagno di sangue per incolpare noi occidentali e attaccare l'Ucraina. Ci tengo a ripetere al lettore europeo, e in particolare italiano, che Putin non è interessato ad alcuna forma di dialogo con noi. Putin non cerca la nostra amicizia, non vuole il negoziato per raggiungere un compromesso e non vuole concessioni da parte nostra. Suo obbiettivo principale resta la distruzione dell'Ucraina indipendente e il suo asservimento a Mosca.
*{{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali in Russia del 2024]]}} Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi.
==''Il tramonto della democrazia''==
===Citazioni===
*Se il [[Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America|collegio elettorale]] finì per diventare un organo puramente formale, senza alcun potere, e, più recentemente, un meccanismo che in alcuni Stati conferisce a piccoli gruppi di elettori un'influenza sproporzionata, esso fu concepito in origine come qualcosa di ben diverso: avrebbe dovuto essere una sorta di comitato di revisione, un gruppo d'élite di legislatori e possidenti incaricato di scegliere il presidente rifiutando se necessario, per evitare gli «eccessi della democrazia», la scelta del popolo. (p. 13)
*L'[[autoritarismo]] fa presa, semplicemente, su chi non tollera la complessità, e in questo istinto non c'è assolutamente nulla di intrinsicamente «di sinistra» o «di destra». È un istinto antipluralista, che induce a diffidare di coloro che la pensano diversamente e crea un'allergia per i dibattiti accesi. (p. 14)
*I conservatori britannici, i repubblicani americani, gli anticomunisti dell'Europa orientale, i cristiano-democratici tedeschi e i gollisti francesi provengono da tradizioni diverse, ma in quanto gruppo erano tutti fedeli, almeno fino a epoca recente, non solo alla democrazia rappresentativa, ma alla tolleranza religiosa, all'indipendenza della magistratura, alla libertà di stampa e di parola, all'integrazione economica, alle istituzioni internazionali, all'alleanza transatlantica e a un'idea politica di «Occidente».<br>La nuova destra, invece, non vuole affatto conservare o preservare ciò che esiste. Nell'Europa continentale disprezza i democratici cristiani, che dopo l'incubo della seconda guerra mondiale usarono la loro base politica nella Chiesa per fondare l'Unione europea. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito ha rotto con il vecchio conservatorismo burkeano con la c minuscola, che diffida dei rapidi cambiamenti in tutte le loro forme. Sebbene odi il termine, la nuova destra è più bolscevica che burkeana: è composta da uomini e donne decisi a rovesciare, aggirare o minare le istituzioni esistenti, distruggere ciò che esiste. (p. 17)
*A differenza del marxismo, lo Stato illiberale monopartitico non è una filosofia. È un meccanismo per il potere e funziona benissimo con numerose ideologie. Funziona perché definisce con chiarezza chi può divenire l'élite: l'élite politica, l'élite culturale, l'élite finanziaria. (p. 19)
*Lo Stato monopartitico di Lenin [...] rovesciò l'ordine aristocratico, ma non lo sostituì con un modello competitivo. Lo Stato monopartitico bolscevico non era solo antidemocratico; era anche anticompetitivo e antimeritocratico. I posti nelle università e nella pubblica amministrazione e i ruoli nel governo e nell'industria non andavano ai più volenterosi o capaci: andavano ai più fedeli. Non si faceva carriera grazie al talento o all'industriosità, ma alla disponibilità a conformarsi alle regole del partito. Se queste regole cambiarono da un periodo all'altro, avevano tuttavia una certa coerenza. Escludevano generalmente i membri dell'ex élite al potere e i loro figli, nonché gruppi etnici sospetti. Favorivano chi proveniva dalla classe operaia. Soprattutto, favorivano chi professava ad alta voce la propria fede nel parito, frequentava le sue riunioni e partecipava a manifestazioni pubbliche di entusiasmo. (p. 20)
*I movimenti politici polarizzanti dell'Europa del XXI secolo [...] non si basano su un'ideologia vera e propria, per cui non hanno bisogno di usare la violenza o il terrore poliziesco. Vogliono che i loro «chierici» li difendano, ma non li obbligano a dichiarare che il nero è bianco, che la guerra è pace e che le fattorie statali hanno raggiunto il 1000 per cento della produzione stabilita dal piano. Per la maggior parte non ricorrono a una propaganda in conflitto con la realtà di tutti i giorni. Eppure hanno tutti a fondamento, se non una Grande Bugia, quella che, come mi ha detto una volta lo storico Timothy Snyder, dovrebbe essere chiamata una Bugia di Media Grandezza. In altre parole, tutti sollecitano i loro seguaci a aderire, almeno per parte del tempo, a una realtà alternativa. A volte tale realtà alternativa si sviluppa organicamente; più spesso viene costruita con cura, con l'aiuto delle moderne tecniche di marketing, della segmentazione del pubblico e di campagne sui social media. (pp. 31-32)
*La presa emotiva di una [[teoria del complotto]] è dovuta alla sua semplicità. Essa spiega fenomeni complessi, rende conto del caso e di accidenti, offre al credente la gratificante sensazione di avere un accesso speciale e privilegiato alla verità. Per coloro che divengono i guardiani dello Stato a partito unico, la ripetizione di tali teorie del complotto offre anche un'altra ricompensa: il potere. (p. 37)
*Il metodo di [[Viktor Orbán|Orbán]] funziona. Se sollevi questioni che suscitano emozioni e ti atteggi a difensore della civiltà occidentale, specialmente all'estero, nessuno si accorgerà del nepotismo e della corruzione in patria. (p. 43)
*Ex Iugoslavia a parte, dopo il 1989 in Europa centrale non si assistette a nessuna ondata autoritario-nazionalista e antidemocratica. Il fenomeno è più recente, dell'ultimo decennio. E non è dovuto a mistici «fantasmi del passato», bensì a specifiche azioni di persone cui le loro democrazie non piacevano. Non piacevano perché erano troppo deboli o troppo imitative, troppo indecise o troppo individualiste, o perché al loro interno esse non stavano facendo personalmente carriera abbastanza in fretta. (p. 45)
*Il linguaggio usato dall'estrema destra europea, con il suo appello alla «rivoluzione» contro le «élite» e i suoi sogni di violenza «purificatrice» e scontri culturali apocalittici, è talmente simile al linguaggio utilizzato un tempo dall'estrema sinistra europea da destare inquietudine. (p. 47)
*{{NDR|Su [[Boris Johnson]]}} La sua specialità erano storie divertenti, semivere, costruite a partire da un granello (e a volte meno) di verità, che mettevano in ridicolo la UE dipingendola invariabilmente come una fabbrica di follie normative. I suoi articoli avevano titoli quali ''Minaccia per le salsicce rosa britanniche'', e riferivano (false) voci secondo cui i burocratici di Bruxelles, per esempio, si apprestavano a mettere al bando gli autobus a due piani o le patatine di cocktail di gamberi. Benché chi sapeva come stavano le cose ne ridesse, quelle frottole avevano un impatto. Altri direttori chiesero ai propri corrispondenti da Bruxelles di scoprire storie dello stesso genere; e i tabloid si affrettarono a mettersi al passo. Anno dopo anno, quel tipo di narrazione contribuì a diffondere un sentimento di sfiducia per la UE che avrebbe aperto la strada, molto tempo dopo, alla Brexit. (pp. 49-50)
*Nessuno nella UE imponeva regole alla Gran Bretagna: le direttive europee erano concordate e ognuna di esse era stata accettata da un rappresentante o diplomatico britannico. Per quanto il Regno Unito non l'avesse avuta vinta in tutte le discussioni – nessun paese vi è mai riuscito –, non c'era nessuna «mafia di Bruxelles» che lo avesse costretto a fare cose che non voleva fare. (p. 53)
*Non sono mancati i commenti sul narcisismo fuori misura di Johnson, in effetti divorante, come sulla sua altrettanto notevole pigrizia. Il debole che nutre per le montature è ben noto. All'inizio della sua carriera fu licenziato dal «Times» di Londra per essersi inventato delle citazioni e nel 2004 fu espulso dal gabinetto ombra per avere mentito. L'aura di impotenza che lo circonda, attentamente studiata, nasconde una vena di crudeltà: con una serie di relazioni, intrattenute con incredibile sfacciataggine in pubblico, ha distrutto sia il suo primo sia il suo secondo matrimonio, quest'ultimo durato un quarto di secolo, nonché la vita di tante altre donne. (p. 55)
*Nel «normale» procedere degli eventi, in un mondo senza Brexit, Boris Johnson non sarebbe forse mai divenuto primo ministro. Il partito che aveva eletto David Cameron, un centrista moderato, dedito alla «disintossicazione» del Partito conservatore dopo una serie di leader dai toni rabbiosi, avrebbe avuto difficoltà a scegliere una figura rischiosa come Johnson, con la sua storia di gaffe, licenziamenti e scandali sessuali. Egli divenne il leader dei tory perché i tory non sapevano cos'altro fare. La partita di rugby e la mischia c'erano state, e qualcuno s'era effettivamente lasciato scappare la palla. (p. 57)
*Sia nella campagna dell'establishment conservatore «Vote Leave», guidata da Johnson e dal suo collega tory Michael Gove, sia in quella dell'UKIP guidata da [[Nigel Farage]] si dissero bugie. Se lasciassimo la UE, dichiarò Johnson, ci troveremmo con 350 milioni di sterline in più alla settimana – una cifra immaginaria – per il servizio sanitario nazionale. Se rimanessimo nella UE saremmo costretti ad accettare che la Turchia ne divenga un membro: affermazione anche questa falsa. Farage apparve di fronte a un manifesto che mostrava enormi folle di siriani in cammino verso l'Europa, anche se non c'era alcun motivo per cui qualcuno di essi dovesse finire nel Regno Unito, che non faceva parte dell'area Schengen, la zona d'Europa senza frontiere. Più tardi, in un'intervista, Cummings avrebbe paragonato quella campagna alla «propaganda sovietica». (p. 70)
*Nella campagna «Vote Leave» si ricorse all'imbroglio: si infransero le leggi elettorali per spendere più soldi in pubblicità mirate su Facebook. Agli amanti degli animali vennero mostrate fotografie di toreri spagnoli; agli amanti del tè fu fatta vedere una mano, contrassegnata da una bandiera della UE, in procinto di afferrare una tazza da tè britannica accanto a un furioso slogan: «L'Unione europea vuole uccidere la nostra tazza da tè». A questi fini, oltretutto, la campagna Vote Leave utilizzò i dati rubati dalla Cambridge Analytica. Tutte le campagne per la Brexit trassero beneficio dalle operazioni di ''trolling'' russe, anche se queste ultime si limitarono perlopiù a echeggiare quello che «Vote Leave» stava già facendo comunque. Il clima in cui si svolse la campagna fu il peggiore della storia moderna della Gran Bretagna. (p. 71)
*Per quanto in teoria sostenessero la democrazia, parecchi ''brexiteers'', specie quelli che lavoravano per la stampa sensazionalistica, erano in pratica disgustati dalle istituzioni democratiche del Regno Unito. Quando tre giudici britannici sentenziarono, nel novembre 2016, che il Parlamento avrebbe dovuto dare il suo consenso prima che il governo potesse ritirarsi ufficialmente dalla UE, il «Daily Mail», quotidiano diretto da ''brexiteers'', pubblicò una prima pagina straordinaria: le foto dei tre giudici in toga e parrucca sotto il titolo ''Nemici del popolo''. (p. 72)
*Com'era inevitabile, il processo di tirare fuori la Gran Bretagna da quarant'anni di trattati si rivelò molto più complicato di quanto semplicistici slogan elettorali avessero promesso. Apparve evidente che pochissimi conservatori nostalgici capivano realmente l'Europa e la politica europea, e le loro previsioni su quello che sarebbe successo con la vittoria referendaria si rivelarono tutte sbagliate. Heffer scrisse un editoriale in cui sosteneva che la Brexit avrebbe portato a un'ondata di analoghi referendum in altri paesi europei; in realtà essa non fece che accrescere il sostegno alla UE. Subito dopo il voto un conservatore membro della Camera dei Lord mi disse di aver parlato personalmente con i maggiori industriali tedeschi, i quali gli avevano assicurato che qualunque accordo raggiunto sarebbe stato favorevole alla Gran Bretagna. In realtà, i maggiori industriali tedeschi iniziarono a parlare di disinvestire dal Regno Unito. Durante la campagna referendaria nessuno aveva minimamente pensato all'Irlanda del Nord, né alla necessità, se la Gran Bretagna fosse uscita dal mercato unico, di ripristinare una frontiera doganale britannico-irlandese. Non appena le trattative cominciarono, tali problemi si rivelarono immediatamente i più centrali. (p. 73)
*Se la gente è spesso attratta da idee autoritarie è perché la complessità la infastidisce. Le divisioni non le piacciono. Preferisce l'unità. Un improvviso emergere di diversità, diversità di opinione, diversità di esperienze, la manda in collera. E cerca soluzioni in un nuovo linguaggio politico che la faccia sentire più sicura e protetta. (p. 85)
*Lo strepito delle discussioni, i costanti mormorii di disaccordo possono irritare chi preferisce vivere in una società legata insieme da un'unica narrazione. La decisa preferenza per l'unità, almeno in una parte della popolazione, contribuisce a spiegare perché tante rivoluzioni liberali o democratiche, a partire dal 1789, siano sfociate in dittature che godevano di ampio sostegno. (p. 87)
*Trump non sa niente della storia americana e quindi non può avere alcuna fede in essa. Non capisce né apprezza il linguaggio dei padri fondatori del suo paese, e quindi non può esserne ispirato. Non credendo che la democrazia americana sia un bene, non ha alcun interesse per un'America che aspiri a essere un modello fra le nazioni. (p. 123)
===Explicit===
Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che la storia può ancora una volta penetrare nelle nostre vite private e trasformarle. Abbiamo sempre saputo, o avremmo dovuto sapere, che visioni alternative delle nostre nazioni cerchaeranno sempre di sedurci. Ma forse, scegliendo la nostra strada nella notte, scopriremo che a esse, insieme, possiamo opporre resistenza.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Anne Applebaum, ''Il tramonto della democrazia. {{small|Il fallimento della politica e il fascismo dell'autoritarismo}}'', traduzione di Massimo Parizzi, Mondadori, Milano, ISBN 978-88-04-73788-9
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
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[[Categoria:Giornalisti statunitensi]]
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La casa stregata
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2024-04-25T16:51:35Z
Junker69
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{{Film
|titolo= La casa stregata
|titoloalfabetico= stregata, La
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|titolo originale= La casa stregata
|paese= Italia
|anno= 1982
|genere= commedia
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|sceneggiatore= [[Mario Amendola]], [[Bruno Corbucci]], [[Enrico Oldoini]]
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*[[Renato Pozzetto]]: Rag. Giorgio Allegri
*[[Gloria Guida]]: Candida Melengo
*[[Yorgo Voyagis]]: il fantasma Omar
*[[Lia Zoppelli]]: Anastasia, la madre di Candida
*[[Angelo Pellegrino]]: Elpidio Tomassini, il giardiniere
*[[Leo Gavero]]: il direttore della banca
*[[Franco Diogene]]: il venditore della casa umida
*[[Vittorio Ripamonti]]: Don Alvino
*[[Nicola Morelli]]: Albani, il direttore generale
*[[Bruno Corbucci]]: il veterinario
*[[Marilda Donà]]: Lucia, la domestica
*[[Fernando Cerulli]]: il proprietario della villa sull'Appia antica
*[[Aldo Ralli]]: un collega del rag. Allegri
*[[Rita Forzano]]: una collega del rag. Allegri
*[[Angelo Nicotra]]: il collega e confidente del rag. Allegri
*[[Tony Scarf]]: il rapinatore con l'accento lombardo
*[[Mario Donatone]]: il portiere del finto albergo
*[[Luciano Foti]]: un collega del rag. Allegri (non accreditato)
|note=
}}
'''''La casa stregata''''' film italiano del 1982 con [[Renato Pozzetto]] e [[Gloria Guida]], regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*{{NDR|Alla calcolatrice}} Tre per... per sette fa [[ventuno]]... Allora avevo ragione io! Non è la prima volta che lo faccio no?! ('''Giorgio''')
==Dialoghi==
*'''Anastasia''': Voi sarete [[Maledizioni dai film|dannati]] e non potrete raggiungere i Giardini di Allah che tra mille anni!<br />'''Rag. Allegri''': Mille anni? Quanti ne abbiamo oggi?<br />'''Anastasia''': Le vostre anime vagheranno per secoli e secoli, fino a reincarnarsi.<br/>'''Rag. Allegri''' {{NDR|a Candida}}: Andiamo va', tua madre ragiona con la menopausa!
*'''Anastasia''': Pura e vergine! Fino a quella notte di luna piena. Fino a mezzanotte in punto! Altrimenti... <br />'''Rag. Allegri''': Signora, ma si rende conto di che stronzate sta dicendo?
*'''Giorgio''': Allegri, come sta il dollaro? <br />'''Rag. Allegri''': Bene, grazie.
*'''Giorgio''': Calma, calma, c'è una sorpresa. Mi sembrate un po' mosci. Facciamo un gioco. Allora: tutte le puttane da una parte e i froci dall'altra!<br />'''Ospite''': Ma io non sono mica frocio! <br /> '''Giorgio''': No, il gioco delle bugie lo facciamo dopo! Allora, io conto fino a trenta e nel frattempo voi vi scambiate le mutande...
*'''Anastasia''': Dai Giorgio, perché non mi chiami "mamma", e ci diamo del tu? <br />'''Giorgio''': Non mi viene...invece lei, se crede, può chiamarmi "ragioniere".
*'''Il fantasma Omar''' {{NDR|parla attraverso Gaetano, il cane di Giorgio}}: Giorgio!... Vieni! T'agg' 'a parla'! E movete!<br>'''Giorgio''': "E allora? Cosa c'e'?<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': E statte cheto!<br>'''Giorgio''': Si puo' sapere che cosa vuoi?<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': E statte zitto! Famm' parla'!<br>'''Giorgio''': Guarda che io non ti sopporto piu'! Perche' continui a chiamarmi? Che cos'hai di cosi' importante da dirmi? Non hai visto che ho gente? Che stavo parlando?<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': Ha detto 'o Sarracino che fra un quarto d'ora e' mezzanotte, e che ti devi sbrigare a mandare via tutti!<br>'''Giorgio''': Digli che questa e' casa mia, che ho ospiti, e che non posso mandarli via a calci nel sedere!<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': Se non li mandi via tu, ha detto che ci pensera' Isso!<br>'''Giorgio''': Te e il tuo amico Saraceno mi avete tirato le palle come due dirigibili! Non esagerate, altrimenti non rispondo piu' di quello che faccio, eh!<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': E dallo!<br>'''Giorgio''': Hai visto che casino hai combinato oggi in banca?<br>'''Il fantasma Omar/Gaetano''': Tu non gli hai a scherza' con 'o Sarracino! Hai capito?<br>'''Giorgio''': Va bene, vedremo: staremo a vedere!
==Altri progetti==
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non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm
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{{Film
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|regista= [[Bruno Corbucci]]
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*[[Renato Pozzetto]]: Rag. Giorgio Allegri
*[[Gloria Guida]]: Candida Melengo
*[[Yorgo Voyagis]]: il fantasma Omar
*[[Lia Zoppelli]]: Anastasia, la madre di Candida
*[[Angelo Pellegrino]]: Elpidio Tomassini, il giardiniere
*[[Leo Gavero]]: il direttore della banca
*[[Franco Diogene]]: il venditore della casa umida
*[[Vittorio Ripamonti]]: Don Alvino
*[[Nicola Morelli]]: Albani, il direttore generale
*[[Bruno Corbucci]]: il veterinario
*[[Marilda Donà]]: Lucia, la domestica
*[[Fernando Cerulli]]: il proprietario della villa sull'Appia antica
*[[Aldo Ralli]]: un collega del rag. Allegri
*[[Rita Forzano]]: una collega del rag. Allegri
*[[Angelo Nicotra]]: il collega e confidente del rag. Allegri
*[[Tony Scarf]]: il rapinatore con l'accento lombardo
*[[Mario Donatone]]: il portiere del finto albergo
*[[Luciano Foti]]: un collega del rag. Allegri (non accreditato)
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}}
'''''La casa stregata''''' film italiano del 1982 con [[Renato Pozzetto]] e [[Gloria Guida]], regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*{{NDR|Alla calcolatrice}} Tre per... per sette fa [[ventuno]]... Allora avevo ragione io! Non è la prima volta che lo faccio no?! ('''Giorgio''')
==Dialoghi==
*'''Anastasia''': Voi sarete [[Maledizioni dai film|dannati]] e non potrete raggiungere i Giardini di Allah che tra mille anni!<br />'''Rag. Allegri''': Mille anni? Quanti ne abbiamo oggi?<br />'''Anastasia''': Le vostre anime vagheranno per secoli e secoli, fino a reincarnarsi.<br/>'''Rag. Allegri''' {{NDR|a Candida}}: Andiamo va', tua madre ragiona con la menopausa!
*'''Anastasia''': Pura e vergine! Fino a quella notte di luna piena. Fino a mezzanotte in punto! Altrimenti... <br />'''Rag. Allegri''': Signora, ma si rende conto di che stronzate sta dicendo?
*'''Giorgio''': Allegri, come sta il dollaro? <br />'''Rag. Allegri''': Bene, grazie.
*'''Giorgio''': Calma, calma, c'è una sorpresa. Mi sembrate un po' mosci. Facciamo un gioco. Allora: tutte le puttane da una parte e i froci dall'altra!<br />'''Ospite''': Ma io non sono mica frocio! <br /> '''Giorgio''': No, il gioco delle bugie lo facciamo dopo! Allora, io conto fino a trenta e nel frattempo voi vi scambiate le mutande...
*'''Anastasia''': Dai Giorgio, perché non mi chiami "mamma", e ci diamo del tu? <br />'''Giorgio''': Non mi viene... invece lei, se crede, può chiamarmi "ragioniere".
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Junker69
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per...
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text/x-wiki
{{Film
|titolo= La casa stregata
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|paese= Italia
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*[[Renato Pozzetto]]: Rag. Giorgio Allegri
*[[Gloria Guida]]: Candida Melengo
*[[Yorgo Voyagis]]: il fantasma Omar
*[[Lia Zoppelli]]: Anastasia, la madre di Candida
*[[Angelo Pellegrino]]: Elpidio Tomassini, il giardiniere
*[[Leo Gavero]]: il direttore della banca
*[[Franco Diogene]]: il venditore della casa umida
*[[Vittorio Ripamonti]]: Don Alvino
*[[Nicola Morelli]]: Albani, il direttore generale
*[[Bruno Corbucci]]: il veterinario
*[[Marilda Donà]]: Lucia, la domestica
*[[Fernando Cerulli]]: il proprietario della villa sull'Appia antica
*[[Aldo Ralli]]: un collega del rag. Allegri
*[[Rita Forzano]]: una collega del rag. Allegri
*[[Angelo Nicotra]]: il collega e confidente del rag. Allegri
*[[Tony Scarf]]: il rapinatore con l'accento lombardo
*[[Mario Donatone]]: il portiere del finto albergo
*[[Luciano Foti]]: un collega del rag. Allegri (non accreditato)
|note=
}}
'''''La casa stregata''''' film italiano del 1982 con [[Renato Pozzetto]] e [[Gloria Guida]], regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*{{NDR|Alla calcolatrice}} Tre per... per sette fa [[ventuno]]... Allora avevo ragione io! Non è la prima volta che lo faccio no?! ('''Giorgio''')
==Dialoghi==
*'''Anastasia''': Voi sarete [[Maledizioni dai film|dannati]] e non potrete raggiungere i Giardini di Allah che tra mille anni!<br />'''Rag. Allegri''': Mille anni? Quanti ne abbiamo oggi?<br />'''Anastasia''': Le vostre anime vagheranno per secoli e secoli, fino a reincarnarsi.<br/>'''Rag. Allegri''' {{NDR|a Candida}}: Andiamo va', tua madre ragiona con la menopausa!
*'''Anastasia''': Pura e vergine! Fino a quella notte di luna piena. Fino a mezzanotte in punto! Altrimenti... <br />'''Rag. Allegri''': Signora, ma si rende conto di che stronzate sta dicendo?
*'''Giorgio''': Allegri, come sta il dollaro? <br />'''Rag. Allegri''': Bene, grazie.
*'''Giorgio''': Calma, calma, c'è una sorpresa. Mi sembrate un po' mosci. Facciamo un gioco. Allora: tutte le puttane da una parte e i froci dall'altra!<br />'''Ospite''': Ma io non sono mica frocio! <br /> '''Giorgio''': No, il gioco delle bugie lo facciamo dopo! Allora, io conto fino a trenta e nel frattempo voi vi scambiate le mutande...
*'''Anastasia''': Dai Giorgio, perché non mi chiami "mamma", e ci diamo del tu? <br />'''Giorgio''': Non mi viene... invece lei, se crede, può chiamarmi "ragioniere".
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text/x-wiki
{{Film
|titolo= La casa stregata
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|titolo originale= La casa stregata
|paese= Italia
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|regista= [[Bruno Corbucci]]
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*[[Renato Pozzetto]]: Rag. Giorgio Allegri
*[[Gloria Guida]]: Candida Melengo
*[[Yorgo Voyagis]]: il fantasma Omar
*[[Lia Zoppelli]]: Anastasia, la madre di Candida
*[[Angelo Pellegrino]]: Elpidio Tomassini, il giardiniere
*[[Leo Gavero]]: il direttore della banca
*[[Franco Diogene]]: il venditore della casa umida
*[[Vittorio Ripamonti]]: Don Alvino
*[[Nicola Morelli]]: Albani, il direttore generale
*[[Bruno Corbucci]]: il veterinario
*[[Marilda Donà]]: Lucia, la domestica
*[[Fernando Cerulli]]: il proprietario della villa sull'Appia antica
*[[Aldo Ralli]]: un collega del rag. Allegri
*[[Rita Forzano]]: una collega del rag. Allegri
*[[Angelo Nicotra]]: il collega e confidente del rag. Allegri
*[[Tony Scarf]]: il rapinatore con l'accento lombardo
*[[Mario Donatone]]: il portiere del finto albergo
*[[Luciano Foti]]: un collega del rag. Allegri (non accreditato)
|note=
}}
'''''La casa stregata''''' film italiano del 1982 con [[Renato Pozzetto]] e [[Gloria Guida]], regia di [[Bruno Corbucci]].
==Frasi==
*{{NDR|Alla calcolatrice}} Tre per... per sette fa [[ventuno]]... Allora avevo ragione io! Non è la prima volta che lo faccio no?! ('''Giorgio''')
==Dialoghi==
*'''Anastasia''': Voi sarete [[Maledizioni dai film|dannati]] e non potrete raggiungere i Giardini di Allah che tra mille anni!<br />'''Rag. Allegri''': Mille anni? Quanti ne abbiamo oggi?<br />'''Anastasia''': Le vostre anime vagheranno per secoli e secoli, fino a reincarnarsi.<br/>'''Rag. Allegri''' {{NDR|a Candida}}: Andiamo va', tua madre ragiona con la menopausa!
*'''Anastasia''': Pura e vergine! Fino a quella notte di luna piena. Fino a mezzanotte in punto! Altrimenti... <br />'''Rag. Allegri''': Signora, ma si rende conto di che stronzate sta dicendo?
*'''Giorgio''': Allegri, come sta il dollaro? <br />'''Rag. Allegri''': Bene, grazie.
*'''Giorgio''': Calma, calma, c'è una sorpresa. Mi sembrate un po' mosci. Facciamo un gioco. Allora: tutte le puttane da una parte e i froci dall'altra!<br />'''Ospite''': Ma io non sono mica frocio! <br /> '''Giorgio''': No, il gioco delle bugie lo facciamo dopo! Allora, io conto fino a trenta e nel frattempo voi vi scambiate le mutande...
*'''Anastasia''': Dai Giorgio, perché non mi chiami "mamma", e ci diamo del tu? <br />'''Giorgio''': Non mi viene... invece lei, se crede, può chiamarmi "ragioniere".
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film commedia]]
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Sergio Mattarella
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text/x-wiki
[[Immagine:Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana.jpg|thumb|Sergio Mattarella]]
'''Sergio Mattarella''' (1941 – vivente), politico e giurista italiano, 12º Presidente della Repubblica Italiana.
==Citazioni di Sergio Mattarella==
{{cronologico}}
===1989===
*In tutto l'Occidente è in corso un processo per cui i veri centri di decisione rischiano di trasferirsi fuori dalla [[politica]]. Guardi che la mia non è una difesa interessata del mestiere di politico. Esiste davvero il pericolo che la politica diventi una sovrastruttura che galleggia su altri centri di potere né palesi né responsabili. La politica, invece, dev'essere un punto alto di mediazione nell'interesse generale. Se la politica non è in grado d'esser questo, le istituzioni saltano e prevale chi ha più forza economica o più forza di pressione, che è poi lo stesso.<ref group="fonte" name=Pansa89>Dall'intervista di [[Giampaolo Pansa]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/02/07/ultimo-dei-morotei-contro-re-delle.html L'ultimo dei morotei contro i re delle tessere]'', ''La Repubblica'', 7 febbraio 1989.</ref>
*C'è infine lo sforzo per recuperare il senso dello Stato. Non mi faccia dire di più. Il confine fra attività pubblica e interessi privati va ristabilito in modo rigido. [...] È il presupposto da cui discende un altro livello di problemi: come ridare efficienza alla pubblica amministrazione, in quale modo realizzare di nuovo lo Stato sociale in condizioni tanto cambiate, come aggredire davvero la differenza tra il Nord e il Mezzogiorno d'Italia.<ref group="fonte" name=Pansa89/>
===2005===
*Oggi, voi del Governo {{NDR|[[Governo Berlusconi|Berlusconi]]}} e della maggioranza state facendo la «vostra» Costituzione. L'avete preparata e la volete approvare voi, da soli, pensando soltanto alle vostre esigenze, alle vostre opinioni e ai rapporti interni alla vostra maggioranza. Il Governo e la maggioranza hanno cercato accordi soltanto al loro interno, nella vicenda che ha accompagnato il formarsi di questa modifica, profonda e radicale, della Costituzione. Il Governo e la maggioranza – ripeto – hanno cercato accordi al loro interno e, ogni volta che hanno modificato il testo e trovato l'accordo tra di loro, hanno blindato tale accordo. Avete sistematicamente escluso ogni disponibilità ad esaminare le proposte dell'opposizione o anche soltanto a discutere con l'opposizione. Ciò perché non volevate rischiare di modificare gli accordi al vostro interno, i vostri difficili accordi interni.<ref group="fonte" name= Mat005 >Dal [https://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/raccoltenormative/16%20-%20Federalismo/4%5E%20lett.%20CAMERA/AULA/AULA%2020.10.05.pdf resoconto stenografico] dell'Assemblea della Camera dei deputati – XIV Legislatura – Seduta n. 692 del 20 ottobre 2005, p. 29.</ref>
===2010===
*Studiare insieme [...] mi ha fatto capire che si cresce se si cresce insieme, ci si realizza se ci si realizza insieme, che si è davvero liberi, liberi dall'ignoranza, liberi dal bisogno, liberi dalla violenza, se liberi lo sono anche gli altri.<ref group="fonte" name=MSAC>Da un'intervista rilasciata al Movimento Studenti di Azione Cattolica nel 2010.[https://www.youtube.com/watch?v=VrJ5NTFe3c0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*[...] mutano le stagioni, mutano le condizioni di vita, ma c'è qualcosa che rimane costantemente inalterato ed è il complesso dei valori che danno senso alla vita e alla condizione umana: [...] la dignità della persona, il bene comune, il rispetto degli altri, la responsabilità [...] con cui viviamo lo stesso tempo. Questo complesso di valori è quello che la cultura aiuta a individuare e a fare proprio.<ref group="fonte" name=MSAC/>
===2015===
*Grazie, il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo. (dalle prime parole pronunciate da Mattarella dopo la comunicazione ufficiale della sua elezione alla carica di Presidente della Repubblica Italiana<ref group="fonte" name=Pensiero>Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/31/sergio-mattarella-pensiero-alle-speranze-alle-difficolta-dei-nostri-cittadini/1386498/ Sergio Mattarella: "Pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei concittadini"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 31 gennaio 2015.</ref>)
*L'alleanza tra Nazioni e popolo seppe battere l'odio [[nazismo|nazista]], [[razzismo|razzista]], [[antisemitismo|antisemita]] e [[totalitarismo|totalitario]] di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in [[Europa]] e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore. (durante la visita alle fosse ardeatine il giorno dell'elezione a Presidente della Repubblica Italiana<ref group="fonte" name=Pensiero/>)
*{{NDR|Sul [[massacro delle foibe]]}} Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.<ref group="fonte">Da un discorso alla Camera dei Deputati, Roma, 10 febbraio 2015 (Giorno del ricordo); citato in ''[https://www.quirinale.it/elementi/1439|titolo=Il Presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo: Comunicato]'', ''Quirinale.it''.</ref>
*L'Europa deve riprendere a crescere, a sviluppare la propria integrazione. Soltanto così potrà continuare ad alimentare speranze per le nuove generazioni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/02/mattarella-berlino-leuropa-cambiare-passo-per-tornare-crescere/1468062/ Mattarella a Berlino: "L'Europa deve cambiare passo per tornare a crescere"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 2 marzo 2015.</ref>
*È vero, c'è una [[corruzione]] che vediamo diffusa come se ci fosse una sorta di concezione rapinatoria della vita. La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. Di un suo impoverimento.<ref group="fonte" name=repubblica>Durante l'intervento al ''Serming'' di Torino; citato in ''[http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/05/14/news/mattarella_corruzione-114360410/ Mattarella: "Corruzione diffusa, è concezione rapinatoria vita"]'', ''Repubblica.it'', 14 maggio 2015.</ref>
*I giovani si allontanano e perdono fiducia perché la [[politica]], spesso, si inaridisce. Perde il legame con i suoi fini oppure perde il coraggio di indicarli chiaramente. La politica smarrisce il suo senso se non è orientata a grandi obiettivi per la umanità, se non è orientata alla giustizia, alla pace, alla lotta contro le esclusioni e contro le diseguaglianze. La politica diventa poca cosa se non è sospinta dalla speranza di un mondo sempre migliore. Anzi, dal desiderio di realizzarlo. E di consegnarlo a chi verrà dopo, a chi è giovane, a chi deve ancora nascere. La politica, deve saper affrontare i problemi reali, ha bisogno di concretezza.<ref group="fonte" name=repubblica/>
*La [[pace]] nasce dalla coerenza, dalla legalità, dal rispetto dell'altro, dal far proprie le speranze e le esigenze degli altri. La pace nasce dalla fatica di dire no quando è necessario.<ref group="fonte" name=repubblica/>
*In occasione della nona [[Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia|Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia]], istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di [[discriminazione]] basata sull'orientamento sessuale delle persone. [...] Il [[principio di uguaglianza]], sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. [...] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. [...] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'[[omofobia]] e la [[transfobia]], perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti»]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2015.</ref>
*Uscire dalla crisi non è facile. Signor [[Quentin Tarantino|Tarantino]], anche se ci prestasse il suo mister Wolf, non credo che lui da solo riuscirebbe a risolvere tutti i problemi.<ref group="fonte">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/1048 Intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia di presentazione dei candidati ai "Premi David di Donatello"]'', Palazzo del Quirinale, Roma, 12 giugno 2015.</ref>
*Il [[terrorismo]], alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una Terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla.<ref group="fonte">Da un messaggio inviato al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini del 2015; citato in ''[http://mobile.tgcom24.it/checkexistpage.shtml?/politica/mattarella-fermare-terrorismo_2128873-201502a.shtml Mattarella: fermare terrorismo]'', ''Tgcom24.it'', 19 agosto 2015.</ref>
*{{NDR|Su [[Expo 2015]]}} È per me un onore concludere l'esposizione universale del 2015 che l'Italia ha offerto al mondo intero come un ponte per il futuro. I risultati vanno oltre la cifra dei 21 milioni. I risultati includono i tanti Paesi coinvolti nella rete del dialogo e della ricerca. Abbiamo guardato al cibo come lingua comune dei popoli, che non vuol dire omologazione, ma rispetto delle culture e delle loro radici, scoperta di valori profondi.<ref group="fonte">Durante la cerimonia conclusiva dell'Expo 2015 all'Open Air Theatre; citato in Stefano Rizzato, ''[http://www.lastampa.it/2015/10/31/societa/expo2015/live-si-chiude-expo-al-via-la-festa-finale-sei-mesi-in-dieci-numeri-levento-in-cifre-XggS3oOwcxEHUOlgSnR64K/pagina.html Expo chiude. Mattarella: "L'Italia ha vinto la sfida"]'', ''Lastampa.it'', 31 ottobre 2015.</ref>
===2016===
*Signore e Signori, sono davvero lieto di ricevere al Palazzo del Quirinale i partecipanti alla riunione Plenaria della Commissione Trilaterale. Quando, oltre quaranta anni fa, David Rockefeller ebbe l'intuizione di dar vita alla Commissione, si mosse nell'intento di capitalizzare le risorse e le energie degli ambienti imprenditoriali, culturali e sociali in America, Europa e Giappone, per superare le rigidità che sovente accompagnano le relazioni ufficiali tra Governi, così da fornire interpretazioni non formali ma originali di fenomeni complessi e dalle ampie ramificazioni. [...] I problemi – e non solo di politica internazionale – necessitano, infatti, di essere affrontati in un'ottica multidimensionale. Da qui la perdurante utilità di un foro di dialogo che possa favorire, avvalendosi di una ampia varietà di esperienze, una prospettiva strategica, di lungo periodo, sganciata da ogni ufficialità. [...] Luoghi di incontro come la Trilaterale sviluppano un metodo di lavoro che consente, attraverso il confronto tra sensibilità presenti nei gruppi dirigenti, la comprensione delle sfide che le nostre società si trovano a dover affrontare. I rapporti elaborati dalla Trilaterale costituiscono, da più di quarant'anni, un interessante stimolo per i policy makers.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/1131 Intervento del Presidente Mattarella all'incontro con i partecipanti alla Riunione Plenaria della Commissione Trilaterale]'', 15 aprile 2016.</ref>
*Sconfiggere le [[mafia|mafie]] è possibile, oltre a essere una necessità vitale per l'equilibrio e lo sviluppo del Paese. Pio La Torre ha testimoniato che le mafie possono essere duramente colpite ogni volta che si realizza una convergenza tra le forze positive della società.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-04-30/mafia-mattarella-sconfiggerla-e-possibile-cittadini-siano-protagonisti-102354.shtml?uuid=AC5UyqID Mattarella: «Sconfiggere la mafia è possibile, cittadini siano protagonisti»]'', ''ilsole24ore.com'', 30 aprile 2016.</ref>
*Questa giornata {{NDR|la [[Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia]]}} offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'[[orientamento sessuale]] delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di [[uguaglianza]] sancito dall'articolo tre della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto.<ref group="fonte" name="IDAHOBIT">Citato in ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=36219 Mattarella: la Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia «occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni»]'', ''Quirinale.it'', 17 maggio 2016; ripreso da ''[http://www.repubblica.it/cronaca/2016/05/17/news/giornata_mondiale_omofobia_mattarella-139967288/ Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: "Stop a discriminazioni"]'', ''Repubblca.it'', 17 maggio 2016.</ref>
*La non accettazione delle diversità genera [[violenza]] e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l'[[orientamento sessuale]] delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all'articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall'orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione.<ref group="fonte" name="IDAHOBIT"/>
*L'[[Italia]] è, per condizione geografica, storia e cultura, ponte tra Africa ed Europa.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=335 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sessione d'apertura della I Conferenza ministeriale Italia-Africa]'', ''Quirinale.it'', Roma, 18 maggio 2016.</ref>
*Il 2 giugno del 1946, dopo il duro ventennio fascista e la sciagura della guerra, l'Italia entrava a far parte a pieno titolo del novero delle nazioni libere e democratiche. E questo accadde, si badi bene, non soltanto perché la forma repubblicana prevalse su quella monarchica, ma perché, per la prima volta nella storia della nazione, ritrovata la libertà, la partecipazione al voto di tutti, uomini e donne, realizzava una piena democrazia. È stata l'introduzione dell'autentico [[suffragio universale]] a far compiere all'Italia il vero salto di qualità, trasformandola in un Paese in cui tutti i cittadini concorrono, in egual misura, a determinare, con il loro voto, le scelte fondamentali della vita nazionale. Furono i cittadini a scegliere la forma di Stato, ad eleggere i membri dell'Assemblea costituente, a determinare la formazione dei governi. Per questo credo che oggi si possa affermare che la [[festa della Repubblica Italiana|festa del 2 giugno]] è la festa della libertà di scelta: e per questo è la festa che riunisce tutti gli italiani.<ref group="fonte" name="Breda">Dall'intervista di Marzio Breda, ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=355 Il 2 giugno, un'Italia migliore]'', ''Quirinale.it'', 2 giugno 2016.</ref>
*La [[corruzione]] in Italia – ma non solo in Italia – esiste. È un fenomeno grave, perché divora risorse, nega diritti e mina il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini. Ma non sarebbe giusto pensare che tutto il Paese sia così o che sia in balìa della corruzione. Abbiamo anticorpi per combatterla. A differenza di altri luoghi, da noi viene combattuta e, spesso, scoperta e sanzionata. La risposta delle istituzioni esiste e si fa sentire con vigore. Non sempre, ripeto, accade così nel resto del mondo.<ref group="fonte" name="Breda"/>
*[[Isola di Lampedusa|Lampedusa]] è la porta d'Europa e la base per un ponte tra i continenti. L'isola ha offerto a chi è arrivato, e la sente come seconda patria, il volto migliore dell'Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.famigliacristiana.it/articolo/migranti-mattarella-lampedusa-e-il-volto-migliore-dell-europa.aspx Mattarella:«Lampedusa è il volto migliore dell'Europa»]'', ''famigliacristiana.it'', 4 giugno 2016.</ref>
*Il processo di integrazione continentale nasce per abbattere distanze, rendere più vicine le persone, garantendo a ogni europeo, ovunque egli risieda, di condurre la propria vita con diritti, doveri e tutele avanzati, comuni e difesi – insieme – al di fuori dei propri confini nazionali e di quelli dell'[[Unione Europea]].<ref group="fonte" name="Forum">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=363 Saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Forum Economico italo-romeno "Gli investimenti italiani in Romania: un percorso europeo nell'economia globale"]'', ''Quirinale.it'', Bucarest, 14 giugno 2016.</ref>
*La volontà di rimuovere le barriere tra persone è alla base del sostegno che l'Italia ha sempre assicurato alla aspirazione di [[Bucarest]] di completare il percorso di integrazione europea, attraverso la sua piena partecipazione al sistema Schengen.<ref group="fonte" name="Forum"/>
*Con le [[guerra|guerre]] non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono ''leader'' incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta [[Prima guerra mondiale]], è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai ''leader'' politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=465 Intervento del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor in occasione dell'inaugurazione di una targa commemorativa dei caduti sloveni nella Prima Guerra Mondiale a Doberdò del Lago]'', Doberdò del Lago, 26 ottobre 2016.</ref>
===2017===
*La geografia – e la storia – hanno posto su un sentiero comune [[Grecia]] e [[Italia]], centri di irradiazione di una civiltà che ha posto l'essere umano al centro della propria riflessione. Ciò ha consentito di percorrere un lungo cammino, le cui tappe sono state segnate dall'emergere del concetto stesso di cittadinanza e di autogoverno – il Demos, incarnato dalle antiche Poleis greche – successivamente declinato nelle molteplici vicende che hanno caratterizzato la storia dei nostri popoli, sino alla rinascita nazionale vissuta nell'Ottocento. Se la democrazia è lo spazio ideale – concretamente vissuto e quotidianamente alimentato – che ci accomuna, il Mediterraneo rappresenta lo spazio fisico della nostra storia.<ref group="fonte" name="Colazione">Dal discordo in occasione del ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=531 Brindisi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Colazione offerta dal Presidente della Repubblica Ellenica]'', Atene, 17 gennaio 2017.</ref>
*Sono trascorsi cinque anni dalla morte di [[Oscar Luigi Scalfaro]], uno dei costruttori della nostra democrazia, che ha servito il Paese con passione, coerenza e rigore morale, contribuendo al rafforzamento delle istituzioni in momenti non facili. Scalfaro ha impegnato la sua intelligenza e la sua umanità, sin dalla Liberazione e dall'Assemblea Costituente, nella concreta realizzazione di quegli ideali di libertà, di coesione sociale, di uguaglianza nei diritti e nei doveri, alla base poi del testo costituzionale. La Costituzione divenuta per lui, giorno dopo giorno, non soltanto la pietra angolare su cui è edificata la nostra casa comune, ma un elemento fondante la sua testimonianza, il traguardo a cui tendere sempre, per migliorare il nostro modello sociale e allargare le opportunità e le libertà. Onore e rettitudine hanno guidato Scalfaro nell'assolvimento dei compiti di Capo dello Stato, così come aveva fatto in tutte le funzioni pubbliche e nei ruoli istituzionali che gli erano stati affidati. Una coerenza di vita che ha legato strettamente convincimenti personali e impegno pubblico, e che è stata testimoniata fino all'ultima volontà, quella di fare della sua abitazione di Novara un luogo di accoglienza e sostegno per persone povere e in difficoltà. Convinto del fondamento etico della politica democratica, Oscar Luigi Scalfaro ha accompagnato dal Quirinale una stagione di cambiamenti profondi, che hanno segnato la storia repubblicana. La sua linea-guida è sempre stata l'interesse dell'Italia, con la salvaguardia e il rafforzamento dei valori costitutivi, primo fra tutti l'unità nazionale. Alla sua figura continua ad andare l'ammirazione e il pensiero riconoscente degli italiani.<ref group="fonte">Dalla commemorazione nel quinto anniversario della morte di Oscar Luigi Scalfaro, ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=2509 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel quinto anniversario della scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro]'', ''Quirinale.it'', 29 gennaio 2017.</ref>
*[[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] è stato l'Imperatore romano filelleno per antonomasia, il sovrano illuminato che ha scelto [[Atene]] quale capitale culturale dell'Impero, oltre che sua patria d'elezione, nella quale scelse di trascorrere lunghi periodi della propria vita. La sua figura sollecita una riflessione, rivolta soprattutto ai giovani e incentrata sull'armonia tra tradizione dell'Occidente e tradizione dell'Oriente; sul conseguimento della pace come condizione necessaria per la ricerca della prosperità; sullo studio e la riflessione per comprendere appieno il mondo, complesso, che ci circonda. Non si tratta, quindi, della celebrazione di un uomo quanto, piuttosto, del valore della tendenza, di cui egli si rese protagonista. Quella di interpretare i propri tempi, valutarne le dinamiche e impostare una strategia.<ref group="fonte" name="Colazione"/>
*Il [[libero mercato]] è indispensabile, ma non può essere il solo mercato a dettare le regole di un modello sociale. Il modello sociale europeo è fatto da diritti, da solidarietà. È evidente che questo va perseguito.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=709 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della prima sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos]'', Malta, La Valletta, 14 settembre 2017.</ref>
*La [[Guerra civile siriana|crisi siriana]] ha avuto conseguenze molto forti anzitutto per i [[Siria|siriani]] e in secondo luogo per l'[[Europa]]. Ma l'Europa era sostanzialmente assente nell'influenza in quel teatro durante quella crisi. Vi erano Paesi europei presenti, in funzione non certamente decisiva; i protagonisti erano altri, ma le conseguenze erano in Europa. La mancanza di linee comuni di politica estera e di difesa si è avvertita in grande misura in quella circostanza, e continua ad avvertirsi.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=711 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della seconda sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos]'', Malta, La Valletta, 15 settembre 2017.</ref>
*A ogni mese di settembre l'apertura dell'anno scolastico rappresenta una svolta nel ritmo della vita del nostro Paese.<ref group="fonte" name="scuola">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=707 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico]'', Taranto, 18 settembre 2017.</ref>
*Nella [[scuola]] si cresce, ci si incontra, si sviluppano cultura, affetti, solidarietà, conoscenza reciproca. Si sperimenta la vita di comunità, il senso civico.<ref group="fonte" name="scuola"/>
*Quando si danneggia una [[scuola]], viene ferita, in realtà, l'intera comunità nazionale.<ref group="fonte" name="scuola"/>
*[[Enzo Biagi|Biagi]] è stato una delle figure di maggior spicco del giornalismo italiano del dopoguerra. Il suo talento per la scrittura si è unito a una grande passione civile, e a una curiosità sempre viva non soltanto per ciò che cambiava nei costumi ma anche negli strumenti e nelle modalità della comunicazione. Da giovane scelse la [[Resistenza]], e questo suo impegno [[partigiano]] per la libertà e la democrazia rimase per lui un punto fermo, un tratto indelebile della sua identità di cittadino e di giornalista. La forza delle proprie idee, tuttavia, non fece mai venir meno in Biagi la convinzione di una necessaria autonomia del giornalista, di una irrinunciabile capacità di analisi che doveva esercitarsi su tutti i protagonisti della cronaca proprio per rendere un servizio corretto al pubblico. Biagi ha espresso una grande qualità professionale dando un contributo significativo alla conoscenza e alla libera critica, sale essenziale della vita democratica.<ref group="fonte">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3259 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel decennale della scomparsa di Enzo Biagi]'', Roma, 6 novembre 2017.</ref>
*Ogni aggressione, ogni vessazione diretta ai danni di ogni [[donna]], espressioni dell'idea primitiva che le donne non abbiano il diritto di realizzarsi e di decidere per se stesse, è una violenza di genere e una violazione della dignità della persona. Contro questo atteggiamento l'intera comunità deve sapersi opporre fermamente.<ref group="fonte" name="Donna">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3319 Messaggio del Presidente Mattarella in occasione del Seminario "Fermare la violenza contro le donne. Insieme si può fare"]'', Roma, 23 novembre 2017.</ref>
*[...] [[Filippo Turati]], padre del Socialismo Italiano, personalità di grande prestigio, che ha contribuito alla crescita del movimento dei lavoratori, all'affermazione di fondamentali [[diritti civili]] e sociali e, così, a un allargamento delle basi [[democrazia|democratiche]] dello stato liberale.<ref group="fonte" name="Turati">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3333 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel 160° anniversario della nascita di Filippo Turati]'', Roma, 26 novembre 2017.</ref>
*[[Filippo Turati|Turati]] continuò fino alle ultime sue forze a sostenere le ragioni dell'unità [[antifascismo|antifascista]], e si spese per promuoverla tra gli italiani rifugiati all'estero. La sua eredità ideale, la sua testimonianza, il suo impegno, restano alle radici della nostra democrazia e sono iscritte, insieme alle tracce di altri uomini coraggiosi, nei principi della Carta costituzionale nata dalla Liberazione. Turati non ebbe la fortuna di veder il ritorno della [[libertà]], ma contribuì a che la sua fiammella non si spegnesse negli anni bui della dittatura e per questo il Paese lo ricorda con gratitudine e riconoscenza.<ref group="fonte" name="Turati"/>
*Ogni [[caduti del lavoro|morte sul lavoro]] è una perdita irreparabile per l'intera società.<ref group="fonte" name="lavoro">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3363 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione del X anniversario dell'incendio dell'acciaieria ThyssenKrupp]'', Roma, 5 dicembre 2017.</ref>
*Il [[lavoro]] costituisce il cardine del patto di cittadinanza su cui si fonda la nostra Repubblica ed è un diritto del lavoratore e un dovere della società che vengano rispettate ed applicate le norme sulla [[sicurezza]]. In questi dieci anni nella prevenzione degli incidenti e nel supporto agli infortunati sul lavoro sono stati fatti passi avanti, ma resta ancora molto da fare per far sì che la sicurezza venga considerata essa stessa un volano che contribuisce allo sviluppo.<ref group="fonte" name="lavoro"/>
*L'[[Università di Porto]] si contraddistingue [...] per la sua operosità, per la sua vocazione all'apertura, al dinamismo, all'internazionalità qualità che le consentono di interpretare nel modo più efficace e autentico il ruolo che il sistema universitario deve svolgere, quello di contribuire alla formazione degli europei di domani, forgiando talenti che sappiano adattarsi a una realtà in così profonda e rapida trasformazione.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/1308 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento del Dottorato "honoris causa" da parte dell'Università di Porto]'', Porto, 7 dicembre 2017.</ref>
*La [[corruzione]] può essere combattuta soltanto attraverso il convinto coinvolgimento etico e culturale di ciascuno nella società, diretto ad affermare, senza esitazioni o timidezze, il primato della legalità, non essendo esaustiva la repressione penale.<ref group="fonte" name="corruzione">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3377 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione]'', Roma, 9 dicembre 2017.</ref>
*La [[corruzione]] rappresenta un fattore di rallentamento della competitività e della produttività, danneggia gravemente il sistema economico, impedendo la valorizzazione delle elevate professionalità che il nostro paese vanta, influisce negativamente sui traffici e le relazioni internazionali.<ref group="fonte" name="corruzione"/>
*Con l'adozione, quasi 70 anni fa, della [[Dichiarazione universale dei diritti umani|Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo]], l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non ha soltanto fatto propria una serie di principi di fondamentale importanza giuridica e politica, ma ha fornito alla comunità internazionale uno strumento essenziale per orientare l'attività degli Stati verso il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni persona.<ref group="fonte" name="umani">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3379 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani]'', Roma, 10 dicembre 2017.</ref>
*[...] il rispetto per la dignità umana e la promozione dei principi di [[uguaglianza]] e [[giustizia]] costituiscono i pilastri di una società giusta, capace di rispettare le differenze e di valorizzare il contributo che ciascuno offre al benessere generale.<ref group="fonte" name="umani"/>
*In questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora – i ragazzi del '99 – vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i nostri diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica. Propongo questa riflessione perché, talvolta, corriamo il rischio di dimenticare che, a differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di [[pace]] del nostro Paese e dell'Europa. Non avviene lo stesso in tanti luoghi del mondo. Assistiamo, persino, al riaffacciarsi della corsa all'arma nucleare. Abbiamo di fronte, oggi, difficoltà che vanno sempre tenute ben presenti. Ma non dobbiamo smarrire la consapevolezza di quel che abbiamo conquistato: la pace, la [[libertà]], la [[democrazia]], i diritti. Non sono condizioni scontate, né acquisite una volta per tutte. Vanno difese, con grande attenzione, non dimenticando mai i sacrifici che sono stati necessari per conseguirle.<ref group="fonte">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=769 Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2017.</ref>
===2018===
*Il cammino dell'umanità, purtroppo, è costellato di stragi, uccisioni, genocidi. Tutte le vittime dell'odio sono uguali e meritano uguale rispetto. Ma la [[Shoah]] – per la sua micidiale combinazione di delirio razzista, volontà di sterminio, pianificazione burocratica, efficienza criminale – resta unica nella storia d'Europa.<ref group="fonte" name="25/01/2018">Dall'intervento alla celebrazione del "Giorno della Memoria" 2018. [http://video.repubblica.it/cronaca/giornata-della-memoria-mattarella-sbagliato-dire-che-il-fascismo-ebbe-meriti/295411/296029 Video] disponibile su ''Repubblica.it''.</ref>
*Leggi razziali – che, oggi, molti studiosi preferiscono chiamare "leggi razziste" – rappresentano un capitolo buio, una macchia indelebile, una pagina infamante della nostra storia.<ref group="fonte" name="25/01/2018"/>
*Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il [[fascismo]] ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le [[leggi razziali]] e l'entrata in [[guerra]]. Si tratta di un'affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con fermezza. Perché razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma.<ref group="fonte" name="25/01/2018"/>
*Questa riflessione di Einaudi indicava come avesse ben chiaro, all'inizio del suo mandato di Presidente della Repubblica, di interpretare un'esperienza senza precedenti: essere il moderatore dell'avvio della vita dell'Italia repubblicana. [...] Consigli, previsioni, esortazioni che gli valsero, da taluno, la definizione di pedante. [...] Einaudi rinviò due leggi approvate dal Parlamento, perché comportavano aumenti di spesa senza copertura finanziaria, in violazione dell'art. 81 della Costituzione. [...] Tale l'importanza che attribuiva al tema della scelta dei ministri, dal volerne fare oggetto di una nota verbale [...] "Dovere del Presidente della Repubblica evitare si pongano precedenti grazie ai quali accada o sembri accadere che egli non trasmetta al suo successore, immuni da ogni incrinatura, le facoltà che la Costituzione gli attribuisce".<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/1344 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione dell'anniversario del giuramento e dell'entrata in carica del Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi]'', 12 maggio 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=vvKDaWlVD2A Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non ha mai subito, né può subire, imposizioni. [...] È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri – che mi affida la Costituzione – essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani. In questo modo, si riafferma, concretamente, la sovranità italiana. [...] se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento. Anche perché si tratta di un tema che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale.<ref group="fonte">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/1345 Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il professor Giuseppe Conte]'', 27 maggio 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=kRDi1yxssdo Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*«Il "[[Manifesto della Razza]]" firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono. Questa presa di posizione rimane la più grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell'umanità. La aberrazione dell'affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volontà di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con sé, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli. La finalità era dare al razzismo basi scientifiche, con un atto di servilismo verso il regime e il suo potere dittatoriale, con un capovolgimento dell'etica umana.<ref group="fonte">Da ''[http://www.quirinale.it/elementi/11822 Dichiarazione del Presidente Mattarella per l'ottantesimo anniversario del "Manifesto della Razza"]'', ''Quirinale.it'', Roma, 25 luglio 2018.</ref>
*Il ricordo della [[Disastro di Marcinelle|tragedia di Marcinelle]] rimane parte indelebile della memoria collettiva del nostro Paese e dei Paesi che ne furono colpiti. Il sacrificio dei duecentosessantadue lavoratori, tra i quali centotrentasei connazionali, è destinato a richiamare alla memoria di tutti noi il valore delle sofferenze e del coraggio dei migranti in terra straniera alla ricerca di un futuro migliore per le loro famiglie, da costruire con il loro lavoro.<ref group="fonte" name="Marcinelle">Da ''[http://www.quirinale.it/elementi/12007 Messaggio del Presidente Mattarella in occasione dell'anniversario della tragedia di Marcinelle]'', ''Quirinale.it'', Roma, 8 agosto 2018.</ref>
*Il diritto al lavoro, fondamento della Repubblica italiana, continua a rappresentare il principio cardine intorno al quale ruota il nostro sistema sociale e si esprime il principio di cittadinanza. La promozione dell'occupazione e la tutela piena della salute dei lavoratori costituiscono, oggi come ieri, sfide fondamentali nell'attuale contesto economico europeo e nel quadro del processo di integrazione continentale, nel cui ambito lo sviluppo del "pilastro sociale" appare irrinunciabile.<ref group="fonte" name="Marcinelle"/>
*{{NDR|[[Giovanni Gronchi]] richiese}} Anzitutto riconoscimento dei diritti del lavoro e trasformazione dei rapporti tra le classi sociali, sottolineando che "il primo problema da risolvere in ordine di urgenza è costituito dalla eliminazione della [[disoccupazione]], che si accompagna alla miseria e agli stenti". [...] fu lo stesso Gronchi, ormai verso la fine del suo mandato, a voler tornare su quello che era stato definito da qualcuno il suo "interventismo". [...] Potremmo riassumere, evocando liberamente [[Paolo Barile]], che il Presidente della Repubblica pro-tempore è portatore dell'indirizzo di attuazione e di rispetto della Costituzione. [...] Nel succedersi dei decenni, l'edificio della Repubblica è stato irrobustito dall'azione dei presidenti che si sono succeduti sino a ieri. A Giovanni Gronchi, il merito [...] di aver saputo accompagnare il nuovo che si manifestava nella vita del Paese; in piena aderenza agli obblighi del mandato affidatogli.<ref group="fonte">Dall'[http://www.quirinale.it/elementi/18296 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di commemorazione del 40º anniversario della scomparsa del Presidente Emerito della Repubblica, Sen. Giovanni Gronchi], 18 ottobre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=adeL0ZsACZ8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*La nuova [[Grecia]] e la nuova [[Italia]] sono nate dalla resistenza al nazifascismo e hanno ripudiato la guerra. Dopo le terribili guerre del secolo scorso che hanno dilaniato l'Europa, l'[[Unione europea]] ha avviato un percorso di mettere il futuro in comune per i popoli europei, assicurando pace, amicizia e collaborazione.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/18510 Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle commemorazioni del 75° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui]'', Cefalonia, 28 ottobre 2018. [https://www.quirinale.it/elementi/18512 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Nessuno Stato, da solo, può affrontare la nuova dimensione sempre più globale. Ne uscirebbe emarginato e perdente<ref group="fonte">Da un'intervista pubblicata dal ''Corriere della Sera'', 4 novembre 2018; disponibile su ''[https://www.quirinale.it/elementi/18699 Quirinale.it]''.</ref>
*Come [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] per l'Italia, [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Skanderbeg]] non fu, infatti soltanto il protagonista dell'unità albanese, ma divenne, nel tempo, il simbolo dell'orgoglio nazionale. Un simbolo nel quale tutto il "popolo delle Aquile" si identifica, anche fuori dai confini albanesi. Egli difese strenuamente principi e valori che conservano oggi stringente attualità: l'accettazione della diversità, e il rispetto delle identità dei singoli, come punto di partenza per l'edificazione di un'identità nazionale che trascende e include, valorizzandole, le specificità di ciascuno.<ref group="fonte" name="Skanderbeg">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/18742 Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per il 550° anniversario della morte di Giorgio Castriota Skanderbeg]'', San Demetrio Corone, 7 novembre 2018.</ref>
*Gli [[arbëreshe]] costituiscono una storia di integrazione e accoglienza che ha avuto pieno successo, un esempio di come la mutua conoscenza e il reciproco rispetto delle culture siano strumento di crescita per le realtà territoriali e per i Paesi in cui le diverse comunità vivono. La preservazione delle antiche origini, la reciproca influenza, la fusione armonica di lingua, cultura e tradizioni, sono state nei secoli e sono ancora oggi il "valore aggiunto" di queste comunità. Realtà che svolgono un'essenziale funzione di ponte tra i due "popoli di fronte", come spesso ci si riferisce ad [[Albania|albanesi]] e italiani.<ref group="fonte" name="Skanderbeg"/>
*Centotrent'anni anni sono tanti e sono una bella storia. Nobile e di valore, connotata da due esigenze e due valori, quello della [[libertà di stampa]] e quello della tutela della lingua e della cultura della popolazione tedesca dell'[[Alto Adige]] e del [[Südtirol]]: due valori importanti che [[Athesia]] ha difeso e tutelato con grande merito come testimoniano le persecuzioni ricevute dalle autorità fasciste e naziste. La casa editrice è stata un punto di riferimento per la tutela della lingua, della cultura e dell'identità del gruppo di [[lingua tedesca]] del Südtirol Alto Adige.<ref group="fonte" name="Athesia">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19072 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione dei 130 anni dalla fondazione della società Athesia]'', Merano, 19 novembre 2018.</ref>
*Il rapporto tra la tutela delle minoranze e la tutela della libertà di stampa è un elemento importante nella nostra Repubblica. La tutela delle minoranze e la loro cultura non è soltanto un diritto fondamentale, di quelli che la Repubblica deve non soltanto proclamare e affermare ma anche promuovere concretamente, ma è anche un interesse generale della Repubblica, perché il confronto e il contributo delle varie identità è una ricchezza per qualunque Paese democratico.<ref group="fonte" name="Athesia"/>
*Vi sono tanti giovani con [[disabilità]] che vorrebbero fare sport e non ne hanno la possibilità né le condizioni. Ve ne sono altri – giovani e non giovani – che non ci provano neppure perché sono sfiduciati. Ecco, dobbiamo riconoscere, come società, i progressi fatti ma anche i limiti che rimangono ancora da superare e i ritardi da recuperare. Lo [[sport paralimpico]] non è soltanto un ambito dello sport nazionale, è anche la punta e l'avanguardia di un movimento sociale nel nostro Paese, che punta a far crescere il nostro Paese e a migliorare le condizioni di vita di tutti i suoi cittadini che hanno alcuni problemi e difficoltà. Quando si abbatte una barriera che impedisce a una persona di esprimere i propri talenti è un successo non soltanto per quella persona, ma per tutti coloro che la circondano, per tutto l'ambiente in cui è inserita e per tutta la comunità.<ref group="fonte" name="cultura paralimpica">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19241 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia del Festival della Cultura Paralimpica]'', Roma, 23 novembre 2018.</ref>
*[...] i valori dello [[sport]] – di quello paralimpico, particolarmente – sono valori universali, che riguardano tutti: il coraggio, la determinazione, l'ispirazione. Sono valori che riguardano ogni persona umana.<ref group="fonte" name="cultura paralimpica"/>
*La [[guerra]] è un'ingiustizia, una condizione disumana. [...] La guerra semina sempre distruzione, fa morire persone, distrugge abitati, ma lascia poi tracce pesanti sulla vita di ciascuno che è coinvolto nella guerra. [...] Perché avviene? La risposta non è facile, perché la guerra è irrazionale, non c'è una ragione e, per quanto nei libri di storia ogni tanto si spieghino le ragioni delle guerre, non sono mai sufficienti. La verità è che nel mondo gli adulti sorgono delle barriere che non sono soltanto fisiche, sono anche mentali. Le barriere che nascono nella mente di alcune persone, dall'avversione verso altre, dai pregiudizi, dalla ostilità preconcetta nei confronti di altri, di altre persone, di altri popoli, di altre etnie sono una cosa priva di senso. Ma che avviene.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19270 Estratto di alcune domande e risposte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Arsenale della pace]'', Torino, 26 novembre 2018.</ref>
*La [[cultura]] e la ricerca producono spirito critico. È la loro funzione, la loro natura.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19402 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018/2019 dell'Università degli Studi di Verona]''. Verona, 30 novembre 2018.</ref>
*Le [[università]] sono il luogo principe per irrobustire la cultura del nostro Paese, per evitare che si perda il senso del passato e si abbandoni la prospettiva del futuro, la consapevolezza e la responsabilità di costruire il futuro.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19399 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018/2019 dell'Università degli Studi di Firenze]'', Firenze, 4 dicembre 2018.</ref>
*Non dobbiamo avere timore o vergogna di nutrire, e di manifestare, buoni sentimenti. Perché ci aiutano a migliorarci, mentre invece il [[cinismo]] è triste e gretto: si inchina al cosiddetto realismo, ritenendolo immutabile. La realtà può essere cambiata e migliorata.<ref group="fonte" name="mondiale">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19475 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla riunione mondiale della Comunità Giovanni XXIII]'', Rimini, 7 dicembre 2018.</ref>
*Dobbiamo abbattere le [[barriere]] che [[discriminazione|discriminano]]. Vi sono barriere che sono reali, altre sono di convinzione, di mentalità, di modo di pensare. Sono barriere che discriminano, che creano pregiudizi ed esclusione. Occorre un po' di coraggio, è vero, ma, in realtà, andare incontro agli altri e realizzarsi insieme è la nostra realtà, la nostra vocazione più profonda.<ref group="fonte" name="mondiale"/>
*Vi sono alcuni valori di fondo che ne costituiscono l'ossatura e la chiave di lettura. Uno di questi valori è il pluralismo, che sostiene l'intero impianto della Costituzione, in conseguenza della scelta di porre la persona – ogni persona – al centro dell'azione dello Stato in tutte le sue articolazioni. Pluralismo nell'assetto dell'ordine istituzionale che presenta organi con diverse fonti di legittimazione e che svolgono funzioni differenti in modo autonomo e indipendente. Pluralismo nell'assetto della società civile, nel cui ambito sorgono e si affermano formazioni autonome di diversa natura e, tra queste quelle delle rappresentanze sociali: in queste formazioni, nel rispetto dei principi democratici, si manifesta l'esercizio di diritti inviolabili dei cittadini. Pluralismo nel dovere di assoluto rispetto della libertà dell'arte e della scienza; dell'autonomia delle università e delle altre realtà attraverso cui si esprimono. Pluralismo nella libertà riconosciuta al mondo dell'informazione e alle molteplici voci che ne costituiscono espressione; da salvaguardare perché rappresentano un presidio irrinunciabile dello Stato democratico. Pluralismo nella libera iniziativa economica che garantisce solidità, innovazione e ulteriore sviluppo al tessuto imprenditoriale che fa, tra l'altro, dell'Italia il secondo Paese manifatturiero d'Europa.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19730 Intervento Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile]''. Roma, Palazzo del Quirinale, 19 dicembre 2018.</ref>
===2019===
*[[Guido Rossa]] non indugiò a chiedersi se toccasse proprio a lui contrastare il [[terrorismo]]. Seppe battersi per tutti. Anche per chi preferiva fingere di non vedere. Anche per chi stentava a capire cosa fosse in gioco nella drammatica stagione del terrorismo, più o meno mascherato dietro deliri ideologici e sigle di maniera.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22020 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Cerimonia commemorativa del 40° Anniversario dell'uccisione di Guido Rossa]'', Genova, 23 gennaio 2019.</ref>
*[...] [[Auschwitz]] non è soltanto lo sbocco inesorabile di un'ideologia folle e criminale e di un sistema di governo a essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto. Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22058 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del Giorno della Memoria]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 24 gennaio 2019.</ref>
*Le persecuzioni [[Nazionalsocialismo|naziste]] si iscrivevano in un progetto di società basato sul predominio dei popoli cosiddetti forti e puri sui popoli deboli, su un [[nazionalismo]] esasperato nemico della convivenza, sulla guerra come fonte di rigenerazione e di grandezza, su un imperialismo alimentato da delirio di onnipotenza, sulla sottomissione dell'individuo allo Stato, sulla negazione della [[libertà di coscienza]], sulla repressione feroce di ogni forma di dissenso. Tutto quel che la nostra [[Costituzione]] ha voluto consapevolmente bandire e contrastare – segnando un discrimine tra l'umanità e la barbarie – con il riconoscimento di eguali diritti e dignità ad ogni persona e con l'obiettivo e il metodo della cooperazione internazionale per una convivenza pacifica tra i popoli e gli Stati.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*Una sola considerazione sul tema delle [[donna|donne]] nella [[Shoah]]: le ideologie totalitarie hanno sempre considerato le donne come esseri inferiori. E così come la donna ariana, nella follia nazista, era ridotta a mero strumento per la riproduzione di nuovi ariani, la donna ebrea portava la colpa ulteriore di aver generato la progenie di una razza ritenuta diversa. Anche per questo va sempre ricordato che non può esistere democrazia e libertà autentica nei Paesi in cui, ancora, si continua a negare pienezza dei diritti e pari opportunità per ogni donna.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*[[Auschwitz]], il più grande e più letale dei campi di sterminio – con le sue grida, il suo sangue, il suo fumo acre, i suoi pianti e la sua disperazione, la brutalità dei carnefici – è stato spesso, e comprensibilmente, definito come l'inferno sulla terra. Ma fu, di questo inferno, solo l'ultimo girone, il più brutale e perverso. Un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite umane innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell'odio, era cresciuto quello dell'indifferenza.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*Per una serie di coincidenti circostanze, interne ed esterne, sugli orrori commessi contro gli italiani [[Istria|istriani]], [[Dalmazia|dalmati]] e [[Fiume (Croazia)|fiumani]], cadde una ingiustificabile cortina di silenzio, aumentando le sofferenze degli esuli, cui veniva così precluso perfino il conforto della memoria. Solo dopo la caduta del muro di Berlino – il più vistoso, ma purtroppo non l'unico simbolo della divisione europea – una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle [[foibe]] e sul successivo esodo, restituendo questa pagina strappata alla storia e all'identità della nazione.<ref group="fonte" name="foibe">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22297 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del ‘Giorno del Ricordo']'', Roma, Palazzo del Quirinale, 09 febbraio 2019.</ref>
*L'ideale di [[Europa]] è nata tra le tragiche macerie della [[guerra]], tra le stragi e le persecuzioni, tra i fili spinati dei campi della morte. Si è sviluppata in un continente diviso in blocchi contrapposti, nel costante pericolo di conflitti armati: per dire mai più guerra, mai più fanatismi nazionalistici, mai più volontà di dominio e di sopraffazione. L'ideale europeo, e la sua realizzazione nell'Unione, è stato – ed è tuttora – per tutto il mondo, un faro del diritto, delle libertà, del dialogo, della pace. Un modo di vivere e di concepire la democrazia che va incoraggiato, rafforzato e protetto dalle numerose insidie contemporanee, che vanno dalle guerre commerciali, spesso causa di altri conflitti, alle negazioni dei diritti universali, al pericoloso processo di riarmo nucleare, al terrorismo fondamentalista di matrice islamista, alle tentazioni di risolvere la complessità dei problemi attraverso scorciatoie autoritarie.<ref group="fonte" name="foibe"/>
*Stroncare il [[Tratta di esseri umani|traffico]] è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali. Ma tutta la società civile è chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e coerenza morale. Nessuno può restare indifferente. Contrastare la tratta vuol dire sottrarsi a ogni complicità con le organizzazioni criminali e prosciugare le aree grigie. Vuol dire spezzare il legame di protezione che, purtroppo, si crea tra la vittima e i suoi aguzzini. Significa che tutti devono aprire gli occhi su una cruda realtà: la domanda di [[prostituzione|prostitute]] schiave è alimentata da comportamenti di uomini delle società più prospere. Da uomini, di ogni età e censo, che approfittano di queste povere donne, indifferenti davanti alla violenza, alla riduzione in [[schiavitù]], spesso anche di fronte alla minore età palese delle ragazze. È un fenomeno diffuso, che, in realtà, esprime una acquiescenza se non una tacita ma concreta connivenza con il crimine.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/23666 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna dal titolo: "Mai più schiave"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2019.</ref>
*[[Marco Biagi]] era un uomo di dialogo, era un docente che amava l'insegnamento e il confronto con gli studenti; era uno studioso che approfondiva i temi della sua disciplina, avvertendo con grande consapevolezza che quell'equilibrio mirabile disegnato dalla nostra Costituzione richiede che ci si preoccupi costantemente di evitare che nascano ferite nella coesione sociale, di intervenire per sanarle, per ridurre le fratture sociali e per rimuoverle. Per questo i [[brigate rosse|brigatisti]] assassini lo hanno ucciso, nel loro folle disegno di esasperare le contrapposizioni e le tensioni. Chi si preoccupava di cucire, di legare, di far crescere la coesione sociale era un ostacolo. Così come è stato per altre persone, per altri docenti, da [[Ezio Tarantelli]] a [[Massimo d'Antona]], anche loro, come è noto, giuslavoristi. O come è stato per altri docenti, studiosi profondi e miti come [[Roberto Ruffilli]] in questa regione.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/25969 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al XVII Convegno Internazionale in ricordo di Marco Biagi dal titolo "La dimensione collettiva delle relazioni di lavoro: Sfide organizzative e regolatorie in un mondo del lavoro in trasformazione"]'', Modena, 18 marzo 2019.</ref>
*{{NDR|Sulla Commissione banche}} Non è in alcun modo in discussione, ovviamente, il potere del [[Parlamento]] di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all'attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale. Non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l'altro, previsto che la Commissione possa ''"analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento"''. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell'attività creditizia, sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell'attività di investimento nelle sue varie forme. Occorre considerare la natura privata degli enti interessati la cui attività costituisce esercizio della libertà di iniziativa economica riconosciuta e garantita dall'articolo 41 della [[Costituzione]].<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/26205 Lettera ai Presidenti del Senato e della Camera (Commissione Banche)]'', 23 marzo 2019.</ref>
*La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.<ref group="fonte">Intervento del Presidente Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa del 74° Anniversario della Liberazione ''www.quirinale.it/elementi/28579''</ref>
*Tutti coloro che fanno parte delle nostre Forze armate sono dei soldati; "[[soldato]]" è un termine che unifica, che abbraccia dal più giovane dei militari di truppa al capo di Stato Maggiore, ed esprime quella condizione [...] di dedizione, di impegno, di onore, di amor di patria.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/28740 Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una rappresentanza dell'Esercito Italiano, nel 158° anniversario di fondazione]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 maggio 2019.</ref>
*"''Noi soldati polacchi, per la nostra e vostra libertà, abbiamo dato l'anima a Dio, i corpi al suolo d'Italia e i cuori alla Polonia''"<ref>Frase incisa sulla stele del Sacrario di [[Montecassino]].</ref>. In questa frase – carica di significati – è racchiuso il nucleo dell'amicizia che lega Polonia e Italia, un'amicizia nutrita da contatti culturali intensi, da sensibilità comuni, da una condivisa, e spesso sofferta, aspirazione alla libertà, sin dalla partecipazione alla [[Giovine Europa]] di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e alle guerre di indipendenza. Gli italiani che sacrificarono la loro vita nella "[[Rivolta di gennaio]]", guidati da [[Francesco Nullo]], erano condotti dallo stesso spirito che animava i coraggiosi soldati polacchi, agli ordini del [[Władysław Anders|Generale Anders]], il cui ricordo è costantemente vivo e radicato. Coloro che qui combatterono e caddero, lo fecero per liberare l'Italia dal [[nazifascismo]], e per rendere possibile la nascita di una nuova Europa, i cui popoli, abbattute le ultime barriere che troppo a lungo hanno diviso il nostro Continente, potessero sentirsi uniti. Come oggi possono dirsi, in un'Europa finalmente libera dal giogo della [[dittatura]] e del [[guerra|conflitto]]. Un'Europa della [[libertà]] contrapposta a quell'Europa della prevaricazione e degli orrori di cui furono testimoni, tra gli altri, due straordinarie personalità che quest'anno ricordiamo, nel centenario della loro nascita, [[Gustaw Herling]] e [[Primo Levi]].<ref group="fonte">Dal saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della partecipazione alla cerimonia per il 75° Anniversario della Battaglia di Montecassino, Montecassino, 18 maggio 2019; citato in ''[http://moked.it/blog/2019/05/19/la-cerimonia-montecassino-europa-unita-antidoto-allodio/ La cerimonia a Montecassino: "Europa unita antidoto all'odio"]'', ''Moked.it''.</ref>
*La Repubblica ha l'obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società. Chi detesta la [[democrazia]], invece, vuole che le fratture si allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore; che la Costituzione divenga irrealizzabile.<ref group="fonte" name="Massimo">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/29889 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di intitolazione dell'Aula XIII a vent'anni dall'assassinio di Massimo D'Antona]''. Roma, 20 maggio 2019.</ref>
*Il [[terrorismo]] è stato sconfitto grazie all'unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro. Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza. In un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme.<ref group="fonte" name="Massimo"/>
*Non c'è futuro al di fuori dell'[[Unione Europea]]. Di fronte alle grandi questioni e numerose sfide, tutte di carattere globale, in un modo sempre più condizionato da grandi soggetti, i singoli paesi dell'Unione si dividono tra quelli che sono piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di esser piccoli anche loro.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/32034 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con i componenti dell'Associazione Stampa Parlamentare, i Direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche e i giornalisti accreditati presso il Quirinale per la consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione Stampa Parlamentare]'', 25 luglio 2019.</ref>
*{{NDR|Su [[Abiy Ahmed Ali]]}} Con grande coraggio e visione Ella ha riaperto un dialogo con l'Eritrea e posto le basi per un processo di integrazione regionale che include anche la Somalia. Questa sua iniziativa è stata foriera di speranza per milioni di persone, creando nuove prospettive di futuro soprattutto per le giovani generazioni dell'Etiopia e dei paesi vicini.<ref group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/40079 Messaggio di Mattarella al Primo Ministro dell'Etiopia Abiy Ahmed Ali per il conferimento del Premo Nobel per la Pace]'', 11 ottobre 2019.</ref>
===2020===
*C'è un triste episodio di questi giorni che sottolinea l'importanza della comunanza di studio che attraversa le frontiere. Tutto il mondo dello sport, ogni continente, è rattristato dalla morte di [[Kobe Bryant]], con una tristezza che ha il fondamento non soltanto per la sua capacità e la sua popolarità, ma, per il nostro Paese, perché si era formato qui, nelle nostre scuole elementari e medie. E la comunanza di studi è quella che, al di sopra e molto di più dei legami politici istituzionali ed economici, lega davvero l'umanità attraverso i suoi confini. In questa stagione – ripeto – di incertezze internazionali, la comunanza di rapporti umani che si crea con gli studi in comune è l'antidoto ai pericoli che attraversa la comunità internazionale.<ref group="fonte" name="Sannio">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/44059 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'inaugurazione dell'Anno Accademico 2019-2020 dell'Università del Sannio]'', Benevento, 28 gennaio 2020.</ref>
*L'economia sostenibile è farsi carico che il limite e l'esigenza di difesa del clima non sono un freno all'economia; al contrario, stimolano risorse e sono un motivo di crescita per l'economia.<ref group="fonte" name="Sannio"/>
*L'Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del [[pandemia di COVID-19 del 2019-2020|coronavirus]] sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell'Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l'azione.<ref>In riferimento alla decisione della BCE del 12 marzo 2020 di non intervenire con un ribasso dei tassi, nonostante la crisi pandemica. {{cfr}} ''[https://www.repubblica.it/politica/2020/03/12/news/coronavirus_mattarella_europa-251109143/ Coronavirus, monito di Mattarella all'Europa: "All'Italia serve solidarietà, non ostacoli"]'', ''Repubblica.it'', 12 marzo 2020.</ref><ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46574 Nota del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, 12 marzo 2020.</ref>
*Le [[mafia|mafie]] cambiano le forme, i campi di azione, le strategie criminali. Si insinuano nelle attività economiche e creano nuove zone grigie di corruzione e complicità. Sono un cancro per la società e un grave impedimento allo sviluppo. Occorre vigilanza, e la consapevolezza deve farsi cultura. Occasioni come queste ci aiutano a riflettere insieme. Sconfiggeremo ed estirperemo le mafie. Con l'azione delle istituzioni, con la coesione delle comunità, con il protagonismo dei cittadini.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46594 Dichiarazione del Presidente Mattarella per la Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie]'', Roma, 21 marzo 2020.</ref>
*[[Alberto Arbasino|Arbasino]] è stato uno scrittore di grandi qualità e creatività, un romanziere innovatore, un uomo di cultura poliedrico, tra i motori del Gruppo 63. La sensibilità con cui ha guardato la realtà si combinava con il coraggio della sperimentazione. Ha cercato espressione anche nella poesia. E con passione civile è stato giornalista, cercando sempre nella modernità strumenti utili alla narrazione e alla comprensione dei mutamenti, sociali e di costume. L'Italia si è arricchita del suo talento, e la cultura ne farà tesoro.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46598 Dichiarazione del Presidente Mattarella per la scomparsa di Alberto Arbasino]'', Roma, 23 marzo 2020.</ref>
*Operare per una società libera e matura significa non permettere che la propria identità o l'orientamento sessuale siano motivo di aggressione né di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale.<ref group="fonte">Citato in [https://www.neg.zone/2020/05/17/omobitransfobia-conte/ ''Giornata mondiale contro l'omobitransfobia''], in ''neg.zone'', 17 maggio 2020.</ref>
*Sul tema delle notizie manipolate può [...] sorgere un equivoco che è opportuno evitare, giacché potrebbe evocare il rischio della tentazione di un controllo sulle [[libertà di stampa|libere espressioni di stampa]]. Le [[fake news]] – notizie contraffatte – sono, normalmente, il prodotto di azioni malevole, abitualmente anonime, concertate allo scopo di ingannare la pubblica opinione, contando sull'effetto moltiplicatore del web e sulla assenza di sanzioni che caratterizza un mondo privo di responsabilità definibili. La pretesa di un "non luogo", come è stato chiamato, dove ci si può permettere di propalare presunti fatti, falsati o inesistenti, senza alcuna sanzione. Esattamente l'opposto dell'informazione professionale che prevede anche sistemi di sanzioni puntuali sia degli organi preposti alla deontologia professionale, che da parte della magistratura. I due fenomeni non vanno quindi in alcun modo confusi.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/49941 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione Stampa Parlamentare]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 luglio 2020.</ref>
*[[Giancarlo Siani]] fu ucciso proprio per il lavoro svolto, per l'onestà e l'intelligenza con cui onorava il diritto alla libera informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di chi ne tirava le fila. [...]<br>Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione, la strada del giornalismo.<br>Il sacrificio di Giancarlo Siani resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono per contrastare l'illegalità e le mafie con gli strumenti della civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle regole.<ref group="fonte">Dal messaggio inviato al Presidente della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, Gianmario Siani, in ''[https://www.quirinale.it/elementi/50363 Mattarella: Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo, di coraggio e di professionalità]'', ''quirinale.it'', 23 settembre 2020.</ref>
*[[Dante]] è in realtà il grande profeta dell'Italia, un [[patriota]] visionario, destinato, quasi biblicamente, a scorgere ma non a calcare la Terra vagheggiata e promessa. Il contributo artistico, culturale e linguistico che Dante ha fornito alla formazione dell'Italia è immenso e inestimabile.<br />Dante è anche l'uomo che ha portato a compimento il passaggio tra latino e volgare, riconoscendo al parlare del popolo, alla lingua "naturale", la dignità letteraria e la superiorità comunicativa. Dante è il poeta italiano e civile per eccellenza, che a distanza di secoli ha trasmesso alimento e ispirazione vitale anche a quella generazione di poeti, artisti e uomini politici del [[Risorgimento]] che hanno costruito l'unità d'Italia, di cui Dante è padre e pilastro essenziale.<ref group="fonte">Dall<noviki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/50535 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 3 ottobre 2020.</ref>
*I pionieri dell'[[Associazione italiana per la ricerca sul cancro]] hanno avuto una preziosa lungimiranza. Si tratta di scienziati e di personalità che, poco più di cinquant'anni addietro, sono stati capaci di iniziative comuni e di chiamare a raccolta tutte le forze disponibili per combattere il [[cancro]]. Sapevano che l'umanità, alleata con la scienza, avrebbe vinto, come certamente avverrà definitivamente – speriamo – in un futuro non lontano. Hanno lanciato la sfida consapevoli che il cammino non sarebbe stato facile, né breve. Ma puntando sulla ricerca, raccogliendo fondi per investirveli, nutrivano fiducia sui risultati.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/50942 Intervento del Presidente Mattarella in occasione della cerimonia di celebrazione de "I Giorni della Ricerca"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 26 ottobre 2020.</ref>
*La [[scienza]] ci offre l'arma più forte, prevalendo su [[ignoranza]] e [[pregiudizio|pregiudizi]]. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere.<ref group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/51499 Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2020.</ref>
===2021===
*[...] [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] – che simboleggia e riassume tutto l'orrore e la lucida follia del [[totalitarismo]] [[razzismo|razzista]] – racchiude in sé i termini di un tragico paradosso. Si tratta, infatti, della costruzione più disumana mai concepita dall'uomo. Uomini contro l'umanità. Una spaventosa fabbrica di morte. Il non luogo, l'inaudito, il mai visto, l'inimmaginabile. Sono questi i termini ricorrenti con cui i sopravvissuti hanno descritto il loro tremendo passaggio in quei luoghi di violenza e di abiezione. Lo abbiamo ascoltato poc'anzi ancora dalle parole di Sami Modiano. Un ''unicum'', nella storia dell'umanità, che pur è costellata purtroppo di stragi, genocidi, guerre e crudeltà. Una mostruosa costruzione, realizzata nel cuore della civile ed evoluta Europa.<ref group="fonte" name="Memoria2021">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/51651 intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione del Giorno della Memoria]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 27 gennaio 2021.</ref>
*Il [[fascismo]], il [[nazismo]], il [[razzismo]] non furono funghi velenosi nati per caso nel giardino ben curato della civiltà europea. Furono invece il prodotto di pulsioni, di correnti pseudo culturali, e persino di mode e atteggiamenti che affondavano le radici nei decenni e, persino, nei secoli precedenti. Certo, nei salotti di tante parti d'Europa, dove a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, si conversava, con irresponsabile civetteria, di gerarchia razziale, di superiorità ariana, di antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori. Ma le parole, specialmente se sono di [[odio,]] non restano a lungo senza conseguenze. Quelle idee e quei pensieri grotteschi, nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista. Rimasto per molto tempo allo stato latente, esplose e si diffuse, con violenza inimmaginabile, quando infettò organismi politici e sociali indeboliti e sfibrati dalla crisi economica esplosa dopo la Grande Guerra. La disperazione e la paura del futuro, di fronte all'inefficacia e alle divisioni della politica, spinsero molte persone a consegnare il proprio destino nelle mani di chi proponeva scorciatoie autoritarie, ad affidarsi ciecamente al carisma "magico" dell'uomo forte. "Credere, obbedire e combattere", intimava il fascismo. "Obbedienza incondizionata ad Adolf Hitler" giuravano invece i soldati e i funzionari del regime nazista. La fiducia nel potere diventava un atto di fede cieco e assoluto. L'arbitrio soppiantava la legge.<ref group="fonte" name="Memoria2021"/>
*Nei giorni scorsi [[Edith Bruk]] ha detto che "sull'Europa intera sta tornando una nuvola nera". Confido che non sia così, anche per la fiducia nella grande, storica costruzione di pace rappresentata dall'[[Unione Europea]], nata dando centralità alla persona umana, sulla base dell'amicizia tra i popoli del Continente e mettendo in comune il loro futuro. Ma quell'appello, quell'avvertimento non va dimenticato. Sta a noi impedire che quel che – di così turpe – è avvenuto si ripeta. Sta a noi vigilare e guidare gli avvenimenti e trasmettere alle future generazioni i valori della civiltà umana.<ref group="fonte" name="Memoria2021"/>
*Quando mi hanno eletto al Quirinale mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato: ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c'è un solo organo che decide ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi. Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.repubblica.it/politica/2021/05/19/news/mattarella_quirinale_riposo-301722022/ Mattarella ai bambini: "Sono vecchio, fra otto mesi potrò riposarmi"]'', ''repubblica.it'', 19 maggio 2021.</ref>
*Questo non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti. Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perché avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Siete stati accompagnati e circondati dall'affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini. {{sic|Arrivare}} alla finale di Wimbledon ma la rimonta del primo set equivale a una vittoria. [...] Negli Europei avete reso onore allo sport per diversi motivi, avete vinto esprimendo un magnifico gioco che ha fatto divertire tutti. Avete reso onore allo sport, avete manifestato il legame comune che vi ha unito e armonia di squadra e questo è di straordinario valore. Un ringraziamento a Roberto Mancini: la fiducia che ha sempre manifestato, la rivoluzione nell'impostazione del gioco, l'accurata preparazione di ogni partita. Grazie, grazie davvero [[Roberto Mancini|Mancini]].<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Azzurri-a-Roma-l-accoglienza-dei-tifosi-Nel-pomeriggio-l-incontro-con-Mattarella-e-Draghi-9d2a7f0f-03cb-44ce-b857-f6ed602a80ee.html Mattarella agli Azzurri: "Avete reso onore allo sport"]'', ''rainews.it'', 13 luglio 2021.</ref>
*Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell'invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/59486 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2021-2022 dell'Università degli Studi di Pavia, in occasione del 660° anniversario dell'Ateneo]'', 5 settembre 2021.</ref>
*Chi pretende di non vaccinarsi – naturalmente con l'eccezione di coloro che non possono farlo per motivi di salute – e comunque di svolgere una vita normale, frequentando luoghi condivisi, di lavoro, di intrattenimento, di svago, in realtà costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021"/>
*Non posso non dire una parola sui fenomeni e sulle espressioni di violenza, di minacce che affiorano in questo periodo contro medici, contro scienziati, contro giornalisti, contro persone delle istituzioni. Sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021"/>
*L'Alleanza Atlantica rappresenta per l'Italia una pietra angolare della politica di sicurezza, nel coordinamento, in maniera sempre più ampia e proficua, con una Unione Europea che intende contribuire in modo efficace alla stabilità e alla affermazione dei principi dello Stato di diritto. Sono convinto che il rafforzamento dell'Unione Europea in questo campo – basato sulla complementarietà con la [[Nato]] e la condivisione delle risorse militari – fornirà un contributo prezioso e qualificato al processo di rafforzamento dell'Alleanza, alla solidità dell'indispensabile rapporto transatlantico.<ref group="fonte">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/59661 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del 70° anniversario della NATO in Italia]'', Lago Patria, 17 settembre 2021.</ref>
*Forse la solitudine è coessenziale alla funzione di Presidente della Repubblica. Ma nessun uomo è solo se sceglie di mantenere la sua libertà, avendo come limite l'obbedienza alla propria coscienza.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/60925 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'incontro di studio "Giovanni Leone. Presidente della Repubblica 1971-1978" nel ventesimo anniversario della scomparsa]'', ''Quirinale.it'', Roma, Palazzo del Quirinale, 11 novembre 2021.</ref>
===2022===
*I giorni difficili trascorsi per l'elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando – sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale – richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati – e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti – con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/62204 Dichiarazione del Presidente Mattarella dopo la comunicazione dell'esito della votazione da parte dei Presidenti di Senato e Camera]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 29 gennaio 2022.</ref>
*Poteri economici sovranazionali tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico.<ref group="fonte" name="giuramento">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/62298 Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giorno del giuramento]'', Roma, Camera dei deputati, 3 febbraio 2022.</ref>
*[...] i regimi autoritari o autocratici tentano ingannevolmente di apparire, a occhi superficiali, più efficienti di quelli democratici, le cui decisioni, basate sul libero consenso e sul coinvolgimento sociale, sono, invece, più solide ed efficaci.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi, il cittadino si scopre solo e più indifeso. Deve poter far affidamento sulla politica come modalità civile per esprimere le proprie idee e, insieme, la propria appartenenza alla Repubblica.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*La cultura non è il superfluo: è un elemento costitutivo dell'identità italiana.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno per ogni prospettiva reale di crescita.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d'emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti. E tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell'insensatezza della guerra, vittime spesso di violenze brutali. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione.<ref group="fonte" name="donne ucraine">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/63552 intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della "Giornata Internazionale della Donna"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Su [[Oksana Lyniv]]}} La sua carriera artistica – la prima donna al mondo a dirigere a [[Bayreuth]] e la prima direttrice di una fondazione lirica italiana – è già di per sé un modello in un campo – quello della direzione musicale – abitualmente occupato da uomini. Oggi questa sua alta competenza musicale si fonde con l'impegno per il suo Paese vittima di una crudele e insensata [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione]].<ref group="fonte" name="donne ucraine"/>
*Le giovani donne rappresentano un grande potenziale di crescita economica, sociale, civile. È un diritto costituzionale delle nostre concittadine poter partecipare allo sviluppo del nostro Paese in modo pieno ed efficace. La Repubblica non può sopportare che questo diritto venga meno per una parte così importante della propria società. Se alla politica spetta il compito di abbattere gli ostacoli per una completa realizzazione dei loro progetti di vita, alle giovani donne va chiesto di superare scoraggiamenti e di intraprendere, con determinazione, la via dello studio, delle università, della specializzazione, della formazione professionale. Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne.<ref group="fonte" name="donne ucraine"/>
*Ai magistrati è attribuita la tutela dei diritti e la garanzia di giustizia che vi è connessa; senza queste lo Stato democratico, fondato sull'uguaglianza e sulla pari dignità delle persone, sarebbe gravemente compromesso. Principale corollario dell'[[uguaglianza]] dei cittadini davanti alla legge, riconosciuta dall'art. 3 della Costituzione, è l'[[imparzialità]] nell'esercizio della giurisdizione, vale a dire la capacità di assicurare la tutela dei diritti riconosciuta in modo efficace a ciascuno.<ref group="fonte" name="magistati">Dall'[Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con i magistrati ordinari in tirocinio nominati con D.M. 2 marzo 2021, Roma, Palazzo del Quirinale, 30 marzo 2022.</ref>
*Il legame che intercorre tra le garanzie costituzionali di autonomia e [[indipendenza]] e l'imparziale esercizio della giurisdizione è indissolubile ed è di valore imprescindibile.<ref group="fonte" name="magistati"/>
*[[Interpretazione giuridica|Interpretare]] non può mai voler dire né arbitrio né, tanto meno, ricerca di originalità: è la norma – stabilita democraticamente dal Parlamento e correttamente inserita nella cornice valoriale delineata dalla Costituzione – a dover definire, perimetrandolo, l'ambito di riferimento della decisione. Interpretare, quindi, significa adattare al caso concreto la norma, senza mai stravolgerla o forzarla, rendendola, piuttosto, attraverso un percorso logico, viva e riconoscibile. Al contempo, la norma deve rimanere uno strumento certo per la risoluzione dei conflitti, non può risolversi in un percorso argomentativo che eviti di affrontare la responsabilità della decisione. Occorre aver ben presente che il fine ultimo dell'intervento richiesto alla Magistratura è la risposta di giustizia, che rimarrebbe irrimediabilmente denegata ogni qualvolta, alla pur sapiente ricostruzione normativa, non corrispondesse l'adozione di una decisione riconoscibile e comprensibile.<ref group="fonte" name="magistati"/>
*La [[guerra]]: è esattamente il contrario dello [[spirito olimpico]] e paralimpico. E' esattamente il contrario del significato di incontro di [[pace]], di [[amicizia]], di [[collaborazione]], di confronto [[lealtà|leale]] e [[amicizia|amichevole]] fra tutti, da ogni parte del mondo, che [[Olimpiadi]] e [[Paralimpiadi]] rappresentano.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/65809 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di restituzione della bandiera degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Pechino 2022]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 5 aprile 2022.</ref>
*La [[cultura]] non è un luogo separato dal contesto sociale, una nicchia di attività umane voluttuarie o superflue. Bensì è bellezza che si trasmette, è pensiero che arricchisce, è conoscenza, [[etica]], dialogo, emozioni.<ref group="fonte" name="Procida">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/65889 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia inaugurale di "Procida Capitale della Cultura 2022"]'', Procida, 9 aprile 2022.</ref>
*Il patrimonio culturale genera patrimonio morale in cui risiede la civiltà di un popolo. Genera umanesimo.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Il [[mare]] che ci attornia è una ricchezza straordinaria: dobbiamo averne cura, e al tempo stesso riconoscerne il valore. Il mare unisce. Il mare è vita. Il mare è solidarietà. ll mare è relazione tra i popoli. Il mare è cultura.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Il nostro Paese riuscirà a raggiungere i traguardi che si è dato soltanto se il Meridione tornerà a crescere in modo equilibrato, nel segno di una forte innovazione e di una ritrovata coesione.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia – a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all'uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022|attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino]] non ha alcuna giustificazione... La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell'[[imperialismo]] e del [[colonialismo]]. L'incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. Per tutte queste ragioni la [[solidarietà]], che va espressa e praticata nei confronti dell'[[Ucraina]], deve essere ferma e coesa. È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/66989 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 22 aprile 2022.</ref>
*L'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre]] produsse il vaglio, che spazzò via vent'anni di illusioni, di parole d'ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime [[fascismo|fascista]], implose dall'interno, crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della [[Patria]]. Ma, al contrario, la riscoperta del suo senso autentico. Quella di una comunità di destino, di donne e uomini che condividono il comune senso di pietà, i valori di [[libertà]], [[giustizia]] e [[democrazia]], che si proteggono a vicenda, che lavorano per la [[pace]], il [[benessere]], la [[solidarietà]].<ref group="fonte" name="Acerra">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/67016 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 77° Anniversario della Liberazione]'', Acerra, 25 aprile 2022.</ref>
*Un vostro eroico concittadino, nato qui ad Acerra, Medaglia d'oro al valore militare, il Colonnello [[Michele Ferrajolo]], di stanza a [[Mondragone]], rifiutò sdegnosamente il 9 settembre di consegnare le armi ai tedeschi, incitando i suoi soldati alla [[Resistenza italiana|resistenza]]. A chi, tra i suoi, gli propose di arrendersi per aver salva la vita, rispose: "Non si vergogna di parlarmi così? Qui è in gioco l'onore della Patria". Fu ucciso da una raffica di mitra. Morì, tra i primissimi, per amore della Patria, quella che il [[fascismo]] aveva tradito e umiliato, imponendo la [[dittatura]], la repressione, la [[guerra]] a fianco di [[Adolf Hitler|Hitler]]. In quel momento, il più duro e decisivo, la parola Patria riacquistava agli occhi di tanti italiani il suo significato più limpido e più autentico.<ref group="fonte" name="Acerra"/>
*Furono resistenti i combattenti delle montagne, le tante staffette partigiane, i militari che, perdendo la vita o subendo la deportazione, rifiutarono di servire sotto la [[Repubblica Sociale Italiana|cupa bandiera di Salò]]. Furono resistenti, a pieno titolo, le persone che nascosero in casa gli ebrei, o i militari alleati, o ricercati politici, coloro che sostenevano la rete logistica della Resistenza. Furono resistenti gli operai che entrarono in [[sciopero]] al Nord, gli autori di volantini e giornali clandestini, gli intellettuali che non si piegarono, i parroci che rimasero vicini al loro gregge ferito. Le vittime innocenti delle tante stragi che, in quella terribile stagione, insanguinarono il nostro Paese.<ref group="fonte" name="Acerra"/>
*Il [[Consiglio d'Europa]] ha sempre avuto la vocazione a essere la "casa comune europea" e ha saputo svilupparla nei decenni che hanno fatto seguito alla sua istituzione, come testimonia anche la sua attuale ampia rappresentatività. Una casa che, se è stata specchio fedele delle divisioni e delle difficoltà manifestatesi fra le diverse comunità nazionali, ha saputo essere anche, e soprattutto, espressione del coraggio di unità dell'Europa, spesso prefigurando quanto si è potuto successivamente costruire, sotto altri profili e in altri ambiti, come la Unione Europea.<ref group="fonte" name="COE">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/67082 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa]'', Palazzo d'Europa, Strasburgo, 27 aprile 2022.</ref>
*Quanto la [[guerra]] ha la pretesa di essere [[Guerra lampo|lampo]] – e non le riesce – tanto la [[pace]] è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi di aggressione. E' una costruzione laboriosa, fatta di comportamenti e di scelte coerenti e continuative, non di un atto isolato. Il frutto di una ostinata fiducia verso l'[[umanità]] e di senso di responsabilità nei suoi confronti.<ref group="fonte" name="COE"/>
*La [[pace]] non si impone automaticamente, da sola, ma è frutto della volontà degli uomini.<ref group="fonte" name="COE"/>
*La [[guerra]] è un mostro vorace, mai sazio.<ref group="fonte" name="COE"/>
*Con la sua visione pan-africanista illuminata, di una [[Africa]] rigenerata, guidata dall'obiettivo di pacifici destini per tutti i popoli, a partire da quelli del continente, [[Kenneth Kaunda|Kaunda]] [...] fu fonte di ispirazione per l'Africa e per il resto del mondo.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/69381 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea Nazionale in occasione della Visita Ufficiale nella Repubblica dello Zambia]'', Lusaka, 7 luglio 2022.</ref>
*Statista insigne, sin dal momento della sua elezione alla guida dell'U.R.S.S. Gorbaciov ha suscitato in patria e all'estero importantissime aspettative di cambiamento. Ha perseguito con tenacia l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e di dischiudere alla comunità internazionale prospettive di pace e di collaborazione che sarebbero state inimmaginabili senza il suo fondamentale contributo, come poi riconosciuto con l'assegnazione del Premio Nobel per la pace. In lui convivevano sincero attaccamento alle proprie radici e capacità di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, con il coraggio della consapevolezza che la preservazione della pace rappresentasse il valore più alto e la chiave di volta per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Il debito nei suoi confronti è grande, soprattutto da parte degli europei.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/08/31/news/l-omaggio-di-draghi-a-gorbaciov-il-suo-desiderio-di-pace-e-quanto-mai-attuale-oggi-mosca-decide-sui-funerali-di-stato-1.41653295 ''Interfax: niente funerali di Stato per Gorbaciov. Ma il Cremlino frena: "Non abbiamo ancora deciso". Putin gli rende omaggio'']'', ''Ilsecoloxix.it'', 31 agosto 2022.</ref>
*L'[[Unione Europea]] ha saputo realizzare – da quando, sessantacinque anni fa, con i [[Trattati di Roma]], ha preso le mosse questa straordinaria esperienza – un progetto credibile di stabilità, [[pace]], [[benessere]], promuovendo su basi solide, libere, più giuste, le rispettive società. La storia della Regione balcanica, anche quella più recente e tragica, ci aiuta a ricordare il senso più profondo del progetto europeo, quale fu concepito dai Padri Fondatori. Prima di essere un'importante realtà economica, l'Europa è infatti un progetto di pace e di riconciliazione fra i popoli, un progetto di condivisione delle rispettive sovranità nazionali per costruire qualcosa di più grande e più alto a beneficio dei cittadini.<ref group="fonte" name="Macedonia">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/70860 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea in occasione della Visita Ufficiale nella Repubblica della Macedonia del Nord]'', Skopje, 9 settembre 2022.</ref>
*Il Presidente della Federazione Russa {{NDR|[[Vladimir Putin]]}} ha riportato l'[[incubo]] della [[guerra]] nel nostro Continente, proprio dove l'opera paziente e lungimirante dei Padri fondatori dell'Europa e il dialogo tra statisti di grande valore, era riuscita a sradicarlo. [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|Quanto sta avvenendo in Ucraina]] costituisce una minaccia ai valori fondanti della comunità internazionale e la risposta della famiglia euro-atlantica è stata all'altezza della sfida posta dall'avventura bellicista intrapresa da Mosca.<ref group="fonte" name="Macedonia"/>
*È una responsabilità indifferibile degli Stati dell'[[Unione europea|Unione]] e delle Istituzioni comuni individuare delle soluzioni innovative idonee a garantire sicurezza e stabilità al nostro continente. È compito dell'Unione quello di definire una politica estera che funga da presidio alla nostra [[libertà]], una politica di difesa comune e spirito di coerenza di piena complementarietà con l'Alleanza atlantica e con la Nato, che sappia abbracciare ambiti sempre più vasti.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/72191 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al XVII Vertice dei Capi di Stato del "Gruppo Arraiolos"]'', La Valletta, 6 ottobre 2022.</ref>
*Ogni nome di [[soldato]] caduto che leggiamo nelle lapidi dei nostri sacrari, accanto alle migliaia di sconosciuti, tutti rappresentati dalle spoglie del [[Milite ignoto]] all'Altare della Patria, racconta un frammento della nostra storia collettiva. Vite spezzate, sacrificate. Giovani che non hanno avuto il dono di vivere il [[futuro]] che avevano sognato. Genitori che li hanno pianti, mogli e figli che hanno atteso invano sposi e padri che non sarebbero mai tornati alle loro case. La nostra [[storia]], anche quella di oggi, è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio perché ne ha saputo fare memoria. Quei sacrifici non sono stati vani. Perché nella consapevolezza di quanto sia terribile la [[guerra]] si è radicato nel cuore della nostra Europa il dovere ineludibile della [[pace]].<ref name="forze" group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/72844 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa delle Forze Armate]'', Bari, 4 novembre 2022.</ref>
*L'Europa unita è stata per settant'anni l'antidoto più forte a egoismi e nazionalismi.<ref name="forze" group="fonte"/>
*I [[Relazioni bilaterali tra Italia e Svizzera|rapporti tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica italiana]] sono naturali, ampi e intensi. Ci uniscono la prossimità geografica, le connessioni tra le nostre popolazioni legate dalla catena delle [[Alpi]], le affinità e gli scambi che nei secoli hanno alimentato le nostre relazioni. Non da oggi i nostri concittadini, svizzeri e italiani, si sentono a casa nell'uno e nell'altro Paese. La Svizzera è stata per secoli terra di accoglienza per molti esuli. È avvenuto durante le lotte per il [[Risorgimento]] in Italia. È avvenuto negli anni bui del Novecento, quando hanno trovato qui rifugio esuli [[antifascisti]].<ref name="Svizzera" group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/74219 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'incontro con i Consiglieri Federali in occasione della Visita di Stato nella Confederazione Svizzera]'', Berna, 29 novembre 2022.</ref>
*Unione Europea e Confederazione {{NDR|[[svizzera]]}} sono partner necessari, affidabili, amici, interdipendenti, uniti da un destino comune dettato dall'appartenenza alla comune civiltà europea.<ref name="Svizzera" group="fonte"/>
*Il 2022 è stato l'anno della folle [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|guerra scatenata dalla Federazione russa]]. La risposta dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria [[libertà]] e i propri diritti.<ref name="Fine2022" group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/75699 Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2022.</ref>
*Si prova profonda tristezza per le tante vite umane perdute e perché, ogni giorno, vengono distrutte case, ospedali, scuole, teatri, trasformando città e paesi in un cumulo di rovine. Vengono bruciate, per armamenti, immani quantità di risorse finanziarie che, se destinate alla fame nel mondo, alla lotta alle malattie o alla [[povertà]], sarebbero di sollievo per l'umanità. Di questi ulteriori gravi danni, la responsabilità ricade interamente su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi. Pensiamoci: se l'aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili. Non ci rassegniamo a questo presente. Il futuro non può essere questo.<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
*Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all'[[uguaglianza]].<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
*Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un'illusione. Il cambiamento va guidato, l'innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita, ma non può essere rimossa.<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
===2023===
*L'Italia, tra i primi Paesi a riconoscere il [[Kosovo]], capisce bene quanto impegnativo possa essere il percorso di riconciliazione con la [[Serbia]]. Ma occorre accantonare la visione dell'altro come nemico e fare scelte coraggiose per creare un clima di [[fiducia]] e rispetto reciproci.<ref name="Kosovo" group="fonte">Citato in ''[https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2023/01/23/mattarella-a-presidente-kosovo-pristina-belgrado-dialoghino_6f081c43-92d8-4de6-8c9d-6342f03e8d18.html Mattarella a presidente Kosovo, Pristina-Belgrado dialoghino]'', ''Ansa.it'', 23 gennaio 2023.</ref>
*Il sistema di Auschwitz e dei campi ad esso collegati fu l'estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, di istinti brutali, di pregiudizi, di dottrine perniciose, di gretti interessi, e persino di conformismi di moda.<br>Tossine letali – razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato – che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e scienziati, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/78921 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria]'', ''Quirinale.it'', Roma, Palazzo del Quirinale, 27 gennaio 2023.</ref>
*La storia ci ha insegnato che la differenza è ricchezza, non una malapianta da estirpare. Che i muri e i reticolati generano diffidenza, paura, conflitti. Che il nazionalismo esasperato, fondato sulla repressione delle minoranze, sulle pretese di superiorità o di omogeneità etnica di lingua e cultura, produce inevitabilmente una spirale di violenza e di guerra. Che le ideologie basate sulla negazione dei diritti individuali, in nome della superiorità dello Stato o di un partito, lungi dal risolvere le controversie, opprimono i cittadini e sfociano in gravissime tragedie. Che la prepotenza e l'uso della forza non producono mai pace e benessere, ma generano violenza e gravi ingiustizie. La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l'unica alternativa alla guerra e alle epurazioni, come purtroppo ci insegnano – ancora oggi – le terribili vicende legate all'insensata e tragica invasione russa dell'Ucraina. Un tentativo inaccettabile di portare indietro le lancette della storia, cercando di tornare in tempi oscuri, contrassegnati dalla logica del dominio della forza.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/79127 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Celebrazione del "Giorno del Ricordo"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 10 febbraio 2023.</ref>
=== 2024 ===
*Celebrare doverosamente i Giusti non deve far dimenticare i tanti, troppi ingiusti: i pavidi, i delatori per denaro, per invidia o per conformismo; i cacciatori di ebrei; gli assassini; gli ideologi del razzismo. Non c'è torto maggiore che si possa commettere nei confronti della memoria delle vittime che annegare in un calderone indistinto le responsabilità o compiere superficiali operazioni di negazione o di riduzione delle colpe, personali o collettive. Non si deve mai dimenticare che il nostro Paese, l'Italia, adottò durante il [[fascismo]] – in un clima di complessiva indifferenza – le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio; e che gli appartenenti alla [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica di Salò]] collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/106132 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria]'', Palazzo del Quirinale, 26 gennaio 2024.</ref>
*{{NDR|Su [[Aleksej Naval'nyj]]}} La sua morte è la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.lastampa.it/esteri/2024/02/16/news/navalny_morto_reazioni-14076509/?ref=LSHA-BH-P1-S2-T1 Navalny, le ombre sulla morte]'', ''lastampa.it'', 16 febbraio 2024.</ref>
*{{NDR|Sulla [[Costituzione della Repubblica Italiana]]}} È lo scrigno che contiene e tutela i nostri diritti e la nostra libertà. Per questo è importante conoscerla: per usufruire di questi diritti e di queste libertà.<ref group="fonte">Dall'incontro ''La Costituzione in Shorts'', Palazzo del Quirinale, 13 marzo 2024. Video disponibile su ''youtube.com'', min. [https://www.youtube.com/watch?v=LBBPlbugrik&t=601s 10:01].</ref>
*A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero [...].<ref>Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/110962 intervento alla cerimonia in occasione del 79° anniversario della Liberazione]'', Civitella in Val di Chiana, 25 aprile 2024.</ref>
==Citazioni su Sergio Mattarella==
*Abbiamo pensato di proporre una persona la cui esperienza personale e istituzionale garantisca sette anni di autorevole guida al Colle. [...] La proposta che vogliamo formularvi è quella che riguarda Sergio Mattarella. ([[Matteo Renzi]])
*E comunque, se rinasco, voglio la pazienza di Mattarella. ([[Marianna Aprile]])
*È molto bello un uomo che si ricorda degli altri esseri umani. Quell'uomo, che avevo visto solo quando tirava fuori il corpo del fratello dalla macchina, adesso è Presidente della Repubblica. Avevamo fatto una decina di foto, io e Franco Zecchin. Oggi questa foto non è più la foto di allora, non è più mia, è entrata dentro la storia. Un Presidente della Repubblica che ha questo background non ci abbandona. Quello che non hanno fatto in precedenza gli altri, lo farà lui. ([[Letizia Battaglia]])
*È l'uomo più serio e composto che abbia mai visto. È così serio che in confronto [[Clint Eastwood]] sembra [[Stanlio & Ollio|Stanlio]]. (''[[Crozza nel Paese delle Meraviglie]]'')
*Il silenzio di Mattarella di fronte allo scempio della Costituzione fatto da Renzie {{NDR|[[Matteo Renzi]]}}, mai eletto neppure in Parlamento che ieri notte si aggirava come un bullo in parlamento a provocare le opposizioni. Questo silenzio è inquietante, forse peggio dei moniti di [[Giorgio Napolitano|Napolitano]]. ([[Beppe Grillo]])
*In un momento in cui la politica è innanzitutto mediatica, nell'epoca della disintermediazione, una figura come quella di Mattarella viene facilmente bollata come grigia. È grigio davvero? Se il grigio è il colore dell'eleganza, certamente sì. Se invece è un modo per definire chi non è carne né pesce, certamente no. Perché Mattarella non è un peluche, e anche nel mare magnum del pentapartito ha sempre avuto chiaro da che parte stare: non è un caso che, se c'è un ostacolo alla sua elezione {{NDR|a presidente della Repubblica}}, è il fatto che [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] si sia legato al dito le sue dimissioni da ministro della Pubblica Istruzione nel 1990, per protestare contro la legge Mammì. ([[Andrea Sarubbi]])
*Mattarella viene da una storia e da una cultura politica molto diverse dalla mia, ma gli ho sempre riconosciuto preparazione e autorevolezza, dignità e garbo istituzionale. E poi non posso dimenticare come il suo impegno politico nasca da un grande valore morale e civile, come risposta a un gravissimo atto di criminalità che lo ha colpito negli affetti più cari. La sua famiglia ha pagato un alto prezzo di sangue alla causa della democrazia, della legalità, della libertà. Da capo dello Stato si sta dimostrando, e non ne ho mai dubitato, all'altezza del ruolo. ([[Silvio Berlusconi]])
*Nel centrosinistra una delle persone più eminenti è il ministro Sergio Mattarella, un politico serio e preparato. Il motivo, però, della sua permanenza ai vertici non è tanto legato a queste qualità quanto alla affidabilità che egli riscuote all'interno della delegazione di appartenenza. Mattarella resterà, con molta probabilità, nella storia della Repubblica per aver inventato il «mattarellum», la legge elettorale che ha bloccato «sull'orlo del baratro» la spinta riformatrice che stava spazzando via il vecchio sistema di potere.<ref group="fonte">Da ''La politica delle tribù: tre anni di cronaca siciliana'', Rubbettino Editore, 2002, p. 19. ISBN 9788849803563.</ref> (Nino Alongi)
*Qualcuno ha detto di Mattarella: in politica è tenacissimo e insistente, come la goccia che cade. ([[Giampaolo Pansa]])
*Sergio Mattarella è stato un uomo di partito, di corrente, di polemiche aspre. È stato l'uomo che all'indomani del ribaltone che defenestra [[Romano Prodi]] diventa il vicepresidente del Consiglio con [[Massimo D'Alema|D'Alema]]. ([[Claudio Martelli]])
==Note==
<references />
===Fonti===
<references group="fonte" />
==Voci correlate==
*[[Bernardo Mattarella]] – padre
*[[Piersanti Mattarella]] – fratello
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Presidenti della Repubblica Italiana}}
{{DEFAULTSORT:Mattarella, Sergio}}
[[Categoria:Giuristi italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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/* 2024 */
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[[Immagine:Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana.jpg|thumb|Sergio Mattarella]]
'''Sergio Mattarella''' (1941 – vivente), politico e giurista italiano, 12º Presidente della Repubblica Italiana.
==Citazioni di Sergio Mattarella==
{{cronologico}}
===1989===
*In tutto l'Occidente è in corso un processo per cui i veri centri di decisione rischiano di trasferirsi fuori dalla [[politica]]. Guardi che la mia non è una difesa interessata del mestiere di politico. Esiste davvero il pericolo che la politica diventi una sovrastruttura che galleggia su altri centri di potere né palesi né responsabili. La politica, invece, dev'essere un punto alto di mediazione nell'interesse generale. Se la politica non è in grado d'esser questo, le istituzioni saltano e prevale chi ha più forza economica o più forza di pressione, che è poi lo stesso.<ref group="fonte" name=Pansa89>Dall'intervista di [[Giampaolo Pansa]], ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/02/07/ultimo-dei-morotei-contro-re-delle.html L'ultimo dei morotei contro i re delle tessere]'', ''La Repubblica'', 7 febbraio 1989.</ref>
*C'è infine lo sforzo per recuperare il senso dello Stato. Non mi faccia dire di più. Il confine fra attività pubblica e interessi privati va ristabilito in modo rigido. [...] È il presupposto da cui discende un altro livello di problemi: come ridare efficienza alla pubblica amministrazione, in quale modo realizzare di nuovo lo Stato sociale in condizioni tanto cambiate, come aggredire davvero la differenza tra il Nord e il Mezzogiorno d'Italia.<ref group="fonte" name=Pansa89/>
===2005===
*Oggi, voi del Governo {{NDR|[[Governo Berlusconi|Berlusconi]]}} e della maggioranza state facendo la «vostra» Costituzione. L'avete preparata e la volete approvare voi, da soli, pensando soltanto alle vostre esigenze, alle vostre opinioni e ai rapporti interni alla vostra maggioranza. Il Governo e la maggioranza hanno cercato accordi soltanto al loro interno, nella vicenda che ha accompagnato il formarsi di questa modifica, profonda e radicale, della Costituzione. Il Governo e la maggioranza – ripeto – hanno cercato accordi al loro interno e, ogni volta che hanno modificato il testo e trovato l'accordo tra di loro, hanno blindato tale accordo. Avete sistematicamente escluso ogni disponibilità ad esaminare le proposte dell'opposizione o anche soltanto a discutere con l'opposizione. Ciò perché non volevate rischiare di modificare gli accordi al vostro interno, i vostri difficili accordi interni.<ref group="fonte" name= Mat005 >Dal [https://www.senato.it/documenti/repository/leggi_e_documenti/raccoltenormative/16%20-%20Federalismo/4%5E%20lett.%20CAMERA/AULA/AULA%2020.10.05.pdf resoconto stenografico] dell'Assemblea della Camera dei deputati – XIV Legislatura – Seduta n. 692 del 20 ottobre 2005, p. 29.</ref>
===2010===
*Studiare insieme [...] mi ha fatto capire che si cresce se si cresce insieme, ci si realizza se ci si realizza insieme, che si è davvero liberi, liberi dall'ignoranza, liberi dal bisogno, liberi dalla violenza, se liberi lo sono anche gli altri.<ref group="fonte" name=MSAC>Da un'intervista rilasciata al Movimento Studenti di Azione Cattolica nel 2010.[https://www.youtube.com/watch?v=VrJ5NTFe3c0 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*[...] mutano le stagioni, mutano le condizioni di vita, ma c'è qualcosa che rimane costantemente inalterato ed è il complesso dei valori che danno senso alla vita e alla condizione umana: [...] la dignità della persona, il bene comune, il rispetto degli altri, la responsabilità [...] con cui viviamo lo stesso tempo. Questo complesso di valori è quello che la cultura aiuta a individuare e a fare proprio.<ref group="fonte" name=MSAC/>
===2015===
*Grazie, il pensiero va soprattutto e anzitutto alle difficoltà e alle speranze dei nostri concittadini. È sufficiente questo. (dalle prime parole pronunciate da Mattarella dopo la comunicazione ufficiale della sua elezione alla carica di Presidente della Repubblica Italiana<ref group="fonte" name=Pensiero>Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/31/sergio-mattarella-pensiero-alle-speranze-alle-difficolta-dei-nostri-cittadini/1386498/ Sergio Mattarella: "Pensiero va alle speranze e alle difficoltà dei concittadini"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 31 gennaio 2015.</ref>)
*L'alleanza tra Nazioni e popolo seppe battere l'odio [[nazismo|nazista]], [[razzismo|razzista]], [[antisemitismo|antisemita]] e [[totalitarismo|totalitario]] di cui questo luogo è simbolo doloroso. La stessa unità in [[Europa]] e nel mondo saprà battere chi vuole trascinarci in una nuova stagione di terrore. (durante la visita alle fosse ardeatine il giorno dell'elezione a Presidente della Repubblica Italiana<ref group="fonte" name=Pensiero/>)
*{{NDR|Sul [[massacro delle foibe]]}} Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell'esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia.<ref group="fonte">Da un discorso alla Camera dei Deputati, Roma, 10 febbraio 2015 (Giorno del ricordo); citato in ''[https://www.quirinale.it/elementi/1439|titolo=Il Presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo: Comunicato]'', ''Quirinale.it''.</ref>
*L'Europa deve riprendere a crescere, a sviluppare la propria integrazione. Soltanto così potrà continuare ad alimentare speranze per le nuove generazioni.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/02/mattarella-berlino-leuropa-cambiare-passo-per-tornare-crescere/1468062/ Mattarella a Berlino: "L'Europa deve cambiare passo per tornare a crescere"]'', ''Il Fatto Quotidiano.it'', 2 marzo 2015.</ref>
*È vero, c'è una [[corruzione]] che vediamo diffusa come se ci fosse una sorta di concezione rapinatoria della vita. La corruzione, il potere fine a se stesso, sono conseguenza di una caduta della politica. Di un suo impoverimento.<ref group="fonte" name=repubblica>Durante l'intervento al ''Serming'' di Torino; citato in ''[http://m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/politica/2015/05/14/news/mattarella_corruzione-114360410/ Mattarella: "Corruzione diffusa, è concezione rapinatoria vita"]'', ''Repubblica.it'', 14 maggio 2015.</ref>
*I giovani si allontanano e perdono fiducia perché la [[politica]], spesso, si inaridisce. Perde il legame con i suoi fini oppure perde il coraggio di indicarli chiaramente. La politica smarrisce il suo senso se non è orientata a grandi obiettivi per la umanità, se non è orientata alla giustizia, alla pace, alla lotta contro le esclusioni e contro le diseguaglianze. La politica diventa poca cosa se non è sospinta dalla speranza di un mondo sempre migliore. Anzi, dal desiderio di realizzarlo. E di consegnarlo a chi verrà dopo, a chi è giovane, a chi deve ancora nascere. La politica, deve saper affrontare i problemi reali, ha bisogno di concretezza.<ref group="fonte" name=repubblica/>
*La [[pace]] nasce dalla coerenza, dalla legalità, dal rispetto dell'altro, dal far proprie le speranze e le esigenze degli altri. La pace nasce dalla fatica di dire no quando è necessario.<ref group="fonte" name=repubblica/>
*In occasione della nona [[Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia|Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia]], istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007, desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di [[discriminazione]] basata sull'orientamento sessuale delle persone. [...] Il [[principio di uguaglianza]], sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia. [...] Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli, ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un'azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori. [...] Contro l'inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure il cammino è ancora lungo. È il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. È compito della società nel suo insieme abbattere i pregiudizi dell'intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l'inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l'[[omofobia]] e la [[transfobia]], perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l'intera comunità.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.corriere.it/politica/15_maggio_17/mattarella-gay-discriminazioni-violenze-offendono-liberta-tutti-cb145de4-fc73-11e4-9e3e-6f5f0dae9d63.shtml Mattarella: «Gay, discriminazioni e violenze offendono libertà di tutti»]'', ''Corriere.it'', 17 maggio 2015.</ref>
*Uscire dalla crisi non è facile. Signor [[Quentin Tarantino|Tarantino]], anche se ci prestasse il suo mister Wolf, non credo che lui da solo riuscirebbe a risolvere tutti i problemi.<ref group="fonte">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/1048 Intervento del Presidente Mattarella alla cerimonia di presentazione dei candidati ai "Premi David di Donatello"]'', Palazzo del Quirinale, Roma, 12 giugno 2015.</ref>
*Il [[terrorismo]], alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio, sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una Terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla.<ref group="fonte">Da un messaggio inviato al Meeting di Comunione e Liberazione di Rimini del 2015; citato in ''[http://mobile.tgcom24.it/checkexistpage.shtml?/politica/mattarella-fermare-terrorismo_2128873-201502a.shtml Mattarella: fermare terrorismo]'', ''Tgcom24.it'', 19 agosto 2015.</ref>
*{{NDR|Su [[Expo 2015]]}} È per me un onore concludere l'esposizione universale del 2015 che l'Italia ha offerto al mondo intero come un ponte per il futuro. I risultati vanno oltre la cifra dei 21 milioni. I risultati includono i tanti Paesi coinvolti nella rete del dialogo e della ricerca. Abbiamo guardato al cibo come lingua comune dei popoli, che non vuol dire omologazione, ma rispetto delle culture e delle loro radici, scoperta di valori profondi.<ref group="fonte">Durante la cerimonia conclusiva dell'Expo 2015 all'Open Air Theatre; citato in Stefano Rizzato, ''[http://www.lastampa.it/2015/10/31/societa/expo2015/live-si-chiude-expo-al-via-la-festa-finale-sei-mesi-in-dieci-numeri-levento-in-cifre-XggS3oOwcxEHUOlgSnR64K/pagina.html Expo chiude. Mattarella: "L'Italia ha vinto la sfida"]'', ''Lastampa.it'', 31 ottobre 2015.</ref>
===2016===
*Signore e Signori, sono davvero lieto di ricevere al Palazzo del Quirinale i partecipanti alla riunione Plenaria della Commissione Trilaterale. Quando, oltre quaranta anni fa, David Rockefeller ebbe l'intuizione di dar vita alla Commissione, si mosse nell'intento di capitalizzare le risorse e le energie degli ambienti imprenditoriali, culturali e sociali in America, Europa e Giappone, per superare le rigidità che sovente accompagnano le relazioni ufficiali tra Governi, così da fornire interpretazioni non formali ma originali di fenomeni complessi e dalle ampie ramificazioni. [...] I problemi – e non solo di politica internazionale – necessitano, infatti, di essere affrontati in un'ottica multidimensionale. Da qui la perdurante utilità di un foro di dialogo che possa favorire, avvalendosi di una ampia varietà di esperienze, una prospettiva strategica, di lungo periodo, sganciata da ogni ufficialità. [...] Luoghi di incontro come la Trilaterale sviluppano un metodo di lavoro che consente, attraverso il confronto tra sensibilità presenti nei gruppi dirigenti, la comprensione delle sfide che le nostre società si trovano a dover affrontare. I rapporti elaborati dalla Trilaterale costituiscono, da più di quarant'anni, un interessante stimolo per i policy makers.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/1131 Intervento del Presidente Mattarella all'incontro con i partecipanti alla Riunione Plenaria della Commissione Trilaterale]'', 15 aprile 2016.</ref>
*Sconfiggere le [[mafia|mafie]] è possibile, oltre a essere una necessità vitale per l'equilibrio e lo sviluppo del Paese. Pio La Torre ha testimoniato che le mafie possono essere duramente colpite ogni volta che si realizza una convergenza tra le forze positive della società.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-04-30/mafia-mattarella-sconfiggerla-e-possibile-cittadini-siano-protagonisti-102354.shtml?uuid=AC5UyqID Mattarella: «Sconfiggere la mafia è possibile, cittadini siano protagonisti»]'', ''ilsole24ore.com'', 30 aprile 2016.</ref>
*Questa giornata {{NDR|la [[Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia]]}} offre l'occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni. La piena realizzazione di questa libertà, che deve appartenere a tutti, indipendentemente dall'[[orientamento sessuale]] delle persone, è essenziale per la costruzione di un ordinamento che garantisca il pieno rispetto dei diritti fondamentali e costituisca un pilastro della convivenza civile, in applicazione del principio di [[uguaglianza]] sancito dall'articolo tre della Costituzione. Sulla capacità di respingere ogni forma di intolleranza si misura la maturità della nostra società. L'intolleranza affonda infatti le sue radici nel pregiudizio e deve essere contrastata attraverso l'informazione, la conoscenza, il dialogo, il rispetto.<ref group="fonte" name="IDAHOBIT">Citato in ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=36219 Mattarella: la Giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia «occasione di riflettere sulla centralità della dignità umana e sul diritto di ogni persona di percorrere la vita senza subire discriminazioni»]'', ''Quirinale.it'', 17 maggio 2016; ripreso da ''[http://www.repubblica.it/cronaca/2016/05/17/news/giornata_mondiale_omofobia_mattarella-139967288/ Giornata mondiale contro l'omofobia, Mattarella: "Stop a discriminazioni"]'', ''Repubblca.it'', 17 maggio 2016.</ref>
*La non accettazione delle diversità genera [[violenza]] e per questo va contrastata con determinazione. È inaccettabile che l'[[orientamento sessuale]] delle persone costituisca il pretesto per offese e aggressioni. Così come è inaccettabile che ciò determini discriminazioni sul lavoro e nelle attività economiche e sociali. Dietro queste forme di degenerazione del vivere civile vi è il rifiuto di conoscere e accettare le peculiarità di ciascuno. La Costituzione richiede, all'articolo 2, di garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali di ognuno, non solo come singolo ma anche nelle formazioni sociali in cui si realizza la sua personalità. E la Corte costituzionale ci ha ricordato che la realizzazione di questi diritti, non può essere condizionata dall'orientamento sessuale, perché tra i compiti della Repubblica vi è quello di garantire il libero sviluppo della persona nella vita di relazione.<ref group="fonte" name="IDAHOBIT"/>
*L'[[Italia]] è, per condizione geografica, storia e cultura, ponte tra Africa ed Europa.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=335 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della sessione d'apertura della I Conferenza ministeriale Italia-Africa]'', ''Quirinale.it'', Roma, 18 maggio 2016.</ref>
*Il 2 giugno del 1946, dopo il duro ventennio fascista e la sciagura della guerra, l'Italia entrava a far parte a pieno titolo del novero delle nazioni libere e democratiche. E questo accadde, si badi bene, non soltanto perché la forma repubblicana prevalse su quella monarchica, ma perché, per la prima volta nella storia della nazione, ritrovata la libertà, la partecipazione al voto di tutti, uomini e donne, realizzava una piena democrazia. È stata l'introduzione dell'autentico [[suffragio universale]] a far compiere all'Italia il vero salto di qualità, trasformandola in un Paese in cui tutti i cittadini concorrono, in egual misura, a determinare, con il loro voto, le scelte fondamentali della vita nazionale. Furono i cittadini a scegliere la forma di Stato, ad eleggere i membri dell'Assemblea costituente, a determinare la formazione dei governi. Per questo credo che oggi si possa affermare che la [[festa della Repubblica Italiana|festa del 2 giugno]] è la festa della libertà di scelta: e per questo è la festa che riunisce tutti gli italiani.<ref group="fonte" name="Breda">Dall'intervista di Marzio Breda, ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=355 Il 2 giugno, un'Italia migliore]'', ''Quirinale.it'', 2 giugno 2016.</ref>
*La [[corruzione]] in Italia – ma non solo in Italia – esiste. È un fenomeno grave, perché divora risorse, nega diritti e mina il rapporto di fiducia tra lo Stato e i cittadini. Ma non sarebbe giusto pensare che tutto il Paese sia così o che sia in balìa della corruzione. Abbiamo anticorpi per combatterla. A differenza di altri luoghi, da noi viene combattuta e, spesso, scoperta e sanzionata. La risposta delle istituzioni esiste e si fa sentire con vigore. Non sempre, ripeto, accade così nel resto del mondo.<ref group="fonte" name="Breda"/>
*[[Isola di Lampedusa|Lampedusa]] è la porta d'Europa e la base per un ponte tra i continenti. L'isola ha offerto a chi è arrivato, e la sente come seconda patria, il volto migliore dell'Europa.<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.famigliacristiana.it/articolo/migranti-mattarella-lampedusa-e-il-volto-migliore-dell-europa.aspx Mattarella:«Lampedusa è il volto migliore dell'Europa»]'', ''famigliacristiana.it'', 4 giugno 2016.</ref>
*Il processo di integrazione continentale nasce per abbattere distanze, rendere più vicine le persone, garantendo a ogni europeo, ovunque egli risieda, di condurre la propria vita con diritti, doveri e tutele avanzati, comuni e difesi – insieme – al di fuori dei propri confini nazionali e di quelli dell'[[Unione Europea]].<ref group="fonte" name="Forum">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=363 Saluto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Forum Economico italo-romeno "Gli investimenti italiani in Romania: un percorso europeo nell'economia globale"]'', ''Quirinale.it'', Bucarest, 14 giugno 2016.</ref>
*La volontà di rimuovere le barriere tra persone è alla base del sostegno che l'Italia ha sempre assicurato alla aspirazione di [[Bucarest]] di completare il percorso di integrazione europea, attraverso la sua piena partecipazione al sistema Schengen.<ref group="fonte" name="Forum"/>
*Con le [[guerra|guerre]] non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono ''leader'' incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta [[Prima guerra mondiale]], è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai ''leader'' politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=465 Intervento del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor in occasione dell'inaugurazione di una targa commemorativa dei caduti sloveni nella Prima Guerra Mondiale a Doberdò del Lago]'', Doberdò del Lago, 26 ottobre 2016.</ref>
===2017===
*La geografia – e la storia – hanno posto su un sentiero comune [[Grecia]] e [[Italia]], centri di irradiazione di una civiltà che ha posto l'essere umano al centro della propria riflessione. Ciò ha consentito di percorrere un lungo cammino, le cui tappe sono state segnate dall'emergere del concetto stesso di cittadinanza e di autogoverno – il Demos, incarnato dalle antiche Poleis greche – successivamente declinato nelle molteplici vicende che hanno caratterizzato la storia dei nostri popoli, sino alla rinascita nazionale vissuta nell'Ottocento. Se la democrazia è lo spazio ideale – concretamente vissuto e quotidianamente alimentato – che ci accomuna, il Mediterraneo rappresenta lo spazio fisico della nostra storia.<ref group="fonte" name="Colazione">Dal discordo in occasione del ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=531 Brindisi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Colazione offerta dal Presidente della Repubblica Ellenica]'', Atene, 17 gennaio 2017.</ref>
*Sono trascorsi cinque anni dalla morte di [[Oscar Luigi Scalfaro]], uno dei costruttori della nostra democrazia, che ha servito il Paese con passione, coerenza e rigore morale, contribuendo al rafforzamento delle istituzioni in momenti non facili. Scalfaro ha impegnato la sua intelligenza e la sua umanità, sin dalla Liberazione e dall'Assemblea Costituente, nella concreta realizzazione di quegli ideali di libertà, di coesione sociale, di uguaglianza nei diritti e nei doveri, alla base poi del testo costituzionale. La Costituzione divenuta per lui, giorno dopo giorno, non soltanto la pietra angolare su cui è edificata la nostra casa comune, ma un elemento fondante la sua testimonianza, il traguardo a cui tendere sempre, per migliorare il nostro modello sociale e allargare le opportunità e le libertà. Onore e rettitudine hanno guidato Scalfaro nell'assolvimento dei compiti di Capo dello Stato, così come aveva fatto in tutte le funzioni pubbliche e nei ruoli istituzionali che gli erano stati affidati. Una coerenza di vita che ha legato strettamente convincimenti personali e impegno pubblico, e che è stata testimoniata fino all'ultima volontà, quella di fare della sua abitazione di Novara un luogo di accoglienza e sostegno per persone povere e in difficoltà. Convinto del fondamento etico della politica democratica, Oscar Luigi Scalfaro ha accompagnato dal Quirinale una stagione di cambiamenti profondi, che hanno segnato la storia repubblicana. La sua linea-guida è sempre stata l'interesse dell'Italia, con la salvaguardia e il rafforzamento dei valori costitutivi, primo fra tutti l'unità nazionale. Alla sua figura continua ad andare l'ammirazione e il pensiero riconoscente degli italiani.<ref group="fonte">Dalla commemorazione nel quinto anniversario della morte di Oscar Luigi Scalfaro, ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=2509 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel quinto anniversario della scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro]'', ''Quirinale.it'', 29 gennaio 2017.</ref>
*[[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] è stato l'Imperatore romano filelleno per antonomasia, il sovrano illuminato che ha scelto [[Atene]] quale capitale culturale dell'Impero, oltre che sua patria d'elezione, nella quale scelse di trascorrere lunghi periodi della propria vita. La sua figura sollecita una riflessione, rivolta soprattutto ai giovani e incentrata sull'armonia tra tradizione dell'Occidente e tradizione dell'Oriente; sul conseguimento della pace come condizione necessaria per la ricerca della prosperità; sullo studio e la riflessione per comprendere appieno il mondo, complesso, che ci circonda. Non si tratta, quindi, della celebrazione di un uomo quanto, piuttosto, del valore della tendenza, di cui egli si rese protagonista. Quella di interpretare i propri tempi, valutarne le dinamiche e impostare una strategia.<ref group="fonte" name="Colazione"/>
*Il [[libero mercato]] è indispensabile, ma non può essere il solo mercato a dettare le regole di un modello sociale. Il modello sociale europeo è fatto da diritti, da solidarietà. È evidente che questo va perseguito.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=709 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della prima sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos]'', Malta, La Valletta, 14 settembre 2017.</ref>
*La [[Guerra civile siriana|crisi siriana]] ha avuto conseguenze molto forti anzitutto per i [[Siria|siriani]] e in secondo luogo per l'[[Europa]]. Ma l'Europa era sostanzialmente assente nell'influenza in quel teatro durante quella crisi. Vi erano Paesi europei presenti, in funzione non certamente decisiva; i protagonisti erano altri, ma le conseguenze erano in Europa. La mancanza di linee comuni di politica estera e di difesa si è avvertita in grande misura in quella circostanza, e continua ad avvertirsi.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=711 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della seconda sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos]'', Malta, La Valletta, 15 settembre 2017.</ref>
*A ogni mese di settembre l'apertura dell'anno scolastico rappresenta una svolta nel ritmo della vita del nostro Paese.<ref group="fonte" name="scuola">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=707 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico]'', Taranto, 18 settembre 2017.</ref>
*Nella [[scuola]] si cresce, ci si incontra, si sviluppano cultura, affetti, solidarietà, conoscenza reciproca. Si sperimenta la vita di comunità, il senso civico.<ref group="fonte" name="scuola"/>
*Quando si danneggia una [[scuola]], viene ferita, in realtà, l'intera comunità nazionale.<ref group="fonte" name="scuola"/>
*[[Enzo Biagi|Biagi]] è stato una delle figure di maggior spicco del giornalismo italiano del dopoguerra. Il suo talento per la scrittura si è unito a una grande passione civile, e a una curiosità sempre viva non soltanto per ciò che cambiava nei costumi ma anche negli strumenti e nelle modalità della comunicazione. Da giovane scelse la [[Resistenza]], e questo suo impegno [[partigiano]] per la libertà e la democrazia rimase per lui un punto fermo, un tratto indelebile della sua identità di cittadino e di giornalista. La forza delle proprie idee, tuttavia, non fece mai venir meno in Biagi la convinzione di una necessaria autonomia del giornalista, di una irrinunciabile capacità di analisi che doveva esercitarsi su tutti i protagonisti della cronaca proprio per rendere un servizio corretto al pubblico. Biagi ha espresso una grande qualità professionale dando un contributo significativo alla conoscenza e alla libera critica, sale essenziale della vita democratica.<ref group="fonte">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3259 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel decennale della scomparsa di Enzo Biagi]'', Roma, 6 novembre 2017.</ref>
*Ogni aggressione, ogni vessazione diretta ai danni di ogni [[donna]], espressioni dell'idea primitiva che le donne non abbiano il diritto di realizzarsi e di decidere per se stesse, è una violenza di genere e una violazione della dignità della persona. Contro questo atteggiamento l'intera comunità deve sapersi opporre fermamente.<ref group="fonte" name="Donna">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3319 Messaggio del Presidente Mattarella in occasione del Seminario "Fermare la violenza contro le donne. Insieme si può fare"]'', Roma, 23 novembre 2017.</ref>
*[...] [[Filippo Turati]], padre del Socialismo Italiano, personalità di grande prestigio, che ha contribuito alla crescita del movimento dei lavoratori, all'affermazione di fondamentali [[diritti civili]] e sociali e, così, a un allargamento delle basi [[democrazia|democratiche]] dello stato liberale.<ref group="fonte" name="Turati">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3333 Dichiarazione del Presidente Mattarella nel 160° anniversario della nascita di Filippo Turati]'', Roma, 26 novembre 2017.</ref>
*[[Filippo Turati|Turati]] continuò fino alle ultime sue forze a sostenere le ragioni dell'unità [[antifascismo|antifascista]], e si spese per promuoverla tra gli italiani rifugiati all'estero. La sua eredità ideale, la sua testimonianza, il suo impegno, restano alle radici della nostra democrazia e sono iscritte, insieme alle tracce di altri uomini coraggiosi, nei principi della Carta costituzionale nata dalla Liberazione. Turati non ebbe la fortuna di veder il ritorno della [[libertà]], ma contribuì a che la sua fiammella non si spegnesse negli anni bui della dittatura e per questo il Paese lo ricorda con gratitudine e riconoscenza.<ref group="fonte" name="Turati"/>
*Ogni [[caduti del lavoro|morte sul lavoro]] è una perdita irreparabile per l'intera società.<ref group="fonte" name="lavoro">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3363 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione del X anniversario dell'incendio dell'acciaieria ThyssenKrupp]'', Roma, 5 dicembre 2017.</ref>
*Il [[lavoro]] costituisce il cardine del patto di cittadinanza su cui si fonda la nostra Repubblica ed è un diritto del lavoratore e un dovere della società che vengano rispettate ed applicate le norme sulla [[sicurezza]]. In questi dieci anni nella prevenzione degli incidenti e nel supporto agli infortunati sul lavoro sono stati fatti passi avanti, ma resta ancora molto da fare per far sì che la sicurezza venga considerata essa stessa un volano che contribuisce allo sviluppo.<ref group="fonte" name="lavoro"/>
*L'[[Università di Porto]] si contraddistingue [...] per la sua operosità, per la sua vocazione all'apertura, al dinamismo, all'internazionalità qualità che le consentono di interpretare nel modo più efficace e autentico il ruolo che il sistema universitario deve svolgere, quello di contribuire alla formazione degli europei di domani, forgiando talenti che sappiano adattarsi a una realtà in così profonda e rapida trasformazione.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/1308 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del conferimento del Dottorato "honoris causa" da parte dell'Università di Porto]'', Porto, 7 dicembre 2017.</ref>
*La [[corruzione]] può essere combattuta soltanto attraverso il convinto coinvolgimento etico e culturale di ciascuno nella società, diretto ad affermare, senza esitazioni o timidezze, il primato della legalità, non essendo esaustiva la repressione penale.<ref group="fonte" name="corruzione">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3377 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata internazionale contro la corruzione]'', Roma, 9 dicembre 2017.</ref>
*La [[corruzione]] rappresenta un fattore di rallentamento della competitività e della produttività, danneggia gravemente il sistema economico, impedendo la valorizzazione delle elevate professionalità che il nostro paese vanta, influisce negativamente sui traffici e le relazioni internazionali.<ref group="fonte" name="corruzione"/>
*Con l'adozione, quasi 70 anni fa, della [[Dichiarazione universale dei diritti umani|Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo]], l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non ha soltanto fatto propria una serie di principi di fondamentale importanza giuridica e politica, ma ha fornito alla comunità internazionale uno strumento essenziale per orientare l'attività degli Stati verso il riconoscimento e la tutela dei diritti di ogni persona.<ref group="fonte" name="umani">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Comunicato&key=3379 Dichiarazione del Presidente Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani]'', Roma, 10 dicembre 2017.</ref>
*[...] il rispetto per la dignità umana e la promozione dei principi di [[uguaglianza]] e [[giustizia]] costituiscono i pilastri di una società giusta, capace di rispettare le differenze e di valorizzare il contributo che ciascuno offre al benessere generale.<ref group="fonte" name="umani"/>
*In questi mesi di un secolo fa i diciottenni di allora – i ragazzi del '99 – vennero mandati in guerra, nelle trincee. Molti vi morirono. Oggi i nostri diciottenni vanno al voto, protagonisti della vita democratica. Propongo questa riflessione perché, talvolta, corriamo il rischio di dimenticare che, a differenza delle generazioni che ci hanno preceduto, viviamo nel più lungo periodo di [[pace]] del nostro Paese e dell'Europa. Non avviene lo stesso in tanti luoghi del mondo. Assistiamo, persino, al riaffacciarsi della corsa all'arma nucleare. Abbiamo di fronte, oggi, difficoltà che vanno sempre tenute ben presenti. Ma non dobbiamo smarrire la consapevolezza di quel che abbiamo conquistato: la pace, la [[libertà]], la [[democrazia]], i diritti. Non sono condizioni scontate, né acquisite una volta per tutte. Vanno difese, con grande attenzione, non dimenticando mai i sacrifici che sono stati necessari per conseguirle.<ref group="fonte">Dal ''[http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=769 Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2017.</ref>
===2018===
*Il cammino dell'umanità, purtroppo, è costellato di stragi, uccisioni, genocidi. Tutte le vittime dell'odio sono uguali e meritano uguale rispetto. Ma la [[Shoah]] – per la sua micidiale combinazione di delirio razzista, volontà di sterminio, pianificazione burocratica, efficienza criminale – resta unica nella storia d'Europa.<ref group="fonte" name="25/01/2018">Dall'intervento alla celebrazione del "Giorno della Memoria" 2018. [http://video.repubblica.it/cronaca/giornata-della-memoria-mattarella-sbagliato-dire-che-il-fascismo-ebbe-meriti/295411/296029 Video] disponibile su ''Repubblica.it''.</ref>
*Leggi razziali – che, oggi, molti studiosi preferiscono chiamare "leggi razziste" – rappresentano un capitolo buio, una macchia indelebile, una pagina infamante della nostra storia.<ref group="fonte" name="25/01/2018"/>
*Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il [[fascismo]] ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le [[leggi razziali]] e l'entrata in [[guerra]]. Si tratta di un'affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con fermezza. Perché razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma.<ref group="fonte" name="25/01/2018"/>
*Questa riflessione di Einaudi indicava come avesse ben chiaro, all'inizio del suo mandato di Presidente della Repubblica, di interpretare un'esperienza senza precedenti: essere il moderatore dell'avvio della vita dell'Italia repubblicana. [...] Consigli, previsioni, esortazioni che gli valsero, da taluno, la definizione di pedante. [...] Einaudi rinviò due leggi approvate dal Parlamento, perché comportavano aumenti di spesa senza copertura finanziaria, in violazione dell'art. 81 della Costituzione. [...] Tale l'importanza che attribuiva al tema della scelta dei ministri, dal volerne fare oggetto di una nota verbale [...] "Dovere del Presidente della Repubblica evitare si pongano precedenti grazie ai quali accada o sembri accadere che egli non trasmetta al suo successore, immuni da ogni incrinatura, le facoltà che la Costituzione gli attribuisce".<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[http://www.quirinale.it/elementi/1344 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione dell'anniversario del giuramento e dell'entrata in carica del Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi]'', 12 maggio 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=vvKDaWlVD2A Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia, che non ha mai subito, né può subire, imposizioni. [...] È mio dovere, nello svolgere il compito di nomina dei ministri – che mi affida la Costituzione – essere attento alla tutela dei risparmi degli italiani. In questo modo, si riafferma, concretamente, la sovranità italiana. [...] se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento. Anche perché si tratta di un tema che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale.<ref group="fonte">Dalla ''[http://www.quirinale.it/elementi/1345 Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il professor Giuseppe Conte]'', 27 maggio 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=kRDi1yxssdo Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*«Il "[[Manifesto della Razza]]" firmato da professori, medici, intellettuali, venne fatto proprio dal fascismo il 25 luglio di 80 anni or sono. Questa presa di posizione rimane la più grave offesa recata dalla scienza e dalla cultura italiana alla causa dell'umanità. La aberrazione dell'affermazione della supremazia di uomini su altri uomini considerati di razze inferiori, la volontà di dominio che esprimeva, la violenza, segregazione, pulizia etnica che portava con sé, avrebbero segnato nel profondo la storia del XX secolo e, con essa, la coscienza dei popoli. La finalità era dare al razzismo basi scientifiche, con un atto di servilismo verso il regime e il suo potere dittatoriale, con un capovolgimento dell'etica umana.<ref group="fonte">Da ''[http://www.quirinale.it/elementi/11822 Dichiarazione del Presidente Mattarella per l'ottantesimo anniversario del "Manifesto della Razza"]'', ''Quirinale.it'', Roma, 25 luglio 2018.</ref>
*Il ricordo della [[Disastro di Marcinelle|tragedia di Marcinelle]] rimane parte indelebile della memoria collettiva del nostro Paese e dei Paesi che ne furono colpiti. Il sacrificio dei duecentosessantadue lavoratori, tra i quali centotrentasei connazionali, è destinato a richiamare alla memoria di tutti noi il valore delle sofferenze e del coraggio dei migranti in terra straniera alla ricerca di un futuro migliore per le loro famiglie, da costruire con il loro lavoro.<ref group="fonte" name="Marcinelle">Da ''[http://www.quirinale.it/elementi/12007 Messaggio del Presidente Mattarella in occasione dell'anniversario della tragedia di Marcinelle]'', ''Quirinale.it'', Roma, 8 agosto 2018.</ref>
*Il diritto al lavoro, fondamento della Repubblica italiana, continua a rappresentare il principio cardine intorno al quale ruota il nostro sistema sociale e si esprime il principio di cittadinanza. La promozione dell'occupazione e la tutela piena della salute dei lavoratori costituiscono, oggi come ieri, sfide fondamentali nell'attuale contesto economico europeo e nel quadro del processo di integrazione continentale, nel cui ambito lo sviluppo del "pilastro sociale" appare irrinunciabile.<ref group="fonte" name="Marcinelle"/>
*{{NDR|[[Giovanni Gronchi]] richiese}} Anzitutto riconoscimento dei diritti del lavoro e trasformazione dei rapporti tra le classi sociali, sottolineando che "il primo problema da risolvere in ordine di urgenza è costituito dalla eliminazione della [[disoccupazione]], che si accompagna alla miseria e agli stenti". [...] fu lo stesso Gronchi, ormai verso la fine del suo mandato, a voler tornare su quello che era stato definito da qualcuno il suo "interventismo". [...] Potremmo riassumere, evocando liberamente [[Paolo Barile]], che il Presidente della Repubblica pro-tempore è portatore dell'indirizzo di attuazione e di rispetto della Costituzione. [...] Nel succedersi dei decenni, l'edificio della Repubblica è stato irrobustito dall'azione dei presidenti che si sono succeduti sino a ieri. A Giovanni Gronchi, il merito [...] di aver saputo accompagnare il nuovo che si manifestava nella vita del Paese; in piena aderenza agli obblighi del mandato affidatogli.<ref group="fonte">Dall'[http://www.quirinale.it/elementi/18296 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di commemorazione del 40º anniversario della scomparsa del Presidente Emerito della Repubblica, Sen. Giovanni Gronchi], 18 ottobre 2018. [https://www.youtube.com/watch?v=adeL0ZsACZ8 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*La nuova [[Grecia]] e la nuova [[Italia]] sono nate dalla resistenza al nazifascismo e hanno ripudiato la guerra. Dopo le terribili guerre del secolo scorso che hanno dilaniato l'Europa, l'[[Unione europea]] ha avviato un percorso di mettere il futuro in comune per i popoli europei, assicurando pace, amicizia e collaborazione.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/18510 Dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle commemorazioni del 75° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui]'', Cefalonia, 28 ottobre 2018. [https://www.quirinale.it/elementi/18512 Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
*Nessuno Stato, da solo, può affrontare la nuova dimensione sempre più globale. Ne uscirebbe emarginato e perdente<ref group="fonte">Da un'intervista pubblicata dal ''Corriere della Sera'', 4 novembre 2018; disponibile su ''[https://www.quirinale.it/elementi/18699 Quirinale.it]''.</ref>
*Come [[Giuseppe Garibaldi|Garibaldi]] per l'Italia, [[Giorgio Castriota Scanderbeg|Skanderbeg]] non fu, infatti soltanto il protagonista dell'unità albanese, ma divenne, nel tempo, il simbolo dell'orgoglio nazionale. Un simbolo nel quale tutto il "popolo delle Aquile" si identifica, anche fuori dai confini albanesi. Egli difese strenuamente principi e valori che conservano oggi stringente attualità: l'accettazione della diversità, e il rispetto delle identità dei singoli, come punto di partenza per l'edificazione di un'identità nazionale che trascende e include, valorizzandole, le specificità di ciascuno.<ref group="fonte" name="Skanderbeg">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/18742 Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione della cerimonia per il 550° anniversario della morte di Giorgio Castriota Skanderbeg]'', San Demetrio Corone, 7 novembre 2018.</ref>
*Gli [[arbëreshe]] costituiscono una storia di integrazione e accoglienza che ha avuto pieno successo, un esempio di come la mutua conoscenza e il reciproco rispetto delle culture siano strumento di crescita per le realtà territoriali e per i Paesi in cui le diverse comunità vivono. La preservazione delle antiche origini, la reciproca influenza, la fusione armonica di lingua, cultura e tradizioni, sono state nei secoli e sono ancora oggi il "valore aggiunto" di queste comunità. Realtà che svolgono un'essenziale funzione di ponte tra i due "popoli di fronte", come spesso ci si riferisce ad [[Albania|albanesi]] e italiani.<ref group="fonte" name="Skanderbeg"/>
*Centotrent'anni anni sono tanti e sono una bella storia. Nobile e di valore, connotata da due esigenze e due valori, quello della [[libertà di stampa]] e quello della tutela della lingua e della cultura della popolazione tedesca dell'[[Alto Adige]] e del [[Südtirol]]: due valori importanti che [[Athesia]] ha difeso e tutelato con grande merito come testimoniano le persecuzioni ricevute dalle autorità fasciste e naziste. La casa editrice è stata un punto di riferimento per la tutela della lingua, della cultura e dell'identità del gruppo di [[lingua tedesca]] del Südtirol Alto Adige.<ref group="fonte" name="Athesia">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19072 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione dei 130 anni dalla fondazione della società Athesia]'', Merano, 19 novembre 2018.</ref>
*Il rapporto tra la tutela delle minoranze e la tutela della libertà di stampa è un elemento importante nella nostra Repubblica. La tutela delle minoranze e la loro cultura non è soltanto un diritto fondamentale, di quelli che la Repubblica deve non soltanto proclamare e affermare ma anche promuovere concretamente, ma è anche un interesse generale della Repubblica, perché il confronto e il contributo delle varie identità è una ricchezza per qualunque Paese democratico.<ref group="fonte" name="Athesia"/>
*Vi sono tanti giovani con [[disabilità]] che vorrebbero fare sport e non ne hanno la possibilità né le condizioni. Ve ne sono altri – giovani e non giovani – che non ci provano neppure perché sono sfiduciati. Ecco, dobbiamo riconoscere, come società, i progressi fatti ma anche i limiti che rimangono ancora da superare e i ritardi da recuperare. Lo [[sport paralimpico]] non è soltanto un ambito dello sport nazionale, è anche la punta e l'avanguardia di un movimento sociale nel nostro Paese, che punta a far crescere il nostro Paese e a migliorare le condizioni di vita di tutti i suoi cittadini che hanno alcuni problemi e difficoltà. Quando si abbatte una barriera che impedisce a una persona di esprimere i propri talenti è un successo non soltanto per quella persona, ma per tutti coloro che la circondano, per tutto l'ambiente in cui è inserita e per tutta la comunità.<ref group="fonte" name="cultura paralimpica">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19241 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia del Festival della Cultura Paralimpica]'', Roma, 23 novembre 2018.</ref>
*[...] i valori dello [[sport]] – di quello paralimpico, particolarmente – sono valori universali, che riguardano tutti: il coraggio, la determinazione, l'ispirazione. Sono valori che riguardano ogni persona umana.<ref group="fonte" name="cultura paralimpica"/>
*La [[guerra]] è un'ingiustizia, una condizione disumana. [...] La guerra semina sempre distruzione, fa morire persone, distrugge abitati, ma lascia poi tracce pesanti sulla vita di ciascuno che è coinvolto nella guerra. [...] Perché avviene? La risposta non è facile, perché la guerra è irrazionale, non c'è una ragione e, per quanto nei libri di storia ogni tanto si spieghino le ragioni delle guerre, non sono mai sufficienti. La verità è che nel mondo gli adulti sorgono delle barriere che non sono soltanto fisiche, sono anche mentali. Le barriere che nascono nella mente di alcune persone, dall'avversione verso altre, dai pregiudizi, dalla ostilità preconcetta nei confronti di altri, di altre persone, di altri popoli, di altre etnie sono una cosa priva di senso. Ma che avviene.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19270 Estratto di alcune domande e risposte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Arsenale della pace]'', Torino, 26 novembre 2018.</ref>
*La [[cultura]] e la ricerca producono spirito critico. È la loro funzione, la loro natura.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19402 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018/2019 dell'Università degli Studi di Verona]''. Verona, 30 novembre 2018.</ref>
*Le [[università]] sono il luogo principe per irrobustire la cultura del nostro Paese, per evitare che si perda il senso del passato e si abbandoni la prospettiva del futuro, la consapevolezza e la responsabilità di costruire il futuro.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19399 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2018/2019 dell'Università degli Studi di Firenze]'', Firenze, 4 dicembre 2018.</ref>
*Non dobbiamo avere timore o vergogna di nutrire, e di manifestare, buoni sentimenti. Perché ci aiutano a migliorarci, mentre invece il [[cinismo]] è triste e gretto: si inchina al cosiddetto realismo, ritenendolo immutabile. La realtà può essere cambiata e migliorata.<ref group="fonte" name="mondiale">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19475 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla riunione mondiale della Comunità Giovanni XXIII]'', Rimini, 7 dicembre 2018.</ref>
*Dobbiamo abbattere le [[barriere]] che [[discriminazione|discriminano]]. Vi sono barriere che sono reali, altre sono di convinzione, di mentalità, di modo di pensare. Sono barriere che discriminano, che creano pregiudizi ed esclusione. Occorre un po' di coraggio, è vero, ma, in realtà, andare incontro agli altri e realizzarsi insieme è la nostra realtà, la nostra vocazione più profonda.<ref group="fonte" name="mondiale"/>
*Vi sono alcuni valori di fondo che ne costituiscono l'ossatura e la chiave di lettura. Uno di questi valori è il pluralismo, che sostiene l'intero impianto della Costituzione, in conseguenza della scelta di porre la persona – ogni persona – al centro dell'azione dello Stato in tutte le sue articolazioni. Pluralismo nell'assetto dell'ordine istituzionale che presenta organi con diverse fonti di legittimazione e che svolgono funzioni differenti in modo autonomo e indipendente. Pluralismo nell'assetto della società civile, nel cui ambito sorgono e si affermano formazioni autonome di diversa natura e, tra queste quelle delle rappresentanze sociali: in queste formazioni, nel rispetto dei principi democratici, si manifesta l'esercizio di diritti inviolabili dei cittadini. Pluralismo nel dovere di assoluto rispetto della libertà dell'arte e della scienza; dell'autonomia delle università e delle altre realtà attraverso cui si esprimono. Pluralismo nella libertà riconosciuta al mondo dell'informazione e alle molteplici voci che ne costituiscono espressione; da salvaguardare perché rappresentano un presidio irrinunciabile dello Stato democratico. Pluralismo nella libera iniziativa economica che garantisce solidità, innovazione e ulteriore sviluppo al tessuto imprenditoriale che fa, tra l'altro, dell'Italia il secondo Paese manifatturiero d'Europa.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/19730 Intervento Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i Rappresentanti delle Istituzioni, delle Forze Politiche e della Società Civile]''. Roma, Palazzo del Quirinale, 19 dicembre 2018.</ref>
===2019===
*[[Guido Rossa]] non indugiò a chiedersi se toccasse proprio a lui contrastare il [[terrorismo]]. Seppe battersi per tutti. Anche per chi preferiva fingere di non vedere. Anche per chi stentava a capire cosa fosse in gioco nella drammatica stagione del terrorismo, più o meno mascherato dietro deliri ideologici e sigle di maniera.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22020 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Cerimonia commemorativa del 40° Anniversario dell'uccisione di Guido Rossa]'', Genova, 23 gennaio 2019.</ref>
*[...] [[Auschwitz]] non è soltanto lo sbocco inesorabile di un'ideologia folle e criminale e di un sistema di governo a essa ispirato. Auschwitz, evento drammaticamente reale, rimane, oltre la storia e il suo tempo, simbolo del male assoluto. Quel male che alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, appena se ne ripresentino le condizioni.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22058 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla celebrazione del Giorno della Memoria]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 24 gennaio 2019.</ref>
*Le persecuzioni [[Nazionalsocialismo|naziste]] si iscrivevano in un progetto di società basato sul predominio dei popoli cosiddetti forti e puri sui popoli deboli, su un [[nazionalismo]] esasperato nemico della convivenza, sulla guerra come fonte di rigenerazione e di grandezza, su un imperialismo alimentato da delirio di onnipotenza, sulla sottomissione dell'individuo allo Stato, sulla negazione della [[libertà di coscienza]], sulla repressione feroce di ogni forma di dissenso. Tutto quel che la nostra [[Costituzione]] ha voluto consapevolmente bandire e contrastare – segnando un discrimine tra l'umanità e la barbarie – con il riconoscimento di eguali diritti e dignità ad ogni persona e con l'obiettivo e il metodo della cooperazione internazionale per una convivenza pacifica tra i popoli e gli Stati.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*Una sola considerazione sul tema delle [[donna|donne]] nella [[Shoah]]: le ideologie totalitarie hanno sempre considerato le donne come esseri inferiori. E così come la donna ariana, nella follia nazista, era ridotta a mero strumento per la riproduzione di nuovi ariani, la donna ebrea portava la colpa ulteriore di aver generato la progenie di una razza ritenuta diversa. Anche per questo va sempre ricordato che non può esistere democrazia e libertà autentica nei Paesi in cui, ancora, si continua a negare pienezza dei diritti e pari opportunità per ogni donna.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*[[Auschwitz]], il più grande e più letale dei campi di sterminio – con le sue grida, il suo sangue, il suo fumo acre, i suoi pianti e la sua disperazione, la brutalità dei carnefici – è stato spesso, e comprensibilmente, definito come l'inferno sulla terra. Ma fu, di questo inferno, solo l'ultimo girone, il più brutale e perverso. Un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite umane innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell'odio, era cresciuto quello dell'indifferenza.<ref group="fonte" name="GiornoMemoria2019"/>
*Per una serie di coincidenti circostanze, interne ed esterne, sugli orrori commessi contro gli italiani [[Istria|istriani]], [[Dalmazia|dalmati]] e [[Fiume (Croazia)|fiumani]], cadde una ingiustificabile cortina di silenzio, aumentando le sofferenze degli esuli, cui veniva così precluso perfino il conforto della memoria. Solo dopo la caduta del muro di Berlino – il più vistoso, ma purtroppo non l'unico simbolo della divisione europea – una paziente e coraggiosa opera di ricerca storiografica, non senza vani e inaccettabili tentativi di delegittimazione, ha fatto piena luce sulla tragedia delle [[foibe]] e sul successivo esodo, restituendo questa pagina strappata alla storia e all'identità della nazione.<ref group="fonte" name="foibe">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/22297 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del ‘Giorno del Ricordo']'', Roma, Palazzo del Quirinale, 09 febbraio 2019.</ref>
*L'ideale di [[Europa]] è nata tra le tragiche macerie della [[guerra]], tra le stragi e le persecuzioni, tra i fili spinati dei campi della morte. Si è sviluppata in un continente diviso in blocchi contrapposti, nel costante pericolo di conflitti armati: per dire mai più guerra, mai più fanatismi nazionalistici, mai più volontà di dominio e di sopraffazione. L'ideale europeo, e la sua realizzazione nell'Unione, è stato – ed è tuttora – per tutto il mondo, un faro del diritto, delle libertà, del dialogo, della pace. Un modo di vivere e di concepire la democrazia che va incoraggiato, rafforzato e protetto dalle numerose insidie contemporanee, che vanno dalle guerre commerciali, spesso causa di altri conflitti, alle negazioni dei diritti universali, al pericoloso processo di riarmo nucleare, al terrorismo fondamentalista di matrice islamista, alle tentazioni di risolvere la complessità dei problemi attraverso scorciatoie autoritarie.<ref group="fonte" name="foibe"/>
*Stroncare il [[Tratta di esseri umani|traffico]] è compito delle forze di polizia, dei magistrati, delle istituzioni nazionali e degli organismi internazionali. Ma tutta la società civile è chiamata a fare la propria parte, agendo con responsabilità e coerenza morale. Nessuno può restare indifferente. Contrastare la tratta vuol dire sottrarsi a ogni complicità con le organizzazioni criminali e prosciugare le aree grigie. Vuol dire spezzare il legame di protezione che, purtroppo, si crea tra la vittima e i suoi aguzzini. Significa che tutti devono aprire gli occhi su una cruda realtà: la domanda di [[prostituzione|prostitute]] schiave è alimentata da comportamenti di uomini delle società più prospere. Da uomini, di ogni età e censo, che approfittano di queste povere donne, indifferenti davanti alla violenza, alla riduzione in [[schiavitù]], spesso anche di fronte alla minore età palese delle ragazze. È un fenomeno diffuso, che, in realtà, esprime una acquiescenza se non una tacita ma concreta connivenza con il crimine.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/23666 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Celebrazione della Giornata Internazionale della Donna dal titolo: "Mai più schiave"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2019.</ref>
*[[Marco Biagi]] era un uomo di dialogo, era un docente che amava l'insegnamento e il confronto con gli studenti; era uno studioso che approfondiva i temi della sua disciplina, avvertendo con grande consapevolezza che quell'equilibrio mirabile disegnato dalla nostra Costituzione richiede che ci si preoccupi costantemente di evitare che nascano ferite nella coesione sociale, di intervenire per sanarle, per ridurre le fratture sociali e per rimuoverle. Per questo i [[brigate rosse|brigatisti]] assassini lo hanno ucciso, nel loro folle disegno di esasperare le contrapposizioni e le tensioni. Chi si preoccupava di cucire, di legare, di far crescere la coesione sociale era un ostacolo. Così come è stato per altre persone, per altri docenti, da [[Ezio Tarantelli]] a [[Massimo d'Antona]], anche loro, come è noto, giuslavoristi. O come è stato per altri docenti, studiosi profondi e miti come [[Roberto Ruffilli]] in questa regione.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/25969 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al XVII Convegno Internazionale in ricordo di Marco Biagi dal titolo "La dimensione collettiva delle relazioni di lavoro: Sfide organizzative e regolatorie in un mondo del lavoro in trasformazione"]'', Modena, 18 marzo 2019.</ref>
*{{NDR|Sulla Commissione banche}} Non è in alcun modo in discussione, ovviamente, il potere del [[Parlamento]] di istituire commissioni di inchiesta in settori della vita istituzionale, economica o sociale, tenendo conto, peraltro, dei limiti all'attività delle commissioni derivanti dalla Costituzione e puntualmente indicati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale. Non può, tuttavia, passare inosservato che, rispetto a tutte le banche, e anche agli operatori finanziari, questa volta viene, tra l'altro, previsto che la Commissione possa ''"analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento"''. Queste indicazioni, così ampie e generali, non devono poter sfociare in un controllo dell'attività creditizia, sino a coinvolgere le stesse operazioni bancarie, ovvero dell'attività di investimento nelle sue varie forme. Occorre considerare la natura privata degli enti interessati la cui attività costituisce esercizio della libertà di iniziativa economica riconosciuta e garantita dall'articolo 41 della [[Costituzione]].<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/26205 Lettera ai Presidenti del Senato e della Camera (Commissione Banche)]'', 23 marzo 2019.</ref>
*La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.<ref group="fonte">Intervento del Presidente Sergio Mattarella alla cerimonia commemorativa del 74° Anniversario della Liberazione ''www.quirinale.it/elementi/28579''</ref>
*Tutti coloro che fanno parte delle nostre Forze armate sono dei soldati; "[[soldato]]" è un termine che unifica, che abbraccia dal più giovane dei militari di truppa al capo di Stato Maggiore, ed esprime quella condizione [...] di dedizione, di impegno, di onore, di amor di patria.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/28740 Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con una rappresentanza dell'Esercito Italiano, nel 158° anniversario di fondazione]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 maggio 2019.</ref>
*"''Noi soldati polacchi, per la nostra e vostra libertà, abbiamo dato l'anima a Dio, i corpi al suolo d'Italia e i cuori alla Polonia''"<ref>Frase incisa sulla stele del Sacrario di [[Montecassino]].</ref>. In questa frase – carica di significati – è racchiuso il nucleo dell'amicizia che lega Polonia e Italia, un'amicizia nutrita da contatti culturali intensi, da sensibilità comuni, da una condivisa, e spesso sofferta, aspirazione alla libertà, sin dalla partecipazione alla [[Giovine Europa]] di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e alle guerre di indipendenza. Gli italiani che sacrificarono la loro vita nella "[[Rivolta di gennaio]]", guidati da [[Francesco Nullo]], erano condotti dallo stesso spirito che animava i coraggiosi soldati polacchi, agli ordini del [[Władysław Anders|Generale Anders]], il cui ricordo è costantemente vivo e radicato. Coloro che qui combatterono e caddero, lo fecero per liberare l'Italia dal [[nazifascismo]], e per rendere possibile la nascita di una nuova Europa, i cui popoli, abbattute le ultime barriere che troppo a lungo hanno diviso il nostro Continente, potessero sentirsi uniti. Come oggi possono dirsi, in un'Europa finalmente libera dal giogo della [[dittatura]] e del [[guerra|conflitto]]. Un'Europa della [[libertà]] contrapposta a quell'Europa della prevaricazione e degli orrori di cui furono testimoni, tra gli altri, due straordinarie personalità che quest'anno ricordiamo, nel centenario della loro nascita, [[Gustaw Herling]] e [[Primo Levi]].<ref group="fonte">Dal saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della partecipazione alla cerimonia per il 75° Anniversario della Battaglia di Montecassino, Montecassino, 18 maggio 2019; citato in ''[http://moked.it/blog/2019/05/19/la-cerimonia-montecassino-europa-unita-antidoto-allodio/ La cerimonia a Montecassino: "Europa unita antidoto all'odio"]'', ''Moked.it''.</ref>
*La Repubblica ha l'obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società. Chi detesta la [[democrazia]], invece, vuole che le fratture si allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore; che la Costituzione divenga irrealizzabile.<ref group="fonte" name="Massimo">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/29889 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di intitolazione dell'Aula XIII a vent'anni dall'assassinio di Massimo D'Antona]''. Roma, 20 maggio 2019.</ref>
*Il [[terrorismo]] è stato sconfitto grazie all'unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro. Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza. In un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme.<ref group="fonte" name="Massimo"/>
*Non c'è futuro al di fuori dell'[[Unione Europea]]. Di fronte alle grandi questioni e numerose sfide, tutte di carattere globale, in un modo sempre più condizionato da grandi soggetti, i singoli paesi dell'Unione si dividono tra quelli che sono piccoli e quelli che non hanno ancora compreso di esser piccoli anche loro.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/32034 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con i componenti dell'Associazione Stampa Parlamentare, i Direttori dei quotidiani e delle agenzie giornalistiche e i giornalisti accreditati presso il Quirinale per la consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione Stampa Parlamentare]'', 25 luglio 2019.</ref>
*{{NDR|Su [[Abiy Ahmed Ali]]}} Con grande coraggio e visione Ella ha riaperto un dialogo con l'Eritrea e posto le basi per un processo di integrazione regionale che include anche la Somalia. Questa sua iniziativa è stata foriera di speranza per milioni di persone, creando nuove prospettive di futuro soprattutto per le giovani generazioni dell'Etiopia e dei paesi vicini.<ref group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/40079 Messaggio di Mattarella al Primo Ministro dell'Etiopia Abiy Ahmed Ali per il conferimento del Premo Nobel per la Pace]'', 11 ottobre 2019.</ref>
===2020===
*C'è un triste episodio di questi giorni che sottolinea l'importanza della comunanza di studio che attraversa le frontiere. Tutto il mondo dello sport, ogni continente, è rattristato dalla morte di [[Kobe Bryant]], con una tristezza che ha il fondamento non soltanto per la sua capacità e la sua popolarità, ma, per il nostro Paese, perché si era formato qui, nelle nostre scuole elementari e medie. E la comunanza di studi è quella che, al di sopra e molto di più dei legami politici istituzionali ed economici, lega davvero l'umanità attraverso i suoi confini. In questa stagione – ripeto – di incertezze internazionali, la comunanza di rapporti umani che si crea con gli studi in comune è l'antidoto ai pericoli che attraversa la comunità internazionale.<ref group="fonte" name="Sannio">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/44059 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'inaugurazione dell'Anno Accademico 2019-2020 dell'Università del Sannio]'', Benevento, 28 gennaio 2020.</ref>
*L'economia sostenibile è farsi carico che il limite e l'esigenza di difesa del clima non sono un freno all'economia; al contrario, stimolano risorse e sono un motivo di crescita per l'economia.<ref group="fonte" name="Sannio"/>
*L'Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del [[pandemia di COVID-19 del 2019-2020|coronavirus]] sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell'Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l'azione.<ref>In riferimento alla decisione della BCE del 12 marzo 2020 di non intervenire con un ribasso dei tassi, nonostante la crisi pandemica. {{cfr}} ''[https://www.repubblica.it/politica/2020/03/12/news/coronavirus_mattarella_europa-251109143/ Coronavirus, monito di Mattarella all'Europa: "All'Italia serve solidarietà, non ostacoli"]'', ''Repubblica.it'', 12 marzo 2020.</ref><ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46574 Nota del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, 12 marzo 2020.</ref>
*Le [[mafia|mafie]] cambiano le forme, i campi di azione, le strategie criminali. Si insinuano nelle attività economiche e creano nuove zone grigie di corruzione e complicità. Sono un cancro per la società e un grave impedimento allo sviluppo. Occorre vigilanza, e la consapevolezza deve farsi cultura. Occasioni come queste ci aiutano a riflettere insieme. Sconfiggeremo ed estirperemo le mafie. Con l'azione delle istituzioni, con la coesione delle comunità, con il protagonismo dei cittadini.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46594 Dichiarazione del Presidente Mattarella per la Giornata Nazionale della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie]'', Roma, 21 marzo 2020.</ref>
*[[Alberto Arbasino|Arbasino]] è stato uno scrittore di grandi qualità e creatività, un romanziere innovatore, un uomo di cultura poliedrico, tra i motori del Gruppo 63. La sensibilità con cui ha guardato la realtà si combinava con il coraggio della sperimentazione. Ha cercato espressione anche nella poesia. E con passione civile è stato giornalista, cercando sempre nella modernità strumenti utili alla narrazione e alla comprensione dei mutamenti, sociali e di costume. L'Italia si è arricchita del suo talento, e la cultura ne farà tesoro.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/46598 Dichiarazione del Presidente Mattarella per la scomparsa di Alberto Arbasino]'', Roma, 23 marzo 2020.</ref>
*Operare per una società libera e matura significa non permettere che la propria identità o l'orientamento sessuale siano motivo di aggressione né di discriminazioni nel lavoro e nella vita sociale.<ref group="fonte">Citato in [https://www.neg.zone/2020/05/17/omobitransfobia-conte/ ''Giornata mondiale contro l'omobitransfobia''], in ''neg.zone'', 17 maggio 2020.</ref>
*Sul tema delle notizie manipolate può [...] sorgere un equivoco che è opportuno evitare, giacché potrebbe evocare il rischio della tentazione di un controllo sulle [[libertà di stampa|libere espressioni di stampa]]. Le [[fake news]] – notizie contraffatte – sono, normalmente, il prodotto di azioni malevole, abitualmente anonime, concertate allo scopo di ingannare la pubblica opinione, contando sull'effetto moltiplicatore del web e sulla assenza di sanzioni che caratterizza un mondo privo di responsabilità definibili. La pretesa di un "non luogo", come è stato chiamato, dove ci si può permettere di propalare presunti fatti, falsati o inesistenti, senza alcuna sanzione. Esattamente l'opposto dell'informazione professionale che prevede anche sistemi di sanzioni puntuali sia degli organi preposti alla deontologia professionale, che da parte della magistratura. I due fenomeni non vanno quindi in alcun modo confusi.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/49941 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di consegna del "Ventaglio" da parte dell'Associazione Stampa Parlamentare]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 luglio 2020.</ref>
*[[Giancarlo Siani]] fu ucciso proprio per il lavoro svolto, per l'onestà e l'intelligenza con cui onorava il diritto alla libera informazione, raccontando i delitti della malavita e le trame di chi ne tirava le fila. [...]<br>Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo: sarà sempre un esempio di coraggio e di professionalità per chi ha lavorato con lui e per chi intraprende, con idealità e passione, la strada del giornalismo.<br>Il sacrificio di Giancarlo Siani resterà nella coscienza di tante persone oneste che si battono per contrastare l'illegalità e le mafie con gli strumenti della civiltà, della cultura, con il rispetto della verità e delle regole.<ref group="fonte">Dal messaggio inviato al Presidente della Fondazione Giancarlo Siani Onlus, Gianmario Siani, in ''[https://www.quirinale.it/elementi/50363 Mattarella: Giancarlo Siani è stato testimone del miglior giornalismo, di coraggio e di professionalità]'', ''quirinale.it'', 23 settembre 2020.</ref>
*[[Dante]] è in realtà il grande profeta dell'Italia, un [[patriota]] visionario, destinato, quasi biblicamente, a scorgere ma non a calcare la Terra vagheggiata e promessa. Il contributo artistico, culturale e linguistico che Dante ha fornito alla formazione dell'Italia è immenso e inestimabile.<br />Dante è anche l'uomo che ha portato a compimento il passaggio tra latino e volgare, riconoscendo al parlare del popolo, alla lingua "naturale", la dignità letteraria e la superiorità comunicativa. Dante è il poeta italiano e civile per eccellenza, che a distanza di secoli ha trasmesso alimento e ispirazione vitale anche a quella generazione di poeti, artisti e uomini politici del [[Risorgimento]] che hanno costruito l'unità d'Italia, di cui Dante è padre e pilastro essenziale.<ref group="fonte">Dall<noviki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/50535 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 3 ottobre 2020.</ref>
*I pionieri dell'[[Associazione italiana per la ricerca sul cancro]] hanno avuto una preziosa lungimiranza. Si tratta di scienziati e di personalità che, poco più di cinquant'anni addietro, sono stati capaci di iniziative comuni e di chiamare a raccolta tutte le forze disponibili per combattere il [[cancro]]. Sapevano che l'umanità, alleata con la scienza, avrebbe vinto, come certamente avverrà definitivamente – speriamo – in un futuro non lontano. Hanno lanciato la sfida consapevoli che il cammino non sarebbe stato facile, né breve. Ma puntando sulla ricerca, raccogliendo fondi per investirveli, nutrivano fiducia sui risultati.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/50942 Intervento del Presidente Mattarella in occasione della cerimonia di celebrazione de "I Giorni della Ricerca"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 26 ottobre 2020.</ref>
*La [[scienza]] ci offre l'arma più forte, prevalendo su [[ignoranza]] e [[pregiudizio|pregiudizi]]. Ora a tutti e ovunque, senza distinzioni, dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune. Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere.<ref group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/51499 Messaggio di Fine Anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2020.</ref>
===2021===
*[...] [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] – che simboleggia e riassume tutto l'orrore e la lucida follia del [[totalitarismo]] [[razzismo|razzista]] – racchiude in sé i termini di un tragico paradosso. Si tratta, infatti, della costruzione più disumana mai concepita dall'uomo. Uomini contro l'umanità. Una spaventosa fabbrica di morte. Il non luogo, l'inaudito, il mai visto, l'inimmaginabile. Sono questi i termini ricorrenti con cui i sopravvissuti hanno descritto il loro tremendo passaggio in quei luoghi di violenza e di abiezione. Lo abbiamo ascoltato poc'anzi ancora dalle parole di Sami Modiano. Un ''unicum'', nella storia dell'umanità, che pur è costellata purtroppo di stragi, genocidi, guerre e crudeltà. Una mostruosa costruzione, realizzata nel cuore della civile ed evoluta Europa.<ref group="fonte" name="Memoria2021">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/51651 intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla celebrazione del Giorno della Memoria]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 27 gennaio 2021.</ref>
*Il [[fascismo]], il [[nazismo]], il [[razzismo]] non furono funghi velenosi nati per caso nel giardino ben curato della civiltà europea. Furono invece il prodotto di pulsioni, di correnti pseudo culturali, e persino di mode e atteggiamenti che affondavano le radici nei decenni e, persino, nei secoli precedenti. Certo, nei salotti di tante parti d'Europa, dove a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, si conversava, con irresponsabile civetteria, di gerarchia razziale, di superiorità ariana, di antisemitismo accademico, forse nessuno avrebbe pensato che si sarebbe poi arrivati un giorno a quella che fu crudelmente chiamata soluzione finale, ai campi di sterminio, ai forni crematori. Ma le parole, specialmente se sono di [[odio,]] non restano a lungo senza conseguenze. Quelle idee e quei pensieri grotteschi, nutriti di secoli di pregiudizi contro gli ebrei, rappresentarono il brodo di cultura nel quale nacque e si riprodusse il germe del totalitarismo razzista. Rimasto per molto tempo allo stato latente, esplose e si diffuse, con violenza inimmaginabile, quando infettò organismi politici e sociali indeboliti e sfibrati dalla crisi economica esplosa dopo la Grande Guerra. La disperazione e la paura del futuro, di fronte all'inefficacia e alle divisioni della politica, spinsero molte persone a consegnare il proprio destino nelle mani di chi proponeva scorciatoie autoritarie, ad affidarsi ciecamente al carisma "magico" dell'uomo forte. "Credere, obbedire e combattere", intimava il fascismo. "Obbedienza incondizionata ad Adolf Hitler" giuravano invece i soldati e i funzionari del regime nazista. La fiducia nel potere diventava un atto di fede cieco e assoluto. L'arbitrio soppiantava la legge.<ref group="fonte" name="Memoria2021"/>
*Nei giorni scorsi [[Edith Bruk]] ha detto che "sull'Europa intera sta tornando una nuvola nera". Confido che non sia così, anche per la fiducia nella grande, storica costruzione di pace rappresentata dall'[[Unione Europea]], nata dando centralità alla persona umana, sulla base dell'amicizia tra i popoli del Continente e mettendo in comune il loro futuro. Ma quell'appello, quell'avvertimento non va dimenticato. Sta a noi impedire che quel che – di così turpe – è avvenuto si ripeta. Sta a noi vigilare e guidare gli avvenimenti e trasmettere alle future generazioni i valori della civiltà umana.<ref group="fonte" name="Memoria2021"/>
*Quando mi hanno eletto al Quirinale mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi hanno aiutato: ho ottimi collaboratori ma soprattutto il fatto che in Italia in base alla Costituzione non c'è un solo organo che decide ma le decisioni sono distribuite tra tanti organi. Il presidente della Repubblica deve conoscere tutti, seguire tutti per poter intervenire con suggerimenti. Ma tra otto mesi il mio mandato di presidente termina. Io sono vecchio tra qualche mese potrò riposarmi.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.repubblica.it/politica/2021/05/19/news/mattarella_quirinale_riposo-301722022/ Mattarella ai bambini: "Sono vecchio, fra otto mesi potrò riposarmi"]'', ''repubblica.it'', 19 maggio 2021.</ref>
*Questo non è giorno di discorsi ma di applausi e ringraziamenti. Complimenti! Ieri sera avete meritato di vincere ben al di là dei rigori perché avete avuto due pesanti handicap: giocare in casa degli avversari in uno stadio come Wembley e il gol a freddo che avrebbe messo in ginocchio chiunque. Siete stati accompagnati e circondati dall'affetto degli italiani e li avete ricambiati rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Matteo Berrettini. {{sic|Arrivare}} alla finale di Wimbledon ma la rimonta del primo set equivale a una vittoria. [...] Negli Europei avete reso onore allo sport per diversi motivi, avete vinto esprimendo un magnifico gioco che ha fatto divertire tutti. Avete reso onore allo sport, avete manifestato il legame comune che vi ha unito e armonia di squadra e questo è di straordinario valore. Un ringraziamento a Roberto Mancini: la fiducia che ha sempre manifestato, la rivoluzione nell'impostazione del gioco, l'accurata preparazione di ogni partita. Grazie, grazie davvero [[Roberto Mancini|Mancini]].<ref group="fonte">Citato in ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Azzurri-a-Roma-l-accoglienza-dei-tifosi-Nel-pomeriggio-l-incontro-con-Mattarella-e-Draghi-9d2a7f0f-03cb-44ce-b857-f6ed602a80ee.html Mattarella agli Azzurri: "Avete reso onore allo sport"]'', ''rainews.it'', 13 luglio 2021.</ref>
*Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell'invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/59486 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2021-2022 dell'Università degli Studi di Pavia, in occasione del 660° anniversario dell'Ateneo]'', 5 settembre 2021.</ref>
*Chi pretende di non vaccinarsi – naturalmente con l'eccezione di coloro che non possono farlo per motivi di salute – e comunque di svolgere una vita normale, frequentando luoghi condivisi, di lavoro, di intrattenimento, di svago, in realtà costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021"/>
*Non posso non dire una parola sui fenomeni e sulle espressioni di violenza, di minacce che affiorano in questo periodo contro medici, contro scienziati, contro giornalisti, contro persone delle istituzioni. Sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza.<ref group="fonte" name="annoaccademico20202021"/>
*L'Alleanza Atlantica rappresenta per l'Italia una pietra angolare della politica di sicurezza, nel coordinamento, in maniera sempre più ampia e proficua, con una Unione Europea che intende contribuire in modo efficace alla stabilità e alla affermazione dei principi dello Stato di diritto. Sono convinto che il rafforzamento dell'Unione Europea in questo campo – basato sulla complementarietà con la [[Nato]] e la condivisione delle risorse militari – fornirà un contributo prezioso e qualificato al processo di rafforzamento dell'Alleanza, alla solidità dell'indispensabile rapporto transatlantico.<ref group="fonte">Dall{{'}}''[https://www.quirinale.it/elementi/59661 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del 70° anniversario della NATO in Italia]'', Lago Patria, 17 settembre 2021.</ref>
*Forse la solitudine è coessenziale alla funzione di Presidente della Repubblica. Ma nessun uomo è solo se sceglie di mantenere la sua libertà, avendo come limite l'obbedienza alla propria coscienza.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/60925 Intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'incontro di studio "Giovanni Leone. Presidente della Repubblica 1971-1978" nel ventesimo anniversario della scomparsa]'', ''Quirinale.it'', Roma, Palazzo del Quirinale, 11 novembre 2021.</ref>
===2022===
*I giorni difficili trascorsi per l'elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando – sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale – richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati – e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti – con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini.<ref group="fonte">Dalla ''[https://www.quirinale.it/elementi/62204 Dichiarazione del Presidente Mattarella dopo la comunicazione dell'esito della votazione da parte dei Presidenti di Senato e Camera]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 29 gennaio 2022.</ref>
*Poteri economici sovranazionali tendono a prevalere e a imporsi, aggirando il processo democratico.<ref group="fonte" name="giuramento">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/62298 Messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giorno del giuramento]'', Roma, Camera dei deputati, 3 febbraio 2022.</ref>
*[...] i regimi autoritari o autocratici tentano ingannevolmente di apparire, a occhi superficiali, più efficienti di quelli democratici, le cui decisioni, basate sul libero consenso e sul coinvolgimento sociale, sono, invece, più solide ed efficaci.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Senza partiti coinvolgenti, così come senza corpi sociali intermedi, il cittadino si scopre solo e più indifeso. Deve poter far affidamento sulla politica come modalità civile per esprimere le proprie idee e, insieme, la propria appartenenza alla Repubblica.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*La cultura non è il superfluo: è un elemento costitutivo dell'identità italiana.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo. Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno per ogni prospettiva reale di crescita.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Dignità è non dover essere costrette a scegliere tra lavoro e maternità.<ref group="fonte" name="giuramento"/>
*Sono certo di interpretare il sentimento di tutte le italiane e di tutti gli italiani rivolgendo il primo pensiero di questo 8 marzo alle donne ucraine. Madri, lavoratrici, giovani, colpite da una violenza inattesa, crudele, assurda. Donne che partecipano coraggiosamente alla difesa della loro comunità, donne costrette a ripararsi nei rifugi d'emergenza, che lasciano le loro case e il loro Paese, che hanno paura per i loro figli, che prestano cura ai più deboli, che piangono morti innocenti. E tante, troppe, sono le donne già cadute in questo ingiustificabile conflitto. Nelle guerre le donne pagano sempre prezzi altissimi. Come donne, come madri, come compagne di vita. Vittime dell'insensatezza della guerra, vittime spesso di violenze brutali. Eppure la loro forza nel dolore, la loro dignità, si sono sempre rivelate energie insostituibili di resistenza, di coesione, di pacificazione, di ricostruzione.<ref group="fonte" name="donne ucraine">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/63552 intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della "Giornata Internazionale della Donna"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 8 marzo 2022.</ref>
*{{NDR|Su [[Oksana Lyniv]]}} La sua carriera artistica – la prima donna al mondo a dirigere a [[Bayreuth]] e la prima direttrice di una fondazione lirica italiana – è già di per sé un modello in un campo – quello della direzione musicale – abitualmente occupato da uomini. Oggi questa sua alta competenza musicale si fonde con l'impegno per il suo Paese vittima di una crudele e insensata [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|invasione]].<ref group="fonte" name="donne ucraine"/>
*Le giovani donne rappresentano un grande potenziale di crescita economica, sociale, civile. È un diritto costituzionale delle nostre concittadine poter partecipare allo sviluppo del nostro Paese in modo pieno ed efficace. La Repubblica non può sopportare che questo diritto venga meno per una parte così importante della propria società. Se alla politica spetta il compito di abbattere gli ostacoli per una completa realizzazione dei loro progetti di vita, alle giovani donne va chiesto di superare scoraggiamenti e di intraprendere, con determinazione, la via dello studio, delle università, della specializzazione, della formazione professionale. Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne.<ref group="fonte" name="donne ucraine"/>
*Ai magistrati è attribuita la tutela dei diritti e la garanzia di giustizia che vi è connessa; senza queste lo Stato democratico, fondato sull'uguaglianza e sulla pari dignità delle persone, sarebbe gravemente compromesso. Principale corollario dell'[[uguaglianza]] dei cittadini davanti alla legge, riconosciuta dall'art. 3 della Costituzione, è l'[[imparzialità]] nell'esercizio della giurisdizione, vale a dire la capacità di assicurare la tutela dei diritti riconosciuta in modo efficace a ciascuno.<ref group="fonte" name="magistati">Dall'[Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con i magistrati ordinari in tirocinio nominati con D.M. 2 marzo 2021, Roma, Palazzo del Quirinale, 30 marzo 2022.</ref>
*Il legame che intercorre tra le garanzie costituzionali di autonomia e [[indipendenza]] e l'imparziale esercizio della giurisdizione è indissolubile ed è di valore imprescindibile.<ref group="fonte" name="magistati"/>
*[[Interpretazione giuridica|Interpretare]] non può mai voler dire né arbitrio né, tanto meno, ricerca di originalità: è la norma – stabilita democraticamente dal Parlamento e correttamente inserita nella cornice valoriale delineata dalla Costituzione – a dover definire, perimetrandolo, l'ambito di riferimento della decisione. Interpretare, quindi, significa adattare al caso concreto la norma, senza mai stravolgerla o forzarla, rendendola, piuttosto, attraverso un percorso logico, viva e riconoscibile. Al contempo, la norma deve rimanere uno strumento certo per la risoluzione dei conflitti, non può risolversi in un percorso argomentativo che eviti di affrontare la responsabilità della decisione. Occorre aver ben presente che il fine ultimo dell'intervento richiesto alla Magistratura è la risposta di giustizia, che rimarrebbe irrimediabilmente denegata ogni qualvolta, alla pur sapiente ricostruzione normativa, non corrispondesse l'adozione di una decisione riconoscibile e comprensibile.<ref group="fonte" name="magistati"/>
*La [[guerra]]: è esattamente il contrario dello [[spirito olimpico]] e paralimpico. E' esattamente il contrario del significato di incontro di [[pace]], di [[amicizia]], di [[collaborazione]], di confronto [[lealtà|leale]] e [[amicizia|amichevole]] fra tutti, da ogni parte del mondo, che [[Olimpiadi]] e [[Paralimpiadi]] rappresentano.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/65809 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di restituzione della bandiera degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Pechino 2022]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 5 aprile 2022.</ref>
*La [[cultura]] non è un luogo separato dal contesto sociale, una nicchia di attività umane voluttuarie o superflue. Bensì è bellezza che si trasmette, è pensiero che arricchisce, è conoscenza, [[etica]], dialogo, emozioni.<ref group="fonte" name="Procida">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/65889 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia inaugurale di "Procida Capitale della Cultura 2022"]'', Procida, 9 aprile 2022.</ref>
*Il patrimonio culturale genera patrimonio morale in cui risiede la civiltà di un popolo. Genera umanesimo.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Il [[mare]] che ci attornia è una ricchezza straordinaria: dobbiamo averne cura, e al tempo stesso riconoscerne il valore. Il mare unisce. Il mare è vita. Il mare è solidarietà. ll mare è relazione tra i popoli. Il mare è cultura.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Il nostro Paese riuscirà a raggiungere i traguardi che si è dato soltanto se il Meridione tornerà a crescere in modo equilibrato, nel segno di una forte innovazione e di una ritrovata coesione.<ref group="fonte" name="Procida"/>
*Abbiamo assistito, in queste settimane – con un profondo senso di angoscia – a scene di violenza sui civili, anziani donne e bambini, all'uso di armi che devastano senza discrimine, senza alcuna pietà. L'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022|attacco violento della Federazione Russa al popolo ucraino]] non ha alcuna giustificazione... La pretesa di dominare un altro popolo, di invadere uno Stato indipendente, ci riporta alle pagine più buie dell'[[imperialismo]] e del [[colonialismo]]. L'incendio appiccato alle regole della comunità internazionale appare devastante; destinato a propagare i suoi effetti se non si riuscisse a fermarlo subito, scongiurando il pericolo del moltiplicarsi, dalla stessa parte, di avventure belliche di cui sarebbe difficile contenere i confini. Per tutte queste ragioni la [[solidarietà]], che va espressa e praticata nei confronti dell'[[Ucraina]], deve essere ferma e coesa. È possibile che questo comporti alcuni sacrifici. Ma questi avrebbero portata di gran lunga inferiore rispetto a quelli che sarebbe inevitabile subire se quella deriva di aggressività bellica non venisse fermata subito.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/66989 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell'incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 22 aprile 2022.</ref>
*L'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre]] produsse il vaglio, che spazzò via vent'anni di illusioni, di parole d'ordine vuote e consumate, di retorica bellicista. Il regime [[fascismo|fascista]], implose dall'interno, crollò su se stesso, corroso dalla sua stessa vanagloria. Non fu la morte della [[Patria]]. Ma, al contrario, la riscoperta del suo senso autentico. Quella di una comunità di destino, di donne e uomini che condividono il comune senso di pietà, i valori di [[libertà]], [[giustizia]] e [[democrazia]], che si proteggono a vicenda, che lavorano per la [[pace]], il [[benessere]], la [[solidarietà]].<ref group="fonte" name="Acerra">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/67016 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 77° Anniversario della Liberazione]'', Acerra, 25 aprile 2022.</ref>
*Un vostro eroico concittadino, nato qui ad Acerra, Medaglia d'oro al valore militare, il Colonnello [[Michele Ferrajolo]], di stanza a [[Mondragone]], rifiutò sdegnosamente il 9 settembre di consegnare le armi ai tedeschi, incitando i suoi soldati alla [[Resistenza italiana|resistenza]]. A chi, tra i suoi, gli propose di arrendersi per aver salva la vita, rispose: "Non si vergogna di parlarmi così? Qui è in gioco l'onore della Patria". Fu ucciso da una raffica di mitra. Morì, tra i primissimi, per amore della Patria, quella che il [[fascismo]] aveva tradito e umiliato, imponendo la [[dittatura]], la repressione, la [[guerra]] a fianco di [[Adolf Hitler|Hitler]]. In quel momento, il più duro e decisivo, la parola Patria riacquistava agli occhi di tanti italiani il suo significato più limpido e più autentico.<ref group="fonte" name="Acerra"/>
*Furono resistenti i combattenti delle montagne, le tante staffette partigiane, i militari che, perdendo la vita o subendo la deportazione, rifiutarono di servire sotto la [[Repubblica Sociale Italiana|cupa bandiera di Salò]]. Furono resistenti, a pieno titolo, le persone che nascosero in casa gli ebrei, o i militari alleati, o ricercati politici, coloro che sostenevano la rete logistica della Resistenza. Furono resistenti gli operai che entrarono in [[sciopero]] al Nord, gli autori di volantini e giornali clandestini, gli intellettuali che non si piegarono, i parroci che rimasero vicini al loro gregge ferito. Le vittime innocenti delle tante stragi che, in quella terribile stagione, insanguinarono il nostro Paese.<ref group="fonte" name="Acerra"/>
*Il [[Consiglio d'Europa]] ha sempre avuto la vocazione a essere la "casa comune europea" e ha saputo svilupparla nei decenni che hanno fatto seguito alla sua istituzione, come testimonia anche la sua attuale ampia rappresentatività. Una casa che, se è stata specchio fedele delle divisioni e delle difficoltà manifestatesi fra le diverse comunità nazionali, ha saputo essere anche, e soprattutto, espressione del coraggio di unità dell'Europa, spesso prefigurando quanto si è potuto successivamente costruire, sotto altri profili e in altri ambiti, come la Unione Europea.<ref group="fonte" name="COE">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/67082 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa]'', Palazzo d'Europa, Strasburgo, 27 aprile 2022.</ref>
*Quanto la [[guerra]] ha la pretesa di essere [[Guerra lampo|lampo]] – e non le riesce – tanto la [[pace]] è frutto del paziente e inarrestabile fluire dello spirito e della pratica di collaborazione tra i popoli, della capacità di passare dallo scontro e dalla corsa agli armamenti, al dialogo, al controllo e alla riduzione bilanciata delle armi di aggressione. E' una costruzione laboriosa, fatta di comportamenti e di scelte coerenti e continuative, non di un atto isolato. Il frutto di una ostinata fiducia verso l'[[umanità]] e di senso di responsabilità nei suoi confronti.<ref group="fonte" name="COE"/>
*La [[pace]] non si impone automaticamente, da sola, ma è frutto della volontà degli uomini.<ref group="fonte" name="COE"/>
*La [[guerra]] è un mostro vorace, mai sazio.<ref group="fonte" name="COE"/>
*Con la sua visione pan-africanista illuminata, di una [[Africa]] rigenerata, guidata dall'obiettivo di pacifici destini per tutti i popoli, a partire da quelli del continente, [[Kenneth Kaunda|Kaunda]] [...] fu fonte di ispirazione per l'Africa e per il resto del mondo.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/69381 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea Nazionale in occasione della Visita Ufficiale nella Repubblica dello Zambia]'', Lusaka, 7 luglio 2022.</ref>
*Statista insigne, sin dal momento della sua elezione alla guida dell'U.R.S.S. Gorbaciov ha suscitato in patria e all'estero importantissime aspettative di cambiamento. Ha perseguito con tenacia l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e di dischiudere alla comunità internazionale prospettive di pace e di collaborazione che sarebbero state inimmaginabili senza il suo fondamentale contributo, come poi riconosciuto con l'assegnazione del Premio Nobel per la pace. In lui convivevano sincero attaccamento alle proprie radici e capacità di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, con il coraggio della consapevolezza che la preservazione della pace rappresentasse il valore più alto e la chiave di volta per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Il debito nei suoi confronti è grande, soprattutto da parte degli europei.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.ilsecoloxix.it/italia-mondo/esteri/2022/08/31/news/l-omaggio-di-draghi-a-gorbaciov-il-suo-desiderio-di-pace-e-quanto-mai-attuale-oggi-mosca-decide-sui-funerali-di-stato-1.41653295 ''Interfax: niente funerali di Stato per Gorbaciov. Ma il Cremlino frena: "Non abbiamo ancora deciso". Putin gli rende omaggio'']'', ''Ilsecoloxix.it'', 31 agosto 2022.</ref>
*L'[[Unione Europea]] ha saputo realizzare – da quando, sessantacinque anni fa, con i [[Trattati di Roma]], ha preso le mosse questa straordinaria esperienza – un progetto credibile di stabilità, [[pace]], [[benessere]], promuovendo su basi solide, libere, più giuste, le rispettive società. La storia della Regione balcanica, anche quella più recente e tragica, ci aiuta a ricordare il senso più profondo del progetto europeo, quale fu concepito dai Padri Fondatori. Prima di essere un'importante realtà economica, l'Europa è infatti un progetto di pace e di riconciliazione fra i popoli, un progetto di condivisione delle rispettive sovranità nazionali per costruire qualcosa di più grande e più alto a beneficio dei cittadini.<ref group="fonte" name="Macedonia">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/70860 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'Assemblea in occasione della Visita Ufficiale nella Repubblica della Macedonia del Nord]'', Skopje, 9 settembre 2022.</ref>
*Il Presidente della Federazione Russa {{NDR|[[Vladimir Putin]]}} ha riportato l'[[incubo]] della [[guerra]] nel nostro Continente, proprio dove l'opera paziente e lungimirante dei Padri fondatori dell'Europa e il dialogo tra statisti di grande valore, era riuscita a sradicarlo. [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|Quanto sta avvenendo in Ucraina]] costituisce una minaccia ai valori fondanti della comunità internazionale e la risposta della famiglia euro-atlantica è stata all'altezza della sfida posta dall'avventura bellicista intrapresa da Mosca.<ref group="fonte" name="Macedonia"/>
*È una responsabilità indifferibile degli Stati dell'[[Unione europea|Unione]] e delle Istituzioni comuni individuare delle soluzioni innovative idonee a garantire sicurezza e stabilità al nostro continente. È compito dell'Unione quello di definire una politica estera che funga da presidio alla nostra [[libertà]], una politica di difesa comune e spirito di coerenza di piena complementarietà con l'Alleanza atlantica e con la Nato, che sappia abbracciare ambiti sempre più vasti.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/72191 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al XVII Vertice dei Capi di Stato del "Gruppo Arraiolos"]'', La Valletta, 6 ottobre 2022.</ref>
*Ogni nome di [[soldato]] caduto che leggiamo nelle lapidi dei nostri sacrari, accanto alle migliaia di sconosciuti, tutti rappresentati dalle spoglie del [[Milite ignoto]] all'Altare della Patria, racconta un frammento della nostra storia collettiva. Vite spezzate, sacrificate. Giovani che non hanno avuto il dono di vivere il [[futuro]] che avevano sognato. Genitori che li hanno pianti, mogli e figli che hanno atteso invano sposi e padri che non sarebbero mai tornati alle loro case. La nostra [[storia]], anche quella di oggi, è frutto anche di quel dolore. E ha valore proprio perché ne ha saputo fare memoria. Quei sacrifici non sono stati vani. Perché nella consapevolezza di quanto sia terribile la [[guerra]] si è radicato nel cuore della nostra Europa il dovere ineludibile della [[pace]].<ref name="forze" group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/72844 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa delle Forze Armate]'', Bari, 4 novembre 2022.</ref>
*L'Europa unita è stata per settant'anni l'antidoto più forte a egoismi e nazionalismi.<ref name="forze" group="fonte"/>
*I [[Relazioni bilaterali tra Italia e Svizzera|rapporti tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica italiana]] sono naturali, ampi e intensi. Ci uniscono la prossimità geografica, le connessioni tra le nostre popolazioni legate dalla catena delle [[Alpi]], le affinità e gli scambi che nei secoli hanno alimentato le nostre relazioni. Non da oggi i nostri concittadini, svizzeri e italiani, si sentono a casa nell'uno e nell'altro Paese. La Svizzera è stata per secoli terra di accoglienza per molti esuli. È avvenuto durante le lotte per il [[Risorgimento]] in Italia. È avvenuto negli anni bui del Novecento, quando hanno trovato qui rifugio esuli [[antifascisti]].<ref name="Svizzera" group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/74219 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'incontro con i Consiglieri Federali in occasione della Visita di Stato nella Confederazione Svizzera]'', Berna, 29 novembre 2022.</ref>
*Unione Europea e Confederazione {{NDR|[[svizzera]]}} sono partner necessari, affidabili, amici, interdipendenti, uniti da un destino comune dettato dall'appartenenza alla comune civiltà europea.<ref name="Svizzera" group="fonte"/>
*Il 2022 è stato l'anno della folle [[Invasione russa dell'Ucraina del 2022|guerra scatenata dalla Federazione russa]]. La risposta dell'Italia, dell'Europa e dell'Occidente è stata un pieno sostegno al Paese aggredito e al popolo ucraino, il quale con coraggio sta difendendo la propria [[libertà]] e i propri diritti.<ref name="Fine2022" group="fonte">Dal ''[https://www.quirinale.it/elementi/75699 Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella]'', Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2022.</ref>
*Si prova profonda tristezza per le tante vite umane perdute e perché, ogni giorno, vengono distrutte case, ospedali, scuole, teatri, trasformando città e paesi in un cumulo di rovine. Vengono bruciate, per armamenti, immani quantità di risorse finanziarie che, se destinate alla fame nel mondo, alla lotta alle malattie o alla [[povertà]], sarebbero di sollievo per l'umanità. Di questi ulteriori gravi danni, la responsabilità ricade interamente su chi ha aggredito e non su chi si difende o su chi lo aiuta a difendersi. Pensiamoci: se l'aggressione avesse successo, altre la seguirebbero, con altre guerre, dai confini imprevedibili. Non ci rassegniamo a questo presente. Il futuro non può essere questo.<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
*Le differenze legate a fattori sociali, economici, organizzativi, sanitari tra i diversi territori del nostro Paese – tra Nord e Meridione, per le isole minori, per le zone interne – creano ingiustizie, feriscono il diritto all'[[uguaglianza]].<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
*Pensare di rigettare il cambiamento, di rinunciare alla modernità non è soltanto un errore: è anche un'illusione. Il cambiamento va guidato, l'innovazione va interpretata per migliorare la nostra condizione di vita, ma non può essere rimossa.<ref name="Fine2022" group="fonte"/>
===2023===
*L'Italia, tra i primi Paesi a riconoscere il [[Kosovo]], capisce bene quanto impegnativo possa essere il percorso di riconciliazione con la [[Serbia]]. Ma occorre accantonare la visione dell'altro come nemico e fare scelte coraggiose per creare un clima di [[fiducia]] e rispetto reciproci.<ref name="Kosovo" group="fonte">Citato in ''[https://www.ansa.it/nuova_europa/it/notizie/rubriche/altrenews/2023/01/23/mattarella-a-presidente-kosovo-pristina-belgrado-dialoghino_6f081c43-92d8-4de6-8c9d-6342f03e8d18.html Mattarella a presidente Kosovo, Pristina-Belgrado dialoghino]'', ''Ansa.it'', 23 gennaio 2023.</ref>
*Il sistema di Auschwitz e dei campi ad esso collegati fu l'estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, di istinti brutali, di pregiudizi, di dottrine perniciose, di gretti interessi, e persino di conformismi di moda.<br>Tossine letali – razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato – che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e scienziati, avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/78921 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria]'', ''Quirinale.it'', Roma, Palazzo del Quirinale, 27 gennaio 2023.</ref>
*La storia ci ha insegnato che la differenza è ricchezza, non una malapianta da estirpare. Che i muri e i reticolati generano diffidenza, paura, conflitti. Che il nazionalismo esasperato, fondato sulla repressione delle minoranze, sulle pretese di superiorità o di omogeneità etnica di lingua e cultura, produce inevitabilmente una spirale di violenza e di guerra. Che le ideologie basate sulla negazione dei diritti individuali, in nome della superiorità dello Stato o di un partito, lungi dal risolvere le controversie, opprimono i cittadini e sfociano in gravissime tragedie. Che la prepotenza e l'uso della forza non producono mai pace e benessere, ma generano violenza e gravi ingiustizie. La civiltà della convivenza, del dialogo, del diritto internazionale, della democrazia è l'unica alternativa alla guerra e alle epurazioni, come purtroppo ci insegnano – ancora oggi – le terribili vicende legate all'insensata e tragica invasione russa dell'Ucraina. Un tentativo inaccettabile di portare indietro le lancette della storia, cercando di tornare in tempi oscuri, contrassegnati dalla logica del dominio della forza.<ref group="fonte">Dall<nowiki>'</nowiki>''[https://www.quirinale.it/elementi/79127 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Celebrazione del "Giorno del Ricordo"]'', Roma, Palazzo del Quirinale, 10 febbraio 2023.</ref>
=== 2024 ===
*Celebrare doverosamente i Giusti non deve far dimenticare i tanti, troppi ingiusti: i pavidi, i delatori per denaro, per invidia o per conformismo; i cacciatori di ebrei; gli assassini; gli ideologi del razzismo. Non c'è torto maggiore che si possa commettere nei confronti della memoria delle vittime che annegare in un calderone indistinto le responsabilità o compiere superficiali operazioni di negazione o di riduzione delle colpe, personali o collettive. Non si deve mai dimenticare che il nostro Paese, l'Italia, adottò durante il [[fascismo]] – in un clima di complessiva indifferenza – le ignobili leggi razziste: il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio; e che gli appartenenti alla [[Repubblica Sociale Italiana|Repubblica di Salò]] collaborarono attivamente alla cattura, alla deportazione e persino alle stragi degli ebrei.<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/106132 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria]'', Palazzo del Quirinale, 26 gennaio 2024.</ref>
*{{NDR|Su [[Aleksej Naval'nyj]]}} La sua morte è la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell'opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalnyj è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile, che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia di Aleksej Navalnyj il cordoglio e la vicinanza della Repubblica italiana.<ref group="fonte">Citato in ''[https://www.lastampa.it/esteri/2024/02/16/news/navalny_morto_reazioni-14076509/?ref=LSHA-BH-P1-S2-T1 Navalny, le ombre sulla morte]'', ''lastampa.it'', 16 febbraio 2024.</ref>
*{{NDR|Sulla [[Costituzione della Repubblica Italiana]]}} È lo scrigno che contiene e tutela i nostri diritti e la nostra libertà. Per questo è importante conoscerla: per usufruire di questi diritti e di queste libertà.<ref group="fonte">Dall'incontro ''La Costituzione in Shorts'', Palazzo del Quirinale, 13 marzo 2024. Video disponibile su ''youtube.com'', min. [https://www.youtube.com/watch?v=LBBPlbugrik&t=601s 10:01].</ref>
*A differenza dei loro nemici, imbevuti del culto macabro della morte e della guerra, i patrioti della [[Resistenza italiana|Resistenza]] fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero [...].<ref group="fonte">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/110962 intervento alla cerimonia in occasione del 79° anniversario della Liberazione]'', Civitella in Val di Chiana, 25 aprile 2024.</ref>
==Citazioni su Sergio Mattarella==
*Abbiamo pensato di proporre una persona la cui esperienza personale e istituzionale garantisca sette anni di autorevole guida al Colle. [...] La proposta che vogliamo formularvi è quella che riguarda Sergio Mattarella. ([[Matteo Renzi]])
*E comunque, se rinasco, voglio la pazienza di Mattarella. ([[Marianna Aprile]])
*È molto bello un uomo che si ricorda degli altri esseri umani. Quell'uomo, che avevo visto solo quando tirava fuori il corpo del fratello dalla macchina, adesso è Presidente della Repubblica. Avevamo fatto una decina di foto, io e Franco Zecchin. Oggi questa foto non è più la foto di allora, non è più mia, è entrata dentro la storia. Un Presidente della Repubblica che ha questo background non ci abbandona. Quello che non hanno fatto in precedenza gli altri, lo farà lui. ([[Letizia Battaglia]])
*È l'uomo più serio e composto che abbia mai visto. È così serio che in confronto [[Clint Eastwood]] sembra [[Stanlio & Ollio|Stanlio]]. (''[[Crozza nel Paese delle Meraviglie]]'')
*Il silenzio di Mattarella di fronte allo scempio della Costituzione fatto da Renzie {{NDR|[[Matteo Renzi]]}}, mai eletto neppure in Parlamento che ieri notte si aggirava come un bullo in parlamento a provocare le opposizioni. Questo silenzio è inquietante, forse peggio dei moniti di [[Giorgio Napolitano|Napolitano]]. ([[Beppe Grillo]])
*In un momento in cui la politica è innanzitutto mediatica, nell'epoca della disintermediazione, una figura come quella di Mattarella viene facilmente bollata come grigia. È grigio davvero? Se il grigio è il colore dell'eleganza, certamente sì. Se invece è un modo per definire chi non è carne né pesce, certamente no. Perché Mattarella non è un peluche, e anche nel mare magnum del pentapartito ha sempre avuto chiaro da che parte stare: non è un caso che, se c'è un ostacolo alla sua elezione {{NDR|a presidente della Repubblica}}, è il fatto che [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] si sia legato al dito le sue dimissioni da ministro della Pubblica Istruzione nel 1990, per protestare contro la legge Mammì. ([[Andrea Sarubbi]])
*Mattarella viene da una storia e da una cultura politica molto diverse dalla mia, ma gli ho sempre riconosciuto preparazione e autorevolezza, dignità e garbo istituzionale. E poi non posso dimenticare come il suo impegno politico nasca da un grande valore morale e civile, come risposta a un gravissimo atto di criminalità che lo ha colpito negli affetti più cari. La sua famiglia ha pagato un alto prezzo di sangue alla causa della democrazia, della legalità, della libertà. Da capo dello Stato si sta dimostrando, e non ne ho mai dubitato, all'altezza del ruolo. ([[Silvio Berlusconi]])
*Nel centrosinistra una delle persone più eminenti è il ministro Sergio Mattarella, un politico serio e preparato. Il motivo, però, della sua permanenza ai vertici non è tanto legato a queste qualità quanto alla affidabilità che egli riscuote all'interno della delegazione di appartenenza. Mattarella resterà, con molta probabilità, nella storia della Repubblica per aver inventato il «mattarellum», la legge elettorale che ha bloccato «sull'orlo del baratro» la spinta riformatrice che stava spazzando via il vecchio sistema di potere.<ref group="fonte">Da ''La politica delle tribù: tre anni di cronaca siciliana'', Rubbettino Editore, 2002, p. 19. ISBN 9788849803563.</ref> (Nino Alongi)
*Qualcuno ha detto di Mattarella: in politica è tenacissimo e insistente, come la goccia che cade. ([[Giampaolo Pansa]])
*Sergio Mattarella è stato un uomo di partito, di corrente, di polemiche aspre. È stato l'uomo che all'indomani del ribaltone che defenestra [[Romano Prodi]] diventa il vicepresidente del Consiglio con [[Massimo D'Alema|D'Alema]]. ([[Claudio Martelli]])
==Note==
<references />
===Fonti===
<references group="fonte" />
==Voci correlate==
*[[Bernardo Mattarella]] – padre
*[[Piersanti Mattarella]] – fratello
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Presidenti della Repubblica Italiana}}
{{DEFAULTSORT:Mattarella, Sergio}}
[[Categoria:Giuristi italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
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Bruno Conti
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Danyele
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[[File:AS Roma 1974-02-10 Bruno Conti (cropped).jpg|thumb|Bruno Conti (1974)]]
'''Bruno Conti''' (1955 – vivente), dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
==Citazioni di Bruno Conti==
*Del presidente [[Franco Sensi|Sensi]] ho un ricordo bellissimo in particolare legato allo storico scudetto conquistato nel 2001 e di cui io e tutti i tifosi giallorossi gli siamo ancora grati. È stato un presidente tifoso, innamorato dei colori giallorossi per i quali ha investito tanto sia a livello economico che affettivo. Nei suoi quindici anni alla guida del club ha affrontato anche momenti difficili, stagioni negative ma che non hanno mai intaccato il suo grandissimo amore per la squadra. In più non posso che ringraziarlo per l'opportunità che mi diede poco dopo che avevo smesso di giocare, di riorganizzare il settore giovanile della Roma e di scoprire e lanciare tanti giovani che hanno fatto grandi cose per la squadra.<ref>Dall'Adnkronos; citato in ''[https://web.archive.org/web/20160304203802/http://www.retesport.it/news/2015/08/17/bruno-conti-ho-un-ricordo-bellissimo-del-presidente-sensi-era-innamorato-della-roma/ Bruno Conti: "Ho un ricordo bellissimo del presidente Sensi, era innamorato della Roma"]'', ''retesport.it'', 17 agosto 2015.</ref>
*Io sono sempre stato timido, davanti agli allenatori quasi rimpicciolivo, cercavo di trattenere il fiato, di non dare fastidio, di non essere d'impaccio. Non sono mai stato capace di darmi delle arie e spesso in campo quelli più grandi e grossi mi menavano, mi sovrastavano, mi impaurivano. È stato [[Nils Liedholm|Liedholm]] il primo a farmi il lavaggio del cervello, a farmi capire che il fisico conta sì ma fino a un certo punto. Io ero innamorato del pallone, avrei dribblato pure i pali della porta. Liedholm mi ha corretto, mi ha rifatto nuovo [...]<ref>Citato in Eleonora D'Alessandri, ''[https://www.glieroidelcalcio.com/2019/02/10/10-febbraio-1974-esordio-bruno-conti/ "...di Bruno ce n'è uno e viene da Nettuno". 10 febbraio 1974 – L'esordio di Bruno Conti]'', ''glieroidelcalcio.com'', 10 febbraio 2019.</ref>
{{Int|''[http://www.corriere.it/sport/13_novembre_13/orgoglio-conti-papa-bruno-scrive-daniele-onori-nostra-famiglia-dentro-fuori-campo-5b827eda-4c79-11e3-b498-cf01e116218a.shtml L'orgoglio dei Conti, papà Bruno scrive a Daniele: «Onori la nostra famiglia, dentro e fuori il campo»]''|Dalla lettera indirizzata a [[Daniele Conti]] e pubblicata sull{{'}}''Unione Sarda''; citato in ''corriere.it'', 13 novembre 2013.}}
*Mi capita spesso di ripensare a quella mattina in cui mi chiamò il direttore sportivo della Roma Franco Baldini per comunicarmi la tua cessione al Cagliari. Proprio in Sardegna, pensai, la terra in cui io e tua madre ci eravamo innamorati nell'estate dell'82. Ero felicissimo, anch'io poi mi sono dovuto fare le ossa al Genoa prima di giocarmela nella Roma. Quindici anni dopo è andata in tutt'altro modo. Una storia diversa, forse più bella, di sicuro speciale. Hai fatto una scelta importante, la più difficile, ma alla fine hai vinto tu.
*Ricordo i primi momenti al Cagliari, l'esordio, i sogni, le difficoltà. Per anni ti sei portato sulle spalle quel cognome pesantissimo, ingombrante. Soffrivo quando la gente ti paragonava a me, non era giusto. Col tempo però, hai zittito tutti, poi li hai conquistati sul campo. Col talento, con la forza, col carattere. E in questo sì, siamo uguali.
*Oltre ad aver onorato il nostro sangue in campo hai portato avanti, grazie anche a tua moglie Valeria, i valori della nostra famiglia in una società complicata, problematica e superficiale, come faceva tuo nonno Andrea, muratore e padre di sette figli. E per questo, figlio mio, non smetteremo mai di ringraziarti.
==Citazioni su Bruno Conti==
[[File:Italia82.JPG|thumb|Conti (accosciato, secondo da sinistra) nella nazionale italiana campione del mondo 1982]]
*Il calcio è un grande mistero, senza nessun punto fermo. I ragazzini di Bahia hanno messo a giocare in porta Bruno Conti, per loro non era abbastanza forte. Conti, il campione del mondo. ([[Dirceu]])
*Il giocatore che mi metteva più in difficoltà era Bruno Conti, dovevo adattarmi al suo modo di giocare per fermarlo. ([[Antonio Cabrini]])
===[[Vladimiro Caminiti]]===
*Bruno Conti è l'ala che irride. Irride ai giganti bruti, irride alla stessa forza. Quante volte Liedholm mi ha detto che, se avesse anche forza, vincerebbe ogni partita da solo? E quante volte mi è sembrato moltiplicarsi in campo, essere qui e contemporaneamente altrove? Bruno Conti è un nanetto. Ma ci sono nanetti e nanetti, in fondo le fiabe dei grandi favolieri sono piene di tipi come lui. Tipi usciti dal popolo, da una casa piena di fame, da una vita presa con allegria, con testarda passione, con gioco e con il gioco del calcio con cui si sale in paradiso.
*Bruno Conti, i capelli neri sulla fronte stretta, occhi neri furbi e piccini, naso e bocca vicinissimi, è il dribbling fatto uomo. È una carezza di velluto al pallone. È l'arte che non si sa da dove arriva, di giocare come un Mumo Orsi ieri, come un Bruno Conti oggi.
*Bruno Conti non è un atleta, è un soldo di cacio. Ma fisicamente tosto e tatticamente geniale. Col suo sinistro può mettere in crisi anche i giganti. [...] Bruno Conti, dalla fascia, sa fare il cross pennellato ma anche dal centro sa calibrare il passaggio giusto. Non ha ruolo, non ha posizione, a destra o a sinistra è egualmente un diavolo questo figlio di muratore che nella vis proletaria racconta il lunghissimo amore per rendere sapiente il suo sinistro. E, in fondo, con lui è il trionfo dell'intelligenza sulla forza bruta, meno letterariamente la conferma che al calcio si può aver fortuna solo se si sa giocare e, se non si sa giocare, non basta essere belli, forti e puri come Tarzan. Il calcio si esalta, oltre che coi piedi, a livello di carattere. Bruno Conti è un nano che in campo lotta come un gigante.
*Prendi Bruno Conti tecnicamente il più grande e tatticamente il più astruso. Fa tutto meno che l'ala tradizionale da un po' [...]. Il fisico, la privacy, lo sfiancano. Ma ha sempre, nel mezzo di una partita moscia, l'attimo in cui arma il suo sinistro paganiniano azzeccando il tiro mostruoso.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Daniele Conti]], figlio
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Conti, Bruno}}
[[Categoria:Allenatori di calcio italiani]]
[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Dirigenti sportivi italiani]]
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Trappola in alto mare
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/* Frasi */
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Trappola in alto mare
|titolooriginale = Under Siege
|immagine =
|genere = azione
|regista = [[Andrew Davis]]
|soggetto = [[J.F. Lawton]]
|sceneggiatore = J.F. Lawton
|produttore = Steven Seagal, [[Arnon Milchan]], [[Steven Reuther]]
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*[[Steven Seagal]]: Casey Ryback
*[[Tommy Lee Jones]]: William "Bill" Strannix
*[[Gary Busey]]: comandante Krill
*[[Erika Eleniak]]: la playmate Jordan Tate
*[[Patrick O'Neal]]: capitano Adams
*[[Damian Chapa]]: Tackman
*[[Colm Meaney]]: Daumer
*[[Andy Romano]]: ammiraglio Bates
*[[Nick Mancuso]]: Tom Breaker
*[[Richard Andrew Jones]]: Pitt
|doppiatoriitaliani =
*[[Michele Gammino]]: Casey Ryback
*[[Dario Penne]]: William "Bill" Strannix
*[[Francesco Pannofino]]: comandante Krill
*[[Isabella Pasanisi]]: la playmate Jordan Tate
*[[Sergio Graziani]]: capitano Adams
*[[Claudio Fattoretto]]: Daumer
*[[Gianfranco Bellini]]: Pitt
}}
'''''Trappola in alto mare''''', film statunitense del 1992 con [[Steven Seagal]], [[Gary Busey]], [[Erika Eleniak]] e [[Tommy Lee Jones]], regia di [[Andrew Davis]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Se io avessi le tue medaglie, me le porterei anche a letto! ('''Adams''') {{NDR|a Ryback}}
*Ora so perché fai il cuoco, picchi come un finocchio. ('''Krill''')
*Costruita per vendicare [[Attacco di Pearl Harbor|Pearl Harbor]], riuscì nel suo scopo. Pochi giorni dopo il lancio della [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|bomba atomica su Hiroshima]], i giapponesi si arresero sul ponte della [[USS Missouri (BB-63)|Missouri]], ponendo fine alla seconda guerra mondiale. [...] è la corazzata più potente e veloce che abbia mai solcato i mari. ('''speaker''')
*Io e lei siamo dei pupazzi dello stesso spettacolo idiota: obbediamo allo stesso padrone, che oltre che pazzoide è anche ingrato. ('''Ryback''') {{NDR|a Strannix}}
*La fede aiuta, Strannix. ('''Ryback''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Breaker''': Senti, Bill, se vuoi rivivere gli [[anni 1960|anni sessanta]], puoi davvero metterti il cuore in pace: il movimento è morto.<br />'''Strannix''': Sì, è per questa ragione che si chiama "movimento": si muove fino lì e poi si ferma, è chiaro! La [[rivoluzione]] invece si chiama così perché ti torna sempre addosso, senza pietà!
*'''Bates''': Può spiegarmi come mai uno così ha ricoperto una posizione simile nei servizi segreti? Le dispiacerebbe rispondere?<br />'''Breaker''': Gli agenti ad altissimo livello come il signor Strannix sono sottoposti a stress. Sono dei creativi che per la loro stessa natura...<br />'''Consulente''': Diciamo pure che lei addestra tutti i pazzi che sono nella CIA.
*'''Jordan''': Sono una donna, perché devo portare tutto io?<br />'''Ryback''': Sono un [[femminismo|femminista]] convinto, tu no?<br />'''Jordan''': Sì, ma quando va a mio favore.
*'''Ryback''': Ok, allora io porto i pesi... e tu ammazzi i cattivi, d'accordo?<br />'''Jordan''': Ho una [[regole dai film|regola]] riguardo l'uccidere le persone. Be', in realtà nella vita ho due regole. Primo: non mi metto con i musicisti. Secondo: non uccido le persone, ok?
*'''Tackman''': Non sono tagliato per gli eroismi!<br />'''Ryback''': Ma sei in [[marina militare|marina]], l'hai dimenticato? Non è solo un lavoro... è un'avventura.
*'''Bates''': Dato che è in gioco la sua pelle, Casey, la autorizzo da questo momento a fare tutto il possibile per facilitare l'arrivo e lo sbarco della squadra 5 SEALs. In fondo, maledizione, se non la posso controllare... tanto vale che le dia il mio appoggio, esatto?<br />'''Ryback''': Affermativo, signore!
*'''Ryback''': Che ci fai qui?<br />'''Jordan''': La cosa più sicura da fare su questa nave è starti accanto!
==Citazioni su ''Trappola in alto mare''==
*– In ''Trappola in alto mare'' Seagal usa una paletta contro le pallottole.<br />– Dovremmo armare i nostri nuomini con delle palette.<br />– No, dico solo che è stato mitico e che bisognerebbe emularlo. ([[Psych (quarta stagione)|''Psych'', quarta stagione]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Trappola in alto mare''}}
[[Categoria:Film d'azione]]
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Dribbling
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Danyele
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{{voce tematica}}
[[File:Lionel Messi goal 19abr2007.jpg|thumb|[[Lionel Messi]] in dribbling]]
Citazioni sul '''dribbling'''.
*È il gesto più poetico del calcio, il più istintivo. Destro, sinistro, finta, controfinta: e l'altra squadra in un istante ha un uomo in meno. ([[Claudio Sala]])
*{{NDR|«E qual è [...] la giocata che le riesce meglio?»}} Il dribbling. A destra o a sinistra, verso l'interno o l'esterno del campo. Un dribbling senza troppe finte: uno scarto secco e via. Perché ciò che conta, una volta che hai messo a sedere l'avversario, è che tu sei uno in più e loro uno in meno. ([[Federico Bernardeschi]])
*Il dribbling fa parte del mio gioco, ho sempre provato a farli. Se ci sono le squadre chiuse e non provi la giocata come arrivi in porta? ([[Matías Soulé]])
*Il mio procuratore dice che godo più per un dribbling che per un gol. Nulla è come un gol, ma un po' ha ragione: quando vedo lo spazio, prendo la palla e vado uno contro uno, è un momento di felicità dentro la partita. E non è che una partita sia così piena di momenti felici. ([[Luis Muriel]])
*Le materie prime del dribbling sono la finta, la partenza, l'arresto, e poi via dove decide l'istinto e il coraggio da provarci. L'obiettivo è eliminare qualcuno: se ci riesce, si apre un orizzonte di spazi; se viene messo giù, c'è comunque un bottino di falli, rigori e ammonizioni; e se perde il pallone, deve sopportare le maledizioni e gli insulti della benedetta tifoseria. ([[Jorge Valdano]])
*Lo specialista del dribbling è un giocatore di poker che bluffa con tutto il corpo e si gioca il pallone faccia a faccia col suo avversario: chi vince se lo porta via. Fintare vuol dire ingannare con eleganza; si dà al marcatore un'informazione sbagliata e la riuscita del gesto dipende da come e quanto lui se la beve. Il resto consiste nel mettersi d'accordo col pallone per fuggire insieme. La vittima rimane indietro col dolore dello sconfitto e l'umiliazione dell'uomo sedotto e abbandonato. Sarà per la prossima volta, bambolotto! ([[Jorge Valdano]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Calcio}}
[[Categoria:Azioni]]
[[Categoria:Terminologia calcistica]]
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Il Trono di Spade (prima stagione)
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/* Episodio 3, Lord Snow */
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text/x-wiki
{{Torna a|Il Trono di Spade}}
{{TOCright}}
'''''Il Trono di Spade''''', prima stagione.
{{cronologico}}
==[[Incipit]]==
{{incipit serie televisive}}
È normale, sono selvaggi. Un branco di ladri ruba una capra a un altro branco e finisce che si fanno a pezzi. ('''Uomo''')
==Episodio 1, ''L'inverno sta arrivando''==
[[File:Game of Thrones.svg|thumb|«L'inverno sta arrivando.»]]
*Il bambino deve crescere. L'inverno sta arrivando. ('''Eddard''') {{NDR|a Catelyn}}
*Un pazzo vede ciò che vuole vedere. ('''Eddard''')
*Tu mi servi Ned. Giù ad Approdo del Re, non quassù dove sei un uomo sprecato. Lord Eddard Stark, intendo nominarti Primo Cavaliere del Re. ('''Robert''') {{NDR|a Eddard}}
*Ti do un consiglio, [[Figlio naturale|bastardo]]. Rammenta sempre chi sei. Gli altri lo faranno. Fanne la tua armatura e non potrà essere usata contro di te. ('''Tyrion''') {{NDR|a Jon}}
*I [[nano|nani]] sono bastardi agli occhi dei loro padri. ('''Tyrion''')
*Perdonami, mio signore. ('''Will''') {{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}
==Episodio 2, ''La strada del Re''==
*La morte è definitiva, mentre la vita è così ricca di possibilità. ('''Tyrion''')
*Strano effetto quando infilzi un uomo: ti rendi conto che non siamo altro che sacchi di carne pieni di sangue tenuti insieme dalle ossa. ('''Jaime''')
*Prima lezione: infilzali con la parte aguzza. ('''Jon''')
*Le spade di valore hanno un nome. ('''Jon''')
*È bello fare il guerriero: lasci la tua famiglia per farne una nuova. ('''Tyrion''')
*Mio fratello ha l'armatura e io ho la mia [[mente]], e la mente dipende dai libri quanto la spada dall'affilatura. ('''Tyrion''')
==Episodio 3, ''Lord Snow''==
*Il primo che ho ucciso era un Tarly, in piena battaglia, a Sala dell'estate. Il mio cavallo fu raggiunto da una freccia, e così mi ritrovai nel fango. Lui si lanciò verso di me, quello sciocco rampollo di nobili origini, credendo forse di porre fine alla ribellione con un colpo di spada. Lo abbattei col mio martello. Per gli Dei, ero forte a quei tempi. Gli fracassai il pettorale dell'armatura, probabilmente gli fracassai anche le costole. Ero davanti a lui con il martello alzato, e un secondo prima di colpirlo lui gridò "Aspetta! Aspetta!". Non lo dicono mai che se la fanno sotto come neonati, è una parte che le ballate non raccontano. Stupido rampollo... ora, invece, i Tarly si inginocchiano di fronte a me come tutti gli altri. Se si fosse tenuto alla larga dalla battaglia insieme a quelli più furbi, a quest'ora sua moglie lo renderebbe infelice, i suoi figli sarebbero degli ingrati, e lui si alzerebbe tre volte durante la notte per pisciare in un paiolo. ('''Robert''')
*Sterminatore di re, avanti entra! Sono circondato, dai Lannister. Tutte le volte che chiudo gli occhi vedo i loro capelli biondi e quei loro volti tronfi e soddisfatti. Dev'essere stato umiliante, eh? Starsene là fuori in attesa come una sentinella qualsiasi. Jaime Lannister, figlio del potente Tywin, costretto a montare la guardia mentre il suo sovrano mangia, beve, caca e scopa. ('''Robert''') {{NDR|a Jaime}}
*Come si dice? "Il re defeca e il cavaliere lo pulisce." ('''Jaime''')
*Un re deve avere cicatrici. ('''Cersei''')
*Un giorno siederai sul trono e sarai tu a decidere la verità. ('''Cersei''')
*Una gentilezza di tanto in tanto ti risparmierà problemi. ('''Cersei''')
*Un bravo re sa quando risparmiare le forze e quando annientare i nemici. ('''Cersei''')
*Una volta mio fratello mi disse che tutto ciò che viene prima della parola "ma" non conta niente. ('''Benjen''')
*Se devi essere storpio, meglio essere uno storpio ricco. ('''Tyrion''')
*La lama è il prolungamento del braccio. Lascerai che il braccio ti cada? No. ('''Syrio Forel''')
==Episodio 4, ''Il giuramento''==
*'''Tyrion''': Con una sella e un cavallo giusti anche uno storpio cavalca.<br>'''Bran''': Non sono storpio.<br>'''Tyrion''': E io non sono un nano.
*In sella ad un [[cavallo]] si è alti come gli altri. ('''Tyrion''')
*In fin di vita si dicono [[ultime parole|parole]] senza senso, Lord Stark. Noi crediamo che siano importanti ma sono insignificanti come i vagiti di un neonato. ('''Pycelle''')
*'''Eddard''': Il [[veleno]] è l'arma delle donne, per quanto ne sappia.<br>'''Pycelle''': Sì, delle donne, dei codardi e degli eunuchi.
*Syrio dice che "ogni ferita è una lezione, ogni lezione rende migliori." ('''Arya''')
*Gli spadaccini dovrebbero studiare i gatti, silenziosi come ombre, leggeri come piume. ('''Arya''')
*'''Arya''': Io sarò Lord di un grande castello?<br>'''Eddard''': Tu sposerai un nobile e governerai il suo castello. I tuoi figli saranno cavalieri, principi e lord.<br>'''Arya''': No, non fa per me.
*'''Jon''': Non sai lottare, non ci vedi, hai paura dell'altezza e di tante altre cose immagino. Come mai sei qui, Sam?<br>'''Sam''': La mattina del mio diciottesimo compleanno mio padre mi ha detto: "Sei quasi un uomo" - mi ha detto - "Ma non meriti di ereditare le mie terre e il mio titolo. Domani tu prenderai il nero, rinuncerai alla tua eredità e partirai per il Nord. Se non lo farai" - ha detto - "andremo a caccia e da qualche parte, nel bosco, il tuo cavallo farà un passo falso, tu cadrai e morirai. O è quanto dirò a tua madre. Niente mi farà più felice."
*I cavalieri da queste parti si sentono tutti eroi, anche quelli che non hanno mai visto un dardo venirgli incontro. ('''Eddard''')
*'''Viserys''': Sei la puttana di un lurido signore dei cavalli e hai risvegliato il drago!<br>'''Daenerys''': Io sono una Khaleesi del popolo dei Dothraki, sono la sposa del grande Khal e darò alla luce suo figlio che ho in grembo! Se proverai un'altra volta ad alzare le mani su di me sarà l'ultima volta che vedrai le tue mani!
*'''Jon''': Come mi chiamo?<br>'''Sam''': Jon Snow.<br>'''Jon''': E perché il secondo nome è Snow?<br>'''Sam''': Perché sei un bastardo del Nord.<br>'''Jon''': Non conosco mia madre. Mio padre non mi ha mai detto il suo nome. Non so neanche se sia viva. Non so se sia la sposa di un nobile o di un pescatore, o una sgualdrina. E quindi ero lì, nel bordello mentre Ross si svestiva... e non l'ho fatto. Un pensiero mi assillava: "E se rimanesse incinta? E se avesse un figlio? Un altro bastardo di nome Snow. Una vita dura per un bambino."
==Episodio 5, ''Il Lupo e il Leone''==
*Tua madre era una puttana con il culo grosso. Lo sapevi questo? Hai visto che idiota? Una sola palla e niente cervello. ('''Robert''') {{NDR|a Lancel}}
*Credevo che essere re volesse dire fare tutto quello che volevo... ('''Robert''') {{NDR|a Eddard}}
*''Il folletto claudicante discese dal suo ronzinante. | Pavoneggiarsi non può più con le vesti rosse e blu.'' ('''Marillion''') {{NDR|[[canzoni dalle serie televisive|cantando]] mentre Tyrion è prigioniero}}
*Tutti sanno che un Lannister paga sempre i propri debiti. ('''Tyrion''')
*Chi è l'imbecille che dà all'[[omicidio|omicida]] un'arma che gli appartiene? ('''Tyrion''')
*'''Bran''': Le Isole di Ferro. Stemma, il kraken. [[motti dalle serie televisive|Motto]]: "Noi non seminiamo".<br>'''Maestro Luwin''': Lord?<br>'''Bran''': I Greyjoy.<br>[...]<br>'''Bran''' {{NDR|parlando dei Baratheon}}: Stemma: un cervo. Ora che il re è Robert, un cervo incoronato.<br>'''Maestro Luwin''': Bravo.<br>'''Bran''': Motto: "Nostra è la furia." Lord: i Baratheon.<br>'''Maestro Luwin''': Mh.<br>'''Bran''': L'Ovest. Stemma: un leone.<br>'''Maestro Luwin''': Mh.<br>'''Bran''': Motto: "Un Lannister paga sempre i debiti."<br>'''Maestro Luwin''': No. Lo usano sempre, ma non è il motto ufficiale.<br>'''Bran''': Lord: i Lannister.<br>'''Maestro Luwin''': Siamo ancora sul motto.<br>'''Bran''': Non lo conosco.<br>'''Maestro Luwin''': Coraggio, pensaci.<br>'''Bran''': "Mai inchinati, piegati, o spezzati."<br>'''Maestro Luwin''': Quella è la Casa Martell.<br>'''Bran''': "Retti nell'ira".<br>'''Maestro Luwin''': Casa Hornwood.<br>'''Bran''': "Famiglia, dovere, onore."<br>'''Maestro Luwin''': È il motto di Casa Tully, di tua madre. Stiamo giocando?<br>'''Bran''': "Famiglia, dovere, onore." È il giusto ordine?<br>'''Maestro Luwin''': Sai che è così.<br>'''Bran''': Famiglia è la prima cosa.
*'''Varys''': Il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Ho sempre ammirato la tua solerzia.<br>'''Baelish''': E tu agisci nel silenzio.<br>'''Varys''': Ognuno di noi ha delle qualità.<br>'''Baelish''': Ti vedo alquanto triste. Dovresti fare un salto al mio bordello. Il primo ragazzo lo offre la casa.<br>'''Varys''': Forse stai scanbiando gli affari col piacere.<br>'''Baelish''': Davvero? E gli uccellini che ti sussurrano all'orecchio? Che creature deliziose. Dammi retta, sappiamo soddisfare ogni inclinazione.<br>'''Varys''': Ne sono certo. Ho sentito che a Lord Redwyne piacciono i ragazzi giovanissimi.<br>'''Baelish''': Io posso sempre garantire bellezza e discrezione completa. Entrambe ugualmente importanti.<br>'''Varys''': Trovo che la bellezza sia una qualità soggettiva, non sei d'accordo? È vero che Marlon di Tumblestone preferisce le donne amputate?<br>'''Baelish''': Ogni desiderio è legittimo per chi ha il [[Portafoglio (contenitore)|portafogli]] gonfio.<br>'''Varys''': Ah, e girano delle voci rivoltanti su un Lord che gradisce i cadaveri freschi. Dev'essere molto difficile compiacere una simile inclinazione. La questione logistica di trovare bellissimi cadaveri prima che si dissolvano...<br>'''Baelish''': Be', ad essere precisi una cosa del genere non sarebbe di certo conforme alle leggi in vigore...<br>'''Varys''': Ad essere precisi.<br>'''Baelish''' {{NDR|riferendosi al fatto che è un [[eunuco]]}}: Dimmi, c'è qualcuno da qualche parte che custodisce le tue palle? Me lo sono chiesto spesso.<br>'''Varys''': Sai che non ho idea di dove siano? E dire che siamo stati così legati.
*'''Guardia #1''': Fuori di qui, niente mendicanti!<br>'''Arya''': Quale mendicante? Io vivo qui!<br>'''Guardia #1''': Vuoi una sberla sull'orecchio per sentire meglio?<br>'''Arya''': Voglio vedere mio padre.<br>'''Guardia #2''': E io voglio scoparmi la regina in piedi! {{NDR|ride}}<br>'''Guardia #1''': Vuoi tuo padre, ragazzino? Lo trovi disteso in una taverna a farsi pisciare addosso dagli amici!<br>'''Arya''': È il primo cavaliere del re, mentre io sono Arya Stark di Grande Inverno. Se provate a sfiorarmi, mio padre vi infilzerà le teste su una picca! Allora, vi decidete a farmi entrare o volete una sberla su un orecchio per sentire meglio?
*L'onore? Devo governare sette regni! Non uno, un solo re per sette regni! Per te è l'onore che li fa rigare dritti?! Credi che sia l'onore a mantenere la pace?! È la paura, la paura e il sangue! ('''Robert''') {{NDR|a Eddard}}
*Vattene. Vattene via, maledetto, con te ho chiuso! Fuori! Torna nella tua tana a Grande Inverno! Infilzerò la tua testa su una picca! Ce la metterò con le mie mani, razza d'idiota! Ti reputi troppo onesto per una cosa del genere? Troppo integro? Siamo in guerra!!! ('''Robert''') {{NDR|a Eddard}}
*'''Robert''': Se Daenerys Targaryen convincerà il Signore dei cavalli, suo marito, a invaderci e l'orda dei Dothraki attraverserà il Mare Stretto, non riusciremo a fermarli.<br/>'''Cersei''': I Dothraki non navigano, lo sanno anche i bambini. Non hanno disciplina, non hanno le armature, non hanno armi da assedio.<br/>'''Robert''': È straordinario il tuo trucco: tu muovi le labbra ed esce fuori la voce di tuo padre.<br/>'''Cersei''': Mio padre ha torto?<br/>'''Robert''': Metti il caso che Viserys Targaryen arrivi sulle nostre coste con 40.000 Dothraki urlanti al suo seguito: noi ci ritiriamo nei castelli. Mossa astuta. Solo un pazzo si misurerebbe coi Dothraki in campo aperto. Noi restiamo dentro i castelli, e loro si spostano di città in città a razziare e bruciare tutto, a uccidere ogni uomo che non può nascondersi detro a mura di pietra. Rubano i raccolti e il nostro bestiame, riducono in schiavitù le donne coi loro figli... riuscirà il popolo dei Sette Regni a restare fedele al proprio re assente? Al proprio re vigliacco che si nasconde dietro alte mura? Il popolo non potrà che accettare che Viserys Targaryen sia il nuovo monarca sul trono.
*'''Robert''': Sono nove anni che non affrontiamo una vera guerra. Le pugnalate alle spalle non addestrano a combattere, e il regno ormai è questo: pugnalate, ruffiani, gente avida di denaro e miserabili complotti. Quale miracolo tiene insieme il tutto?<br/>'''Cersei''': Il nostro matrimonio?<br/>{{NDR|Scoppiano entrambi a ridere amaramente}}<br>'''Robert''': Ah, eccoci uno di fronte all'altra, dopo 17 anni che teniamo insieme i pezzi... questo non ti stanca?<br/>'''Cersei''': Tutti i giorni.<br/>'''Robert''': Quanto a lungo l'odio può tenere insieme le cose?<br/>'''Cersei''': Be', 17 anni è un gran lasso di tempo. <br/>'''Robert''': {{NDR|Brindando}} Sì, lo è.<br/>'''Cersei''': Sì, lo è. Com'era lei?<br/>'''Robert''': Non mi hai mai chiesto di lei, neanche una volta. Perché adesso?<br/>'''Cersei''': Sai, quando citavo il suo nome, anche in privato, era come se la riportassi in vita... ed ero convinta che, non parlandone, lei sarebbe scomparsa dalla tua mente. Quando capì che non sarebbe successo, decisi di non fare più domande; non volevo darti la soddisfazione di credere che la faccenda mi incuriosisse. Alla fine scoprì che il mio non aveva importanza per te, forse avrei goduto anche di questo.<br/>'''Robert''': Perché adesso? <br/>'''Cersei''': Quanto sarebbe in grado di nuocerci il fantasma di Lyanna Stark, rispetto a tutto il male che ci siamo fatti?<br/>'''Robert''': Vuoi sapere l'orribile verità? Non ricordo nemmeno che aspetto avesse. So solo che lei era l'unica cosa che avessi mai voluto, finché qualcuno non me l'ha presa... lasciando un vuoto che i Sette Regni non hanno mai colmato. <br/>'''Cersei''': Una volta per te provavo qualcosa... <br/>'''Robert''': Lo so.<br/>'''Cersei''': Anche dopo la perdita del primo figlio. L'ho provato per anni. C'è mai stata una possibilità? C'è mai stata, che so, un momento...?<br/>'''Robert''': No. Questo ti fa sentire meglio o peggio?<br/>'''Cersei''': Non mi fa sentire niente.
*Quando ti ritrovi sotto le coperte con una donna brutta, la cosa migliore è chiudere gli occhi e agire: tagliarle la gola, farla finita. ('''Baelish''')
*Se continui a minacciare il mio signore...! ('''Jory Cassell'''){{NDR|[[Ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}
==Episodio 6, ''La corona d'oro''==
*'''Cersei''': Credevo fossi un re.<br>'''Robert''': Tieni a freno la lingua.<br>[...]<br>'''Cersei''': Dai a me l'armatura e indossa la sottana. {{NDR|Robert la schiaffeggia}} Lo porterò come un segno d'onore.<br>'''Robert''': Porta quel segno in silenzio se non vuoi che ti onori di nuovo.
*Non ho mai amato i mie fratelli. È triste per un uomo doverlo ammettere, ma è vero. Tu sei il fratello che ho scelto. ('''Robert''') {{NDR|a Eddard}}
*'''Eddard''': Vai a caccia?<br>'''Robert''': Uccidere è una cosa che mi aiuta a schiarire le idee. Siederai sul trono mentre sono assente. Lo odierai più di quanto lo odi io.
*Sangue chiama sangue. ('''Theon''')
*'''Syrio Forel''': Tu non sei qui, sei con i tuoi problemi. E se pensi ai tuoi problemi mentre combatti... avrai più problemi. Proprio così. E come potrai essere veloce come un serpente... e silenziosa come un'ombra... se la tua mente è altrove? Sei inquieta per tuo padre, vero? È naturale. Tu preghi gli dei?<br>'''Arya''': Antichi e nuovi.<br> '''Syrio Forel''': Ah. Esiste un unico Dio e il suo nome è [[Morte]]. E c'è soltanto un'unica cosa che puoi dire alla morte: "non oggi."
*Khalakka dothrae mr'anha! Ma me nem ahakee ma Rhaego!<ref>Nella lingua fittizia dothraki. Traduzione in inglese dai sottotitoli ufficiali: «''A Prince rides in me! And he shall be called Rhaego!''»</ref> ('''Daenerys''') {{NDR|durante il rituale di magia del sangue, parlando del figlio che porta in grembo}}
*Molto spesso il [[possesso]] appare come un concetto astratto. Quando mi hanno arrestato hanno preso la mia borsa, ma quell'oro è ancora mio. ('''Tyrion''') {{NDR|tentando di corrompere il carceriere}}
*Io sono un uomo vile, lo confesso. Ho commesso numerosi crimini e peccati, ho mentito e tradito, ho giocato d'azzardo, ho frequentato bordelli. Non sono un tipo particolarmente violento, però so convincere altri a commettere violenze per conto mio. Volete più particolari, suppongo. A sette anni vidi una serva che si lavava dentro a un ruscello. Le rubai gli abiti e fu costretta a tornare al castello nuda e in lacrime. Se provo a chiudere gli occhi vedo ancora le sue tette che ballano. A dieci anni riempii con sterco di capra gli stivali di mio zio. Messo di fronte al mio crimine, incolpai uno scudiero. Presero lui a frustrate e io mi salvai. A dodic'anni immersi la mia anguilla nel brodo di tartaruga bollente, vi affogai il mio serpente con un occhio solo, spellandomi il salsicciotto. Quindi feci piangere l'omino calvo dentro il brodo di tartaruga, che presumo mia sorella abbia mangiato. O almeno lo spero. Una volta portai un asino e un nido d'api dentro a un bordello... ('''Tyrion''') {{NDR|a Lysa Tully}}
*Ai nostri tempi non saresti stato un vero uomo se non ti fossi sbattuto una donna appartenuta a ciascuno dei sette regni. E il [[motti dalle serie televisive|motto]] era "Farsi l'ottava"! ('''Robert''')
*'''Baelish''': La guerra si vince con l'oro non con i soldati.<br>'''Eddard''': E come mai Robert è il re e non Tywin Lannister?
*'''Sansa''': Io non posso andare! Devo sposare il principe Joffrey! Io lo amo! Sarò la sua regina e la madre dei suoi figli!<br>'''Arya''': Per i sette inferi!<br>'''Eddard''': Quando sarai più grande farò in modo che tu sposi un Lord degno di te. Un uomo valoroso, gentile, forte.<br>'''Sansa''': Non voglio un uomo valoroso, gentile e forte! Voglio lui!
*'''Viserys'''{{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}: No, no! Non potete farlo! Io sono il Drago, io sono il Drago! No! No! Dany! Diglielo! Fermalo, fermalo! No, no... Non puoi farlo! Dany! Ti prego! <br/>'''Khal Drogo''': La corona per il re! {{NDR|Gli rovescia dell'oro fuso in testa, uccidendolo}}
*Non era un drago. Il fuoco non uccide un [[drago]]. ('''Daenerys''') {{NDR|dopo la morte di Viserys}}
==Episodio 7, ''Il gioco dei troni''==
[[File:Poznań Pyrkon 2015 Game of Thrones The Throne.JPG|thumb|«Al gioco del trono o si vince o si muore.» (Cersei)]]
*'''Tywin''': Perdi troppo tempo a preoccuparti di ciò che la gente pensa di te.<br>'''Jaime''': Io non mi curo di cosa pensano di me.<br>'''Tywin''': No, questo è quello che tu vuoi far credere, Jaime.<br>'''Jaime''': Guarda che è così.<br>'''Tywin''': Non ti infastidisce sentirti sussurrare alle spalle "sterminatore di re"?<br>'''Jaime''': Certo che mi infastidisce, è normale.<br>'''Tywin''': Io so solo che un leone non da mai peso alle opinioni di una capra.<br>[...]<br>'''Jaime''': Non credevo tenessi così in gran conto la vita di mio fratello.<br>'''Tywin''': È un Lannister. Sarà anche il più inadeguato dei Lannister, ma è uno di noi. E più giorni rimarrà loro prigioniero, meno il nostro nome incuterà rispetto.<br>'''Jaime''': Quindi il leone dà peso alle opinioni di una capra...<br>'''Tywin''': Questa non è un'opinione, questo è un fatto! Se un'altra Casa cattura uno dei nostri e riesce a tenerlo prigioniero impunemente, la nostra non è una Casa da temere. Tua madre è morta e un giorno la seguirò. Anche tu, e tuo fratello, e tua sorella, e tutti i suoi figli. Moriremo tutti. Andremo tutti a marcire sotto terra. È il nome della famiglia che sopravvive, l'unica cosa che resiste. Non rimane niente della tua gloria o del tuo onore. Rimane la famiglia.
*Tu puoi contare su un privilegio che a pochi è concesso: il privilegio di appartenere alla famiglia più potente dei sette regni, oltre a quello della gioventù. Che ne hai fatto di questi doni, eh? Hai servito due re come guardia personale e ti sei distinto. Uno era un folle e l'altro un beone. Il futuro della nostra famiglia verrà definito nell'arco di qualche mese. Potremmo stabilire una dinastia che durerà un migliaio di anni o andare in rovina, com'è accaduto ai Targaryen. Devi diventare l'uomo che sei stato destinato a incarnare. Non tra un anno, non domani, adesso! ('''Tywin''') {{NDR|a Jaime}}
*Per trecento anni i Targaryen si sono sposati tra fratelli per mantenersi puri. Io e Jaime siamo più che fratello e sorella, siamo gemelli. Ci apparteniamo, siamo venuti alla luce insieme. ('''Cersei''') {{NDR|a Eddard}}
*'''Eddard''': Quando il re tornerà dalla caccia gli racconterò la verità. Nel frattempo te ne sarai andata con tutti i tuoi figli. Non avrò il loro sangue sulle mie mani. Andate il più lontano possibile, con tutti gli uomini che avete. Perché ovunque andrete il furore di Robert vi sarà addosso.<br />'''Cersei''': E il mio furore, Lord Stark? Avresti dovuto salire sul trono. Jaime mi ha parlato della caduta di Approdo del Re. Lui era sul trono e tu gli rimproverasti lo spregio. Avresti dovuto salire quei gradini e sederti. Che triste errore.<br />'''Eddard''': Ne ho commessi parecchi di errori nella mia vita. Quello l'ho evitato.<br />'''Cersei''': Ma non avresti dovuto. Al gioco del trono o si vince o si muore. Non c'è una terza possibilità.
*Non riuscirai a imbrogliarli, sei stata pagata, tesoro. Sanno perfettamente quello che sei, che è solamente una farsa. Il tuo lavoro è fare in modo che lo dimentichino. E quindi ci vuole tempo. Coraggio, devi lasciarti trasportare. Continua lentamente, senza fretta. Lui ti sta conquistando, tuo malgrado. La cosa inizia a piacerti. Lui vuole crederti. Se l'è sempre spassata col suo cazzo, perchè non dovresti farlo anche tu? Sa di essere migliore di ogni altro maschio. Dentro di sè lo ha sempre saputo. Adesso finalmente ne ha la prova. Tanto navigato... che sta raggiungendo qualcosa dentro di te, che nessuno sapeva che ci fosse, travolgendo le tue resistenze. ('''Baelish''') {{NDR|alle prostitute del suo bordello}}
*'''Ros''': Perché non ti unisci a noi, mio signore?<br>'''Baelish''': Mi sto risparmiando per un'altra.<br>'''Ros''': "Ciò che non sa non può ferirla."<br>'''Baelish''': Stupido [[proverbi dalle serie televisive|detto]]. Ciò che non sappiamo, di solito, è quello che ci uccide.<br>'''Ros''': Deve essere una donna meravigliosa.<br>'''Baelish''': No, ma ha un'impeccabile linea di discendenza.<br>'''Ros''': Sei proprio innamorato di questa donna.<br>'''Baelish''': Da molti anni. Da tutta la vita, in pratica. Anche lei mi amava, ero il suo piccolo confidente, il suo giocattolo. Poteva raccontarmi qualsiasi cosa. Ricordo che mi parlava dei suoi cavalli preferiti, del castello in cui avrebbe voluto vivere e dell'uomo che avrebbe voluto sposare. Uno del Nord, con la mascella come un'incudine. Così lo sfidai a duello. Perchè non farlo? Avevo letto tutte le storie: "Il piccolo eroe riesce sempre a battere il cattivo con l'astuzia". Alla fine gli chiese perfino di risparmiarmi la vita. "E' solo un moccioso!" gli disse. "Ti prego, non fargli del male!". Così mi lasciò una cicatrice come memento e partirono insieme.<br>'''Ros''': E' ancora sposato con lei?<br>'''Baelish''': Oh, no, si fece uccidere prima del matrimonio. E lei finì insieme a suo cognato, un tipo ancora più inimitabile. So che lei lo ama, è normale. Perchè non dovrebbe farlo? Chi potrebbe reggere il confronto? Lui è un individuo... unico. Sapete che ho imparato da quel duello? Che forse non vincerò mai. Non in quel modo. Quello è il loro gioco, le loro regole. Insomma, non cercherò di combatterli... cercherò di fotterli. L'unica cosa che so è chi sono io veramente. Se ammettiamo ciò che siamo otterremo ciò che vogliamo.<br>'''Ros''': E tu cosa vuoi?<br>'''Baelish''': Oh, voglio ogni cosa, mia cara. Tutto quello che esiste.
*'''Osha''': Voi gente del sud siete così strani.<br>'''Theon''': Io non vengo dal sud.<br>'''Osha''': Vieni dal sud della Barriera. Questo fa di te uno del sud.
*'''Osha''': Volevo andare più a sud di così. Nel punto più a sud di tutto il regno, prima dell'arrivo della lunga notte.<br>'''Maestro Luwin''': Perché? Da chi stai fuggendo?<br>'''Osha''': Ci sono cose che dormono di giorno e cacciano di notte.<br>'''Maestro Luwin''': Gufi e pantere ombra...<br>'''Osha''': Non sto parlando di gufi e pantere ombra.<br>'''Maestro Luwin''': Queste cose a cui ti riferisci si sono estinte da migliaia di anni.<br>'''Osha''': Questo non è vero, vecchio. Stavano solo dormendo. E ora non dormono più.
*Colpa mia. Troppo vino. Ho mancato il bersaglio. Puzzo, vero? È il tanfo della morte. Sì, arriva anche alle mie narici. {{NDR|ride}} Però gliel'ho fatta pagare, sai Ned? Gli ho piantato il coltello in mezzo alla testa. Fatti dire se non è vero. Il banchetto funebre dovrà essere il più grande che i sette regni abbiano mai visto e voglio che tutti assaggino il bastardo che mi ha accoppato. ('''Robert''') {{NDR|spiegando l'incidente con il cinghiale}}
*La mia memoria... Re Robert Baratheon, messo a morte da un maiale! Dammi qualcosa per il dolore e lasciami morire. ('''Robert''') {{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}
*'''Daenarys''': Me vos ador. Me... me... throne.<br>'''Drogo''': Throne?<br>'''Daenarys''': Ador finaan khal nevasoe... che khaleesi.<br>'''Drogo''': Khal vos zigereo adoroon anevasoe maan. Me zigeree sajosoon disse.<ref>Nella lingua fittizia dothraki. Traduzione in inglese dai sottotitoli ufficiali:''<br />– It's not a chair. It's a... ...throne.<br />– Throne?<br />– A chair for a King to sit upon, or a Queen.<br />– A King does not need a chair to sit upon. He only needs a horse.''</ref>
*La [[pace]] si fa solo con i nemici, mio signore. Per questo diciamo "fare pace." ('''Baelish''')
*Udite le mie parole e siate testimoni del mio [[giuramenti dalle serie televisive|giuramento]]. Cala la notte e comincia la mia guardia. Non si concluderà fino alla mia morte. Io non avrò moglie, non possiederò terre, non sarò padre di figli, io non porterò corona e non cercherò gloria. Vivrò sempre al mio posto e al mio posto morirò. Io sono la spada nell'oscurità, la sentinella che difende la Barriera. Io sono lo scudo che veglia sui domini degli uomini. Io consacro la mia vita e il mio onore ai Guardiani della Notte, per questa notte e tutte quelle che ci aspettano. ('''Jon e Sam''') {{NDR|in coro, pronunciando il Giuramento dei Guardiani della Notte}}
==Episodio 8, ''La guerra alle porte''==
*La mia lingua ha mentito, i miei occhi urlavano la verità. ('''Syrio''')
*'''Syrio Forel'''{{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}: Cosa diciamo al Dio della morte? <br/>'''Arya''':... Non oggi! {{NDR|Fugge, mentre il suo maestro viene ucciso da Meryn Trant}}
*Guardare non vuol dire vedere, cara ragazzina morta. Riuscire a vedere è il vero segreto dell'arte della spada. ('''Syrio''')
*Perché nessuno si fida mai dell'eunuco? ('''Varys''')
*'''Jeor Mormont''': Lord Stark è accusato di tradimento. Avrebbe cospirato insieme ai fratelli di Re Robert per negare il trono al Principe Joffrey. {{NDR|Jon Snow si alza e si dirige turbato verso la porta}} Voglio sperare che tu non faccia qualche sciocchezza. È tuo dovere restare qui ora.<br />'''Jon''': Le mie sorelle si trovano ad Approdo del Re.<br />'''Jeor Mormont''': Sono certo che saranno trattate con riguardo.
*'''Robb''': Raduna i vessilli.<br />'''Maestro Luwin''': Tutti mio signore?<br />'''Robb''': Giurarono fedeltà a mio padre, è così?<br />'''Maestro Luwin''': È così.<br />'''Robb''': Voglio vedere se sono di parola.<br />'''Theon''': Hai paura?<br />{{NDR|Robb mostra la sua mano destra tremante}}<br />'''Robb''': Sembra di sì.<br />'''Theon''': Bene.<br />'''Robb''': E perché sarebbe un bene?<br />'''Theon''': Vuol dire che non sei stupido.
*Se devo morire, voglio farlo con la musica nel cuore. ('''Tyrion''')
*'''Tyrion''': Che cosa vuoi, Bronn? Oro? Donne? Oro e donne? Resta con me e avrai tutto, finché io sarò vivo, ma non per un minuto di più. Ma questo lo sapevi. Ed è la ragione che ti ha spinto a difendere valorosamente il mio onore.<br>'''Bronn''': Esatto. Ma non aspettarti che mi inginocchi e ti chiami "mio signore" ogni volta che vai a cacare. Non sono il tuo leccapiedi né un tuo amico. <br>'''Tyrion''': Ma io ci tengo alla tua amicizia. E alla tua abilità nell'uccidere, sopratutto.
*'''Shagga''': Quando incontrerete i vostri dei ditegli che è stato Shagga, figlio di Dolf dei Corvi di Pietra a mandarvi.<br>'''Tyrion''': Sono Tyrion, figlio di Tywin del Clan Lannister.<br>'''Shagga''': E come vorresti morire Tyrion, figlio di Tywin?<br>'''Tyrion''': Nel mio letto... a ottant'anni... con la pancia piena di vino e le labbra di una ragazza sul mio uccello?
*'''Sam''': Li hanno toccati gli estranei. Per questo sono tornati. Per questo hanno gli occhi blu. Solo il fuoco può fermarli. [...] gli estranei dormono sotto il ghiaccio per migliaia di anni e quando si svegliano...<br>'''Pyp''': Quando si svegliano, cosa?<br>'''Sam''': Spero che la Barriera sia alta abbastanza.
*Certi uomini prendono i giuramenti meno seriamente di altri. ('''Catelyn''')
*Dì a Lord Tywin che l'inverno sta arrivando per lui. Ventimila uomini del Nord vanno a sud per scoprire se davvero caca oro. ('''Robb''') {{NDR|a una spia Lannister}}
*La fede dei [[giovinezza|giovani]], quale dolce innocenza. Eppure si dice che spesso la saggezza venga dalle labbra dei bambini. ('''Varys''')
==Episodio 9, ''La confessione''==
*Quando ero ragazzo, prima che mi tagliassero le palle con un coltello arroventato, ho viaggiato per le città libere insieme a un gruppo di attori e loro mi insegnarono che ogni uomo ha un [[ruolo]] da interpretare. Lo stesso vale per la corte. Io sono il signore dei sussurri: il mio ruolo mi impone di essere scaltro, serioso e senza scrupoli. Sono un buon attore, mio signore. ('''Varys''') {{NDR|a Eddard}}
*'''Varys''': Cersei non è stupida, lei lo sa che un [[lupo]] [[Addomesticamento|addomesticato]] è più utile di un lupo morto.<br>'''Eddard''': Vuoi che serva la persona che ha ammazzato il mio re, che ha macellato i miei uomini e che ha storpiato mio figlio?!<br>'''Varys''': Voglio che tu serva il reame! Di' alla regina che confesserai di aver tradito, fa' deporre la spada a tuo figlio, e dichiara che Joffrey è il legittimo erede. Cersei ti conosce come un vero uomo d'onore. Se le assicuri la pace che le serve e le giuri di portare nella tomba il suo segreto, forse ti permetterà di prendere il nero e di passare la vita sulla Barriera con tuo fratello e con tuo figlio bastardo.<br>'''Eddard''': Credi che la mia vita sia così preziosa per me? Credi che scambierei il mio onore per qualche altro anno di... di cosa? Tu sei cresciuto con gli attori, hai appreso la loro arte con scaltrezza. Ma io sono cresciuto coi soldati, ho imparato molto tempo fa come si muore.
*Il mio cavallo... Sangue del mio sangue... No, devo continuare a cavalcare... ('''Khal Drogo''') {{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}
*'''Walder Frey''': Tu sarai Lord Frey quando avrò tirato le cuoia. Ti sembra che sia successo?<br>'''Ryger Rivers''': Padre, di prego, non...<br>'''Walder Frey''': Vieni a darmi lezioni di galanteria, bastardo? Tua madre sarebbe ancora a mungere capre se non ti avessi schizzato nel suo ventre!
*Volevo togliermi di torno figli e figlie! Non vedi come si ammucchiano?! ('''Walder Frey''')
*'''Walder Frey''': Perché sei qui?<br/>'''Catelyn Tully''': Per chiederti di aprire le tue porte, mio signore, così che mio figlio possa attraversare il Tridente e continuare il cammino.<br>'''Walder Frey''': Perché dovrei farlo?<br/>'''Catelyn Tully''': Se riuscissi a salire sulle mura potresti vedere che sotto la tua torre ha già ammassato ventimila uomini.<br>'''Walder Frey''': E saranno ventimila cadaveri ancora caldi quando Tywin Lannister arriverà qui, non cercare di farmi paura. Tuo marito è sotto la Fortezza Rossa ad ammuffire, e tuo figlio non ha i peli che tengono al caldo le palle.<br/>'''Catelyn Tully''': Tu hai giurato fedeltà a mio padre.<br/>'''Catelyn Tully''': Sì, è vero, ho detto qualche parola... ma ho anche giurato fedeltà alla corona, se non ricordo male. Adesso è Joffrey il re, e questo rende tuo figlio e tutti quegli esaltati là fuori né più né meno che ribelli. Se avessi il buon senso che gli Dei concedono a un pesce dovrei consegnarvi ai Lannister. <br/>'''Catelyn Tully''': Perché non lo fai?<br>'''Walder Frey''': Stark, Tully, Lannister, Baratheon... Dammi un motivo per cui dovrei dedicare un solo pensiero al vostro destino.
*'''Aemon''': Ti sei mai chiesto perché gli uomini dei Guardiani della Notte non prendono moglie e non generano figli?<br>'''Jon''': No.<br>'''Aemon''': Lo fanno per non amare. L'[[amore]] è la morte del [[dovere]].
*'''Aemon''': Cos'è l'[[onore]] paragonato all'amore di una donna? E cos'è il dovere paragonato allo stringere tra le braccia una nuova vita? O al sorriso di un fratello?<br>'''Jon''': Hai parlato con Sam.<br>'''Aemon''': Siamo umani e quando non c'è alcun prezzo da pagare l'onore risulta facile, invece, da un giorno all'altro, nella vita di ogni uomo, arriva un momento in cui nulla è facile. Il giorno in cui compiere una scelta.<br>'''Jon''': E per me è arrivato! È questo il messaggio?<br>'''Aemon''': Già, fa male. Eh, sì, lo so.<br>'''Jon''': Tu non sai nulla! Nessuno lo sa. Sarò pure un bastardo, ma quell'uomo è mio padre e Robb è mio fratello! <br> '''Aemon''': Gli dei furono crudeli quando misero alla prova il mio giuramento. Attesero che fossi vecchio. Che potevo fare quando i corvi recarono la notizia? La rovina della mia casa, la morte della mia famiglia. Ero impotente, cieco, fragile. Poi, seppi che era stato ucciso il figlio di mio fratello e oltre al suo povero figlio i bambini, anche quei poveri bambini!<br>'''Jon''': Chi sei tu?<br>'''Aemon''': Mio padre era Maekar, primo del suo nome. E mio fratello Aegon regnò dopo di lui quando io dovetti rifiutare il trono. Dopo mio fratello toccò a suo figlio Aerys, che tutti chiamavano il Re Folle.<br> '''Jon''': Sei Aemon Targaryen.<br>'''Aemon''': Sono un maestro della Cittadella, restato al servizio dei Guardiani della Notte del Castello Nero. Io non ti chiederò di restare o di andare via, ma di operare la scelta definitiva e conviverci fino alla fine dei tuoi giorni. Quello che ho fatto io.
*'''Tyrion''': Riesco a capire il carattere della gente.<br>'''Bronn''': Un gioco noioso, immagino.<br>'''Tyrion''': No, vi spiego come funziona. Io farò delle affermazioni sul vostro passato. Se indovino bevete voi, se sbaglio bevo io. Siate sinceri, se mentite me ne accorgerò.<br>'''Shae''': Io non voglio giocare.<br>'''Tyrion''': Bene, inizio con Bronn. Tuo padre ti picchiava.<br>'''Bronn''' {{NDR|beve}}: Ma mia madre le dava più forte!<br>'''Tyrion''': Quando hai ucciso il primo uomo avevi dodic'anni.<br>'''Bronn''': Era una donna. {{NDR|Tyrion beve}} Mi minacciava con un'ascia.<br>'''Tyrion''': Sei stato a nord della Barriera. {{NDR|Bronn beve}}<br>'''Shae''': Cosa ti ha portato lassù?<br>'''Bronn''': Lavoro.<br>'''Tyrion''': E... da giovane amasti una donna, tanti anni fa, ma la cosa andò male e decidesti di negarti l'amore. {{NDR|Bronn lo guarda}} No, questa è la mia storia! {{NDR|beve}} Tocca a te, misteriosa bellezza straniera.<br>'''Shae''': Non voglio giocare.<br>'''Tyrion''': È divertente! Guarda quanto ci stiamo divertendo! Tua madre era una troia.<br>'''Shae''': Bevi.<br>'''Tyrion''': Allora... tuo padre ha lasciato la famiglia quando era molto giovane e non è più tornato.<br>'''Shae''': Bevi.<br>'''Tyrion''': Ricorda che abbiamo fissato delle regole.<br>'''Shae''': Bevi.<br>'''Tyrion''': Volevi una vita diversa. Vieni da un certo posto e vorresti essere altrove.<br>'''Bronn''': Qui tutto il mondo dovrebbe farsi un bicchiere.<br>'''Tyrion''': Entro nello specifico. Vorresti essere altrove, ma come arrivarci? Non credo che la vita delle Sorelle del Silenzio ti si addica. E allora... che fa una ragazza di umili origini?<br>'''Shae''' {{NDR|fa finta di avvicinare il bicchiere a sé, ma poi lo porge e Tyrion}}: Bevi.<br>'''Tyrion''': Io non credo...<br>'''Shae''': Bevi. E non osare più parlare di mia madre o di mio padre o ti caverò gli occhi dalle orbite.
*Avevo sedic'anni. Udimmo gridare, ero insieme a mio fratello Jaime. Si ritrovò davanti a noi, con le vesti stracciate e due uomini alle calcagna. Jaime spaventò gli uomini e li mise in fuga, mentre io la soccorsi. Era troppo spaventata per restare sola, così mentre Jaime inseguì gli stupratori, io la accompagnai alla locanda più vicina. Si chiamava Tysha, era orfana di un carrettiere ed era affamata. Insieme divorammo tre polli e bevemmo una caraffa di vino. Sembra impossibile, ma una volta non ero solito bere vino. Dimenticai la paura che mi assaliva con le ragazze, quando mi aspettavo che ridessero di me, o distogliessero lo sguardo, o mi facessero domande sul mio bel fratello. Scordai tutto, c'era solo Tysha. E mi ritrovai nel suo letto senza neanche accorgermene. [...] Fu un attimo, io ero così imbarazzato. Ma lei fu buona. Alla fine mi bacio e... e mi cantò una canzone. La mattina dopo ero talmente innamorato da chiederle la mano. Qualche idiozia, monete d'oro, un Septon sbronzo, ed eravamo marito e moglie. Durò due settimane. Septon tornò sobrio e lo disse a mio padre. [...] Mio padre costrinse Jaime e raccontargli tutto. La ragazza era una puttana. Era stato Jaime a combinare la cosa. Urla, stupratori, tutto quanto. Aveva deciso di mandarmi a donne. E dopo che mio fratello ebbe confessato mio padre fece chiamare mia moglie e la concesse alle sue guardie. La pagò bene: un pezzo d'argento ciascuno. Quante puttane chiedono un prezzo simile? Mi portò nella caserma e mi obbligò a guardare. Alla fine lei aveva tanto di quell'argento che le monete le scivolavano tra le dita e rotolavano lungo il pavimento. ('''Tyrion''')
*'''Tyrion''': Se muoio, piangi per me.<br>'''Shae''': Sarai morto. Come lo saprai?<br>'''Tyrion''': Lo saprò.
*{{NDR|Prima della battaglia tra Lannister e Stark}}<br>'''Bronn''': Resta basso.<br>'''Tyrion''': Resto basso?!<br>'''Bronn''': Se sarai fortunato non ti noteranno.<br>'''Tyrion''': Sono nato fortunato.
*Mezzo uomo! ('''Esercito dei Lannister''') {{NDR|in coro, in onore di Tyrion, prima della battaglia tra Lannister e Stark}}
*'''Robb''': Oggi ho abbandonato alla morte duemila soldati.<br>'''Theon''': I bardi scriveranno canti sul loro sacrificio.<br>'''Robb''': Sì, ma loro non li ascolteranno.
*Una vittoria non ci rende dei conquistatori. Abbiamo liberato mio padre? Abbiamo salvato le mie sorelle dalla regina? Abbiamo liberato il Nord da coloro che ci vogliono in ginocchio? Questa guerra è lontana dalla sua fine. ('''Robb''') {{NDR|al suo esercito}}
*'''Eddard''': Sono Eddard Stark, Lord di Grande Inverno e Primo Cavaliere del Re. Sono qui davanti a voi per confessare il mio tradimento di fronte agli dei e agli uomini. Ho tradito la fede del mio re e la fiducia del mio amico Robert. Avevo giurato di proteggere i suoi figli, ma prima che il suo sangue si raffreddasse ho cercato di uccidere suo figlio... e salire sul trono io stesso. {{NDR|la folla inizia ad inveire contro Eddard, che viene anche colpito da un sasso}} Che il Sommo Septon e Baelor il Benedetto mi siano testimoni di ciò che dico. Joffrey Baratheon è l'unico vero erede al Trono di Spade. E per grazia di tutti gli dei, Lord dei Sette Regni e Protettore del Reame.<br>'''Pycelle''': I nostri peccati li paghiamo con la sofferenza. Quest'uomo ha confessato i suoi crimini al cospetto degli dei e degli uomini. Gli dei sono sempre giusti, ma Baelor il Benedetto ci ha insegnato che gli dei sanno anche essere misericordiosi. {{NDR|a Joffrey}} E quindi che ne sarà di questo traditore, vostra grazia?<br>'''Joffrey''': Mia madre vuole che lo lasci andare coi Guardiani della Notte. Privato di titoli e poteri, servirebbe il reame in esilio permanente. E la mia Lady Sansa implora clemenza per suo padre. Hanno il cuore fragile come tutte le donne. Fino a quando io sarò re, il tradimento non resterà mai impunito. Ser Ilyn, portami la sua testa!<br>{{NDR|La folla riprende ad urlare. Cersei e Sansa cercano di far cambiare idea a Joffrey senza risultati. Arya cerca di raggiungere suo padre, ma viene fermata dal Guardiano della Notte Yoren}}<br>[...]<br>'''Yoren''': Non guardare!<br>'''Arya''': Ci penso io! Lasciami andare!<br>'''Yoren''': Tieni la bocca chiusa! Guardami! Guardami!<br>{{NDR|Ser Ilyn Payne sfodera Ghiaccio, la spada per le esecuzioni di Eddard}}<br>'''Eddard''' {{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}: In nome dei Sette Dèi.<br>{{NDR|Ser Ilyn decapita Eddard}}
==Episodio 10, ''Fuoco e sangue''==
*'''Robb''' {{NDR|piangendo}}: Li ucciderò tutti. Ognuno di loro. Li ucciderò tutti.<br />'''Catelyn''': Figlio mio. Hanno le tue sorelle. Prima di tutto le libereremo. E dopo li uccideremo tutti.
*''Le zanne del cinghial eran minaccia | del nostro amato re. | E la bestia era così grassa, | almeno quanto il re. | Ma impavido gridò "Vieni avanti, | la testa tua io avrò. | La sete tua di sangue è inezia | se guardi il mio leon". | Re Robert perse la sua sfida, | fallì la sua partita. | Il leone le palle gli strappò | e poi restò il cinghial.'' ('''Marillion''') {{NDR|[[canzoni dalle serie televisive|cantando]] la canzone dissacrante nei confronti di Robert}}
*Metterò un figlio dentro di te non appena sanguinerai. ('''Joffrey''') {{NDR|a Sansa}}
*'''Joffrey''': Radunerò l'esercito, ucciderò tuo fratello traditore e poi ti regalerò la sua testa mozzata!<br>'''Sansa''': O mio fratello mi darà la tua.<br>'''Joffrey''': Mia madre dice che un re non colpisce una donna. Ser Meryn. {{NDR|Ser Meryn Trant colpisce Sansa al posto di Joffrey}}
*'''Greatjon Umber''': Miei signori, ecco qual è la mia opinione su questi due re! {{NDR|sputa col plauso dei presenti}} Renly Baratheon non significa nulla per me e così anche Stannis. Perché dovrebbero governare su di me e sulla mia gente sui loro troni fioriti nel Sud. Cosa ne sanno loro della Barriera o della Foresta del Lupo? Perfino i loro Dèi sono sbagliati! Perché non tornare a governarci da soli? Noi ci inchinammo alla dinastia del drago. I draghi sono tutti morti. Là siede l'unico re di fronte al quale io intendo inginocchiarmi. Il Re del Nord! {{NDR|si inginocchia di fronte a Robb}}<br>'''Rickard Karstark''': Acconsento alla pace a questi termini. Che si tengano il loro castello rosso e la loro seggiola di ferro! {{NDR|si inginocchia anche lui}} Il Re del Nord!<br>'''Theon''' {{NDR|si inginocchia}}: Sono tuo fratello, ora e per sempre.<br>'''Robb''': Ora e per sempre.<br>'''Theon''': La mia spada è tua, nel trionfo e nella disfatta, da oggi fino all'ultimo giorno.<br>'''Greatjon Umber''': Il Re del Nord!<br>'''Tutti''' {{NDR|in coro}}: Il Re del Nord! {{NDR|si inginocchiano tutti}}
*Hai un aspetto magnifico stasera, Lady Stark. La vedovanza ti dona. ('''Jaime''') {{NDR|a Catelyn}}
*'''Jaime''': Sei più forte di quanto appari.<br>'''Catelyn''': Tu non hai paura della [[morte]], è questo che vorresti far credere a tutti.<br>'''Jaime''': È davvero così. Arriva per tutti prima o poi, perché temerla?<br>'''Catelyn''': Perché tu finirai nel più profondo dei Sette Inferi se gli Dèi sono giusti!<br>'''Jaime''': E chi sono questi Dèi? Gli alberi a cui tuo marito rivolgeva le sue preghiere? Dov'erano gli alberi mentre gli tagliavano la testa? Se i tuoi Dèi esistono e sono giusti, perché il mondo è così pieno di ingiustizie?<ref>{{Cfr}} [[:w:it:Problema del male|Problema del male]].</ref><br>'''Catelyn''': Per colpa di uomini come te.<br>'''Jaime''': Nessun uomo è come me. Ci sono solo io.
*'''Tywin''': Ti consideravo un fenomeno da baraccone. Forse è stato uno sbaglio.<br>'''Tyrion''': Mezzo sbaglio.
*'''Daenerys''': Cosa dicono le donne?<br>'''Jorah Mormont''': Dicono che il bambino fosse...<br>'''Mirri Maz Duur''': ...mostruoso, deforme. L'ho estratto io stessa. La pelle di rettile, a scaglie, cieco, le mani simili a quelle di pipistrello, da ossa si staccavano brandelli di pelle, all'interno era pieno di vermi. Ti avevo avvertita, solo morte può ripagare vita. Sapevi qual era prezzo.
*'''Mirri Maz Duur''': È vivo. Hai chiesto vita, hai pagato per sua vita.<br>'''Daenerys''': Questa non è vita. Quando potrà tornare com'era.<br>'''Mirri Maz Duur''': Quando sole sorgerà ad ovest e calerà a est, quando mari si prosciugheranno e vento farà volare montagne come foglie.
*'''Daenerys''': Ho preso le tue difese, io ti ho salvata!<br>'''Mirri Maz Duur''': Salvata? Tre guerrieri avevano già abusato di me prima che tu mi "salvassi". Ho visto mio tempio bruciare, dove avevo guarito tante donne e uomini, un'infinità. In strada c'erano mucchi di teste: quella di fornaio che mi faceva pane, quella di bambino che avevo guarito da febbre tre lune addietro. Quindi, dimmi precisamente, che cosa tu hai salvato?<br>'''Daenerys''': La tua vita.<br>'''Mirri Maz Duur''': Dà un'occhiata a tuo Khal, guarda cosa vale davvero vita quando resto non c'è più.
*Mio padre è probabilmente l'uomo più potente del regno, di certo il più ricco. Hai in tasca tutti i sette regni. Chiunque, in ogni luogo, fa sempre soltanto ciò che mio padre ordina di fare. È sempre stato uno stronzo. ('''Tyrion''') {{NDR|parlando di Tywin}}
*Ricordi la nostra prima cavalcata, mio sole e stelle? Se sei ancora qui, se non te ne sei ancora andato, dimostramelo. Tu sei un guerriero. Lo sei sempre stato. E adesso ho bisogno che tu combatta. So che sei molto lontano, ma torna da me, mio sole e stelle.
:''Hash yer vineseri dothrakh ataki kishi, zhey shekh ma shieraki anni? Hash yer laz chari anna; hash yer ray vos o, attihas anna. Yer lajak. Yer ayyeyoon lajakoon. Anha zigerek yeroon lajat ajjin. Affin shekh yola she jimma ma drivoe she titha... Arrek yer ajadi save, shekh ma shieraki anni.''<ref>Nella lingua fittizia dothraki. Traduzione in inglese dai sottotitoli ufficiali: «''Do you remember our first ride, my sun and stars? If you are still in there, if you haven't gone away, show me. You're a fighter. You've always been a fighter. I need you to fight now.''»</ref>
*Quando il sole sorgerà ad ovest e calerà ad est tu tornerai da me, mio sole e stelle. ('''Daenerys''') {{NDR|a Drogo, piangendo, dandogli un bacio prima di soffocarlo con un cuscino}}
*Re? Ti dirò tutto quello che c'è da sapere a proposito dei re. La cosa davvero interessante riguardo ai re... Negli ultimi sessantasette anni ho conosciuto bene più re di qualsiasi altro individuo. E sono uomini complicati. Eh, ma so come servirli al meglio. Già... E continuo a farlo bene. Aerys Targaryen... Tra tutte le migliaia e migliaia di malanni che gli Dèi ci inviano la [[pazzia]] è il peggiore. Era un brav'uomo, così affascinante. Vederlo dissolversi di fronte ai miei occhi, consumato da sogni di... di fuoco e sangue... Oh... Robert Baratheon era un bestione di tutt'altra specie, un uomo potente, un guerriero. Ma, ahimè, conquistare un regno e saperlo governare sono due cose molto diverse. Dicono che se un uomo vive con la visiera dell'[[elmo]] calata giù, non possa vedere i suoi nemici ai due fianchi. E adesso servo suo figlio, Re Joffrey, che gli Dèi benedicano il suo regno. È un giovane capace, grande mente militare. È severo e il rigore con cui difende il regno non è segno di debolezza. È presto per capire che tipo di re sarà. Comunque intravedo grandi imprese all'orizzonte per il nostro nuovo re. Grandi imprese. ('''Pycelle''')
*'''Varys''': Quando ti immagini seduto là sopra come ti vedi? La corona ti si addice? Tutti Lord e le Lady sorridono si inchinano a te dopo che ti hanno deriso per anni?<br>'''Baelish''': Sarà dura per loro sorridere e inchinarsi senza la testa.<br>'''Varys''': Uomo ambizioso senza principi morali. Non scommetterei contro di te.<br>'''Baelish''': Tu cosa faresti, amico mio, se stessi seduto là sopra?<br>'''Varys''': Sono uno dei pochi uomini di questa città che non aspira a divenire re.<br>'''Baelish''': Sei uno dei pochi uomini della città che non è un uomo.<br>'''Varys''': Oh, puoi fare di meglio...<br>'''Baelish''': Quando ti castrarono presero anche il membro oltre ai testicoli? Sono curioso.<br>'''Varys''': Davvero? Passi molto tempo a fantasticare su cosa c'è tra le mie gambe?<br>'''Baelish''': Io immagino una fessura, come le donne. Ho ragione?<br>'''Varys''': Mi lusinga essere nei pensieri di qualcuno.<br>'''Baelish''': Dev'essere strano per te, persino dopo tanti anni. Un uomo proveniente da altre terre, disprezzato da molti, temuto da tutti.<br>'''Varys''': Sono temuto? Ah, buono a sapersi. Tu passi notti insonni temendo la mia fessura?<br>'''Baelish''': Ma tu vai avanti a bisbigliare nell'orecchio di un re e di quello successivo. Ti ammiro.<br>'''Varys''': E io ammiro te, Lord Baelish. Il frutto di una casa minore con la capacità di farsi amici uomini potenti, e anche donne.<br>'''Baelish''': Capacità che torna utile, giusto?<br>'''Varys''': Dunque, eccoci qua. Con la nostra reciproca ammirazione e rispetto.<br>'''Baelish''': Recitando il nostro ruolo.<br>'''Varys''': A servizio di un nuovo re.<br>'''Baelish''': Che regna a lungo.
*'''Jeor Mormont''': Se tagliassimo la testa per una cavalcata di notte la guardia la farebbero i morti. Non sei andato a puttane a Città della Talpa. L'onore ti ha fatto andare, l'onore ti ha riportato.<br>'''Jon''': Mi hanno riportato i miei amici.<br>'''Jeor Mormont''': Non ho detto che è stato il tuo onore.
*[...] te lo chiedo una volta sola, Lord Snow: sei un confratello dei Guardiani della Notte o un ragazzo bastardo che vuole giocare alla guerra? ('''Jeor Mormont''')
*'''Jorah Mormont''': Non gli serviranno le uova di drago nell'aldilà. Vendile. Puoi tornare nelle città libere e vivere nell'agio per il resto dei tuoi giorni.<br />'''Daenerys''': Non mi sono state donate per essere vendute.<br />'''Jorah Mormont''': Khaleesi, mia regina. Io ho giurato di servirti e obbedirti e anche di morire per te, ma non farlo, Khaleesi. Conosco le tue intenzioni, non farlo.<br />'''Daenerys''': Non posso. Tu non capisci Ser.<br />'''Jorah Mormont''': Non chiedermi di restare fermo a guardare mentre ti getti nella pira. Non ti guarderò bruciare.<br />'''Daenerys''': È di questo che hai paura? {{NDR|Daenerys dà un bacio sulla guancia a Ser Jorah e poi si rivolge al suo Khalasar}} Voi siete il mio Khalasar. Io qui vedo volti di schiavi. Vi libero. Toglietevi le catene, andatevene se volete, nessuno vi fermerà. Ma se rimarrete, rimarrete come fratelli e sorelle, come mariti e mogli. {{NDR|alcuni schiavi se ne vanno, la strega Mirri Maz Duur sorride}} Ser Jorah, lega quella donna alla pira. Hai giurato di obbedirmi! {{NDR|Mirri Maz Duur viene portata alla pira}} Io sono Daenerys "Nata dalla Tempesta", della Casa Targaryen, dell'antico sangue di Valyria e vi dico che sono io la figlia del Drago. Vi do la mia parola che coloro che vi faranno del male moriranno tra urla di tormento.<br />'''Mirri Maz Duur'''{{NDR|[[ultime parole da Il Trono di Spade|ultime parole]]}}: Non mi sentirai urlare!<br />'''Daenerys''': Sì, invece. Ma non sono le tue urla che voglio, solo la tua vita. {{NDR|Daenerys dà fuoco alla pira e vi entra circondata dalle fiamme, mentre Mirri Maz Duur inizia a cantare per poi urlare di dolore. Il Khalasar si inchina}}<br />{{NDR|La mattina dopo, Ser Jorah trova in mezzo alle ceneri della pira Daenerys illesa e tre cuccioli di drago}}<br />'''Jorah Mormont''' {{NDR|inchinandosi}}: Sangue del mio sangue.<br />{{NDR|Daenerys si alza in piedi accompagnata dal verso stridulo dei draghi}}
==Note==
<references />
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Citazioni sui '''procuratori sportivi'''.
*È un mondo che mi ha sempre attratto. Dopo aver girato per tutta la carriera non mi andava di allenare, ero stanco di peregrinare: volevo stabilirmi in una città con la mia famiglia e non muovermi più. È stata la mia fortuna, mi affacciai a fine anni '80 quando questo lavoro cominciò a prender piede. [...] Credo di essere stato migliore da agente che non da calciatore. ([[Oscar Damiani]])
*Gli agenti molte volte fanno le fortune dei calciatori, altre fanno danni. Con le parole o con le strategie. ([[Michele Criscitiello]])
*I procuratori, gli agenti? Troppo influenti. Molti club gli hanno consegnato potere. La parte più importante del calcio sono i calciatori, non i procuratori e nemmeno noi allenatori. ([[Carlo Ancelotti]])
*Mi sono reso conto che non era il ruolo per me [...] L'ho fatto per quattro anni, ma non mi piaceva stare lontano dalla mia famiglia. Io ammiro molto i procuratori, perché fare bene quel lavoro significa essere sempre in viaggio, stare più fuori che dentro... Un'altra cosa che non mi è mai piaciuta è discutere per i [[soldi]], e quando fai il procuratore la cosa di cui più parli di più sono proprio i soldi. Si parla poco della qualità del giocatore e tanto di quello che può costare. ([[Paolo Montero]])
*Non sempre fanno il bene del proprio assistito. Gestiscono purtroppo in toto un ragazzo che invece dovrebbe prendere coscienza. Non bisogna parlare tramite il proprio agente. ([[Paolo Maldini]])
*– Ricordai perfino le parole del più grande procuratore sportivo, il mio mentore, il grande e compianto Dicky Fox che diceva: <br/> – Il segreto di questo mestiere sono i rapporti, i rapporti personali. (''[[Jerry Maguire]]'')
==Altri progetti==
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[[Categoria:Professioni dello sport]]
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Collegio elettorale degli Stati Uniti d'America
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Mariomassone
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[[File:Electoral_map_2004-2008.svg|thumb|Mappa elettorale statunitense 2004-2008]]
Citazioni sul '''collegio elettorale degli Stati Uniti d'America'''.
*Il collegio elettorale è un disastro per la democrazia. ([[Donald Trump]])
*Il collegio elettorale in realtà è geniale perché mette in gioco ognuno degli stati, inclusi quelli più piccoli. La campagna elettorale così è molto diversa! ([[Donald Trump]])
*Se il collegio elettorale finì per diventare un organo puramente formale, senza alcun potere, e, più recentemente, un meccanismo che in alcuni Stati conferisce a piccoli gruppi di elettori un'influenza sproporzionata, esso fu concepito in origine come qualcosa di ben diverso: avrebbe dovuto essere una sorta di comitato di revisione, un gruppo d'élite di legislatori e possidenti incaricato di scegliere il presidente rifiutando se necessario, per evitare gli «eccessi della democrazia», la scelta del popolo. ([[Anne Applebaum]])
*Una democrazia occidentale non può eleggere chi la rappresenta in questo modo, né può trascinare per giorni e giorni i risultati nazionali. Questo tipo di comportamento è associato con nazioni arretrate, democrazie allo stremo, mal funzionanti. Una nazione ancora considerata guida per l’occidente non può non avere un processo di transizione a prova di bomba, dove i candidati si comportano onorevolmente. Le frodi elettorali appartengono agli stati falliti, alle dittature mascherate da democrazie. Eppure è questo che sta succedendo negli Stati Uniti. ([[Loretta Napoleoni]])
==Voci correlate==
*[[Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America]]
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[[File:Pascal_Dagnan-Bouveret_-_Hamlet_and_the_Gravediggers.jpg|thumb|upright=1.2|''Amleto e i becchini'' (P. Dagnan-Bouveret, 1883)]]
Citazioni sul '''necroforo''', anche detto '''becchino''', '''beccaio''' o '''beccamorto'''.
*Anche il becchino non può avere lo sguardo fisso solo sul passato. ([[Stanisław Jerzy Lec]])
*C'è solo una persona in questa città che fa qualche cosa di utile: è il beccamorti. La ripulisce. (''[[Peccato (film)|Peccato]]'')
*Fammi da becchino, raccogli i miei resti! (''[[La diva]]'')
*Il Becchino è in città.<br>Il Becchino assomiglia a te, il Becchino assomiglia a me. Cammina lungo le strade fredde e tristi proprio come camminerebbe chiunque altro, le spalle strette a difendersi dall'aria umida di dicembre.<br>Non è alto e non è basso, non è grasso e non è magro. Le sue dita, nei guanti scuri, potrebbe essere grassocce, ma potrebbero anche non esserlo. I suoi piedi sembrano grandi, ma forse è soltanto la misura delle scarpe. ([[Jeffery Deaver]])
*Per i becchini non esiste stagione morta. ([[Stanisław Jerzy Lec]])
*– Ventotto dollari l'ora, è all'aria aperta e incontri un sacco di gente interessante.<br>– Oh, che lavoro è?<br>– Becchino. (''[[I Simpson (terza stagione)|I Simpson]]'')
==Voci correlate==
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*[[Cimitero]]
*[[Epitaffio]]
*[[Morte]]
*[[Oltretomba]]
*[[Pompa funebre]]
*[[Tomba]]
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==Altri progetti==
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[[Categoria:Morte]]
[[Categoria:Professioni nei servizi]]
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Emilio Cigoli
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Spinoziano
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/* Film */
wikitext
text/x-wiki
[[Immagine:Emilio Cigoli 1950.png|miniatura|Emilio Cigoli nel film ''[[Domenica d'agosto]]'' (1950)]]
'''Emilio Cigoli''' (1909 – 1980), attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.
==Citazioni su Emilio Cigoli==
*È stato il grande Emilio Cigoli ad introdurmi in questo mondo. Erano i primi anni '80 e recitavo in una serie poliziesca in cui lui era direttore del doppiaggio. Finito di girare mi chiamò e mi propose di doppiare una parte, tra l'altro molto difficile. Io ero un po' intimorito. Lui mi disse: "Non si preoccupi. Le spiegherò tutto io". E così fu. È stato un maestro straordinario oltre ad essere un vero grande signore. ([[Luca Biagini]])
*Io ho incominciato a lavorare anche con Cigoli e ovviamente io non ho la voce: in basso, chiudi, fonda, profonda. Perché lui voleva sempre le voci molte basse, tutte impostate in basso. Anche dei bambini. ([[Lorenza Biella]])
*Un giorno mio padre mi disse che mi aveva cercato un «certo Emilio Cigoli», il più grande doppiatore italiano. Doppiava le più famose star di Hollywood: tanto per capirci, era la voce di [[John Wayne]]. Lo chiamai da una cabina telefonica. Ricordo che ero a Ostia per uno spettacolo nelle scuole e alla telefonata assisté Annabella Cerliani, incuriosita come me: «Che vorrà Cigoli?». Quando lui rispose, sentii John Wayne con la sua voce calda, profonda e suadente. Stavo per rispondergli: «Ciao, John. Dove l'hai messo il cavallo?», ma mi trattenni. Non riuscivo a nascondere l'emozione. Intanto, dietro il vetro, Annabella doveva aver notato il mio disagio e cominciò a ridacchiare. Mi feci coraggio e cominciai a parlare con un tono di voce ancora più grave di quello di Cigoli. «Buongiorno signor Cigoli, desideravo proprio parlarle.» Lui si sentì sfidato, quindi abbassò ulteriormente il suo tono: «Mi dica, prego». Io, allora, scesi ancora di un'ottava e lui fece lo stesso. La telefonata finì praticamente a rutti.<br>Il lavoro, però, lo ottenni e cominciai a collaborare stabilmente con quel «certo Emilio Cigoli». ([[Gigi Proietti]])
*Era un vero signore, sempre molto professionale e impeccabile. Grazie a lui il lavoro di doppiatore divenne per me, a più riprese, un'ancora di salvezza. ([[Gigi Proietti]])
==Filmografia==
===Attore===
{{div col}}
*''[[Amo te sola]]'' (1935)
*''[[Centomila dollari]]'' (1940)
*''[[Giarabub (film)|Giarabub]]'' (1942)
*''[[Noi vivi]]'' (1942)
*''[[Addio Kira!]]'' (1942)
*''[[Domenica d'agosto]]'' (1950)
*''[[Pietà per chi cade]]'' (1954)
*''[[L'angelo bianco (film 1955)|L'angelo bianco]]'' (1955)
*''[[Lettere di una novizia]]'' (1960)
{{div col end}}
===Doppiatore===
====Film====
{{div col|strette}}
*''[[M - Il mostro di Düsseldorf]]'' (1931)
*''[[È arrivata la felicità (film)|È arrivata la felicità]]'' (1936)
*''[[I diavoli volanti]]'' (1939)
*''[[Il grande amore (film 1939)|Il grande amore]]'' (1939)
*''[[La grande pioggia]]'' (1939)
*''[[Ombre rosse]]'' (1939)
*''[[Via col vento]]'' (1939)
*''[[Furore (film)|Furore]]'' (1940)
*''[[Il grande dittatore]]'' (1940)
*''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca, la prima moglie]]'' (1940)
*''[[Com'era verde la mia valle]]'' (1941)
*''[[Il sospetto (film 1941)|Il sospetto]]'' (1941)
*''[[Quarto potere]]'' (1941)
*''[[Io la difendo]]'' (1942)
*''[[La chiave di vetro (film)|La chiave di vetro]]'' (1942)
*''[[Perdutamente tua]]'' (1942)
*''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]'' (1943)
*''[[Calafuria (film)|Calafuria]]'' (1943)
*''[[L'ombra del dubbio (film 1943)|L'ombra del dubbio]]'' (1943)
*''[[La porta proibita]]'' (1943)
*''[[Al tuo ritorno]]'' (1944)
*''[[Le chiavi del paradiso]]'' (1944)
*''[[Prigionieri dell'oceano]]'' (1944)
*''[[Io ti salverò]]'' (1945)
*''[[Le campane di Santa Maria]]'' (1945)
*''[[Settimo velo]]'' (1945)
*''[[Duello al sole]]'' (1946)
*''[[Gilda (film)|Gilda]]'' (1946)
*''[[Il filo del rasoio (film 1946)|Il filo del rasoio]]'' (1946)
*''[[Lo straniero (film 1946)|Lo straniero]]'' (1946)
*''[[Sciuscià (film)|Sciuscià]]'' (1946)
*''[[Dietro la porta chiusa]]'' (1947)
*''[[Forza bruta (film 1947)|Forza bruta]]'' (1947)
*''[[Il bacio della morte (film 1947)|Il bacio della morte]]'' (1947)
*''[[Il caso Paradine]]'' (1947)
*''[[La croce di fuoco]]'' (1947)
*''[[Notorious - L'amante perduta]]'' (1947)
*''[[Odio implacabile]]'' (1947)
*''[[Amanti senza amore]]'' (1948)
*''[[Atto di violenza]]'' (1948)
*''[[Chiamate Nord 777]]'' (1948)
*''[[Erano tutti miei figli]]'' (1948)
*''[[Il cavaliere misterioso]]'' (1948)
*''[[Il ritratto di Jennie]]'' (1948)
*''[[Schiavo della furia]]'' (1948)
*''[[Catene (film 1949)|Catene]]'' (1949)
*''[[Il grande peccatore]]'' (1949)
*''[[Il peccato di Lady Considine]]'' (1949)
*''[[Il segreto di una donna]]'' (1949)
*''[[Il terzo uomo]]'' (1949)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Sansone e Dalila (film 1949)|Sansone e Dalila]]'' (1949)
*''[[Sgomento (film)|Sgomento]]'' (1949)
*''[[Rio Bravo]]'' (1950)
*''[[Sui marciapiedi]]'' (1950)
*''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'' (1950)
*''[[Viale del tramonto]]'' (1950)
*''[[Anna (film 1951)|Anna]]'' (1951)
*''[[Davide e Betsabea]]'' (1951)
*''[[La cosa da un altro mondo]]'' (1951)
*''[[La gang]]'' (1951)
*''[[Neve rossa (film)|Neve rossa]]'' (1951)
*''[[Ultimatum alla Terra]]'' (1951)
*''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]'' (1951)
*''[[Gli innocenti pagano]]'' (1952)
*''[[Gli uomini non guardano il cielo]]'' (1952)
*''[[I sette peccati capitali (film 1952)|I sette peccati capitali]]'' (1952)
*''[[La città del piacere]]'' (1952)
*''[[La regina di Saba]]'' (1952)
*''[[Mezzogiorno di fuoco]]'' (1952)
*''[[Operazione Cicero]]'' (1952)
*''[[So che mi ucciderai]]'' (1952)
*''[[Da qui all'eternità]]'' (1953)
*''[[Gardenia blu]]'' (1953)
*''[[Gli uomini preferiscono le bionde (film 1953)|Gli uomini preferiscono le bionde]]'' (1953)
*''[[Il grande caldo]]'' (1953)
*''[[Io confesso]]'' (1953)
*''[[La tunica]]'' (1953)
*''[[Salomè (film 1953)|Salomè]]'' (1953)
*''[[Vacanze romane]]'' (1953)
*''[[20.000 leghe sotto i mari (film 1954)|20.000 leghe sotto i mari]]'' (1954)
*''[[Attila (film 1954)|Attila]]'' (1954)
*''[[Fronte del porto]]'' (1954)
*''[[Fuoco verde]]'' (1954)
*''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'' (1954)
*''[[I sette samurai]]'' (1954)
*''[[Il figlio dell'uomo]]'' (1954)
*''[[Johnny Guitar]]'' (1954)
*''[[L'uomo e il diavolo]]'' (1954)
*''[[La contessa scalza]]'' (1954)
*''[[Sabrina (film 1954)|Sabrina]]'' (1954)
*''[[Teodora (film 1954)|Teodora]]'' (1954)
*''[[Ulisse (film)|Ulisse]]'' (1954)
*''[[Vera Cruz]]'' (1954)
*''[[L'amore è una cosa meravigliosa]]'' (1955)
*''[[La polizia bussa alla porta]]'' (1955)
*''[[Marcellino pane e vino]]'' (1955)
*''[[Non siamo angeli (film 1955)|Non siamo angeli]]'' (1955)
*''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]'' (1956)
*''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'' (1956)
*''[[La risaia]]'' (1956)
*''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|L'invasione degli ultracorpi]]'' (1956)
*''[[A 30 milioni di km. dalla Terra]]'' (1957)
*''[[Il ponte sul fiume Kwai]]'' (1957)
*''[[Il settimo sigillo]]'' (1957)
*''[[L'anima e la carne]]'' (1957)
*''[[La parola ai giurati (film 1957)|La parola ai giurati]]'' (1957)
*''[[I vampiri dello spazio (film)|I vampiri dello spazio]]'' (1957)
*''[[I giovani leoni]]'' (1958)
*''[[Il piccolo campo]]'' (1958)
*''[[L'infernale Quinlan]]'' (1958)
*''[[La locanda della sesta felicità]]'' (1958)
*''[[Resurrezione (film 1958)|Resurrezione]]'' (1958)
*''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' (1959)
*''[[Erode il Grande (film)|Erode il Grande]]'' (1959)
*''[[Il grande pescatore]]'' (1959)
*''[[Il mostro che uccide]]'' (1959)
*''[[L'ultima spiaggia (film 1959)|L'ultima spiaggia]]'' (1959)
*''[[Salomone e la regina di Saba]]'' (1959)
*''[[Strategia di una rapina]]'' (1959)
*''[[Un dollaro d'onore]]'' (1959)
*''[[David e Golia]]'' (1960)
*''[[Ester e il re]]'' (1960)
*''[[Giuseppe venduto dai fratelli]]'' (1960)
*''[[I magnifici sette]]'' (1960)
*''[[Il figlio di Giuda]]'' (1960)
*''[[Il segreto di Pollyanna]]'' (1960)
*''[[L'appartamento]]'' (1960)
*''[[La storia di Ruth]]'' (1960)
*''[[Psyco]]'' (1960)
*''[[Spartacus]]'' (1960)
*''[[Angeli con la pistola]]'' (1961)
*''[[Barabba (film)|Barabba]]'' (1961)
*''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]'' (1961)
*''[[Il diavolo alle 4]]'' (1961)
*''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'' (1961)
*''[[Vincitori e vinti]]'' (1961)
*''[[Il buio oltre la siepe]]'' (1962)
*''[[Il giorno più lungo]]'' (1962)
*''[[Il promontorio della paura]]'' (1962)
*''[[L'uomo che uccise Liberty Valance]]'' (1962)
*''[[L'uomo di Alcatraz]]'' (1962)
*''[[Ponzio Pilato (film)|Ponzio Pilato]]'' (1962)
*''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'' (1962)
*''[[Gli Argonauti]]'' (1963)
*''[[Il vecchio testamento]]'' (1963)
*''[[Sciarada (film)|Sciarada]]'' (1963)
*''[[Danza macabra (film 1964)|Danza macabra]]'' (1964)
*''[[I lunghi capelli della morte]]'' (1964)
*''[[Insieme a Parigi]]'' (1964)
*''[[L'ultimo uomo della Terra]]'' (1964)
*''[[I 4 figli di Katie Elder]]'' (1965)
*''[[La battaglia dei giganti]]'' (1965)
*''[[La più grande storia mai raccontata]]'' (1965)
*''[[La spia che venne dal freddo (film)|La spia che venne dal freddo]]'' (1965)
*''[[Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio)|Le meravigliose avventure di Marco Polo]]'' (1965)
*''[[Per qualche dollaro in più]]'' (1965)
*''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' (1966)
*''[[Gangster Story]]'' (1967)
*''[[I giorni dell'ira]]'' (1967)
*''[[La notte dei morti viventi]]'' (1968)
*''[[Il mucchio selvaggio (film)|Il mucchio selvaggio]]'' (1969)
*''[[Topaz]]'' (1969)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Una messa per Dracula]]'' (1970)
*''[[1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra]]'' (1971)
*''[[1972: Dracula colpisce ancora!]]'' (1972)
*''[[Horror Express]]'' (1972)
*''[[Una ragione per vivere e una per morire]]'' (1972)
*''[[I satanici riti di Dracula]]'' (1973)
{{div col end}}
====Film d'animazione====
*''[[I tre caballeros]]'' (1944)
*''[[La bella addormentata nel bosco]]'' (1959)
*''[[La carica dei cento e uno]]'' (1961)
*''[[La spada nella roccia]]'' (1963)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Cigoli, Emilio}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Lydia Simoneschi
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Spinoziano
2297
/* Film */
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text/x-wiki
'''Lydia Simoneschi''' (1908 – 1981), attrice, doppiatrice e direttrice di doppiaggio italiano.
==Citazioni su Lydia Simoneschi==
*Con la Simoneschi ho fatto tanti film ed era bravissima, bravissima e io cercavo di imparare da lei. ([[Sergio Graziani]])
*Della Simoneschi è stato detto tutto, sempre toppo poco rispetto a quanto merita, però è stato detto tutto della sua infinita capacità di sviluppare personaggi e attrici anche diversissime tra di loro. Ecco forse in questo senso possono un pochino paragonarmi a lei. Questo, questo mi fa piacere. Un aspetto che mi fa piacere. E quindi in grado di affrontare attrici come [[Vivien Leigh]] di Rossella di ''[[Via col vento]]'' a centomila diverse anche in caratteri che lei copriva perfettamente. ([[Rita Savagnone]])
*I doppiaggi dei cartoni animati fatti dalla Simoneschi, che sono un'infinità e sono uno più bello dell'altro. Sono lezioni di pura recitazione. Ne citerò in ordine sparso, perché non me li ricordo neanche tutti. I doppiaggi dei primi [[Walt Disney Animation Studios|film]] di [[Walt Disney]] erano dei capolavori dal punto di vista tecnico, dal punto di vista artistico. I dialoghi venivano composti, creati da [[Roberto De Leonardis|De Leonardis]] che era un grande dialoghista. Le canzoni venivano rese in italiano da bravissimi cantanti, ma molte volte quando l'attore era in grado di cantare, come la Simoneschi, erano loro stessi. E allora noi abbiamo quel gioiello per esempio, dico il primo che mi viene in mente, in [[Cenerentola]]: lei è la Fatina Smemorina. Quella era Lydia Simoneschi. Il famoso ''Bidibi Bodibi Bu'', compresa la canzone era lei che cantava ed era meravigliosa. ''Bidibi Bodibi Bu'' lei era eccezionale. Altra cosa eccezionale, parecchi anni dopo, era Maga Magò. Maga Magò nella ''[[La spada nella roccia|Spada nella roccia]]'' sarebbe da mettere su carta da musica e da studiare per l'infinità di toni e tonalità, che c'erano peraltro nell'originale, che lei è stata capace di riprodurre. Andando dalle note acutissime a quelle scurissime, quasi da basso, con una versatilità con un'inventiva. Un pezzo eccezionale. ([[Rita Savagnone]])
*Lidia Simoneschi non ha un'attività cinematografica degna di particolare attenzione, limitata a ruoli modesti in film poco significativi.<br>Grazie alla sua voce dai toni melodiosi e capace di mille sfumature, diventa invece la doppiatrice più importante e più brava del sonoro, prestando le sue intonazioni a quasi tutte le migliori attrici protagoniste del cinema mondiale degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta [...]. In poche parole le attrici più brave, che sono da lei valorizzate al massimo. Con il passare del tempo diventa anche una delle più apprezzate voci per le caratteriste anziane. (''[[Dizionario del cinema italiano]]'')
*Ogni volta che si vede [[Ingrid Bergman]] doppiata dalla Simoneschi non si può ascoltare con nessuna altra voce. Proprio le dava, le dava veramente quella magia che la voce appunto deve dare e lei gliela dava. ([[Vittoria Febbi]])
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[M - Il mostro di Düsseldorf]]'' (1931)
*''[[La mummia (film 1932)|La mummia]]'' (1932)
*''[[È arrivata la felicità (film)|È arrivata la felicità]]'' (1936)
*''[[Il grande amore (film 1939)|Il grande amore]]'' (1939)
*''[[Intermezzo (film 1939)|Intermezzo]]'' (1939)
*''[[Notre Dame (film 1939)|Notre Dame]]'' (1939)
*''[[Ombre rosse]]'' (1939)
*''[[Via col vento]]'' (1939)
*''[[Il grande dittatore]]'' (1940)
*''[[Maddalena... zero in condotta]]'' (1940)
*''[[Rebecca, la prima moglie (film 1940)|Rebecca, la prima moglie]]'' (1940)
*''[[Un marito per il mese d'aprile]]'' (1941)
*''[[Fedora (film 1942)|Fedora]]'' (1942)
*''[[Io la difendo]]'' (1942)
*''[[Perdutamente tua]]'' (1942)
*''[[Bernadette (film 1943)|Bernadette]]'' (1943)
*''[[Calafuria (film)|Calafuria]]'' (1943)
*''[[Dies irae (film)|Dies irae]]'' (1943)
*''[[Al tuo ritorno]]'' (1944)
*''[[Fiori d'arancio]]'' (1944)
*''[[La signora Skeffington]]'' (1944)
*''[[Prigionieri dell'oceano]]'' (1944)
*''[[Amanti perduti]]'' (1945)
*''[[Io ti salverò]]'' (1945)
*''[[Le campane di Santa Maria]]'' (1945)
*''[[Desiderio (film 1946)|Desiderio]]'' (1946)
*''[[Duello al sole]]'' (1946)
*''[[I racconti dello zio Tom]]'' (1946)
*''[[Il filo del rasoio (film 1946)|Il filo del rasoio]]'' (1946)
*''[[L'anima e il volto]]'' (1946)
*''[[La fiamma del peccato]]'' (1944)
*''[[La bella e la bestia (film 1946)|La bella e la bestia]]'' (1946)
*''[[La dalia azzurra]]'' (1946)
*''[[La vita è meravigliosa]]'' (1946)
*''[[Malacarne (film 1946)|Malacarne]]'' (1946)
*''[[Notorious - L'amante perduta]]'' (1946)
*''[[Dietro la porta chiusa]]'' (1947)
*''[[Forza bruta (film 1947)|Forza bruta]]'' (1947)
*''[[Il bacio della morte (film 1947)|Il bacio della morte]]'' (1947)
*''[[Il caso Paradine]]'' (1947)
*''[[La figlia del capitano (film 1947)|La figlia del capitano]]'' (1947)
*''[[Monsieur Verdoux]]'' (1947)
*''[[Amanti senza amore]]'' (1948)
*''[[Il cavaliere misterioso]]'' (1948)
*''[[Il ritratto di Jennie]]'' (1948)
*''[[Schiavo della furia]]'' (1948)
*''[[Fabiola (film 1949)|Fabiola]]'' (1949)
*''[[Il bacio di una morta (film 1949)|Il bacio di una morta]]'' (1949)
*''[[Il lupo della Sila]]'' (1949)
*''[[Il peccato di Lady Considine]]'' (1949)
*''[[Il segreto di una donna]]'' (1949)
*''[[Il terzo uomo]]'' (1949)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Sansone e Dalila (film 1949)|Sansone e Dalila]]'' (1949)
*''[[Alina (film)|Alina]]'' (1950)
*''[[Domenica d'agosto]]'' (1950)
*''[[Il brigante Musolino]]'' (1950)
*''[[Il romanzo di Thelma Jordon]]'' (1950)
*''[[Margherita da Cortona (film)|Margherita da Cortona]]'' (1950)
*''[[Quel fantasma di mio marito]]'' (1950)
*''[[Rio Bravo]]'' (1950)
*''[[Sui marciapiedi]]'' (1950)
*''[[Tormento (film 1950)|Tormento]]'' (1950)
*''[[Uomo bianco, tu vivrai!]]'' (1950)
*''[[Viale del tramonto]]'' (1950)
*''[[Anna (film 1951)|Anna]]'' (1951)
*''[[Davide e Betsabea]]'' (1951)
*''[[Il suo tipo di donna]]'' (1951)
*''[[La campana del convento]]'' (1951)
*''[[Un posto al sole (film)|Un posto al sole]]'' (1951)
*''[[Un tram che si chiama Desiderio]]'' (1951)
*''[[Corriere diplomatico (film)|Corriere diplomatico]]'' (1952)
*''[[I sette peccati capitali (film 1952)|I sette peccati capitali]]'' (1952)
*''[[La città del piacere]]'' (1952)
*''[[La diva]]'' (1952)
*''[[So che mi ucciderai]]'' (1952)
*''[[Il mondo le condanna]]'' (1953)
*''[[L'incantevole nemica]]'' (1953)
*''[[Perdonami!]]'' (1953)
*''[[Stazione Termini (film)|Stazione Termini]]'' (1953)
*''[[Ti ho sempre amato!]]'' (1953)
*''[[Attila (film 1954)|Attila]]'' (1954)
*''[[Il figlio dell'uomo]]'' (1954)
*''[[Johnny Guitar]]'' (1954)
*''[[La contessa scalza]]'' (1954)
*''[[Pietà per chi cade]]'' (1954)
*''[[Teodora (film 1954)|Teodora]]'' (1954)
*''[[Ulisse (film) |Ulisse]]'' (1954)
*''[[Vera Cruz]]'' (1954)
*''[[Disperato addio]]'' (1955)
*''[[L'amore è una cosa meravigliosa]]'' (1955)
*''[[L'angelo bianco (film 1955)|L'angelo bianco]]'' (1955)
*''[[L'ultimo amante]]'' (1955)
*''[[La polizia bussa alla porta]]'' (1955)
*''[[Non siamo angeli (film 1955)|Non siamo angeli]]'' (1955)
*''[[Sorrisi di una notte d'estate]]'' (1955)
*''[[Al centro dell'uragano (film 1956)|Al centro dell'uragano]]'' (1956)
*''[[Guerra e pace (film 1956)|Guerra e pace]]'' (1956)
*''[[I dieci comandamenti (film 1956)|I dieci comandamenti]]'' (1956)
*''[[Il ferroviere]]'' (1956)
*''[[L'invasione degli ultracorpi (film)|L'invasione degli ultracorpi]]'' (1956)
*''[[L'uomo che sapeva troppo (film 1956) |L'uomo che sapeva troppo]]'' (1956)
*''[[Il posto delle fragole]]'' (1957)
*''[[Il settimo sigillo]]'' (1957)
*''[[Totò, Vittorio e la dottoressa]]'' (1957)
*''[[Alle soglie della vita]]'' (1958)
*''[[Dracula il vampiro]]'' (1958)
*''[[La gatta sul tetto che scotta]]'' (1958)
*''[[La locanda della sesta felicità]]'' (1958)
*''[[La spada e la croce]]'' (1958)
*''[[Malinconico autunno]]'' (1958)
*''[[Resurrezione (film 1958)|Resurrezione]]'' (1958)
*''[[A qualcuno piace caldo]]'' (1959)
*''[[I segreti di Filadelfia]]'' (1959)
*''[[La storia di una monaca]]'' (1959)
*''[[Ossessione di donna]]'' (1959)
*''[[Strategia di una rapina]]'' (1959)
*''[[David e Golia]]'' (1960)
*''[[Il segreto di Pollyanna]]'' (1960)
*''[[L'appartamento]]'' (1960)
*''[[L'erba del vicino è sempre più verde (film)|L'erba del vicino è sempre più verde]]'' (1960)
*''[[Lettere di una novizia]]'' (1960)
*''[[Occhi senza volto]]'' (1960)
*''[[Psyco]]'' (1960)
*''[[Angeli con la pistola]]'' (1961)
*''[[Barabba (film)|Barabba]]'' (1961)
*''[[Fantasmi a Roma]]'' (1961)
*''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]'' (1961)
*''[[Il diavolo alle 4]]'' (1961)
*''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'' (1961)
*''[[La viaccia]]'' (1961)
*''[[Suspense (film 1961)|Suspense]]'' (1961)
*''[[Uno, due, tre!]]'' (1961)
*''[[Vincitori e vinti]]'' (1961)
*''[[Anna dei miracoli]]'' (1962)
*''[[Che fine ha fatto Baby Jane?]]'' (1962)
*''[[Il buio oltre la siepe]]'' (1962)
*''[[Il processo (film)|Il processo]]'' (1962)
*''[[Il visone sulla pelle]]'' (1962)
*''[[L'uomo di Alcatraz]]'' (1962)
*''[[Lolita (film 1962)|Lolita]]'' (1962)
*''[[Lo smemorato di Collegno]]'' (1962)
*''[[Totò contro Maciste]]'' (1962)
*''[[Uno sguardo dal ponte]]'' (1962)
*''[[Va' e uccidi]]'' (1962)
*''[[Assassinio al galoppatoio]]'' (1963)
*''[[I gigli del campo]]'' (1963)
*''[[Irma la dolce]]'' (1963)
*''[[Le folli notti del dottor Jerryll]]'' (1963)
*''[[Sei donne per l'assassino]]'' (1963)
*''[[Danza macabra (film 1964)|Danza macabra]]'' (1964)
*''[[I lunghi capelli della morte]]'' (1964)
*''[[Mary Poppins (film)|Mary Poppins]]'' (1964)
*''[[My Fair Lady (film)|My Fair Lady]]'' (1964)
*''[[Tutti insieme appassionatamente]]'' (1965)
*''[[Il sipario strappato]]'' (1966)
*''[[Questa ragazza è di tutti]]'' (1966)
*''[[Un uomo per tutte le stagioni]]'' (1966)
*''[[Indovina chi viene a cena?]]'' (1967)
*''[[Il medico della mutua]]'' (1968)
*''[[Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York]]'' (1968)
*''[[Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue]]'' (1969)
*''[[Il conformista (film)|Il conformista]]'' (1970)
*''[[...continuavano a chiamarlo Trinità]]'' (1971)
*''[[Pomi d'ottone e manici di scopa]]'' (1971)
*''[[Frenzy]]'' (1972)
*''[[Robin Hood (film 1973)|Robin Hood]]'' (1973)
*''[[Storia di una monaca di clausura]]'' (1973)
*''[[Il portiere di notte]]'' (1974)
*''[[L'inferno di cristallo]]'' (1974)
{{div col end}}
===Film d'animazione===
{{div col|strette}}
*''[[Pinocchio (film 1940)|Pinocchio]]'' (1940)
*''[[Bambi]]'' (1942)
*''[[Cenerentola (film 1950)|Cenerentola]]'' (1950)
*''[[La carica dei cento e uno]]'' (1961)
*''[[La spada nella roccia]]'' (1963)
*''[[Il libro della giungla (film 1967) |Il libro della giungla]]'' (1967)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Simoneschi, Lydia}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Nicola Antonio Zingarelli
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Gaux
18878
/* Citazioni su Nicola Antonio Zingarelli */ Carlo Gervasoni
wikitext
text/x-wiki
[[File:Nicola Antonio Zingarelli.jpg|thumb|Nicola Antonio Zingarelli]]
'''Nicola Antonio Zingarelli''', o '''Niccolò''' o '''Niccola''' (1752 – 1837), compositore italiano.
==Citazioni di Nicola Antonio Zingarelli==
*{{NDR|Al confessore che, in punto di morte, picchiava alla porta, domandando il permesso di entrare}} Aprite, aprite, padre mio, e lasciate pure aperto: non è per questa porta che deve entrare la morte che sento vicinissima.<ref>Citato in [[Oscar Chilesotti]], ''I nostri maestri del passato'', R. Stabilimento musicale Tito di Gio. Ricordi, Milano, 1882, [https://archive.org/details/inostrimaestrid00chilgoog/page/n286/mode/1up p. 266].</ref>
==Citazioni su Nicola Antonio Zingarelli==
*Chiunque abbia contezza di tal maniera di componimento non ignora l'immensa collezione che può dirsi unica di musica da chiesa, conosciuta in Italia sotto il nome di ''Annuale di Zingarelli'', o come altri scrissero ''Annuale di Loreto'', vale a dire quel repertorio di ''Messe'' in musica per tutti i giorni dell'anno, fatto per risparmiare i cantori obbligati in quella basilica {{NDR|di Loreto}} a cantarne cinque o sei in ogni mattina. Or l'''Annuale'' dello Zingarelli fa veramente l'ammirazione del mondo musicale, poiché vi è immensa quantità di ''Messe'', le quali al necessario pregio della brevità (non dovendo ognuna durare che quanto un'ordinaria messa cantata), accoppiano quello di una spontanea espressione, di una semplice, chiara e mirabile melodia. Nessuno meglio di lui giunse a risolvere quel difficile problema musicale, né saprei chi abbialo superato nello ''stile di cappella'', e nella musica a ''pieno'', o vogliam dire ''corale''<ref>Il principale carattere della musica di ''cappella'' è di essere composta per le voci sole sull'accompagnamento di basso eseguito dall'organo: le musiche a ''pieno'' sono destinate a cantarsi in coro da un gran numero di voci. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, e generalmente in ogni specie di musica di chiesa. ([[Francesco Florimo]])
*La grande quantità di messe, tanto nello stile a cappella, che nello stile concertato a tre, a quattro e fino a otto voci: i salmi, gl'inni, gli {{sic|Oratorj}} ed altri non pochi pezzi ecclesiastici, ch'egli produsse da circa vent'anni in qua, fanno conoscere la sua abilità straordinaria nell'arte del Contrappunto e la sua giudiziosa originalità nell'espressione de' sentimenti {{sic|divoti}}, per cui questo virtuoso filarmonico si è acquistata una gloria immortale. ([[Carlo Gervasoni (musicista)|Carlo Gervasoni]])
*Tra i compositori che produsse la famosa scuola napoletana, Zingarelli non brilla che come stella di seconda grandezza. Egli non ispìegò l'arditezza di idee e la forza drammatica dei grandi maestri del secolo scorso, Jommelli, Piccinni, Guglielmi, Sacchini, Paisiello e Cimarosa; ma è loro pari nella grazia della melodia e nell'ammirabile distribuzione delle voci. ([[Oscar Chilesotti]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Zingarelli, Nicola Antonio}}
[[Categoria:Compositori italiani]]
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Wikiquote:Bar/Comunicazioni WMF
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MediaWiki message delivery
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/* Vota ora per selezionare i membri del primo U4C */ nuova sezione
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text/x-wiki
{| class="noprint" width="100%" cellpadding="0" cellspacing="0" style="-moz-border-radius:.5em; border-radius:.5em; padding:0.5em; background-color:#FFFAF0; border:2px solid #FF9000;"
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[[File:Wikimedia Foundation logo - vertical.svg|200px|destra]]
Questa pagina raccoglie le comunicazioni regolari della '''Wikimedia Foundation'''.
Mettila tra gli osservati speciali per rimanere sempre aggiornato sulle questioni della comunità internazionale.
|}
== Codice universale di condotta - Newsletter 2 ==
<section begin="ucoc-newsletter"/>
<div style = "line-height: 1.2">
<span style="font-size:200%;">'''News sul Codice universale di condotta'''</span><br>
<span style="font-size:120%; color:#404040;">'''Numero 2, luglio 2021'''</span><span style="font-size:120%; float:right;">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2|'''Leggi il testo completo della newsletter''']]</span>
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Bentenuti! Questa è la prima edizione della newsletter dedicata al [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct|Codice Universale di Condotta]]. Questa newsletter aiuterà a rimanere aggiornati sullo sviluppo del nuovo codice fornendo novità, informazioni sulle ricerche e sugli eventi legati al CUC.
Per favore, se non l'hai già fatto ricordati di sottoscrivere la newsletter [[m:Special:MyLanguage/Global message delivery/Targets/UCoC Newsletter Subscription|qui]], se invece vuoi indicare il tuo nome per essere contattato per le traduzioni delle prossime edizioni scrivi [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/Participate|qui]].
</div><div style="margin-top:3px; padding:10px 10px 10px 20px; background:#fffff; border:2px solid #808080; border-radius:4px; font-size:100%;">
*'''Revisione della bozza delle linee guida sull'applicazione''' - Le prime riunioni del comitato di redazione sono servite per conoscersi e allinearsi su temi principali dell'applicazione del CUC, precedenti lavori e ricerche hanno evidenziato lacune nei processi esistenti nel movimento. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Enforcement Draft Guidelines Review|Continua a leggere]])
*'''Rapporto sugli obiettivi di molestie (Targets of Harassment)''' - Come supporto al comitato di redazione, Wikimedia Foundation ha condotto un progetto di ricerca incentrato sulle esperienze di molestie sui progetti Wikimedia. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Targets of Harassment Research|Continua a leggere]])
*'''Consultazione con i ''Functionaries''''' - Da giugno ci sono stati incontri con utenti con diritti avanzati (''Functionaries'') provenienti da diversi progetti per discutere delle criticità dell'applicazione del CUC in un contesto globale. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Functionaries’ Consultation|Continua a leggere]])
*'''Tavole rotonde''' - Il team di facilitazione UCoC ha organizzato altre tavole rotonde sul tema dell'applicazione del codice di condotta, questa volta con gli utenti di lingua coreana e i partecipanti ai progetti ESEAP. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Roundtable Discussions|Continua a leggere]])
*'''Comunità e contesti che hanno già adottato UCoC''' - <span class="mw-translate-fuzzy">Dalla sua ratifica da parte del Board of Trustees nel febbraio 2021, il Codice Universale di Condotta è già stato applicato dalla comunità di Wikimedia in diversi modi. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Early Adoption of UCoC by Communities|Continua a leggere]])</span>
*'''Nuova timeline per il comitato interinale di revisione dei casi di Trust & Safety''' - Originariamente era previsto che il CRC terminasse il 1 luglio 2021, si prevede che l'elaborazione del CUC proseguirà fino a dicembre, questo ha cambiato la timeline del CRC. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#New Timeline for the Interim Trust & Safety Case Review Committee|Continua a leggere]])
*'''Wikimania''' - Il team di facilitatori ha proposto una discussione moderata con diversi partecipanti durante Wikimania 2021. E' inoltre prevista una presenza al Community Village. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Wikimania Session|Continua a leggere]])
*'''Post su Diff''' - Leggi i più recenti post sul tema del CUC su Wikimedia Diff. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Diff Blogs|Continua a leggere]])
</div>
Buona lettura! Commenti e feedback sono benvenuti. --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 18:23, 15 lug 2021 (CEST)
== Candidature per il comitato di redazione della Carta del movimento Wikimedia ==
Buongiorno a tutti,
Il tema è nuovamente la "'''[[:meta:Movement_Strategy/it|Strategia del movimento]]'''" ovvero quella serie di indicazioni e raccomandazioni emerse dal lungo processo di consultazioni comunitarie condotto negli scorsi anni ed in particolare la redazione della '''[[:meta:Movement_Charter/it|Carta fondamentale del movimento Wikimedia]]''' (''Movement Charter''), in pratica il documento base della governance dell'intero movimento Wikimedia.
Tra gli scopi del documento vi sono la definizione dei ruoli e delle responsabilità di tutte le componenti del movimento Wikimedia (quindi chapter, affiliati e altri), comprese quelle non ancora esistenti ma a loro volta previste dalla strategia. La redazione di questo documento, che sarà un'attività molto complessa e delicata, verrà affidata ad un '''[[:meta:Movement Charter/Drafting Committee/it|comitato di redazione]]'''.
Il 2 agosto si aprono le candidature per far parte del comitato di redazione, il periodo per candidarsi si concluderà il 1º settembre. Maggiori informazioni e i requisiti si trovano in [[:meta:Movement Charter/Drafting Committee/it|questa pagina]].
Ci si aspetta che il comitato rappresenti la diversità del movimento, quindi genere, lingua, provenienza geografica, esperienza, partecipazione nei progetti, affiliati e nella Wikimedia Foundation.
Per farne parte non è indispensabile la conoscenza fluente dell'inglese perché verrà fornito sostegno per le traduzioni. I componenti riceveranno un'indennità per compensare i costi di partecipazione pari a 100 dollari ogni due mesi.<small>Che non è una retribuzione ma un modo per favorire la partecipazione di persone in parti del mondo in cui quella somma può rappresentare un incentivo o una significativa compensazione per eventuali ore sottratte al lavoro.</small>
Si stanno cercando persone che abbiano alcune fra le seguenti competenze:
* Sappiano scrivere in modo collaborativo (dimostrare dell'esperienza è un vantaggio)
* Abbiano capacità di negoziazione con parti diverse.
* Siano attente all'inclusione e alla diversità.
* Abbiano conoscenza delle consultazioni comunitarie.
* Abbiano esperienza di comunicazione interculturale.
* Abbiano esperienza di governance o di organizzazione in non-profit o comunità.
Il comitato dovrebbe essere composto da 15 persone. Se il numero dei candidati è superiore a 20 avrà luogo un processo di selezione con voto. Se vi sono 19 o meno candidati la selezione avverrà senza voto (secondo criteri delineati in [[:meta:Movement Charter/Drafting Committee/Diversity and Expertise Matrices|queste matrici]]).
Chiunque sia interessato può '''candidarsi su [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/it|questa pagina]]''' a partire dalla prossima settimana ('''dal 2 agosto al 1º settembre'''). In caso di domande è possibile contattare strategy2030(_AT_)wikimedia.org.
Grazie per l'attenzione! --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 20:27, 30 lug 2021 (CEST)
== Elezioni del Board 2021 - posticipate ==
Le [[:m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2021|elezioni 2021 del Board of Trustees di Wikimedia Foundation]] che avrebbero dovuto cominciare il 4 agosto verranno posticipate di due settimane a causa di problemi tecnici con SecurePoll. Cominceranno quindi il 18 agosto, un giorno dopo la conclusione di Wikimania, per concludersi il 31 agosto.
Per informazione sui problemi tecnici è possibile consultare il [[phab:T287859|ticket di Phabricator]].
Per informazioni sul ritardo e sui prossimi passi legati alle elezioni si invita a consultare la pagina [[m:Talk:Wikimedia Foundation elections/2021|di discussione dell'elezione]] e eventualmente [https://t.me/wmboardgovernancechat il canale di Telegram] (in inglese). --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 14:26, 3 ago 2021 (CEST)
== Codice universale di condotta - bozza delle linee guida sull'applicazione ==
Buongiorno a tutti,
Il [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/Drafting_committee#Phase_2|comitato di redazione della fase 2 del codice universale di condotta]] ha completato i lavori, qui trovate la '''[[:meta:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_draft_guidelines_review/it|bozza delle linee guida sull'applicazione]]''' del [[:meta:Codice universale di condotta/Testo|codice universale di condotta (UCoC)]].
La bozza è basata sui risultati delle [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/Discussions/it|consultazioni, discussioni e ricerche]], tra queste anche la [[:meta:Universal Code of Conduct/2021 consultations/Enforcement/Italian community/it|consultazione in cui è stata coinvolta la comunità di lingua italiana]] ad inizio 2021.
La bozza è, appunto, una bozza, è quindi possibile (anzi, caldamente auspicato) che tutti coloro che sono interessati esprimano opinioni e commenti, <small>anche suggerimenti su come migliorare la traduzione</small>. Il comitato revisionerà la bozza tenendo conto del feedback ricevuto da parte delle comunità.
Il periodo di revisione comincia oggi 17 agosto 2021 e durerà fino al 17 ottobre.
La bozza può essere commentata in diversi "luoghi":
* direttamente su meta, nella [[:meta:Talk:Universal Code of Conduct/Enforcement draft guidelines review|pagina di discussione della bozza]] (pagina che probabilmente sarà ad alto traffico)
* sempre su meta nella [[:meta:Talk:Universal Code of Conduct/Enforcement draft guidelines review/it|pagina di discussione della traduzione in italiano]] (ambiente più ''intimo'')
* nella [[:w:Discussioni Wikipedia:Codice universale di condotta|pagina di discussione del codice universale di condotta qui sulla Wikipedia in italiano]]
* potete anche inviarmi commenti o osservazioni [[Speciale:InviaEmail/Civvi_(WMF)|via email]]
Sono previsti inoltre degli incontri e tavole rotonde online (in inglese):
* [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/2021_consultations/Roundtable_discussions#Conversation_hours|Incontri online]] - 24 agosto, 31 agosto, 7 settembre @ 03:00 UTC & 14:00 UTC
* [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/2021_consultations/Roundtable_discussions#September_Roundtable:_18_September_2021|Tavole rotonde online]] - 18 settembre @ 03:00 UTC & 15:00 UTC
I commenti e le osservazioni verranno poi riassunte in un riepilogo quindicinale che verrà [[:meta:Universal Code of Conduct/Drafting committee/Digests|pubblicato qui]].
Mi rendo conto che il documento è lungo e a tratti complesso, suggerisco però di prendersi il tempo per leggerlo dato il potenziale impatto che avrà. <br />
Grazie per l'attenzione! --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 09:04, 17 ago 2021 (CEST)
== Wikimedia Foundation - Elezioni in corso ==
Sono iniziate le [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Voting/it|elezioni 2021 per il Board of Trustees]]. I candidati delle comunità hanno presentato le loro candidature e nel previsto arco di tre settimane le [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates#Candidate%20Table|19 persone si sono candidate per le elezioni 2021]].
Il [[:meta:Wikimedia Foundation Board of Trustees/it|''Board of Trustees'' di Wikimedia Foundation]] supervisiona le attività di Wikimedia Foundation. Il Board, come collettivo, desidera migliorare le sue competenze e la diversità. Ha condiviso [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates#Skills|una tabella con le competenze]] che desidera acquisire con l'ingresso dei nuovi membri.
Tutti i partecipanti ai progetti Wikimedia hanno l'opportunità di scegliere dei candidati che hanno le qualità necessarie all'intero movimento per i prossimi anni. Il Board selezionerà i quattro candidati con più voti. Questi rimarranno in carica nel Board per un periodo di tre anni a partire da settembre. [[Commons:File:Wikimedia_Foundation_Board_of_Trustees.webm|In questo video ci sono maggiori informazioni sul Board]].
E' possibile votare fino al 31 agosto.
Di seguito alcune informazioni sul voto.
;Conoscere i candidati
[[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021#Candidate%20Table|Persone provenienti da tutto il movimento hanno presentato le loro candidature]]. Conosci i candidati per informarti e votare. La comunità ha presentato alcune domande ai candidati affinché rispondessero durante il periodo preelettorale. [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates/CandidateQ&A/it|I candidati hanno risposto all'elenco di domande della comunità]] redatte dal [[:meta:Wikimedia Foundation elections committee/it|Comitato Elettorale]] su Meta.
;Votare
Le elezioni del Board of Trustees 2021 sono cominciate il 18 di agosto e si chiudono il 31 di agosto 2021. Il Comitato Elettorale ha scelto il metodo del [[:meta:Wikimedia_Foundation_elections/Single_Transferable_Vote|voto unico trasferibile]] come sistema elettorale. Il vantaggio è che si può redigere una classifica dei candidati in ordine di preferenza. Ci sono pagine dedicate con maggiori informazioni sui [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Voting#Voting_eligibility|requisiti per il voto]], su [[:meta:Wikimedia_Foundation_elections/2021/Voting|come votare]] e una serie di [[:meta:Wikimedia_Foundation_elections/2021/Voting#Voting_FAQ|domande frequenti sul voto]].
Per favore contribuisci a scegliere le persone che meglio si adattano alle necessità del movimento. Vota e diffondi le informazioni in modo che più persone possano votare. Coloro che saranno eletti contribuiranno a guidare Wikimedia Foundation e a sostenere i bisogni del movimento Wikimedia per i prossimi anni.
Cordiali saluti,
Il Comitato Elettorale
(Pubblico in nome e per conto.) --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 11:01, 19 ago 2021 (CEST)
== Codice universale di condotta - Newsletter 3 ==
<section begin="ucoc-newsletter"/>
<div style = "line-height: 1.2">
<span style="font-size:200%;">'''News sul Codice universale di condotta'''</span><br>
<span style="font-size:120%; color:#404040;">'''Numero 3, agosto 2021'''</span><span style="font-size:120%; float:right;">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3|'''Leggi il testo completo della newsletter''']]</span>
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Bentenuti! Questa è la terza edizione della newsletter dedicata al [[$ucoc|Codice Universale di Condotta]]. Questa newsletter aiuterà a rimanere aggiornati sullo sviluppo del nuovo codice fornendo novità, informazioni sulle ricerche e sugli eventi legati al CUC.
Per favore, se non l'hai già fatto ricordati di sottoscrivere la newsletter [[:m:Special:MyLanguage/Global message delivery/Targets/UCoC Newsletter Subscription|qui]], se invece vuoi indicare il tuo nome per essere contattato per le traduzioni delle prossime edizioni scrivi [[:m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/Participate|qui]].
</div><div style="margin-top:3px; padding:10px 10px 10px 20px; background:#fffff; border:2px solid #808080; border-radius:4px; font-size:100%;">
*'''Revisione della bozza delle linee guida sull'applicazione''' - La bozza delle linee guida per l'applicazione del codice universale di condotta è stata pubblicata su meta in diverse lingue. Queste linee guida prevedono l'introduzione di alcune novità e raccomandazioni per strutture locali di applicazione nei progetti. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#The Enforcement Draft Guidelines|Continua qui]])
*'''Revisione della bozza delle linee guida sull'applicazione''' - Prima che le linee guida siano completate devono essere riviste e discusse dalla comunità. Il team di facilitazione ha predisposto diversi spazi di discussioni utilizzabili in questo periodo di revisione. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#Enforcement Draft Guidelines Review|Continua qui]])
*'''Incontri online e tavole rotonde''' - Per raccogliere le opinioni e scambiare idee sulla bozza di linea guida proposta dal comitato di redazione verranno organizzati alcuni incontri online. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#Conversation Hours & Roundtables|Continua qui]])
*'''Riepilogo di Wikimania''' - Durante Wikimania 2021 il team di facilitazione ha organizzato una tavola rotonda a cui hanno partecipato membri del board e dello staff. Nel corso dell'incontro sono stati forniti alcuni punti di vista e dettagli sulla scrittura delle linee guida sull'applicazione e presentati i prossimi passi previsti. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#Wikimania Wrap-up|Continua qui]])
*'''Traduzione''' - Un elevato numero di Wikimediani non parlano inglese, il codice però vale per tutti coloro che partecipano ai progetti è quindi molto importante fornire adeguato supporto linguistico. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#Translation|Continua qui]])
*'''Post su Diff''' - In alcuni post su Diff è stato trattato l'argomento UCoC. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/3#Diff Blogs|Continua qui]])
*'''Elezioni del Board of Trustees di Wikimedia Foundation''' - Leggi le presentazioni dei candidati e vota! ([[$9|Continua qui]])
<section end="ucoc-newsletter"/></div>
[[Utente:MNadzikiewicz (WMF)|MNadzikiewicz (WMF)]] ([[Discussioni utente:MNadzikiewicz (WMF)|scrivimi]]) 01:01, 28 ago 2021 (CEST)
== The 2022 Community Wishlist Survey will happen in January ==
<div class="plainlinks mw-content-ltr" lang="en" dir="ltr">
Hello everyone,
We hope all of you are as well and safe as possible during these trying times! We wanted to share some news about a change to the Community Wishlist Survey 2022. We would like to hear your opinions as well.
Summary:
<div style="font-style:italic;">
We will be running the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey|Community Wishlist Survey]] 2022 in January 2022. We need more time to work on the 2021 wishes. We also need time to prepare some changes to the Wishlist 2022. In the meantime, you can use a [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Sandbox|dedicated sandbox to leave early ideas for the 2022 wishes]].
</div>
=== Proposing and wish-fulfillment will happen during the same year ===
In the past, the [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech]] team has run the Community Wishlist Survey for the following year in November of the prior year. For example, we ran the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021|Wishlist for 2021]] in November 2020. That worked well a few years ago. At that time, we used to start working on the Wishlist soon after the results of the voting were published.
However, in 2021, there was a delay between the voting and the time when we could start working on the new wishes. Until July 2021, we were working on wishes from the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2020|Wishlist for 2020]].
We hope having the Wishlist 2022 in January 2022 will be more intuitive. This will also give us time to fulfill more wishes from the 2021 Wishlist.
=== Encouraging wider participation from historically excluded communities ===
We are thinking how to make the Wishlist easier to participate in. We want to support more translations, and encourage under-resourced communities to be more active. We would like to have some time to make these changes.
=== A new space to talk to us about priorities and wishes not granted yet ===
We will have gone 365 days without a Wishlist. We encourage you to approach us. We hope to hear from you in the [[m:Special:MyLanguage/Talk:Community Wishlist Survey|talk page]], but we also hope to see you at our bi-monthly Talk to Us meetings! These will be hosted at two different times friendly to time zones around the globe.
We will begin our first meeting '''September 15th at 23:00 UTC'''. More details about the agenda and format coming soon!
=== Brainstorm and draft proposals before the proposal phase ===
If you have early ideas for wishes, you can use the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Sandbox|new Community Wishlist Survey sandbox]]. This way, you will not forget about these before January 2022. You will be able to come back and refine your ideas. Remember, edits in the sandbox don't count as wishes!
=== Feedback ===
* What should we do to improve the Wishlist pages?
* How would you like to use our new [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Sandbox|sandbox?]]
* What, if any, risks do you foresee in our decision to change the date of the Wishlist 2022?
* What will help more people participate in the Wishlist 2022?
Answer on the [[m:Special:MyLanguage/Talk:Community Wishlist Survey|talk page]] (in any language you prefer) or at our Talk to Us meetings.
</div>
[[user:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[user talk:SGrabarczuk (WMF)|talk]]) 02:23, 7 set 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=21980442 -->
== Elezioni del Board - I risultati ==
Buongiorno a tutti,
intanto grazie a tutti coloro che hanno partecipato alle elezioni del Board of Trustees della Wikimedia Foundation 2021 organizzate per selezionare quattro nuovi membri. Il Comitato Elettorale ha esaminato i voti, hanno espresso voti validi un numero record di 6.873 persone provenienti da 214 progetti. I seguenti quattro candidati hanno ricevuto il maggior sostegno:
# [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates/Rosie Stephenson-Goodknight/it|Rosie Stephenson-Goodknight]] - ([[:meta:User:Rosiestep|Rosiestep]])
# [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates/Victoria Doronina/it|Victoria Doronina]] - ([[:meta:User:Victoria|Victoria]])
# [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates/Dariusz Jemielniak/it|Dariusz Jemielniak]] - ([[:meta:User:Pundit|Pundit]])
# [[:meta:Wikimedia Foundation elections/2021/Candidates/Lorenzo Losa/it|Lorenzo Losa]] - ([[:meta:User:Laurentius|Laurentius]])
Questi candidati, pur essendosi classificati ai primi posti tramite il voto della comunità, non sono ancora nominati nel Board of Trustees. Devono infatti ancora superare con successo un fase di controllo e la verifica delle qualifiche delineate nello statuto. Il Board ha definito la data provvisoria per nominare i nuovi amministratori alla fine di questo mese.
Qui si trova l'[[:meta:Wikimedia_Foundation_elections/2021/2021-09-07/2021_Election_Results/it|annuncio completo]]
--[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 09:07, 8 set 2021 (CEST)
== Call for Candidates for the Movement Charter Drafting Committee ending 14 September 2021 ==
<section begin="announcement-content"/>La Strategia del Movimento annuncia [[:m:Special:MyLanguage/Movement_Charter/Drafting_Committee|l'apertura delle candidature per il comitato di redazione della Carta fondamentale del movimento]]. Le candidature si aprono il 2 di agosto del 2021 e si chiudono 14 di settembre del 2021.
Ci si aspetta che il comitato rappresenti la [[:m:Special:MyLanguage/Movement_Charter/Drafting_Committee/Diversity_and_Expertise_Matrices|diversità del movimento]]. La diversità comprende genere, lingua, provenienza geografica ed esperienza. Questo include la partecipazione nei progetti, affiliati e nella Wikimedia Foundation.
Per farne parte non è richiesta la conoscenza fluente dell'inglese. Se necessario, viene fornito sostegno per la traduzione. I membri riceveranno un'indennità per compensare i costi di partecipazione. Si tratta di 100 dollari ogni due mesi.
Stiamo cercando persone che abbiano alcune fra le seguenti [[:m:Special:MyLanguage/Movement_Charter/Drafting_Committee#Role_Requirements|competenze]]:
* Sappiano scrivere in modo collaborativo. (dimostrare dell'esperienza è un vantaggio)
* Siano pronte a trovare dei compromessi.
* Siano attente all'inclusione e alla diversità.
* Abbiano conoscenza delle consultazioni comunitarie.
* Abbiano esperienza di comunicazione interculturale.
* Abbiano esperienza di governance o di organizzazione in non-profit o comunità.
* Abbiano esperienza nella negoziazione con parti diverse.
Ci si attende che il comitato cominci con 15 persone. Se ci sono 20 o più candidati avrà luogo un processo di selezione con voto. Se vi sono 19 o meno candidati la selezione avverrà senza voto.
<div class="mw-translate-fuzzy">
Vuoi aiutare Wikimedia a progredire in questo ruolo? Invia la tua candidatura dalla prossima settimana [[:m:Special:MyLanguage/Movement_Charter/Drafting_Committee#Candidate_Statements|qui]]. Per favore contatta strategy2030{{at}}wikimedia.org in caso di domande.
</div><section end="announcement-content"/>
[[User:Xeno (WMF)|Xeno (WMF)]] 19:06, 10 set 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:Xeno_(WMF)/Delivery/Wikiquote&oldid=22002280 -->
== Server switch ==
<div class="plainlinks mw-content-ltr" lang="it" dir="ltr"><div class="plainlinks">
[[:m:Special:MyLanguage/Tech/Server switch|Leggi questo messaggio in un'altra lingua]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-Tech%2FServer+switch&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]
[[foundation:|Wikimedia Foundation]] sta effettuando test di passaggio tra il suo data center primario e secondario. Lo scopo è accertarsi che Wikipedia e gli altri wiki Wikimedia riescano a rimanere online anche dopo un disastro. Al fine di garantire che tutto funzioni a dovere, il dipartimento tecnologico di Wikimedia ha bisogno di condurre un test programmato. Il test dimostrerà se è possibile passare da un data center all'altro in sicurezza. Diversi team si prepareranno per il test e saranno a disposizione per correggere qualsiasi problema imprevisto che si dovesse verificare.
Tutto il traffico sarà instradato nuovamente sul data center primario '''martedì 14 settembre 2021'''.
Sfortunatamente, a causa di alcune limitazioni di [[mw:Manual:What is MediaWiki?|MediaWiki]], tutte le attività di modifica dovranno interrompersi durante lo scambio. Ci scusiamo per il disagio, stiamo lavorando per minimizzarlo in futuro.
'''Sarai in grado di leggere, ma non di modificare, tutti i wiki per un breve periodo di tempo.'''
*Martedì 14 settembre 2021 non sarà possibile effettuare modifiche per al massimo un'ora. Il test avrà inizio alle [https://zonestamp.toolforge.org/1631628049 14:00 UTC] (07:00 PDT, 10:00 EDT, 15:00 WEST/BST, 16:00 CEST, 19:30 IST, 23:00 JST e 02:00 NZST di mercoledì 15 settembre in Nuova Zelanda).
*Se proverai a effettuare o pubblicare modifiche durante il suddetto orario, visualizzerai un messaggio di errore. Speriamo che nessuna modifica venga persa durante questi pochi minuti, ma non possiamo garantirlo. Se dovessi visualizzare il messaggio di errore, attendi fino a che tutto non torni alla normalità. Da quel momento in poi potrai pubblicare di nuovo le tue modifiche. Per ogni eventualità, ti suggeriamo comunque di salvartene una copia nel frattempo.
''Altre conseguenze'':
*I processi in background saranno più lenti e alcuni potrebbero interrompersi. I link rossi potrebbero non essere aggiornati con la solita velocità. Se crei una voce per cui esiste già un link entrante a partire da un'altra voce, il collegamento rimarrà rosso più a lungo del solito. Alcuni script in esecuzione da molto tempo dovranno essere fermati.
* La distribuzione del codice dovrebbe avvenire normalmente come le altre settimane. <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">However, some case-by-case code freezes could punctually happen if the operation require them afterwards.</span>
Questo progetto potrebbe essere posticipato se necessario. [[wikitech:Switch_Datacenter|Consulta la tabella di marcia su wikitech.wikimedia.org]]. Ogni cambiamento sarà annunciato nella tabella di marcia. Ci saranno ulteriori avvisi riguardo a questo test. Un banner apparirà su tutti i wiki a 30 minuti dall'inizio dell'operazione. '''Per favore, condividi queste informazioni con la tua comunità.'''</div></div> [[user:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[user talk:SGrabarczuk (WMF)|<span class="signature-talk">{{int:Talkpagelinktext}}</span>]]) 02:46, 11 set 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=21980442 -->
== Talk to the Community Tech ==
[[File:Magic Wand Icon 229981 Color Flipped.svg|{{dir|{{pagelang}}|left|right}}|frameless|50px]]
[[:m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Updates/2021-09 Talk to Us|Read this message in another language]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-Community_Wishlist_Survey/Updates/2021-09_Talk_to_Us&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]
Hello!
As we have [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Updates|recently announced]], we, the team working on the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey|Community Wishlist Survey]], would like to invite you to an online meeting with us. It will take place on [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20210915T2300 '''September 15th, 23:00 UTC'''] on Zoom, and will last an hour. [https://wikimedia.zoom.us/j/89828615390 '''Click here to join'''].
'''Agenda'''
* [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021/Status report 1#Prioritization Process|How we prioritize the wishes to be granted]]
* [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey/Updates|Why we decided to change the date]] from November 2021 to January 2022
* Update on the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021/Warn when linking to disambiguation pages|disambiguation]] and the [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021/Real Time Preview for Wikitext|real-time preview]] wishes
* Questions and answers
'''Format'''
The meeting will not be recorded or streamed. Notes without attribution will be taken and published on Meta-Wiki. The presentation (first three points in the agenda) will be given in English.
We can answer questions asked in English, French, Polish, and Spanish. If you would like to ask questions in advance, add them [[m:Talk:Community Wishlist Survey|on the Community Wishlist Survey talk page]] or send to sgrabarczuk@wikimedia.org.
[[m:Special:MyLanguage/User:NRodriguez (WMF)|Natalia Rodriguez]] (the [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech]] manager) will be hosting this meeting.
'''Invitation link'''
* [https://wikimedia.zoom.us/j/89828615390 Join online]
* Meeting ID: 898 2861 5390
* One tap mobile
** +16465588656,,89828615390# US (New York)
** +16699006833,,89828615390# US (San Jose)
* [https://wikimedia.zoom.us/u/kctR45AI8o Dial by your location]
See you! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|<span class="signature-talk">{{int:Talkpagelinktext}}</span>]]) 05:04, 11 set 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=21980442 -->
== Carta fondamentale del movimento Wikimedia - Elezioni del comitato di redazione (11-24 ottobre 2021) ==
Buongiorno a tutti, <br />
un breve aggiornamento sullo stato dell’arte della redazione della [[:m:Movement_Charter/it|Carta fondamentale del movimento Wikimedia]] (La Carta del movimento - traduzione infelice, lo so - è il documento che definirà ruoli e responsabilità di tutte le componenti dell'ampio movimento Wikimedia: progetti, chapter, user group ecc. La redazione della Carta fondamentale del movimento Wikimedia è una delle priorità della strategia del movimento.). Le candidature per il comitato di redazione di questo documento si sono chiuse, i [[:m:Movement_Charter/Drafting_Committee/Candidates#Candidates|candidati]] sono davvero parecchi. Per facilitare un po' le valutazioni è in fase di costruzione un "Election Compass", un tool che permette la comparazione tra le opinioni di chi vota e dei candidati su una serie di affermazioni (maggiori dettagli [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/Election_Compass_Statements|qui]].
Il comitato sarà costituito da 15 persone che verranno selezionate nei seguenti modi:
*Sette membri verranno eletti dai progetti, le elezioni avranno luogo dall'11 al 24 ottobre
*Sei membri verranno selezionati dagli affiliati (chapter e user group)
*Due membri verranno nominati da Wikimedia Foundation
La selezione e la nomina da parte di Wikimedia Foundation avverranno in parallelo alle elezioni in modo da concludere tutto e avere l’elenco dei 15 entro il 1° novembre.
Per tutte le informazioni che riguardano la Carta del Movimento, la sua funzione, così come il processo per la sua creazione, si prega di dare un'occhiata alle [[:m:Movement_Charter/it|pagine su Meta]]. Altri modi per avere informazioni sono il [https://t.me/strategiawiki gruppo Telegram dedicato alla strategia] (in italiano), quello in inglese (Movement Strategy Global Events) oppure via email (wikimedia2030@wikimedia.org).
Grazie per l'attenzione. --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 12:19, 23 set 2021 (CEST)
== Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop ==
[[File:Annotated Wikipedia Vector interface (logged-out).png|thumb]]
Ciao!
Hai notato che alcuni wiki hanno un'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements|interfaccia desktop diversa]]? Non sei curioso di sapere che piani abbiamo al riguardo? Magari hai domande o idee sul design o su questioni tecniche?
Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a questi miglioramenti! La riunione si terrà il [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20211012T1600 12 ottobre alle 16:00 UTC] su Zoom e durerà un'ora. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/82936701376 Clicca qui per partecipare]'''.
'''Programma'''
* Aggiornamenti sugli ultimi sviluppi
* [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Features/Sticky Header|Header fisso]] - presentazione della versione demo
* Domande e risposte, discussione
'''Formato'''
La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note saranno prese in un [https://docs.google.com/document/d/1G4tfss-JBVxyZMxGlOj5MCBhOO-0sLekquFoa2XiQb8/edit# file di Google Docs]. La parte introduttiva (primi due punti del programma) si terrà in inglese.
Saremo in grado di rispondere a domande in inglese, francese, polacco e spagnolo. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop Improvements|pagina di discussione]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org.
L'host della riunione sarà [[user:OVasileva (WMF)|Olga Vasileva]] (manager del team).
'''Link di invito'''
* [https://wikimedia.zoom.us/j/82936701376 Partecipa online]
* ID dell'incontro: 829 3670 1376
* [https://wikimedia.zoom.us/u/kB5WUc7yZ Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]
Speriamo che parteciperai! [[user:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[User talk:Patafisik (WMF)|msg]]) 22:26, 5 ott 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=20689411 -->
== La bozza delle linee guida di applicazione di UCoC è (triste e solitaria e) in attesa di commenti ==
Buongiorno a tutti,
il 17 ottobre finisce il periodo dedicato a revisione e commento da parte di comunità e progetti della [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_draft_guidelines_review/it|bozza di linee guida di applicazione del codice universale di condotta]].
E' quel documento che dovrebbe definire come il [[:meta:Universal_Code_of_Conduct/it|codice di condotta]] verrà "fatto rispettare" nei progetti per cui ci tocca tutti, ci sono ancora '''due settimane''' per leggere e commentare. Tutte le osservazioni vengono poi raccolte e verranno usate dal comitato di redazione per modifiche, integrazioni e miglioramenti del testo.
Mi rendo conto che su Wikiquote, come per gli altri progetti fratelli, i casi di "infrazioni" sono limitatissimi ma proprio per questo motivo il vostro punto di vista è importante. <u>Così com'è, quel documento è utile? E se la risposta è no, cosa manca?</u>
* Qui avevo tentato di fare un [[:w:Wikipedia:Bar/Discussioni/Codice di condotta, cosa rimane della consultazione comunitaria a cui abbiamo partecipato?|confronto fra quello che era emerso durante la consultazione comunitaria a inizio 2021 e il testo della bozza]].
* [[:meta:Universal Code of Conduct/Enforcement draft guidelines review/Abstract/it|Qui c'è un riassunto schematico del contenuto della bozza]].
* Qui ci sono [[:meta:Talk:Universal Code of Conduct/Enforcement draft guidelines review|i commenti (pagina lunghissima) lasciati al testo in inglese]], alcuni condivisibili, altri meno.
Il 15 ottobre (03:00 e 14:00 UTC) si terrà l'ultimo degli [[:m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/2021_consultations/Roundtable_discussions|incontri online]] (in inglese).
Purtroppo temo vi sia la convinzione che avendo io (con l'utenza da volontaria) fatto parte del comitato di redazione del primo "pezzo" di UCoC quest'attività di revisione e commento la faccia fatta io.<br />
'''NON è così''', sarebbe bene che tutti leggessero - in modo anche un po' critico - questo testo ed esprimessero opinioni o suggerimenti ma anche critiche e domande. I luoghi per farlo sono qui sotto o su meta [[:meta:Talk:Universal Code of Conduct/Enforcement draft guidelines review/it|nella pagina di discussione della bozza]] (in italiano).
Grazie per la collaborazione e sono ovviamente a disposizione per qualsiasi chiarimento fosse necessario :-) --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 15:21, 6 ott 2021 (CEST)
== Movement Charter - Elezioni del comitato di redazione ==
Buongiorno a tutti,
L'avviso nel ''central notice'' è l'invito a votare per il comitato di redazione della [[:meta:Movement_Charter/it|carta del movimento]] (Movement Charter). Di questo documento e delle elezioni vi avevo già parlato (scritto!) [[Wikiquote:Bar/Comunicazioni_WMF#Carta_fondamentale_del_movimento_Wikimedia_-_Elezioni_del_comitato_di_redazione_(11-24_ottobre_2021)|qui qualche settimana fa e qualche post più sopra]].
I candidati per il [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/it|comitato di redazione]] sono in tutto 70 provenienti da tutto il mondo. Il comitato sarà composto da 15 persone, 7 sono votate dalle comunità dei vari progetti, 6 sono selezionate dagli affiliati (chapter e user group) e 2 verranno nominate da Wikimedia Foundation. L'obiettivo è quello di avere il comitato "operativo" per il 1° di novembre.
Sarà possibile votare da oggi al 25 ottobre.
Il compito del comitato sarà quello di redigere un documento, la Carta fondamentale del movimento Wikimedia (''Movement Charter''), la creazione di questo documento è una delle raccomandazioni della [[:meta:Movement_Strategy/it|Strategia del movimento]].
;Conoscere i candidati
Per conoscere meglio i candidati è possibile [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/Candidates/it|leggere le loro dichiarazioni]] che sono state tradotte in diverse lingue. <br />
In aggiunta a questo è stata predisposta una [https://mcdc-election-compass.toolforge.org bussola elettorale], rispondendo a 19 diverse dichiarazioni è possibile individuare i candidati con posizioni simili alle nostre. Anche questo strumento è stato tradotto in diverse lingue.
;Il voto
Come per le precedenti elezioni del Board anche in questo caso verrà usato il metodo del [[:w:voto singolo trasferibile]], il vantaggio è che gli elettori possono creare una classifica dei candidati preferiti. Maggiori descrizioni sul sistema di voto, sui requisiti per votare e le FAQ si trovano [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/Set_Up_Process/it#Elezioni|qui]].
Siete tutti invitati a scegliere le persone che meglio corrispondono, secondo voi, alla complessità del compito che le aspetta. L'obiettivo è quello di avere un comitato con un buon mix di competenze e di diversità.
Come al solito sono a disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento. Grazie per l’attenzione! --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 12:50, 12 ott 2021 (CEST)
== Codice universale di condotta - Newsletter 4 ==
<section begin="ucoc-newsletter"/>
<div style = "line-height: 1.2">
<span style="font-size:200%;">'''Codice universale di condotta - Newsletter'''</span><br>
<span style="font-size:120%; color:#404040;">'''Numero 4, ottobre 2021'''</span><span style="font-size:120%; float:right;">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/4|'''Leggi il testo completo''']]</span>
----
Bentenuti! Questa è la quarta edizione della newsletter dedicata al Codice Universale di Condotta. Questa newsletter serve per rimanere aggiornati sullo sviluppo del nuovo codice fornendo novità, informazioni sulle ricerche e sugli eventi legati al CUC.
Per favore, ricordati di iscriverti alla newsletter [[:m:Special:MyLanguage/Globale message delivery/Targets/UCoC Newsletter Subscription|qui]] se vuoi essere informato sulle prossime edizioni, e lascia il tuo nome utente [[:m:Special:MyLanguage/Universale Code of Conduct/Newsletter/Participate|qui]] se vuoi essere contattato in futuro per aiutare con le traduzioni.
</div><div style="margin-top:3px; padding:10px 10px 10px 20px; background:#fffff; border:2px solid #808080; border-radius:4px; font-size:100%;">
*'''Revisione della bozza delle linee guida sull'applicazione''' - La revisione della bozza di linee guida sull'applicazione del Codice Universale di Condotta terminerà il 17 di ottobre di 2021, dopo più di due mesi di ampie consultazioni. ([[m:Special:MyLanguage/Universale Code of Conduct/Newsletter/4#Enforcement Draft Guidelines Review Wrap-up|continua qui]])
*'''Tavole rotonde e incontri online''' - Il 18 di settembre di 2021 ha avuto luogo un altro incontro online per discutere della bozza. Un ultimo incontro avrà luogo il 15 di ottobre di 2021. ([[m:Special:MyLanguage/Universale Code of Conduct/Newsletter/4#Roundtable Discussions and Conversation Hours|continua qui]])
*'''Elezione del comitato di redazione della Carta del Movimento''' - Il processo di selezione del Comitato di Redazione della Carta del Movimento è cominciato e rimarrà aperto fino al 25 di ottobre di 2021. I volontari dei progetti Wikimedia possono scegliere i candidati preferiti per il comitato. ([[m:Special:MyLanguage/Universale Code of Conduct/Newsletter/4#Movement Charter Drafting Committee Elections|continua qui]])
*'''Novità per la Newsletter''' - In questa fase conclusiva del processo di redazione del codice universale di condotta, il team sta pensando al futuro della newsletter. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/4#New Direction for the Newsletter|continua qui]])
*'''Post su Diff''' - Leggi i più recenti post sul tema del CUC su Wikimedia Diff. ([[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Newsletter/2#Diff Blogs|continua qui]])
</div><section end="ucoc-newsletter"/>
--[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 16:13, 14 ott 2021 (CEST)
== Strategia del movimento Wikimedia - Programma di sovvenzioni ==
Buongiorno a tutti,
L'annuncio di oggi riguarda il '''[[:meta:Grants:MSIG/Informazioni|programma di sovvenzioni]]''' legate all'attuazione della [[:meta:Movement_Strategy/it|strategia del movimento Wikimedia]].
Le sovvenzioni riguardano attività o progetti che affrontano una delle [[:meta:Movement Strategy/Initiatives|iniziative prioritarie]] definite per questa fase (questo trimestre) che sono:
* [[:meta:Carta fondamentale del movimento Wikimedia|Carta fondamentale del movimento Wikimedia]] (Iniziativa 22, Cluster A)
* [[:meta:Hubs|Hub tematici e regionali]] (Iniziativa 25, Cluster D)
* [[:meta:Movement Strategy/Global Approach for Local Skill Development|Approccio globale per lo sviluppo locale di competenze]] (Iniziativa 31, Cluster C)
* [[:meta:Movement Strategy/Leadership Development Plan|Piano di sviluppo della leadership]] (Iniziativa 32, Cluster C)
A livello locale gli ultimi due punti sono particolarmente interessanti per chi avesse iniziative di ricerca, vi invito a leggere su meta le pagine relative alle sovvenzioni e a come e per cosa richiederle.
Con l'occasione vi ricordo che fino al 24 ottobre è ancora possibile votare per eleggere i membri del [[:meta:Movement_Charter/Drafting_Committee/Elections/it|comitato di redazione della carta fondamentale del movimento Wikimedia]] (''Movement Charter'')
Grazie per l'attenzione! --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 08:39, 21 ott 2021 (CEST)
== Vieni a parlare col Community Tech team ==
[[File:Magic Wand Icon 229981 Color Flipped.svg|100px|right]]
Buongiorno!
Noi che organizziamo il [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey|sondaggio sui desideri della comunità]] vorremmo invitarti a una riunione online. Si terrà [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20211027T1430 '''{{#time:l|2021-10-27}} {{#time:j xg|2021-10-27}} alle {{#time:H:i e|14:30|it|1}}'''] su Zoom e durerà un'ora. [https://wikimedia.zoom.us/j/83847343544 '''Clicca qui per partecipare'''].
'''Programma'''
* Diventa ambasciatore del sondaggio sui desideri della comunità. Aiutaci a diffondere notizie sul tuo wiki.
* Aggiornamenti sui desideri relativi a [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021/Warn when linking to disambiguation pages|disambiguazioni]] e [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2021/Real Time Preview for Wikitext|anteprime in tempo reale]]
* Domande e risposte
'''Formato'''
La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note che prenderemo saranno pubblicate senza attribuzione su Meta-Wiki. La presentazione (tutti i punti del programma eccetto la parte delle domande e risposte) si terrà in inglese.
Saremo in grado di rispondere a domande in '''italiano''', inglese, francese, polacco, spagnolo e tedesco. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile [[m:Talk:Community Wishlist Survey|sulla pagina di discussione del sondaggio sui desideri della comunità]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org.
L'host della riunione sarà [[m:Special:MyLanguage/User:NRodriguez (WMF)|Natalia Rodriguez]] (manager del [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech team]]).
'''Link di invito'''
* [https://wikimedia.zoom.us/j/83847343544 Partecipa online]
* ID dell'incontro: <span dir=ltr>83847343544</span>
* [https://wikimedia.zoom.us/u/kwDbq4box Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]
Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|talk]]) 14:41, 25 ott 2021 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=22135560 -->
== Elezioni del comitato di redazione della carta del movimento ==
Buongiorno a tutti,
le elezioni del [[m:Movement_Charter/Drafting_Committee/it|comitato di redazione]] della [[m:Movement_Charter/it|carta fondamentale del movimento]] si sono concluse e i [[:m:Movement_Charter/Drafting_Committee/Elections/Results/Announcement/it|'''risultati sono stati pubblicati su Meta''']].
Il [[m:Movement_Strategy_and_Governance/it|Team Movement Strategy and Governance]] ringrazia tutti coloro che hanno partecipato. --[[Utente:Civvi (WMF)|Civvi (WMF)]] ([[Discussioni utente:Civvi (WMF)|scrivimi]]) 15:09, 1 nov 2021 (CET)
== Il futuro del sondaggio sui desideri della comunità ==
[[File:Magic Wand Icon 229981 Color Flipped.svg|100px|right]]
{{int:Hello}}
Noi che organizziamo il [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey|sondaggio sui desideri della comunità]] vorremmo invitarti a una riunione online. Si terrà [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20211130T1700 '''{{#time:l|2021-11-30}} {{#time:j xg|2021-11-30}} alle {{#time:H:i e|17:00|it|1}}'''] su Zoom e durerà un'ora. [https://wikimedia.zoom.us/j/82035401393 '''Clicca qui per partecipare'''].
'''Programma'''
* Modifiche al sondaggio sui desideri della comunità 2022. Aiutaci a decidere.
* Diventa ambasciatore del sondaggio sui desideri della comunità. Aiutaci a diffondere notizie sul tuo wiki.
* Domande e risposte
'''Formato'''
La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note che prenderemo saranno pubblicate senza attribuzione su Meta-Wiki. La presentazione (tutti i punti del programma eccetto la parte delle domande e risposte) si terrà in inglese.
Saremo in grado di rispondere a domande in italiano, inglese, francese, polacco, spagnolo e tedesco. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile [[m:Talk:Community Wishlist Survey|sulla pagina di discussione del sondaggio sui desideri della comunità]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org.
L'host della riunione sarà [[m:Special:MyLanguage/User:NRodriguez (WMF)|Natalia Rodriguez]] (manager del [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech team]]).
'''Link di invito'''
* [https://wikimedia.zoom.us/j/82035401393 Partecipa online]
* ID dell'incontro: <span dir=ltr>82035401393</span>
* [https://wikimedia.zoom.us/u/keu6UeRT0T Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]
Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 21:17, 26 nov 2021 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=22135560 -->
== Wikiquote in italiano potrebbe essere interessata a testare le migliorie all'interfaccia desktop? ==
[[File:Annotated_Wikipedia_Vector_interface_(logged-out).png|thumb|Una serie di nuove funzionalità e riorganizzazioni per il tema Vector]]
Ciao!
Se siete passati sulla Wikipedia in italiano negli ultimi giorni forse avete notato un banner in alto sulla pagina: invitava a testare un terzo prototipo d'interfaccia, nello specifico una proposta di un nuovo [[:it:Aiuto:Indice|indice]]. Forse non tutti sanno che questi prototipi e questi test utente fanno parte del processo di miglioramento dell'ergonomia e del design di Vector, l'interfaccia desktop che da 10 anni è presente di default su tutti i wiki Wikimedia.
Le migliorie all'IU desktop, di cui si occupa il [[mw:Readers/Web/Team|Team Web]] della Wikimedia Foundation, sono presentate nel [[mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/it|progetto dedicato su MediaWiki]]: non si tratta di una vera e propria nuova interfaccia, ma di un [[mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/Features|insieme di funzionalità]] che vengono attivate in modo progressivo e adottate in anteprima da alcuni wiki di test tra i quali figurano ad esempio la Wikipedia in francese, la Wikipedia in veneziano, Wikivoyage in tedesco e prossimamente Wikiquote in francese. Questi wiki volontari sono quindi degli ''early adopter'', traducendo dei wiki ''adottanti precoci'', e permettono di raccogliere e analizzare i dati ad ogni lancio di una nuova funzionalità (la prossima sarà l'[[mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/Features/Sticky_Header|header fisso]]) per poi iterare il processo, migliorare l'interfaccia sulla base dei cambiamenti di comportamento degli utenti (dati quantitativi) e dei commenti e feedback (dati qualitativi).
L'obiettivo è quello di aumentare l'usabilità dell'interfaccia senza rimuovere nessuna funzionalità. Il Team Web si è ispirato ai cambiamenti apportati da alcune comunità o da alcuni volontari ma che attualmente esistono solo come gadget locali, script utente o prototipi su dei wiki specifici. [https://diff.wikimedia.org/2021/08/12/the-story-behind-wikipedias-upcoming-new-look/ Qui] un articolo su Diff, in inglese, che spiega un po' la storia del progetto. L'idea è quella di proporre questi cambiamenti nell'esperienza predefinita di tutti i progetti Wikimedia una volta terminato il lavoro di rifinitura.
''Il contenuto non viene toccato. Non viene rimossa nessuna funzionalità. Le migliorie si ispirano a dei gadget esistenti. I cambiamenti sono apportati gradualmente e riguardano solo il tema Vector. Nessun animale è stato ucciso durante il periodo di test.''
Se volete saperne di più sulle migliorie all'intefaccia desktop e/o se il progetto fosse interessato a diventare un wiki di test [[mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/it|leggete la presentazione]] e contattatemi o pingatemi qui sotto.
Per chi volesse tentare l'esperienza, la nuova interfaccia può essere testata anche individualmente dal vostro menu utente, tramite ''preferenze'' > ''aspetto'' > ''tema: Vector'', e deselezionando ''Preferenze temi: Usa Legacy Vector''. Il nuovo Vector puo' anche essere disattivato individualmente in ogni momento, grazie a un link nel menu in alto a sinistra "Torna al vecchio aspetto". [[mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/Participate|Qui]] le indicazioni su come fare per partecipare, anche per segnalare dei bug e tradurre delle pagine se si vuole dare una mano.
Grazie dell'attenzione e spero di avervi almeno incuriositi.--[[Utente:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[Discussioni utente:Patafisik (WMF)|scrivimi]]) 16:59, 17 dic 2021 (CET)
== Prossima richiesta di feedback sulle elezioni del Board of Trustees ==
<section begin="announcement-content />
:''Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki''.
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Board of Trustees/Call for feedback:2022 Board of Trustees election/Upcoming Call for Feedback about the Board of Trustees elections|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation Board of Trustees/Call for feedback:2022 Board of Trustees election/Upcoming Call for Feedback about the Board of Trustees elections}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Il Board of Trustees sta preparando una richiesta di feedback sulle prossime elezioni del Board, la richiesta avrà luogo dal 7 gennaio al 10 febbraio 2022.
I dettagli saranno completati durante la settimana prima della richiesta, due però sono le domande già confermate e che saranno poste durante questa richiesta di feedback:
* Qual è il modo migliore per assicurare, all'interno del Board of Trustees, un'equa rappresentanza delle comunità emergenti?
* Quale tipo di coinvolgimento dovrebbero avere i candidati durante le elezioni?
Altre domande potrebbero essere aggiunte, il team Movement Strategy and Governance vuole nel frattempo dare tempo ai membri della comunità e agli affiliati per riflettere e raccogliere idee su queste due domande già confermate. Ci scusiamo per il fatto di non avere già una lista completa di domande. La lista delle domande dovrebbe aumentare di poco, dovrebbero aggiungersene solo una o due. L'intenzione è quella di non sommergere la comunità di richieste, ma di fornire un congruo preavviso e iniziare a raccogliere feedback su queste questioni.
'''Vuoi contribuire ad organizzare una discussione locale durante questa richiesta di feedback?'''
Contatta il [[m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance|Movement Strategy and Governance team]] su Meta, su [https://t.me/wmboardgovernancechat Telegram], o via email a msg[[File:At sign.svg|16x16px|link=|(_AT_)]]wikimedia.org.
Contattateci se avete domande o perplessità. Il team Movement Strategy and Governance sarà a corto di personale fino al 3 gennaio. Vi preghiamo di scusare eventuali ritardi nelle risposte durante questo periodo. Siamo a conoscenza che anche alcuni membri della comunità e affiliati sono offline durante le vacanze di dicembre. Ci scusiamo se il nostro messaggio vi ha raggiunto mentre siete in vacanza.
Cordiali saluti,
Movement Strategy and Governance<section end="announcement-content" />
{{int:thank-you}} [[User:Xeno (WMF)|Xeno (WMF)]] 17:55, 27 dic 2021 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Delivery/it&oldid=22502494 -->
== Sondaggio 2022 sui desideri della comunità ==
[[File:Community Wishlist Survey Lamp.svg|right|200px]]
Inizia il '''[[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey 2022|sondaggio 2022 sui desideri della comunità]]'''!
Il sondaggio serve alla comunità per decidere su che cosa il [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech team]] debba lavorare il prossimo anno. Incoraggiamo chiunque ad avanzare proposte entro la scadenza del '''23 gennaio''' e a commentare le proposte altrui per aiutare a migliorarle.
Le comunità voteranno le proposte tra l'28 gennaio e il 11 febbraio.
Il Community Tech team presta particolare attenzione agli strumenti destinati ai contributori di Wikimedia con più esperienza. Puoi avanzare proposte scrivendo in qualsiasi lingua. Ci penseremo poi noi a tradurle per te. Grazie, non vediamo l'ora di leggere le tue proposte! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|talk]]) 19:25, 10 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=22135560 -->
== Vieni a parlare col Community Tech team ==
[[File:Community Wishlist Survey Lamp.svg|150px|right]]
{{int:Hello}}
Noi che organizziamo il [[m:Special:MyLanguage/Community Wishlist Survey|sondaggio sui desideri della comunità]] vorremmo invitarti a una riunione online. Si terrà [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220119T1800 '''{{#time:l|2022-01-19}} {{#time:j xg|2022-01-19}} alle {{#time:H:i e|18:00|it|1}}'''] su Zoom e durerà un'ora. Questo sistema esterno non è soggetto alle [[foundation:Privacy_policy|Privacy Policy della WikiMedia Foundation]]. [https://wikimedia.zoom.us/j/85804347114 '''Clicca qui per partecipare'''].
'''Programma'''
* Esponi le idee di base delle tue proposte e parla con un membro del Community Tech Team per sapere come migliorare la proposta
'''Formato'''
La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note che prenderemo saranno pubblicate senza attribuzione su Meta-Wiki. La presentazione (tutti i punti del programma eccetto la parte delle domande e risposte) si terrà in inglese.
Saremo in grado di rispondere a domande in inglese, francese, polacco, spagnolo e tedesco. Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile [[m:Talk:Community Wishlist Survey|sulla pagina di discussione del sondaggio sui desideri della comunità]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org.
L'host della riunione sarà [[m:Special:MyLanguage/User:NRodriguez (WMF)|Natalia Rodriguez]] (manager del [[m:Special:MyLanguage/Community Tech|Community Tech team]]).
'''Link di invito'''
* [https://wikimedia.zoom.us/j/85804347114 Partecipa online]
* ID dell'incontro: <span dir=ltr>85804347114</span>
* [https://wikimedia.zoom.us/u/keu6UeRT0T Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]
Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|talk]]) 02:16, 18 gen 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=22135560 -->
==Aggiornamento sulle migliorie all'IU desktop e invito ad un incontro on line ==
Ciao,
vorrei aggiornarti sul progetto delle [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|migliorie all'IU desktop]] al quale il Web team della Wikimedia Foundation sta lavorando da un paio d'anni.
L'obiettivo del progetto è quello di rendere l'interfaccia più accogliente e accessibile sia per i lettori che per i contributori esperti. Il progetto consiste in una serie di migliorie delle funzionalità che rendano più facile leggere e capire, navigare tra le pagine, fare ricerche, passare da una lingua all'altra, usare i tab delle voci e il menu utente e altro ancora.
Le migliorie sono già visibili di default per i lettori e i contributori di [[mw:Desktop_Improvements/it#Elenco_dei_wiki_adottanti_precoci_(wiki_di_test)|oltre una ventina di wiki]], incluse le wikipedie in [[:fr:|francese]], [[:pt:|portoghese]] e [[:fa:|persiano]].
I cambiamenti riguardano solo l'interfaccia [{{fullurl:{{FULLPAGENAMEE}}|useskin=vector}} Vector]. Gli utenti di [{{fullurl:{{FULLPAGENAMEE}}|useskin=monobook}} Monobook] or [{{fullurl:{{FULLPAGENAMEE}}|useskin=timeless}} Timeless] non sono coinvolti.
=== Funzionalità distribuite dal nostro ultimo aggiornamento ===
* [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements/Features/User_menu|Menu utente]] - volto a rendere la navigazione più intuitiva, evidenziando visivamente la struttura dei link relativi all'utente e il loro scopo.
* [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements/Features/Sticky Header|Header fisso]] - concepito per dare accesso a funzionalità importanti (loggarsi e sloggarsi, cronologia, pagine di discussione, ecc.) senza dover scorrere la pagina fino in cima.
Per una lista completa delle funzionalità incluse nel progetto puoi consultare la [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina dedicata]]. Ti invitiamo anche a dare un'occhiata alla nostra [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements/Updates|pagina degli aggiornamenti]].
[[File:Table_of_contents_shown_on_English_Wikipedia_02.webm|thumb|600px|center]]
<br clear=all>
=== Come attivare le migliorie ===
[[File:Desktop Improvements - how to enable globally.png|thumb|[[Special:GlobalPreferences#mw-prefsection-rendering|Preferenze globali]] ]]
* È possibile attivarle individualmente passando [[Special:Preferences#mw-prefsection-rendering|dalle preferenze del profilo utente, nel tab "Aspetto"]] deselezionando la casella "Usa Legacy Vector" (deve essere vuota). Inoltre, è possibile attivarle su tutti i wiki usando le [[Special:GlobalPreferences#mw-prefsection-rendering|preferenze globali]].
* Se pensi che possa essere utile attivarle di default per i lettori e i contributori di questo wiki, sentiti libero di discuterne con la comunità e contattami.
* Sui wiki che hanno attivato questi cambiamenti di default per tutti gli utenti loggati possono decidere in qualunque momento di disattivarli e tornare alla solita interfaccia (il Legacy Vector). Un link per attivare il nuovo Vector è facilmente accessibile sulla barra laterale.
=== Scopri di più e partecipa ai nostri eventi ===
Se vuoi seguire l'evoluzione del nostro progetto, puoi [[mw:Special:Newsletter/28/subscribe|iscriverti alla nostra newsletter]].
Puoi leggere le [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|pagine di progetto]], consultare [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements/Frequently_asked_questions|le nostre FAQ]], scrivere nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina di discussione del progetto]] e partecipare ad un incontro on line con noi ([https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220127T1500 '''{{#time:j xg|2022-01-27}} ({{#time:l|2022-01-27}}), {{#time:H:i e|15:00|it|1}}''']).
Come partecipare al nostro incontro on line
* [https://wikimedia.zoom.us/j/89205402895 Partecipa online]
* ID dell'incontro: <span dir=ltr>89205402895</span>
* [https://wikimedia.zoom.us/u/kdPQ6k2Bcm Numero d'accesso a seconda del tuo Paese]
Grazie!
Per conto del Web team della Wikimedia Foundation--[[Utente:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[Discussioni utente:Patafisik (WMF)|scrivimi]]) 17:09, 26 gen 2022 (CET)
== Wiki Loves Folklore is extended till 15th March ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">{{int:please-translate}}
[[File:Wiki Loves Folklore Logo.svg|right|frameless|180px]]
Greetings from Wiki Loves Folklore International Team,
We are pleased to inform you that [[:c:Commons:Wiki Loves Folklore|Wiki Loves Folklore]] an international photographic contest on Wikimedia Commons has been extended till the '''15th of March 2022'''. The scope of the contest is focused on folk culture of different regions on categories, such as, but not limited to, folk festivals, folk dances, folk music, folk activities, etc.
We would like to have your immense participation in the photographic contest to document your local Folk culture on Wikipedia. You can also help with the [[:c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022/Translations|translation]] of project pages and share a word in your local language.
Best wishes,
'''International Team'''<br />
'''Wiki Loves Folklore'''
[[Utente:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[Discussioni utente:MediaWiki message delivery|scrivimi]]) 05:50, 22 feb 2022 (CET)
</div>
<!-- Messaggio inviato da User:Rockpeterson@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=22754428 -->
== Wiki Loves Folklore 2022 ends tomorrow ==
[[File:Wiki Loves Folklore Logo.svg|right|frameless|180px]]
International photographic contest [[:c:Commons:Wiki Loves Folklore 2022| Wiki Loves Folklore 2022]] ends on 15th March 2022 23:59:59 UTC. This is the last chance of the year to upload images about local folk culture, festival, cuisine, costume, folklore etc on Wikimedia Commons. Watch out our social media handles for regular updates and declaration of Winners.
([https://www.facebook.com/WikiLovesFolklore/ Facebook] , [https://twitter.com/WikiFolklore Twitter ] , [https://www.instagram.com/wikilovesfolklore/ Instagram])
The writing competition Feminism and Folklore will run till 31st of March 2022 23:59:59 UTC. Write about your local folk tradition, women, folk festivals, folk dances, folk music, folk activities, folk games, folk cuisine, folk wear, folklore, and tradition, including ballads, folktales, fairy tales, legends, traditional song and dance, folk plays, games, seasonal events, calendar customs, folk arts, folk religion, mythology etc. on your local Wikipedia. Check if your [[:m:Feminism and Folklore 2022/Project Page|local Wikipedia is participating]]
A special competition called '''Wiki Loves Falles''' is organised in Spain and the world during 15th March 2022 till 15th April 2022 to document local folk culture and [[:en:Falles|Falles]] in Valencia, Spain. Learn more about it on [[:ca:Viquiprojecte:Falles 2022|Catalan Wikipedia project page]].
We look forward for your immense co-operation.
Thanks
Wiki Loves Folklore international Team
[[Utente:MediaWiki message delivery|MediaWiki message delivery]] ([[Discussioni utente:MediaWiki message delivery|scrivimi]]) 15:40, 14 mar 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Rockpeterson@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=22754428 -->
== Gruppo di lavoro per lo sviluppo della leadership: Chiedi di partecipare! (dal 14 marzo al 10 aprile 2022) ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Leadership Development Working Group/Participate/Announcement|Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Leadership Development Working Group/Participate/Announcement|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Leadership Development Working Group/Participate/Announcement}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Salve a tutti,
Grazie a coloro che hanno preso parte alla richiesta di pareri per l'iniziativa del [[m:Special:MyLanguage/Leadership Development Working Group|gruppo di lavoro per lo sviluppo della leadership]]. Un [[m:Special:MyLanguage/Leadership Development Working Group/Participate#5. Summary of Call for Feedback|riassunto dei pareri emersi]] è disponibile su Meta-wiki. Questi feedback saranno condivisi con il gruppo di lavoro. Da ora, fino al 10 aprile 2022, è possibile chiedere di entrare a far parte del gruppo di lavoro. Si prega di [[m:Special:MyLanguage/Leadership_Development_Working_Group/Purpose_and_Structure#3._How_is_the_working_group_formed_and_structured?|visionare la pagina informativa sul gruppo di lavoro]], condividere questo messaggio con i membri della comunità che potrebbero essere interessati e '''[[m:Special:MyLanguage/Leadership_Development_Working_Group/Participate#1._How_to_participate|fare richiesta di adesione se si è interessati]]'''.
Grazie,
Dal team per lo sviluppo della comunità<br /><section end="announcement-content" />
[[User:DBarthel (WMF)|DBarthel (WMF)]] 02:53, 23 mar 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Delivery/it&oldid=22502575 -->
== La fase di votazione per la ratifica delle linee guida per l'applicazione del codice universale di condotta è terminata. ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines/Vote/Closing message|Puoi leggere questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines/Vote/Closing message|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines/Vote/Closing message}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Salve a tutti,
Il processo di votazione per la ratifica delle [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines|linee guida aggiornate per l'applicazione]] del [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct|codice universale di condotta]] (UCoC) è terminato il 21 marzo 2022. Hanno votato oltre {{#expr:2300}} Wikimediani provenienti da varie nazioni del nostro movimento. Grazie a tutti coloro che hanno preso parte a questo processo! Il gruppo degli scrutatori sta riesaminando il processo di voto per verificarne l'accuratezza, quindi vi preghiamo di attendere fino a un massimo di due settimane, affinché essi possano concludere il loro lavoro.
Il risultato finale del processo di votazione sarà annunciato [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines/Voting/Results|qui]], insieme alle statistiche e a un riepilogo dei commenti, non appena saranno disponibili. Si prega di controllare [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines/Voter information|la pagina informativa per gli elettori]] per scoprire i passaggi successivi. Puoi lasciare un commento in qualsiasi lingua sulla pagina di discussione del progetto [[m:Talk:Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines|su Meta-wiki]]. Puoi anche contattare il team del progetto UCoC tramite e-mail all'indirizzo ucocproject[[File:At sign.svg|16x16px|link=|(_AT_)]]wikimedia.org
Cordiali saluti,
Movement Strategy and Governance<br /><section end="announcement-content" />
[[User:DBarthel (WMF)|DBarthel (WMF)]] 02:12, 30 mar 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Delivery/it&oldid=22502575 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Movement Strategy and Governance News – Issue 6</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="ucoc-newsletter"/>
<div style = "line-height: 1.2">
<span style="font-size:200%;">'''Movement Strategy and Governance News'''</span><br>
<span style="font-size:120%; color:#404040;">'''Issue 6, April 2022'''</span><span style="font-size:120%; float:right;">[[m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6|'''Read the full newsletter''']]</span>
----
Welcome to the sixth issue of Movement Strategy and Governance News! This revamped newsletter distributes relevant news and events about the Movement Charter, Universal Code of Conduct, Movement Strategy Implementation grants, Board of trustees elections and other relevant MSG topics.
This Newsletter will be distributed quarterly, while the more frequent Updates will also be delivered weekly. Please remember to subscribe [[m:Special:MyLanguage/Global message delivery/Targets/MSG Newsletter Subscription|here]] if you would like to receive future issues of this newsletter.
</div><div style="margin-top:3px; padding:10px 10px 10px 20px; background:#fffff; border:2px solid #808080; border-radius:4px; font-size:100%;">
*'''Leadership Development -''' A Working Group is Forming! - The application to join the Leadership Development Working Group closed on April 10th, 2022, and up to 12 community members will be selected to participate in the working group. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A1|continue reading]])
*'''Universal Code of Conduct Ratification Results are out! -''' The global decision process on the enforcement of the UCoC via SecurePoll was held from 7 to 21 March. Over 2,300 eligible voters from at least 128 different home projects submitted their opinions and comments. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A2|continue reading]])
*'''Movement Discussions on Hubs -''' The Global Conversation event on Regional and Thematic Hubs was held on Saturday, March 12, and was attended by 84 diverse Wikimedians from across the movement. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A3|continue reading]])
*'''Movement Strategy Grants Remain Open! -''' Since the start of the year, six proposals with a total value of about $80,000 USD have been approved. Do you have a movement strategy project idea? Reach out to us! ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A4|continue reading]])
*'''The Movement Charter Drafting Committee is All Set! -''' The Committee of fifteen members which was elected in October 2021, has agreed on the essential values and methods for its work, and has started to create the outline of the Movement Charter draft. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A5|continue reading]])
*'''Introducing Movement Strategy Weekly -''' Contribute and Subscribe! - The MSG team have just launched the updates portal, which is connected to the various Movement Strategy pages on Meta-wiki. Subscriber to get up-to-date news about the various ongoing projects. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A6|continue reading]])
*'''Diff Blogs -''' Check out the most recent publications about the UCoC on Wikimedia Diff. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/6#A7|continue reading]])
</div><section end="ucoc-newsletter"/>
</div>
Thanks for reading. [[User:Xeno (WMF)|Xeno (WMF)]] 04:23, 13 apr 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Newsletter/Subscribe&oldid=23137838 -->
== Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop ==
[[File:New table of contents shown on English wikipedia.png|thumb]]
Ciao!
Hai notato che alcuni wiki hanno un'[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop_Improvements|interfaccia desktop diversa]]? Non sei curioso di sapere che piani abbiamo al riguardo? Magari hai domande o idee sul design o su questioni tecniche?
Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a questi miglioramenti! La riunione si terrà il '''29 aprile 2022 alle 15:00 e 20:00 CEST''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/88045453898 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 88045453898. [https://wikimedia.zoom.us/u/kcOMICmyyA Numero d'accesso a seconda del tuo Paese].
'''Programma'''
* Aggiornamenti sugli ultimi sviluppi
* Domande e risposte, discussione
'''Formato'''
La riunione non sarà registrata né trasmessa in streaming. Le note saranno prese in un [https://docs.google.com/document/d/1G4tfss-JBVxyZMxGlOj5MCBhOO-0sLekquFoa2XiQb8/edit# file di Google Docs]. L'host della riunione sarà [[mw:User:OVasileva_(WMF)|Olga Vasileva]] (manager del team). La parte introduttiva (primi due punti del programma) si terrà in inglese.
Saremo in grado di rispondere a domande in italiano, francese (solamente alle 20:00 CEST), inglese e polacco (entrambe le riunioni). Se vuoi fare domande in anticipo, scrivile nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop_Improvements|pagina di discussione]] o inviale a sgrabarczuk@wikimedia.org.
A questo incontro si applicano sia [[foundation:Friendly_space_policy|Politica per gli spazi amichevoli]] che il [[mw:Special:MyLanguage/Code_of_Conduct|Codice di condotta]] per gli spazi tecnici di Wikimedia. Zoom non è soggetto alla [[foundation:Privacy_policy|Informativa sulla privacy di WMF]].
Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 15:44, 27 apr 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=23142194 -->
== Proponi delle dichiarazioni per la bussola elettorale del 2022 ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass| Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections/2022/Announcement/Propose statements for the 2022 Election Compass}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Ciao a tutti,
I volontari sono [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections/2022/Community_Voting/Election_Compass|invitati a proporre delle dichiarazioni da utilizzare nella bussola elettorale]] per le [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2022|elezioni del Board of Trustees del 2022]].
Una bussola elettorale è uno strumento nato per aiutare gli elettori a selezionare quei candidati che meglio si conformano alle loro convinzioni e opinioni. I membri della comunità proporranno delle dichiarazioni a cui i candidati risponderanno utilizzando una scala Lickert (d'accordo/neutrale/in disaccordo). Le risposte dei candidati a queste dichiarazioni verranno caricate nella bussola elettorale. Gli elettori utilizzeranno lo strumento inserendo le proprie risposte alle dichiarazioni (d'accordo/neutrale/in disaccordo). I risultati mostreranno quei candidati che meglio si allineano alle convinzioni e ai punti di vista dell'elettore.
{| class="wikitable mw-collapsible mw-collapsed"
|-
! colspan=3 | Ecco il calendario della bussola elettorale
|-
|
'''8 - 20 luglio''': I volontari propongono le dichiarazioni per la bussola elettorale
'''21 - 22 luglio''': Il Comitato elettorale rivede le dichiarazioni, assicurandosi che siano chiare, e rimuovendo quelle fuori tema
'''23 luglio - 1º agosto''': I volontari votano le dichiarazioni
'''2 - 4 agosto''': Il Comitato elettorale sceglie le 15 dichiarazioni più votate
'''5 - 12 agosto''': I candidati danno il proprio parere sulle dichiarazioni
'''15 agosto''': La bussola elettorale viene aperta all'utilizzo degli elettori al fine di aiutarli nella scelta del voto
|}
Il Comitato elettorale sceglierà le 15 dichiarazioni più votate all'inizio di agosto. Il Comitato elettorale supervisionerà l'intero processo, supportato dal team Movement Strategy and Governance. MSG si assicurerà che le domande siano chiare, che non vi siano duplicati, refusi, o qualsiasi altro problema.
Cordiali saluti,
Movement Strategy and Governance
''Questo messaggio è stato inviato per conto della Task Force per la selezione del Board e del Comitato Elettorale''<br /><section end="announcement-content" />
--[[Utente:Superpes15|Superpes15]] ([[Discussioni utente:Superpes15|scrivimi]]) 10:24, 13 lug 2022 (CEST)
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Movement Strategy and Governance News – Issue 7</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="msg-newsletter"/>
<div style = "line-height: 1.2">
<span style="font-size:200%;">'''Movement Strategy and Governance News'''</span><br>
<span style="font-size:120%; color:#404040;">'''Issue 7, July-September 2022'''</span><span style="font-size:120%; float:right;">[[m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7|'''Read the full newsletter''']]</span>
----
Welcome to the 7th issue of Movement Strategy and Governance News! The newsletter distributes relevant news and events about the implementation of Wikimedia's [[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy/Initiatives|Movement Strategy recommendations]], other relevant topics regarding Movement governance, as well as different projects and activities supported by the Movement Strategy and Governance (MSG) team of the Wikimedia Foundation.
The MSG Newsletter is delivered quarterly, while the more frequent [[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy/Updates|Movement Strategy Weekly]] will be delivered weekly. Please remember to subscribe [[m:Special:MyLanguage/Global message delivery/Targets/MSG Newsletter Subscription|here]] if you would like to receive future issues of this newsletter.
</div><div style="margin-top:3px; padding:10px 10px 10px 20px; background:#fffff; border:2px solid #808080; border-radius:4px; font-size:100%;">
* '''Movement sustainability''': Wikimedia Foundation's annual sustainability report has been published. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A1|continue reading]])
* '''Improving user experience''': recent improvements on the desktop interface for Wikimedia projects. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A2|continue reading]])
* '''Safety and inclusion''': updates on the revision process of the Universal Code of Conduct Enforcement Guidelines. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A3|continue reading]])
* '''Equity in decisionmaking''': reports from Hubs pilots conversations, recent progress from the Movement Charter Drafting Committee, and a new white paper for futures of participation in the Wikimedia movement. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A4|continue reading]])
* '''Stakeholders coordination''': launch of a helpdesk for Affiliates and volunteer communities working on content partnership. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A5|continue reading]])
* '''Leadership development''': updates on leadership projects by Wikimedia movement organizers in Brazil and Cape Verde. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A6|continue reading]])
* '''Internal knowledge management''': launch of a new portal for technical documentation and community resources. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A7|continue reading]])
* '''Innovate in free knowledge''': high-quality audiovisual resources for scientific experiments and a new toolkit to record oral transcripts. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A8|continue reading]])
* '''Evaluate, iterate, and adapt''': results from the Equity Landscape project pilot ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A9|continue reading]])
* '''Other news and updates''': a new forum to discuss Movement Strategy implementation, upcoming Wikimedia Foundation Board of Trustees election, a new podcast to discuss Movement Strategy, and change of personnel for the Foundation's Movement Strategy and Governance team. ([[:m:Special:MyLanguage/Movement Strategy and Governance/Newsletter/7#A10|continue reading]])
</div><section end="msg-newsletter"/>
</div>
[[User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 03:39, 18 lug 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Newsletter/Subscribe&oldid=23527297 -->
== Discutiamo dei miglioramenti all'interfaccia desktop ==
[[File:Vector 2022 showing language menu with a blue menu trigger and blue menu items 01.jpg|thumb]]
Partecipa a una riunione online col team che sta lavorando a [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/it|questi miglioramenti]]! La riunione si terrà il '''26 luglio 2022 at [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1200 12:00 UTC] and [https://www.timeanddate.com/worldclock/fixedtime.html?iso=20220726T1900 19:00 UTC]''' su Zoom. '''[https://wikimedia.zoom.us/j/5304280674 Clicca qui per partecipare]'''. ID dell'incontro: 5304280674. [https://wikimedia.zoom.us/u/kc2hamfYz9 Numero d'accesso a seconda del tuo Paese].
[[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/Talk to Web/it|Per saperne di più]]. Speriamo che parteciperai! [[User:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[User talk:SGrabarczuk (WMF)|msg]]) 18:32, 25 lug 2022 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:SGrabarczuk (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=User:SGrabarczuk_(WMF)/sandbox/MM/It_fallback&oldid=23142194 -->
== Il tema Vector 2022 di default entro due settimane? ==
[[File:Wikimania 2022 Vector (2022) Presentation.pdf|thumb|Le slide della nostra presentazione a Wikimania 2022|page=26]]
Ciao, scrivo a nome del [[mw:Reading/Web|Web Team della Wikimedia Foundation]]. '''Entro due settimane, ci piacerebbe rendere Vector 2022 il tema di default di questo wiki.'''
Ci lavoriamo da tre anni. Finora è stato adottato da oltre 30 wiki, tra cui alcuni
progetti fratelli Wikimedia, che nell'insieme rappresentano oltre un miliardo di accessi alle pagine al mese. In media [[phab:T317529#8246686|l'87% degli utenti attivi connessi]] di questi wiki usa Vector 2022.
Diventerebbe di default per gli utenti non loggati e anche per gli utenti loggati che attualmente usano Vector Legacy (Vector 2010). Gli utenti loggati possono passare a [[Special:Preferences#mw-prefsection-rendering|qualunque altro tema]] in ogni momento. Nessun cambiamento è previsto per gli utenti di questi temi.
<div style="width:100%; margin:auto;"><gallery widths="220" heights="150" mode="packed" caption="In cima alla pagina">
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2010 top.png|Vector Legacy (l'attuale tema di default)
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2022 top.png|Vector 2022
</gallery><gallery widths="220" heights="150" mode="packed" caption="Una sezione di una pagina">
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2010 scrolled.png|Vector Legacy (l'attuale tema di default)
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2022 scrolled.png|Vector 2022
</gallery></div>
=== A proposito del tema ===
'''[Perché è un cambiamento necessario]''' L'attuale tema di default andava incontro ai bisogni dei lettori e dei contributori così com'erano 13 anni fa. Nel frattempo, nuovi utenti hanno iniziato a usare i progetti Wikimedia. [https://diff.wikimedia.org/2022/08/18/prioritizing-equity-within-wikipedias-new-desktop/ Il vecchio Vector non soddisfa le loro aspettative.]
'''[Obiettivo]''' Lo scopo del nuovo tema è di rendere l'interfaccia più accogliente e confortevole per i lettori e più funzionale per gli utenti esperti. Trae ispirazione sia da richieste precedenti che dal [[metawiki:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey|Sondaggio dei desideri della comunità]], da gadgets e scripts. Questo lavoro ha permesso al nostro codice di rispettare gli standard ma anche di migliorare tutti gli altri temi. [[phab:phame/post/view/290/how_and_why_we_moved_our_skins_to_mustache/|Abbiamo ridotto del 75% il codice PHP dei temi Wikimedia implementati]]. Il progetto si è impegnato anche nel facilitare il supporto ai gadget e all'uso delle API.
'''[Modifiche e risultati dei test]''' Il tema introduce una [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Features|serie di cambiamenti]] che migliorano la leggibilità e l'usabilità. Nel nuovo tema non è stata eliminata nessuna funzionalità attualmente disponibile su Vector.
* L'header fisso rende più facile trovare gli strumenti che i contributori usano spesso. Diminuisce del 16% lo scorrimento verso l'alto della pagina.
* Il nuovo indice rende più facile navigare tra le diverse sezioni. I lettori e i contributori saltano da una sezione all'altra il 50% più spesso che con il vecchio indice. Anche le pagine di discussione hanno un aspetto leggermente diverso.
* La nuova barra di ricerca è più facile da individuare e rende più facile trovare il risultato corretto cercato a partire da una lista. Questo ha aumentato del 30% il volume delle ricerche effettuate sui wiki che abbiamo testato.
* Il tema non influenza negativamente il numero di accesso alle pagine, il tasso di modifiche, o la creazione di account. È anzi stato riscontrato un aumento delle pagine visitate e della creazione di account nelle comunità partner.
'''[Provalo]''' Prova il nuovo tema andando nella scheda "Aspetto" delle [[Special:Preferences#mw-prefsection-rendering|tue Preferenze]] e seleziona Vector 2022 nella lista dei temi.
=== Come fanno i contributori a modificare e a personalizzare questo tema? ===
È possibile configurare e personalizzare le nostre modifiche. Diamo supporto ai volontari che creano gadget e script utente. Consulta il [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Repository|nostro archivio]] per la lista delle personalizzazioni attualmente disponibli, o aggiungici le tue.
=== Il nostro piano ===
'''Se non vengono sollevate grosse problematiche, prevediamo di distribuire il tema nella settimana del 3 ottobre 2022.''' Se la vostra comunità desidera più tempo per discutere dei cambiamenti, premete il pulsante e scriveteci. Possiamo adattare il calendario.
<div style="text-align: center;">[[mw:Talk:Reading/Web/Desktop Improvements|<span class="plainlinks mw-ui-button">Domanda di tempo supplementare<br>per discutere del cambiamento</span>]]</div>
Se vuoi chiedere al nostro team qualsiasi cosa, se hai domande, preoccupazioni o idee ulteriori, per favore notificami o scrivi nella [[mw:Talk:Reading/Web/Desktop Improvements|pagina di discussione del progetto]]. Saremo lieti di risponderti! In aggiunta, puoi anche [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Frequently asked questions|consultare le nostre FAQ]]. Grazie!--[[Utente:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[Discussioni utente:Patafisik (WMF)|scrivimi]]) 09:32, 26 set 2022 (CEST)
== Community Wishlist Survey 2023 opens in January ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
''{{int:Please-translate}}''
(There is [[m:Community Wishlist Survey 2023 opens in January|a translatable version of this message on MetaWiki]])
{{int:Hello}}
The [[m:Community Wishlist Survey 2023|'''Community Wishlist Survey (CWS) 2023''']], which lets contributors propose and vote for tools and improvements, starts next month on Monday, [https://zonestamp.toolforge.org/1674496831 23 January 2023, at 18:00 UTC] and will continue annually.
We are inviting you to share your ideas for technical improvements to our tools and platforms. Long experience in editing or technical skills is not required. If you have ever used our software and thought of an idea to improve it, this is the place to come share those ideas!
The dates for the phases of the Survey will be as follows:
* Phase 1: Submit, discuss, and revise proposals – Monday, Jan 23, 2023 to Sunday, Feb 6, 2023
* Phase 2: WMF/Community Tech reviews and organizes proposals – Monday, Jan 30, 2023 to Friday, Feb 10, 2023
* Phase 3: Vote on proposals – Friday, Feb 10, 2023 to Friday, Feb 24, 2023
* Phase 4: Results posted – Tuesday, Feb 28, 2023
If you want to start writing out your ideas ahead of the Survey, you can start thinking about your proposals and draft them in [[m:Community Wishlist Survey/Sandbox|the CWS sandbox]].
We are grateful to all who participated last year. See you in January 2023!
</div>
{{int:Feedback-thanks-title}} <bdi lang="en" dir="ltr">Community Tech, [[m:User:STei (WMF)|STei (WMF)]]</bdi> 17:44, 15 dic 2022 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Sannita (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Community_Wishlist_list_for_non-Wikipedias&oldid=24239678 -->
== Interfaccia desktop: ultime novità ==
Ciao,
vi segnalo che [[:mw:Reading/Web/Desktop_Improvements/Updates/it|le ultime novità del progetto delle Migliorie all'interfaccia desktop sono on line]]. Buona lettura!--[[Utente:Patafisik (WMF)|Patafisik (WMF)]] ([[Discussioni utente:Patafisik (WMF)|scrivimi]]) 15:18, 16 gen 2023 (CET)
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Community feedback-cycle about updating the Wikimedia Terms of Use starts</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/2023 ToU updates/Office hours/Announcement|You can find this message translated into additional languages on Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/2023 ToU updates/Office hours/Announcement|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation Legal department/2023 ToU updates/Office hours/Announcement|}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Hello everyone,
[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_Legal_department|Wikimedia Foundation Legal Department]] is organizing a feedback-cycle with community members to discuss updating the Wikimedia Terms of Use.
[[:foundation:Special:MyLanguage/Terms of Use|The Terms of Use (ToU)]] are the legal terms that govern the use of websites hosted by the Wikimedia Foundation. We will be gathering your feedback on a draft proposal from February through April. The draft will be translated into several languages, with written feedback accepted in any language.
This update comes in response to several things:
* Implementing the Universal Code of Conduct
* Updating project text to the Creative Commons BY-SA 4.0 license
* Proposal for better addressing undisclosed paid editing
* Bringing our terms in line with current and recently passed laws affecting the Foundation, including the European Digital Services Act
As part of the feedback cycle two office hours will be held, the first on March 2, the second on April 4.
For further information, please consult:
* The [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/2023 ToU updates/Proposed update|proposed update of the ToU by comparison]]
* The page for your [[m:Talk:Terms of use|feedback]]
* Information about [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/2023 ToU updates/Office hours|the office hours]]
On behalf of the Wikimedia Foundation Legal Team,<section end="announcement-content" />
</div>
[[User:DBarthel (WMF)|DBarthel (WMF)]] 18:48, 21 feb 2023 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:DBarthel (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Movement_Strategy_and_Governance/Delivery/NWE&oldid=24603771 -->
== Your wiki will be in read only soon ==
<section begin="server-switch"/><div class="plainlinks">
[[:m:Special:MyLanguage/Tech/Server switch|Leggi questo messaggio in un'altra lingua]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-Tech%2FServer+switch&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]
[[foundation:|Wikimedia Foundation]] sta effettuando test di passaggio tra il suo data center primario e quello secondario. Lo scopo è accertarsi che Wikipedia e le altre wiki Wikimedia riescano a rimanere online anche dopo un disastro. Al fine di garantire che tutto funzioni a dovere, il dipartimento tecnologico di Wikimedia ha bisogno di condurre un test programmato. Il test dimostrerà se è possibile passare da un data center all'altro in sicurezza. Diversi team si prepareranno per il test e saranno a disposizione per correggere qualsiasi problema imprevisto che si dovesse verificare.
Tutto il traffico sarà commutato il giorno '''{{#time:j xg|2023-03-01|it}}'''. Il test avrà inizio alle '''[https://zonestamp.toolforge.org/{{#time:U|2023-03-01T14:00|en}} {{#time:H:i e|2023-03-01T14:00}}]'''.
Sfortunatamente, a causa di alcune limitazioni di [[mw:Manual:What is MediaWiki?|MediaWiki]], tutte le attività di modifica dovranno essere interrotte mentre si effettua il cambio. Ci scusiamo per il disagio, stiamo lavorando per minimizzarlo in futuro.
'''Sarai in grado di leggere, ma non di modificare, tutte le wiki per un breve periodo di tempo.'''
*Il giorno {{#time:l j xg Y|2023-03-01|it}} non sarà possibile effettuare modifiche per al massimo un'ora.
*Se proverai a modificare o a salvare durante il periodo di sospensione, vedrai apparire un messaggio d'errore. Speriamo che nessuna modifica venga persa durante questi pochi minuti, ma non possiamo garantirlo. Se vedi apparire il messaggio di errore, per cortesia attendi fino a che non sia tornato tutto alla normalità. Da quel momento potrai salvare le tue modifiche. È comunque consigliabile fare prima una copia delle modifiche, per essere pronti a ogni eventualità.
''Altre conseguenze'':
*I processi in background saranno più lenti e alcuni potrebbero interrompersi. I link rossi potrebbero non essere aggiornati velocemente come al solito. Se crei una voce per cui esiste già un link entrante a partire da un'altra voce, il collegamento rimarrà rosso più a lungo del solito. Alcuni script in esecuzione di lunga durata dovranno essere fermati.
* La distribuzione del codice dovrebbe avvenire normalmente come le altre settimane. Tuttavia, alcuni blocchi nell'aggiornamento del codice potrebbero avvenire puntualmente se l'operazione lo dovesse richiedere in seguito.
* [[mw:Special:MyLanguage/GitLab|GitLab]] non sarà disponibile per circa 90 minuti.
Il progetto potrebbe essere posticipato se necessario. Puoi [[wikitech:Switch_Datacenter|leggere la tabella di marcia su wikitech.wikimedia.org]]. Ogni cambiamento sarà annunciato nella tabella di marcia. Ci saranno ulteriori avvisi riguardo a questo test. Un banner apparirà su tutte le wiki 30 minuti prima dell'inizio dell'operazione. '''Per favore, condividi queste informazioni con la tua comunità.'''</div><section end="server-switch"/>
<span dir=ltr>[[m:User:Trizek (WMF)|Trizek (WMF)]] ([[m:User talk:Trizek (WMF)|{{int:talk}}]])</span> 22:21, 27 feb 2023 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:Trizek (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=24390465 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Wikimania 2023 Welcoming Program Submissions</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="wikimania-program-submissions"/>[[File:Wikimania Singapore Logo.svg|right|frameless]]Do you want to host an in-person or virtual session at Wikimania 2023? Maybe a hands-on workshop, a lively discussion, a fun performance, a catchy poster, or a memorable lightning talk? [[wmania:Special:MyLanguage/2023:Program/Submissions|'''Submissions are open until March 28''']]. The event will have dedicated hybrid blocks, so virtual submissions and pre-recorded content are also welcome. If you have any questions, please join us at an upcoming conversation on March 12 or 19, or reach out by email at wikimania@wikimedia.org or on Telegram. More information on-wiki.<section end="wikimania-program-submissions"/>
</div>
<!-- Messaggio inviato da User:CKoerner (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=24390465 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Seeking volunteers for the next step in the Universal Code of Conduct process</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/U4C Building Committee/Nominations/Announcement|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Universal Code of Conduct/U4C Building Committee/Nominations/Announcement}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Hello,
As follow-up to [https://lists.wikimedia.org/hyperkitty/list/wikimedia-l@lists.wikimedia.org/message/IOMVS7W75ZYMABQGOQ2QH2JAURC3CHGH/ the message about the Universal Code of Conduct Enforcement Guidelines] by Wikimedia Foundation Board of Trustees Vice Chair, Shani Evenstein Sigalov, I am reaching out about the next steps. I want to bring your attention to the next stage of the Universal Code of Conduct process, which is forming a building committee for the Universal Code of Conduct Coordinating Committee (U4C). I invite community members with experience and deep interest in community health and governance to nominate themselves to be part of the U4C building committee, which needs people who are:
* Community members in good standing
* Knowledgeable about movement community processes, such as, but not limited to, policy drafting, participatory decision making, and application of existing rules and policies on Wikimedia projects
* Aware and appreciative of the diversity of the movement, such as, but not limited to, languages spoken, identity, geography, and project type
* Committed to participate for the entire U4C Building Committee period from mid-May - December 2023
* Comfortable with engaging in difficult, but productive conversations
* Confidently able to communicate in English
The Building Committee shall consist of volunteer community members, affiliate board or staff, and Wikimedia Foundation staff.
The Universal Code of Conduct has been a process strengthened by the skills and knowledge of the community and I look forward to what the U4C Building Committee creates. If you are interested in joining the Building Committee, please either [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/U4C_Building_Committee/Nominations|sign up on the Meta-Wiki page]], or contact ucocproject[[File:At sign.svg|16x16px|link=|(_AT_)]]wikimedia.org by May 12, 2023. '''[[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/U4C_Building_Committee|Read more on Meta-Wiki]]'''.
Best regards,<br /><section end="announcement-content" />
</div>
[[User:Xeno (WMF)|Xeno (WMF)]] 21:01, 26 apr 2023 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:Xeno (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=24941045 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Selection of the U4C Building Committee</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
The next stage in the Universal Code of Conduct process is establishing a Building Committee to create the charter for the Universal Code of Conduct Coordinating Committee (U4C). The Building Committee has been selected. [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/U4C_Building_Committee|Read about the members and the work ahead on Meta-wiki]].<section end="announcement-content" />
</div>
-- [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/Project|UCoC Project Team]], 06:21, 27 mag 2023 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25018085 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr"> Announcing the new Elections Committee members</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections committee/Nominatons/2023/Announcement - new members|You can find this message translated into additional languages on Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections committee/Nominatons/2023/Announcement - new members|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections committee/Nominatons/2023/Announcement - new members}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Hello there,
We are glad to announce [[listarchive:list/wikimedia-l@lists.wikimedia.org/message/4TALOUFPAP2VDBR27GKRVOP7IGQYU3DB/|the new members and advisors of the Elections Committee]]. The [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections_committee|Elections Committee]] assists with the design and implementation of the process to select Community- and Affiliate-Selected trustees for the Wikimedia Foundation Board of Trustees. After an open nomination process, the strongest candidates spoke with the Board and four candidates were asked to join the Elections Committee. Four other candidates were asked to participate as advisors.
Thank you to all the community members who submitted their names for consideration. We look forward to working with the Elections Committee in the near future.
On behalf of the Wikimedia Foundation Board of Trustees,<br /><section end="announcement-content" />
</div>
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 20:00, 28 giu 2023 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25018085 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Review the Charter for the Universal Code of Conduct Coordinating Committee</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/U4C Building Committee/Announcement - Review|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Universal Code of Conduct/U4C Building Committee/Announcement - Review}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Hello all,
I am pleased to share the next step in the [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal Code of Conduct|Universal Code of Conduct]] work. The [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|Universal Code of Conduct Coordinating Committee (U4C) draft charter]] is now ready for your review.
The [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal Code of Conduct/Enforcement guidelines|Enforcement Guidelines]] require a [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_guidelines#4.5_U4C_Building_Committee|Building Committee]] form to draft a charter that outlines procedures and details for a global committee to be called the [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_guidelines#4._UCoC_Coordinating_Committee_(U4C)|Universal Code of Conduct Coordinating Committee (U4C)]]. Over the past few months, the U4C Building Committee worked together as a group to discuss and draft the U4C charter. The U4C Building Committee welcomes feedback about the draft charter now through 22 September 2023. After that date, the U4C Building Committee will revise the charter as needed and a community vote will open shortly afterward.
Join the conversation during the [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/U4C Building Committee#Conversation hours|conversation hours]] or on [[m:Talk:Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|Meta-wiki]].
Best,<br /><section end="announcement-content" />
</div>
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]], on behalf of the U4C Building Committee, 17:35, 28 ago 2023 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25392152 -->
== Opportunità aperte al Comitato di Affiliazione, alla commissione ombudsman e al Comitato di esame dei casi ==
<section begin="announcement-content" />
<div style="margin:.2em 0 .5em;margin-{{#switch:{{PAGELANGUAGE}}|ar|arc|ary|arz|azb|bcc|bgn|ckb|bqi|dv|fa|fa-af|glk|ha-arab|he|kk-arab|kk-cn|ks|ku-arab|ms-arab|mzn|pnb|prd|ps|sd|ug|ur|ydd|yi=right|left}}:3ex;">
[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/Committee appointments/Announcement/Short|''Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki''.]]
''<span class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/Committee appointments/Announcement/Short|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation Legal department/Committee appointments/Announcement/Short}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</span>''</div>
Ciao a tutti! Il [[m:Special:MyLanguage/Affiliations Committee|Comitato di Affiliati]] (AffCom), la [[m:Special:MyLanguage/Ombuds_commission|commissione di Ombuds]] (OC) e il [[m:Special:MyLanguage/Trust_and_Safety/Case_Review_Committee|Comitato di Revisione di Caso]] (CRC) cercano nuovi membri. Questi gruppi di volontari forniscono un importante appoggio strutturale e di supervisione alla comunità e al movimento. Le persone sono incoraggiate a presentarsi, o a incoraggiare altri che a loro parere potrebbero dare un contributo. Altre informazioni sui ruoli dei gruppi, le abilità necessarie e l'opportunità di presentare domanda si trovano nella [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation Legal department/Committee appointments|'''Pagina di Meta-wiki''']].
A nome del gruppo di sostegno del comitato,<br /><section end="announcement-content" />
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
~ [[m:User:Keegan (WMF)|Keegan (WMF)]] ([[m:User talk:Keegan (WMF)|talk]]) 18:41, 9 ott 2023 (CEST) </div>
<!-- Messaggio inviato da User:Keegan (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25570445 -->
== Revisione e commento sul pacchetto di regole di selezione del Board of Trustees di Wikimedia Foundation del 2024 ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/wiki/Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Rules package review - short| Puoi leggere questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]''
:''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/wiki/Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Rules package review - short|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:wiki/Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Rules package review - short}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Carissimi,
È ora possibile rivedere e commentare il complesso di regole per la selezione del Board of Trustees di WMF. Tale possibilità rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2023. Il pacchetto di regole per la selezione è stato basato su versioni precedenti stilate del comitato elettorale e sarà utilizzato nella selezione del Board of Trustees nel 2024. Inviare i tuoi commenti aiuterà a migliorare il processo di selezione del Board e a renderlo più uniforme. [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2024|Puoi trovare maggiori informazioni sulla relativa pagina di Meta-wiki]].
Cordiali saluti,
Katie Chan <br >
Presidente del comitato elettorale<br /><section end="announcement-content" />
03:13, 17 ott 2023 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25570445 -->
== The Vector 2022 skin as the default in two weeks? ==
''[[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Updates/2023-10 for sister projects|Read this in your language]] • <span class=plainlinks>[https://mediawiki.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-Reading%2FWeb%2FDesktop+Improvements%2FUpdates%2F2023-10+for+sister+projects&language=&action=page&filter= {{Int:please-translate}}]</span> • Please tell other users about these changes''
Hello. I'm writing on behalf of the [[mw:Reading/Web|Wikimedia Foundation Web team]]. '''In two weeks, we would like to make the Vector 2022 skin the default on this wiki.'''
[[File:Desktop Improvements - how to enable globally.png|thumb|[[Special:GlobalPreferences|{{int:globalpreferences}}]]]]
'''If you prefer keeping the current skin''' select "Vector legacy (2010)" on [[Special:GlobalPreferences#mw-prefsection-rendering|the appearance tab of the global preferences]] and save the change. We encourage you to give the new skin a try, though.
Since we last came to you with this question, many things have changed. The skin is now the default on most Wikipedias, and all logos are done! We have also made some tweaks in the skin itself. Below is the text I've sent to you once, but I'm sending it again, just slightly edited, for those who haven't seen it.
If you know what this is about, jump straight to the section "Our plan":
<div style="margin-left:.5em; border-left:3px dotted #a2a9b1; padding-left:.5em;">
It would become the default for all logged-out users, and also all logged-in users who currently use Vector legacy as a [[Special:Preferences#mw-prefsection-rendering|local]] (but not global) preference. Logged-in users can at any time switch to any other skin. No changes are expected for these skins.
<div style="width:100%; margin:auto;"><gallery widths="250" heights="180" mode="packed" caption="Top of an article">
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2010 top.png|Vector legacy (current default)
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2022 top.png|Vector 2022
</gallery><gallery widths="250" heights="180" mode="packed" caption="A section of an article">
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2010 scrolled.png|Vector legacy (current default)
Screenshot Historia da moeda do Tíbet - 2022-09-22 - Vector 2022 scrolled.png|Vector 2022
</gallery></div>
=== About the skin ===
[[File:Wikimania 2022 Vector (2022) Presentation.pdf|thumb|Slides to our Wikimania 2022 presentation. [https://www.youtube.com/watch?v=yC-ItaXDe2A You may also listen to the recording on YouTube (in English)].]]
'''[Why is a change necessary]''' When the current default skin was created, it reflected the needs of the readers and editors as these were 14 years ago. Since then, new users have begun using the Internet and Wikimedia projects in different ways. [[wmfblog:2022/08/18/prioritizing-equity-within-wikipedias-new-desktop/|The old Vector does not meet their needs]].
'''[Objective]''' The objective for the Vector 2022 skin is to make the interface more welcoming and comfortable for readers and useful for advanced users. It introduces a series of changes that aim to improve problems new and existing readers and editors were having with the old skin. It draws inspiration from previous user requests, the [[metawiki:Special:MyLanguage/Community_Wishlist_Survey|Community Wishlist Surveys]], and gadgets and scripts. The work helped our code follow the standards and improve all other skins. [[phab:phame/post/view/290/how_and_why_we_moved_our_skins_to_mustache/|The PHP code in the other available skins has been reduced by 75%]]. The project has also focused on making it easier to support gadgets and use APIs.
[[File:Screenshot of the Vector-2022 skin's fullscreen toggle.png|thumb]]
'''[Changes in a nutshell]''' The skin introduces changes that improve readability and usability. The new skin does not remove any functionality currently available on the Vector skin.
* The limited width and pin-able menus allow to adjust the interface to the screen size, and focus on editing or reading. Logged-in and logged-out users may use a toggle button to keep the full width, though.
* The sticky header makes it easier to find tools that editors use often. It decreases scrolling to the top of the page by 16%.
* The new table of contents makes it easier to navigate to different sections. Readers and editors jump to different sections of the page 50% more than with the old table of contents. It also looks a bit different on talk pages.
* The new search bar is easier to find and makes it easier to find the correct search result from the list. This increased the amount of searches started by 30% on the tested wikis.
* The skin does not negatively affect pageviews, edit rates, or account creation. There is evidence of increases in pageviews and account creation across partner communities.
'''[Customize this skin]''' It's possible to configure and personalize our changes. We support volunteers who create new gadgets and user scripts. Check out [[mw:Special:MyLanguage/Reading/Web/Desktop Improvements/Repository|the repository]] for a list of currently available customizations and changes, or add your own.
</div>
=== Our plan ===
'''If no large concerns are raised, we plan on deploying on 31 October'''. If you'd like to ask our team anything, if you have questions, concerns, or additional thoughts, please comment in any language. If this is the first comment to my message, make sure to ping me. We will gladly answer! Also, check out [[mw:Reading/Web/Desktop Improvements/Frequently asked questions|our FAQ]]. Thank you! [[Utente:SGrabarczuk (WMF)|SGrabarczuk (WMF)]] ([[Discussioni utente:SGrabarczuk (WMF)|scrivimi]]) 02:48, 19 ott 2023 (CEST)
== Voto del regolamento del comitato di coordinamento del codice universale di condotta. ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - voting opens|Su Meta-wiki trovi questo messaggio tradotto in altre lingue.]] [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - voting opens}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]''
Ciao a tutti,
Vi contatto per annunciare che è aperto il voto per il regolamento del [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee|Comitato di coordinamento del codice universale di condotta]] (U4C). I volontari delle comunità possono [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/Coordinating_Committee/Charter/Voter_information|votare e commentare il regolamento tramite SecurePoll]] da ora fino al '''2 febbraio 2024'''. Coloro che hanno espresso commenti durante l'elaborazione delle [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_guidelines|linee guida di applicazione del codice universale di condotta]] noteranno le similitudini nel processo.
La [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|versione attuale del regolamento del comitato di coordinamento del codice universale di condotta]] è su Meta-wiki, sono disponibili le traduzioni.
Leggi il regolamento, vota e condividi questo annuncio con gli altri volontari. Il comitato di creazione dello U4C conta sulla tua partecipazione.
A nome del team del progetto UCoC,<section end="announcement-content" />
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 19:08, 19 gen 2024 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25853527 -->
== Ultimi giorni per votare per il regolamento del comitato di coordinamento del codice universale di condotta ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - voting reminder|Su Meta-wiki trovi questo messaggio tradotto in altre lingue.]] [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - voting reminder}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]''
Ciao a tutti,
Vi contatto per ricordare a tutti che periodo utile per votare per il regolamento del [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee|Comitato di coordinamento del codice universale di condotta]] (U4C) si concluderà il '''2 febbraio'''. I volontari delle comunità possono [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/Coordinating_Committee/Charter/Voter_information|votare e commentare il regolamento tramite SecurePoll]] fino al 2 febbraio. Coloro che hanno espresso commenti durante l'elaborazione delle [[foundation:Special:MyLanguage/Policy:Universal_Code_of_Conduct/Enforcement_guidelines|linee guida di applicazione del codice universale di condotta]] noteranno le similitudini nel processo.
La [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|versione attuale del regolamento del comitato di coordinamento del codice universale di condotta]] è su Meta-wiki, sono disponibili le traduzioni.
Leggi il regolamento, vota e condividi questo annuncio con gli altri volontari. Il comitato di creazione dello U4C conta sulla tua partecipazione.
Cordiali saluti,<section end="announcement-content" />
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 18:00, 31 gen 2024 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=25853527 -->
== <span lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">Announcing the results of the UCoC Coordinating Committee Charter ratification vote</span> ==
<div lang="en" dir="ltr" class="mw-content-ltr">
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - results|You can find this message translated into additional languages on Meta-wiki.]] [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:wiki/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Announcement - results}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]''
Dear all,
Thank you everyone for following the progress of the Universal Code of Conduct. I am writing to you today to announce the outcome of the [[m:Special:MyLanguage/Universal_Code_of_Conduct/Coordinating_Committee/Charter/Voter_information|ratification vote]] on the [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|Universal Code of Conduct Coordinating Committee Charter]]. 1746 contributors voted in this ratification vote with 1249 voters supporting the Charter and 420 voters not. The ratification vote process allowed for voters to provide comments about the Charter.
A report of voting statistics and a summary of voter comments will be published on Meta-wiki in the coming weeks.
Please look forward to hearing about the next steps soon.
On behalf of the UCoC Project team,<section end="announcement-content" />
</div>
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 19:24, 12 feb 2024 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=26160150 -->
== Sono disponibili la relazione sulla ratifica del regolamento del comitato U4C e l'invito a candidati per il comitato ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024/Announcement – call for candidates| Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]] [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024/Announcement – call for candidates}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]''
Buongiorno,
vi scrivo per fornirvi due informazioni importanti. In primo luogo è ora disponibile la [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter/Vote results|relazione sui commenti sulla la ratifica del regolamento del Comitato di coordinamento del codice universale di condotta (U4C)]]. In secondo luogo, fino al 1° aprile 2024 è aperto l'invito a presentare candidature per lo U4C.
Il [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee|Comitato di coordinamento del codice universale di condotta]] (U4C) è un comitato globale il cui scopo è quello di provvedere all'attuazione coerente ed equa del codice universale di condotta. I volontari delle comunità dei progetti sono invitati a presentare le loro candidature per il comitato U4C. Per maggiori informazioni sulle responsabilità dello U4C, vi invito a fare riferimento al [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Charter|regolamento del comitato U4C]].
Da regolamento di sono 16 posti: otto sono a disposizione per le comunità in senso ampio e 8 sono a carattere regionale in modo da assicurare che il comitato rappresenti la diversità del movimento.
Maggiori informazioni e come presentare la candidatura si trovano su [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024|Meta-wiki]].
A nome del Team del progetto UCoC,<section end="announcement-content" />
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 17:25, 5 mar 2024 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=26276337 -->
== Selezione del 2024 dei membri del Board di Wikimedia Foundation ==
<section begin="announcement-content" />
: ''[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Selection announcement| Potete trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]]''
: ''<div class="plainlinks">[[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Selection announcement|{{int:interlanguage-link-mul}}]] • [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Wikimedia Foundation elections/2024/Announcement/Selection announcement}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]</div>''
Buongiorno,
Quest'anno termina il mandato di 4 (quattro) dei membri del Board di Wikimedia Foundation scelti dalla comunità e dagli affiliati [1]. Il Board invita tutto il movimento a partecipare al processo di selezione di quest'anno e a votare per trovare dei membri per questi seggi.
Il [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections committee|comitato elettorale]] supervisionerà questo processo con il supporto del personale di Wikimedia Foundation [2]. Il Comitato per la governance del Board ha creato un gruppo di lavoro per la selezione del Board, il gruppo è composto da Dariusz Jemielniak, Nataliia Tymkiv, Esra'a Al Shafei, Kathy Collins e Shani Evenstein Sigalov, che non possono essere candidati al processo di selezione degli amministratori della comunità e degli affiliati per il 2024 [3]. Il gruppo ha il compito di supervisionare il processo di selezione dei membri del Board per il 2024 e di tenere informato il Board. Maggiori dettagli sui ruoli del Comitato elettorale, del Board e dello staff sono disponibili qui [4].
Di seguito il calendario pianificato:
* Maggio 2024: Invito a presentare candidature e domande
* Giugno 2024: Gli affiliati votano per la pre-selezione di 12 candidati (non vi sarà pre-selezione se si presentano 15 o meno candidati) [5].
* Giugno-agosto 2024: campagna elettorale
* Fine agosto/inizio settembre 2024: due settimane di votazione comunitaria
* Ottobre-novembre 2024: Controllo del background dei candidati selezionati
* Riunione del Board nel dicembre 2024: entrata in carica dei nuovi amministratori
Per saperne di più sul processo di selezione per il 2024 - compresa la tempistica dettagliata, il processo di candidatura, le regole della campagna e i criteri di eleggibilità degli elettori - si può consultare la [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2024|questa pagina Meta-wiki]].
'''Volontari delle elezioni'''
Un altro modo per partecipare al processo di selezione del 2024 è quello di essere un volontario elettorale. I volontari elettorali sono un ponte tra il comitato elettorale e la rispettiva comunità. Aiutano a garantire che la loro comunità sia rappresentata e la mobilitano a votare. Per saperne di più sul programma e sulle modalità di adesione, consultare questa [[m:Special:MyLanguage/Wikimedia Foundation elections/2024/Election Volunteers|pagina su meta-wiki]].
Cordiali saluti,
[[m:Special:MyLanguage/User:Pundit|Dariusz Jemielniak]] (Governance Committee Chair, Board Selection Working Group)
[1] https://meta.wikimedia.org/wiki/Special:MyLanguage/Wikimedia_Foundation_elections/2021/Results#Elected
[2] https://foundation.wikimedia.org/wiki/Committee:Elections_Committee_Charter
[3] https://foundation.wikimedia.org/wiki/Minutes:2023-08-15#Governance_Committee
[4] https://meta.wikimedia.org/wiki/Wikimedia_Foundation_elections_committee/Roles
[5] Anche se il numero ideale è di 12 candidati per 4 seggi aperti, il processo di pre-selezione verrà attivato se ci sono più di 15 candidati, perché gli 1-3 candidati che vengono eliminati potrebbero sentirsi esclusi e sarebbe molto faticoso per gli affiliati portare avanti il processo di pre-selezione per eliminare solo 1-3 candidati dalla lista dei candidati.<section end="announcement-content" />
[[User:MPossoupe_(WMF)|MPossoupe_(WMF)]]20:57, 12 mar 2024 (CET)
<!-- Messaggio inviato da User:MPossoupe (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=26349432 -->
== Vota ora per selezionare i membri del primo U4C ==
<section begin="announcement-content" />
:''[[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024/Announcement – vote opens|Puoi trovare questo messaggio tradotto in altre lingue su Meta-wiki.]] [https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Special:Translate&group=page-{{urlencode:Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024/Announcement – vote opens}}&language=&action=page&filter= {{int:please-translate}}]''
Buongiorno,
vi scrivo per informarvi che il periodo di votazione per il Comitato di coordinamento per il Codice universale di condotta (U4C) è aperto fino al 9 maggio 2024. Leggete le informazioni sulla [[m:Special:MyLanguage/Universal Code of Conduct/Coordinating Committee/Election/2024|pagina di votazione su Meta-wiki]] per saperne di più sul voto e sull'idoneità al voto.
Il Comitato di coordinamento del Codice universale di condotta (U4C) è un gruppo globale dedicato all'attuazione equa e coerente dello UCoC. I membri della comunità sono stati invitati a presentare le loro candidature per l'U4C. Per maggiori informazioni e per le responsabilità dell'U4C, si prega di [[m:Special:MyLanguage/Codice universale di condotta/Comitato di coordinamento/Carta|rivedere la carta dell'U4C]].
Vi preghiamo di condividere questo messaggio con i membri della vostra comunità affinché anche loro possano partecipare.
A nome del Team del progetto UCoC,<section end="announcement-content" />
[[m:User:RamzyM (WMF)|RamzyM (WMF)]] 22:20, 25 apr 2024 (CEST)
<!-- Messaggio inviato da User:RamzyM (WMF)@metawiki usando l'elenco su https://meta.wikimedia.org/w/index.php?title=Distribution_list/Global_message_delivery&oldid=26390244 -->
6o867a0qw1xqifumzs9ee451g6fo8g8
Madrigale
0
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1327908
1327663
2024-04-25T14:36:41Z
Gaux
18878
altra del Casini: componimento pastorale e campagnuolo
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sul '''madrigale'''.
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il madrigale fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. ([[Tommaso Casini]])
*Il ''Madrigale'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. ([[Tommaso Casini]])
*Se una genuina attenzione ai madrigali del Cinquecento s'è risvegliata nel tempo nostro, la ragione è da riporre nella natura formale di questo brevissimo tra i carmi lirici, che nei suoi più illustri esemplari addensa la stessa virtù di concentrazione (specie di ''radium'' lirico), il medesimo sforzo di una poesia senz'altro oggetto che la fluida virtualità della poesia stessa, innanzi che la sua «idea platonica» prenda corpo nel sentimento di un verbo; la stessa esigenza, vera o presunta, di una espressione assoluta, ridotta e serrata all'unico nucleo, senza poter contare sull'appoggio allusivo di lontani versi antecedenti o susseguenti che la rafforzino e la approfondiscano: quei caratteri, insomma, che i moderni lungamente predilessero nelle lettere contemporanee. ([[Francesco Flora]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sul}}
{{s}}
[[Categoria:Forme poetiche]]
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Gaux
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no stub
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sul '''madrigale'''.
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il madrigale fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. ([[Tommaso Casini]])
*Il ''Madrigale'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. ([[Tommaso Casini]])
*Se una genuina attenzione ai madrigali del Cinquecento s'è risvegliata nel tempo nostro, la ragione è da riporre nella natura formale di questo brevissimo tra i carmi lirici, che nei suoi più illustri esemplari addensa la stessa virtù di concentrazione (specie di ''radium'' lirico), il medesimo sforzo di una poesia senz'altro oggetto che la fluida virtualità della poesia stessa, innanzi che la sua «idea platonica» prenda corpo nel sentimento di un verbo; la stessa esigenza, vera o presunta, di una espressione assoluta, ridotta e serrata all'unico nucleo, senza poter contare sull'appoggio allusivo di lontani versi antecedenti o susseguenti che la rafforzino e la approfondiscano: quei caratteri, insomma, che i moderni lungamente predilessero nelle lettere contemporanee. ([[Francesco Flora]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Citazioni sul '''madrigale'''.
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il madrigale fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. ([[Tommaso Casini]])
*Il ''Madrigale'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. ([[Tommaso Casini]])
*Se una genuina attenzione ai madrigali del Cinquecento s'è risvegliata nel tempo nostro, la ragione è da riporre nella natura formale di questo brevissimo tra i carmi lirici, che nei suoi più illustri esemplari addensa la stessa virtù di concentrazione (specie di ''radium'' lirico), il medesimo sforzo di una poesia senz'altro oggetto che la fluida virtualità della poesia stessa, innanzi che la sua «idea platonica» prenda corpo nel sentimento di un verbo; la stessa esigenza, vera o presunta, di una espressione assoluta, ridotta e serrata all'unico nucleo, senza poter contare sull'appoggio allusivo di lontani versi antecedenti o susseguenti che la rafforzino e la approfondiscano: quei caratteri, insomma, che i moderni lungamente predilessero nelle lettere contemporanee. ([[Francesco Flora]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Pinhead (personaggio)
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/* Hellraiser 5: Inferno */
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{{Personaggio
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|universo=Hellraiser
|immagine=Comicon Virginia (cropped).jpg
|didascalia= Cosplay di Pinhead
|nome=Pinhead
|alterego=Cap. Elliot Spencer<br>Dott. Paul Gregory<br>L'Ingegnere<br>Il Sacerdote Infernale<br>Il Nero Dentro<br>Il Grande Usurpatore<br>L'Uomo Freddo<br>
|attore=[[Doug Bradley]]
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|attore 2 nota=(''[[Hellraiser: Revelations]]'')
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|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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2024-04-25T21:01:29Z
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/* Hellraiser 5: Inferno */
wikitext
text/x-wiki
{{Personaggio
|nocat=nocat <!-- disabilito la categorizzazione automatica -->
|universo=Hellraiser
|immagine=Comicon Virginia (cropped).jpg
|didascalia= Cosplay di Pinhead
|nome=Pinhead
|alterego=Cap. Elliot Spencer<br>Dott. Paul Gregory<br>L'Ingegnere<br>Il Sacerdote Infernale<br>Il Nero Dentro<br>Il Grande Usurpatore<br>L'Uomo Freddo<br>
|attore=[[Doug Bradley]]
|attore nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', ''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'', ''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'', ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', ''[[Hellraiser: Hellseeker]]'', ''[[Hellraiser: Deader]]'', ''[[Hellraiser: Hellworld]]'')
|attore 2=[[Stephan Smith Collins]]
|attore 2 nota=(''[[Hellraiser: Revelations]]'')
|attore 3=[[Paul T. Taylor]]
|attore 3 nota=(''[[Hellraiser: Judgment]]'')
|doppiatore italiano=[[Michele Kalamera]]
|doppiatore italiano nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
|doppiatore italiano 2=[[Sandro Sardone]]
|doppiatore italiano 2 nota=(''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
|doppiatore italiano 3=[[Romano Malaspina]]
|doppiatore italiano 3 nota=(''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
|doppiatore italiano 4=[[Andrea Lala]]
|doppiatore italiano 4 nota=(''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'')
|doppiatore italiano 5=[[Roberto Pedicini]]
|doppiatore italiano 5 nota=(''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
|doppiatore italiano 6=[[Francesco Pannofino]]
|doppiatore italiano 6 nota=(''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
|doppiatore italiano 7=[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
|doppiatore italiano 7 nota=(''[[Hellraiser: Deader]]'')
|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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2024-04-25T21:06:30Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Personaggio
|nocat=nocat <!-- disabilito la categorizzazione automatica -->
|universo=Hellraiser
|immagine=Comicon Virginia (cropped).jpg
|didascalia= Cosplay di Pinhead
|nome=Pinhead
|alterego=Cap. Elliot Spencer<br>Dott. Paul Gregory<br>L'Ingegnere<br>Il Sacerdote Infernale<br>Il Nero Dentro<br>Il Grande Usurpatore<br>L'Uomo Freddo<br>
|attore=[[Doug Bradley]]
|attore nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', ''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'', ''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'', ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', ''[[Hellraiser: Hellseeker]]'', ''[[Hellraiser: Deader]]'', ''[[Hellraiser: Hellworld]]'')
|attore 2=[[Stephan Smith Collins]]
|attore 2 nota=(''[[Hellraiser: Revelations]]'')
|attore 3=[[Paul T. Taylor]]
|attore 3 nota=(''[[Hellraiser: Judgment]]'')
|doppiatore italiano=[[Michele Kalamera]]
|doppiatore italiano nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
|doppiatore italiano 2=[[Sandro Sardone]]
|doppiatore italiano 2 nota=(''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
|doppiatore italiano 3=[[Romano Malaspina]]
|doppiatore italiano 3 nota=(''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
|doppiatore italiano 4=[[Andrea Lala]]
|doppiatore italiano 4 nota=(''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'')
|doppiatore italiano 5=[[Roberto Pedicini]]
|doppiatore italiano 5 nota=(''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
|doppiatore italiano 6=[[Francesco Pannofino]]
|doppiatore italiano 6 nota=(''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
|doppiatore italiano 7=[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
|doppiatore italiano 7 nota=(''[[Hellraiser: Deader]]'')
|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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/* Hellraiser 5: Inferno */
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|didascalia= Cosplay di Pinhead
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|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Quale delle due cose più eccitanti al tuo giudizio, Trevor? Il dolore o il piacere? Personalmente, è il dolore che prediligo.
*Tutti i problemi risolti.
*Povero Trevor.
*Brancoli ancora nel buio?
*Oh, è tutto chiaro per me. E presto tu saprai tutto, più di quello che vorresti, te lo garantisco io.
*È così difficile affrontare i tuoi demoni?
*Oh, ho paura di sì. Non puoi sfuggire al tuo passato.
*L'assassino si trova in mezzo a noi, è vero.
*Kirsty. Ci incontriamo di nuovo?
*Hai aperto la porta, tanto tempo fa, e non si richiuderà mai finché non ho otterrò quello per cui sono venuto.
*Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.
*Me le porteresti tu stessa?
*Sembra che tu sia arrivato alla fine del tuo viaggio. Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare. Ora è tempo che paghi il prezzo a stabilito. Eri disposto a pagare il prezzo, vero?
*Tutti i problemi risolti? Non è così semplice, temo. Prima dovevo aprire una porta per te. Sei stato uno studio interessante. Lussuria, avidità, continua a menzogne. Un terreno fertile ma piuttosto banale. Proviamo a fare insieme un ultimo viaggio. Permetti che ti aiuti a ricordare, una volta per tutte. Noi eravamo ospiti non invitati al vostro festeggiamento. Invisibili a voi. Ti ho usato, Trevor. Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti. Sapevi che questo si avvicinava, lo sentivi nel profondo della tua anima. Rimase molto colpito dal suo lavoro. Tre fra le tue compagne preferite, tra le più arrendevoli e avvenenti. E l'uomo con cui una volta tramavi per uccidere Kirsty. Sono tutti con me adesso. Il totale è quattro anime e questo, come sai anche tu, ora non era il nostro contratto. Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la realtà.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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/* Hellraiser 5: Inferno */
wikitext
text/x-wiki
{{Personaggio
|nocat=nocat <!-- disabilito la categorizzazione automatica -->
|universo=Hellraiser
|immagine=Comicon Virginia (cropped).jpg
|didascalia= Cosplay di Pinhead
|nome=Pinhead
|alterego=Cap. Elliot Spencer<br>Dott. Paul Gregory<br>L'Ingegnere<br>Il Sacerdote Infernale<br>Il Nero Dentro<br>Il Grande Usurpatore<br>L'Uomo Freddo<br>
|attore=[[Doug Bradley]]
|attore nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', ''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'', ''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'', ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', ''[[Hellraiser: Hellseeker]]'', ''[[Hellraiser: Deader]]'', ''[[Hellraiser: Hellworld]]'')
|attore 2=[[Stephan Smith Collins]]
|attore 2 nota=(''[[Hellraiser: Revelations]]'')
|attore 3=[[Paul T. Taylor]]
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|doppiatore italiano=[[Michele Kalamera]]
|doppiatore italiano nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
|doppiatore italiano 2=[[Sandro Sardone]]
|doppiatore italiano 2 nota=(''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
|doppiatore italiano 3=[[Romano Malaspina]]
|doppiatore italiano 3 nota=(''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
|doppiatore italiano 4=[[Andrea Lala]]
|doppiatore italiano 4 nota=(''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'')
|doppiatore italiano 5=[[Roberto Pedicini]]
|doppiatore italiano 5 nota=(''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
|doppiatore italiano 6=[[Francesco Pannofino]]
|doppiatore italiano 6 nota=(''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
|doppiatore italiano 7=[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
|doppiatore italiano 7 nota=(''[[Hellraiser: Deader]]'')
|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
====''[[Hellraiser: Hellseeker]]''====
*Quale delle due cose più eccitanti al tuo giudizio, Trevor? Il dolore o il piacere? Personalmente, è il dolore che prediligo.
*Tutti i problemi risolti.
*Povero Trevor.
*Brancoli ancora nel buio?
*Oh, è tutto chiaro per me. E presto tu saprai tutto, più di quello che vorresti, te lo garantisco io.
*È così difficile affrontare i tuoi demoni?
*Oh, ho paura di sì. Non puoi sfuggire al tuo passato.
*L'assassino si trova in mezzo a noi, è vero.
*Kirsty. Ci incontriamo di nuovo?
*Hai aperto la porta, tanto tempo fa, e non si richiuderà mai finché non ho otterrò quello per cui sono venuto.
*Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.
*Me le porteresti tu stessa?
*Sembra che tu sia arrivato alla fine del tuo viaggio. Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare. Ora è tempo che paghi il prezzo a stabilito. Eri disposto a pagare il prezzo, vero?
*Tutti i problemi risolti? Non è così semplice, temo. Prima dovevo aprire una porta per te. Sei stato uno studio interessante. Lussuria, avidità, continua a menzogne. Un terreno fertile ma piuttosto banale. Proviamo a fare insieme un ultimo viaggio. Permetti che ti aiuti a ricordare, una volta per tutte. Noi eravamo ospiti non invitati al vostro festeggiamento. Invisibili a voi. Ti ho usato, Trevor. Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti. Sapevi che questo si avvicinava, lo sentivi nel profondo della tua anima. Rimase molto colpito dal suo lavoro. Tre fra le tue compagne preferite, tra le più arrendevoli e avvenenti. E l'uomo con cui una volta tramavi per uccidere Kirsty. Sono tutti con me adesso. Il totale è quattro anime e questo, come sai anche tu, ora non era il nostro contratto. Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la realtà.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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2024-04-25T22:39:15Z
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wikitext
text/x-wiki
{{Personaggio
|nocat=nocat <!-- disabilito la categorizzazione automatica -->
|universo=Hellraiser
|immagine=Comicon Virginia (cropped).jpg
|didascalia= Cosplay di Pinhead
|nome=Pinhead
|alterego=Cap. Elliot Spencer<br>Dott. Paul Gregory<br>L'Ingegnere<br>Il Sacerdote Infernale<br>Il Nero Dentro<br>Il Grande Usurpatore<br>L'Uomo Freddo<br>
|attore=[[Doug Bradley]]
|attore nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'', ''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'', ''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'', ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'', ''[[Hellraiser 5: Inferno]]'', ''[[Hellraiser: Hellseeker]]'', ''[[Hellraiser: Deader]]'', ''[[Hellraiser: Hellworld]]'')
|attore 2=[[Stephan Smith Collins]]
|attore 2 nota=(''[[Hellraiser: Revelations]]'')
|attore 3=[[Paul T. Taylor]]
|attore 3 nota=(''[[Hellraiser: Judgment]]'')
|doppiatore italiano=[[Michele Kalamera]]
|doppiatore italiano nota=(''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
|doppiatore italiano 2=[[Sandro Sardone]]
|doppiatore italiano 2 nota=(''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
|doppiatore italiano 3=[[Romano Malaspina]]
|doppiatore italiano 3 nota=(''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
|doppiatore italiano 4=[[Andrea Lala]]
|doppiatore italiano 4 nota=(''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]'')
|doppiatore italiano 5=[[Roberto Pedicini]]
|doppiatore italiano 5 nota=(''[[Hellraiser 5: Inferno]]'')
|doppiatore italiano 6=[[Francesco Pannofino]]
|doppiatore italiano 6 nota=(''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
|doppiatore italiano 7=[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
|doppiatore italiano 7 nota=(''[[Hellraiser: Deader]]'')
|prima apparizione=''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'' <small>(1987)</small>
|ultima apparizione=''[[Hellraiser: Judgment]]'' <small>(2018)</small>
}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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wikitext
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{{Personaggio
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}}
'''Pinhead''', personaggio del cinema e della letteratura creato da [[Clive Barker]].
==Citazioni di Pinhead==
===Film===
====''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]''====
*La scatola. Tu l'hai aperta e noi siamo venuti.
*{{NDR|«Ma chi siete?»}} Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri.
*Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti. Devi venire con noi a provare i nostri piaceri.
*Niente [[lacrime]] per favore. Non si deve sprecare così la [[sofferenza]].
*Voglio sentirlo confessare la sua colpa. Dopo, è probabile che ti risparmieremo.
*Ti toglieremo il cuore e poi lo faremo a pezzi!<ref>Nell'originale ''We'll tear your soul apart'', ovvero "Ti faremo a pezzi l'anima".</ref>
*Abbiamo tante cose stupende da mostrarti.
====''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]''====
*Scoprirai nuovi orizzonti.
*Non è stato il caso a chiamarci. È stato il grande desiderio.
*Sei così impaziente di giocare. Perché non lo ammetti? Ci vuoi stuzzicare?
*Ormai è nel suo inferno privato, cara. Non potrai mai raggiungerlo.
*Lui è sprofondato nel suo inferno, adesso anche tu raggiungerai il tuo.
*Davanti a noi c'è l'eternità. Presto conosceremo la tua carne.
*Non si accettano patti. Non più. Finalmente conosceremo il brivido della tua carne.
*Se provi ad ingannarmi di nuovo, le torture che subirai saranno leggendarie anche all'inferno.
====''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]''====
*Che cos'hai visto? Quello che ho visto io. Tu hai soddisfatto il tuo desiderio e io il mio appetito. Un piccolo aspetto del mondo e di come lo sottometteremo.
*Il bene e il male! Non esiste il bene, Monroe. Non esiste il male. Esiste soltanto la carne e i piaceri che ci procura.
*La carne è il potere, il dominio.
*Ci sono due chiavi in questa stanza. Una è nella tasca di questo stupido. Puoi tirarla fuori senza che io arrivi a prenderti, probabilmente, e far ritorno così in quel mondo che hai sempre conosciuto: banale, opprimente, senza sogni. [...] L'altra? Oh Terri, l'altra è la chiave che apre la porta dei [[Sogno|sogni]], dei miracoli diabolici e delle oscure meraviglie. C'è un altra vita fatta di piaceri sconosciuti, ed è tua Terri.
*È insopportabile, vero? La sofferenza degli altri, lo strazio degli amici. C'è un armonia segreta che regola l'universo, Joey. Suona come un rasoio che traversa la carne. [...] Non riesci a sentirla in questo momento. Io sono venuto per alzarne il volume, per affondare la faccia corrotta dell'umanità nella vescica putrida della sua anima.
*Obbediscimi e accetta una morte rapida finché sei ancora in tempo.
*Io sono il signore del male, niente potrà fermarmi!<ref>Nell'originale ''Thou shalt not bow down before any graven image'' (non ti inchinerai dinanzi ad alcuna immagine scolpita), ovvero il secondo dei [[dieci comandamenti]].</ref>
*Quello che chiami inferno è il mio paradiso.<ref>Nell'originale ''Burn? Oh, such a limited imagination'', ovvero "Bruciare? Oh, che immaginazione limitata".</ref>
*Nei lunghi anni della tua sofferenza, il ricordo di questo ti sembrerà un paradiso.
*Spesso i sogni sono terreni molto fertili su cui gettare i semi del tormento.
*Risparmia le lacrime. Raccoglierò il tuo dolore lentamente. Ho davanti a me secoli per scoprire le cose che ti faranno piangere.
*Credi che il mondo dei tuoi sogni mi si sia precluso? La tua mente non ha ostacoli per me. È come un libro aperto, come una porta spalancata.
====''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta]]''====
*La [[sottomissione]] umana si ottiene facilmente, sia con il terrore che con la tentazione.
*[[Male]]? Come osate pronunciare questa parola? [...] Quello che conoscete come male è solo un ombra. Il male ha una sua faccia. Lasciate che ora io ve lo mostri. Signori, io sono il puro male.
*La [[sofferenza]] è l'unica moneta del reame.
*Sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?!
*L'oscurità; è lei la mia vera luce.
*{{NDR|«E tu in che cosa hai fede?»}} In niente. Io sono così squisitamente vuoto.
*Io non posso morire. Io sopravviverò in eterno.
====''[[Hellraiser 5: Inferno]]''====
*Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso.
*Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.
*La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.
*È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
====''[[Hellraiser: Hellseeker]]''====
*È così difficile affrontare i tuoi demoni?
*Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.
*Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare.
*Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti.
*Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la [[realtà]]!
===[[Clive Barker]]===
*Avverto l'odore della carne putrefatta. [...] Ma c'è anche profumo di vita. Qualcuno ha risvegliato i morti.
*Stridulo, poco interessante. Mi aspettavo qualcosa di meglio da qualcuno che è sopravvissuto tanto a lungo.
*Certe cose si fanno meglio in privato, non credi, Joseph? Ricordi come è stato per noi? Ti sei offerto di diventare il mio personale assassino. E poi te la sei fatta addosso.
*A ciascuno il suo. Tu hai attraversato una fase in cui non avresti toccato una ragazzina che avesse più di tredici anni.
*Sei un magnifico cliché. Eppure, hai seminato la speranza in troppa feccia che non lo merita. Contro ogni aspettativa, è cresciuta e si è diffusa e, sebbene le possibilità che sopravvivesse fossero minime, ha prosperato; il tuo dono ai dannati e ai disperati, a cui ora metterò fine.
*Ricorda il mio nome. Se lo dimenticherai anche per un singolo istante, ti cancellerò ogni singola memoria. Non ricorderai neanche di doverti accucciare quando caghi.
*Ho messo fine al mio Ordine, così da dare inizio a un'impresa che ho pianificato per gran parte della tua vita che, a quanto pare, si rifiuta di farsi spezzare. Sei sopravvissuto a situazioni da cui nessun altro uomo sarebbe uscito vivo. Ho pensato molto alla scelta degli occhi avrebbero dovuto rendere testimonianza alla nascita di un nuovo mondo. Ho bisogno di una mente che ricordi tutti gli eventi che accadranno da ora in avanti. E ho scelto te, per questo, Harry D'Amour.
*Tutto è morte, donna. Tutto è dolore. L'amore porta con sé soltanto la perdita. La solitudine conduce al dolore. Non importa cosa facciamo, saremo comunque sconfitti. La nostra unica, vera eredità è la morte. E il nostro unico lascito, la polvere.
*Il Signore Dio è un Dio vendicativo. La sentenza di morte di Lucifero è stata la vita eterna. Lui non poteva morire. E allora ha trovato un modo per superare la sua immortalità.
*Le protezioni che indosso sono un dono di Lucifero, rinato in me. La mia autorità è assoluta. La mia parola adesso è legge.
*Ora che tutte le menzogne sono state cancellate, il peso della verità è eccessivo, vostra signoria. Ed è con grande piacere che vi presento il ''mio'' esercito. Sarà l'ultima cosa che vedrete.
*Ho avuto una visione, durante tutti questi anni, che mi ha mostrato che, una volta pronto, avrei condotto un esercito fuori da questo abisso, in cui avevamo sofferto per i peccati del Caduto. [...] {{NDR|Toccandosi la fronte}} Qui dentro ci sono le grandi conoscenze, che un tempo appartenevano ai maghi del Mondo di Sopra. Non me le hanno consegnate con facilità. Molti mi hanno combattuto con tutte le loro forze. E io non sono stato impaziente. Sapevo che un giorno questo momento sarebbe arrivato, quando i tempi fossero stati maturi, e allora sarei dovuto venire da voi, con tutti i poteri sottratti ai nostri avversari sigillati nella mia mente. Con le conoscenze che ora possiedo, potrei distruggere il mondo diecimila volte, e ricostruirlo ogni volta, senza mai ripetere lo stesso incantesimo. Dunque, ora le strade potrebbero dividersi. Ho grandi poteri da offrire a chi vorrà seguirmi. Chi vuole unirsi a me, mentre conduciamo gli agnelli al macello?
===[[Mark Alan Miller]]===
*Sai cosa significa la parola [[autopsia]]? [...] Per la maggior parte della gente è una parola di morte. [...] Cadaveri mutilati. Oscurità. Incisioni. Ma quando il velo della paura viene strappato via, resta una cosa soltanto: la vista. È tempo di aprire la porta. Ciò che si trova dall'altra parte ti ha atteso a lungo.
*[[Dio]] è un pozzo senz'acqua a cui pellegrini già dannati vengono a bere. È il vuoto che guarda il vuoto. È il luogo in cui ho capito che non sono niente, e che non lo sono mai stato, e perciò alla fine ho deciso di mettere a nudo l'intera farsa.
*La maggior parte di coloro che mi incontrano non sono abbastanza fortunati da uscirne vivi. Tu e il detective avete in comune questo raro onore.
*Non ho lasciato nulla al caso. Se dovessi fallire, ci sarà un altro che verrà dopo di me. Ho sparso il mio seme in modo che la mia eredità continui. Lei è già nel tuo mondo, e si muove tra i viventi, mentre noi siamo qui a parlare.
*Guarda la anime perdute. [...] Questa è la Fine di Tutto.
*E se Lui piange per le tue sofferenze, perché non le guarisce? [...] E se Lui desidera che tu non sia così debole e preda delle tentazioni, perché non ti dà la forza di resistere? E se Lui ti sente piangere, perché resta in silenzio?
==Citazioni su Pinhead==
*Ho avuto degli incubi in cui Pinhead veniva ad uccidermi. ([[Valentina Vargas]])
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*Ciò che credo renda speciale Pinhead è che non esiste niente di simile in giro.
*Era alto, somigliava molto alle illustrazioni che si trovavano nei volumi di demoni di un certo rilievo che loro avevano consultato negli ultimi mesi, alla vana ricerca di qualche sua debolezza. Non ne avevano scoperte, naturalmente. Ma ora, a vederlo in carne e ossa, c'era un distinto senso di umanità nella sua figura; dell'uomo che era stato un tempo, prima dei mostruosi atti del suo Ordine. La pelle era candida, la testa calva percorsa da cicatrici rituali che correvano in profondi solchi sia in orizzontale che in verticale, e in ogni intersezione era stato piantato un chiodo che, passando attraverso la carne priva di sangue, si conficcava nell'osso. Forse, in passato, quei chiodi erano stati lucenti, ma ormai il tempo li aveva corrosi. Non che importasse, perché possedevano comunque una certa eleganza, resa ancora più evidente dal modo in cui il demone teneva sollevato il capo, come se guardasse il mondo con un'aria di stanca condiscendenza.
*«Cosa stai cercando di dimostrare? Pensi che se ucciderai abbastanza persone, nel peggior modo immaginabile, ti daranno un nome diverso, magari il Pazzo, o il Macellaio? Non importa quante orribili torture tu possa escogitare. Sarai e resterai sempre Pinhead».
*Il volto del Cenobita era imperscrutabile. Nessuno avrebbe saputo dire quanti anni avesse – e Felixson era sveglio abbastanza da non chiederglielo – ma il peso dell'età si vedeva nella sua espressione, incisa in qualcosa che non si sarebbe mai potuto creare, ma che era stato cesellato dai dolori delle perdite e dal tempo.
*Norma sussultò. Non l'aveva sentito entrare, e questo la fece sentire ancora più a disagio. Di solito, se lo sentiva nelle ossa quando qualcosa, qualunque cosa, le si avvicinava. Ma quel demone era silenzioso. Troppo. E puzzava. Dio, quanto puzzava! Il suo olfatto sensibilissimo era un altro dono ricevuto in cambio della vista, e quella creatura ammorbava l'aria come niente al mondo. Era di certo una creatura che aveva avuto a che fare con ogni genere di demone; percepiva l'odore amaro delle loro innumerevoli specie su di lui. E avvertiva anche l'odore del sangue, che proveniva, potente, da un grembiule da macellaio. Ne arrivavano zaffate ache dagli strumenti di morte che portava alla cintura. Ma l'odore più forte era anche quello più antico: il sentore dei suoi peccati.
*Stava osservando, e lo sapeva, la fine dell'inferno. Una grande, invisibile mano lo stava spazzando via. Forse sarebbe stato ricostruito, e un nuovo sistema sarebbe sorto. Ma lui non lo avrebbe mai saputo. Aveva sfidato un potere più grande, e aveva perso, come era nell'ordine naturale delle cose. In quella sfida, aveva evocato il caos, e ora stava morendo, insieme con tutti gli altri abitanti di quel miserabile luogo. Nella consapevolezza arrogante che la sua eredità sarebbe stata per sempre fatta di dolore e di perdita, si aprì all'oblio.<br>Le palpebre si chiusero – si arresero, più che altro – le ossa del volto così fragili si schiantarono sotto il loro peso, mentre lui crollava sulla soglia dell'esistenza. Il suo ultimo respiro l'aveva già lasciato. E quando cadde, la vita fece lo stesso.
===[[Doug Bradley]]===
*Dicono che come attori noi mettiamo una parte di noi stessi in ogni ruolo che interpretiamo, e quella piccola del ruolo che recitiamo rimane con noi. Nel caso di Pinhead non sono sicuro di voler avere quella parte. Se ho messo qualcosa di me nel personaggio non l’ho fatto coscientemente e continuo a non vederla.
*Durante ''Hellraiser'', ero a conoscenza che Pinhead era stato in passato un uomo. Non sapevo chi e non sapevo quando. Non avevo discusso nessun dettaglio specifico della sua backstory con Clive per ''Hellraiser'', ma sapevo che era un essere umano. Ho usato questa informazione per ancorare due elementi: il primo, che tra le tante cose che ho percepito riguardo a Pinhead, il guardarsi allo specchio fosse {{NDR|fonte di}} malinconia e senso di smarrimento. L’ho collegato al senso di perdita della sua umanità che non riusciva a ricordare. Decisi che non riusciva a ricordare chi fosse stato, ma che avesse la consapevolezza di essere stato umano, un fatto che spiegava anche – ai miei occhi – la sua infinita fascinazione per gli esseri umani e per gli angoli oscuri e contaminati delle loro menti e anime.
*È stato sempre importante per me mantenere quel senso di anonimità nella mia testa, per quel senso di assenza, mistero ed enigma che secondo me appartiene al personaggio. Mi ha sempre dato fastidio essere chiamato Pinhead sul set, proprio per quella ragione.
*Lui è molte cose per me. Potere, melanconia, perdita, curiosità ed aridità emozionale, sentimenti, colori e uno specifico brano musicale di Antonio Vivaldi, insomma molte cose. Non ultima l’odore della colla del lattice!
*Pinhead ha molto del [[Mefistofele]].
===[[Mark Alan Miller]]===
{{cronologico}}
*Da quando aveva conosciuto per la prima volta le trame dell'inferno, in una casa di Lodovico Street, a non più di due miglia dall'appartamento in cui si trovava adesso, aveva studiato a fondo ciò che scorreva sotto la superficie del mondo (che avrebbe permesso di trovare qualcuno come lei, per esempio), qualcosa di così freddo e crudele che perfino adesso, quasi trent'anni dopo, continuava a svegliarsi di soprassalto quasi ogni notte, zuppa di sudore, con nelle orecchie la voce cupa dell'Uomo Freddo con i chiodi piantati in faccia. In qualche modo, era riuscita a sfuggire due volte alle sue grinfie, e quelle dei suoi accoliti. Ma per quanto lontano fuggisse, quelli le erano sempre dietro di un passo. E lei sapeva bene che se l'avessero ''davvero'' voluta indietro, sarebbero riusciti ad averla.
*Coloro che erano così sciocchi da decidere di insultare quel demone lo chiamavano Pinhead. Lei lo aveva considerato un nome stupido, la prima volta che l'aveva sentito, e ancora la pensava così. Non dubitava che chi aveva coniato quel soprannome l'avesse fatto per togliergli in qualche modo autorità. Ma non era andata così. Pinhead era un fiore velenoso comunque lo si chiamasse.
*Le posò il palmo della mano sulla nuca, vicino al collo. Kirsty avvertì un fiore spinato di ghiaccio sbocciarle sulla schiena. Cominciò a battere i denti. Il cuore le martellava contro la gabbia toracica come se stesse cercando di scappare dal corpo, ancora sconvolto dal tocco dell'Uomo Freddo. Desiderò di potersi allontanare da quel luogo, di essere al sicuro da quel demone, di avere la possibilità di ricordare qualcosa di diverso dal terrore. La sua mente si ritrasse. Il tempo divenne una menzogna, cantando un'elegia. Ma l'odore... oh, Dio, quell'odore. La riportò indietro dalle profondità del suo inconscio.
==Note==
<references/>
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
[[Categoria:Personaggi cinematografici]]
[[Categoria:Personaggi letterari]]
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Hellraiser 5: Inferno
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{{Film
|titolo italiano = Hellraiser 5: Inferno
|titolo originale = Hellraiser: Inferno
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = [[2000]]
|genere = Horror
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Craig Sheffer]]: Detective Joseph Thorne
*[[Nicholas Turturro]]: Tony Nenonen
*[[James Remar]]: Dottor Paul Gregory
*[[Nicholas Sadler]]: Bernie
*[[Noelle Evans]]: Melanie Thorne
*[[Lindsay Taylor (attrice)|Lindsay Taylor]]: Chloe Thorne
*[[Sasha Barrese]]: Daphne Sharp
*[[Matt George]]: Leon Gaultier
*[[Michael Shamus Wiles]]: Mr. Parmagi
|doppiatori italiani =
*[[Roberto Pedicini]]: Pinhead
*[[Gaetano Varcasia]]: Detective Joseph Thorne
*[[Fabio Boccanera]]: Tony Nenonen
*[[Christian Iansante]]: Bernie
}}
'''''Hellraiser 5: Inferno''''', film horror statunitense del 2000, regia di [[Scott Derrickson]].
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Joseph Thorne''': Chi sei tu?<br>'''Pinhead''': Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*'''Joseph Thorne''': ''Perché?!''<br>'''Pinhead''': Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso. Non riconosci forse la tua stessa carne e il tuo stesso spirito?<br>'''Joseph Thorne''': Io non capisco.<br>'''Pinhead''': Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.<br>'''Joseph Thorne''': No... No!<br>'''Pinhead''': La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.<br>'''Joseph Thorne''': ''Noooooo!!!''<br>'''Pinhead''': È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
==Citazioni su ''Hellraiser 5: Inferno''==
*Al contrario del solito ho ricevuto con molto anticipo il copione dalla Dimension Films, accompagnato da una nota criptica che diceva all’incirca «Ecco il copione, leggilo. Se vuoi fare di nuovo Pinhead va bene, altrimenti non c’è problema». Parole molto strane! Iniziando a leggere la mia impressione è stata molto positiva. Mi piaceva che la storia iniziasse senza alcun riferimento che facesse pensare ad un film di Hellraiser, e quindi non importava se non conoscevi gli elementi della serie. Poi arriva la prima scena del crimine e, se sei uno che ha seguito la serie, ti basta un’occhiata per capire tutto quello che inizia a succedere da quel punto in poi. Pensai che fosse una scelta azzeccata. ([[Doug Bradley]])
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''[[Allucinazione perversa]]'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Seguito di ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. ([[Rudy Salvagnini]])
==Altri progetti==
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{{Hellraiser}}
[[Categoria:Film di Hellraiser|Inferno]]
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*[[Craig Sheffer]]: Detective Joseph Thorne
*[[Nicholas Turturro]]: Tony Nenonen
*[[James Remar]]: Dottor Paul Gregory
*[[Nicholas Sadler]]: Bernie
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'''''Hellraiser 5: Inferno''''', film horror statunitense del 2000, regia di [[Scott Derrickson]].
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*'''Joseph Thorne''': Chi sei tu?<br>'''Pinhead''': Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*'''Joseph Thorne''': ''Perché?!''<br>'''Pinhead''': Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso. Non riconosci forse la tua stessa carne e il tuo stesso spirito?<br>'''Joseph Thorne''': Io non capisco.<br>'''Pinhead''': Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.<br>'''Joseph Thorne''': No... No!<br>'''Pinhead''': La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.<br>'''Joseph Thorne''': ''Noooooo!!!''<br>'''Pinhead''': È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
==Citazioni su ''Hellraiser 5: Inferno''==
*Al contrario del solito ho ricevuto con molto anticipo il copione dalla Dimension Films, accompagnato da una nota criptica che diceva all’incirca «Ecco il copione, leggilo. Se vuoi fare di nuovo Pinhead va bene, altrimenti non c’è problema». Parole molto strane! Iniziando a leggere la mia impressione è stata molto positiva. Mi piaceva che la storia iniziasse senza alcun riferimento che facesse pensare ad un film di Hellraiser, e quindi non importava se non conoscevi gli elementi della serie. Poi arriva la prima scena del crimine e, se sei uno che ha seguito la serie, ti basta un’occhiata per capire tutto quello che inizia a succedere da quel punto in poi. Pensai che fosse una scelta azzeccata. ([[Doug Bradley]])
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''[[Allucinazione perversa]]'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Seguito di ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. ([[Rudy Salvagnini]])
==Altri progetti==
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Craig Sheffer]]: Detective Joseph Thorne
*[[Nicholas Turturro]]: Tony Nenonen
*[[James Remar]]: Dottor Paul Gregory
*[[Nicholas Sadler]]: Bernie
*[[Noelle Evans]]: Melanie Thorne
*[[Lindsay Taylor (attrice)|Lindsay Taylor]]: Chloe Thorne
*[[Sasha Barrese]]: Daphne Sharp
*[[Matt George]]: Leon Gaultier
*[[Michael Shamus Wiles]]: Mr. Parmagi
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*[[Roberto Pedicini]]: Pinhead
*[[Gaetano Varcasia]]: Detective Joseph Thorne
*[[Fabio Boccanera]]: Tony Nenonen
*[[Christian Iansante]]: Bernie
}}
'''''Hellraiser 5: Inferno''''', film horror statunitense del 2000, regia di [[Scott Derrickson]].
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Joseph Thorne''': Chi sei tu?<br>'''Pinhead''': Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*'''Joseph Thorne''': ''Perché?!''<br>'''Pinhead''': Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso. Non riconosci forse la tua stessa carne e il tuo stesso spirito?<br>'''Joseph Thorne''': Io non capisco.<br>'''Pinhead''': Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.<br>'''Joseph Thorne''': No... No!<br>'''Pinhead''': La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.<br>'''Joseph Thorne''': ''No!!!''<br>'''Pinhead''': È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
==Citazioni su ''Hellraiser 5: Inferno''==
*Al contrario del solito ho ricevuto con molto anticipo il copione dalla Dimension Films, accompagnato da una nota criptica che diceva all’incirca «Ecco il copione, leggilo. Se vuoi fare di nuovo Pinhead va bene, altrimenti non c’è problema». Parole molto strane! Iniziando a leggere la mia impressione è stata molto positiva. Mi piaceva che la storia iniziasse senza alcun riferimento che facesse pensare ad un film di Hellraiser, e quindi non importava se non conoscevi gli elementi della serie. Poi arriva la prima scena del crimine e, se sei uno che ha seguito la serie, ti basta un’occhiata per capire tutto quello che inizia a succedere da quel punto in poi. Pensai che fosse una scelta azzeccata. ([[Doug Bradley]])
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''[[Allucinazione perversa]]'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Seguito di ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. ([[Rudy Salvagnini]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Hellraiser}}
[[Categoria:Film di Hellraiser|Inferno]]
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wikitext
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{{Film
|titolo italiano = Hellraiser 5: Inferno
|titolo originale = Hellraiser: Inferno
|paese = [[Stati Uniti d'America]]
|anno uscita = [[2000]]
|genere = Horror
|regista = [[Scott Derrickson]]
|soggetto = [[Paul Harris Boardman]], [[Scott Derrickson]]
|sceneggiatore = [[Paul Harris Boardman]]
|attori =
*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Craig Sheffer]]: Detective Joseph Thorne
*[[Nicholas Turturro]]: Tony Nenonen
*[[James Remar]]: Dottor Paul Gregory
*[[Nicholas Sadler]]: Bernie
*[[Noelle Evans]]: Melanie Thorne
*[[Lindsay Taylor (attrice)|Lindsay Taylor]]: Chloe Thorne
*[[Sasha Barrese]]: Daphne Sharp
*[[Matt George]]: Leon Gaultier
*[[Michael Shamus Wiles]]: Mr. Parmagi
|doppiatori italiani =
*[[Roberto Pedicini]]: Pinhead
*[[Gaetano Varcasia]]: Detective Joseph Thorne
*[[Fabio Boccanera]]: Tony Nenonen
*[[Christian Iansante]]: Bernie
}}
'''''Hellraiser 5: Inferno''''', film horror statunitense del 2000, regia di [[Scott Derrickson]].
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Joseph Thorne''': Chi sei tu?<br>'''Pinhead''': Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*'''Joseph Thorne''': ''Perché?!''<br>'''Pinhead''': Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso. Non riconosci forse la tua stessa carne e il tuo stesso spirito?<br>'''Joseph Thorne''': Io non capisco.<br>'''Pinhead''': Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà. "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.<br>'''Joseph Thorne''': No... No!<br>'''Pinhead''': La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.<br>'''Joseph Thorne''': ''No!!!''<br>'''Pinhead''': È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
==Citazioni su ''Hellraiser 5: Inferno''==
*Al contrario del solito ho ricevuto con molto anticipo il copione dalla Dimension Films, accompagnato da una nota criptica che diceva all’incirca «Ecco il copione, leggilo. Se vuoi fare di nuovo Pinhead va bene, altrimenti non c’è problema». Parole molto strane! Iniziando a leggere la mia impressione è stata molto positiva. Mi piaceva che la storia iniziasse senza alcun riferimento che facesse pensare ad un film di Hellraiser, e quindi non importava se non conoscevi gli elementi della serie. Poi arriva la prima scena del crimine e, se sei uno che ha seguito la serie, ti basta un’occhiata per capire tutto quello che inizia a succedere da quel punto in poi. Pensai che fosse una scelta azzeccata. ([[Doug Bradley]])
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''[[Allucinazione perversa]]'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Seguito di ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. ([[Rudy Salvagnini]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Film di Hellraiser|Inferno]]
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|titolo originale = Hellraiser: Inferno
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|genere = Horror
|regista = [[Scott Derrickson]]
|soggetto = [[Paul Harris Boardman]], [[Scott Derrickson]]
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Craig Sheffer]]: Detective Joseph Thorne
*[[Nicholas Turturro]]: Tony Nenonen
*[[James Remar]]: Dottor Paul Gregory
*[[Nicholas Sadler]]: Bernie
*[[Noelle Evans]]: Melanie Thorne
*[[Lindsay Taylor (attrice)|Lindsay Taylor]]: Chloe Thorne
*[[Sasha Barrese]]: Daphne Sharp
*[[Matt George]]: Leon Gaultier
*[[Michael Shamus Wiles]]: Mr. Parmagi
|doppiatori italiani =
*[[Roberto Pedicini]]: Pinhead
*[[Gaetano Varcasia]]: Detective Joseph Thorne
*[[Fabio Boccanera]]: Tony Nenonen
*[[Christian Iansante]]: Bernie
}}
'''''Hellraiser 5: Inferno''''', film horror statunitense del 2000, regia di [[Scott Derrickson]].
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Joseph Thorne''': Chi sei tu?<br>'''Pinhead''': Chi sono? O che cosa sono? Non è certo affar tuo. Io non sono l'assassino. Per trovarlo dovrai tornare nel luogo in cui tutto è iniziato. Torna lì, Joseph. Torna a casa adesso.
*'''Joseph Thorne''': ''Perché?!''<br>'''Pinhead''': Tutto un puzzle, non è vero, Joseph? O magari come una partita [[scacchi]]. I pezzi si muovono in modo apparentemente scoordinato, ma in realtà hanno tutti un singolo obiettivo: uccidere il re. Chi è il re in questo gioco, Joseph? È questa la domanda che ora devi porre a te stesso. Non riconosci forse la tua stessa carne e il tuo stesso spirito?<br>'''Joseph Thorne''': Io non capisco.<br>'''Pinhead''': Ah, ecco l'eterno dilemma dell'umanità. Adducendo l'[[ignoranza]], mendicate pietà: "Per favore, aiutatemi! Io non riesco a capire". No, questa è la vita che tu hai scelto, Joseph. Queste sono tutte le persone a cui hai fatto del male, tutti gli istinti che hai soddisfatto. Sei riuscito a distruggere la tua stessa innocenza. Hai permesso che la tua carne consumasse il tuo spirito. Sei tu il tuo re, e questo qui è solo l'inferno che hai creato per te stesso.<br>'''Joseph Thorne''': No... No!<br>'''Pinhead''': La tua carne ora sta uccidendo il tuo spirito.<br>'''Joseph Thorne''': ''No!!!''<br>'''Pinhead''': È inutile, Joseph. È così. Tu ormai hai rinunciato a te stesso. A questo punto, è rimasto un dito soltanto, un ultima morte alla fine di tutto. Benvenuto all'Inferno.
==Citazioni su ''Hellraiser 5: Inferno''==
*Al contrario del solito ho ricevuto con molto anticipo il copione dalla Dimension Films, accompagnato da una nota criptica che diceva all’incirca «Ecco il copione, leggilo. Se vuoi fare di nuovo Pinhead va bene, altrimenti non c’è problema». Parole molto strane! Iniziando a leggere la mia impressione è stata molto positiva. Mi piaceva che la storia iniziasse senza alcun riferimento che facesse pensare ad un film di Hellraiser, e quindi non importava se non conoscevi gli elementi della serie. Poi arriva la prima scena del crimine e, se sei uno che ha seguito la serie, ti basta un’occhiata per capire tutto quello che inizia a succedere da quel punto in poi. Pensai che fosse una scelta azzeccata. ([[Doug Bradley]])
*La quinta puntata della saga dei Cenobiti (qui meno presenti che nelle precedenti) ha una struttura da thriller pliziesco, mentre le suggestioni horror rimandano ad ''[[Allucinazione perversa]]'' e alla serie di ''Nightmare''. Tra ralenti da telefilm e qualche immagine patinata, almeno si cerca un po' di originalità: i fan che non pretendono troppo possono gradire. (''[[Il Mereghetti]]'')
*Seguito di ''[[Hellraiser 4: La stirpe maledetta|Hellraiser - La stirpe maledetta]]'', riporta la serie nel contemporaneo dopo le incompiute stranezze dell'episodio precedente. Questa volta il timone è nelle mani di Scott Derrickson (''[[The Exorcism of Emily Rose]]''), che tenta con discreta efficacia la carta del noir, mettendo in scena un poliziotto alla Ellroy, duro e compromesso con il Male, con una vita privata a pezzi e una grande difficoltà a mantenerla in asse. L'intreccio – con un misterioso assassino seriale chiamato l'Ingegnere e un bambino scomparso – è interessante, ma il problema è che il film appartiene alla serie di ''Hellraiser'' e quindi il mistero è solo relativo: si intuisce subito dove si andrà a parare e il fatto che ci si incammini solo a film ioltrato non migliora le cose. La transizione da noir a horror infatti provoca uno scadimento, anche se la vicenda si mantiene interessante e il personaggio principale, ben interpretato da Craig Sheffer, funge da traghettatore da un'anima all'altra della storia. ([[Rudy Salvagnini]])
==Altri progetti==
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{{Hellraiser}}
[[Categoria:Film di Hellraiser|Inferno]]
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Cenobiti (Hellraiser)
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/* Citazioni */
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Pinhead & female Cenobite.jpg|thumb|Cosplay di Cenobiti]]
Citazioni sui '''Cenobiti''', detti anche '''Supplizianti'''.
==Citazioni==
*Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. ([[Rudy Salvagnini]])
*Credevo di potermi fermare in tempo e non l'ho fatto. I Supplizianti mi hanno fatto arrivare oltre i limiti dove il dolore e il piacere sono insuperabili. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*È così difficile affrontare i tuoi demoni? (''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
*– Ma chi siete?<br>– Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*– Qualsiasi cosa tu abbia visto, ormai è finita.<br>– Io li ho visti, e ho visto anche lui. E poi ho preso la scatola ed è stata allora che quelli sono comparsi ovunque.<br>– Di chi parla?<br>– Dei Cenobiti, i demoni. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
*Ve l'ho detto, non so a che cosa serve. Non so chi l'ha costruita e perché. Ma so soltanto che cosa fa. Fa male. Fa male... Sembra che si apra da sola. Le tue dita si muovono e tu capisci che vuole aprirsi, e così ti aiuta. E poi arrivano loro, i demoni. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*E poi, luce.<br>Veniva da loro: dal quartetto di Cenobiti che adesso, con il muro di nuovo sigillato alle loro spalle, occupavano la stanza. Li accompagnava una fosforescenza malata, come quella dei pesci degli abissi: azzurra, fredda, inquietante. Frank si rese conto che non aveva mai provato a immaginare il loro aspetto. La sua fantasia, di solito fertile quando si trattava di truffe e furti, era povera, sotto altri aspetti. Non aveva la capacità di visualizzare quelle creature eminenti, quindi non ci aveva neanche provato.<br>Perché, allora, era così turbato, nel posare gli occhi su di loro? Era a causa delle cicatrici che ricoprivano ogni centimetro del loro corpo, con la carne deliberatamente perforata, tagliata e infibulata, prima di essere ricoperta di cenere? Era per l'odore di vaniglia che emanavano quegli esseri, la cui dolcezza non riusciva a cancellare il fetore proveniente al di sotto? O forse era per il fatto che, man mano che la luminescenza si intensificava, e lui li osservava meglio, non vedeva nulla di felice, e neanche di umano, nei loro volti? Poteva notare solo disperazione, e una volontà che gli fece rischiare di svuotare le viscere lì dove si trovava.
*Era al corrente di tutto quello che l'umanità sapeva sull'Ordine del Supplizio.<br>Eppure... si era aspettato qualcosa di diverso, magari qualche traccia degli innumerevoli splendori a cui avevano accesso. Aveva immaginato che venissero accompagnati da donne, almeno; lubrificate, perfette; donne rasate e allenate all'atto dell'amore: le labbra profumate, le cosce che tremavano per la voglia di spalancarsi, i glutei floridi come piacevano a lui. Si era aspettato sospiri e languidi corpi distesi sul pavimento, come tappeti viventi; con la sua fantasia aveva concepito vergini lascive di cui possedere qualsiasi orifizio, e le cui abilità potessero condurlo su, sempre più, verso estasi mai provate prima. Aveva immaginato di dimenticare il mondo, tra le loro braccia. E di essere esaltato, invece che disprezzato, per la sua lussuria.<br>Invece no. Niente donne, niente sospiri. Soltanto quelle creature asessuate, con la carne corrugata.
*Era stato arrogante, nel modo in cui aveva affrontato l'ordine del Supplizio, ora lo sapeva; ma ovunque, nel mondo e fuori esso, c'erano state forze che avevano incoraggiato quella presunzione, perché era la loro merce di scambio. Quella da sola non avrebbe causato la sua rovina. No, il vero errore era stato quello di credere, ingenuamente, che la sua definizione di piacere coincidesse con quella dei Cenobiti.
*Il Monastero dell'Ordine Cenobitico era un complesso dalle mura spesse, costruito settecentomila anni prima su una collina di pietra e cemento edificata dai dannati. C'era un solo passaggio per entrare, una stretta scalinata controllata dalle guardie del monastero. Era stato costruito in un periodo che preludeva a una guerra civile, in cui fazioni opposte di demoni non facevano che scontrarsi. Il capo dell'Ordine Cenobitico, la cui identità era nota soltanto agli otto che l'avevano eletto, tra le loro stesse fila, per quell'Alto Incarico, aveva deciso che, per il bene dell'Ordine, avrebbe utilizzato una minuscola parte delle vaste richezze da loro accumulate per costruire un rifugio-fortezza in cui i suoi sacerdoti e sacerdotesse sarebbero stati al sicuro dalla volubile politica infernale. La fortezza era stata costruita con il massimo rigore, e le sue mura lucide e grigie erano impossibili da scalare.
==Voci correlate==
*[[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
==Altri progetti==
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{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
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[[File:Pinhead & female Cenobite.jpg|thumb|Cosplay di Cenobiti]]
Citazioni sui '''Cenobiti''', detti anche i '''Supplizianti''' oppure i '''Demoni'''.
==Citazioni==
*Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. ([[Rudy Salvagnini]])
*Credevo di potermi fermare in tempo e non l'ho fatto. I Supplizianti mi hanno fatto arrivare oltre i limiti dove il dolore e il piacere sono insuperabili. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*È così difficile affrontare i tuoi demoni? (''[[Hellraiser: Hellseeker]]'')
*– Ma chi siete?<br>– Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*– Qualsiasi cosa tu abbia visto, ormai è finita.<br>– Io li ho visti, e ho visto anche lui. E poi ho preso la scatola ed è stata allora che quelli sono comparsi ovunque.<br>– Di chi parla?<br>– Dei Cenobiti, i demoni. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
*Ve l'ho detto, non so a che cosa serve. Non so chi l'ha costruita e perché. Ma so soltanto che cosa fa. Fa male. Fa male... Sembra che si apra da sola. Le tue dita si muovono e tu capisci che vuole aprirsi, e così ti aiuta. E poi arrivano loro, i demoni. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*E poi, luce.<br>Veniva da loro: dal quartetto di Cenobiti che adesso, con il muro di nuovo sigillato alle loro spalle, occupavano la stanza. Li accompagnava una fosforescenza malata, come quella dei pesci degli abissi: azzurra, fredda, inquietante. Frank si rese conto che non aveva mai provato a immaginare il loro aspetto. La sua fantasia, di solito fertile quando si trattava di truffe e furti, era povera, sotto altri aspetti. Non aveva la capacità di visualizzare quelle creature eminenti, quindi non ci aveva neanche provato.<br>Perché, allora, era così turbato, nel posare gli occhi su di loro? Era a causa delle cicatrici che ricoprivano ogni centimetro del loro corpo, con la carne deliberatamente perforata, tagliata e infibulata, prima di essere ricoperta di cenere? Era per l'odore di vaniglia che emanavano quegli esseri, la cui dolcezza non riusciva a cancellare il fetore proveniente al di sotto? O forse era per il fatto che, man mano che la luminescenza si intensificava, e lui li osservava meglio, non vedeva nulla di felice, e neanche di umano, nei loro volti? Poteva notare solo disperazione, e una volontà che gli fece rischiare di svuotare le viscere lì dove si trovava.
*Era al corrente di tutto quello che l'umanità sapeva sull'Ordine del Supplizio.<br>Eppure... si era aspettato qualcosa di diverso, magari qualche traccia degli innumerevoli splendori a cui avevano accesso. Aveva immaginato che venissero accompagnati da donne, almeno; lubrificate, perfette; donne rasate e allenate all'atto dell'amore: le labbra profumate, le cosce che tremavano per la voglia di spalancarsi, i glutei floridi come piacevano a lui. Si era aspettato sospiri e languidi corpi distesi sul pavimento, come tappeti viventi; con la sua fantasia aveva concepito vergini lascive di cui possedere qualsiasi orifizio, e le cui abilità potessero condurlo su, sempre più, verso estasi mai provate prima. Aveva immaginato di dimenticare il mondo, tra le loro braccia. E di essere esaltato, invece che disprezzato, per la sua lussuria.<br>Invece no. Niente donne, niente sospiri. Soltanto quelle creature asessuate, con la carne corrugata.
*Era stato arrogante, nel modo in cui aveva affrontato l'ordine del Supplizio, ora lo sapeva; ma ovunque, nel mondo e fuori esso, c'erano state forze che avevano incoraggiato quella presunzione, perché era la loro merce di scambio. Quella da sola non avrebbe causato la sua rovina. No, il vero errore era stato quello di credere, ingenuamente, che la sua definizione di piacere coincidesse con quella dei Cenobiti.
*Il Monastero dell'Ordine Cenobitico era un complesso dalle mura spesse, costruito settecentomila anni prima su una collina di pietra e cemento edificata dai dannati. C'era un solo passaggio per entrare, una stretta scalinata controllata dalle guardie del monastero. Era stato costruito in un periodo che preludeva a una guerra civile, in cui fazioni opposte di demoni non facevano che scontrarsi. Il capo dell'Ordine Cenobitico, la cui identità era nota soltanto agli otto che l'avevano eletto, tra le loro stesse fila, per quell'Alto Incarico, aveva deciso che, per il bene dell'Ordine, avrebbe utilizzato una minuscola parte delle vaste richezze da loro accumulate per costruire un rifugio-fortezza in cui i suoi sacerdoti e sacerdotesse sarebbero stati al sicuro dalla volubile politica infernale. La fortezza era stata costruita con il massimo rigore, e le sue mura lucide e grigie erano impossibili da scalare.
==Voci correlate==
*[[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Hellraiser]]
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Annullata la modifica [[Special:Diff/1327998|1327998]] di [[Special:Contributions/2A0E:41B:57BF:0:59B5:79BA:3E83:6038|2A0E:41B:57BF:0:59B5:79BA:3E83:6038]] ([[User talk:2A0E:41B:57BF:0:59B5:79BA:3E83:6038|discussione]]) non significativa
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{{voce tematica}}
[[File:Pinhead & female Cenobite.jpg|thumb|Cosplay di Cenobiti]]
Citazioni sui '''Cenobiti''', detti anche i '''Supplizianti''' oppure i '''Demoni'''.
==Citazioni==
*Barker vede gli abitanti del mondo delle tenebre come qualcosa di diverso e di incomprensibile su cui non è possibile esprimere giudizi. Vivono in un mondo che non ha punti di contatto con la nostra realtà e non sembrano intenzionati ad entrarvi a meno che non siano evocati per mezzo del cubo. L'incomprensibilità è assunta a elemento significante per relativizzare l'ottimistica visione di un universo regolato da leggi sicure e immutabili. ([[Rudy Salvagnini]])
*Credevo di potermi fermare in tempo e non l'ho fatto. I Supplizianti mi hanno fatto arrivare oltre i limiti dove il dolore e il piacere sono insuperabili. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*– Ma chi siete?<br>– Esploratori delle più remote regioni dell'esperienza, per alcuni demoni, angeli per altri. (''[[Hellraiser (film)|Hellraiser]]'')
*– Qualsiasi cosa tu abbia visto, ormai è finita.<br>– Io li ho visti, e ho visto anche lui. E poi ho preso la scatola ed è stata allora che quelli sono comparsi ovunque.<br>– Di chi parla?<br>– Dei Cenobiti, i demoni. (''[[Hellraiser II: Prigionieri dell'inferno]]'')
*Ve l'ho detto, non so a che cosa serve. Non so chi l'ha costruita e perché. Ma so soltanto che cosa fa. Fa male. Fa male... Sembra che si apra da sola. Le tue dita si muovono e tu capisci che vuole aprirsi, e così ti aiuta. E poi arrivano loro, i demoni. (''[[Hellraiser III - Inferno sulla città]]'')
===[[Clive Barker]]===
{{cronologico}}
*E poi, luce.<br>Veniva da loro: dal quartetto di Cenobiti che adesso, con il muro di nuovo sigillato alle loro spalle, occupavano la stanza. Li accompagnava una fosforescenza malata, come quella dei pesci degli abissi: azzurra, fredda, inquietante. Frank si rese conto che non aveva mai provato a immaginare il loro aspetto. La sua fantasia, di solito fertile quando si trattava di truffe e furti, era povera, sotto altri aspetti. Non aveva la capacità di visualizzare quelle creature eminenti, quindi non ci aveva neanche provato.<br>Perché, allora, era così turbato, nel posare gli occhi su di loro? Era a causa delle cicatrici che ricoprivano ogni centimetro del loro corpo, con la carne deliberatamente perforata, tagliata e infibulata, prima di essere ricoperta di cenere? Era per l'odore di vaniglia che emanavano quegli esseri, la cui dolcezza non riusciva a cancellare il fetore proveniente al di sotto? O forse era per il fatto che, man mano che la luminescenza si intensificava, e lui li osservava meglio, non vedeva nulla di felice, e neanche di umano, nei loro volti? Poteva notare solo disperazione, e una volontà che gli fece rischiare di svuotare le viscere lì dove si trovava.
*Era al corrente di tutto quello che l'umanità sapeva sull'Ordine del Supplizio.<br>Eppure... si era aspettato qualcosa di diverso, magari qualche traccia degli innumerevoli splendori a cui avevano accesso. Aveva immaginato che venissero accompagnati da donne, almeno; lubrificate, perfette; donne rasate e allenate all'atto dell'amore: le labbra profumate, le cosce che tremavano per la voglia di spalancarsi, i glutei floridi come piacevano a lui. Si era aspettato sospiri e languidi corpi distesi sul pavimento, come tappeti viventi; con la sua fantasia aveva concepito vergini lascive di cui possedere qualsiasi orifizio, e le cui abilità potessero condurlo su, sempre più, verso estasi mai provate prima. Aveva immaginato di dimenticare il mondo, tra le loro braccia. E di essere esaltato, invece che disprezzato, per la sua lussuria.<br>Invece no. Niente donne, niente sospiri. Soltanto quelle creature asessuate, con la carne corrugata.
*Era stato arrogante, nel modo in cui aveva affrontato l'ordine del Supplizio, ora lo sapeva; ma ovunque, nel mondo e fuori esso, c'erano state forze che avevano incoraggiato quella presunzione, perché era la loro merce di scambio. Quella da sola non avrebbe causato la sua rovina. No, il vero errore era stato quello di credere, ingenuamente, che la sua definizione di piacere coincidesse con quella dei Cenobiti.
*Il Monastero dell'Ordine Cenobitico era un complesso dalle mura spesse, costruito settecentomila anni prima su una collina di pietra e cemento edificata dai dannati. C'era un solo passaggio per entrare, una stretta scalinata controllata dalle guardie del monastero. Era stato costruito in un periodo che preludeva a una guerra civile, in cui fazioni opposte di demoni non facevano che scontrarsi. Il capo dell'Ordine Cenobitico, la cui identità era nota soltanto agli otto che l'avevano eletto, tra le loro stesse fila, per quell'Alto Incarico, aveva deciso che, per il bene dell'Ordine, avrebbe utilizzato una minuscola parte delle vaste richezze da loro accumulate per costruire un rifugio-fortezza in cui i suoi sacerdoti e sacerdotesse sarebbero stati al sicuro dalla volubile politica infernale. La fortezza era stata costruita con il massimo rigore, e le sue mura lucide e grigie erano impossibili da scalare.
==Voci correlate==
*[[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
==Altri progetti==
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{{Hellraiser}}
[[Categoria:Hellraiser]]
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Nicolai Lilin
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Mariomassone
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/* Citazioni su Nicolai Lilin */
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[[File:Nicolai Lilin.jpg|thumb|Lilin nel 2011]]
'''Nicolai Lilin''' (1980 – vivente), pseudonimo di '''Nicolai Verjbitkii''', scrittore italiano di origine russa.
==Citazioni di Nicolai Lilin==
===2010 – 2021===
{{Int|Da ''[https://www.milanonera.com/interviste-nicolai-lilin/ Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Francesca Colletti, ''Milanonera.com'', 20 settembre 2010.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Caduta libera''}} Volevo raccontare come ci si sente a vivere una guerra, a fare la guerra, a subirla, a studiarla, a goderla, insomma a provare tutte le emozioni che ogni essere umano prova stando nel bel mezzo di un conflitto armato. Ero molto deluso da come nel nostro mondo viene presentata e raccontata la guerra; a volte attraverso il velo di ideologie, interessi, strumentalizzazioni, e alla fine viene vista dalla gente sempre come qualcosa di grottesco, al di fuori della società umana, un evento che molti credono essere creato e mandato avanti da qualche forza estranea a noi, lontana dalla visione abitudinaria dell’etica e della morale. Invece bisogna capire che la guerra è necessariamente organizzata e fatta da uomini in carne e ossa, umani come tutti gli altri.
*Non sono mai stato sulla scena del [[Prima guerra cecena|primo conflitto Ceceno]], ma è stato un conflitto molto contraddittorio, studiato a tavolino da imprenditori, oligarchi e politici corrotti e pieno di intrighi, corruzioni, interessi economici che andavano al di là di quelli politici, territoriali, religiosi o nazionali. Molti militari che ho conosciuto, che avevano partecipato al primo conflitto, lo chiamavano “il teatrino”.
*{{NDR|Sulla [[seconda guerra cecena]]}} Il secondo conflitto è stato un fulmine senza pietà scaricato sul terrorismo islamico internazionale. Siamo entrati ufficialmente in guerra alla fine di agosto nel territorio occupato dalle formazioni terroristiche e l’abbiamo preso sotto controllo totale a dicembre, liberando una difficile regione che si estende tra le montagne del Caucaso. A quel punto gli scontri diretti sono finiti e il nostro lavoro era limitato ad operazioni preventive e di routine di mantenimento dell’ordine e legalità della Federazione Russa sul territorio.
*[[Anna Stepanovna Politkovskaja|Politkovskaya]], pace all’anima sua, era una brava giornalista, ma tendeva ad imputare troppe colpe alle persone che non meritano di portare tutto il peso della guerra sulle loro spalle.
*I militari sono esseri umani che fanno il loro duro e ingrato lavoro, vivendo situazioni estreme, nelle quali spesso il cervello umano cede, e a quel punto chiunque, anche il più devoto moralista e pacifista, diventa capace di compiere le atrocità più incomprensibili che esistano.
*In guerra, nelle situazioni estreme, l’animo umano passa attraverso una sorta di purificazione, impara ad essere vero e semplice, per questo noi veterani abbiamo problemi a convivere con il mondo per il quale abbiamo sacrificato i nostri anni migliori, le nostre forze e molti di noi anche le proprie vite.
*Trovo che sarebbe più onesto se gli umani di oggi facessero finta che la guerra non esistesse, la ignorassero completamente, continuando tranquillamente a divertirsi, a godere dei diritti, a studiare e a lavorare, anziché partecipare alle manifestazioni inutili a sostegno della cosiddetta "pace" – termine che ha perso senso oggi, nella situazione attuale in cui si trova il mondo.
*Io ho partecipato all’operazione antiterroristica e perciò combattevo contro i terroristi islamici. Per me una persona nel momento esatto in cui diventa terrorista perde ogni possibilità di essere trattato come un essere umano, non ha appartenenze razziali o religiose, lui è un nemico pericoloso e deve essere liquidato fisicamente il più presto possibile. Mio nonno, che ha fatto la seconda guerra mondiale ed era un cacciatore siberiano con una grande esperienza, una volta parlando con me del fatto di uccidere, ha detto: "Se ti capita di uccidere un essere umano, fai attenzione a non diventare dipendente, perché la caccia all’uomo è tra le più belle che esistano".
*Non lo nego, ho lavorato nelle agenzie di sicurezza privata per qualche anno, perché a diciotto anni ho imparato fare il mestiere di soldato e non avevo tante alternative nel mondo civile, che una volta tornato dalla guerra mi ha chiuso in faccia tutte le porte. Spesso il lavoro di contractor viene molto malvisto nella società pacifica, per me sono persone che fanno un impegno utile e legale, non mi sento di parlarne male.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana]]''}} Sì, ho partecipato alla scrittura della sceneggiatura, ma non l’abbiamo ancora finita. Io sono molto tranquillo per il destino del mio film, perché è nelle mani di Gabriele Salvatores e della casa produttice Cattleya, persone sensibili e cari amici, con i quali abbiamo stabilito un bel modo di lavorare. Credo che sarà un bel film, fedele alla storia originale.
{{Int|Da ''[https://artslife.com/2011/03/01/intervista-a-nicolai-lilin/ Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Dejanira Bada, ''Artslife.com'', 1 marzo 2011.|h=4}}
*Sono nato in un paese molto degradato. Quando ero piccolo non avevamo neanche il bagno in casa e dovevamo andare fuori anche a -20. Le persone da noi apprezzavano cose come il gas e la luce, quello era il lusso. Ma non perché la comunità fosse povera, era una decisione degli anziani che influenzava la nostra vita. I nostri vecchi vivevano in un modo scettico, e la povertà veniva portata come una bandiera, una cosa di cui andare fieri. Per esempio ricordo un episodio in cui, a casa della mia famiglia, irruppe la polizia. Iniziarono a rompere tutto e ad un certo punto, spaccando il muro, trovarono dei lingotti d’oro da mezzo chilo, ed erano talmente tanti che mia madre si mise a piangere incredula, perchè nostro papà li aveva messi lì dentro senza dire niente. Probabilmente aveva svaligiato un furgone, ma queste cose non si raccontavano in casa. Insomma, potevamo permetterci di stare meglio ma era una scelta apparire così, una sorta di onestà.
*Da piccolo passavo tanto tempo con un anziano, un vecchio medico molto educato che è stato in carcere trent’anni durante la dittatura di Stalin soltanto per aver nascosto una famiglia ebrea. Lui mi ha insegnato ad ascoltare l’opera, a leggere poesie e romanzi, ad ascoltare la [[lingua italiana]]. Lui leggeva la Divina Commedia in lingua originale e grazie a lui l’Italia mi è entrata nel cuore, perchè l’ho sempre vista come culla della cultura internazionale.
*Sono nato in un posto dove c’erano tantissime persone tatuate, ma da piccolo non capivo questa importanza, anche perché la tradizione del tatuaggio siberiano esclude la parola, è una cosa che esiste ma non si spiega il perché e che cosa voglia dire. Da piccolo andavo a sbattere contro mio padre, mio nonno, i miei zii che erano tutti tatuati, ma se chiedevi spiegazioni prendevi le sberle, perché per loro era un’offesa chiedere. Poi ho tentato di entrare in questo mondo chiedendo spiegazioni ai vecchi ai quali facevo piccoli favori. Pensa che ad oggi, quando torno al mio paese, vengo deriso, perché sono tatuato e perché è tutto cambiato. Per loro, oramai, sono un pagliaccio, uno stupido che vive in occidente ma che fa finta di essere ancora legato al passato dei nostri vecchi, coloro che, secondo i giovani d’oggi, ci hanno fatto vivere e vedere la povertà come valore. Insomma, sta arrivando la globalizzazione anche da noi ed è una cosa brutta. Io da piccolo invece ho iniziato a studiare questa tradizione dei tatuaggi ed ho capito che era una cosa molto importante.
*A me la politica non interessa, davvero, però non posso sopportare le persone che diventano cattive e che vogliono il potere a tutti i costi, perché solo Dio ha il potere del mondo, un Dio che ognuno può interpretare come vuole, invece noi umani dobbiamo stare al nostro posto, non rompere le palle agli altri e controllare bene quello che abbiamo sotto i piedi. Questa più o meno è la mia idea politica o esistenziale.
*Da dove vengo io questo mi hanno insegnato, rimanere sempre degno di me stesso e coerente. Si può anche cambiare idea, magari perchè ci si è informati meglio, allora si può cambiare opinione. Anche ammettere i propri sbagli è una questione di dignità. Molte persone invece la dignità non ce l’hanno, oppure è stata levata loro dal consumismo e sostituita con telefoni, auto, cellulari, con beni che li portano a considerare la cosa più importante non tanto la propria vita, quanto la possibilità di consumare all’interno della propria vita. La gente non teme di morire, ma di non poter andare più al cinema!
*Una volta mi hanno sparato dritto al cuore – ho ancora una cicatrice orribile anche se avevo il giubbotto antiproiettile – con un fucile AK-47. Mi è andata bene perchè il ragazzo che mi ha sparato aveva finito le cartucce, se mi avesse scaricato addosso il caricatore non sarei qui ora. Lì ho visto la fine, sicuro che sarei morto, i miei ultimi pensieri prima di svenire sono stati: “Ok è andata, è finita, pazienza” e mi sono steso contro il muro. Poi però mi sono risvegliato e una volta sveglio mi sono sentito davvero rinato, è stato come nascere per la seconda volta.
*Un’altra volta invece, sempre durante la guerra in Cecenia, ci hanno colpito con un lanciagranate ed hanno fatto rovesciare il convoglio in cui mi trovavo. In quel momento stavo dormendo e il colpo è stato talmente violento che due dei nostri autisti sono subito morti. Io invece sono solo diventato sordo dall’orecchio sinistro. Ricordo che quando c’è stata l’esplosione ero in uno stato di dormiveglia in cui ho pensato di nuovo: “Ok, stavolta è finita davvero” e invece no, sono svenuto e sono rinato di nuovo!
{{Int|Da ''[http://www.corrierespettacolo.it/educazione-siberiana-intervista-a-nicolai-lilin/ "Educazione siberiana": intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Mariagiovanna Grifi, ''Corrierespettacolo.it'', 16 novembre 2013.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Educazione siberiana''}} Io ho scritto un romanzo, non un saggio storico, anche se ho fatto riferimento a un momento epocale della storia. Non è facile, e neanche opportuno, cercare di distinguere la realtà dal romanzo. Chi cerca di esaltare o di negare la verità del mio libro è comunque un "maleducato". Sta a me scrittore affermare se quello che ho scritto è fondato sull’esperienza vissuta o meno.
*In Italia tutto deve essere uguale a qualcosa di più grande e importante, è la legge del conformismo: nel mondo consumistico vendere idee diverse è difficile, c’è bisogno di fondarle su un sottosuolo di base uguale ad altri.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana (film)|Educazione siberina]]''}} Ho avuto molte proposte, anche più importanti di Salvatores, e magari avrei potuto guadagnare più soldi, ma avrebbero sicuramente stravolto il mio libro, lo avrebbero trasformato in uno ''splatter'' pieno di sangue e criminali russi. Ho preferito una persona sensibile, con cui poter lavorare anche di persona (fondamentale il fatto che Salvatores era a Milano, vicino a me).
{{Int|Da ''[https://www.sulromanzo.it/blog/intervista-a-nicolai-lilin-il-serpente-di-dio-e-il-potere-della-lettura-e-della-diversita Intervista a Nicolai Lilin: "Il serpente di Dio" e il potere della lettura e della diversità]''|Intervista di Matteo Bolzonella, ''Sulromanzo.it'', 4 agosto 2014.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Il serpente di Dio''}} Il romanzo nasce qui in Italia, meno di un anno fa: è una sorta di mia reazione alla situazione geopolitica che si sta vivendo. Vivo con dolore il fatto che oggi le diversità vengano sfruttate da diverse fazioni politiche o geopolitiche come delle armi per manipolare le società. Quella diversità che dovrebbe essere la nostra ricchezza, una delle poche cose che aiuta a conoscere veramente il mondo e a rispecchiarsi in esso, oggi viene riproposta spesso, anche da parte dei mass media, come un elemento di cui dobbiamo avere per forza paura e che dobbiamo fronteggiare con molta attenzione, quasi con sospetto: “Se uno è diverso da me, è uno di cui io non devo e non posso fidarmi”; ecco, questo non va bene. Io sono nato in [[Unione Sovietica]] e ho il ricordo di un Paese bellissimo, con 183 etnie che vivevano in pace e armonia, senza mai aver avuto sospetti di questo tipo. In modo particolare non sentivamo questa inevitabile divisione tra mondo islamico e mondo cristiano che oggi viviamo, di cui mi dispiace molto. Il mio fratello minore, Dimitri, si è convertito all’Islam e si è sposato con una bellissima ragazza di Daghestan, paese russo con una maggioranza di etnie di religione musulmana. La mia famiglia vive con molta serenità questa situazione ma spesso dall’esterno, anche da alcuni miei amici, questa differenza è stata vista male: tantissimi vedono la scelta di mio fratello come una cosa molto estrema. Il mio romanzo si basa sul valore della diversità nella religione: i protagonisti sono due ragazzi, uno cristiano e uno musulmano che, nonostante la differenza culturale e religiosa, riescono a sviluppare un rapporto fraterno, come viene suggerito dalla loro stessa comunità, quella caucasica. E il [[Caucaso]] è storicamente luogo di una convivenza tra comunità non solo pacifica, ma anche fraterna.
*In Russia una cosa che mi ha aiutato moltissimo e che forma la base della mia espressione narrativa è la narrazione orale, su cui si è formata la cultura siberiana nella quale io sono cresciuto. Mio nonno mi raccontava tantissime fiabe e questo per me è stato fondamentale. D’altra parte ho avuto anche un’educazione sovietica: nelle scuole russe si leggeva molto, moltissimo, tanti classici, russi e stranieri e questo mi ha aiutato ovviamente a elaborare una forma espressiva tutta mia ma che si basa sui libri che ho letto.
*{{NDR|Su [[Gabriele Salvatores]]}} Io amo quest’uomo, a mio avviso è uno dei più importanti e talentuosi registi italiani che hanno fatto la storia del cinema italiano.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana (film)|Educazione siberiana]]''}} Il film è sicuramente bellissimo ma già dall’inizio si capisce di trovarsi davanti a una storia parallela: non è un tentativo di ripetere il libro sullo schermo, ma ricrearne la storia prendendone spunto.
{{Int|Da ''[https://www.barbadillo.it/25746-intervista-nicolai-lilin-ucraina-tradizione-comunita/ L’intervista. Nicolai Lilin: "In Ucraina c'è stato un golpe. Ripartire da tradizione e comunità"]''|Intervista di Mario De Fazio sulla [[rivoluzione ucraina del 2014]], ''Barbadillo.it'', 5 luglio 2014.|h=4}}
*Ciò che dico viene sostenuto da larga parte della sesta parte del mondo, la Russia. Cose che vengono taciute dai nostri media occidentali, in gran parte corrotti e strumentalizzati. In Ucraina è avvenuto un colpo di Stato, illegale, violento, organizzato da forze esterne. Non rappresenta assolutamente la volontà del popolo ucraino. Se tutto il popolo fosse stato d’accordo non ci sarebbe stata la secessione della Crimea e la guerra civile che c’è adesso.
*Non dubito che tanti ragazzi di [[Maidan]] volevano il bene della loro patria. Ma sono stati strumentalizzati: Lenin chiamava persone del genere "utili idioti". Possono avere tutte i buoni propositi che vogliono ma ammazzano persone civili e partecipano a uno scempio sulla propria terra. Combattono cittadini della loro stessa terra ed è la cosa peggiore che c'è. Un uomo, un guerriero, deve difendere la propria terra dagli esterni, loro si sono messi insieme a gente venuta da fuori, da Washington, per insegnare i nuovi valori, e si sono fatti strumentalizzare e uccidono i loro fratelli, gente che crede nello stesso Dio. Lavorando, in questo modo, per chi crede in McDonald’s e Shell.
*L’Ucraina aveva già la possibilità di essere indipendente, con Janukovyc. È vero che era costretto ad accettare alcune posizioni russe, e bisogna dire che era un oligarca. Ma rispecchiava bene il popolo ucraino. Ciò che è avvenuto adesso, la rivoluzioni populista, è dovuto al lavoro di agenzie esterne, che hanno strumentalizzato il populismo creando una guerra.
{{Int|Da ''[https://www.rsi.ch/news/mondo/cronaca/Lilin-Transnistria-un-non-luogo-398197.html Lilin: "Transnistria, un non luogo"]''|Intervista di Joe Pieracci, ''Rsi.ch'', 26 luglio 2016.|h=4}}
*In questi giorni sono sommerso di richieste da parte dei quotidiani italiani, mi chiedono di scrivere sulla [[Transnistria]]; ma per me è molto difficile rispondere. [...] Io sono scappato, oggi sono un occidentale. E preferisco non prendere posizione
*Non è vero che la Russia minaccia la Transnistria perché, questo paese, esiste grazie alla presenza delle truppe della Federazione russa... dai tempi dell’Unione sovietica non se ne sono mai andati. [...] Semmai, ad essere minacciate, sono la Moldavia o l’Ucraina occidentale.
*{{NDR|La [[Transnistria]]}} è una regione trasformata da alcuni generali russi in un non luogo, dove poter trafficare e guadagnare.
*Mi auguro che questa splendida terra non finisca travolta da una sanguinosa guerra fratricida, ma ho paura che i russi facciano lo sbaglio di mettere sotto assedio militare l’intera Ucraina. E a quel punto la Transnistria sparirà. Sarà un’altra Beirut.
*Siamo tutti fratelli in quella zona e io non saprei come sparare ad un moldavo perché gli voglio bene: è mio fratello.
{{Int|Da ''[http://www.futurodaunavita.sm/intervista-nicolai-lilin/ Spie, tatuaggi, armi e poesia – Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Angela Venturini, ''Futurodaunavita.sm'', 2 agosto 2017.|h=4}}
*Nella nostra cultura della [[caccia]] è così: si uccide solo per poter mangiare. Si uccide ma la bestia va rispettata, non la uccidi per divertimento ma perché sai che lei ti da la vita. È molto diverso da quello che oggi è la caccia... andavano più uomini insieme, ammazzavano un animale, poi dicevano la preghiera e la lavoravano al momento, ne lasciavano una parte al bosco e una parte se la portavano addosso perché una delle regole regole più importanti è che non bisogna cacciare più di quello che puoi portare addosso. Se uccidi un [[alce]] ma sei da solo sei una persona stupida: non riuscirai a portare a casa niente e la mangeranno i [[Lupo|lupi]] e questo creerà uno squilibrio nel bosco, perché un lupo che mangia un alce ammazzata da te non uccide poi un animale malato e quindi si rovina l’ambiente naturale. Questa era la nostra educazione.
*Ricordo il momento in cui mio nonno regalandomi il [[coltello]] mi disse: "L’armatura rende un uomo cavaliere del re, ma il semplice coltello rende un uomo cavaliere del popolo." Mi emozionò molto perché sentii di appartenere ad un mondo di persone degne, che avevano un loro codice, non come i delinquenti comuni, quelli che facevano male alla gente semplice, derubando i poveri pari a sé stessi.
*Quella siberiana è una delle tradizioni più antiche al mondo: la più antica mummia tatuata mai ritrovata ce l’abbiamo noi, ha cinquemila anni, si chiama Principessa Ukok e ha addosso simboli molto complessi che parlano di una cultura già molto antica e molto ricca. Poi questa tradizione si è evoluta. Anche Gengis Khan, che proveniva da dal nord della Mongolia che in realtà era la Siberia, aveva addosso il simbolo del suo clan, il pesce, e questo ci fa capire come il tatuaggio fosse un segno di riconoscimento essenziale, una specie di carta d’identità, che poi piano piano si è trasformato in un linguaggio capace di nascondere tutto quello che riguarda la persona, sia il vissuto che gli aspetti più intimi.
*Ogni popolo ha una propria concezione dell’[[amore]]. Voi italiani e sammarinesi siete bellissimi, avete una visione dell’amore molto romantica e legata alla passione. Noi in Russia abbiamo una visione un po’ diversa, più drammatica: la nostra storia d’amore non deve per forza andare bene e lo vediamo anche nei nostri grandi classici come Dostoevskij, Tolstoj ecc . Da noi l’amore è soprattutto quel sentimento che arriva da Dio, è un dono che l’uomo riceve in un certo particolare momento della propria vita e gli può fare bene o gli può fare male.
{{Int|Da ''[https://www.labottegadihamlin.it/2018/12/29/intervista-a-nicolai-lilin/ Un siberiano a Milano: intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Steve Fortunato, ''Labottegadihamlin.it'', 29 dicembre 2018.|h=4}}
*Ho capito che la guerra è un fallimento. È il simbolo del fallimento umano. Terminato il servizio militare ho sentito il bisogno di tornare in Siberia, alla vita povera.
*La presenza divina agisce attraverso tante forme e mezzi diversi, anche attraverso persone che commettono delle atrocità. Dio nei suoi scenari investe anche sui mostri.
*[[Multiculturalismo]] significa rispettare il nostro prossimo senza chiedersi perché.
*Sono convinto che se ci fosse l’[[anarchia]] totale le persone sarebbero organizzate meglio di quanto lo siano in uno Stato.
*Vengo da una famiglia di criminali e lo spirito di contrabbandiere mi appartiene per formazione mentale. E in letteratura questa propensione trova uno sbocco naturale e si realizza facilmente.
*Sicuramente quanto ho vissuto in guerra mi ha reso più consapevole verso i meccanismi che regolano il mondo, meno ingenuo, meno idealista, più anarchico.
*Ho partecipato alla [[Guerra di Transnistria|guerra nel '92]] che mi ha cambiato, mi ha fatto sentire adulto, con nuove responsabilità ma al tempo stesso è stata una liberazione.
*Ancora oggi sono rimasto quello che guarda dritto negli occhi gli altri. La gente rimane imbarazzata, ma per me parlare senza guardare negli occhi le persone significa mancanza di rispetto.
*Mantengo l’impostazione classica russa nel descrivere approfonditamente scene e particolari che costituiscono i pilastri della letteratura russa. Una impostazione che è attuale ed è presente anche tuttora, addirittura nelle comunicazioni private quotidiane. Le e-mail che mi mandano miei amici russi, sono lunghissime, ricche di particolari, sono dei veri e propri racconti, delle piccole storie. È un modo di raccontare di chi vive in un paese di grandi dimensioni e grandi distanze, dove governa la nostalgia per non poter vedere più spesso persone lontane. La [[lingua italiana]] mi ha insegnato ad approfondire concetti che in russo sono decori linguistici, senza importanza. Mi ha dato modo di inserire elementi espressivi, dando una forma di ossimori.
*Gli individui si ricoprono il corpo di disegni senza conoscerne il significato. Tra i calciatori c'è la moda di farsi tatuare la Tartaruga [[Māori|Maori]], senza sapere che si portano addosso il simbolo della fertilità femminile che veniva tatuato sul corpo delle ragazze Maori alla prima mestruazione. A questo proposito mi viene in mente un proverbio siberiano che dice "Quando il cervello non pensa il corpo soffre".
{{Int|Da ''[https://www.teleambiente.it/incendisiberia_nicolai_lilin_non_ancora_finita/ Incendi in Siberia, Nicolai Lilin: “Non è ancora finita”]''|Intervista di Gianluca Vergine sugli [[incendi in Siberia del 2019]], ''Labottegadihamlin.it'', 17 settembre 2019.|h=4}}
*Il problema principale è appunto il disboscamento selvaggio irregolare e spesso anche illegale delle zone boschive. A questo si aggiunge anche il cambiamento climatico che non aiuta, come i venti irregolari e il clima molto secco. C’è stata poca acqua, poche piogge in questo mese; si è arrivati così alla tragedia, alla catastrofe ambientale delle dimensioni che abbiamo visto quest’estate.
*Nella più grande regione della Siberia, quella di Krasnoyarsk, che tra l’altro è la stessa regione da cui proviene la mia famiglia, abbiamo un personaggio come Alexander Uss. Quest’uomo è diventato famoso in Russia per la sua frase “spegnere il fuoco nelle foreste è inutile così come inutile lottare contro la neve d’inverno” aggiungendo inoltre che spegnere il fuoco nelle foreste è “economicamente sconveniente”. Questa seconda frase è ancora più criminale e pericolosa.
*Cosa fanno queste persone: loro arrivano d’inverno, tagliano gli alberi, li puliscono sul posto con grandi macchinari mobili capaci di separare il tronco dai rami direttamente in loco; poi verso primavera, ai primi di maggio, danno fuoco a tutto, lasciando che la zona bruci. Tutto questo per coprire le tracce, in modo da poter dire in seguito che la foresta non è stata disboscata ma bruciata.
*Io stesso ho pubblicato dei video con orsi e volpi che fermano le macchine lungo le strade chiedendo cibo agli autisti: è una cosa veramente allucinante, bisogna non avere un cuore per non commuoversi davanti a queste immagini. Ecco, il governatore Uss e persone simili a lui delle amministrazioni locali siberiane hanno deciso di risolvere questo problema sterminando questi animali, con squadre apposite di cacciatori.
*La foresta della Siberia è andata in fumo per via di speculazioni esagerate e criminali, speculazioni sul bosco e sulla natura, create dall’uomo ma dovute al sistema consumistico in cui viviamo. Quando noi andiamo a comprare un mobile che costa 90 centesimi siamo contenti dell’esistenza di un negozio del genere che ci fa risparmiare dei soldi, ma dobbiamo capire che noi in questa maniera stiamo sostenendo questo sistema consumistico, che stiamo distruggendo il nostro pianeta.
*Dobbiamo scegliere cosa è più importante: consumare ora o sopravvivere e regalare ai nostri figli un futuro migliore?
*Fino a quando ci sarà il consumismo l’Africa sarà messa a fuoco dalle compagnie private, dalle multinazionali, l’Amazzonia e la Siberia saranno devastate da chi taglia i boschi illegalmente e noi ci avvicineremo sempre di più all’Apocalisse.
{{Int|Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/mondo/intervista-lilin-putin-1896673.html Nicolai Lilin: "Ecco perché i russi vogliono uno zar"]''|Intervista di Matteo Carnieletto, ''Ilgiornale.it'', 16 ottobre 2020.|h=4}}
*Ancora oggi, [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]] viene considerato la parte sincera - nera, ma allo stesso tempo più vicina a Dio - della Russia. È l'anima contradditoria e ambigua dello spirito russo: di umili origini, riuscì ad entrare nel palazzo dello zar. Senza dubbio era ambiguo. Ma era un vero russo.
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Da giovane, e anche nei primi anni della sua presidenza, parlava spesso di portare in Russia il modello di democrazia occidentale. Un progetto che ha presto accantonato perché, da vero russo, ha sentito quella corda intima che c'è nella nostra cultura: la richiesta di autoritarismo. [...] Abbiamo ereditato dai bizantini l'idea che siamo la terza Roma e che non ce ne sarà una quarta. Il popolo vuole lo zar e Putin lo ha capito.
*I servizi segreti, nel suo percorso politico, non sono stati decisivi, ma indispensabili. Putin non è stato scelto da Sobčak perché era del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]], ma perché era uno del Kgb con certe peculiarità. Aveva un'incredibile capacità nel creare contatti.
*Putin parla con gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] e non può fare altrimenti. In Russia, si può arrivare al potere solo in due modi: ottenendo l'appoggio delle famiglie degli oligarchi oppure facendo come i comunisti, massacrando, giustamente o ingiustamente, milioni di persone.
*È come se gli oligarchi avessero preso in affitto il Paese: a loro non interessa la politica estera o interna della Russia. A loro interessano solamente gli affari.
*Alcuni ritengono che Putin voglia ricostruire l'Unione sovietica, ma non è così. Lui non è un sognatore come Gorbačëv (che infatti si è fatto abbindolare da tutti). Putin non è un sognatore, è molto freddo e logico. La sua visione geopolitica si rifà soprattutto agli interessi del sistema economico che lui mantiene e dal quale è mantenuto.
*Putin ha sbagliato nel condurre una politica interna che ha allontanato la Russia dal binario della democrazia del modello occidentale. Ha scelto la via dell'impero e abbiamo visto com'è finita. Da una parte c'è una setta di ortodossi che l'ha proclamato santo e dipinge icone con la faccia di Putin. Credono infatti che sia stato mandato dal cielo per combattere l'Anticristo. Dall'altra ci sono quelli che dicono che ha rovinato tutto. Io non credo a nessuno dei due. Io ritengo che all'epoca in cui Putin è diventato presidente si dovesse prendere una decisione. Era un momento difficile però lui l'ha fatto.
*Putin è una cartuccia sparata, non cambierà più. L'unico modo per la Russia di salvarsi, se lui davvero la ama, è quello di cominciare a preparare qualche sostituto, più giovane e più energico. E, soprattutto, meno legato agli olicarchi.
*Solženitsyn è molto criticato dai sostenitori di Putin perché vedono in lui un traditore della patria che lavorava per gli americani. In Russia, infatti, molti negano ancora il sistema gulag. Per me però è facile parlare dei gulag perché mio nonno li ha vissuti e mi ha raccontato com'era vivere lì dentro.
*Solženitsyn è una figura emblematica, facile sia da appoggiare sia da odiare. Ha poche sfumature perché scriveva cose concrete. Reali. Chi sostiene il regime comunista lo odia, chi invece ama la democrazia lo rispetta.
{{Int|Da ''[https://mowmag.com/sport/lilin-educazione-siberiana-tra-calcio-e-politica-grazie-allo-sheriff-il-mondo-ha-conosciuto-la-transnistria Ma cos'è lo Sheriff e che storia ha? Lo scrittore Nicolai Lilin racconta questa strana terra (e squadra) moldava]''|Intervista di Filippo Ciapini, ''Mowmag.com'', 19 ottobre 2021.|h=4}}
*Siamo un paese che vive sotto un pesante embargo da molto tempo, la comunità internazionale fa finta di non vederci e ci tratta come pericolosi terroristi.
*Non rientriamo nel programma geopolitico degli Stati Uniti. La Transnistria non è voluta da loro e veniamo trattati come gli ultimi. Noi siamo indipendenti, abbiamo una frontiera fisica, c’è l’esercito, ci sono le strutture, il governo, il popolo, hanno la loro moneta e pagano le tasse. È una cosa oscena perché poi sento la gente dire che dobbiamo aiutare gli africani e chi per loro...
*L'occidente ha un’ideologia profondamente marcia e ipocrita. Opera con doppi standard. Perché l’africano sì e altri no? Peraltro questi ultimi non chiedono nessun tipo di aiuto, vogliono soltanto essere indipendenti. Mia figlia non può visitare la Transnistria e le nostre origini perché dobbiamo ottenere mille permessi nemmeno fossimo in guerra.
*La Transnistria è in Europa, è molto prima della Russia, confina con la Romania che fa parte dell’Unione Europea. Questa è la tragedia. Adesso finalmente si inizia a parlare senza termini dispregiativi. Poi sento di dire che il governo laggiù è corrotto, dove non lo è? Parliamoci chiaro, i politici di oggi sono dei pezzi di merda. Il popolo non è cattivo, la cultura esiste.
*C’è stata una feroce guerra con i moldavi dove, pur perdendola, hanno massacrato due intere città. Intervenne la 14esima armata russa che separò le fazioni e fece il garante di pace e tuttora lo è. Quando nel 1992 la Transnistria è rimasta tagliata fuori da tutto hanno dovuto ricreare un paese da zero. La Sheriff erano tutti rappresentanti di forza (esercito, kgb e militari) e come modello hanno fatto una simbiosi simile a quello cinese, dove c’è un partito che controlla il mercato libero. Era un holding che agiva sugli interessi della Nazione. Quando dicono “ahhh ma questi sono dei mafiosi” è totalmente sbagliato. Questi sono al potere perché all’epoca non c’era nessuna alternativa. Questo era un paese in fiamme e anno dopo anno hanno costruito il loro impero, le strutture, hanno ridato la vita a una situazione drammatica.
*Il popolo moldavo sono fratelli, ho un sacco di amici, amo i poeti e la letteratura, l’arte. Noi abbiamo molti punti in comune che ci legano e quei pochi che ci hanno visti separati nel 1992 non meritano di esistere.
*Vorrei solo che un giorno la Transnistria torni a unirsi alla Moldavia, rimanendo un paese con le proprie regole.
*I moldavi sani di mente capiscono che la Transnistria è un entità legata anche alla loro cultura.
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19 in Italia]]}} Sono di un pensiero abbastanza rispettoso nei confronti del vaccino, nella mia famiglia qualcuno se lo è fatto, però io non sono per l’obbligo. Se una persona non si sente di iniettarsi qualcosa che non è ancora stato sperimentato, ha diritto a non farlo.
*{{NDR|Sul [[Green Pass]]}} Ovviamente totalmente contrario. Non ha niente a che fare con la gestione della malattia. È un modo velato di imporre i limiti dei cittadini sfruttando l’emergenza. Noi sappiamo che anche le persone vaccinate possono ammalarsi e trasmettere il Covid. Hanno diviso la società in due parti e hanno limitato la mia vita da cittadino. Se mi sono vaccinato posso andare alla Scala altrimenti no. Non va bene, anche se ho il Green Pass posso infettare le altre persone. Questo è un dato di fatto, è una vergogna dei politici che stanno giocando su queste cose. Siamo di fronte a un cambiamento del rapporto sociale. È una cazzata.
{{Int|Da ''[https://mowmag.com/lifestyle/nicolai-lilin-il-colore-dei-tatuaggi-era-il-nero-della-fuliggine-fuoco-sottopelle-ora-l-estetica-conta-piu-del-senso Nicolai Lilin: "Il colore dei tatuaggi era il nero della fuliggine, fuoco sottopelle. Ora l'estetica conta più del senso"]''|Intervista di Cosimo Curatola, ''Mowmag.com'', 18 dicembre 2021.|h=4}}
*Il [[tatuaggio]] moderno è commerciale, non c’entra niente con quello che faccio io. Io faccio un rituale sciamanico, il tatuaggio è nato dal fatto che gli uomini primitivi cercavano di inserire sottopelle i residui del fuoco, ovvero la fuliggine, perché credevano che il fuoco conservasse un potere magico. All’epoca il fuoco era il massimo della tecnologia, una rappresentazione divina. La fuliggine si trasformava in inchiostro e veniva messo sottopelle, a volte dove una persona aveva qualche dolore. I tatuaggi erano anche curativi.
*Io detesto le ''tattoo convention'' e tutte queste situazioni in cui il tatuaggio diventa merce. Per me è rituale, religione, un rito ancestrale molto importante. Chi viene a tatuarsi da me viene per questo. E sa che nessun altro può farlo così.
*La brutalità dei nostri tempi, la pochezza dei nostri tempi, è che l’estetica ha preso il sopravvento sul senso. Tanta gente si ricopre di cose belle esteticamente ma non saprà mai spiegarne il significato.
*Tanti tatuatori che fanno bianco e nero usano il colore bianco per la gamma dei grigi. Io sono molto rigido su questo, utilizzo solo nero. Quando ho bisogno di diluire ed avere una scala di grigi scelgo l’acqua di rose che è quella più adatta, anche se la verità è che si potrebbe fare con un’acqua qualunque. Basta evitare quella del rubinetto perché può contenere calcare e non va bene durante la guarigione.
*Io tatuo tutti purché mi raccontino le loro storie. Io tatuo chi è disposto ad aprirsi con me, mi racconti la tua storia e io in base alla storia creo un disegno. Funziona così.
*Io in realtà non la voglio neanche la tomba. Mi piace sapere che ci sono persone che vengono sepolte sotto un albero, vorrei una roba del genere. Poi magari i nipoti si arrampicheranno sull’albero, ci pisceranno sopra e si ricorderanno del nonno.
===2022===
{{Int|Da ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/02/24/nicolai-lilin-la-colpa-e-di-tutti-biden-un-guerrafondaio_00a31605-e6c0-4983-8d86-7c7990e6ca0f.html Nicolai Lilin, la colpa è di tutti, Biden un guerrafondaio]''|Intervista di Mauretta Capuano sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ansa.it'', 25 febbraio 2022.|h=4}}
*La colpa è di tutti, degli Stati Uniti d'America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole, un politico poco lungimirante e provocatorio.
*Spero che non duri a lungo, ma da come si muove l'esercito russo, hanno già circondato l'Ucraina, i punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta, dovrebbe essere così. Per fortuna non trovano la resistenza perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante. I militari si arrendono in massa, i civili stanno nelle case e aspettano la fine.
*Noi dobbiamo liberarci dall'influenza statunitense. L'America deve capire che la sua egemonia è finita. Adesso c'è il dragone cinese, i russi e la vecchia Europa deve essere lasciata in pace.
{{Int|Da ''[https://www.teleambiente.it/nicolai_lilin_russia_ucraina_intervista/ Guerra in Ucraina, Nicolai Lilin: "Putin sbaglia, ma l’Occidente deve cambiare visione"]''|Intervista di Enrico Chillè sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Teleambiente.it'', 4 marzo 2022.|h=4}}
*L’Occidente ha la colpa di interpretare il mondo con una superiorità ingiustificata, noi occidentali ci crediamo superiori e ci rapportiamo agli altri in modo errato. Poi usiamo i doppi standard: siamo capaci di manifestare vicinanza ai bambini colpiti in un Paese e ignoriamo altri bambini colpiti dalla guerra in un altro Paese, solo perché lì la guerra la facciamo noi o i nostri partner.
*Quando parliamo di Putin, dobbiamo essere chiari: è un dittatore autoritario che da oltre 20 anni è al potere, è lontano dall’ideale politico occidentale. Per lui, e per chi lo sostiene, un cambio di presidenza ogni quattro anni è un segno di debolezza politica.
*Voglio ricordare un mio caro amico, intellettuale ucraino: Oles Buzina, grande antropologo e patriota, una persona libera che non era d’accordo con alcuni meccanismi poco democratici che vide dopo il 2014. I neonazisti, vicini a Poroshenko, gli hanno sparato in testa sulla porta di casa. E ci sono battaglioni neonazisti che sono stati integrati nell’esercito ucraino come se niente fosse, hanno ancora le mostrine delle divisioni delle SS.
*I russi temono l’Occidente, hanno visto cosa ha fatto in Iraq, in Afghanistan, in Siria e nel Nord Africa e sanno che gli Stati Uniti sono il Paese che ha bombardato più Paesi al mondo dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Purtroppo, questa differenza di posizioni viene sfruttata dalla politica, che gioca sui contrasti ideologici e sulla paura.
*La Russia è uno dei Paesi più corrotti al mondo ed è sotto gli occhi di tutti. Il flusso di denaro dalla Russia ha fatto comodo a lungo all’Occidente, ora le sanzioni hanno stravolto il mercato tra l’Europa e la Russia. La situazione attuale fa comodo soprattutto agli Stati Uniti, che stanno realizzando il loro progetto di mantenere l’egemonia economica e militare in Europa. Per loro la Russia è un pericolo, non è un partner e lo vorrebbero come un vassallo. George Bush Sr. ed Helmut Kohl dettavano la linea a Gorbaciov, loro vorrebbero tornare a quella epoca. Vladimir Putin invece non vuole essere un vassallo e questo a loro non va bene. Anche qui, se pensiamo che gli oligarchi possano rovesciare Putin, sbagliamo la nostra visione: da occidentali, pensiamo erroneamente che la Russia sia un Paese europeo. La simbologia è tutto, l’aquila bicefala rappresenta la natura della Russia, che da un lato guarda all’Occidente e dall’altro guarda all’Asia.
*Per come la vedo io, l’Italia dovrebbe allontanarsi dalla Nato e sviluppare una autonomia energetica investendo nell’eolico e nel fotovoltaico, per fortuna vento e sole qui non mancano. Poi dovremo anche ripensare la nostra tendenza al consumo sfrenato. Se non compreremo più il gas russo, ci sarà un contraccolpo per Mosca, ma ci sono già Paesi come la Cina che lo stanno facendo al posto nostro.
{{Int|Da ''[https://themillennial.it/news/opinioni/intervista-nicolai-lilin-guerra-russia-ucraina/ Putin, Russia, Ucraina e russofobia. Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Giacomo Zamboni sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Themillennial.it'', 6 marzo 2022.|h=4}}
*Il conflitto attuale ha il suo inizio dai massacri che l’esercito ucraino con l’aiuto delle milizie nazionalistiche ha compiuto verso le popolazioni filorusse delle regioni del Donbass, territori industriali, dove c’è da sempre una forte identità del movimento operaio. Secondo l’Osce questi eventi hanno provocato tra i 14mila e 16mila morti. La Russia si è sentita isolata e minacciata, nel colpevole silenzio dell’Occidente, fino ad arrivare al tragico momento attuale.
*In [[Siberia]] ancora oggi ci sono persone che vivono senza gas nelle case. È una società più brutale, primitiva, sono quindi molto più influenzabili dalla propaganda. I discorsi di Putin hanno un linguaggio diretto alle persone delle periferie, usa spesso lo slang di strada e il gergo criminale. Sono riferimenti culturali che vengono dall’infanzia vissuta nell’allora Lenigrado in mezzo alla criminalità giovanile. La sua vera forza deriva dalla Russia profonda.
*Nella comunità russa italiana c'è forte preoccupazione, paura di esser licenziati perché russi, paura per i bambini che vengono discriminati, paura per le proprie attività lavorative perché boicottate. Vi sembra normale che mia figlia tornata a casa da scuola mi chieda preoccupata se è vero che "noi russi siamo cattivi?". Mia figlia non sa neanche chi sia Putin.
*I miei pensieri sono tutti per i civili che stanno soffrendo per una guerra crudele; se mi chiedi però di fare una valutazione geopolitica non posso non notare che è da qualche anno che il mondo va sempre di più verso oriente, verso la Cina. Gli Stati Uniti non hanno più l’egemonia di un tempo, credo sia poco saggio forzare la mano con la Russia di Putin. Siamo a un cambio totale della politica mondiale, l’Ucraina è purtroppo una moneta di scambio.
{{Int|Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/politica/reclute-spedite-guerra-cieca-me-2021052.html Lilin: "Reclute spedite in guerra alla cieca, come me"]''|Intervista di Matteo Sacchi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilgiornale.it'', 26 marzo 2022.|h=4}}
*Questo conflitto è anche un modo di addestrare a prezzo di altissime perdite un gran numero di personale. Alla fine hanno fatto così anche con la Cecenia. Mandano i giovani con una percentuale di soldati esperti che gli insegnino il mestiere... Spietato ma funzionale.
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Il modello a cui si rifà è un modello imperiale, messianico, il suo modello è [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]]. Forse all'inizio ha pensato di avvicinarsi alle democrazie occidentali, non certo a un vero Stato liberale, ma si muoveva in quel senso. Poi ha prevalso l'idea di tornare all'Impero, si è trasformato quasi in un personaggio shakespeariano
*Sono moltissimi quelli che non la penseranno come Putin. E i più dovranno pernsarlo in silenzio. Ma non si può pensare che Putin cada per una rivoluzione, i russi hanno già provato le rivoluzioni e temono più di tutto il caos. Se ci sarà un cambiamento partirà all'interno del sistema.
*{{NDR|Sugli [[oligarchi russi]]}} Non sono come i capitalisti occidentali, Non sono come [[Elon Musk]] che è per molti versi un oligarca ma deve i soldi a se stesso. Putin li usa come portafogli per mettere dei soldi. Il portafoglio si rompe? Tu lo cambi.
{{Int|Da ''[https://www.lavocedinewyork.com/arts/libri/2022/03/28/parla-lo-scrittore-russo-nicolai-lilin-autore-di-putin-lultimo-zar/ Parla lo scrittore russo Nicolai Lilin, autore di "Putin, l'ultimo zar"]''|Intervista di Federica Sabiu, ''Lavocedinewyork.com'', 28 marzo 2022.|h=4}}
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} In lui c’è stato un cambiamento incline anche verso il male, il potere non ha migliorato quest’uomo, sicuramente lo ha danneggiato dal punto di vista umano.
*Diciamo che sono diventato in maniera accidentale uno scrittore, anche se non avevo, a dire il vero, l’ambizione di fare questo lavoro.
*{{NDR|«Quali autori ti hanno formato maggiormente?»}} Sono figlio della letteratura russa, quindi comincerei con Tolstòj, Tolstoyevski, Pasternak ecc. , sono gli autori che per me sono stati illuminanti, quelli che hanno formato il mio modo di pensare, il mio modo di esprimermi, in qualche modo hanno influenzato anche la mia scrittura.
*A me personalmente non piacciono i premi letterari perché non si può definire un libro meglio dell’altro, tutti i libri sono diversi in quanto sono i prodotti delle idee e delle espressioni di persone differenti e non si può dire che una persona si esprima meglio dell’altra.
*Sicuramente lo scrittore che mi ha formato come narratore e Nikolaj Gogol, il grande scrittore russo che ha creato il vero romanzo russo, la novella russa.<br>Lui per me è stato fondamentale perché ha plasmato la mia espressione umana e letteraria, il suo libro più bello a mio avviso si intitola "le anime morte".
*Noi in [[Siberia]] abbiamo una delle più antiche tradizioni di tatuaggi al mondo dove in poche parole il tatuaggio è un modo codificato di raccontare l’esperienza di vita di una persona, una specie di curriculum che le viene scritto sulla pelle.
{{Int|Da ''[https://www.ilbullone.org/2022/04/22/nicolai-lilin-educazione-alla-guerra-in-ucraina/ Nicolai Lilin educazione alla guerra in Ucraina]''|Intervista di Paolo Massimo Guerzoni, ''Ilbullone'', 22 aprile 2022.|h=4}}
*Quando qualcuno ci dice che dobbiamo odiare una persona in base alla sua appartenenza, è solo perché è interessato a sfruttare, manipolare una situazione e poi dopo ci distruggerà.
*Fin dall’asilo la propaganda ti inculca l’idea che un uomo deve servire la propria patria, e così inizi inconsciamente a identificarti come un difensore del Paese. Esiste anche una festività, il 23 febbraio, in cui questo ruolo viene celebrato. A scuola studiavamo un manuale per imparare le tecniche militari. Allo stesso modo, già in addestramento non credevo a quello che ci raccontavano. Conosco bene l’Islam, mio fratello è musulmano, ma loro strumentalizzavano il racconto, per portarci a odiare, a giustificare la guerra.
*{{NDR|Su [[Gino Strada]]}} Lui era contro la guerra, perché l’ha vissuta. E anche io sono così.
*Il problema è che ci sono persone che pensano ancora che la guerra risolva le cose. La guerra è una cattiva madre. Ci sono persone che ci guadagnano con la guerra. Ho vissuto 5 conflitti e posso dire che le guerre finiscono tutte con un accordo. Per evitare i massacri usiamo la diplomazia, non le armi!
*Siamo in guerra ora, ma questo va avanti da anni. Perché non abbiamo iniziato a muoverci prima a livello diplomatico? Perché ci vuole volontà e la capacità di applicare potere su scala internazionale. La tragedia dell’Europa è che non abbiamo politici forti, né indipendenza. Non parlo solo della dipendenza energetica dalla Russia, ma anche culturale, dall’egemonia statunitense. Siamo tra incudine e martello.
==''Putin – L'ultimo zar''==
===Incipit===
Sta accadendo per davvero: la guerra è tornata prepotentemente e insopportabilmente vicino a noi. Dentro l'Europa? Appena fuori dall'Europa, sotto il naso di un paese che sogna gli antichi fasti? È proprio questo uno dei motivi del contendere. Stavolta, la guerra, non è più un'idea da salotto. Non una possibilità, o una minaccia velata; è una realtà che entra nelle nostre case, nelle immagini strazianti che arrivano: missili che colpiscono palazzi in cui vivono uomini, donne e bambini. Sparatorie in strada, esplosioni nelle città, abitanti che al suono delle sirene si riversano, come formiche impazzite, nelle cantine, nei rifugi improvvisati, nelle fermate della metropolitana, nei vagoni fermi. Centinaia di morti, non solo tra i soldati, sangue sulle strade, code ai confini con la Polonia per grandi esodi di massa. Professionisti, operai, universitari che corrono ad arruolarsi per difendere il loro paese. File di carri armati, file di molotov pronte, file di trincee fisiche e immaginarie, file di persone davanti ai negozi, file di volontari pronti a dare il sangue per i feriti. Poi il coprifuoco e il silenzio totale. Il silenzio della paura. Il rumore della guerra. La guerra della Russia di Putin contro l'Ucraina di Zelenskij.
===Citazioni===
*Putin è un serpente, è un meditativo, non si fida delle persone, prende le sue decisioni da solo. Prende le informazioni che gli servono da chi gli è attorno. Ma ultimamente, a causa del sistema obsoleto della burocrazia che gli è vicina, l'informazione viene filtrata in modo ambiguo. (p. 6)
*{{NDR|Sulla [[guerra del Donbass]]}} Da otto anni non si affrontano le questioni di fondo della vita delle persone oppresse nel Donbass (circa 14.000 morti), che sono a maggioranza russa. L'Occidente si comporta in maniera ipocrita, mostrando le immagini dei civili morti per l'attacco russo all'Ucraina. Negli anni precedenti, però, è stato miope e inattivo nella guerra nel Donbass. (p. 8)
*Le mancanze del governo ucraino appaiono evidenti. Dopo l'indipendenza non c'è stato un rinnovamento della classe politica. La nomenklatura ha cambiato semplicemente abito. È passata dal comunismo a uno status di neo-oligarchia che ha approfittato delle ricchezze ucraine senza preoccuparsi del benessere del paese. (p. 9)
*''Con il suo nome, in Russia, è designato uno dei più lunghi e dinamici periodi della storia contemporanea. Putin è santificato da milioni che vedono in lui il messia sceso in Terra con il compito di portare rimedio ai mali del mondo, mentre altri milioni lo detestano e lo temono come se fosse un tizzone d'inferno. Di certo, è stato il primo uomo politico dopo Stalin a meritare, presso il popolo russo, la nomea di "zar". E quando ti chiamano in questo modo nel paese più vasto del mondo, dove l'intera dinastia regnante è stata affogata nel sangue e che per settant'anni è stato poi dominato dalla rigida dottrina comunista bolscevica, questa semplice parola di tre lettere assume una tale dimensione mastodontica, che solo a pensarla viene un capogiro.'' (p. 15)
*In quasi tutti i suoi discorsi pubblici, parlando ai russi con quella sua aria familiare, con quel suo lessico intriso del gergo di strada che arriva dritto al cuore di ogni cittadino, Putin espone infaticabilmente la propria visione della democrazia; oppure, da abile oratore, dipinge per i propri interlocutori magnifiche visioni di quella forma di democrazia alla quale, secondo lui, si ispira la Russia moderna nel proprio percorso storico. Ciò che conta per Putin è chiamarla sempre e comunque "democrazia": che poi nei fatti si tratti di una sua versione piuttosto autoritaria... be', non è detto che questo dispiaccia ai suoi cittadini. (p. 19)
*Ovviamente, nell'[[Unione Sovietica|URSS]] non esistevano ufficialmente i ceti sociali, perché il comunismo non ne riconosceva soltanto uno: il proletariato. Ma nella realtà quotidiana le cose andavano diversamente: qualcuno stava meglio degli altri, i più ricchi cercavano la compagnia dei propri simili, frequentavano i locali più cari e raffinati, si potevano permettere anche una certa apertura culturale, mentre i lavoratori semplici, quelli che sgobbavano nelle fabbriche per uno stipendio medio, vivevano nel loro mondo. Nonostante l'ideologia, insomma, anche durante il periodo sovietico il reddito era uno dei criteri che definivano la posizione dell'individuo nella società. Tuttavia, se non altro, lo stato cercava di organizzare la vita dei cittadini in modo da evitare la formazione di ghetti, perciò era normale che nello stesso stabile abitassero il direttore della fabbrica e i suoi lavoratori. (pp. 21-22)
*Putin non è una persona finita per caso ai vertici della politica, non è un miracolo da [[Boris Nikolaevič El'cin|Eltzin]], da [[Boris Abramovič Berezovskij|Berezovskij]] o da altri oligarchi. È arrivato alla sua posizione facendosi strada con i denti, i pugni e i gomiti, passando sulle teste e calpestando senza pietà gli avversari sconfitti, rispettando negli altri la forza e la lealtà, disprezzando la debolezza e il tradimento, come può fare solo chi ha imparato egregiamente gli insegnamenti che offre la strada. (p. 46)
*Ma se le discipline di lotta tradizionali, e specialmente le arti marziali provenienti dall'Oriente, si fondano su una solida integrazione tra l'aspetto comportamentale, la filosofia, l'etica e la morale, il [[sambo]] sotto questi aspetti era decisamente carente e non poteva nemmeno rifarsi a qualche nobile tradizione, a radici affondate in qualche cultura millenaria e che rimandassero a correnti religiose, artistiche, letterarie o filosofiche. Si trattava di uno sport bello e molto efficace, certo, ma gli mancava quell'elemento ancestrale e romantico che tanta presa ha sui giovani e sui loro animi sensibili e affamati di scoperte. Diciamo che praticando il sambo i ragazzi potevano acquisire una preparazione atletica e un orientamento che risultavano preziosi a chi poi (o contemporaneamente) si dedicava a un'arte più ricercata come appunto il [[judo]]. (p. 54)
*Bisogna sapere che all'epoca di Eltzin, uomo debole fisicamente quanto moralmente, per ottenere una concessione di vendita di una fabbrica statale, o il permesso di aprire una nuova miniera sul territorio nazionale o di svendere sottobanco le centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio, metalli preziosi e altre ricchezze accumulate dall'URSS nel corso di decenni, era sufficiente presentarsi armati di racchetta da tennis a uno dei suoi appuntamenti sportivi e lasciarsi sconfiggere da quel lento e scoordinato individuo che per qualche motivo credeva di essere un tennista talentuoso. Tra gli oligarchi circolava la battuta secondo cui, per avere successo negli affari in Russia, la cosa più difficile era perdere a tennis con "l'alcolizzato", come era soprannominato (da tutto il paese!) il presidente. (p. 55)
*Mentre circa il settanta per cento delle abitazioni era carente di acqua potabile, i sovietici si concentravano sulla conquista dello spazio e inviavano la più grande nave rompighiaccio al mondo a propulsione nucleare a esplorare l'Artico. Nella zona degli Urali e in quella dell'immensa Siberia non esistevano strade decenti, ma enormi quantità di denaro pubblico venivano spese in ricerche e tecnologiche finalizzate allo sbarco sulla Luna. Il novantacinque per cento del budget del paese era destinato all'industria bellica, tecnologie nucleari comprese. Tutte le grandi opere, a cominciare dalle grandi autostrade che tra enormi difficoltà verso la metà degli anni Settanta collegarono decentemente le regioni di quell'enorme territorio, per finire con le centrali idroelettriche, termoelettriche e nucleari, furono realizzate in larga misura grazie all'impiego di forza lavoro gratuita: quella dei militari, degli studenti volontari e dei detenuti nelle strutture di rieducazione. (pp. 59-60)
*{{NDR|Sulla [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]]}} Improvvisamente la componente ideologica era svanita, come se non fosse mai esistita, e le masse si trovarono non solo senza leader capaci di indicare una strada e garantire i più basilari diritti sociali, ma anche, e d'improvviso, senza l'intero sistema che per tutti aveva rappresentato l'unico modello di vita possibile. La corsa al modello occidentale, interpretato, copiato e applicato con frenesia senza comprenderne la complessità, come se si trattasse semplicemente di cambiare il colore alle pareti di casa, creò i presupposti per una crisi tale da far pesare le sue conseguenze negative ancora oggi, a distanza di trent'anni. Il senso d'idiozia che scosse il paese socialista si racchiude benissimo nella metafora che circolava tra le masse, una sorta di perfetto slogan del suicidio collettivo in atto: «L'acqua della fontanella sovietica è gratuita e di tutti, però la Coca-Cola ha lo zucchero e le bollicine». (pp. 91-92)
*{{NDR|Sul [[putsch di agosto]]}} In quei giorni, le emittenti televisive e radiofoniche smisero di dare notizie. Tutti i canali trasmettevano solo programmi culturali: in tv mandavano in loop il balletto, in radio si ascoltavano opere e musica classica. «Ha vinto Chaikovskij!» scherzava la gente... (p. 103)
*{{NDR|Sulla [[guerra di Transnistria]]}} La guerra civile nella mia [[Transnistria]], nel 1992, fu il primo conflitto armato su scala militare, il cui obiettivo era una vera e propria pulizia etnica ai danni dei russi, di chi culturalmente apparteneva al mondo russo e di tutti coloro che erano rimasti fedeli alle idee del mondo sovietico. Anch'io vidi montare quell'odio. I miei ricordi d'infanzia sono quelli di una scuola (e di una comunità) multietnica; noi bambini non avremmo mai chiesto a un nostro compagno: «Di che razza sei?». Non ci passava proprio per la mente. Anzi: avere amici di altre etnie, tanto più se di altre religioni, era un valore aggiunto, perché alle tue feste comandate si aggiungevano le loro, e quindi c'erano più occasioni per fare baldoria. Per i ragazzi era divertente. Poi cominciarono i pregiudizi antirussi e in Moldavia prese piede un partito nazionalista, ben sovvenzionato dall'Occidente. Volevano entrare nella NATO, pensavano che con l'aiuto degli Stati Uniti il paese sarebbe diventato una specie di paradiso fiscale: fantasie del genere. Ma soprattutto tanti moldavi, giustamente stanchi della vita condotta negli ultimi anni sotto il regime sovietico, davano la colpa delle loro miserie ai russi. Successe la stessa cosa in diverse piccole repubbliche e regioni etniche (Cecenia, Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Ossezia, Armenia...): l'odio nei confronti del "sistema" si trasformò in nazionalismo, sfogo naturale per coloro che così potevano dare una spiegazione al disastro che stavano attraversando. (pp. 121-122)
*{{NDR|Sul [[disastro di Černobyl']]}} Il popolo sovietico per generazioni ha sgobbato disperatamente, vivendo la sua misera vita escluso dal resto del mondo, mentre il Comitato centrale destinava quote enormi del bilancio alle spese militari. La retorica comunista spiegava ai cittadini che dovevano stringere i denti, lavorare sodo e resistere nelle difficoltà perché avevamo bisogno di costruire sistemi sofisticati per difenderci dai missili statunitensi ed evitare l'apocalisse nucleare sul nostro territorio, ma alla fine l'apocalisse l'ha causata un gruppo di imbecilli altolocati. (p. 124)
*Eltzin era arrivato al potere sull'onda dell'euforia che accompagnava il crollo dell'URSS, e i cittadini si attendevano da lui il benessere e la miracolosa trasformazione della società in qualcosa di simile al modello occidentale. Ma il brusco crollo dell'economia aveva spazzato via quella classe media sovietica che nonostante tutto conduceva una vita relativamente agiata, e trasformato la maggior parte dei cittadini in miserabili, esposti alle minacce del nuovo mondo, privi delle sicurezze sociali alle quali l'URSS li aveva abituati, indifesi di fronte alle speculazioni delle nuove élite politiche ed economiche che razziavano il paese. Il contrasto tra la miseria delle masse e l'osceno arricchimento degli oligarchi che si comportavano come feudatari medievali, abbassò drasticamente la popolarità del presidente Eltzin, dei suoi programmi politici e del suo concetto di democrazia. Il popolo voleva un cambiamento, e in varie parti del paese pericolose tendenze estremiste mandavano segnali preoccupanti. (pp. 134-135)
*{{NDR|Sulla [[seconda guerra cecena]]}} A differenza della [[prima guerra cecena]] di pochi anni precedente, poco popolare e spesso duramente criticata dai russi, il secondo conflitto godette di un grande consenso. La lotta contro il terrorismo fu, lo si può dire con certezza, il primo progetto a livello nazionale a dare a Putin un'incredibile popolarità, trasformandolo in un idolo di fronte alla schiacciante maggioranza degli elettori. (p. 141)
*Putin non era un grande riformatore, non lo è mai stato. Sfruttò con abilità quel che nel paese era già stato fatto prima di lui, creando però una nuova (e, dal punto di vista politico, curiosa e contraddittoria) simbiosi tra il capitalismo, l'economia liberale d'ispirazione occidentale, e l'impronta autoritaria dello "stato forte". I mali del paese, dunque, migrarono semplicemente nel nuovo secolo: in primis l'oligarchia con le sue ovvie conseguenze quali la corruzione, il cinismo delle élite finanziarie che distruggevano la morale (e il morale del popolo), l'assenza di libertà primarie come quella di parola, schiacciata sotto il peso dei mass media soggiogati alle regole del mercato. Certo, non si può incolpare Putin per non aver cambiato il sistema: sarebbe come pretendere che una persona cambi lo sgabello sul quale sta in piedi, con le mani legate e la corda al collo. Putin, per quanto autoritario e forte possa apparire, è pur sempre legato a un certo tipo di economia che non potrà mai rivoluzionare, perché ciò metterebbe in difficoltà lui e il potere che rappresenta. (p. 161)
*Un'altra grave mancanza è che Putin non ha mai davvero provato a risolvere il problema della [[Corruzione in Russia|corruzione]]. Durante il primo periodo della sua presidenza era ovvio che le priorità fossero diverse: bisognava sconfiggere il terrorismo in Cecenia, impostare il lavoro del governo per realizzare i programmi di politica interna ed estera, affrontare i problemi ereditati dal precedente governo, che in meno di dieci anni aveva sepolto il paese. Però, con il passare degli anni, mentre i problemi interni venivano risolti e sembrava che nulla più impedisse al presidente di iniziare un programma di lotta contro i politici e gli amministratori corrotti, Putin aveva sempre qualcosa di più importante da fare. Forse le ragioni di questa "distrazione" sono nascoste nel suo passato, o forse il presidente teme di svegliare un vespaio pericoloso persino per lui. (p. 164)
*La corruzione, indubbiamente, sarà tra i fattori principali con cui gli storici futuri descriveranno il periodo del "[[putinismo]]". I nostri discendenti ci ricorderanno come una società soggiogata da una lobby di oligarchi e governata da politici in simbiosi con la finanza corrotta. La cosa più preoccupante è che ormai tutto ciò viene percepito come normale. (p. 166)
*La [[prima guerra cecena]] fu una dura prova, e la dimostrazione che la macchina bellica del grande paese non era in grado di risolvere nemmeno una situazione locale. Una struttura ingombrante, mal organizzata, con enormi problemi logistici e corrotta fino al midollo: così si presentava l'esercito russo in quei primi anni Novanta. (p. 168)
*La [[Chiesa ortodossa russa]] ha una lunga storia di rapporti con lo stato repressivo sovietico, tanto che i rappresentanti di altre Chiese ortodosse la considerano una deviazione infamante. (p. 172)
*Il patriarca [[Cirillo I|Kirill]], persona di grande cultura, con la spiritualità cristiana ha poco a che fare, tant'è vero che nel giro di pochi anni dalla nomina cominciò a comportarsi pubblicamente come uno degli oligarchi della cerchia del presidente, spesso mostrando con piacere ai giornalisti i suoi lussuosi orologi e lasciandosi fotografare mentre scorrazza in mare sulla sua barca di lusso. Comunque, i rapporti tra lui e Putin negli ultimi anni sono peggiorati, in parte perché appunto Kirill non si comporta come un "papa russo" e in parte perché i suoi appetiti sono aumentati eccessivamente, e le sue continue richieste di ogni genere al governo hanno talmente infastidito i "piani alti" che persino uno dei più fidati uomini di Putin, Dmitrij Medvedev, quando era ancora premier, proibì ai propri collaboratori di rispondere alle sue telefonate. (p. 173)
*L'unica cosa importante che le élite al governo in Russia sembrano non capire è che non si può proporre per due decenni lo stesso identico programma solo perché questo, vent'anni fa, era popolare. Sembra che il tempo non scorra, all'interno delle prestigiose mura del Cremlino: le persone che lavorano in quel luogo sembrano non cambiare, non evolvere, non accorgersi che il pasese che governano (così come il resto del mondo) è mutato radicalmente. Le masse sono stanche dei rendiconti in stile nordcoreano che arrivano dalle faraoniche riunioni del partito Russia Unita, non ne possono più dei notiziari impostati sulla linea editoriale "lui, sempre lui". La gente non riesce a capire perché di nuovo, come durante gli anni dell'URSS, si debba vivere sotto la costante pressione ideologica che insegna che il resto del mondo è nemico, che tutti ci odiano perché siamo il paese più ricco e più bello al mondo – stranamente, però, pur esportando gas a migliaia di chilometri di distanza, abbiamo ancora il settanta per cento delle case e delle infrastrutture in Siberia (patria di quel gas) che si scaldono con la legna. (p. 179)
*Amata da tutto il paese, negli ultimi anni [[Valentina Tereškova|Tereshkova]] si è avvicinata al partito di Putin, Russia Unita, con il quale è stata eletta a deputato. In realtà, la sua attività è pari a zero: è solo una delle figure storiche dell'URSS "acquistate" dal potere per essere impiegate nella propaganda. Prima del suo discorso alla Duma, l'unica volta in cui l'ex cosmonauta si era esposta pubblicamente fu all'inaugurazione di un ponte nei pressi della città di Yaroslavl', peraltro crollato miseramente dopo pochi mesi. (p. 183)
*Il fatto è che, a differenza degli oppositori del passato, come [[Boris Nemcov|Boris Nemtzov]], che aveva tutte le doti del politico, [[Aleksej Naval'nyj|Aleksey Navalny]] è invece un uomo lontano dalla politica seriamente strutturata e non è in grado di rappresentare un modello alternativo al governo in carica. È senz'altro un bravo comunicatore, che abilmente sfrutta la rete e denuncia coraggiosamente alcuni scandalosi casi di corruzione all'interno dell'apparato governativo. A volte riesce a stuzzicare qualche pezzo grosso, suscitandone l'ira, ma il suo lessico politico è costruito in gran parte su concetti fondamentalmente populisti, riduttivi dal punto di vista intellettuale, limitati soprattutto per quello che riguarda le implicazioni relative agli aspetti amministrativi. La sua visione è poi totalmente carente di linee guida nella politica estera, nemmeno un accenno. E la politica estera, per un paese come la Russia, specialmente nell'attuale situazione geopoilitica, è di importanza vitale, per non dire assoluta. (p. 195)
===Explicit===
''Siamo entrati nel nuovo secolo ancora troppo giovani, ma già con un enorme bagaglio di esperienze alle spalle. L'inizio della presidenza di Vladimir Putin per molti di noi ha coinciso con il momento in cui dovevamo decidere cosa fare della nostra vita. La sua figura e la sua retorica politica per molti di noi rappresentavano l'unico reale modello di comportamento politico, l'unica speranza per un futuro migliore. Negli anni abbiamo imparato a rispettarlo, abbiamo cercato di capirlo e soprattutto abbiamo creduto ciecamente nella sua visione del futuro, nella sua voglia di migliorare la vita della nostra patria.<br>Però. Però sono passati vent'anni, oggi siamo quarantenni, abbiamo famiglie, viviamo le nostre quotidianità spesso banali, a volte complicate, e la linea politica di Putin rimane sempre la stessa, immutabile, disperatamente stagnante mentre il mondo attorno cambia drasticamente, ogni giorno sempre di più.<br>E a volte, quando guardo i notiziari della tv russa, mentre la conduttrice con voce angelica racconta dell'ennesimo missile nucleare che abbiamo costruito, ancora una volta più potente e più distruttivo di quelli degli altri paesi, ennesima dimostrazione della nostra supremazia, i miei occhi leggono il testo del messaggio che scorre nella striscia in basso sullo schermo: dice che un bambino in qualche regione sperduta della nostra grande patria sta morendo di una terribile malattia che la nostra medicina non è in grado di affrontare, quindi viene richiesto un aiuto, un sms, per portare quel bambino negli Stati Uniti, oppure in Germania, dove potrà essere curato. E allora sento qualcosa rompersi dentro di me, come se in quel momento, e ogni volta, prendessi coscienza di appartenere a una generazione di persone usate, derise e tradite dai rappresentanti del potere che governa la loro patria.''
==Citazioni su Nicolai Lilin==
*Di errori Nicolai Lilin ne ha collezionato parecchi. Nel 2014 aveva pubblicato un lungo articolo che partiva dalla fotografia di una bandiera ucraina con a fianco una bandiera nazista. In breve tempo si scoprì che quell'immagine era un frame di un film. Sempre nel 2014 lo scrittore era convinto di avere trovato una confessione eccezionale: un pilota ucraino avrebbe dichiarato di avere sparato sul Boeing della Malaysia Airlines abbattuto sull'Ucraina. Solo che la fonte di Lilin era un articolo di un giornale satirico. Nelle ultime settimane Lilin ha scritto molto anche sulla vedova dell'oppositore di Putin, Navalny, lasciando intendere una vedovanza "allegra" sulla linea della propaganda di Putin. ([[Giulio Cavalli]])
*Gli scrittori russi contemporanei sono periferici rispetto all'interesse del lettore occidentale. A dire il vero, è la Russia a essere percepita come una noiosa periferia, anche se molto estesa. Emblematico è il fenomeno dello scrittore Nikolaj Lilin, le cui opere sono accolte trionfalmente in Occidente. Ma la Cecenia e le galere siberiane che racconta mi ricordano le avventure del [[barone di Münchhausen]], capace di mirabolanti frottole: ma tutti, o quasi tutti, gli credono. [...] Ma siamo impazziti? La Russia sarà pure un Paese selvaggio, ma da noi è impossibile immaginare il romanzo di uno scrittore contemporaneo tedesco che racconti di come, nei boschi presso Berlino, si nasconda un reparto di ex SS, che insieme ai figli e ai nipoti, sulle note di Wagner e battendo il tamburo, rapinano i treni in transito. Ed è altrettanto impossibile immaginare che i lettori russi ci caschino e gli editori scrivano in copertina: «Ecco i figli del lupo della steppa, è più forte del Faust di Goethe». Oppure proviamo a immaginare che in Russia arrivi uno scrittore francese di 22 anni e cominci a raccontare di essere stato tiratore scelto in Algeria o guastatore in Iraq, dove è riuscito a catturare uno dei figli di Saddam, e adesso scrive un libro in cui i commandos francesi mangiano rane e compiono prodezze straordinarie. E che gli pubblichino le sue storie dicendo «Finalmente un autore degno di Dumas e di Saint-Exupéry». ([[Zachar Prilepin]])
*Lilin [...] non è solo uno scrittore. Nicolai Lilin, infatti, è candidato alle Europee 2024 nella lista Pace Terra Dignità di Michele Santoro. Forse questo è il danno più grave: prestare il fianco con falsità a chi da tempo si sforza di tratteggiare come macchiettistici coloro che credono nella pace come obiettivo politico. Così Lilin alla fine riesce a essere il migliore alleato di coloro che Santoro vorrebbe (politicamente) combattere. ([[Giulio Cavallo]])
===[[Paolo Bianchi]]===
*Il romanzo {{NDR|''Educazione siberiana''}} sembra ''I ragazzi della via Pal'' in versione splatter, con i coltelli al posto delle fionde e gli sbudellamenti all'ordine del giorno.
*Se Nico avesse commesso tutto quello che racconta {{NDR|in ''Educazione siberiana''}}, sarebbe un soggetto ad alta pericolosità sociale, invece oggi è un cittadino italiano, vive a Cuneo ed esercita l'inquietante professione di tatuatore. Ma guai a dubitare della sua parola.
*Venendo al dunque, cioè alle critiche che gli abbiamo sommessamente rivolto, il tatuatore siberiano (che però è cresciuto a tremila chilometri dalla Siberia) si è reso conto che la sua credibilità di delinquente rischiava d'indebolirsi e ha assunto quello che nelle intenzioni forse voleva essere un atteggiamento da criminale incallito, ma che è sembrato più lo scatto di nervi di un teppistello colto sul fatto.
===[[Elena Černenko (giornalista)|Elena Černenko]]===
*Ho chiesto a Nikolai Lilin-Veržbickij che cosa pensa dei commenti dei suoi ex amici {{NDR|su ''Educazione siberiana''}}. Lui ritiene che siano invidiosi: "Si sentono offesi e inferiori. Io sono riuscito ad andarmene e a ottenere qualcosa, e loro no." Però chiacchierando con me – a differenza che nelle interviste ai giornalisti occidentali – ha sottolineato ripetutamente che il suo libro non è un'autobiografia e che a collocarla come tale sono i suoi editori occidentali. Mentre lui non c'entra niente.
*L'autore insiste che il libro {{NDR|''Caduta libera''}} è basato sulla sua esperienza personale di combattente in Cecenia. Nell'intervista a ''Ogonëk'' ha detto di aver partecipato alla seconda guerra cecena, ma si è rifiutato di dare dettagli. E le fonti del Ministero della Difesa affermano che in Cecenia non c'è mai stato un soldato di nome Lilin o Veržbickij.
*Se si uniscono i dati {{NDR|di ''Educazione siberiana''}}, delle sue interviste sulla stampa occidentali e dei suoi interventi alle fiere librarie, prima dei 23 anni l'autore ha fatto in tempo a: finire due volte in carcere in Transnistria ed essere processato in Russia, militare per tre anni come cecchino in Cecenia e un altro paio d'anni in Israele, Iraq e Afghanistan. A 24 anni ha fatto il pescatore su una nave in Irlanda, poi si è trasferito in Italia, dove si è sposato, ha aperto un salone di tatuaggi, ha scritto un bestseller e per poco non è diventato vittima di un attentato con motivazioni politiche.
===[[Anna Zafesova]]===
*Bendery è una città piccola, 80 mila abitanti dove tutti si conoscono. Conoscono anche Nicolai (anche se all'epoca portava un altro cognome), si ricordano i suoi genitori e il nonno Boris, «grande persona, ha lavorato fino all'ultimo», dice un coetaneo dello scrittore. Si frequentavano quando erano ventenni, è stato anche a casa sua: «Non c'erano icone, né armi, nessun oggetto "siberiano". Lui era uno curioso, leggeva molto». Nulla di criminale? «Mai sentito che fosse stato in galera, anzi si diceva che a un certo punto si fosse arruolato nella polizia».
*Secondo Lilin, gli Urca sarebbero una minoranza etnica «discendente degli antichi Efei» che viveva di caccia e rapina e che dalla Siberia venne deportata in Transnistria negli anni '30, quando era parte della Romania (sarebbe stata annessa all'Urss nel 1940, nella spartizione dell'Europa tra Stalin e Hitler). Così i comunisti avrebbero popolato «l'impero romeno», come lo chiama lo scrittore, di criminali russi sconfiggendo le cosche locali. «Assurdo», ride Pavel Polian, storico russo che da 25 anni studia le deportazioni di comunismo e nazismo: «Si deportava in Siberia, ma non dalla Siberia, meno che mai in Moldova. E gli Efei non sono mai esistiti».
*Secondo Lilin l'esistenza stessa degli Urca era un segreto del regime. Una comunità quasi estinta, che aveva lasciato un segno profondo, vincendo da sola la guerra del 1992, quando la Moldova in preda a bollenti spiriti postsovietici ha invaso la provincia separatista. In ''Educazione siberiana'' si narra del trionfo dei «siberiani», riusciti a far esplodere uno dei due cinema di Bendery pieno di militari. Marian Bozhesku, ricercatore ucraino autore di ''Transnistria 1989-1992'', lo studio più esaustivo sul conflitto, dice di non averne mai sentito parlare. «Per noi il ricordo della guerra è ancora vivissimo, abbiamo combattuto disperatamente, dire che sono stati i criminali a vincerla è ridicolo», s'indigna Denis Poronok, che ha la stessa età di Lilin, 31 anni, e contesta la «versione di Nicolai»: «Il cinema esploso è una fiaba, e nel '92 a Bendery c'erano quattro sale, non due».
==Bibliografia==
*Nicolai Lilin, ''Putin – L'ultimo zar. {{small|Da San Pietroburgo all'Ucraina}}'', Piemme, 2022, ISBN 978-88-5544-733-1
==Altri progetti==
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[[File:Nicolai Lilin.jpg|thumb|Lilin nel 2011]]
'''Nicolai Lilin''' (1980 – vivente), pseudonimo di '''Nicolai Verjbitkii''', scrittore italiano di origine russa.
==Citazioni di Nicolai Lilin==
===2010 – 2021===
{{Int|Da ''[https://www.milanonera.com/interviste-nicolai-lilin/ Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Francesca Colletti, ''Milanonera.com'', 20 settembre 2010.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Caduta libera''}} Volevo raccontare come ci si sente a vivere una guerra, a fare la guerra, a subirla, a studiarla, a goderla, insomma a provare tutte le emozioni che ogni essere umano prova stando nel bel mezzo di un conflitto armato. Ero molto deluso da come nel nostro mondo viene presentata e raccontata la guerra; a volte attraverso il velo di ideologie, interessi, strumentalizzazioni, e alla fine viene vista dalla gente sempre come qualcosa di grottesco, al di fuori della società umana, un evento che molti credono essere creato e mandato avanti da qualche forza estranea a noi, lontana dalla visione abitudinaria dell’etica e della morale. Invece bisogna capire che la guerra è necessariamente organizzata e fatta da uomini in carne e ossa, umani come tutti gli altri.
*Non sono mai stato sulla scena del [[Prima guerra cecena|primo conflitto Ceceno]], ma è stato un conflitto molto contraddittorio, studiato a tavolino da imprenditori, oligarchi e politici corrotti e pieno di intrighi, corruzioni, interessi economici che andavano al di là di quelli politici, territoriali, religiosi o nazionali. Molti militari che ho conosciuto, che avevano partecipato al primo conflitto, lo chiamavano “il teatrino”.
*{{NDR|Sulla [[seconda guerra cecena]]}} Il secondo conflitto è stato un fulmine senza pietà scaricato sul terrorismo islamico internazionale. Siamo entrati ufficialmente in guerra alla fine di agosto nel territorio occupato dalle formazioni terroristiche e l’abbiamo preso sotto controllo totale a dicembre, liberando una difficile regione che si estende tra le montagne del Caucaso. A quel punto gli scontri diretti sono finiti e il nostro lavoro era limitato ad operazioni preventive e di routine di mantenimento dell’ordine e legalità della Federazione Russa sul territorio.
*[[Anna Stepanovna Politkovskaja|Politkovskaya]], pace all’anima sua, era una brava giornalista, ma tendeva ad imputare troppe colpe alle persone che non meritano di portare tutto il peso della guerra sulle loro spalle.
*I militari sono esseri umani che fanno il loro duro e ingrato lavoro, vivendo situazioni estreme, nelle quali spesso il cervello umano cede, e a quel punto chiunque, anche il più devoto moralista e pacifista, diventa capace di compiere le atrocità più incomprensibili che esistano.
*In guerra, nelle situazioni estreme, l’animo umano passa attraverso una sorta di purificazione, impara ad essere vero e semplice, per questo noi veterani abbiamo problemi a convivere con il mondo per il quale abbiamo sacrificato i nostri anni migliori, le nostre forze e molti di noi anche le proprie vite.
*Trovo che sarebbe più onesto se gli umani di oggi facessero finta che la guerra non esistesse, la ignorassero completamente, continuando tranquillamente a divertirsi, a godere dei diritti, a studiare e a lavorare, anziché partecipare alle manifestazioni inutili a sostegno della cosiddetta "pace" – termine che ha perso senso oggi, nella situazione attuale in cui si trova il mondo.
*Io ho partecipato all’operazione antiterroristica e perciò combattevo contro i terroristi islamici. Per me una persona nel momento esatto in cui diventa terrorista perde ogni possibilità di essere trattato come un essere umano, non ha appartenenze razziali o religiose, lui è un nemico pericoloso e deve essere liquidato fisicamente il più presto possibile. Mio nonno, che ha fatto la seconda guerra mondiale ed era un cacciatore siberiano con una grande esperienza, una volta parlando con me del fatto di uccidere, ha detto: "Se ti capita di uccidere un essere umano, fai attenzione a non diventare dipendente, perché la caccia all’uomo è tra le più belle che esistano".
*Non lo nego, ho lavorato nelle agenzie di sicurezza privata per qualche anno, perché a diciotto anni ho imparato fare il mestiere di soldato e non avevo tante alternative nel mondo civile, che una volta tornato dalla guerra mi ha chiuso in faccia tutte le porte. Spesso il lavoro di contractor viene molto malvisto nella società pacifica, per me sono persone che fanno un impegno utile e legale, non mi sento di parlarne male.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana]]''}} Sì, ho partecipato alla scrittura della sceneggiatura, ma non l’abbiamo ancora finita. Io sono molto tranquillo per il destino del mio film, perché è nelle mani di Gabriele Salvatores e della casa produttice Cattleya, persone sensibili e cari amici, con i quali abbiamo stabilito un bel modo di lavorare. Credo che sarà un bel film, fedele alla storia originale.
{{Int|Da ''[https://artslife.com/2011/03/01/intervista-a-nicolai-lilin/ Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Dejanira Bada, ''Artslife.com'', 1 marzo 2011.|h=4}}
*Sono nato in un paese molto degradato. Quando ero piccolo non avevamo neanche il bagno in casa e dovevamo andare fuori anche a -20. Le persone da noi apprezzavano cose come il gas e la luce, quello era il lusso. Ma non perché la comunità fosse povera, era una decisione degli anziani che influenzava la nostra vita. I nostri vecchi vivevano in un modo scettico, e la povertà veniva portata come una bandiera, una cosa di cui andare fieri. Per esempio ricordo un episodio in cui, a casa della mia famiglia, irruppe la polizia. Iniziarono a rompere tutto e ad un certo punto, spaccando il muro, trovarono dei lingotti d’oro da mezzo chilo, ed erano talmente tanti che mia madre si mise a piangere incredula, perchè nostro papà li aveva messi lì dentro senza dire niente. Probabilmente aveva svaligiato un furgone, ma queste cose non si raccontavano in casa. Insomma, potevamo permetterci di stare meglio ma era una scelta apparire così, una sorta di onestà.
*Da piccolo passavo tanto tempo con un anziano, un vecchio medico molto educato che è stato in carcere trent’anni durante la dittatura di Stalin soltanto per aver nascosto una famiglia ebrea. Lui mi ha insegnato ad ascoltare l’opera, a leggere poesie e romanzi, ad ascoltare la [[lingua italiana]]. Lui leggeva la Divina Commedia in lingua originale e grazie a lui l’Italia mi è entrata nel cuore, perchè l’ho sempre vista come culla della cultura internazionale.
*Sono nato in un posto dove c’erano tantissime persone tatuate, ma da piccolo non capivo questa importanza, anche perché la tradizione del tatuaggio siberiano esclude la parola, è una cosa che esiste ma non si spiega il perché e che cosa voglia dire. Da piccolo andavo a sbattere contro mio padre, mio nonno, i miei zii che erano tutti tatuati, ma se chiedevi spiegazioni prendevi le sberle, perché per loro era un’offesa chiedere. Poi ho tentato di entrare in questo mondo chiedendo spiegazioni ai vecchi ai quali facevo piccoli favori. Pensa che ad oggi, quando torno al mio paese, vengo deriso, perché sono tatuato e perché è tutto cambiato. Per loro, oramai, sono un pagliaccio, uno stupido che vive in occidente ma che fa finta di essere ancora legato al passato dei nostri vecchi, coloro che, secondo i giovani d’oggi, ci hanno fatto vivere e vedere la povertà come valore. Insomma, sta arrivando la globalizzazione anche da noi ed è una cosa brutta. Io da piccolo invece ho iniziato a studiare questa tradizione dei tatuaggi ed ho capito che era una cosa molto importante.
*A me la politica non interessa, davvero, però non posso sopportare le persone che diventano cattive e che vogliono il potere a tutti i costi, perché solo Dio ha il potere del mondo, un Dio che ognuno può interpretare come vuole, invece noi umani dobbiamo stare al nostro posto, non rompere le palle agli altri e controllare bene quello che abbiamo sotto i piedi. Questa più o meno è la mia idea politica o esistenziale.
*Da dove vengo io questo mi hanno insegnato, rimanere sempre degno di me stesso e coerente. Si può anche cambiare idea, magari perchè ci si è informati meglio, allora si può cambiare opinione. Anche ammettere i propri sbagli è una questione di dignità. Molte persone invece la dignità non ce l’hanno, oppure è stata levata loro dal consumismo e sostituita con telefoni, auto, cellulari, con beni che li portano a considerare la cosa più importante non tanto la propria vita, quanto la possibilità di consumare all’interno della propria vita. La gente non teme di morire, ma di non poter andare più al cinema!
*Una volta mi hanno sparato dritto al cuore – ho ancora una cicatrice orribile anche se avevo il giubbotto antiproiettile – con un fucile AK-47. Mi è andata bene perchè il ragazzo che mi ha sparato aveva finito le cartucce, se mi avesse scaricato addosso il caricatore non sarei qui ora. Lì ho visto la fine, sicuro che sarei morto, i miei ultimi pensieri prima di svenire sono stati: “Ok è andata, è finita, pazienza” e mi sono steso contro il muro. Poi però mi sono risvegliato e una volta sveglio mi sono sentito davvero rinato, è stato come nascere per la seconda volta.
*Un’altra volta invece, sempre durante la guerra in Cecenia, ci hanno colpito con un lanciagranate ed hanno fatto rovesciare il convoglio in cui mi trovavo. In quel momento stavo dormendo e il colpo è stato talmente violento che due dei nostri autisti sono subito morti. Io invece sono solo diventato sordo dall’orecchio sinistro. Ricordo che quando c’è stata l’esplosione ero in uno stato di dormiveglia in cui ho pensato di nuovo: “Ok, stavolta è finita davvero” e invece no, sono svenuto e sono rinato di nuovo!
{{Int|Da ''[http://www.corrierespettacolo.it/educazione-siberiana-intervista-a-nicolai-lilin/ "Educazione siberiana": intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Mariagiovanna Grifi, ''Corrierespettacolo.it'', 16 novembre 2013.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Educazione siberiana''}} Io ho scritto un romanzo, non un saggio storico, anche se ho fatto riferimento a un momento epocale della storia. Non è facile, e neanche opportuno, cercare di distinguere la realtà dal romanzo. Chi cerca di esaltare o di negare la verità del mio libro è comunque un "maleducato". Sta a me scrittore affermare se quello che ho scritto è fondato sull’esperienza vissuta o meno.
*In Italia tutto deve essere uguale a qualcosa di più grande e importante, è la legge del conformismo: nel mondo consumistico vendere idee diverse è difficile, c’è bisogno di fondarle su un sottosuolo di base uguale ad altri.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana (film)|Educazione siberina]]''}} Ho avuto molte proposte, anche più importanti di Salvatores, e magari avrei potuto guadagnare più soldi, ma avrebbero sicuramente stravolto il mio libro, lo avrebbero trasformato in uno ''splatter'' pieno di sangue e criminali russi. Ho preferito una persona sensibile, con cui poter lavorare anche di persona (fondamentale il fatto che Salvatores era a Milano, vicino a me).
{{Int|Da ''[https://www.sulromanzo.it/blog/intervista-a-nicolai-lilin-il-serpente-di-dio-e-il-potere-della-lettura-e-della-diversita Intervista a Nicolai Lilin: "Il serpente di Dio" e il potere della lettura e della diversità]''|Intervista di Matteo Bolzonella, ''Sulromanzo.it'', 4 agosto 2014.|h=4}}
*{{NDR|Su ''Il serpente di Dio''}} Il romanzo nasce qui in Italia, meno di un anno fa: è una sorta di mia reazione alla situazione geopolitica che si sta vivendo. Vivo con dolore il fatto che oggi le diversità vengano sfruttate da diverse fazioni politiche o geopolitiche come delle armi per manipolare le società. Quella diversità che dovrebbe essere la nostra ricchezza, una delle poche cose che aiuta a conoscere veramente il mondo e a rispecchiarsi in esso, oggi viene riproposta spesso, anche da parte dei mass media, come un elemento di cui dobbiamo avere per forza paura e che dobbiamo fronteggiare con molta attenzione, quasi con sospetto: “Se uno è diverso da me, è uno di cui io non devo e non posso fidarmi”; ecco, questo non va bene. Io sono nato in [[Unione Sovietica]] e ho il ricordo di un Paese bellissimo, con 183 etnie che vivevano in pace e armonia, senza mai aver avuto sospetti di questo tipo. In modo particolare non sentivamo questa inevitabile divisione tra mondo islamico e mondo cristiano che oggi viviamo, di cui mi dispiace molto. Il mio fratello minore, Dimitri, si è convertito all’Islam e si è sposato con una bellissima ragazza di Daghestan, paese russo con una maggioranza di etnie di religione musulmana. La mia famiglia vive con molta serenità questa situazione ma spesso dall’esterno, anche da alcuni miei amici, questa differenza è stata vista male: tantissimi vedono la scelta di mio fratello come una cosa molto estrema. Il mio romanzo si basa sul valore della diversità nella religione: i protagonisti sono due ragazzi, uno cristiano e uno musulmano che, nonostante la differenza culturale e religiosa, riescono a sviluppare un rapporto fraterno, come viene suggerito dalla loro stessa comunità, quella caucasica. E il [[Caucaso]] è storicamente luogo di una convivenza tra comunità non solo pacifica, ma anche fraterna.
*In Russia una cosa che mi ha aiutato moltissimo e che forma la base della mia espressione narrativa è la narrazione orale, su cui si è formata la cultura siberiana nella quale io sono cresciuto. Mio nonno mi raccontava tantissime fiabe e questo per me è stato fondamentale. D’altra parte ho avuto anche un’educazione sovietica: nelle scuole russe si leggeva molto, moltissimo, tanti classici, russi e stranieri e questo mi ha aiutato ovviamente a elaborare una forma espressiva tutta mia ma che si basa sui libri che ho letto.
*{{NDR|Su [[Gabriele Salvatores]]}} Io amo quest’uomo, a mio avviso è uno dei più importanti e talentuosi registi italiani che hanno fatto la storia del cinema italiano.
*{{NDR|Su ''[[Educazione siberiana (film)|Educazione siberiana]]''}} Il film è sicuramente bellissimo ma già dall’inizio si capisce di trovarsi davanti a una storia parallela: non è un tentativo di ripetere il libro sullo schermo, ma ricrearne la storia prendendone spunto.
{{Int|Da ''[https://www.barbadillo.it/25746-intervista-nicolai-lilin-ucraina-tradizione-comunita/ L’intervista. Nicolai Lilin: "In Ucraina c'è stato un golpe. Ripartire da tradizione e comunità"]''|Intervista di Mario De Fazio sulla [[rivoluzione ucraina del 2014]], ''Barbadillo.it'', 5 luglio 2014.|h=4}}
*Ciò che dico viene sostenuto da larga parte della sesta parte del mondo, la Russia. Cose che vengono taciute dai nostri media occidentali, in gran parte corrotti e strumentalizzati. In Ucraina è avvenuto un colpo di Stato, illegale, violento, organizzato da forze esterne. Non rappresenta assolutamente la volontà del popolo ucraino. Se tutto il popolo fosse stato d’accordo non ci sarebbe stata la secessione della Crimea e la guerra civile che c’è adesso.
*Non dubito che tanti ragazzi di [[Maidan]] volevano il bene della loro patria. Ma sono stati strumentalizzati: Lenin chiamava persone del genere "utili idioti". Possono avere tutte i buoni propositi che vogliono ma ammazzano persone civili e partecipano a uno scempio sulla propria terra. Combattono cittadini della loro stessa terra ed è la cosa peggiore che c'è. Un uomo, un guerriero, deve difendere la propria terra dagli esterni, loro si sono messi insieme a gente venuta da fuori, da Washington, per insegnare i nuovi valori, e si sono fatti strumentalizzare e uccidono i loro fratelli, gente che crede nello stesso Dio. Lavorando, in questo modo, per chi crede in McDonald’s e Shell.
*L’Ucraina aveva già la possibilità di essere indipendente, con Janukovyc. È vero che era costretto ad accettare alcune posizioni russe, e bisogna dire che era un oligarca. Ma rispecchiava bene il popolo ucraino. Ciò che è avvenuto adesso, la rivoluzioni populista, è dovuto al lavoro di agenzie esterne, che hanno strumentalizzato il populismo creando una guerra.
{{Int|Da ''[https://www.rsi.ch/news/mondo/cronaca/Lilin-Transnistria-un-non-luogo-398197.html Lilin: "Transnistria, un non luogo"]''|Intervista di Joe Pieracci, ''Rsi.ch'', 26 luglio 2016.|h=4}}
*In questi giorni sono sommerso di richieste da parte dei quotidiani italiani, mi chiedono di scrivere sulla [[Transnistria]]; ma per me è molto difficile rispondere. [...] Io sono scappato, oggi sono un occidentale. E preferisco non prendere posizione
*Non è vero che la Russia minaccia la Transnistria perché, questo paese, esiste grazie alla presenza delle truppe della Federazione russa... dai tempi dell’Unione sovietica non se ne sono mai andati. [...] Semmai, ad essere minacciate, sono la Moldavia o l’Ucraina occidentale.
*{{NDR|La [[Transnistria]]}} è una regione trasformata da alcuni generali russi in un non luogo, dove poter trafficare e guadagnare.
*Mi auguro che questa splendida terra non finisca travolta da una sanguinosa guerra fratricida, ma ho paura che i russi facciano lo sbaglio di mettere sotto assedio militare l’intera Ucraina. E a quel punto la Transnistria sparirà. Sarà un’altra Beirut.
*Siamo tutti fratelli in quella zona e io non saprei come sparare ad un moldavo perché gli voglio bene: è mio fratello.
{{Int|Da ''[http://www.futurodaunavita.sm/intervista-nicolai-lilin/ Spie, tatuaggi, armi e poesia – Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Angela Venturini, ''Futurodaunavita.sm'', 2 agosto 2017.|h=4}}
*Nella nostra cultura della [[caccia]] è così: si uccide solo per poter mangiare. Si uccide ma la bestia va rispettata, non la uccidi per divertimento ma perché sai che lei ti da la vita. È molto diverso da quello che oggi è la caccia... andavano più uomini insieme, ammazzavano un animale, poi dicevano la preghiera e la lavoravano al momento, ne lasciavano una parte al bosco e una parte se la portavano addosso perché una delle regole regole più importanti è che non bisogna cacciare più di quello che puoi portare addosso. Se uccidi un [[alce]] ma sei da solo sei una persona stupida: non riuscirai a portare a casa niente e la mangeranno i [[Lupo|lupi]] e questo creerà uno squilibrio nel bosco, perché un lupo che mangia un alce ammazzata da te non uccide poi un animale malato e quindi si rovina l’ambiente naturale. Questa era la nostra educazione.
*Ricordo il momento in cui mio nonno regalandomi il [[coltello]] mi disse: "L’armatura rende un uomo cavaliere del re, ma il semplice coltello rende un uomo cavaliere del popolo." Mi emozionò molto perché sentii di appartenere ad un mondo di persone degne, che avevano un loro codice, non come i delinquenti comuni, quelli che facevano male alla gente semplice, derubando i poveri pari a sé stessi.
*Quella siberiana è una delle tradizioni più antiche al mondo: la più antica mummia tatuata mai ritrovata ce l’abbiamo noi, ha cinquemila anni, si chiama Principessa Ukok e ha addosso simboli molto complessi che parlano di una cultura già molto antica e molto ricca. Poi questa tradizione si è evoluta. Anche Gengis Khan, che proveniva da dal nord della Mongolia che in realtà era la Siberia, aveva addosso il simbolo del suo clan, il pesce, e questo ci fa capire come il tatuaggio fosse un segno di riconoscimento essenziale, una specie di carta d’identità, che poi piano piano si è trasformato in un linguaggio capace di nascondere tutto quello che riguarda la persona, sia il vissuto che gli aspetti più intimi.
*Ogni popolo ha una propria concezione dell’[[amore]]. Voi italiani e sammarinesi siete bellissimi, avete una visione dell’amore molto romantica e legata alla passione. Noi in Russia abbiamo una visione un po’ diversa, più drammatica: la nostra storia d’amore non deve per forza andare bene e lo vediamo anche nei nostri grandi classici come Dostoevskij, Tolstoj ecc . Da noi l’amore è soprattutto quel sentimento che arriva da Dio, è un dono che l’uomo riceve in un certo particolare momento della propria vita e gli può fare bene o gli può fare male.
{{Int|Da ''[https://www.labottegadihamlin.it/2018/12/29/intervista-a-nicolai-lilin/ Un siberiano a Milano: intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Steve Fortunato, ''Labottegadihamlin.it'', 29 dicembre 2018.|h=4}}
*Ho capito che la guerra è un fallimento. È il simbolo del fallimento umano. Terminato il servizio militare ho sentito il bisogno di tornare in Siberia, alla vita povera.
*La presenza divina agisce attraverso tante forme e mezzi diversi, anche attraverso persone che commettono delle atrocità. Dio nei suoi scenari investe anche sui mostri.
*[[Multiculturalismo]] significa rispettare il nostro prossimo senza chiedersi perché.
*Sono convinto che se ci fosse l’[[anarchia]] totale le persone sarebbero organizzate meglio di quanto lo siano in uno Stato.
*Vengo da una famiglia di criminali e lo spirito di contrabbandiere mi appartiene per formazione mentale. E in letteratura questa propensione trova uno sbocco naturale e si realizza facilmente.
*Sicuramente quanto ho vissuto in guerra mi ha reso più consapevole verso i meccanismi che regolano il mondo, meno ingenuo, meno idealista, più anarchico.
*Ho partecipato alla [[Guerra di Transnistria|guerra nel '92]] che mi ha cambiato, mi ha fatto sentire adulto, con nuove responsabilità ma al tempo stesso è stata una liberazione.
*Ancora oggi sono rimasto quello che guarda dritto negli occhi gli altri. La gente rimane imbarazzata, ma per me parlare senza guardare negli occhi le persone significa mancanza di rispetto.
*Mantengo l’impostazione classica russa nel descrivere approfonditamente scene e particolari che costituiscono i pilastri della letteratura russa. Una impostazione che è attuale ed è presente anche tuttora, addirittura nelle comunicazioni private quotidiane. Le e-mail che mi mandano miei amici russi, sono lunghissime, ricche di particolari, sono dei veri e propri racconti, delle piccole storie. È un modo di raccontare di chi vive in un paese di grandi dimensioni e grandi distanze, dove governa la nostalgia per non poter vedere più spesso persone lontane. La [[lingua italiana]] mi ha insegnato ad approfondire concetti che in russo sono decori linguistici, senza importanza. Mi ha dato modo di inserire elementi espressivi, dando una forma di ossimori.
*Gli individui si ricoprono il corpo di disegni senza conoscerne il significato. Tra i calciatori c'è la moda di farsi tatuare la Tartaruga [[Māori|Maori]], senza sapere che si portano addosso il simbolo della fertilità femminile che veniva tatuato sul corpo delle ragazze Maori alla prima mestruazione. A questo proposito mi viene in mente un proverbio siberiano che dice "Quando il cervello non pensa il corpo soffre".
{{Int|Da ''[https://www.teleambiente.it/incendisiberia_nicolai_lilin_non_ancora_finita/ Incendi in Siberia, Nicolai Lilin: “Non è ancora finita”]''|Intervista di Gianluca Vergine sugli [[incendi in Siberia del 2019]], ''Labottegadihamlin.it'', 17 settembre 2019.|h=4}}
*Il problema principale è appunto il disboscamento selvaggio irregolare e spesso anche illegale delle zone boschive. A questo si aggiunge anche il cambiamento climatico che non aiuta, come i venti irregolari e il clima molto secco. C’è stata poca acqua, poche piogge in questo mese; si è arrivati così alla tragedia, alla catastrofe ambientale delle dimensioni che abbiamo visto quest’estate.
*Nella più grande regione della Siberia, quella di Krasnoyarsk, che tra l’altro è la stessa regione da cui proviene la mia famiglia, abbiamo un personaggio come Alexander Uss. Quest’uomo è diventato famoso in Russia per la sua frase “spegnere il fuoco nelle foreste è inutile così come inutile lottare contro la neve d’inverno” aggiungendo inoltre che spegnere il fuoco nelle foreste è “economicamente sconveniente”. Questa seconda frase è ancora più criminale e pericolosa.
*Cosa fanno queste persone: loro arrivano d’inverno, tagliano gli alberi, li puliscono sul posto con grandi macchinari mobili capaci di separare il tronco dai rami direttamente in loco; poi verso primavera, ai primi di maggio, danno fuoco a tutto, lasciando che la zona bruci. Tutto questo per coprire le tracce, in modo da poter dire in seguito che la foresta non è stata disboscata ma bruciata.
*Io stesso ho pubblicato dei video con orsi e volpi che fermano le macchine lungo le strade chiedendo cibo agli autisti: è una cosa veramente allucinante, bisogna non avere un cuore per non commuoversi davanti a queste immagini. Ecco, il governatore Uss e persone simili a lui delle amministrazioni locali siberiane hanno deciso di risolvere questo problema sterminando questi animali, con squadre apposite di cacciatori.
*La foresta della Siberia è andata in fumo per via di speculazioni esagerate e criminali, speculazioni sul bosco e sulla natura, create dall’uomo ma dovute al sistema consumistico in cui viviamo. Quando noi andiamo a comprare un mobile che costa 90 centesimi siamo contenti dell’esistenza di un negozio del genere che ci fa risparmiare dei soldi, ma dobbiamo capire che noi in questa maniera stiamo sostenendo questo sistema consumistico, che stiamo distruggendo il nostro pianeta.
*Dobbiamo scegliere cosa è più importante: consumare ora o sopravvivere e regalare ai nostri figli un futuro migliore?
*Fino a quando ci sarà il consumismo l’Africa sarà messa a fuoco dalle compagnie private, dalle multinazionali, l’Amazzonia e la Siberia saranno devastate da chi taglia i boschi illegalmente e noi ci avvicineremo sempre di più all’Apocalisse.
{{Int|Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/mondo/intervista-lilin-putin-1896673.html Nicolai Lilin: "Ecco perché i russi vogliono uno zar"]''|Intervista di Matteo Carnieletto, ''Ilgiornale.it'', 16 ottobre 2020.|h=4}}
*Ancora oggi, [[Grigorij Efimovič Rasputin|Rasputin]] viene considerato la parte sincera - nera, ma allo stesso tempo più vicina a Dio - della Russia. È l'anima contradditoria e ambigua dello spirito russo: di umili origini, riuscì ad entrare nel palazzo dello zar. Senza dubbio era ambiguo. Ma era un vero russo.
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Da giovane, e anche nei primi anni della sua presidenza, parlava spesso di portare in Russia il modello di democrazia occidentale. Un progetto che ha presto accantonato perché, da vero russo, ha sentito quella corda intima che c'è nella nostra cultura: la richiesta di autoritarismo. [...] Abbiamo ereditato dai bizantini l'idea che siamo la terza Roma e che non ce ne sarà una quarta. Il popolo vuole lo zar e Putin lo ha capito.
*I servizi segreti, nel suo percorso politico, non sono stati decisivi, ma indispensabili. Putin non è stato scelto da Sobčak perché era del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|Kgb]], ma perché era uno del Kgb con certe peculiarità. Aveva un'incredibile capacità nel creare contatti.
*Putin parla con gli [[Oligarchi russi|oligarchi]] e non può fare altrimenti. In Russia, si può arrivare al potere solo in due modi: ottenendo l'appoggio delle famiglie degli oligarchi oppure facendo come i comunisti, massacrando, giustamente o ingiustamente, milioni di persone.
*È come se gli oligarchi avessero preso in affitto il Paese: a loro non interessa la politica estera o interna della Russia. A loro interessano solamente gli affari.
*Alcuni ritengono che Putin voglia ricostruire l'Unione sovietica, ma non è così. Lui non è un sognatore come Gorbačëv (che infatti si è fatto abbindolare da tutti). Putin non è un sognatore, è molto freddo e logico. La sua visione geopolitica si rifà soprattutto agli interessi del sistema economico che lui mantiene e dal quale è mantenuto.
*Putin ha sbagliato nel condurre una politica interna che ha allontanato la Russia dal binario della democrazia del modello occidentale. Ha scelto la via dell'impero e abbiamo visto com'è finita. Da una parte c'è una setta di ortodossi che l'ha proclamato santo e dipinge icone con la faccia di Putin. Credono infatti che sia stato mandato dal cielo per combattere l'Anticristo. Dall'altra ci sono quelli che dicono che ha rovinato tutto. Io non credo a nessuno dei due. Io ritengo che all'epoca in cui Putin è diventato presidente si dovesse prendere una decisione. Era un momento difficile però lui l'ha fatto.
*Putin è una cartuccia sparata, non cambierà più. L'unico modo per la Russia di salvarsi, se lui davvero la ama, è quello di cominciare a preparare qualche sostituto, più giovane e più energico. E, soprattutto, meno legato agli olicarchi.
*Solženitsyn è molto criticato dai sostenitori di Putin perché vedono in lui un traditore della patria che lavorava per gli americani. In Russia, infatti, molti negano ancora il sistema gulag. Per me però è facile parlare dei gulag perché mio nonno li ha vissuti e mi ha raccontato com'era vivere lì dentro.
*Solženitsyn è una figura emblematica, facile sia da appoggiare sia da odiare. Ha poche sfumature perché scriveva cose concrete. Reali. Chi sostiene il regime comunista lo odia, chi invece ama la democrazia lo rispetta.
{{Int|Da ''[https://mowmag.com/sport/lilin-educazione-siberiana-tra-calcio-e-politica-grazie-allo-sheriff-il-mondo-ha-conosciuto-la-transnistria Ma cos'è lo Sheriff e che storia ha? Lo scrittore Nicolai Lilin racconta questa strana terra (e squadra) moldava]''|Intervista di Filippo Ciapini, ''Mowmag.com'', 19 ottobre 2021.|h=4}}
*Siamo un paese che vive sotto un pesante embargo da molto tempo, la comunità internazionale fa finta di non vederci e ci tratta come pericolosi terroristi.
*Non rientriamo nel programma geopolitico degli Stati Uniti. La Transnistria non è voluta da loro e veniamo trattati come gli ultimi. Noi siamo indipendenti, abbiamo una frontiera fisica, c’è l’esercito, ci sono le strutture, il governo, il popolo, hanno la loro moneta e pagano le tasse. È una cosa oscena perché poi sento la gente dire che dobbiamo aiutare gli africani e chi per loro...
*L'occidente ha un’ideologia profondamente marcia e ipocrita. Opera con doppi standard. Perché l’africano sì e altri no? Peraltro questi ultimi non chiedono nessun tipo di aiuto, vogliono soltanto essere indipendenti. Mia figlia non può visitare la Transnistria e le nostre origini perché dobbiamo ottenere mille permessi nemmeno fossimo in guerra.
*La Transnistria è in Europa, è molto prima della Russia, confina con la Romania che fa parte dell’Unione Europea. Questa è la tragedia. Adesso finalmente si inizia a parlare senza termini dispregiativi. Poi sento di dire che il governo laggiù è corrotto, dove non lo è? Parliamoci chiaro, i politici di oggi sono dei pezzi di merda. Il popolo non è cattivo, la cultura esiste.
*C’è stata una feroce guerra con i moldavi dove, pur perdendola, hanno massacrato due intere città. Intervenne la 14esima armata russa che separò le fazioni e fece il garante di pace e tuttora lo è. Quando nel 1992 la Transnistria è rimasta tagliata fuori da tutto hanno dovuto ricreare un paese da zero. La Sheriff erano tutti rappresentanti di forza (esercito, kgb e militari) e come modello hanno fatto una simbiosi simile a quello cinese, dove c’è un partito che controlla il mercato libero. Era un holding che agiva sugli interessi della Nazione. Quando dicono “ahhh ma questi sono dei mafiosi” è totalmente sbagliato. Questi sono al potere perché all’epoca non c’era nessuna alternativa. Questo era un paese in fiamme e anno dopo anno hanno costruito il loro impero, le strutture, hanno ridato la vita a una situazione drammatica.
*Il popolo moldavo sono fratelli, ho un sacco di amici, amo i poeti e la letteratura, l’arte. Noi abbiamo molti punti in comune che ci legano e quei pochi che ci hanno visti separati nel 1992 non meritano di esistere.
*Vorrei solo che un giorno la Transnistria torni a unirsi alla Moldavia, rimanendo un paese con le proprie regole.
*I moldavi sani di mente capiscono che la Transnistria è un entità legata anche alla loro cultura.
*{{NDR|Sulla [[pandemia di COVID-19 in Italia]]}} Sono di un pensiero abbastanza rispettoso nei confronti del vaccino, nella mia famiglia qualcuno se lo è fatto, però io non sono per l’obbligo. Se una persona non si sente di iniettarsi qualcosa che non è ancora stato sperimentato, ha diritto a non farlo.
*{{NDR|Sul [[Green Pass]]}} Ovviamente totalmente contrario. Non ha niente a che fare con la gestione della malattia. È un modo velato di imporre i limiti dei cittadini sfruttando l’emergenza. Noi sappiamo che anche le persone vaccinate possono ammalarsi e trasmettere il Covid. Hanno diviso la società in due parti e hanno limitato la mia vita da cittadino. Se mi sono vaccinato posso andare alla Scala altrimenti no. Non va bene, anche se ho il Green Pass posso infettare le altre persone. Questo è un dato di fatto, è una vergogna dei politici che stanno giocando su queste cose. Siamo di fronte a un cambiamento del rapporto sociale. È una cazzata.
{{Int|Da ''[https://mowmag.com/lifestyle/nicolai-lilin-il-colore-dei-tatuaggi-era-il-nero-della-fuliggine-fuoco-sottopelle-ora-l-estetica-conta-piu-del-senso Nicolai Lilin: "Il colore dei tatuaggi era il nero della fuliggine, fuoco sottopelle. Ora l'estetica conta più del senso"]''|Intervista di Cosimo Curatola, ''Mowmag.com'', 18 dicembre 2021.|h=4}}
*Il [[tatuaggio]] moderno è commerciale, non c’entra niente con quello che faccio io. Io faccio un rituale sciamanico, il tatuaggio è nato dal fatto che gli uomini primitivi cercavano di inserire sottopelle i residui del fuoco, ovvero la fuliggine, perché credevano che il fuoco conservasse un potere magico. All’epoca il fuoco era il massimo della tecnologia, una rappresentazione divina. La fuliggine si trasformava in inchiostro e veniva messo sottopelle, a volte dove una persona aveva qualche dolore. I tatuaggi erano anche curativi.
*Io detesto le ''tattoo convention'' e tutte queste situazioni in cui il tatuaggio diventa merce. Per me è rituale, religione, un rito ancestrale molto importante. Chi viene a tatuarsi da me viene per questo. E sa che nessun altro può farlo così.
*La brutalità dei nostri tempi, la pochezza dei nostri tempi, è che l’estetica ha preso il sopravvento sul senso. Tanta gente si ricopre di cose belle esteticamente ma non saprà mai spiegarne il significato.
*Tanti tatuatori che fanno bianco e nero usano il colore bianco per la gamma dei grigi. Io sono molto rigido su questo, utilizzo solo nero. Quando ho bisogno di diluire ed avere una scala di grigi scelgo l’acqua di rose che è quella più adatta, anche se la verità è che si potrebbe fare con un’acqua qualunque. Basta evitare quella del rubinetto perché può contenere calcare e non va bene durante la guarigione.
*Io tatuo tutti purché mi raccontino le loro storie. Io tatuo chi è disposto ad aprirsi con me, mi racconti la tua storia e io in base alla storia creo un disegno. Funziona così.
*Io in realtà non la voglio neanche la tomba. Mi piace sapere che ci sono persone che vengono sepolte sotto un albero, vorrei una roba del genere. Poi magari i nipoti si arrampicheranno sull’albero, ci pisceranno sopra e si ricorderanno del nonno.
===2022===
{{Int|Da ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2022/02/24/nicolai-lilin-la-colpa-e-di-tutti-biden-un-guerrafondaio_00a31605-e6c0-4983-8d86-7c7990e6ca0f.html Nicolai Lilin, la colpa è di tutti, Biden un guerrafondaio]''|Intervista di Mauretta Capuano sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ansa.it'', 25 febbraio 2022.|h=4}}
*La colpa è di tutti, degli Stati Uniti d'America, di Biden in primis che è un guerrafondaio, una persona veramente sgradevole, un politico poco lungimirante e provocatorio.
*Spero che non duri a lungo, ma da come si muove l'esercito russo, hanno già circondato l'Ucraina, i punti nevralgici vengono presi abbastanza in fretta, dovrebbe essere così. Per fortuna non trovano la resistenza perché per la gran parte degli ucraini combattere per questo governo e politicanti non è importante. I militari si arrendono in massa, i civili stanno nelle case e aspettano la fine.
*Noi dobbiamo liberarci dall'influenza statunitense. L'America deve capire che la sua egemonia è finita. Adesso c'è il dragone cinese, i russi e la vecchia Europa deve essere lasciata in pace.
{{Int|Da ''[https://www.teleambiente.it/nicolai_lilin_russia_ucraina_intervista/ Guerra in Ucraina, Nicolai Lilin: "Putin sbaglia, ma l’Occidente deve cambiare visione"]''|Intervista di Enrico Chillè sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Teleambiente.it'', 4 marzo 2022.|h=4}}
*L’Occidente ha la colpa di interpretare il mondo con una superiorità ingiustificata, noi occidentali ci crediamo superiori e ci rapportiamo agli altri in modo errato. Poi usiamo i doppi standard: siamo capaci di manifestare vicinanza ai bambini colpiti in un Paese e ignoriamo altri bambini colpiti dalla guerra in un altro Paese, solo perché lì la guerra la facciamo noi o i nostri partner.
*Quando parliamo di Putin, dobbiamo essere chiari: è un dittatore autoritario che da oltre 20 anni è al potere, è lontano dall’ideale politico occidentale. Per lui, e per chi lo sostiene, un cambio di presidenza ogni quattro anni è un segno di debolezza politica.
*Voglio ricordare un mio caro amico, intellettuale ucraino: Oles Buzina, grande antropologo e patriota, una persona libera che non era d’accordo con alcuni meccanismi poco democratici che vide dopo il 2014. I neonazisti, vicini a Poroshenko, gli hanno sparato in testa sulla porta di casa. E ci sono battaglioni neonazisti che sono stati integrati nell’esercito ucraino come se niente fosse, hanno ancora le mostrine delle divisioni delle SS.
*I russi temono l’Occidente, hanno visto cosa ha fatto in Iraq, in Afghanistan, in Siria e nel Nord Africa e sanno che gli Stati Uniti sono il Paese che ha bombardato più Paesi al mondo dalla Seconda guerra mondiale a oggi. Purtroppo, questa differenza di posizioni viene sfruttata dalla politica, che gioca sui contrasti ideologici e sulla paura.
*La Russia è uno dei Paesi più corrotti al mondo ed è sotto gli occhi di tutti. Il flusso di denaro dalla Russia ha fatto comodo a lungo all’Occidente, ora le sanzioni hanno stravolto il mercato tra l’Europa e la Russia. La situazione attuale fa comodo soprattutto agli Stati Uniti, che stanno realizzando il loro progetto di mantenere l’egemonia economica e militare in Europa. Per loro la Russia è un pericolo, non è un partner e lo vorrebbero come un vassallo. George Bush Sr. ed Helmut Kohl dettavano la linea a Gorbaciov, loro vorrebbero tornare a quella epoca. Vladimir Putin invece non vuole essere un vassallo e questo a loro non va bene. Anche qui, se pensiamo che gli oligarchi possano rovesciare Putin, sbagliamo la nostra visione: da occidentali, pensiamo erroneamente che la Russia sia un Paese europeo. La simbologia è tutto, l’aquila bicefala rappresenta la natura della Russia, che da un lato guarda all’Occidente e dall’altro guarda all’Asia.
*Per come la vedo io, l’Italia dovrebbe allontanarsi dalla Nato e sviluppare una autonomia energetica investendo nell’eolico e nel fotovoltaico, per fortuna vento e sole qui non mancano. Poi dovremo anche ripensare la nostra tendenza al consumo sfrenato. Se non compreremo più il gas russo, ci sarà un contraccolpo per Mosca, ma ci sono già Paesi come la Cina che lo stanno facendo al posto nostro.
{{Int|Da ''[https://themillennial.it/news/opinioni/intervista-nicolai-lilin-guerra-russia-ucraina/ Putin, Russia, Ucraina e russofobia. Intervista a Nicolai Lilin]''|Intervista di Giacomo Zamboni sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Themillennial.it'', 6 marzo 2022.|h=4}}
*Il conflitto attuale ha il suo inizio dai massacri che l’esercito ucraino con l’aiuto delle milizie nazionalistiche ha compiuto verso le popolazioni filorusse delle regioni del Donbass, territori industriali, dove c’è da sempre una forte identità del movimento operaio. Secondo l’Osce questi eventi hanno provocato tra i 14mila e 16mila morti. La Russia si è sentita isolata e minacciata, nel colpevole silenzio dell’Occidente, fino ad arrivare al tragico momento attuale.
*In [[Siberia]] ancora oggi ci sono persone che vivono senza gas nelle case. È una società più brutale, primitiva, sono quindi molto più influenzabili dalla propaganda. I discorsi di Putin hanno un linguaggio diretto alle persone delle periferie, usa spesso lo slang di strada e il gergo criminale. Sono riferimenti culturali che vengono dall’infanzia vissuta nell’allora Lenigrado in mezzo alla criminalità giovanile. La sua vera forza deriva dalla Russia profonda.
*Nella comunità russa italiana c'è forte preoccupazione, paura di esser licenziati perché russi, paura per i bambini che vengono discriminati, paura per le proprie attività lavorative perché boicottate. Vi sembra normale che mia figlia tornata a casa da scuola mi chieda preoccupata se è vero che "noi russi siamo cattivi?". Mia figlia non sa neanche chi sia Putin.
*I miei pensieri sono tutti per i civili che stanno soffrendo per una guerra crudele; se mi chiedi però di fare una valutazione geopolitica non posso non notare che è da qualche anno che il mondo va sempre di più verso oriente, verso la Cina. Gli Stati Uniti non hanno più l’egemonia di un tempo, credo sia poco saggio forzare la mano con la Russia di Putin. Siamo a un cambio totale della politica mondiale, l’Ucraina è purtroppo una moneta di scambio.
{{Int|Da ''[https://www.ilgiornale.it/news/politica/reclute-spedite-guerra-cieca-me-2021052.html Lilin: "Reclute spedite in guerra alla cieca, come me"]''|Intervista di Matteo Sacchi sull'[[invasione russa dell'Ucraina del 2022]], ''Ilgiornale.it'', 26 marzo 2022.|h=4}}
*Questo conflitto è anche un modo di addestrare a prezzo di altissime perdite un gran numero di personale. Alla fine hanno fatto così anche con la Cecenia. Mandano i giovani con una percentuale di soldati esperti che gli insegnino il mestiere... Spietato ma funzionale.
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} Il modello a cui si rifà è un modello imperiale, messianico, il suo modello è [[Alessandro III di Russia|Alessandro III]]. Forse all'inizio ha pensato di avvicinarsi alle democrazie occidentali, non certo a un vero Stato liberale, ma si muoveva in quel senso. Poi ha prevalso l'idea di tornare all'Impero, si è trasformato quasi in un personaggio shakespeariano
*Sono moltissimi quelli che non la penseranno come Putin. E i più dovranno pernsarlo in silenzio. Ma non si può pensare che Putin cada per una rivoluzione, i russi hanno già provato le rivoluzioni e temono più di tutto il caos. Se ci sarà un cambiamento partirà all'interno del sistema.
*{{NDR|Sugli [[oligarchi russi]]}} Non sono come i capitalisti occidentali, Non sono come [[Elon Musk]] che è per molti versi un oligarca ma deve i soldi a se stesso. Putin li usa come portafogli per mettere dei soldi. Il portafoglio si rompe? Tu lo cambi.
{{Int|Da ''[https://www.lavocedinewyork.com/arts/libri/2022/03/28/parla-lo-scrittore-russo-nicolai-lilin-autore-di-putin-lultimo-zar/ Parla lo scrittore russo Nicolai Lilin, autore di "Putin, l'ultimo zar"]''|Intervista di Federica Sabiu, ''Lavocedinewyork.com'', 28 marzo 2022.|h=4}}
*{{NDR|Su [[Vladimir Putin]]}} In lui c’è stato un cambiamento incline anche verso il male, il potere non ha migliorato quest’uomo, sicuramente lo ha danneggiato dal punto di vista umano.
*Diciamo che sono diventato in maniera accidentale uno scrittore, anche se non avevo, a dire il vero, l’ambizione di fare questo lavoro.
*{{NDR|«Quali autori ti hanno formato maggiormente?»}} Sono figlio della letteratura russa, quindi comincerei con Tolstòj, Tolstoyevski, Pasternak ecc. , sono gli autori che per me sono stati illuminanti, quelli che hanno formato il mio modo di pensare, il mio modo di esprimermi, in qualche modo hanno influenzato anche la mia scrittura.
*A me personalmente non piacciono i premi letterari perché non si può definire un libro meglio dell’altro, tutti i libri sono diversi in quanto sono i prodotti delle idee e delle espressioni di persone differenti e non si può dire che una persona si esprima meglio dell’altra.
*Sicuramente lo scrittore che mi ha formato come narratore e Nikolaj Gogol, il grande scrittore russo che ha creato il vero romanzo russo, la novella russa.<br>Lui per me è stato fondamentale perché ha plasmato la mia espressione umana e letteraria, il suo libro più bello a mio avviso si intitola "le anime morte".
*Noi in [[Siberia]] abbiamo una delle più antiche tradizioni di tatuaggi al mondo dove in poche parole il tatuaggio è un modo codificato di raccontare l’esperienza di vita di una persona, una specie di curriculum che le viene scritto sulla pelle.
{{Int|Da ''[https://www.ilbullone.org/2022/04/22/nicolai-lilin-educazione-alla-guerra-in-ucraina/ Nicolai Lilin educazione alla guerra in Ucraina]''|Intervista di Paolo Massimo Guerzoni, ''Ilbullone'', 22 aprile 2022.|h=4}}
*Quando qualcuno ci dice che dobbiamo odiare una persona in base alla sua appartenenza, è solo perché è interessato a sfruttare, manipolare una situazione e poi dopo ci distruggerà.
*Fin dall’asilo la propaganda ti inculca l’idea che un uomo deve servire la propria patria, e così inizi inconsciamente a identificarti come un difensore del Paese. Esiste anche una festività, il 23 febbraio, in cui questo ruolo viene celebrato. A scuola studiavamo un manuale per imparare le tecniche militari. Allo stesso modo, già in addestramento non credevo a quello che ci raccontavano. Conosco bene l’Islam, mio fratello è musulmano, ma loro strumentalizzavano il racconto, per portarci a odiare, a giustificare la guerra.
*{{NDR|Su [[Gino Strada]]}} Lui era contro la guerra, perché l’ha vissuta. E anche io sono così.
*Il problema è che ci sono persone che pensano ancora che la guerra risolva le cose. La guerra è una cattiva madre. Ci sono persone che ci guadagnano con la guerra. Ho vissuto 5 conflitti e posso dire che le guerre finiscono tutte con un accordo. Per evitare i massacri usiamo la diplomazia, non le armi!
*Siamo in guerra ora, ma questo va avanti da anni. Perché non abbiamo iniziato a muoverci prima a livello diplomatico? Perché ci vuole volontà e la capacità di applicare potere su scala internazionale. La tragedia dell’Europa è che non abbiamo politici forti, né indipendenza. Non parlo solo della dipendenza energetica dalla Russia, ma anche culturale, dall’egemonia statunitense. Siamo tra incudine e martello.
==''Putin – L'ultimo zar''==
===Incipit===
Sta accadendo per davvero: la guerra è tornata prepotentemente e insopportabilmente vicino a noi. Dentro l'Europa? Appena fuori dall'Europa, sotto il naso di un paese che sogna gli antichi fasti? È proprio questo uno dei motivi del contendere. Stavolta, la guerra, non è più un'idea da salotto. Non una possibilità, o una minaccia velata; è una realtà che entra nelle nostre case, nelle immagini strazianti che arrivano: missili che colpiscono palazzi in cui vivono uomini, donne e bambini. Sparatorie in strada, esplosioni nelle città, abitanti che al suono delle sirene si riversano, come formiche impazzite, nelle cantine, nei rifugi improvvisati, nelle fermate della metropolitana, nei vagoni fermi. Centinaia di morti, non solo tra i soldati, sangue sulle strade, code ai confini con la Polonia per grandi esodi di massa. Professionisti, operai, universitari che corrono ad arruolarsi per difendere il loro paese. File di carri armati, file di molotov pronte, file di trincee fisiche e immaginarie, file di persone davanti ai negozi, file di volontari pronti a dare il sangue per i feriti. Poi il coprifuoco e il silenzio totale. Il silenzio della paura. Il rumore della guerra. La guerra della Russia di Putin contro l'Ucraina di Zelenskij.
===Citazioni===
*Putin è un serpente, è un meditativo, non si fida delle persone, prende le sue decisioni da solo. Prende le informazioni che gli servono da chi gli è attorno. Ma ultimamente, a causa del sistema obsoleto della burocrazia che gli è vicina, l'informazione viene filtrata in modo ambiguo. (p. 6)
*{{NDR|Sulla [[guerra del Donbass]]}} Da otto anni non si affrontano le questioni di fondo della vita delle persone oppresse nel Donbass (circa 14.000 morti), che sono a maggioranza russa. L'Occidente si comporta in maniera ipocrita, mostrando le immagini dei civili morti per l'attacco russo all'Ucraina. Negli anni precedenti, però, è stato miope e inattivo nella guerra nel Donbass. (p. 8)
*Le mancanze del governo ucraino appaiono evidenti. Dopo l'indipendenza non c'è stato un rinnovamento della classe politica. La nomenklatura ha cambiato semplicemente abito. È passata dal comunismo a uno status di neo-oligarchia che ha approfittato delle ricchezze ucraine senza preoccuparsi del benessere del paese. (p. 9)
*''Con il suo nome, in Russia, è designato uno dei più lunghi e dinamici periodi della storia contemporanea. Putin è santificato da milioni che vedono in lui il messia sceso in Terra con il compito di portare rimedio ai mali del mondo, mentre altri milioni lo detestano e lo temono come se fosse un tizzone d'inferno. Di certo, è stato il primo uomo politico dopo Stalin a meritare, presso il popolo russo, la nomea di "zar". E quando ti chiamano in questo modo nel paese più vasto del mondo, dove l'intera dinastia regnante è stata affogata nel sangue e che per settant'anni è stato poi dominato dalla rigida dottrina comunista bolscevica, questa semplice parola di tre lettere assume una tale dimensione mastodontica, che solo a pensarla viene un capogiro.'' (p. 15)
*In quasi tutti i suoi discorsi pubblici, parlando ai russi con quella sua aria familiare, con quel suo lessico intriso del gergo di strada che arriva dritto al cuore di ogni cittadino, Putin espone infaticabilmente la propria visione della democrazia; oppure, da abile oratore, dipinge per i propri interlocutori magnifiche visioni di quella forma di democrazia alla quale, secondo lui, si ispira la Russia moderna nel proprio percorso storico. Ciò che conta per Putin è chiamarla sempre e comunque "democrazia": che poi nei fatti si tratti di una sua versione piuttosto autoritaria... be', non è detto che questo dispiaccia ai suoi cittadini. (p. 19)
*Ovviamente, nell'[[Unione Sovietica|URSS]] non esistevano ufficialmente i ceti sociali, perché il comunismo non ne riconosceva soltanto uno: il proletariato. Ma nella realtà quotidiana le cose andavano diversamente: qualcuno stava meglio degli altri, i più ricchi cercavano la compagnia dei propri simili, frequentavano i locali più cari e raffinati, si potevano permettere anche una certa apertura culturale, mentre i lavoratori semplici, quelli che sgobbavano nelle fabbriche per uno stipendio medio, vivevano nel loro mondo. Nonostante l'ideologia, insomma, anche durante il periodo sovietico il reddito era uno dei criteri che definivano la posizione dell'individuo nella società. Tuttavia, se non altro, lo stato cercava di organizzare la vita dei cittadini in modo da evitare la formazione di ghetti, perciò era normale che nello stesso stabile abitassero il direttore della fabbrica e i suoi lavoratori. (pp. 21-22)
*Putin non è una persona finita per caso ai vertici della politica, non è un miracolo da [[Boris Nikolaevič El'cin|Eltzin]], da [[Boris Abramovič Berezovskij|Berezovskij]] o da altri oligarchi. È arrivato alla sua posizione facendosi strada con i denti, i pugni e i gomiti, passando sulle teste e calpestando senza pietà gli avversari sconfitti, rispettando negli altri la forza e la lealtà, disprezzando la debolezza e il tradimento, come può fare solo chi ha imparato egregiamente gli insegnamenti che offre la strada. (p. 46)
*Ma se le discipline di lotta tradizionali, e specialmente le arti marziali provenienti dall'Oriente, si fondano su una solida integrazione tra l'aspetto comportamentale, la filosofia, l'etica e la morale, il [[sambo]] sotto questi aspetti era decisamente carente e non poteva nemmeno rifarsi a qualche nobile tradizione, a radici affondate in qualche cultura millenaria e che rimandassero a correnti religiose, artistiche, letterarie o filosofiche. Si trattava di uno sport bello e molto efficace, certo, ma gli mancava quell'elemento ancestrale e romantico che tanta presa ha sui giovani e sui loro animi sensibili e affamati di scoperte. Diciamo che praticando il sambo i ragazzi potevano acquisire una preparazione atletica e un orientamento che risultavano preziosi a chi poi (o contemporaneamente) si dedicava a un'arte più ricercata come appunto il [[judo]]. (p. 54)
*Bisogna sapere che all'epoca di Eltzin, uomo debole fisicamente quanto moralmente, per ottenere una concessione di vendita di una fabbrica statale, o il permesso di aprire una nuova miniera sul territorio nazionale o di svendere sottobanco le centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio, metalli preziosi e altre ricchezze accumulate dall'URSS nel corso di decenni, era sufficiente presentarsi armati di racchetta da tennis a uno dei suoi appuntamenti sportivi e lasciarsi sconfiggere da quel lento e scoordinato individuo che per qualche motivo credeva di essere un tennista talentuoso. Tra gli oligarchi circolava la battuta secondo cui, per avere successo negli affari in Russia, la cosa più difficile era perdere a tennis con "l'alcolizzato", come era soprannominato (da tutto il paese!) il presidente. (p. 55)
*Mentre circa il settanta per cento delle abitazioni era carente di acqua potabile, i sovietici si concentravano sulla conquista dello spazio e inviavano la più grande nave rompighiaccio al mondo a propulsione nucleare a esplorare l'Artico. Nella zona degli Urali e in quella dell'immensa Siberia non esistevano strade decenti, ma enormi quantità di denaro pubblico venivano spese in ricerche e tecnologiche finalizzate allo sbarco sulla Luna. Il novantacinque per cento del budget del paese era destinato all'industria bellica, tecnologie nucleari comprese. Tutte le grandi opere, a cominciare dalle grandi autostrade che tra enormi difficoltà verso la metà degli anni Settanta collegarono decentemente le regioni di quell'enorme territorio, per finire con le centrali idroelettriche, termoelettriche e nucleari, furono realizzate in larga misura grazie all'impiego di forza lavoro gratuita: quella dei militari, degli studenti volontari e dei detenuti nelle strutture di rieducazione. (pp. 59-60)
*{{NDR|Sulla [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]]}} Improvvisamente la componente ideologica era svanita, come se non fosse mai esistita, e le masse si trovarono non solo senza leader capaci di indicare una strada e garantire i più basilari diritti sociali, ma anche, e d'improvviso, senza l'intero sistema che per tutti aveva rappresentato l'unico modello di vita possibile. La corsa al modello occidentale, interpretato, copiato e applicato con frenesia senza comprenderne la complessità, come se si trattasse semplicemente di cambiare il colore alle pareti di casa, creò i presupposti per una crisi tale da far pesare le sue conseguenze negative ancora oggi, a distanza di trent'anni. Il senso d'idiozia che scosse il paese socialista si racchiude benissimo nella metafora che circolava tra le masse, una sorta di perfetto slogan del suicidio collettivo in atto: «L'acqua della fontanella sovietica è gratuita e di tutti, però la Coca-Cola ha lo zucchero e le bollicine». (pp. 91-92)
*{{NDR|Sul [[putsch di agosto]]}} In quei giorni, le emittenti televisive e radiofoniche smisero di dare notizie. Tutti i canali trasmettevano solo programmi culturali: in tv mandavano in loop il balletto, in radio si ascoltavano opere e musica classica. «Ha vinto Chaikovskij!» scherzava la gente... (p. 103)
*{{NDR|Sulla [[guerra di Transnistria]]}} La guerra civile nella mia [[Transnistria]], nel 1992, fu il primo conflitto armato su scala militare, il cui obiettivo era una vera e propria pulizia etnica ai danni dei russi, di chi culturalmente apparteneva al mondo russo e di tutti coloro che erano rimasti fedeli alle idee del mondo sovietico. Anch'io vidi montare quell'odio. I miei ricordi d'infanzia sono quelli di una scuola (e di una comunità) multietnica; noi bambini non avremmo mai chiesto a un nostro compagno: «Di che razza sei?». Non ci passava proprio per la mente. Anzi: avere amici di altre etnie, tanto più se di altre religioni, era un valore aggiunto, perché alle tue feste comandate si aggiungevano le loro, e quindi c'erano più occasioni per fare baldoria. Per i ragazzi era divertente. Poi cominciarono i pregiudizi antirussi e in Moldavia prese piede un partito nazionalista, ben sovvenzionato dall'Occidente. Volevano entrare nella NATO, pensavano che con l'aiuto degli Stati Uniti il paese sarebbe diventato una specie di paradiso fiscale: fantasie del genere. Ma soprattutto tanti moldavi, giustamente stanchi della vita condotta negli ultimi anni sotto il regime sovietico, davano la colpa delle loro miserie ai russi. Successe la stessa cosa in diverse piccole repubbliche e regioni etniche (Cecenia, Kazakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Ossezia, Armenia...): l'odio nei confronti del "sistema" si trasformò in nazionalismo, sfogo naturale per coloro che così potevano dare una spiegazione al disastro che stavano attraversando. (pp. 121-122)
*{{NDR|Sul [[disastro di Černobyl']]}} Il popolo sovietico per generazioni ha sgobbato disperatamente, vivendo la sua misera vita escluso dal resto del mondo, mentre il Comitato centrale destinava quote enormi del bilancio alle spese militari. La retorica comunista spiegava ai cittadini che dovevano stringere i denti, lavorare sodo e resistere nelle difficoltà perché avevamo bisogno di costruire sistemi sofisticati per difenderci dai missili statunitensi ed evitare l'apocalisse nucleare sul nostro territorio, ma alla fine l'apocalisse l'ha causata un gruppo di imbecilli altolocati. (p. 124)
*Eltzin era arrivato al potere sull'onda dell'euforia che accompagnava il crollo dell'URSS, e i cittadini si attendevano da lui il benessere e la miracolosa trasformazione della società in qualcosa di simile al modello occidentale. Ma il brusco crollo dell'economia aveva spazzato via quella classe media sovietica che nonostante tutto conduceva una vita relativamente agiata, e trasformato la maggior parte dei cittadini in miserabili, esposti alle minacce del nuovo mondo, privi delle sicurezze sociali alle quali l'URSS li aveva abituati, indifesi di fronte alle speculazioni delle nuove élite politiche ed economiche che razziavano il paese. Il contrasto tra la miseria delle masse e l'osceno arricchimento degli oligarchi che si comportavano come feudatari medievali, abbassò drasticamente la popolarità del presidente Eltzin, dei suoi programmi politici e del suo concetto di democrazia. Il popolo voleva un cambiamento, e in varie parti del paese pericolose tendenze estremiste mandavano segnali preoccupanti. (pp. 134-135)
*{{NDR|Sulla [[seconda guerra cecena]]}} A differenza della [[prima guerra cecena]] di pochi anni precedente, poco popolare e spesso duramente criticata dai russi, il secondo conflitto godette di un grande consenso. La lotta contro il terrorismo fu, lo si può dire con certezza, il primo progetto a livello nazionale a dare a Putin un'incredibile popolarità, trasformandolo in un idolo di fronte alla schiacciante maggioranza degli elettori. (p. 141)
*Putin non era un grande riformatore, non lo è mai stato. Sfruttò con abilità quel che nel paese era già stato fatto prima di lui, creando però una nuova (e, dal punto di vista politico, curiosa e contraddittoria) simbiosi tra il capitalismo, l'economia liberale d'ispirazione occidentale, e l'impronta autoritaria dello "stato forte". I mali del paese, dunque, migrarono semplicemente nel nuovo secolo: in primis l'oligarchia con le sue ovvie conseguenze quali la corruzione, il cinismo delle élite finanziarie che distruggevano la morale (e il morale del popolo), l'assenza di libertà primarie come quella di parola, schiacciata sotto il peso dei mass media soggiogati alle regole del mercato. Certo, non si può incolpare Putin per non aver cambiato il sistema: sarebbe come pretendere che una persona cambi lo sgabello sul quale sta in piedi, con le mani legate e la corda al collo. Putin, per quanto autoritario e forte possa apparire, è pur sempre legato a un certo tipo di economia che non potrà mai rivoluzionare, perché ciò metterebbe in difficoltà lui e il potere che rappresenta. (p. 161)
*Un'altra grave mancanza è che Putin non ha mai davvero provato a risolvere il problema della [[Corruzione in Russia|corruzione]]. Durante il primo periodo della sua presidenza era ovvio che le priorità fossero diverse: bisognava sconfiggere il terrorismo in Cecenia, impostare il lavoro del governo per realizzare i programmi di politica interna ed estera, affrontare i problemi ereditati dal precedente governo, che in meno di dieci anni aveva sepolto il paese. Però, con il passare degli anni, mentre i problemi interni venivano risolti e sembrava che nulla più impedisse al presidente di iniziare un programma di lotta contro i politici e gli amministratori corrotti, Putin aveva sempre qualcosa di più importante da fare. Forse le ragioni di questa "distrazione" sono nascoste nel suo passato, o forse il presidente teme di svegliare un vespaio pericoloso persino per lui. (p. 164)
*La corruzione, indubbiamente, sarà tra i fattori principali con cui gli storici futuri descriveranno il periodo del "[[putinismo]]". I nostri discendenti ci ricorderanno come una società soggiogata da una lobby di oligarchi e governata da politici in simbiosi con la finanza corrotta. La cosa più preoccupante è che ormai tutto ciò viene percepito come normale. (p. 166)
*La [[prima guerra cecena]] fu una dura prova, e la dimostrazione che la macchina bellica del grande paese non era in grado di risolvere nemmeno una situazione locale. Una struttura ingombrante, mal organizzata, con enormi problemi logistici e corrotta fino al midollo: così si presentava l'esercito russo in quei primi anni Novanta. (p. 168)
*La [[Chiesa ortodossa russa]] ha una lunga storia di rapporti con lo stato repressivo sovietico, tanto che i rappresentanti di altre Chiese ortodosse la considerano una deviazione infamante. (p. 172)
*Il patriarca [[Cirillo I|Kirill]], persona di grande cultura, con la spiritualità cristiana ha poco a che fare, tant'è vero che nel giro di pochi anni dalla nomina cominciò a comportarsi pubblicamente come uno degli oligarchi della cerchia del presidente, spesso mostrando con piacere ai giornalisti i suoi lussuosi orologi e lasciandosi fotografare mentre scorrazza in mare sulla sua barca di lusso. Comunque, i rapporti tra lui e Putin negli ultimi anni sono peggiorati, in parte perché appunto Kirill non si comporta come un "papa russo" e in parte perché i suoi appetiti sono aumentati eccessivamente, e le sue continue richieste di ogni genere al governo hanno talmente infastidito i "piani alti" che persino uno dei più fidati uomini di Putin, Dmitrij Medvedev, quando era ancora premier, proibì ai propri collaboratori di rispondere alle sue telefonate. (p. 173)
*L'unica cosa importante che le élite al governo in Russia sembrano non capire è che non si può proporre per due decenni lo stesso identico programma solo perché questo, vent'anni fa, era popolare. Sembra che il tempo non scorra, all'interno delle prestigiose mura del Cremlino: le persone che lavorano in quel luogo sembrano non cambiare, non evolvere, non accorgersi che il pasese che governano (così come il resto del mondo) è mutato radicalmente. Le masse sono stanche dei rendiconti in stile nordcoreano che arrivano dalle faraoniche riunioni del partito Russia Unita, non ne possono più dei notiziari impostati sulla linea editoriale "lui, sempre lui". La gente non riesce a capire perché di nuovo, come durante gli anni dell'URSS, si debba vivere sotto la costante pressione ideologica che insegna che il resto del mondo è nemico, che tutti ci odiano perché siamo il paese più ricco e più bello al mondo – stranamente, però, pur esportando gas a migliaia di chilometri di distanza, abbiamo ancora il settanta per cento delle case e delle infrastrutture in Siberia (patria di quel gas) che si scaldono con la legna. (p. 179)
*Amata da tutto il paese, negli ultimi anni [[Valentina Tereškova|Tereshkova]] si è avvicinata al partito di Putin, Russia Unita, con il quale è stata eletta a deputato. In realtà, la sua attività è pari a zero: è solo una delle figure storiche dell'URSS "acquistate" dal potere per essere impiegate nella propaganda. Prima del suo discorso alla Duma, l'unica volta in cui l'ex cosmonauta si era esposta pubblicamente fu all'inaugurazione di un ponte nei pressi della città di Yaroslavl', peraltro crollato miseramente dopo pochi mesi. (p. 183)
*Il fatto è che, a differenza degli oppositori del passato, come [[Boris Nemcov|Boris Nemtzov]], che aveva tutte le doti del politico, [[Aleksej Naval'nyj|Aleksey Navalny]] è invece un uomo lontano dalla politica seriamente strutturata e non è in grado di rappresentare un modello alternativo al governo in carica. È senz'altro un bravo comunicatore, che abilmente sfrutta la rete e denuncia coraggiosamente alcuni scandalosi casi di corruzione all'interno dell'apparato governativo. A volte riesce a stuzzicare qualche pezzo grosso, suscitandone l'ira, ma il suo lessico politico è costruito in gran parte su concetti fondamentalmente populisti, riduttivi dal punto di vista intellettuale, limitati soprattutto per quello che riguarda le implicazioni relative agli aspetti amministrativi. La sua visione è poi totalmente carente di linee guida nella politica estera, nemmeno un accenno. E la politica estera, per un paese come la Russia, specialmente nell'attuale situazione geopoilitica, è di importanza vitale, per non dire assoluta. (p. 195)
===Explicit===
''Siamo entrati nel nuovo secolo ancora troppo giovani, ma già con un enorme bagaglio di esperienze alle spalle. L'inizio della presidenza di Vladimir Putin per molti di noi ha coinciso con il momento in cui dovevamo decidere cosa fare della nostra vita. La sua figura e la sua retorica politica per molti di noi rappresentavano l'unico reale modello di comportamento politico, l'unica speranza per un futuro migliore. Negli anni abbiamo imparato a rispettarlo, abbiamo cercato di capirlo e soprattutto abbiamo creduto ciecamente nella sua visione del futuro, nella sua voglia di migliorare la vita della nostra patria.<br>Però. Però sono passati vent'anni, oggi siamo quarantenni, abbiamo famiglie, viviamo le nostre quotidianità spesso banali, a volte complicate, e la linea politica di Putin rimane sempre la stessa, immutabile, disperatamente stagnante mentre il mondo attorno cambia drasticamente, ogni giorno sempre di più.<br>E a volte, quando guardo i notiziari della tv russa, mentre la conduttrice con voce angelica racconta dell'ennesimo missile nucleare che abbiamo costruito, ancora una volta più potente e più distruttivo di quelli degli altri paesi, ennesima dimostrazione della nostra supremazia, i miei occhi leggono il testo del messaggio che scorre nella striscia in basso sullo schermo: dice che un bambino in qualche regione sperduta della nostra grande patria sta morendo di una terribile malattia che la nostra medicina non è in grado di affrontare, quindi viene richiesto un aiuto, un sms, per portare quel bambino negli Stati Uniti, oppure in Germania, dove potrà essere curato. E allora sento qualcosa rompersi dentro di me, come se in quel momento, e ogni volta, prendessi coscienza di appartenere a una generazione di persone usate, derise e tradite dai rappresentanti del potere che governa la loro patria.''
==Citazioni su Nicolai Lilin==
*Di errori Nicolai Lilin ne ha collezionato parecchi. Nel 2014 aveva pubblicato un lungo articolo che partiva dalla fotografia di una bandiera ucraina con a fianco una bandiera nazista. In breve tempo si scoprì che quell'immagine era un frame di un film. Sempre nel 2014 lo scrittore era convinto di avere trovato una confessione eccezionale: un pilota ucraino avrebbe dichiarato di avere sparato sul Boeing della Malaysia Airlines abbattuto sull'Ucraina. Solo che la fonte di Lilin era un articolo di un giornale satirico. Nelle ultime settimane Lilin ha scritto molto anche sulla vedova dell'oppositore di Putin, Navalny, lasciando intendere una vedovanza "allegra" sulla linea della propaganda di Putin. ([[Giulio Cavalli]])
*Gli scrittori russi contemporanei sono periferici rispetto all'interesse del lettore occidentale. A dire il vero, è la Russia a essere percepita come una noiosa periferia, anche se molto estesa. Emblematico è il fenomeno dello scrittore Nikolaj Lilin, le cui opere sono accolte trionfalmente in Occidente. Ma la Cecenia e le galere siberiane che racconta mi ricordano le avventure del [[barone di Münchhausen]], capace di mirabolanti frottole: ma tutti, o quasi tutti, gli credono. [...] Ma siamo impazziti? La Russia sarà pure un Paese selvaggio, ma da noi è impossibile immaginare il romanzo di uno scrittore contemporaneo tedesco che racconti di come, nei boschi presso Berlino, si nasconda un reparto di ex SS, che insieme ai figli e ai nipoti, sulle note di Wagner e battendo il tamburo, rapinano i treni in transito. Ed è altrettanto impossibile immaginare che i lettori russi ci caschino e gli editori scrivano in copertina: «Ecco i figli del lupo della steppa, è più forte del Faust di Goethe». Oppure proviamo a immaginare che in Russia arrivi uno scrittore francese di 22 anni e cominci a raccontare di essere stato tiratore scelto in Algeria o guastatore in Iraq, dove è riuscito a catturare uno dei figli di Saddam, e adesso scrive un libro in cui i commandos francesi mangiano rane e compiono prodezze straordinarie. E che gli pubblichino le sue storie dicendo «Finalmente un autore degno di Dumas e di Saint-Exupéry». ([[Zachar Prilepin]])
*Lilin [...] non è solo uno scrittore. Nicolai Lilin, infatti, è candidato alle Europee 2024 nella lista Pace Terra Dignità di Michele Santoro. Forse questo è il danno più grave: prestare il fianco con falsità a chi da tempo si sforza di tratteggiare come macchiettistici coloro che credono nella pace come obiettivo politico. Così Lilin alla fine riesce a essere il migliore alleato di coloro che Santoro vorrebbe (politicamente) combattere. ([[Giulio Cavalli]])
===[[Paolo Bianchi]]===
*Il romanzo {{NDR|''Educazione siberiana''}} sembra ''I ragazzi della via Pal'' in versione splatter, con i coltelli al posto delle fionde e gli sbudellamenti all'ordine del giorno.
*Se Nico avesse commesso tutto quello che racconta {{NDR|in ''Educazione siberiana''}}, sarebbe un soggetto ad alta pericolosità sociale, invece oggi è un cittadino italiano, vive a Cuneo ed esercita l'inquietante professione di tatuatore. Ma guai a dubitare della sua parola.
*Venendo al dunque, cioè alle critiche che gli abbiamo sommessamente rivolto, il tatuatore siberiano (che però è cresciuto a tremila chilometri dalla Siberia) si è reso conto che la sua credibilità di delinquente rischiava d'indebolirsi e ha assunto quello che nelle intenzioni forse voleva essere un atteggiamento da criminale incallito, ma che è sembrato più lo scatto di nervi di un teppistello colto sul fatto.
===[[Elena Černenko (giornalista)|Elena Černenko]]===
*Ho chiesto a Nikolai Lilin-Veržbickij che cosa pensa dei commenti dei suoi ex amici {{NDR|su ''Educazione siberiana''}}. Lui ritiene che siano invidiosi: "Si sentono offesi e inferiori. Io sono riuscito ad andarmene e a ottenere qualcosa, e loro no." Però chiacchierando con me – a differenza che nelle interviste ai giornalisti occidentali – ha sottolineato ripetutamente che il suo libro non è un'autobiografia e che a collocarla come tale sono i suoi editori occidentali. Mentre lui non c'entra niente.
*L'autore insiste che il libro {{NDR|''Caduta libera''}} è basato sulla sua esperienza personale di combattente in Cecenia. Nell'intervista a ''Ogonëk'' ha detto di aver partecipato alla seconda guerra cecena, ma si è rifiutato di dare dettagli. E le fonti del Ministero della Difesa affermano che in Cecenia non c'è mai stato un soldato di nome Lilin o Veržbickij.
*Se si uniscono i dati {{NDR|di ''Educazione siberiana''}}, delle sue interviste sulla stampa occidentali e dei suoi interventi alle fiere librarie, prima dei 23 anni l'autore ha fatto in tempo a: finire due volte in carcere in Transnistria ed essere processato in Russia, militare per tre anni come cecchino in Cecenia e un altro paio d'anni in Israele, Iraq e Afghanistan. A 24 anni ha fatto il pescatore su una nave in Irlanda, poi si è trasferito in Italia, dove si è sposato, ha aperto un salone di tatuaggi, ha scritto un bestseller e per poco non è diventato vittima di un attentato con motivazioni politiche.
===[[Anna Zafesova]]===
*Bendery è una città piccola, 80 mila abitanti dove tutti si conoscono. Conoscono anche Nicolai (anche se all'epoca portava un altro cognome), si ricordano i suoi genitori e il nonno Boris, «grande persona, ha lavorato fino all'ultimo», dice un coetaneo dello scrittore. Si frequentavano quando erano ventenni, è stato anche a casa sua: «Non c'erano icone, né armi, nessun oggetto "siberiano". Lui era uno curioso, leggeva molto». Nulla di criminale? «Mai sentito che fosse stato in galera, anzi si diceva che a un certo punto si fosse arruolato nella polizia».
*Secondo Lilin, gli Urca sarebbero una minoranza etnica «discendente degli antichi Efei» che viveva di caccia e rapina e che dalla Siberia venne deportata in Transnistria negli anni '30, quando era parte della Romania (sarebbe stata annessa all'Urss nel 1940, nella spartizione dell'Europa tra Stalin e Hitler). Così i comunisti avrebbero popolato «l'impero romeno», come lo chiama lo scrittore, di criminali russi sconfiggendo le cosche locali. «Assurdo», ride Pavel Polian, storico russo che da 25 anni studia le deportazioni di comunismo e nazismo: «Si deportava in Siberia, ma non dalla Siberia, meno che mai in Moldova. E gli Efei non sono mai esistiti».
*Secondo Lilin l'esistenza stessa degli Urca era un segreto del regime. Una comunità quasi estinta, che aveva lasciato un segno profondo, vincendo da sola la guerra del 1992, quando la Moldova in preda a bollenti spiriti postsovietici ha invaso la provincia separatista. In ''Educazione siberiana'' si narra del trionfo dei «siberiani», riusciti a far esplodere uno dei due cinema di Bendery pieno di militari. Marian Bozhesku, ricercatore ucraino autore di ''Transnistria 1989-1992'', lo studio più esaustivo sul conflitto, dice di non averne mai sentito parlare. «Per noi il ricordo della guerra è ancora vivissimo, abbiamo combattuto disperatamente, dire che sono stati i criminali a vincerla è ridicolo», s'indigna Denis Poronok, che ha la stessa età di Lilin, 31 anni, e contesta la «versione di Nicolai»: «Il cinema esploso è una fiaba, e nel '92 a Bendery c'erano quattro sale, non due».
==Bibliografia==
*Nicolai Lilin, ''Putin – L'ultimo zar. {{small|Da San Pietroburgo all'Ucraina}}'', Piemme, 2022, ISBN 978-88-5544-733-1
==Altri progetti==
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'''Vera Gheno''' (1975 – vivente), accademica, linguista, saggista e traduttrice italiana.
==Citazioni di Vera Gheno==
*{{NDR|Cosa ti ha convinta del fatto che anche la lingua può contribuire al riconoscimento delle donne?}} Il fatto di subire il patriarcato nella mia vita di tutti i giorni. L’aver notato che a certe persone dà fastidio la parola stessa, perché sottintende una presenza femminile che prima non c’era. Per me, usare i femminili prima di tutto per riferirmi a me stessa è un modo per mettere il dito nell’occhio di chi non solo non vuole usare i femminili, ma avrebbe pure piacere non vedere proprio le femmine. Quindi sì, la mia scelta è politica e ci sono arrivata schifata dal maschilismo insito nel mio quotidiano.<ref>Dall'intervista di Giorgia Favero, ''[http://www.lachiavedisophia.com/blog/parole-intervista-a-vera-gheno/ Parole, parole, parole soltanto parole?]'', ''lachiavedisophia.com'', 26 novembre 2021.</ref>
*Pensi all'italiano, dove il maschile è lo standard. Si sta facendo fatica ma qualcosa si muove. Relativizzare il proprio punto di vista è il primo passo verso l'inclusione. Anche attraverso il modo in cui parliamo.<ref name=Gheno>Dall'intervista di Nicola Saldutti, ''«Le parole contano e schiacciano sempre i più deboli»'', ''Corriere della Sera'', 10 settembre 2022.</ref>
*Se si è portatori di diversità, la società deve cominciare a garantire spazi di parola. Le faccio un esempio: si parla delle persone con autismo ma non si dà loro la parola. Ecco, bisogna aprire gli spazi di rappresentanza, di ascolto. Non è un peso, ma un valore che poi arricchisce tutta la società.<ref name=Gheno/>
{{Int|''[https://www.micromega.net/vera-gheno-intervista-schwa/ «Lo schwa è un esperimento. E sperimentare con la lingua non è vietato»]''|Intervista di Cinzia Sciuto, ''micromega.it'', 26 aprile 2021.}}
*[...] la prima volta che mi è venuta in mente l'idea dello [[scevà|schwa]] (che poi ho scoperto essere una proposta che già circolava, per cui in verità non ho inventato proprio nulla) è stato in risposta a una persona che mi ha espresso il suo disagio nell'uso del maschile e del femminile a cui l'italiano la costringeva. Questa persona non si sentiva a suo agio perché non pensava a se stessa né come maschio né come femmina. Altro che imposizione dall'alto: questi ragionamenti vengono da esigenze espresse dal basso.
*Da linguista mi sono sempre occupata dei fenomeni di confine, mi sono sempre affacciata proprio lì dove la lingua cambia, si modifica – il gergo giovanile, il gergo della trap eccetera – le sperimentazioni non mi spaventano. Ho iniziato a studiare le soluzioni che erano già in uso – l'asterisco, la chiocciola, la x eccetera – che hanno tutte un forte limite: si possono scrivere, ma non si possono pronunciare. Da qui l'idea di iniziare a sperimentare lo schwa.
*{{NDR|Che però è un suono che in italiano non esiste.}} È parzialmente vero, nel senso che è vero che non esiste nell'italiano standard ma è un suono che spesso usiamo inconsapevolmente (per esempio quando in una frase c'è una parola tronca) e che esiste in moltissimi dialetti italiani (la "e" di "curre curre guagliò" in napoletano è esattamente uno schwa), per cui non è un suono completamente estraneo al nostro apparato fonetico. In ogni caso, questo non è un argomento ostativo. Nelle lingue succedono tante cose: possono perdere suoni o lettere o acquisirne di nuovi. Tutto dipende semplicemente dall'uso che ne fanno i parlanti.
*Qui nessuno sta proponendo di sostituire il femminile con lo schwa. Nessuna donna dovrà rinunciare al suo appellativo femminile. Lo schwa fa un'unica cosa: sostituisce il maschile sovraesteso quando ci si rivolge a una moltitudine mista e indefinita.
*Il problema è che questa discussione, che da anni si svolge in contesti precisi e delimitati di specialisti o di attivisti, oggi con i social è dilagata provocando insicurezze. [...] Queste insicurezze diffuse vanno assolutamente tenute in considerazione, come anche – e questa è una delle mie più grosse remore all'uso dello schwa – le oggettive difficoltà di lettura che l'introduzione repentina di un nuovo simbolo comporterebbe per una consistente fetta di popolazione, penso non solo agli anziani ma soprattutto ai dislessici. Paradossalmente un'operazione mirante al'inclusività rischia di essere discriminante. Per questo io, per esempio, non uso lo schwa nei miei libri divulgativi ma soltanto in precisi contesti e per questo non suggerirei di introdurre oggi lo schwa o qualunque altro simbolo "eccentrico" nei documenti ufficiali eccetera. Siamo ancora nel terreno della sperimentazione, non esistono ancora regole condivise per esempio sulle concordanze, sull'uso dell'articolo e si rischia che escano fuori dei mostri.
*{{NDR|Insomma, lo schwa è innanzitutto un manifesto politico prima che una concreta proposta linguistica?}} Al momento sicuramente sì. Se io apro un post su [[Facebook|Fb]] scrivendo "Carə tuttə" sto segnalando una mia precisa posizione politica, sto dicendo fin dalla prima riga che mi pongo in una posizione di apertura e accoglienza nei confronti di esigenze di cui riconosco la legittimità. Non sto dicendo che è la soluzione definitiva né la sto imponendo a tutti. Io sono molto curiosa di vedere come si evolverà la nostra lingua da questo punto di vista da qui a cinquant'anni, nessuno può prevederlo né tantomeno imporre una o l'altra soluzione. In questo momento penso che sia interessante osservare il fenomeno, guardare tutte le proposte, sperimentare fino ai limiti della fantalinguistica.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Gheno, Vera}}
[[Categoria:Accademici italiani]]
[[Categoria:Linguisti italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
[[Categoria:Traduttori italiani]]
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Tahar Djaout
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Aybeg
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text/x-wiki
[[File:Tahar Djaout 1980.jpg|thumb|Tahar Djaout, 1980]]
'''Tahar Djaout''' (1954 ― 1993), giornalista, scrittore e poeta algerino.
==Citazioni di Tahar Djaout==
===Attribuite===
*Se parli, muori, e se taci, muori, allora parla e muori.<ref>Citato in Djamel Benramdane, ''La banalità del male'', ''Internazionale'', n. 246, 21 agosto 1998, p. 24. Nell'articolo viene indicato che la citazione era presa da un autore iraniano.</ref>
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Djaout, Tahar}}
[[Categoria:Giornalisti algerini]]
[[Categoria:Poeti algerini]]
[[Categoria:Scrittori algerini]]
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Boris (quarta stagione)
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/* Episodio 5, Il senso dell'umorismo di Gesù */
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}}
'''''Boris''''', quarta stagione.
{{cronologico}}
==Episodio 3, '' Fucking René Ferreedi!''==
* I grandi della storia hanno sempre fatto un passo indietro. Ettore Majorana, ha fatto un passo indietro, quella bomba lui non la voleva. Galileo Galilei a un certo punto ha detto "dite quello che vi pare ma la Terra si muove" e ha fatto un passo indietro. Arrigo Sacchi, ha allenato per mezz'ora il Parma e poi li ha mandati tutti a fanculo. Queste persone hanno dato un grande contributo all'umanità. ('''Lopez''')
==Episodio 4, '' Il set dei miracoli''==
* '''Renè''': È venuto fuori che Duccio non fa l'amore da venticinque anni.<br>'''Duccio''': Ci sono eunuchi che si sono resi tali per il regno dei cieli, chi ha orecchie per intendere intenda. Quindi posso anche dichiararmi gay, nessuno potrebbe dimostrare il contrario.<br>'''Alessandro''': Non serve che tu ti definisci gay, perchè tu sei asessuale. È una minoranza che noi proteggiamo!<br>'''Duccio''': Figo. Che cosa devo fare?<br>'''Alessandro''': Niente.<br>'''Duccio''': Lo so fare.
==Episodio 5, '' Il senso dell'umorismo di Gesù''==
* Goditela questa infelicità, Biascica.<br>La felicità fa andare più veloce il tempo.<br>La felicità ti avvicina alla morte.<br>Bisogna usarla con cautela.<br>Goditi la tua infelicità, lentamente. ('''Duccio''')
==Episodio 6, ''Liberté! Egalité! Prensilité!''==
*'''René''': Duccio, è bellissima la fotografia.<br>'''Duccio''': Te l'ho detto, non ci posso pensare.<br>'''René''': Non ci puoi pensare?<br>'''Duccio''': Il medico ha detto che non devo pensare per tre mesi, la faccio e basta.
==Episodio 7, '' Perdona loro perché non sanno quello che fanno''==
* Io penso che tutti noi dovremmo reimparare a guardare le armi con gli occhi dei bambini. ('''Mariano''')
* Lo sai quanto costano a questo paese gli aneddoti inutili? Due punti di PIL. E questo è ancora il mio paese, sai? Io amo questo paese. Questo è il paese dove vorrei cremare mio padre, se lo trovo. ('''Mariano''') {{NDR|a Mario}}
==Episodio 8, '' Gli Occhi del Cuore Sacro di Gesù''==
*L'avete visto tutti che abbandona la nave come uno Schettino qualunque? Eh? ('''Stanis''')
==Altri progetti==
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* I grandi della storia hanno sempre fatto un passo indietro. Ettore Majorana, ha fatto un passo indietro, quella bomba lui non la voleva. Galileo Galilei a un certo punto ha detto "dite quello che vi pare ma la Terra si muove" e ha fatto un passo indietro. Arrigo Sacchi, ha allenato per mezz'ora il Parma e poi li ha mandati tutti a fanculo. Queste persone hanno dato un grande contributo all'umanità. ('''Lopez''')
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* '''Renè''': È venuto fuori che Duccio non fa l'amore da venticinque anni.<br>'''Duccio''': Ci sono eunuchi che si sono resi tali per il regno dei cieli, chi ha orecchie per intendere intenda. Quindi posso anche dichiararmi gay, nessuno potrebbe dimostrare il contrario.<br>'''Alessandro''': Non serve che tu ti definisci gay, perchè tu sei asessuale. È una minoranza che noi proteggiamo!<br>'''Duccio''': Figo. Che cosa devo fare?<br>'''Alessandro''': Niente.<br>'''Duccio''': Lo so fare.
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* Goditela questa infelicità, Biascica.<br>La felicità fa andare più veloce il tempo.<br>La felicità ti avvicina alla morte.<br>Bisogna usarla con cautela.<br>Goditi la tua infelicità, lentamente. ('''Duccio''')
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==Episodio 7, '' Perdona loro perché non sanno quello che fanno''==
* Io penso che tutti noi dovremmo reimparare a guardare le armi con gli occhi dei bambini. ('''Mariano''')
* Lo sai quanto costano a questo paese gli aneddoti inutili? Due punti di PIL. E questo è ancora il mio paese, sai? Io amo questo paese. Questo è il paese dove vorrei cremare mio padre, se lo trovo. ('''Mariano''') {{NDR|a Mario}}
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*L'avete visto tutti che abbandona la nave come uno Schettino qualunque? Eh? ('''Stanis''')
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'''''Boris''''', quarta stagione.
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==Episodio 3, '' Fucking René Ferreedi!''==
* I grandi della storia hanno sempre fatto un passo indietro. Ettore Majorana, ha fatto un passo indietro, quella bomba lui non la voleva. Galileo Galilei a un certo punto ha detto "dite quello che vi pare ma la Terra si muove" e ha fatto un passo indietro. Arrigo Sacchi, ha allenato per mezz'ora il Parma e poi li ha mandati tutti a fanculo. Queste persone hanno dato un grande contributo all'umanità. ('''Lopez''')
==Episodio 4, '' Il set dei miracoli''==
* '''René''': È venuto fuori che Duccio non fa l'amore da venticinque anni.<br>'''Duccio''': Ci sono eunuchi che si sono resi tali per il regno dei cieli, chi ha orecchie per intendere intenda. Quindi posso anche dichiararmi gay, nessuno potrebbe dimostrare il contrario.<br>'''Alessandro''': Non serve che tu ti definisci gay, perchè tu sei asessuale. È una minoranza che noi proteggiamo!<br>'''Duccio''': Figo. Che cosa devo fare?<br>'''Alessandro''': Niente.<br>'''Duccio''': Lo so fare.
==Episodio 5, '' Il senso dell'umorismo di Gesù''==
* Goditela questa infelicità, Biascica.<br>La felicità fa andare più veloce il tempo.<br>La felicità ti avvicina alla morte.<br>Bisogna usarla con cautela.<br>Goditi la tua infelicità, lentamente. ('''Duccio''')
==Episodio 6, ''Liberté! Egalité! Prensilité!''==
*'''René''': Duccio, è bellissima la fotografia.<br>'''Duccio''': Te l'ho detto, non ci posso pensare.<br>'''René''': Non ci puoi pensare?<br>'''Duccio''': Il medico ha detto che non devo pensare per tre mesi, la faccio e basta.<br>'''René (alzando le mani al cielo)''': È successo! Grazie! Duccio sei tornato! Ma questa è una splendida opportunità per te, pensaci!<br>'''Duccio''': Ci penserò. Presto. Anche un po' prima.
==Episodio 7, '' Perdona loro perché non sanno quello che fanno''==
* Io penso che tutti noi dovremmo reimparare a guardare le armi con gli occhi dei bambini. ('''Mariano''')
* Lo sai quanto costano a questo paese gli aneddoti inutili? Due punti di PIL. E questo è ancora il mio paese, sai? Io amo questo paese. Questo è il paese dove vorrei cremare mio padre, se lo trovo. ('''Mariano''') {{NDR|a Mario}}
==Episodio 8, '' Gli Occhi del Cuore Sacro di Gesù''==
*L'avete visto tutti che abbandona la nave come uno Schettino qualunque? Eh? ('''Stanis''')
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Mario Pisu
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Spinoziano
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/* Doppiatore */
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[[File:Biraghin (film 1946) Mario Pisu (cropped).png|thumb|Mario Pisu in ''[[Biraghin]]'' (1946)]]
'''Mario Pisu''' (1910 – 1976), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni su Mario Pisu==
*Alto, di bella presenza ed elegante figura, è uno degli attori più stimati e quotati dapprima nel teatro poi nel cinema, settori in cui debutta pressoché contemporaneamente pur non giungendo mai al ruolo di protagonista. Da "primo attor giovane" in teatro ad antagonista sullo schermo, Mario Pisu si costruisce una carriera di tutto rispetto recitando in teatro [...]. Ma anche in campo cinematografico Pisu è richiesto da registi importanti e affermati [...]. Di notevole intensità è anche la sua attività nel doppiaggio, dove presta la sua voce calda e modulata. (''[[Dizionario del cinema italiano]]'')
==Filmografia==
===Attore===
{{div col}}
*''[[Manovre d'amore]]'' (1941)
*''[[Noi vivi]]'' (1942)
*''[[Addio Kira!]]'' (1942)
*''[[Il ratto delle Sabine (film 1945)|Il ratto delle Sabine]]'' (1945)
*''[[Il canto della vita]]'' (1945)
*''[[Biraghin]]'' (1946)
*''[[Margherita da Cortona (film)|Margherita da Cortona]]'' (1950)
*''[[Cinque poveri in automobile]]'' (1952)
*''[[Gli uomini non guardano il cielo]]'' (1952)
*''[[Totò all'inferno]]'' (1955)
*''[[Anni ruggenti]]'' (1962)
*''[[8½]]'' (1963)
*''[[Giulietta degli spiriti]]'' (1965)
*''[[Detenuto in attesa di giudizio]]'' (1971)
*''[[Paolo il caldo]]'' (1973)
{{div col end}}
===Doppiatore===
{{div col}}
*''[[La grande pioggia]]'' (1939)
*''[[La signora Miniver]]'' (1942)
*''[[Vertigine (film 1944)|Vertigine]]'' (1944)
*''[[Settimo velo]]'' (1945)
*''[[Incatenata (film 1946)|Incatenata]]'' (1946)
*''[[Dietro la porta chiusa]]'' (1947)
*''[[La fuga (film 1947)|La fuga]]'' (1947)
*''[[Chiamate Nord 777]]'' (1948)
*''[[Schiavo della furia]]'' (1948)
*''[[Bastogne (film 1949)|Bastogne]]'' (1949)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Viale Flamingo]]'' (1949)
*''[[Donne e briganti]]'' (1950)
*''[[Il romanzo di Thelma Jordon]]'' (1950)
*''[[Sui marciapiedi]]'' (1950)
*''[[Davide e Betsabea]]'' (1951)
*''[[La cosa da un altro mondo]]'' (1951)
*''[[La diva]]'' (1952)
*''[[Gelosia (film 1953)|Gelosia]]'' (1953)
*''[[I vinti (film 1953)|I vinti]]'' (1953)
*''[[Io confesso]]'' (1953)
*''[[La tunica]]'' (1953)
*''[[Fronte del porto]]'' (1954)
*''[[Il calice d'argento]]'' (1954)
*''[[Il delitto perfetto]]'' (1954)
*''[[Ulisse (film)|Ulisse]]'' (1954)
*''[[Non siamo angeli (film 1955)|Non siamo angeli]]'' (1955)
*''[[Al centro dell'uragano (film 1956)|Al centro dell'uragano]]'' (1956)
*''[[Baby Doll - La bambola viva]]'' (1956)
*''[[Il ladro (film 1956)|Il ladro]]'' (1956)
*''[[Il ponte sul fiume Kwai]]'' (1957)
*''[[A qualcuno piace caldo]]'' (1959)
*''[[La furia dei Baskerville]]'' (1959)
*''[[La storia di una monaca]]'' (1959)
*''[[Ossessione di donna]]'' (1959)
*''[[Un dollaro d'onore]]'' (1959)
*''[[Spartacus]]'' (1960)
*''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'' (1961)
*''[[La carica dei cento e uno]]'' (1961)
*''[[Splendore nell'erba]]'' (1961)
*''[[Il giorno più lungo]]'' (1962)
*''[[L'uomo di Alcatraz]]'' (1962)
*''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'' (1962)
*''[[Va' e uccidi]]'' (1962)
*''[[Agente 007 - Missione Goldfinger]]'' (1964)
*''[[La nave dei folli]]'' (1965)
*''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' (1966)
*''[[Asterix e Cleopatra]]'' (1968)
{{div col end}}
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Pisu, Mario}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Lauro Gazzolo
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Spinoziano
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/* Doppiatore */
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text/x-wiki
[[File:LauroGazzolo.jpg|thumb|Lauro Gazzolo nel 1940]]
'''Lauro Gazzolo''', all'anagrafe '''Ilario Gazzolo''' (1900 – 1970), attore e doppiatore italiano.
==Citazioni su Lauro Gazzolo==
*Il suo ingresso nel cinema è dapprima come doppiatore, e Gazzolo presta la sua personale intonazione vocale a caratteristi stranieri come [[Fernandel]], [[Walter Brennan]], [[Peter Lorre]], [[Roland Young]], [[Barry Fitzgerald]], [[Millard Mitchell]], [[Bud Abbott]] e altri, tra cui anche primi attori come [[Louis Jouvet]] e [[Charlie Chaplin]], fino ai tipici vecchietti invadenti dei film western, uno fra tutti [[Gabby Hayes|George "Gabby" Hayes]]. È poi utilizzato come eccellente attore di carattere dal 1938, creando invariabilmente tipi molto indovinati. (''[[Dizionario del cinema italiano]]'')
==Filmografia==
===Attore===
{{div col|strette}}
*''[[Montevergine (film)|Montevergine]]'' (1939)
*''[[Centomila dollari]]'' (1940)
*''[[Scarpe grosse]]'' (1940)
*''[[La bisbetica domata (film 1942)|La bisbetica domata]]'' (1942)
*''[[La cena delle beffe (film)|La cena delle beffe]]'' (1942)
*''[[4 passi fra le nuvole]]'' (1942)
*''[[Fari nella nebbia]]'' (1942)
*''[[L'ultima carrozzella]]'' (1943)
*''[[Biraghin]]'' (1946)
*''[[Alina (film)|Alina]]'' (1950)
*''[[Questa è la vita]]'' (1954)
*''[[La banda degli onesti]]'' (1956)
*''[[Costantino il Grande (film)|Costantino il Grande]]'' (1961)
{{div col end}}
===Doppiatore===
{{div col|strette}}
*''[[M - Il mostro di Düsseldorf]]'' (1931)
*''[[Angelo (film 1937)|Angelo]]'' (1937)
*''[[Intermezzo (film 1939)|Intermezzo]]'' (1939)
*''[[Ombre rosse]]'' (1939)
*''[[Furore (film)|Furore]]'' (1940)
*''[[Dumbo - L'elefante volante]]'' (1941)
*''[[Bambi]]'' (1942)
*''[[Casablanca]]'' (1942)
*''[[La signora Miniver]]'' (1942)
*''[[Dagli Appennini alle Ande (film 1943)|Dagli Appennini alle Ande]]'' (1943)
*''[[Dies irae (film)|Dies irae]]'' (1943)
*''[[Fiori d'arancio]]'' (1944)
*''[[Prigionieri dell'oceano]]'' (1944)
*''[[Io ti salverò]]'' (1945)
*''[[Incatenata (film 1946)|Incatenata]]'' (1946)
*''[[La dalia azzurra]]'' (1946)
*''[[La scala a chiocciola (film)|La scala a chiocciola]]'' (1946)
*''[[La vita è meravigliosa]]'' (1946)
*''[[Notorious - L'amante perduta]]'' (1946)
*''[[La croce di fuoco]]'' (1947)
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[Il romanzo di Thelma Jordon]]'' (1950)
*''[[Alice nel Paese delle Meraviglie (film 1951)|Alice nel Paese delle Meraviglie]]'' (1951)
*''[[Ultimatum alla Terra]]'' (1951)
*''[[So che mi ucciderai]]'' (1952)
*''[[La tunica]]'' (1953)
*''[[Vacanze romane]]'' (1953)
*''[[Attila (film 1954)|Attila]]'' (1954)
*''[[I sette samurai]]'' (1954)
*''[[Il delitto perfetto]]'' (1954)
*''[[Johnny Guitar]]'' (1954)
*''[[Sabrina (film 1954)|Sabrina]]'' (1954)
*''[[Ulisse (film)|Ulisse]]'' (1954)
*''[[Vera Cruz]]'' (1954)
*''[[Caccia al ladro]]'' (1955)
*''[[La valle dell'Eden]]'' (1955)
*''[[Lilli e il vagabondo]]'' (1955)
*''[[Quando la moglie è in vacanza]]'' (1955)
*''[[L'uomo che sapeva troppo (film 1956)|L'uomo che sapeva troppo]]'' (1956)
*''[[Totò, Vittorio e la dottoressa]]'' (1957)
*''[[L'infernale Quinlan]]'' (1958)
*''[[Ben-Hur (film 1959)|Ben-Hur]]'' (1959)
*''[[Il mostro che uccide]]'' (1959)
*''[[Un dollaro d'onore]]'' (1959)
*''[[Angeli con la pistola]]'' (1961)
*''[[La carica dei cento e uno]]'' (1961)
*''[[Il giorno più lungo]]'' (1962)
*''[[Mary Poppins (film)|Mary Poppins]]'' (1964)
*''[[La spada nella roccia]]'' (1963)
*''[[Per un pugno di dollari]]'' (1964)
*''[[Il ponte sul fiume Kwai]]'' (1965)
*''[[Per qualche dollaro in più]]'' (1965)
*''[[Operazione diabolica]]'' (1966)
*''[[10.000 dollari per un massacro]]'' (1966)
*''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' (1966)
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
{{div col end}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
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{{DEFAULTSORT:Gazzolo, Lauro}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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+Erica Francesca Poli
wikitext
text/x-wiki
'''Wiccio Sandbox''' (2023 – vivente), pagina orfana italiana.<br><br>
Questo spazio ha il nefando scopo di raccogliere tutte quelle citazioni che sono giudicate non enciclopediche, legate dunque a personalità ritenute troppo povere di celebrità e/o fama per occupare una pagina nel presente dominio. La speranza è che, in un futuro prossimo, questi link rossi possano nobilitarsi e divenire di sangue blu!
==[[Giovanna M. Bonalume]]==
===''Immagini interiori: come pacificarle''===
*La molteplicità di [[immagine|immagini]] che caratterizzano la nostra epoca, rende più difficile la percezione delle nostre immagini interiori che comunque (e per nostra fortuna), pur sepolte sotto strati di condizionamenti esterni, restano impresse in noi: ne siamo i custodi inconsapevoli; sono ciò che di impalpabile ci cattura quando allentiamo la razionalità; sono ciò che vuole esprimersi e da cui siamo guidati; sono le custodi sapienti della nostra visione, da cui derivano scopo e senso della vita, in ogni suo stadio. Ne troviamo traccia nei sogni, nelle fiabe preferite, nel mondo dell'immaginale. Diventano una sorta di occhiali con cui guardiamo la realtà. Si sono formate sia attraverso la nostra biografia personale, che esperienze di secoli di storia umana, sedimentata nel campo familiare e nel nostro cervello rettile.
{{ndr|Giovanna M. Bonalume, ''Immagini interiori: come pacificarle'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
==[[Gino Cervi (scrittore)|Gino Cervi]]==
===''La fabbrica della nebbia''===
====[[Incipit]]====
Sono nato dentro la nebbia.
====Citazioni====
*[[Pasolini]] diceva in quegli anni cose durissime, molte volte incomprensibili, sempre comunque scomode da qualsiasi parte le si ascoltasse. Era una specie di Savonarola: le sue parole, i suoi pensieri acuminati e mai prevedibili li affondava nelle coscienze degli italiani. [...] La verità è che Pasolini colpiva dappertutto, ma più di altri colpiva dritto al cuore l'Italia cattolica da cui, lui per primo, si sentiva tradito. Vedeva quel mondo decomporsi sotto l'effetto del consumismo, dell'edonismo, dell'ipocrisia dell'apparire e non dell'essere. (pp. 45-46)
*La [[nebbia|scarnebbia]] [...] è qualcosa a metà tra il sottile piovischio e l'umidità brumosa. Intride gli abiti e i capelli, vaporizza le lenti degli occhiali. È quasi impossibile da vedere [...] ma fa vedere le cose che ci stanno dentro in un altro modo, come se all'obiettivo dei nostri sensi percettivi fosse stato applicato un filtro umorale. Un aerosol diffuso. (p. 69)
{{ndr|Gino Cervi, ''La fabbrica della nebbia. Piccolo viaggio sentimentale dentro quel che cancella e svela'', Ediciclo Editore, Portogruaro, 2021. ISBN 978-88-654-9336-6.}}
==[[Sonia Collinelli]]==
===''Perché le [[Yoga|Asana]] si ispirano agli animali?''===
*Fin dall'infanzia, la cultura occidentale ci insegna che gli [[Animale|animali]] sono "altri" e che l'essere umano è superiore a loro, dimenticando il fatto che anche noi siamo animali, ma che a causa del nostro stile di vita abbiamo dimenticato come muoverci. [...] Lo [[yoga]] mantiene i nostri corpi in movimento così come dovrebbero essere in natura e questa è una delle ragioni per cui è così benefico. Gli animali, dal canto loro, possiedono già la saggezza del movimento ed è ciò che li mantiene in equilibrio con l'ambiente circostante e le sue sfide, dobbiamo solo imparare a osservarli e, perché no, provare anche a immedesimarci in loro.
{{ndr|Sonia Collinelli, ''Perché le Asana si ispirano agli animali?'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
==[[Andrea Contri]]==
===''Comunicazione intuitiva''===
*Spesso mi chiedono come si faccia a [[comunicazione|comunicare]] con gli animali, e la risposta è che dobbiamo cambiare domanda. Dobbiamo chiederci se siamo disposti ad ascoltare quello che ci stanno dicendo. Dobbiamo quindi cambiare approccio e prospettiva nei loro confronti.
{{ndr|Andrea Contri, ''Comunicazione intuitiva'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
==[[Jean-Philippe Faure]], [[Céline Girardet]]==
===''Empatia''===
====[[Incipit]]====
{{maiuscoletto|IN UN MOMENTO CRUCIALE DELL'INFANZIA}}, di fronte a una grande sofferenza e in mancanza di aiuto, la maggior parte degli esseri umani decide di proteggersi facendo un gioco. Spesso i giochi a cui si ricorre sono gli stessi: "Chi ha torto e chi ha ragione?", "È giusto o sbagliato?", "La vittima e il carnefice". In molti casi, queste strategie hanno aiutato le persone a sopravvivere, ma comportano anche vari rischi, il peggiore dei quali è forse l'assuefazione: ci si abitua a farvi ricorso e si interpreta la magia dei rapporti solamente attraverso i loro filtri deformati.
====Citazioni====
*[...] l'[[empatia]] è una forma di accoglienza dell'altro, attraverso la quale offriamo le due cose più preziose che possono scambiarsi due esseri umani: [[tempo]] e [[attenzione]].
*[...] poiché spesso il "fare" gode di più riconoscimento dell'"[[essere]]", a volte dimentichiamo la potenza del semplice fatto di essere presenti.
*[...] l'[[empatia]] [...] è innanzitutto un lavoro di presenza a se stessi, all'altro e alla vita; un lavoro a livello del cuore, che mi aiuta a vivere nel presente e ad accogliere quel che succede, qualunque cosa succeda.
{{ndr|Jean-Philippe Faure e Céline Girardet, ''Empatia. Al cuore della Comunicazione nonviolenta'', traduzione di [[Laura Tenorini]], Editrice Aam Terra Nuova, Firenze, 2017. ISBN 9788866811824.}}
==[[Strephon Kaplan-Williams]]==
===''Il potere dei sogni''===
====[[Incipit]]====
Intraprendere il viaggio nei sogni è sempre stato un punto di svolta nelle vite delle persone. Possiamo vivere superficialmente oppure possiamo immergerci nelle nostre esperienze. Vivere superficialmente significa vivere senza riflettere, avere bambini, lavorare, preoccuparci, piangere, ridere, essere depressi, pregare secondo una religione, guardare la televisione, telefonare. Queste esperienze sono vere, ma allo stesso tempo spesso si rivivono nei sogni. Questo è ciò che chiamiamo vita ''interiore'' in contrasto con la vista ''esterna''.
====Citazioni====
*I [[sogno|sogni]] non sono al servizio dell'io, è l'io che deve servire i sogni e la fonte da cui hanno origine. (pp. 1-2)
*La [[coscienza]] è il risultato dell'esperienza e non può precederla. (p. 2)
*[[sogno|Sogniamo]] per risvegliarci alla [[vita]], perché la vita ci addormenta con il peso delle sue esigenze. (p. 2)
*[...] ''il [[viaggio]] è non ciò che vi aspettate ma ciò che ottenete.'' (p. 7)
*Liberate ciò che vi fa [[paura]], non vi spaventerà più. Rinchiudete ciò che vi fa paura, vi terrorizzerà per sempre. (p. 10)
*I [[sintomo|sintomi]] fisici spesso simbolizzano altre dinamiche attive in noi stessi. Se riusciamo ad arrivare a esse, i nostri sintomi spariscono. (p. 12)
*I [[missile balistico intercontinentale|missili]] nucleari sono stati costruiti da una coscienza ''mascolinizzata'' a dismisura che ha sempre considerato il potere e il dominio i modi giusti per proteggere le nazioni, anziché utilizzare i valori ''femminili'' della creatività della relazione per legarle insieme. (p. 17)
*Notate che i [[sogno|sogni]] non danno risposte. ''I sogni sono domande che richiedono risposte, non risposte che danno sicurezza.'' Questo lavoro tocca a noi. (p. 30)
*Pensare che la maniera migliore di gestire la [[vita]] sia quella di controllarla è un errore. (p. 43)
*Gli ''[[atteggiamento|atteggiamenti]]'' sono delle regole create da schemi inconsci che hanno reagito a eventi passati. Quando siamo feriti, assumiamo un atteggiamento per giustificare la nostra chiusura nei confronti della vita. Ma perché bisogna agire nel presente basandosi su come si è funzionato nel passato? (p. 49)
*Le persone si identificano come americani, cattolici, negri e così via, ma cosa vuol dire tutto questo? Ciò che sentiamo e pensiamo come persone è determinato principalmente dalle nostre esperienze interiori e non da dove viviamo, in quale chiesa preghiamo o dal colore della nostra pelle. Le persone hanno problemi d'[[identità]] perché cercano di identificarsi con cose esterne che non soddisfano il bisogno di scoprirsi come persone dotate di individualità ed esperienze interiori. (p. 51)
*Una [[religione]] è un sogno collettivo dal quale bisogna svegliarsi. (p. 55)
*Se reprimiamo i [[problema|problemi]], i sentimenti, le emozioni nella vita esterna, questi appariranno nei sogni come avversari che ci insidiano. Ciò che cerchiamo di evitare nella vita esterna sarà riproposto dalla fonte dei sogni per essere affrontato a livello interiore. (p. 81)
*Noi temiamo il possibile, non l'attuale. Abbiamo paura di ciò che potrebbe succedere, di fatti non ancora successi! [...] '''''Le persone non allenate a lavorare su ciò che è ostile reagiscono alla [[paura]] con l'evitare tutto.''''' (p. 84)
*Resistere al [[male]] lo incoraggia ad avvicinarsi. Accogliendolo, si accetta la sua forza distruttiva nello schema della propria esistenza. Escludendolo, esso si prenderà tutto. ''Quello che più temiamo è quel che ancora deve arrivare.'' Includiamolo, e sarà soltanto una parte del tutto. (pp. 89-90)
*''La [[consapevolezza]], non la tecnologia, contraddistingue la maturità di una cultura.'' (p 95)
{{ndr|Strephon Kaplan-Williams, ''Il potere dei sogni'', traduzione di [[Christina Kutulaki]] e [[Anna Lamberti-Bocconi]], Xenia Edizioni e Servizi, Milano, 2008. ISBN 978-88-727-3060-7.}}
==[[Andrea Mortati]]==
===''Speciale Go Nagai. UFO Robot Goldrake: il primo in Italia''===
*[...] [[Go Nagai]] non si è mai veramente ispirato al movimento [[Hippy|hippie]], dilagante in quegli anni tra i giovani occidentali, ma certo il suo messaggio positivo in qualche modo lo rispecchia, in particolare quando parla di una vita in armonia con la natura, che va preservata, e con tutte le creature che popolano il pianeta, e quando promuove il dialogo e la reciproca comprensione, alla ricerca delle somiglianze più che delle diversità, che in ogni caso non vanno considerate a priori come qualcosa di negativo, pericoloso e ostile.
{{ndr|Andrea Mortati, ''Speciale Go Nagai. UFO Robot Goldrake: il primo in Italia'', in ''Anime Cult'' n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862671002.}}
==[[Erica Francesca Poli]]==
===''Sogni lucidi e onironautica''===
*[...] il [[sogno]] è certamente un'attività nella quale tutto il nostro organismo, tutto il nostro sistema psicofisico, viene ripulito dalle scorie della vita da svegli, però con un intento, che è quello di riportare la persona a essere più aderente al proprio codice originario, cioè a quell'informazione di identità che è sancita dal suo connettoma, dal suo genoma o epigenoma. Durante la notte, quindi, si ricostruisce l'essenza dell'individuo e questo proprio attraverso l'attività immaginativa di visualizzazione, che permette di riportare il più possibile il soggetto alla sua identità.
{{ndr|Erica Francesca Poli, ''Sogni lucidi e onironautica'', in ''Vivi consapevole'' n. 74, Macrolibrarsi, Cesena, novembre 2023.}}
==[[Francesco Rosso]]==
===''Costruiamo insieme un futuro migliore''===
*L'ingrediente fondamentale affinché il [[cambiamento]] verso una società più equa, ecologica e solidale si possa realizzare è la [[fiducia]]. Dobbiamo iniziare a fidarci del nostro vicino, a fidarci di chi vuole migliorare la terra, a fidarci del fatto che, operando insieme, possiamo veramente far sì che il territorio in cui viviamo, e la comunità di cui facciamo parte, diventino un esempio di economia a misura d'uomo per tutto il mondo.
{{ndr|Angelo Francesco Rosso, ''Costruiamo insieme un futuro migliore'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
===''Siamo cambiamento''===
*È vero che nella [[società]] in cui ci troviamo oggi abbiamo la possibilità di sopravvivere da soli, ma vivere in comunità è parte della nostra natura, ci permette di fare cose enormemente più grandi e di sentirci maggiormente realizzati. Dobbiamo tornare a festeggiare e celebrare la [[natura]]. Ballare, cantare, mangiare e giocare insieme sono alla base di una vita degna di essere vissuta.
*La [[gravidanza]] viene, sempre più spesso, medicalizzata e vissuta come malattia, che si conclude con un parto in ospedale — luogo di malattia che nella nostra società è anche quello in cui si viene al mondo — che in molti casi richiede interventi medici. Si procede dopo la nascita con vaccini, farmaci, maschere di plastica, pesticidi per le mani e una vita passata prevalentemente da soli davanti a dei monitor. Una vita da malati anche se siamo [[sanità|sani]].
*Lo sforzo della [[ricerca scientifica|ricerca]] e della [[medicina]] dovrebbe essere quello di mantenere il nostro sistema immunitario e il nostro corpo sano senza uso di farmaci, vaccini, mascherine o altri mezzi sintetici con effetti collaterali.
{{ndr|Angelo Francesco Rosso, ''Costruiamo insieme un futuro migliore'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
==[[Susanna Schimperna]]==
===''Il culo è lo specchio dell'anima''===
*{{ndr|Sulle tematiche del cinema di [[Tinto Brass]]}} L'eros che irrompe all'improvviso e non accetta limiti e regole, la tragedia dei diversi e della reclusione, usata come strumento repressivo insieme alla negazione della sessualità, e poi la generosità, l'allegria, il gusto di cogliere l'attimo e infine una visione della donna che molte e molti hanno considerato orribilmente maschilista, donna come oggetto e niente più, mentre Tinto ne rivendica invece il ruolo di musa, ispiratrice e complice che tale può essere solo in quanto libera e capace di vivere liberamente la propria sessualità.
{{ndr|Susanna Schimperna, ''Il culo è lo specchio dell'anima'', in ''Heavy Metal'' n. 1, Sprea, Cernusco sul Naviglio, novembre 2022. ISBN 9788862670999.}}
==[[Luca Speciani]]==
===''C, D e A: vitamine della salute''===
*Gli [[antibiotico|antibiotici]] non hanno alcuna utilità, se non nelle complicanze, e gli antivirali, oltre ad avere pesanti effetti collaterali, hanno dato spesso risultati alternanti. Tantomeno serve (ed anzi fa danno) sopprimere un'eventuale febbre con analgesici o antipiretici. La [[febbre]] è infatti la prima difesa naturale antibiotica e antivirale organizzata dal corpo, e andrebbe, salvo casi estremi, lasciata lavorare.
{{ndr|Luca Speciani, ''C, D e A: vitamine della salute'', in ''Vivi consapevole'' n. 63, Macrolibrarsi, Cesena, gennaio 2021.}}
===''La medicina che non vogliamo''===
*Come è stato possibile che in solo pochi decenni la fiducia media delle persone verso i medici e la [[medicina]] sia calata a livelli bassissimi? Tante situazioni hanno contribuito al danno: i protocolli sempre più vincolanti che hanno tolto libertà decisionale; i valori degli esami sempre più ristretti per poterci definire tutti malati; la medicina difensiva; l'ingerenza sempre più invadente delle aziende farmaceutiche sulla ricerca e sulle prescrizioni; l'iper specializzazione dei laureati e chi più ne ha più ne metta. Oggi il [[paziente]] si trova a essere palleggiato tra un [[medico legale|medico]] di base che spesso - per quanto esperto e preparato - ha da dedicare in media tre minuti a ciascuno, e uno specialista - talvolta indicato dallo stesso medico di base per un approfondimento - che si occuperà di un solo pezzo del corpo del paziente malato, spesso ignorando altre aree e altri sintomi, di evidente competenza di altri specialisti, in totale assenza di un "coordinatore" centrale in grado di orientare il paziente verso le cure complessivamente e individualmente più idonee alla sua situazione. E che dire di un sistema in cui se chiedi una TAC o una risonanza ti fissano un appuntamento un anno dopo quando, se sussiste il problema oncologico per il quale l'esame è richiesto, probabilmente sarai già morto? Oggi accade che il cardiologo, come da protocollo, prescriva un antidepressivo, l'urologo un alfa1 inibitore per la prostata (che è anche antipertensivo e rischia di mandare il paziente in ipotensione) ed entrambi si offendono se uno cerca di ridurre o deprescrivere il farmaco prescritto dall'altro.
{{ndr|Luca Speciani, ''La medicina che non vogliamo'', in ''Vivi consapevole'' n. 74, Macrolibrarsi, Cesena, novembre 2023.}}
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Gianpietro Marchetti
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[[File:Gianpietro Marchetti - Juventus FC 1970-71.jpg|thumb|Gianpietro Marchetti (1970)]]
'''Gianpietro Marchetti''' (1948 – vivente), ex calciatore e dirigente sportivo italiano.
{{Int|''[https://www.sportpiacenza.it/calcio/piacenza-calcio/uno-per-tutti-e-tutti-per-uno-fu-il-nostro-segreto-lo-storico-ds-gian-pietro-marchetti-ci-racconta-il-suo-piacenza-tutto-italiano.html «Uno per tutti e tutti per uno fu il nostro segreto». Lo storico ds Gianpietro Marchetti ci racconta il suo Piacenza "tutto italiano"]''|Intervista di Andrea Dossena, ''sportpiacenza.it'', 30 aprile 2020.|h=2}}
*{{NDR|«[...] nelle sue valutazioni lei ha sempre guardato agli aspetti tecnici, ma anche alle qualità umane»}} Facendo così sapevo che, se qualcuno avesse sbandato, avrebbe trovato qualcun altro pronto a rimetterlo in carreggiata: cercavo sempre elementi che si sarebbero potuti integrare bene con l'ambiente e con la società.
*{{NDR|«Il [[Piacenza Calcio 1919|Piacenza]] tutto italiano: quanto fu una scelta e quanto una casualità?»}} Oggi molte società hanno un pullman di osservatori, team manager, traduttori e collaboratori. È giusto perché il calcio è cambiato, ma quando ci siamo affacciati alla A noi, al confronto, eravamo quattro gatti. Ci offrivano calciatori da ogni parte del mondo, ma la proprietà non ci ha mai imposto una scelta o l'altra: in quel periodo abbiamo preferito calciatori italiani, del nostro livello, più che altro per evitare i fisiologici problemi di lingua e di ambientamento. [...] E poi puntavamo anche sul vivaio. Via via ci attrezzammo da tutti i punti di vista: strutture, campo di allenamento, palestra, foresteria... E così, ogni anno, almeno uno o due giovani della Primavera si aggiungevano alla prima squadra. {{NDR|«In quel mosaico biancorosso ogni tessera trovava il giusto posto»}} Ricordo un po' tutti i ragazzi con i quali ho lavorato. A volte ci si rivede in compagnia a cena, con alcuni a 15 o 20 anni dalla precedente: ancora oggi mi telefonano anche quelli che ho avuto in squadra per una sola stagione.
*[...] è difficile "fabbricare" un [[campione]]. Di sicuro a una certa età servono regole chiare e qualche "no".
==Citazioni su Gianpietro Marchetti==
*Una gran persona, con dei valori molto saldi, non a caso quando il calcio è iniziato a cambiare veramente lui si è tolto da questo mondo. ([[Cleto Polonia]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Marchetti, Gianpietro}}
[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Dirigenti sportivi italiani]]
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Serie A 1984-1985
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Danyele
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text/x-wiki
{{voce tematica}}
[[File:Preben Elkjær.jpg|thumb|[[Preben Elkjær Larsen]], attaccante del Verona campione d'Italia 1984-1985.]]
Citazioni sul campionato italiano di '''Serie A 1984-1985'''.
*Oggi il Verona è squadra da scudetto per la sua organizzazione a livello di vera azienda, meriti congiunti di dirigenti (Mascetti), tecnici (Bagnoli) e giornalisti. Verona è nata per il calcio. Presto o tardi doveva sbocciare. ([[Vladimiro Caminiti]])
*Ricordo il Capodanno del 1984 quando una decina di noi passammo San Silvestro assieme alle nostre compagne in un ristorante del Cavalese. A mezzanotte feci alzare i calici per un brindisi che divenne il mantra dello scudetto: "O quest'anno o mai più". ([[Pierino Fanna]])
*Se dovessi scegliere il momento più alto della mia carriera direi senza dubbio lo Scudetto con l'Hellas nel 1985: quel titolo fu clamoroso. [...] Eravamo dei totali outsider. Una rosa di soli 17 giocatori, di cui solo 14 impiegati: fu un'impresa perché a quei tempi i migliori giocatori al mondo giocavano tutti in Italia. {{NDR|«Il battesimo del fuoco contro il Pibe, il giorno del suo esordio in Serie A»}} [...]. Perdevamo 1-0, la ribaltammo 3-1. Era solo la prima giornata ma sapevamo già che la scintilla era scattata: siamo stati in testa tutto il campionato, dalla prima all'ultima partita. ([[Hans-Peter Briegel]])
*{{NDR|«Cos'era lo scudetto per voi, all'inizio del campionato?»}} Una parola. Una cosa lontana. Ci sentivamo forti, ma eravamo convinti che per lo scudetto servisse qualcosa di più. Avevate il campionato più bello del mondo. Io volevo accertarmi d'essere all'altezza, ma non ho mai avuto paura. Sarei stato felice anche di arrivare quarto. ([[Preben Elkjær Larsen]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}}
[[Categoria:Edizioni del campionato italiano di calcio| 1984-1985]]
[[Categoria:Eventi degli anni 1980]]
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Ruth Roman
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Spinoziano
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/* Filmografia */
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text/x-wiki
[[File:Ruth Roman MS651.jpg|thumb|Ruth Roman nel 1951]]
'''Ruth Roman''', nata '''Norma Roman''' (1922 – 1999), attrice statunitense.
==Citazioni su Ruth Roman==
*Ruth Roman, dotata di uno «charme» abbastanza aggressivo non disgiunto al caso da una sottile carica di perfidia. ([[Giulio Cattivelli]])
==Filmografia==
*''[[Peccato (film)|Peccato]]'' (1949)
*''[[L'altro uomo]]'' (1951)
*''[[Vittoria amara]]'' (1957)
*''[[La signora in giallo]]'' – serie TV, 3 episodi (1987-1989)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{s}}
{{DEFAULTSORT:Roman, Ruth}}
[[Categoria:Attori statunitensi]]
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Discussioni utente:Simox7
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Civvì
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{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 07:45, 16 feb 2024 (CET)}}
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Carlo Gervasoni (musicista)
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Gaux
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/* Nuova teoria di musica */ Nicola Antonio Zingarelli
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text/x-wiki
[[File:Carlo Gervasoni by Aquilino Bigatti (before 1819) - Archivio Storico Ricordi ICON010530 (cropped).jpg|thumb|upright=0.8|Carlo Gervasoni (incisione di Aquilino Bigatti, Archivio storico Ricordi)]]
'''Carlo Gervasoni''' (1762 – 1819), organista, violinista e compositore italiano.
==''Nuova teoria di musica''==
*Il [[Contrabbasso]] (strumento, che più d'ogn'altro in una orchestra {{sic|aggiugne}} forza all'armonia; ma che però se non sono bene intonati i suoi suoni disturbano il complesso armonico più di quelli malamente resi da qualsivoglia altro strumento da arco) quale generalmente si praticava in addietro, riusciva di assai incomoda accordatura; ma la maniera presso noi introdotta in questi ultimi tempi di tendere cioè, e rilassare in esso le diverse corde col mezzo di altrettante ben artificiose viti all'opportuno luogo apposte, lo ha reso il più facile ed il più pronto forse di qualunque altro strumento ad accordarsi in orchestra. (pp. 45-46)
*Questo strumento antichissimo {{NDR|l'[[organo a canne]]}} in Italia, ora così vasto e maraviglioso, non contava nella sua prima invenzione che poche canne, alle quali corrispondevano altrettanti tasti larghi a rotondi, ne' quali, per la resistenza, che s'incontrava nell'abbassarli, era d'uopo impiegare le pugna. In progresso di tempo coll'opera di varj ingegnosi artisti aumentandosi il numero de' tasti, e rendendosi i medesimi sempre più agevoli al loro proprio movimento, furono essi impiccioliti, e ridotti finalmente all'uso di adoperare le dita, come {{sic|in oggi}} si pratica. (pp. 47-48)
*{{NDR|[[Natale Abbadia]]}} [...] col suo amore per lo studio, col suo gran genio e non ordinario talento giunse ad acquistare non solo tutta la forza e l'espressione, che richiede una finita esecuzione, ma tutte fondatamente eziandio le migliori regole del contrappunto. Alcuni suoi pezzi di contrappunto fugato, ch'io stesso ebbi occasione dì esaminare minutamente, bastano a convincere chiunque del suo profondo sapere nel genere scientifico. (p. 77)
*{{NDR|[[Lucrezia Agujari]]}} Essa ha cantato in qualità di ''prima donna'' in tutti i principali teatri d'Italia e di altre province ancora mai sempre col più fortunato incontro. La sua rara abilità nella Musica, l'estensione della sua voce, segnatamente nell'acuto, e la purità della sua intonazione la collocarono fra le prime Virtuose dello scorso secolo. (p. 79)
*{{NDR|[[Giovanni Ansani]]}} Io ho inteso più volte questo virtuoso Filarmonico, ed ho in esso mai sempre riconosciuto una sicurezza d'intonazione, una grande precisione nella perfetta espressione d'ogni più variato sentimento, un metodo di canto in somma il più bello ed il più eccellente. (p. 84)
*{{NDR|[[Bonifazio Asioli]]}} Egli è un eccellente compositore in diversi generi, ma soprattutto per la Musica da camera. A lui si deve ben a ragione accordare il vanto d'aver saputo adattare ad ogni sorta di poesia una buona musica. Da esso infatti si hanno non pochi sonetti, odi, ottave, canzoni, pindariche, saffiche ecc., il tutto con un musicale accompagnamento il più elegante e grazioso. (p. 84)
*{{NDR|[[Brigida Banti]]}} Io ho inteso più volte questa<ref>Nel testo "questo"</ref> gran Virtuosa in diversi teatri d'Italia, ed ho riconosciuto in essa una voce chiara, una intonazione perfetta, una espressione giusta ed una maniera di canto in somma veramente ammirabile. (pp. 86-87)
*{{NDR|[[Adamo Bianchi]]}} Egli non solo è peritissimo cantante, ma eziandio grande intelligente della bell'Arte. Questo virtuoso filarmonico, ch'io ho conosciuto personalmente, deve stimarsi moltissimo per la sua intonazione, per l'ottimo portamento di voce e per la sua grande espressione. La sua celebrità è abbastanza nota, avendo egli cantato mai sempre con universale applauso da primo tenore ne' principali teatri d'Italia e di altre straniere province. (p. 90)
*{{NDR|[[Francesco Bianchi]]}} Egli è uno di que' grandi maestri che più hanno illustrato l'epoca brillante della nostra Musica. Conoscitore profondo delle regole dell'Arte ha dimostrato mai sempre tanto di giudizio, quanto di genio, sia nell'espressione delle parole, che nella naturalezza, dolcezza ed eleganza della melodia e dell'accompagnamento. (p. 92)
*{{NDR|[[Luigi Boccherini]]}} [...] {{NDR|il padre}} lo mandò a studiare in Roma per la maggior perfezione del violoncello non solo, ma per renderlo valente eziandio nella musicale composizione. Una prodigiosa e pronta riuscita in tutto coronò il suo disegno. Giunse a superare le maggiori difficoltà del suo strumento, ad acquistare una intonazione la più pura ed una espressione la più maravigliosa; e giunse a un tempo stesso ad una perfetta cognizione di tutte le regole del contrappunto. (p. 96)
*Le sue composizioni istrumentali, che ben tosto ed incessantemente produsse, e che sono in grandissimo numero, hanno fatto e fanno tutt'ora la delizia degl'intelligenti. Una cert'aria di novità, un'armonìa variata e naturale, una melodia deliziosa, soave ed espressiva, che principalmente si scorgono in tanti suoi quartetti, quintetti, sestetti; ecco quello che manterrà mai sempre il Boccherini in un luogo onorevole fra i primi compositori. (pp. 96-97)
*{{NDR|[[Ferdinando Bonazzi (organista)|Ferdinando Bonazzi]]}} Col suo gran genio, raro talento e costante applicazione nella bell'Arte, riuscì un eccellente suonatore d'organo ed un bravissimo compositore di Musica ecclesiastica. Ben pochi vi sono in oggi che sappiano eguagliare l'abilità del Bonazzi nel {{sic|sonare}} l'organo legato e fugato. Sarebbe a desiderarsi che questo virtuoso filarmonico trasmettesse il suo eccellente metodo a molti allievi. (p. 97)
*{{NDR|[[Pasquale Cafaro]]}} Questo virtuoso filarmonico ha contribuito moltissimo ai progressi della bell'Arte. Ed in fatti egli introdusse un nuovo gusto nelle arie teatrali, assai più piacevole e perfetto di quello, che fino a suoi tempi si era inteso. Si distinse sommamente anche nella Musica ecclesiastica, non meno che in quella da camera [...]. (p. 103)
*{{NDR|[[Giuseppe Antonio Capuzzi]]}} Col suo genio di trasporto per la bell'Arte, co' suoi non ordinari talenti e colle ottime lezioni ch'egli ebbe dal celebre [[Giuseppe Tartini|Tartini]] in Padova, giunse sopra il violino al più alto grado di perfezione. La sua maniera di sonare questo strumento è la più espressiva e la più pura per l'intonazione. (p. 107)
*{{NDR|[[Francesco Ceracchini]]}} [...] è un genio nato per la Musica teatrale, vivace, immaginoso e pieno di concetti armonici. Questo virtuoso filarmonico avrebbe maggiormente figurato nell'Arte, se avesse avuto agio di coltivarla per il solo teatro; ma fa costretto a scrivere per la chiesa e per la scuola: non di meno le cose sue sono apprezzabili tutte, perché si risentono del suo gran genio. (p. 114)
*{{NDR|[[Luigi Cherubini]]}} [...] all'età d'anni quindici egli avea di già dato delle prove non equivoche del suo straordinario talento e rara abilità, sì per la bella maniera di sonare il piano-forte, come pel vero buon gusto di comporre da chiesa e da teatro. (p. 115)
*Se giammai un suonatore è giunto a conoscere fondatamente tutte le risorse del suo strumento, a superare tutte le difficoltà ed a rendere le melodie le più sorprendenti e le più piacevoli ancora, quest'onore senza dubbio appartiene a [[Muzio Clementi]]. (p. 119)
*{{NDR|Muzio Clementi}} Niuno l'ha giammai eguagliato per la rapidità della sua esecuzione nell{{'}}''allegro'', né per la precisone dell{{'}}''adagio''. Que' pezzi di Musica per piano-forte, che gli altri ritrovano più difficili ad eseguirsi, sono per lui bagattelle. (p. 119)
*{{NDR|Muzio Clementi}} Non si può da tutti abbastanza, comprendere l'agilità delle sue dita, la forza, la facilità, la naturalezza e l'espressione ch'egli ha sopra il suo strumento. Nel preludiare riunisce al sommo grado le rare prerogative del suo gran genio, una fantasia libera, passi sorprendenti d'agilità e perfino il trillo in ottava con una sola mano. In somma egli ha ottenuta il grido del più abile suonatore di piano-forte dell'Europa. (p. 119)
*{{NDR|[[Girolamo Crescentini]]}} Egli sa pienamente sviluppare nel canto tutte le risorse del suo talento e della sua bellissima voce chiara, penetrante, eguale e flessibile: conserva ognora la purità e semplicità dell'espressione in quelle arie, che tanto esigono, e non si fa lecito giammai degli ornamenti se non in que' pezzi, che veramente ne sono suscettibili. (p. 122)
*{{NDR|Girolamo Crescentini}} Questo virtuoso filarmonico ha formato la delizia dei principali teatri d'Europa ed alle sue rare qualità di bravissimo cantante ed attore, quella pur anco unisce di eccellente teorico e compositore di Musica vocale. (p. 122)
*{{NDR|[[Giacomo David]]}} Io ebbi più volte occasione di sentire questo virtuoso filarmonico in varie chiese ed in varj teatri d'Italia. Nobiltà, dignità, energia, voce sonora e brillante, declamazione giusta ed animata, tali sono le qualità, ch'egli possiede in un grado eminente, e che in tante parti d'Europa gli attirarono ì più grandi onori ben dovuti al suo distinto merito. (p. 125)
*{{NDR|[[Giovanni David]], figlio di Giacomo}} [...] viene dagl'intelligenti grandemente ammirato per l'eccellente portamento di voce, per la bella espressione, per la sua grande abilità nel rendere ben intonati e distinti i più difficili passi, e per la sua bella maniera in somma di cantare spianato ed affettuoso. (p. 125)
*{{NDR|[[Andrea Luigi Degola]]}} Egli ha molta facilità nel comporre, naturalezza, brio e gusto. Produsse nel genere {{sic|istrumentale}} buon numero di sinfonie, quintetti, sestetti e serenate per diversi strumenti. Nella Musica ecclesiastica poi si è distinto con una prodigiosa quantità di messe, vespri, inni ecc.; i quali pezzi tutti gli hanno acquistato una grandissima {{sic|riputazione}}. (p. 126)
*{{NDR|[[Farinelli]]}} Col suo più dolce e grazioso canto giunse perfino a dissipare la malinconia del Re [[Filippo V di Spagna|Filippo V]], che in un certo tempo trovavasi da tale malattia oppresso; n'ebbe perciò le più grandi ricompense, ed a tal segno di essere eletto dal Re per suo primo Ministro. (p. 131)
*{{NDR|[[Caterina Gabrielli]]}} Essa fu coltivata di buon'ora nella bell'Arte {{NDR|del canto}} dal celebre maestro Porpora: una qualità di voce sorprendente unita {{sic|a}} suoi rari talenti ed alle più felici naturali disposizioni ad un tale rapporto la resero in breve tempo l'oggetto dell'universale ammirazione. (p. 144)
*{{NDR|Caterina Gabrielli}} In età poco più d'anni venti fu chiamata a Vienna in qualità di ''prima Donna'': quivi ebbe la sorte di ottenere degli ottimi consigli dal gran poeta [[Pietro Metastasio|Metastasio]] intorno alla maniera di ben esprimere il recitativo e di ben condursi nell'azione, per cui giunse nell'arte sua al più alto grado di perfezione in tutti gli oggetti che alla medesima sono relativi. (pp. 144-145)
*{{NDR|[[Baldassare Galuppi]], detto ''il Buranello''}} Le sue composizioni in ogni genere e soprattutto nello stile buffo teatrale, hanno portata la sua gloria, poco dopo la metà dello scorso secolo, sin dove {{sic|giugner}} poteva. (p. 147)
*{{NDR|[[Carlo Antonio Gambara]]}} Co' suoi rari talenti e col suo gran genio [...] fece tali e tanti progressi nella esecuzione e nella composizione musicale, che {{sic|in oggi}} (sebbene la Musica non sia per lui che un dilettevole trattenimento) dev'essere annoverato fra i più virtuosi filarmonici. (p. 148)
*{{NDR|Carlo Antonio Gambara}} Egli ha della franchezza e della naturalezza nelle sue composizioni, e si distingue soprattutto per la grazia e la dolcezza del sentimento. (p. 150)
*{{NDR|[[Giuseppe Gherardeschi]]}} Il genere di Musica, in cui egli più che in ogn'altro si distingue è quello da chiesa e per gli strumenti da fiato. Penetrato dalla semplicità maestosa e sublime, che una siffatta musica esige, pieno d'estro e di vivacità, bravo filosofo e ragionatore dell'Arte, dà a suoi componimenti ecclesiastici una maravigliosa espressione. (p. 152)
*{{NDR|[[Felice Giardini]]}} Questo virtuoso filarmonico fu quegli che introdusse in Londra la maniera di {{sic|sonare}} il violino con più forza, espressone e sentimento: e da esso a dir vero riconosce quella nazione il raffinamento di quest'arte. (p. 154)
*{{NDR|[[Giuseppina Grassini|Giuseppa Grassini]]}} La sua maniera di cantare è veramente ammirabile: unisce ad una bellissima voce di contralto un'abilità straordinaria nella espressione di qualsivoglia variato sentimento, per cui il suo canto eccita mai sempre il più vivo entusiasmo negli ascoltanti. (pp. 158-159)
*{{NDR|[[Gaetano Guadagni]]}} Questo virtuoso filarmonico possedeva il canto in un grado straordinario, e la sua maniera di esprimere il recitativo era la più perfetta. Si fece intendere ne' principali teatri d'Italia, di Francia, d'Inghilterra e di Germania, e venne oltre modo applaudito e favorito da varj Principi e Sovrani. (pp. 159-160)
*{{NDR|[[Niccolò Jommelli]]}} ebbe {{NDR|a Vienna}} la bella sorte di trattenersi per ben diciotto mesi col gran Poeta Metastasio, e fu da esso talmente illuminato intorno alla maniera di ben unire la musica all'espressione della poesia, che in breve tempo si trovò a portata di far risplendere in qualunque variata situazione del dramma una melodia assai più significante di quella che dopo il Pergolesi era stato in uso. (p. 163)
*{{NDR|Niccolò Jommelli}} Questo virtuoso filarmonico fu il primo che, come eccellente maestro non solo, ma eziandio come bravo filosofo ragionatore, diede la giusta e conveniente proporzione all'intera tessitura dell'aria, e che tolse per ciò il ''da capo'', ossia quella inopportuna ripetizione di tutta la prima parte dopo un breve periodo della seconda, che prima di lui costantemente praticavasi nelle arie più interessanti del dramma. (p. 163)
*{{NDR|[[Carlo Lapini]]}} È questo il più gran filarmonico che abbia avuto la sua patria {{NDR|Siena}}, e uno dei più eccellenti della Toscana, benché poco cognito, essendo stato d'un'indole nulla affatto sociabile e d'un carattere bisbetico, benché d'una purissima morale. (p. 166)
*{{NDR|Carlo Lapini}} L'assiduo studio del contrappunto gli fece strada ad ottenere nel 1757 il maestrato della collegiata vacante per la morte del [[Francesco Franchini (compositore)|Franchini]]. Il suo ingegno piuttosto tardo gli fece dare alla luce poche produzioni. (p. 166)
*Nell'anno 1780, per i funerali dell'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], fece eseguire la sua messa di ''Requiem'', e questa fu il capo d'opera del Lapini; pezzo veramente classico nel suo genere d'una maestà e robustezza tale da destare ammirazione nei più grandi maestri. (p. 166)
*{{NDR|[[Antonio Lolli]]}} Tutti coloro che lo hanno inteso assicurano ch'egli avea una mano prodigiosa e che eseguiva certe difficoltà, che agli altri riuscivano impossibili a superarsi. Niuno prima di lui è giunto a cavare dal violino que' suoni più acuti; ch'egli seppe trarre con tanto di forza quanto di precisione. (p. 167)
*{{NDR|[[Pietro Nardini]]}} Le sue ottime disposizioni per la Musica ed il suo gran genio ed i suoi rari talenti coltivati da un Tartini lo condussero nel violino al più alto grado di perfezione. Viaggiò in diverse province, e da per tutto col suo suono oltre modo espressivo e colla sua maniera di eseguire veramente prodigiosa eccitò l'ammirazione e lo stupore. (p. 198)
*Pel suo eccellente metodo poi d'insegnare soprattutto a condur l'arco in maniera di cavare dal [[violino]] un suono il più puro ed il più unito, ed agevolare a un tempo stesso l'esecuzione di qualsivoglia difficile passo, veniva ben a ragione riguardato il Nardini come il primo maestro di siffatto strumento, per cui da ogni parte concorrevano gli studiosi giovani per apprendere da sì gran virtuoso il vero buon gusto di maneggiare il violino. (p. 198)
*{{NDR|[[Pietro Giovanni Parolini]]}} Io debbo dirlo per amore della verità, che fra tutti gli allievi miei egli fu quegli che più speditamente riuscì ad apprendere con ragione e fondamento tutto ciò che riguarda la musicale composizione. Dotato d'una grande intelligenza, onde ragionar di proposito sopra lo diverse combinazioni armoniche e melodiche, ricco ad un tempo stesso d'una più viva immaginazione per applicare la teoria alla pratica, in pochi mesi si trovò a portata di prodursi con una messa di sua composizione a tre voci concertata con grande orchestra, la quale fu eseguita con generale applauso nell'oratorio de' disciplinati in Borgo Taro per la festa solenne dell'Annunziazione di M. V. il giorno 15 marzo 1808. (pp. 224-225)
*{{NDR|Gaetano Pugnani}} Io ebbi più volte occasione di sentire la suddetta orchestra diretta da questo insigne professore, la quale attirò la mia più grande ammirazione e sorpresa. Egli sapeva sorprendentemente guidare tutte le parti nella più perfetta unione a seguire mai sempre con incredibile prontezza ogni più variato sentimento. (p. 242)
*{{NDR|[[Gaetano Pugnani]]}} Alla sua straordinaria abilità nella esecuzione {{sic|aggiugneva}} eziandio una grande perizia nella composizione. Scrisse pel R. teatro sei drammi in musica, i quali furono generalmente applauditi. Le sue produzioni poi di Musica {{sic|istrumentale}} sono in grandissimo numero, e di queste ne furono in buona parto stampate in Francia, in Olanda ed in Inghilterra. (p. 242)
*{{NDR|[[Andrea Restori]]}} La sua maniera di {{sic|sonare}} è piena di anima e di espressione: una maniera veramente perfetta in tutte le sue parti e del gusto moderno il più raffinato. (p. 246)
*{{NDR|[[Vincenzo Righini]]}} Le sue composizioni da chiesa fanno conoscere quanto egli sappia ben impiegare tutti gli artificj del contrappunto doppio e della fuga. La messa, che questo virtuoso filarmonico fece eseguire a {{sic|Francfort}} nel 1790 per la circostanza della elezione dell'Imperatore {{NDR|[[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena]]}}, è un capo d'opera nel suddetto genere. (p. 247)
*{{NDR|[[Alessandro Rolla]]}} Fino dalla sua più tenera infanzia dimostrò la più felice disposizione per la bell'Arte, e fu ben tosto {{sic|istrutto}} nel violino e nella viola da diversi maestri suoi compatriotti. Ma più di qualunque maestro fa mirabilmente guidato dalla propria natura. Fece uno studio particolare ne' suddetti strumenti, ed in pochi anni la sua riuscita fu da tutti riguardata come un vero prodigio. (p. 249)
*{{NDR|Alessandro Rolla}} Egli ha composto diversi pezzi vocali; ma soprattutto si è distinto nel genere {{sic|istrumentale}} con una prodigiosa quantità di sinfonie: duetti per due violini, ed altri per violino e viola, trii per cembalo, viola e violoncello, varj concerti per violino solo, e per viola sola, ed altri ancora a violino e viola. Fra i suddetti pezzi poi vi sono alcuni duetti e concerti da esso composti verso il 1780, i quali fanno conoscere la vera perfezione del buon gusto nel genere istrumentale, a cui il suddetto virtuoso filarmonico col suo gran genio e col suo vasto sapere ha moltissimo contribuito. (p. 250)
*{{NDR|[[Giovanni Maria Rubinelli]]}} Io ebbi più volte occasione di sentire questo gran virtuoso ne' principali teatri d'Italia, ed il piacere altresì di ragionare seco lui intorno alla Scienza armonica. Riconobbi in esso, oltre ai più rari pregi d'un perfetto esecutore di canto, un coltivatore appassionato della erudizione e teoria musicale. Tutti gl'intelligenti poi confessano ch'egli è stato un vero modello per la bellissima sua voce {{sic|intuonata}} e flessibile: egli ha avuto propriamente il dono d'insinuarsi felicemente nel cuore degli ascoltanti. (pp. 255-256)
*{{NDR|[[Giovanni Marco Rutini]]}} La musica di questo virtuoso filarmonico si fa conoscere vantaggiosamente non solo per la melodia del suo canto e per una buona condotta nella chiara, nobile e corretta armonia, ma in particolare per la giudiziosa destrezza, con cui si trova unito l'allettamento della facilità dell'esecuzione. (pp. 257-258)
*{{NDR|[[Luigi Antonio Sabbatini]]}} [...] uno de' più grandi teorici e ragionatori di Musica, che abbia avuto l'Italia nello scorso secolo, ed insigne compositore di Musica ecclesiastica. (p. 258)
*{{NDR|Luigi Antonio Sabbatini}} Io ebbi occasione di conversare più volte con questo virtuoso filarmonico, e debbo dirlo a gloria della verità, che fui oltre modo sorpreso per le vaste e profonde sue conoscenze in musica, non meno che per il tratto gentile e per le rare qualità fisiche e morali, di cui ognora lo riconobbi corredato. (p. 259)
*{{NDR|[[Antonio Sacchini]]}} Egli non avea ancor vent'anni allorché produsse alcuni pezzi vocali, i quali per la eccellente espressione del sentimento delle parole con una musica in tutto corrispondente, eccitarono l'ammirazione e lo stupore dello stesso suo maestro [[Francesco Durante|Durante]]. (p. 260)
*{{NDR|[[Marco Santucci (compositore)|Marco Santucci]]}} Questo virtuoso filarmonico fu quegli che pel suo eccellente mottetto a quattro cori reali ottenne il premio della musica, proposto dall'Accademia Napoleone in Lucca [...]. Egli inoltre produsse varj scelti pezzi di Musica ecclesiastica, i quali dagl'intelligenti sono riguardati come preziosi modelli del bello e della perfezione. (p. 265)
*{{NDR|[[Vittorio Trento|Vittore Trento]]}} Nelle produzioni di questo virtuoso filarmonico si trova da per tutto uno stile puro e brillante, una melodia espressiva e facile ed una elegante condotta nel giro dell'armonia. La sua musica da camera è molto ricercata dagli amatori della bell'Arte, e le sue opere teatrali vengono ognora applaudite. (p. 286)
*{{NDR|Vittore Trento}} L'Opera intitolata: ''le Cognate in contesa'' che pose sulle scene del teatro Obizzi in Padova nell'autunno del 1791, basta a far conoscere il suo genio ed il suo talento. (pp. 286-287)
*{{NDR|[[Francesco Vaccari (musicista)|Francesco Vaccari]]}} Questo virtuoso filarmonico non avea ancora otto anni, che sorprendeva già gli stessi professori pel gusto squisito ch'egli dimostrava nel suonare, per la purità della intonazione e per la prontezza dell'esecuzione. Dopo altri tre anni di uno studio costante, non conosceva più alcuna difficoltà sopra il suo strumento, ed avea già acquistato l'onore di eccellente concertista. (p. 288-289)
*{{NDR|[[Mattia Vento]]}} Prima di studiare le regole del contrappunto egli avea di già acquistato una grande {{sic|riputazione}} per la sua rara abilità sopra il {{sic|piano-forte}}. Dotato poi dalla natura di gran genio e talento in pochi anni apprese la musicale composizione, e si formò uno stile veramente particolare, chiaro, facile, naturale ed elegante. (p. 294)
*{{NDR|[[Giovanni Battista Viotti]]}} Questo virtuoso filarmonico fino dalla sua giovinezza era inimitabile per la maravigliosa levata di voce nel suddetto strumento {{NDR|il violino}} e per la rigorosa intonazione. (p. 296)
*Il Viotti fu quegli che introdusse in Francia la buona maniera di {{sic|sonare}} il violino. (p. 296)
*{{NDR|[[Nicola Antonio Zingarelli]]}} La grande quantità di messe, tanto nello stile a cappella, che nello stile concertato a tre, a quattro e fino a otto voci: i salmi, gl'inni, gli Oratorj ed altri non pochi pezzi ecclesiastici, ch'egli produsse da circa vent'anni in qua, fanno conoscere la sua abilità straordinaria nell'arte del Contrappunto e la sua giudiziosa originalità nell'espressione de' sentimenti divoti, per cui questo virtuoso filarmonico si è acquistata una gloria immortale. (p. 302)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Carlo Gervasoni, ''[https://archive.org/details/bub_gb_1bnde2ZefIMC/bub_gb_1bnde2ZefIMC/page/n4/mode/1up Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica]'', dalla Stamperia Blanchon, Parma, 1812.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Gervasoni, Carlo}}
[[Categoria:Compositori italiani]]
[[Categoria:Organisti italiani]]
[[Categoria:Violinisti italiani]]
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Gaux
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[[File:Carlo Gervasoni by Aquilino Bigatti (before 1819) - Archivio Storico Ricordi ICON010530 (cropped).jpg|thumb|upright=0.8|Carlo Gervasoni (incisione di Aquilino Bigatti, Archivio storico Ricordi)]]
'''Carlo Gervasoni''' (1762 – 1819), organista, violinista e compositore italiano.
==''Nuova teoria di musica''==
*Il [[Contrabbasso]] (strumento, che più d'ogn'altro in una orchestra {{sic|aggiugne}} forza all'armonia; ma che però se non sono bene intonati i suoi suoni disturbano il complesso armonico più di quelli malamente resi da qualsivoglia altro strumento da arco) quale generalmente si praticava in addietro, riusciva di assai incomoda accordatura; ma la maniera presso noi introdotta in questi ultimi tempi di tendere cioè, e rilassare in esso le diverse corde col mezzo di altrettante ben artificiose viti all'opportuno luogo apposte, lo ha reso il più facile ed il più pronto forse di qualunque altro strumento ad accordarsi in orchestra. (pp. 45-46)
*Questo strumento antichissimo {{NDR|l'[[organo a canne]]}} in Italia, ora così vasto e maraviglioso, non contava nella sua prima invenzione che poche canne, alle quali corrispondevano altrettanti tasti larghi a rotondi, ne' quali, per la resistenza, che s'incontrava nell'abbassarli, era d'uopo impiegare le pugna. In progresso di tempo coll'opera di varj ingegnosi artisti aumentandosi il numero de' tasti, e rendendosi i medesimi sempre più agevoli al loro proprio movimento, furono essi impiccioliti, e ridotti finalmente all'uso di adoperare le dita, come {{sic|in oggi}} si pratica. (pp. 47-48)
*{{NDR|[[Natale Abbadia]]}} [...] col suo amore per lo studio, col suo gran genio e non ordinario talento giunse ad acquistare non solo tutta la forza e l'espressione, che richiede una finita esecuzione, ma tutte fondatamente eziandio le migliori regole del contrappunto. Alcuni suoi pezzi di contrappunto fugato, ch'io stesso ebbi occasione dì esaminare minutamente, bastano a convincere chiunque del suo profondo sapere nel genere scientifico. (p. 77)
*{{NDR|[[Lucrezia Agujari]]}} Essa ha cantato in qualità di ''prima donna'' in tutti i principali teatri d'Italia e di altre province ancora mai sempre col più fortunato incontro. La sua rara abilità nella Musica, l'estensione della sua voce, segnatamente nell'acuto, e la purità della sua intonazione la collocarono fra le prime Virtuose dello scorso secolo. (p. 79)
*{{NDR|[[Giovanni Ansani]]}} Io ho inteso più volte questo virtuoso Filarmonico, ed ho in esso mai sempre riconosciuto una sicurezza d'intonazione, una grande precisione nella perfetta espressione d'ogni più variato sentimento, un metodo di canto in somma il più bello ed il più eccellente. (p. 84)
*{{NDR|[[Bonifazio Asioli]]}} Egli è un eccellente compositore in diversi generi, ma soprattutto per la Musica da camera. A lui si deve ben a ragione accordare il vanto d'aver saputo adattare ad ogni sorta di poesia una buona musica. Da esso infatti si hanno non pochi sonetti, odi, ottave, canzoni, pindariche, saffiche ecc., il tutto con un musicale accompagnamento il più elegante e grazioso. (p. 84)
*{{NDR|[[Brigida Banti]]}} Io ho inteso più volte questa<ref>Nel testo "questo"</ref> gran Virtuosa in diversi teatri d'Italia, ed ho riconosciuto in essa una voce chiara, una intonazione perfetta, una espressione giusta ed una maniera di canto in somma veramente ammirabile. (pp. 86-87)
*{{NDR|[[Adamo Bianchi]]}} Egli non solo è peritissimo cantante, ma eziandio grande intelligente della bell'Arte. Questo virtuoso filarmonico, ch'io ho conosciuto personalmente, deve stimarsi moltissimo per la sua intonazione, per l'ottimo portamento di voce e per la sua grande espressione. La sua celebrità è abbastanza nota, avendo egli cantato mai sempre con universale applauso da primo tenore ne' principali teatri d'Italia e di altre straniere province. (p. 90)
*{{NDR|[[Francesco Bianchi]]}} Egli è uno di que' grandi maestri che più hanno illustrato l'epoca brillante della nostra Musica. Conoscitore profondo delle regole dell'Arte ha dimostrato mai sempre tanto di giudizio, quanto di genio, sia nell'espressione delle parole, che nella naturalezza, dolcezza ed eleganza della melodia e dell'accompagnamento. (p. 92)
*{{NDR|[[Luigi Boccherini]]}} [...] {{NDR|il padre}} lo mandò a studiare in Roma per la maggior perfezione del violoncello non solo, ma per renderlo valente eziandio nella musicale composizione. Una prodigiosa e pronta riuscita in tutto coronò il suo disegno. Giunse a superare le maggiori difficoltà del suo strumento, ad acquistare una intonazione la più pura ed una espressione la più maravigliosa; e giunse a un tempo stesso ad una perfetta cognizione di tutte le regole del contrappunto. (p. 96)
*Le sue composizioni istrumentali, che ben tosto ed incessantemente produsse, e che sono in grandissimo numero, hanno fatto e fanno tutt'ora la delizia degl'intelligenti. Una cert'aria di novità, un'armonìa variata e naturale, una melodia deliziosa, soave ed espressiva, che principalmente si scorgono in tanti suoi quartetti, quintetti, sestetti; ecco quello che manterrà mai sempre il Boccherini in un luogo onorevole fra i primi compositori. (pp. 96-97)
*{{NDR|[[Ferdinando Bonazzi (organista)|Ferdinando Bonazzi]]}} Col suo gran genio, raro talento e costante applicazione nella bell'Arte, riuscì un eccellente suonatore d'organo ed un bravissimo compositore di Musica ecclesiastica. Ben pochi vi sono in oggi che sappiano eguagliare l'abilità del Bonazzi nel {{sic|sonare}} l'organo legato e fugato. Sarebbe a desiderarsi che questo virtuoso filarmonico trasmettesse il suo eccellente metodo a molti allievi. (p. 97)
*{{NDR|[[Pasquale Cafaro]]}} Questo virtuoso filarmonico ha contribuito moltissimo ai progressi della bell'Arte. Ed in fatti egli introdusse un nuovo gusto nelle arie teatrali, assai più piacevole e perfetto di quello, che fino a suoi tempi si era inteso. Si distinse sommamente anche nella Musica ecclesiastica, non meno che in quella da camera [...]. (p. 103)
*{{NDR|[[Giuseppe Antonio Capuzzi]]}} Col suo genio di trasporto per la bell'Arte, co' suoi non ordinari talenti e colle ottime lezioni ch'egli ebbe dal celebre [[Giuseppe Tartini|Tartini]] in Padova, giunse sopra il violino al più alto grado di perfezione. La sua maniera di sonare questo strumento è la più espressiva e la più pura per l'intonazione. (p. 107)
*{{NDR|[[Francesco Ceracchini]]}} [...] è un genio nato per la Musica teatrale, vivace, immaginoso e pieno di concetti armonici. Questo virtuoso filarmonico avrebbe maggiormente figurato nell'Arte, se avesse avuto agio di coltivarla per il solo teatro; ma fa costretto a scrivere per la chiesa e per la scuola: non di meno le cose sue sono apprezzabili tutte, perché si risentono del suo gran genio. (p. 114)
*{{NDR|[[Luigi Cherubini]]}} [...] all'età d'anni quindici egli avea di già dato delle prove non equivoche del suo straordinario talento e rara abilità, sì per la bella maniera di sonare il piano-forte, come pel vero buon gusto di comporre da chiesa e da teatro. (p. 115)
*Se giammai un suonatore è giunto a conoscere fondatamente tutte le risorse del suo strumento, a superare tutte le difficoltà ed a rendere le melodie le più sorprendenti e le più piacevoli ancora, quest'onore senza dubbio appartiene a [[Muzio Clementi]]. (p. 119)
*{{NDR|Muzio Clementi}} Niuno l'ha giammai eguagliato per la rapidità della sua esecuzione nell{{'}}''allegro'', né per la precisone dell{{'}}''adagio''. Que' pezzi di Musica per piano-forte, che gli altri ritrovano più difficili ad eseguirsi, sono per lui bagattelle. (p. 119)
*{{NDR|Muzio Clementi}} Non si può da tutti abbastanza, comprendere l'agilità delle sue dita, la forza, la facilità, la naturalezza e l'espressione ch'egli ha sopra il suo strumento. Nel preludiare riunisce al sommo grado le rare prerogative del suo gran genio, una fantasia libera, passi sorprendenti d'agilità e perfino il trillo in ottava con una sola mano. In somma egli ha ottenuta il grido del più abile suonatore di piano-forte dell'Europa. (p. 119)
*{{NDR|[[Girolamo Crescentini]]}} Egli sa pienamente sviluppare nel canto tutte le risorse del suo talento e della sua bellissima voce chiara, penetrante, eguale e flessibile: conserva ognora la purità e semplicità dell'espressione in quelle arie, che tanto esigono, e non si fa lecito giammai degli ornamenti se non in que' pezzi, che veramente ne sono suscettibili. (p. 122)
*{{NDR|Girolamo Crescentini}} Questo virtuoso filarmonico ha formato la delizia dei principali teatri d'Europa ed alle sue rare qualità di bravissimo cantante ed attore, quella pur anco unisce di eccellente teorico e compositore di Musica vocale. (p. 122)
*{{NDR|[[Giacomo David]]}} Io ebbi più volte occasione di sentire questo virtuoso filarmonico in varie chiese ed in varj teatri d'Italia. Nobiltà, dignità, energia, voce sonora e brillante, declamazione giusta ed animata, tali sono le qualità, ch'egli possiede in un grado eminente, e che in tante parti d'Europa gli attirarono ì più grandi onori ben dovuti al suo distinto merito. (p. 125)
*{{NDR|[[Giovanni David]], figlio di Giacomo}} [...] viene dagl'intelligenti grandemente ammirato per l'eccellente portamento di voce, per la bella espressione, per la sua grande abilità nel rendere ben intonati e distinti i più difficili passi, e per la sua bella maniera in somma di cantare spianato ed affettuoso. (p. 125)
*{{NDR|[[Andrea Luigi Degola]]}} Egli ha molta facilità nel comporre, naturalezza, brio e gusto. Produsse nel genere {{sic|istrumentale}} buon numero di sinfonie, quintetti, sestetti e serenate per diversi strumenti. Nella Musica ecclesiastica poi si è distinto con una prodigiosa quantità di messe, vespri, inni ecc.; i quali pezzi tutti gli hanno acquistato una grandissima {{sic|riputazione}}. (p. 126)
*{{NDR|[[Farinelli]]}} Col suo più dolce e grazioso canto giunse perfino a dissipare la malinconia del Re [[Filippo V di Spagna|Filippo V]], che in un certo tempo trovavasi da tale malattia oppresso; n'ebbe perciò le più grandi ricompense, ed a tal segno di essere eletto dal Re per suo primo Ministro. (p. 131)
*{{NDR|[[Caterina Gabrielli]]}} Essa fu coltivata di buon'ora nella bell'Arte {{NDR|del canto}} dal celebre maestro Porpora: una qualità di voce sorprendente unita {{sic|a}} suoi rari talenti ed alle più felici naturali disposizioni ad un tale rapporto la resero in breve tempo l'oggetto dell'universale ammirazione. (p. 144)
*{{NDR|Caterina Gabrielli}} In età poco più d'anni venti fu chiamata a Vienna in qualità di ''prima Donna'': quivi ebbe la sorte di ottenere degli ottimi consigli dal gran poeta [[Pietro Metastasio|Metastasio]] intorno alla maniera di ben esprimere il recitativo e di ben condursi nell'azione, per cui giunse nell'arte sua al più alto grado di perfezione in tutti gli oggetti che alla medesima sono relativi. (pp. 144-145)
*{{NDR|[[Baldassare Galuppi]], detto ''il Buranello''}} Le sue composizioni in ogni genere e soprattutto nello stile buffo teatrale, hanno portata la sua gloria, poco dopo la metà dello scorso secolo, sin dove {{sic|giugner}} poteva. (p. 147)
*{{NDR|[[Carlo Antonio Gambara]]}} Co' suoi rari talenti e col suo gran genio [...] fece tali e tanti progressi nella esecuzione e nella composizione musicale, che {{sic|in oggi}} (sebbene la Musica non sia per lui che un dilettevole trattenimento) dev'essere annoverato fra i più virtuosi filarmonici. (p. 148)
*{{NDR|Carlo Antonio Gambara}} Egli ha della franchezza e della naturalezza nelle sue composizioni, e si distingue soprattutto per la grazia e la dolcezza del sentimento. (p. 150)
*{{NDR|[[Giuseppe Gherardeschi]]}} Il genere di Musica, in cui egli più che in ogn'altro si distingue è quello da chiesa e per gli strumenti da fiato. Penetrato dalla semplicità maestosa e sublime, che una siffatta musica esige, pieno d'estro e di vivacità, bravo filosofo e ragionatore dell'Arte, dà a suoi componimenti ecclesiastici una maravigliosa espressione. (p. 152)
*{{NDR|[[Felice Giardini]]}} Questo virtuoso filarmonico fu quegli che introdusse in Londra la maniera di {{sic|sonare}} il violino con più forza, espressone e sentimento: e da esso a dir vero riconosce quella nazione il raffinamento di quest'arte. (p. 154)
*{{NDR|[[Giuseppina Grassini|Giuseppa Grassini]]}} La sua maniera di cantare è veramente ammirabile: unisce ad una bellissima voce di contralto un'abilità straordinaria nella espressione di qualsivoglia variato sentimento, per cui il suo canto eccita mai sempre il più vivo entusiasmo negli ascoltanti. (pp. 158-159)
*{{NDR|[[Gaetano Guadagni]]}} Questo virtuoso filarmonico possedeva il canto in un grado straordinario, e la sua maniera di esprimere il recitativo era la più perfetta. Si fece intendere ne' principali teatri d'Italia, di Francia, d'Inghilterra e di Germania, e venne oltre modo applaudito e favorito da varj Principi e Sovrani. (pp. 159-160)
*{{NDR|[[Niccolò Jommelli]]}} ebbe {{NDR|a Vienna}} la bella sorte di trattenersi per ben diciotto mesi col gran Poeta Metastasio, e fu da esso talmente illuminato intorno alla maniera di ben unire la musica all'espressione della poesia, che in breve tempo si trovò a portata di far risplendere in qualunque variata situazione del dramma una melodia assai più significante di quella che dopo il Pergolesi era stato in uso. (p. 163)
*{{NDR|Niccolò Jommelli}} Questo virtuoso filarmonico fu il primo che, come eccellente maestro non solo, ma eziandio come bravo filosofo ragionatore, diede la giusta e conveniente proporzione all'intera tessitura dell'aria, e che tolse per ciò il ''da capo'', ossia quella inopportuna ripetizione di tutta la prima parte dopo un breve periodo della seconda, che prima di lui costantemente praticavasi nelle arie più interessanti del dramma. (p. 163)
*{{NDR|[[Carlo Lapini]]}} È questo il più gran filarmonico che abbia avuto la sua patria {{NDR|Siena}}, e uno dei più eccellenti della Toscana, benché poco cognito, essendo stato d'un'indole nulla affatto sociabile e d'un carattere bisbetico, benché d'una purissima morale. (p. 166)
*{{NDR|Carlo Lapini}} L'assiduo studio del contrappunto gli fece strada ad ottenere nel 1757 il maestrato della collegiata vacante per la morte del [[Francesco Franchini (compositore)|Franchini]]. Il suo ingegno piuttosto tardo gli fece dare alla luce poche produzioni. (p. 166)
*Nell'anno 1780, per i funerali dell'Imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], fece eseguire la sua messa di ''Requiem'', e questa fu il capo d'opera del Lapini; pezzo veramente classico nel suo genere d'una maestà e robustezza tale da destare ammirazione nei più grandi maestri. (p. 166)
*{{NDR|[[Antonio Lolli]]}} Tutti coloro che lo hanno inteso assicurano ch'egli avea una mano prodigiosa e che eseguiva certe difficoltà, che agli altri riuscivano impossibili a superarsi. Niuno prima di lui è giunto a cavare dal violino que' suoni più acuti; ch'egli seppe trarre con tanto di forza quanto di precisione. (p. 167)
*{{NDR|[[Pietro Nardini]]}} Le sue ottime disposizioni per la Musica ed il suo gran genio ed i suoi rari talenti coltivati da un Tartini lo condussero nel violino al più alto grado di perfezione. Viaggiò in diverse province, e da per tutto col suo suono oltre modo espressivo e colla sua maniera di eseguire veramente prodigiosa eccitò l'ammirazione e lo stupore. (p. 198)
*Pel suo eccellente metodo poi d'insegnare soprattutto a condur l'arco in maniera di cavare dal [[violino]] un suono il più puro ed il più unito, ed agevolare a un tempo stesso l'esecuzione di qualsivoglia difficile passo, veniva ben a ragione riguardato il Nardini come il primo maestro di siffatto strumento, per cui da ogni parte concorrevano gli studiosi giovani per apprendere da sì gran virtuoso il vero buon gusto di maneggiare il violino. (p. 198)
*{{NDR|[[Pietro Giovanni Parolini]]}} Io debbo dirlo per amore della verità, che fra tutti gli allievi miei egli fu quegli che più speditamente riuscì ad apprendere con ragione e fondamento tutto ciò che riguarda la musicale composizione. Dotato d'una grande intelligenza, onde ragionar di proposito sopra lo diverse combinazioni armoniche e melodiche, ricco ad un tempo stesso d'una più viva immaginazione per applicare la teoria alla pratica, in pochi mesi si trovò a portata di prodursi con una messa di sua composizione a tre voci concertata con grande orchestra, la quale fu eseguita con generale applauso nell'oratorio de' disciplinati in Borgo Taro per la festa solenne dell'Annunziazione di M. V. il giorno 15 marzo 1808. (pp. 224-225)
*{{NDR|Gaetano Pugnani}} Io ebbi più volte occasione di sentire la suddetta orchestra diretta da questo insigne professore, la quale attirò la mia più grande ammirazione e sorpresa. Egli sapeva sorprendentemente guidare tutte le parti nella più perfetta unione a seguire mai sempre con incredibile prontezza ogni più variato sentimento. (p. 242)
*{{NDR|[[Gaetano Pugnani]]}} Alla sua straordinaria abilità nella esecuzione {{sic|aggiugneva}} eziandio una grande perizia nella composizione. Scrisse pel R. teatro sei drammi in musica, i quali furono generalmente applauditi. Le sue produzioni poi di Musica {{sic|istrumentale}} sono in grandissimo numero, e di queste ne furono in buona parto stampate in Francia, in Olanda ed in Inghilterra. (p. 242)
*{{NDR|[[Andrea Restori]]}} La sua maniera di {{sic|sonare}} è piena di anima e di espressione: una maniera veramente perfetta in tutte le sue parti e del gusto moderno il più raffinato. (p. 246)
*{{NDR|[[Vincenzo Righini]]}} Le sue composizioni da chiesa fanno conoscere quanto egli sappia ben impiegare tutti gli artificj del contrappunto doppio e della fuga. La messa, che questo virtuoso filarmonico fece eseguire a {{sic|Francfort}} nel 1790 per la circostanza della elezione dell'Imperatore {{NDR|[[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena]]}}, è un capo d'opera nel suddetto genere. (p. 247)
*{{NDR|[[Alessandro Rolla]]}} Fino dalla sua più tenera infanzia dimostrò la più felice disposizione per la bell'Arte, e fu ben tosto {{sic|istrutto}} nel violino e nella viola da diversi maestri suoi compatriotti. Ma più di qualunque maestro fa mirabilmente guidato dalla propria natura. Fece uno studio particolare ne' suddetti strumenti, ed in pochi anni la sua riuscita fu da tutti riguardata come un vero prodigio. (p. 249)
*{{NDR|Alessandro Rolla}} Egli ha composto diversi pezzi vocali; ma soprattutto si è distinto nel genere {{sic|istrumentale}} con una prodigiosa quantità di sinfonie: duetti per due violini, ed altri per violino e viola, trii per cembalo, viola e violoncello, varj concerti per violino solo, e per viola sola, ed altri ancora a violino e viola. Fra i suddetti pezzi poi vi sono alcuni duetti e concerti da esso composti verso il 1780, i quali fanno conoscere la vera perfezione del buon gusto nel genere istrumentale, a cui il suddetto virtuoso filarmonico col suo gran genio e col suo vasto sapere ha moltissimo contribuito. (p. 250)
*{{NDR|[[Giovanni Maria Rubinelli]]}} Io ebbi più volte occasione di sentire questo gran virtuoso ne' principali teatri d'Italia, ed il piacere altresì di ragionare seco lui intorno alla Scienza armonica. Riconobbi in esso, oltre ai più rari pregi d'un perfetto esecutore di canto, un coltivatore appassionato della erudizione e teoria musicale. Tutti gl'intelligenti poi confessano ch'egli è stato un vero modello per la bellissima sua voce {{sic|intuonata}} e flessibile: egli ha avuto propriamente il dono d'insinuarsi felicemente nel cuore degli ascoltanti. (pp. 255-256)
*{{NDR|[[Giovanni Marco Rutini]]}} La musica di questo virtuoso filarmonico si fa conoscere vantaggiosamente non solo per la melodia del suo canto e per una buona condotta nella chiara, nobile e corretta armonia, ma in particolare per la giudiziosa destrezza, con cui si trova unito l'allettamento della facilità dell'esecuzione. (pp. 257-258)
*{{NDR|[[Luigi Antonio Sabbatini]]}} [...] uno de' più grandi teorici e ragionatori di Musica, che abbia avuto l'Italia nello scorso secolo, ed insigne compositore di Musica ecclesiastica. (p. 258)
*{{NDR|Luigi Antonio Sabbatini}} Io ebbi occasione di conversare più volte con questo virtuoso filarmonico, e debbo dirlo a gloria della verità, che fui oltre modo sorpreso per le vaste e profonde sue conoscenze in musica, non meno che per il tratto gentile e per le rare qualità fisiche e morali, di cui ognora lo riconobbi corredato. (p. 259)
*{{NDR|[[Antonio Sacchini]]}} Egli non avea ancor vent'anni allorché produsse alcuni pezzi vocali, i quali per la eccellente espressione del sentimento delle parole con una musica in tutto corrispondente, eccitarono l'ammirazione e lo stupore dello stesso suo maestro [[Francesco Durante|Durante]]. (p. 260)
*{{NDR|[[Marco Santucci (compositore)|Marco Santucci]]}} Questo virtuoso filarmonico fu quegli che pel suo eccellente mottetto a quattro cori reali ottenne il premio della musica, proposto dall'Accademia Napoleone in Lucca [...]. Egli inoltre produsse varj scelti pezzi di Musica ecclesiastica, i quali dagl'intelligenti sono riguardati come preziosi modelli del bello e della perfezione. (p. 265)
*{{NDR|[[Vittorio Trento|Vittore Trento]]}} Nelle produzioni di questo virtuoso filarmonico si trova da per tutto uno stile puro e brillante, una melodia espressiva e facile ed una elegante condotta nel giro dell'armonia. La sua musica da camera è molto ricercata dagli amatori della bell'Arte, e le sue opere teatrali vengono ognora applaudite. (p. 286)
*{{NDR|Vittore Trento}} L'Opera intitolata: ''le Cognate in contesa'' che pose sulle scene del teatro Obizzi in Padova nell'autunno del 1791, basta a far conoscere il suo genio ed il suo talento. (pp. 286-287)
*{{NDR|[[Francesco Vaccari (musicista)|Francesco Vaccari]]}} Questo virtuoso filarmonico non avea ancora otto anni, che sorprendeva già gli stessi professori pel gusto squisito ch'egli dimostrava nel suonare, per la purità della intonazione e per la prontezza dell'esecuzione. Dopo altri tre anni di uno studio costante, non conosceva più alcuna difficoltà sopra il suo strumento, ed avea già acquistato l'onore di eccellente concertista. (p. 288-289)
*{{NDR|[[Mattia Vento]]}} Prima di studiare le regole del contrappunto egli avea di già acquistato una grande {{sic|riputazione}} per la sua rara abilità sopra il {{sic|piano-forte}}. Dotato poi dalla natura di gran genio e talento in pochi anni apprese la musicale composizione, e si formò uno stile veramente particolare, chiaro, facile, naturale ed elegante. (p. 294)
*{{NDR|[[Giovanni Battista Viotti]]}} Questo virtuoso filarmonico fino dalla sua giovinezza era inimitabile per la maravigliosa levata di voce nel suddetto strumento {{NDR|il violino}} e per la rigorosa intonazione. (p. 296)
*Il Viotti fu quegli che introdusse in Francia la buona maniera di {{sic|sonare}} il violino. (p. 296)
*{{NDR|[[Nicola Antonio Zingarelli]]}} La grande quantità di messe, tanto nello stile a cappella, che nello stile concertato a tre, a quattro e fino a otto voci: i salmi, gl'inni, gli {{sic|Oratorj}} ed altri non pochi pezzi ecclesiastici, ch'egli produsse da circa vent'anni in qua, fanno conoscere la sua abilità straordinaria nell'arte del Contrappunto e la sua giudiziosa originalità nell'espressione de' sentimenti {{sic|divoti}}, per cui questo virtuoso filarmonico si è acquistata una gloria immortale. (p. 302)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Carlo Gervasoni, ''[https://archive.org/details/bub_gb_1bnde2ZefIMC/bub_gb_1bnde2ZefIMC/page/n4/mode/1up Nuova teoria di musica ricavata dall'odierna pratica]'', dalla Stamperia Blanchon, Parma, 1812.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Gervasoni, Carlo}}
[[Categoria:Compositori italiani]]
[[Categoria:Organisti italiani]]
[[Categoria:Violinisti italiani]]
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Elezioni presidenziali in Russia del 2024
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Mariomassone
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{{voce tematica}}
[[File:Russian presidential election, 2024.jpg|thumb|upright=1.2|Manifesto a Mosca per le elezioni del 15-17 marzo 2024]]
Citazioni sulle '''elezioni presidenziali in Russia del 2024'''.
==Citazioni==
*Che Vladimir Putin avrebbe stravinto le elezioni, assegnandosi un quinto mandato e divenendo così il leader russo più longevo dai tempi di Josef Stalin, era una delle pochissime certezze di questo periodo di profondi sconvolgimenti. L’elezione di Putin non è mai stata un cigno nero, piuttosto un gigantesco rinoceronte grigio che tutti avvistavano nitidamente da lontano. ([[Nathalie Tocci]])
*Chi è contro Putin non andrà a votare. Ma anche sotto questo aspetto i dati verranno addomesticati. L'affluenza ufficiale risulterà senz'altro molto superiore a quella reale. La vittoria di Putin dovrà essere un trionfo totale. Dovrà dimostrare che il presidente ha dalla sua parte tutta la popolazione. E sarà così. O almeno così ci diranno in tivù. ([[Lev Gudkov]])
*Domani e dopodomani i cittadini russi vanno a votare per Putin che a quanto pare non è riuscito a trovare nell'intera Federazione un avversario politico, sicché il risultato è scontato ma non del tutto. ([[Paolo Guzzanti]])
*E come festeggia Vladimir Vladimirovic la vigilia dell'ovvio (e tuttavia ambito) successo elettorale: lo ha fatto alla sua maniera, una maniera che ormai sta diventando un'abitudine. E cioè promettendo una guerra nucleare a chiunque lo faccia innervosire. ([[Paolo Guzzanti]])
*È un insulto chiamarle elezioni. Putin ha ucciso, incarcerato e esiliato tutti i suoi oppositori. Detto questo, sì: il presidente vuole rimanere al potere sino all'ultimo dei suoi giorni perché sa che, una volta uscito dal Cremlino, verrà incarcerato e forse ucciso. È una questione di vita o di morte per Putin. ([[Bill Browder]])
*Han votato, prendiamo atto. Han votato e quindi quando un popolo vota ha sempre ragione ovunque voti. Le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince che quando uno le perde. ([[Matteo Salvini]])
*Io vivo in Russia, faccio il mio lavoro, intendo partecipare di nuovo alle elezioni e vivere la mia vita politica qui. Non capisco come si possa fare politica in Russia abitando fuori. Credo che Yulia Navalnaya e Khodorkovsky abbiano scarse possibilità di successo. Penso che ad appoggiarli non siano più di uno o due milioni di persone: tante, ma non bastano. Io ritengo di poter contare su 15 milioni di voti. ([[Boris Nadeždin]])
*L’elezione russa è stata violentata in molti modi. La morte di Alexei Navalny ci ha ricordato che fine fanno i veri oppositori del regime. Dunque è corretto sostenere che il verdetto delle urne russe è manipolato. Tuttavia Putin ha sentito il bisogno di organizzare questa messinscena. Questo perché anche i regimi autoritari si pongono quasi sempre il problema del consenso. [...] Per prendere delle analogie storiche, si può ricordare che Mussolini, Hitler, Stalin, Mao, tutti godettero di un consenso dei loro popoli almeno in alcune fasi della loro storia. Alcuni arrivarono al potere anche grazie a votazioni di massa (Mussolini, Hitler), altri avevano una legittimazione di tipo rivoluzionario che passava attraverso il ruolo del partito comunista, «avanguardia del proletariato». ([[Federico Rampini]])
*Non ci saranno risultati veri. Queste elezioni sono un esercizio di manipolazione dell'opinione pubblica. Mica vere elezioni. Putin prenderà tra il 70 e il 75%. Vuol dire che ufficialmente il sostegno alla "operazione militare speciale in Ucraina" sarà assicurato da tre quarti della popolazione o quasi. ([[Lev Gudkov]])
*Non è una novità che la maggioranza dei russi sia profondamente nazionalista e anti occidentale, amante dell’uomo forte al potere e dell’idea – mai veramente abbandonata – di essere un impero, considerando i Paesi limitrofi indegni di sovranità. Oppure, più banalmente, questa maggioranza vuole tenersi alla larga dalla politica e sarebbe disposta a votare chiunque le venga suggerito o imposto. Putin rappresenta perfettamente questa maggioranza. ([[Nathalie Tocci]])
*Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi. ([[Anne Applebaum]])
*Putin non ha paura delle elezioni. Ha paura di essere molto meno popolare di quanto sembri, ma controlla il processo elettorale. ([[Sergej Gurijev]])
*Quando ho deciso di partecipare valevo l'uno o due per cento, non ero una minaccia. Ma in gennaio avevamo già sedi in 60 città, migliaia di persone accorrevano a firmare e a dare contributi in denaro. A quel punto la situazione è drasticamente cambiata. ([[Boris Nadeždin]])
*Queste non sono vere elezioni, quindi è totalmente irrilevante chi viene ucciso prima o dopo. [...] i candidati alle elezioni sono tutti stati concordati con Putin e sono dei putiniani, fondamentalmente. Per quanto riguarda gli altri oppositori, certo ci sono tantissimi oppositori, il problema è che la maggior parte si trova in carcere oppure all'estero. ([[Anna Zafesova]])
*Saranno elezioni farsa, e lo abbiamo visto con l'esclusione del candidato anti-guerra Boris Nadezhdin: aveva già ottenuto oltre 100mila firme in pochi giorni. Perché l'opposizione è molto più ampia di quanto si pensi in Russia: secondo le ultime rilevazioni, c'è un 17% della popolazione che vorrebbe fermare la guerra e restituire i territori occupati all’Ucraina, mentre coloro che chiedono la pace sono il 52%. ([[Michail Borisovič Chodorkovskij]])
*Sono elezioni che sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. [[Aleksej Naval'nyj|Navalny]] è stato escluso dalle elezioni di fatto con un omicidio [...] Non c'erano candidati avversari di [[Vladimir Putin|Putin]]. Abbiamo visto le immagini dei soldati russi entrare dentro i saggi per vedere come votava la gente. Quindi non mi sembra che sia una elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi. ([[Antonio Tajani]])
===[[Nina Lvovna Chruščёva]]===
*È probabile che dopo le elezioni ci sarà un nuovo governo. Il premier Mishustin non è mai andato in mimetica al fronte, perché deve preoccuparsi di far andare avanti il Paese, e ciò mette in dubbio la sua lealtà. È possibile che queste figure siano rimpiazzate con persone più fedeli ma meno professionali, e ciò potrebbe provocare problemi economici che faranno avvertire il peso della guerra anche nelle città.
*Lui vince le elezioni, ma la Russia perde perché la spinge verso un isolamento globale che non appartiene al Paese. Sta dimostrando che siamo i barbari, o possiamo esserlo.
*Non sono democratiche, violano le regole sui mandati e non c'è alcun vero oppositore che abbia la possibilità di competere. Si tratta solo dell'installazione del sovrano, secondo la forma già adottata dall'Urss. La linea putiniana è che siamo in guerra, bisogna unirsi dietro alla presidenza, chi sgarra va processato.
===[[Fabrizio Dragosei]]===
*Non c’era bisogno di aspettare dati concreti perché tutto era già più che prevedibile. Ma quando ieri sono iniziati ad arrivare i primi risultati dall’Estremo Oriente che «viaggia» 10 ore avanti a Mosca a causa del fuso orario, il risultato è stato evidente. Poi la conferma dalla commissione elettorale. Affluenza oltre il 73%, per dimostrare che i russi credono alle elezioni e vogliono esprimere la loro volontà. E consensi per Putin superiori all’87%. Alle ultime presidenziali aveva preso il 63,6 (2012) e il 76,7 (2018). Alle prossime potrà forse avvicinarsi al 100%.
*Putin ha stravinto in quelli che gli oppositori chiamano i «sultanati elettorali», regioni e repubbliche dove i capi locali possono fare ciò che vogliono. Nella Cecenia del [[Ramzan Kadyrov|ras Kadyrov]] siamo al 99,3, dato record. Nell’estrema Siberia, dove hanno sempre riportato buoni risultati i comunisti e i liberaldemocratici del defunto leader ultranazionalista [[Vladimir Žirinovskij|Zhirinovskij]], il presidente è andato alla grande. Tranne che in alcuni seggi particolari, dove la gente, evidentemente, non ha capito che aria tira.
*Tutta la Russia, tranne pochi «traditori», dunque, vuole che Vladimir Vladimirovich continui a rimanere al Cremlino fino al 2030 quando diventerà il leader più longevo dai tempi di Caterina la Grande, perfino più di Stalin. E allora, a 78 anni, potrà anche chiedere un ulteriore mandato.
===[[Grigorij Javlinskij]]===
*{{NDR|«Come sarà la Russia dei prossimi anni sotto Putin?»}} Le prospettive sono molto preoccupanti. In un futuro prossimo potrebbero avvenire scontri interetnici oppure interreligiosi. Potrebbe rialzare la testa l’ala ultranazionalista. Potrebbero ampliarsi le repressioni politiche. Tuttavia, sono sicuro che prima o poi avremo di nuovo una possibilità per diventare un Paese moderno e democratico. Ma quando e come ciò accadrà, non lo sa ancora nessuno.
*Non mi aspetto niente da queste elezioni. Vi partecipano in qualità di candidati solo tre strenui sostenitori di Putin, che appoggiano pienamente la sua politica, compresa la guerra con l’Ucraina. Non sapremo mai quanta gente andrà ai seggi. Tanto più che una parte notevole della votazione sarà elettronica.
*Non sono elezioni, ma una semplice procedura burocratica senza alternativa, sotto il pieno controllo delle autorità.
===[[Julija Naval'naja]]===
[[File:Russian voters line up at embassy in Armenia 2.jpg|thumb|upright=1.2|Elettori aderenti alla protesta del "mezzogiorno contro Putin", promossa da [[Aleksej Naval'nyj]] e portata avanti dalla vedova [[Julija Naval'naja]], in coda per votare all'ambasciata russa di Erevan, Armenia, 17 marzo 2024.]]
{{cronologico}}
*Dobbiamo usare il giorno delle elezioni per dimostrare che ci siamo e che siamo in tanti, che siamo persone reali e che siamo contro Putin. È necessario presentarsi al seggio elettorale lo stesso giorno e alla stessa ora: il 17 marzo a mezzogiorno. Sta a te decidere cosa fare dopo. Puoi votare per qualsiasi candidato tranne Putin. Possiamo rovinare il voto. Puoi scriverci sopra "Navalny". E anche se non vedi affatto il motivo di votare, puoi semplicemente venire e stare in piedi al seggio elettorale e poi girarti e tornare a casa.
*Molto probabilmente, il Cremlino comincerà a spaventare tutti. Ma cosa possono fare? Chiudere i seggi elettorali per un'ora, non vi fate entrare? Avete tutto il diritto di andare a votare in qualsiasi momento, e mezzogiorno del 17 marzo non è più pericoloso di qualsiasi altro giorno. E più abbiamo paura, più dobbiamo ricordarci che se non lo vogliono così tanto, allora è un problema per loro. E se questo è un problema per loro, allora questo è questo il modo giusto di agire.
*Questa non è un'elezione, Putin non sarà un presidente legittimo né per voi né per me né per il mondo intero. Ma a mezzogiorno del 17 marzo possiamo venire e mostrarci, far vedere che siamo in tanti e siamo forti.
==Voci correlate==
*[[Corruzione in Russia]]
*[[Propaganda nella Federazione Russa]]
*[[Putinismo]]
*[[Rascismo]]
*[[Russia sotto Vladimir Putin]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Elezioni presidenziali in Russia|2024]]
[[Categoria:Eventi degli anni 2020]]
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Citazioni sulle '''elezioni presidenziali in Russia del 2024'''.
==Citazioni==
*Che Vladimir Putin avrebbe stravinto le elezioni, assegnandosi un quinto mandato e divenendo così il leader russo più longevo dai tempi di Josef Stalin, era una delle pochissime certezze di questo periodo di profondi sconvolgimenti. L’elezione di Putin non è mai stata un cigno nero, piuttosto un gigantesco rinoceronte grigio che tutti avvistavano nitidamente da lontano. ([[Nathalie Tocci]])
*Chi è contro Putin non andrà a votare. Ma anche sotto questo aspetto i dati verranno addomesticati. L'affluenza ufficiale risulterà senz'altro molto superiore a quella reale. La vittoria di Putin dovrà essere un trionfo totale. Dovrà dimostrare che il presidente ha dalla sua parte tutta la popolazione. E sarà così. O almeno così ci diranno in tivù. ([[Lev Gudkov]])
*Domani e dopodomani i cittadini russi vanno a votare per Putin che a quanto pare non è riuscito a trovare nell'intera Federazione un avversario politico, sicché il risultato è scontato ma non del tutto. ([[Paolo Guzzanti]])
*E come festeggia Vladimir Vladimirovic la vigilia dell'ovvio (e tuttavia ambito) successo elettorale: lo ha fatto alla sua maniera, una maniera che ormai sta diventando un'abitudine. E cioè promettendo una guerra nucleare a chiunque lo faccia innervosire. ([[Paolo Guzzanti]])
*È un insulto chiamarle elezioni. Putin ha ucciso, incarcerato e esiliato tutti i suoi oppositori. Detto questo, sì: il presidente vuole rimanere al potere sino all'ultimo dei suoi giorni perché sa che, una volta uscito dal Cremlino, verrà incarcerato e forse ucciso. È una questione di vita o di morte per Putin. ([[Bill Browder]])
*Han votato, prendiamo atto. Han votato e quindi quando un popolo vota ha sempre ragione ovunque voti. Le elezioni fanno sempre bene sia quando uno le vince che quando uno le perde. ([[Matteo Salvini]])
*Io vivo in Russia, faccio il mio lavoro, intendo partecipare di nuovo alle elezioni e vivere la mia vita politica qui. Non capisco come si possa fare politica in Russia abitando fuori. Credo che Yulia Navalnaya e Khodorkovsky abbiano scarse possibilità di successo. Penso che ad appoggiarli non siano più di uno o due milioni di persone: tante, ma non bastano. Io ritengo di poter contare su 15 milioni di voti. ([[Boris Nadeždin]])
*L’elezione russa è stata violentata in molti modi. La morte di Alexei Navalny ci ha ricordato che fine fanno i veri oppositori del regime. Dunque è corretto sostenere che il verdetto delle urne russe è manipolato. Tuttavia Putin ha sentito il bisogno di organizzare questa messinscena. Questo perché anche i regimi autoritari si pongono quasi sempre il problema del consenso. [...] Per prendere delle analogie storiche, si può ricordare che Mussolini, Hitler, Stalin, Mao, tutti godettero di un consenso dei loro popoli almeno in alcune fasi della loro storia. Alcuni arrivarono al potere anche grazie a votazioni di massa (Mussolini, Hitler), altri avevano una legittimazione di tipo rivoluzionario che passava attraverso il ruolo del partito comunista, «avanguardia del proletariato». ([[Federico Rampini]])
*Non ci saranno risultati veri. Queste elezioni sono un esercizio di manipolazione dell'opinione pubblica. Mica vere elezioni. Putin prenderà tra il 70 e il 75%. Vuol dire che ufficialmente il sostegno alla "operazione militare speciale in Ucraina" sarà assicurato da tre quarti della popolazione o quasi. ([[Lev Gudkov]])
*Non è un'elezione, ma una farsa. L'unico commento positivo possibile è che si tratta di una dimostrazione di quanto sia potente l'idea delle democrazia, al punto che pure i russi devono fingere di averla. ([[Anne Applebaum]])
*Non è una novità che la maggioranza dei russi sia profondamente nazionalista e anti occidentale, amante dell’uomo forte al potere e dell’idea – mai veramente abbandonata – di essere un impero, considerando i Paesi limitrofi indegni di sovranità. Oppure, più banalmente, questa maggioranza vuole tenersi alla larga dalla politica e sarebbe disposta a votare chiunque le venga suggerito o imposto. Putin rappresenta perfettamente questa maggioranza. ([[Nathalie Tocci]])
*Putin ha dovuto uccidere Navalny ed eliminare ogni oppositore politico prima del voto: segno che era ansioso sull'esito. C'è una larga fetta del Paese che non lo vuole e lui la teme, anche oggi. ([[Anne Applebaum]])
*Putin non ha paura delle elezioni. Ha paura di essere molto meno popolare di quanto sembri, ma controlla il processo elettorale. ([[Sergej Gurijev]])
*Quando ho deciso di partecipare valevo l'uno o due per cento, non ero una minaccia. Ma in gennaio avevamo già sedi in 60 città, migliaia di persone accorrevano a firmare e a dare contributi in denaro. A quel punto la situazione è drasticamente cambiata. ([[Boris Nadeždin]])
*Queste non sono vere elezioni, quindi è totalmente irrilevante chi viene ucciso prima o dopo. [...] i candidati alle elezioni sono tutti stati concordati con Putin e sono dei putiniani, fondamentalmente. Per quanto riguarda gli altri oppositori, certo ci sono tantissimi oppositori, il problema è che la maggior parte si trova in carcere oppure all'estero. ([[Anna Zafesova]])
*Saranno elezioni farsa, e lo abbiamo visto con l'esclusione del candidato anti-guerra Boris Nadezhdin: aveva già ottenuto oltre 100mila firme in pochi giorni. Perché l'opposizione è molto più ampia di quanto si pensi in Russia: secondo le ultime rilevazioni, c'è un 17% della popolazione che vorrebbe fermare la guerra e restituire i territori occupati all’Ucraina, mentre coloro che chiedono la pace sono il 52%. ([[Michail Borisovič Chodorkovskij]])
*Sono elezioni che sono state caratterizzate da pressioni forti e anche violente. [[Aleksej Naval'nyj|Navalny]] è stato escluso dalle elezioni di fatto con un omicidio [...] Non c'erano candidati avversari di [[Vladimir Putin|Putin]]. Abbiamo visto le immagini dei soldati russi entrare dentro i saggi per vedere come votava la gente. Quindi non mi sembra che sia una elezione che rispetta i criteri che rispettiamo noi. ([[Antonio Tajani]])
===[[Nina Lvovna Chruščёva]]===
*È probabile che dopo le elezioni ci sarà un nuovo governo. Il premier Mishustin non è mai andato in mimetica al fronte, perché deve preoccuparsi di far andare avanti il Paese, e ciò mette in dubbio la sua lealtà. È possibile che queste figure siano rimpiazzate con persone più fedeli ma meno professionali, e ciò potrebbe provocare problemi economici che faranno avvertire il peso della guerra anche nelle città.
*Lui vince le elezioni, ma la Russia perde perché la spinge verso un isolamento globale che non appartiene al Paese. Sta dimostrando che siamo i barbari, o possiamo esserlo.
*Non sono democratiche, violano le regole sui mandati e non c'è alcun vero oppositore che abbia la possibilità di competere. Si tratta solo dell'installazione del sovrano, secondo la forma già adottata dall'Urss. La linea putiniana è che siamo in guerra, bisogna unirsi dietro alla presidenza, chi sgarra va processato.
===[[Fabrizio Dragosei]]===
*Non c’era bisogno di aspettare dati concreti perché tutto era già più che prevedibile. Ma quando ieri sono iniziati ad arrivare i primi risultati dall’Estremo Oriente che «viaggia» 10 ore avanti a Mosca a causa del fuso orario, il risultato è stato evidente. Poi la conferma dalla commissione elettorale. Affluenza oltre il 73%, per dimostrare che i russi credono alle elezioni e vogliono esprimere la loro volontà. E consensi per Putin superiori all’87%. Alle ultime presidenziali aveva preso il 63,6 (2012) e il 76,7 (2018). Alle prossime potrà forse avvicinarsi al 100%.
*Putin ha stravinto in quelli che gli oppositori chiamano i «sultanati elettorali», regioni e repubbliche dove i capi locali possono fare ciò che vogliono. Nella Cecenia del [[Ramzan Kadyrov|ras Kadyrov]] siamo al 99,3, dato record. Nell’estrema Siberia, dove hanno sempre riportato buoni risultati i comunisti e i liberaldemocratici del defunto leader ultranazionalista [[Vladimir Žirinovskij|Zhirinovskij]], il presidente è andato alla grande. Tranne che in alcuni seggi particolari, dove la gente, evidentemente, non ha capito che aria tira.
*Tutta la Russia, tranne pochi «traditori», dunque, vuole che Vladimir Vladimirovich continui a rimanere al Cremlino fino al 2030 quando diventerà il leader più longevo dai tempi di Caterina la Grande, perfino più di Stalin. E allora, a 78 anni, potrà anche chiedere un ulteriore mandato.
===[[Grigorij Javlinskij]]===
*{{NDR|«Come sarà la Russia dei prossimi anni sotto Putin?»}} Le prospettive sono molto preoccupanti. In un futuro prossimo potrebbero avvenire scontri interetnici oppure interreligiosi. Potrebbe rialzare la testa l’ala ultranazionalista. Potrebbero ampliarsi le repressioni politiche. Tuttavia, sono sicuro che prima o poi avremo di nuovo una possibilità per diventare un Paese moderno e democratico. Ma quando e come ciò accadrà, non lo sa ancora nessuno.
*Non mi aspetto niente da queste elezioni. Vi partecipano in qualità di candidati solo tre strenui sostenitori di Putin, che appoggiano pienamente la sua politica, compresa la guerra con l’Ucraina. Non sapremo mai quanta gente andrà ai seggi. Tanto più che una parte notevole della votazione sarà elettronica.
*Non sono elezioni, ma una semplice procedura burocratica senza alternativa, sotto il pieno controllo delle autorità.
===[[Julija Naval'naja]]===
[[File:Russian voters line up at embassy in Armenia 2.jpg|thumb|upright=1.2|Elettori aderenti alla protesta del "mezzogiorno contro Putin", promossa da [[Aleksej Naval'nyj]] e portata avanti dalla vedova [[Julija Naval'naja]], in coda per votare all'ambasciata russa di Erevan, Armenia, 17 marzo 2024.]]
{{cronologico}}
*Dobbiamo usare il giorno delle elezioni per dimostrare che ci siamo e che siamo in tanti, che siamo persone reali e che siamo contro Putin. È necessario presentarsi al seggio elettorale lo stesso giorno e alla stessa ora: il 17 marzo a mezzogiorno. Sta a te decidere cosa fare dopo. Puoi votare per qualsiasi candidato tranne Putin. Possiamo rovinare il voto. Puoi scriverci sopra "Navalny". E anche se non vedi affatto il motivo di votare, puoi semplicemente venire e stare in piedi al seggio elettorale e poi girarti e tornare a casa.
*Molto probabilmente, il Cremlino comincerà a spaventare tutti. Ma cosa possono fare? Chiudere i seggi elettorali per un'ora, non vi fate entrare? Avete tutto il diritto di andare a votare in qualsiasi momento, e mezzogiorno del 17 marzo non è più pericoloso di qualsiasi altro giorno. E più abbiamo paura, più dobbiamo ricordarci che se non lo vogliono così tanto, allora è un problema per loro. E se questo è un problema per loro, allora questo è questo il modo giusto di agire.
*Questa non è un'elezione, Putin non sarà un presidente legittimo né per voi né per me né per il mondo intero. Ma a mezzogiorno del 17 marzo possiamo venire e mostrarci, far vedere che siamo in tanti e siamo forti.
==Voci correlate==
*[[Corruzione in Russia]]
*[[Propaganda nella Federazione Russa]]
*[[Putinismo]]
*[[Rascismo]]
*[[Russia sotto Vladimir Putin]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulle|w_preposizione=riguardante le}}
[[Categoria:Elezioni presidenziali in Russia|2024]]
[[Categoria:Eventi degli anni 2020]]
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Attentato al Crocus City Hall
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2024-04-25T12:14:06Z
Mariomassone
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[[File:Elimination of the consequences of a fire in "Crocus City Hall" (March 25, 2024).jpg|thumb|Interno del Crocus City Hall dopo l'attentato]]
Citazioni sull''''attentato al Crocus City Hall'''.
==Citazioni==
*Ci aspettavamo la versione dei funzionari russi sulla "traccia ucraina" nell'attacco terroristico al Crocus City Hall. Primitivismo e prevedibilità sono le caratteristiche dei servizi di sicurezza russi: qualsiasi tentativo di collegare l'Ucraina all'attacco terroristico è assolutamente insostenibile. L'Ucraina non ha il minimo legame con questo attacco. La versione dei servizi russi è assurda. ([[Mychajlo Podoljak]])
*È evidente che Putin e altri mascalzoni stanno solo provando a incolpare qualcun altro per quanto accaduto. Ricorrono sempre gli stessi metodi. È già stato fatto prima. Ci sono state case distrutte, sparatorie, ed esplosioni. E loro hanno sempre incolpato altri. Sono venuti in Ucraina, bruciato le nostre città e stanno cercando di dare la colpa all'Ucraina. Torturano, violentano il nostro popolo e li accusano. Hanno portato centinaia di migliaia dei loro terroristi qui, nel territorio ucraino, combattono contro di noi, e non si interessano di ciò che succede all'interno del loro paese. Ieri è successo questo, e questo abbietto Putin, invece di assistere i suoi cittadini e rivolgersi a loro è rimasto in silenzio per un giorno pensando come riuscire a collegare quanto è successo con l'Ucraina. ([[Volodymyr Zelens'kyj]])
*La Russia ucciderà i leader ucraini se sono coinvolti nell’attentato a Mosca. ([[Dmitrij Medvedev]])
===[[Anne Applebaum]]===
*In una regione super-controllata da polizia e servizi di sicurezza come Mosca è davvero curioso che questo gruppo di uomini armati abbia potuto agire in quel modo. Forse sono stati aiutati dal fatto che i comandi russi hanno concentrato il meglio delle loro forze attorno al confine ucraino. In verità, guardano nella direzione sbagliata: mirano a Kiev, che sta solo difendendosi, e non controllano a sufficienza gli estremisti islamici e i terroristi di Isis. Mosca ha scelto di combattere una guerra diversa e ne paga le conseguenze.
*Non posso dire con certezza chi siano i responsabili. Ma è chiaro che, indipendentemente da chi abbia sparato, il regime di Putin strumentalizzerà l'attacco per accrescere la repressione in Russia e per intensificare l'aggressione contro l'Ucraina.
*Putin ha subito usato questo bagno di sangue per incolpare noi occidentali e attaccare l'Ucraina. Ci tengo a ripetere al lettore europeo, e in particolare italiano, che Putin non è interessato ad alcuna forma di dialogo con noi. Putin non cerca la nostra amicizia, non vuole il negoziato per raggiungere un compromesso e non vuole concessioni da parte nostra. Suo obbiettivo principale resta la distruzione dell'Ucraina indipendente e il suo asservimento a Mosca.
===[[Paolo Guzzanti]]===
*Anche nei talk show italiani il partito filorusso appariva agitatissimo e schierato nell'attribuire agli ucraini la responsabilità della strage. Si deve atto al Professor Orsini di aver preso nettamente le distanze dall'idea di accusare gli ucraini di essere dietro la strage di Mosca. Ma il resto del fronte sembrava in festa per la splendida opportunità e Travaglio trovava ridicola la pretesa degli americani di essere credibili se avvertono con giorni d'anticipo Putin dell'imminente attacco.
*Non era ancora stato domato l'incendio e già Putin collegava la strage compiuta dall'Isis-K, con il presidente Zelensky. E ha fatto bombardare Kyiv e Odessa con missili ipersonici come "risposta" a una strage rivendicata dall'Isis che sembra la fotocopia di quella al teatro Bataclan di Parigi.
*Putin già all'inizio di questo mese di marzo aveva accusato diplomazia e servizi americani che lo avevano avvertito di una possibile strage islamica, di essere dei "provocatori". Anche il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva chiesto agli italiani presenti a Mosca di stare alla larga dai posti affollati come i concerti. Né le parole del presidente Putin né dei suoi collaboratori sono stati in grado di indicare qualsiasi relazione fra la strage islamica rivendicata dall'Isis con la guerra di aggressione e invasione dell'Ucraina. E che risponde invece ad un gioco crudele e cui il mondo non era abituato dal 1914 con l'attentato di Sarajevo che aprì le danze della Grande guerra.
===[[Pierre Haski]]===
*Gli esperti hanno dato credito alla rivendicazione {{NDR|dell'[[ISIS-K]]}} e ricordano che l'organizzazione non ha l'abitudine di assumersi la responsabilità di azioni che non ha compiuto.
*Putin non ha citato direttamente il gruppo Stato islamico, nonostante a quel punto l'organizzazione avesse già rivendicato la paternità del massacro. Il fatto che Putin accusi l'Ucraina non sorprende nessuno. Era del tutto prevedibile che la comunicazione del Cremlino cercasse di colpire il suo avversario in un conflitto che sta vivendo una nuova escalation. D'altronde la parola “guerra” comincia a essere utilizzata ufficialmente anche a Mosca. E non è un buon segno. Dato che Putin non ha fornito le prove della collusione tra i terroristi e Kiev, bisogna prendere con le molle la “narrativa” russa, il cui obiettivo, più che fare luce sull'attentato, potrebbe essere quello di giustificare la sua guerra contro l'Ucraina, in corso da due anni.
*La prima lezione di questo tragico evento è che esistono ottimi motivi per diffidare delle accuse russe. Prima di tutto perché Putin deve giustificare agli occhi della popolazione il disastro della sicurezza andato in scena il 22 marzo, anche alla luce degli avvertimenti americani di tre settimane fa, ignorati platealmente da Mosca. Inquadrando l'attentato nella cornice della guerra con l'Ucraina e l'occidente, il presidente russo fornisce una spiegazione semplice, forse troppo semplice. La seconda lezione è che la Russia ha indirizzato tutti i suoi sforzi militari, industriali e umani verso la guerra contro l'Ucraina, al punto da trascurare la lotta contro il terrorismo. È una delle grandi debolezze degli stati moderni, incapaci di gestire più di una crisi alla volta. L'attentato in Russia ne è l'ennesima dimostrazione.
*L'attentato ricorda quello del Bataclan a Parigi del 2015, ma in questo caso le forze di polizia sono arrivate dopo la fuga degli assalitori.
===[[Garri Kasparov]]===
{{cronologico}}
*Molti fatti chiave non sono ancora chiari, e si può star certi che lo diventeranno sempre meno man mano che il Cremlino si adopererà per sfruttare la crisi all’interno e all’estero.
*In una delle città più sorvegliate del mondo, dove si può essere arrestati in 30 secondi per aver sussurrato “no alla guerra”, i terroristi hanno continuato il loro attacco per più di un’ora e poi si sono semplicemente allontanati.
*Come tutti i dittatori, Putin eccelle nel creare distrazioni dai suoi crimini. L’attacco di Mosca distoglierà l’attenzione globale dalla sua guerra contro l’Ucraina, ma non lo distrarrà affatto. Piangete per ogni vita innocente persa a Mosca, ma agite anche per salvare la prossima in Ucraina.
*Se un sospetto serial killer è in libertà, la prima cosa da fare quando c’è un omicidio è controllare il suo alibi. Putin è sotto accusa per crimini di guerra e i suoi sanguinosi precedenti lo rendono il sospetto n. 1. Non ci può essere una causa comune contro il terrorismo con la Russia quando il terrorista più abile del mondo governa il Cremlino.
===[[Vladimir Putin]]===
{{cronologico}}
*La cosa più importante ora è impedire che coloro che sono dietro questo bagno di sangue commettano un nuovo crimine.
*Tutti e quattro gli autori diretti dell’attacco terroristico, tutti coloro che hanno sparato e ucciso persone, sono stati trovati e arrestati. Hanno cercato di nascondersi e si sono diretti verso l’Ucraina, dove, secondo i dati preliminari, sul lato ucraino è stata preparata una finestra per attraversare il confine di stato.
*È già evidente che ci troviamo di fronte non solo ad un attacco terroristico attentamente pianificato e cinicamente, ma ad un omicidio di massa preparato e organizzato di persone pacifiche e indifese. I criminali hanno deciso con calma e determinazione di uccidere, di sparare a bruciapelo sui nostri cittadini, sui nostri figli. Proprio come un tempo i nazisti compivano massacri nei territori occupati, così decisero di inscenare un’esecuzione spettacolo, un sanguinoso atto di intimidazione.
*I terroristi, gli assassini e gli esseri non umani che non hanno e non possono avere una nazionalità devono affrontare un destino poco invidiabile: la punizione e l’oblio. Non hanno futuro. Il nostro dovere comune adesso: i nostri compagni al fronte, tutti cittadini del Paese, è stare insieme in un’unica formazione. Credo che sarà così.
===[[Nathalie Tocci]]===
{{cronologico}}
*Il fatto che l'attentato sia andato in porto, è sintomo della fragilità del sistema di sicurezza e della vulnerabilità dell'Fsb, l'ex Kgb. Del resto tutta l'attenzione della Russia, negli ultimi due anni, si è concentrata sull'Ucraina: è probabile che vi sia stato un abbassamento della guardia rispetto al terrorismo islamista. Ma se quest'azione dell'Isis-K racconta la debolezza dei servizi segreti russi, può invece rafforzare il regime, con misure quali la pena di morte e la legge marziale. Attentati di questa portata hanno prodotto una stretta repressiva nelle democrazie, figuriamoci in una dittatura
*Putin [...] aveva un interesse a ribaltare i fatti e insinuare il dubbio inquietante cella matrice ucraina. Primo, per distogliere i riflettori dalle fragilità del sistema. Poi, perché magari trova davvero qualcuno disposto a credere che siano stati gli ucraini e ritorna il dibattito in Occidente sul dare o no le armi a Kiev.
*Forse non c'è solo il jihadismo islamico. Forse, ci sono collegamenti con le pulsioni del Caucaso del Nord. La Russia è attraversata da divisioni etno-politico-religiose importanti. Ma Putin ha già escogitato la risposta efficace, il modello funzionale alle sue mire, ventiquattro anni fa con la Cecenia, dove a comandare è Kadyrov, suo alleato. Né ci sono indicazioni che il regime russo stia per implodere sotto la pressione di queste spinte o dell'attrito tra le faglie interne. L'implosione, se vi sarà, partirà dall'alto. Il terrorismo non richiama le masse.
*L'avvertimento americano è stato per Putin una grande fonte di imbarazzo, e una delle ragioni per cui ha scaricato la colpa sugli ucraini. La collaborazione contro il terrorismo c'è a prescindere, per quanto gli americani abbiano dovuto dare l'allerta pubblicamente, il 7 marzo, non in privato. Tra qualche settimana, sono pronta a scommettere, non si parlerà più nei media o altrove dell'attentato alla Crocus City Hall.
===[[Anna Zafesova]]===
*[[Strage di Beslan|Beslan]], [[Crisi del teatro Dubrovka|Dubrovka]], il [[Bombe nei palazzi in Russia|settembre nero]] del 1999 a Mosca. Le riprese terribili dall'interno del centro Krokus-City fanno ricordare i momenti più neri della recente storia russa. Il ritorno del terrorismo, nel cuore della Russia, pochi giorni dopo la proclamazione di Vladimir Putin come non solo vincitore delle «elezioni» presidenziali, ma anche come dell'unico politico russo, che governa un Paese di esecutori e sottoposti, fa esplodere quella immagine di controllo totale che il Cremlino aveva proposto come una delle sue principali conquiste.
*Il tentativo di utilizzare la tragedia per mobilitare la nazione nella guerra contro Kyiv non sembra aver funzionato. Gli ucraini colpiscono altrove, mentre il Cremlino è costretto a distogliere lo sguardo dalla direzione occidentale, l'unica che gli interessava ultimamente, per ricordarsi di avere le spalle scoperte a Oriente, in quel Caucaso che sembrava ormai "costretto alla pace", e nell'Asia Centrale governata da colleghi dittatori più o meno leali a Mosca. Ma le ambizioni "geopolitiche" di Putin, spesso ispirate dal desiderio di contrastare gli occidentali, hanno lasciato segni in Siria come in Medio Oriente, in diversi Paesi africani appaltati ai mercenari della Wagner, per non parlare delle strane amicizie con i taleban afghani e gli ayatollah iraniani. Un fronte variopinto, il cui odio antirusso potrebbe venire alimentato ulteriormente dalle immagini dei sospetti terroristi torturati dagli agenti russi, insanguinati, con le orecchie tagliate, i pantaloni calati e i fili elettrici attaccati alle parti intime.
*La propaganda continua a ripetere il mantra della "traccia ucraina" nella più terribile strage terroristica mai vissuta dalla capitale russa, ma i moscoviti sembrano credere più alle immagini che alle parole, e le facce dei presunti killer che la tv gli sta mostrando sono così simili a decine di altre facce che vedono tutti i giorni. Tassisti, spazzini, muratori, camerieri, venditori al mercato, il "tagiko collettivo" all'improvviso da fonte di irritazione e disprezzo diventa una minaccia. La polizia sta facendo raid a tappeto negli ostelli e nei convitti degli immigrati, le direzioni di molti centri commerciali stanno chiedendo agli affittuari di presentare le liste di tutti i dipendenti originari dall'Asia Centrale, non solo tagiki, ma anche kirghizi, kazakhi, uzbeki. In Russia è tornata la grande paura del terrorismo, che assume subito il volto del diverso, dello straniero, del musulmano.
*La scenografia della strage di Krokus ricorda tanto Beslan e soprattutto Dubrovka, la presa di ostaggi nel teatro, un altro attacco alla Mosca benestante e indifferente a una tragedia lontana. Ma a vedere le immagini dei commandos che sparano contro le guardie e il pubblico, senza – almeno da quello che si sa per ora – nessuna minaccia, rivendicazione o richiesta – viene in mente semmai la [[Attentati di Parigi del 13 novembre 2015|strage del Bataclan]]. Gli uomini entrati al Krokus non volevano negoziare o mostrare il proprio messaggio, volevano uccidere il maggior numero di persone nel minor tempo possibile, fare terrorismo nel senso più stretto della parola, seminare terrore, totalmente indifferenti a chi sarebbero state le loro vittime. Più che Beslan, o Dubrovka, l'attacco di ieri sera ricorda il raid di Hamas contro Israele, in una festa della violenza.
*Oggi, una strage a Mosca, se attribuita agli ucraini o a dei “partigiani” russi – e che il commando del Krokus era fatto di professionisti lo si è visto dalla sua mostrosa efficacia - può sicuramente far nascere nei russi una rabbia vera, che potrebbe giustificare una nuova chiamata alle armi che molti temono come imminente. Sarebbe però anche un colpo grave all'immagine del regime, che si propone come l'unico in grado di difendere i russi dalle minacce esterne e interne, e che si fa sfuggire, in una città piena di telecamere e poliziotti, un commando armato fino ai denti che riesce a dileguarsi nel nulla.
==Voci correlate==
*[[Russia sotto Vladimir Putin]]
*[[Stato Islamico]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attentati terroristici]]
[[Categoria:Eventi degli anni 2020]]
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Coppa Italia 1982-1983
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[[File:Juventus FC - 1974 - Giuseppe Furino (Training Session).jpg|thumb|[[Giuseppe Furino]], capitano della [[Juventus Football Club|Juventus]] vincitrice della Coppa Italia 1982-1983.]]
Citazioni sulla '''Coppa Italia 1982-1983'''.
*Ci sono voluti quasi undici mesi dall'inizio dell'anno più lungo, perché la Vecchia Signora facesse onore al suo prestigio, alla sua tradizione, alla sua golosità. Ci sono voluti quasi undici mesi, insomma, perché la Juve vincesse qualcosa. La Coppa Italia, finita in mani tanto degne, riacquista persino dignità: la sua consegna suggella il risveglio della Bella Addormentata del calcio italiano. [...] i bianconeri-azzurri e i loro soci di complemento hanno regalato ai propri tifosi l'unico alloro della stagione. Con grinta, con volontà con determinazione, con cattivera, con coraggio. Tutte doti che la sbornia mondiale sembrava aver irreversibilmente raso al suolo. La Juve, insomma, ha acciuffato per i capelli e ai limiti del tempo massimo l'ultimo obbiettivo – sarebbe meglio dire l'obbiettivo minimo – che si era prefissa. ([[Marino Bartoletti]])
*La Coppitalia, ribellandosi al ghetto dove ci si ostina a confinarla, auscipe anche una formula scopertamente commerciale, ha proposto una fase conclusiva densa di fremiti. Ne è stato protagonista il Verona, che ha eliminato prima Milan e poi Torino grazie a esaltanti rimonte in campo esterno. Quando ormai si approssimava ad assaporare l'inedito trionfo, ha dovuto inchinarsi alla rabbia di rivincita della Juventus, ferocemente protesa all'ultimo traguardo – sia pure di consolazione, rispetto a quelli mancati – che la stagione le proponeva. I centoventi minuti di Torino sono stati la totale distruzione di un vecchio luogo comune, che voleva il calciatore italiano negato agli sforzi prolungati, vuoto di energie fisiche e nervose quando gli impegni tendono ad assommarsi. Centoventi minuti da incorniciare, un Verona bello e coraggioso, una Juventus spaventosamente concentrata, un Platini inimitabile mattatore. ([[Adalberto Bortolotti]])
==Voci correlate==
*[[Associazione Calcio Hellas Verona 1982-1983]]
*[[Juventus Football Club 1982-1983]]
==Altri progetti==
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|doppiatoriitaliani= *[[Rossa Caputo]]: Charlie Stella del Mattino
*[[Giulia Franceschetti]]: Vaggie
*[[Riccardo Suarez]]: Angel Dust
*[[Nanni Baldini]]: Alastor
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*[[Fabrizio Vidale]]: Lucifero Stella del Mattino
}}
'''''Hazbin Hotel''''', serie televisiva statunitense del 2024.
==[[Incipit]]==
{{NDR|storia dell'Inferno narrata da Charlie Stella del Mattino}}<br/>C'era una volta una città radiosa, protetta da cancelli dorati, conosciuta come [[Paradiso]], governata da esseri di pura luce: [[angeli]] che adoravano il bene e lo difendevano in ogni modo dal male. Tra questi angeli c'era [[Lucifero]], un sognatore con luminose idee per il creato. Ma dai vecchi saggi del Paradiso era visto come un provocatore, e consideravano il suo modo di pensare pericoloso per l'ordine paradisiaco. Lucifero restava a guardare mentre gli altri espandevano l'universo a loro piacimento. Dalla polvere della Terra crearono [[Adamo]] e [[Lilith]], pari in tutto in quanto primi del genere umano. Ma Adamo pretendeva il comando. Lilith rifiutava di sottomettersi, fuggì dall'[[Eden]]. Lucifero, attratto dalla fiera indipendenza di lei, la trovò e i due sognatori ribelli si innamorarono perdutamente. Insieme bramavano di condividere la magia del libero arbitrio con l'umanità, e offrirono il frutto della conoscenza alla nuova di Adamo, [[Eva]], che lo accettò con gioia. Ma il dono celava una maledizione: con quell'atto di disobbedienza, il male riuscì a insinuarsi sulla Terra. Con esso, arrivò un regno di oscurità e peccato. L'ordine che il Paradiso aveva difeso fu per sempre infranto. Come punizione per il gesto sconsiderato, il Paradiso gettò Lucifero e la sua amata nella fossa oscura creata dal male. A Lucifero non fu più permesso di vedere il buono nell'umana gente, ma solo la sua crudeltà e malvagità. Confuso, Lucifero perse la sua capacità di sognare. Invece Lilith prosperava, dando forza al genere demoniaco con la sua voce e i suoi canti. E mentre i numeri dell'Inferno crescevano, ne cresceva anche il potere. Il Paradiso considerò questo una minaccia, e prese una decisione spietata: ogni anno avrebbe mandato negli Inferi un esercito per lo sterminio, così l'Inferno e i suoi peccatori non avrebbe mai avuto i numeri e la forza per ribellarsi. Ma la speranza di Lilith non si spense, il suo sogno fu tramandato alla sua preziosa figlia, la principessa dell'Inferno.
==Episodio 1, ''Ouverture''==
*{{NDR|spot pubblicitario dell'Hazbin Hotel}} Ciao a te, peccatore perduto. Ti piace il sangue, la violenza e la depravazione di natura sessuale? Ma è ovvio, per questo sei all'Inferno! Ma che ne diresti se io ti dicessi che c'è un posto dove alloggiare che non ha nulla di perverso? Benvenuto all'Hazbin Hotel, una deviata via per la redenzione! Inaugurato cinque giorni fa dalla delirante figlia di Lucifero, Charlie Stella del Mattino! Deponi il tuo destino nelle sue mani inesperte mentre lei cerca di risolvere i suoi irrisolti con papino redimendo te! Qui offriamo giochi giocosi, {{NDR|inquadratura su Husk che sviene ubriaco sul bancone}} un personale attento, solerte e tonico! {{NDR|Niffty arriva e cerca di pugnalare uno scarafaggio con uno spillone}} E disinfestazione cimici H24! Camere con cessi personali e una hall oltremodo trasandata! {{NDR|inquadratura su Angel Dust, che fa il dito medio alla telecamera}} Goditi una conversazione brillante con il nostro ospite, wow! Tutto questo e tanto, dico tanto di più, all'Hazbin Hotel, il tuo ultimo disperato tentativo di redenzione inizia qui. ('''Alastor''')
*'''Angel Dust''': Se volete girare uno spot, vi consiglio di sfruttare il sensuale talento e celebrità che avete proprio qui.<br/>'''Vaggie''': Angel, tu sei una pornostar.<br/>'''Angel Dust''': Star, star del porno. I peccatori più arrapati butteranno giù i muri a randellate per entrare.<br/>'''Vaggie''': Noi un porno come spot non lo giriamo.<br/>'''Angel Dust''': Perché no? Il sesso vende, tira. Filmate me che ci do dentro con il signor "belle parole con la voce radio da paura" e sarete subito inondati da dannati desiderosi di alloggiare in questo strampalato hotel.<br/>'''Alastor''': Ah-ah! Ti piacerebbe, scordatelo!<br/>'''Charlie''': Angel, apprezzo che tu voglia usare le tue... speciali abilità per, uhm, attrarre gente qui, ma... sul serio, io non voglio sfruttarti... abusare di te.<br/>'''Angel Dust''': Oh, ti prego, baby, questo corpo è ''fatto'' per essere sfruttato. Ho le braccia, la resistenza, ho le gambe, ho la capacità polmonare, ho ''le gambe''! I conati di vomito, i buchi, le imbottiture che tutti credono tette...
*'''Angel Dust''': Ehi, ho una domanda: se faccia radio sclerata è così potente, allora perché non costringe le anime a rimanere qui?<br/>'''Alastor''': Oh, fidati di me, le costringo!<br/>'''Husk''': Perché credete che io resti qui? Pensate che me ne starei a pulire bottiglie e ad ascoltare voi coglioni che rompete e frignate in eterno se non mi costringesse lui?<br/>'''Niffty''': Io adoro essere costretta!<br/>'''Husk''': Tienilo per te, Niff.<br/>'''Angel Dust''': Micio, non ti piace stare qui con me, baffi miao miao?<br/>'''Husk''': Chiamami ancora "baffi miao miao" e ti ficco la bottiglia in fondo alla gola.<br/>'''Angel Dust''': Erotico! Gola profonda, continua a parlare zozzo!
*'''Husk''' {{NDR|recitando con Angel Dust uno spot per l'hotel}}: "Benvenuto all'Hazbin Hotel. Come posso esserle d'aiuto?"<br/>'''Angel Dust''': Sono stato un po' troppo monello, e mi serve un paparino grande e forte per rimettermi al mio posto... sul cammino verso la redenzione.<br/>'''Husk''': "Coraggio, vieni..."<br/>'''Angel Dust''' {{NDR|simulando un orgasmo}}: Oh, sì! Oh!<br/>'''Husk''': "...nel posto giusto".<br/>'''Vaggie''': Stop. Okay, Angel, serve che tu sia meno arrapante. E Husk, non tenere il copione davanti alla faccia.<br/>'''Husk''': Sono quasi gatto, ma come attore sono un cane totale!<br/>'''Angel Dust''': Potremmo buttarla sull'improvvisazione, gattone. ''Roar''! {{NDR|Husk lo spinge giù dal bancone}}<br/>'''Husk''': Ups.
*'''Adamo''': Quindi stavo suonando in questo concerto e per una cazzo di ragione questa gallinella virtuosa aveva una cotta per il batterista. E, insomma, tu lo sai chi sono io? Io sono Adamo, merda, sono il cazzo originale! Tutti i cazzi discendono da me! Pensi di preferire il cazzo del batterista? Nemmeno per sogno! Io sono il cazzuto capo dei cazzi! Comunque, poi me l'ha data, che bella scopata. Tu? Che fai nel weekend?<br/>'''Charlie''': Aspetta, tu ti chiami Adamo? Come il primo uomo Adamo? Ciò significa che tu... ohhh! Questo spiega molte cose.<br/>'''Adamo''': Lo so, cazzo rock'n roll!<br/>'''Charlie''': Beh, Adamo, signore, signor Adamo, signore...<br/>'''Adamo''': Chiamami "Capo dei cazzi".<br/>'''Charlie''': ... Adamo.
*'''Katie Killjoy''': Ultima notizia: l'ambasciata del Paradiso ci ha appena comunicato che il prossimo sterminio sarà notevolmente anticipato. Sai che significa, Tom?<br/>'''Tom Trench''': No, che significa, Katie?<br/>'''Katie Killjoy''': Che ce l'hanno messo nel culo con classe!
==Episodio 2, ''La radio ha ucciso la televisione''==
*'''Sir Pentious''': Fatti vedere, Alastor! Vieni ad affrontare... {{NDR|lo vede sul balcone dell'hotel}} ah, eccoti qua. Affrontare la mia ira!<br/>'''Alastor''': Chi sei tu?<br/>'''Sir Pentious''': Chi sono io? Chi sono io?! Sono il grande Sir Pentious! Inventore, architetto della distruzione, malvagiamente ''extraordinaire''!<br/>'''Uovino''': Ohh, capo, rompigli il guscio!<br/>'''Niffty''': Uhhh, è un monellaccio!<br/>'''Alastor''': Se fosse vero, avrei sentito parlare di te.<br/>'''Sir Pentious''': Ho già scatenato la mia ira sulla tua anima. Ci siamo battuti almeno... sessantasei volte.<br/>'''Alastor''': Forse la tua ira non era ira, era iruccia.<br/>'''Sir Pentious''': Ora taci! Se vuoi scappa! Dopo che ti avrò ridotto a pezzi, le caleidoscopiche Tre V finalmente riconosceranno che c'è un loro pari quaggiù!<br/>'''Niffty''': Uhhh... oh, chi sono le Tre V?<br/>'''Alastor''': Oh, nessuno di importante.
*L'episodio di questa settimana di "Sì, mi sono scopato tua sorella, che c'è?", vi è offerto dalla VoxTek. ('''Spot pubblicitario''')
*'''Vox''': Questa sì che è buona televisione! {{NDR|risponde alla videochiamata di Velvette}} Ehi Velvette, Vulvetta, come vai in questa mattinata infernale?<br/>'''Velvette''': Basta con le stronzate, Vox, mi servi quassù, adesso.<br/>'''Vox''': Quale potrà mai essere il tuo problema, Vulvina?<br/>'''Velvette''': Il tuo piccolo toyboy sta distruggendo il mio dipartimento, io sto cercando di mettere su uno show, e...<br/>'''Valentino''' {{NDR|di sottofondo}} Fottuto stronzo!<br/>'''Velvette''': Porta il tuo culo qui, adesso! Dannazione, Valentino! {{NDR|chiude la chiamata}}<br/>'''Vox''': Ah, mannaggia, ci risiamo, Valentino, un altro fottuto giorno con Val. Ehi, ehi, ehi, che vita del cazzo.
*{{NDR|Esaminando dei vestiti presentati da alcune sottoposte}} No. Inconcepibile. Sparisci. E questi? Polsi con le balze? È il 1750? Dovevano bruciare con le streghe che li indossavano. ('''Velvette''')
*'''Valentino''': Riesci a credere che cosa ha fatto quella cacchetta? Quella troietta ingrata!<br/>'''Vox''': Di che troia stiamo parlando, di grazia?<br/>'''Valentino''': Quello stronzo di Angel Dust, di chi altri sto parlando, cazzo?! {{NDR|Vox indica sé stesso con aria contrariata}} Quella zoccoletta di merda mi ha piantato in asso. A me. L'ho creato io. Senza di me sarebbe un sacco di carne con qualche buco mediamente piacevole.<br/>'''Vox''': Si è licenziato?<br/>'''Valentino''': No, non si è licenziato, è peggio! Ha traslocato! {{NDR|afferra il cellulare di Vox e lo lancia contro il muro}} Crede di poter venire qui, lavorare, e andarsene via a suo piacimento! Riesci a crederci, cazzo?! Se n'è andato a vivere con quell'oca giuliva della figlia di Lucifero.<br/>'''Vox''': Angel vive con la figlia di Lucifero, adesso?<br/>'''Valentino''': Sì! Quella stronza, Chalkie, o Chandler, o, non lo so, un nome da maschio. Ha questo hotel, e... {{NDR|mettendosi in posa con due pistole}} quale di queste mi fa più sexy?<br/>'''Vox''': Che stai facendo, Val? Tu lì non ci vai.<br/>'''Valentino''': Quell'alido frocetto capirà chi è il suo padrone. Mi fotterò tutti in quel merdoso merdaio, lo giuro sul cielo...<br/>'''Vox''' {{NDR|con voce distorta}}: ''Val''! {{NDR|la voce torna normale}} Riflettici bene, il nostro marchio è la classe. Cosa credi farà alla nostra immagine inseguire puttanelle per tutto l'Inferno?<br/>'''Valentino''': Eh... la rovinerà?<br/>'''Vox''': Giusto! Vuoi che la gente dica che non sai controllare i tuoi dipendenti?<br/>'''Valentino''': No.<br/>'''Vox''': Esatto. E ehi, lui è ancora sotto contratto con te, dove cazzo può andare? Perciò, tu dovresti...?<br/>'''Valentino''': ... Non fare un cazzo?<br/>'''Vox''': Grande idea! È per questo che ti pagano un sacco di soldi.
*'''Valentino''': Sai, Angel non è l'unico che si intrattiene in quel pulcioso hotel con la ''princessa'' di Satanasso.<br/>'''Vox''': Oh, chi altro c'è lì? Qualcuno che ti deve dei soldi?<br/>'''Valentino''': Qualcuno che ci deve qualcosa di più dei soldi. Il demone della radio è lì. {{NDR|Vox affonda gli artigli nel tavolo}}<br/>'''Vox''': ''Che cosa hai detto?''<br/>'''Valentino''': Quello che ho detto.<br/>'''Vox''': Alastor è tornato... ed è con la figlia di ''Lucifero''... e questa non è la prima cazzo di cosa che mi dici?!<br/>'''Valentino''': Ehi, ammazzare Alastor è la tua fissazione.
*'''Alastor''' {{NDR|dopo lo scontro con Sir Pentious}}: Ohibò, necessito dei servigi del mio sarto. Buona fortuna, amici.<br/>'''Vaggie''': Fermo, te ne vai così? Alastor, ci serve il tuo aiuto. Serve che tu finisca il lavoro.<br/>'''Angel Dust''' {{NDR|alludendo alla parete sfondata da Pentious}}: Ehm, ci serve un muro.
*'''Vox''' {{NDR|riferito ad Alastor}}: Lo stronzo è tornato!<br/>'''Valentino''': Sì... anch'io lo pensavo andato per sempre.<br/>'''Vox''': Sono passati sette anni!<br/>'''Valentino''': Sei ancora incazzato perché quella volta ti ha quasi battuto?<br/>'''Vox''': Gah, fanculo!<br/>'''Valentino''': Era per dire.<br/>'''Vox''': Ormai tutto è cambiato da quando se n'è andato.<br/>'''Valentino''': Questo è certo.<br/>'''Vox''': Gli darò il bentornato spiegandogli chi comanda su questo creato.
*'''Angel Dust''' {{NDR|recitando controvoglia con Sir Pentious un copione scritto da Charlie}}: "Oh, sono un losco figuro che vaga per le strade, manchevole degli abbracci della mamma. Ora, dove posso trovare un ragazzino innocente a cui vendere del crack?". Wow. Chi l'ha scritto?<br/>'''Charlie''': Grande teatro, eh? Continua.<br/>'''Angel Dust''': "Ehi, tu".<br/>'''Sir Pentious''': Uh, ce l'hai con me?<br/>'''Angel Dust''': "Ehi, sembri un ragazzino a cui serve un po' di... forfora del diavolo"? Ma che cazzo?!<br/>'''Sir Pentious''': No, giammai. Io devo andare a fare i compiti, scienze.<br/>'''Angel Dust''': "Dai, ragazzino, la polvere ti farà diventare figo come me... il fattone!".<br/>'''Sir Pentious''': La cosa figa è non considerare la droga una cosa figa. Ora, se vuoi scusarmi, devo andare a non fare sesso prima del matrimonio!
*'''Sir Pentious''' {{NDR|dopo essere stato scoperto da Charlie, Angel e Vaggie}}: Agente Pentious richiede un'immediata estrazione!<br/>'''Vox''': Pentious. Complimenti, ti sei fatto beccare... dopo nemmeno un giorno.<br/>'''Sir Pentious''': Ti prego, devi tirarmi fuori da qui!<br/>'''Vox''': Come abbiamo potuto pensare che saresti riuscito in una missione così cretina? Fammi un favore, se non ti ammazzano loro ammazzati da solo, squamato verme imbranato!
==Episodio 3, ''Uova strapazzate''==
*'''Vaggie''': E quel marchingegno?<br/>'''Sir Pentious''': Oh, ehilà, livida femmina, la mia ultima invenzione, cioè una "Scorticatrice {{formatnum:11000}}"! Bramo scatenarla sugli altri ospiti dell'Hotel.<br/>'''Charlie''': Cosa? Perché?<br/>'''Sir Pentious''': Tutti sono troppo carini e buoni, un'evidente menzogna per avere l'occasione di uccidermi. Ma quando? Come? Devo essere preparato.
*'''Vaggie''': Questi ovetti rotolano ovunque, servi tu per sbarazzarcene.<br/>'''Alastor''': Oh, beh, lo farò con immenso gaudio.<br/>'''Vaggie''': Con umanità.<br/>'''Alastor''': Mh. Beh, gaudiderò comunque.
*'''Husk''': Non partecipo a un merdoso spettacolo per questi fessi del cazzo.<br/>'''Angel Dust''': Oh, io sì. Ma con pagamento anticipato. Ahimè, qui qualcuno non può permettersi me.<br/>'''Sir Pentious''': Illuso! Scordatelo, sciocca calì del sesso!
*'''Charlie'''{{NDR|durante l'esercizio di fiducia}}: Angel, vuoi essere tu il prossimo?<br/>'''Angel Dust''': Vaaado...<br/>'''Vaggie''': Però stavolta dovete afferrarlo tutti, chi non lo afferra lo afferro io per le palle.<br/>'''Angel Dust''': Beh, allora mi confesso, eh? Andiamo al sodo, al duro. Io adoro succhiare...<br/>'''Husk''': Mi gioco il cazzo che dici "uccelli"!<br/>'''Angel Dust''': Ghiaccioli! Pervertito! Frena la tua felina fantasia provinciale! {{NDR|si lascia cadere tra le braccia di Husk}} Ma in fondo, anche gli uccelli. {{NDR|Husk lo lascia cadere}}
*A volte sevizio le mamme cimici davanti ai piccoli come monito per tutti. ('''Niffty''')
==Altri progetti==
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War - La guerra desiderata
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ortografia, formattazione
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{{Film
|titolo italiano = War - La guerra desiderata
|immagine =
|didascalia =
|titolo originale =
|lingua originale = italiano
|paese = [[Italia]]
|anno uscita = 2022
|durata = 134 min
|genere = Commedia
|genere 2= Guerra
|genere 3= Drammatico
|regista = [[Gianni Zanasi (regista)|Gianni Zanasi]]
|soggetto = Gianni Zanasi
|sceneggiatore = Gianni Zanasi, [[Lucio Pellegrini]], [[Michele Pellegrini]]
|montatore = Gianni Zanasi, [[Rita Rognoni]]
|fotografo = [[Michele D'Attanasio]]
|musicista = [[Setak]]
|scenografo = [[Tonino Zera]]
|costumista = [[Olivia Bellini]]
|produttore = [[Maurizio Feverati]], [[Rita Rognoni]]
|produttore esecutivo =
|casa produzione = [[Pupkin Production]], [[Vision Distribution]], [[Eloise Films]], [[Sky Italia (azienda)|Sky Italia]], [[Prime Video|Amazon Prime Video]]
|casa distribuzione italiana = [[Vision Distribution]]
|attori = * [[Edoardo Leo]]: Tom
* [[Miriam Leone]]: Lea Benedetti
* [[Giuseppe Battiston]]: Mauro
* [[Carlotta Natoli]]: Antonella
* [[Stefano Fresi]]: Maurizio
* [[Antonella Attili]]: madre di Lea
* [[Massimo Popolizio]]: Attilio Benedetti
* [[Bruno Todeschini]]: Grégoire
* [[Anna Mouglalis]]: dama dei fiori
* [[Marco Tè]]: fratello di Lea
* [[Paolo Briguglia]]: Claudio
* [[Daniele De Angelis]]: il Piccolo
* [[Sergio Pierattini]]: Adriano detto Adri
* [[Teco Celio]]: Franco
* [[Filippo De Carli]]: Enrico
* [[Agnese Claisse]]: Chiara
* [[Lorena Cesarini]]: Lisa
* [[Barbara Alberti]]: Prima violinista
* [[Simone Guarany]]: generale
* [[Claudia Delli Noci]]: Mamma di Caterina
}}
'''''War - La guerra desiderata''''', film italiano del 2022 con [[Edoardo Leo]], [[Miriam Leone]] e [[Giuseppe Battiston]], regia di [[Gianni Zanasi (regista)|Gianni Zanasi]].
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Ciro''' {{NDR|ascoltando la televisione}}: È fuori di testa.<br/>'''Mauro''': Cosa?<br/>'''Ciro''': Quello che sta succedendo. Completamente fuori di testa.<br/>'''Mauro''': Ma cosa? Cosa?! Hanno sparato a una ragazzina di 22 anni e adesso vogliono venire qui a riprenderseli? Per me ''questo'' è fuori di testa!
*'''Tom''': Buongiorno.<br/>'''Lea''': Buongiorno. Piacere, io sono Lea.<br/>'''Tom''': Thomas, però mi chiamano tutti Tom.<br/>'''Lea''': Allora, Thomas...<br/>'''Tom''': Tom.<br/>'''Lea''': Si accomodi. {{NDR|Tom si siede}} Allora, non so se conosce questa procedura.<br/>'''Tom''': No.<br/>'''Lea''': OK. Noi inizieremo con delle domande standard. Poi, piano piano, vedremo.<br/>'''Tom''': OK, perfetto. Io adoro le domande standard, anche perché io fra poco avrei un impegno urgentissimo, quindi...<br/>'''Lea''': OK. Allora, perché pensa di aver bisogno di fare uso di sostanze stupefacenti?<br/>'''Tom''': Non ho capito.<br/>'''Lea''': Perché fa uso di stupefacenti?<br/>'''Tom''': Io non faccio uso di stupefacenti.<br/>'''Lea''': È stato fermato mentre guidava ed è risultato positivo al test della marijuana.<br/>'''Tom''': Spiego. Era un venerdì sera, stavo finendo un turno di lavoro piuttosto pesante e un mio dipendente si è acceso una canna, e io non permetto certe cose sul posto di lavoro. L'ho rimproverato e gli ho chiesto di andarsene via. Poi forse mi sono accorto di essere stato un po' brusco e quindi sono andato da lui, ho preso la canna, per fargli capire che non ce l'avevo proprio con lui, ho fatto un tiro, gliel'ho ridata, ho fatto un tiro e gli ho detto di non farlo mai più. poi ho preso il furgone perché avevo un appuntamento con un cliente, ho guidato, mi hanno fermato, m'hanno fatto il test, ''et voilà''! Eccomi qua.<br/>'''Lea''': L'uso di sostanze altera la sua percezione della realtà, ne è consapevole? Domanda standard.<br/>'''Tom''': Perché ci stiamo dando del lei?<br/>'''Lea''': È funzionale alla terapia che stiamo facendo.<br/>'''Tom''': Ah! Questa è una terapia?<br/>'''Lea''': Sì.<br/>'''Tom''': Fico, pensavo fosse una stronzata burocratica fatta apposta per umiliare le persone.<br/>'''Lea''': Qua nessuno vuole umiliare nessuno.<br/>'''Tom''': Sì, però questa terapia è solamente un iter burocratico che mi serve per riavere la patente che mi serve per fare il mio lavoro. Non so se tutto è chiaro.<br/>'''Lea''': Che lavoro fa?<br/>'''Tom''': Allevatore e commerciante.<br/>'''Lea''': Sono due lavori diversi.<br/>'''Tom''': No, sono la stessa cosa.<br/>'''Lea''': OK. E che cosa alleva e commercia?<br/>'''Tom''': Vongole.<br/>'''Lea''' {{NDR|ridacchia}}: Mi scusi.<br/>'''Tom''': Dai, è divertente, eh? E che c'è di così spiritoso?<br/>'''Lea''': Non lo so, non me l'aspettavo.<br/>'''Tom''': Be', per questo nemmeno io. Era il lavoro di mio fratello, e adesso è diventato il mio.<br/>'''Lea''': Tu sei laureato, Tom, vero?<br/>'''Tom''': Sì.<br/>'''Lea''': In cosa?<br/>'''Tom''': In lingue romanze.<br/>'''Lea''': Bello.<br/>'''Tom''': Sì, bello.<br/>'''Lea''': E allevi vongole.<br/>'''Tom''': E allevo vongole. Le vongole sono la prova che a volte non esiste un perché.<br/>'''Lea''': Quindi tu ogni giorno hai a che fare con qualcosa che per te non ha un perché.<br/>'''Tom''': Ma sei seria?<br/>'''Lea''': Sì. Sto sintetizzando quello che hai appena detto.<br/>'''Tom''': Va bene. Senti una cosa, Lea. Facciamo così. Se io un giorno dovessi fare una terapia, sei la prima che contatto. Cioè, ti tengo presente, giuro. Però il punto è che adesso tu sei qui per firmare un cazzo di foglio che mi serve per avere la patente, {{NDR|Lea protesta per il tono del linguaggio}} va bene? {{NDR|Lea protesta ancora}} E pensa la cosa incredibile: che sei pure pagata per questo!<br/>'''Lea''': No, non penso niente! Va bene un cazzo!<br/>'''Tom''': Sei pagata, magari male...<br/>'''Lea''': Ma come ti permetti?!<br/>'''Tom''': ...ma sei pagata.<br/>'''Lea''': Ma che cazzo me ne frega a me della patente...<br/>'''Tom''': E sai da chi sei pagata? Pensa la cosa straordinaria: dalle mie tasse!<br/>'''Lea''': Cazzo me ne frega delle tue tasse?! Questa è una terapia vera, va bene? <br/>'''Tom''': Una terapia, va bene.<br/>'''Lea''': Allora: rapporto con il padre.<br/>'''Tom''': Bellissimo.<br/>'''Lea''': Con la madre?<br/>'''Tom''': Perfetto.<br/>'''Lea''' {{NDR|timbra un foglio, lo strappa dal blocco e lo porge a Tom}}: Ecco qua.<br/>'''Tom''': Cos'è?<br/>'''Lea''': Puoi riavere la tua patente con questo.<br/>'''Tom''': Fine terapia?<br/>'''Lea''': Fine terapia.<br/>'''Tom''': Breve.<br/>'''Lea''': Brevissima.<br/>'''Tom''': Che t'avevo detto? Non era difficilissimo. Ciao. {{NDR|si alza e fa per andarsene}} Senti, scusa se te lo chiedo, ma... a te ti piace fare 'sto lavoro? {{NDR|Lea esita}} Vado.
*'''Mauro''' {{NDR|ascoltando la televisione}}: Ma sì, ma sì, ma sì! Ma se deve venire questa guerra, che venga! Se deve succedere, che succeda! Anzi, posso dire? Preferisco essere qua, insieme alla mia gente, ad aspettare che arrivi, piuttosto che stare a spinare birra di notte, da solo, davanti a quattro alcolisti del cazzo.<br/>'''Il Piccolo''': Be', però, dai, la guerra non è mai una soluzione, no? Credo.<br/>'''Mauro''': Ah, no? Allora, sentiamo, qual è la soluzione, scusami, la pace sempre e comunque? Anche quando tutto intorno arriva a fare sempre più schifo? Guarda come ci hanno ridotto più di settant'anni di pace! Una merda ci hanno ridotto. Guardaci! Noi mangiamo, parliamo, ingrassiamo, guardiamo serie TV che neanche sappiamo più di che cazzo parlino! Compriamo smartphone che si guastano dopo due anni! Lavoriamo come stronzi e non guadagniamo un cazzo! {{NDR|sbuffa}} Come maschi siamo così depressi che tra un po' ci verranno le cose lì, le... le mestruazioni. Ma tienitela te la tua pace! Noi il massimo lo abbiamo sempre dato o in guerra o subito dopo.<br/>'''Il Piccolo''': Sì, però prima ci siamo dovuti prendere un bel po' di bombe eh, ma da tutti quanti!<br/>'''Mauro''': Cosa vuol dire? Quando ci ha invaso [[Hitler]], cos'avremmo dovuto fare? Dirgli: "Prego, si accomodi", oppure combatterlo con candeline, canzoni e... e... e slogan tipo "Hitler back home"?<br/>'''Il Piccolo''': Però, per essere corretti, noi con Hitler ci eravamo pure alleati.<br/>'''Mauro''': Sì, è vero. Poi ci abbiamo pensato e ci siamo tolti. Va bene? Ci siamo tolti o no?<br/>'''Gli altri paramilitari''': Sì.<br/>'''Mauro''': E comunque, che cazzo, ci stavano invadendo. Punto! E noi cosa facciamo? Beviamo sangria fino alla fine dei nostri giorni? Noi e i nostri figli? Eh?<br/>'''Manlio''': Ma tu non ce l'hai figli, Mauro.<br/>'''Mauro''': Cazzo, Manlio! È un'immagine, cazzo! Se c'invadono, io difendo il mio Paese, la mia terra, la mia gente e pure i miei figli, anche se non ce li ho. Hai capito? E vaffanculo!
*'''Tom''': Scusi. Scusi. {{NDR|i musicisti smettono di suonare}} Ma... posso sapere che cosa ci fate qui?<br/>'''Prima violinista''': Ma... che cosa ci fa ''lei'' qua dentro? Tutto armato! Ma chi le ha dato il permesso di entrare?<br/>'''Tom''': Siamo paramilitari, signora, ufficialmente designati dall'esercito italiano, e siamo qui perché dobbiamo difendere i diritti delle persone...<br/>'''Prima violinista''': E da chi ci dovrebbe difendere, giovanotto? Da lei?<br/>'''Tom''': Signora, là fuori c'è una cosa che si chiama "allerta guerra". Ed è una cosa molto seria, e grave. Posso sapere se siete tutti consapevoli della situazione in cui vi trovate?<br/>'''Musicisti''': Sì, certo.<br/>'''Tom''': Ah.<br/>'''Prima violinista''': Siamo tutti perfettamente consapevoli della minaccia di una guerra folle e insensata. E secondo lei, perché siamo qui a fare quello che stiamo facendo?<br/>'''Tom''': Onestamente è una bella domanda, signora. Me la stavo facendo pure io, giuro.<br/>'''Prima violinista''': Ma è semplice. Per fermarla. {{NDR|i musicisti riprendono a suonare}}
*'''Attilio''': Ma chi ha detto che le terme facevano bene?<br/>'''Lea''': Tu.<br/>'''Attilio''': Cazzata. {{NDR|tossisce}} Ascoltami, Lea. Senti questa storia, dimmi se ti piace. Ex generale dell'aeronautica, adesso viceministro, ma soprattutto un padre. Un padre infelice, che non parla con sua figlia da più di un anno. Una figura incredibilmente patetica. Sua figlia gli regala un trattamento in una spa, per i suoi dolori alla schiena. Si preoccupa per lui. E lui, all'idea di ritrovare il suo affetto, nel delirio di quello che sta succedendo, fa uno strappo al protocollo. Vuole vedere sua figlia da solo, senza scorta. Ah, se scoppia una guerra, quando la rivedrà? Se la rivedrà. E così ci casca, come un vecchio patetico, appunto. Non poteva immaginare che lei l'avrebbe rinchiuso, torturato per giorni, ah? Con una crudeltà inaspettata, fino a piegarne ogni sua volontà. Lui non ha tradito la patria, no. Le forze armate, no. È soltanto caduto nel tranello di una figlia disgraziata che temeva di non rivedere mai più, e così evita l'accusa di alto tradimento. Eh? Perfetto, vero? Perfetto! Per i francesi tu sarai un'eroina, e così sarai al sicuro. Io non sarò più niente, ma mi sta bene. Non voglio essere responsabile di una guerra idiota, voluta da dei politici idioti. Hai chiamato Grégoire, vero?<br/>'''Lea''': Sì.<br/>'''Attilio''': Io gli darò i codici degli aerei italiani. E se gli altri hanno i nostri codici, gli aerei italiani rimarrebbero...<br/>'''Lea''': ''Ground''.<br/>'''Attilio''': ''Ground''. A terra, esatto. E perché non decollerebbe nessuno?<br/>'''Lea''': Perché verrebbero abbattuti tutti, e lo sanno.<br/>'''Attilio''': E noi...<br/>'''Attilio e Lea''' {{NDR|insieme}}: ...fermeremo la guerra...<br/>'''Attilio''': ...senza...<br/>'''Lea''': ...sparare un colpo.<br/>'''Attilio''': Esatto. Soltanto tu potevi fare una cosa così. Tu sei la mia soldatessa. Lo sapevo. L'ho sempre saputo.<br/>'''Lea''': Io volevo solo essere tua figlia!<br/>'''Attilio''': Lea! Pensa ai figli. Fregatene dei padri. Quelli ormai se ne sono andati. Vai, adesso, e ferma questa guerra. Adesso!
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
[[Categoria:Film di guerra]]
[[Categoria:Film drammatici]]
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Tommaso Casini
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Gaux
18878
/* Le forme metriche italiane */ il madrigale o mandriale
wikitext
text/x-wiki
[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''Madrigale'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perchè uscito dalle mandre, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perchè uscito dalle mandre, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
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lo strambotto
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto'', per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''. (cap. IV, p. 52)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ strambotto -> Metro popolare (così in Pedia)
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto'', per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''. (cap. IV, p. 52)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ nota d'autore
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''. (cap. IV, p. 52)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ altra nota d'autore
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. (cap. IV, p. 52)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ scomparsa dello strambotto
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. (cap. IV, p. 52)
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al madrigale. (cap. IV, p. 54)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ serie di distici a rima alternata
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. (cap. IV, p. 52)
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre [...]. (cap. IV, p. 52)
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al madrigale. (cap. IV, p. 54)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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/* Le forme metriche italiane */ esempio di strambotto
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. (cap. IV, p. 52)
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre; ecco un esempio dei più antichi strambotti:<br><div style="text-align:center;">Valletto, se m'amate, siate saggio,<br>non vi fidate in nullo compagnione;<br>tieni cielato quel che ditto t'aggio,<br>non vi vantate della mi' persone,<br>ché, se 'l sapesson gli parenti ch'aggio,<br>tu sarie morto ed io scamparia none.<br>Se fossi morto saria gran dannaggio,<br>s'io fossi morta saria gran ragione.</div>(cap. IV, pp. 52-53)
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al madrigale. (cap. IV, p. 54)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Critici letterari italiani]]
[[Categoria:Filologi italiani]]
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[[Categoria:Storici italiani]]
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/* Le forme metriche italiane */ typo
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[[File:Tommaso Casini.png|thumb|Tommaso Casini]]
'''Tommaso Casini''' (1859 – 1917), scrittore, storico, critico letterario e filologo italiano.
==''Le forme metriche italiane''==
*È generalmente lamentata la scarsezza delle cognizioni degli italiani intorno alle forme metriche della loro gloriosa poesia, e dalle nostre scuole i giovani escono per lo più con tale ignoranza di questa parte importantissima del nostro patrimonio letterario, da non sapere spesso distinguere una canzone da una ballata, un sonetto da un madrigale. (Prefazione, p. V)
*La più antica e la più notevole delle forme liriche italiane è la ''[[Canzone (metrica)|Canzone]]'', che [[Dante Alighieri|Dante]], nel suo libro ''De vulgari eloquentia'', definisce come il modo più eccellente di poesia; e veramente essa fu adoperata in ogni tempo dai nostri lirici per l'espressione dei pensieri più nobili e dei sentimenti più elevati, né fu rivolta mai alla rappresentazione di concezioni famigliari o di affetti volgari. (cap. I, p. 1)
*La canzone è una serie di ''stanze'' o ''strofe'', alla quale spesso si aggiunge il ''congedo''; e la stanza è una serie di versi, che possono essere della stessa misura (endecasillabi; ottonari; settenari) oppure di misura varia (endecasillabi e settenari, endecasillabi e quinari, settenari e quinari), ordinati e collegati secondo un certo sistema di rime. (cap. I, pp. 1-2)
*Sebbene si possa dire che la teorica della canzone italiana è identica a quella della provenzale, almeno nei principii generali e nelle modalità tecniche, è da notare una sostanziale modificazione fatta dai primi rimatori che dedussero questa forma nella nostra poesia; poiché, mentre i provenzali mantenevano per tutte le stanze le rime della prima, gli italiani serbarono nelle stanze susseguenti alla prima solo l'ordinamento di rime proprio ad essa: e la ragione di questa modificazione, che accrebbe d'assai la varietà ritmica e melodica della canzone, è del tutto linguistica; poiché, mentre la lingua provenzale abbondava di parole {{sic|omioteleute}}<ref>più comun. ''omoteleute'' da ''[[w:omoteleuto|omoteleuto]]''.</ref> per essere scarsa di suffissi nominali e verbali, la lingua italiana ne era invece assai povera. (cap. I, p. 8)
*Nobilitato dal [[Guido Cavalcanti|Cavalcanti]], da [[Cino da Pistoia|Cino]] e da Dante, ed innalzato alle più alte cime dell'arte dal [[Francesco Petrarca|Petrarca]], il [[sonetto]] divenne la forma prediletta dei lirici italiani e specialmente dei petrarchisti, che abbondarono nei secoli XV e XVI; e dalla materia amorosa e insegnativa si allargò ben presto anche alla politica, mescolandosi a tutti i grandi avvenimenti civili e letterari, ora assumendo il tono dimesso e domestico della poesia affettiva ed intima ed ora assorgendo alla dignità del canto nazionale. Oscurato per un momento nel secolo XVII dalla canzonetta e nel XVIII dal verso sciolto, non ostante gli sforzi degli arcadi per richiamarlo all'antico splendore, fu restituito alle meritate altezze dal [[Vincenzo Monti|Monti]] e dal [[Ugo Foscolo|Foscolo]], ed oggi ancora domina sovrano sulle altre forme liriche degli italiani. (pp. 40-41)
*Il ''[[Madrigale]]'' o, come costantemente dissero gli antichi, ''mandriale'', fu nelle sue origini una forma di canto popolare, anzi, più precisamente, rustico e villereccio ; e fu cosi detto perché uscito dalle {{sic|mandre}}, per esser cioè un componimento pastorale e campagnuolo: ciò è attestato con ammirabile concordia dalla maggior parte dei nostri antichi trattatisti, coi quali si accordano i più autorevoli filologi moderni. (cap. IV, p. 47)
*Come tutte le forme toccate dalla mano fatata del Petrarca, il [[madrigale]] fu largamente usato dai nostri lirici dei secoli XV e XVI, presso i quali conservò sempre un ricordo della sua origine campagnuola, poiché essi avevano l'occhio ai madrigali del cantore di Laura, che in tutti i suoi pose, come osservò il [[Ludovico Dolce|Dolce]]<ref>''Osservationi della volgar lingua''. Venezia, 1566, pag. 227. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, ''o erbe o acque o cose che a ville e solitari luoghi si appartengono''. (cap. IV, p. 48)
*Lo ''[[Metro popolare|strambotto]]'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. (cap. IV, p. 52)
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre; ecco un esempio dei più antichi strambotti:<br><div style="text-align:center;">Valletto, se m'amate, siate saggio,<br>non vi fidate in nullo compagnione;<br>tienì cielato quel che ditto t'aggio,<br>non vi vantate della mi' persone,<br>ché, se 'l sapesson gli parenti ch'aggio,<br>tu sarie morto ed io scamparia none.<br>Se fossi morto saria gran dannaggio,<br>s'io fossi morta saria gran ragione.</div>(cap. IV, pp. 52-53)
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al madrigale. (cap. IV, p. 54)
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Tommaso Casini, ''[https://archive.org/details/leformemetrichei00casiuoft/page/n4/mode/1up Le forme metriche italiane]'', G. C. Sansoni Editore, Firenze, 1915<sup>2</sup>.
==Altri progetti==
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Buonasera, ho dovuto cancellare la pagina da lei creata perché quella non è la sede adatta a inserire delle citazioni. Avrebbe dovuto creare la pagina «[[Teresa Averta]]», ma a ben vedere credo che neppure questo sia possibile, perché non mi pare che l'autrice in questione rispetti i [[w:Aiuto:Criteri_di_enciclopedicità/Scrittori_e_libri#Scrittori|criteri]] stabiliti, almeno per ora. Voglia anche cortesemente tenere in considerazione che questo non è un luogo per farsi promozione. Saluti, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:31, 24 apr 2024 (CEST)
:Gentile signora, il cortese messaggio di cui sopra non può onestamente essere confuso da nessuno che si trovi in uno stato d'animo sereno, e in nessun modo, con un bacchettare o montare in cattedra, perciò non v'è motivo di stizzirsi. Essendo Lei appena giunta da queste parti è del tutto naturale che inizialmente non sappia come agire correttamente (tanto più che, avendo dimostrato d'avere tutt'altre mire, non se n'è neppure curata, se dobbiamo dirla tutta) quindi è normale che chi è più esperto di Lei in questo àmbito Le indichi come stanno le cose, nella prospettiva del buon funzionamento generale. Il fatto che io non la conosca personalmente, e che non guadagni neppure un centesimo occupandomene, dovrebbe rassicurarLa che non v'è ombra di malafede e, ove ciò non Le bastasse, Le dichiaro formalmente che tengo affatto in non cale i casi suoi. Colgo l'occasione per invitarLa una volta di più a cessare d'inserire contenuti promozionali (come ha fatto [[speciale:diff/1327820|qui]] e poi [[speciale:diff/1327830|qui]]), o mio malgrado dovrò metterLa forzatamente in condizione di non poter seguitare, infliggendole un blocco dell'utenza. Buonanotte, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 01:02, 25 apr 2024 (CEST)
::Lei è un grande,si sente il padreterno,ma non sa che non vivremo a lungo su questa terra! La superbia e l'esuberanza con cui ha scritto questa risposta la dice lunga sul suo conto...pertanto non giudichi le persone come ha fatto. Piuttosto cerchi di essere umile se si crede un guru o un maestro di tecnologia. Ognuno di noi ha da imparare dagli altri, e per questo non si senta superiore agli altri. Che cosa dovrebbe bloccarmi? Dio blocca, ferma, fa vivere o morire...badi di non inciampare mai lei in errore, chè poi dovrà chiedere scusa e perdono prima di rialzarsi di nuovo.
::Vi sentite come se foste la Bibbia, ma la Verità non è in Wikipedia, mi dispiace che lei lo ignori.
::Cordialità. [[Speciale:Contributi/2.195.213.192|2.195.213.192]] ([[User talk:2.195.213.192|msg]]) 12:51, 25 apr 2024 (CEST)
:::I messaggi soprastanti sono formali e redatti impassibilmente; se ne può avvedere chiunque, a maggior ragione Lei che afferma d'essere una scrittrice. Attengono solo questioni tecniche e convenzioni che Lei non conosce e che, se decidesse liberamente di collaborare a questo progetto, dovrebbe cominciare pian piano a imparare, magari dando per prima cosa un'occhiata al messaggio di benvenuto in alto e ai rimandi che esso contiene; anche se, vista la gratuita condanna di Wikipedia da parte Sua, mi chiedo cosa sia venuta a fare qui a parte pubblicizzarsi. Le verità eterne non c'entrano niente e non è certo il caso di scomodarle per così poco. Mi corre altresì l'obbligo d'informarLa che il Suo nome utente è in contrasto con le [[w:Aiuto:Nome_utente#Nomi_utente_autoqualificati|regole in materia]], perché contiene una qualifica (nello specifico: scrittrice). È pertanto necessario cambiarlo, anche solo rimuovendo quella qualifica e lasciando il resto, altrimenti dica Lei tempestivamente quale altro preferisce seguendo [[Aiuto:Cambiare il nome utente|queste istruzioni]]; in caso di Sua mancata indicazione l'[[w:Wikipedia:Politiche_di_blocco_degli_utenti#Nomi_utente|utenza sarà bloccata]] a tempo indeterminato d'ufficio, ma Lei resterà libera di registrarsi nuovamente con altro nome, purché rispettoso delle regole. Cordialità, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:30, 25 apr 2024 (CEST)
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:Gentile signora, il cortese messaggio di cui sopra non può onestamente essere confuso da nessuno che si trovi in uno stato d'animo sereno, e in nessun modo, con un bacchettare o montare in cattedra, perciò non v'è motivo di stizzirsi. Essendo Lei appena giunta da queste parti è del tutto naturale che inizialmente non sappia come agire correttamente (tanto più che, avendo dimostrato d'avere tutt'altre mire, non se n'è neppure curata, se dobbiamo dirla tutta) quindi è normale che chi è più esperto di Lei in questo àmbito Le indichi come stanno le cose, nella prospettiva del buon funzionamento generale. Il fatto che io non la conosca personalmente, e che non guadagni neppure un centesimo occupandomene, dovrebbe rassicurarLa che non v'è ombra di malafede e, ove ciò non Le bastasse, Le dichiaro formalmente che tengo affatto in non cale i casi suoi. Colgo l'occasione per invitarLa una volta di più a cessare d'inserire contenuti promozionali (come ha fatto [[speciale:diff/1327820|qui]] e poi [[speciale:diff/1327830|qui]]), o mio malgrado dovrò metterLa forzatamente in condizione di non poter seguitare, infliggendole un blocco dell'utenza. Buonanotte, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 01:02, 25 apr 2024 (CEST)
::Lei è un grande,si sente il padreterno,ma non sa che non vivremo a lungo su questa terra! La superbia e l'esuberanza con cui ha scritto questa risposta la dice lunga sul suo conto...pertanto non giudichi le persone come ha fatto. Piuttosto cerchi di essere umile se si crede un guru o un maestro di tecnologia. Ognuno di noi ha da imparare dagli altri, e per questo non si senta superiore agli altri. Che cosa dovrebbe bloccarmi? Dio blocca, ferma, fa vivere o morire...badi di non inciampare mai lei in errore, chè poi dovrà chiedere scusa e perdono prima di rialzarsi di nuovo.
::Vi sentite come se foste la Bibbia, ma la Verità non è in Wikipedia, mi dispiace che lei lo ignori.
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:::I messaggi soprastanti sono formali e redatti impassibilmente; se ne può avvedere chiunque, a maggior ragione Lei che afferma d'essere una scrittrice. Attengono solo a questioni tecniche e convenzioni che Lei non conosce e che, se decidesse liberamente di collaborare a questo progetto, dovrebbe cominciare pian piano a imparare, magari dando per prima cosa un'occhiata al messaggio di benvenuto in alto e ai rimandi che esso contiene; anche se, vista la gratuita condanna di Wikipedia da parte Sua, mi chiedo cosa sia venuta a fare qui a parte pubblicizzarsi. Le verità eterne non c'entrano niente e non è certo il caso di scomodarle per così poco. Mi corre altresì l'obbligo d'informarLa che il Suo nome utente è in contrasto con le [[w:Aiuto:Nome_utente#Nomi_utente_autoqualificati|regole in materia]], perché contiene una qualifica (nello specifico: scrittrice). È pertanto necessario cambiarlo, anche solo rimuovendo quella qualifica e lasciando il resto, altrimenti dica Lei tempestivamente quale altro preferisce seguendo [[Aiuto:Cambiare il nome utente|queste istruzioni]]; in caso di Sua mancata indicazione l'[[w:Wikipedia:Politiche_di_blocco_degli_utenti#Nomi_utente|utenza sarà bloccata]] a tempo indeterminato d'ufficio, ma Lei resterà libera di registrarsi nuovamente con altro nome, purché rispettoso delle regole. Cordialità, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:30, 25 apr 2024 (CEST)
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:Gentile signora, il cortese messaggio di cui sopra non può onestamente essere confuso da nessuno che si trovi in uno stato d'animo sereno, e in nessun modo, con un bacchettare o montare in cattedra, perciò non v'è motivo di stizzirsi. Essendo Lei appena giunta da queste parti è del tutto naturale che inizialmente non sappia come agire correttamente (tanto più che, avendo dimostrato d'avere tutt'altre mire, non se n'è neppure curata, se dobbiamo dirla tutta) quindi è normale che chi è più esperto di Lei in questo àmbito Le indichi come stanno le cose, nella prospettiva del buon funzionamento generale. Il fatto che io non la conosca personalmente, e che non guadagni neppure un centesimo occupandomene, dovrebbe rassicurarLa che non v'è ombra di malafede e, ove ciò non Le bastasse, Le dichiaro formalmente che tengo affatto in non cale i casi suoi. Colgo l'occasione per invitarLa una volta di più a cessare d'inserire contenuti promozionali (come ha fatto [[speciale:diff/1327820|qui]] e poi [[speciale:diff/1327830|qui]]), o mio malgrado dovrò metterLa forzatamente in condizione di non poter seguitare, infliggendole un blocco dell'utenza. Buonanotte, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 01:02, 25 apr 2024 (CEST)
::Lei è un grande,si sente il padreterno,ma non sa che non vivremo a lungo su questa terra! La superbia e l'esuberanza con cui ha scritto questa risposta la dice lunga sul suo conto...pertanto non giudichi le persone come ha fatto. Piuttosto cerchi di essere umile se si crede un guru o un maestro di tecnologia. Ognuno di noi ha da imparare dagli altri, e per questo non si senta superiore agli altri. Che cosa dovrebbe bloccarmi? Dio blocca, ferma, fa vivere o morire...badi di non inciampare mai lei in errore, chè poi dovrà chiedere scusa e perdono prima di rialzarsi di nuovo.
::Vi sentite come se foste la Bibbia, ma la Verità non è in Wikipedia, mi dispiace che lei lo ignori.
::Cordialità. [[Speciale:Contributi/2.195.213.192|2.195.213.192]] ([[User talk:2.195.213.192|msg]]) 12:51, 25 apr 2024 (CEST)
:::I messaggi soprastanti sono formali e redatti impassibilmente; se ne può avvedere chiunque, a maggior ragione Lei che afferma d'essere una scrittrice. Attengono solo a questioni tecniche e convenzioni che Lei non conosce e che, se decidesse liberamente di collaborare a questo progetto, dovrebbe cominciare pian piano a imparare, magari dando per prima cosa un'occhiata al messaggio di benvenuto in alto e ai rimandi che esso contiene; anche se, vista la gratuita condanna di Wikipedia da parte Sua, mi chiedo cosa sia venuta a fare qui a parte pubblicizzarsi. Le verità eterne non c'entrano niente e non è certo il caso di scomodarle per così poco. Mi corre altresì l'obbligo d'informarLa che il Suo nome utente è in contrasto con le [[w:Aiuto:Nome_utente#Nomi_utente_autoqualificati|regole in materia]], perché contiene una qualifica (nello specifico: scrittrice). È pertanto necessario cambiarlo, anche solo rimuovendo quella qualifica e lasciando il resto, altrimenti dica Lei tempestivamente quale altro preferisce seguendo [[Aiuto:Cambiare il nome utente|queste istruzioni]]; in caso di Sua mancata indicazione l'[[w:Wikipedia:Politiche_di_blocco_degli_utenti#Nomi_utente|utenza sarà bloccata]] a tempo indeterminato d'ufficio, ma Lei resterà libera di registrarsi nuovamente con altro nome, purché rispettoso delle regole. Cordialità, --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 14:30, 25 apr 2024 (CEST)
::::Lei continua a replicare, ciò significa che mi ha preso in considerazione oppure ciò che scrivo le arriva alla mente e non so al cuore...le ripeto per l'ultima volta che non è assolutamente come dice lei. Non giudichi senza conoscere le persone, é ingiusto per un collaboratore o amministratore di Wikipedia, esporsi come un giudice inflessibile o un saccente di etica tecnologica. Lei è un essere umano esattamente come me... siete tutti volontari in questa piattaforma non dominatori di internet, pertanto si limiti a discutere dell'errore e non di chi l'ha commesso, offendendo da più di 24 ore, la sottoscritta. Educazione ne ho da vendere; insegno da 26 anni ormai, in piena umiltà e con la massima serietà. La scrittura per me è vita. La poesia è sangue che mi scorre nelle vene. Ho creduto che potevo collaborare in qualche modo nel versante della lettaratura e proporre qualche progetto innovativo per i giovani. Tutto qui...ho sbagliato perchè pensavo che WIKIPEDIA fosse aperta a progetti educativi e formativi per le nuove generazioni. Non sapevo che ci fosse questo clima di ostracismo e superficialità come se le persone fossero numeri. Ora capisco perchè WIKIPEDIA non può essere creduta e credibile perchè anche qui non è libertà di cultura e apertura al nuovo. Nessuno vi vuole rubare il posto, e le regle si rispettano ovunque. Ciò che mi duole è che mancate di delicatezza e di eleganza, ma avete ragione a comportarvi così...ed io non sono certo una persona che possa rimanere in un posto dove è stata offesa, giudicata e bistrattatta. Sappiate però che l'amore e l'amicizia tra gli uomini è un valore inestimabile che voi non conoscete, ed è molto più importante del vostro tanto amato ruolo che sentite in Wikipedia. CANCELLATEMI DA TUTTO... VI PREGO, e vi ricordo che non sono scrittrice ma di più: FIGLIA DI DIO! [[Speciale:Contributi/2.195.200.127|2.195.200.127]] ([[User talk:2.195.200.127|msg]]) 16:54, 25 apr 2024 (CEST)
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Protetto "[[Discussioni utente:Teresa Averta Scrittrice]]" ([Modifica=Consentito solo agli amministratori] (infinito) [Spostamento=Consentito solo agli amministratori] (infinito))
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Grey's Anatomy (quindicesima stagione)
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Andrea Bonfanti Rapallo
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== '''Episodio 1 – Con meraviglia e selvaggio desiderio''' ==
'''Meredith voce narrante'''
''Nel nostro cervello c’è una zona della corteccia celebrale localizzata in profondità, in un’area tra il lobo temporale e quello frontale. Si chiama insula, ed è lì che nasce il desiderio. L’insula è grande quanto un cecio, ma ciò che scatena nei nostri corpi, e di conseguenza nelle nostre vite, può essere di proporzioni epiche''.
Jackson: Ci hai salvato la vita, Andrew.
De Luca: Vi ho solo afferrati.
Jackson: De Luca! La mia vita era in pericolo, e tu l’hai salvata. Volevi darti malato santo cielo. Se l’avessi fatto sarei morto.
'''Amelia, rivolgendosi alla dottoressa Baley''':
so che cerchi un capo ad interim, e sono qui per dirti che non devi più cercare!so quello che pensi: sono il primario di neuro, e ho il progetto di ricerca con Korasik e una teenager tossicodipendente che cerco di salvare, e ho Owen, beh… non ho Owen, Owen ha Leo, e io ho Betty e… e di sicuro non stiamo insieme, però ci sono domande e sentimenti e noi due insieme siamo come un grosso tornado di confusione che potrebbe sconvolgere quattro vite, perciò si, si la mia vita è un po' un macello per ora..
Baley: e questa è la ragione per cui dovrei scegliere te?
Amelia: perché tutti sanno che le persone con le vite incasinate sono brillanti sul lavoro!in più sono nata per comandare…
Baley: mh!
Amelia: Ok, sul serio, che cos’ha Teddy Altman che io non ho!?
'''Korasik verso la dottoressa Sheperd:'''
Korasik:Ehi, Rallenta un po' cow-boy!
Amelia: La Baley è un idiota se non sceglie me come capo ad interim: sono brillante, molto capace… e sono sexy!sono materiale di prima scelta.
Korasik: come capo ad interim?
Amelia: si, come capo ad interim.
Korasik: chi era la bionda di stamattina?
Amelia: E’ la donna che il mio ex marito ha baciato prima di diventare il mio ex marito e credo che gli piaccia ancora, e la Baley gli ha offerto il ruolo di capo ad interim… il che è…
Korasik: Patetico.
Amelia: Esatto! E’ pieno di candidati più che adatti a quel ruolo proprio qui…
Korasik (Interrompendola) No, no, questo sfogo è patetico. Questa realtà alternativa in cui sei una vittima del tuo matrimonio. Sei tante cose Amelia Sheperd, ma non una vittima. Una stronza, si.
Amelia: Scusami?
Korasik: sei stata una grandissima stronza con tuo marito, quando io ti ho operato, non sapevo neanche che fossi sposata, ecco quanto ci tenevi!
Amelia: Io avevo un tumore!
Korasik: Abbiamo fatto sesso il giorno dopo la tua separazione. Sesso spinto, perverso, estremo, io sono stato forte, ma non c’entrava il tumore, te l’avevo tolto.
Amelia: Era sesso da gratitudine. Era sesso da..”grazie molte per non avermi uccisa”.
Korasik: Era sesso da “grazie a Dio non sono più sposata con quel rosso e lo sai.
'''(…) Korasik riprende il discorso con Amelia.'''
Korasik: Allora dai, dai, parliamone. Sei stata tremenda con lui, lo abbiamo stabilito. Perciò se davvero lo rivuoi, ora dovrai lottare per lui ed eliminare l’altra concorrente dal gioco.
Amelia: Il tuo consiglio è di lottare contro un'altra donna..per un uomo?
Korasik: Chi ha mai ottenuto qualcosa di importante senza lottare? Non sei diventata neurochirurgo senza lottare, non ti sei ripresa dal tumore senza lottare, hai lottato da pazzi… e se si fosse messa una donna tra te e la tua volontà di alzarti dal letto, avresti lottato, Sheperd. Magari nella.. gelatina, o nel fango, o magari in costume.
Amelia: non accetto consigli sulla vita privata da te, Tom, perché su questo aspetto… non ti stimo affatto.
Korasik: si, brava, ho i miei difetti… ma ho solo un rimpianto nel mia vita, ed è aver visto mia moglie lasciare me per infilarsi nel letto di un uomo diverso da me, senza aver lottato per lei. Non è antifemminista lottare per quello che vuoi, è anti… Amelia non farlo. '''(Alzandosi e andandosene)''' Puoi togliere di mezzo quel cervello sciolto? Mi fa schifo.
'''(Meggie Pierce e Jackson Avery sono a casa, in cucina)'''
Meggie. Ehi… sei esperto di segreto professionale? Cioè, nello specifico, sai se un medico dovesse, per caso, in una conversazione con un familiare, lasciarsi sfuggire un dettaglio della vita di un paziente, non legato al suo stato di salute, pensi che la conseguenza sarebbe l’espulsione dall’ordine... o magari una multa?
Jackson: Stavamo per essere investiti da un auto stamattina.
Maggie: Lo so, poi io sono stata investita da un altro tipo di auto. Ehi.. ehi, è tutto ok? Non mi sembra che sia tutto ok.
Jackson: Sai, stamattina, ho detto che la fede è credere che ci sia una mano gigantesca, lassù, che ti afferra, e poi letteralmente una mano ci strappa dalle grinfie della morte.
Maggie: Era la mano di De Luca.
Jackson: Ho pregato e April si è risvegliata.
Maggie: o…April si è risvegliata perché io sono un ottimo medico. Non cerco di minimizzare, e non cerco di prendermi il merito, che c’è da ridere?
Jackson: Che c’è da ridere? Parli come me! Tu sembri me, io non sembro me. E’ imbarazzante, Sono in imbarazzo.
Maggie: Jackson! Va bene cambiare! Si, cioè, dovresti farlo...sei vivo, va bene! Va bene evolvere, va bene cercare un significato più profondo.
Jackson: Io credo in qualcosa. Non so che cosa sia, ma mi vibra dentro, sai, voglio…voglio fare questo salto, sì voglio fidarmi del mio istinto e pensare che qualcosa mi afferrerà se dovessi fare una puttanata. Voglio fare come April e Matthew, sai, voglio fidarmi!
Maggie: April e Matthew si sono sposati.
Jackson: Si, e ti sto dicendo che voglio fidarmi.
Maggie: noi.. noi, ehm… è finito il latte.
'''Meredith voce narrante.'''
'''Ci piace pensare di avere il controllo, ma nella maggior parte dei casi, spesso, è l’equilibrio chimico nel nostro cervello a controllarci.'''
'''(Amelia e Owen a casa, in cucina)'''
Owen: Leo dorme e Be… '''(Amelia interrompe)'''
Amelia: Provo qualcosa.
Owen: Lo so, lo so e mi dispiace tanto.
Amelia: No, Owen…non scusarti, ti prego. Io dico che provo qualcosa… per te. Provo qualcosa per te. Come cuore in gola e battito accelerato e… lo so che ne è passata tanta di acqua sotto questo ponte, e capirei se mi dicessi di no, se mi dicessi “Amelia, non voglio ricominciare”, lo capirei. E… se sei innamorato di Teddy e lei è innamorata di te, io non lotterò con lei. Ma se non ti avessi detto che, se non ti avessi detto quello che provo e tu fossi tornato da Teddy perché io non ero stata chiara, non me lo sarei mai potuta perdonare.
Owen: Teddy mi ha accusato di non riuscire a stare da solo.
Amelia: Oggi?
Owen: oh no, no. Quando sono andato in Germania.
Amelia: Oh..
Owen: Si… '''(si avvicina)''' non voglio che abbia ragione '''(La bacia)'''.
'''Meredith voce narrante.'''
''L’insula si scatena e noi siamo spinti a cambiare la nostra vita. Spinti dalla bramosia, spinti dall’anelito. Spinti da desiderio di avere di più.''
== Episodio 2 -Spezzati insieme- ==
'''Meredith voce narrante.'''
''Come di acqua e cibo, gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri: uno studio sul cervello ha rivelato che durante una risonanza magnetica, i centri mesencefalici di un paziente si attivano quando c’è un’altra persona nella stanza. I neuroni si innescano quando parliamo con qualcuno, quando pensiamo a qualcuno. E vanno in tilt quando gli teniamo la mano. I nostri corpi e cervelli sono programmati per cercarsi a vicenda e connettersi. Allora perché così tante persone preferiscono stare sole.
Perché spesso scappiamo non appena sentiamo che è nato un legame?
Perché sentiamo di dover combattere qualcosa per la quale siamo programmati?
Forse perché quando troviamo qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci, quel sentimento diventa come ossigeno puro, e ci terrorizza poterlo perdere.
E fidatevi, si può diventare piuttosto bravi a stare da soli.
Molte cose diventano più belle quando puoi condividerle con qualcuno.''
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Andrea Bonfanti Rapallo
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/* Episodio 2 -Spezzati insieme- */
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== '''Episodio 1 – Con meraviglia e selvaggio desiderio''' ==
'''Meredith voce narrante'''
''Nel nostro cervello c’è una zona della corteccia celebrale localizzata in profondità, in un’area tra il lobo temporale e quello frontale. Si chiama insula, ed è lì che nasce il desiderio. L’insula è grande quanto un cecio, ma ciò che scatena nei nostri corpi, e di conseguenza nelle nostre vite, può essere di proporzioni epiche''.
Jackson: Ci hai salvato la vita, Andrew.
De Luca: Vi ho solo afferrati.
Jackson: De Luca! La mia vita era in pericolo, e tu l’hai salvata. Volevi darti malato santo cielo. Se l’avessi fatto sarei morto.
'''Amelia, rivolgendosi alla dottoressa Baley''':
so che cerchi un capo ad interim, e sono qui per dirti che non devi più cercare!so quello che pensi: sono il primario di neuro, e ho il progetto di ricerca con Korasik e una teenager tossicodipendente che cerco di salvare, e ho Owen, beh… non ho Owen, Owen ha Leo, e io ho Betty e… e di sicuro non stiamo insieme, però ci sono domande e sentimenti e noi due insieme siamo come un grosso tornado di confusione che potrebbe sconvolgere quattro vite, perciò si, si la mia vita è un po' un macello per ora..
Baley: e questa è la ragione per cui dovrei scegliere te?
Amelia: perché tutti sanno che le persone con le vite incasinate sono brillanti sul lavoro!in più sono nata per comandare…
Baley: mh!
Amelia: Ok, sul serio, che cos’ha Teddy Altman che io non ho!?
'''Korasik verso la dottoressa Sheperd:'''
Korasik:Ehi, Rallenta un po' cow-boy!
Amelia: La Baley è un idiota se non sceglie me come capo ad interim: sono brillante, molto capace… e sono sexy!sono materiale di prima scelta.
Korasik: come capo ad interim?
Amelia: si, come capo ad interim.
Korasik: chi era la bionda di stamattina?
Amelia: E’ la donna che il mio ex marito ha baciato prima di diventare il mio ex marito e credo che gli piaccia ancora, e la Baley gli ha offerto il ruolo di capo ad interim… il che è…
Korasik: Patetico.
Amelia: Esatto! E’ pieno di candidati più che adatti a quel ruolo proprio qui…
Korasik (Interrompendola) No, no, questo sfogo è patetico. Questa realtà alternativa in cui sei una vittima del tuo matrimonio. Sei tante cose Amelia Sheperd, ma non una vittima. Una stronza, si.
Amelia: Scusami?
Korasik: sei stata una grandissima stronza con tuo marito, quando io ti ho operato, non sapevo neanche che fossi sposata, ecco quanto ci tenevi!
Amelia: Io avevo un tumore!
Korasik: Abbiamo fatto sesso il giorno dopo la tua separazione. Sesso spinto, perverso, estremo, io sono stato forte, ma non c’entrava il tumore, te l’avevo tolto.
Amelia: Era sesso da gratitudine. Era sesso da..”grazie molte per non avermi uccisa”.
Korasik: Era sesso da “grazie a Dio non sono più sposata con quel rosso e lo sai.
'''(…) Korasik riprende il discorso con Amelia.'''
Korasik: Allora dai, dai, parliamone. Sei stata tremenda con lui, lo abbiamo stabilito. Perciò se davvero lo rivuoi, ora dovrai lottare per lui ed eliminare l’altra concorrente dal gioco.
Amelia: Il tuo consiglio è di lottare contro un'altra donna..per un uomo?
Korasik: Chi ha mai ottenuto qualcosa di importante senza lottare? Non sei diventata neurochirurgo senza lottare, non ti sei ripresa dal tumore senza lottare, hai lottato da pazzi… e se si fosse messa una donna tra te e la tua volontà di alzarti dal letto, avresti lottato, Sheperd. Magari nella.. gelatina, o nel fango, o magari in costume.
Amelia: non accetto consigli sulla vita privata da te, Tom, perché su questo aspetto… non ti stimo affatto.
Korasik: si, brava, ho i miei difetti… ma ho solo un rimpianto nel mia vita, ed è aver visto mia moglie lasciare me per infilarsi nel letto di un uomo diverso da me, senza aver lottato per lei. Non è antifemminista lottare per quello che vuoi, è anti… Amelia non farlo. '''(Alzandosi e andandosene)''' Puoi togliere di mezzo quel cervello sciolto? Mi fa schifo.
'''(Meggie Pierce e Jackson Avery sono a casa, in cucina)'''
Meggie. Ehi… sei esperto di segreto professionale? Cioè, nello specifico, sai se un medico dovesse, per caso, in una conversazione con un familiare, lasciarsi sfuggire un dettaglio della vita di un paziente, non legato al suo stato di salute, pensi che la conseguenza sarebbe l’espulsione dall’ordine... o magari una multa?
Jackson: Stavamo per essere investiti da un auto stamattina.
Maggie: Lo so, poi io sono stata investita da un altro tipo di auto. Ehi.. ehi, è tutto ok? Non mi sembra che sia tutto ok.
Jackson: Sai, stamattina, ho detto che la fede è credere che ci sia una mano gigantesca, lassù, che ti afferra, e poi letteralmente una mano ci strappa dalle grinfie della morte.
Maggie: Era la mano di De Luca.
Jackson: Ho pregato e April si è risvegliata.
Maggie: o…April si è risvegliata perché io sono un ottimo medico. Non cerco di minimizzare, e non cerco di prendermi il merito, che c’è da ridere?
Jackson: Che c’è da ridere? Parli come me! Tu sembri me, io non sembro me. E’ imbarazzante, Sono in imbarazzo.
Maggie: Jackson! Va bene cambiare! Si, cioè, dovresti farlo...sei vivo, va bene! Va bene evolvere, va bene cercare un significato più profondo.
Jackson: Io credo in qualcosa. Non so che cosa sia, ma mi vibra dentro, sai, voglio…voglio fare questo salto, sì voglio fidarmi del mio istinto e pensare che qualcosa mi afferrerà se dovessi fare una puttanata. Voglio fare come April e Matthew, sai, voglio fidarmi!
Maggie: April e Matthew si sono sposati.
Jackson: Si, e ti sto dicendo che voglio fidarmi.
Maggie: noi.. noi, ehm… è finito il latte.
'''Meredith voce narrante.'''
'''Ci piace pensare di avere il controllo, ma nella maggior parte dei casi, spesso, è l’equilibrio chimico nel nostro cervello a controllarci.'''
'''(Amelia e Owen a casa, in cucina)'''
Owen: Leo dorme e Be… '''(Amelia interrompe)'''
Amelia: Provo qualcosa.
Owen: Lo so, lo so e mi dispiace tanto.
Amelia: No, Owen…non scusarti, ti prego. Io dico che provo qualcosa… per te. Provo qualcosa per te. Come cuore in gola e battito accelerato e… lo so che ne è passata tanta di acqua sotto questo ponte, e capirei se mi dicessi di no, se mi dicessi “Amelia, non voglio ricominciare”, lo capirei. E… se sei innamorato di Teddy e lei è innamorata di te, io non lotterò con lei. Ma se non ti avessi detto che, se non ti avessi detto quello che provo e tu fossi tornato da Teddy perché io non ero stata chiara, non me lo sarei mai potuta perdonare.
Owen: Teddy mi ha accusato di non riuscire a stare da solo.
Amelia: Oggi?
Owen: oh no, no. Quando sono andato in Germania.
Amelia: Oh..
Owen: Si… '''(si avvicina)''' non voglio che abbia ragione '''(La bacia)'''.
'''Meredith voce narrante.'''
''L’insula si scatena e noi siamo spinti a cambiare la nostra vita. Spinti dalla bramosia, spinti dall’anelito. Spinti da desiderio di avere di più.''
'''== Episodio 2 -Spezzati insieme- =='''
'''Meredith voce narrante.'''
''Come di acqua e cibo, gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri: uno studio sul cervello ha rivelato che durante una risonanza magnetica, i centri mesencefalici di un paziente si attivano quando c’è un’altra persona nella stanza. I neuroni si innescano quando parliamo con qualcuno, quando pensiamo a qualcuno. E vanno in tilt quando gli teniamo la mano. I nostri corpi e cervelli sono programmati per cercarsi a vicenda e connettersi. Allora perché così tante persone preferiscono stare sole.
Perché spesso scappiamo non appena sentiamo che è nato un legame?
Perché sentiamo di dover combattere qualcosa per la quale siamo programmati?
Forse perché quando troviamo qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci, quel sentimento diventa come ossigeno puro, e ci terrorizza poterlo perdere.
E fidatevi, si può diventare piuttosto bravi a stare da soli.
Molte cose diventano più belle quando puoi condividerle con qualcuno.''
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Andrea Bonfanti Rapallo
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== '''Episodio 1 – Con meraviglia e selvaggio desiderio''' ==
'''Meredith voce narrante'''
''Nel nostro cervello c’è una zona della corteccia celebrale localizzata in profondità, in un’area tra il lobo temporale e quello frontale. Si chiama insula, ed è lì che nasce il desiderio. L’insula è grande quanto un cecio, ma ciò che scatena nei nostri corpi, e di conseguenza nelle nostre vite, può essere di proporzioni epiche''.
Jackson: Ci hai salvato la vita, Andrew.
De Luca: Vi ho solo afferrati.
Jackson: De Luca! La mia vita era in pericolo, e tu l’hai salvata. Volevi darti malato santo cielo. Se l’avessi fatto sarei morto.
'''Amelia, rivolgendosi alla dottoressa Baley''':
so che cerchi un capo ad interim, e sono qui per dirti che non devi più cercare!so quello che pensi: sono il primario di neuro, e ho il progetto di ricerca con Korasik e una teenager tossicodipendente che cerco di salvare, e ho Owen, beh… non ho Owen, Owen ha Leo, e io ho Betty e… e di sicuro non stiamo insieme, però ci sono domande e sentimenti e noi due insieme siamo come un grosso tornado di confusione che potrebbe sconvolgere quattro vite, perciò si, si la mia vita è un po' un macello per ora..
Baley: e questa è la ragione per cui dovrei scegliere te?
Amelia: perché tutti sanno che le persone con le vite incasinate sono brillanti sul lavoro!in più sono nata per comandare…
Baley: mh!
Amelia: Ok, sul serio, che cos’ha Teddy Altman che io non ho!?
'''Korasik verso la dottoressa Sheperd:'''
Korasik:Ehi, Rallenta un po' cow-boy!
Amelia: La Baley è un idiota se non sceglie me come capo ad interim: sono brillante, molto capace… e sono sexy!sono materiale di prima scelta.
Korasik: come capo ad interim?
Amelia: si, come capo ad interim.
Korasik: chi era la bionda di stamattina?
Amelia: E’ la donna che il mio ex marito ha baciato prima di diventare il mio ex marito e credo che gli piaccia ancora, e la Baley gli ha offerto il ruolo di capo ad interim… il che è…
Korasik: Patetico.
Amelia: Esatto! E’ pieno di candidati più che adatti a quel ruolo proprio qui…
Korasik (Interrompendola) No, no, questo sfogo è patetico. Questa realtà alternativa in cui sei una vittima del tuo matrimonio. Sei tante cose Amelia Sheperd, ma non una vittima. Una stronza, si.
Amelia: Scusami?
Korasik: sei stata una grandissima stronza con tuo marito, quando io ti ho operato, non sapevo neanche che fossi sposata, ecco quanto ci tenevi!
Amelia: Io avevo un tumore!
Korasik: Abbiamo fatto sesso il giorno dopo la tua separazione. Sesso spinto, perverso, estremo, io sono stato forte, ma non c’entrava il tumore, te l’avevo tolto.
Amelia: Era sesso da gratitudine. Era sesso da..”grazie molte per non avermi uccisa”.
Korasik: Era sesso da “grazie a Dio non sono più sposata con quel rosso e lo sai.
'''(…) Korasik riprende il discorso con Amelia.'''
Korasik: Allora dai, dai, parliamone. Sei stata tremenda con lui, lo abbiamo stabilito. Perciò se davvero lo rivuoi, ora dovrai lottare per lui ed eliminare l’altra concorrente dal gioco.
Amelia: Il tuo consiglio è di lottare contro un'altra donna..per un uomo?
Korasik: Chi ha mai ottenuto qualcosa di importante senza lottare? Non sei diventata neurochirurgo senza lottare, non ti sei ripresa dal tumore senza lottare, hai lottato da pazzi… e se si fosse messa una donna tra te e la tua volontà di alzarti dal letto, avresti lottato, Sheperd. Magari nella.. gelatina, o nel fango, o magari in costume.
Amelia: non accetto consigli sulla vita privata da te, Tom, perché su questo aspetto… non ti stimo affatto.
Korasik: si, brava, ho i miei difetti… ma ho solo un rimpianto nel mia vita, ed è aver visto mia moglie lasciare me per infilarsi nel letto di un uomo diverso da me, senza aver lottato per lei. Non è antifemminista lottare per quello che vuoi, è anti… Amelia non farlo. '''(Alzandosi e andandosene)''' Puoi togliere di mezzo quel cervello sciolto? Mi fa schifo.
'''(Meggie Pierce e Jackson Avery sono a casa, in cucina)'''
Meggie. Ehi… sei esperto di segreto professionale? Cioè, nello specifico, sai se un medico dovesse, per caso, in una conversazione con un familiare, lasciarsi sfuggire un dettaglio della vita di un paziente, non legato al suo stato di salute, pensi che la conseguenza sarebbe l’espulsione dall’ordine... o magari una multa?
Jackson: Stavamo per essere investiti da un auto stamattina.
Maggie: Lo so, poi io sono stata investita da un altro tipo di auto. Ehi.. ehi, è tutto ok? Non mi sembra che sia tutto ok.
Jackson: Sai, stamattina, ho detto che la fede è credere che ci sia una mano gigantesca, lassù, che ti afferra, e poi letteralmente una mano ci strappa dalle grinfie della morte.
Maggie: Era la mano di De Luca.
Jackson: Ho pregato e April si è risvegliata.
Maggie: o…April si è risvegliata perché io sono un ottimo medico. Non cerco di minimizzare, e non cerco di prendermi il merito, che c’è da ridere?
Jackson: Che c’è da ridere? Parli come me! Tu sembri me, io non sembro me. E’ imbarazzante, Sono in imbarazzo.
Maggie: Jackson! Va bene cambiare! Si, cioè, dovresti farlo...sei vivo, va bene! Va bene evolvere, va bene cercare un significato più profondo.
Jackson: Io credo in qualcosa. Non so che cosa sia, ma mi vibra dentro, sai, voglio…voglio fare questo salto, sì voglio fidarmi del mio istinto e pensare che qualcosa mi afferrerà se dovessi fare una puttanata. Voglio fare come April e Matthew, sai, voglio fidarmi!
Maggie: April e Matthew si sono sposati.
Jackson: Si, e ti sto dicendo che voglio fidarmi.
Maggie: noi.. noi, ehm… è finito il latte.
'''Meredith voce narrante.'''
'''Ci piace pensare di avere il controllo, ma nella maggior parte dei casi, spesso, è l’equilibrio chimico nel nostro cervello a controllarci.'''
'''(Amelia e Owen a casa, in cucina)'''
Owen: Leo dorme e Be… '''(Amelia interrompe)'''
Amelia: Provo qualcosa.
Owen: Lo so, lo so e mi dispiace tanto.
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Owen: Teddy mi ha accusato di non riuscire a stare da solo.
Amelia: Oggi?
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Amelia: Oh..
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'''Meredith voce narrante.'''
''L’insula si scatena e noi siamo spinti a cambiare la nostra vita. Spinti dalla bramosia, spinti dall’anelito. Spinti da desiderio di avere di più.''
== '''Episodio 2 -Spezzati insieme-''' ==
'''Meredith voce narrante.'''
''Come di acqua e cibo, gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri: uno studio sul cervello ha rivelato che durante una risonanza magnetica, i centri mesencefalici di un paziente si attivano quando c’è un’altra persona nella stanza. I neuroni si innescano quando parliamo con qualcuno, quando pensiamo a qualcuno. E vanno in tilt quando gli teniamo la mano. I nostri corpi e cervelli sono programmati per cercarsi a vicenda e connettersi. Allora perché così tante persone preferiscono stare sole.
Perché spesso scappiamo non appena sentiamo che è nato un legame?
Perché sentiamo di dover combattere qualcosa per la quale siamo programmati?
Forse perché quando troviamo qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci, quel sentimento diventa come ossigeno puro, e ci terrorizza poterlo perdere.
E fidatevi, si può diventare piuttosto bravi a stare da soli.
Molte cose diventano più belle quando puoi condividerle con qualcuno.''
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== '''Episodio 1 – Con meraviglia e selvaggio desiderio''' ==
'''Meredith voce narrante'''
''Nel nostro cervello c’è una zona della corteccia celebrale localizzata in profondità, in un’area tra il lobo temporale e quello frontale. Si chiama insula, ed è lì che nasce il desiderio. L’insula è grande quanto un cecio, ma ciò che scatena nei nostri corpi, e di conseguenza nelle nostre vite, può essere di proporzioni epiche''.
Jackson: Ci hai salvato la vita, Andrew.
De Luca: Vi ho solo afferrati.
Jackson: De Luca! La mia vita era in pericolo, e tu l’hai salvata. Volevi darti malato santo cielo. Se l’avessi fatto sarei morto.
'''Amelia, rivolgendosi alla dottoressa Baley''':
so che cerchi un capo ad interim, e sono qui per dirti che non devi più cercare!so quello che pensi: sono il primario di neuro, e ho il progetto di ricerca con Korasik e una teenager tossicodipendente che cerco di salvare, e ho Owen, beh… non ho Owen, Owen ha Leo, e io ho Betty e… e di sicuro non stiamo insieme, però ci sono domande e sentimenti e noi due insieme siamo come un grosso tornado di confusione che potrebbe sconvolgere quattro vite, perciò si, si la mia vita è un po' un macello per ora..
Baley: e questa è la ragione per cui dovrei scegliere te?
Amelia: perché tutti sanno che le persone con le vite incasinate sono brillanti sul lavoro!in più sono nata per comandare…
Baley: mh!
Amelia: Ok, sul serio, che cos’ha Teddy Altman che io non ho!?
'''Korasik verso la dottoressa Sheperd:'''
Korasik:Ehi, Rallenta un po' cow-boy!
Amelia: La Baley è un idiota se non sceglie me come capo ad interim: sono brillante, molto capace… e sono sexy!sono materiale di prima scelta.
Korasik: come capo ad interim?
Amelia: si, come capo ad interim.
Korasik: chi era la bionda di stamattina?
Amelia: E’ la donna che il mio ex marito ha baciato prima di diventare il mio ex marito e credo che gli piaccia ancora, e la Baley gli ha offerto il ruolo di capo ad interim… il che è…
Korasik: Patetico.
Amelia: Esatto! E’ pieno di candidati più che adatti a quel ruolo proprio qui…
Korasik (Interrompendola) No, no, questo sfogo è patetico. Questa realtà alternativa in cui sei una vittima del tuo matrimonio. Sei tante cose Amelia Sheperd, ma non una vittima. Una stronza, si.
Amelia: Scusami?
Korasik: sei stata una grandissima stronza con tuo marito, quando io ti ho operato, non sapevo neanche che fossi sposata, ecco quanto ci tenevi!
Amelia: Io avevo un tumore!
Korasik: Abbiamo fatto sesso il giorno dopo la tua separazione. Sesso spinto, perverso, estremo, io sono stato forte, ma non c’entrava il tumore, te l’avevo tolto.
Amelia: Era sesso da gratitudine. Era sesso da..”grazie molte per non avermi uccisa”.
Korasik: Era sesso da “grazie a Dio non sono più sposata con quel rosso e lo sai.
'''(…) Korasik riprende il discorso con Amelia.'''
Korasik: Allora dai, dai, parliamone. Sei stata tremenda con lui, lo abbiamo stabilito. Perciò se davvero lo rivuoi, ora dovrai lottare per lui ed eliminare l’altra concorrente dal gioco.
Amelia: Il tuo consiglio è di lottare contro un'altra donna..per un uomo?
Korasik: Chi ha mai ottenuto qualcosa di importante senza lottare? Non sei diventata neurochirurgo senza lottare, non ti sei ripresa dal tumore senza lottare, hai lottato da pazzi… e se si fosse messa una donna tra te e la tua volontà di alzarti dal letto, avresti lottato, Sheperd. Magari nella.. gelatina, o nel fango, o magari in costume.
Amelia: non accetto consigli sulla vita privata da te, Tom, perché su questo aspetto… non ti stimo affatto.
Korasik: si, brava, ho i miei difetti… ma ho solo un rimpianto nel mia vita, ed è aver visto mia moglie lasciare me per infilarsi nel letto di un uomo diverso da me, senza aver lottato per lei. Non è antifemminista lottare per quello che vuoi, è anti… Amelia non farlo. '''(Alzandosi e andandosene)''' Puoi togliere di mezzo quel cervello sciolto? Mi fa schifo.
'''(Meggie Pierce e Jackson Avery sono a casa, in cucina)'''
Meggie. Ehi… sei esperto di segreto professionale? Cioè, nello specifico, sai se un medico dovesse, per caso, in una conversazione con un familiare, lasciarsi sfuggire un dettaglio della vita di un paziente, non legato al suo stato di salute, pensi che la conseguenza sarebbe l’espulsione dall’ordine... o magari una multa?
Jackson: Stavamo per essere investiti da un auto stamattina.
Maggie: Lo so, poi io sono stata investita da un altro tipo di auto. Ehi.. ehi, è tutto ok? Non mi sembra che sia tutto ok.
Jackson: Sai, stamattina, ho detto che la fede è credere che ci sia una mano gigantesca, lassù, che ti afferra, e poi letteralmente una mano ci strappa dalle grinfie della morte.
Maggie: Era la mano di De Luca.
Jackson: Ho pregato e April si è risvegliata.
Maggie: o…April si è risvegliata perché io sono un ottimo medico. Non cerco di minimizzare, e non cerco di prendermi il merito, che c’è da ridere?
Jackson: Che c’è da ridere? Parli come me! Tu sembri me, io non sembro me. E’ imbarazzante, Sono in imbarazzo.
Maggie: Jackson! Va bene cambiare! Si, cioè, dovresti farlo...sei vivo, va bene! Va bene evolvere, va bene cercare un significato più profondo.
Jackson: Io credo in qualcosa. Non so che cosa sia, ma mi vibra dentro, sai, voglio…voglio fare questo salto, sì voglio fidarmi del mio istinto e pensare che qualcosa mi afferrerà se dovessi fare una puttanata. Voglio fare come April e Matthew, sai, voglio fidarmi!
Maggie: April e Matthew si sono sposati.
Jackson: Si, e ti sto dicendo che voglio fidarmi.
Maggie: noi.. noi, ehm… è finito il latte.
'''Meredith voce narrante.'''
'''Ci piace pensare di avere il controllo, ma nella maggior parte dei casi, spesso, è l’equilibrio chimico nel nostro cervello a controllarci.'''
'''(Amelia e Owen a casa, in cucina)'''
Owen: Leo dorme e Be… '''(Amelia interrompe)'''
Amelia: Provo qualcosa.
Owen: Lo so, lo so e mi dispiace tanto.
Amelia: No, Owen…non scusarti, ti prego. Io dico che provo qualcosa… per te. Provo qualcosa per te. Come cuore in gola e battito accelerato e… lo so che ne è passata tanta di acqua sotto questo ponte, e capirei se mi dicessi di no, se mi dicessi “Amelia, non voglio ricominciare”, lo capirei. E… se sei innamorato di Teddy e lei è innamorata di te, io non lotterò con lei. Ma se non ti avessi detto che, se non ti avessi detto quello che provo e tu fossi tornato da Teddy perché io non ero stata chiara, non me lo sarei mai potuta perdonare.
Owen: Teddy mi ha accusato di non riuscire a stare da solo.
Amelia: Oggi?
Owen: oh no, no. Quando sono andato in Germania.
Amelia: Oh..
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'''Meredith voce narrante.'''
''L’insula si scatena e noi siamo spinti a cambiare la nostra vita. Spinti dalla bramosia, spinti dall’anelito. Spinti da desiderio di avere di più.''
== '''Episodio 2 -Spezzati insieme-''' ==
'''Meredith voce narrante.'''
''Come di acqua e cibo, gli esseri umani hanno bisogno gli uni degli altri: uno studio sul cervello ha rivelato che durante una risonanza magnetica, i centri mesencefalici di un paziente si attivano quando c’è un’altra persona nella stanza. I neuroni si innescano quando parliamo con qualcuno, quando pensiamo a qualcuno. E vanno in tilt quando gli teniamo la mano. I nostri corpi e cervelli sono programmati per cercarsi a vicenda e connettersi. Allora perché così tante persone preferiscono stare sole.
Perché spesso scappiamo non appena sentiamo che è nato un legame?
Perché sentiamo di dover combattere qualcosa per la quale siamo programmati?
Forse perché quando troviamo qualcosa o qualcuno a cui aggrapparci, quel sentimento diventa come ossigeno puro, e ci terrorizza poterlo perdere.
E fidatevi, si può diventare piuttosto bravi a stare da soli.
Molte cose diventano più belle quando puoi condividerle con qualcuno.''
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Metro popolare
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Gaux
18878
Metro popolare: voce tematica
wikitext
text/x-wiki
{{voce tematica}}
Citazioni sul '''metro popolare'''.
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. ([[Tommaso Casini]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sul}}
{{s}}
[[Categoria:Forme poetiche]]
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Gaux
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descrizione (Pedia)
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{{voce tematica}}
Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. ([[Tommaso Casini]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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la scomparsa dello strambotto
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Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. ([[Tommaso Casini]])
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al madrigale. ([[Tommaso Casini]])
==Note==
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Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. ([[Tommaso Casini]])
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al [[madrigale]]. ([[Tommaso Casini]])
==Note==
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altra del Casini
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Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre. ([[Tommaso Casini]])
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>. ([[Tommaso Casini]])
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al [[madrigale]]. ([[Tommaso Casini]])
==Note==
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Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
===[[Tommaso Casini]]===
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre.
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>.
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al [[madrigale]].
==Note==
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esempio di strambotto
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Citazioni sul '''metro popolare''', forma metrica utilizzata soprattutto nel Duecento o nel Trecento dai giullari ma anche da poeti colti.
===[[Tommaso Casini]]===
*Lo strambotto consiste, nella sua forma primitiva, in una serie di distici a rima alternata: i versi sono sempre endecasillabi, e il numero dei distici è per lo più di quattro, qualche rara volta di tre; ecco un esempio dei più antichi strambotti:<br><div style="text-align:center;">Valletto, se m'amate, siate saggio,<br>non vi fidate in nullo compagnione;<br>tienì cielato quel che ditto t'aggio,<br>non vi vantate della mi' persone,<br>ché, se 'l sapesson gli parenti ch'aggio,<br>tu sarie morto ed io scamparia none.<br>Se fossi morto saria gran dannaggio,<br>s'io fossi morta saria gran ragione.</div>
*Lo ''strambotto'', cosi detto, quasi ''strano motto''<ref>Altri fanno derivare il nome di questa poesia dall'agg. ''strambo''; e altri ancora credono che sia in rapporto coi nomi ''estrabot'' ed ''estribot'' che nel francese antico e nel provenzale designavano forse un componimento satirico. Sono derivazioni ipotetiche come la nostra, la quale almeno è confermata dalla forma antica ''strammotto'' e dalla siciliana moderna ''strammuotto''. {{NDR|N.d.A.}}</ref>, per essere come anormale ed eterogeneo di fronte alle forme metriche regolari, fu certamente derivato nella poesia letteraria dai canti popolari della Sicilia e del mezzogiorno d'Italia, perché i più antichi esempi di esso, oltre ad avere la forma conservata fino ad oggi nelle poesie popolari di quelle regioni, hanno nei manoscritti i nomi di ''ciciliana'' o ''napolitana''<ref>{{maiuscoletto|Ferrari Sev}}., ''Biblioteca di Letteratura popolare'', Firenze, 1882, vol. I, pag. 70, 72. {{NDR|N.d.A.}}</ref>.
*Nella prima metà del secolo XVI lo strambotto scomparve dalla poesia letteraria, cedendo il campo al [[madrigale]].
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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Pierino Fanna
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Creata pagina con "'''Pierino Fanna''' (1958 – vivente), ex calciatore italiano. ==Citazioni di Pierino Fanna== {{cronologico}} *Sono interista da sempre. Dopo lo scudetto col Verona ho deciso di rimettermi in gioco. Mi cercava la squadra del cuore. {{NDR|«E come andò?»}} Non erano anni facili, c'era Castagner che poi fu esonerato, arrivò Corso e poi il Trap. Con lui non c'è mai stato feeling dai tempi della Juve, precedenti l'esperienza di Verona. Lui a destra preferiva metterci u..."
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'''Pierino Fanna''' (1958 – vivente), ex calciatore italiano.
==Citazioni di Pierino Fanna==
{{cronologico}}
*Sono interista da sempre. Dopo lo scudetto col Verona ho deciso di rimettermi in gioco. Mi cercava la squadra del cuore. {{NDR|«E come andò?»}} Non erano anni facili, c'era Castagner che poi fu esonerato, arrivò Corso e poi il Trap. Con lui non c'è mai stato feeling dai tempi della Juve, precedenti l'esperienza di Verona. Lui a destra preferiva metterci un mediano. In 5 anni a Torino avrò giocato nella mia posizione solo una decina di partite. E il problema si ripropose all'Inter [...]. Ho sempre rispettato le scelte del Trap, ma non le ho mai capite.<ref>Dall'intervista di Luca Taidelli, ''[https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/23-09-2021/intervista-piero-fanna-atalanta-piu-intensa-inter-piu-forte-davanti-4201390791685.shtml Fanna: "Atalanta come una famiglia, Inter nel cuore. Dea più intensa, ma Dzeko e Lautaro..."]'', ''gazzetta.it'', 23 settembre 2021.</ref>
*{{NDR|Sull'arrivo al Verona}} [...] in principio mi chiesi dove fossi capitato. [...] L'ufficio della sede in cui arrivai, sotto al Bentegodi, era piccolo, angusto. Incontrai i dirigenti, parlammo del contratto di fronte a un frighetto con dentro una bottiglia d'acqua, con i bicchieri di plastica. Venivo dalla Juventus e tutto mi parve disorganizzato. Né andò meglio poco dopo. [...] Iniziammo ad allenarci in città. Al mattino, corsa ed esercizi sulle Torricelle, al pomeriggio all'antistadio. Noi nuovi [...] eravamo alloggiati in una mansarda, all'ultimo piano di un palazzo vicino al Bentegodi. Uscivamo per cena e al ritorno non sto a dire... [...] Il clima era torrido. Andavamo a mangiare ai Torcolotti, il ristorante che c'era dietro Piazza Nogara, in centro storico. Si beveva qualche birra, rientravamo e la temperatura erano infuocata. Non chiudevamo occhio.<ref name="Fontana">Dall'intervista di Matteo Fontana, ''[https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/sport/22_agosto_01/piero-fanna-quando-bagnoli-invento-l-hellas-spensierati-sempre-all-attacco-ogni-cosa-era-sogno-d639eb26-1188-11ed-9372-735a48492812.shtml Piero Fanna, quando Bagnoli inventò l'Hellas: «Spensierati e sempre all'attacco, ogni cosa era un sogno»]'', ''corrieredelveneto.corriere.it'', 6 agosto 2022.</ref>
*{{NDR|Sull'[[Associazione Calcio Hellas Verona 1982-1983]]}} Venivamo da due sconfitte con Inter e Roma, in partite in cui avremmo meritato di più. Giravano voci su un possibile esonero di Bagnoli se avessimo perso ancora. Vincemmo 2-1 {{NDR|con la Juventus}}, segnai il primo gol. Da lì partì una serie di diciassette gare senza sconfitte: fummo primi in classifica, chiudemmo quarti con la finale di Coppa Italia e ci qualificammo alla Coppa Uefa. L'anno più bello. {{NDR|«Persino meglio di quello dello scudetto?»}} Questo non si può dire, ma la squadra [...] era spensierata, vivace, sempre all'attacco. Ogni cosa era un sogno. Tre anni dopo eravamo pronti per realizzare qualcosa di inimmaginabile, a essere campioni d'Italia. E tutto partì davvero in quella magica estate del 1982.<ref name="Fontana"/>
*Nel mio calcio si partiva dall'allenatore nella costruzione di una squadra. Oggi è tutto molto diverso.<ref>Dall'intervista di Alessio Faccincani, ''[https://www.larena.it/argomenti/sport/hellas-verona/verona-juventus-intervista-fanna-1.9723109 Fanna: «Bocchetti si è ritrovato in un campo di patate bollenti, l'Hellas deve ripartire dal gruppo»]'', ''larena.it'', 9 novembre 2022.</ref>
{{Int|''[https://www.iltirreno.it/sport/2021/04/25/news/un-cuore-di-fanna-tra-bentegodi-e-san-siro-inter-meriti-lo-scudetto-il-verona-mi-piace-1.40198571 Un cuore di Fanna, tra Bentegodi e San Siro «Inter meriti lo scudetto, il Verona mi piace»]''|Intervista di Luca Tronchetti, ''iltirreno.it'', 25 aprile 2021.}}
*Allo stadio non vado più da tempo e da qualche anno guardo un quarto d'ora di partita e poi cambio canale. Il calcio non più piace più: il Var che spezza di continuo le partite, le tattiche esasperate, la scarsa tecnica individuale sono lontane anni luce da quello che era il mio mondo.
*Sono nato in un paesino di 100 anime: Clodig, dietro a Caporetto, nella valle del Natisone. [...] Campi di calcio non ce n'erano. C'era la natura: boschi, prati, ruscelli, animali. Sono nato libero con un pallone tra i piedi. [...] E ho imparato la tecnica di base riuscendo, tra sbucciature alle ginocchia e bernoccoli in testa, a controllare la sfera di cuoio, quella pesante marrone con i lacci cuciti a mano, nelle discese delle stradine bianche del borgo. [...] la mia infanzia è una palla che rotola e che mi portavo a letto, le nuotate nei fiumi gelidi, le corse a perdifiato nella natura.
*{{NDR|«All'età di quattordici anni ecco l'Atalanta»}} Ricordo le raccomandazioni di mio babbo e i pianti della mamma. Andavo a Bergamo che per me era come andare a New York. Oggi a 14 anni si presentano sul campo con creste, orecchini e scarpette fosforescenti. Per me il massimo di quel periodo è stato quando il capitano della formazione orobica, {{Sic|Giampiero}} Marchetti, che aveva giocato nella Juve e in azzurro, mi lanciò gli scarpini dicendomi "ragazzino, sformami le scarpe". Come se mi avessero regalato una Ferrari.
*{{NDR|Su [[Osvaldo Bagnoli]]}} [...] con lui si giocava a vincere. Con Liedholm è stato il tecnico più innovativo degli anni Ottanta. Voleva che con tre passaggi andassimo in porta e s'incazzava quando i difensori non salivano.
*Ricordo il Capodanno del 1984 quando una decina di noi passammo San Silvestro assieme alle nostre compagne in un ristorante del Cavalese. A mezzanotte feci alzare i calici per un brindisi che divenne il mantra dello [[Serie A 1984-1985|scudetto]]: "O quest'anno o mai più".
==Citazioni su Pierino Fanna==
*Tecnicamente ha tutto, tatticamente sa tutto. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Fanna, Pierino}}
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Associazione Calcio Hellas Verona 1982-1983
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Danyele
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Creata pagina con "{{Voce tematica}} Citazioni sulla stagione '''1982-1983''' dell{{'}}'''Associazione Calcio Hellas Verona'''. *Venivamo da due sconfitte con Inter e Roma, in partite in cui avremmo meritato di più. Giravano voci su un possibile esonero di Bagnoli se avessimo perso ancora. Vincemmo 2-1 {{NDR|con la Juventus}}, segnai il primo gol. Da lì partì una serie di diciassette gare senza sconfitte: fummo primi in classifica, chiudemmo quarti con la finale di Coppa Italia e ci qu..."
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{{Voce tematica}}
Citazioni sulla stagione '''1982-1983''' dell{{'}}'''Associazione Calcio Hellas Verona'''.
*Venivamo da due sconfitte con Inter e Roma, in partite in cui avremmo meritato di più. Giravano voci su un possibile esonero di Bagnoli se avessimo perso ancora. Vincemmo 2-1 {{NDR|con la Juventus}}, segnai il primo gol. Da lì partì una serie di diciassette gare senza sconfitte: fummo primi in classifica, chiudemmo quarti con la finale di Coppa Italia e ci qualificammo alla Coppa Uefa. L'anno più bello. {{NDR|«Persino meglio di quello dello scudetto?»}} Questo non si può dire, ma la squadra [...] era spensierata, vivace, sempre all'attacco. Ogni cosa era un sogno. Tre anni dopo eravamo pronti per realizzare qualcosa di inimmaginabile, a essere campioni d'Italia. E tutto partì davvero in quella magica estate del 1982. ([[Pierino Fanna]])
==Voci correlate==
*[[Coppa Italia 1982-1983]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 1980]]
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Discussioni utente:Venceslao I di Sassonia
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Homer
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{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 21:15, 25 apr 2024 (CEST)}}
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Discussioni utente:CanSimsek060
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Nihonjoe
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Nihonjoe ha spostato la pagina [[Discussioni utente:CanSimsek060]] a [[Discussioni utente:CS60]]: Pagina spostata automaticamente durante la rinomina dell'utente "[[Special:CentralAuth/CanSimsek060|CanSimsek060]]" a "[[Special:CentralAuth/CS60|CS60]]"
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#RINVIA [[Discussioni utente:CS60]]
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Claudio Sala
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Creata pagina con "[[File:Claudio Sala(1).jpg|thumb|Claudio Sala (1975)]] '''Claudio Sala''' (1947 – vivente), ex allenatore di calcio e calciatore italiano. ==Citazioni di Claudio Sala== *{{NDR|Sul [[dribbling]]}} [...] è il gesto più poetico del calcio, il più istintivo. Destro, sinistro, finta, controfinta: e l'altra squadra in un istante ha un uomo in meno.<ref>Dall'intervista ''[https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2023/11/02/news/claudio_sala_intervista_dribbling-4193..."
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[[File:Claudio Sala(1).jpg|thumb|Claudio Sala (1975)]]
'''Claudio Sala''' (1947 – vivente), ex allenatore di calcio e calciatore italiano.
==Citazioni di Claudio Sala==
*{{NDR|Sul [[dribbling]]}} [...] è il gesto più poetico del calcio, il più istintivo. Destro, sinistro, finta, controfinta: e l'altra squadra in un istante ha un uomo in meno.<ref>Dall'intervista ''[https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2023/11/02/news/claudio_sala_intervista_dribbling-419360023/ Claudio Sala: "Il dribbling è come il tango, nasce in strada con palle di gomma"]'', ''repubblica.it'', 2 novembre 2023.</ref>
*Il [[Derby di Torino|derby]] non è solo una partita, è un concentrato unico: vincere i derby significa far felice la nostra gente [...]<ref>Dall'intervista di Mario Pagliara, ''[https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/26-02-2023/claudio-sala-torino-derby-giagnoni-juve-460405269699_preview.shtml Sala: "Pressing e furore da vero Toro. Poi Miranchuk darà la scintilla"]'', ''gazzetta.it'', 26 febbraio 2023.</ref>
==Citazioni su Claudio Sala==
*Sala smantellava le difese con il suo dribbling ed al momento del cross aveva steso ogni opposizione, Pulici e Graziani intervenivano a completare il capolavoro. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Sala, Claudio}}
[[Categoria:Allenatori di calcio italiani]]
[[Categoria:Calciatori italiani]]
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Oscar Damiani
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Danyele
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Creata pagina con "[[File:1975–76 Juventus FC - Oscar Damiani.jpg|thumb|Oscar Damiani (1975)]] '''Giuseppe Damiani''', detto '''Oscar''' (1950 – vivente), procuratore sportivo ed ex calciatore italiano. ==Citazioni di Oscar Damiani== {{cronologico}} {{Int|''[https://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-giuseppe-oscar-damiani-647759 Gli eroi in bianconero: Giuseppe Oscar DAMIANI ]''|Dall'intervista di Franco Refrigeri a ''Hurrà Juventus'', ottobre 1974; citato..."
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[[File:1975–76 Juventus FC - Oscar Damiani.jpg|thumb|Oscar Damiani (1975)]]
'''Giuseppe Damiani''', detto '''Oscar''' (1950 – vivente), procuratore sportivo ed ex calciatore italiano.
==Citazioni di Oscar Damiani==
{{cronologico}}
{{Int|''[https://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-giuseppe-oscar-damiani-647759 Gli eroi in bianconero: Giuseppe Oscar DAMIANI ]''|Dall'intervista di Franco Refrigeri a ''Hurrà Juventus'', ottobre 1974; citato in Stefano Bedeschi, ''tuttojuve.com'', 16 giugno 2023.}}
*{{NDR|«Come definiresti il tuo carattere?»}} Direi estroverso: non mi piace mugugnare o dire le cose a bassa voce dietro le spalle; preferisco la chiarezza, in tutti i sensi; parlar chiaro insomma, sia quando c'è da ricevere un elogio sia allorché devo sorbirmi un rimprovero; sto volentieri allo scherzo e alla battuta, ma pretendo che però anche gli altri si comportino come me. Cerco, in definitiva, di vedere sempre il lato migliore della vita, e questo mi aiuta molto a superare i periodi grigi, che capitano a tutti, e non faccio certamente eccezione io.
*{{NDR|«[...] vuoi elencarci, visti dalla tua angolazione, pregi e difetti maggiori?»}} Fra i pregi metterei la velocità, i difetti credo siano tanti, è meglio cambiare discorso...
*{{NDR|«Se alla domenica ti trovi di fronte un avversario, diciamo così, cattivo, che tira alle gambe per farti male, e lo incontri il giorno dopo, cosa gli dici?»}} Io non sono capace di odiare; e poi dimentico subito un affronto fatto; nel caso specifico non credo alla mala fede di un avversario; logicamente questo fa di tutto per non lasciarmi muovere, tirare, crossare. Ma non credo che faccia apposta a mollarmi delle pedate; per di più il mestiere di calciatore comporta questi rischi; [...] gli unici interventi fallosi che mi danno fastidio sono le parole, gli sfottimenti, le prese in giro. Questi atteggiamenti non li posso assolutamente sopportare.
*{{NDR|«Secondo te, è giusto per un calciatore sposarsi in giovane età?»}} Io ritengo di sì; personalmente, ho un'esperienza in materia, essendo convolato a giuste nozze alla... tenera età di ventun anni! Vede, finché non hai una famiglia, parlo almeno nel mio caso, sei un po' sbandato, mangi al ristorante, non hai un'ora fissa, abitudini fisse, e tutto questo crea del disordine; ed io invece amo tanto la precisione; no, ripeto, per me è cosa oltremodo saggia.
{{Int|''[https://www.guerinsportivo.it/news/il-cuoio/l-intervista/2023/01/13-6029689/oscar_damiani_i_ricordi_del_doppio_ex_di_napoli-juve Oscar Damiani: i ricordi del doppio ex di Napoli-Juve]''|Intervista di Jacopo Pascone/Edipress, ''guerinsportivo.it'', 13 gennaio 2023.}}
*I miei genitori erano immigrati in Svizzera, lì Oscar era un nome abbastanza comune, al contrario dell'Italia. Il prete si oppose perché non era canonico, non apparteneva a nessun santo. Erano i ferrei anni '50... Mi chiamarono come mio zio, Giuseppe, ma solo all'anagrafe: per tutti sono da sempre Oscar.
*Il soprannome {{NDR|"Flipper"}} me lo diede Gianni Invernizzi, mio allenatore quando militavo nei ragazzi dell'Inter. Ero in pensionato e giocavo sempre al flipper; poi in campo facevo una finta in cui mi passavo continuamente il pallone da un piede all'altro, da destra a sinistra: i miei piedi sembravano i funghetti del flipper. Da allora Invernizzi mi diede quel soprannome, anche se la leggenda vuole che a darmelo fu Gianni Brera.
*{{NDR|«Un'altra peculiarità che ha contraddistinto Damiani fin da giovane, quella dell'invidiabile stile del suo abbigliamento»}} La mattina arrivavamo al campo, io e Causio sfilavamo e i giocatori avevano le palette per dare i voti. Spesso e volentieri, anche per scherzare col Barone, mi davano il voto più alto e Franco un po' rosicava. Una volta ci si divertiva, si facevano giochi più di società; oggi si è tutti un po' più seriosi con i computer e gli smartphone.
*{{NDR|«[...] è stato uno dei primi ex giocatori a reinventarsi procuratore di successo»}} È un mondo che mi ha sempre attratto. Dopo aver girato per tutta la carriera non mi andava di allenare, ero stanco di peregrinare: volevo stabilirmi in una città con la mia famiglia e non muovermi più. È stata la mia fortuna, mi affacciai a fine anni '80 quando questo lavoro cominciò a prender piede. [...] Credo di essere stato migliore da agente che non da calciatore.
==Citazioni su Oscar Damiani==
*Il ragazzo ha un lampo di indiscreta furbizia nel suo modo di fare il calciatore; agguerrito nelle forme, smaliziato in tutto però non invadente; è il calciatore che sa trattare le pubbliche relazioni; che sa fare spogliatoio; che sa divertire. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Damiani, Oscar}}
[[Categoria:Calciatori italiani]]
[[Categoria:Procuratori sportivi italiani]]
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[[File:1975–76 Juventus FC - Oscar Damiani.jpg|thumb|Oscar Damiani (1975)]]
'''Giuseppe Damiani''', detto '''Oscar''' (1950 – vivente), procuratore sportivo ed ex calciatore italiano.
==Citazioni di Oscar Damiani==
{{cronologico}}
{{Int|''[https://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-giuseppe-oscar-damiani-647759 Gli eroi in bianconero: Giuseppe Oscar DAMIANI ]''|Dall'intervista di Franco Refrigeri a ''Hurrà Juventus'', ottobre 1974; citato in Stefano Bedeschi, ''tuttojuve.com'', 16 giugno 2023.}}
*{{NDR|«Come definiresti il tuo carattere?»}} Direi estroverso: non mi piace mugugnare o dire le cose a bassa voce dietro le spalle; preferisco la chiarezza, in tutti i sensi; parlar chiaro insomma, sia quando c'è da ricevere un elogio sia allorché devo sorbirmi un rimprovero; sto volentieri allo scherzo e alla battuta, ma pretendo che però anche gli altri si comportino come me. Cerco, in definitiva, di vedere sempre il lato migliore della vita, e questo mi aiuta molto a superare i periodi grigi, che capitano a tutti, e non faccio certamente eccezione io.
*{{NDR|«[...] vuoi elencarci, visti dalla tua angolazione, pregi e difetti maggiori?»}} Fra i pregi metterei la velocità, i difetti credo siano tanti, è meglio cambiare discorso...
*{{NDR|«Se alla domenica ti trovi di fronte un avversario, diciamo così, cattivo, che tira alle gambe per farti male, e lo incontri il giorno dopo, cosa gli dici?»}} Io non sono capace di odiare; e poi dimentico subito un affronto fatto; nel caso specifico non credo alla mala fede di un avversario; logicamente questo fa di tutto per non lasciarmi muovere, tirare, crossare. Ma non credo che faccia apposta a mollarmi delle pedate; per di più il mestiere di calciatore comporta questi rischi; [...] gli unici interventi fallosi che mi danno fastidio sono le parole, gli sfottimenti, le prese in giro. Questi atteggiamenti non li posso assolutamente sopportare.
*{{NDR|«Secondo te, è giusto per un calciatore sposarsi in giovane età?»}} Io ritengo di sì; personalmente, ho un'esperienza in materia, essendo convolato a giuste nozze alla... tenera età di ventun anni! Vede, finché non hai una famiglia, parlo almeno nel mio caso, sei un po' sbandato, mangi al ristorante, non hai un'ora fissa, abitudini fisse, e tutto questo crea del disordine; ed io invece amo tanto la precisione; no, ripeto, per me è cosa oltremodo saggia.
{{Int|''[https://www.guerinsportivo.it/news/il-cuoio/l-intervista/2023/01/13-6029689/oscar_damiani_i_ricordi_del_doppio_ex_di_napoli-juve Oscar Damiani: i ricordi del doppio ex di Napoli-Juve]''|Intervista di Jacopo Pascone/Edipress, ''guerinsportivo.it'', 13 gennaio 2023.}}
*I miei genitori erano immigrati in Svizzera, lì Oscar era un nome abbastanza comune, al contrario dell'Italia. Il prete si oppose perché non era canonico, non apparteneva a nessun santo. Erano i ferrei anni '50... Mi chiamarono come mio zio, Giuseppe, ma solo all'anagrafe: per tutti sono da sempre Oscar.
*Il soprannome {{NDR|"Flipper"}} me lo diede Gianni Invernizzi, mio allenatore quando militavo nei ragazzi dell'Inter. Ero in pensionato e giocavo sempre al flipper; poi in campo facevo una finta in cui mi passavo continuamente il pallone da un piede all'altro, da destra a sinistra: i miei piedi sembravano i funghetti del flipper. Da allora Invernizzi mi diede quel soprannome, anche se la leggenda vuole che a darmelo fu Gianni Brera.
*{{NDR|«Un'altra peculiarità che ha contraddistinto Damiani fin da giovane, quella dell'invidiabile stile del suo abbigliamento»}} La mattina arrivavamo al campo, io e Causio sfilavamo e i giocatori avevano le palette per dare i voti. Spesso e volentieri, anche per scherzare col Barone, mi davano il voto più alto e Franco un po' rosicava. Una volta ci si divertiva, si facevano giochi più di società; oggi si è tutti un po' più seriosi con i computer e gli smartphone.
*{{NDR|«[...] è stato uno dei primi ex giocatori a reinventarsi [[Procuratore sportivo|procuratore di successo]]»}} È un mondo che mi ha sempre attratto. Dopo aver girato per tutta la carriera non mi andava di allenare, ero stanco di peregrinare: volevo stabilirmi in una città con la mia famiglia e non muovermi più. È stata la mia fortuna, mi affacciai a fine anni '80 quando questo lavoro cominciò a prender piede. [...] Credo di essere stato migliore da agente che non da calciatore.
==Citazioni su Oscar Damiani==
*Il ragazzo ha un lampo di indiscreta furbizia nel suo modo di fare il calciatore; agguerrito nelle forme, smaliziato in tutto però non invadente; è il calciatore che sa trattare le pubbliche relazioni; che sa fare spogliatoio; che sa divertire. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Damiani, Oscar}}
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[[Categoria:Procuratori sportivi italiani]]
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[[File:1975–76 Juventus FC - Oscar Damiani.jpg|thumb|Oscar Damiani (1975)]]
'''Giuseppe Damiani''', detto '''Oscar''' (1950 – vivente), procuratore sportivo ed ex calciatore italiano.
==Citazioni di Oscar Damiani==
{{cronologico}}
{{Int|''[https://www.tuttojuve.com/gli-eroi-bianconeri/gli-eroi-in-bianconero-giuseppe-oscar-damiani-647759 Gli eroi in bianconero: Giuseppe Oscar DAMIANI ]''|Dall'intervista di Franco Refrigeri a ''Hurrà Juventus'', ottobre 1974; citato in Stefano Bedeschi, ''tuttojuve.com'', 16 giugno 2023.}}
*{{NDR|«Come definiresti il tuo carattere?»}} Direi estroverso: non mi piace mugugnare o dire le cose a bassa voce dietro le spalle; preferisco la chiarezza, in tutti i sensi; parlar chiaro insomma, sia quando c'è da ricevere un elogio sia allorché devo sorbirmi un rimprovero; sto volentieri allo scherzo e alla battuta, ma pretendo che però anche gli altri si comportino come me. Cerco, in definitiva, di vedere sempre il lato migliore della vita, e questo mi aiuta molto a superare i periodi grigi, che capitano a tutti, e non faccio certamente eccezione io.
*{{NDR|«[...] vuoi elencarci, visti dalla tua angolazione, pregi e difetti maggiori?»}} Fra i pregi metterei la velocità, i difetti credo siano tanti, è meglio cambiare discorso...
*{{NDR|«Se alla domenica ti trovi di fronte un avversario, diciamo così, cattivo, che tira alle gambe per farti male, e lo incontri il giorno dopo, cosa gli dici?»}} Io non sono capace di odiare; e poi dimentico subito un affronto fatto; nel caso specifico non credo alla mala fede di un avversario; logicamente questo fa di tutto per non lasciarmi muovere, tirare, crossare. Ma non credo che faccia apposta a mollarmi delle pedate; per di più il mestiere di calciatore comporta questi rischi; [...] gli unici interventi fallosi che mi danno fastidio sono le parole, gli sfottimenti, le prese in giro. Questi atteggiamenti non li posso assolutamente sopportare.
*{{NDR|«Secondo te, è giusto per un calciatore sposarsi in giovane età?»}} Io ritengo di sì; personalmente, ho un'esperienza in materia, essendo convolato a giuste nozze alla... tenera età di ventun anni! Vede, finché non hai una famiglia, parlo almeno nel mio caso, sei un po' sbandato, mangi al ristorante, non hai un'ora fissa, abitudini fisse, e tutto questo crea del disordine; ed io invece amo tanto la precisione; no, ripeto, per me è cosa oltremodo saggia.
{{Int|''[https://www.guerinsportivo.it/news/il-cuoio/l-intervista/2023/01/13-6029689/oscar_damiani_i_ricordi_del_doppio_ex_di_napoli-juve Oscar Damiani: i ricordi del doppio ex di Napoli-Juve]''|Intervista di Jacopo Pascone/Edipress, ''guerinsportivo.it'', 13 gennaio 2023.}}
*I miei genitori erano immigrati in Svizzera, lì Oscar era un nome abbastanza comune, al contrario dell'Italia. Il prete si oppose perché non era canonico, non apparteneva a nessun santo. Erano i ferrei anni '50... Mi chiamarono come mio zio, Giuseppe, ma solo all'anagrafe: per tutti sono da sempre Oscar.
*Il soprannome {{NDR|"Flipper"}} me lo diede Gianni Invernizzi, mio allenatore quando militavo nei ragazzi dell'Inter. Ero in pensionato e giocavo sempre al flipper; poi in campo facevo una finta in cui mi passavo continuamente il pallone da un piede all'altro, da destra a sinistra: i miei piedi sembravano i funghetti del flipper. Da allora Invernizzi mi diede quel soprannome, anche se la leggenda vuole che a darmelo fu Gianni Brera.
*{{NDR|«Un'altra peculiarità che ha contraddistinto Damiani fin da giovane, quella dell'invidiabile stile del suo abbigliamento»}} La mattina arrivavamo al campo, io e Causio sfilavamo e i giocatori avevano le palette per dare i voti. Spesso e volentieri, anche per scherzare col Barone, mi davano il voto più alto e Franco un po' rosicava. Una volta ci si divertiva, si facevano giochi più di società; oggi si è tutti un po' più seriosi con i computer e gli smartphone.
*{{NDR|«[...] è stato uno dei primi ex giocatori a reinventarsi [[Procuratore sportivo|procuratore]] di successo»}} È un mondo che mi ha sempre attratto. Dopo aver girato per tutta la carriera non mi andava di allenare, ero stanco di peregrinare: volevo stabilirmi in una città con la mia famiglia e non muovermi più. È stata la mia fortuna, mi affacciai a fine anni '80 quando questo lavoro cominciò a prender piede. [...] Credo di essere stato migliore da agente che non da calciatore.
==Citazioni su Oscar Damiani==
*Il ragazzo ha un lampo di indiscreta furbizia nel suo modo di fare il calciatore; agguerrito nelle forme, smaliziato in tutto però non invadente; è il calciatore che sa trattare le pubbliche relazioni; che sa fare spogliatoio; che sa divertire. ([[Vladimiro Caminiti]])
==Altri progetti==
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Discussioni utente:Janwuf
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Homer
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Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà!
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{{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 21:55, 25 apr 2024 (CEST)}}
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Junker69
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Segnalazione.
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text/x-wiki
Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
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1327989
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2024-04-25T21:52:39Z
Udiki
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
:Prima di questa segnalazione avresti dovuto esperire un tentativo di riconciliazione come spiegato [[w:Wikipedia:Utenti problematici|qui]]. I tuoi contributi sono stati ripetutamente annullati da me e da altri amministratori esperti e sagaci perché non significativi, mal formattati e scritti con totale sprezzo delle norme ortografiche note a tutti coloro che hanno frequentato le scuole elementari. (A tal proposito l'accento non può essere sostituito dall'apostrofo, men che meno sistematicamente, e la scusa del dispositivo non solo non è credibile, ma non può comunque giustificare quello sproposito.) Tutto questo è stato abbondantemente spiegato nella tua pagina di discussione e [[speciale:diff/1327100|qui]] nel campo oggetto della modifica, ma tu hai fatto finta di nulla e hai continuato, senza neanche mai dare spiegazioni. Peraltro è già da un pezzo che fai tutte queste belle cose anche da anonimo, come si può vedere nella cronologia della pagina ''[[Il gioiellino]]''. Io sono stato fin troppo garantista e ti ho dato troppe possibilità: la buona fede si presume fino a prova contraria e tu ne hai fornite più che a sufficienza. Tra le modifiche che hai operato "anonimamente" c'è anche [[speciale:diff/1286468|questa]] alla voce ''Profumo di donna'', che io ho pazientemente corretto con [[speciale:diff/1321674|questa modifica]] e le due successive, così come [[speciale:diff/1262306|ti avevo corretto]] la modifica che, sempre "anonimamente", avevi effettuato alla voce ''Il sorpasso''. Quella in ''Profumo di donna'' è particolarmente interessante: è certamente il tuo inconfondibile stile, solo che con quell'utenza hai fatto quel tipo di edit una sola volta, mentre le altre ti sei regolato più correttamente: questa è un'ulteriore prova di malafede. Non si può neanche pensare che quell'indirizzo IP sia dinamico e utilizzato da altri, perché non è possibile che vangano tutti qui a modificare solo ed esclusivamente voci di film. Quindi stai trollando e ti garantisco che nessuno è così fesso da cascarci. A questo punto è mio preciso dovere, a salvaguardia di questo progetto, rimuovere massivamente le sciocchezze che aggiungi, cioè sganciare metaforicamente il napalm di cui sopra. Questa segnalazione costituisce un abuso di pagina di servizio e ora si dovranno adottare dei provvedimenti a tuo carico. Sarebbe anche il caso di procedere a un check delle utenze e "decapitare" tutti i sockpuppet. Mi sono fatto l'idea che tu abbia diversi account e anche quali siano, qualcuno più che decennale. Non so se la VPN o gli open proxy ti salveranno. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:52, 25 apr 2024 (CEST)
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
:Prima di questa segnalazione avresti dovuto esperire un tentativo di riconciliazione come spiegato [[w:Wikipedia:Utenti problematici|qui]]. I tuoi contributi sono stati ripetutamente annullati da me e da altri amministratori esperti e sagaci perché non significativi, mal formattati e scritti con totale sprezzo delle norme ortografiche note a tutti coloro che hanno frequentato le scuole elementari. (A tal proposito l'accento non può essere sostituito dall'apostrofo, men che meno sistematicamente, e la scusa del dispositivo non solo non è credibile, ma non può comunque giustificare quello sproposito.) Tutto questo è stato abbondantemente spiegato nella tua pagina di discussione e [[speciale:diff/1327100|qui]] nel campo oggetto della modifica, ma tu hai fatto finta di nulla e hai continuato, senza neanche mai dare spiegazioni. Peraltro è già da un pezzo che fai tutte queste belle cose anche da anonimo, come si può vedere nella cronologia della pagina ''[[Il gioiellino]]''. Io sono stato fin troppo garantista e ti ho dato troppe possibilità: la buona fede si presume fino a prova contraria e tu ne hai fornite più che a sufficienza. Tra le modifiche che hai operato "anonimamente" c'è anche [[speciale:diff/1286468|questa]] alla voce ''Profumo di donna'', che io ho pazientemente corretto con [[speciale:diff/1321674|questa modifica]] e le due successive, così come [[speciale:diff/1262306|ti avevo corretto]] la modifica che, sempre "anonimamente", avevi effettuato alla voce ''Il sorpasso''. Quella in ''Profumo di donna'' è particolarmente interessante: è certamente il tuo inconfondibile stile, solo che con quell'utenza hai fatto quel tipo di edit una sola volta, mentre le altre ti sei regolato più correttamente: questa è un'ulteriore prova di malafede. Non si può neanche pensare che quell'indirizzo IP sia dinamico e utilizzato da altri, perché non è possibile che vangano tutti qui a modificare solo ed esclusivamente voci di film. Quindi stai trollando e ti garantisco che nessuno è così fesso da cascarci. A questo punto è mio preciso dovere, a salvaguardia di questo progetto, rimuovere massivamente le sciocchezze che aggiungi, cioè sganciare metaforicamente il napalm di cui sopra. Questa segnalazione costituisce un abuso di pagina di servizio e ora si dovranno adottare dei provvedimenti a tuo carico. Sarebbe anche il caso di procedere a un check delle utenze e "decapitare" tutti i sockpuppet. Mi sono fatto l'idea che tu abbia diversi account e anche quali siano, qualcuno più che decennale. Non so se la VPN o gli open proxy ti salveranno. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:52, 25 apr 2024 (CEST)
Quali provvedimenti possono essere adottati? Giusto per regolarmi. Grazie.
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
:Prima di questa segnalazione avresti dovuto esperire un tentativo di riconciliazione come spiegato [[w:Wikipedia:Utenti problematici|qui]]. I tuoi contributi sono stati ripetutamente annullati da me e da altri amministratori esperti e sagaci perché non significativi, mal formattati e scritti con totale sprezzo delle norme ortografiche note a tutti coloro che hanno frequentato le scuole elementari. (A tal proposito l'accento non può essere sostituito dall'apostrofo, men che meno sistematicamente, e la scusa del dispositivo non solo non è credibile, ma non può comunque giustificare quello sproposito.) Tutto questo è stato abbondantemente spiegato nella tua pagina di discussione e [[speciale:diff/1327100|qui]] nel campo oggetto della modifica, ma tu hai fatto finta di nulla e hai continuato, senza neanche mai dare spiegazioni. Peraltro è già da un pezzo che fai tutte queste belle cose anche da anonimo, come si può vedere nella cronologia della pagina ''[[Il gioiellino]]''. Io sono stato fin troppo garantista e ti ho dato troppe possibilità: la buona fede si presume fino a prova contraria e tu ne hai fornite più che a sufficienza. Tra le modifiche che hai operato "anonimamente" c'è anche [[speciale:diff/1286468|questa]] alla voce ''Profumo di donna'', che io ho pazientemente corretto con [[speciale:diff/1321674|questa modifica]] e le due successive, così come [[speciale:diff/1262306|ti avevo corretto]] la modifica che, sempre "anonimamente", avevi effettuato alla voce ''Il sorpasso''. Quella in ''Profumo di donna'' è particolarmente interessante: è certamente il tuo inconfondibile stile, solo che con quell'utenza hai fatto quel tipo di edit una sola volta, mentre le altre ti sei regolato più correttamente: questa è un'ulteriore prova di malafede. Non si può neanche pensare che quell'indirizzo IP sia dinamico e utilizzato da altri, perché non è possibile che vangano tutti qui a modificare solo ed esclusivamente voci di film. Quindi stai trollando e ti garantisco che nessuno è così fesso da cascarci. A questo punto è mio preciso dovere, a salvaguardia di questo progetto, rimuovere massivamente le sciocchezze che aggiungi, cioè sganciare metaforicamente il napalm di cui sopra. Questa segnalazione costituisce un abuso di pagina di servizio e ora si dovranno adottare dei provvedimenti a tuo carico. Sarebbe anche il caso di procedere a un check delle utenze e "decapitare" tutti i sockpuppet. Mi sono fatto l'idea che tu abbia diversi account e anche quali siano, qualcuno più che decennale. Non so se la VPN o gli open proxy ti salveranno. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:52, 25 apr 2024 (CEST)
Quali provvedimenti possono essere adottati? Giusto per regolarmi. Grazie.
Ti segnalo - per concludere - che un anonimo moderatore "m" di Wikiquote ha convalidato e ripristinato la segnalazione di problematicita' che avevo proposto.
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Udiki
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
:Prima di questa segnalazione avresti dovuto esperire un tentativo di riconciliazione come spiegato [[w:Wikipedia:Utenti problematici|qui]]. I tuoi contributi sono stati ripetutamente annullati da me e da altri amministratori esperti e sagaci perché non significativi, mal formattati e scritti con totale sprezzo delle norme ortografiche note a tutti coloro che hanno frequentato le scuole elementari. (A tal proposito l'accento non può essere sostituito dall'apostrofo, men che meno sistematicamente, e la scusa del dispositivo non solo non è credibile, ma non può comunque giustificare quello sproposito.) Tutto questo è stato abbondantemente spiegato nella tua pagina di discussione e [[speciale:diff/1327100|qui]] nel campo oggetto della modifica, ma tu hai fatto finta di nulla e hai continuato, senza neanche mai dare spiegazioni. Peraltro è già da un pezzo che fai tutte queste belle cose anche da anonimo, come si può vedere nella cronologia della pagina ''[[Il gioiellino]]''. Io sono stato fin troppo garantista e ti ho dato troppe possibilità: la buona fede si presume fino a prova contraria e tu ne hai fornite più che a sufficienza. Tra le modifiche che hai operato "anonimamente" c'è anche [[speciale:diff/1286468|questa]] alla voce ''Profumo di donna'', che io ho pazientemente corretto con [[speciale:diff/1321674|questa modifica]] e le due successive, così come [[speciale:diff/1262306|ti avevo corretto]] la modifica che, sempre "anonimamente", avevi effettuato alla voce ''Il sorpasso''. Quella in ''Profumo di donna'' è particolarmente interessante: è certamente il tuo inconfondibile stile, solo che con quell'utenza hai fatto quel tipo di edit una sola volta, mentre le altre ti sei regolato più correttamente: questa è un'ulteriore prova di malafede. Non si può neanche pensare che quell'indirizzo IP sia dinamico e utilizzato da altri, perché non è possibile che vangano tutti qui a modificare solo ed esclusivamente voci di film. Quindi stai trollando e ti garantisco che nessuno è così fesso da cascarci. A questo punto è mio preciso dovere, a salvaguardia di questo progetto, rimuovere massivamente le sciocchezze che aggiungi, cioè sganciare metaforicamente il napalm di cui sopra. Questa segnalazione costituisce un abuso di pagina di servizio e ora si dovranno adottare dei provvedimenti a tuo carico. Sarebbe anche il caso di procedere a un check delle utenze e "decapitare" tutti i sockpuppet. Mi sono fatto l'idea che tu abbia diversi account e anche quali siano, qualcuno più che decennale. Non so se la VPN o gli open proxy ti salveranno. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:52, 25 apr 2024 (CEST)
Quali provvedimenti possono essere adottati? Giusto per regolarmi. Grazie.
Ti segnalo - per concludere - che un anonimo moderatore "m" di Wikiquote ha convalidato e ripristinato la segnalazione di problematicita' che avevo proposto.
:Ci hai capito poco: non avevo ancora visto che avevi aperto questa discussione, perché gli edit sono arrivati a stretto giro di posta, quindi [[speciale:diff/1327986|qui]] ti avevo annullato la segnalazione per informarti che propedeuticamente, in base alle regole, dovevi cercare una conciliazione. Ma siccome poco prima tu hai fatto la stupidaggine che si vede in questa pagina, allora ho dovuto ripristinare e venire qui a metterti a posto. A margine: fino a oggi non avevi fiatato, ma vedo che ora ti si è sciolta la lingua; forse per te era meglio prima, strategicamente. Resta da capire com'è che non sai usare l'accento ma riesci ad aprire segnalazioni di problematicità, cosa un po' più complessa. Già che ci sei, da' un'occhiata [[Discussioni utente:93.63.160.132|qui]], [[Discussioni utente:93.39.228.108|qui]] e [[Discussioni utente:101.56.53.123|qui]]. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 00:54, 26 apr 2024 (CEST)
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Junker69
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Risposta.
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Intendo segnalare l'amministratore Udiki per la discrezionalita' dell'operato e per il contenuto oltraggioso della nota scritta con cui ha giustificato la rimozione di un contributo da me inserito alla pagina "La casa stregata" il 20 luglio 2023, e impaginato seguendo il protocollo Wikiquote in data odierna. Questa e' la nota scritta di Udiki: "Non significativa e con gli apostrofi al posto degli accenti: la messa alla prova è finita, si va di napalm." Ecco, "si va di napalm" e' un'espressione inaccettabile e immatura per un amministratore di un servizio come questo, in considerazione - anche - della limitata platea di utenti che verosimilmente visualizzeranno i contenuti della pagina. In passato, il medesimo soggetto ha bocciato degli inserimenti da me proposti qui (e pubblicati con successo su altri siti di informazione cinematografica). Chi tratta questo spazio di libera informazione alla stregua di un territorio di guerra dovrebbe essere severamente ammonito, sospeso ed eventualmente rimosso. Aggiungo che l'amministratore Udiki ha reagito alla mia nota (di cui sopra) con questo contributo: "Annullata la modifica 1327958 di Junker69 (discussione) la segnalazione non si fa nella pagina di una voce. Se non ti piace "napalm" leggilo come "tabula rasa", riferito ai reiterati contributi non significativi, oggettivamente zeppi di errori ortografici grossolani ed evitabilissimi che li rendono editorialmente improponibili e segnalati plurime volte nella tua pagina di discussione, senza che tu mai correggessi." Quanto da me inserito conteneva delle espressioni in dialetto napoletano della cui correttezza formale sono certo, avendo eseguito delle verifiche prima della stesura definitiva. Inoltre, il dispositivo con cui ho digitato il contenuto non dispone dei caratteri speciali accentati, e per ovviare all'inconveniente devo per forza usare l'apostrofo. Grazie.
:Prima di questa segnalazione avresti dovuto esperire un tentativo di riconciliazione come spiegato [[w:Wikipedia:Utenti problematici|qui]]. I tuoi contributi sono stati ripetutamente annullati da me e da altri amministratori esperti e sagaci perché non significativi, mal formattati e scritti con totale sprezzo delle norme ortografiche note a tutti coloro che hanno frequentato le scuole elementari. (A tal proposito l'accento non può essere sostituito dall'apostrofo, men che meno sistematicamente, e la scusa del dispositivo non solo non è credibile, ma non può comunque giustificare quello sproposito.) Tutto questo è stato abbondantemente spiegato nella tua pagina di discussione e [[speciale:diff/1327100|qui]] nel campo oggetto della modifica, ma tu hai fatto finta di nulla e hai continuato, senza neanche mai dare spiegazioni. Peraltro è già da un pezzo che fai tutte queste belle cose anche da anonimo, come si può vedere nella cronologia della pagina ''[[Il gioiellino]]''. Io sono stato fin troppo garantista e ti ho dato troppe possibilità: la buona fede si presume fino a prova contraria e tu ne hai fornite più che a sufficienza. Tra le modifiche che hai operato "anonimamente" c'è anche [[speciale:diff/1286468|questa]] alla voce ''Profumo di donna'', che io ho pazientemente corretto con [[speciale:diff/1321674|questa modifica]] e le due successive, così come [[speciale:diff/1262306|ti avevo corretto]] la modifica che, sempre "anonimamente", avevi effettuato alla voce ''Il sorpasso''. Quella in ''Profumo di donna'' è particolarmente interessante: è certamente il tuo inconfondibile stile, solo che con quell'utenza hai fatto quel tipo di edit una sola volta, mentre le altre ti sei regolato più correttamente: questa è un'ulteriore prova di malafede. Non si può neanche pensare che quell'indirizzo IP sia dinamico e utilizzato da altri, perché non è possibile che vangano tutti qui a modificare solo ed esclusivamente voci di film. Quindi stai trollando e ti garantisco che nessuno è così fesso da cascarci. A questo punto è mio preciso dovere, a salvaguardia di questo progetto, rimuovere massivamente le sciocchezze che aggiungi, cioè sganciare metaforicamente il napalm di cui sopra. Questa segnalazione costituisce un abuso di pagina di servizio e ora si dovranno adottare dei provvedimenti a tuo carico. Sarebbe anche il caso di procedere a un check delle utenze e "decapitare" tutti i sockpuppet. Mi sono fatto l'idea che tu abbia diversi account e anche quali siano, qualcuno più che decennale. Non so se la VPN o gli open proxy ti salveranno. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 23:52, 25 apr 2024 (CEST)
Quali provvedimenti possono essere adottati? Giusto per regolarmi. Grazie.
Ti segnalo - per concludere - che un anonimo moderatore "m" di Wikiquote ha convalidato e ripristinato la segnalazione di problematicita' che avevo proposto.
:Ci hai capito poco: non avevo ancora visto che avevi aperto questa discussione, perché gli edit sono arrivati a stretto giro di posta, quindi [[speciale:diff/1327986|qui]] ti avevo annullato la segnalazione per informarti che propedeuticamente, in base alle regole, dovevi cercare una conciliazione. Ma siccome poco prima tu hai fatto la stupidaggine che si vede in questa pagina, allora ho dovuto ripristinare e venire qui a metterti a posto. A margine: fino a oggi non avevi fiatato, ma vedo che ora ti si è sciolta la lingua; forse per te era meglio prima, strategicamente. Resta da capire com'è che non sai usare l'accento ma riesci ad aprire segnalazioni di problematicità, cosa un po' più complessa. Già che ci sei, da' un'occhiata [[Discussioni utente:93.63.160.132|qui]], [[Discussioni utente:93.39.228.108|qui]] e [[Discussioni utente:101.56.53.123|qui]]. --[[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 00:54, 26 apr 2024 (CEST)
Sei riuscito a rovinarmi il riposo. Quanto da te scritto avvalora appieno le ragioni della mia segnalazione. E' grave che tu abbia rimosso un contributo scritto che era li' dal mese di luglio dello scorso anno, ma e' ancor piu' grave che tu abbia contestualmente eliminato un contributo da me inserito sabato 20 aprile sulla scheda di un altro film: entrambi erano stati infatti convalidati da altri amministratori. Le espressioni "si va di napalm", "metterti a posto", "fino ad oggi non avevi fiatato" e "ti si e' sciolta la lingua" (vedi sopra) non si addicono assolutamente ad un amministratore di un sito come questo, ma a ben altri ambienti... Ho riletto con molta attenzione tutto cio' che hai scritto, e le reiterate osservazioni sull'impiego degli accenti - in particolare - sono talmente fuori luogo e infondate da strappare un sorriso... Per quel che so, potresti anche non essere una persona fisica ma un risponditore automatico molto evoluto, ovvero controllato da un algoritmo, e al riguardo ti informo che tali tipologie di dispositivi non hanno ancora raggiunto il livello di maturita' - tecnologica, in questo caso - sufficiente per sostenere delle conversazioni di questo genere, che comportano una componente di emotivita' difficilmente conseguibile da un calcolatore. Ergo: non hanno valore.
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Hellraiser: Hellseeker
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Creata pagina con "{{Film |titoloitaliano = Hellraiser: Hellseeker |titolooriginale = Hellraiser: Hellseeker |paese= Usa |anno = 2002 |genere = Orrore |regista = [[Rick Bota]] |soggetto = [[Carl Dupre]], [[Tim Day]], [[Clive Barker]] |sceneggiatore = [[Carl Dupre]], [[Tim Day]] |produttore = [[Jesse Berdinka]], [[Michael Leahy]] |attori = *[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]] *[[Dean Winters]]: Trevor Gooden *[[Ashley Laurence]]: Kirsty Cotton *[[William S. Taylor]]: Detecti..."
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano = Hellraiser: Hellseeker
|titolooriginale = Hellraiser: Hellseeker
|paese= Usa
|anno = 2002
|genere = Orrore
|regista = [[Rick Bota]]
|soggetto = [[Carl Dupre]], [[Tim Day]], [[Clive Barker]]
|sceneggiatore = [[Carl Dupre]], [[Tim Day]]
|produttore = [[Jesse Berdinka]], [[Michael Leahy]]
|attori =
*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Dean Winters]]: Trevor Gooden
*[[Ashley Laurence]]: Kirsty Cotton
*[[William S. Taylor]]: Detective Lange
*[[Trevor White (attore)|Trevor White]]: Bret
*[[Sarah-Jane Redmond]]: Gwen
|doppiatori italiani =
*[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]: Pinhead
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Trevor Gooden
*[[Francesca Fiorentini]]: Kirsty Cotton
*[[Angelo Nicotra]]: Detective Lange
*[[Oreste Baldini]]: Bret
*[[Tiziana Avarista]]: Gwen
|note =
}}
'''''Hellraiser: Hellseeker''''', film horror del 2002, regia di [[Rick Bota]].
== Frasi ==
*Quale delle due cose più eccitanti al tuo giudizio, Trevor? Il dolore o il piacere? Personalmente, è il dolore che prediligo. ('''Pinhead''')
*Tutti i problemi risolti. ('''Pinhead''')
*Oh, no... Sono la quinta anima. ('''Trevor Gooden''')
==Dialoghi==
*'''Trevor Gooden''': Dove sei? Che cosa mi hai fatto? Oddio... Che cosa mi sta succedendo? Dove cazzo sei?!<br>'''Pinhead''': Povero Trevor.<br>'''Trevor Gooden''': Chi sei?<br>'''Pinhead''' {{NDR|nel riflesso della pozzanghera}}: Brancoli ancora nel buio?<br>'''Trevor Gooden''': Il giochetto è finito. È chiaro?<br>'''Pinhead''': Oh, è tutto chiaro per me. E presto tu saprai tutto, più di quello che vorresti, te lo garantisco io.<br>'''Trevor Gooden''': Che significa? Perché mi stai facendo tutto questo?<br>'''Pinhead''': È così difficile affrontare i tuoi [[Cenobiti (Hellraiser)|demoni]]?<br>'''Trevor Gooden''': Niente di questo è reale. Tu non sei reale.<br>'''Pinhead''': Oh, ho paura di sì. Non puoi sfuggire al tuo passato.<br>'''Trevor Gooden''': Le hai uccise tu. Hai ucciso Kirsty. Hai ucciso Gwen e tutte le altre. Le hai uccise tu e ora vuoi dare a me la colpa.<br>'''Pinhead''': L'assassino si trova in mezzo a noi, è vero.
*'''Pinhead''': Kirsty. Ci incontriamo di nuovo?<br>'''Kirsty Cotton''': Come hai fatto a trovarmi?<br>'''Pinhead''': Hai aperto la porta, tanto tempo fa, e non si richiuderà mai finché non ho otterrò quello per cui sono venuto.<br>'''Kirsty Cotton''': La mia anima.<br>'''Pinhead''': Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.<br>'''Kirsty Cotton''': Aspettate!! Aspettate. E si ti proponessi un'accordo?<br>'''Pinhead''': Interessante.<br>'''Kirsty Cotton''': Ti porterò cinque anime in cambio della mia.<br>'''Pinhead''': Me le porteresti tu stessa?<br>'''Kirsty Cotton''': Avrai le tue cinque anime.
*'''Pinhead''': Sembra che tu sia arrivato alla fine del tuo viaggio. Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare. Ora è tempo che paghi il prezzo a stabilito. Eri disposto a pagare il prezzo, vero?<br>'''Trevor Gooden''': Voglio solo vedere mia moglie.<br>'''Pinhead''': Non è il momento.<br>'''Trevor Gooden''': Fammi vedere mia moglie!<br>'''Pinhead''': Ho detto: non è il momento! Tutti i problemi risolti? Non è così semplice, temo. Prima dovevo aprire una porta per te. Sei stato uno studio interessante. Lussuria, avidità, continua a menzogne. Un terreno fertile ma piuttosto banale. Proviamo a fare insieme un ultimo viaggio. Permetti che ti aiuti a ricordare, una volta per tutte. Noi eravamo ospiti non invitati al vostro festeggiamento. Invisibili a voi. Ti ho usato, Trevor. Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti. Sapevi che questo si avvicinava, lo sentivi nel profondo della tua anima. Rimase molto colpito dal suo lavoro. Tre fra le tue compagne preferite, tra le più arrendevoli e avvenenti. E l'uomo con cui una volta tramavi per uccidere Kirsty. Sono tutti con me adesso. Il totale è quattro anime e questo, come sai anche tu, ora non era il nostro contratto. Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la realtà.
== Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Hellraiser: Hellseeker''|w}}
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[[Categoria:Film di Hellraiser|Hellseeker]]
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/* Frasi */ non significativa, non sembra neppure l'unica
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text/x-wiki
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*[[Dean Winters]]: Trevor Gooden
*[[Ashley Laurence]]: Kirsty Cotton
*[[William S. Taylor]]: Detective Lange
*[[Trevor White (attore)|Trevor White]]: Bret
*[[Sarah-Jane Redmond]]: Gwen
|doppiatori italiani =
*[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]: Pinhead
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Trevor Gooden
*[[Francesca Fiorentini]]: Kirsty Cotton
*[[Angelo Nicotra]]: Detective Lange
*[[Oreste Baldini]]: Bret
*[[Tiziana Avarista]]: Gwen
|note =
}}
'''''Hellraiser: Hellseeker''''', film horror del 2002, regia di [[Rick Bota]].
== Frasi ==
*Quale delle due cose più eccitanti al tuo giudizio, Trevor? Il dolore o il piacere? Personalmente, è il dolore che prediligo. ('''Pinhead''')
*Oh, no... Sono la quinta anima. ('''Trevor Gooden''')
==Dialoghi==
*'''Trevor Gooden''': Dove sei? Che cosa mi hai fatto? Oddio... Che cosa mi sta succedendo? Dove cazzo sei?!<br>'''Pinhead''': Povero Trevor.<br>'''Trevor Gooden''': Chi sei?<br>'''Pinhead''' {{NDR|nel riflesso della pozzanghera}}: Brancoli ancora nel buio?<br>'''Trevor Gooden''': Il giochetto è finito. È chiaro?<br>'''Pinhead''': Oh, è tutto chiaro per me. E presto tu saprai tutto, più di quello che vorresti, te lo garantisco io.<br>'''Trevor Gooden''': Che significa? Perché mi stai facendo tutto questo?<br>'''Pinhead''': È così difficile affrontare i tuoi [[Cenobiti (Hellraiser)|demoni]]?<br>'''Trevor Gooden''': Niente di questo è reale. Tu non sei reale.<br>'''Pinhead''': Oh, ho paura di sì. Non puoi sfuggire al tuo passato.<br>'''Trevor Gooden''': Le hai uccise tu. Hai ucciso Kirsty. Hai ucciso Gwen e tutte le altre. Le hai uccise tu e ora vuoi dare a me la colpa.<br>'''Pinhead''': L'assassino si trova in mezzo a noi, è vero.
*'''Pinhead''': Kirsty. Ci incontriamo di nuovo?<br>'''Kirsty Cotton''': Come hai fatto a trovarmi?<br>'''Pinhead''': Hai aperto la porta, tanto tempo fa, e non si richiuderà mai finché non ho otterrò quello per cui sono venuto.<br>'''Kirsty Cotton''': La mia anima.<br>'''Pinhead''': Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.<br>'''Kirsty Cotton''': Aspettate!! Aspettate. E si ti proponessi un'accordo?<br>'''Pinhead''': Interessante.<br>'''Kirsty Cotton''': Ti porterò cinque anime in cambio della mia.<br>'''Pinhead''': Me le porteresti tu stessa?<br>'''Kirsty Cotton''': Avrai le tue cinque anime.
*'''Pinhead''': Sembra che tu sia arrivato alla fine del tuo viaggio. Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare. Ora è tempo che paghi il prezzo a stabilito. Eri disposto a pagare il prezzo, vero?<br>'''Trevor Gooden''': Voglio solo vedere mia moglie.<br>'''Pinhead''': Non è il momento.<br>'''Trevor Gooden''': Fammi vedere mia moglie!<br>'''Pinhead''': Ho detto: non è il momento! Tutti i problemi risolti? Non è così semplice, temo. Prima dovevo aprire una porta per te. Sei stato uno studio interessante. Lussuria, avidità, continua a menzogne. Un terreno fertile ma piuttosto banale. Proviamo a fare insieme un ultimo viaggio. Permetti che ti aiuti a ricordare, una volta per tutte. Noi eravamo ospiti non invitati al vostro festeggiamento. Invisibili a voi. Ti ho usato, Trevor. Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti. Sapevi che questo si avvicinava, lo sentivi nel profondo della tua anima. Rimase molto colpito dal suo lavoro. Tre fra le tue compagne preferite, tra le più arrendevoli e avvenenti. E l'uomo con cui una volta tramavi per uccidere Kirsty. Sono tutti con me adesso. Il totale è quattro anime e questo, come sai anche tu, ora non era il nostro contratto. Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la realtà.
== Altri progetti==
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[[Categoria:Film di Hellraiser|Hellseeker]]
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/* Dialoghi */
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*[[Doug Bradley]]: [[Pinhead (personaggio)|Pinhead]]
*[[Dean Winters]]: Trevor Gooden
*[[Ashley Laurence]]: Kirsty Cotton
*[[William S. Taylor]]: Detective Lange
*[[Trevor White (attore)|Trevor White]]: Bret
*[[Sarah-Jane Redmond]]: Gwen
|doppiatori italiani =
*[[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]: Pinhead
*[[Riccardo Rossi (doppiatore)|Riccardo Rossi]]: Trevor Gooden
*[[Francesca Fiorentini]]: Kirsty Cotton
*[[Angelo Nicotra]]: Detective Lange
*[[Oreste Baldini]]: Bret
*[[Tiziana Avarista]]: Gwen
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}}
'''''Hellraiser: Hellseeker''''', film horror del 2002, regia di [[Rick Bota]].
== Frasi ==
*Quale delle due cose più eccitanti al tuo giudizio, Trevor? Il dolore o il piacere? Personalmente, è il dolore che prediligo. ('''Pinhead''')
*Oh, no... Sono la quinta anima. ('''Trevor Gooden''')
==Dialoghi==
*'''Trevor Gooden''': Dove sei? Che cosa mi hai fatto? Oddio... Che cosa mi sta succedendo? Dove cazzo sei?!<br>'''Pinhead''': Povero Trevor.<br>'''Trevor Gooden''': Chi sei?<br>'''Pinhead''' {{NDR|nel riflesso della pozzanghera}}: Brancoli ancora nel buio?<br>'''Trevor Gooden''': Il giochetto è finito. È chiaro?<br>'''Pinhead''': Oh, è tutto chiaro per me. E presto tu saprai tutto, più di quello che vorresti, te lo garantisco io.<br>'''Trevor Gooden''': Che significa? Perché mi stai facendo tutto questo?<br>'''Pinhead''': È così difficile affrontare i tuoi [[Cenobiti (Hellraiser)|demoni]]?<br>'''Trevor Gooden''': Niente di questo è reale. Tu non sei reale.<br>'''Pinhead''': Oh, ho paura di sì. Non puoi sfuggire al tuo passato.<br>'''Trevor Gooden''': Le hai uccise tu. Hai ucciso Kirsty. Hai ucciso Gwen e tutte le altre. Le hai uccise tu e ora vuoi dare a me la colpa.<br>'''Pinhead''': L'assassino si trova in mezzo a noi, è vero.
*'''Pinhead''': Kirsty. Ci incontriamo di nuovo?<br>'''Kirsty Cotton''': Come hai fatto a trovarmi?<br>'''Pinhead''': Hai aperto la porta, tanto tempo fa, e non si richiuderà mai finché non ho otterrò quello per cui sono venuto.<br>'''Kirsty Cotton''': La mia anima.<br>'''Pinhead''': Hai risolto il rompicapo. La forza è stata liberata. Non si torna indietro. Non avrò qui a termine finché non avrò quello che voglio. E quello che voglio sei tu.<br>'''Kirsty Cotton''': Aspettate!! Aspettate. E si ti proponessi un'accordo?<br>'''Pinhead''': Interessante.<br>'''Kirsty Cotton''': Ti porterò cinque anime in cambio della mia.<br>'''Pinhead''': Me le porteresti tu stessa?<br>'''Kirsty Cotton''': Avrai le tue cinque anime.
*'''Pinhead''': Sembra che tu sia arrivato alla fine del tuo viaggio. Non si può sfuggire dal passato per sempre. Alla fine si viene raggiunti e si deve espiare. Ora è tempo che paghi il prezzo a stabilito. Eri disposto a pagare il prezzo, vero?<br>'''Trevor Gooden''': Voglio solo vedere mia moglie.<br>'''Pinhead''': Non è il momento.<br>'''Trevor Gooden''': Fammi vedere mia moglie!<br>'''Pinhead''': Ho detto: non è il momento! Tutti i problemi risolti? Non è così semplice, temo. Prima dovevo aprire una porta per te. Sei stato uno studio interessante. Lussuria, avidità, continua a menzogne. Un terreno fertile ma piuttosto banale. Proviamo a fare insieme un ultimo viaggio. Permetti che ti aiuti a ricordare, una volta per tutte. Noi eravamo ospiti non invitati al vostro festeggiamento. Invisibili a voi. Ti ho usato, Trevor. Sei stato niente più di un esca per me. Ci sono creature molto più interessanti. Sapevi che questo si avvicinava, lo sentivi nel profondo della tua anima. Rimase molto colpito dal suo lavoro. Tre fra le tue compagne preferite, tra le più arrendevoli e avvenenti. E l'uomo con cui una volta tramavi per uccidere Kirsty. Sono tutti con me adesso. Il totale è quattro anime e questo, come sai anche tu, ora non era il nostro contratto. Tu hai visto tante cose che non vorresti aver visto. Incubi dai quali non ti risveglierai mai. Benvenuto nel peggiore degli incubi: la realtà!
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*[[Lydia Simoneschi]]: Rosa Moline
*[[Emilio Cigoli]]: Louis Moline
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*[[Mario Besesti]]: Sorren
}}
'''''Peccato''''', film statunitense del 1949 con [[Bette Davis]] e [[Joseph Cotten]], regia di [[King Vidor]]
==Frasi==
{{cronologico}}
*Ecco la via principale di una cittadina nordamericana: Loyalton. Le strade sono deserte, ogni attività è sospesa, tranne quella dell'unico stabilimento: la segheria. La segheria è il cuore di Loyalton, e ne segna il ritmo. La gente si sveglia all'urlo della sua sirena, va a lavorare, pranza e torna a casa sempre al comando di quella sirena. E chi ha la camera da letto di fronte alla segheria, deve dormire con le imposte serrate per impedire alla fiamma della fornace, che brucia la segatura e che avvampa il cielo, di farsi strada attraverso le ciglia, attraverso i sogni. ('''Voce narrante''')
*È bello fare il medico condotto. In principio volevo specializzarmi, essere quel genere di medici che dicono: «No, no no, non tutta la gola, le tonsille esclusivamente! Solo la sinistra». Poi ci assegnarono un vecchio professore per un corso, credo di ricordare parola per parola ciò che disse: «Figlioli, non disprezzate il medico generico, è un coltivatore che cura il seme, la terra e il raccolto, il cibo dell'uomo. Lo specialista è come un giardiniere che cura i fiori di serra per ornare il seno delle dame». Allora decisi di fare il coltivatore. ('''Louis''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Rosa''': Che stamberga.<ref>In lingua originale: "''What a dump''". Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'[[w:American Film Institute|American Film Institute]], che è andato a comporre l'''[[w:AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]'', questa citazione è stata inserita al 62° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.</ref><br>'''Louis''': Aspetta a odiarla che l'abbia pagata.
*'''Carol''': Ci si rende conto che il vecchio medico di famiglia sa sempre condire la medicina con un po' di psicologia.<br>'''Louis''': Giusto. Non solo deve riconoscere la malattia, ma anche la causa.
==Citazioni su ''Peccato''==
*Nessuno è buono come [[Bette Davis|Bette]] quando fa la cattiva! (frase di lancio<ref>Citato in Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini: dizionario dei film 2001'', Zanichelli, Bologna, 2000, p. 967. ISBN 88-08-03105-5</ref>)
*Tratto da un romanzo di Stuart Engstrand, è un film sotto il segno dell'eccesso, un noir esasperato, dominato dal chiaroscuro (fotografia di Robert Burks), così oltraggiosamente cattivo da diventare buono. (''[[il Morandini]]'')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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'''''Peccato''''', film statunitense del 1949 con [[Bette Davis]] e [[Joseph Cotten]], regia di [[King Vidor]]
==Frasi==
{{cronologico}}
*Ecco la via principale di una cittadina nordamericana: Loyalton. Le strade sono deserte, ogni attività è sospesa, tranne quella dell'unico stabilimento: la segheria. La segheria è il cuore di Loyalton, e ne segna il ritmo. La gente si sveglia all'urlo della sua sirena, va a lavorare, pranza e torna a casa sempre al comando di quella sirena. E chi ha la camera da letto di fronte alla segheria, deve dormire con le imposte serrate per impedire alla fiamma della fornace, che brucia la segatura e che avvampa il cielo, di farsi strada attraverso le ciglia, attraverso i sogni. ('''Voce narrante''')
*È bello fare il [[medico]] condotto. In principio volevo specializzarmi, essere quel genere di medici che dicono: «No, no no no, non tutta la gola, tonsille esclusivamente. E solo la sinistra». Poi ci assegnarono un vecchio professore per un corso, credo di ricordare parola per parola ciò che disse: «Figlioli, non disprezzate il medico generico: è un coltivatore che cura il seme, la terra e il raccolto, il cibo dell'uomo. Lo specialista è come un giardiniere che cura i fiori di serra per ornare il seno delle dame». Allora decisi di fare il coltivatore. ('''Louis''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Rosa''': Che stamberga.<ref>In lingua originale: "''What a dump''". Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'[[w:American Film Institute|American Film Institute]], che è andato a comporre l'''[[w:AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]'', questa citazione è stata inserita al 62° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.</ref><br>'''Louis''': Aspetta a odiarla che l'abbia pagata.
*'''Carol''': Ci si rende conto che il vecchio medico di famiglia sa sempre condire la medicina con un po' di psicologia.<br>'''Louis''': Giusto. Non solo deve riconoscere la malattia, ma anche la causa. Come l'altro giorno, quando vidi la signora Raynold con un'eruzione in faccia, dissi fra me: «Scommetto che sua suocera è venuta a farle visita. Non può sfogarsi a parolacce e allora sfoga a foruncoli».
*'''Rosa''': Quando penso a tutto quello che mi occorre, mi sembra d'essere uno stomaco vuoto che non sente ragioni.<br>'''Louis''': Rosa, senti cara, non devi angustiarti così. Ieri sera a cena riparlavo di quel mio vecchio professore, ricordi? Come il medico è un coltivatore, il malato dovrebbe esserlo anche lui. Sapere cosa distruggere e cosa coltivare. E tu fai tutto alla rovescia: spazzi via le buone piante e i fiori, e coltivi le erbacce. Non ti tormentare, Rosa. Se un uomo frustasse un cane come tu frusti te stessa, andrebbe in prigione.
==Citazioni su ''Peccato''==
*Nessuno è buono come [[Bette Davis|Bette]] quando fa la cattiva! (frase di lancio<ref>Citato in Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini: dizionario dei film 2001'', Zanichelli, Bologna, 2000, p. 967. ISBN 88-08-03105-5</ref>)
*Tratto da un romanzo di Stuart Engstrand, è un film sotto il segno dell'eccesso, un noir esasperato, dominato dal chiaroscuro (fotografia di Robert Burks), così oltraggiosamente cattivo da diventare buono. (''[[il Morandini]]'')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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*[[Bette Davis]]: Rosa Moline
*[[Joseph Cotten]]: Louis Moline
*[[David Brian]]: Neil Latimer
*[[Ruth Roman]]: Carol Lawson
*[[Minor Watson]]: Moose Lawson
*[[Dona Drake]]: Jenny
*[[Regis Toomey]]: Sorren
*[[Sarah Selby]]: Mildred Sorren
|doppiatori originali =
*[[Olan Soule]]: narratore
|doppiatori italiani =
*[[Lydia Simoneschi]]: Rosa Moline
*[[Emilio Cigoli]]: Louis Moline
*[[Mario Pisu]]: Neil Latimer
*[[Rosetta Calavetta]]: Carol Lawson
*[[Mario Besesti]]: Moose Lawson
*[[Rina Morelli]]: Jenny
*[[Lauro Gazzolo]]: Sorren
*[[Marcella Rovena]]: Mildred Sorren
*[[Manlio Busoni]]: narratore
}}
'''''Peccato''''', film statunitense del 1949 con [[Bette Davis]] e [[Joseph Cotten]], regia di [[King Vidor]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Ecco la via principale di una cittadina nordamericana: Loyalton. Le strade sono deserte, ogni attività è sospesa, tranne quella dell'unico stabilimento: la segheria. La segheria è il cuore di Loyalton, e ne segna il ritmo. La gente si sveglia all'urlo della sua sirena, va a lavorare, pranza e torna a casa sempre al comando di quella sirena. E chi ha la camera da letto di fronte alla segheria, deve dormire con le imposte serrate per impedire alla fiamma della fornace, che brucia la segatura e che avvampa il cielo, di farsi strada attraverso le ciglia, attraverso i sogni. ('''Narratore''')
*Vivere a Loyalton è come stare in una casa col morto aspettando che cominci il funerale. O peggio ancora, è come star distesi nella bara in attesa che ti portino via. ('''Rosa''')
*Avrei potuto cambiare la vita di tutti noi, avrei potuto salvare la mia. Ma che sono le [[Parola|parole]]? Nient'altro che suoni. Non quello che io sento. ('''Sorren''')
*C'è solo una persona in questa città che fa qualche cosa di utile: è il [[Necroforo|beccamorti]]. La ripulisce. ('''Rosa''')
*È bello fare il [[medico]] condotto. In principio volevo specializzarmi, essere quel genere di medici che dicono: «No, no no no, non tutta la gola, tonsille esclusivamente. E solo la sinistra». Poi ci assegnarono un vecchio professore per un corso, credo di ricordare parola per parola ciò che disse: «Figlioli, non disprezzate il medico generico: è un coltivatore che cura il seme, la terra e il raccolto, il cibo dell'uomo. Lo specialista è come un giardiniere che cura i fiori di serra per ornare il seno delle dame». Allora decisi di fare il coltivatore. ('''Louis''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Rosa''': Che stamberga.<ref>In lingua originale: "''What a dump''". Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'[[w:American Film Institute|American Film Institute]], che è andato a comporre l'''[[w:AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes|AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes]]'', questa citazione è stata inserita al 62° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.</ref><br>'''Louis''': Aspetta a odiarla che l'abbia pagata.
*'''Louis''': È per questo che fa piacere abitare in un posticino come Loyalton: non si è soltanto un numero sulla porta, la gente si interessa a noi, ci vuol bene.<br>'''Rosa''': Che bella soddisfazione, sei di facile contentatura tu. Io più sono odiosa a questa gente, più mi rallegro di essere diversa da loro.
*'''Carol''': Ci si rende conto che il vecchio medico di famiglia sa sempre condire la medicina con un po' di psicologia.<br>'''Louis''': Giusto. Non solo deve riconoscere la malattia, ma anche la causa. Come l'altro giorno, quando vidi la signora Reynolds con un'eruzione in faccia, dissi fra me: «Scommetto che sua suocera è venuta a farle visita. Non può sfogarsi a parolacce e allora sfoga a foruncoli».
*'''Rosa''': Quando penso a tutto quello che mi occorre, mi sembra d'essere uno stomaco vuoto che non sente ragioni.<br>'''Louis''': Rosa, senti cara, non devi angustiarti così. Ieri sera a cena riparlavo di quel mio vecchio professore, ricordi? Come il medico è un coltivatore, il [[malato]] dovrebbe esserlo anche lui. Sapere cosa distruggere e cosa coltivare. E tu fai tutto alla rovescia: spazzi via le buone piante e i fiori, e coltivi le erbacce. Non ti tormentare, Rosa. Se un uomo frustasse un cane come tu frusti te stessa, andrebbe in prigione.
==Citazioni su ''Peccato''==
*Nessuno è buono come [[Bette Davis|Bette]] quando fa la cattiva! (frase di lancio<ref>Citato in Laura, Luisa e Morando Morandini, ''il Morandini: dizionario dei film 2001'', Zanichelli, Bologna, 2000, p. 967. ISBN 88-08-03105-5</ref>)
*Tratto da un romanzo di Stuart Engstrand, è un film sotto il segno dell'eccesso, un noir esasperato, dominato dal chiaroscuro (fotografia di Robert Burks), così oltraggiosamente cattivo da diventare buono. (''[[il Morandini]]'')
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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