Wikiquote itwikiquote https://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale MediaWiki 1.44.0-wmf.3 first-letter Media Speciale Discussione Utente Discussioni utente Wikiquote Discussioni Wikiquote File Discussioni file MediaWiki Discussioni MediaWiki Template Discussioni template Aiuto Discussioni aiuto Categoria Discussioni categoria Portale Discussioni portale TimedText TimedText talk Modulo Discussioni modulo Dante Alighieri 0 162 1352063 1347707 2024-11-15T18:12:38Z Gaux 18878 /* Citazioni su Dante Alighieri */ Francesco Piccolo: Dante romantico 1352063 wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Portrait de Dante.jpg|thumb|Dante Alighieri]] {{indicedx}} '''Dante Alighieri''' (1265 – 1321), il ''Sommo poeta'' italiano. ==Citazioni di Dante Alighieri== *Che se in Fiorenza per via onorata non s'entra, io non entrerovvi giammai. E che? non potrò io da qualunque angolo della terra mirare il sole e le stelle? non potrò io sotto ogni plaga del cielo meditare le dolcissime verità, se pria non mi renda uom senza gloria, anzi d'ignominia, in faccia al popolo e alla città di Fiorenza? (dall'[[s:la:Epistulae (Dante Alighieri)#XII.|epistola XII]]; citato in Piero Fraticelli (a cura di), ''La Divina Commedia di Dante Alighieri col comento di Pietro Fraticelli'', G. Barbèra, Firenze, 1881, [http://www.archive.org/stream/ladivinacommedi03fratgoog#page/n35/mode/2up p. 20]) *Il volgare [[Sicilia|siciliano]] si attribuisce fama superiore a tutti gli altri per queste ragioni: che tutto quanto gli Italiani producono in fatto di poesia si chiama siciliano; e che troviamo che molti maestri nativi dell'isola hanno cantato con solennità [...] E in verità quegli uomini grandi e illuminati, Federico Cesare e il suo degno figlio Manfredi, seppero esprimere tutta la nobiltà e dirittura del loro spirito, e finché la fortuna lo permise si comportarono da veri uomini, sdegnando di vivere da bestie. Ed è per questo che quanti avevano in sé nobiltà di cuore e ricchezza di doni divini si sforzarono di rimanere a contatto con la maestà di quei grandi principi, cosicché tutto ciò che a quel tempo producevano gli Italiani più nobili d'animo vedeva dapprima la luce nella reggia di quei sovrani così insigni; e poiché sede del trono regale era la Sicilia, ne è venuto che tutto quanto i nostri predecessori hanno prodotto in volgare si chiama siciliano: ciò che anche noi teniamo per fermo, e che i nostri posteri non potranno mutare. (da ''De vulgari eloquentia'', I libro, XII cap.<ref>Traduzione di Pier Vincenzo Mengaldo in ''[http://www.danteonline.it/italiano/opere2.asp?idcod=000&idope=3&idliv1=1&idliv2=12&idliv3=1&idlang=IT DanteOnline.it]''.</ref>) *Venendo subito al punto, che chiamo lingua volgare quella che i bambini apprendono da chi sta loro intorno dal momento che cominciano ad articolare i suoni; oppure per esser più brevi, la lingua volgare è quella che, senza bisogno di regole, impariamo imitando la nostra nutrice. (da ''De vulgari eloquentia'', Milano, Garzanti, 2009, p. 3) ===Attribuite=== *[[Dio]] è Uno; l'[[Universo]] è un pensiero di Dio; l'Universo è dunque Uno esso pure. Tutte le [[cose]] vengono da Dio. Tutte partecipano, più o meno, della natura divina, a seconda del fine pel quale sono create. L'[[uomo]] è nobilissimo fra tutte le cose: Dio ha versato in lui più della sua natura che non sull'altre. Ogni cosa che viene da Dio tende al [[perfezionamento]] del quale è capace. La capacità di perfezionamento nell'uomo è indefinita. L'Umanità è Una. Dio non ha fatto cosa inutile; e poiché esiste una Umanità, deve esistere uno scopo unico per ''tutti'' gli uomini, un lavoro da compirsi per opera d'essi tutti. Il genere umano dovrebbe dunque lavorare unito sì che tutte le forze intellettuali diffuse in esso ottengano il più alto sviluppo possibile nella sfera del pensiero e dell'azione. Esiste dunque una Religione universale della natura umana.<ref name=maz>Citato in [[Giuseppe Mazzini]], ''Dei doveri dell'uomo'', in ''Dei doveri dell'uomo – Fede e avvenire'', a cura di Paolo Rossi, Mursia, Milano, cap. VII, p. 78.</ref> :Mazzini cita queste parole fra virgolette, come scritte da Dante. Si tratta di «una libera esposizione mazziniana del pensiero dantesco», secondo la nota del curatore.<ref name=maz/> *[[Genova]], aria senza uccelli, mare senza pesci, monti senza legna, uomini senza onore e donne senza pudore.<ref name=martigli>Citato in Carlo A. Martigli, ''[https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/05/31/il-papa-genovese-mancato-alla-storiaGenova06.html Il Papa genovese mancato alla storia]'', ''la Repubblica'', 31 maggio 2017.</ref> :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La paternità di questo proverbio è ignota.<ref name=martigli/> *''Non ti curar di loro, ma guarda e passa.'' :{{NDR|[[Citazioni errate|Citazione errata]]}} La citazione corretta è: «''Non ragioniam di lor, ma guarda e passa.''»<ref>{{Cfr}} ''[http://www.corriere.it/solferino/severgnini/07-01-06/01.spm Ragioniamo di Dante (ma senza sbagliare citazione!)]'', ''Corriere.it'', 7 gennaio 2006.</ref> ==''Divina Commedia''== {{Vedi anche|Divina Commedia}} ==''Vita nuova''== ===[[Incipit]]=== In quella parte del libro de la mia memoria dinanzi a la quale poco si potrebbe leggere, si trova una rubrica la quale dice: ''Incipit''<ref>Questo incipit costituisce anche l'incipit del libro di [[Fruttero & Lucentini]], appunto ''Íncipit'', Mondadori, 1993.</ref>'' vita nova''. Sotto la quale rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d'assemplare in questo libello; e se non tutte, almeno la loro sentenzia.<br /> Nove fiate già appresso lo mio nascimento era tornato lo cielo de la luce quasi a uno medesimo punto, quanto a la sua propria girazione, quando a li miei occhi apparve prima la gloriosa donna de la mia mente, la quale fu chiamata da molti [[Beatrice Portinari|Beatrice]] li quali non sapeano che si chiamare.<br /> Ella era in questa vita già stata tanto, che ne lo suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d'oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio del suo anno nono apparve a me, ed io la vidi quasi da la fine del mio nono.<br /> Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia. ===Citazioni=== *Ecco un iddio più forte di me, che viene a signoreggiarmi. (1857<ref>Traduzione di Pietro Fraticelli, [http://books.google.it/books?id=D80OAAAAIAAJ&pg=PA56 p. 56]. Tale ''iddio'' è [[Amore]].</ref>) :''Ecce deus fortior me, qui veniens dominabitur michi''. (''[[s:Vita nuova/Capitolo II#capitolo 2 versetto4|Capitolo II]]'') *L'anima era tutta data nel pensare di questa gentilissima; onde io divenni in picciolo tempo poi di sì fraile e debole condizione, che a molti amici pesava de la mia vista; e molti pieni d'invidia già si procacciavano di sapere di me quello che io volea del tutto celare ad altrui.<br />Ed io, accorgendomi del malvagio domandare che mi faceano [...] rispondea loro che Amore era quelli che così m'avea governato. [...]<br />E quando mi domandavano "Per cui t'ha così distrutto questo [[Amore]]?", ed io sorridendo li guardava, e nulla dicea loro. (da [[s:Vita nuova/Capitolo IV|''Capitolo IV'']]) *''Lo viso mostra lo color del core.'' (da [[s:Vita nuova/Capitolo XV|''Capitolo XV'']]) *''Ingégnati, se puoi, d'esser palese.'' (da [[s:Vita nuova/Capitolo XIX|''Capitolo XIX'']]) *''Tanto [[gentilezza|gentile]] e tanto onesta pare | la donna mia quand'ella altrui saluta, | ch'ogne lingua deven tremando muta, | e li occhi no l'ardiscon di guardare.'' (da [[s:Vita nuova/Capitolo XXVI|''Capitolo XXVI'']]) ===[[Explicit]]=== Appresso questo sonetto apparve a me una mirabile visione, ne la quale io vidi cose che mi fecero proporre di non dire più di questa benedetta infino a tanto che io potesse più degnamente trattare di lei.<br /> E di venire a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sae veracemente. Sì che, se piacere sarà di colui a cui tutte le cose vivono, che la mia vita duri per alquanti anni, io spero di dicer di lei quello che mai non fue detto d'alcuna.<br /> E poi piaccia a colui che è sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna, cioè di quella benedetta Beatrice, la quale gloriosamente mira ne la faccia di colui ''qui est per omnia secula benedictus''. Amen. ==''Convivio''== ===[[Incipit]]=== Sì come dice lo Filosofo nel principio de la Prima Filosofia, tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere. La ragione di che puote essere ed è che ciascuna cosa, da providenza di propria natura impinta è inclinabile a la sua propria perfezione; onde, acciò che la scienza è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade, tutti naturalmente al suo desiderio semo subietti. ===Citazioni=== *Dispregiar se medesimo è per sè biasimevole, però che a l'amico dee l'uomo lo suo [[difetto]] contare strettamente, e nullo è più amico che l'uomo a sè; onde ne la camera de' suoi pensieri se medesimo riprender dee e piangere li suoi difetti, e non palese. ({{Source|Convivio/Trattato primo|Dispregiar se medesimo|Trattato I, capitolo II, 5}}) *[...] lo consentire è uno confessare, villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno, perché né consentire né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. ({{Source|Convivio/Trattato primo|lo consentire è uno confessare|Trattato I, capitolo II, 11}}) *Questi {{NDR|"gli uomini mutevoli e facili a giudicare"}} sono da chiamare pecore, e non uomini; ché se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l'altre andrebbero dietro; e se una pecora per alcuna cagione al passare d'una strada salta, tutte l'altre saltano, eziandio nulla veggendo da saltare. E io ne vidi già molte in uno pozzo saltare per una che dentro vi saltò, forse credendo saltare uno muro, non ostante che 'l pastore, piangendo e gridando, con le braccia e col petto dinanzi a esse si parava. ({{Source|Convivio/Trattato primo|questi sono da chiamare pecore|Trattato I, capitolo XI, 9}}) *''Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete, | udite il ragionar ch'è nel mio core, | ch'io nol so dire altrui, sì mi par novo.'' ({{Source|Convivio/Trattato secondo|Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete|Trattato II, canzone prima, 1-3}}<ref name=c1>Presente anche in ''Rime'', LXXIX, ''[[s:Rime (Dante)/LXXIX - Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete|Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete]]''.</ref>) *''Chi veder vuol la salute, | faccia che li occhi d'esta donna miri, | sed e' non teme angoscia di sospiri''. ({{Source|Convivio/Trattato secondo|Chi veder vuol la salute|Trattato II, canzone prima, 24-26}}<ref name=c1/>) *Ma però che non subitamente nasce amore e fassi grande e viene perfetto, ma vuole tempo alcuno e nutrimento di pensieri, massimamente là dove sono pensieri contrari che lo 'mpediscano, convenne, prima che questo nuovo amore fosse perfetto, molta battaglia intra lo pensiero del suo nutrimento e quello che li era contraro, lo quale per quella gloriosa Beatrice tenea ancora la rocca de la mia mente. ({{Source|Convivio/Trattato secondo|Ma però che non subitamente|Trattato II, capitolo II, 3}}) *Dico che intra tutte le bestialitadi quella è stoltissima, vilissima e dannosissima, chi crede dopo questa vita non essere altra vita; però che, se noi rivolgiamo tutte le scritture, sì de' filosofi come de li altri savi scrittori, tutti concordano in questo, che in noi sia parte alcuna perpetuale. ({{Source|Convivio/Trattato secondo|bestialitadi|Trattato II, capitolo VIII [IX], 8}}) *[...] la [[Cristianesimo|dottrina veracissima]] di Cristo, la quale è via, verità e luce: via, perché per essa sanza impedimento andiamo a la felicitade di quella immortalitade; verità, perché non soffera alcuno errore; luce, perché allumina noi ne la tenebra de la ignoranza mondana. ({{Source|Convivio/Trattato secondo|la dottrina veracissima di Cristo|Trattato II, capitolo VIII [IX], 14}}) *[...] essere suole che l'uomo va cercando argento e fuori de la 'ntenzione truova oro, lo quale occulta cagione presenta, non forse sanza divino imperio [...]. ([[s:Convivio/Trattato secondo|Trattato II]], capitolo XII [XIII], 5) *[...] non dee l'uomo, per maggiore [[amicizia|amico]], dimenticare li servigi ricevuti dal minore. ({{Source|Convivio/Trattato secondo|Non dee l'uomo|Trattato II, capitolo XV [XVI], 6}}) *''[[Amore|Amor]] che ne la mente mi ragiona | de la mia donna disiosamente, | move cose di lei meco sovente, | che lo 'ntelletto sovr'esse disvia.'' ({{Source|Convivio/Trattato terzo|Amor che ne la mente mi ragiona|Trattato III, canzone seconda, 1-4}}<ref name=c2>Presente anche in ''Rime'', LXXXI, ''[[s:Rime (Dante)/LXXXI - Amor che ne la mente mi ragiona|Amor che ne la mente mi ragiona]]''.</ref>) *''Non vede il sol, che tutto 'l mondo gira, | cosa tanto gentil, quanto in quell'ora | che luce ne la parte ove dimora | la donna di cui dire Amor mi face.'' ({{Source|Convivio/Trattato terzo|Non vede il sol|Trattato III, canzone seconda, 19-22}}<ref name=c2/>) *[...] [[Filosofia]] non è altro che amistanza a sapienza. ({{Source|Convivio/Trattato terzo|Filosofia non è|Trattato III, capitolo XI, 6}}) *Nullo sensibile in tutto lo mondo è più degno di farsi essemplo di Dio che 'l [[sole]]. ({{Source|Convivio/Trattato terzo|sole|Trattato III, capitolo XII, 7}}) *[...] la [[moralità|moralitade]] è bellezza de la filosofia. ({{Source|Convivio/Trattato terzo|la moralitade è bellezza de la filosofia|Trattato III, capitolo XV, 11}}) *''Le dolci rime d'amor ch'i' solia | cercar ne' miei pensieri, | convien ch'io lasci; non perch'io non speri | ad esse ritornare, | ma perché li atti [[sdegno|disdegnosi]] e feri | che ne la donna mia | sono appariti m'han chiusa la via | de l'usato parlare.'' ({{Source|Convivio/Trattato quarto|Le dolci rime d'amor ch'i' solia|Trattato IV, canzone terza, 1-8}}<ref name=c3>Presente anche in ''Rime'', LXXXII, ''[[s:Rime (Dante)/LXXXII - Le dolci rime d'amor ch'i' solia|Le dolci rime d'amor ch'i' solia]]''.</ref>) *''[[Federico II di Svevia|Tale imperò]] che gentilezza''<ref>Qui "gentilezza" ha il significato di [[nobiltà]]. Il tale che imperò, a cui è attribuita la convinzione è [[Federico II di Svevia]].</ref>'' volse, | secondo 'l suo parere, | che fosse antica possession d'avere | con reggimenti belli''. ({{Source|Convivio/Trattato quarto|Federico II di Svevia|Trattato IV, canzone terza, 21-24}}<ref name=c3/>) *''È gentilezza dovunqu'è [[virtù|vertute]], | ma non vertute ov'ella; | sì com'è 'l cielo dovunqu'è la stella, | ma ciò non e converso. | E noi in donna e in età novella | vedem questa salute, | in quanto vergognose son tenute, | ch'è da vertù diverso.'' ({{Source|Convivio/Trattato quarto|È gentilezza dovunqu'è vertute|Trattato IV, canzone terza, 101-108}}<ref name=c3/>) *Veramente [[Aristotele|Aristotile]], che Stagirite ebbe sopranome, e [[Senocrate|Zenocrate Calcedonio]], suo compagnone, [e per lo studio loro], e per lo 'ngegno [singulare] e quasi divino che la natura in Aristotile messo avea, questo fine conoscendo per lo modo socratico quasi e academico, limaro e a perfezione la filosofia morale redussero, e massimamente Aristotile. E però che Aristotile cominciò a disputare andando in qua e in lae, chiamati furono – lui dico, e li suoi compagni – [[Scuola peripatetica|Peripatetici]], che tanto vale quanto 'deambulatori'. E però che la perfezione di questa moralitade per Aristotile terminata fue, lo nome de li Academici si spense, e tutti quelli che a questa setta si presero Peripatetici sono chiamati; e tiene questa gente oggi lo reggimento del mondo in dottrina per tutte parti, e puotesi appellare quasi cattolica oppinione. Per che vedere si può, Aristotile essere additatore e conduttore de la gente a questo segno. E questo mostrare si volea. ({{Source|Convivio/Trattato quarto|Veramente Aristotile|Trattato IV, capitolo VI, 15-16}}) *Conviensi adunque essere prudente, cioè [[Saggezza|savio]]: e a ciò essere si richiede buona memoria de le vedute cose, buona conoscenza de le presenti e buona provedenza de le future. ({{Source|Convivio/Trattato quarto|Conviensi adunque essere prudente|Trattato IV, capitolo XXVII, 5}}) ==''Le Rime''== *''[[Guido Cavalcanti|Guido]], i' vorrei che tu [[Lapo Gianni|Lapo]] ed io | fossimo presi per incantamento | e messi in un vasel, ch'ad ogni vento | per mare andasse al voler vostro e mio''. (da ''Guido, i' vorrei che tu Lapo ed io'') *''Se io sarò là dove sia | Fioretta mia bella'' [a sentire], | ''allor dirò la donna mia | che port'in testa i miei sospire. | Ma per crescer disire | mia donna verrà | coronata da Amore''. (da ''Per una ghirlandetta'') *''Tu, Violetta, in forma più che umana, | foco mettesti dentro in la mia mente | col tuo piacer ch'io vidi; | poi con atto di spirito cocente | creasti speme, che in parte mi sana''. (da ''Deh, Violetta, che in ombra d'Amore'') *''«Or ecco leggiadria di gentil core, | per una sì delvaggia dilettanza | lasciar le donne e lor gaia sembianza!» | Allor, temendo non che senta Amore, | prendo vergogna, onde mi ven pesanza''. (da ''Sonar brachetti, e cacciatori aizzare''.) *''Un dì si venne a me [[Malinconia]] | e disse: «Io voglio un poco stare teco»; | e parve a me ch'ella menasse seco | [[Dolore]] e [[Ira]] per sua compagnia''. (da ''Un dì si venne a me Malinconia'') {{NDR|Dante Alighieri, ''Rime'', ''Opere Minori'', in ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965}} ==''De Monarchia''== ===[[Incipit]]=== ====Originale==== Omnium hominum quos ad amorem veritatis natura superior impressit hoc maxime interesse videtur: ut, quemadmodum de labore antiquorum ditati sunt, ita et ipsi posteris prolaborent, quatenus ab eis posteritas habeat quo ditetur. ====Traduzione==== El principale huficio di tutti gli huomini, i quali dalla natura superiore sono tirati ad amare la verità, pare che ·ssia questo: che ·ccome loro sono aricchiti per la fatica degli antichi, così s'affatichino di dare delle medesime riccheze a quelli che dopo loro verranno. ([[s:Monarchia/Libro I/Capitolo I|I, I]]) ===Citazioni=== *Dovunque può essere [[lite|litigio]], ivi debbe essere g[i]udicio. ([[s:Monarchia/Libro I/Capitolo XII|I, XII]]) *L'umana generatione, quando è massime libera, hottimamente vive. ([[s:Monarchia/Libro I/Capitolo XIV|I, XIV]]) {{NDR|''Monarchia'', a cura di Prudence Shaw, traduzione di [[Marsilio Ficino]], in «Studi Danteschi», LI (1978)}} ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''De vulgari eloquentia''=== [[File:De vulgari eloquentia.tif|thumb|''De vulgari eloquentia'', 1577]] Cum neminem ante nos de vulgaris eloquentie doctrina quicquam inveniamus tractasse, atque talem scilicet eloquentiam penitus omnibus necessariam videamus, cum ad eam non tantum viri sed etiam mulieres et parvuli nitantur, in quantum natura permictit, volentes discretionem aliqualiter lucidare illorum qui tanquam ceci ambulant per plateas, plerunque anteriora posteriora putantes, – Verbo aspirante de celis – locutioni vulgarium gentium prodesse temptabimus, non solum aquam nostri ingenii ad tantum poculum aurientes, sed, accipiendo vel compilando ab aliis, potiora miscentes, ut exinde potionare possimus dulcissimum ydromellum. ===''Egloghe''=== ====Originale==== <poem>Vidimus in nigris albo patiente lituris Pyerio demulsa sinu modulamina nobis. Forte recensentes pastas de more capellas tunc ego sub quercu meus et Melibeus eramus.</poem> ====Traduzione==== :Sul foglio bianco deturpato dai neri segni ho visto un carme, spremuto per me dal seno delle Muse. Eravamo soli, io e Melibeo, sotto una quercia, intenti come al solito a contare le sazie caprette.<ref name=Ope>da ''Dante Alighieri Opere Minori'', ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965.</ref> ===''Epistole''=== Reverendissimo in Christo patri dominorum suorum carissimo domino Nicholao miseratione celesti Ostiensi et Vallatrensi episcopo, Apostolice Sedis legato, necnon in Tuscia Romaniola et Marchia Tervisina et partibus circum adiacentibus paciario per sacrosanctam Ecclesiam ordinato, devotissimi filii A. capitaneus Consilium et Universitas partis Alborum de Florentia semetipsos devotissime atque promptissime recommendant. ===''Quaestio de aqua et de terra''=== ====Originale==== Universis et singulis presentes litteras inspecturis, Dantes Alagherii de Florentia inter vere phylosophantes minimus, in Eo salutem qui est principium veritatis et lumen. ====Traduzione==== :A tutti, uno per uno, quelli sotto gli occhi dei quali cadrà questo scritto, Dante Alighieri di [[Firenze]], il più insignificante di tutti i filosofi, augura salute in Colui che è principio e luce di verità.<ref name=Ope /> ==Citazioni su Dante Alighieri== *Alle creature sue Dante dava, d'abitudine, con pochi e gagliardi tratti, un'attitudine sintetica; abbozzava con michelangiolesca foga; ma non compiva; lasciava che l'immaginazione, possentemente scossa e ravvivata, facesse per conto proprio il minuto disegno. Uno schizzo fugace rinchiudeva il corpo, l'anima di un mondo determinatissimo. ([[Arturo Farinelli]]) *''Amore, e Carità suo fuoco accese | Dante a cantare i tristi, e lieti Regni, | fior di virtù, e fior di tutti ingegni, | che dall'empireo Ciel fra noi discese.'' ([[Burchiello]]) *''Altissimo | signor del sommo canto''. ([[Ugo Foscolo]]) *Che Dante non amasse l'[[Italia]], chi vorrà dirlo? Anch'ei fu costretto, come qualunque altro l'ha mai veracemente amata, o mai l'amerà, a flagellarla a sangue, e mostrarle tutta la sua nudità, sì che ne senta vergogna. ([[Ugo Foscolo]]) *Conoscere e descrivere la mente di Dante sarà mai possibile? Egli eclissa nella profondità del suo pensiero: volontariamente eclissa. ([[Giovanni Pascoli]]) *Conosceva tutte le passioni umane, proprio tutte. Attratto dalle cose bellissime e dalle cose bassissime. Stava attento ma era attratto anche dal fascino del male. [...] Ma a parte tutte le innovazioni si ama Dante, proprio perché parla di noi, di ognuno di noi. Nessuno conosce meglio le passioni umane, il profondo dell'animo umano come lo conosce Dante. ([[Roberto Benigni]]) *Credo che tutti i lettori di Dante siano in qualche modo viziati dalla giovanile lettura parcellare imposta dalla scuola. […] Leggendo la Divina Commedia d'un fiato, mi rendevo conto di contrastare una antica malsana usanza; ma di meglio non potevo fare. […] Dante è un enigmatico, e almeno una volta accettiamolo per quel che è. Ha i suoi motivi per non farsi capire subito, e qualche volta per essere assolutamente impenetrabile. È una corsa stremante tra luci e tenebre, stelle, lune, soli, misteriosi frammenti di edifici regali e sacri, con mutile, occulte scritte. Il percorso è talora nitido, geometrico; talora è paludoso, è uno strisciar tra cunicoli ed antri. Non capire è importante. ([[Giorgio Manganelli]]) *''Dante Alighier, s'i' so' bon begolardo, | tu mi tien' bene la lancia a le reni; | s'eo desno con altrui, e tu vi ceni; | s'eo mordo 'l grasso, tu ne sugi 'l lardo; | s'eo cimo 'l panno, e tu vi freghi 'l cardo.'' ([[Cecco Angiolieri]]) *''Dante Alighieri che sorresse il mondo | in suo pugno ed i fonti | dell'universa vita ebbe in suo cuore''. ([[Gabriele D'Annunzio]]) *''Dante alla porta di Paolo e Francesca | spia chi fa meglio di lui: | lì dietro si racconta un amore normale | ma lui saprà poi renderlo tanto geniale. | E il viaggio all'inferno ora fallo da solo | con l'ultima invidia lasciata là sotto un lenzuolo''. ([[Fabrizio De André]]) *Dante, altiero e ghibellino, ritraeva schifamente l'animo da chiunque non fosse conosciuto per fama o per infamia. Il suo cuore era in Alemagna: officina d'ogni tirannia e d'ogni vassallaggio, che per secoli hanno afflitto tutta Europa. E chi, in quella barbarie di tempi, cercava gli abituri della povera plebe, quando non fosse per manometterla o farnela uscire a parteggiare? Dante pellegrinava da castello a castello; né altro vedeva nel mondo fuorché imperatori, e re, e papi; e Cane, e Meroello, e Guido. I villani «gli puzzavano»; e gli doleva di veder «cambiare e mercare» colui il cui avolo aveva limosinato; né gli sarebbe paruto di mal fare, potendo pur rendere la religione stromento di vendette e di carneficine. ([[Giovita Scalvini]]) *Dante, che è Dante, non ebbe sempre lo stesso culto, stando al numero delle edizioni della sua ''Commedia'', il quale nel sec. XVII fu scarsissimo, a cagione del cattivo gusto predominante.<br />La civiltà italiana si può misurare alla stregua della ''varia fortuna di Dante'', come direbbe il [[Giosuè Carducci|Carducci]], ossia del culto di Dante rivelato principalmente dalle edizioni e dalle illustrazioni del suo poema. ([[Carlo Lozzi]]) *Dante ci invita a guardare in alto, ma ci spinge anche a vedere quanto siamo schifosi. Per questo che nel primo girone ci mette i lussuriosi: io mi ci vedrei bene. ([[Roberto Benigni]]) *Dante, come ogni altro grand'uomo, era pieno di sé – chè senza intima fiducia a nulla di sommo si arriva – e non solo tradisce questo in molte frasi della sua ''Divina Comedia'', ma lo confessa francamente nel C. XIII del ''Purgatorio'' (dal v. 133 al 138) dove dice che non ha tanto paura di passare un po' di tempo nel luogo degli invidiosi, quanto in quello de' superbi. ([[Carlo Dossi]]) *Dante è medioevale per la forma del suo poema (visione), per la struttura ternaria di esso, per il {{sic|sustrato}} teologico e filosofico; ma per l'umanità profonda di alcuni episodi, per lo squisito senso della vita e della natura (chi non ricorda le sue marine, i suoi prati fioriti?) annunzia già luminosamente i tempi nuovi. ([[Domenico Alaleona]]) *Dante è tal poeta che non sarà mai popolare, né potrà mai destare entusiasmo nelle masse. La natura schiva del suo ingegno lo apparta, lo segrega, e se lo rende più caro a chi s'interna nelle latebre del suo carattere, fa sì però che pel volgo rimanga sempre un libro chiuso con sette suggelli. ([[Vittorio Imbriani]]) *''Dante | era molto arrogante. | Di parlare coi santi assumeva il diritto. | Solo col Padre Eterno è stato un poco zitto.'' ([[Guido Almansi]]) *Dante insegna la strada maestra della norma: l'inferno, il paradiso, il limbo, il premio o la punizione. È la grancassa del cattolicesimo, è un poeta funzionale, bravino ma interessato a compiacere, insomma, spera di essere ben presto a busta paga per i servigi resi. È critico ma solo quel tantino che fa birichino e niente più, in effetti è ligio e monolitico. In altre parole, insegna a piegare il capo e a inginocchiarsi. Tutto in lui è funzionale al potere. ([[Aldo Busi]]) *Dante mio, io voglio che tu t'emendi e che tu consideri meglio il parlar Fiorentino, e la tua opera, e vedrai, che se alcuno s'arà da vergognare, sarà piuttosto Firenze, che tu; perché se considererai bene a quel che tu hai detto, tu vedrai come ne' tuoi versi non hai fuggito il goffo, come quello: ''Poi ci partimmo, e n'andavamo introque''<ref>{{cfr}} ''[[Divina Commedia]]'', ''Inferno'', XX canto, v. 130.</ref>; non hai fuggito il porco, com'è quello: ''Che merda fa di quel che si trangugia''<ref>{{cfr}} ''[[Divina Commedia]]'', ''Inferno'', XXVIII canto, v. 27.</ref>; non hai fuggito l'osceno, come è: ''Le mani alzò con ambedue le fiche''<ref>{{cfr}} ''[[Divina Commedia]]'', ''Inferno'', XXV canto, v. 2.</ref>; e non avendo fuggito questo che disonora tutta l'opera tua, tu non puoi aver fuggito infiniti vocaboli patrj, che non s'usano altrove, che in quella, perché l'arte non può mai in tutto repugnare alla natura. ([[Niccolò Machiavelli]]) *Dante non sarebbe forse partito mai da Verona, se il suo costume alquanto aspro e feroce, e il suo parlare troppo libero e franco non l'avessero a poco a poco fatto decadere dalla grazia di Can Grande I, che per un pezzo l'avea avuto carissimo e in sommo onore. [...] Tra la turba d'istrioni e d'altre persone festevoli che lo Scaligero teneva in corte, uno essendone che riusciva a tutti sommamente caro, di lui disse un giorno in presenza di molti Cangrande a Dante: ''Come sta egli mai, che costui, il quale è un balordo, sia grato a tutti, e tu che vieni riputato sapiente, nol sia?'' Al che Dante subito rispose: ''Non è meraviglia, perché la similitudine e l'uniformità de' costumi partorisce grazia e amicizia!'' ([[Gaetano Moroni]]) *Dante [...], pur essendo, come poeta, un grande innovatore, fu, come pensatore, alquanto indietro sui tempi. [...] Il pensiero di Dante è interessante, non solo per sé, ma perché è il pensiero d'un laico; ma non ebbe ripercussioni, ed era inoltre disperatamente fuori moda. ([[Bertrand Russell]]) *Dante sembra il poeta della nostra epoca. ([[Alphonse de Lamartine]]) *Dell'Italiano che più di niun altro raccolse in sé l'ingegno, le virtù, i vizi, le fortune della patria. Egli ad un tempo uomo d'azioni e di lettere, come furono i migliori nostri; egli uomo di parte; egli esule, ramingo, povero, traente dall'avversità nuove forze e nuova gloria; egli portato dalle ardenti passioni meridionali fuori di quella moderazione che era nella sua altissima mente; egli, più che da niun altro pensiero, accompagnato lungo tutta la vita sua dall'amore; egli, insomma, l'Italiano più italiano che sia stato mai. ([[Cesare Balbo]]) *Dopo [[Omero]] nessun poeta, per mio giudicio, può alzarsi a competere con l'Alighieri, salvo [[William Shakespeare|Guglielmo Shakspeare]], gloria massima dell'[[Inghilterra]]. E per fermo, ne' drammi di lui l'animo e la vita umana vengon ritratti così al vero e scandagliati e disaminati così nel profondo, che mai nol saranno di più. Ma le condizioni peculiari della drammatica e l'indole propria degl'ingegni settentrionali impedirono a Shakspeare di raggiungere quella perfetta unione sì delle diverse materie poetiche e sì di tutte l'eccellenze e prerogative onde facciamo discorso. E veramente nelle composizioni sue la religione si mostra sol di lontano e molto di rado; e tra le specie differenti e delicatissime d'amore ivi entro significate, manca quella eccelsa e spiritualissima di cui si scaldò l'amante di Beatrice. ([[Terenzio Mamiani]]) *E Dante, che sviene ogni momento! ([[Jules Renard]]) *È indiscutibile che a Dante spettano i meriti di un demiurgo. Prima di lui alla preponderanza schiacciante del [[Lingua latina|latino]], e all'uso occasionale delle due lingue di [[Francia]] {{NDR|lingua d'oc e lingua d'oïl}}, letterariamente insigni, non si contrapponevano che dialetti in via di dirozzamento, e tentativi sporadici di assurgere all'arte e alla bellezza. Tutta l'opera di Dante ha una «carica» spirituale nuova e potente, che in breve tempo opera un rivolgimento nell'opinione pubblica in [[Toscana]] e fuori, e fa d'un balzo assurgere l'italiano al livello di grande lingua, capace di alta poesia e di speculazioni filosofiche. ([[Bruno Migliorini]]) *E voi, cari ragazzi, di chi è stato il promotore dell'apprendimento sotto la guida del Magistero della Chiesa, continuate come state facendo ad amare e ad interessarvi del nobile poeta, di colui che Noi non esitiamo a chiamare il più eloquente cantante dell'ideale Cristiano. ([[Papa Benedetto XV]]) *Fu adunque questo nostro poeta di mediocre statura, e, poi che alla matura età fu pervenuto, andò alquanto curvetto, e era il suo andare grave e mansueto, d'onestissimi panni sempre vestito in quell'abito che era alla sua maturità convenevole. Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labbro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso. ([[Giovanni Boccaccio]]) *Ho sempre provato un segreto rammarico al pensare che Dante non abbia mai visitato la parte meridionale di Italia. La Divina Commedia, considerata sotto questo aspetto, potrebbe forse sembrare opera cui non tutta Italia die' eguale tributo. Ora chi potrebbe dire quali e quante immagini, e motivi, e ispirazioni, egli avrebbe tratte dalla visione di questo mare e di questo cielo, egli che per le descrizioni e cenni, mirabili d'evidenza, dei luoghi da lui visti, ci dà quasi l'itinerario del suo esilio? Chi pensi all'entusiasmo onde Boccaccio e il Petrarca s'accesero al veder questa eletta parte dell'umile Italia, non può se non dolersi che al gran padre Dante non fosse concesso dalle condizioni dei tempi e dall'ira degli uomini di esserne ospite, come i suoi grandi amici Giotto e Cino, e di attinger qui qualcuna delle sue ispirazioni immortali. Forse alla sua fiera anima di Ghibellino la Napoli Angioina sarebbe parsa, come a Cino, terra servile. Ma qual parte o qual città di Italia fu immune dalle sue fiere rampogne? E tutte quelle ch'ei maledisse, non l'hanno forse poi benedetto e salutato padre? ([[Alessandro Chiappelli]]) *I fiorentini amano il vino. Dante medesimo fu altissimo poeta e grande bevitore. ([[Vasco Pratolini]]) *Il Boccaccio {{NDR|nella sua ''La vita di Dante''}} vede in Dante un uomo straordinario per la grandezza dell'ingegno e per la smisurata dottrina acquisita con lunghi, pazienti, profondi studi, per l'altissimo valore poetico; un eroe degno d'una statua monumentale per la glorificazione che fece di Firenze, della sua ingrata patria; un eroe che sarebbe in terra divenuto un Iddio, se quant'ebbe impedimenti avesse avuto favori, se quant'ebbe impedimenti avesse avuto agevolezze. ([[Ciro Trabalza]]) *Il poeta fiorentino è l'inizio dell'Umanesimo; l'arte lascia con lui le nebbie del passato e scende sulla terra a guardare, il poeta fiorentino è l'Uomo, e non l'Uomo-idea o l'Uomo-simbolo, o l'Uomo-astrazione, ma l'Uomo-argilla, l'Uomo-carne, l'Uomo-materia. ([[Alfredo Niceforo]]) *Il [[poeta]] reinventa la lingua perché reinventa lo sguardo, dandogli la profondità insondabile del senso, che è dono di Dio all’uomo, evento di bellezza, giustizia e verità. Questa passione poetica della parola come specchio profetico del mistero dell'uomo io la trovo in Dante inestinguibilmente accesa. Ogni lettore di poesia ha, presto o tardi, un incontro destinato da sempre con Dante. ([[José Tolentino de Mendonça]]) *Il rapporto di Dante con le donne è molto complesso, perché il ventaglio delle donne reali nella vita di Dante e nella vita immaginata di Dante Alighieri è molto difforme. C’è un’idealizzazione della donna che avviene quando lui ha nove anni. Lui la madre vera l’ha persa quando aveva cinque anni, per cui lui è figlio di un padre e di una madre matrigna. I vicini di casa della famiglia Portinari avevano sei figlie femmine e una di queste è Beatrice, una bambina di nove anni, sua coetanea. Dante incontra lo sguardo di Lei e da quel momento diventa quasi prigioniero di quello sguardo, ecco perché nove è il numero magico di Beatrice, perché la incontra a nove anni. Il Poeta per altri nove anni la segue a Firenze, senza ottenere mai da lei un incoraggiamento, fin quando a diciotto anni, prima di entrare nella chiesa dove la ragazza va tutte le sere a Santa Margherita dei Cerchi che è la chiesa dei Portinari, improvvisamente decide di fermarsi, di guardarlo e di sorridergli e gli dice “vi saluto” che è l’unica frase che Dante sentirà da Beatrice. Dante rimane completamente appagato da questo sorriso e lo considera il suggellarsi di un rapporto che non ha avuto nessun altro tipo di concretizzazione, nient’altro, solo questo sguardo e questo saluto. Lui questa storia la racconta in questo diario meraviglioso che è la ''Vita Nova'', un insieme di poesie e scritti in prosa che scrive all’indomani della morte di Beatrice. ([[Pupi Avati]]) *'''Incipit vita nova'''. Comincia la vita nuova: così, con solenne ed occulto parlare, l'Alighieri comincia l'opera sua "La Vita Nuova". Come molti versi danteschi anche questo diventò popolare, e si usa per significare un mutamento di male in bene nelle operazioni dell'esistenza. ([[Alfredo Panzini]]) *Io cercavo una più profonda esperienza, e pensavo a Dante mistico e sentimentale, innamorato e tremebondo, poeta e uomo politico, piccolo borghese e filosofo, patriota ed esiliato: pensavo a Dante che in esilio dà la scalata al trono di Dio, Dante che tenta di fissare i suoi occhi d'aquila in Dio, Dante che ricrea la beata Beatrice ghermitagli, che plasma il suo mondo morale, che calca il suo piede sulla vanità, che par persona, delle ombre terrene e sotterranee, Dante romantico in una parola, il primo romantico del nostro mondo neolatino. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) *Io so di poter dire con sicurezza che la grandezza umana si spiega o con la prevalenza delle influenze esterne o sociali o con quella della personalità.<br>Dante è capito con le prime: non lo si pensa senza tutta la storia politica, morale, artistica, religiosa del suo tempo. [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] con la seconda. ([[Paolo Orano]]) *La cristianità ha un esempio ammirevole del connaturale connubio tra fede e libertà in Dante Alighieri. Proprio la sua indubitabile adesione alla verità cattolica consente e illumina la sua perfetta autonomia di giudizio, svincolata da ogni timore o condizionamento umano. Dante non teme di criticare l'operato dei papi e le loro scelte operative, fino a collocarne diversi nel profondo dell'inferno. Ma in lui non viene mai meno e mai minimamente s'attenua "la reverenza delle somme chiavi" (Inf. XIX, 101). Quando si tratta di esprimere riserve o biasimi che egli ritiene dovuti, non ci sono sconti né per i laici, né per gli ecclesiastici, né per i monarchi, né per i semplici cittadini... tenuti tutti, senza eccezioni, ad attenersi alla legge evangelica. ([[Giacomo Biffi]]) *La maggior parte degli Italiani conosce Dante attraverso l'episodio del Conte Ugolino e di Francesca da Rimini; e gli stessi dantisti di professione che sanno a memoria la ''Divina Commedia'', conoscono il parallelismo delle opere dantesche e tutta l'immensa letteratura che fiorisce ogni giorno intorno al Poema, si appassionano di più per le piccole questioni filologiche, esegetiche, cronologiche, che per i grandi concetti i quali stanno al centro della concezione dantesca e della vita di Dante. Si potrebbe fare una biblioteca raccogliendo ''questioni disputate'' e non risolte dalla dantologia antica e moderna; ma non così feconda è l'indagine psicologica e teologica della ''Commedia'', non così studiato quello che per il poeta fu sostanziale e sovrano, il concetto di Dio. E tuttavia è indiscutibile che il Poema è tutto un grande sforzo di Dante per salire a Dio attraverso la scienza e la rettitudine, tutto un magistero per condurre a salvezza l'umanità intera, tutto un fuoco di purificazione dagli abissi all'empireo. ([[Mariano Cordovani]]) *La provenienza di Dante è aristotelica: scuola, dunque, d'uno che ha prepotentemente creduto nell'uomo animale politico, nella città, nel cittadino... Dire "civis" è lo stesso che dire "civilitas" e difatti su codesti termini punta Dante, assertore della società civile: d'una civiltà ch'è, insieme, ordine giuridico politico religioso, Stato. Viceversa, nel [[Francesco Petrarca|Petrarca]] è l'"homo" che trova la sua celebrazione, l'individuo che, in quanto creatura, prima ancora che farsi membro di consociazione politica, ha in sé la sua possibilità di redenzione e di perfezione, magari al di fuori della società. E quasi contro la "civilitas" dantesca, è l'"humanitas" che viene rivendicata e curata, quella condizione primaria ed ultima che consente, al di fuori delle strutture sociali, la parentela dell'uomo col [[Gesù|Figliuol dell'Uomo]]. ([[Rodolfo De Mattei]]) *Legger Dante è un dovere; rileggerlo è bisogno: sentirlo è presagio di grandezza. ([[Niccolò Tommaseo]]) *L'Omero del medioevo. ([[Abel-François Villemain]]) *Lo stesso Dante, come è ben noto, dimostrò di conoscere perfettamente il [[Scacchi|gioco degli scacchi]], paragonando il moltiplicarsi delle schiere angeliche al «doppiar degli scacchi»:<br><div align=left>Lo incendio lor seguiva ogni scintilla;<br>Ed eran tante, che il numero loro<br>Più che il doppiar degli scacchi si immilla. (''[[Storia degli scacchi in Italia]]'')</div> *Mi fermerò sopra di Dante, il quale in ogni parte mostrò d'essere per ingegno, per dottrina, e per giudizio uomo eccellente, eccettoché dove egli ebbe a ragionar della patria sua, la quale fuori di ogni umanità e filosofico istituto perseguitò con ogni specie d'ingiuria, e non potendo altro fare che infamarla, accusò quella di ogni vizio, dannò gli uomini, biasimò il sito, disse male de' costumi, e delle leggi di lei, e questo fece non solo in una parte della sua Cantica, ma in tutta, e diversamente, e in diversi modi; tanto l'offese l'ingiuria dell'esilio, tanta vendetta ne desiderava, e però ne fece tanta quanta egli poté; e se per sorte de' mali ch'egli le predisse, le ne fosse accaduto alcuno, Firenze arebbe più da dolersi d'aver nutrito quell'uomo, che d'alcuna altra sua rovina. ([[Niccolò Machiavelli]]) *''O gran padre Alighier...'' ([[Vittorio Alfieri]]) *Ognuno ha la sua droga. La droga di Dante è l'Allegoria. ([[Marcello Marchesi]]) *Orma di Dante non si cancella. ([[Achille Pellizzari]]) *Proteo del medioevo che riveste tutte le forme del mondo civilizzato e del mondo barbaro. ([[Abel-François Villemain]]) *Quando si ha una salda [[educazione]] nazionale, e si è radicati nel giusto della nostra letteratura indigena, bisogna sapersi guardare attorno e porre mente all'altro polo, così come faceva Dante per le quattro luci sante, lassù, nel suo bel ''Purgatorio'':<br />''Goder pareva il ciel di lor fiammelle:<br />Oh settentrional vedovo sito,<br />Poi che privato se' di mirar quelle!'' ([[Luigi Russo]]) *''Quel Dante, sai, lo qual «[[Omero|Omer]] toscano» | appellar deggio sempre, come ancora | [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] è detto «Omero mantovano», | per cui la patria mia tanto s'onora; | e chi 'l [[Francesco Petrarca|Petrarca]] fa di lui soprano, | ne l'arte matematica lavora, | ché Dante vola più alto, e questo dico | col testimonio di [[Giovanni Pico della Mirandola|Giovanni Pico]].'' ([[Teofilo Folengo]]) *Sa in quante lingue è tradotto Dante all'interno dell'Urss? In settanta. ([[Michail Gorbačëv]]) *Sfuggire a Dante è impossibile, come sfuggire alla propria coscienza. ([[Ismail Kadare]]) *Solo là dove il bambino e l'uomo coesistono, in forme il più possibile estreme, nella stessa persona, nasce – molte altre circostanze aiutando – il miracolo: nasce Dante. Dante è un piccolo bambino, continuamente stupito di quello che avviene a un uomo grandissimo; sono veramente «due in uno». ([[Umberto Saba]]) *Soltanto l'artista universale, il moralista intransigente attirano il lettore moderno, meravigliato che ci sia stato al mondo un carattere così potente. ([[Giuseppe Prezzolini]]) *Un giovane e intelligente gentiluomo, ammiratore sincero di quella straordinaria figura, non prese per buoni il mio plauso e i miei riconoscimenti e mi disse chiaro e tondo che, secondo lui, uno straniero doveva rinunciare a capire un genio così eccezionale che gli stessi italiani non potevano tenergli dietro fino in fondo. Dopo un po' di botta e risposta finii per seccarmi: dovevo ammettere, gli dissi, d'essere incline a condividere tal giudizio, giacché non ero mai riuscito a comprendere che interesse si trovava in quei poemi: l'''Inferno'' mi pareva repellente, il ''Purgatorio'' ambiguo e il ''Paradiso'' noioso; dichiarazioni che lo soddisfecero pienamente in quanto suffragarono la sua tesi, dimostrando la mia incapacità intellettuale d'afferrare la profondità all'altezza della poesia dantesca. ([[Johann Wolfgang von Goethe]], ''[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]'') *– Vi piace Dante?<br />– Un inferno assai affollato quello che descrive.<br />– Oppositori politici, gente che gli aveva fatto torto. La sua penna taglia quanto una lama.<br />– Sì. Un modo sottile di ottenere vendetta. (''[[Assassin's Creed: Revelations]]'') ===[[Giosuè Carducci]]=== *''Anch'ei, tra 'l dubbio giorno d'un gotico | tempio avvolgendosi, l'Alighier trepido | cercò l'immagine di Dio nel gemmeo | pallore d'una femina''. *''Dante, onde avvien che i vóti e la favella | levo adorando al tuo fier simulacro, | e me sul verso che ti fè già macro | lascia il sol, trova ancor l'alba novella? |'' [...] ''| Son chiesa e impero una ruina mesta | cui sorvola il tuo canto e al ciel risona: | muor Giove, e l'inno del poeta resta''. *''Forti sembianze di novella vita | circondar la tua cuna, | o re del canto che più alto mira. | Gentil virago ardita, | quale non vider mai le argive sponde | né le latine, e d'amor balda e d'ira, | te venìa la bella | Toscana libertade; e il pargoletto | già magnanimo petto | ti confortava de la sua mammella. | Tutta accesa ne' raggi di sua sfera, | mite insieme ed austera, | venne la fede; e per un popoloso | di visioni e d'ombre oscuro lito | la porta ti mostrò dell'infinito''. ===[[Giuseppe Mazzini]]=== *Ogni città d'Italia quando l'Italia sarà libera ed una, dovrebbe innalzargli una statua. *Un uomo Italiano, il più grande fra gl'Italiani che io mi conosca. *Volete voi, Operai Italiani, onorare davvero la memoria de' vostri Grandi e dar pace all'anima di Dante Allighieri? Verificate il concetto che lo affaticò nella sua vita terrestre. Fate U<small>NA</small> e potente e libera la vostra contrada. Spegnete fra voi tutte quelle meschinissime divisioni contro le quali Dante predicò tanto, che condannarono lui, l'uomo che più di tutti sentiva ed amava il vostro avvenire, alla sventura e all'esilio, e voi a una impotenza di secoli che ancor dura. Liberate le sepolture de' vostri Grandi, degli uomini che hanno messo una corona di gloria sulla vostra Patria, dall'onta d'essere calpeste dal piede d'un soldato straniero. E quando sarete fatti degni di Dante nell'amore e nell'odio — quando la terra vostra sarà ''vostra'' e non d'altri — quando l'anima di Dante potrà guardare in voi senza dolore e lieta di tutto il santo orgoglio Italiano — noi innalzeremo la statua del Poeta sulla maggiore altezza di Roma, e scriveremo sulla base: A<small>L</small> P<small>ROFETA DELLA</small> N<small>AZIONE</small> I<small>TALIANA</small> <small>GLI</small> I<small>TALIANI DEGNI DI LUI</small>. ===[[Ezra Pound]]=== *[[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] aveva una conoscenza della vita più profonda di [[William Shakespeare|Shakespeare]]... Era più comprendioso di Dante. *Ci sono voluti due secoli di [[Provenza]] e uno di [[Toscana]] per sviluppare i mezzi del capolavoro di Dante. *Il Dio di Dante è divinità ineffabile, Il Dio di [[John Milton|Milton]] è un essere pignolo con un ''hobby'', Dante è metafisico, mentre Milton è solamente settario. *La visione di Dante è reale, perché egli la vide; la poesia di [[François Villon|Villon]] è reale, perché egli la visse. ===[[Vittorio Sermonti]]=== *[Dante] addita la letteratura come ruffiana. *Dante che, povero e vagabondo, verosimilmente scriveva su cartaccia, non ci ha lasciato un verso autografo, non una parola, non una lettera, e tanto meno una virgola. *Per quanto costi di tormento a Dante-pellegrino abiurare ai dolci pensieri in rima della propria adolescenza [...], il sacro scrivano della Commedia crede di sapere, sa, che in eterno non si può amare che l'Eterno. E solo una fede così dura gli consente di cantare questo morbido, rapinoso ed estremo canto d'amor profano. *Quanti racconti, invece, condivideva Dante con gli osti e i tintori suoi contemporanei! L'intelligenza psicologica, la moralità, il comune sentimento della storia e della vita si abbeveravano nel Medioevo avanzato ad una inesauribile falda di narrazioni. ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/convivio-g-busnelli-e-g-vandelli/ Convivio]'', (edizione critica di G. Busnelli e G. Vandelli), Le Monnier, 1964. *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/de-vulgari-eloquentia/ De vulgari eloquentia]'', a cura di Aristide Marigo, Le Monnier, 1948. *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/egloghe/ Egloghe]'', in "Tutte le opere" di Dante Alighieri, Newton Compton. *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/epistole/ Epistole]'', in "Dante-Tutte le opere", a cura di Luigi Blasucci, Sansoni editore, 1965. *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/monarchia/ Monarchia]'', tratto da "Enciclopedia Dantesca. Appendice: biografia, lingua e stile, opere", Istituto dell'Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani, Roma, 1978. *Dante Alighieri, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-a/dante-alighieri/quaestio-de-aqua-et-de-terra/ Quaestio de aqua et de terra]'', in "Tutte le opere" di Dante Alighieri, Newton Compton. *Dante Alighieri, ''Opere Minori'', ''Letteratura Italiana'', Fratelli Fabbri Editori, Milano 1965. *Dante Alighieri, ''Vita nuova'', in ''Opere minori di Dante Alighieri, volume II'', commento e traduzione di Pietro Fraticelli, Barbèra, Bianchi e comp., Firenze, 1857. ==Voci correlate== *[[Gemma Donati]] *[[Beatrice Portinari]] *[[Ciriatto]] *[[Jacopo Alighieri]] *''[[Dante's Inferno]]'' – videogioco ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Le Rime||}} {{Pedia|Vita nuova||(1293-1295)}} {{Pedia|De vulgari eloquentia||(1303-1305)}} {{Pedia|Convivio||(1304-1307)}} {{Pedia|Divina Commedia||(1304-1321)}} {{Pedia|De Monarchia||(1312-1313 ca.)}} {{Pedia|Egloghe (Dante Alighieri)|''Egloghe''|(1319-1320)}} {{Pedia|Quaestio de aqua et terra||(1320)}} {{Pedia|Epistole (Dante Alighieri)|''Epistole''|}} {{DEFAULTSORT:Alighieri, Dante}} [[Categoria:Persone del Medioevo]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Politici italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] ojiy1h93mcfiqz6m1dacvjk9noohrva Euripide 0 1771 1352057 1294595 2024-11-15T17:27:55Z Gaux 18878 /* Citazioni su Euripide */ Francesco Piccolo 1352057 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Euripides Statue.jpg|thumb|Euripide]] '''Euripide''' (486 a.C. – 406 a.C. circa), poeta tragico greco. ==Citazioni di Euripide== *Ares detesta i ritardatari.<ref>Da ''Eraclidi'', ne ''Le tragedie''.</ref> *''Chi può sapere se il [[vita e morte|vivere]] non sia [[vita e morte|morire]] | e se il morire non sia vivere?''<ref>Da ''Polido''; citato in [[Platone]], ''Gorgia'', 492e; in Platone, ''Tutti gli scritti'', a cura di [[Giovanni Reale]], Bompiani, Milano, 2005, p. 902. ISBN 88-452-9003-4</ref> *Chi trascura di [[imparare]] nella giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.<ref>Citato in Guerrino Oliva, ''Saggezza antica e moderna'', Ponte nuovo, Bologna, 1981, p. 90.</ref> *{{NDR|[[Medea]] rivolgendosi alla Corifea}} ''Fra quante creature han senso e spirito, | noi donne siam di tutte le piú misere. | Che, con profluvii di ricchezze prima | dobbiam lo sposo comperare, e accoglierlo | — male dell'altro anche peggiore despota | del nostro corpo. E il rischio grande è questo: | se sarà tristo o buon: ché separarsene | non reca onore alle consorti, né | repudïar si può lo sposo. E, giunta | quindi a nuovi costumi, a nuove leggi, | indovina dovrebbe esser: ché appreso | in casa non ha già come piacere | possa allo sposo. E quando, a gran fatica, | vi siamo giunte, se lo sposo vive | di buon grado con noi, se non sopporta | il giogo a forza, invidïata vita | la nostra! Ma se no, meglio è morire. | Quando in casa si cruccia, un uomo può | uscir di casa, e presso un coetaneo, | presso un amico, cercar tregua al tedio: | noi, di necessità, sempre allo stesso | uomo dobbiamo essere intente. Dicono | che passa in casa, e scevra dai pericoli | la nostra vita, e invece essi combattono; | ed hanno torto: ch'io lo scudo in guerra | imbracciare vorrei prima tre volte, | che partorire anche una sola. Ma | ciò ch'io dico per me, male s'addice | a te: la patria hai tu, la casa tua, | agi di vita, consorzio d'amici: | io sola sono, senza patria, e oltraggio | mio marito mi fa, che me rapiva | da una barbara terra; e non ho madre, | non fratello o parente, a cui rivolgere | possa l'approdo in questa mia sciagura. | Ora io vorrei da te questo impetrare: | se qualche via, se qualche astuzia io posso | escogitare, onde allo sposo infligga | del mal ch'esso mi fa la giusta pena, | tu non parlar: ché in tutti gli altri eventi, | piena è la [[donna]] di paure, e vile | contro la forza, e quando vede un ferro; | ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, | cuore non c'è del suo piú sanguinario.''<ref>Da ''Medea'', in ''Le tragedie: {{small|Medea – Alcesti – Le Fenicie}}'', traduzione di [[Ettore Romagnoli]], con incisioni di Adolfo De Carolis, Zanichelli, Bologna, 1928, [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Tragedie_di_Euripide_(Romagnoli)_II.djvu/33 pp. 30-32].</ref> *Gli uomini [[timidezza|timidi]] non fanno neppur numero nei combattimenti, e quantunque presenti, sono assenti.<ref>Da ''Meleagro''. Citato in Niccolò Persichetti, ''Dizionario di pensieri e sentenze di autori antichi e moderni d'ogni nazione'', 3 voll., Fratelli Rechiedei, Milano, 1877-1878, vol. III, 1878, [https://books.google.it/books?printsec=frontcover&id=XDc_AQAAMAAJ&pg=172#v=onepage&q&f=false p. 172].</ref> *{{NDR|Gli [[uccello|uccelli]]}} I messaggeri degli dèi.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''De sollertia animalium'', traduzione e note di Pietro Li Causi, cap. 22, in Aa. Vv., ''L'anima degli animali'', Einaudi, Torino, 2015, p. 258 (cfr. nota a p. 485: «Così citato, il verso non rimanda ad alcuna delle tragedie note di Euripide [...]. Si potrebbe comunque fare allusione a ''Ion'', 159»). ISBN 978-88-06-21101-1</ref> *Il silenzio per i saggi è una risposta. (frammento 977 N.<sup>2</sup>)<ref>Riportato anche nei cosiddetti ''Monostici di Menandro'' (307 J.).</ref> :'' 'Η γὰρ σιωπή τοῐς σοφοῐσιν ὰπόκρισις''. *L'uomo giusto è nato per il bene del [[prossimo]].<ref>Da ''Eraclidi''.</ref> *La [[donna]] è il peggiore dei mali.<ref>Da ''Ippolito''.</ref> *''Non conviene sdegnarsi con le [[cose]], | Che de' nostri dolori non han cura; | Ma ben farà chi riscontrando in esse, | Per ventura, ben seppe maneggiarle.''<ref>Da ''Bellerofonte''. Citato in [[Plutarco]], ''Della tranquillità dell'animo'', in ''Opuscoli morali'', traduzione di Marcello Adriani il giovane, Piatti, Firenze, 1820, vol. II, [https://books.google.it/books?id=nAPFMvQTwO8C&pg=PA347#v=onepage&q&f=false p. 347].</ref> *Non è facile fermare un sasso quando è uscito dalla mano, né un [[discorso]] quando è uscito dalla bocca.<ref>Citato in ''Euripide'', in Federico Roncoroni, ''La saggezza degli antichi'', Mondadori, 2015 (edizione elettronica). ISBN 8852059814</ref> *Non sprecare [[lacrime]] nuove per vecchi [[dolore|dolori]].<ref>Da ''Alessandro''. Citato in Guerrino Oliva, ''Saggezza antica e moderna'', Ponte nuovo, Bologna, 1981, p. 171.</ref> *Quando l'amore eccede non porta agli uomini né onore né virtù.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> :''ἔρωτες ὑπὲρ μὲν ἄγαν | ἐλθόντες οὐκ εὐδοξίαν | οὐδ’ ἀρετὰν παρέδωκαν | ἀνδράσιν''.<ref>Da ''Medea'', 627-30.</ref> *Si è schiavi del [[denaro]] o della [[sorte]].<ref>Citato in [[Stefano Rodotà]], ''La vita e le regole'', p. 136.</ref> ==''Alcesti''== ===[[Incipit]]=== <poem>'''Apollo''': Addio, casa d'Admeto, in cui dovei piegarmi, io Nume, a servil mensa! Giove causa ne fu, che, il vampo della folgore vibrato in petto al mio figliuolo Asclepio, l'uccise. Ond'io, del divin fuoco i fabbri, i Ciclopi, a vendetta, sterminai; e, per punirmi, mi costrinse il padre a servire un mortale. E a questo suolo giunto, i bovi a un estranio pasturai, e la sua casa fino a questo di protessi: ché in un uom pio m'imbattei, nel figliuol di Fèrete.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050905130521/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/alcesti.htm Alcesti]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *{{NDR|Agone verbale: Admeto e Ferete di fronte}} '''Admeto''': Vivi pure più a lungo di Zeus, così sia!<br />'''Ferete''': Imprechi contro il genitore che non ti ha fatto nulla?<br />'''Admeto''': Vedo che desideri tanto vivere a lungo!<br />'''Ferete''': Come?! non sei tu che stai sotterrando costei al tuo posto?<br />'''Admeto''': Sciagurato! questa è la prova della tua vigliaccheria!<br />'''Ferete''': Non è morta per causa mia! Questo non puoi dirlo!<br />'''Admeto''': AH! se avrai bisogno di me un giorno!<br />'''Ferete''': Procurati parecchie mogli, così saranno in più a morire!<br />'''Admeto''': è tua questa vergogna! sei tu che non hai voluto morire!<br />'''Ferete''': Il piacere di portarmi alla tomba non l'hai avuto.<br />'''Admeto''': Morirai comunque un giorno e ingloriosamente!<br />'''Ferete''': M'importa poco la mala fama dopo morto! (vv. 700 sgg., traduzione di Michela Mariani) *Chi deve morire è già morto. E un morto non è più niente. (527; citato in [[Valerio Massimo Manfredi]], ''Idi di marzo'', Mondadori, 2008) *Solo a parole [...] i vecchi invocano la morte, deprecando l'età avanzata e la lunghezza della vita: se la morte si presenta da vicino, nessuno vuole morire, e la vecchiaia per loro non è più un peso. *Ti sia lieve la terra che ti ricopre. (462-463; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921) :Κούφα σα χθών έπάνωθε πέροι ===[[Explicit]]=== <poem>'''Coro''': Sono molte le sorti che il Destino ci prepara e spesso gli [[Dèi]] compiono eventi inattesi: ciò che si riteneva possibile non accade e ciò che nessuno s'aspetta il Dio lo dona. Così quest'incredibile storia è terminata.</poem> ==''Baccanti''== [[File:Euripides_-_Euripidis_Bacchae._Recensuit_Godofredus_Hermannus,_1823.djvu|thumb|page=7|''Baccanti''|link=File:Euripides_-_Euripidis_Bacchae._Recensuit_Godofredus_Hermannus,_1823.djvu%3Fpage=7]] ===[[Incipit]]=== <poem>DIONISO: Suol di Tebe, a te giungo. Io son [[Dioniso]], generato da Giove, e da Semèle figlia di Cadmo, a cui disciolse il grembo del folgore la fiamma. Ora, mutate le sembianze celesti in forma umana, di Dirce all'acqua, ai flutti ismenî vengo. Dell'arsa madre a questa reggia presso veggo la tomba: le rovine veggo della sua casa, ove il celeste fuoco fumiga, vivo ancor, della vendetta d'Era contro mia madre eterno segno.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060946/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/baccanti.htm Baccanti]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *Gli [[dèi|dei]] ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via. *Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente. *{{NDR|I Corifea}} ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel [[Menadi|bacchico]] tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto | dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.''<ref>Traduzione di [[Ettore Romagnoli]], illustrazioni di Adolfo De Carolis e Antonello Moroni, Nicola Zanichelli, Bologna, 1928, [https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80].</ref> *Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno. (480) ==''Ifigenia in Aulide''== ===[[Incipit]]=== <poem>AGAMENNONE: O vecchio, vien qui, presso questo padiglione. VECCHIO: Son qui. Che novelli pensieri, Agamènnone, volgi? AGAMENNONE: T'affretti? VECCHIO: M'affretto. è la mia tarda età molto insonne, e ben lieve sui cigli mi pesa. AGAMENNONE: Che stella è quella che in cielo veleggia? VECCHIO: è Sirio, che, presso alla Plèiade settemplice, in mezzo alla volta del cielo, s'affretta. AGAMENNONE: Non s'ode né voce d'uccello né d'onde sciacquío. Su l'Eurípo i venti son muti.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123033251/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ifigenia_in_aulide.htm Ifigenia in Aulide]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *Proprio il tuo silenzio dimostra che sei d'accordo. (1142) :''Αυτό δε τό σιγάν ομολογούντος εστί σου''. *'''[[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]]''' ''Se d'Orfeo la facondia, o padre, avessi, | da convincer col canto, in guisa che | mi seguisser le pietre, e i cuor potessi | coi detti miei commuovere, a quest'arte | m'appiglierei; ma quella ch'io conosco | adesso offrire ti potrò: le lagrime. | Alle ginocchia tue questo mio corpo che costei generò, depongo, quasi | ramo d'ulivo supplice, perché | tu non m'uccida innanzi tempo. È dolce | veder la luce; e tu non mi costringere | a veder quello che sotterra giace. | Prima io te chiamai padre, e tu me figlia: | alle ginocchia tue prima io le tenere | membra appendevo, a te soavi gioie | diedi, e n'ebbi ricambio. E tu dicevi: | «O figlia, dunque, te vedrò felice | vivere in casa d'uno sposo, florido, | come conviene alla mia figlia?». Ed io, | appesa al viso tuo, che adesso stringo, | così dicevo: «Ed io che ti dirò? | Vecchio t'accoglierò nel caro asilo | della mia casa, o padre, e a te compenso | delle cure darò che tu spendesti | per allevarmi». — Ora, io memoria serbo | di quei detti, ma tu ne sei dimentico, | e uccidere mi vuoi. Deh, no! Per Pèlope | io ti scongiuro, e per tuo padre Atrèo, | per questa madre che mi partorí, | ed or patisce queste nuove doglie. | Dell'adulterio d'Alessandro e d'Elena | che colpa ho io? Come esser può che Paride | per la rovina mia giungesse, o padre? | Guardami, l'occhio su me volgi, abbracciami, | sí che di te, morendo, io serbi almeno | tale ricordo, se pei detti miei | convincer non ti vuoi. ''[...]'' Ma solo un punto aggiungerò, che vinca | ogni argomento. Agli uomini dolcissima | è questa luce, e non l'eterna tènebra, | e folle è chi desidera la morte.'' (Romagnoli 1929 [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/174|pp. 171-172]]) *'''[[Agamennone]]''' {{NDR|Degli onori}} ''È fallace decoro; e il potere, | sebben dolce, ad averlo t'accora. | Uno sbaglio talor verso i Numi | la tua vita sconvolge; talora | la cruccian gli umori | degli uomini, tristi e discordi.'' (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/102|p. 99]]) *'''Agamennone''' ''Oh quanto giova esser del volgo! Piangere | posson senza riguardo, e ciò che vogliono | liberamente dir; ma per me, nobile, | tutto ciò sconverrebbe. Al viver nostro | dà le norme il decoro; e della turba | siamo gli schiavi.'' (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/123|p. 120]]) *'''Ifigenia''' ''Odi or quello che deciso ho, pensando, o madre mia. | Fu decisa la mia morte: affrontarla in modo io penso | ch'alta fama io ne riscuota, posto in bando ogni vil senso. | Ed insiem con me considera, madre, tu, se dico bene: | tutta quanta la grande Ellade su me l'occhio fisso tiene, | in me sta che i legni salpino, sia la Frigia posta a sacco, | ed i barbari in futuro non c'infliggano lo smacco | di rapir donne da l'Ellade fortunata, quando avranno | per la femmina che Paride seducea, pagato il danno. | Otterrò ciò con la mia morte, celebre sarà | il mio nome: ed avrò l'Ellade vendicata a libertà. | E neppur conviene ch'io di soverchio ami la vita: | ché, non sol per me, per l'Ellade tutta tu m'hai partorita. | Mille e mille uomini pronti sono già, nell'armi chiusi, | mille e mille i remi stringono, a vendetta dei soprusi, | che patiron, sui nemici pronti a far prova del braccio, | a morire per la patria; e sola io sarò d'impaccio? | Con qual mai giusto discorso rintuzzar tali argomenti? | Ora, ad altro: non è giusto che il Pelíde si cimenti | a cagione d'una donna, con gli Achei tutti, e soccomba: | piú di mille e mille donne val che un uom schivi la tomba. | E se {{sic|Artèmide}} il mio corpo come vittima chiedea, | dovrò forse io, che mortale nacqui, oppormi ad una Dea? | È impossibile. Per l'Ellade cader vittima acconsento. | Io sia spenta, e Troia cada: mio perenne monumento | sarà questo, questo gloria, questo figli, questo imène. | Che gli {{sic|Ellèni}} sian da barbari sopraffatti, non conviene: | genti schiave sono quelle, sono libere l'{{sic|Ellène}}.'' {{NDR|A [[Clitennestra]]}} (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/186|p. 183]]) ==''Oreste''== ===[[Incipit]]=== <poem>'''Elettra''': Niuna parola v'è tanto terribile, nessuna traversía, nessuna doglia suscitata dai Numi, onde non debba reggere il peso la natura umana. Tantalo infatti, il fortunato – oltraggio non faccio al suo tristo destino – il figlio, come dicon, di Giove, in aria sta sempre sospeso, e temer deve il sasso che gli pende sul capo, e questa pena sconta, dicon, perché della celeste mensa, ei mortale, ebbe l'onore, e freno alla lingua non pose: vizio turpe quanto altro mai. Costui generò Pèlope, e da Pèlope Atreo nacque, per cui la Parca, quando gli tessea lo stame, la [[discordia]] filò, ché con Tieste venisse a lotta, col fratello suo.</poem> ===Citazioni=== *Non c'è nulla di migliore di un amico vero, non la ricchezza, non il potere: perché la folla è un contraccambio che non vale un amico nobile. *È nei momenti difficili che gli amici devono essere utili ai loro amici; quando la sorte è favorevole, che bisogno c'è di amici? Basta il dio, se vuole aiutarci. *Gli amici che nella sfortuna non si dimostrano tali sono amici solo di nome, e non di fatto. *Le donne sono sempre coinvolte nelle vicende degli uomini, col risultato di peggiorarle. *L'esitazione, fra amici, è un gran male. *Noi siamo servi degli dèi, qualsiasi cosa gli dèi siano. *Parla tacendo. (1592)<ref>Simile all'[[Proverbi italiani|italiano]] "Chi tace acconsente".</ref> :''Φησίν σιωπών''. ===[[Explicit]]=== <poem>'''Coro''': O grande, o veneranda Vittoria, non desistere dal protegger la mia vita, dal cingere al mio crin la ghirlanda.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123004256/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/oreste.htm Oreste]'', traduzione di Ettore romagnoli.}} ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Andromaca''=== <poem>[[Andromaca|ANDROMACA]]: O di Tebe città, gemma dell'Asia, donde un giorno venni io, con molta pompa di doni nuziali, al regio tetto di Priamo re, legittima consorte d'Ettore! E allor segno d'invidia fu Andromaca, ora sventurata è come niun'altra donna: ché per man d'Achille spento cader vidi lo sposo, e il figlio Astïanatte, ch'io gli generai, scaraventato giú dai muri eccelsi, poi che gli Ellèni la pianura presa ebber di Troia.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060929/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/andromaca.htm Andromaca]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ciclope''=== <poem>SILENO: Passo un mondo di guai, Bacco, per te, e n'ho passati ai miei verdi anni. Prima, quando Giunone il senno ti rapí, e tu lasciasti le montane Ninfe nutrici tue. Poi, nella cruda mischia contro i Giganti. Alla tua destra, piede contro piede, io pugnavo; e con la lancia forai lo scudo a Encèlado, e l'uccisi.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123005202/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ciclope.htm Ciclope]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ecuba''=== <poem>OMBRA DI [[Polidoro (figlio di Ecuba)|POLIDORO]]: I recessi dei morti, e della tenebra le porte abbandonate, ove lontano dagli altri Numi Ade soggiorna, io giungo qui: Polidòro io son, d'Ecuba figlio, che nacque da Cissèo: mio padre fu Prìamo, che, quando su la frigia rocca la minaccia incombé che sotto l'aste cadesse degli Achei, dal suol di Troia lontano mi mandò, di Polinèstore alla magion, dell'ospite di Troia, che il pian ferace piú d'ogni altro semina del Chersoneso, e quelle genti amiche di corsïeri, con la forza regge.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061016/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ecuba.htm Ecuba]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Elena''=== <poem>ELENA: Del Nilo queste le virginee belle fluenti sono, che feconda, invece della diva rugiada, i campi, quando si discioglie la neve, al pian d'Egitto. Era Pròteo signor di questa terra, quando vivea, che l'isola di Faro abitava, e monarca era d'Egitto; ed una delle Ninfe, abitatrici di questo mare, sposa ebbe, che il talamo d'èaco abbandonò, Psamàte;</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123002530/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/elena.htm Elena]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Elettra''=== <poem>AUTURGO: O d'Argo antica terra, e voi, dell'ìnaco acque fluenti, onde partí con mille navi, recando guerra al suol di Troia, Agamènnone re! Qui, spento Príamo dell'ilíaco suol signore, e l'inclita città presa di Dàrdano, tornò di nuovo ad Argo, e molte sovra i culmini dei templi consacrò spoglie di barbari.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051124100823/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/elettra.htm Elettra]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Eraclidi''=== <poem>IOLAO: Antica mia convinzïone è questa: che l'uom dabbene vive per il prossimo, ma colui che proclive al lucro ha l'anima, alla città disutile, scontroso è da trattare, e solo a sé giovevole. Non per sentita dire io ben lo so: ch'io, per senso d'onore, e per rispetto ai vincoli di sangue, accanto ad Ercole, quand'egli ancora vivo era, affrontai tante fatiche; e in Argo avrei potuto viver tranquillo.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051124101106/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/eraclidi.htm Eraclidi]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ercole''=== <poem>ANFITRIONE: Chi non conosce Anfitrïóne d'Argo, ch'ebbe al talamo suo Giove partecipe, cui die' la vita Alcèo, figlio di Pèrseo, e che d'Ercole fu padre? Io son quello. E in Tebe venni a soggiornare, dove la terrigena spiga degli Sparti un giorno crebbe, della cui progenie Marte ben pochi lasciò salvi; e questi per i figli dei figli popolarono di Cadmo la città.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123003637/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ercole.htm Ercole]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Fenicie''=== <poem>GIOCASTA: O tu che in ciel solchi la via degli astri, o tu che muovi sopra il cocchio d'oro, o Sol che sovra rapide puledre rechi attorno la fiamma, oh, come infausto sopra Tebe quel dí scagliasti i raggi, quando, lasciata la fenicia terra cinta dal mare, a questo suolo giunse Cadmo, che sposa ebbe Armonia, di Cípride la figlia, e Polidòro generò, da cui si narra che nascesse Làbdaco, e da Làbdaco Laio.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123005251/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/fenicie.htm Fenicie]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ifigenia in Tauride''=== <poem>IFIGENIA: Pèlope il tantalíde, a Pisa giunto con veloci cavalle, ebbe consorte la figlia d'Enomào. Nacque da Pèlope Atrèo: furon d'Atrèo figli Agamènnone e Menelao. Del primo e della figlia di Tíndaro io son figlia, Ifigenía, che presso ai gorghi cui mulina l'èuripo, e insiem con le frequenti aure sconvolge il cerulëo mar, sacrificata fui da mio padre – ei sel credé – per Elena, nelle famose alpestri gole d'Aulide, d'Artèmide su l'ara.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123034255/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ifigenia_in_tauride.htm Ifigenia in Tauride]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ione''=== <poem>ERMETE: [[Atlante (mitologia)|Atlante]], quei che su le bronzee spalle sostiene il ciel, dei Numi antichi albergo, da una Dea generò Maia, che a Giove me procreò, ministro ai Numi, Ermète. E a Delfi or giungo, dove l'umbilico de la terra fissò Febo, e ai mortali pel presente e il futuro auspíci canta. Ché fra gli Elleni sorge una città non ignobile, ed ha nome da Pàllade dall'asta d'oro, dove Febo a nozze forzò Creúsa, figlia d'Erettèo, dove sorgon le rupi a Borea volte, cui de l'Èllade i prenci eccelse chiamano;</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060721/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ione.htm Ione]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ippolito''=== <poem>AFRODITE: Diva sono io fra gli uomini possente, e fra i Numi del cielo: io sono Cípride: chiaro è il mio nome. Della gente ch'abita fra il ponto Eusíno ed i confini Atlàntici, e la luce del sol contempla, quanti hanno rispetto al poter mio, li onoro; ma quelli atterro che superbo cuore nutrono contro me: ché sin tra i Numi è questa passïon, che degli omaggi s'allegran dei mortali: io mostrerò presto la verità di tal sentenza.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061109/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ippolito.htm Ippolito]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Medea''=== <poem>NUTRICE: Deh, mai varcate non avesse a volo le Simplègadi azzurre il legno d'Argo, verso il suolo dei Colchi, e mai non fosse nei valloni del Pelio il pin caduto sotto la scure, e al remo non si fossero strette le mani degli eroi gagliardi, che, per mercé di Pelia, a cercar vennero il [[vello d'oro]]!</poem> {{NDR|Euripide, ''Medea'', traduzione di Ettore Romagnoli}} ===''Reso''=== <poem>CORIFEO: Muova d'Ettore alcuno alla tenda delle guardie del sire, che insonni stanno a veglia, se udir le novelle ei vuol delle scolte, che la quarta notturna vigilia per tutto l'esercito fanno. Alza il capo, sul cúbito lèvati, il sopore dagli occhi terribili discaccia, dal letto di foglie sorgi, Ettore, udir tu mi devi.</poem> {{NDR|Pseudo-Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061215/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/reso.htm Reso]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Supplici''=== <poem>ETRA: Demètra, tu che l'are occupi in questa terra d'Eleusi, e voi, che, della Diva ministri, i templi custodite, a me e al figlio mio Tesèo rida fortuna, alla città d'Atene, al suol di Pítteo. Quivi cresciuta io sono, Etra, sua figlia; ed egli sposa al figlio di Pandíone, a Egèo mi die': ché cosí volle Febo</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061204/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/supplici2.htm Supplici]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Troiane''=== <poem>POSIDONE: Qui giunsi dell'Egèo dai salsi bàratri, dove, danzando, le Nerèidi volgono il bellissimo piede: io son Posídone. Poiché, da quando Febo ed io le pietre levammo a fil di squadra, onde le torri sursero, in questo suolo, a [[Troia]] intorno, mai dal cuor mio l'amor non fu bandito per la città dei Frigi. Essa conversa in fumo è adesso: ché le argive cuspidi l'hanno distrutta e saccheggiata. Epèo di Parnasso, il focese, costruí, per consiglio d'Atèna, un [[cavallo di Troia|gran cavallo]], pieno i fianchi d'armati, e lo sospinse, simulacro funesto, entro le torri.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060741/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/troadi.htm Troiane]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ==Frammenti di alcune opere== ===''Melanippe incatenata''=== *Molti uomini, a causa del riso,<br>producono gioie illusorie: ma io<br>odio i buffoni che per mancanza dei saggi<br>hanno bocche senza freno, e non<br>vanno verso armonia d'uomini, ma nel riso degne<br>case abitano, e dalle navigazioni<br>giungon salvi a casa (''frammento 492'') *È dolorosissima l'odiosa stirpe femminile:<br>ché quelle corrotte a quelle non abbattute<br>hanno accomunato infamia e biasimo, e<br>le malvagie alle non malvagie: peraltro, quanto alle nozze,<br>non sembrano ragionar sanamente verso gli uomini. (''frammento 493'') *Niente è più [[malignità|maligno]] di una donna<br>maligna, e neanche di una donna nobile nulla<br>giunge ad una vetta minore: ma le due nature sono diverse. (''frammento 494'') *L'avete punita: e infatti lì giaccion malate<br>le cose delle donne; essi per i ragazzi<br>o per la discendenza non morirono<br>ritenendola malvagia: inoltre, quest'ingiustizia<br>a molte cadde addosso e continua ad avanzare,<br>sicché la virtù svanisce. (''frammento 497'') *A parte mia madre, io odio tutto il genere femminile! (''frammento 498'') *Dunque invano verso le donne il biasimo maschile<br>punge, vano scoccar di freccia, e parla male:<br>che esse siano inferiori ai maschi, lo dico io. (''frammento 499'') *Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico<br>ed odioso in casa, acquista grandi mali. (''frammento 500'') *Quanti s'occupano di nozze che non furono fissate<br>faticano invano: bisogna che per un marito<br>colei che è migliore ed irreprensibile venga in casa. (''frammento 501'') *Quanti si sposano o per la razza di grandi nozze<br>o per molti soldi, non sanno cosa sia sposarsi:<br>ché i poteri della donna in casa<br>schiavizzano l'uomo, e non ce n'è uno libero.<br>Ricchezza importata nelle nozze femminili<br>è senza guadagno: ché i divorzi non son facili. (''frammento 502'') *Di giusti letti, di giuste nozze<br>con saggezza<br>godere per i mortali è l'ottimo. (''frammento 503'') *Figliolo, per certi uomini che hanno una vita<br>breve essa è conforto, per altri un malo carico. (''frammento 504'') *Qualsiasi mortale sopporti bene le cose che accadono,<br>mi sembra esser il migliore in saggezza. (''frammento 505'') *Vi sembra giusto far balzare i peccati verso gli dei<br>con ali, e poi nei fogli del libro di Zeus<br>scrivere queste cose, e Zeus che li vede<br>punire i mortali? Né il gran cielo<br>di Zeus che scrive i peccati dei mortali<br>basterebbe, né chi osservi di<br>mandare a ciascuno la punizione: ma Giustizia<br>è più vicino se volete vedere. (''frammento 506'') *Perché non lasci che i morti sian morti<br>e raccogli dolori troppo rapidi? (''frammento 507'') *C'è un antico proverbio: hanno potere le azioni dei più giovani,<br>mentre dei più vecchi lo hanno i voleri. (''frammento 508'') *E che altro? È voce ed ombra uom vecchio. (''frammento 509'') *Ahimè, quant'è giovane e stolto l'uomo! (''frammento 510'') *Ché il nome di schiavo illustre non muore,<br>e molti dei liberi sono minori. (''frammento 511'') *Quello è tanto illustre cittadino, quanto malo uomo. (''frammento 512'') *Forse non avrebbe osato uccidere i vendicatori. (''frammento 513'') {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20160820151242/http://distoriadistorie.blogspot.it/2014/07/scrittori-di-magna-grecia-2-la.html Melanippe incatenata]'', traduzione di Antonio D'Andria.}} ===''Epinicio per Alcibiade''=== *Or te io canterò, figlio di Clinia.<br>Bella è vittoria, ma ancor più bello<br>– cosa che non toccò ad altri Elleni –<br>correr col carro primo, poi secondo<br>ed anche terzo, ed uscirne invitto<br>per ben due volte e farsi incoronare<br>d'olivo e farsi proclamare a voce<br>da un araldo. (''frammento 3'') {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123045804/http://www.biblio-net.com/lett_cla/traduzioni/euripide_epinicio_per_alcibiade.htm Epinicio per Alcibiade]'', traduzione di Antonio D'Andria.}} ==Citazioni su Euripide== *Egli scende negli abissi del cuore umano, lo analizza, lo notomizza, ce lo {{sic|discuopre}} nel suo turbamento, nelle sue lotte e passioni: in una parola, Euripide introduce nell'arte greca l'elemento del pathos. ([[Emanuel Löwy]]) *Euripide è il primo drammaturgo che segue consapevolmente un'estetica. Di proposito egli cerca ciò che è perfettamente comprensibile: i suoi eroi sono nei fatti quel che sono quando parlano. Essi si esprimono totalmente attraverso le parole, là dove invece i personaggi di [[Eschilo]] e di [[Sofocle]] sono assai più profondi e più pieni rispetto alle parole che dicono: propriamente essi balbettano su di sé. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Euripide dà forma ai personaggi, e nello stesso tempo li decostruisce: di fronte alla sua anatomia essi non hanno più niente di nascosto. Se Sofocle aveva detto di Eschilo ch'egli faceva il giusto pur senza averne coscienza, Euripide avrebbe dovuto dire di lui ch'egli faceva quel che non bisognava fare, poiché non ne aveva coscienza. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Euripide segna il passaggio dalla tragedia alla filosofia, dall'arte alla speculazione, dal tormento dell'elaborazione estetica a quello del concetto. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Euripide, ''Alcesti-­Eraclidi'', introduzione di Giuseppe Zanetto, traduzione di Nicoletta Russello, Mondadori, Milano, 1995. *Euripide, ''Le tragedie'', a cura di Angelo Tonelli, Marsilio, Venezia, 2014. *Euripide, ''Ifigenia in Aulide'', in ''[[s:File:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu|Eraclidi – Ifigenia in Aulide – Ifigenia in Tauride]]'', con incisioni di A. De Carolis e A. Moroni, traduzione di Ettore Romagnoli, Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1929. ==Filmografia== *''[[Medea (film 1969)|Medea]]'' (1969) *''[[Il sacrificio del cervo sacro]]'' (2017) ==Voci correlate== *[[Eschilo]] *[[Sofocle]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Ciclope (Euripide)|''Ciclope''|}} {{Pedia|Alcesti (Euripide)||}} {{Pedia|Reso||}} {{Pedia|Alcesti (tragedia)|''Alcesti''|(438 a.C.)}} {{Pedia|Medea (Euripide)|''Medea''|(431 a.C.)}} {{Pedia|Gli Eraclidi (Euripide)|''Eraclidi''|(430 a.C.)}} {{Pedia|Ippolito (Euripide)|''Ippolito''|(428 a.C.)}} {{Pedia|Andromaca (Euripide)|''Andromaca''|(425 a.C.)}} {{Pedia|Ecuba (Euripide)|''Ecuba''|(424 a.C.)}} {{Pedia|Le Supplici (Euripide)|''Supplici''|(423 a.C.)}} {{Pedia|Elettra (Euripide)|''Elettra''|(420 a.C.)}} {{Pedia|Eracle (Euripide)|''Eracle''|(416 a.C.)}} {{Pedia|Le Troiane|''Troiane''|(415 a.C.)}} {{Pedia|Ifigenia in Tauride|''Ifigenia in Tauride''|(414 a.C.)}} {{Pedia|Ione (Euripide)|''Ione''|(414 a.C.)}} {{Pedia|Elena (Euripide)|''Elena''|(412 a.C.)}} {{Pedia|Le Fenicie|''Fenicie''|(410 a.C.)}} {{Pedia|Oreste (Euripide)|''Oreste''|(408 a.C.)}} {{Pedia|Le Baccanti (Euripide)|''Baccanti''|(403 a.C.)}} {{Pedia|Ifigenia in Aulide|''Ifigenia in Aulide''|(403 a.C.)}} [[Categoria:Drammaturghi greci antichi|Euripide]] d3p7phyq8gms6y64ofz5q0qotu8gg33 1352058 1352057 2024-11-15T17:28:56Z Gaux 18878 /* Citazioni su Euripide */ ordine alfabetico 1352058 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Euripides Statue.jpg|thumb|Euripide]] '''Euripide''' (486 a.C. – 406 a.C. circa), poeta tragico greco. ==Citazioni di Euripide== *Ares detesta i ritardatari.<ref>Da ''Eraclidi'', ne ''Le tragedie''.</ref> *''Chi può sapere se il [[vita e morte|vivere]] non sia [[vita e morte|morire]] | e se il morire non sia vivere?''<ref>Da ''Polido''; citato in [[Platone]], ''Gorgia'', 492e; in Platone, ''Tutti gli scritti'', a cura di [[Giovanni Reale]], Bompiani, Milano, 2005, p. 902. ISBN 88-452-9003-4</ref> *Chi trascura di [[imparare]] nella giovinezza perde il passato ed è morto per il futuro.<ref>Citato in Guerrino Oliva, ''Saggezza antica e moderna'', Ponte nuovo, Bologna, 1981, p. 90.</ref> *{{NDR|[[Medea]] rivolgendosi alla Corifea}} ''Fra quante creature han senso e spirito, | noi donne siam di tutte le piú misere. | Che, con profluvii di ricchezze prima | dobbiam lo sposo comperare, e accoglierlo | — male dell'altro anche peggiore despota | del nostro corpo. E il rischio grande è questo: | se sarà tristo o buon: ché separarsene | non reca onore alle consorti, né | repudïar si può lo sposo. E, giunta | quindi a nuovi costumi, a nuove leggi, | indovina dovrebbe esser: ché appreso | in casa non ha già come piacere | possa allo sposo. E quando, a gran fatica, | vi siamo giunte, se lo sposo vive | di buon grado con noi, se non sopporta | il giogo a forza, invidïata vita | la nostra! Ma se no, meglio è morire. | Quando in casa si cruccia, un uomo può | uscir di casa, e presso un coetaneo, | presso un amico, cercar tregua al tedio: | noi, di necessità, sempre allo stesso | uomo dobbiamo essere intente. Dicono | che passa in casa, e scevra dai pericoli | la nostra vita, e invece essi combattono; | ed hanno torto: ch'io lo scudo in guerra | imbracciare vorrei prima tre volte, | che partorire anche una sola. Ma | ciò ch'io dico per me, male s'addice | a te: la patria hai tu, la casa tua, | agi di vita, consorzio d'amici: | io sola sono, senza patria, e oltraggio | mio marito mi fa, che me rapiva | da una barbara terra; e non ho madre, | non fratello o parente, a cui rivolgere | possa l'approdo in questa mia sciagura. | Ora io vorrei da te questo impetrare: | se qualche via, se qualche astuzia io posso | escogitare, onde allo sposo infligga | del mal ch'esso mi fa la giusta pena, | tu non parlar: ché in tutti gli altri eventi, | piena è la [[donna]] di paure, e vile | contro la forza, e quando vede un ferro; | ma quando, invece, offesa è nel suo talamo, | cuore non c'è del suo piú sanguinario.''<ref>Da ''Medea'', in ''Le tragedie: {{small|Medea – Alcesti – Le Fenicie}}'', traduzione di [[Ettore Romagnoli]], con incisioni di Adolfo De Carolis, Zanichelli, Bologna, 1928, [https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Tragedie_di_Euripide_(Romagnoli)_II.djvu/33 pp. 30-32].</ref> *Gli uomini [[timidezza|timidi]] non fanno neppur numero nei combattimenti, e quantunque presenti, sono assenti.<ref>Da ''Meleagro''. Citato in Niccolò Persichetti, ''Dizionario di pensieri e sentenze di autori antichi e moderni d'ogni nazione'', 3 voll., Fratelli Rechiedei, Milano, 1877-1878, vol. III, 1878, [https://books.google.it/books?printsec=frontcover&id=XDc_AQAAMAAJ&pg=172#v=onepage&q&f=false p. 172].</ref> *{{NDR|Gli [[uccello|uccelli]]}} I messaggeri degli dèi.<ref>Citato in [[Plutarco]], ''De sollertia animalium'', traduzione e note di Pietro Li Causi, cap. 22, in Aa. Vv., ''L'anima degli animali'', Einaudi, Torino, 2015, p. 258 (cfr. nota a p. 485: «Così citato, il verso non rimanda ad alcuna delle tragedie note di Euripide [...]. Si potrebbe comunque fare allusione a ''Ion'', 159»). ISBN 978-88-06-21101-1</ref> *Il silenzio per i saggi è una risposta. (frammento 977 N.<sup>2</sup>)<ref>Riportato anche nei cosiddetti ''Monostici di Menandro'' (307 J.).</ref> :'' 'Η γὰρ σιωπή τοῐς σοφοῐσιν ὰπόκρισις''. *L'uomo giusto è nato per il bene del [[prossimo]].<ref>Da ''Eraclidi''.</ref> *La [[donna]] è il peggiore dei mali.<ref>Da ''Ippolito''.</ref> *''Non conviene sdegnarsi con le [[cose]], | Che de' nostri dolori non han cura; | Ma ben farà chi riscontrando in esse, | Per ventura, ben seppe maneggiarle.''<ref>Da ''Bellerofonte''. Citato in [[Plutarco]], ''Della tranquillità dell'animo'', in ''Opuscoli morali'', traduzione di Marcello Adriani il giovane, Piatti, Firenze, 1820, vol. II, [https://books.google.it/books?id=nAPFMvQTwO8C&pg=PA347#v=onepage&q&f=false p. 347].</ref> *Non è facile fermare un sasso quando è uscito dalla mano, né un [[discorso]] quando è uscito dalla bocca.<ref>Citato in ''Euripide'', in Federico Roncoroni, ''La saggezza degli antichi'', Mondadori, 2015 (edizione elettronica). ISBN 8852059814</ref> *Non sprecare [[lacrime]] nuove per vecchi [[dolore|dolori]].<ref>Da ''Alessandro''. Citato in Guerrino Oliva, ''Saggezza antica e moderna'', Ponte nuovo, Bologna, 1981, p. 171.</ref> *Quando l'amore eccede non porta agli uomini né onore né virtù.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref> :''ἔρωτες ὑπὲρ μὲν ἄγαν | ἐλθόντες οὐκ εὐδοξίαν | οὐδ’ ἀρετὰν παρέδωκαν | ἀνδράσιν''.<ref>Da ''Medea'', 627-30.</ref> *Si è schiavi del [[denaro]] o della [[sorte]].<ref>Citato in [[Stefano Rodotà]], ''La vita e le regole'', p. 136.</ref> ==''Alcesti''== ===[[Incipit]]=== <poem>'''Apollo''': Addio, casa d'Admeto, in cui dovei piegarmi, io Nume, a servil mensa! Giove causa ne fu, che, il vampo della folgore vibrato in petto al mio figliuolo Asclepio, l'uccise. Ond'io, del divin fuoco i fabbri, i Ciclopi, a vendetta, sterminai; e, per punirmi, mi costrinse il padre a servire un mortale. E a questo suolo giunto, i bovi a un estranio pasturai, e la sua casa fino a questo di protessi: ché in un uom pio m'imbattei, nel figliuol di Fèrete.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050905130521/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/alcesti.htm Alcesti]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *{{NDR|Agone verbale: Admeto e Ferete di fronte}} '''Admeto''': Vivi pure più a lungo di Zeus, così sia!<br />'''Ferete''': Imprechi contro il genitore che non ti ha fatto nulla?<br />'''Admeto''': Vedo che desideri tanto vivere a lungo!<br />'''Ferete''': Come?! non sei tu che stai sotterrando costei al tuo posto?<br />'''Admeto''': Sciagurato! questa è la prova della tua vigliaccheria!<br />'''Ferete''': Non è morta per causa mia! Questo non puoi dirlo!<br />'''Admeto''': AH! se avrai bisogno di me un giorno!<br />'''Ferete''': Procurati parecchie mogli, così saranno in più a morire!<br />'''Admeto''': è tua questa vergogna! sei tu che non hai voluto morire!<br />'''Ferete''': Il piacere di portarmi alla tomba non l'hai avuto.<br />'''Admeto''': Morirai comunque un giorno e ingloriosamente!<br />'''Ferete''': M'importa poco la mala fama dopo morto! (vv. 700 sgg., traduzione di Michela Mariani) *Chi deve morire è già morto. E un morto non è più niente. (527; citato in [[Valerio Massimo Manfredi]], ''Idi di marzo'', Mondadori, 2008) *Solo a parole [...] i vecchi invocano la morte, deprecando l'età avanzata e la lunghezza della vita: se la morte si presenta da vicino, nessuno vuole morire, e la vecchiaia per loro non è più un peso. *Ti sia lieve la terra che ti ricopre. (462-463; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921) :Κούφα σα χθών έπάνωθε πέροι ===[[Explicit]]=== <poem>'''Coro''': Sono molte le sorti che il Destino ci prepara e spesso gli [[Dèi]] compiono eventi inattesi: ciò che si riteneva possibile non accade e ciò che nessuno s'aspetta il Dio lo dona. Così quest'incredibile storia è terminata.</poem> ==''Baccanti''== [[File:Euripides_-_Euripidis_Bacchae._Recensuit_Godofredus_Hermannus,_1823.djvu|thumb|page=7|''Baccanti''|link=File:Euripides_-_Euripidis_Bacchae._Recensuit_Godofredus_Hermannus,_1823.djvu%3Fpage=7]] ===[[Incipit]]=== <poem>DIONISO: Suol di Tebe, a te giungo. Io son [[Dioniso]], generato da Giove, e da Semèle figlia di Cadmo, a cui disciolse il grembo del folgore la fiamma. Ora, mutate le sembianze celesti in forma umana, di Dirce all'acqua, ai flutti ismenî vengo. Dell'arsa madre a questa reggia presso veggo la tomba: le rovine veggo della sua casa, ove il celeste fuoco fumiga, vivo ancor, della vendetta d'Era contro mia madre eterno segno.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060946/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/baccanti.htm Baccanti]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *Gli [[dèi|dei]] ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie, e all'inatteso un dio apre la via. *Il tempo è breve; chi insegue l'immenso perde l'attimo presente. *{{NDR|I Corifea}} ''Or quando nella tènebra | notturna il pie' mio candido | agiterò nel [[Menadi|bacchico]] tripudio, | la cervice crollando all'ètra rorido, | come cerbiatta che del prato allegrasi | fra le verdi delizie, | poi che la truce caccia | ha sfuggita, e l'insidia | delle ben tese reti? Col suo sibilo | il cacciatore l'impeto | dei cani aizza invan sulla sua traccia: | ch'essa, pari ad un turbine, | via per i prati lanciasi | lunghesso il fiume; e nelle solitudini | ove uom non giunge, posa, | e tra i virgulti della selva ombrosa. || Che è saggezza? E qual fu mai dai Superi | dono piú insigne agli uomini largito, | che la man dei nemici | tener sulle cervici? | E quanto è bello a noi sempre è gradito.''<ref>Traduzione di [[Ettore Romagnoli]], illustrazioni di Adolfo De Carolis e Antonello Moroni, Nicola Zanichelli, Bologna, 1928, [https://it.wikisource.org/wiki/Le_Baccanti/Terzo_stasimo p. 80].</ref> *Parla da saggio ad un ignorante ed egli dirà che hai poco senno. (480) ==''Ifigenia in Aulide''== ===[[Incipit]]=== <poem>AGAMENNONE: O vecchio, vien qui, presso questo padiglione. VECCHIO: Son qui. Che novelli pensieri, Agamènnone, volgi? AGAMENNONE: T'affretti? VECCHIO: M'affretto. è la mia tarda età molto insonne, e ben lieve sui cigli mi pesa. AGAMENNONE: Che stella è quella che in cielo veleggia? VECCHIO: è Sirio, che, presso alla Plèiade settemplice, in mezzo alla volta del cielo, s'affretta. AGAMENNONE: Non s'ode né voce d'uccello né d'onde sciacquío. Su l'Eurípo i venti son muti.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123033251/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ifigenia_in_aulide.htm Ifigenia in Aulide]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===Citazioni=== *Proprio il tuo silenzio dimostra che sei d'accordo. (1142) :''Αυτό δε τό σιγάν ομολογούντος εστί σου''. *'''[[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]]''' ''Se d'Orfeo la facondia, o padre, avessi, | da convincer col canto, in guisa che | mi seguisser le pietre, e i cuor potessi | coi detti miei commuovere, a quest'arte | m'appiglierei; ma quella ch'io conosco | adesso offrire ti potrò: le lagrime. | Alle ginocchia tue questo mio corpo che costei generò, depongo, quasi | ramo d'ulivo supplice, perché | tu non m'uccida innanzi tempo. È dolce | veder la luce; e tu non mi costringere | a veder quello che sotterra giace. | Prima io te chiamai padre, e tu me figlia: | alle ginocchia tue prima io le tenere | membra appendevo, a te soavi gioie | diedi, e n'ebbi ricambio. E tu dicevi: | «O figlia, dunque, te vedrò felice | vivere in casa d'uno sposo, florido, | come conviene alla mia figlia?». Ed io, | appesa al viso tuo, che adesso stringo, | così dicevo: «Ed io che ti dirò? | Vecchio t'accoglierò nel caro asilo | della mia casa, o padre, e a te compenso | delle cure darò che tu spendesti | per allevarmi». — Ora, io memoria serbo | di quei detti, ma tu ne sei dimentico, | e uccidere mi vuoi. Deh, no! Per Pèlope | io ti scongiuro, e per tuo padre Atrèo, | per questa madre che mi partorí, | ed or patisce queste nuove doglie. | Dell'adulterio d'Alessandro e d'Elena | che colpa ho io? Come esser può che Paride | per la rovina mia giungesse, o padre? | Guardami, l'occhio su me volgi, abbracciami, | sí che di te, morendo, io serbi almeno | tale ricordo, se pei detti miei | convincer non ti vuoi. ''[...]'' Ma solo un punto aggiungerò, che vinca | ogni argomento. Agli uomini dolcissima | è questa luce, e non l'eterna tènebra, | e folle è chi desidera la morte.'' (Romagnoli 1929 [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/174|pp. 171-172]]) *'''[[Agamennone]]''' {{NDR|Degli onori}} ''È fallace decoro; e il potere, | sebben dolce, ad averlo t'accora. | Uno sbaglio talor verso i Numi | la tua vita sconvolge; talora | la cruccian gli umori | degli uomini, tristi e discordi.'' (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/102|p. 99]]) *'''Agamennone''' ''Oh quanto giova esser del volgo! Piangere | posson senza riguardo, e ciò che vogliono | liberamente dir; ma per me, nobile, | tutto ciò sconverrebbe. Al viver nostro | dà le norme il decoro; e della turba | siamo gli schiavi.'' (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/123|p. 120]]) *'''Ifigenia''' ''Odi or quello che deciso ho, pensando, o madre mia. | Fu decisa la mia morte: affrontarla in modo io penso | ch'alta fama io ne riscuota, posto in bando ogni vil senso. | Ed insiem con me considera, madre, tu, se dico bene: | tutta quanta la grande Ellade su me l'occhio fisso tiene, | in me sta che i legni salpino, sia la Frigia posta a sacco, | ed i barbari in futuro non c'infliggano lo smacco | di rapir donne da l'Ellade fortunata, quando avranno | per la femmina che Paride seducea, pagato il danno. | Otterrò ciò con la mia morte, celebre sarà | il mio nome: ed avrò l'Ellade vendicata a libertà. | E neppur conviene ch'io di soverchio ami la vita: | ché, non sol per me, per l'Ellade tutta tu m'hai partorita. | Mille e mille uomini pronti sono già, nell'armi chiusi, | mille e mille i remi stringono, a vendetta dei soprusi, | che patiron, sui nemici pronti a far prova del braccio, | a morire per la patria; e sola io sarò d'impaccio? | Con qual mai giusto discorso rintuzzar tali argomenti? | Ora, ad altro: non è giusto che il Pelíde si cimenti | a cagione d'una donna, con gli Achei tutti, e soccomba: | piú di mille e mille donne val che un uom schivi la tomba. | E se {{sic|Artèmide}} il mio corpo come vittima chiedea, | dovrò forse io, che mortale nacqui, oppormi ad una Dea? | È impossibile. Per l'Ellade cader vittima acconsento. | Io sia spenta, e Troia cada: mio perenne monumento | sarà questo, questo gloria, questo figli, questo imène. | Che gli {{sic|Ellèni}} sian da barbari sopraffatti, non conviene: | genti schiave sono quelle, sono libere l'{{sic|Ellène}}.'' {{NDR|A [[Clitennestra]]}} (Romagnoli 1929, [[s:Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu/186|p. 183]]) ==''Oreste''== ===[[Incipit]]=== <poem>'''Elettra''': Niuna parola v'è tanto terribile, nessuna traversía, nessuna doglia suscitata dai Numi, onde non debba reggere il peso la natura umana. Tantalo infatti, il fortunato – oltraggio non faccio al suo tristo destino – il figlio, come dicon, di Giove, in aria sta sempre sospeso, e temer deve il sasso che gli pende sul capo, e questa pena sconta, dicon, perché della celeste mensa, ei mortale, ebbe l'onore, e freno alla lingua non pose: vizio turpe quanto altro mai. Costui generò Pèlope, e da Pèlope Atreo nacque, per cui la Parca, quando gli tessea lo stame, la [[discordia]] filò, ché con Tieste venisse a lotta, col fratello suo.</poem> ===Citazioni=== *Non c'è nulla di migliore di un amico vero, non la ricchezza, non il potere: perché la folla è un contraccambio che non vale un amico nobile. *È nei momenti difficili che gli amici devono essere utili ai loro amici; quando la sorte è favorevole, che bisogno c'è di amici? Basta il dio, se vuole aiutarci. *Gli amici che nella sfortuna non si dimostrano tali sono amici solo di nome, e non di fatto. *Le donne sono sempre coinvolte nelle vicende degli uomini, col risultato di peggiorarle. *L'esitazione, fra amici, è un gran male. *Noi siamo servi degli dèi, qualsiasi cosa gli dèi siano. *Parla tacendo. (1592)<ref>Simile all'[[Proverbi italiani|italiano]] "Chi tace acconsente".</ref> :''Φησίν σιωπών''. ===[[Explicit]]=== <poem>'''Coro''': O grande, o veneranda Vittoria, non desistere dal protegger la mia vita, dal cingere al mio crin la ghirlanda.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123004256/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/oreste.htm Oreste]'', traduzione di Ettore romagnoli.}} ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Andromaca''=== <poem>[[Andromaca|ANDROMACA]]: O di Tebe città, gemma dell'Asia, donde un giorno venni io, con molta pompa di doni nuziali, al regio tetto di Priamo re, legittima consorte d'Ettore! E allor segno d'invidia fu Andromaca, ora sventurata è come niun'altra donna: ché per man d'Achille spento cader vidi lo sposo, e il figlio Astïanatte, ch'io gli generai, scaraventato giú dai muri eccelsi, poi che gli Ellèni la pianura presa ebber di Troia.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060929/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/andromaca.htm Andromaca]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ciclope''=== <poem>SILENO: Passo un mondo di guai, Bacco, per te, e n'ho passati ai miei verdi anni. Prima, quando Giunone il senno ti rapí, e tu lasciasti le montane Ninfe nutrici tue. Poi, nella cruda mischia contro i Giganti. Alla tua destra, piede contro piede, io pugnavo; e con la lancia forai lo scudo a Encèlado, e l'uccisi.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123005202/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ciclope.htm Ciclope]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ecuba''=== <poem>OMBRA DI [[Polidoro (figlio di Ecuba)|POLIDORO]]: I recessi dei morti, e della tenebra le porte abbandonate, ove lontano dagli altri Numi Ade soggiorna, io giungo qui: Polidòro io son, d'Ecuba figlio, che nacque da Cissèo: mio padre fu Prìamo, che, quando su la frigia rocca la minaccia incombé che sotto l'aste cadesse degli Achei, dal suol di Troia lontano mi mandò, di Polinèstore alla magion, dell'ospite di Troia, che il pian ferace piú d'ogni altro semina del Chersoneso, e quelle genti amiche di corsïeri, con la forza regge.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061016/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ecuba.htm Ecuba]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Elena''=== <poem>ELENA: Del Nilo queste le virginee belle fluenti sono, che feconda, invece della diva rugiada, i campi, quando si discioglie la neve, al pian d'Egitto. Era Pròteo signor di questa terra, quando vivea, che l'isola di Faro abitava, e monarca era d'Egitto; ed una delle Ninfe, abitatrici di questo mare, sposa ebbe, che il talamo d'èaco abbandonò, Psamàte;</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123002530/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/elena.htm Elena]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Elettra''=== <poem>AUTURGO: O d'Argo antica terra, e voi, dell'ìnaco acque fluenti, onde partí con mille navi, recando guerra al suol di Troia, Agamènnone re! Qui, spento Príamo dell'ilíaco suol signore, e l'inclita città presa di Dàrdano, tornò di nuovo ad Argo, e molte sovra i culmini dei templi consacrò spoglie di barbari.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051124100823/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/elettra.htm Elettra]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Eraclidi''=== <poem>IOLAO: Antica mia convinzïone è questa: che l'uom dabbene vive per il prossimo, ma colui che proclive al lucro ha l'anima, alla città disutile, scontroso è da trattare, e solo a sé giovevole. Non per sentita dire io ben lo so: ch'io, per senso d'onore, e per rispetto ai vincoli di sangue, accanto ad Ercole, quand'egli ancora vivo era, affrontai tante fatiche; e in Argo avrei potuto viver tranquillo.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051124101106/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/eraclidi.htm Eraclidi]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ercole''=== <poem>ANFITRIONE: Chi non conosce Anfitrïóne d'Argo, ch'ebbe al talamo suo Giove partecipe, cui die' la vita Alcèo, figlio di Pèrseo, e che d'Ercole fu padre? Io son quello. E in Tebe venni a soggiornare, dove la terrigena spiga degli Sparti un giorno crebbe, della cui progenie Marte ben pochi lasciò salvi; e questi per i figli dei figli popolarono di Cadmo la città.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123003637/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ercole.htm Ercole]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Fenicie''=== <poem>GIOCASTA: O tu che in ciel solchi la via degli astri, o tu che muovi sopra il cocchio d'oro, o Sol che sovra rapide puledre rechi attorno la fiamma, oh, come infausto sopra Tebe quel dí scagliasti i raggi, quando, lasciata la fenicia terra cinta dal mare, a questo suolo giunse Cadmo, che sposa ebbe Armonia, di Cípride la figlia, e Polidòro generò, da cui si narra che nascesse Làbdaco, e da Làbdaco Laio.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123005251/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/fenicie.htm Fenicie]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ifigenia in Tauride''=== <poem>IFIGENIA: Pèlope il tantalíde, a Pisa giunto con veloci cavalle, ebbe consorte la figlia d'Enomào. Nacque da Pèlope Atrèo: furon d'Atrèo figli Agamènnone e Menelao. Del primo e della figlia di Tíndaro io son figlia, Ifigenía, che presso ai gorghi cui mulina l'èuripo, e insiem con le frequenti aure sconvolge il cerulëo mar, sacrificata fui da mio padre – ei sel credé – per Elena, nelle famose alpestri gole d'Aulide, d'Artèmide su l'ara.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123034255/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ifigenia_in_tauride.htm Ifigenia in Tauride]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ione''=== <poem>ERMETE: [[Atlante (mitologia)|Atlante]], quei che su le bronzee spalle sostiene il ciel, dei Numi antichi albergo, da una Dea generò Maia, che a Giove me procreò, ministro ai Numi, Ermète. E a Delfi or giungo, dove l'umbilico de la terra fissò Febo, e ai mortali pel presente e il futuro auspíci canta. Ché fra gli Elleni sorge una città non ignobile, ed ha nome da Pàllade dall'asta d'oro, dove Febo a nozze forzò Creúsa, figlia d'Erettèo, dove sorgon le rupi a Borea volte, cui de l'Èllade i prenci eccelse chiamano;</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060721/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ione.htm Ione]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Ippolito''=== <poem>AFRODITE: Diva sono io fra gli uomini possente, e fra i Numi del cielo: io sono Cípride: chiaro è il mio nome. Della gente ch'abita fra il ponto Eusíno ed i confini Atlàntici, e la luce del sol contempla, quanti hanno rispetto al poter mio, li onoro; ma quelli atterro che superbo cuore nutrono contro me: ché sin tra i Numi è questa passïon, che degli omaggi s'allegran dei mortali: io mostrerò presto la verità di tal sentenza.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061109/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/ippolito.htm Ippolito]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Medea''=== <poem>NUTRICE: Deh, mai varcate non avesse a volo le Simplègadi azzurre il legno d'Argo, verso il suolo dei Colchi, e mai non fosse nei valloni del Pelio il pin caduto sotto la scure, e al remo non si fossero strette le mani degli eroi gagliardi, che, per mercé di Pelia, a cercar vennero il [[vello d'oro]]!</poem> {{NDR|Euripide, ''Medea'', traduzione di Ettore Romagnoli}} ===''Reso''=== <poem>CORIFEO: Muova d'Ettore alcuno alla tenda delle guardie del sire, che insonni stanno a veglia, se udir le novelle ei vuol delle scolte, che la quarta notturna vigilia per tutto l'esercito fanno. Alza il capo, sul cúbito lèvati, il sopore dagli occhi terribili discaccia, dal letto di foglie sorgi, Ettore, udir tu mi devi.</poem> {{NDR|Pseudo-Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061215/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/reso.htm Reso]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Supplici''=== <poem>ETRA: Demètra, tu che l'are occupi in questa terra d'Eleusi, e voi, che, della Diva ministri, i templi custodite, a me e al figlio mio Tesèo rida fortuna, alla città d'Atene, al suol di Pítteo. Quivi cresciuta io sono, Etra, sua figlia; ed egli sposa al figlio di Pandíone, a Egèo mi die': ché cosí volle Febo</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217061204/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/supplici2.htm Supplici]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ===''Troiane''=== <poem>POSIDONE: Qui giunsi dell'Egèo dai salsi bàratri, dove, danzando, le Nerèidi volgono il bellissimo piede: io son Posídone. Poiché, da quando Febo ed io le pietre levammo a fil di squadra, onde le torri sursero, in questo suolo, a [[Troia]] intorno, mai dal cuor mio l'amor non fu bandito per la città dei Frigi. Essa conversa in fumo è adesso: ché le argive cuspidi l'hanno distrutta e saccheggiata. Epèo di Parnasso, il focese, costruí, per consiglio d'Atèna, un [[cavallo di Troia|gran cavallo]], pieno i fianchi d'armati, e lo sospinse, simulacro funesto, entro le torri.</poem> {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20050217060741/http://www.biblio-net.com/lett_cla/testi/troadi.htm Troiane]'', traduzione di Ettore Romagnoli.}} ==Frammenti di alcune opere== ===''Melanippe incatenata''=== *Molti uomini, a causa del riso,<br>producono gioie illusorie: ma io<br>odio i buffoni che per mancanza dei saggi<br>hanno bocche senza freno, e non<br>vanno verso armonia d'uomini, ma nel riso degne<br>case abitano, e dalle navigazioni<br>giungon salvi a casa (''frammento 492'') *È dolorosissima l'odiosa stirpe femminile:<br>ché quelle corrotte a quelle non abbattute<br>hanno accomunato infamia e biasimo, e<br>le malvagie alle non malvagie: peraltro, quanto alle nozze,<br>non sembrano ragionar sanamente verso gli uomini. (''frammento 493'') *Niente è più [[malignità|maligno]] di una donna<br>maligna, e neanche di una donna nobile nulla<br>giunge ad una vetta minore: ma le due nature sono diverse. (''frammento 494'') *L'avete punita: e infatti lì giaccion malate<br>le cose delle donne; essi per i ragazzi<br>o per la discendenza non morirono<br>ritenendola malvagia: inoltre, quest'ingiustizia<br>a molte cadde addosso e continua ad avanzare,<br>sicché la virtù svanisce. (''frammento 497'') *A parte mia madre, io odio tutto il genere femminile! (''frammento 498'') *Dunque invano verso le donne il biasimo maschile<br>punge, vano scoccar di freccia, e parla male:<br>che esse siano inferiori ai maschi, lo dico io. (''frammento 499'') *Qualsiasi giovane ha un padre scorbutico<br>ed odioso in casa, acquista grandi mali. (''frammento 500'') *Quanti s'occupano di nozze che non furono fissate<br>faticano invano: bisogna che per un marito<br>colei che è migliore ed irreprensibile venga in casa. (''frammento 501'') *Quanti si sposano o per la razza di grandi nozze<br>o per molti soldi, non sanno cosa sia sposarsi:<br>ché i poteri della donna in casa<br>schiavizzano l'uomo, e non ce n'è uno libero.<br>Ricchezza importata nelle nozze femminili<br>è senza guadagno: ché i divorzi non son facili. (''frammento 502'') *Di giusti letti, di giuste nozze<br>con saggezza<br>godere per i mortali è l'ottimo. (''frammento 503'') *Figliolo, per certi uomini che hanno una vita<br>breve essa è conforto, per altri un malo carico. (''frammento 504'') *Qualsiasi mortale sopporti bene le cose che accadono,<br>mi sembra esser il migliore in saggezza. (''frammento 505'') *Vi sembra giusto far balzare i peccati verso gli dei<br>con ali, e poi nei fogli del libro di Zeus<br>scrivere queste cose, e Zeus che li vede<br>punire i mortali? Né il gran cielo<br>di Zeus che scrive i peccati dei mortali<br>basterebbe, né chi osservi di<br>mandare a ciascuno la punizione: ma Giustizia<br>è più vicino se volete vedere. (''frammento 506'') *Perché non lasci che i morti sian morti<br>e raccogli dolori troppo rapidi? (''frammento 507'') *C'è un antico proverbio: hanno potere le azioni dei più giovani,<br>mentre dei più vecchi lo hanno i voleri. (''frammento 508'') *E che altro? È voce ed ombra uom vecchio. (''frammento 509'') *Ahimè, quant'è giovane e stolto l'uomo! (''frammento 510'') *Ché il nome di schiavo illustre non muore,<br>e molti dei liberi sono minori. (''frammento 511'') *Quello è tanto illustre cittadino, quanto malo uomo. (''frammento 512'') *Forse non avrebbe osato uccidere i vendicatori. (''frammento 513'') {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20160820151242/http://distoriadistorie.blogspot.it/2014/07/scrittori-di-magna-grecia-2-la.html Melanippe incatenata]'', traduzione di Antonio D'Andria.}} ===''Epinicio per Alcibiade''=== *Or te io canterò, figlio di Clinia.<br>Bella è vittoria, ma ancor più bello<br>– cosa che non toccò ad altri Elleni –<br>correr col carro primo, poi secondo<br>ed anche terzo, ed uscirne invitto<br>per ben due volte e farsi incoronare<br>d'olivo e farsi proclamare a voce<br>da un araldo. (''frammento 3'') {{NDR|Euripide, ''[https://web.archive.org/web/20051123045804/http://www.biblio-net.com/lett_cla/traduzioni/euripide_epinicio_per_alcibiade.htm Epinicio per Alcibiade]'', traduzione di Antonio D'Andria.}} ==Citazioni su Euripide== *Egli scende negli abissi del cuore umano, lo analizza, lo notomizza, ce lo {{sic|discuopre}} nel suo turbamento, nelle sue lotte e passioni: in una parola, Euripide introduce nell'arte greca l'elemento del pathos. ([[Emanuel Löwy]]) *Euripide dà forma ai personaggi, e nello stesso tempo li decostruisce: di fronte alla sua anatomia essi non hanno più niente di nascosto. Se Sofocle aveva detto di Eschilo ch'egli faceva il giusto pur senza averne coscienza, Euripide avrebbe dovuto dire di lui ch'egli faceva quel che non bisognava fare, poiché non ne aveva coscienza. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Euripide è il primo drammaturgo che segue consapevolmente un'estetica. Di proposito egli cerca ciò che è perfettamente comprensibile: i suoi eroi sono nei fatti quel che sono quando parlano. Essi si esprimono totalmente attraverso le parole, là dove invece i personaggi di [[Eschilo]] e di [[Sofocle]] sono assai più profondi e più pieni rispetto alle parole che dicono: propriamente essi balbettano su di sé. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Euripide segna il passaggio dalla tragedia alla filosofia, dall'arte alla speculazione, dal tormento dell'elaborazione estetica a quello del concetto. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Note== <references/> ==Bibliografia== *Euripide, ''Alcesti-­Eraclidi'', introduzione di Giuseppe Zanetto, traduzione di Nicoletta Russello, Mondadori, Milano, 1995. *Euripide, ''Le tragedie'', a cura di Angelo Tonelli, Marsilio, Venezia, 2014. *Euripide, ''Ifigenia in Aulide'', in ''[[s:File:Tragedie di Euripide (Romagnoli) IV.djvu|Eraclidi – Ifigenia in Aulide – Ifigenia in Tauride]]'', con incisioni di A. De Carolis e A. Moroni, traduzione di Ettore Romagnoli, Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1929. ==Filmografia== *''[[Medea (film 1969)|Medea]]'' (1969) *''[[Il sacrificio del cervo sacro]]'' (2017) ==Voci correlate== *[[Eschilo]] *[[Sofocle]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Ciclope (Euripide)|''Ciclope''|}} {{Pedia|Alcesti (Euripide)||}} {{Pedia|Reso||}} {{Pedia|Alcesti (tragedia)|''Alcesti''|(438 a.C.)}} {{Pedia|Medea (Euripide)|''Medea''|(431 a.C.)}} {{Pedia|Gli Eraclidi (Euripide)|''Eraclidi''|(430 a.C.)}} {{Pedia|Ippolito (Euripide)|''Ippolito''|(428 a.C.)}} {{Pedia|Andromaca (Euripide)|''Andromaca''|(425 a.C.)}} {{Pedia|Ecuba (Euripide)|''Ecuba''|(424 a.C.)}} {{Pedia|Le Supplici (Euripide)|''Supplici''|(423 a.C.)}} {{Pedia|Elettra (Euripide)|''Elettra''|(420 a.C.)}} {{Pedia|Eracle (Euripide)|''Eracle''|(416 a.C.)}} {{Pedia|Le Troiane|''Troiane''|(415 a.C.)}} {{Pedia|Ifigenia in Tauride|''Ifigenia in Tauride''|(414 a.C.)}} {{Pedia|Ione (Euripide)|''Ione''|(414 a.C.)}} {{Pedia|Elena (Euripide)|''Elena''|(412 a.C.)}} {{Pedia|Le Fenicie|''Fenicie''|(410 a.C.)}} {{Pedia|Oreste (Euripide)|''Oreste''|(408 a.C.)}} {{Pedia|Le Baccanti (Euripide)|''Baccanti''|(403 a.C.)}} {{Pedia|Ifigenia in Aulide|''Ifigenia in Aulide''|(403 a.C.)}} [[Categoria:Drammaturghi greci antichi|Euripide]] 5yfkb4uv5m5ii7wywj2u3gk54246pll Solitudine 0 1881 1352134 1351310 2024-11-16T09:25:18Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 1352134 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Edmund Blair Leighton - Sweet solitude.jpg|thumb|upright=1.2|''Dolce solitudine'' (E. Leighton, 1919)]] Citazioni sulla '''solitudine'''. ==Citazioni== *Abbiamo un'anima capace di ripiegarsi in se stessa: può farsi compagnia, ha i mezzi per assalire e per difendere, per ricevere e per donare; non dobbiamo temere di marcire d'ozio noioso in questa solitudine. ([[Michel de Montaigne]]) *A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro. ([[Lia Varesio]]) *Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. ([[Pier Paolo Pasolini]]) *Bisogna imparare a stare soli, solo così si può imparare a stare con gli altri, altrimenti ci stai perché ne hai bisogno. Bisogna fare a scuola un'ora di insegnamento alla solitudine, imparare a bastarsi. ([[Vasco Rossi]]) *Bisogna stare soli, gli aveva insegnato il vecchio, sin dai primi tempi. Poi gli aveva spiegato molte cose, gli aveva dischiuso tanti misteri, ma di tutti gli insegnamenti il più importante era quello: bisogna stare soli. Se uno vuole preservarsi, capire la vita, giungere alla saggezza, deve stare solo! ([[Felix Salten]]) *Bisogna udire, fiutare, vedere da soli. Bisogna imparare da soli. ([[Felix Salten]]) *C'è da meravigliarsi se amo la solitudine? Sul volto degli uomini non scorgo che odio, mentre la natura mi sorride sempre. ([[Jean-Jacques Rousseau]]) *Cerca la solitudine: in essa troverai te stessa, e alla natura leverai l'immenso inno dell'amore. ([[Ambrogio Bazzero]]) *Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata. ([[Charles Baudelaire]]) *Chi, trovandosi in terra straniera, invano cerca, senza mai riuscirci, di leggere uno sguardo di intesa in diecimila volti, si trova in allegra compagnia a paragone di colui che, quotidianamente, passa accanto a dieci volti che, un tempo amici, ora sfuggono il suo sguardo. ([[Charles Dickens]]) *Com'è beata una vita nella solitudine! Essa ti permette di guidare la tua anima verso l'unione ininterrotta con Dio. La foresta silenziosa è come un Eden nel quale il dolce albero della vita cresce nel cuore del solitario che prega. (''[[Racconti di un pellegrino russo]]'') *Conviene che l'uomo impari a saper vivere con sé stesso; poiché altro non è la debolezza dell'animo che l'opinione d'aver bisogno degli uomini; e chi sa esser bene con sé stesso, non può avere forte opinione di questo bisogno. ([[Pietro Verri]]) *"Cos'è la solitudine?" domando. Ma nessuno mi risponde. (''[[Rat-Man]]'') *CULTO DELLA SOLITUDINE: Il bisogno ossessivo di autonomia, solitamente a spese delle proprie relazioni a lungo termine. Nasce spesso da aspettative smisurate nei confronti del prossimo. ([[Douglas Coupland]]) *Della solitudine io ho terrore; un terrore cieco, che mi scuote nel profondo. Non intendo l'ordinaria solitudine fisica: mi sono volontariamente allontanata da Londra proprio per cercarla, per raggiungere la sua immensa capacità di guarigione. Intendo piuttosto l'orrenda solitudine dello spirito che è l'ultima tragedia della vita. Quando ci sei arrivato per davvero, senza possibilità di appello o di fuga, allora sei morto. Non riesci a sopportarla, e sei morto. ([[Elizabeth von Arnim]]) *«Dove sono gli uomini?» riprese poi il piccolo principe. «Si è un po' soli nel deserto...» «Si è soli anche fra gli uomini» disse il serpente. ([[Antoine de Saint-Exupéry]]) *Dopo tante antiche e recenti disillusioni, qualcuno può essere tentato di raccogliersi nella propria solitudine e rifiutare l'offerta di nuove amicizie; ma io dico che deve battersi contro questa amara e pericolosa tentazione. ([[Carlo Gnocchi]]) *{{NDR|Donnie ha appena riferito alla dottoressa Thruman le parole di Roberta Sparrow, "Ogni creatura sulla Terra quando muore è sola"}} <br/> – E che cosa hai provato? <br/> – Ho pensato a Callie, il mio cane. È morto quando avevo otto anni. Si andò a rintanare sotto il portico. <br/> – Per morire. <br/> – Per essere solo... <br/> – Tu ti senti solo in questo momento? <br/> – Non lo so... O meglio, vorrei credere il contrario, ma non... Non ho mai avuto nessuna prova, quindi... Ho... ho anche smesso di discuterne, tanto se... se... se anche passassi tutta la vita a ragionare, studiare, valutare i pro e i contro, alla fine non avrei prove comunque, e allora tanto vale non discuterne più. Eh... è assurdo. <br/> – La ricerca di Dio è assurda? <br/> – Lo è, se ognuno muore da solo. <br/> – Questo ti spaventa? <br/> – Non voglio restare solo. (''[[Donnie Darko]]'') *E se tu sarai solo, tu sarai tutto tuo. ([[Leonardo da Vinci]]) *È soprattutto nella solitudine che si sente il vantaggio di vivere con qualcuno che sappia pensare. ([[Jean-Jacques Rousseau]]) *È un errore confondere preghiera e solitudine, dire che la solitudine mi è necessaria per pregare. ([[Catherine Doherty]]) *Esiste soltanto il desiderio della carne e la nostra condanna è l'invalicabile solitudine dell'anima. (''[[Gertrud]]'') *Forse occorre una forza d'animo ancor più grande per resistere alla solitudine che alla miseria; la miseria avvilisce, la clausura deprava. È forse meglio vivere nell'abiezione che nella follia. Non sarei in grado di decidere; ma bisogna evitare l'una e l'altra. ([[Denis Diderot]]) *Gli uomini debbono saper vivere soli, e soli associarsi all'armonia delle cose. Chi fugge la solitudine, fugge sé stesso: è uomo ammalato nell'intimo essere suo. La solitudine ci educa e ci mantiene l{{'}}''individualità'' collo stoglierci dall'''egoismo'': perché gli uomini sociabilissimi sono i più disamorati. Il perpetuo strepito della società istupidisce come il perpetuo silenzio della solitudine; e più. Io mi fiderei più ad uomo che da quarant'anni non avesse parlato cogli uomini, che non d'uomo il quale da quarant'anni non abbia mai parlato a sé stesso. ([[Niccolò Tommaseo]]) *Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi. (''[[Qoelet]]'') *I solitari leggono molto, ma parlano poco e poco sentono dire: la vita per loro è misteriosa. Sono mistici e spesso vedono il diavolo dove non è. ([[Anton Čechov]]) *Il centro della mia vita è la vertigine della solitudine. ([[Pierre Drieu La Rochelle]]) *Il più gran merito della compagnia, disse un moralista, è di farci apprezzare la solitudine. ([[Remo Cantoni]]) *Il senso del possesso che lui osserva nelle altre solitudini gli appare esagerato. In alcuni diventa vera e propria tirchieria, in altri essenzialità, in altri ancora frugalità o nevrosi di ordine, pulizia, attenzione maniacale per la disposizione abituale delle cose e dei sentimenti. ([[Pier Vittorio Tondelli]]) *Il solitario vive in compagnia di Dio, e Dio gli tiene compagnia incessantemente. ([[André Louf]]) *In ognuno, c'è qualcosa che non sarà mai compreso da nessuno. Questo qualcosa è la causa stessa della nostra solitudine, della solitudine che ci è connaturale. È questa solitudine rudimentale che dobbiamo accettare in primo luogo. ([[Madeleine Delbrêl]]) *Infelice colui che non può rimaner solo un giorno della sua vita senza provare il tormento della noia, e che preferirebbe anche, se fosse d'uopo, il conversare con gli sciocchi al conversar con se stesso. ([[Xavier de Maistre]]) *In realtà non ho paura della solitudine. Anzi, spesso mi galvanizza. ([[Lenny Kravitz]]) *Innanzitutto credo che siamo tutti soli. Allontanandoci dalla nostra solitudine possiamo interagire con gli altri. Per quanto possiamo espandere la nostra prospettiva personale, la nostra esperienza, la nostra conoscenza, vediamo sempre il mondo con gli stessi due occhi, i nostri occhi. È insieme benedizione e maledizione, prigione e giungla. Tuttavia negli ultimi tempi ci completiamo solo con l'amore di e per qualcun altro, sebbene anche questa concezione stia mutando, evolvendo. Nulla rimane uguale per sempre e nulla è assoluto, tranne il cambiamento. Di modo che ci troviamo sempre in lotta per rimanere sulla superficie della corrente selvaggia, aggrappandoci alle rocce, affannandoci per respirare, ridendo e piangendo e sperando di raggiungere quel grande mare blu che è calmo e infinito... O forse no... Non lo so, non ci sono mai stato. Anche se lo sogno spesso. ([[Danijel Žeželj]]) *Io ho vissuto una solitudine particolare, frutto di una scelta personale in un momento determinato. [...] ci sono tantissime persone che sono sole senza averlo voluto, perché sono malate, anziane, chiuse in carcere. Quella è una solitudine insopportabile. Per me invece si tratta di un lusso incredibile e consiglierei a tutti di prendere un breve periodo, un momento di completa solitudine perché fa davvero molto bene. Nella vita ordinaria passiamo il nostro tempo a rispondere alle sollecitazioni degli altri. Quando siamo soli prestiamo attenzione a noi stessi, abbiamo il tempo e la calma per pensare alla nostra persona. La solitudine ti restituisce la consapevolezza di essere vivo, la possibilità di pensare a cosa vuoi fare della tua vita, riflettere sui tuoi progetti, sul senso della tua esistenza. Quando poi torni nel caos della vita quotidiana in mezzo alla gente non hai più tempo per farlo. Infine, può sembrare paradossale, ma credo che la solitudine ti riavvicini agli altri. Quando sei privato del rapporto con le altre persone e la comunicazione è molto debole, fatta di qualche messaggio, di conversazioni di pochi minuti al telefono, senti la necessità di comunicare le cose davvero importanti, essenziali, senti il bisogno di maggiore verità nel rapporto con gli altri, esprimi di più ciò che pensi. La verità nei rapporti è qualcosa che poi cerchi di mantenere quando torni alla vita di sempre. ([[Isabelle Autissier]]) *''Io lo so che non sono solo | anche quando sono solo; | io lo so che non sono solo | e rido e piango | e mi fondo con il cielo e con il fango''. ([[Jovanotti]]) *Irena andò alla finestra per assaporare, nella calma ritrovata, la libertà della solitudine. ([[Milan Kundera]]) *L'amor della solitudine nasce da indole trista e rinchiusa: può essere in molti. Nasce dalla noja del Mondo; o questa derivi dal ben conoscerlo, e però da un disinganno totale; o dal conoscerlo poco, e quindi dal non saper vivere in esso: anche questo esser può. Nasce da quel senso fino de' falli e difetti umani, unito ad una passion forte per le doti della mente e del cuore, che a formar viene ciò che dicesi misantropía: anche questo. Nasce da passione di studio, massime ove si tratti di quelle facoltà, che più comodamente coltivar si possono in villa: e questo ancora. Ma la libertà del vivere, l'amor del riposo, il piacer della meditazione, la cura della propria salute, lo spettacolo de' lavori e della rustica economia, son motivi anche questi di considerazion degni; a nulla dire di quell'incantesimo per alcuni così possente, che su la faccia sparso veggiamo della natura. ([[Ippolito Pindemonte]]) *L'amore o a dir meglio l'abitudine all'isolamento noi l'acquistiamo e si accentua in noi invecchiando. ([[Carlo Dossi]]) *L'ardente solitudine non annulla la possibilità degli amori. ([[Giovanni Papini]]) *L'erba cerca la propria moltitudine nella terra.<br>L'albero cerca la sua solitudine nel cielo. ([[Rabindranath Tagore]]) *L'intimità dovrebbe designare un modo d'essere del vivere che non è solitudine, né semplice riservatezza. Non un allontanamento, non una opacità della vita, ma la possibilità di coglierla nella sua pienezza, fuori d'ogni controllo o interferenza. Collocandosi, però, nel cuore della dicotomia tra pubblico e privato, non può che risentire del modo in cui queste due sfere si strutturano, si compenetrano, si combattono. Da ciò il suo trascorrere da libertà in possibile tirannia. ([[Stefano Rodotà]]) *L'opposto di solitudine non è stare insieme. È stare in [[intimità]]. ([[Richard Bach]]) *L'uomo solo, nel Medioevo come in altre epoche, è un personaggio di scarsa rilevanza. Un codice inglese di comportamento del XIII secolo dichiara disdicevole che un gentiluomo mangi solo. ([[Edmond Pognon]]) *La beata solitudine nella quale si può finalmente pulirsi minuziosamente il naso. ([[Jules Renard]]) *La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia. ([[Alberto Savinio]]) *La sofferenza cagionata dalla solitudine è, certo, il martirio più acuto. (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'') *La solitudine crea persone d'ingegno o idioti. ([[Victor Hugo]]) *La solitudine diventa uno stile di vita, una regola, capisci? D'accordo, vivi per un sacco di tempo da sola, non hai più rapporti di nessun genere con gli uomini, con nessuno... È devastante, ma nel contempo riesci a... a serbare in te stessa una certa... purezza, per così dire, perché così non... non disperdi quel poco di energia che hai dentro, cioè... continui a sognare, ad aspettare, ma è meglio vivere sognando un ideale che... che... che adattarsi a una mediocre realtà, capisci?, e perdere ogni speranza. (''[[Il raggio verde (film)|Il raggio verde]]'') *La solitudine è come un dolore fisico che uno sente dappertutto, che non si può localizzare in una parte del corpo. (''[[Fuga di mezzanotte]]'') *''La solitudine è dolore | La solitudine è santa | La solitudine è oblio | La solitudine è morte.'' ([[Amir Hamzah]]) *La solitudine è il più straordinario mezzo per entrare in intimità con noi stessi. E, paradossalmente, la solitudine è anche il miglior mezzo per imparare a comunicare. Solo [[conoscere se stessi|conoscendomi]], cioè conoscendo la mia interiorità, posso parlare all'interiorità dell'altro. ([[Susanna Tamaro]]) *– La solitudine è il prato dove l'animo umano si pasce, dove germoglia il seme della conoscenza. Come potrebbe crescere altrimenti, impegnati nel quotidiano, immersi nelle apparenze della vita materiale?<br>– Ho imparato a memoria i tuoi libri, ascoltato le conferenze. Il frutto della solitudine è il distacco: si acquista il distacco da tutto. Anche dall'uomo come è, come veramente è. È spaventoso. (''[[L'ispettore Derrick]]'') *La solitudine è impraticabile e la [[società]] fatale. Dobbiamo tenere la testa nell'una e le mani nell'altra. ([[Ralph Waldo Emerson]]) *La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri. ([[Hermann Hesse]]) *La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi. ([[Francesco Algarotti]]) *La solitudine è la libertà completa. ([[Romano Battaglia]]) *La solitudine è un regno, ma può essere un carcere. ([[Tullio Colsalvatico]]) *La solitudine è una cosa repellente. Ha un lievissimo alone di tristezza, non riesce ad attrarre o a interessare; se ne prova un po' di vergogna. Ma, in misura maggiore o minore, è la compagna di tutti. ([[Charlie Chaplin]]) *La solitudine è una grande amica: non urla, non minaccia, non ricatta, non condiziona, non ruba, non uccide. ([[Bianca Bianchi]]) *La solitudine è una pace inaccettabile. Una contenzione dei sentimenti per sembrare normali mentre si avverte il desiderio di esplodere, di esistere per qualcuno. E allora si può anche litigare, colpire e colpirsi, pur di non essere soli. Inutile per tutti. Inutile a se stesso. ([[Vittorino Andreoli]]) *La solitudine è una scuola di morte e l'uomo comune non la frequenterà mai. ([[Albert Caraco]]) *La solitudine è una tempesta silenziosa che spezza tutti i nostri rami morti. ([[Khalil Gibran]]) *La solitudine è vasta come un mare, è liscia come un lago, è nera come una notte, è anche verde come la bile! ([[Giacomo Puccini]]) *La solitudine fa quasi l'ufficio della gioventù; o certo ringiovanisce l'animo, ravvalora e rimette in opera l'immaginazione. ([[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'') *La solitudine genera l'[[originalità]], la strana e inquietante bellezza, la [[poesia]], ma anche il contrario: l'abnorme, l'assurdo, l'illecito. ([[Thomas Mann]]) *La solitudine ha, a volte, colori e sfumature inattesi, sorprendenti. È una stanza vuota dove risuona la propria anima, la propria sensibilità. ([[Paolo Crepet]]) *La solitudine implica dei pensieri importanti, pieni di significato, implica contemplazione, tranquillità, saggezza... ([[Michail Afanas'evič Bulgakov]]) *La solitudine mette a dura prova la castità. ([[Luc de Clapiers de Vauvenargues]]) *La solitudine mio Dio non consiste nel fatto che siamo soli, ma che tu sei presente. Infatti di fronte a te tutto muore o si trasforma in te. ([[Madeleine Delbrêl]]) *''La solitudine | non è mica una follia | è indispensabile | per star bene in compagnia.'' ([[Giorgio Gaber]]) *La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi, la solitudine non è un albero in mezzo a una pianura dove ci sia solo lui, è la distanza tra la linfa profonda e la corteccia, tra la foglia e la radice. ([[José Saramago]]) *La solitudine non si cura con la compagnia umana. La solitudine si cura attraverso il contatto con la realtà. ([[Anthony de Mello]]) *La solitudine non vuole esser sorpresa ignuda e si difende con ogni sorta d'ostacoli. ([[Théophile Gautier]]) *La solitudine, o ci fa ritrovare o ci fa perdere noi stessi. ([[Roberto Gervaso]]) *La solitudine sarebbe la condizione ideale se si potessero scegliere le persone da evitare. ([[Karl Kraus]]) *La solitudine si accresce quante più persone conosciamo. ([[Dino Buzzati]]) *La solitudine tira molti scherzi. Ci spreme, si spreme che noi ci troviamo nel tempo fino al primo giorno della nostra conoscenza. E altro non vogliamo, per raccontarci. ([[Rocco Scotellaro]]) *La solitudine unendosi alle anime semplici, le complica. ([[Victor Hugo]]) *La vera, devastante solitudine non è di chi è solo da solo con se stesso, ma di chi è in due e dispera di poter essere di nuovo solo da solo. ([[Aldo Busi]]) *La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi. ([[Luigi Pirandello]]) *Le attività del pensiero e del sentimento sono dissipate e disperse. Ond'è che per riconcentrarle nell'abitudine della meditazione, si è sentita da alcune anime elette la necessità di appartarsi per alcun tempo dalle folle. Nessuno mai potrà spiegare intere le attività del suo spirito che non abbia almeno variata la sua vita di solitudine. Più è solitudine più è potenza. ([[Thomas de Quincey]]) *Le persone che provano a vivere da sole non avranno successo come esseri umani. I loro cuori inaridiranno se non risponderanno ad altri cuori. Le loro menti si restringeranno se ascolteranno solo l'[[eco]] dei propri [[pensiero|pensieri]] senza altra fonte d'ispirazione. ([[Pearl S. Buck]]) *''Ma tu non mi parlavi | e le mie idee come ramarri | ritiravano la testa | dentro il muro, quando è tardi | perché è freddo, perché è scuro: | e mille solitudini | e i buchi per nascondersi...'' ([[Roberto Vecchioni]]) *Mi colpiva la mutazione di significato degli oggetti rimasti nella casa. Mancando la persona che li aveva voluti, e usati, mi apparivano spaesati, come fossero tanti orfani; e sembravano esprimere una sorta di dolore, ma anche un'accusa nei miei confronti. Stavo entrando a far parte di una categoria speciale. Col tempo ho capito che la più importante divisione tra gli esseri umani è quella che separa chi è solo da chi non lo è. ([[Stefano Brusadelli]]) *Molte tristezze umane sono solitudini. Se rendiamo a Dio l'onore della nostra gioia, è perché tutte le nostre solitudini saranno state colmate da lui. ([[Madeleine Delbrêl]]) *Nel tumulto degli uomini e degli avvenimenti, la solitudine era la mia tentazione. Adesso è la mia compagna. Di che cos'altro accontentarsi quando si è incontrata la Storia? ([[Charles de Gaulle]]) *Né è sempre tra le selve e le rupi la solitudine; il misero è solo per ogni dove. ([[Xavier de Maistre]]) *Nella solitudine è impossibile essere morti. ([[Adolfo Bioy Casares]]) *Nella solitudine il solitario divora se stesso. Nella moltitudine lo divorano i molti. Ora scegli. ([[Friedrich Nietzsche]]) *Nella solitudine le [[Donna|donne]] non possono vivere e immancabilmente la saccheggiano, non fosse che sforzandosi di costruirvi un giardino. ([[Marguerite Yourcenar]]) *Nella solitudine scopri te essere il pianto di [[Dio]]. ([[Giovanni Giraldi]]) *''Nessun uomo è un'isola, | completo in sé stesso''. ([[John Donne]]) *Nessuno pensa quanto necessaria è la solitudine all'uomo. Nessuno pensa quanto necessaria è all'organismo dell'uomo e alla economia della sua vita una certa dose di solitudine giornaliera. Per purificare la sua vita, rinettarla delle scorie del vivere collettivo. La vita sociale, la vita collettiva intossica l'organismo dell'uomo. Ci si preoccupa tanto dei danni dell'alcolismo, del tabagismo: nessuno si preoccupa dei danni del collettivismo. ([[Alberto Savinio]]) *Noi siamo abituati a dare a parole come "[[silenzio]]" e "solitudine" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno". ([[Corrado Augias]]) *{{NDR|Dio}} Non bussa alla porta per intimarci lo sfratto, ma per riempire di luce la nostra solitudine. ([[Antonio Bello]]) *Non è soltanto vero che l'uomo muore sempre solo, perché nessuno lo accompagna, né lo può accompagnare, nella morte. Ma vero è altresì che, anche nella vita, l'uomo è in ciò che ha di più suo sempre solo con sé stesso, sempre solo. Ciascuno ha un mondo esclusivamente suo. Quello che è per davvero il suo mondo è suo soltanto. ([[Giuseppe Rensi]]) *Non nego la mia solitudine. Essa è profonda. Un re, quando non deve rendere conto a nessuno di ciò che dice e che fa, inevitabilmente è assai solo. Però non sono del tutto solo perché mi accompagna una forza che gli altri non vedono. ([[Mohammad Reza Pahlavi]]) *Non vi è migliore compagnia di quella della solitudine.<br />Star soli con se medesimi è come stare con un amico la cui compagnia durerà per sempre.<br />La saggezza si acquista nella solitudine. ([[Inayat Khan]]) *''O cara Solitudine, una volta | a sollevar deh! vieni i miei tormenti | tutta nel velo della notte avvolta. | Te chiamano le amiche ombre dolenti | di questa selva, e i placidi sospiri | tra fronda e fronda de' nascosti venti''. ([[Vincenzo Monti]]) *Odio la solitudine perché mi fa provare nostalgia della [[folla]]. ([[Stanisław Jerzy Lec]]) *Ogni nostro male deriva dal non essere noi soli: da ciò il giuoco, il lusso, la dissipazione, il vino, le donne, l'ignoranza, la maldicenza, la invidia, l'oblio di sé stessi e di Dio. ([[Jean de La Bruyère]]) *Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. ([[Salvatore Quasimodo]]) *Più mi lasciano sola più splendo. ([[Alda Merini]]) *Prega perché la tua solitudine sia di sprone a trovare qualcosa per cui vivere, abbastanza grande per cui morire. ([[Dag Hammarskjöld]]) *Proprio in quel tempo Drogo si accorse come gli uomini, per quanto possano volersi bene, rimangono sempre lontani; che se uno soffre il dolore è completamente suo, nessun altro può prenderne su di sé una minima parte; che se uno soffre, gli altri per questo non sentono male, anche se l'amore è grande, e questo provoca la solitudine della vita. ([[Dino Buzzati]]) *Purtroppo c'è chi non sa affrontare la solitudine da solo. (''[[La cena]]'') *Quando non vorrai essere solo, va in compagnia di te stesso. ([[Carlo Maria Franzero]]) *Quando si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all'opportunità di provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, a cosa ha rinunciato. ([[Zygmunt Bauman]]) *Quello strano senso di tristezza e la necessità di stringere forte qualcuno e di poterlo fare per una notte intera, senza volerlo mai lasciare: è questa quella che normalmente si chiama solitudine, no? (''[[Boys Be]]'') *Questo era uno dei vantaggi di aver vissuto così a lungo sola. La piccola, attiva, affaccendata, allegra creatura esisteva interamente entro se stessa, parlava a se stessa, si pigliava a confidente di se stessa, era il più che possibile sarcastica contro le persone che la offendevano, sempre in se stessa, piaceva a se stessa, e non commetteva alcun male. Se essa si lasciava andare a mormorare, non ne soffriva la reputazione di alcuno; e se essa si divertiva a vendicarsi un pochettino, non un'anima vivente ne soffriva. Una delle tante persone alle quali, per disgraziate vicende, per la conseguente inabilità a formarsi le relazioni che desidererebbero e la ritrosia a mischiarsi con le conoscenze che potrebbero fare, Londra è assolutamente un deserto come le pianure della Siria, l'umile artista aveva continuato a vivere sola ma contenta da molti anni, e finché le particolari disgrazie della famiglia Nickleby non avevano attirata la sua attenzione, s'era mantenuta senza amici, benché traboccante di sentimenti amichevoli per tutta l'umanità. Vi sono molti fervidi cuori solitari come quello della povera signorina La Creevy. ([[Charles Dickens]]) *Sarai triste se sarai solo. ([[Ovidio]]) *Se decideste di spegnere la televisione e iniziaste a sfogliare dei saggi, vi accorgereste che l'unico grande tema del XX secolo è stata la solitudine e l'[[alienazione]]. ([[Patch Adams]]) *Se temi la solitudine, cerca di non essere giusto. ([[Jules Renard]]) *Se temi la solitudine, lei ti divora. Affrontala energicamente sino a signoreggiarla: allora percepirai accanto a te una folla di presenze amiche. ([[Fausto Gianfranceschi]]) *Sentirsi soli è come stare faccia a faccia con la morte. ([[Rocco Scotellaro]]) *Senza conoscere altre persone non è possibile né tradirsi né ferirsi l'un l'altro, però... non è neanche possibile dimenticare la solitudine. Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi dalla solitudine. Del resto ogni uomo è comunque solo. Ed è soltanto poiché è possibile dimenticarlo che gli uomini riescono a vivere. (''[[Neon Genesis Evangelion]]'') *Si è più felici nella solitudine che in società. Dipenderebbe forse questo dal fatto che nella solitudine si pensa alle cose, mentre in società si è obbligati a pensare agli uomini? ([[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort]]) *''Si freme | assieme ad ogni filo d'erba | quando si rimane soli''. ([[Tat'jana Aleksandrovna Bek]]) *Si può essere soli anche in città. Anzi, le persone che non stanno mai sole spesso sono le più sole. (''[[Neve rossa (film)|Neve rossa]]'') *Si resiste a star soli finché qualcuno soffre di non averci con sé, mentre la vera solitudine è una cella intollerabile. ([[Cesare Pavese]]) *Si vive bene, tutti soli, si lavora splendidamente, si perde tempo regalmente. ([[Tiziano Scarpa]]) *Siamo due razze, sulla terra: la razza di coloro che hanno bisogno degli altri, per esser calmi e sereni, e che nella solitudine sono spossati, affranti, come per l'ascensione a un formidabile ghiacciaio o per la traversata d'un deserto; e la razza di coloro che invece per la presenza di altre persone provano stanchezza, fastidio, oppressione, mentre l'isolamento li calma, li riposa profondamente nell'indipendenza e nel capriccio del loro pensiero. ([[Guy de Maupassant]]) *''Sin dalla mia fanciullezza io non sono stato | come gli altri; io non ho veduto | come gli altri vedevano; io non potevo derivare | le mie passioni da una comune sorgente. | Dalla stessa fonte io non ho attinto | il mio dolore; io non potevo destare | il mio cuore alla gioia colla stessa armonia; | e tutto ciò che amai, ''io'' lo amai da solo.'' ([[Edgar Allan Poe]]) *''Sola, alla porta o alla finestra, | sola, nascosta in un angolo, | sola, mi nutro di lacrime, | sola, dolente o quieta, | sola, non c'è nulla di più triste. | Sola, chiusa nella mia stanza, | sola, senza più amico. || Sola, ovunque e in ogni luogo, | sola, che io vada o che rimanga, | sola, più di ogni altra creatura, | sola, abbandonata da tutti, | sola, duramente umiliata, | sola, sovente tutta in lacrime, | sola, senza più amico.'' ([[Christine de Pizan]]) *Solitudine: dolce assenza di sguardi. ([[Milan Kundera]]) *''Solitudine dura e cara, | compagna dei miei tardi giorni, | alla mensa d'erba amara, | al torbo vino dei ricordi, || soli siamo, tu ed io.'' ([[Diego Valeri]]) *Solitudine è non aver bisogno. Non aver bisogno lascia un uomo molto solo, assolutamente solo. ([[Clarice Lispector]]) *Solitudine, quanto sei sovrappopolata! ([[Stanisław Jerzy Lec]]) *Solo chi è in cattiva compagnia è solo. (''[[La cena]]'') *Solo chi si isola da se stesso e dal prossimo è veramente solo. ([[Nicola Abbagnano]]) *Solo i momenti di solitudine sono fertili, solo questi poi condivisibili – ma sensatamente. ([[Anna Maria Carpi]]) *''Sono completamente solo.''<br /> ''Non sei solo'', disse Lista, appoggiandosi al petto la testa di lui. <br /> ''Sì, invece.'' <br /> Lista si accorse che lui stava piangendo, e lei no. ''Non sei solo'', gli disse. ''È che ti senti solo.'' <br /> ''Sentirsi soli è esserlo. Ecco cos'è.'' ([[Jonathan Safran Foer]]) *Sono nato in una casa con 17 persone. Ecco perché ho questo senso della comunità assai spiccato. Ecco perché quando ci sono meno di 15 persone mi colgono violenti attacchi di solitudine. ([[Massimo Troisi]]) *Sono sinceramente convinto che se c'è a questo mondo una persona che noi possiamo toccare totalmente, senza vergognarci, non moriremo mai di solitudine. ([[Leo Buscaglia]]) *Son solo al mondo e mi bisogna metter giudizio, aprire gli occhi, e pensare ai casi miei. (''[[Lazarillo de Tormes]]'') *''Star soli è necessario. | E se non sei volgare, | dovunque potrai stare | in luogo solitario''. ([[Angelus Silesius]]) *Starsene tranquillamente "da soli, senza testimoni" ([[Luis de León]]) con una certa frequenza è un lusso di prima necessità. ([[Antonio Muñoz Molina]]) *''Tramontata è la luna | e le Pleiadi, è a mezza | notte, è passata l'ora: | giaccio sola nel letto.'' ([[Saffo]]) *Tutta la mia vita è stata contesa fra la noia di vivere insieme e la paura di vivere solo. ([[Indro Montanelli]]) *''Tutte le persone sole, | da dove vengono? | Tutte le persone sole | di dove sono?'' ([[The Beatles]]) *Un giorno anche noi diventiamo adulti, e scopriamo che la solitudine, quella vera, scelta consapevolmente, non è una punizione, e nemmeno una forma morbosa e risentita di isolamento, né un vezzo da eccentrici, bensì l'unico stato davvero degno di un essere umano. E a quel punto non è più tanto difficile da sopportare. È come poter vivere per sempre in un grande spazio e respirare aria pura. ([[Sándor Márai]]) *Un individuo solo e l'infinito sono in termini uguali, degni di guardarsi a vicenda, ognuno dal proprio trono. ([[Rabindranath Tagore]]) *Un uomo solitario vede solo il lato tragico della vita. (''[[Il capro espiatorio (film 1959)|Il capro espiatorio]]'') *Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia. ([[Paul Valéry]]) *Uomo, se sei qualcuno, cammina da solo, parla con te stesso e non celarti in un coro. ([[Epitteto]]) *''Vado alle mie solitudini, | dalle mie solitudini vengo, | perché per stare con me | mi bastano i miei pensieri.'' ([[Lope de Vega]]) *[[Vagabondaggio]] e solitudine, sappiate, son l'uno la fonte della gioia, l'altra la sorgente della vita. ([[Ubayde Zākāni]]) *''Veggo persona tra i cespugli e i sassi. | Sedea sovra il maggior masso, che un giorno | sorse nobil meta d'alta colonna: | abbarbicata or gli è l'edera intorno. | M'appresso; ed era ossequïabil Donna: | scendea sul petto il crine in due diviso, | e bianca la copria semplice gonna. | Par che lo sguardo al ciel rivolto e fiso | nelle nubi si pasca, e tutta pósi | l'alma rapita nel beato viso. | Chi sei? le dico; ed ella, i rai pensosi | chinando, Solitudine m'appello''. ([[Ippolito Pindemonte]]) *Vi è qualcosa di così inebriante nella solitudine che un essere, pur da me desiderato, accompagnandomi nel giardino guasterebbe il mio piacere, rubandomi a me stesso. O rigenerazione d'essere solo! Solitudine! Solitudine! Come stringerti abbastanza sul mio cuore? ([[Henry de Montherlant]]) *Vivendo sola e così lontana dal mondo, mi illudevo di trovare la pace. Poi ho scoperto che non c'è vera pace nella solitudine, ma soltanto malinconia. (''[[La caduta dell'Impero romano]]'') *Vivo in quella solitudine che è dolorosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità. ([[Albert Einstein]]) *Volontà di Dio è la vittoria sulle solitudini. ([[Ermes Ronchi]]) ===''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959)|Ai confini della realtà]]''=== *Lassù... lassù c'è l'immensità dello spazio, il senso dell'infinito. Lassù c'è un nemico che si chiama solitudine. Se ne sta lì con le stelle e aspetta. Aspetta con la pazienza dell'eternità, impassibile, al confine della realtà. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (prima stagione)|prima stagione]]) *Mi controllerò quando potrò raggiungere quella felicità quella perfezione assoluta che accompagna la solitudine! Mi capisce? Gente, gente, gente! Se solo potessi farlo, ecco come sistemerei l'universo: eliminerei la gente, la cancellerei, me ne libererei, la distruggerei, la decimerei. Alla fine rimarrebbe un uomo solo: io! Archibald Beecroft, qui presente. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (seconda stagione)|seconda stagione]]) *Possiamo nutrire coi concentrati, abbiamo dei microfilm per leggere e rilassarsi, provvediamo anche al cinema, possiamo immettere l'ossigeno, eliminare l'anidride... ma c'è una cosa che non possiamo fabbricare ed è un elemento essenziale: il bisogno della [[compagnia]]. La barriera della solitudine è qualcosa che non siamo ancora riusciti a superare. ([[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (prima stagione)|prima stagione]]) ===[[Charles Bukowski]]=== *A volte ho la sensazione di essere solo al mondo. Altre volte lo so di sicuro. *Ero il tipo d'uomo che rifioriva con la solitudine; senza solitudine era per me come un altro stare senza cibo o senza acqua. Ogni giorno senza solitudine mi indeboliva. Non andavo orgoglioso della mia solitudine; ma ne ero dipendente. Il buio della stanza per me era come la luce del sole. *La cosa migliore è essere soli ma mai veramente soli. ===[[Emil Cioran]]=== *Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo. Chi si sente solo vive un dramma puramente individuale; il sentimento dell'abbandono può sopraggiungere anche in una splendida cornice naturale. In tal caso interessa unicamente la propria inquietudine. Sentirti proiettato e sospeso in questo mondo, incapace di adattarti ad esso, consumato in te stesso, distrutto dalle tue deficienze o esaltazioni, tormentato dalle tue insufficienze, indifferente agli aspetti esteriori – luminosi o cupi che siano –, rimanendo nel tuo dramma interiore: ecco ciò che significa la solitudine individuale. Il sentimento di solitudine cosmica deriva invece non tanto da un tormento puramente soggettivo, quanto piuttosto dalla sensazione di abbandono di questo mondo, dal sentimento di un nulla esteriore. *Come se il mondo avesse perduto di colpo il suo splendore per raffigurare la monotonia essenziale di un cimitero. Sono in molti a sentirsi torturati dalla visione di un mondo derelitto, irrimediabilmente abbandonato ad una solitudine glaciale, che neppure i deboli riflessi di un chiarore crepuscolare riescono a raggiungere. Chi sono dunque i più infelici: coloro che sentono la solitudine in se stessi o coloro che la sentono all'esterno? Impossibile rispondere. E poi, perché dovrei darmi la pena di stabilire una gerarchia della solitudine? Essere solo non è già abbastanza? *L'unico modo di salvaguardare la propria solitudine è ferire tutti, a cominciare da quelli che amiamo. *Più che un dato, la solitudine è una missione: elevarsi ad essa e assumerla significa rinunciare al contributo di quella bassezza che garantisce la riuscita di una qualsiasi impresa, religiosa o di altro genere. Ripercorrete la storia delle idee, dei gesti, degli atteggiamenti: vedrete che l'''avvenire'' fu sempre complice della turba. Non si predica in nome di [[Marco Aurelio]]. *Sono talmente appagato dalla solitudine che il minimo appuntamento è per me una crocifissione. ===[[Emily Dickinson]]=== *''C'è una solitudine dello spazio | una solitudine del mare | una solitudine della Morte, ma queste | sono comunità | confrontate con quell'area più profonda | quell'intimità polare | un'anima al cospetto di se stessa.'' *''La Solitudine Nessuno osi sondare – | e si preferisca supporre piuttosto | che nella sua Tomba scandagliare | per accertarne la dimensione – || la Solitudine il cui peggior timore | è doversi accorgere di sé – | e perire di fronte a se stessa | solo per uno sguardo.'' *''Sarei forse più sola | senza la mia solitudine.'' *Non è capitato nulla se non la solitudine, forse troppo quotidiana per riferirne. *Susie – ci vuole poco a dire quanto si è soli – chiunque può farlo, ma portare la solitudine accanto al cuore per settimane, quando dormi, e quando sei sveglia, con sempre qualcosa che ti manca, ''questo'', non tutti riescono a dirlo, e mi sconcerta. Ne dipingerei un ritratto che indurrebbe alle lacrime, se avessi la tela per farlo, e la scena sarebbe la ''solitudine'', e le figure – solitudine – e le luci e le ombre, ciascuna una solitudine. Potrei riempire una stanza con paesaggi così solitari, la gente si fermerebbe là a piangere; poi andrebbe di fretta a casa, per ritrovare una persona amata. ===[[Francesco Petrarca]]=== *''Cercato ò sempre solitaria vita | (le rive il sanno, et le campagne e i boschi) | per fuggir questi ingegni sordi et loschi, | che la strada del cielo ànno smarrita''. *La solitudine è santa, semplice, incorrotta e davvero la più pura di tutte le cose umane. *Ho provato gli stimoli che essa dà all'animo, le ali che fornisce all'ingegno, il tempo che accorda libero al lavoro: tutte cose che non saprei dove cercare al di fuori della solitudine. *Come è grande dunque il piacere, come è grande la sicurezza data dalla solitudine che ha attraversato tutti i pericoli ed enumera, alle sue spalle, lontano, i propri mali! *La solitudine – a volerla debitamente definire – è di tre tipi: del luogo [...]; del tempo, ovverosia delle notti, quando anche nel foro c'è solitudine e silenzio; dell'animo, ovverosia di quelli che, per la straordinaria capacità di concentrarsi nella contemplazione, si sottraggono al mezzogiorno e alla piazza affollata e ignorano che cosa vi succeda e sono soli in qualunque momento e luogo vogliano esserlo. ===[[Arthur Schopenhauer]]=== *Chi non ama la solitudine non ama la libertà, perché non si è liberi che essendo soli. *Ciò che d'altra parte rende gli uomini sociabili si è che essi sono incapaci di sopportare la solitudine e di sopportare sé stessi quando sono soli. *Ciò che un individuo può essere per un altro è molto strettamente limitato; ciascuno finisce col restar solo. *La solitudine è fonte di [[felicità]] e di tranquillità dell'animo. *La solitudine è il retaggio delle menti superiori; qualche volta succederà loro che se ne rammarichino, ma la sceglieranno sempre come il minore dei mali. *La solitudine offre all'uomo altolocato intellettualmente due vantaggi: il primo d'esser con sé, il secondo di non esser con gli altri. *Non è mai solo chi è in compagnia di nobili pensieri. ===[[August Strindberg]]=== *Così, a poco a poco, rimasi da solo, rinviato esclusivamente ai superficiali contatti cui mi costringeva il mio lavoro e che per lo più tenevo per telefono. Non voglio negare che l'inizio fosse difficile e che il vuoto che si chiudeva attorno a me esigesse di essere colmato. Troncando i rapporti con gli altri, mi sembrò dapprima di perdere forza, ma contemporaneamente il mio Io iniziò come a coagularsi, addensarsi attorno a un nucleo, dove tutte le mie esperienze si raccoglievano, si fondevano e divenivano nutrimento per la mia anima. Inoltre, mi abituai a trasformare tutto ciò che vedevo e sentivo, ogni cosa in casa, per la strada, nella natura, e mettendo in relazione ogni mia percezione con il lavoro che stavo svolgendo, sentivo che il mio capitale cresceva, e gli studi che facevo in solitudine risultavano di maggior valore di quelli che avevo fatto sugli uomini nella vita di società. *Alla fine è questa la solitudine: avvolgersi nella seta della propria anima, farsi crisalide e aspettare la metamorfosi, perché questa arriva sempre. Nel frattempo si vive delle proprie esperienze e telepaticamente si vivono le vite degli altri. Morte e resurrezione; una nuova educazione per un futuro sconosciuto.<br>Alla fine si è l'unico padrone di sé stessi. Nessun pensiero d'estraneo controlla i miei, nessuna idea o capriccio altrui limita i miei. L'anima inizia adesso a crescere in una libertà di nuova acquisizione, e si prova un'inaudita pace all'interno, una quieta gioia, un sentimento di sicurezza e senso di responsabilità. *La prima cosa che si ottiene con la solitudine è la resa dei conti con sé stessi e il passato. *Ma la solitudine, allo stesso tempo, rende emotivi, e mentre prima con la brutalità mi ero armato contro la sofferenza, adesso divenivo più sensibile alle pene degli altri, facile preda delle influenze esterne, anche se non di quelle cattive. Queste infatti, mi spaventavano solamente, e mi facevano ritirare ancora di più all'indietro. ===[[Henry David Thoreau]]=== *Non trovai mai un compagno che fosse tanto buon compagno come la solitudine. *Per la maggior parte, noi siamo più soli quando usciamo tra gli uomini che quando restiamo in camera nostra. Un uomo che pensi o lavori è sempre solo – lasciatelo stare dove vuole. La solitudine non è misurata dalle miglia di distanza che si frappongono fra un uomo e il suo prossimo. *Voi pensate che ritirandomi dagli uomini io mi impoverisca, ma nella mia solitudine ho intessuto attorno a me una rete o crisalide serica, da cui, come ninfa, sorgerà quanto prima una creatura nuova e più perfetta fatta per più alte compagnie. ==[[Proverbi italiani]]== *Chi da sé si consiglia, da sé si trova. *Chi mangia solo, crepa solo. *Chi va solo, va bene. *Con un sol bue non si può far buon solco. *La pecora che se ne va sola, il lupo se la mangia. *La pecora fuori del gregge è sempre triste. *La solitudine è la madre della malinconia. *La solitudine è pericolosa. *La solitudine è un grave peso quando non si ha Dio per compagno. *La solitudine fa nascere dei buoni e dei cattivi pensieri. *Non piangermi povero, piangimi solo. *Quando Cristo fu solo, fu tentato dal diavolo. *Un albero che è solo, intristisce facilmente. *Uno e nessuno è tutt'uno. *Uomo solitario, o angelo o demone. ===[[Proverbi toscani|Toscani]]=== *Meglio soli, che male accompagnati. *Soli non si starebbe bene nemmeno in Paradiso. *Uno da sé non può far nulla. ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Compagnia]] *[[Individuo]] *[[Solipsismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|preposizione=sulla}} [[Categoria:Psicologia sociale]] ssm39t2hsm7f1yb3lswxfbkugvg5sbj Poesia 0 1919 1352135 1349990 2024-11-16T09:27:49Z Ibisco 49387 /* Citazioni */ + 1 1352135 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Libertà della Poesia 1.jpg|thumb|{{centrato|''Libertà della Poesia''<br />(Pio Fedi, 1870 – 1883)}}]] {{indicedx}} Citazioni sulla '''poesia'''. ==Citazioni== *Ah! la poesia è nella vita ciò che i lumi e la musica sono sulla scena.... Spogliate la scena dei suoi abbellimenti e la vita delle sue illusioni.... che rimane alla scena e alla vita che metta conto di vedere o di vivere? ([[Charles Dickens]]) *''Anelavi da tempo di scrivere una poesia | così semplice e diafana, da risultare invisibile, | qui di peso a nessuno, ma da far leggere | forse ad un angelo!... Ed almanaccavi | che cosa una tale poesia dovrebbe cantare, | anche se in fondo ti è chiaro: una cosa qualsiasi, | solo che in modo così diafano e semplice, | da dover risultare invisibile...'' ([[Vladimír Holan]]) *C'è l'idea che la poesia dovrebbe migliorare la tua vita. Penso che la gente la confonda con l'Esercito della salvezza. ([[John Ashbery]]) *C'è sempre qualcosa di stupido nel volgere la poesia in una prosa che si ritiene debba spiegare il significato della poesia. ([[John Dewey]]) *Chi brama la poesia senza ornamenti retorici, ama la primavera senza fiori, il monile senza gemme e 'l firmamento senza stelle. ([[Pietro Casaburi Urries]]) *Chi potrebbe dubitare che la poesia non eserciti sull'umanità un'influenza più potente che qualunque dottrina scientifica, qualunque istituto umano? Nell'infanzia dei popoli il canto è per loro tutto: religione, morale e storia. Nel divenire di una nazione la poesia rispecchia tutto ciò che vi fu di vero, nobile e grande e le generazioni future vi attingono i ricordi e gli insegnamenti delle generazioni passate. ([[Johan Vilhelm Snellman]]) *Chi svelerà le attrazioni riposte, le affinità elettive che ci guidano nell'amore per certi poeti, e dico l'amicizia confidente, non l'ammirazione strappata dalla tirannia del loro genio?<br>Perché molti, e tra i più grandi, noi ammiriamo con la mente, sentendoli gelidi e sereni, come certe notti che [[Torquato Tasso]] evocò: altri ammiriamo con tanto maggiore giustizia, quanta è la certezza in noi di sentirli nemici. Ma verso alcuni l'ammirazione è anche un'intesa del cuore. ([[Francesco Flora]]) *Ciò che in poesia è strabiliante diventa brusco in prosa, la forza diventa brutalità, la vivacità ardore e l'audacia sfacciataggine. ([[Vasilij Andreevič Žukovskij]]) *Ciò che per alcuni può essere poesia, per altri è veleno. (''[[Wilde (film)|Wilde]]'') *Coloro i quali affermano che la parola, il suo profilo, il suo aspetto fonico condizionano lo sbocciare della poesia hanno diritto di vivere. Costoro hanno scoperto la strada che conduce all'eterna fioritura della poesia. ([[Vladimir Vladimirovič Majakovskij ]]) *Come il fiato dell'uomo produce un suono più squillante quando la tromba, tiratolo per le strette di un lungo canale, lo manda fuori ingrandito dalla sua bocca, così il nostro pensiero è reso più aperto ed efficace dagli stretti vincoli della poesia. ([[Cleante]]) *Considero la poesia una fonte d'innocenza colma di risorse rivoluzionarie. La mia missione consiste nel dirigere queste forze contro un mondo che la mia coscienza rifiuta di accettare, esattamente in modo da rendere quel mondo, attraverso continue metamorfosi, più in armonia con i miei sogni. ([[Odysseas Elytīs]]) *Cos'è la poesia?<br>Non è la realtà, ma più della realtà... Non è un sogno, ma sognare da svegli. ([[August Strindberg]]) *''Credo che il mondo sia bello, | che la poesia sia come il pane, di tutti.'' ([[Roque Dalton]]) *Credo che non vedrò mai una poesia bella come un [[albero]]. Ma le poesie le fanno gli sciocchi come me. Un albero lo può fare solamente [[Dio]]. ([[Joyce Kilmer]]) *{{NDR|La poesia deve essere giudicata principalmente}} dalla fantasia, alla quale non gradiscono le composizioni per lo suono dolce e aspro, ma per la verace rappresentazione delle cose. ([[Gregorio Caloprese]]) *''Della poesia me ne fotto, | io stesso sono nato per un condom che si è rotto.'' ([[Caparezza]]) *''Disse a me la Poesia: | Rado il mondo mi ritrova | Perché il mondo è fuor di via; | Sempre antica, sempre nova, | Splende ognor la face mia. | Mai non muore Poesia.'' ([[Luigi Carrer]]) *È [...] nel silenzioso ascolto delle più profonde ragioni dell'anima che va scovata la poesia. Tutto il resto è spettacolarizzazione. La poesia traffica più con gli spectra, con i fantasmi, con gli specula, gli specchi, i riflessi, piuttosto che con lo spettaculum. Non vale l'argomentazione che in questo modo più persone si avvicineranno al culto delle Muse. Si avvicineranno, è vero, ma a cosa? C'è ancora qualcuno che crede che si possa scoprire [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]] per averne ascoltato un frammento come ritornello di una marca di brandy? ([[Michele Sovente]]) *È Poesia il sublime mezzo per il quale la parola conquista lo spazio a lei necessario: comporre versi è un'attività che si potrebbe definire testografica. ([[Stéphane Mallarmé]]) *È sempre arduo realizzare una vocazione poetica, ma come può essere più difficile per una "donna di casa"! ([[Donatella Bisutti]]) *''E tu m'offri, o poesia, i lievi sogni | e tu vegli la mia stellata notte | e nei sogni le spine | della realtà divengono | tenere rose.'' ([[János Arany]]) *''E tutta la poesia | cos'è se non filosofia? | Ah, se fosse genovese.''<ref>A indicare che se la poesia fosse genovese sarebbe un'arte molto ricca.</ref> ([[Agustín Moreto]]) *È vero che il poeta scrive le parole, ma è bello leggere la poesia tra una riga e l'altra, cioè nello spazio bianco, quello spazio che ti lascia la possibilità di fantasticare e di pensare al sottotesto. ([[Giancarlo Giannini]]) *Ecco la mia opinione sulla poesia: i versi sono piccole prigioni cellulari in cui il pensiero è messo in gabbia. ([[Jean Louis Auguste Commerson]]) *Esiste una logica per la poesia. Non è la medesima per la filosofia. I filosofi sono da meno dei poeti. I poeti hanno il diritto di considerarsi superiori ai filosofi. ([[Conte di Lautréamont]]) *''Faccio una poesia della mia vita, della vita una poesia | la poesia è una maniera di vivere e l'unica maniera di morire | appassionatamente indifferenti.'' ([[Eeva-Liisa Manner]]) *Far poesia vuol dire riconoscersi. ([[Sergio Solmi]]) *Genere naturale di profezia. ([[Johann Georg Hamann]]) *Gli editori credono ciecamente, con apriorismo razzistico, che la poesia sia tabù per la [[Libro|libreria]]. E lo credono anche i librai. ([[Alberto Bevilacqua]]) *Ho amato la poesia, la musicalità che essa esprime. Quando voglio parlare bene di essa dico che è il contrario della [[pornografia]]. {{NDR|«L'opposto dell'[[osceno]]?»}} La pornografia stabilisce un rapporto di [[desiderio]] tra un puro soggetto e un puro oggetto. Il mio desiderio che si accende in me per un iPad, una velina, una [[Smart]] è il desiderio per qualcosa che non mi desidera. Invece la circolarità del desiderio è la proprietà del linguaggio poetico che si svolge in falde della persona anche molto segrete. Questa distinzione mi consente di definire che cosa sia per me la [[volgarità]]. ([[Vittorio Sermonti]]) *Il concetto della progressione dal buono al migliore non appartiene alla poesia ma alla letteratura. La poesia originale è compiuta fin dalla sua scaturigine. [[Rudolf Borchardt]] *I popoli si immaginano di odiare la poesia ed essi sono tutti dei poeti e dei mistici. ([[Ralph Waldo Emerson]]) *Il [[linguaggio]] è una creazione costante di mondi alternativi. [...] L'incertezza di significato è poesia incipiente. ([[George Steiner]]) *Il [[misticismo]] senza poesia è superstizione, e la poesia senza misticismo è prosa. ([[Lev Tolstoj]]) *Il più sublime lavoro della poesia è alle cose insensate dare senso e passione, ed è proprietà de' fanciulli di prender cose inanimate tra mani e, trastullandosi, favellarvi come se fussero, quelle, persone vive. Questa degnità filologico-filosofica ne appruova che gli uomini del mondo fanciullo, per natura, furono sublimi poeti. ([[Giambattista Vico]]) *In ogni epoca la poesia strappa un nuovo territorio alla prosa. Ciò che ieri era cosa da giorni feriali, oggi diventa già poesia e anzi questo è la conquista più sostanziale della poesia. ([[Dezső Kosztolányi]]) *In ogni poesia vi è una contraddizione essenziale. La poesia è molteplicità triturata e che restituisce fiamme. ([[Antonin Artaud]]) *Inventare un mito e staccare con esso il lettore dalla realtà delle cose e dei sentimenti, ecco il segreto della poesia. ([[Giuseppe Toffanin]]) *Io fo poca stima di quella poesia che letta e meditata, non lascia al lettore nell'animo un tal sentimento nobile, che per mezz'ora, gl'impedisca di ammettere un pensier vile, e di fare un'azione indegna. ([[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'') *Io non dico tutto in un'intera frase [...] Una frase intera significherebbe la morte per la mia poesia. ([[Paul Wühr]]) *Io non ignoro che l'ultima conclusione che si ricava dalla filosofia vera e perfetta, si è, che non bisogna filosofare. Dal che s'inferisce che la filosofia, primieramente è inutile, perché a questo effetto di non filosofare, non fa di bisogno esser filosofo; secondariamente è dannosissima, perché quella ultima conclusione non vi s'impara se non alle proprie spese, e imparata che sia, non si può mettere in opera; non essendo in arbitrio degli uomini dimenticare le verità conosciute, e deponendosi più facilmente qualunque altro abito che quello di filosofare. In somma la filosofia, sperando e promettendo a principio di medicare i nostri mali, in ultimo si riduce a desiderare invano di rimediare a se stessa. ([[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'') *Io personalmente sono un uomo, sono un poeta, quindi incomincio a trasgredire tutte le leggi facendo della poesia. ([[Giuseppe Ungaretti]]) *''Io sono una lampada ch'arda | soave! | La lampada, forse, che guarda, | pendendo alla fumida trave | la veglia che fila; || e ascolta novelle e ragioni | da bocche | celate nell'ombra, ai cantoni, | da dietro le soffici ròcche | che albeggiano in fila:'' ([[Giovanni Pascoli]]) *Io vedo la poesia come un'incudine di costante attività spirituale, non come un laboratorio di formule dogmatiche rivestite di immagini più o meno brillanti. ([[Antonio Machado]]) *L'essenziale durata di una poesia nasce da un maggiore approfondimento dell'Essere che il poeta compie nell'atto di fare poesia. Per tale ragione Saffo, Leopardi o Baudelaire sono contemporanei. I grandi poeti di un'epoca storica non sono perciò funzionari passivi dello spirito dell'epoca, ma obbediscono, come afferma Hans Sedlmayr, direttamente all'Assoluto. ([[Marino Piazzolla]]) *La [[letteratura]] sta alla poesia come la menzogna alla verità. ([[Umberto Saba]]) *La mia poesia bisogna ch'io la tenga nascosta in fondo al cuore, per me, per piangere solo, per pregar solo, per disperare solo! ([[Ambrogio Bazzero]]) *La parola poetica trasforma, anzi, già in sé è vita, e la vita reale accanto ad essa non può che essere progressivamente polverizzata da quel vento fino a diventare anch'essa incandescente. ([[Nadia Campana]]) *La poesia. Pretendere di dire in breve è certo un'arroganza. Ma se riesce, l'effetto supera ogni lungo dire in prosa. ([[Anna Maria Carpi]]) *La poesia a imagini e la poesia a sentenze. La prima è la più antica. Oggi prevale la seconda – ma già si cerca di maritarle – formando una poesia dalle imaginose sentenze, o sentenziose imagini. – L'arte magnanima di Michelangiolo. – Le cruschevoli melensaggini. ([[Carlo Dossi]]) *La Poesia aiuta il cuore a non invecchiare. ([[Romano Battaglia]]) *La poesia bisogna sentirla, non capirla. ([[Giovannino Guareschi]]) *La ''Poesia d'un'anima'', attentamente letta, mostra nel suo autorello l'intento di analizzare il processo morale, per cui un versificatore de' più vuoti, scaldandosi all'amore e ai concetti nazionali ed umanitari, può riescire poeta; o meglio comprendere quell'Eterna Poesia che è l'ideale nelle vicende umane, o in poche parole la sola speranza dell'Umanità. Questo voleva dire a te, solo per intima difesa, non per letteraria apologia. ([[Ippolito Nievo]]) *La poesia degli antichi era quella del possesso, la poesia dei moderni è quella dello struggimento. ([[Wilhelm August von Schlegel]]) *La poesia diffonde le ombre create dalla sua luce, e la luce creata dalle sue ombre. La poesia, con la sua luce, sveglia tutte le ombre che sono in noi. Essa è un oasi nel mondo delle evidenze. L'ombra di un sole impossibile che si rivela solo con l'ombra – in principio era la luce, e da essa derivarono le tenebre. ([[Andrea Emo]]) *La poesia, dopo tutto, è un tentativo di trasmettere sentimenti, umori, stati d'animo, e persino pensieri che sono difficili da afferrare e che sembrano sfidare il linguaggio in prosa. E in effetti alcuni sentimenti eludono del tutto il linguaggio, e persino la poesia. (''[[Quando gli elefanti piangono]]'') *La poesia è delle anime vergini, degli angeli, di chi crede. Naturalmente noi non viviamo più all'età d'Omero, e quindi ci è difficile trovare qualcosa in cui credere. Ma ad ogni modo, per essere poeti bisogna tornare a una necessaria ''condizione d'ingenuità''. ([[Giorgio Bassani]]) *La poesia è il culmine delle infinite stratificazioni che dal primo bang ci hanno creati come siamo: per questo, a memoria d'uomo, possiamo "ritrovarci" in essa: dove non ci ritroviamo non c'è poesia. ([[Helle Busacca]]) *La poesia è il linguaggio affrancato da tutti i suoi abituali legami, ma non è un linguaggio dissoluto, al contrario: è un linguaggio assoluto. Si direbbe che si tratti di una vecchia legge eterna; più ciò che viene espresso è, in linea di massima, inesprimibile, più è fatto di profonda ribellione – e più è grande la necessità di formularlo con rigore. ([[Armand Robin]]) *La poesia è in pericolo nella misura stessa in cui l'esteta perviene a soppiantare in lui, il creatore, e la coscienza del linguaggio a vincere la spontaneità della parola. ([[Wladimir Weidlé]]) *La poesia è inconscia di sé: l'uomo non la domina, né è dominato. Scorga dall'anima o soave ruscello o furioso torrente nel vedersi ritrarre matematicamente soffra e si lagni. ([[Camillo Boito]]) *La poesia e la filosofia propriamente dette, che altro sono se non le custodi sacre di una comune facoltà degli uomini, anzi della facoltà che li fa uomini? essere uomini significa essere poeti, dar nome alle cose e alle azioni: ma poeti, nel senso eccellente di questa voce, chiamiamo coloro che hanno l'ufficio sacrale di custodire la purezza della parola e perciò dell'umano e difenderla dall'inerzia e dall'abitudine, e finalmente dalla menzogna, che non è parola ma antiparola, e vale per la verità che vuol celare e non per il falso che proclama, traendoci assai spesso in inganno. E tutte le colpe degli uomini sono sempre una menzogna: l'antiparola, l'antipoesia, l'anticreazione. ([[Francesco Flora]]) *La poesia e la fisica sono due strumenti che il nostro cervello ha a disposizione per capire il mondo; condividono la capacità di creare per induzione, automagicamente, analogie tra oggetti astratti che sembrano apparentemente scollegati.<br/>L'atteggiamento di chi dice che la poesia e la fisica sono due cose diverse non è molto lontano da quello di chi userebbe due pentole diverse per bollire l'acqua dei fusilli e quella dei maccheroni. ([[Marco Malvaldi]]) *La poesia è la lingua madre della razza umana; così come il giardinaggio è più antico dell'agricoltura, la pittura della scrittura, il canto della declamazione, le similitudini dei sillogismi, lo scambio del commercio. ([[Johann Georg Hamann]]) *La poesia è... molto mondo in poco spazio, è un sapere portatile e memorabile adatto ai nostri tempi nomadi. Pensiamo al verso di [[Sandro Penna]]: "''Io vivere vorrei addormentato | entro il dolce rumore della vita''". È oblio ed è consapevolezza, e nella contraddizione del "dolce rumore" c'è tutto. [[Goffredo Parise]] con i suoi Sillabari ci insegna che la conoscenza dev'essere una coscienza fulminea, essenziale. E la semplificazione folgorante della poesia lo conferma. ([[Silvio Perrella]]) *La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi. ([[Alberto Bevilacqua]]) *La poesia è sempre più di attualità perché rappresenta il massimo della speranza, dell'anelito dell'uomo verso il mondo superiore. ([[Andrea Zanzotto]]) *La poesia è sempre un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina. ([[Pablo Neruda]]) *La poesia è sempre un tentativo di dare un ordine diverso alle cose. È la quintessenza della resistenza. Persino quando è lirica. Proprio perché è lirica. Perché possiamo dire: "Non serve a niente", e non serve: con una poesia non costruisci un tavolo. Ma può muovere, in due direzioni: nel senso di commuovere e nel senso di far agire. ([[Ana Luísa Amaral]]) *La poesia è sentirsi morire. ([[Fausto Maria Martini]]) *La poesia è un aratro che scava il tempo, di modo che i suoi strati profondi, la sua terra più fertile, finiscono in superficie. Ma ci sono epoche in cui l'umanità, insoddisfatta del presente, presa dalla nostalgia di questi strati profondi, agogna al suolo vergine del tempo come un contadino che ara il terreno. [...] Spesso si sente dire, a proposito di qualcosa: non è male, ma è superato. Ma io dico: ciò che è di ieri non è ancora nato. Non è ancora stato davvero. Voglio un nuovo [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]], un nuovo [[Aleksandr Sergeevič Puškin|Puškin]], un nuovo [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]], la loro esistenza storica non mi appaga. ([[Osip Ėmil'evič Mandel'štam]]) *''La poesia è un miele che il poeta, | in casta cera e cella di rinuncia, | per sé si fa e pei fratelli in via; | e senza tregua l'armonia annuncia.'' ([[Clemente Rebora]]) *La poesia – è una carica esplosiva che se non esplode, uccide. ([[Stanisław Jerzy Lec]]) *La poesia è uno scoprire e stabilire convenienze e richiami e concordanze tra il Cielo e la terra e in noi e tra noi. ([[Clemente Rebora]]) *La poesia ha eco profonda ed intensa nel cuore della gioventù, in cui l'amore deve ancora nascere. È allora come il presagio di tutte le passioni, mentre più tardi non ne è più che il ricordo e il rimpianto. Fa piangere così ai due stadi estremi della vita: giovani, di speranza; vecchi, di rimpianto. ([[Alphonse de Lamartine]]) *La poesia interpreta il caos della vita umana e cerca di conferirgli significato. Non ci potrebbe essere poesia senza immaginazione; e l'immaginazione incatenata dall'ideologia produce solo la propaganda. ([[Amir Taheri]]) *La poesia, la vera poesia, non è che la ragione ornata dall'immaginazione e dal ritmo. ([[Louis Marie de Lahaye de Cormenin]]) *La poesia nasce da un sentimento di nostalgia preventiva: mentre vivi un'esperienza, un incontro, una presenza, prefiguri il suo svanire, avverti il presagio della sua assenza e trasfiguri la realtà in [[mito]]. Da quel sentimento di perdita sorge la poesia, che è il tentativo estremo di eternizzare, mitizzare o tesaurizzare quel momento, quel luogo, quell'incontro e di farlo vivere in un altrove, oltre il tempo e lo spazio. ([[Marcello Veneziani]]) *La poesia non avrà mai cambiato le sorti di una guerra, ma gode di potenzialità illimitate che possono salvarci dal torpore e della violenza di pensieri che si ripetono senza alcuna originalità. ([[Umberto Vattani]]) *La poesia non è di chi la scrive, ma di chi... gli serve. (''[[Il postino]]'') *La poesia non è meno misteriosa degli altri elementi dell'Universo. ([[Jorge Luis Borges]]) *La poesia non è un libero movimento dell'emozione, ma una fuga dall'emozione; non è l'espressione della personalità, ma la fuga dalla personalità. ([[Thomas Stearns Eliot]]) *La poesia non potrà mai essere per tutti i lettori. ([[Ugo Fasolo]]) *La poesia, per un poeta, è il lavoro più remunerativo del mondo. Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta. ([[Dylan Thomas]]) *La poesia propone e consegna praticamente la felicità quotidiana. ([[Luigi Santucci]]) *La poesia si avvicina alle [[verità]] essenziali più della [[storia]]. ([[Platone]]) *La poesia presuppone tutto il trivio, il quadrivio, e tutta la filosofia, e il sapere umano e divino, e tutte le scienze. ([[Coluccio Salutati]]) *La pura poesia è geroglifica: decifrabile solo in chiave di destino. ([[Cristina Campo]]) *La sfida della grande poesia è il male più brutto, il male tragico, l'irreparabile perdizione o distruzione o condanna dell'innocente. ([[Guido Sommavilla]]) *La vera poesia si tiene ugualmente lontana dalla insensibilità e dal sentimentalismo. ([[Hugo von Hofmannsthal]]) *Le [[Arte|arti]] tutte, ma più specialmente la [[musica]] e la poesia, possono stimarsi due lampi balenati da un medesimo sguardo di Dio. ([[Francesco Domenico Guerrazzi]]) *Le parole sono strumenti delicati: come usarle perché, dopo aver letto la poesia, il sapore che resta non sia quello delle parole stesse, ma quello di un pensiero, di una situazione, di una realtà parallela? Se non usate in modo appropriato, le parole, in poesia, sono come i brutti avanzi di cibo dopo aver mangiato. Ciò che voglio dire è che i lettori rigetteranno le parole se non servono a spostare l'attenzione da sé stesse ad un'altra dimensione. ([[Luljeta Lleshanaku]]) *''Me lambico el cervello zorno, e notte | Per far Sonetti grassi, e buttirosi, | Per divertir le Donne, e i so morosi, | Ma mi fazzo i Sonetti, e i altri fotte.'' ([[Giorgio Baffo]]) *[...] Mentre questi fondamentalisti seguitano a ripetere che la poesia libera è una figlia illegittima senza nessun legame con la poesia araba. Io proverò in questo libro e con gli strumenti della metrica che quanto affermano è falso e che la nostra poesia libera è uno sviluppo dell'arte metrica scritta dallo stesso Al Khalil ibn Ahmad, fondata sulle sue basi, e che si può vi si può rintracciare ogni regola. ([[Nazik al-Mala'ika]]) *Nella poesia è più da laudare l'asprezza che rappresenta che la dolcezza che non esprime. ([[Gregorio Caloprese]]) *Nella poesia v'è una somma utilità, e gioia e nobiltà, sì che colui che ne è privo non può considerarsi educato liberalmente. ([[Leonardo Bruni]]) *Nell'origin sua la poesia è la scienza delle umane e divine cose, convertita in immagine fantastica ed armoniosa. ([[Giovanni Vincenzo Gravina]]) *{{NDR|La poesia}} Non è un'arte di arrangiare fiori, ma urgenza di afferrarsi a un bordo nella tempesta. [...] Per me è pronto soccorso, la poesia, non una sviolinata al chiaro di luna. È botta di salvezza. ([[Erri De Luca]]) *Non importa la semplicità del tema, a volte le poesie più belle parlano di cose semplici, come un gatto, o un fiore, o il sole. La poesia nasce da tutto ciò che ha una scintilla di rivelazione. Cerchi solo che la sua poesia non sia banale. (''[[L'attimo fuggente]]'') *Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. (''[[L'attimo fuggente]]'') *Non si può trovare poesia da nessuna parte quando non se ne porta in sé. ([[Joseph Joubert]]) *Oggi mi sentii poeta. Meditai una poesia, ''I morti'', i morti all'ospedale e i morti in battaglia – i morti d'amore – i morti in campagna... ([[Ambrogio Bazzero]]) *''Ogni poesia | è femmina!'' ([[Hamda Khamis]]) *''Odio l'usata poesia: concede | comoda al vulgo i flosci fianchi e senza | palpiti sotto i consueti amplessi | stendesi e dorme.'' ([[Giosuè Carducci]]) *Penso che il migliore resoconto di quanto il pensiero poetico fa, a se stesso e poi nella lingua (che concrea), la gestazione in catene sonore dove impazza, prima di calmarsi nella forma da quell'inizio "che ditta dentro": altro non sia, ab imis, un motus affettivo che lega psiche e soma fino al suo inverarsi, nero su bianco, delle parole scritte.<br>Tutto questo, trova allora la sua rivelazione in talune poesie-spie, che accadono. ([[Maria Pia Quintavalla]]) *Per me la poesia è come la vita. È memoria... Noi viviamo di memoria. Del resto gli intelligentissimi greci non avevano stabilito che la madre delle Muse era la Memoria? ([[Lucio Piccolo]]) *Poesia, accordo supremo del nostro essere con se medesimo. Far poesia, in fondo, vuol dire senz'altro riconoscersi. Quando la parola è accettata senza reticenze, quando la parola non forza nulla, e le basta lasciarsi dire. ([[Sergio Solmi]]) *Poesia, altro vizio solitario. ([[Camillo Sbarbaro]]) *Poesia: il luogo dove incontro ciò che non è nella memoria ma sorge da una specie di istinto, sotterraneo, creativo. Riconoscimento di qualcosa che non so di sapere; qualcosa che so mentre scrivo, quando una poesia comincia a prender forma, ad asserire una realtà, sorprendente ma stranamente familiare. ([[Martha Cooley]]) *Poesia<br>''in mancanza di perfezione | logica vuole || almeno far sentire un soffio | matematico di || coerenza...'' ([[Paul Wühr]]) *Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a sé stessi. ([[Vincenzo Cardarelli]]) *''Poesia'' sta tutta dalla parte del Paradiso o dalla parte dell'Inferno. Nel mezzo c'è il buon cittadino, da evitare. ([[Massimo Bontempelli]]) *''Preferisco il [[ridicolo]] di scrivere poesie | al ridicolo di non scriverne.'' ([[Wisława Szymborska]]) *Quando si scrive una poesia è frequente la [[serendipità]]: miri a conquistare le Indie e raggiungi l'America. ([[Andrea Zanzotto]]) *Se la poesia è e ha da essere arte, ciò che dicesi forma è e ha da essere della poesia almeno tre quarti. ([[Giosuè Carducci]]) *Se la poesia non viene naturalmente come le foglie vengono ad un [[albero]], è meglio che non venga per niente. ([[John Keats]]) *Se mi dicessero di scegliere tra l'appartenere ai poderosi della terra e l'appartenere a quelli che possono dar vita a una nuova parola, non vacillerei nemmeno un momento. E se mi dicessero che mi danno una grande poesia in cambio della miseria, ma solo una grande poesia, scelgo quest'ultima, benché sia solo una. Così è stato da quando ho capito che la poesia non era per me solo una propensione, ma un destino implacabile. Non c'è cosa che non darei per la Bellezza, che a sua volta è una forma di Dio; la più vicina alla Sua Natura. ([[Eunice Odio]]) *Se per qualche ragione questo mio stato di [[eccitazione]] dovesse dispiacerti, ti prego di ricordare che è questa la condizione che ci vuole per la poesia, e della poesia solo m'importa. La poesia è ciò per cui vivo. ([[John Keats]]) *Si dice che la poesia sia cominciata con lo [[sport]]. ([[André Scala]]) *Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola ragionevole. ([[Johann Wolfgang von Goethe]]) *Solo la forma (definitiva) è limitata, custodita dalla ragione, ma il contenuto, e, cosa principale, la «sostanza», si abbevera sempre, immediatamente, al cuore. La volontà che si esprime nei versi è la volontà della passione e non la volontà della ragione. ([[Aleksandr Aleksandrovič Blok]]) *Sono certo, certissimo, che un uomo che legge poesia si fa sconfiggere meno facilmente di uno che non la legge. ([[Iosif Aleksandrovič Brodskij]]) *Sono propenso ad affermare che l'estremo sapore della poesia è la silenziosa gratitudine per la vita, l'atto, il pensiero e l'arte umana, malgrado tutte le prove subite e la morte – e forse anche proprio a causa di tutto ciò. ([[Jannis Ritsos]]) *Tristezza è poesia, tutte le volte che tristezza è senza causa. ([[Xavier Forneret]]) *Tutti gli uomini, da [[Adamo]] in giù fino al calzolaio che ci fa i begli stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla poesia. ([[Giovanni Berchet]]) *Tutto il mio essere è per la Poesia, "qualcuno è in movimento già nei piedi-prato di un cammino" è la Poesia, esperita dapprima a livello del corpo! Ma il secondo livello è il mondo, il viaggio, da lì avrai le visioni, l'ascolto del cuore del mondo, che si ripete come un mantra. Il fare della lingua è poiein, la lingua che si fa poesia. Un andare a orecchio per cercare quella "esatta dizione del mondo". La Poesia è la voce che aspettavo, come una lingua madre che dà forma al mio essere, ed è sconosciuta: fiaccola concreta, sottomarini a noi stessi, le metafore. Con uno sconfinare anche nella caduta delle linea, a volte, la illocality, di cui parla [[Amelia Rosselli]], della mente. ([[Maria Pia Quintavalla]]) *Tutto il mondo soffre di avere perduto la [[religione]]. E quasi tutta la poesia di oggi non è, in un modo o nell'altro, che il rimpianto di una religione perduta. ([[Mario Soldati]]) *Un granello di poesia è sufficiente a profumare tutto il secolo. ([[José Martí]]) *''Un libro di poesie | è un autunno morto: | i versi son le foglie | nere sulla bianca terra, | e la voce che li legge | è il soffio del vento | che li affonda nei cuori | intime distanze.'' ([[Federico García Lorca]]) *Una buona educazione poetica non è che la scienza di essere scontenti. ([[Ezra Pound]]) *Una cosa terrena, un dono e un lavoro, provando ad andare avanti e invece magari tornando indietro. Insomma un fare molto precario, come la vita. ([[Antonella Anedda]]) *Una delle differenze tra la poesia e la nuda enunciazione di un fatto è che la poesia cerca di portare il [[lettore]] dietro le parole, verso ciò che esse significano. ([[Bertrand Russell]]) *Una poesia ragionevole, è lo stesso che dire una bestia ragionevole. ([[Giacomo Leopardi]]) *Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia. ([[Edoardo Sanguineti]]) *Versificare è la forma più bassa di poesia, e l'ultima cosa che un grande poeta farebbe al giorno d'oggi è scrivere versi. ([[Samuel Butler]]) ===[[Roberto Benigni]]=== *La poesia ci aiuta a compiere un'esperienza irripetibile di libertà, è finzione e ritmo, ma ci aiuta a intraprendere un grande viaggio alla ricerca di uno sguardo. Quello sguardo che solo le donne posseggono e che ci introduce nel punto più segreto del mondo. *La poesia è parola, il contrario della politica, che dovrebbe essere "fatti, non parole". *La poesia ha il grande dono di renderci partecipi di sentimenti nuovi, di emozioni e sensazioni che son dentro di noi e noi non li conoscevamo. E il poeta ce li tira fuori, va lui dentro, ma profondamente, e tanti non tornano neanche indietro, rimangono proprio lì. ===[[Ana Blandiana]]=== *Credo che esista una categoria di poeti per i quali la poesia è qualcosa di vicino alla religione. Entrambe parlano di ciò che non è dicibile, l'ineffabile. Questo crea un'attesa per qualcosa che non si può dire. *Lo scopo della poesia è quello di ripristinare il silenzio, la capacità di tacere. *Per i moderni la poesia è qualcosa che non si può spiegare, è una suggestione. ===[[Charles Bukowski]]=== *"Che differenza c'è fra poesia e prosa?" "La poesia dice troppo in pochissimo tempo, la prosa dice poco e ci mette un bel po'." *L'unico atto poetico necessario è la scrittura della poesia, e tutto quello che viene dopo è propaganda. *La poesia ha valore, credetemi. Impedisce di impazzire completamente. *''Secoli di poesia | e siamo sempre | al punto di partenza.'' ===''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]''=== *L'amore, la bellezza, il pudore sono le tre forme sacre, i tre colori principali di ogni pura poesia. *La poesia è anzi tutto un ramo della filosofia; è la voce divina per esprimere concetti divini: non è possibile calcolare la vastità delle sue risonanze nel cuore di ogni ascoltatore. Il lungo discorso si abbrevia senza nuocere al soggetto, la più breve poesia può essere la più pregiata e bella. *La poesia non è un diletto, ma una vocazione. Destrezza e valentia occorrono ai poeti, come ai giocatori: in questo è il loro eroismo. ===[[Gesualdo Bufalino]]=== *La poesia fu nell'infanzia una pratica furtiva, mi nascondevo nel cesso, mi sentivo colpevole. Scrivere da allora significò vergogna, infrazione, empietà: un vizio solitario che, come l'altro, aveva per confuso traguardo la morte. *La poesia, venerando ma sfacciato commercio di sé... *Rimuginare il male senza osare mai compierlo... È così che si formano le vocazioni poetiche. *Scrivo poesie che si capiscono, devo sembrare un cavernicolo. ===[[Paul Celan]]=== *Con ogni cenere, con ogni vera poesia ci è sempre restituita la Fenice. *L'oscurità della poesia = l'oscurità della morte. Gli uomini = i mortali. Per questo la poesia, in quanto memore della morte, appartiene a ciò vi è di più umano nell'uomo. *La poesia, essendo una manifestazione della lingua, e perciò per sua essenza dialogica, può essere un [[messaggio in bottiglia|messaggio nella bottiglia]], lanciato nella fiducia, certo non sorretta da ferma speranza, che la corrente la spinga comunque in qualche luogo, ad una terra; terra del cuore forse. Le poesie si dirigono verso qualcosa. Che cosa? Qualcosa di aperto, occupabile, il tu a cui si può parlare, forse una realtà a cui si può rivolgersi. *Le poesie, sono altresì dei doni – doni per chi sta all'erta. Doni che implicano destino. *Solo mani vere scrivono poesie vere. Io non vedo alcuna differenza di principio tra una poesia e una stretta di mano [...] viviamo sotto cieli cupi − e ci sono pochi esseri umani. Per questo anche le poesie sono poche. *Sulle proprie macerie sta e spera la poesia. ===[[Roberta Dapunt]]=== *La poesia deve ascoltare prima ancora di essere ascoltata. Nel senso che per essere scritta deve udire con attenzione, così come deve guardare con attenzione. La sua lingua parte da questo, dal considerare con cura ciò che ha di fronte. Osservare con attenzione, rimanere in silenzio per sentire meglio, così da poter entrare in profondità nelle cose, nel tempo e rivelarne i particolari per formularli in versi. *Per ciò che riguarda la mia esperienza, sento una poesia compiersi, quando nella mia lettura riesce a soddisfare il tentativo di scrittura avvenuto. Giungere al termine di uno spazio assegnato a un foglio, a un quaderno, lì la poesia si compie in poche righe, a volte in troppe parole. Mentre nello spirito rimarrà uno spazio che non ha limiti e non si sposterà da ciò che è destinato a essere incompiuto. *Perché un'espressione possa succedere, ci vuole una persona, un luogo, un tempo. Questo vale anche per la poesia. Io cerco di esprimermi in ciò che conosco bene, perché mi succede intorno e da vicino. So per certo che in ogni poesia sono io la prima e l'ultima istanza. Il tempo poi raccoglie il rendiconto di un linguaggio che inevitabilmente da corpo a un discorso più ampio. ===[[Emily Dickinson]]=== *''Non c'è Vascello che eguagli un Libro | per portarci in Terre lontane | né Corsieri che eguaglino una Pagina | di scalpitante Poesia – | è un Viaggio che anche il più povero può fare | senza paura di Pedaggio – | tanto frugale è il Carro | che porta l'Anima dell'Uomo.'' *Pensavo che essere in sé una Poesia precludesse lo scrivere Poesie, ma mi accorgo dell'Errore. *Se leggo un libro che mi gela tutto il corpo tanto che nessun fuoco potrebbe mai scaldarmi so che ''quella'' è poesia. Se avverto concretamente come se il culmine della testa mi fosse strappato via, so che ''quella'' è poesia. Sono questi i soli modi che conosco. Non ce ne sono altri. ===[[Khalil Gibran]]=== *Il [[pensiero]] è sempre la pietra d'inciampo della poesia. *La poesia è il segreto dell'[[anima]]; perché rovinarla con le [[parola|parole]]? *La poesia è la [[luce]] di un lampo; quando è solo un accostamento di parole diventa semplice composizione. *La poesia non è un modo di esprimere un'[[opinione]]. È un canto che sale da una ferita sanguinante o da labbra sorridenti. ===[[Alda Merini]]=== *La casa della poesia non avrà mai porte. *La pistola che ho puntato alla tempia si chiama Poesia. *La poesia è la pelle del [[poeta]]. ===[[Novalis]]=== *La poesia è, fra le scienze, la giovinezza. Da fanciulla avrà avuto l'aspetto dell'angelo sotto la Madonna il quale si preme il dito sulle labbra come a dire che non si fida di questa leggerezza. *La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero. *La poesia è l'eroina della filosofia. La filosofia eleva la poesia a principio. Essa ci insegna a conoscere il valore della poesia. La filosofia è la teoria della poesia. Essa ci mostra che cosa sia la poesia: che è uno e tutto. *La poesia guarisce le ferite inferte dall'intelletto. Consta di componenti opposte, di verità elevatrice e di illusione piacevole. *La poesia risolve l'esistenza altrui nella propria. ===[[Aldo Palazzeschi]]=== *Il senso della poesia è nell'umanità quale è stato sempre e quale sempre sarà. La umanità vive inconsciamente la sua parte di poesia, o ne ha percezioni vaghe e fugaci, inafferrabili e informi. La poesia è nell'umanità come l'oro nelle grandi sabbie aurifere: tocca al poeta individuarlo, raccoglierlo e formarlo in piccole sbarre. *La poesia è in tutti e di tutti, è patrimonio comune e universale. Per il poeta è l'essenza della vita, per gli altri il profumo, profumo che tutti avvertono vagamente e inafferrabilmente. Il poeta ha la facoltà di fissare con la immagine o nelle parole l'istante che fugge e di poterlo comunicare agli altri. Ma mentre l'immagine si espande, si logora, e proprio come un profumo diventa sempre più debole e evanescente. Somiglia a quelle acque che bevute alla sorgente hanno un potere radioattivo sul nostro organismo, messe in bottiglia e servite sulle tavole delle città sono della buona acqua potabile, e nulla più. *La popolarità della poesia è una illusione. Popolare è invece la rettorica che le masse non possono oltrepassare e di cui si cibano abbondantemente. La poesia medesima diviene rettorica una volta preda delle masse. Le masse sono più forti della poesia. In ogni paese coloro che sono capaci di creare la poesia come coloro che hanno la capacità di intenderla, sono creatura di eccezione, al di fuori della normalità. ===[[Walt Whitman]]=== *I più grandi brani di poesia vanno accostati solamente a una certa distanza, a quel modo che talvolta cerchiamo di notte le stelle, non fissandole direttamente, ma spostando lo sguardo da una parte. *''Le parole delle vere poesie vi danno ben più che poesie, | vi mettono in grado di creare voi stessi poesie, religioni, politiche, guerra, pace, norme di condotta, storie, saggi, vita quotidiana e ogni altra cosa, | equilibrano ranghi, colori e razze, credi e sessi, | non perseguono la bellezza, ma ne vengono perseguiti, | sempre, toccandoli, accosto a loro, segue la bellezza, che arde dal desiderio ed è malata d'amore.'' *La poesia (come una grande personalità) è il frutto di molte generazioni – di molte rare combinazioni. Per avere grandi poeti occorre avere anche un grande pubblico. ==[[Proverbi italiani]]== *Chi ha spirito di poesia, merita ogni compagnia. *La poesia non sazia. *L'amore fu il padre della poesia. *Senza lima non si fa buon verso. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 88-7217-190-3 ==Voci correlate== *[[Poeta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|n|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|wikt}} {{Raccolte dai media|Poesie}} [[Categoria:Generi letterari]] [[Categoria:Poesia]] 0df851hkw3xye707fd5ttkq8381rtdl Luna 0 2688 1352062 1349626 2024-11-15T18:12:18Z Udiki 86035 /* Citazioni */ Ippolito Pindemonte 1352062 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Moon.jpg|thumb|La Luna]] Citazioni sulla '''Luna'''. ==Citazioni== *''Aggiorna sulla luna | e a noi suade il sonno | questa faccia distolta dal sole, la campagna | profondata negli oceani. | Per un varco di nubi ancor balena | in poche stelle la vita lasciata: | mentre sugli occhi piombano le ciglia | e suda fresco umore | sulla bocca dei cani muti.'' ([[Antonia Pozzi]]) *Andammo sulla Luna come tecnici; tornammo come filantropi. ([[Edgar Mitchell]]) *Astro supremo del sogno e del mistero, fiaccola destinata a illuminar le notti terrestri, ebbe sempre il fascino di attrarre gli sguardi e i pensieri. Sembra che regnando sull'impero del silenzio, della pace, sia più misterioso, più solitario d'ogni altro: la sua luce bianca e gelida torna sempre a rinnovare la prima impressione: resta nel pensiero come rappresentante la notte stessa. Sin dalle più remote età, gli antichi avevan chiamata sovrana delle notti Diana dalla mezzaluna d'argento, Febea dalle bionde chiome. ([[Camille Flammarion]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Attingo e travaso | limpida luce di luna | dal lavatoio'' ([[Nonoguchi Ryūho]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Azzurra la luna | si alza sopra i tetti | e la città con lei'' ([[José Tolentino de Mendonça]]) *Bocca basciata non perde ventura, anzi rinnuova, come fa la luna. ([[Giovanni Boccaccio]]) *C'era una luce rossastra, scesi fuori intirizzito e scassato; tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura. Rimasi a guardarla un pezzo. Mi fece davvero spavento. ([[Cesare Pavese]]) *''Casta Diva, che inargenti | queste sacre antiche piante, | a noi volgi il bel sembiante, | senza nube e senza vel.'' ([[Felice Romani]]) *''Cercar che giova? Al [[buio]] non si trova. | Ma per fortuna è una notte di luna, | e qui la luna l'abbiamo vicina''. (''[[La bohème]]'') *– Che cosa vuoi, Mary? Puoi dirmelo! Vuoi, vuoi la luna? Se la vuoi, io la prenderò al laccio per te. Sì, sì, è una buona idea: ti darò la luna, Mary.<br />– L'accetto. E poi?<br />– Si dissolverebbe in te, e infiniti raggi d'argento brillerebbero nei tuoi occhi, nei tuoi capelli, ti inonderebbero di luce. (''[[La vita è meravigliosa]]'') *Che cosa è luna.<br/>– Porpora del cielo, innimica de' malfattori, allegrezza de' viandanti, dirizzamento de' navicanti, ricirculatore de' mesi, occhio della notte, divinatrice di tempesta e d'altri mali. ([[Piovano Arlotto]]) *''Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, | silenziosa luna?'' ([[Giacomo Leopardi]]) *''Cinque volte racceso e tante casso | lo lume era di sotto dalla luna | poi ch'entrati eravam nell'alto passo''. ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''Come bandiera sanguigna d'una vermiglia rivolta è il calar della notte. | Ma in quell'incendio di cielo lasciato deserto dal sole, | subito apparve la luna, impetuosa da oriente, | e la vermiglia bandiera fu velo d'argento di giovane sposa. | Perché non sempre la notte è di tenebre, accade talvolta | che pur la notte sia bianca. | Ed io non quella notte, | non quella notte che è fatta di tenebre, un'altra | ricordo, trapunta dei fili di luna di bianche speranze. | Più luminosa d'una serena saggezza era tutta la terra, | e luminosa la mente affollata dall'assemblea degli amici pensieri, | alacrità di propositi lieti, intimità di reconditi incontri, | trastulli dell'anima amante che il buio soltanto raggela, | falconi pronti a volare più in là dello sguardo, | e quello con loro cui fosse concesso librarsi su ali. | Semenza, davvero, di bianca speranza è la luce di luna.'' ([[Mohammad Rezā 'Ešqi]]) *Come si nota, l'emisfero in questione è dunque tredici volte e mezzo più piccolo di quello terrestre; i selenografi tuttavia vi hanno già contato oltre cinquantamila crateri. Si tratta quindi di una superficie tutta gobbe e crepacci, di una vera schiumaruola, degna della definizione poco poetica che le hanno dato gli inglesi di ''green cheese'', cioè di "formaggio verde".<br/>Quando Barbicane pronunciò quell'espressione tanto prosaica, Michel Ardan fece un balzo.<br/>Ecco come gli anglosassoni del XIX secolo trattavano la bella Diana, la bionda Febe, l'amabile Iside, l'affascinante Astarte, la regina delle notti, la figlia di Latona e di Giove, l'incantevole sorella del radioso Apollo! ([[Jules Verne]]) *Curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava di sopra, e su la cui lubricità la lumierina vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno, egli veniva {{sic|sù, sù, sù}}, dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima liberazione. E non vedeva ancora la buca, che lassù lassù si apriva come un occhio chiaro, d'una deliziosa chiarità d'argento.<br/>Se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini. Dapprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno. Ma la chiarìa cresceva, cresceva sempre più, come se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato.<br/>Possibile?<br/>Restò – appena sbucato all'aperto – sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in quella chiarità d'argento.<br/>Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.<br/>Sì, egli sapeva, sapeva che cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?<br/>Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.<br/>Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna... C'era la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore. ([[Luigi Pirandello]]) *Dal fondo delle strade, dall'ombra dei giardini, dal quadro nero delle finestre mille occhi umani si alzano verso la luna; scende un sottile raggio di luce, s'inoltra la lenta inondazione negli occhi e nei cuori, ed ogni volta trae alla superficie, galleggiante nel fulgore perlaceo, un sorriso o un sospiro, un desiderio o un rimpianto. ([[Giuseppe Fanciulli]]) *''Dalla luna dipende l'indicazione delle feste, | luminare che decresce fino alla sua scomparsa. || Da essa il mese prende nome, | mirabilmente crescendo secondo le fasi. | È un'insegna per le milizie nell'alto | splendendo nel firmamento del cielo.'' (''[[Siracide]]'') *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi {{sic|un'altro}} cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | {{sic|và}} dietro il suo camin, termina il corso.'' ([[Andrea Alciato]]) *''E come 'l volger del [[Cielo|ciel]] della luna | cuopre e riscopre i liti sanza posa, | così fa di [[Firenze|Fiorenza]] la [[Fortuna]].'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''E la luna è una palla | ed il cielo è un biliardo.'' ([[Lucio Dalla]]) *È sera con la luna. Ti stanchi a passeggiare. Staresti tutta la notte fuori, così, a bearti delle cose sotto la luna che t'appaiono eterne: così le porte chiuse, i camini, i muri dei giardini. Con tutte le cose vorresti stare un po' assieme e vedere come la luna tramonta, ascoltando i gemiti di questi uccellacci notturni. ([[Rocco Scotellaro]]) *È tutta colpa della Luna, quando si avvicina troppo alla Terra fa impazzire tutti. ([[William Shakespeare]]) *''Entro il soave abisso ove t'immergi, o Luna, | non sei tu forse il sole dei Morti avventurati, | il bianco paradiso che i loro sogni aduna? | Luce muta, che spandi di là sovra i beati | di quei sogni mendaci la illusoria fortuna, | non sei tu forse il sole dei Morti avventurati, | entro il soave abisso ove t'immergi, o Luna?'' ([[Charles Marie René Leconte de Lisle]]) *''Figlia del ciel, sei bella; è di tua faccia | dolce il silenzio; amabile ti mostri, | e in Oriente i tuoi cerulei passi | seguon le stelle; al tuo cospetto, o Luna, | si rallegran le nubi, e 'l seno oscuro | riveston liete di riflessa luce. | Chi ti pareggia, o della notte figlia, | lassù nel cielo? in faccia tua le stelle | hanno di sé vergogna, e ad altra parte | volgono i glauchi scintillanti sguardi. | Ma dimmi, o bella luce, ove t'ascondi | lasciando il corso tuo, quando svanisce | la tua candida faccia? hai tu, com'io, | l'ampie tue sale? o ad abitar ten vai | nell'ombra del dolor? cadder dal cielo | le tue sorelle? o più non son coloro | che nella notte s'allegravan teco?'' ([[James Macpherson]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Fila di oche selvatiche – | alta sulle pendici dei monti | è stampata la luna'' ([[Yosa Buson]]) *{{NDR|[[Tanka]]}} ''Fiorisce la luna | nell'ampio fiore di loto | dell'ora azzurra. | E la casa si profuma | della dolcezza del vespro.'' ([[Rosa Leveroni i Valls]]) *''Già di vivi zaffir tutta del cielo | arde la volta, ed Espero guidante | l'esercito stellato, in luminosa | pompa s'avanza, quando alfin degli astri | la notturna reina alto levando | in nubilosa maestà la fronte, | la sua discopre incomparabil luce | e dispiega sull'ombre il vel d'argento.'' ([[John Milton]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Gloriosa luna! | ho vagato | intorno allo stagno | tutta la notte.'' ([[Matsuo Bashō]]) *''Gobba a ponente, | Luna crescente! | Fuori, lucertole – e moscerini, | Bruchi, larvucce – e farfallucce | Lumache e rane – fuor dalle tane! Il segno è certo, – Tutti all'aperto! | Presto, rotonda – e rubiconda | Nella bonaccia – la bella faccia | Risplenderà''. ([[Emilio Praga]]) *''Guarda la luna che sorge, | su dall'est la rotonda luna argentea, | bella sui tetti, sinistra, fantomatica luna, | luna silente, immensa.'' ([[Walt Whitman]]) *''Ho già prenotato per noi due una stanza nella casa della luna | dove passare il fine settimana, amore mio, | gli alberghi del mondo non mi soddisfano, | l'albergo dove mi piace alloggiare è la luna | ma lì, amore mio, | non accettano un ospite che viene senza una donna: | ci vieni con me... | o mia luna, sulla luna?'' ([[Nizar Qabbani]]) *''Il cielo è come un mare: | onde, le nubi vane: | barca, la luna a vogare | verso un bosco di stelle lontane.'' (''[[Man'yōshū]]'') *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Il tetto si è bruciato | ora | posso vedere la luna.'' ([[Mizuta Masahide]]) *Io considero sempre la luna come l'occhio stesso di [[Dio]] che mi inviti in tono serio d'avvertimento: «Vieni, vieni nella dimora del tuo Padre celeste». ([[Henny Koch]]) *L'autunno era già in agonia [...] e la luna s'era fatta più fredda del sasso, e così ferma, rotonda e precisa come può essere solo a Natale: le due nubi che l'eran d'attorno parevano aria appannata. ([[Silvio D'Arzo]]) *''L'oro del tramonto distilla tra le foglie delle querce | e il vento s'illanguidisce tra i gorghi palpitanti | degli alberi. La sera mite bagna i dolci prati. | E la luna, pallidissima, emerge dalle pianure. || Sale verso l'azzurro reggendo l'urna piena | delle chiarità che versa nel sonno dei rossi boschi. | E il bosco in un fremito tende i rami alteri | come coppe d'oro brandite con un gesto folle. || Il soave Coppiere effonde il suo chiarore | sulle coppe tenute da grandi braccia senili | mentre i tronchi gridano: "Versa, oh! versa Astarte || la tua essenza d'amore nelle nostre deboli vene | poiché morremo domani, e queste fragili coppe | sotto i passi del sole presto saranno infrante!"'' ([[Filippo Tommaso Marinetti]]) *L'uomo che ama normalmente sotto il sole, adora freneticamente sotto la luna. ([[Guy de Maupassant]]) *{{NDR|[[Kōan]]}} La corrente rapida non ha portato via la luna. *La frangia di luna che riceve la mia confessione è qui, sul parapetto: ha un che di spumoso, di effervescente, a causa della ruvidezza della pietra a cui s'aggrappa; è una luce con la febbre, mi conviene, mi si addice: le riferirò più di quanto io stessa, magari, non sappia. Raggio di luna, mi riconosci? Sono Leila. Giovinetta, lessi, non rammento dove, che sei tu, luna, a formare le donne. Tu, c'era scritto, ne influenzi lo sviluppo e gli umori; le fai di pelle soave e le arrotondi; le snervi e le agiti. Perciò noi siamo, antica luna, i fusi mossi dalle tue lunghissime, impalpabili dita; sei tu che tessi quaggiù le nostre illogiche azioni, le nostre complicate, astruse vicende. E allora dammi retta, luna di giugno su Milano; giustificati e giustificami; piglia i trilli angosciosi del telefono che non si arrende e gettali su qualche oceano o su qualche giungla del tuo sterminato cammino... allontanali, dissolvili tu. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]) *La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna segue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. ([[Walter Benjamin]]) *La luna, al primo quarto, quella che sorge alle quattro o alle cinque di sera, è vivida, gaia, di lucentissimo argento; ma quella che appare dopo mezzanotte è rossastra, fosca, inquietante; è la vera mezzaluna delle tregende. Tutti i nottambuli devono averlo notato. La luna nuova, anche se sottile come un filo, manda una tenue luce allegra, che allieta il cuore, e disegna sulla terra ombre nitide; l'ultimo quarto diffonde appena un chiarore morente, che quasi non fa ombre. ([[Guy de Maupassant]]) *La luna del firmamento ammira in pace quella dei flutti. ([[Charles Augustin de Sainte-Beuve]]) *La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo. ([[Antonio Delfini]]) *La luna è il guscio del silenzio del mondo. ([[Carlos Edmundo de Ory]]) *La luna è il sole delle statue. ([[Jean Cocteau]]) *La luna è l'anima, è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni. La terra è la realtà, il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni perché l'umanità è gravemente ammalata di egoismo e di sete di potere. ([[Romano Battaglia]]) *La luna è senza sesso. ([[Jules Renard]]) *La Luna è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. Saturno è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. ([[Raimondo Lullo]]) *La luna è una compagna fedele.<br />Non va mai via. È sempre di guardia, risoluta, ci conosce con il buio e con la luce, e come noi è in continua trasformazione. Ogni giorno è una versione diversa di se stessa. A volte tenue e pallida, altre intensa e luminosa. La luna sa cosa significa essere umani.<br />Insicuri. Soli. Butterati dalle imperfezioni. ([[Tahereh Mafi]]) *La luna, finché è sola nel cielo, campeggia su tutte le stelle; ma quando poi spunta il sole o scompare, o non si vede più. Non v'accostate mai a chi vi può eclissare, ma a chi vi può mettere in evidenza. ([[Baltasar Gracián]]) *La luna ha luce per tutto il cielo, macchie nere per se medesima. ([[Rabindranath Tagore]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''La luna ha | un baffo di gatto | per un attimo'' ([[Jack Kerouac]]) *''La luna nello scempiato alone non è che un occhio, tutto | mangiato dalle mosche, che emana lume di lutto''. ([[Jules Laforgue]]) *La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente ''memento mori'' che Dio ripete ogni giorno alla «gran madre antica». ([[Giovanni Papini]]) *– La luna piena!<br />– No, lo sarà domani, ma mi piace di più guardarla stasera. Sai, dopo la luna piena c'è quella calante, ma la luna che vediamo stanotte vuole continuare a vivere: dà ancora speranza. (''[[Millennium Actress]]'') *La luna saliva davanti a lui, e le voci della sera avvertivano l'uomo che la sua giornata era finita. Era il grido cadenzato del cuculo, il zirlio dei grilli precoci, qualche gemito d'uccello; era il sospiro delle canne e la voce sempre più chiara del fiume: ma era {{sic|sopratutto}} un soffio, un ansito misterioso che pareva uscire dalla terra stessa: sì, la giornata dell'uomo lavoratore era finita, ma cominciava la vita fantastica dei folletti, delle fate, degli spiriti erranti. [...]<br/>Efix sentiva il rumore che le ''panas'' (donne morte di parto) facevano nel lavar i loro panni giù al fiume, battendoli con uno stinco di morto, e credeva di intraveder l<nowiki>'</nowiki>''ammattadore'', folletto con sette berretti entro i quali conserva un tesoro, balzar di qua e di là sotto il bosco di mandorli, inseguito dai vampiri con la coda di acciaio.<br/>Era il suo passaggio che destava lo scintillio dei rami e delle pietre sotto la luna: e agli spiriti maligni si univano quelli dei bambini non battezzati, spiriti bianchi che volavano per aria tramutandosi nelle nuvolette argentee dietro la luna: e i nani e le ''janas'', piccole fate che durante la giornata stanno nelle loro case di roccia a tesser stoffe d'oro in telai d'oro, ballavano all'ombra delle grandi macchie di filirèa, mentre i giganti s'affacciavano fra le roccie dei monti battuti dalla luna, tenendo per la briglia gli enormi cavalli verdi che essi soltanto sanno montare, spiando se laggiù fra le distese d'euforbia malefica si nascondeva qualche drago o se il leggendario serpente ''cananèa'', vivente fin dai tempi di Cristo, strisciava sulle sabbie intorno alla palude.<br/>Specialmente nelle notti di luna tutto questo popolo misterioso anima le colline e le valli: l'uomo non ha diritto a turbarlo con la sua presenza, come gli spiriti han rispettato lui durante il corso del sole; è dunque tempo di ritirarsi e chiuder gli occhi sotto la protezione degli angeli custodi. ([[Grazia Deledda]]) *La Luna scorre come una Fanciulla – attraverso una Città di Topazio. ([[Emily Dickinson]]) *La luna strisciò tonda sotto l'intelaiatura della finestra. Non era più un alone crocifisso, era la faccia grassa e oscena di un curioso che fruga con gli occhi camere e letti. ([[Erich Maria Remarque]]) *La nostra ora nuziale, bella Ippolita, s'approssima: quattro giorni felici ci porteranno la novella luna... Oh, come questa vecchia pare lenta a dileguarsi, quasi a ritardare malignamente, come una matrigna, l'appagamento dei miei desideri, o somigliante ad una ricca vedova ostinatasi a viver troppo a lungo per rendere a più a più sottili le rendite del suo giovane erede. ([[William Shakespeare]]) *''La notte scorsa mi ha chiamato e mi ha raccontato | della luna sulla Baia di San Francisco. | Qui ad Albuquerque si specchia | nel freddo, scuro cielo delle Sandia. | Il riflesso è dentro tutti noi. | Arancione, e quasi la luna del raccolto. | Vento, e gelo dei mesi | più freddi che arriva. I bambini ed io | la guardavamo, all'incrocio tra San Pedro e la Central | venendo dalla fiera. | Il vento che mi alzava i capelli fu catturato | dal mio viso. Avevo paura del traffico | cercavo di stare al passo e la luna a est | tondeggiava gonfia dalla cresta della montagna, fuori dalle nuvole fumose | dal velo della sua pelle. Nuda. | Una tale bellezza. | Guarda. | Siamo vivi. La donna della luna | ci guarda, e noi guardiamo lei, | ci riconosciamo.'' ([[Joy Harjo]]) *''La palude dei sogni è nella luna.'' ([[Giovanni Bertacchi]]) *La placida abitatrice delle nostre notti, propizia agli incantesimi d'amore, discreta amica al cui lume favoloso le catapecchie diventavano castelli. ([[Dino Buzzati]]) *''Le acque rigonfie del fiume di primavera | s'innalzano al livello del mare, | sul mare, la luna chiara si solleva | insieme alla marea. | Brillante è la luce che insegue le onde | per decine di migliaia di li, | lungo tutti i fiumi in primavera | dove non risplende la luna? || Il loro corso sinuoso serpeggia | nei campi fragranti, | la luna illumina i fiori nel bosco | come fiocchi di neve. | La brina volteggia per l'aria, | invisibile è il suo passaggio, | la sabbia bianca sulle rive | è impercettibile alla vista. || Il fiume e il cielo sono di un'unica tinta | senza un granello di polvere, | nel cielo limpido s'innalza solitaria la luna. | Sulla riva del fiume a vederla | chi è stato il primo? | in quale anno la luna sul fiume | iniziò ad illuminare le genti? | L'umanità vive all'infinito, | generazione dopo generazione, | il fiume e la luna ogni anno | sembrano immutati. | E non si sa di chi siano in attesa, | si vede solo lo scorrere delle acque | del lungo fiume.'' ([[Zhang Ruoxu]]) *Le notizie di nuovi lanci spaziali sono episodi d'una lotta di supremazia terrestre e come tali interessano solo la storia dei modi sbagliati con cui ancora i governi e gli stati maggiori pretendono di decidere le sorti del mondo passando sopra la testa dei popoli.<br/>Quel che mi interessa invece è tutto ciò che è appropriazione vera dello spazio e degli oggetti celesti, cioè conoscenza: uscita dal nostro quadro limitato e certamente ingannevole, definizione d'un rapporto tra noi e l'universo extraumano. La luna, fin dall' antichità, ha significato per gli uomini questo desiderio, e la devozione lunare dei poeti così si spiega. Ma la luna dei poeti ha qualcosa a che vedere con le immagini lattiginose e bucherellate che i razzi trasmettono? Forse non ancora; ma il fatto che siamo obbligati a ripensare la luna in un modo nuovo ci porterà a ripensare in un modo nuovo tante cose. [...] Chi ama la luna davvero non si accontenta di contemplarla come un'immagine convenzionale, vuole entrare in un rapporto più stretto con lei, vuole vedere di più nella luna, vuole che la luna dica di più. Il più grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo, [[Galileo Galilei|Galileo]], appena si mette a parlare della luna innalza la sua prosa ad un grado di precisione e di evidenza ed insieme di rarefazione lirica prodigiose. E la lingua di Galileo fu uno dei modelli della lingua di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], gran poeta lunare... ([[Italo Calvino]]) *{{NDR|Al termine della lunga agonia seguita al [[w:seppuku|seppuku]]}} ''Limpida e rinfrescata la luna splende, | dopo l'orrenda tempesta...'' ([[Takijirō Ōnishi]]) *Lucciole baluginavano, grilli cantavano, un uccello insonne cinguettava tra le chiome degli alberi. La luna si alzò... la testa di uno scheletro. Che cosa c'era lassù? Che cos'era la luna? Chi l'aveva creata? A quale scopo? ([[Isaac Bashevis Singer]]) *''Luna bella, solitaria | veleggiando se ne va. | Tra le nubi, su nell'aria, | la sua meta non si sa. | Monte e piano, giù lontano, | la tua luce mi rischiara, | Ma tu stessa, luna cara, | misteriosa resti ognor. || «Sì, bambino, ti rispondo, | misterioso è il mio cammin, | ma ogni cosa a questo mondo, | ha un mistero suo divin. | Guarda e vedi, pensa e credi, | leva in alto il tuo pensiero, | si rivela ogni mistero | a chi in esso immerge il cor».'' ([[Lina Schwarz]]) *''Luna, che doni il miele al labbro dei dementi! | Ne son golosi i prati, e i borghi ed i torrenti... | Le stelle sono l'api del luminoso miele, | che gronda, a goccia a goccia, dalle pèrgole anele: | poiché, soavemente piovendo giù dai cieli, | ogni raggio di luna, è un raggio di quei mieli.'' ([[Guillaume Apollinaire]]) *''Luna | come sei lontana | così | silenziosa e vana, | ma qui | ruggisce il cuore della bestia umana.'' (''[[Notre-Dame de Paris (spettacolo musicale)|Notre-Dame de Paris]]'') *''Luna in un cerchio fissa | che la sua luce gelida | emana per le fessure | del tempo è occhio zitto | la luna che guarda i deserti | campi e di [[Novilunio|cenere splende]] | e nel transito traspare | sola luna solissima | madre che crea l’anima | dalla sua sferica natura | discende ogni pittura | dove la terra freme | luna nel lago riflessa | luna sull’asse convessa | i sassi la luna cinge | gli amori la luna finge | dovunque i sogni stringe | crudele luna nudissima...'' ([[Michele Sovente]]) *''Luna, | luogo comune delli sfaccendati | in ogni prova prosodica, | facile rima ai sonetti romantici, | belletto e vernice sentimentale alla bionda e alla bruna | per gustar le primizie de' contatti antematrimoniali, | lenocinio archetipo alle adultere; | mezza maschera vuota di simboli, | tegghia d'ottone a friggervi i capricci di Diana, | ''crachat'' maggiore allo stomaco immedagliato del cielo''. ([[Gian Pietro Lucini]]) *''Luna, o dilettante Luna, | a tutti i climi sei comune, || tu il Missouri vedesti ieri | e di Parigi mura e quartieri, || di Norvegia i fiordi blu, | i poli, i mari, che altro più? || Luna felice! tu vedi in pieno | proprio a quest'ora correre il treno || che la porta in viaggio di nozze! | Sono partiti per la Scozia. || Che trappola se quest'inverno | prendeva sul serio i miei versi! || Luna, o vagabonda Luna, | facciamo causa e usi comuni? || O ricche notti! io me ne muoio | con la provincia dentro il cuore! || E la luna, brava vecchia, | ha bambagia nelle orecchie.'' ([[Jules Laforgue]]) *''Luna, | piuma di cielo, | cosi velina, | arida, | trasporti il murmure d'anime spoglie?'' ([[Giuseppe Ungaretti]]) *''Luna puella pallidula, | {{sic|Luna}} flora eremitica, | {{sic|Luna}} unica selenita, | distonia vita traviata, | atonia vita evitata, | mataia, matta morula, | vampirisma, paralisi, | glabro latte, polarizzato zucchero, | peste innocente, patrona inclemente, | protovergine, alfa privativo, | degravitante sughero, | pomo e potenza della polvere, | phiala e coscienza delle tenebre, | geyser, fase, cariocinesi, | {{sic|Luna}} neve nevissima novissima, | Luna glacies-glaciei | Luna medulla cordis mei, | {{sic|Vertigine}} | per secanti e tangenti fugitiva || La mole della mia fatica | già da me sgombri | la mia sostanza sgombri | a me cresci a me vieni a te vengo | .......... | .......... (Luna puella pallidula) | ..........'' ([[Andrea Zanzotto]]) *''Luna, romita aerea, | Tranquillo astro d'argento! | Come una vela candida | Navighi il firmamento: | Come una dolce amica | Per sua carriera antica | Segui la terra in ciel''. ([[Giunio Bazzoni]]) *''Luna, tu parli solamente a chi è innamorato | chissà quante canzoni ti hanno già dedicato | ma io non sono come gli altri | per te ho progetti più importanti.'' ([[Gianni Togni]]) Ma più, che l'andarti con mente filosofica considerando, mi giova, abbandonato a' miei sensi, ricever nell'occhio a un tempo e nell'anima, che ti apro tutta, quella soave e nobile melanconia, che piove dalla tua faccia; massimamente in quest'ora, che, l'ardente Sol tramontato, tu ci ridoni il suo lume, ma spogliato della sua fiamma, ed un più dolce e più mansueto giorno spargi sopra la terra; mi giova o vederti passar lentamente dietro quelle nubi, che ora mi ti celano, ed ora scuoprono, o nell'azzurra volta serena contemplarti immobile e trionfante, mentre cade continuo di pallidetti raggi un diluvio, l'aria biancheggia tutta all'intorno, e il colle ed il piano si mostrano tinti di bella luce argentina. ([[Ippolito Pindemonte]]) *''Mai la fida lucerna, o l'esangue | sposa d'Endimione in essa vidi, | né la solinga cacciatrice, quando | la miravo fanciullo tra le case | sgorgare in bianca vampa, alta fra i segni | ascendere del cielo. Ma la rupe | nell'inaccesso etere scagliata | l'isola estrema, sentinella insonne | protesa ai flutti interminati. E l'ansia | mi sommuoveva il cuore di raggiungerla | – ippogrifo, proiettile, astronave – | d'attingere al silenzio del suo lume. | E fu per questo, forse | che mai la fida lucerna, o l'esangue | sposa d'Endimione in essa io vidi | né la solinga cacciatrice, quando | la miravo fanciullo tra le case | sgorgare in bianca d'attingere al silenzio del suo lume. || ...Era il confine, il mondo | di lava e roccia, il minerale cieco, | il punto fermo apposto alla insensata | fantasia delle forme. Era lo zero | che ogni calcolo spiega, era il concreto, | bianco, forato, calcinato fondo | dell'essere. | E sovente dai supremi | bastioni di Levania il [[Terra (pianeta)|verdeggiante | pianeta]] ho contemplato, l'ombra vaga | di oceani e di foreste, della vita | impetuosa e fuggevole le polle | iridescenti – risalendo l'orlo | dei suoi convulsi crateri, vagando | lungo la sponda dei suoi mari morti.'' ([[Sergio Solmi]]) *Meravigliosa notte di luna; le urla degli ubriachi, la folla, la polvere non guastano la bellezza; una radura umida, chiara sotto la luna, dove cantano le rane e i grilli, e qualcosa ti attira là; ma arrivi là e qualcosa ti attirerà ancor più lontano. La bellezza della [[natura]] non suscita nella mia anima piacere, ma qualcosa come un dolce dolore. ([[Lev Tolstoj]]) *«Mi ricordo quelle luci di notte, Rauf. Le auto ringhiano, le senti... ecco perché i giovani cani spesso le rincorrono. È tempo sprecato. Loro non se n'accorgono neppure. Le luci sono pezzi di vecchie lune, sai.»<br/>«Che vuoi dire?» domandò Rauf, incuriosito suo malgrado.<br/>«Ecco, quando la luna diventa piena, qualcuno sale su ogni giorno e ne taglia via una fetta – hai notato? – finché della luna non ne rimane più. Ma poi, dopo un po', ne cresce un'altra. Quando è piena la luna è tutta coperta di crepe e di buchi – perché sia più facile tagliarne via dei pezzetti, ecco perché è così – evidentemente. La mia mamma mi diceva che le lune in realtà sono enormi, solo che sembrano piccole a causa della distanza. L'uomo che ne taglia via dei pezzi e delle fette, li porta sulla terra, e li usano per fare i [[Fanale (veicoli stradali)|fanali]] delle auto. Bravi, non ti pare?» ([[Richard Adams]]) *Mille anni fa stavo sempre a guardare la Luna sognando di diventare un astronauta; solo che non avevo né la preparazione né la prestanza fisica, in più vomitavo spesso e nessuno voleva stare con me una settimana. [...] La Luna era una cosa affascinante, romantica e misteriosa che se ne stava lassù in cielo, irraggiungibile, nonostante i tuoi desideri e i tuoi sogni. Ma tu hai ragione: una volta raggiunta è solo una squallida palla di roccia. (''[[Futurama (prima stagione)|Futurama]]'') *Molti lunatici non hanno bisogno della luna. ([[Stanisław Jerzy Lec]]) *Non avevo mai pensato a quanto, quando guardo la luna, sia la stessa luna che Shakespeare e Maria Antonietta e George Washington e Cleopatra guardavano. Senza contare tutta quell'infinità di persone che non avevo mai sentito nominare. Tutti quegli Homo sapiens e Neanderthal guardavano come me la stessa identica luna. Essa cresceva e calava nel loro cielo, ugualmente. ([[Susan Beth Pfeffer]]) *Non è accecante come il sole, ma è l'ultima luce che illumina il buio. La tua giustizia dev'essere proprio così, come la luna. (''[[Senran Kagura Shinovi Master]]'') *Non m'era levato uno stadio, e la Luna, con una vocina di donna: O Menippo, disse, fa' buon viaggio, e portami un'ambasciata a Giove. Di' pure, risposi, un'ambasciata non pesa a portarla. L'ambasciata è facile, disse, è una preghiera che da parte mia presenterai a Giove. Io sono stucca, o Menippo, di udire i filosofi che ne dicon tante e poi tante di me, e non hanno altro pensiero che d'impacciarsi de' fatti miei, chi son io, e quanto son grande, e perché ora sono scema ed ora son piena: chi dice che sono abitata, e chi che son come uno specchio pendente sul mare, ed ogni sciocchezza che pensano l'appiccano a me. Han detto finanche che questa luce non è mia, ma è roba rubata, e me l'ho presa dal Sole; e non la finiscono, e per questo mi faran bisticciare e venire alle brutte con mio fratello; non essendo contenti di sparlare del Sole, che è una pietra, e una palla di ferro rovente. ([[Luciano di Samosata]]) *Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna. ([[Giordano Bruno]]) *''O {{sic|chiarachiara}} | {{sic|Chiarachiarachiara}} | {{sic|Chiarachiara}} | {{sic|Chiarachiara}} luna.''<!--maiuscole come da scelta stilistica del traduttore--> ([[Myōe]]) *''O notturno splendore, | o vergine divina! | Tu che commuovi, sorridendo, il core | dell'uomo e dell'oceano, | solitaria dei cieli, | adoro la tua luce, amo i tuoi veli! || Te fra le viti e i gelsi | del mio suolo natio, | fanciullo io vidi e ad astro mio ti scelsi; | fosse felice o in lagrime, | da quel giorno, o mia Dea, | quest'anima, sperando, a te volgea! || Come sei bella, o luna, | quando il viso ti {{sic|specchii}} | nel mite tremolio della laguna; | come bella, fra i pallidi | scogli della montagna, | quando sul ghiaccio il tuo raggio si bagna! || Ma chi dirà, divina, | di che fulgor ti vesti, | se tu sorgi infocata alla marina? | Il pelago scatenasi, | e placido e giocondo | il tuo disco s'innalza e irradia il mondo! || Ed io ti amai sul piano, | ti amai, luna, sui monti, | e nel cupo fragor dell'oceàno... | ma non mi tocchi l'anima | quando, dimessa e stanca, | seguiti il sole in camiciuola bianca! || O vergine d'amore, | se tua beltà lo vince, | non indugia a pregar nostro Signore, | che, quando il sol ci illumina, | ti tenga in paradiso, | perch'io solo di notte amo il tuo viso!'' ([[Emilio Praga]]) *''Odio la faccia tua stupida e tonda, | l'inamidata cotta, | monacella lasciva ed infeconda, | celeste paölotta''. ([[Giosuè Carducci]]) *''Ogni luna ha il suo pozzo.'' ([[Alberto Casiraghi]]) *Ognuno di noi è una luna e ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. ([[Mark Twain]]) *Per anni i politici hanno promesso la luna: io sono il primo in grado di darvela. ([[Richard Nixon]]) *''Perché sola ti vede, | sola l'ignaro vulgo in ciel ti crede: | ma il Riposo, la Calma, | del meditar Vaghezza, | ogni Piacer dell'alma, | la gioconda Tristezza, | e la Pietà, con dolce stilla all'occhio, | ti stanno taciturne intorno al cocchio.'' ([[Ippolito Pindemonte]]) *''Piccola, ma ondeggiante in alto | tu spandi la tua luce sul creato, | e cosa può mai uguagliar il tuo splendore | nel nero profondo della notte? | Tu mi guardi, ma senza parlare, | e, proprio per questo, o «luna» sei mia amica!'' ([[Yun Sŏndo]]) *Più alta, più alta, la luna si faceva anche più piccola; ma il fulgore raccolto era sempre maggiore. Dal sommo del cielo la luna inondava di luce i campi delle stelle tramortite, e tutta la faccia della vecchia terra lontana. ([[Giuseppe Fanciulli]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''"Prendete la luna", | dice il bambino, | piangendo.'' ([[Kobayashi Issa]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Pur nella pentola | dove bollo patate | la notte di luna!'' ([[Morikawa Kyoriku]]) *Quando la luna risplende fulgidissima, sembra che da essa si riversi un senso di solitudine e di calma che ha anche un influsso sui luoghi affollati pieni di vita. ([[Charles Dickens]]) *Quando noi fanciullescamente avessimo avuto a formar la Luna, galantissima ci saria parso di figurarla, dandogli una rotondissima e pulitissima superficie, ma non già così ha inteso di far la Natura, anzi tra quelle diversissime scabrosità è credibile che ella mille misterj, da lei sola intesi, abbia rinchiusi. E non è dubbio alcuno, che se nella Luna fussero giudici simili ai nostri, rimirando di là la superficie della Terra, nella quale altro che la disparità dei mari e dei continenti, e la inegualità della parte terrea non distinguerebbero, altrettanta ragione averiano di nominarla meno perfetta che se fusse di superficie pulitissima, quanta ne ha il sig. Colombo di desiderare, che la superficie Lunare sia ben tersa, per maggior perfezione di quella, poiché tutti gli ornamenti e vaghezze particolari, che sì mirabilmente abbelliscono la Terra, resteriano di là su invisibili ed inimmaginabili: così appunto fermandosi il nostro vedere ed intendere nella sola montuosità e disegualità della Luna, senza vedere o potersi immaginare quali particolari tra esse eminenze e cavità possano esser contenuti, pare che ella da una pulitissima superficie riceverebbe perfezione e bellezza. ([[Galileo Galilei]]) *''Quando spunta la luna | le campane si perdono | e appaiono i sentieri | impenetrabili. || Quando spunta la luna, | il mare ricopre la terra | mentre il cuore si sente | un'isola nell'infinito.'' ([[Federico García Lorca]]) *''Quella fanciulla rotonda carica di bianco fuoco, | che i mortali chiaman la Luna.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la luna un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' ([[Antonino Anile]]) *''Scende la luna; e si scolora il mondo''. ([[Giacomo Leopardi]]) *''Simili a immensi mausolei diruti | guardan le cime ai laghi ferrugigni: | passa la luna, cadono i minuti | freddi sul cuore ignudo dei macigni. || Passa la luna fredda sui macigni | senza che il volto dell'Orrore muti: | la gran ruina è piena di sogghigni | come un ammasso di teschi caduti. || Morta, che i campi della Morte irrighi | liquida luna, a cui bocche infinite | di teschi si protendono per bere, || io ti sento su me pendula bere, | intenta luna, poi che le stupite | vie del silenzio non un sogno irrighi.'' ([[Antonio Rubino]]) *''Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino –, | festino solitario, privo di amici intimi –, | elevo il mio boccale e invito il chiar di luna. | Insieme all'ombra, poi, saremo in tre, | giacché la luna non si negherà al bere. | E mentre l'ombra seguirà il mio corpo, | intanto, al fianco suo, io scorterò la luna. | La via della gaiezza termina a primavera; | mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là. | Ed ha un sussulto l'ombra, fremendo, alla mia danza. | Da sobri, noi viviamo di una gioia comune; | quando poi, nell'ebbrezza, ciascuno si disperde. | Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti, | infine, in lontananza, saremo alla Via Lattea.'' ([[Li Bai]]) *''Selene-ene-a | come è bello stare qua | Selene-ene-a | con un salto arrivo là | Selene-ene-a | è un mistero e non si sa | il peso sulla luna | è la metà della metà | Selene-ene-a | lascia tutto e vieni qua | Selene-ene-a | come è facile ballar | Selene-ene-a | è un mistero e non si sa | il peso sulla luna | è la metà della metà |'' [...] ''| Mano per mano noi ce ne andremo | come due piume leggere | sopra vulcani spenti da sempre | in questo mondo che tace c'è tanta pace | cara, ti parlo dalla luna, vieni, ti aspetto'' ([[Domenico Modugno]]) *Sorge dalle parti dell'Oriente la luce bionda della luna d'oro. La scia che lascia nel fiume largo apre serpenti nel mare. ([[Fernando Pessoa]]) *Stare nella luna. ([[Modi di dire catalani|modo di dire catalano]]) *Stare nella luna di Valencia. ([[Modi di dire catalani|modo di dire catalano]]) *''Stasera, la luna sogna con più abbandono, | come una bella donna che, abbandonata sui cuscini, | prima di addormentarsi accarezza | i seni con mano distratta e leggera.'' ([[Charles Baudelaire]]) *Sul momento non vide che la luna, cui in quel momento una tinta pacata d'oro verde conferiva un'aria amichevole, un po' mesta, di chi sa le cose tristi e neanche ha da rammentarle. ([[Silvio D'Arzo]]) *''Tramontata è la luna, | tramontate le Pleiadi. | È a mezzo la notte; | trascorre il tempo; | io dormo sola.'' ([[Saffo]]) *''Tramontò il Sol, sorse l'argentea Luna: | diabolici sono della Luna | i malefizi, e tutti quei che'' casta ''| la chiamano, a me par che troppo presto | la lor nomenclatura han cominciato. | Giorno non v'è cotanto lungo, sia | il giorno ventunesimo di giugno, | che vegga una metà delle malvage | opere che rischiara in tre sol'ore | la sorridente Luna... ed essa sempre | la sua così modesta aria serbando! | Un silenzio fatale evvi in quell'ora, | una calma che all'anima permette | di tutta tutta espandersi; ma senza | che di frenarla pur s'abbia la forza; | il vergine splendore, che riveste | alberi e torri d'un prestigio santo, | che a tutta la natura offre e concede | un carattere chiaro di bellezza | e di soavità intima e pura, | s'insinua dentro il core e in esso sparge | dolce languore che non è riposo.'' ([[George Gordon Byron]]) ===[[Gabriele D'Annunzio]]=== *Era come una landa stigia, come una visione dell'Ade: un paese di ombre, di vapori e di acque. Tutte le cose vaporavano e vanivano come spiriti. La luna incantava e attirava la pianura com'ella incanta e attira il mare: beveva dall'orizzonte la grande umidità terrestre, con una gola insaziabile e silenziosa. Ovunque brillavano pozze solinghe; si vedevano piccoli canali argentei riscintillare in una lontananza indefinita tra file di salci reclinati. La terra pareva perdere a ora a ora la sua saldezza e liquefarsi; il cielo poteva mirarvi la sua malinconia riflessa da innumerevoli specchi quieti. E di qua, di là, per la scolorata riviera, come i Mani d'una gente scomparsa le statue passavano passavano. *''Nascente luna, in cielo esigua come | il sopracciglio de la giovinetta | e la midolla de la nova canna, | sí che il più lieve ramo ti nasconde | e l'occhio mio, se ti smarrisce, a pena | ti ritrova, pel sogno che l'appanna, | Luna, il rio che s'avvalla | senza parola erboso anche ti vide; | e per ogni fil d'erba ti sorride, | solo a te.'' *''O falce di luna calante | che brilli su l'acque deserte, | o falce d'argento, qual messe di sogni | ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giú! || Aneliti brevi di foglie | di fiori di flutti da 'l bosco | esalano a 'l mare: non canto non grido | non suono pe 'l vasto silenzïo va || Oppresso d'amor, di piacere, | il popol de' vivi s' addorme... | O falce calante, qual messe di sogni | ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giú!'' ===[[Ramón Gómez de la Serna]]=== *La luna depone un uovo nei telescopi che la guardano a lungo. *La luna è piena di abiti di suicidi. *La luna è un occhio di gatto; il grande gatto guercio della notte. *Spesso la luna si prova delle nuvole come se fossero dei cappelli. ===[[Gianni Rodari]]=== *''Chissà se la luna | di [[Kiev]] | è bella | come la luna di Roma, | chissà se è la stessa | o soltanto sua sorella... || Ma son sempre quella! | – la luna protesta – | non sono mica | un berretto da notte | sulla tua testa! || Viaggiando quassù | faccio lume a tutti quanti, | dall'India al Perù, | dal Tevere al Mar Morto, | e i miei raggi viaggiano | senza passaporto.'' *''Con te la luna'' ''è buona, | mia savia bambina: | se cammini, cammina | e se ti fermi tu | si ferma anche la luna | ubbidiente lassù. || È un piccolo cane bianco | che tu tieni al guinzaglio, | è un docile palloncino | che tieni per il filo: | andando a dormire lo leghi al cuscino, | la luna tutta notte | sta appesa sul tuo lettino.'' *''Sulla Luna, per piacere, | non mandate un generale: | ne farebbe una caserma | con la tromba e il caporale. | Non mandateci un banchiere | sul satellite d'argento, | o lo mette in cassaforte | per mostrarlo a pagamento. | Non mandateci un ministro | col suo seguito di uscieri: | empirebbe di scartoffie | i lunatici crateri. || Ha da essere un poeta | sulla Luna ad allunare: | con la testa nella Luna | lui da un pezzo ci sa stare... | A sognar i più bei sogni | è da un pezzo abituato: | sa sperare l'impossibile | anche quando è disperato. | Or che i sogni e le speranze | si fan veri come fiori, | sulla Luna e sulla Terra | fate largo ai sognatori!'' ===[[Sei Shōnagon]]=== *C'è forse qualcosa di bello o d'interessante nella pioggia? Io penso di no. Eppure, quando piove in una notte in cui la luna è luminosa, ci sentiamo meravigliosamente inclini a ricordare giorni ormai lontani e a volare con l'immaginazione verso ciò che ci attende, anelando al futuro con un'intensità e una limpidezza di desiderio che non ha uguali. Se in quei momenti si presenta un amante che ci ha trascurate per dieci giorni o venti, o un mese, oppure un anno intero o sette o otto anni, ma di cui in quella notte ci siamo ricordate in modo vivido, anche se non ci troviamo in un luogo adatto e abbiamo da temere gli sguardi altrui, anche se dobbiamo restare in piedi, non lo congediamo prima di avergli parlato a lungo; se invece il luogo è adatto per ospitarlo, decidiamo certamente di accoglierlo in casa. C'è forse un momento più magico di una notte di luna, perché la nostra mente venga trasportata lontano e riviva, come se accadessero allora, gli episodi dei giorni irrimediabilmente perduti, sia tristi che gioiosi o curiosi? *Dopo la seconda decade del nono mese, durante un pellegrinaggio al tempio di Hase, mi accadde di sostare in una casa bellissima, dove, stanca del viaggio, subito mi addormentai. Mi svegliai che era già notte e i raggi della luna penetravano dalla finestra illuminando di bianchi riflessi la serica superficie delle vesti dei dormienti. Il mio cuore era commosso da tanto incanto e pensavo che non potevano essere che simili istanti a ispirare agli uomini la poesia. *La luna è meravigliosa quando, allo schiarire del cielo all'alba, si profila ancora lucente ma sottilissima sui monti a oriente. ==Proverbi== *Cercare la luna a mezzogiorno è da allocchi. ([[proverbi spagnoli|proverbio spagnolo]]) *Ra lin-na ra fa ceer ai ladr, ai viandant, ma nenta ai lavurant.<ref>La luna fa lume ai ladri, ai viandanti, ma non ai lavoranti. Alla luce della luna si lavora male la terra.</ref> ([[Proverbi monferrini|proverbio monferrino]]) *Prima et secunda nihil, tertia indicat: quarta et quinta talis, tota luna aequalis.<ref>Il primo e il secondo giorno (della lunazione) non significano nulla; il terzo è quello che indica (che tempo farà nel mese): se anche il quarto e il quinto sono simili, tutta la lunazione sarà uguale. Formula popolare di prognostico meteorologico per le varie lune dell'anno.</ref> *Quando la luna è piena, incomincia a decrescere. ([[Proverbi giapponesi|proverbio giapponese]]) *Se sei il preferito della luna, cosa t'importa delle stelle. ([[Proverbi marocchini|proverbio marocchino]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A luna scema non salare, a luna crescente non tosare. *Al quinto dì della luna vedrai quale mese avrai. *Alla luna di [[febbraio]] potar si deve. *Alla luna [[settembre|settembrina]] sette lune le s'inchina. *Bisogna fare il muso, secondo la luna. *Chi taglia a luna nuova, fa mala prova. *Gobba a levante, luna calante; gobba a ponente, luna crescente. *Gran vento di luna vecchia, porta buon tempo. *La luna è bugiarda; quando fa [[C]], diminuisce e quando fa [[D]], cresce. *La luna, non si cura dell'abbaiar dei [[cane|cani]]. *La luna, regge il lume ai [[ladro|ladri]]. *La luna, se non riscalda, illumina. *L'anno di tredici lune, fa piangere i bimbi nelle cune. *Luna cerchiata, o vento o [[pioggia]]. *Luna di febbraio, [[madre]] di vendemmia. *Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio. *Luna mercolina è peggio di [[tempesta]] e brina. *Luna merculina, pioggia e tempesta. *Luna nuova, tre giorni in prova.<ref>Formula popolare di previsione meteorologica che deriva dall'originario [[Proverbi latini#P|proverbio latino]]: ''Prima et secunda nihil, tertia indicat: quarta et quinta talis, tota luna aequalis.''</ref> *Luna pallida annuncia la pioggia, la rossa marca il vento e la chiara promette il bel tempo. *Luna piena di [[Natale]], gran siccità è male. *Non passa [[Carnevale]] senza luna di febbraio. *Quando la luna è tonda, essa spunta e il [[sole|sol]] tramonta. *Quando la luna viene nei primi dieci dì, non è di quel mese lì. *Quando si va a messa di mezzanotte con la luna, chi ha due vacche ne venda una. *Se in luna nuova s'è feriti si tarda a guarire. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *Donna e luna, oggi serena e domani bruna. *Luna mercurina tutto il ciel ruina. *Ogni granchio, ha la sua luna. ===[[Proverbi istriani|Istriani]]=== *''Cuorni a livante, louna calante; cuorni a punente, louna carsente.'' :Corno a levante, luna calante; corno a ponente, luna crescente. *''Luna colegada, barca pareciada''. :Luna velata, barca armata. {{NDR|pronta a prendere il largo}}. *''Quando la luna va in garbin – lassa le togne e tiente al vin''. :Quando la luna va in garbino {{NDR|sinonimo di ''libeccio''}}, lascia le togne <ref>''Togna'': attrezzo da pesca quadrangolare di sughero o legno sul quale si avvolge la lenza.</ref> e tieniti al [[vino]]. ==Modi di dire== ===[[Modi di dire catalani|Catalani]]=== *Abbaiare alla luna. *Andare a lune. *Stare nella luna. *Stare nella luna di Valencia. *Voler far vedere la luna in un cesto. *Voler prendere la luna con i denti. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Apollo 11]] *[[Cratere Tycho]] *[[Esplorazione della Luna]] *[[Luna rossa (astronomia)]] *[[Maria della Luna]] *[[Plenilunio]] *[[Sole e luna]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt=Luna|n="Anche la Luna è un pianeta": gli astronomi contestano il nuovo sistema solare}} {{Sistema solare}} [[Categoria:Luna| ]] mvoyl9zlpuxos4s4tgdiwrgfgbjtm4w 1352066 1352062 2024-11-15T18:25:08Z Udiki 86035 Indentazione 1352066 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Moon.jpg|thumb|La Luna]] Citazioni sulla '''Luna'''. ==Citazioni== *''Aggiorna sulla luna | e a noi suade il sonno | questa faccia distolta dal sole, la campagna | profondata negli oceani. | Per un varco di nubi ancor balena | in poche stelle la vita lasciata: | mentre sugli occhi piombano le ciglia | e suda fresco umore | sulla bocca dei cani muti.'' ([[Antonia Pozzi]]) *Andammo sulla Luna come tecnici; tornammo come filantropi. ([[Edgar Mitchell]]) *Astro supremo del sogno e del mistero, fiaccola destinata a illuminar le notti terrestri, ebbe sempre il fascino di attrarre gli sguardi e i pensieri. Sembra che regnando sull'impero del silenzio, della pace, sia più misterioso, più solitario d'ogni altro: la sua luce bianca e gelida torna sempre a rinnovare la prima impressione: resta nel pensiero come rappresentante la notte stessa. Sin dalle più remote età, gli antichi avevan chiamata sovrana delle notti Diana dalla mezzaluna d'argento, Febea dalle bionde chiome. ([[Camille Flammarion]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Attingo e travaso | limpida luce di luna | dal lavatoio'' ([[Nonoguchi Ryūho]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Azzurra la luna | si alza sopra i tetti | e la città con lei'' ([[José Tolentino de Mendonça]]) *Bocca basciata non perde ventura, anzi rinnuova, come fa la luna. ([[Giovanni Boccaccio]]) *C'era una luce rossastra, scesi fuori intirizzito e scassato; tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura. Rimasi a guardarla un pezzo. Mi fece davvero spavento. ([[Cesare Pavese]]) *''Casta Diva, che inargenti | queste sacre antiche piante, | a noi volgi il bel sembiante, | senza nube e senza vel.'' ([[Felice Romani]]) *''Cercar che giova? Al [[buio]] non si trova. | Ma per fortuna è una notte di luna, | e qui la luna l'abbiamo vicina''. (''[[La bohème]]'') *– Che cosa vuoi, Mary? Puoi dirmelo! Vuoi, vuoi la luna? Se la vuoi, io la prenderò al laccio per te. Sì, sì, è una buona idea: ti darò la luna, Mary.<br />– L'accetto. E poi?<br />– Si dissolverebbe in te, e infiniti raggi d'argento brillerebbero nei tuoi occhi, nei tuoi capelli, ti inonderebbero di luce. (''[[La vita è meravigliosa]]'') *Che cosa è luna.<br/>– Porpora del cielo, innimica de' malfattori, allegrezza de' viandanti, dirizzamento de' navicanti, ricirculatore de' mesi, occhio della notte, divinatrice di tempesta e d'altri mali. ([[Piovano Arlotto]]) *''Che fai tu, luna, in ciel? Dimmi, che fai, | silenziosa luna?'' ([[Giacomo Leopardi]]) *''Cinque volte racceso e tante casso | lo lume era di sotto dalla luna | poi ch'entrati eravam nell'alto passo''. ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''Come bandiera sanguigna d'una vermiglia rivolta è il calar della notte. | Ma in quell'incendio di cielo lasciato deserto dal sole, | subito apparve la luna, impetuosa da oriente, | e la vermiglia bandiera fu velo d'argento di giovane sposa. | Perché non sempre la notte è di tenebre, accade talvolta | che pur la notte sia bianca. | Ed io non quella notte, | non quella notte che è fatta di tenebre, un'altra | ricordo, trapunta dei fili di luna di bianche speranze. | Più luminosa d'una serena saggezza era tutta la terra, | e luminosa la mente affollata dall'assemblea degli amici pensieri, | alacrità di propositi lieti, intimità di reconditi incontri, | trastulli dell'anima amante che il buio soltanto raggela, | falconi pronti a volare più in là dello sguardo, | e quello con loro cui fosse concesso librarsi su ali. | Semenza, davvero, di bianca speranza è la luce di luna.'' ([[Mohammad Rezā 'Ešqi]]) *Come si nota, l'emisfero in questione è dunque tredici volte e mezzo più piccolo di quello terrestre; i selenografi tuttavia vi hanno già contato oltre cinquantamila crateri. Si tratta quindi di una superficie tutta gobbe e crepacci, di una vera schiumaruola, degna della definizione poco poetica che le hanno dato gli inglesi di ''green cheese'', cioè di "formaggio verde".<br/>Quando Barbicane pronunciò quell'espressione tanto prosaica, Michel Ardan fece un balzo.<br/>Ecco come gli anglosassoni del XIX secolo trattavano la bella Diana, la bionda Febe, l'amabile Iside, l'affascinante Astarte, la regina delle notti, la figlia di Latona e di Giove, l'incantevole sorella del radioso Apollo! ([[Jules Verne]]) *Curvo, quasi toccando con la fronte lo scalino che gli stava di sopra, e su la cui lubricità la lumierina vacillante rifletteva appena un fioco lume sanguigno, egli veniva {{sic|sù, sù, sù}}, dal ventre della montagna, senza piacere, anzi pauroso della prossima liberazione. E non vedeva ancora la buca, che lassù lassù si apriva come un occhio chiaro, d'una deliziosa chiarità d'argento.<br/>Se ne accorse solo quando fu agli ultimi scalini. Dapprima, quantunque gli paresse strano, pensò che fossero gli estremi barlumi del giorno. Ma la chiarìa cresceva, cresceva sempre più, come se il sole, che egli aveva pur visto tramontare, fosse rispuntato.<br/>Possibile?<br/>Restò – appena sbucato all'aperto – sbalordito. Il carico gli cadde dalle spalle. Sollevò un poco le braccia; aprì le mani nere in quella chiarità d'argento.<br/>Grande, placida, come in un fresco, luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.<br/>Sì, egli sapeva, sapeva che cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?<br/>Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.<br/>Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna... C'era la Luna! la Luna! E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore. ([[Luigi Pirandello]]) *Dal fondo delle strade, dall'ombra dei giardini, dal quadro nero delle finestre mille occhi umani si alzano verso la luna; scende un sottile raggio di luce, s'inoltra la lenta inondazione negli occhi e nei cuori, ed ogni volta trae alla superficie, galleggiante nel fulgore perlaceo, un sorriso o un sospiro, un desiderio o un rimpianto. ([[Giuseppe Fanciulli]]) *''Dalla luna dipende l'indicazione delle feste, | luminare che decresce fino alla sua scomparsa. || Da essa il mese prende nome, | mirabilmente crescendo secondo le fasi. | È un'insegna per le milizie nell'alto | splendendo nel firmamento del cielo.'' (''[[Siracide]]'') *''Di Notte, il Can, quasi sia specchio, mira | il cerchio de la Luna; e, sé vedendo, | crede, ch'entro v'alberghi {{sic|un'altro}} cane. | Latra; ma, invan, vana la voce ai venti | è mandata, e dispersa; e Delia sorda | {{sic|và}} dietro il suo camin, termina il corso.'' ([[Andrea Alciato]]) *''E come 'l volger del [[Cielo|ciel]] della luna | cuopre e riscopre i liti sanza posa, | così fa di [[Firenze|Fiorenza]] la [[Fortuna]].'' ([[Dante Alighieri]], ''[[Divina Commedia]]'') *''E la luna è una palla | ed il cielo è un biliardo.'' ([[Lucio Dalla]]) *È sera con la luna. Ti stanchi a passeggiare. Staresti tutta la notte fuori, così, a bearti delle cose sotto la luna che t'appaiono eterne: così le porte chiuse, i camini, i muri dei giardini. Con tutte le cose vorresti stare un po' assieme e vedere come la luna tramonta, ascoltando i gemiti di questi uccellacci notturni. ([[Rocco Scotellaro]]) *È tutta colpa della Luna, quando si avvicina troppo alla Terra fa impazzire tutti. ([[William Shakespeare]]) *''Entro il soave abisso ove t'immergi, o Luna, | non sei tu forse il sole dei Morti avventurati, | il bianco paradiso che i loro sogni aduna? | Luce muta, che spandi di là sovra i beati | di quei sogni mendaci la illusoria fortuna, | non sei tu forse il sole dei Morti avventurati, | entro il soave abisso ove t'immergi, o Luna?'' ([[Charles Marie René Leconte de Lisle]]) *''Figlia del ciel, sei bella; è di tua faccia | dolce il silenzio; amabile ti mostri, | e in Oriente i tuoi cerulei passi | seguon le stelle; al tuo cospetto, o Luna, | si rallegran le nubi, e 'l seno oscuro | riveston liete di riflessa luce. | Chi ti pareggia, o della notte figlia, | lassù nel cielo? in faccia tua le stelle | hanno di sé vergogna, e ad altra parte | volgono i glauchi scintillanti sguardi. | Ma dimmi, o bella luce, ove t'ascondi | lasciando il corso tuo, quando svanisce | la tua candida faccia? hai tu, com'io, | l'ampie tue sale? o ad abitar ten vai | nell'ombra del dolor? cadder dal cielo | le tue sorelle? o più non son coloro | che nella notte s'allegravan teco?'' ([[James Macpherson]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Fila di oche selvatiche – | alta sulle pendici dei monti | è stampata la luna'' ([[Yosa Buson]]) *{{NDR|[[Tanka]]}} ''Fiorisce la luna | nell'ampio fiore di loto | dell'ora azzurra. | E la casa si profuma | della dolcezza del vespro.'' ([[Rosa Leveroni i Valls]]) *''Già di vivi zaffir tutta del cielo | arde la volta, ed Espero guidante | l'esercito stellato, in luminosa | pompa s'avanza, quando alfin degli astri | la notturna reina alto levando | in nubilosa maestà la fronte, | la sua discopre incomparabil luce | e dispiega sull'ombre il vel d'argento.'' ([[John Milton]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Gloriosa luna! | ho vagato | intorno allo stagno | tutta la notte.'' ([[Matsuo Bashō]]) *''Gobba a ponente, | Luna crescente! | Fuori, lucertole – e moscerini, | Bruchi, larvucce – e farfallucce | Lumache e rane – fuor dalle tane! Il segno è certo, – Tutti all'aperto! | Presto, rotonda – e rubiconda | Nella bonaccia – la bella faccia | Risplenderà''. ([[Emilio Praga]]) *''Guarda la luna che sorge, | su dall'est la rotonda luna argentea, | bella sui tetti, sinistra, fantomatica luna, | luna silente, immensa.'' ([[Walt Whitman]]) *''Ho già prenotato per noi due una stanza nella casa della luna | dove passare il fine settimana, amore mio, | gli alberghi del mondo non mi soddisfano, | l'albergo dove mi piace alloggiare è la luna | ma lì, amore mio, | non accettano un ospite che viene senza una donna: | ci vieni con me... | o mia luna, sulla luna?'' ([[Nizar Qabbani]]) *''Il cielo è come un mare: | onde, le nubi vane: | barca, la luna a vogare | verso un bosco di stelle lontane.'' (''[[Man'yōshū]]'') *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Il tetto si è bruciato | ora | posso vedere la luna.'' ([[Mizuta Masahide]]) *Io considero sempre la luna come l'occhio stesso di [[Dio]] che mi inviti in tono serio d'avvertimento: «Vieni, vieni nella dimora del tuo Padre celeste». ([[Henny Koch]]) *L'autunno era già in agonia [...] e la luna s'era fatta più fredda del sasso, e così ferma, rotonda e precisa come può essere solo a Natale: le due nubi che l'eran d'attorno parevano aria appannata. ([[Silvio D'Arzo]]) *''L'oro del tramonto distilla tra le foglie delle querce | e il vento s'illanguidisce tra i gorghi palpitanti | degli alberi. La sera mite bagna i dolci prati. | E la luna, pallidissima, emerge dalle pianure. || Sale verso l'azzurro reggendo l'urna piena | delle chiarità che versa nel sonno dei rossi boschi. | E il bosco in un fremito tende i rami alteri | come coppe d'oro brandite con un gesto folle. || Il soave Coppiere effonde il suo chiarore | sulle coppe tenute da grandi braccia senili | mentre i tronchi gridano: "Versa, oh! versa Astarte || la tua essenza d'amore nelle nostre deboli vene | poiché morremo domani, e queste fragili coppe | sotto i passi del sole presto saranno infrante!"'' ([[Filippo Tommaso Marinetti]]) *L'uomo che ama normalmente sotto il sole, adora freneticamente sotto la luna. ([[Guy de Maupassant]]) *{{NDR|[[Kōan]]}} La corrente rapida non ha portato via la luna. *La frangia di luna che riceve la mia confessione è qui, sul parapetto: ha un che di spumoso, di effervescente, a causa della ruvidezza della pietra a cui s'aggrappa; è una luce con la febbre, mi conviene, mi si addice: le riferirò più di quanto io stessa, magari, non sappia. Raggio di luna, mi riconosci? Sono Leila. Giovinetta, lessi, non rammento dove, che sei tu, luna, a formare le donne. Tu, c'era scritto, ne influenzi lo sviluppo e gli umori; le fai di pelle soave e le arrotondi; le snervi e le agiti. Perciò noi siamo, antica luna, i fusi mossi dalle tue lunghissime, impalpabili dita; sei tu che tessi quaggiù le nostre illogiche azioni, le nostre complicate, astruse vicende. E allora dammi retta, luna di giugno su Milano; giustificati e giustificami; piglia i trilli angosciosi del telefono che non si arrende e gettali su qualche oceano o su qualche giungla del tuo sterminato cammino... allontanali, dissolvili tu. ([[Giuseppe Marotta (scrittore)|Giuseppe Marotta]]) *La luce che piove dalla luna non è destinata alla scena del nostro esistere diurno. Il cerchio che essa indistintamente rischiara, sembra essere quello di una terra rivale o secondaria. Non è quella che la luna segue da satellite, ma quella a sua volta trasformata in satellite della luna. Il suo vasto petto, il cui respiro era il tempo, non si muove più; finalmente la creazione è tornata alle origini, e può nuovamente indossare il velo vedovile che il giorno le aveva strappato. ([[Walter Benjamin]]) *La luna, al primo quarto, quella che sorge alle quattro o alle cinque di sera, è vivida, gaia, di lucentissimo argento; ma quella che appare dopo mezzanotte è rossastra, fosca, inquietante; è la vera mezzaluna delle tregende. Tutti i nottambuli devono averlo notato. La luna nuova, anche se sottile come un filo, manda una tenue luce allegra, che allieta il cuore, e disegna sulla terra ombre nitide; l'ultimo quarto diffonde appena un chiarore morente, che quasi non fa ombre. ([[Guy de Maupassant]]) *La luna del firmamento ammira in pace quella dei flutti. ([[Charles Augustin de Sainte-Beuve]]) *La luna è come la libertà: sta in cielo e in fondo al pozzo. ([[Antonio Delfini]]) *La luna è il guscio del silenzio del mondo. ([[Carlos Edmundo de Ory]]) *La luna è il sole delle statue. ([[Jean Cocteau]]) *La luna è l'anima, è il nostro modo di vivere le emozioni, i desideri, i sogni. La terra è la realtà, il luogo in cui lottare con i rimpianti e le delusioni perché l'umanità è gravemente ammalata di egoismo e di sete di potere. ([[Romano Battaglia]]) *La luna è senza sesso. ([[Jules Renard]]) *La Luna è umida e fredda ed è favorevole alle piante per la sua freddezza ed umidità, a causa della neve, della pioggia e della rugiada. Saturno è secco e freddo e, a causa del gelo, è nocivo alle piante. E al nuocere, la Luna si accorda con Saturno a causa del freddo, e Saturno e Marte a causa della secchezza, poiché, a causa del gelo, le piante bruciano. ([[Raimondo Lullo]]) *La luna è una compagna fedele.<br />Non va mai via. È sempre di guardia, risoluta, ci conosce con il buio e con la luce, e come noi è in continua trasformazione. Ogni giorno è una versione diversa di se stessa. A volte tenue e pallida, altre intensa e luminosa. La luna sa cosa significa essere umani.<br />Insicuri. Soli. Butterati dalle imperfezioni. ([[Tahereh Mafi]]) *La luna, finché è sola nel cielo, campeggia su tutte le stelle; ma quando poi spunta il sole o scompare, o non si vede più. Non v'accostate mai a chi vi può eclissare, ma a chi vi può mettere in evidenza. ([[Baltasar Gracián]]) *La luna ha luce per tutto il cielo, macchie nere per se medesima. ([[Rabindranath Tagore]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''La luna ha | un baffo di gatto | per un attimo'' ([[Jack Kerouac]]) *''La luna nello scempiato alone non è che un occhio, tutto | mangiato dalle mosche, che emana lume di lutto''. ([[Jules Laforgue]]) *La Luna, per colui che pensa in termini di eternità, è il fulgente ''memento mori'' che Dio ripete ogni giorno alla «gran madre antica». ([[Giovanni Papini]]) *– La luna piena!<br />– No, lo sarà domani, ma mi piace di più guardarla stasera. Sai, dopo la luna piena c'è quella calante, ma la luna che vediamo stanotte vuole continuare a vivere: dà ancora speranza. (''[[Millennium Actress]]'') *La luna saliva davanti a lui, e le voci della sera avvertivano l'uomo che la sua giornata era finita. Era il grido cadenzato del cuculo, il zirlio dei grilli precoci, qualche gemito d'uccello; era il sospiro delle canne e la voce sempre più chiara del fiume: ma era {{sic|sopratutto}} un soffio, un ansito misterioso che pareva uscire dalla terra stessa: sì, la giornata dell'uomo lavoratore era finita, ma cominciava la vita fantastica dei folletti, delle fate, degli spiriti erranti. [...]<br/>Efix sentiva il rumore che le ''panas'' (donne morte di parto) facevano nel lavar i loro panni giù al fiume, battendoli con uno stinco di morto, e credeva di intraveder l<nowiki>'</nowiki>''ammattadore'', folletto con sette berretti entro i quali conserva un tesoro, balzar di qua e di là sotto il bosco di mandorli, inseguito dai vampiri con la coda di acciaio.<br/>Era il suo passaggio che destava lo scintillio dei rami e delle pietre sotto la luna: e agli spiriti maligni si univano quelli dei bambini non battezzati, spiriti bianchi che volavano per aria tramutandosi nelle nuvolette argentee dietro la luna: e i nani e le ''janas'', piccole fate che durante la giornata stanno nelle loro case di roccia a tesser stoffe d'oro in telai d'oro, ballavano all'ombra delle grandi macchie di filirèa, mentre i giganti s'affacciavano fra le roccie dei monti battuti dalla luna, tenendo per la briglia gli enormi cavalli verdi che essi soltanto sanno montare, spiando se laggiù fra le distese d'euforbia malefica si nascondeva qualche drago o se il leggendario serpente ''cananèa'', vivente fin dai tempi di Cristo, strisciava sulle sabbie intorno alla palude.<br/>Specialmente nelle notti di luna tutto questo popolo misterioso anima le colline e le valli: l'uomo non ha diritto a turbarlo con la sua presenza, come gli spiriti han rispettato lui durante il corso del sole; è dunque tempo di ritirarsi e chiuder gli occhi sotto la protezione degli angeli custodi. ([[Grazia Deledda]]) *La Luna scorre come una Fanciulla – attraverso una Città di Topazio. ([[Emily Dickinson]]) *La luna strisciò tonda sotto l'intelaiatura della finestra. Non era più un alone crocifisso, era la faccia grassa e oscena di un curioso che fruga con gli occhi camere e letti. ([[Erich Maria Remarque]]) *La nostra ora nuziale, bella Ippolita, s'approssima: quattro giorni felici ci porteranno la novella luna... Oh, come questa vecchia pare lenta a dileguarsi, quasi a ritardare malignamente, come una matrigna, l'appagamento dei miei desideri, o somigliante ad una ricca vedova ostinatasi a viver troppo a lungo per rendere a più a più sottili le rendite del suo giovane erede. ([[William Shakespeare]]) *''La notte scorsa mi ha chiamato e mi ha raccontato | della luna sulla Baia di San Francisco. | Qui ad Albuquerque si specchia | nel freddo, scuro cielo delle Sandia. | Il riflesso è dentro tutti noi. | Arancione, e quasi la luna del raccolto. | Vento, e gelo dei mesi | più freddi che arriva. I bambini ed io | la guardavamo, all'incrocio tra San Pedro e la Central | venendo dalla fiera. | Il vento che mi alzava i capelli fu catturato | dal mio viso. Avevo paura del traffico | cercavo di stare al passo e la luna a est | tondeggiava gonfia dalla cresta della montagna, fuori dalle nuvole fumose | dal velo della sua pelle. Nuda. | Una tale bellezza. | Guarda. | Siamo vivi. La donna della luna | ci guarda, e noi guardiamo lei, | ci riconosciamo.'' ([[Joy Harjo]]) *''La palude dei sogni è nella luna.'' ([[Giovanni Bertacchi]]) *La placida abitatrice delle nostre notti, propizia agli incantesimi d'amore, discreta amica al cui lume favoloso le catapecchie diventavano castelli. ([[Dino Buzzati]]) *''Le acque rigonfie del fiume di primavera | s'innalzano al livello del mare, | sul mare, la luna chiara si solleva | insieme alla marea. | Brillante è la luce che insegue le onde | per decine di migliaia di li, | lungo tutti i fiumi in primavera | dove non risplende la luna? || Il loro corso sinuoso serpeggia | nei campi fragranti, | la luna illumina i fiori nel bosco | come fiocchi di neve. | La brina volteggia per l'aria, | invisibile è il suo passaggio, | la sabbia bianca sulle rive | è impercettibile alla vista. || Il fiume e il cielo sono di un'unica tinta | senza un granello di polvere, | nel cielo limpido s'innalza solitaria la luna. | Sulla riva del fiume a vederla | chi è stato il primo? | in quale anno la luna sul fiume | iniziò ad illuminare le genti? | L'umanità vive all'infinito, | generazione dopo generazione, | il fiume e la luna ogni anno | sembrano immutati. | E non si sa di chi siano in attesa, | si vede solo lo scorrere delle acque | del lungo fiume.'' ([[Zhang Ruoxu]]) *Le notizie di nuovi lanci spaziali sono episodi d'una lotta di supremazia terrestre e come tali interessano solo la storia dei modi sbagliati con cui ancora i governi e gli stati maggiori pretendono di decidere le sorti del mondo passando sopra la testa dei popoli.<br/>Quel che mi interessa invece è tutto ciò che è appropriazione vera dello spazio e degli oggetti celesti, cioè conoscenza: uscita dal nostro quadro limitato e certamente ingannevole, definizione d'un rapporto tra noi e l'universo extraumano. La luna, fin dall' antichità, ha significato per gli uomini questo desiderio, e la devozione lunare dei poeti così si spiega. Ma la luna dei poeti ha qualcosa a che vedere con le immagini lattiginose e bucherellate che i razzi trasmettono? Forse non ancora; ma il fatto che siamo obbligati a ripensare la luna in un modo nuovo ci porterà a ripensare in un modo nuovo tante cose. [...] Chi ama la luna davvero non si accontenta di contemplarla come un'immagine convenzionale, vuole entrare in un rapporto più stretto con lei, vuole vedere di più nella luna, vuole che la luna dica di più. Il più grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo, [[Galileo Galilei|Galileo]], appena si mette a parlare della luna innalza la sua prosa ad un grado di precisione e di evidenza ed insieme di rarefazione lirica prodigiose. E la lingua di Galileo fu uno dei modelli della lingua di [[Giacomo Leopardi|Leopardi]], gran poeta lunare... ([[Italo Calvino]]) *{{NDR|Al termine della lunga agonia seguita al [[w:seppuku|seppuku]]}} ''Limpida e rinfrescata la luna splende, | dopo l'orrenda tempesta...'' ([[Takijirō Ōnishi]]) *Lucciole baluginavano, grilli cantavano, un uccello insonne cinguettava tra le chiome degli alberi. La luna si alzò... la testa di uno scheletro. Che cosa c'era lassù? Che cos'era la luna? Chi l'aveva creata? A quale scopo? ([[Isaac Bashevis Singer]]) *''Luna bella, solitaria | veleggiando se ne va. | Tra le nubi, su nell'aria, | la sua meta non si sa. | Monte e piano, giù lontano, | la tua luce mi rischiara, | Ma tu stessa, luna cara, | misteriosa resti ognor. || «Sì, bambino, ti rispondo, | misterioso è il mio cammin, | ma ogni cosa a questo mondo, | ha un mistero suo divin. | Guarda e vedi, pensa e credi, | leva in alto il tuo pensiero, | si rivela ogni mistero | a chi in esso immerge il cor».'' ([[Lina Schwarz]]) *''Luna, che doni il miele al labbro dei dementi! | Ne son golosi i prati, e i borghi ed i torrenti... | Le stelle sono l'api del luminoso miele, | che gronda, a goccia a goccia, dalle pèrgole anele: | poiché, soavemente piovendo giù dai cieli, | ogni raggio di luna, è un raggio di quei mieli.'' ([[Guillaume Apollinaire]]) *''Luna | come sei lontana | così | silenziosa e vana, | ma qui | ruggisce il cuore della bestia umana.'' (''[[Notre-Dame de Paris (spettacolo musicale)|Notre-Dame de Paris]]'') *''Luna in un cerchio fissa | che la sua luce gelida | emana per le fessure | del tempo è occhio zitto | la luna che guarda i deserti | campi e di [[Novilunio|cenere splende]] | e nel transito traspare | sola luna solissima | madre che crea l’anima | dalla sua sferica natura | discende ogni pittura | dove la terra freme | luna nel lago riflessa | luna sull’asse convessa | i sassi la luna cinge | gli amori la luna finge | dovunque i sogni stringe | crudele luna nudissima...'' ([[Michele Sovente]]) *''Luna, | luogo comune delli sfaccendati | in ogni prova prosodica, | facile rima ai sonetti romantici, | belletto e vernice sentimentale alla bionda e alla bruna | per gustar le primizie de' contatti antematrimoniali, | lenocinio archetipo alle adultere; | mezza maschera vuota di simboli, | tegghia d'ottone a friggervi i capricci di Diana, | ''crachat'' maggiore allo stomaco immedagliato del cielo''. ([[Gian Pietro Lucini]]) *''Luna, o dilettante Luna, | a tutti i climi sei comune, || tu il Missouri vedesti ieri | e di Parigi mura e quartieri, || di Norvegia i fiordi blu, | i poli, i mari, che altro più? || Luna felice! tu vedi in pieno | proprio a quest'ora correre il treno || che la porta in viaggio di nozze! | Sono partiti per la Scozia. || Che trappola se quest'inverno | prendeva sul serio i miei versi! || Luna, o vagabonda Luna, | facciamo causa e usi comuni? || O ricche notti! io me ne muoio | con la provincia dentro il cuore! || E la luna, brava vecchia, | ha bambagia nelle orecchie.'' ([[Jules Laforgue]]) *''Luna, | piuma di cielo, | cosi velina, | arida, | trasporti il murmure d'anime spoglie?'' ([[Giuseppe Ungaretti]]) *''Luna puella pallidula, | {{sic|Luna}} flora eremitica, | {{sic|Luna}} unica selenita, | distonia vita traviata, | atonia vita evitata, | mataia, matta morula, | vampirisma, paralisi, | glabro latte, polarizzato zucchero, | peste innocente, patrona inclemente, | protovergine, alfa privativo, | degravitante sughero, | pomo e potenza della polvere, | phiala e coscienza delle tenebre, | geyser, fase, cariocinesi, | {{sic|Luna}} neve nevissima novissima, | Luna glacies-glaciei | Luna medulla cordis mei, | {{sic|Vertigine}} | per secanti e tangenti fugitiva || La mole della mia fatica | già da me sgombri | la mia sostanza sgombri | a me cresci a me vieni a te vengo | .......... | .......... (Luna puella pallidula) | ..........'' ([[Andrea Zanzotto]]) *''Luna, romita aerea, | Tranquillo astro d'argento! | Come una vela candida | Navighi il firmamento: | Come una dolce amica | Per sua carriera antica | Segui la terra in ciel''. ([[Giunio Bazzoni]]) *''Luna, tu parli solamente a chi è innamorato | chissà quante canzoni ti hanno già dedicato | ma io non sono come gli altri | per te ho progetti più importanti.'' ([[Gianni Togni]]) *Ma più, che l'andarti con mente filosofica considerando, mi giova, abbandonato a' miei sensi, ricever nell'occhio a un tempo e nell'anima, che ti apro tutta, quella soave e nobile melanconia, che piove dalla tua faccia; massimamente in quest'ora, che, l'ardente Sol tramontato, tu ci ridoni il suo lume, ma spogliato della sua fiamma, ed un più dolce e più mansueto giorno spargi sopra la terra; mi giova o vederti passar lentamente dietro quelle nubi, che ora mi ti celano, ed ora scuoprono, o nell'azzurra volta serena contemplarti immobile e trionfante, mentre cade continuo di pallidetti raggi un diluvio, l'aria biancheggia tutta all'intorno, e il colle ed il piano si mostrano tinti di bella luce argentina. ([[Ippolito Pindemonte]]) *''Mai la fida lucerna, o l'esangue | sposa d'Endimione in essa vidi, | né la solinga cacciatrice, quando | la miravo fanciullo tra le case | sgorgare in bianca vampa, alta fra i segni | ascendere del cielo. Ma la rupe | nell'inaccesso etere scagliata | l'isola estrema, sentinella insonne | protesa ai flutti interminati. E l'ansia | mi sommuoveva il cuore di raggiungerla | – ippogrifo, proiettile, astronave – | d'attingere al silenzio del suo lume. | E fu per questo, forse | che mai la fida lucerna, o l'esangue | sposa d'Endimione in essa io vidi | né la solinga cacciatrice, quando | la miravo fanciullo tra le case | sgorgare in bianca d'attingere al silenzio del suo lume. || ...Era il confine, il mondo | di lava e roccia, il minerale cieco, | il punto fermo apposto alla insensata | fantasia delle forme. Era lo zero | che ogni calcolo spiega, era il concreto, | bianco, forato, calcinato fondo | dell'essere. | E sovente dai supremi | bastioni di Levania il [[Terra (pianeta)|verdeggiante | pianeta]] ho contemplato, l'ombra vaga | di oceani e di foreste, della vita | impetuosa e fuggevole le polle | iridescenti – risalendo l'orlo | dei suoi convulsi crateri, vagando | lungo la sponda dei suoi mari morti.'' ([[Sergio Solmi]]) *Meravigliosa notte di luna; le urla degli ubriachi, la folla, la polvere non guastano la bellezza; una radura umida, chiara sotto la luna, dove cantano le rane e i grilli, e qualcosa ti attira là; ma arrivi là e qualcosa ti attirerà ancor più lontano. La bellezza della [[natura]] non suscita nella mia anima piacere, ma qualcosa come un dolce dolore. ([[Lev Tolstoj]]) *«Mi ricordo quelle luci di notte, Rauf. Le auto ringhiano, le senti... ecco perché i giovani cani spesso le rincorrono. È tempo sprecato. Loro non se n'accorgono neppure. Le luci sono pezzi di vecchie lune, sai.»<br/>«Che vuoi dire?» domandò Rauf, incuriosito suo malgrado.<br/>«Ecco, quando la luna diventa piena, qualcuno sale su ogni giorno e ne taglia via una fetta – hai notato? – finché della luna non ne rimane più. Ma poi, dopo un po', ne cresce un'altra. Quando è piena la luna è tutta coperta di crepe e di buchi – perché sia più facile tagliarne via dei pezzetti, ecco perché è così – evidentemente. La mia mamma mi diceva che le lune in realtà sono enormi, solo che sembrano piccole a causa della distanza. L'uomo che ne taglia via dei pezzi e delle fette, li porta sulla terra, e li usano per fare i [[Fanale (veicoli stradali)|fanali]] delle auto. Bravi, non ti pare?» ([[Richard Adams]]) *Mille anni fa stavo sempre a guardare la Luna sognando di diventare un astronauta; solo che non avevo né la preparazione né la prestanza fisica, in più vomitavo spesso e nessuno voleva stare con me una settimana. [...] La Luna era una cosa affascinante, romantica e misteriosa che se ne stava lassù in cielo, irraggiungibile, nonostante i tuoi desideri e i tuoi sogni. Ma tu hai ragione: una volta raggiunta è solo una squallida palla di roccia. (''[[Futurama (prima stagione)|Futurama]]'') *Molti lunatici non hanno bisogno della luna. ([[Stanisław Jerzy Lec]]) *Non avevo mai pensato a quanto, quando guardo la luna, sia la stessa luna che Shakespeare e Maria Antonietta e George Washington e Cleopatra guardavano. Senza contare tutta quell'infinità di persone che non avevo mai sentito nominare. Tutti quegli Homo sapiens e Neanderthal guardavano come me la stessa identica luna. Essa cresceva e calava nel loro cielo, ugualmente. ([[Susan Beth Pfeffer]]) *Non è accecante come il sole, ma è l'ultima luce che illumina il buio. La tua giustizia dev'essere proprio così, come la luna. (''[[Senran Kagura Shinovi Master]]'') *Non m'era levato uno stadio, e la Luna, con una vocina di donna: O Menippo, disse, fa' buon viaggio, e portami un'ambasciata a Giove. Di' pure, risposi, un'ambasciata non pesa a portarla. L'ambasciata è facile, disse, è una preghiera che da parte mia presenterai a Giove. Io sono stucca, o Menippo, di udire i filosofi che ne dicon tante e poi tante di me, e non hanno altro pensiero che d'impacciarsi de' fatti miei, chi son io, e quanto son grande, e perché ora sono scema ed ora son piena: chi dice che sono abitata, e chi che son come uno specchio pendente sul mare, ed ogni sciocchezza che pensano l'appiccano a me. Han detto finanche che questa luce non è mia, ma è roba rubata, e me l'ho presa dal Sole; e non la finiscono, e per questo mi faran bisticciare e venire alle brutte con mio fratello; non essendo contenti di sparlare del Sole, che è una pietra, e una palla di ferro rovente. ([[Luciano di Samosata]]) *Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna. ([[Giordano Bruno]]) *''O {{sic|chiarachiara}} | {{sic|Chiarachiarachiara}} | {{sic|Chiarachiara}} | {{sic|Chiarachiara}} luna.''<!--maiuscole come da scelta stilistica del traduttore--> ([[Myōe]]) *''O notturno splendore, | o vergine divina! | Tu che commuovi, sorridendo, il core | dell'uomo e dell'oceano, | solitaria dei cieli, | adoro la tua luce, amo i tuoi veli! || Te fra le viti e i gelsi | del mio suolo natio, | fanciullo io vidi e ad astro mio ti scelsi; | fosse felice o in lagrime, | da quel giorno, o mia Dea, | quest'anima, sperando, a te volgea! || Come sei bella, o luna, | quando il viso ti {{sic|specchii}} | nel mite tremolio della laguna; | come bella, fra i pallidi | scogli della montagna, | quando sul ghiaccio il tuo raggio si bagna! || Ma chi dirà, divina, | di che fulgor ti vesti, | se tu sorgi infocata alla marina? | Il pelago scatenasi, | e placido e giocondo | il tuo disco s'innalza e irradia il mondo! || Ed io ti amai sul piano, | ti amai, luna, sui monti, | e nel cupo fragor dell'oceàno... | ma non mi tocchi l'anima | quando, dimessa e stanca, | seguiti il sole in camiciuola bianca! || O vergine d'amore, | se tua beltà lo vince, | non indugia a pregar nostro Signore, | che, quando il sol ci illumina, | ti tenga in paradiso, | perch'io solo di notte amo il tuo viso!'' ([[Emilio Praga]]) *''Odio la faccia tua stupida e tonda, | l'inamidata cotta, | monacella lasciva ed infeconda, | celeste paölotta''. ([[Giosuè Carducci]]) *''Ogni luna ha il suo pozzo.'' ([[Alberto Casiraghi]]) *Ognuno di noi è una luna e ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. ([[Mark Twain]]) *Per anni i politici hanno promesso la luna: io sono il primo in grado di darvela. ([[Richard Nixon]]) *''Perché sola ti vede, | sola l'ignaro vulgo in ciel ti crede: | ma il Riposo, la Calma, | del meditar Vaghezza, | ogni Piacer dell'alma, | la gioconda Tristezza, | e la Pietà, con dolce stilla all'occhio, | ti stanno taciturne intorno al cocchio.'' ([[Ippolito Pindemonte]]) *''Piccola, ma ondeggiante in alto | tu spandi la tua luce sul creato, | e cosa può mai uguagliar il tuo splendore | nel nero profondo della notte? | Tu mi guardi, ma senza parlare, | e, proprio per questo, o «luna» sei mia amica!'' ([[Yun Sŏndo]]) *Più alta, più alta, la luna si faceva anche più piccola; ma il fulgore raccolto era sempre maggiore. Dal sommo del cielo la luna inondava di luce i campi delle stelle tramortite, e tutta la faccia della vecchia terra lontana. ([[Giuseppe Fanciulli]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''"Prendete la luna", | dice il bambino, | piangendo.'' ([[Kobayashi Issa]]) *{{NDR|[[Haiku]]}} ''Pur nella pentola | dove bollo patate | la notte di luna!'' ([[Morikawa Kyoriku]]) *Quando la luna risplende fulgidissima, sembra che da essa si riversi un senso di solitudine e di calma che ha anche un influsso sui luoghi affollati pieni di vita. ([[Charles Dickens]]) *Quando noi fanciullescamente avessimo avuto a formar la Luna, galantissima ci saria parso di figurarla, dandogli una rotondissima e pulitissima superficie, ma non già così ha inteso di far la Natura, anzi tra quelle diversissime scabrosità è credibile che ella mille misterj, da lei sola intesi, abbia rinchiusi. E non è dubbio alcuno, che se nella Luna fussero giudici simili ai nostri, rimirando di là la superficie della Terra, nella quale altro che la disparità dei mari e dei continenti, e la inegualità della parte terrea non distinguerebbero, altrettanta ragione averiano di nominarla meno perfetta che se fusse di superficie pulitissima, quanta ne ha il sig. Colombo di desiderare, che la superficie Lunare sia ben tersa, per maggior perfezione di quella, poiché tutti gli ornamenti e vaghezze particolari, che sì mirabilmente abbelliscono la Terra, resteriano di là su invisibili ed inimmaginabili: così appunto fermandosi il nostro vedere ed intendere nella sola montuosità e disegualità della Luna, senza vedere o potersi immaginare quali particolari tra esse eminenze e cavità possano esser contenuti, pare che ella da una pulitissima superficie riceverebbe perfezione e bellezza. ([[Galileo Galilei]]) *''Quando spunta la luna | le campane si perdono | e appaiono i sentieri | impenetrabili. || Quando spunta la luna, | il mare ricopre la terra | mentre il cuore si sente | un'isola nell'infinito.'' ([[Federico García Lorca]]) *''Quella fanciulla rotonda carica di bianco fuoco, | che i mortali chiaman la Luna.'' ([[Percy Bysshe Shelley]]) *''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la luna un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' ([[Antonino Anile]]) *''Scende la luna; e si scolora il mondo''. ([[Giacomo Leopardi]]) *''Simili a immensi mausolei diruti | guardan le cime ai laghi ferrugigni: | passa la luna, cadono i minuti | freddi sul cuore ignudo dei macigni. || Passa la luna fredda sui macigni | senza che il volto dell'Orrore muti: | la gran ruina è piena di sogghigni | come un ammasso di teschi caduti. || Morta, che i campi della Morte irrighi | liquida luna, a cui bocche infinite | di teschi si protendono per bere, || io ti sento su me pendula bere, | intenta luna, poi che le stupite | vie del silenzio non un sogno irrighi.'' ([[Antonio Rubino]]) *''Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino –, | festino solitario, privo di amici intimi –, | elevo il mio boccale e invito il chiar di luna. | Insieme all'ombra, poi, saremo in tre, | giacché la luna non si negherà al bere. | E mentre l'ombra seguirà il mio corpo, | intanto, al fianco suo, io scorterò la luna. | La via della gaiezza termina a primavera; | mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là. | Ed ha un sussulto l'ombra, fremendo, alla mia danza. | Da sobri, noi viviamo di una gioia comune; | quando poi, nell'ebbrezza, ciascuno si disperde. | Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti, | infine, in lontananza, saremo alla Via Lattea.'' ([[Li Bai]]) *''Selene-ene-a | come è bello stare qua | Selene-ene-a | con un salto arrivo là | Selene-ene-a | è un mistero e non si sa | il peso sulla luna | è la metà della metà | Selene-ene-a | lascia tutto e vieni qua | Selene-ene-a | come è facile ballar | Selene-ene-a | è un mistero e non si sa | il peso sulla luna | è la metà della metà |'' [...] ''| Mano per mano noi ce ne andremo | come due piume leggere | sopra vulcani spenti da sempre | in questo mondo che tace c'è tanta pace | cara, ti parlo dalla luna, vieni, ti aspetto'' ([[Domenico Modugno]]) *Sorge dalle parti dell'Oriente la luce bionda della luna d'oro. La scia che lascia nel fiume largo apre serpenti nel mare. ([[Fernando Pessoa]]) *Stare nella luna. ([[Modi di dire catalani|modo di dire catalano]]) *Stare nella luna di Valencia. ([[Modi di dire catalani|modo di dire catalano]]) *''Stasera, la luna sogna con più abbandono, | come una bella donna che, abbandonata sui cuscini, | prima di addormentarsi accarezza | i seni con mano distratta e leggera.'' ([[Charles Baudelaire]]) *Sul momento non vide che la luna, cui in quel momento una tinta pacata d'oro verde conferiva un'aria amichevole, un po' mesta, di chi sa le cose tristi e neanche ha da rammentarle. ([[Silvio D'Arzo]]) *''Tramontata è la luna, | tramontate le Pleiadi. | È a mezzo la notte; | trascorre il tempo; | io dormo sola.'' ([[Saffo]]) *''Tramontò il Sol, sorse l'argentea Luna: | diabolici sono della Luna | i malefizi, e tutti quei che'' casta ''| la chiamano, a me par che troppo presto | la lor nomenclatura han cominciato. | Giorno non v'è cotanto lungo, sia | il giorno ventunesimo di giugno, | che vegga una metà delle malvage | opere che rischiara in tre sol'ore | la sorridente Luna... ed essa sempre | la sua così modesta aria serbando! | Un silenzio fatale evvi in quell'ora, | una calma che all'anima permette | di tutta tutta espandersi; ma senza | che di frenarla pur s'abbia la forza; | il vergine splendore, che riveste | alberi e torri d'un prestigio santo, | che a tutta la natura offre e concede | un carattere chiaro di bellezza | e di soavità intima e pura, | s'insinua dentro il core e in esso sparge | dolce languore che non è riposo.'' ([[George Gordon Byron]]) ===[[Gabriele D'Annunzio]]=== *Era come una landa stigia, come una visione dell'Ade: un paese di ombre, di vapori e di acque. Tutte le cose vaporavano e vanivano come spiriti. La luna incantava e attirava la pianura com'ella incanta e attira il mare: beveva dall'orizzonte la grande umidità terrestre, con una gola insaziabile e silenziosa. Ovunque brillavano pozze solinghe; si vedevano piccoli canali argentei riscintillare in una lontananza indefinita tra file di salci reclinati. La terra pareva perdere a ora a ora la sua saldezza e liquefarsi; il cielo poteva mirarvi la sua malinconia riflessa da innumerevoli specchi quieti. E di qua, di là, per la scolorata riviera, come i Mani d'una gente scomparsa le statue passavano passavano. *''Nascente luna, in cielo esigua come | il sopracciglio de la giovinetta | e la midolla de la nova canna, | sí che il più lieve ramo ti nasconde | e l'occhio mio, se ti smarrisce, a pena | ti ritrova, pel sogno che l'appanna, | Luna, il rio che s'avvalla | senza parola erboso anche ti vide; | e per ogni fil d'erba ti sorride, | solo a te.'' *''O falce di luna calante | che brilli su l'acque deserte, | o falce d'argento, qual messe di sogni | ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giú! || Aneliti brevi di foglie | di fiori di flutti da 'l bosco | esalano a 'l mare: non canto non grido | non suono pe 'l vasto silenzïo va || Oppresso d'amor, di piacere, | il popol de' vivi s' addorme... | O falce calante, qual messe di sogni | ondeggia a 'l tuo mite chiarore qua giú!'' ===[[Ramón Gómez de la Serna]]=== *La luna depone un uovo nei telescopi che la guardano a lungo. *La luna è piena di abiti di suicidi. *La luna è un occhio di gatto; il grande gatto guercio della notte. *Spesso la luna si prova delle nuvole come se fossero dei cappelli. ===[[Gianni Rodari]]=== *''Chissà se la luna | di [[Kiev]] | è bella | come la luna di Roma, | chissà se è la stessa | o soltanto sua sorella... || Ma son sempre quella! | – la luna protesta – | non sono mica | un berretto da notte | sulla tua testa! || Viaggiando quassù | faccio lume a tutti quanti, | dall'India al Perù, | dal Tevere al Mar Morto, | e i miei raggi viaggiano | senza passaporto.'' *''Con te la luna'' ''è buona, | mia savia bambina: | se cammini, cammina | e se ti fermi tu | si ferma anche la luna | ubbidiente lassù. || È un piccolo cane bianco | che tu tieni al guinzaglio, | è un docile palloncino | che tieni per il filo: | andando a dormire lo leghi al cuscino, | la luna tutta notte | sta appesa sul tuo lettino.'' *''Sulla Luna, per piacere, | non mandate un generale: | ne farebbe una caserma | con la tromba e il caporale. | Non mandateci un banchiere | sul satellite d'argento, | o lo mette in cassaforte | per mostrarlo a pagamento. | Non mandateci un ministro | col suo seguito di uscieri: | empirebbe di scartoffie | i lunatici crateri. || Ha da essere un poeta | sulla Luna ad allunare: | con la testa nella Luna | lui da un pezzo ci sa stare... | A sognar i più bei sogni | è da un pezzo abituato: | sa sperare l'impossibile | anche quando è disperato. | Or che i sogni e le speranze | si fan veri come fiori, | sulla Luna e sulla Terra | fate largo ai sognatori!'' ===[[Sei Shōnagon]]=== *C'è forse qualcosa di bello o d'interessante nella pioggia? Io penso di no. Eppure, quando piove in una notte in cui la luna è luminosa, ci sentiamo meravigliosamente inclini a ricordare giorni ormai lontani e a volare con l'immaginazione verso ciò che ci attende, anelando al futuro con un'intensità e una limpidezza di desiderio che non ha uguali. Se in quei momenti si presenta un amante che ci ha trascurate per dieci giorni o venti, o un mese, oppure un anno intero o sette o otto anni, ma di cui in quella notte ci siamo ricordate in modo vivido, anche se non ci troviamo in un luogo adatto e abbiamo da temere gli sguardi altrui, anche se dobbiamo restare in piedi, non lo congediamo prima di avergli parlato a lungo; se invece il luogo è adatto per ospitarlo, decidiamo certamente di accoglierlo in casa. C'è forse un momento più magico di una notte di luna, perché la nostra mente venga trasportata lontano e riviva, come se accadessero allora, gli episodi dei giorni irrimediabilmente perduti, sia tristi che gioiosi o curiosi? *Dopo la seconda decade del nono mese, durante un pellegrinaggio al tempio di Hase, mi accadde di sostare in una casa bellissima, dove, stanca del viaggio, subito mi addormentai. Mi svegliai che era già notte e i raggi della luna penetravano dalla finestra illuminando di bianchi riflessi la serica superficie delle vesti dei dormienti. Il mio cuore era commosso da tanto incanto e pensavo che non potevano essere che simili istanti a ispirare agli uomini la poesia. *La luna è meravigliosa quando, allo schiarire del cielo all'alba, si profila ancora lucente ma sottilissima sui monti a oriente. ==Proverbi== *Cercare la luna a mezzogiorno è da allocchi. ([[proverbi spagnoli|proverbio spagnolo]]) *Ra lin-na ra fa ceer ai ladr, ai viandant, ma nenta ai lavurant.<ref>La luna fa lume ai ladri, ai viandanti, ma non ai lavoranti. Alla luce della luna si lavora male la terra.</ref> ([[Proverbi monferrini|proverbio monferrino]]) *Prima et secunda nihil, tertia indicat: quarta et quinta talis, tota luna aequalis.<ref>Il primo e il secondo giorno (della lunazione) non significano nulla; il terzo è quello che indica (che tempo farà nel mese): se anche il quarto e il quinto sono simili, tutta la lunazione sarà uguale. Formula popolare di prognostico meteorologico per le varie lune dell'anno.</ref> *Quando la luna è piena, incomincia a decrescere. ([[Proverbi giapponesi|proverbio giapponese]]) *Se sei il preferito della luna, cosa t'importa delle stelle. ([[Proverbi marocchini|proverbio marocchino]]) ===[[Proverbi italiani|Italiani]]=== *A luna scema non salare, a luna crescente non tosare. *Al quinto dì della luna vedrai quale mese avrai. *Alla luna di [[febbraio]] potar si deve. *Alla luna [[settembre|settembrina]] sette lune le s'inchina. *Bisogna fare il muso, secondo la luna. *Chi taglia a luna nuova, fa mala prova. *Gobba a levante, luna calante; gobba a ponente, luna crescente. *Gran vento di luna vecchia, porta buon tempo. *La luna è bugiarda; quando fa [[C]], diminuisce e quando fa [[D]], cresce. *La luna, non si cura dell'abbaiar dei [[cane|cani]]. *La luna, regge il lume ai [[ladro|ladri]]. *La luna, se non riscalda, illumina. *L'anno di tredici lune, fa piangere i bimbi nelle cune. *Luna cerchiata, o vento o [[pioggia]]. *Luna di febbraio, [[madre]] di vendemmia. *Luna di grappoli a gennaio luna di racimoli a febbraio. *Luna mercolina è peggio di [[tempesta]] e brina. *Luna merculina, pioggia e tempesta. *Luna nuova, tre giorni in prova.<ref>Formula popolare di previsione meteorologica che deriva dall'originario [[Proverbi latini#P|proverbio latino]]: ''Prima et secunda nihil, tertia indicat: quarta et quinta talis, tota luna aequalis.''</ref> *Luna pallida annuncia la pioggia, la rossa marca il vento e la chiara promette il bel tempo. *Luna piena di [[Natale]], gran siccità è male. *Non passa [[Carnevale]] senza luna di febbraio. *Quando la luna è tonda, essa spunta e il [[sole|sol]] tramonta. *Quando la luna viene nei primi dieci dì, non è di quel mese lì. *Quando si va a messa di mezzanotte con la luna, chi ha due vacche ne venda una. *Se in luna nuova s'è feriti si tarda a guarire. ====[[Proverbi toscani|Toscani]]==== *Donna e luna, oggi serena e domani bruna. *Luna mercurina tutto il ciel ruina. *Ogni granchio, ha la sua luna. ===[[Proverbi istriani|Istriani]]=== *''Cuorni a livante, louna calante; cuorni a punente, louna carsente.'' :Corno a levante, luna calante; corno a ponente, luna crescente. *''Luna colegada, barca pareciada''. :Luna velata, barca armata. {{NDR|pronta a prendere il largo}}. *''Quando la luna va in garbin – lassa le togne e tiente al vin''. :Quando la luna va in garbino {{NDR|sinonimo di ''libeccio''}}, lascia le togne <ref>''Togna'': attrezzo da pesca quadrangolare di sughero o legno sul quale si avvolge la lenza.</ref> e tieniti al [[vino]]. ==Modi di dire== ===[[Modi di dire catalani|Catalani]]=== *Abbaiare alla luna. *Andare a lune. *Stare nella luna. *Stare nella luna di Valencia. *Voler far vedere la luna in un cesto. *Voler prendere la luna con i denti. ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Annarosa Selene, ''Dizionario dei proverbi'', Pan libri, 2004. ISBN 8872171903 ==Voci correlate== *[[Apollo 11]] *[[Cratere Tycho]] *[[Esplorazione della Luna]] *[[Luna rossa (astronomia)]] *[[Maria della Luna]] *[[Plenilunio]] *[[Sole e luna]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sulla|wikt=Luna|n="Anche la Luna è un pianeta": gli astronomi contestano il nuovo sistema solare}} {{Sistema solare}} [[Categoria:Luna| ]] 8gku6xwizxw9b7r09qyahaa9eiat1io Cesare Beccaria 0 3095 1352136 1258590 2024-11-16T10:01:06Z ~2024-13539 100414 /* Incipit */Errore di battitura 1352136 wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Cesare Beccaria.jpg|thumb|right|Cesare Beccaria]] '''Cesare Beccaria''' (1738 – 1794), letterato, filosofo, giurista ed economista italiano. ==Citazioni di Cesare Beccaria== *Deggio dirvi che nello scrivere {{NDR|''Dei delitti e delle pene''}} ebbi innanzi agli occhi gli esempi del [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], del [[Galileo Galilei|Galileo]] e del [[Pietro Giannone|Giannone]]; udiva lo strepito delle catene agitate dalla superstizione, e le grida del fanatismo che soffocava i gemiti della verità. L'immagine di questo terribile spettacolo mi ha persuaso ad avviluppare talora la luce nelle nubi. Ho voluto difendere l'umanità senza esserne il martire. L'idea che io doveva essere oscuro, m'ha pure renduto tale alcuna volta senza necessità. (da una lettera all'abate [[André Morellet|Morellet]]; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 38) *Il miglior metodo per la [[lettura]] dei libri è quello di seguire la legge del piacere; di non strascinarci dietro le idee dell'autore, altrimenti si sostituisce al nostro spirito quello di lui, e si estingue quella natural divergenza per cui da una infinità di combinazioni nascono le poche felici e vere. (da ''Pensieri diversi'', in ''Opere'') *La moglie, i miei figli, i miei amici tutti mi assediano; la mia tiranna, l'[[immaginazione]], non mi lascia gustare né gli spettacoli della natura, né quelli dell'arte, che non mancano in questo viaggio ed in questa bella città {{NDR|[[Lione]]}}. (citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 36) *Lo [[stile]] consiste nelle [[Idea|idee]] e [[Sentimento|sentimenti]] accessori che si aggiungono ai principali in ogni discorso. (da ''Ricerca intorno alla natura dello Stile''; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 39) *Quanto maggiore sarà il numero delle idee accessorie, tanto più crescerà la bellezza dello [[stile]]. (da ''Ricerca intorno alla natura dello Stile''; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 41) ==''Dei delitti e delle pene''== ===[[Incipit]]=== Le [[leggi]] sono le condizioni, colle quali uomini omosessuali e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. ===Citazioni=== *Si sono conosciute le vere relazioni fra il sovrano e i sudditi, e fralle diverse nazioni; il commercio si è animato all'aspetto delle verità filosofiche rese comuni colla stampa, e si è accesa fralle nazioni una tacita guerra d'industria la più umana e la più degna di uomini ragionevoli. Questi sono frutti che si debbono alla luce di [[XVIII secolo|questo secolo]] [...]. ([[s:Dei delitti e delle pene/Introduzione|Introduzione]]) *{{NDR|Il diritto di [[proprietà]] è un}} Terribile, e forse non necessario diritto. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XXII#Diritto|cap. XXII]]) *Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa. (cap. XX) *{{NDR|A proposito della [[pena di morte]]}} Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XXVIII#Assurdo|cap. XXVIII]]) *L'[[opinione]] [...] è forse il solo cemento della società. *La storia degli uomini ci dè l'idea di un immenso pelago di errori fra i quali poche e confuse e a grand'intervalli distanti verità soprannuotano. *L'intensione della pena di [[schiavitù]] perpetua sostituita alla pena di morte ha ciò che basta per rimuovere qualunque animo determinato. *La cieca ignoranza è meno fatale che il mediocre e confuso sapere, poiché questi aggiunge ai mali della prima quegli dell’errore inevitabile da chi ha una vista ristretta al di qua dei confini del vero. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLII|cap. XLII]]) *[...] il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione [...] ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLV#Educazione|cap. XLV]]) *Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l'arbitrio di ucciderlo? *La [[morte]] di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della [[nazione]], quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. [...] io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri del commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte. *Perché ogni [[pena]] non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle [[legge|leggi]]. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLVII#Pena|Conclusione]]) ==Citazioni su Cesare Beccaria== *Fu buon amico; modesto, ma tenace della sua opinione. Pensator profondo, era lento e stentato nell'esprimere i suoi concetti; e fra diversi tratti di somiglianza di carattere che aveva coll'illustre [[Chrétien-Guillaume de Lamoignon de Malesherbes|Malesherbes]], v'era pur quello di un'abituale negligenza nella scrittura e nell'ortografia. ([[Pietro Custodi]]) *In questo secolo la face della [[filosofia]] incominciò a rischiarare le tenebre del foro. Il primo si fu l'autore dello ''Spirito delle leggi'', cioè il celebre Presidente di [[Montesquieu]] a gittare lo sguardo filosofico sulla giurisprudenza criminale. Il celebre Marchese Beccaria ''ex proposito'' nel libro ''De' delitti, e delle pene'' molto famoso in [[Europa]], richiamò ad esame molte dottrine ciecamente seguite nel foro. Una folla di scrittori seguirono le orme di questi valentuomini. Ma a dire il vero, benché molte vedute piene di filosofia e di umanità si scorgano nelle opere loro; tuttavolta non mostrano sempre molta cognizione delle leggi, e del foro, e sovente la di loro analisi non è molto esatta né molto profonda. ([[Francesco Mario Pagano]]) *Lo [[stile]] assoluto e sicuro del libro dei Delitti e delle Pene e l'elegante trattato del [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sulle Monete vivranno nobile ed eterno retaggio tra noi. ([[Ugo Foscolo]]) *Nel paese di Cesare Beccaria dovrebbe rimanere fermo il principio che ogni cittadino viene punito con un'equa commisurazione tra delitto e pena. Se un funzionario ha esorbitato, se un politico ha commesso errori di comportamento, infine, se un cittadino ha commesso reati, ci dovrebbe essere una sostanziale eguaglianza della valutazione dell'amministrazione giudiziaria rispetto a ciascuno. ([[Fiorentino Sullo]]) ==Bibliografia== *Cesare Beccaria, ''[[s:Dei delitti e delle pene|Dei delitti e delle pene]]'', a cura di Renato Fabietti, U. Mursia & C., 1973. ==Voci correlate== *[[Alessandro Manzoni]], nipote ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Dei delitti e delle pene||(1763-1764)}} {{DEFAULTSORT:Beccaria, Cesare}} [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Letterati italiani]] [[Categoria:Utilitaristi]] 3qtreq67m5qltsycq4cps0qsdxxzxto 1352139 1352136 2024-11-16T10:16:56Z Spinoziano 2297 Annullata la modifica di [[Special:Contributions/~2024-13539|~2024-13539]] ([[User talk:~2024-13539|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Udiki|Udiki]] 1258590 wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Cesare Beccaria.jpg|thumb|right|Cesare Beccaria]] '''Cesare Beccaria''' (1738 – 1794), letterato, filosofo, giurista ed economista italiano. ==Citazioni di Cesare Beccaria== *Deggio dirvi che nello scrivere {{NDR|''Dei delitti e delle pene''}} ebbi innanzi agli occhi gli esempi del [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], del [[Galileo Galilei|Galileo]] e del [[Pietro Giannone|Giannone]]; udiva lo strepito delle catene agitate dalla superstizione, e le grida del fanatismo che soffocava i gemiti della verità. L'immagine di questo terribile spettacolo mi ha persuaso ad avviluppare talora la luce nelle nubi. Ho voluto difendere l'umanità senza esserne il martire. L'idea che io doveva essere oscuro, m'ha pure renduto tale alcuna volta senza necessità. (da una lettera all'abate [[André Morellet|Morellet]]; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 38) *Il miglior metodo per la [[lettura]] dei libri è quello di seguire la legge del piacere; di non strascinarci dietro le idee dell'autore, altrimenti si sostituisce al nostro spirito quello di lui, e si estingue quella natural divergenza per cui da una infinità di combinazioni nascono le poche felici e vere. (da ''Pensieri diversi'', in ''Opere'') *La moglie, i miei figli, i miei amici tutti mi assediano; la mia tiranna, l'[[immaginazione]], non mi lascia gustare né gli spettacoli della natura, né quelli dell'arte, che non mancano in questo viaggio ed in questa bella città {{NDR|[[Lione]]}}. (citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 36) *Lo [[stile]] consiste nelle [[Idea|idee]] e [[Sentimento|sentimenti]] accessori che si aggiungono ai principali in ogni discorso. (da ''Ricerca intorno alla natura dello Stile''; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 39) *Quanto maggiore sarà il numero delle idee accessorie, tanto più crescerà la bellezza dello [[stile]]. (da ''Ricerca intorno alla natura dello Stile''; citato in [[Giuseppe Maffei]], ''Storia della Letteratura'', Vol. III, p. 41) ==''Dei delitti e delle pene''== ===[[Incipit]]=== Le [[leggi]] sono le condizioni, colle quali uomini indipendenti e isolati si unirono in società, stanchi di vivere in un continuo stato di guerra e di godere una libertà resa inutile dall'incertezza di conservarla. ===Citazioni=== *Si sono conosciute le vere relazioni fra il sovrano e i sudditi, e fralle diverse nazioni; il commercio si è animato all'aspetto delle verità filosofiche rese comuni colla stampa, e si è accesa fralle nazioni una tacita guerra d'industria la più umana e la più degna di uomini ragionevoli. Questi sono frutti che si debbono alla luce di [[XVIII secolo|questo secolo]] [...]. ([[s:Dei delitti e delle pene/Introduzione|Introduzione]]) *{{NDR|Il diritto di [[proprietà]] è un}} Terribile, e forse non necessario diritto. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XXII#Diritto|cap. XXII]]) *Non vi è libertà ogni qualvolta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa. (cap. XX) *{{NDR|A proposito della [[pena di morte]]}} Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XXVIII#Assurdo|cap. XXVIII]]) *L'[[opinione]] [...] è forse il solo cemento della società. *La storia degli uomini ci dè l'idea di un immenso pelago di errori fra i quali poche e confuse e a grand'intervalli distanti verità soprannuotano. *L'intensione della pena di [[schiavitù]] perpetua sostituita alla pena di morte ha ciò che basta per rimuovere qualunque animo determinato. *La cieca ignoranza è meno fatale che il mediocre e confuso sapere, poiché questi aggiunge ai mali della prima quegli dell’errore inevitabile da chi ha una vista ristretta al di qua dei confini del vero. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLII|cap. XLII]]) *[...] il più sicuro ma più difficil mezzo di prevenire i delitti si è di perfezionare l'educazione [...] ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLV#Educazione|cap. XLV]]) *Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l'arbitrio di ucciderlo? *La [[morte]] di un cittadino non può credersi necessaria che per due motivi. Il primo, quando anche privo di libertà egli abbia ancora tali relazioni e tal potenza che interessi la sicurezza della [[nazione]], quando la sua esistenza possa produrre una rivoluzione pericolosa nella forma di governo stabilita. [...] io non veggo necessità alcuna di distruggere un cittadino, se non quando la di lui morte fosse il vero ed unico freno per distogliere gli altri del commettere delitti, secondo motivo per cui può credersi giusta e necessaria la pena di morte. *Perché ogni [[pena]] non sia una violenza di uno o di molti contro un privato cittadino, dev'essere essenzialmente pubblica, pronta, necessaria, la minima delle possibili nelle date circostanze, proporzionata a' delitti, dettata dalle [[legge|leggi]]. ([[s:Dei delitti e delle pene/Capitolo XLVII#Pena|Conclusione]]) ==Citazioni su Cesare Beccaria== *Fu buon amico; modesto, ma tenace della sua opinione. 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Ma a dire il vero, benché molte vedute piene di filosofia e di umanità si scorgano nelle opere loro; tuttavolta non mostrano sempre molta cognizione delle leggi, e del foro, e sovente la di loro analisi non è molto esatta né molto profonda. ([[Francesco Mario Pagano]]) *Lo [[stile]] assoluto e sicuro del libro dei Delitti e delle Pene e l'elegante trattato del [[Ferdinando Galiani|Galiani]] sulle Monete vivranno nobile ed eterno retaggio tra noi. ([[Ugo Foscolo]]) *Nel paese di Cesare Beccaria dovrebbe rimanere fermo il principio che ogni cittadino viene punito con un'equa commisurazione tra delitto e pena. Se un funzionario ha esorbitato, se un politico ha commesso errori di comportamento, infine, se un cittadino ha commesso reati, ci dovrebbe essere una sostanziale eguaglianza della valutazione dell'amministrazione giudiziaria rispetto a ciascuno. ([[Fiorentino Sullo]]) ==Bibliografia== *Cesare Beccaria, ''[[s:Dei delitti e delle pene|Dei delitti e delle pene]]'', a cura di Renato Fabietti, U. Mursia & C., 1973. ==Voci correlate== *[[Alessandro Manzoni]], nipote ==Altri progetti== {{Interprogetto}} ===Opere=== {{Pedia|Dei delitti e delle pene||(1763-1764)}} {{DEFAULTSORT:Beccaria, Cesare}} [[Categoria:Filosofi italiani]] [[Categoria:Giuristi italiani]] [[Categoria:Letterati italiani]] [[Categoria:Utilitaristi]] nrui1eyttsdhpru0700rnbxnnqzl3zk Template:SelezioneNuove 10 4465 1352109 1352020 2024-11-16T05:07:02Z Danyele 19198 +3 1352109 wikitext text/x-wiki <noinclude>{{Protetta}}</noinclude> <div style="text-align:justify; margin-right:10px;"><!-- AGGIUNGI UNA NUOVA VOCE IN CIMA ALLA LISTA, CANCELLANDONE UNA DAL FONDO. La lista viene aggiornata periodicamente da un utente registrato qualunque (nessun timore!), per un totale di 30. 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AGGIUNGI QUI UNA NUOVA VOCE: NON DIMENTICARE IL SEPARATORE "{{,}}" --> [[Anna Maria Carpi]]{{,}} [[Cagiva Raptor]]{{,}} [[Esther Duflo]]{{,}} [[Coretta Scott King]]{{,}} [[Aurelio Picca]]{{,}} [[Catherine Bertone]]{{,}} [[Francesca Bertoni]]{{,}} [[Maïa Mazaurette]]{{,}} [[Lorenzo Bellini]]{{,}} [[Leopoldo Maggi]]{{,}} [[Finanza pubblica]]{{,}} [[Memorial (associazione)|Memorial]]{{,}} [[Lejla Kalamujić]]{{,}} [[Caso Valenciennes-Olympique Marsiglia]]{{,}} [[Ulderico Munzi]]{{,}} [[Pim van Lommel]]{{,}} [[Giuseppe Ricca Salerno]]{{,}} [[Jan Račinskij]]{{,}} [[Kristi Noem]]{{,}} [[Gino Gori (scrittore)|Gino Gori]]{{,}} ''[[Shanghai Express]]''{{,}} [[Nostalgia per l'Unione Sovietica]]{{,}} [[Michele Ferrero]]{{,}} [[Rebecca Sartori]]{{,}} [[Pattinaggio artistico su ghiaccio]]{{,}} [[Lara Naki Gutmann]]{{,}} [[Enrico La Talpa]]{{,}} [[Italo Foschi]]{{,}} [[Elena Bacchin]]{{,}} ''[[La taverna dei sette peccati]]'' <!-- NON DIMENTICARE DI TOGLIERE L'ULTIMO SEPARATORE "{{,}}" --></div><noinclude> [[Categoria:Template selezione]] </noinclude> d02wyxvy934jies1qn71pmb3ik72zpx Bobby Sands 0 11428 1352127 1341904 2024-11-16T08:52:40Z Mariomassone 17056 1352127 wikitext text/x-wiki '''Robert Gerard Sands''' (1954 – 1981), attivista e politico nordirlandese. ==''Il diario di Bobby Sands''== *Sto qui, sulla soglia di un altro mondo palpitante. Possa Dio avere pietà della mia anima. Sono pieno di tristezza perché so di aver spezzato il cuore della mia povera madre [...]. Ma ho considerato tutte le possibilità e ho cercato con tutti i mezzi di evitare ciò che è divenuto inevitabile. (p. 92) *Sono un prigioniero politico. Sono un prigioniero politico perché sono l'effetto di una guerra perenne che il popolo irlandese oppresso combatte contro un regime straniero, schiacciante, non voluto, che rifiuta di andarsene dalla nostra terra. Io difendo il diritto divino della nazione irlandese all'indipendenza sovrana, e credo in essa, così come credo nel diritto di ogni uomo e donna irlandese a difendere questo diritto con la [[rivoluzione]] armata. Questa è la ragione per cui sono carcerato, denudato, torturato. (p. 93) *Credo di essere soltanto uno dei molti sventurati irlandesi usciti da una generazione insorta per un insopprimibile desiderio di libertà. Sto morendo non soltanto per porre fine alla barbarie dei Blocchi H o per ottenere il giusto riconoscimento di prigioniero politico, ma soprattutto perché ogni nostra perdita, qui, è una perdita per la Repubblica e per tutti gli oppressi che sono profondamente fiero di chiamare la "generazione insorta". (p. 93) *Hanno portato un tavolo nella mia cella e adesso ci mettono sopra il cibo, davanti ai miei occhi. Sinceramente non me ne importerebbe nulla anche se me lo mettessero sulle ginocchia. (p. 96) *{{NDR| A seguito del taglio dei capelli}} Sei ringiovanito di dieci anni, scherzano i ragazzi. Ma io mi sento più vecchio di venti, conseguenza inevitabile di otto anni di torture e di prigionia. (p. 96) *I secondini guardavano il cibo con avidità. Sembra che ne abbiano ancor più bisogno di me. (p. 97) *Io ho tanta [[speranza]], davvero. Bisogna sempre sperare e non perdersi mai d'animo. E la mia speranza sta nella vittoria finale della mia povera gente. Ci può essere una speranza più grande di questa? (p. 97-98) *Dico le preghiere – che verme! (E qualcuno potrebbe osservare: hai aspettato l'ultimo minuto.) Ma io credo in Dio e, sarà presunzione, sono convinto che lui e io ci capiamo bene in questa bufera. (p. 98) *Sarò un peccatore, ma sono felice di sapere – e morirò sapendolo – che non dovrò rispondere di ciò che questa gente ha fatto alla nostra antica nazione. (p. 99) *Sono consapevole del fatto che alcune persone (forse molte) mi criticano per questo [[sciopero della fame]]. Ma ho fatto tutto il possibile per evitarlo, senza arrendermi. (p. 99) *I [[secondino|secondini]] mi guardano perplessi. Molti di loro sperano (se i loro occhi dicono la verità) che io muoia. Se è necessario li accontenterò, ma Dio mio che imbecilli. [[Oscar Wilde]] non ha reso loro giustizia, perché secondo me sono più spregevoli di quanto sospettasse. E aggiunge che c'è solo una cosa più spregevole di un secondino: il direttore del carcere. Stando alla mia esperienza, più in alto si sale per la disgustosa [[gerarchia|scala dei gradi]] e delle posizioni, più spregevoli si diventa. (p. 101) *Be', ce l'ho fatta per ventisette anni, il che è già qualcosa. Può darsi che io muoia, ma la Repubblica del 1916 non morirà mai. (p. 103) *Non è venuto nessun prete a trovarmi, oggi, soltanto l'ufficiale medico che mi ha tastato il polso e se n'è andato. Ho idea che la cosa lo faccia sentire importante. (p. 103) *Se non riescono a distruggere il desiderio di [[libertà]] non possono stroncarti. Non mi stroncheranno perché il desiderio di libertà e la libertà del popolo [[Irlanda|irlandese]] sono nel mio cuore. Verrà il giorno in cui tutto il popolo irlandese avrà il desiderio di libertà. Sarà allora che vedremo sorgere la luna. (p. 115) ==''L'allodola e il combattente per la libertà''== *Ora mi trovo nel Blocco H, dove mi rifiuto di cambiare per adeguarmi a coloro che mi opprimono, mi torturano, mi tengono prigioniero e vogliono disumanizzarmi. Al pari dell'[[allodola]] non ho alcun bisogno di cambiare. È la mia ideologia politica e i miei principi che i miei carcerieri vogliono mutare. Hanno distrutto il mio corpo e attentato alla mia dignità. Se fossi un prigioniero comune mi presterebbero pochissima, o addirittura nessuna attenzione, ben sapendo che mi conformerei ai loro capricci istituzionali. Ho perso oltre due anni di condono. Non me ne importa nulla. Sono stato privato dei miei vestiti e rinchiuso in una cella fetida e vuota, dove mi hanno fatto patire la fame, picchiato e torturato. Come l'allodola, anch'io ho paura che alla fine possano uccidermi. Ma, oso dirlo, allo stesso modo della mia piccola amica possiedo lo spirito di libertà, che non può essere soppresso neppure con il più orrendo dei maltrattamenti. Certamente posso essere ucciso, ma, fintantoché rimango vivo, resto quel che sono, un prigioniero politico di guerra, e nessuno può cambiare questo. (p. 91) ==''Martiri per l'Irlanda, Bobby Sands e gli scioperi della fame''== *L'intero mondo, intorno a me, esplose e il mio piccolo mondo mi crollò addosso. Non dovevo aspettare che la TV raccontasse la storia perché ora era davanti al mio uscio. Belfast bruciava e ad essere incendiati erano i nostri distretti e le nostre umili case. Gli ''Specials'' arrivavano, alla testa della RUC e di bande di orangisti, nelle nostre strade per bruciare, sparare, saccheggiare e uccidere. (p. 190) *Arrivò la Pasqua del 1972 e il nome sulla bocca di tutti era ''Provos'', l'esercito del popolo. Avevo compiuto diciotto anni ed ero stanco dei disordini. Non importava quante pietre tirassi, non riuscivo mai a sconfiggerli, gli inglesi ritornavano sempre. A diciotto anni e mezzo mi unii ai Provos e andai a combattere il potere di un impero. (p. 191) ==''Un giorno della mia vita''== *Anche se nell'[[Irlanda]] del Nord non ci fossero centomila disoccupati, la miseria delle paghe griderebbe vendetta per gli enormi profitti della classe dominante e capitalistica, che prospera con le ferite, il sudore e le fatiche del popolo. *"Non c'è nulla nel loro intero arsenale militare che riesca ad annientare la resistenza di un prigioniero politico repubblicano che non vuole cedere," pensai, ed era proprio vero. "Non possono e non potranno mai uccidere il nostro spirito." Mi rigirai ancora, tremando per il freddo. La neve entrò dalla finestra e si posò sulle mie coperte. "''Tiocfaidh ár lá''<ref>È una frase gaelica che significa "Verrà il nostro giorno", e si riferisce al giorno in cui l'Irlanda sarà nuovamente unita e libera dall'ingerenza britannica.</ref>," mi dissi. "''Tiocfaidh ár lá''." (p. 88) ==Citazioni su Bobby Sands== *Bobby Sands era andato dichiarando pubblicamente che non era interessato a un'Irlanda unita che non fosse stata [[socialismo|socialista]]. (Richard O'Rawe<ref>Richard O'Rawe, ''Blanketmen'', New Island Books, 2005.</ref>) *Bobby, invece, una volta buttato fuori non tornava: era sempre mia madre a capitolare, a uscire in giardino e a pregarlo che venisse a mangiare. La sua testardaggine era insuperabile: se prendeva botte da altri ragazzi restituiva cazzotto su cazzotto, senza il minimo cedimento. Magari, una volta girato l'angolo, crollava di schianto e piangeva come un vitellino, ma non permetteva mai che gli altri lo vedessero. Così, quando cominciò il suo calvario a Long Kesh, non raccontò mai a nessuno di noi familiari delle bastonate che le guardie gli infliggevano, delle lunghissime giornate passate in cella di punizione, delle malattie che l'affliggevano e di cui era insufficientemente curato. Minimizzava l'importanza di tutto e non si lamentò mai, neppure quando cominciò a soffrire dolori atroci per lo sciopero della fame, neppure quando si fu costretti a fargli indossare il pigiama imbottito, affinché, alla minima mossa, le ossa non gli uscissero fuori dalla pelle. (Bernadette Sands<ref name=fratello></ref>) *Così alcuni amici di Bobby, con i quali s'era accompagnato per anni, entrarono nelle bande tartan e cominciarono essi stessi a bastonarlo o a venire a bussare alla nostra porta di casa, canticchiando "Fuori i cattolici". Tenere a bada mio fratello, c'è da capirlo, non era compito facile. (Bernadette Sands<ref name=fratello>Citato in Silvia Calamati, ''Figlie di Erin. Voci di donne dell'Irlanda del Nord'', Edizioni Associate, 2006.</ref>) *Io di politica non ci capisco un cazzo, non per dire, ma Sands mi sembrava uno a posto [...]. Non per dire, ma ci vuole un bel coraggio a morire in quel modo eh? ([[Irvine Welsh]]) *La prima mattina che mio fratello si recò al lavoro trovò sulla porta della fabbrica tre tipi che stavano pulendo dei fucili: «Li vedi questi? Bene, se non te ne vai alla svelta li proveremo contro di te», gli dissero. Ma Bobby era testardo e non si dette per vinto. Entrò in fabbrica e gli indicarono il suo armadietto personale. Lo aprì e dentro vi trovò un altro invito: «Se ci tieni alla pelle fai subito fagotto». Fedele al suo cliché Bobby rimase: per due anni. Al termine dei quali il direttore lo chiamò e gli disse: «Per cause di ristrutturazione interna siamo costretti a diminuire il personale. Da domani, così, sei licenziato». Il giorno dopo s'accorse che la ristrutturazione aveva colpito solo lui. Dei dipendenti dell'azienda il solo ad essere stato liquidato era stato infatti Bobby Sands. (Bernadette Sands<ref name=fratello></ref>) *Una storia che entusiasmò Bobby fu quella di un giovane dottore chiamato [[Che Guevara]]. (Silvia Calamati<ref>Silvia Calamati, Laurence McKeown, Denis O'Hearn, ''Il diario di Bobby Sands, storia di un ragazzo irlandese'', Castelvecchi Editore, 2010.</ref>) *Volevano avere a che fare con detenuti inermi ma Bobby non era mai inerme. ([[Danny Morrison]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Silvia Calamati, Laurence McKeown, Denis O'Hearn, ''Il diario di Bobby Sands, storia di un ragazzo irlandese'', Castelvecchi Editore, 2010. *Bobby Sands, ''Un giorno della mia vita. L'inferno del carcere e la tragedia dell'Irlanda in lotta'', Feltrinelli, 2005. *Manuele Ruzzu, ''Martiri per l'Irlanda, Bobby Sands e gli scioperi della fame'', Fratelli Frilli Editori, 2004. ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} [[Categoria:Attivisti irlandesi|Sands, Bobby]] [[Categoria:Politici irlandesi|Sands, Bobby]] kxo1zd0oag27pb42c025jpkar7f7spn Naruto 0 12124 1352111 1350011 2024-11-16T07:04:01Z ~2024-13976 100412 /* Dialoghi */ 1352111 wikitext text/x-wiki {{w|Gran parte delle citazioni sono prive dell'indicazione del numero o dell'episodio}} [[Immagine:Naruto logo.svg|right|thumb]] '''''Naruto''''', manga e anime giapponese ideato da [[Masashi Kishimoto]]. ==Frasi== *A tutti quanti! Uzumaki Naruto è tornato! ('''Naruto''') *Quasi quasi potrei innamorarmi di lui! ('''Ino''', riferendo a Naruto che è sempre ormai un vero eroe) *Anche quando sbagli conservi grande dignità. Osservarti mi colpisce sempre perché non sei perfetto, e così commetti degli errori, ma ogni volta hai la forza di ripartire, e io penso sia quella la vera forza. ('''Hinata''' a Naruto) *Allora per quale ragione esisto e sopravvivo? Non trovare la risposta a questa domanda equivarrebbe ad essere morto. ('''Gaara''') *Ora dimmi... quando si è così potenti come te... è normale diventare anche così crudeli? ('''Naruto''' a Zabuza) *Ti prego, taci... rispetta il mio dolore. ('''Zabuza''') *Sei sempre stato al mio fianco, questa volta però, resterò io qui accanto a te. ('''Zabuza''' parlando ad Haku) *Se davvero fosse possibile, io vorrei raggiungerti ovunque tu sia... Haku... io lo vorrei tanto... è questo il mio sogno. ('''Zabuza''') *Se preferisci vivere in un modo così miserabile... va pure avanti, continua a vegetare. ('''Itachi''') *Ascoltate! Mi chiamo Naruto Uzumaki e nessuno di voi può pensare di riuscire a sconfiggermi, è chiaro?! ('''Naruto''') *C'è un'unica legge che la mia vita riconosce... Quella dell'Immortalità! ('''Orochimaru''') *Tobi è un bravo ragazzo. ('''Zetsu''') *È vero che nel mondo dei [[ninja]], quelli che infrangono le regole sono considerati feccia. Però... chi non si occupa dei propri compagni, è feccia della peggior specie. ('''Obito Uchiha''' e poi '''Kakashi Hatake''') *La mia arte è l'esplosione stessa, niente a che vedere con il tuo spettacolo di bambole... ('''Deidara''') *La mia esistenza avrà un senso fino a quando esisteranno al mondo persone da uccidere. ('''Gaara''') *Il mio sogno non è nel futuro ma nel presente, e le sue radici sono nel passato. Io vivo solo per raggiungerlo. ('''Sasuke''') *Io dico le cose così come stanno e non cambio idea! Anche questo fa parte del mio credo [[Ninja]]! ('''Naruto''') *Io mi chiamo Kakashi Hatake, i miei gusti non sono affari che vi riguardano e non avrebbe alcun senso parlare dei miei sogni! In quanto agli hobby ne ho diversi. ('''Kakashi''') *La solitudine è il peggiore dei mali. ('''Gaara''') *Lo sai, lui {{NDR|Sasuke}} è un vendicatore. Per il suo obiettivo inseguirà il potere, non importa quanto possa essere malvagio. ('''Orochimaru''') *Ora che sai la mia storia... che senso vuoi che abbia per me la vita?! Ma capisco... che bisogna trovare un motivo per vivere sennò equivarrebbe a essere morti! ('''Gaara''') *Non ho mai preteso chissà cosa dalla vita... Volevo solo diventare un ninja, fare un po' di soldi, sposarmi con una donna qualsiasi, che non fosse né brutta né bella e... fare due figli. Il primo doveva essere femmina e il secondo maschio, poi, quando la ragazza fosse stata pronta per il matrimonio e il maschio fosse diventato un uomo maturo, sarei volentieri andato in pensione. A quel punto me la sarei goduta. Avrei trascorso il tempo a giocare a scacchi e a fare passeggiate. Alla fine mi sarei spento serenamente... Sarebbe stata una vita bellissima. ('''Shikamaru''') *La prima mossa è quasi sempre un trucco, è la seconda la più efficace... l'importante è colpire il bersaglio. ('''Shikamaru''') *Nessuno può darmi del ciccione, sono solo robusto di costituzione! ('''Choji''') *Sentite, visto che fate parte della mia squadra d'ora in avanti dovrete stare ai miei ordini! ('''Ino''') *Non è il destino che sceglie l'esito di una battaglia. Ma l'uomo. ('''Neji''') *Non pensi che sarebbe un finale interessante, se il fallito battesse il genio grazie alla sola forza di volontà? ('''Rock Lee''') *Le persone forti si dividono in due specie: i geni e gli instancabili [...]. Con questa tecnica dimostrerò che l'impegno supera la genialità. ('''Rock Lee''') *Non permetterò che Orochimaru ti prenda con sé! Ti porterò indietro anche a costo di spezzare ogni singolo osso del tuo corpo! ('''Naruto''' a Sasuke) *Non restare lì immobile a piangere sul destino immutabile perché tu, a differenza di me, non sei un fallito. ('''Naruto''') *Prima o poi vi ucciderò tutti, è solo questione di tempo. ('''Gaara''') *Ricordati sempre che devi avere timore solo quando non sei capace di scoprire la verità. ('''Orochimaru''') *Riporterò indietro Sasuke. È una promessa! ('''Naruto''' a Sakura) *Sakura, te l'ho già detto una volta: io sono un vendicatore. Voglio solo sapere se sono forte e voglio combattere contro i Ninja migliori, ovvero quelli radunati qui. Non permetterò a nessuno, neanche a te, di intromettersi nell mio cammino. Naruto... Io voglio combattere anche contro di te. ('''Sasuke''') *Sasuke è mio amico. Qualcuno con cui ero finalmente riuscito a creare un legame. Non mi importa chi devo combattere! Se mi strapperà le braccia, lo calcerò a morte! Se mi strapperà le gambe, lo morderò a morte! Se mi strapperà la testa, lo fisserò a morte! E se mi caverà gli occhi, lo maledirò dalla tomba! Anche se sarò fatto a brandelli, riprenderò Sasuke da Orochimaru! ('''Naruto''') *Sei in ritardo! ('''Naruto''' e '''Sakura''' a Kakashi) *Tutto ciò che ha forma prima o poi è destinato a scomporsi, anche per le persone è così! ('''Orochimaru''') *Un sogno che sacrifica gli amici è spazzatura. ('''Naruto''' dal terzo film) *È vero che non so niente di genitori e di fratelli, però quando sono con il maestro Iruka... mi immagino che sarebbe così avere un papà... mentre quando sono con te... penso che sarebbe così avere un fratello... ('''Naruto''' a Sasuke) *Se per essere saggio devo [[Rinuncia|rinunciare]] a tutto quello in cui credo preferisco essere un folle. ('''Naruto''') *Mi chiamo Sasuke Uchiha, odio un sacco di cose e non me ne piace nessuna in particolare... non voglio parlare dei miei sogni, ma ho un ambizione! Riportare agli antichi fasti il mio clan e uccidere chi so io! ('''Sasuke Uchiha''' quando si presenta a Kakashi) *Ormai per me è finita... addio, Obito, Rin. ('''Kakashi''' in fin di vita) * Un luogo dove qualcuno ancora pensa a te, quello è il luogo che puoi chiamare [[casa]]. ('''Jiraiya''', ep. 311) * Per lui la cosa più importante è farsi accettare dagli altri: e sta rischiando la vita per realizzare questo suo grande desiderio.<br/> Chi lo sa, magari si è solo stancato di piangere, ma ha capito cosa vuol dire essere forti. ('''Kakashi''' parlando di Naruto) *Le persone vivono le loro vite aggrappandosi a ciò che conoscono e comprendono. E la chiamano Realtà. Ma "Conoscenza" e "Comprensione" sono termini vaghi. La realtà potrebbe essere un' illusione, tutti vivono in base alle loro supposizioni. Vuoi un esempio? Il fatto che Madara sia morto è una tua supposizione. Il fatto che io sia il tuo gentile fratello maggiore è una tua supposizione. ('''Itachi''' a '''Sasuke''') *Tu eri la foglia baciata dal sole mentre io ero la radice immersa nell'oscurità('''Danzo''' rivolto al terzo hokage) *Questo mondo è pieno di cose che non vanno come noi vorremmo. Più a lungo vivi, più ti accorgi che la realtà è fatta solo da dolore, sofferenza e vuoto. Ascolta, in questo mondo ovunque ci sia una luce c'è anche un'ombra. Finché il concetto di "vincente" esisterà ci sarà anche quello di "perdente". L'egoistico desiderio di mantenere la pace scatena le guerre. E nasce l'odio per proteggere l'amore. ('''Madara''', ep. 344) *In tutti questi anni Sasuke non ha fatto altro che allontanarsi, invece tu Naruto sei sempre rimasto al mio fianco per rincuorarmi e aiutarmi. Ho capito come sei veramente... finalmente ho aperto gli occhi. Anche quella volta, quando hai affrontato Pain con coraggio, non ce l'avrei mai fatta... Tu sei tornato proprio nel momento in cui c'era più bisogno della tua presenza. Hai salvato il nostro villaggio... sei diventato un eroe, grazie a te ora ci sentiamo protetti. Non c'è persona tra noi che non ti ammiri. Una volta eri soltanto un teppistello che si divertiva a combinare guai, ma adesso sei diventato un ragazzo fantastico. Invece Sasuke ha commesso solo crimini, non ha fatto altro che spezzarmi il cuore. Ormai per me è diventato come un estraneo. Tu invece, Naruto, mi sei così vicino... mi dai sempre conforto... ci tengo moltissimo a te. Ti voglio un bene immenso, dal più profondo del cuore... ('''Sakura a Naruto''') *Naruto, se sei vivo è solo per un mio capriccio. Ora per un mio capriccio, morirai! ('''Sasuke a Naruto''') *Le [[moneta|monete]] d'oro e d'argento saranno più brillanti e preziose di quelle di [[rame]], ma raccoglile tutte e... le monete di rame avranno più valore di una moneta d'oro. ('''Darui''') *In quel momento Minato..ai miei occhi era un grande ninja... era diventato l'uomo dei miei sogni... e lui mi ha cambiata... quei capelli rossi che avevo così odiato... mi avevano fatto trovare l'uomo della mia vita... e divennero "Il Filo Rosso Del Destino". ('''Kushina''') *Quello che ottieni da Kyuubi non è il tuo potere. Se continui a farci affidamento non finirai solo con il ferire te stesso, ma anche i tuoi compagni. [...] Se vuoi salvare Sasuke, allora fallo con le tue forze. Se vuoi rivederlo, guardalo con i tuoi occhi, non con quelli di Kyuubi. E se vuoi proteggere Sakura, fallo con la tua forza, non con quella di Kyuubi. ('''Yamato''') *Il dolore è troppo personale per essere condiviso con quello degli altri. ('''Pain''') *Lo vedi questo pugno? C'è dentro tutta la mia vita! ('''Choji''' a Jirobo) *Ha subito capito come usare l'Hiraishin insieme a me... E conosce le Arti Eremitiche. Mi sembra di combattere insieme a mio fratello! ('''Tobirama''' pensando a Naruto) *Ora sono io il tuo dio. ('''Shikamaru''' a Hidan) *Padre, vorrei che potessi vedere questi uccelli volare. Anche loro hanno trovato la loro libertà. ('''Neji''' rivolto a Hizashi) *La vera pace non esiste! Finché vivremo in questo mondo sciagurato... La pace è un traguardo irraggiungibile! ('''Nagato''' a Naruto) *Il destino di cui parli... Io lo cambio quando voglio! ('''Naruto''' a Neji) *Non parlare male di mio padre... Che è riuscito a diventare Hokage! ('''Naruto''' a Obito) *Sei stato un Hokage esemplare e un padre ammirevole. ('''Asuma''' rivolto a Hiruzen) *Io sarò le colonne che sosterranno Yahiko e Nagato, i due ponti per la pace! ('''Konan''') *La storia dell'uomo è basata sulle guerre! ('''A''' a Naruto) *Konoha è la mia casa! L'Hokage è il pilastro di questa casa e la proteggerà! ('''Hiruzen''' a Orochimaru) *Tu che sei forte... Tu che vieni chiamato Uchiha... Tu che hai degli amici... Tu che sei determinato... Tu che sei simile a me... Darò senso alla mia esistenza diventando colui che ti ha ucciso, che ha cancellato ogni cosa di te... Allora potrò capire... Solo allora potrò capire il senso della vita! ('''Gaara''' a Sasuke) * Posso vedere quasi tutto con questi occhi. È destino nascere dotati di talento, quindi tutto è deciso fin dalla propria nascita. [...] Solo un abilissimo shinobi può essere scelto per diventare Hokage. Guarda in faccia alla realtà! Quelli che sono diventati Hokage sono nati con quel destino. Non lo diventano con l'impegno... è già tutto deciso dal fato... e ogni persona ha un destino differente. Uno solo... il solo destino che accomuna tutti... è la morte! ('''Neji''' a Naruto) *È stato Pain ad uccidere il maestro Jiraiya, ma se ci pensi bene è come se a uccidere il maestro fosse stato il disordine del mondo dei ninja, che generò l'odio di Pain. Essere un ninja significa combattere contro quell'odio. Ogni ninja è costretto ad affrontarlo. ('''Minato''' a Naruto) * La caratteristica fondamentale che contraddistingue un ninja non si basa sulla quantità di tecniche che conosce... quello che conta di più, è la capacità di non arrendersi mai! ('''Jiraiya''' a Orochimaru) *Uno che non crede in se stesso non merita di impegnarsi! ('''Gai''' a Rock Lee) * Comunque vada, per me sarà la fine... Sto per difendere la strada che ho scelto! ('''Rock Lee''' quando, durante lo scontro con Gaara, si prepara ad eseguire il Loto Posteriore) * Nella radice non esistono nomi, non esistono sentimenti...non esiste il passato e nemmeno il futuro. Esiste solamente la missione. Non scordarti mai dei nostri propositi, che sostengono il grande albero della Foglia, dalle profondità invisibili del terreno ('''Danzo''' a Sai) *Vi dirò per ultima la cosa più importante. Sasuke non è certo un mio grande amico e non è nemmeno un tipo che mi piaccia particolarmente. Però è un ninja della Foglia come noi. È un nostro compagno. È per questo che ce la metteremo tutta per salvarlo. È questo il credo della Foglia. ('''Shikamaru''' a Naruto, Choji, Neji e Kiba) * Così tu sei di quelli che pensano che le donne siano più deboli? Vi atteggiate a duri, ma siete solo dei palloni gonfiati! ('''Temari''' a Shikamaru) * La fede della Foglia sta in ogni cellula del mio corpo. Quelli del villaggio hanno fiducia in me e io ho fiducia in loro…è questo che significa essere Hokage! ('''Hashirama Senju''' a Hiruzen Sarutobi) *L'arte è la bellezza eterna. ('''Sasori''') *Abbiamo camminato nell'oscurità di questo mondo, è per questo che siamo in grado di vedere anche una particella di luce. ('''Gaara''') *La Pazzia è la madre di tutte le cattive abitudini. Ma alla fine lei è una madre e dovremmo rispettarla. ('''Shikamaru''') *La differenza tra la stupidità e il genio è che il genio ha i suoi limiti. ('''Neji''') *Se i compagni di cui ti fidi si radunano intorno a te, la speranza può prendere forma fisica ed essere visibile. Questo è quello che credo. ('''Kakashi''') *Lasciate che vi chieda questo, quand’è che voi tutti vi siete arresi? ('''Gaara''' al Terzo Tsuchikage) *Lasciamo questo posto per realizzare il nostro sogno, e se il nostro sogno dovesse realizzarsi, anche se ci fossimo separati, un giorno torneremo qua, e festeggeremo tutti e tre assieme! Quel giorno dovremmo invitare anche il maestro Jiraiya. ('''Yahiko''') *Col tuo Sharingan non hai visto nulla del vero Itachi. Non hai svelato nessuna delle sue illusioni. Itachi ha ucciso i suoi amici, ha ucciso i suoi superiori, ha ucciso la sua amata, ha ucciso suo padre, ha ucciso sua madre, ma non ha saputo uccidere il suo fratellino. L'uomo che versando lacrime di sangue e soffocando ogni sentimento sterminò i propri consanguinei per il bene del villaggio proprio non ce la fece ad uccidere te. Capisci cosa significa? Che per lui la tua vita valeva più del villaggio. Ti protesse fino all'ultimo secondo della sua vita, anzi donandoti un nuovo potere cercò di proteggerti anche dopo la propria morte. Facendo in modo che tu lo uccidessi ti fece diventare l'eroe della foglia che vendicò il clan Uchiha. Cosumato da una malattia sentiva che la sua morte era prossima ma per il suo amatissimo fratello sopravvisse ingozzandosi di farmaci per combattere con te e morire davanti a te. Per mantere la pace nel villaggio della foglia e soprattutto per te Sasuke ha scelto di morire e di farlo come un criminale e un traditore. Ricevette i marchio d'infamia in cambio dell'onore e l'odio in cambio dell'affetto ma nonostante tutto Itachi morì felice. Felice per averti affidato il nome degli Uchiha portando la verità con se nella tomba. ('''Tobi''' a Sasuke) *Lo avevo insegnato anche a te. Il vero potere... non si ottiene con lo studio delle arti magiche... Un ninja manifesta il suo vero potere... proteggendo i propri cari! ('''Hiruzen''' a Orochimaru) *Io non sono un genio... Ma dimostrerò che l'impegno può battere la genialità. Questo è il mio credo ninja! ('''Rock Lee''') *Noi siamo coloro che resistono nell'ombra. Siamo shinobi, no? Non c'è modo di dimenticare. Però quelle ferite sono la prova che i nostri compagni vivono qui dentro. I compagni che vengono creati all'interno di un sogno e che non possono lasciare ferita non sono reali. Significherebbe cancellare i veri compagni. Che sia una maledizione o altro, io voglio tenere il vero Neji qui! ('''Naruto''' dopo la morte di Neji, indicando il proprio cuore) * La sola cosa che sono stato capace di fare come padre è stata quella di giocare a shogi con te, niente di più... ('''Shikaku Nara''' prima di morire, rivolto al figlio) *Io diventerò Hokage! Io sono Obito Uchiha! Per il mio volto di pietra assicuratevi che i miei occhialoni e il mio sharingan siano ben incavati! ('''Obito Uchiha''') *Kakashi, se pensi che abbia dato vita a questa guerra solo per te e per Rin, ti sbagli di grosso! [...] Le cose che hanno creato tutte queste circostanze [la morte di Rin], il sistema degli shinobi, il villaggio, e gli shinobi stessi... ciò che mi causa disperazione è il mondo stesso! Un mondo che è una gigantesca bugia! Guarda! Non c'è niente nel mio cuore! Non sento neanche più il dolore! Non sentirti in colpa, Kakashi, questa voragine è stata aperta da questo mondo infernale! ('''Obito Uchiha''') *È ridicolo avere paura e odiare ciò che non vediamo o non capiamo! ('''Itachi Uchiha''') *Questa è la mia opera d'arte finale! Farò esplodere me stesso, morirò e diventerò arte! Sarà un esplosione senza precedenti e lascerà una cicatrice su questa terra mai vista prima! E allora la mia arte avrà l'ammirazione che ha sempre meritato! Trema, abbi paura, disperati! Urla! La mia arte... è un'esplosione! ('''Deidara''') *A quanto pare, non c'è modo di farti cambiare idea. Ormai tutto quello che posso darti è... la morte! ('''Kakashi''' a Obito) *Sono davvero la feccia degli shinobi, ma se c'è una cosa che ho imparato è questa. Il vuoto è qualcosa che solo gli altri possono aiutarti a riempire. Non c'è ragione di abbandonare questo mondo solo perchè hai patito avversità e sofferenze. Rincorrere un simile piano non seppellirà quel vuoto. Se non fai altro che scappare, come potrà mai qualcuno aiutarti? Se resisti e sopporti... ci sarà sicuramente qualcuno che verrà in tuo soccorso. ('''Kakashi Hatake''') *Ho vissuto credendo che i miei fallimenti mi avrebbero rafforzato e che avrebbero affinato le mie abilità, ed in cambio, un giorno, avrei fatto qualcosa di così grande da cancellarli tutti, e sarei morto come un vero shinobi. O cosi doveva essere. Ma alla fine della mia storia, è così che muoio? Ho deciso di sconfiggere Pain, di fermare l'Akatsuki, e poi di salvare il mondo dalla rovina, ma alla fine, ho fallito anche in questa scelta. È patetico! ('''Jiraiya''' in punto di morte) *Cinque Kage o no, ora vedrete quanto ogni cosa è inutile... Di fronte alla potenza del vero Susanoo! ('''Madara Uchiha''') *Non mi sottovalutare! ('''Hinata''' a Neji) *Ho già perso tutto una volta... Non voglio vedere mai più i miei preziosi compagni morire di fronte a me... ('''Sasuke Uchiha''') *Naruto... I tuoi occhi vedono meglio dei miei... Sasuke ora si trova nelle tenebre... ('''Neji''' a Naruto) *Neji, vivi... Sei uno dei pochi che è riuscito a ricevere tutte le abilità degli Hyuga. ('''Hizashi Hyuga''' poco prima di morire, rivolto al figlio) *Dal momento che sto realizzando le aspettative di Orochimaru... Io resterò nel suo cuore per sempre! ('''Kimimaro''') *Basta, chiudi il becco, Naruto... Non hai avuto né genitori né fratelli, che cosa ne puoi sapere tu? Sei sempre stato solo fin dalla nascita, quindi con quale diritto pensi di potermi giudicare!? Se io sono arrivato fino a questo punto, è proprio a causa dei legami di parentela che ho avuto, ma tu questo non potrai mai capirlo! ('''Sasuke''' a Naruto) *Shikamaru può pensare a duecento mosse mosse in un istante... Ma la sua vera forza è la sua capacità di scegliere subito la più efficace tra tutte! ('''Asuma''') *Il motivo di una guerra non importa. Per religione, convinzione, salute, territori, rancore, amore, o semplicemente perché vuoi farla... Non importa quanto sia stupido, ogni motivo può diventare motivo per una guerra. ('''Pain''') *Sommo Jashin, guarda! Guarda con i tuoi occhi la mia venerazione per te! Osserva e gioisci, mentre decoro la terra con le loro viscere! ('''Hidan''') *I vostri coprifronte mi fanno venire in mente il primo ninja della Foglia contro cui ho combattuto... Il primo Hokage. ('''Kakuzu''' a Kakashi, Ino e Choji) *Ogni racconto che si rispetti deve contenere un colpo di scena finale. ('''Jiraiya''') *Se il maestro Jiraiya fosse stato l'Hokage, non avrebbe mai permesso alla signorina Tsunade di correre un rischio del genere, ne sono sicuro. ('''Naruto''' quando viene informato della morte di Jiraiya) *Quando Orochimaru è morto... Ho di nuovo perso me stesso. Non so chi fossero i miei... Non so da dove vengo... Dei nemici mi hanno raccolto... Fin da bambino mi spedivano da un viaggio all'altro per spiare... Non so cosa sia un paese, cosa sia un villaggio... Sono cose estranee. Questo finché non ho incontrato Orochimaru... Ma anche lui è scomparso. Chi diavolo sono, adesso? La sofferenza di non possedere un'identità tu la puoi capire, vero, Naruto? Tu ti chiedi se sei Naruto Uzumaki... O se invece sei il demone a nove code. Lo sguardo che la gente ti gettava addosso... Freddo... Ti confondeva, vero, Naruto? ('''Kabuto Yakushi''') *Ah, lo sharingan... Questo stronzetto è decisamente il fratellino di Itachi... Ovviamente è grazie al sangue Uchiha che è riuscito a battere Orochimaru... Nient'altro che un piccolo bastardo che si diverte a farsi parare il culo dalla sua stirpe! ('''Deidara''') *Un eroe è colui che, nonostante le cadute, continua a rialzarsi ancora e ancora, senza mai perdere di vista il proprio obiettivo. ('''Rock Lee''') *Non si diventa Hokage per poter essere riconosciuto dal villaggio. Colui che è accettato da tutti, diventa Hokage. ('''Itachi''') *Ho paura. Questo è ciò che viviamo. E lo viviamo ogni giorno. Solo nella morte siamo liberi dalla paura. ('''Neji''') *Se il tuo destino non ti piace, devi trovare il coraggio di cambiarlo! ('''Naruto''') *Se l'amore è solo una parola, allora perché fa così male se ti rendi conto che non puoi trovarlo da nessuna parte? ('''Gaara''') *È stupido parlare di cose che non sei. Sii te stesso e starai bene. ('''Shikamaru''') *Devi sapere che quando qualcuno disprezza una persona, i suoi occhi diventano freddi e pungenti come il ghiaccio. ('''Hiruzen Sarutobi''') *A differenza tua, io otterrò senz'altro il titolo di Hokage, perché diventare Hokage è il mio sogno. ('''Naruto''') *Anche quando provo a sorridere, chissà perché, risulto antipatico alla gente. ('''Sai''') *Lo senti, Sasuke? Naruto ha occhi solo per te. Sei tu che lo rendi sempre più forte. Sei sempre tu, Sasuke. ('''Kakashi''') *È stata tramandata la volontà del fuoco da passato, a futuro. ('''Tsunade''') *Io voglio proteggere i miei compagni da qualsiasi dolore. ('''Nagato''') *Volevo che continuasse a starmi vicino. Volevo che mi vedesse diventare Hokage. ('''Naruto''' parlando di Jiraiya) *Chi diavolo pensate di essere?! Per quanto ancora mi tratterete come una poppante? La Volontà del Fuoco è stata trasmessa e divampa ogni minuto! Proprio ora, Naruto si sta dannando per superare anche Jiraya! Quel ragazzo, per questo villaggio, non è una semplice arma da usare come spauracchio! È uno shinobi che ha giurato fedeltà al villaggio. Jiraiya, così come Sarutobi e l'anziana Chiyo della Sabbia... avevano una cosa che a voi manca. Sapete di cosa si tratta? La forza di crederci! .Proprio come ha fatto mio nonno, il Primo Hokage, affidandovi la Foglia... ora tocca a voi avere fede nelle nuove generazioni! ('''Tsunade''' ai due consiglieri anziani) *Sono stata un'egoista. Sono venuta qui, perché volevo. Questa volta io ti salverò, Naruto. Non facevo altro che piangere e arrendermi subito. Ho sbagliato così tante volte, ma tu mi hai aiutato a scegliere la retta via. Ti ho sempre imitato. Volevo diventare come te. Avrei voluto starti accanto in qualsiasi momento. Sempre. Naruto, tu mi hai cambiata! Il tuo sorriso mi ha salvata! Ecco perché, per proteggerti, non ho paura di morire! E questo perché io, Naruto... ti amo! ('''Hinata''') *I genitori devono avere una fiducia incrollabile nei propri figli. ('''Minato''') *La pace che vi godete voi, le Grandi Nazioni, è precaria ed esiste solo grazie al sacrificio di noi, nazioni più piccole. ('''Nagato''') *Sakura... Io sono entrato da poco nel team Kakashi per prendere il posto di Sasuke, quindi non vi conosco ancora molto bene e non capisco nemmeno i sentimenti. Eppure, non so cosa ti abbia promesso Naruto... Ma perfino io riesco a capire che lui ti ama! Naruto, sembra che voglia portarsi dietro quella promessa per sempre. Io non so cosa tu gli abbia detto, ma è molto simile a quello che hanno fatto a me. È come un sigillo maledetto. ('''Sai''') *Sasuke sta ora sopportando tutto il peso dell'odio del suo clan, e ha intenzione di distruggere questo mondo con il potere dell'odio. È la sua arma più potente. È suo alleato e fonte del suo potere. L'odio. Questo è il credo ninja di Sasuke. ('''Tobi''') *Io ti considero mio amico. Una volta per me "amico" non era altro che una parola. Ho capito quanto sia importante il suo significato solo dopo averti incontrato. ('''Gaara''' a Naruto) *Io e te siamo nemiche, non voglio sapere quello che provi, perciò non piangere. Non davanti a me! Non con una faccia tanto triste! Maledizione! ('''Karin''' a Sakura) *Già, quelli del villaggio sono importanti, ma prima di loro devo fidarmi di un'altra persona. Devo credere in me stesso. ('''Naruto''') *Proprio come te, mi portarono qua per diventare la forza portante del Kyuubi. Immagino bene il tuo shock nel venire a sapere di tutto questo. La tristezza che ti deve aver avvolto. Siamo i portatori del Kyuubi e non c'è scampo, ma esiste un modo per essere felici. Bisogna... Essere pieni d'amore. ('''Mito Uzumaki''' a Kushina) *Tu hai fatto tanto per me, quindi non guardarmi così! Non sai quanto sono felice perché mi hai amato e oggi è il giorno in cui è nato il nostro bambino. Se dovessi immaginare di sopravvivere il nostro futuro insieme, come una famiglia, l'unica cosa che riesco a pensare è a quanto saremmo stati felici... Ecco, se mi concedi solo un rimpianto... Non vedrò crescere Naruto. ('''Kushina''' a Minato) *Abbandonare il proprio villaggio, o la propria nazione sarebbe come abbandonare il proprio figlio. ('''Minato''') *Chiunque tu sia, non scopri che tipo di uomo sei davvero se non alla fine dei tuoi giorni. Solo al momento della morte ci si rende conto della propria natura. Così bisogna concepire la morte. ('''Itachi''') *Naruto, raggiungerò di nuovo il nostro maestro e da lí guarderò come andrà a finire la tua storia. Penso che tu sia l'ultimo volume della trilogia. Il primo, Jiraya, era un volume perfetto. Ma il secondo fu un autentico fallimento... il mio. Uno di quelli che il nostro maestro non ha riconosciuto. La serie culminerà con il terzo ed ultimo volume. Devi farlo diventare un capolavoro, uno di quelli che eclisserà completamente il fallimento del volume precedente, Naruto! Addio. ('''Nagato''') *Chi diavolo sei tu per decidere che avere un Bijuu dentro di me mi rende infelice?! ('''Naruto''') *Se vuoi davvero fare qualcosa per noi Bijuu e le tue non sono solo parole, ma ci credi sul serio, allora continua a comportarti come sempre. Continua a comportarti come hai sempre fatto. Parla con le azioni! Naruto, è così che sei fatto! Bravo ragazzo, ecco il Naruto che conosco. ('''Kyuubi''') *Se quello che hai avuto fin ora non ti soddisfa, devi solo trovare altre cose e farle tue, una dopo l'altra. ('''Kabuto''') *Chi non è in grado di riconoscere se stesso, fallirà. ('''Itachi''') *A differenza tua, il nostro dolore cesserà in un attimo. ('''Fugaku Uchiha''' a Itachi) *Quando provi dolore, sai che sei ancora vivo. ('''Madara''') *Per gli shinobi, quelli che infrangono le regole sono feccia, ma chi abbandona i propri amici è anche peggio! Inoltre, quelli che non si curano di ciò che provano i loro amici, sono ancora peggio! ('''Kakashi''') *Sei sempre arrivato in ritardo quando c'era bisogno di te. Sono felice che il mio insegnante sia stato un Hokage. Mi ha facilitato l'arrendermi nel volerlo diventare. Anche se eri stato il mio insegnante, non hai capito che ero io. È questo che sei realmente, che patetico... Sei morto come un eroico Hokage, ma ora sei esposto in disgrazia di fronte a tuo figlio. Quella di un Hokage è un'esistenza pietosa, rispetto alla mia. ('''Obito''' a Minato) *Dannazione, Naruto... Non cambi mai. Vai sempre oltre. Spingendoti oltre i limiti per noi, quanto lontano arriverai? Tutte le volte, non ti sei mai tirato indietro se si trattava dei tuoi compagni. Di fronte a te, non riesco a spiegare cosa siano le cose noiose. Mi spiace papà, Naruto non vuole che mi unisca di già a te. Ho scoperto solo in ritardo che ha passato un sacco di situazioni amare e dolorose da solo. Non voglio che le passi nuovamente, o almeno è quello che sento quando sono con lui. Te l'ho detto no? Che un giorno lui sarebbe diventato uno shinobi importantissimo per il villaggio e che quando sono con lui mi viene voglia di seguirlo. Al contrario del primo Hokage, che ha un fratello che gli fa da consigliere, Naruto non lo ha, ed è per questo che devo rimanergli intorno, così che quando diventerà Hokage, potrò essere al fianco di quell'idiota. Quindi, mi spiace, ma non posso ancora unirmi a te. Non c'è nessuno più qualificato di me per essere il consigliere di Naruto. ('''Shikamaru''') *È vero che le persone ridicolizzeranno sempre un idiota, ma quando quell'idiota farà del suo meglio, le persone non potranno fare a meno di dargli una mano! ('''Kakashi''') *È vero che tutto quello che desideriamo non avverrà, ma le cose che dobbiamo fare, iniziano sempre con un desiderio. ('''Gai Maito''') *Prima di sparire ho pensato fosse il caso di avvisarti che non serve che ti sbrighi a raggiungerci. Non vorrei che mi restituissi così in fretta lo Sharingan che ti ho regalato per la promozione a Jonin. Ah! Per la cronaca, prima ho detto che Naruto sarebbe diventato Hokage, ma sarà solo il settimo. Il sesto Hokage sarai tu, Kakashi, per questo ti farò un regalo in anticipo; non funzionerà per sempre ma ti sarà di aiuto. Non dimenticare il nome per il quale eri famoso in ogni villaggio: Kakashi dello Sharingan! ('''Obito Uchiha''') *Ci sa fare sì, ma è proprio tonto. ('''Son Goku''' parlando di Naruto) *Per odiare serve un motivo. E per la cronaca, in questo momento lei non stava cercando di conquistarti! Cercava di salvarti! Lei è quasi morta per amor tuo! ('''Kakashi''' a Sasuke, parlando di Sakura) *Il passato non esiste per ricordare al presente che il futuro non può essere cambiato. ('''Hagoromo Otsutsuki''') *Ci sono delle cose che non si possono fare da soli. ('''Naruto Uzumaki''') *Naruto, ora ricordo le parole che mi dissi quel giorno: che quando sei con me capisci cosa significhi avere un fratello. Ed ora finalmente credo di aver capito anche io cosa si prova. ('''Sasuke Uchiha''') *Naruto, non c'è certo bisogno che io ti ricordi a che livello sia la tua abilità come ninja, vero? Però, se ambisci a diventare l'Hokage, prima devi imparare ad essere un leader e diventare una persona in grado di guidare gli altri. ('''Kakashi Hatake''') *È meglio avere qualcuno che ti sgrida, piuttosto che non avere nessuno. ('''Sasuke Uchiha''') *Proprio come il destino dei due fondatori del villaggio della Foglia immortalati in queste due statue, anche la battaglia tra Naruto e Sasuke perdurerà finché avranno vita. ('''Kakashi Hatake''') *Mio fratello era troppo ingenuo... E Madara Uchiha troppo pericoloso. Come secondo Hokage, mi sono preso la responsabilità di cercare una via di mezzo tra quei due estremi in modo che il villaggio potesse prosperare. ('''Tobirama Senju''') *Che situazione... Sono in mezzo a tre mostri e a quattro zombie sovrumani. ('''Suigetsu Hozuki''') *In tutta la mia vita, sono stato vicino alla morte soltanto due volte: la prima, mi sono rotto sei costole, due gambe, e ho riportato gravi danni agli organi interni... È successo quando Tsunade mi ha sorpreso a spiare delle donne, e mi ha preso a pugni come non aveva mai fatto prima. ('''Jiraiya''') *Gli adulti sono stupidi. ('''Tobirama Senju''') *Perché so che sei forte sia nel cuore che nell'anima, ma questa non è la tua battaglia, e io non voglio perderti! ('''Minato''' a Kushina) *Il mio corpo non sente il dolore.('''Sasori''') *Quando un membro degli Uchiha conosce l’amore, gli emergono tutte quelle emozioni precedentemente soppresse. […] Risvegliano un potere incredibile che porta alla possibilità di perdere il controllo. Quando un Uchiha che ha conosciuto l’amore lo perde, esso viene sostituito da un odio ancora più profondo che lo cambia radicalmente. ('''Tobirama Senju''') *Perché? Perché dobbiamo sempre ricorrere alla violenza? ('''Naruto Uzumaki''') *È difficile comunicare i propri sentimenti quando una persona è troppo lontana. ('''Sakura Haruno''') *Giuro che non mi spaventerò e che non scapperò mai più! E giuro che non sarò mai più inferiore a Sasuke! Lo giuro su dolore della mia mano. ('''Naruto Uzumaki''') *Sono una marionetta, ma una marionetta incompleta con un "cuore" di carne e sangue... Né un essere umano né una marionetta... ('''Sasori''') *Ho perso tutte le mie speranze per questo patetico clan. ('''Itachi Uchiha''') *Sono all'inferno... ('''Obito''' stringendo a sé il corpo di Rin) *Quando il dolore nell'anima è troppo intenso, anche le lacrime non trovano sfogo. Il dolore è troppo forte e non può fuoriuscire dal proprio cuore neanche piangendo.Anche le lacrime muoiono e una soluzione alla ferita sanguinante non c’è. Il dolore aumenta sempre più e devi accettare di convivere con un segno indelebile per tutta la vita. ('''Gaara''') *Mi piace osservare l'evolversi delle cose. La stasi rende tutto noioso. Un mulino a vento che non si muove può risultare gradevole a volte... Ma nella maggior parte delle occasioni non è una cosa interessante da osservare. In ogni modo... Adesso farò muovere il mulino grazie al vento generato dalla distruzione di Konoha. ('''Orochimaru''' a Sarutobi) *Naruto, dopo tutto questo tempo, finalmente voglio tentare subito di confessarti una cosa importante che avrei sempre voluto farlo: io mi sono veramente innamorata di te! ('''Ino Yamanaka''') *Padre... Maestro Jiraiya... grazie! Per merito vostro, io sono sempre un vero eroe, per tutti i miei amici! ('''Naruto Uzumaki''', come ultime parole famose della serie) ==Dal manga== *È vero, ma ricorda che anche l'essere più forte ha delle debolezze. ('''Itachi''', capitolo 144) *{{NDR|A Konohamaru}} Mica è cosi facile, scemo! Perché significa diventare un Hokage... il ninja migliore del villaggio... dopo averne passate di tutti i colori... e aver nutrito mille dubbi... ho ottenuto il rispetto... di una sola persona... e per riuscirci ho fatto una fatica del diavolo! Ci vuole grande determinazione... per ottenere il rispetto di tutti... e diventare Hokage... ti assicuro... che non esistono scorciatoie! ('''Naruto''', capitolo 2) *La solitudine è un dolore che non ha nulla a che vedere con l'essere sgridati dai genitori... sei insopportabile! ('''Sasuke''', rivolto a Sakura, capitolo 3) *Ma la vita è una sola. Non c'è bisogno che scegliate un cammino impossibile. Vivete come più vi piace. Però... non dovete scordarvi mai... di proteggere le persone a voi care. ('''Terzo Hokage''', capitolo 94) *Però per vivere ho bisogno di una ragione. Altrimenti equivarrebbe a essere morto. ('''Gaara''', capitolo 97) *{{NDR|La prima volta che compare il segno maledetto}} Trabocco di potere, è stato lui a darmelo. Finalmente l'ho capito. Io sono un vendicatore, pur di ottenere il potere... affiderei il mio corpo al diavolo! ('''Sasuke''', capitolo 56) *{{NDR|In risposta alla sfida di Rock Lee}} Mi sfidi conoscendo il nome degli Uchiha? Detto chiaramente, sei un incosciente. Scoprirai a tue spese cosa vuol dire questo nome... Sopracciglione! ('''Sasuke''', capitolo 37) *{{NDR|Rivolto a Neji dopo l'incontro con Naruto}} Anche un uccello ingabbiato, se si fa furbo, prova ad aprire la gabbia con il becco, senza rinunciare alla voglia di volare. ('''Genma Shiranui''', capitolo 105) *Quando sei triste e solo... tutto ciò su cui puoi contare è te stesso. ('''Zetsu''', capitolo 314) *{{NDR|Poco prima di esplodere}} Affogati nella paura e disperati! È ora di piangere come un bambino che si è perso! Perché la mia arte è un'esplosione! ('''Deidara''', capitolo 362) *La mia arte è viva e pulsante, non si limita alla plasticità di un modello... la mia arte è esplosione! E quando esplode la sua essenza è sublimata nella realtà e allora emerge il vero capolavoro! ('''Deidara''', capitolo 259) *Le donne sono persone che amano fare cose inutili... ('''Sasori''') *'''Kimimaro''': Senza la sabbia non puoi fare nulla!<br />'''Gaara''': Ma finché ho la sabbia posso fare tutto. (capitolo 215) *Dattebayo! ('''Naruto''') *{{NDR|Itachi rivolto a Sasuke in un ricordo della sua infanzia}} Ho buoni motivi per lasciarti vivere, anche perché ora non proverei nessuna soddisfazione nell'ucciderti. Stupido fratellino... Se hai intenzione di uccidermi... Odiami! Maledicimi! Devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare, e aggrapparti alla vita... E quando avrai i miei stessi "occhi"... Vieni da me. ('''Itachi Uchiha''', capitolo 225) *Gli esseri umani vivono aggrappati ciascuno alla propria conoscenza e alla propria rappresentazione del mondo e questo chiamano "realtà"... però i concetti stessi di "conoscenza" e "rappresentazione" sono quanto mai labili e ambigui. Nessuno può essere sicuro che ciò che chiama realtà non sia solo una illusione. In fondo, non è forse vero che le persone vivono immerse nel torpore... dei propri preconcetti? ('''Itachi''', capitolo 385) *Sei diventato un po' più alto? ('''Itachi''' {{NDR|quando si trova davanti a Sasuke}} capitolo 367) *Sei diventato molto più forte... ('''Itachi''' a Sasuke, capitolo 367) *{{NDR|Notando il Rinnegan del suo allievo Nagato}} Q-Quegli occhi...! Non può essere... Questo ragazzo... Lui è... ('''Jiraiya''') *La vita di un [[ninja]] non si misura da come è riuscito a vivere, ma da cosa ha fatto prima di morire. Quando ci penso, nella mia vita di sono solo fallimenti... sempre rifiutato da Tsunade, incapace di salvare il mio amico, incapace di proteggere il mio maestro e il mio allievo... quando penso a quello che hanno fatto gli Hokage la mia vita mi sembra così... inutile... ('''Jiraiya''') *Un [[maestro e discepolo|maestro]] dovrebbe sempre essere all'altezza degli ideali del proprio [[maestro e discepolo|allievo]]. ('''Jiraiya''') *Anche il bambino più sciocco e stupido che ci sia quando arriva a conoscere il vero dolore è costretto a crescere e a diventare una persona. ('''Pain''', capitolo 374) *Il mondo è ancora bambino, per questo è scesa la mano dell'intervento divino... per guidarlo verso la maturità. In fondo... io sono il dio della pace. ('''Pain''') *Attraverso il perpetuo ed infinito dolore io sono maturato un passo oltre l'essere umano... Da uomo sono diventato un Dio. ('''Pain''') *La pazienza è il nocciolo della virtù, ma il tuo è un nocciolo atomico: si fonde subito! ('''Tobi''' a Deidara) *Non vedo l'ora di vederti crescere Sasuke... Rimarrai una serpe? O perderai le tue squame da serpente e diverrai un falco? ('''Tobi''') *{{NDR|Facendo gli occhi da Ghoul}} Dopotutto voi ancora non mi conoscete bene... A me piace usare le buone maniere, ma non disprezzo neanche il comando fondato sul terrore. ('''Tenzou''') *'''Naruto''': Tsk... Questo disegno non è niente di che.<br />'''Sai''': Già, proprio come il tuo pisello. *Io non ho quelle cose chiamate emozioni. ('''Sai''') *'''Kakuzu''' {{NDR|rivolto a Shikamaru}}: Sembra che tu sappia ragionare al contrario del mio compagno.<br /> '''Hidan''': Che cavolo significa quel "al contrario del mio compagno"?! *Il vero potere dello sharingan... il mio... quello di Uchiha Madara! ('''Tobi''') *Alla fine i tuoi occhi non sono andati più in là dell'apparenza... dei suoi genjutsu non ne hai dissipato neanche uno. ('''Tobi''' rivolto a Sasuke, parlando di Itachi) *Sarete tutti offerti in sacrificio al mio dio! ('''Hidan''', capitolo 327) *La mia spada "Samehada" è pronta a... farti a pezzi! ('''Kisame''', capitolo 141) *Nei momenti in cui ti senti triste e solo... la sola persona su cui puoi fare affidamento è te stesso. ('''Zetsu''', capitolo 314) *Sono una [[marionetta]], ma una marionetta incompleta con un "cuore" di carne e sangue... Né un essere umano né una marionetta... ('''Sasori''', capitolo 264) *Non mi arrenderò, questa è la scelta che dovevo fare! Tu eri l'allievo della profezia Naruto, eri tu. Quindi lascio tutto a te! ('''Jiraiya''', capitolo 382) *Non ci sono dubbi... Io mi fermo qui... Da qui in poi comincia la tua storia. ('''Jiraiya''') *Una storia non si può giudicare prima di averne letta l'ultima pagina. ('''Jiraiya''') *Piacere di conoscerti! Io sono Jiraiya! Non preoccuparti, puoi avere una mia lettera d'amore più tardi! ('''Jiraiya''' a Tsunade, capitolo 405) *Le mie scelte non devono interessarti, nessuno ha il diritto di darmi degli ordini! Questa è la via che ho deciso di percorrere. Te lo dirò molto chiaramente, ho finito di perdere il mio tempo con voi della foglia. Vattene. ('''Sasuke''' a Naruto) *Un lurido serpente che striscia e sogna di volare nel cielo... questa è pura pazzia. Ma tu ci hai voluto provare lo stesso... e per prendere il pulcino dal nido sei diventato tu preda di un falco adulto. ('''Sasuke''' a Orochimaru, capitolo 344) * Se mi dovesse rompere le braccia, lo ucciderei a calci. Se mi dovesse rompere le gambe, lo ucciderei a morsi. Se mi dovesse rompere il collo, lo ucciderei con lo sguardo. E se mi dovesse accecare, lo ucciderei maledicendolo. Io strapperò Sasuke a Orochimaru anche a costo di finire a pezzetti. ('''Naruto''' rivolto a Sai, parlando di Orochimaru) *Si dice che faccia parte del clan Fuuma... Ma nessuno lo ha mai visto in faccia... C'è addirittura chi crede che non esista... ('''Shinobi della Pioggia''' parlando di Pain, capitolo 369) *Pain-sama è come un dio per noi! Non si tratta di sapere se si trovi qui in questo momento o no... Lui veglia sempre sul villaggio! Ogni suo ordine viene eseguito! ('''Shinobi della Pioggia''' parlando di Pain, capitolo 369) *La sua vera forza è la sua totale mancanza di pietà... Viene dal profondo del suo spirito... Cancella per sempre tutti coloro che si oppongono ai suoi ideali... ('''Shinobi della Pioggia''' parlando di Pain, capitolo 369) *Noi siamo Dio! ('''Pain''', capitolo 380) *L'amore alimenta il sacrificio, che alimenta l'odio... Adesso conosci il dolore! ('''Pain''', capitolo 437) *Prima di farlo, devo assicurarmi offrire le mie preghiere a Dio! ('''Hidan''', capitolo 313) *Jashin ti punirà per ciò che hai fatto! Soffrirai terribilmente quando si prenderà la sua vendetta! ('''Hidan''' a Shikamaru, capitolo 339) *Non dimenticarlo mai! Il Jashinismo si diffonderà nel mondo e il Signore ti colpirà! Mi hai capito?? Gahahah! E sarò io a portarti la sua punizione! Non mi serve il mio corpo per ucciderti! Ti morderò finche non sarai creapato, stronzo! ('''Hidan''' a Shikamaru, capitolo 339) *Ogni volta vai avanti con quelle spaventose preghiere... Non potresti accorciare un po'? ('''Kakuzu''' a Hidan, capitolo 313) *E con questo, sono altri 3.500.000 ryo! ('''Kakuzu''', capitolo 324) *{{NDR|In punto di morte}} Di chi è questa mano? Ah... è la mia... Sono riuscito a diventare... insostituibile per qualcuno? {{NDR|Gaara è immerso in una luce bianca, e vede una figura indistinta avvicinarsi}} Ma... che succede? Quello sono io? {{NDR|si riesce a vedere che la figura è, effettivamente, Gaara}} Sono io... proprio io che provavo a diventare necessario al prossimo. Ma perché? Perché volevo diventare così? Per quale motivo ho un tale desiderio? Quegli occhi... quel naso... quella bocca... Perché? Perché quello è Gaara? Io mi trovavo dentro di lui. O meglio... io chi sono? Io so di essere me stesso... ma questo me stesso chi è? Sono soltanto una piccola percezione... {{NDR|muore}} ('''Gaara''') *Questa fine è meglio del previsto... L'ultimo capitolo... "Il ranocchio del pozzo che sprofonda nell'oceano senza fondo"... Niente male! Ehehe... Alla fine posso anche darmelo un piccolo applauso... Non sono stato così male... Be', ora sarebbe il caso di mettere giù la penna! Ah, giusto... Serve un titolo per il prossimo libro... Uhm, vediamo... Ah sì, idea... "La storia di Uzumaki Naruto". Uhm... Sì, direi che è perfetto... {{NDR|muore}} ('''Jiraiya''', capitolo 383) *Otto punti. Cranio, spina dorsale, polmone, fegato, vena giugulare, arteria succlavia, rene e cuore. Ditemi... che parte vitale preferite? ('''Zabuza''', capitolo 2) *Io voglio proteggere una persona a me cara. Per questa persona lavoro, per questa persona combatto e di questa persona voglio esaudire i desideri, e in nome suo potrei farmi spietato... e uccidervi. ('''Haku''', capitolo 4) *Una persona diventa davvero forte solo quando ha qualcuno di importante da proteggere. ('''Haku''', capitolo 3) *Un uomo deve vivere senza rimpianti; devi proteggere a costo della vita ciò che consideri importante, non conta quanto sia duro o triste, mettici tutto l'impegno di cui sei capace e anche se dovessi morire lascerai la prova indelebile che hai vissuto da uomo. ('''Padre di Inari''', capitolo 3) *{{NDR|Durante l'allenamento}} Sai perché? Sai perché ti dico questo, Naruto? Perché credo che l'unico ninja che sorpasserà il Quarto Hokage... sei tu... ('''Kakashi''') *I tuoi occhi mi appartengono! La luce non lascerà mai il mio mondo. ('''Itachi''', davanti al fratello Sasuke) *Perdonami Sasuke... Non ci sarà una prossima volta. ('''Itachi Uchiha''' a Sasuke Uchiha prima di morire, capitolo 402) *A chiunque oserà mettersi in mezzo ai nostri piani, io ucciderò tutti coloro che amano. In questo modo, forse potrebbero comprendere... il mio odio. Quando qualcuno impara cosa sia l'amore... si ritrova anche a capire cosa sia l'odio. ('''Sasuke Uchiha''', capitolo 416) *{{NDR|Dopo aver distrutto con un colpo solo uno dei corpi di Pain}} L'Hokage non dovrebbe affrontare tipi come questi, per favore rilassati e bevi un thè, nonnina. ('''Naruto Uzumaki''' a Tsunade, capitolo 430) *Non siamo nient'altro che comuni esseri umani che cercano vendetta in nome di quella che essi chiamano giustizia. Ma se accettiamo la vendetta come giustizia, allora dobbiamo aspettarci che tale giustizia genererà inevitabilmente nuova vendetta. E questo è l'inizio di un nuovo circolo di odio. ('''Pain''') *Prima non facevo altro che piangere e arrendermi... stavo quasi per prendere la strada sbagliata... ma tu... tu mi hai mostrato la via giusta... volevo solo camminare con te... ti seguivo sempre... cercando di raggiungerti volevo stare con te... tu mi hai cambiata, il tuo sorriso mi ha salvata, ed ora non ho paura di morire per salvarti perché io... ti amo! ('''Hinata Hyuga''' a Naruto Uzumaki, cap. 437) *Che cosa stupida attaccarsi a un'organizzazione, a un clan o a un nome. Perché questo ci limita e decide le nostre capacità... facendoci temere e odiare cose che non abbiamo ancora... visto o conosciuto. ('''itachi uchiha''', cap. 222) *Piuttosto che guidare il mondo infliggendo dolore... avrei preferito che lo facessi con la forza d'animo di chi supera il dolore. ('''Jiraiya''' a Pain, cap. 379) * Dove balla la foglia, arde il fuoco. La fiamma dell'Hokage illumina il villaggio... e con la sua luce la Foglia rinasce. ('''Terzo Hokage''', cap. 137) *Chi muore porta con sé il suo presente, il suo passato... e anche il suo futuro. Tante persone muoiono in guerra o in missione, e questo succede con una facilità sconvolgente. Come tutti noi, chi ci ha lasciato coltivava dei sogni e qualcosa di parimenti importante... ovvero l'affetto dei genitori, dei fratelli, degli amici, dei fidanzati e dei compagni di lotta. Questi legami, che coltiviamo fin dalla nascita tramite la fiducia e l'aiuto reciproco... col passare del tempo... diventano sempre più forti. Non c'è nessuna logica da seguire. Quelli che hanno creduto in quei legami agiscono così... semplicemente perché per loro è importante. ('''Iruka Umino''', cap. 139) *Quando qualcuno ti ferisce, provi odio per quella persona. E quando tu ferisci qualcuno, vieni odiato e soffri per il senso di colpa. Ma a volte proprio perché si conoscono questi dolori si riesce a essere gentili con il prossimo. È così che maturano le persone. ('''Jiraiya''', cap. 373) *La tua maledizione ha ucciso il mio maestro... ora io ucciderò te! ('''Shikamaru Nara''', rivolto a Hidan) *Sasuke, abbandona la vendetta. Facendo questo lavoro ne ho visti fino alla nausea di tipi come te. Fanno sempre una fine miserabile, coloro che parlano di vendetta. Si ottiene soltanto di soffrire di più... Anche quando si riesce a realizzarla, rimane solo un grande vuoto. ('''Kakashi Hatake''') *Ogni uomo vive governato dalle proprie [[opinione|opinioni]] cui dà il nome fallace di realtà. ('''Itachi Uchiha''') *Non importa quanto io sia andato lontano non ho mai potuto raggiungerti... Tu sei la foglia che vive alla luce del sole, io... sono la radice che cresce nell'oscurità. ('''Danzo''' prima di morire) *Sasuke... io lo capivo che eri sempre solo. All'inizio è stato un sollievo sapere che esisteva una persona uguale a me. Ero felice. A dire il vero avrei voluto rivolgerti subito la parola. Però non ci riuscivo. Perché non c'era cosa in cui tu non fossi capace. Inoltre eri sempre al centro dell'attenzione. Noi due eravamo troppo diversi. Per rabbia ho cominciato a considerarti il mio rivale! Non volevo esserti da meno soprattutto perché mi avevi dato del fallito. Lo stesso dicasi per tutto il tempo in cui abbiamo fatto parte del team sette. Per orgoglio... non ho mai deto ciò che pensavo... ma in realtà volevo essere come te. Tu eri il mio idolo. Quindi... quella volta... fui veramente contento... perché furono le tue prime parole di stima... nei miei confronti. Ma anche se non ce lo siamo mai detti e non ci siamo mai confrontati... da quella volta sapevamo entrambi... di essere amici! ('''Naruto pensa durante il combattimento con Sasuke''') *Facendo questo lavoro... ne ho visti fino alla nausea di tipi come te. Fanno sempre una fine miserabile... Coloro che parlano di vendetta. Non si ottiene altro che soffrire di più. Anche quando si riesce a portarla a termine, non si ottiene altro che un grande vuoto. Per me andrebbe anche bene... ma sfortunatamente... non ho nessuna persona del genere. Sono già state... uccise tutte. Io ho vissuto più di te, la mia era anche una brutta epoca. Conosco fin troppo bene la sofferenza della perdita. Be', né io né te siamo stati fortunati, questo è certo. Però la nostra condizione non è delle peggiori. Entrambi abbiamo trovato dei compagni preziosi, no? ('''Kakashi Hakate a Sasuke Uchiha''') *Naruto... hai salvato Konoha e ora stai provando a salvare il mondo intero degli shinobi... Ti lasciano sempre questi inciarichi insostenibili... Potrai dire quello che vuoi ma alla fine staremo sempre insieme... questa volta non ci sono solo io, ma tutti i tuoi amici. ('''Sakura Haruno''') *Che ne dici di fare due chiacchiere... Naruto Uzumaki!?!? ('''Tobi''') *Mi odi? ('''Pain''' a Naruto) *RASSEGNATI AL FATTO CHE IO MI RASSEGNI. ('''Naruto''' a Pain) *Non ti ho mai dedicato del tempo e ti ho sempre mentito. Con questa mano ti ho sempre allontanato da me perché non volevo coinvolgerti. Ma ora penso... che forse tu saresti riuscito a cambiare nostro padre, nostra madre e tutto il Clan. Se solo ti avessi affrontato fin dall'inizio... trattandoti come un uomo e raccontandoti la verità...ma ormai, dopo tutti i miei fallimenti, è inutile parlarti dei mie rimpianti. Quindi ti darò solo un altro pizzico di verità. Non sentirti mai obbligato a perdonarmi. Mentre io, qualunque cosa tu faccia... ti amerò per sempre." ('''Itachi''' a '''Sasuke''', cap. 590) *Minato sensei, questo posto... Questo mondo... NON HA PIÙ ALCUNA IMPORTANZA PER ME. ('''Obito''', guardando Minato durante l'attacco a Konoha, cap. 607) *Non avevi detto che non ci avresti permesso di uccidere i tuoi amici? Be'... guardati intorno... Naruto... prova a ripeterlo. Ti ho detto, prova a ripeterlo! Lo senti che i tuoi compagni stanno diventando freddi, ti rendi conto... che stanno morendo! E non finirà qui... ti dimostreremo che che le tue flebili parole ed i tuoi principi sono sbagliati..ecco cosa succede a chi parla di speranza e di ideali. Questa è la realtà. Naruto... tu cosa hai in questa realtà? Hai perso i tuoi genitori... il tuo maestro, Jiraiya, è morto... e finché continuerai ad opporti i tuoi amici continueranno a morire uno dopo l'altro... nemmeno una delle persone che ti ha accettato sopravviverà. E tu già lo sai, cosa c'è dopo tutto questo... SOLITUDINE! ('''Obito''', cap. 615) *Dopo che ci siamo affrontati ho capito... cooperare significa solo combattere in modo silenzioso. Meglio guardare il Mondo da ''una prospettiva più divertente'', tu sei l'unico in grado di competere con me. Mentre cercherò di realizzare ''il mio vero sogno'' mi divertirò a combattere con te ! ('''Madara Uchiha''' ad '''Hashirama Senju''') *Non esiste una cosa come la speranza! Non significa altro che rassegnazione. Ciò che non ha valore è proprio la speranza. ('''Obito''' ai 5 kage, cap. 467) *Gli uomini anelano alla [[pace e guerra|pace]], ma contemporaneamente cercano la [[pace e guerra|guerra]]. Solo gli esseri umani possono essere tanto stolti da pensare possibile il raggiungimento della pace facendo scorrere fiumi di sangue... sono due facce della stessa medaglia. ('''Madara''' a Tobirama Senju, cap. 661) *Penso sia un po' come la fede avere fede. Continuare a credere, a provarci e resistere fin quanto non ci riesci per davvero.Perché gli altri ci affidano le proprie speranze e contano su di noi per andare avanti... E forse è proprio questo che ci fa noi Ninja! ('''Sasuke Uchiha''', cap. 699) == Dialoghi == *'''Sakura''': Naruto! Attento!<br>'''Naruto''': Eh?<br>'''Kakashi''': Sei in ritardo. Arte segreta del villaggio della foglia: Dolore Millenario! {{NDR|Gli infila con forza le dita nel sedere, facendolo saltare in aria}}<br>'''Naruto''': Hyaargh! {{NDR|Dagli allenamenti di Naruto}} *'''Tazuna''' {{NDR|alla vista del team 7}}: Ma sono tutti dei ragazzini! E tu, poi... Dico a te, piccoletto con la faccia da scemo... Sei veramente un ninja?! <br> '''Naruto''': Ahahah! E chi sarebbe il piccoletto con la faccia da scemo? {{NDR|si accorge che sia Sakura che Sasuke sono molto più alti di lui}} ... TI AMMAZZO! <br> '''Kakashi''': Vorresti uccidere il signore che devi proteggere? Ma sei scemo? *'''Konohamaru''': Io sarò il settimo Hokage!<br>'''Tsunade''': Il settimo? E dove lo hai messo il sesto?<br>'''Konohamaru''': Il sesto sarà fratello Naruto! *{{NDR|Dopo che Hidan è stato trapassato da una spada}}<br>'''Kotetsu''': Ma che...? Eppure abbiamo colpito i suoi organi vitali!<br>'''Hidan''': Quel coso fa male, bastardi! Smettete di ruotarlo!<br>'''Izumo''': Sei... immortale?<br>'''Hidan''': Sei ritardato? Secondo te? *'''Deidara''': Non essere così silenzioso! Di' qualc--<br>'''Tobi''': Ronf! Roonf! Roooonf!<br>'''Deidara''': Eccoti la sveglia, idiota! {{NDR|C'è un esplosione}}<br>'''Tobi''': Uaaaaaa! *'''Choji''' {{NDR|riferendo a Sai}}: Siamo stati attaccati da uno strano tipo! <br> '''Ino''': Quale strano tipo? {{NDR|guardando Naruto lassù}} Ah, adesso ci sono! Si tratta di Naruto! <br> '''Choji''': No! Il tipo con cui parlo non aveva che vedere con Naruto! Vedi, quello era... <br> '''Ino''' {{NDR|ignorando le parole di Choji, ed è felice di rivedere Naruto dopo che i due non sono visti per 3 anni}}: Ciao, Naruto! Quanto tempo è passato! Ma dimmi come và la vita, tutto bene? Chissà quante storie nuove avrai da raccontare! *'''Naruto''': Non è possibile che tu abbia dimenticato! Tutto quello che abbiamo passato con il team7... per te è stato tutto inutile?<br />'''Sasuke''': No. Non è stato affatto inutile. Grazie a tutto ciò, tu per me sei diventato il mio più caro amico.<br />'''Naruto''': Allora perché?<br />'''Sasuke''': Proprio per questo. *'''Neji''': È terribile portare il peso di un sigillo che non può essere cancellato... Ma questo tu non lo puoi capire!<br />'''Naruto''': E invece... lo capisco benissimo! *'''Shikamaru''': Scusa, ma tu vorresti farmi credere che tuo padre ha usato una tecnica di possessione prima che tu nascessi? Doveva essere un pazzo. Un padre non farebbe mai una cosa simile, che razza di amore paterno sarebbe?<br />'''Gaara''': E parli d'amore a me? *{{NDR|Naruto e Sasuke si trovano davanti al demone a nove code}}<br>'''Kyubi''': È grazie all'odioso Sharingan appartenente al tuo clan maledetto che riesci a vedermi dentro il corpo di Naruto? <br> '''Sasuke''': Sembra non essere la prima volta che hai a che fare con occhi come i miei. Ne deduco... che tu sei il demone della volpe. <br> '''Kyubi''': La tua arte speculare e il tuo chakra addirittura più diabolico del mio... sono gli stessi del vecchio Madara Uchiha... <br> '''Sasuke''' {{NDR|facendo esplodere la volpe con il semplice tocco della mano}}: Pfff! E chi lo conosce? <br> '''Kyubi''': Riesci persino ad imbrogliare i miei poteri. Potrebbe essere l'ultima volta che ci vediamo... ma ti darò... un consiglio. Non uccidere... Naruto... Altrimenti... te ne pentirai... *'''Itachi''': Cosa vedi con il tuo Sharingan?<br>'''Sasuke''': Cosa vedo, Itachi? Con il potere che ho acquisito vedo una sola cosa, ed è cristallina... Vedo te morto!<br>'''Itachi''': Tu mi vedi morto? Bene, allora... vediamo quanto è buona la tua vista! *'''Naruto''' {{NDR|colpisce Sasuke}}: Allora, Sasuke... ti è bastato? Adesso sei sveglio?<br />'''Sasuke''': Sì, sono sveglio. Sveglio da uno stupido sogno fatto di pace e sentimenti che non esistono. *'''Sasuke''': Questa è la fine Itachi. {{NDR|Il corpo di Itachi scompare essendo un genjutsu}}<br>'''Itachi''': La fine è ancora molto lontana, ma ti ascolterò volentieri, cosa vuoi sapere?<br>'''Sasuke''': Sei diventato sordo? {{NDR|Trapassa il corpo di Itachi con la katana, nascosto dietro il trono}}<br>'''Itachi''': Quell'altro... Era un Genjutsu...<br>'''Sasuke''': Come ho già detto, questa è la fine... Ma prima di ucciderti, ho un'ultima domanda da farti, stupido bastardo! *'''Neji''': Ehi, tu, dimmi una cosa: come ti chiami?<br> '''Sasuke''': Quando chiedi a qualcuno come si chiama, prima dovresti dire il tuo nome. <br> '''Neji''': Per me sei soltanto un principiante... su dimmi, quanti anni hai?<br> '''Sasuke''': Non sono obbligato a risponderti! <br> '''Neji''': Che cosa hai detto?! * '''Karin''' : Sasuke! Finalmente possiamo stare io e te da soli!<br>'''Sasuke''': Vai anche tu! *'''Deidara''' : Ehi, che mi succede?<br>'''Zetsu''' : I corpi resuscitati diventano immortali. Sei praticamente una bomba d'argilla che cammina.<br>'''Deidara''': Come sospettavo... Che squallore. Che disperazione!<br>'''Zetsu''' : Perché?<br>'''Deidara''': L'arte è un istante di splendore, boccioli che si disperdono insieme. Ma questo corpo non può disperdersi!! *'''Naruto''' : La sofferenza di sentirsi soli è veramente insopportabile, immagino quello che provi, non so spiegartelo ma capisco bene il dolore che ti tormenta. Io ho avuto la fortuna di incontrare persone che significano molto per me e adesso non intendo permettere che proprio a loro venga fatto del male. Non deve succedere, giuro che ti fermerò anche a costo di toglierti la vita.<br>'''Gaara''' : Ma perché? Perché ti ostini a fare così tanto per gli altri?<br>'''Naruto''': Perché i miei amici mi hanno salvato dal baratro in cui stavo cadendo, perché hanno saputo accettarmi per quello che sono. Per tutti questi motivi io mi batto per loro.<br>'''Gaara''' {{NDR|tra sé e sè}}: L'amore... ecco cosa gli dà tutta questa forza. *'''Sasuke''' : Perché? Perché fai tutto questo per me?<br>'''Naruto''': Perchè tu sei... quel legame che ho a lungo cercato... ed è per questo che ti fermerò! *'''Naruto''' : Sasuke... non so se ti ricordi... mi dicesti una cosa laggiù alla valle della Fine... un discorso sui grandi shinobi... i nostri pugni si sono incontrati e penso finalmente di aver capito tante cose... per esempio ho capito che siamo diventati due grandi shinobi... davvero... tutti e due... e allora Sasuke..io ti chiedo... sei riuscito a leggere nel mio cuore? L'avrai scrutato attentamente... e forse allora avrai capito che... se io e te dovessimo affrontarci seriamente... MORIREMO ENTRAMBI! Io mi faro' carico del tuo odio insieme a te e insieme a te morirò!<br>'''Sasuke''': Tu sei pazzo, che diavolo pensi di fare? Perché non puoi semplicemente lasciarmi perdere?<br>'''Naruto''': Perché sei mio amico! Sasuke, per noi riuscire a capirci è un vero casino... e questo l'avevo capito da subito, dalla prima volta! Per noi è molto più facile comunicare pugno contro pugno, specie ora che siamo diventati dei grandi shinobi! Eheheh... vedi, Sasuke, se poi andrà davvero così e moriremo insieme... non saremo più niente, niente più Uchiha, niente più Jinchuurichi del Kyuubi... non avremo più pesi da subire, saremo liberi e nell'aldilà potremo davvero capirci! *'''Hashirama''': Tobirama! Non ti avevo ripetuto più volte di non offendere gli Uchiha? '''[...]'''<br>'''Tobirama''': Come ben sai, fratello, gli Uchiha sono un clan posseduto dal male! *'''Tobirama''': Sarutobi... Tu avrai il compito di proteggere tutti coloro che hanno sempre amato il villaggio e che ora dovranno credere in te. Seguirai i giovani ninja della prossima generazione. A partire da domani sarai l'Hokage... Sarutobi, prenditi cura di Konoha.<br>'''Hiruzen''': Sì, signore.<br>'''Danzo (pensando) ''': Maledizione, riesce sempre a battermi in tutto. *'''Gaara''': Fortunatamente, la vecchia Chiyo e i miei amici mi hanno riportato in vita.<br>'''Rasa''': Tu hai degli amici!? *'''Gaara''': Ci ha sconfitto su tutta la linea.<br>'''Rock Lee''': Non è vero. Il maestro dice spesso che anche la fortuna rientra tra le nostre abilità.<br>'''Gaara''': Ah... Quel ficcanaso...<br>'''Rock Lee''': Non è un ficcanaso! Quella volta è intervenuto perché io ero debole! Non parlare in quel modo del mio maestro!<br>'''Gaara''': Anche tu sei come lui. Quando senti che l'onore della persona che veneri viene offeso reagisci perché ti senti insultato direttamente. Più è importante la persone venerata... e più si combatte per lei. Anche Kimimaro era uguale a Naruto Uzumaki. Non è detto che coloro che riteniamo importanti siano animati da buone intenzioni.<br>'''Rock Lee''': Ma non è possibile amare una cattiva persona.<br>'''Gaara''': No. Anche quando sono consapevoli di abbracciare il male gli esseri umani non possono sconfiggere la solitudine. *'''Tsunade''': Lee... se rinuncerai al tuo sogno di essere un ninja non morirai... Perché scherzi con questa cosa?<br>'''Rock Lee''': Tutto nella mia vita è servito a dimostrare che anche uno come me può diventare un ninja rispettabile!<br>'''Tsunade''': Anche se l'operazione avrà successo, la tua vita sarà comunque in pericolo...<br>'''Rock Lee''': Ma... Questo è il mio sogno! *'''Neji''': No... C'è qualcuno che può trovare Sasuke nelle tenebre... E salvarlo da esse!<br>'''Kidomaru''': Ah... Sasuke ora appartiene a Orochimaru e nessuno può salvarlo.<br>'''Neji''': Lui può... '''(pensando)''' ''Perché... Perché, Naruto... Tu mi hai salvato dalle tenebre!'' *'''Naruto''': Choji, Neji, Kiba, Shikamaru, il Sopracciglione... Tutti quanti hanno rischiato la vita per seguirti fin qui...<br>'''Sasuke''': Buon per loro. *'''Shikamaru''': Non siamo così stupidi, nessuno di noi tre ha la minima intenzione di andare lì per morire... È solo che...<br>'''Tsunade''': È solo che... Che cosa?<br>'''Shikamaru''': Se lascio andare tutto così, vivrò il resto della mia vita rimpiangendolo... È solo che non riesco a immaginarmi un modo di vivere più doloroso. *'''Shikamaru''': Choji! Anche tu, Ino... Queste sono le ultime parole del maestro Asuma... Ascoltiamole.<br>'''Asuma''': Ino...<br>'''Ino''': Sì...<br>'''Asuma''': Sei molto testarda, ma anche molto responsabile... Shikamaru e Choji sono degli imbranati totali, quindi per favore occupati di loro...<br>'''Ino (piangendo)''': Lo farò...<br>'''Asuma''': E non lasciare che Sakura ti superi nelle arti mediche o in amore...<br>'''Ino''': Non lo farò, promesso!<br>'''Asuma''': Choji... Sei così generoso e pensi sempre ai tuoi amici... È per questo che diventerai più forte di chiunque altro... Quindi... Abbi fiducia in te stesso...<br>'''Choji (piangendo)''': Va bene...<br>'''Asuma''': E forse... Dovresti metterti un po' a dieta...<br>'''Choji''': Ci proverò... Ma non garantisco nulla...<br>'''Asuma''': E tu, Shikamaru... Sei così intelligente... e hai un ottimo fiuto... Un giorno potresti decisamente diventare Hokage... Sebbene... '''(tossisce)''' Per uno svogliato come te probabilmente sarebbe più una sofferenza... No? *'''Naruto''': Quindi ho la giusta affinità per Sasuke...<br>'''Yamato''': Esatto, solo il vento può battere il fulmine.<br>'''Naruto''': No, voglio dire... L'unica cosa che può evitare che un fuoco si spenga e renderlo più intenso è il vento...<br>'''Yamato''': Giusto. *'''Gai''': È vero che tu sei diverso da Neji. Però, Lee, tu possiedi una forza con cui potresti battere Neji.<br>'''Rock Lee''': Se sta cercando di consolarmi, ne faccio volentieri a meno!<br>'''Gai''': Non sto cercando di consolarti, perché tu, Lee... Sei davvero un genio del duro lavoro. *'''Motoi''': Bee, perché mi avete salvato?<br>'''Killer Bee''': Mh?<br>'''Motoi''': Voi sapete... Io ho cercato di farvi fuori.<br>'''Killer Bee''':Mhh... Sei sicuro che sia successo? Perché io ricordo solo... Io e Motoi, io e Motoi, sempre insieme, senza pensare al domani e ancora io e Motoi! *'''Rasa''': Karura. Le madri sono persone forti. È morta, ma ha creduto in te e ti protegge ancora. Lei è colei che ti ha portato così lontano. Ti ha donato la vita così che diventassi Kazekage. Ti ha donato gli amici. Ti ha donato i legami con i tuoi fratelli e con i villaggi. Tutto ciò che io ti avevo portato via. Tutto ciò che feci come padre fu solo tormentarti. Non merito di essere chiamato padre.<br>'''Gaara''': Sicuramente mia madre era una persona straordinaria. Grazie a lei, per la prima volta, ho ricevuto da mio padre la medicina.<br>'''Rasa''': Gaara, tu... mi hai superato molto tempo fa. Lascio il villaggio nelle tue mani! *'''Kabuto''': Come ti ho detto, questo jutsu non ha né punti deboli né rischi.<br>'''Itachi''': Ogni jutsu ha un punto debole. E il punto debole di questo jutsu... sono io! *'''Shikamaru''': Il tuo livello di stupidità mi pare un po' diminuito... Sei cambiato?<br>'''Sakura [arrabbiata]''': Non è cambiato per niente!<br>'''Shikamaru''': Ah... Immaginavo. *'''Ino''': Senti, Naruto, so che da bambina ho a volte commesso degli errori in passato per te, ma tu mi piaci davvero, anche da quando siamo cresciuti, tu hai sempre fatto le cose giuste, visto che sei veramente un eroe, sei sempre stato il migliore di tutti. E ora che la guerra è ormai finita, voglio che tu mi accetti come amore, perchè io e te siamo quasi simili, delle vere gocce d'acqua, ti prego!<br>'''Naruto''': E va bene, lo accetto!<br>'''Ino''': Grazie, Naruto, sapevo di poter sempre contare su di te. Ci vediamo!<br>'''Shikamaru''': Bè, certo che tu ed Ino siete veramente tali e quali! ==Botulino Anime== *Così quello è il famoso Byakugan. Davvero una gran bella tecnica, e io la posso annientare quando mi pare e piace! ('''Jiga''' a Hinata) *Quando qualcuno serve al mio scopo, non ho esitazioni ad usarlo! ('''Renga''') *Ehi pivello, hai sentito le previsioni del tempo di oggi! Dicono che sarà molto variabile, sono le condizioni adatte per passare all'altro mondo! ('''Renga''' a Naruto) *Tra poco capirai che un [[ninja]], per quanto potente, non ha speranza contro le armi create da un maestro artigiano! ('''Hoki''' a Gaara) *'''Seimei''': Ho atteso con pazienza per anni, e finalmente è giunta l'ora della rivincita. Grazie alla mia rinascita il villaggio degli artigiani dominerà le cinque grandi terre. È incredibile. La fonte del mio immenso potere sarà nientemeno che il mostro del villaggio della sabbia. <br> '''Naruto''': Gaara non è un mostro! <br> '''Seimei''': Il fedele Hoki aveva previsto tutto. Sapeva che il giovane Gaara del deserto custodiva al suo interno un terribile segreto, sarebbe bastato metterlo in gabbia per fare in modo che il demone avesse il sopravvento sul ragazzo. Grazie all'armatura infinita mi impossesserò del chackra di quella mostruosa creatura. *I vivi mentono, odiano e si tradiscono a vicenda fino al momento della loro morte. Ma al funerale vengono messi da parte tutti i rancori... ('''Raiga Kurosuki''') == Altri progetti== {{interprogetto|etichetta=''Naruto''|w|commons=Category:Naruto}} [[Categoria:Manga]] [[Categoria:Serie televisive anime]] [[nl:Naruto]] kvlvy6swur52b0f7sciskc9r15qbn6n Smallville 0 16000 1352028 1351609 2024-11-15T11:59:39Z "daviderinaldo17061986" 100404 1352028 wikitext text/x-wiki {{Nota disambigua|la città immaginaria|[[Smallville (DC Comics)]]}} {{FictionTV |titoloitaliano=Smallville |tipofiction= Serie TV |immagine=Smallville 2001 logo.svg |dimensioneimmagine= |didascalia= |titolooriginale=Smallville |paese= USA |anno= 2001 – 2011 |genere= azione, supereroi |stagioni= 10 |episodi= 217 |ideatore=[[Alfred Gough]] e [[Miles Millar]] |attori= *[[Tom Welling]]: Clark Kent (stagioni 1-10) *[[Kristin Kreuk]]: Lana Lang (stagioni 1-8) *[[Michael Rosenbaum]]: [[Lex Luthor]] (stagioni 1-8,10) *[[Eric Johnson]]: Whitney Fordman (stagioni 1-2) *[[Samuel Jones III]]: Pete Ross (stagioni 1-3,7) *[[Allison Mack]]: Chloe Sullivan (stagioni 1-10) *[[John Schneider]]: Jonathan Kent (stagioni 1-5,10) *[[Annette O'Toole]]: Martha Kent (stagioni 1-6,9-10) *[[John Glover]]: Lionel Luthor (stagioni 1-7,10) *[[Erica Durance]]: Lois Lane (stagioni 4-10) * [[Laura Vandervoort]]: Kara *[[Jensen Ackles]]: Jason Teague (stagione 4) *[[Justin Hartley]]: Oliver Queen/Freccia Verde (stagioni 6-10) *[[Aaron Ashmore]]: Jimmy Olsen (stagioni 6-8) *[[Laura Vandervoort]]: Kara Zor-El/Supergirl (stagioni 7-8,10) *[[Cassidy Freeman]]: Tess Mercer (stagioni 8-10) *[[Sam Witwer]]: Davis Bloome/Doomsday (stagione 8) *[[Callum Blue]]: Zod (stagione 9-10) *[[James Marsters]]: Prof. Milton Fine/Brainiac |doppiatoriitaliani= *[[Marco Vivio]]: Clark Kent *[[Selvaggia Quattrini]]: Lana Lang *[[Ilaria Latini]]: Chloe Sullivan *[[Alessandro Tiberi]]: Pete Ross (stagioni 1-3) *[[Emiliano Coltorti]]: [[Lex Luthor]] *[[Enrico Di Troia]]: Lionel Luthor *[[Alessandra Korompay]]: Martha Kent *[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Jonathan Kent (stagioni 1-5) *[[Georgia Lepore]]: Lois Lane (dalla stagione 4) *[[Perla Liberatori]]: Kara *[[Corrado Conforti]]: Whitney Fordman (stagioni 1-2) *[[Fabio Boccanera]]: Prof. Milton Fine/Brainiac }} '''''Smallville''''', serie televisiva statunitense del 2001.fidanzato ufficialmente io davide rinaldo con kristin kreuk ==Stagioni== *[[Smallville (prima stagione)|Prima stagione]] *[[Smallville (seconda stagione)|Seconda stagione]] *[[Smallville (terza stagione)|Terza stagione]] *[[Smallville (quarta stagione)|Quarta stagione]] *[[Smallville (quinta stagione)|Quinta stagione]] *[[Smallville (sesta stagione)|Sesta stagione]] *[[Smallville (settima stagione)|Settima stagione]] *[[Smallville (ottava stagione)|Ottava stagione]] *[[Smallville (nona stagione)|Nona stagione]] *[[Smallville (decima stagione)|Decima stagione]] ==Citazioni su ''Smallville''== *Dopo il successo ottenuto al cinema e sulla carta stampata, ecco la serializzazione del piú celebre dei supereroi, Superman, mostratoci qua nella sua vita da adolescente spaventato dai propri poteri, prima di diventare il paladino della giustizia ed eroe dell'umanità che tutti conosciamo. (''[[Il Morandini]]'') ==Voci correlate== *[[Smallville (DC Comics)]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{Superman}} [[Categoria:Smallville]] nvflo0n8otlybekz2kqyk2t94eiario 1352029 1352028 2024-11-15T13:00:11Z Udiki 86035 Annullata la modifica di [[Special:Contributions/"daviderinaldo17061986"|"daviderinaldo17061986"]] ([[User talk:"daviderinaldo17061986"|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Homer|Homer]] 1259206 wikitext text/x-wiki {{Nota disambigua|la città immaginaria|[[Smallville (DC Comics)]]}} {{FictionTV |titoloitaliano=Smallville |tipofiction= Serie TV |immagine=Smallville 2001 logo.svg |dimensioneimmagine= |didascalia= |titolooriginale=Smallville |paese= USA |anno= 2001 – 2011 |genere= azione, supereroi |stagioni= 10 |episodi= 217 |ideatore=[[Alfred Gough]] e [[Miles Millar]] |attori= *[[Tom Welling]]: Clark Kent (stagioni 1-10) *[[Kristin Kreuk]]: Lana Lang (stagioni 1-8) *[[Michael Rosenbaum]]: [[Lex Luthor]] (stagioni 1-8,10) *[[Eric Johnson]]: Whitney Fordman (stagioni 1-2) *[[Samuel Jones III]]: Pete Ross (stagioni 1-3,7) *[[Allison Mack]]: Chloe Sullivan (stagioni 1-10) *[[John Schneider]]: Jonathan Kent (stagioni 1-5,10) *[[Annette O'Toole]]: Martha Kent (stagioni 1-6,9-10) *[[John Glover]]: Lionel Luthor (stagioni 1-7,10) *[[Erica Durance]]: Lois Lane (stagioni 4-10) * [[Laura Vandervoort]]: Kara *[[Jensen Ackles]]: Jason Teague (stagione 4) *[[Justin Hartley]]: Oliver Queen/Freccia Verde (stagioni 6-10) *[[Aaron Ashmore]]: Jimmy Olsen (stagioni 6-8) *[[Laura Vandervoort]]: Kara Zor-El/Supergirl (stagioni 7-8,10) *[[Cassidy Freeman]]: Tess Mercer (stagioni 8-10) *[[Sam Witwer]]: Davis Bloome/Doomsday (stagione 8) *[[Callum Blue]]: Zod (stagione 9-10) *[[James Marsters]]: Prof. Milton Fine/Brainiac |doppiatoriitaliani= *[[Marco Vivio]]: Clark Kent *[[Selvaggia Quattrini]]: Lana Lang *[[Ilaria Latini]]: Chloe Sullivan *[[Alessandro Tiberi]]: Pete Ross (stagioni 1-3) *[[Emiliano Coltorti]]: [[Lex Luthor]] *[[Enrico Di Troia]]: Lionel Luthor *[[Alessandra Korompay]]: Martha Kent *[[Massimo Rossi (doppiatore)|Massimo Rossi]]: Jonathan Kent (stagioni 1-5) *[[Georgia Lepore]]: Lois Lane (dalla stagione 4) *[[Perla Liberatori]]: Kara *[[Corrado Conforti]]: Whitney Fordman (stagioni 1-2) *[[Fabio Boccanera]]: Prof. Milton Fine/Brainiac }} '''''Smallville''''', serie televisiva statunitense del 2001. ==Stagioni== *[[Smallville (prima stagione)|Prima stagione]] *[[Smallville (seconda stagione)|Seconda stagione]] *[[Smallville (terza stagione)|Terza stagione]] *[[Smallville (quarta stagione)|Quarta stagione]] *[[Smallville (quinta stagione)|Quinta stagione]] *[[Smallville (sesta stagione)|Sesta stagione]] *[[Smallville (settima stagione)|Settima stagione]] *[[Smallville (ottava stagione)|Ottava stagione]] *[[Smallville (nona stagione)|Nona stagione]] *[[Smallville (decima stagione)|Decima stagione]] ==Citazioni su ''Smallville''== *Dopo il successo ottenuto al cinema e sulla carta stampata, ecco la serializzazione del piú celebre dei supereroi, Superman, mostratoci qua nella sua vita da adolescente spaventato dai propri poteri, prima di diventare il paladino della giustizia ed eroe dell'umanità che tutti conosciamo. (''[[Il Morandini]]'') ==Voci correlate== *[[Smallville (DC Comics)]] ==Altri progetti== {{Interprogetto}} {{Superman}} [[Categoria:Smallville]] 7fppy4deqysoks4jyf67c9sajuae247 Ippolito Pindemonte 0 21432 1352061 1311618 2024-11-15T18:11:11Z Udiki 86035 /* Citazioni di Ippolito Pindemonte */ +1 1352061 wikitext text/x-wiki {{PDA}} [[Immagine:Ippolito Pindemonte.png|thumb|Ippolito Pindemonte]] '''Ippolito Pindemonte''' (1753 – 1828), poeta e scrittore italiano. ==Citazioni di Ippolito Pindemonte== *L'amor della [[solitudine]] nasce da indole trista e rinchiusa: può essere in molti. Nasce dalla noja del Mondo; o questa derivi dal ben conoscerlo, e però da un disinganno totale; o dal conoscerlo poco, e quindi dal non saper vivere in esso: anche questo esser può. Nasce da quel senso fino de' falli e difetti umani, unito ad una passion forte per le doti della mente e del cuore, che a formar viene ciò che dicesi [[Misantropia|misantropía]]: anche questo. Nasce da passione di studio, massime ove si tratti di quelle facoltà, che più comodamente coltivar si possono in villa: e questo ancora. Ma la libertà del vivere, l'amor del riposo, il piacer della meditazione, la cura della propria salute, lo spettacolo de' lavori e della rustica economia, son motivi anche questi di considerazion degni; a nulla dire di quell'incantesimo per alcuni così possente, che su la faccia sparso veggiamo della natura.<ref>Da ''Hoc erat in votis'', in ''Le prose e poesie campestri d'Ippolito Pindemonte'', pp. [[s:Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/22|6]]-[[s:Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/23|7]].</ref> *{{NDR|Sulla [[luna]]}} Ma più, che l'andarti con mente filosofica considerando, mi giova, abbandonato a' miei sensi, ricever nell'occhio a un tempo e nell'anima, che ti apro tutta, quella soave e nobile melanconia, che piove dalla tua faccia; massimamente in quest'ora, che, l'ardente Sol tramontato, tu ci ridoni il suo lume, ma spogliato della sua fiamma, ed un più dolce e più mansueto giorno spargi sopra la terra; mi giova o vederti passar lentamente dietro quelle nubi, che ora mi ti celano, ed ora scuoprono, o nell'azzurra volta serena contemplarti immobile e trionfante, mentre cade continuo di pallidetti raggi un diluvio, l'aria biancheggia tutta all'intorno, e il colle ed il piano si mostrano tinti di bella luce argentina.<ref>Da ''Lucentemque globum Lunae, Titaniaque astra Spiritus intus alit'', in ''Le prose e poesie campestri d'Ippolito Pindemonte'', p. [[s:Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/117|101]].</ref> *''[[Malinconia|Melanconia]], | ninfa gentile, | la vita mia | consegno a te. | I tuoi piaceri | chi tiene a vile, | ai piacer veri | nato non è.''<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/La Melanconia|La Melanconia]]'', IV, in ''Poesie Campestri''.</ref> *{{NDR|Sulla luna}} ''Perché sola ti vede, | sola l'ignaro vulgo in ciel ti crede: | ma il Riposo, la Calma, | del meditar Vaghezza, | ogni Piacer dell'alma, | la gioconda Tristezza, | e la Pietà, con dolce stilla all'occhio, | ti stanno taciturne intorno al cocchio.''<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/Alla luna|Alla luna]]'', III, in ''Poesie Campestri''.</ref> *[...] ''quasi di lìcor, che dall'un vaso | passi nell'altro, dell'[[Facezia|arguto motto]], | ove dall'una varchi all'altra bocca, | il volatile spirto esala e sfuma.''<ref>Da ''L'utile avvertimento'', in ''[https://books.google.it/books?id=leFNAAAAcAAJ&pg=PA0 Sermoni]'', Società tipografica, Verona, 1818, pp. 53-54.</ref> *''Son cari a Bacco [[Valpolicella|questi colli]], e cara | questa fonte alle Naiadi è non meno. | Se troppo di quel Nume hai caldo il seno, | tu con quest'acque a rinfrescarlo impara.''<ref>Da ''Inscrizione sopra una fonte''.</ref> *''Un mucchio d'ossa | sente l'onor degli accerchianti marmi | o de' custodi delle sue catene | cale a un libero spirto?''<ref>Da ''I sepolcri'', 40-43.</ref> *Una delle più rare scene, che la campagna ci offra, è quella del Sole nel suo [[Tramonto|tramontare]]. Ella m'è ancor più cara di quella del Sol nascente, forse in grazia d'una di quelle considerazioni, che si fanno quasi senza avvedersene. Il Sole, che nasce, sappiamo che rimarrà con noi per alcune ore: quello, che muore, nol rivedremo che il giorno appresso. Ora non è egli così d'ogni cosa, che allora ci par più preziosa e grande, che ci sfugge e abbandona?<ref>Da ''Quod latet arcana non enarrabile fibra'', in ''Le prose e poesie campestri d'Ippolito Pindemonte'', p. [[s:Pagina:Le prose e poesie campestri....djvu/53|37]].</ref> *''Veggo persona tra i cespugli e i sassi. | Sedea sovra il maggior masso, che un giorno | sorse nobil meta d'alta colonna: | abbarbicata or gli è l'edera intorno. | M'appresso; ed era ossequïabil Donna: | scendea sul petto il crine in due diviso, | e bianca la copria semplice gonna. | Par che lo sguardo al ciel rivolto e fiso | nelle nubi si pasca, e tutta pósi | l'alma rapita nel beato viso. | Chi sei? le dico; ed ella, i rai pensosi | chinando, Solitudine m'appello'' [...].<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/La Solitudine|La Solitudine]]'', vv. 24-35, in ''Poesie Campestri''.</ref> ==''Elogi di letterati italiani''== *[...] [[Giuseppe Torelli (matematico)|Giuseppe Torelli]] questo ci offre di singolare in sé stesso, che sino agli ultimi dì passò dall'arte de' versi alla scienza della quantità, e da questa ritornò a quella con una facilità incomparabile: al che se aggiungiamo, che cognizion di più lingue e letterature, erudizion generale, e fino gusto per le belle arti era in lui, s'intenderà leggermente, quanti tornar dovessero, e quanti vari i suoi intellettuali piaceri. (vol. II, p. 93) *I versi del Torelli alla sua prosa non cedono, se io m'appongo; benché, soddisfacendo agli altri, paresse non soddisfar bastantemente a sé stesso, pochi essendo, e brevi la più parte, i componimenti poetici che di lui abbiamo. Tutti del resto in volgare; ed è una certa {{sic|maraviglia}} che, amando egli d'esercitarsi più nella latina prosa, che nell'italiana, e anco esercitandovisi meglio, un sol verso latino non si vedesse uscirgli mai dalla penna. (vol. II, p. 106) *{{NDR|Giuseppe Torelli}} Fu di mezzana statura, di faccia accesa e regolare, di fronte larga, d'occhi neri e vivaci, e nel tempo stesso di fisonomia grave, pensosa e meditativa. Benché sembrasse parlar volentieri con tutti, e a tutti, quanto ragion vuole, s'accomodasse, pur si vedea che non {{sic|intertenevasi}} con piacere se non tra persone che in qualche arte o scienza si dilettassero; non già che in ogni uomo esigesse il sapere, ma del sapere almeno {{sic|esigea}} la stima ed il desiderio. (vol. II, p. 133) ==''Le quattro parti del giorno''== *''Candido Nume, che rosato ha il piede, | e di Venere l'astro in fronte porta, | il bel [[Mattino]] sorridendo riede, | del già propinquo Sol messaggio e scorta. | Fuggì dinanzi a lui Notte, che or siede | sovra l'occidentale ultima porta, | con man traendo a sé da tutto il cielo, | e in sé stesso piegando il fosco velo.''<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/Le quattro parti del giorno/Il Mattino|Il Mattino]]'', I, in ''Poesie Campestri''.</ref> *''O bella [[Sera]], amabil Dea fra mille, | che non suonano i miei versi più dolce, | e il gentile tuo viso, e le pupille, | onde melanconia spira sì dolce, | e il crin, che ambrosia piove a larghe stille, | e quel, che l'aure rinfrescando molce, | respiro della tua bocca rosata, | che non ho per lodar voce più grata?''<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/Le quattro parti del giorno/La Sera|La Sera]]'', VI, in ''Poesie Campestri''.</ref> *''Insieme con le fresche aure [[Notte|notturne]] | volan le dolci Calme, e i bei Riposi, | e i Genj, che dormir nelle diurne | ore, e godon vegliar co' cieli ombrosi, | e con sordo aleggiar le taciturne | Gioje tranquille, ed i Piacer pensosi: | mentre su colle e pian disteso giace | quell'orror bello, che attristando piace.''<ref>Da ''[[s:Poesie campestri/Le quattro parti del giorno/La Notte|La Notte]]'', III, in ''Poesie Campestri''.</ref> ==[[Incipit]] di alcune opere== ===''Arminio''=== <poem>Far riviver gli estinti, e i prischi Eroi Condurre a passeggiar tra pinte scene, E a lor dar voce, che di lor sia degna; Metter su gli occhi di chi ascolta il pianto, Del non vero creando ambascia vera; E alzar gli spirti, e col piacer cercato La virtù non cercata indur ne' cori: Questo io prima insegnai d'Ilisso in riva.</poem> ===''I cimiteri''=== ''<poem>Le anguste case e i bassi e freddi letti Ove il raggio del sol mai non penètra, E quella che Verona ai suoi negletti Figli concede ultima stanza tetra, Pria che a terra me pur la Parca getti, Metter vogl'io su la sdegnata cetra. Vieni, o Dea, vieni a me dal tuo Permesso, E il crin mi cingi di feral cipresso.</poem>'' ===''I sepolcri''=== AL CORTESE LETTORE, IPPOLITO PINDEMONTE lo avea concepito un Poema in quattro Canti e in ottava rima sopra i Cimiteri, soggetto che mi parea nuovo, dir non potendosi che trattato l'abbia chi lo riguardò sotto un solo e particolare aspetto, o chi sotto il titolo di sepolture non fece che infilzare considerazioni morali e religiose su la fine dell'uomo. L'idea di tal Poema fu in me destata dal Camposanto ch'io vedea, non senza un certo sdegno, in Verona. Non ch'io disapprovi i Campisanti generalmente; ma quello increscevami della mia patria, perché distinzione alcuna non v'era tra fossa e fossa, perché una lapide non v'appariva, e perché non concedevasi ad uomo vivo l'entrare in esso. Compiuto quasi io avea il primo Canto, quando seppi che uno scrittore d'ingegno non ordinario, [[Ugo Foscolo]], stava per pubblicare alcuni suoi versi a me indirizzati sopra ''i Sepolcri''. L'argomento mio, che nuovo più non pareami, cominciò allora a dispiacermi, ed io abbandonai il mio lavoro. Ma leggendo la poesia a me indirizzata, sentii ridestarsi in me l'antico affetto per quell'argomento; e sembrandomi che spigolare si potesse ancora in tal campo, vi rientrai, e stesi alcuni versi in forma di risposta all'autor de' Sepolcri, benché pochissimo abbia io potuto giovarmi di quanto avea prima concepito e messo in carta su ''i Cimiteri''. ===''La fata Morgana''=== ''<poem>Temira, udisti mai la meraviglia, Che nel Siculo mare a i giorni estivi Tra il lito di Messina e quel di Reggio Il fortunato passeggier consola? Su la cetra io l'ho posta; odila: quando L'ora, e il loco al cantar ne invita, e quando, Come tutto è quaggiù mutabil cosa, Più di me non ti piace ormai che il canto.</poem>'' ==Citazioni su Ippolito Pindemonte== *È parere di alcuni, che Ippolito Pindemonte non facesse fare alle nostre lettere niun passo considerabile e degno d'esser notato, e che solo ponesse ogni opera a conservarle nella nativa loro dignità e gentilezza. Il che non vorrebbe dirsi piccola gloria in mezzo alle tante lascivie e stranezze di certi nuovi schiavi, che pur si gridano caldi d'amore di patria! ([[Salvatore Betti]]) *Fu Ippolito, siccome uomo di sottile discernimento, apprezzatore giustissimo di tutte le letterature: e lesse molto, e con diletto, anche ne' libri scritti di là dai monti. Ma nondimeno l'amor suo fu costantemente nel modi di questa sì cara Italia: né mai lasciò strascinarsi vilmente da straniera insolenza a rifiutare la patria, o prese per fiori i triboli e le spine altrui, o cercò il nuovo nel mostruoso, il grande nel turgido e nel gigantesco, e la profondità de' concetti nell'oscurità. ([[Salvatore Betti]]) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Ippolito Pindemonte, ''[http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/p/pindemonte/arminio/pdf/armini_p.pdf Arminio]'', stamperia Klert, Filadelfia [i.e. Pisa], 1804. *Ippolito Pindemonte, ''Elogi di letterati italiani'', vol. II, per Giovanni Silvestri, Milano, 1829<sup>2</sup>. *''[[s:Le prose e poesie campestri...|Le prose e poesie campestri d'Ippolito Pindemonte]]'', Tipografia Mainardi, Verona, 1817. ==Voci correlate== *[[Odissea]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{bots|deny=Italoautoma}} {{DEFAULTSORT:Pindemonte, Ippolito}} [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] [[Categoria:Traduttori italiani]] ch26rabmle4kho6sx78tni1oxhxnzpe Romanticismo 0 42056 1352046 1270252 2024-11-15T16:44:35Z Gaux 18878 Francesco Piccolo 1352046 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:DBP 1980 1033 Anselm Feuerbach - Iphigenie.jpg|thumb|Anselm Feuerbach, ''Ifigenia'']] Citazioni sul '''romanticismo'''. *Ci accorgiamo solo a poco a poco che il «fiore azzurro» dei romantici cresce realmente nei ''campi reali'' – – – la campanula, il fiordaliso, il nontiscordardimé eccetera, eccetera, e che questi fiori sono ''più belli'', ''più graziosi'', più trasognati e ''dolcemente misteriosi'' di quelli che allignano nel ridicolo humus del paese dei sogni – – –! Essere ancora capaci di scoprire l'«ideale» nel «reale» – – – questo soltanto significa essere veramente un ''romantico''! ([[Peter Altenberg]]) *È quell'idea di libertà politica ad averci dimenticati lungo un binario morto della storia, non siamo noi ad aver dimenticato il [[Risorgimento]]. L'eredità del Romanticismo è invece malignamente viva. ([[Antonio Scurati]]) *E non si avvedono {{NDR|i romantici}} che appunto questo grand'ideale dei tempi nostri, questo conoscere cosí intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne, distinguerne ad uno ad uno tutti i piú minuti affetti, quest'arte insomma psicologica, distrugge l'illusione senza cui non ci sarà poesia in sempiterno, distrugge la grandezza dell'animo e delle azioni [...]: e non si avvedono che s'è perduto il linguaggio della natura, e che questo sentimentale non è altro che l'invecchiamento dell'animo nostro, e non ci permette piú di parlare se non con arte. ([[Giacomo Leopardi]]) *Eppure, non ostante lo disperazioni deliranti, la mania del nuovo e dello strano, il romanticismo ancora seduce per l'entusiasmo giovanile, pei nobili impulsi, pel culto alla bellezza ed alla vita, per l'aspirazione, sempre insita nel cuore umano, in ogni età, all'alto, verso l'azzurro e l'infinito. ([[Pietro Toldo]]) *I romantici, che lo Schlegel catechizzava e il Novalis infiammava di ardore mistico, hanno orrore dell'ignoranza e del barbaricume. Inneggiano alla virtù del sapere, al beneficio della civiltà. Il Rousseau rinnega la storia, e nega l'educazione; sistemizza l'ineducazione. I romantici credono ad un progresso eterno dello spirito; identificano talora l'educazione con la religione. E tutto vorrebbero abbracciare, tutto comprendere, tutto vedere, tutto sviscerare, raccogliere in un sol raggio, come Friedich Schlegel diceva, tutti i raggi della civiltà. Da quella gran foga e avidità di sapere, dalla smania di investigazione e di ricerca rampollarono poi via via le nuove scienze della natura e dello spirito. ([[Arturo Farinelli]]) *I romantici rinnegano il principio d'imitazione {{NDR|dei classici}}, proclamano morta la vecchia [[mitologia]] e vorrebbero una letteratura e una lingua che esprimessero le idee di un'Italia giovane e fresca, all'unisono col resto d'Europa. Di qui la necessità di stretti contatti fra la lingua scritta e la lingua parlata, per meglio aderire alla realtà delle cose. ([[Bruno Migliorini]]) *Il messaggio del Romanticismo si è, nella coscienza collettiva, talmente affievolito o degradato da sopravvivere soltanto, ormai, come un equivoco lessicale? Oppure, al contrario, la dilagante fortuna di quest'uso confusamente metaforico dell'aggettivo è la prova d'una sotterranea ma tenace vitalità del sostantivo? ([[Giovanni Raboni]]) *Il romanticismo, come tutti sanno, ebbe due programmi da far valere: l'uno, ''negativo'', consistente nella violenta e assoluta opposizione al classicismo, con la sua estetica {{sic|dommatica}} e, da tempo immemorabile, cristallizzata; l'altro, ''positivo'', consistente nell'affermazione d'un nuovo etico-sentimentale. Orbene, se il primo trionfò completamente, decretando l'irreparabile sconfitta dell'estetica classicista, e rendendo possibile e facile un'ulteriore e infinitamente più feconda evoluzione letteraria; il secondo, invece, creato e determiunatro in un'epoca di «''{{sic|paroxisme}} de divagation''» (Laconte de Lisle) e di «''détraquement cérébral''» (Zola) non poteva essere di duratura e fortunata efficacia. ([[Luigi Tonelli]]) *Il romanticismo, fuori d'Italia, ed anche in Italia in qualche parte, non tardò a degenerare peggio assai che il classicismo. Alle favole greche furono ben presto surrogati miti nordici; si poetizzarono Ondine, Urì, Vampiri, Norme, Peri, Alfi e Spettri. I poeti e letterati della nuova scuola, sempre in traccia del fiore azzurro e del chiaro di luna, abbandonaronsi a tutti i languori della ''sentimentalità'', non d'altro occupati che delle loro passioni e fantasie, astratti dietro suoni d'arte e chitarre perdentisi lontano nel vuoto. Colle ''novelle'' popolarono i cimiteri; colle ''romanze'' assordarono l'aria di gemiti e di lamenti. Fu tutta una pietà elegiaca e molle, una sensibilità quasi morbosa. Fu una morìa fatale di amanti e di amate, che spariscono tutti in sullo sbocciare della vita con accompagnamento di fantasmagorie spettrali e d'immaginazioni paurose. Divenute di moda le ''Notti'' di Young, le ''Tombe'' di Hervey, l'Elegia di Gray sopra un cimitero villereccio, i Piagnistei e i Furori d'Eloisa e di Abelardo, eccoti una folla di chiomati romantici scriver ''Notti'', ''Meditazioni'', ''Canti Notturni'' con una vaporosa indeterminatezza di pensieri e di espressioni, ripugnante all'indole italiana. ([[Isidoro Carini]]) *L'immediatezza, feticcio romantico, di cui sono sottospecie l'impressionismo e la scrittura automatica, una volta assunta a supremo criterio di giudizio, ha fatto sì che non solo vengano condannate intere epoche artistiche come il neoclassicismo, ma che dei grandi artisti neoclassici, si salvino solo gli schizzi, gli abbozzi, gli spunti come quelli che conservano qualche scintilla di quel fuoco divino che poi la rielaborazione smorzerebbe. ([[Mario Praz]]) *La personalità romantica è pervasa di sottile sfiducia nell'intellettualismo, e questo sentimento sfocia di frequente in quell'atto immorale che va sotto il nome di sogno a occhi aperti. Contrariamente a quanto si crede, il sognare a occhi aperti non è un processo intellettuale, ma piuttosto un mezzo di evasione dall'intellettualismo. ([[Yukio Mishima]]) *Le benemerenze migliori della ''scuola romantica'' sono da riconoscere nell'avere risvegliato l'amore ai [[Medioevo|secoli di mezzo]] nel campo della storia. Quale differenza collo sdegno che, per influenza del filosofismo, ostentava per tali secoli la generazione che ci ha preceduto! ([[Isidoro Carini]]) *Ossequiosi all'autorità e intimamente anarchici, spesso in acre discrepanza col mondo, i romantici oscillano tra la forza fantastica e la sterile fantasticheria, passando dall'ambizione di abbracciare con la parola l'infinito al silenzio, mescolando tutti i generi letterari e spingendosi all'estremo del dicibile. Essi cercano nell'arte una libertà sfrenata e totale, senza cercarne più nemmeno una moderata e concreta nella sfera politica e cercano soprattutto nell'arte l'assoluto e insieme lo scacco, in una simbiosi di sublime e grottesco. ([[Claudio Magris]]) *Quando si parla di romanticismo si pensa alla difesa del sentimento, dell'irrazionale, allo slancio e alla passione dell'infinito, al gusto dell'oscuro e dell'indeterminato. Ed è vero che nei romantici è dominante il senso dell'infinito. È anche vero, però, che i romantici cercavano nel sentimento e, come nel caso di Friedrich Schlegel, nell'eros, la soluzione di un dualismo, del dualismo tra la natura e lo spirito e tra l'inconscio e la coscienza, nel quale rientra anche il dualismo tra il finito e l'infinito. ([[Enzo Paci]]) *Romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Voci correlate== *[[Classicismo e romanticismo]] *[[Positivismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul|wikt}} [[Categoria:Movimenti culturali]] b7qk49m44mkfxot7zte7sgmr1oa47ks 1352054 1352046 2024-11-15T17:11:35Z Gaux 18878 /* Voci correlate */ Arte romantica 1352054 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:DBP 1980 1033 Anselm Feuerbach - Iphigenie.jpg|thumb|Anselm Feuerbach, ''Ifigenia'']] Citazioni sul '''romanticismo'''. *Ci accorgiamo solo a poco a poco che il «fiore azzurro» dei romantici cresce realmente nei ''campi reali'' – – – la campanula, il fiordaliso, il nontiscordardimé eccetera, eccetera, e che questi fiori sono ''più belli'', ''più graziosi'', più trasognati e ''dolcemente misteriosi'' di quelli che allignano nel ridicolo humus del paese dei sogni – – –! Essere ancora capaci di scoprire l'«ideale» nel «reale» – – – questo soltanto significa essere veramente un ''romantico''! ([[Peter Altenberg]]) *È quell'idea di libertà politica ad averci dimenticati lungo un binario morto della storia, non siamo noi ad aver dimenticato il [[Risorgimento]]. L'eredità del Romanticismo è invece malignamente viva. ([[Antonio Scurati]]) *E non si avvedono {{NDR|i romantici}} che appunto questo grand'ideale dei tempi nostri, questo conoscere cosí intimamente il cuor nostro, questo analizzarne, prevederne, distinguerne ad uno ad uno tutti i piú minuti affetti, quest'arte insomma psicologica, distrugge l'illusione senza cui non ci sarà poesia in sempiterno, distrugge la grandezza dell'animo e delle azioni [...]: e non si avvedono che s'è perduto il linguaggio della natura, e che questo sentimentale non è altro che l'invecchiamento dell'animo nostro, e non ci permette piú di parlare se non con arte. ([[Giacomo Leopardi]]) *Eppure, non ostante lo disperazioni deliranti, la mania del nuovo e dello strano, il romanticismo ancora seduce per l'entusiasmo giovanile, pei nobili impulsi, pel culto alla bellezza ed alla vita, per l'aspirazione, sempre insita nel cuore umano, in ogni età, all'alto, verso l'azzurro e l'infinito. ([[Pietro Toldo]]) *I romantici, che lo Schlegel catechizzava e il Novalis infiammava di ardore mistico, hanno orrore dell'ignoranza e del barbaricume. Inneggiano alla virtù del sapere, al beneficio della civiltà. Il Rousseau rinnega la storia, e nega l'educazione; sistemizza l'ineducazione. I romantici credono ad un progresso eterno dello spirito; identificano talora l'educazione con la religione. E tutto vorrebbero abbracciare, tutto comprendere, tutto vedere, tutto sviscerare, raccogliere in un sol raggio, come Friedich Schlegel diceva, tutti i raggi della civiltà. Da quella gran foga e avidità di sapere, dalla smania di investigazione e di ricerca rampollarono poi via via le nuove scienze della natura e dello spirito. ([[Arturo Farinelli]]) *I romantici rinnegano il principio d'imitazione {{NDR|dei classici}}, proclamano morta la vecchia [[mitologia]] e vorrebbero una letteratura e una lingua che esprimessero le idee di un'Italia giovane e fresca, all'unisono col resto d'Europa. Di qui la necessità di stretti contatti fra la lingua scritta e la lingua parlata, per meglio aderire alla realtà delle cose. ([[Bruno Migliorini]]) *Il messaggio del Romanticismo si è, nella coscienza collettiva, talmente affievolito o degradato da sopravvivere soltanto, ormai, come un equivoco lessicale? Oppure, al contrario, la dilagante fortuna di quest'uso confusamente metaforico dell'aggettivo è la prova d'una sotterranea ma tenace vitalità del sostantivo? ([[Giovanni Raboni]]) *Il romanticismo, come tutti sanno, ebbe due programmi da far valere: l'uno, ''negativo'', consistente nella violenta e assoluta opposizione al classicismo, con la sua estetica {{sic|dommatica}} e, da tempo immemorabile, cristallizzata; l'altro, ''positivo'', consistente nell'affermazione d'un nuovo etico-sentimentale. Orbene, se il primo trionfò completamente, decretando l'irreparabile sconfitta dell'estetica classicista, e rendendo possibile e facile un'ulteriore e infinitamente più feconda evoluzione letteraria; il secondo, invece, creato e determiunatro in un'epoca di «''{{sic|paroxisme}} de divagation''» (Laconte de Lisle) e di «''détraquement cérébral''» (Zola) non poteva essere di duratura e fortunata efficacia. ([[Luigi Tonelli]]) *Il romanticismo, fuori d'Italia, ed anche in Italia in qualche parte, non tardò a degenerare peggio assai che il classicismo. Alle favole greche furono ben presto surrogati miti nordici; si poetizzarono Ondine, Urì, Vampiri, Norme, Peri, Alfi e Spettri. I poeti e letterati della nuova scuola, sempre in traccia del fiore azzurro e del chiaro di luna, abbandonaronsi a tutti i languori della ''sentimentalità'', non d'altro occupati che delle loro passioni e fantasie, astratti dietro suoni d'arte e chitarre perdentisi lontano nel vuoto. Colle ''novelle'' popolarono i cimiteri; colle ''romanze'' assordarono l'aria di gemiti e di lamenti. Fu tutta una pietà elegiaca e molle, una sensibilità quasi morbosa. Fu una morìa fatale di amanti e di amate, che spariscono tutti in sullo sbocciare della vita con accompagnamento di fantasmagorie spettrali e d'immaginazioni paurose. Divenute di moda le ''Notti'' di Young, le ''Tombe'' di Hervey, l'Elegia di Gray sopra un cimitero villereccio, i Piagnistei e i Furori d'Eloisa e di Abelardo, eccoti una folla di chiomati romantici scriver ''Notti'', ''Meditazioni'', ''Canti Notturni'' con una vaporosa indeterminatezza di pensieri e di espressioni, ripugnante all'indole italiana. ([[Isidoro Carini]]) *L'immediatezza, feticcio romantico, di cui sono sottospecie l'impressionismo e la scrittura automatica, una volta assunta a supremo criterio di giudizio, ha fatto sì che non solo vengano condannate intere epoche artistiche come il neoclassicismo, ma che dei grandi artisti neoclassici, si salvino solo gli schizzi, gli abbozzi, gli spunti come quelli che conservano qualche scintilla di quel fuoco divino che poi la rielaborazione smorzerebbe. ([[Mario Praz]]) *La personalità romantica è pervasa di sottile sfiducia nell'intellettualismo, e questo sentimento sfocia di frequente in quell'atto immorale che va sotto il nome di sogno a occhi aperti. Contrariamente a quanto si crede, il sognare a occhi aperti non è un processo intellettuale, ma piuttosto un mezzo di evasione dall'intellettualismo. ([[Yukio Mishima]]) *Le benemerenze migliori della ''scuola romantica'' sono da riconoscere nell'avere risvegliato l'amore ai [[Medioevo|secoli di mezzo]] nel campo della storia. Quale differenza collo sdegno che, per influenza del filosofismo, ostentava per tali secoli la generazione che ci ha preceduto! ([[Isidoro Carini]]) *Ossequiosi all'autorità e intimamente anarchici, spesso in acre discrepanza col mondo, i romantici oscillano tra la forza fantastica e la sterile fantasticheria, passando dall'ambizione di abbracciare con la parola l'infinito al silenzio, mescolando tutti i generi letterari e spingendosi all'estremo del dicibile. Essi cercano nell'arte una libertà sfrenata e totale, senza cercarne più nemmeno una moderata e concreta nella sfera politica e cercano soprattutto nell'arte l'assoluto e insieme lo scacco, in una simbiosi di sublime e grottesco. ([[Claudio Magris]]) *Quando si parla di romanticismo si pensa alla difesa del sentimento, dell'irrazionale, allo slancio e alla passione dell'infinito, al gusto dell'oscuro e dell'indeterminato. Ed è vero che nei romantici è dominante il senso dell'infinito. È anche vero, però, che i romantici cercavano nel sentimento e, come nel caso di Friedrich Schlegel, nell'eros, la soluzione di un dualismo, del dualismo tra la natura e lo spirito e tra l'inconscio e la coscienza, nel quale rientra anche il dualismo tra il finito e l'infinito. ([[Enzo Paci]]) *Romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Voci correlate== *[[Arte romantica]] *[[Classicismo e romanticismo]] *[[Positivismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul|wikt}} [[Categoria:Movimenti culturali]] nutdn0x3k16q8x5m898y28ajh07sjne Utente:Spinoziano 2 46520 1352137 1310154 2024-11-16T10:01:20Z ~2024-14016 100413 1352137 wikitext text/x-wiki {{blocco|Vandalismi, fuori controllo (Wim b)|36 ore}} 5712lcezb53p4g3gyysgji19cv96f85 1352138 1352137 2024-11-16T10:13:38Z Spinoziano 2297 Annullata la modifica di [[Special:Contributions/~2024-14016|~2024-14016]] ([[User talk:~2024-14016|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Udiki|Udiki]] 1310154 wikitext text/x-wiki {{Utente amministratore|giorno=3|mese=10|anno=2011}} {{SchedaBabelfish |Sigla = [[File:Fairytale date.png|40px]] |Testo = Questo utente è wikiquotiano da:<br /> {{Wikietà|anno=2007|mese=7|giorno=17}}.}} tfhaumkpqj5dw57nl1mhm7ygmqpvabq Giochi olimpici 0 65222 1352117 1350021 2024-11-16T07:42:25Z Dispe 2786 /* Citazioni */ +1 1352117 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[Immagine:Olympic flag.svg|thumb|right|Bandiera Olimpica]] Citazioni sui '''Giochi olimpici''', comunemente chiamati anche '''Olimpiadi'''. ==Citazioni== *Ai Giochi Olimpici è così: anni di allenamento, di duro lavoro, di desiderio, di disciplina racchiusi in pochi minuti, a volte addirittura in pochi secondi e dire che finché la gara non è finita ti sembra che il tempo non passi mai. ([[Michael Phelps]]) *Condanniamo il [[razzismo]] e ci battiamo per la difesa della [[libertà]] e dei [[diritti umani]]. Lo scopo dei [[Giochi olimpici|Giochi]] è celebrare l'unità e l'umanità nel rispetto e mantenimento della [[pace]], senza discriminazioni e condividendo ogni cosa, emozioni comprese. ([[Thomas Bach]]) *Continuare fino al 2012? Non lo so, ma perché escluderlo. È come quando partorisci: maledici il dolore, ma poi il figlio in braccio ti dà la voglia di un altro bambino. Così è per la medaglia e le Olimpiadi. ([[Josefa Idem]]) *Di Olimpiadi, alla fine, ne ho fatte quattro. Ma la prima, quella di Atene del 2004, è stata la più pazzesca. Quando sono arrivata ho pensato: "Mamma mia, che cos'è questa cosa?". Io le avevo sempre viste in televisione ma non potevo immaginare che fosse così. Cammini e ti ritrovi Nadal, giri l'angolo e vedi la squadra dell'NBA. È tutto sport, non c'è un attimo in cui puoi pensare ad un'altra cosa. E tutto va con quel ritmo. Impregna talmente l'aria che pensi di vivere in un altro mondo. Quello in cui avrei voluto passare tutti i giorni della mia vita. Due settimane di paradiso. ([[Tania Di Mario]]) *Dire che sono un traguardo ambito per gli atleti è quasi scontato. Mi piacerebbe invece parlare di quanto siano importanti per le persone che ci guardano da casa. Tutti si fermano qualche minuto a guardare le Olimpiadi, anche persone che allo sport non si sono mai interessate. Credo possano essere una buona medicina per non pensare per qualche ora a tutto ciò che ci sta accadendo. ([[Rachele Barbieri]]) *Ho sempre dato grande importanza ai giochi: la sensazione di giocare per il proprio paese, e di vincere per il proprio paese ti da qualcosa che i titoli individuali, per quanto importanti, non ti possono dare. ([[Steffi Graf]]) *I primati mondiali sono fatti per essere battuti, un oro olimpico resta per sempre. ([[Usain Bolt]]) *L'importante non è vincere, ma partecipare. (attribuita a [[Pierre de Coubertin]]) *L'Olimpiade è un'esperienza incredibile perché proietta su una ribalta "totale" e perché fa apprezzare il senso del gruppo. ([[Magic Johnson]]) *L'Olimpiade vince con gli sport poveri, ma vince anche con i campioni del superprofessionismo. L'Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori. Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere. Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell'uomo. ([[Candido Cannavò]]) *Le medaglie olimpiche sono un momento particolare difficile da ripetere. I Giochi arrivano alla massa, tu vivi un'esperienza unica con gli altri atleti nel Villaggio, e se vinci ti senti bene. Qualcosa di sensazionale. ([[Kornelia Ender]]) *Le Olimpiadi devono essere una ispirazione per i giovani, per quelli che sono i valori olimpici. ([[Niccolò Campriani]]) *Le Olimpiadi dimostrano il potere dello sport di riunire gli individui senza distinzione di [[età]], [[razza]], classe, [[religione]], capacità, [[sesso]], [[orientamento sessuale]] o [[identità di genere]]. ([[Ban Ki-moon]]) *Le Olimpiadi hanno la capacità di farti sentire un eroe come se fossi in cima al mondo, e ha anche la capacità, in un solo giorno, in 60 secondi, di cancellare tutto ciò che hai pensato di te stesso per tutta la tua carriera. ([[Mikaela Shiffrin]]) *Le ‪Olimpiadi‬ per me sono sempre state una competizione fuori dal tempo. Un'oasi di felicità ed entusiasmo fatta di scherma, atletica, nuoto, tuffi, box, judo, ciclismo, volley, canoa... ([[Gianluigi Buffon]]) *Le olimpiadi sono ricordate per le storie umane che raccontano. ([[Julio Velasco]]) *Le Olimpiadi sono una bomba di emozioni, in contesti del genere si capisce che non bisogna dare nulla per scontato. Puoi prepararle anche per quattro anni, ma sensazioni così non impari mai a gestirle. ([[Cristina Chirichella]]) *Le Olimpiadi uniscono certamente le persone. Lo hanno sempre fatto, lo fanno ora e lo faranno in futuro. ([[Jaroslava Mahučich]]) *{{NDR|Nel 1993}} Ma che bravo e che [[Furbizia|furbo]] lo sport; che in questi ultimi anni si è inventato una specialità nuova, appassionante: la designazione della città sede dei Giochi. È una specialità composita, c'è tutto: tattica della [[pubblicità]], tecnica degli impianti, si gioca a zona, con rotazione addirittura dei continenti, e a uomo, con pressione diretta sui membri del Cio. C'è il lungo allenamento, il riscaldamento degli ultimi giorni, la vampa del voto [...]. C'è pure la [[corruzione]]. Il [[doping]] è quello del [[denaro]], l'antidoping non esiste, come negli sport chic. ([[Gianpaolo Ormezzano]]) *Nel quadriennio non c’è pressione, poi alle Olimpiadi tutti mettono il becco [...]. Devi vincere perché hai vinto sino a tre mesi prima. [...] non tollero quella mentalità solo italiana che cancella il percorso di una sportiva se «buca» l'Olimpiade. ([[Giulia Conti]]) *Nella mia carriera sportiva ho avuto la fortuna, la gioia, l'onore di partecipare due volte ai Giochi Olimpici, ad Atene nel 2004 [...] e poi a Londra nel 2012. In entrambe queste occasioni ho avuto modo di constatare personalmente due evidenze. La prima è che i Giochi Olimpici sono un avvenimento planetario dalla fortissima connotazione politica, cosa che peraltro giudico in maniera del tutto positiva e che accade dalla prima edizione ad Olimpia, nel 776 a.C. La seconda è che quello che succede dentro al Villaggio Olimpico è la situazione che abbia mai sperimentato più vicina a un mondo ideale, in cui mi piacerebbe vivere, una specie di utopia in azione, perché ho visto davvero atleti americani e afghani in coda allo stesso ristorante, ho visto davvero atleti israeliani e palestinesi appendere le rispettive bandiere in edifici a pochi metri di distanza gli uni dagli altri, ho visto davvero atleti russi e ucraini brindare (anche troppo) alle rispettive vittorie. Insomma, ho visto un modello di società possibile, che funziona. ([[Mauro Berruto]]) *Nello sport solitamente conta chi vince ma nelle Olimpiadi è diverso. ([[Claudio Galli]]) *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Per me fu più grande di uno Slam, più speciale. Stare sul podio, sentire il tuo inno nazionale e avere la medaglia attorno al collo, vedere gli altri atleti che ti applaudono. È una sensazione differente, decisamente unica e assolutamente più speciale. ([[Steffi Graf]]) *Se le Olimpiadi fossero una fiaba, sarebbero certamente quella di Cenerentola, dove ci sono zucche, scarpette, matrigne, sorellastre cattive, una fata e poi lei, appunto, Cenerentola, la protagonista di un riscatto. Il bello delle Olimpiadi è che accendono una luce su chi vive nell'ombra il sacrificio di sport anche molto faticosi. Che ne sappiamo noi, per il resto dell'anno, di lottatori, sparalesti, tuffatori spanciati, spadaccini spuntati, nuotatori [...], signori degli anelli rubati, saltimbanchi e acrobati di vario genere? ([[Alessandro Bonan]]) *Una delle cose più belle dei Giochi è proprio scoprirsi appassionati delle discipline più disparate, tifando da casa per un nostro atleta... E allora "più veloci! più in alto! più forte!". ([[Alessandro Del Piero]]) ===[[Andre Agassi]]=== *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Fu davvero una grande cosa per me, perché il tennis è uno sport così solitario ed essere in grado di giocare per qualcun altro, per qualcos'altro, per qualcosa più grande di te ma comunque in relazione con te, è un grande senso di soddisfazione... e per me giocare per il mio Paese e, ancor più importante, giocare per realizzare ciò che mio padre aveva sperato e che non era riuscito a realizzare nella sua esperienza olimpica... sentivo che stavo giocando per qualcosa più grande di me e l'avere lui lì era parte di questo. *{{NDR|Sulla medaglia d'oro olimpica}} Fu un'esperienza ultraterrena. Quando ero un ragazzino il tennis non era disciplina olimpica, ma fu una delle tante cose che mio padre ha predetto della mia vita, che il tennis sarebbe entrato a far parte delle Olimpiadi e che io avrei vinto la medaglia d'oro. Quindi essere su quel podio fu un mio sogno di ragazzo sotto molto aspetti. Ricordo tuttora lo stare là, sul gradino della medaglia d'oro, una delle poche volte in cui sono stato effettivamente più alto dei miei avversari! La medaglia attorno al mio collo, l'inno nazionale, i miei occhi bagnati di lacrime... un'esperienza ultraterrena, surreale. *Questo è il più grande successo che io abbia mai ottenuto. Vincere uno Slam è la cosa più grande nel nostro sport, ma vincere un Olimpiade è la cosa più grande che puoi fare in tutti gli sport. ([[Andre Agassi]]) ===[[Beppe Grillo]]=== *La medaglia d'oro la conquista il presidente della Repubblica, il telecomando in mano che dalla poltrona si precipita a congratularsi con l'atleta dandone ampia copertura a tutti i mezzi d'informazione. L'atleta, che una volta diceva alla mamma "''Sono arrivato uno!''", oggi si prepara a una carriera da parlamentare. *Le Olimpiadi sono una versione smisurata del Colosseo con circences che occupano tutti gli spazi dell'informazione. Un bromuro quotidiano sponsorizzato dalle multinazionali. Lo spirito di Olimpia, sotto il segno della Coca Cola, declassato dalla partecipazione di tennisti, calciatori, giocatori di pallacanestro, professionisti che guadagnano cifre immense, fuori dalla realtà della gente comune, che li applaude come semidei dell'antica Grecia. *Se tutto fa spettacolo, tutto fa Olimpiadi. All'elenco sterminato di sport olimpici mancano le freccette da bar, le bocce e il parcheggio cronometrato in retromarcia. Il bello di questa manifestazione è che tutte le nazioni del mondo possono avere il loro momento di gloria. Un bronzo nel beach volley assurge a festa nazionale. Non conosco, né ho ha mai conosciuto, nessuno che pratichi il fioretto o la spada in vita mia, però alle Olimpiadi sono orgoglioso se il mio Paese trionfa sulle pedane. Poi, per quattro anni, non me ne può fregare di meno. Non vincono gli atleti, ma le nazioni. È il trionfo del nazionalismo. ==Voci correlate== *[[Calcio ai Giochi olimpici]] *[[Giochi olimpici antichi]] *[[Giochi paralimpici]] *[[Sport]] *[[Villaggio olimpico]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante i|preposizione=sui|n=Categoria:Olimpiadi|w2=Giuramento olimpico|w2_preposizione=riguardante il|w2_etichetta=giuramento olimpico}} [[Categoria:Competizioni sportive]] 6l7qgnm248ror05i4018dd6bk7il1dh Sciopero 0 71201 1352129 1072931 2024-11-16T09:02:04Z Mariomassone 17056 1352129 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Spi Cgil Sciopero regionale Emilia-Romagna 16 ott 2014 (15406050620).jpg|thumb|Sciopero, 2014]] Citazioni sullo '''sciopero'''. *Benché sempre si debba ricorrere innanzitutto a un dialogo sincero tra le parti, lo sciopero può tuttavia rimanere anche nelle circostanze odierne un mezzo necessario, benché estremo, per la difesa dei propri diritti e la soddisfazione delle giuste aspirazioni dei lavoratori. (''[[Gaudium et Spes]]'') *Ci sono dei casi in cui lo sciopero può indebolire più gli operai che il loro diretto avversario. ([[Lev Trotsky]]) *''Con uno sciopero cerchi di scuotere il capo, | che in effetti cosa fa se non scuotere il capo?'' ([[Caparezza]]) *Il diritto di sciopero, come ogni altro diritto, ha dei limiti oltrepassando i quali si pregiudica il diritto stesso. ([[Angelo Costa]]) *L'unione fa lo sciopero. ([[Marcello Marchesi]]) *Lo sciopero è un momento di lotta e la lotta non è mai un momento gioioso. ([[Piero Fassino]]) ==Voci correlate== *[[Sciopero della fame]] ==Altri progetti== {{interprogetto|wikt|w_preposizione=riguardante lo|preposizione=sullo}} [[Categoria:Diritto sindacale]] [[Categoria:Proteste]] [[Categoria:Sociologia del lavoro]] cs4ejhvzyt2ujty3rpb6nz7kejlmzum Motocicletta 0 95274 1352085 1350341 2024-11-16T03:37:04Z Danyele 19198 citazione modificata, come già fatto nella voce originaria 1352085 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Daimler First Motorcycle.jpg|thumb|Replica della Daimler Reitwagen-Einspur, prima moto con motore a scoppio, realizzata da Gottlieb Daimler nel 1885.]] Citazioni sulla '''motocicletta'''. *Amo tutto delle moto. Amo la loro capacità di sgombrarti la mente quando sei in sella, e il senso di libertà che sanno darti. Quando guido ed esploro i miei limiti alzando il ritmo, è il momento in cui probabilmente mi sento più felice. Non so spiegarvi quanto sia bello sentirsi in grado di guidare fra i canyon o viaggiare sulla Pacific Coast Freeway godendosi la brezza dell'oceano. È una sensazione che adoro. ([[Keanu Reeves]]) *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle moto moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. ([[Miguel Galluzzi]]) *La moto non è solo un pezzo di ferro, anzi, penso che abbia un'anima perché è una cosa troppo bella per non avere un'anima. La moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà grandi soddisfazioni, ma devi sempre stare attento a non farla arrabbiare. ([[Valentino Rossi]]) *La prestazione della moto rappresentano il risultato del pacchetto moto, gomme e pilota. L'insieme di questi tre elementi si deve amalgamare perfettamente per poter ottenere il massimo risultato. Inoltre, la moto in sé è un ulteriore amalgama di una serie di elementi, che comprendono motore, telaio, elettronica ecc... Una singola scelta tecnica, se non è clamorosamente sbagliata, non decreta né il successo né l'insuccesso. È l'orchestra che deve suonare perfettamente accordata. ([[Filippo Preziosi]]) *{{NDR|Nel 2013}} Le moto di una volta avevano tutto in vista. Motore, telaio, ammortizzatori, fanale, parafanghi. Mica erano tutte belle, c'erano naturalmente anche le brutte. Quando ti capitava sotto gli occhi quella giusta, allora restavi a bocca aperta sul dettaglio spettacolare – che fosse la forma del serbatoio o la potenza della testata o la purezza della linea del carter – e lo trovavi ben inserito nell'equilibrio generale. Noi, che siamo quelli oltre i cinquanta, così abbiamo formato il nostro gusto: sull'armonia di elementi nettamente separati e molto diversi tra loro. Oggi tutto è cambiato. ([[Nico Cereghini]]) *''Motocicletta | dieci HP | tutta cromata, | è tua se dici sì. | Mi costa una vita, | per niente la darei, | ma ho il cuore malato | e so che guarirei.'' ([[Lucio Battisti]]) *Scenderò dalla mia moto solo per innamorarmi... o per morire. (''[[Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots]]'') *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. ([[Miguel Galluzzi]]) *''Sei come la mia moto | sei proprio come lei | andiamo a farci un giro | fossi in te io ci starei.'' ([[Jovanotti]]) *So che sembra folle, ma la prima volta che mi sono messa alla guida di una moto ho provato una sensazione di leggerezza, di libertà e soprattutto di poter fare qualsiasi cosa. Sono abituata a viaggiare per lavoro e a fare e rifare le valige ed è la cosa che odio di più perché non so mai che cosa portare. La moto riduce tutto all'essenziale e so che in moto sono in grado di partire con una borsetta perché non mi serve altro. È nel viaggio che c'è tutto ciò che mi serve. Andare in moto è qualcosa che avvicina ai cavalieri, è qualcosa di potente. ([[Ester Pantano]]) *Sulla moto, il vento mi colpisce con tanta forza da farmi male. Quel dolore allontana il dolore di dover essere una persona diversa. Non è facile ingannarmi sempre in questo modo. È solo quando sono sulla moto che sono libera di essere me stessa. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') ==Voci correlate== *[[Casco da moto]] *[[Motoveicolo elettrico]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Motoveicoli]] nlqv6ic1yg6e63wnc1s1e7telysux65 1352095 1352085 2024-11-16T04:20:11Z Danyele 19198 /* Voci correlate */ +4 1352095 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Daimler First Motorcycle.jpg|thumb|Replica della Daimler Reitwagen-Einspur, prima moto con motore a scoppio, realizzata da Gottlieb Daimler nel 1885.]] Citazioni sulla '''motocicletta'''. *Amo tutto delle moto. Amo la loro capacità di sgombrarti la mente quando sei in sella, e il senso di libertà che sanno darti. Quando guido ed esploro i miei limiti alzando il ritmo, è il momento in cui probabilmente mi sento più felice. Non so spiegarvi quanto sia bello sentirsi in grado di guidare fra i canyon o viaggiare sulla Pacific Coast Freeway godendosi la brezza dell'oceano. È una sensazione che adoro. ([[Keanu Reeves]]) *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle moto moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. ([[Miguel Galluzzi]]) *La moto non è solo un pezzo di ferro, anzi, penso che abbia un'anima perché è una cosa troppo bella per non avere un'anima. La moto è come una bella donna, delle volte è arrabbiata, delle volte ti dà grandi soddisfazioni, ma devi sempre stare attento a non farla arrabbiare. ([[Valentino Rossi]]) *La prestazione della moto rappresentano il risultato del pacchetto moto, gomme e pilota. L'insieme di questi tre elementi si deve amalgamare perfettamente per poter ottenere il massimo risultato. Inoltre, la moto in sé è un ulteriore amalgama di una serie di elementi, che comprendono motore, telaio, elettronica ecc... Una singola scelta tecnica, se non è clamorosamente sbagliata, non decreta né il successo né l'insuccesso. È l'orchestra che deve suonare perfettamente accordata. ([[Filippo Preziosi]]) *{{NDR|Nel 2013}} Le moto di una volta avevano tutto in vista. Motore, telaio, ammortizzatori, fanale, parafanghi. Mica erano tutte belle, c'erano naturalmente anche le brutte. Quando ti capitava sotto gli occhi quella giusta, allora restavi a bocca aperta sul dettaglio spettacolare – che fosse la forma del serbatoio o la potenza della testata o la purezza della linea del carter – e lo trovavi ben inserito nell'equilibrio generale. Noi, che siamo quelli oltre i cinquanta, così abbiamo formato il nostro gusto: sull'armonia di elementi nettamente separati e molto diversi tra loro. Oggi tutto è cambiato. ([[Nico Cereghini]]) *''Motocicletta | dieci HP | tutta cromata, | è tua se dici sì. | Mi costa una vita, | per niente la darei, | ma ho il cuore malato | e so che guarirei.'' ([[Lucio Battisti]]) *Scenderò dalla mia moto solo per innamorarmi... o per morire. (''[[Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots]]'') *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. ([[Miguel Galluzzi]]) *''Sei come la mia moto | sei proprio come lei | andiamo a farci un giro | fossi in te io ci starei.'' ([[Jovanotti]]) *So che sembra folle, ma la prima volta che mi sono messa alla guida di una moto ho provato una sensazione di leggerezza, di libertà e soprattutto di poter fare qualsiasi cosa. Sono abituata a viaggiare per lavoro e a fare e rifare le valige ed è la cosa che odio di più perché non so mai che cosa portare. La moto riduce tutto all'essenziale e so che in moto sono in grado di partire con una borsetta perché non mi serve altro. È nel viaggio che c'è tutto ciò che mi serve. Andare in moto è qualcosa che avvicina ai cavalieri, è qualcosa di potente. ([[Ester Pantano]]) *Sulla moto, il vento mi colpisce con tanta forza da farmi male. Quel dolore allontana il dolore di dover essere una persona diversa. Non è facile ingannarmi sempre in questo modo. È solo quando sono sulla moto che sono libera di essere me stessa. (''[[Metal Gear Solid 3: Snake Eater]]'') ==Voci correlate== *[[Casco da moto]] *[[Cruiser (motorcycle)]] *[[Motocarrozzetta]] *[[Motoveicolo elettrico]] *[[Naked (motociclismo)]] *[[Scooter (veicolo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla|wikt}} [[Categoria:Motoveicoli]] je7lqfmxqaz5lvzzpqcwd4kx6awfpfq Viktor Janukovyč 0 96437 1352073 1323375 2024-11-15T19:53:23Z Mariomassone 17056 /* Citazioni su Viktor Fëdorovyč Janukovyč */ 1352073 wikitext text/x-wiki [[File:Viktor Yanukovych official portrait.jpg|thumb|Janukovyč nel 2007]] '''Viktor Fëdorovyč Janukovyč''' (1950 – vivente), politico ucraino. ==Citazioni di Viktor Fëdorovyč Janukovyč== *{{NDR|Sulla lotta al narcotraffico in Ucraina}} Ho comprato queste [[Droga|droghe]] su Internet [...] la legislazione ucraina continua a proteggere gli interessi di tossicodipendenti e spacciatori [...] Di quale impegno stiamo parlando se ognuno può acquistare l’intera gamma di narcotici nei negozi su Internet?<ref name="Ilpost2Lug2010">Citato in ''[https://www.ilpost.it/2010/07/02/il-presidente-ucraino-mostra-quante-facile-comprare-droga-online/ Il presidente ucraino mostra quant’è facile comprare droga online]'', ''ilpost.it'', 2 luglio 2010.</ref> *{{NDR|Sulla [[rivoluzione ucraina del 2014]]}} Non mi dimetto, è in corso un colpo di Stato {{NDR|in [[Ucraina]]}} simile alla crisi politica che avvenne in Germania con l'ascesa dei nazisti.<ref>Citato in Luca Pierattini, ''[http://www.repubblica.it/esteri/2014/02/22/news/ucraina_si_dimette_presidente_parlamento-79327199/ Ucraina, Yanukovich: "In corso un colpo di Stato". Verso la liberazione Yulia Tymoshenko]'', ''Repubblica.it'', 22 febbraio 2014.</ref> *{{NDR|Dopo la sua esautorazione da parte della Rada}} Mi considero ancora il legittimo capo dello Stato ucraino eletto dai cittadini ucraini in libere elezioni. Sono risoluto a battermi ad oltranza per la realizzazione degli accordi di compromesso per far uscire l'Ucraina da una profonda crisi politica.<ref>Citato in ''[http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/ESTERI/crimea_sinferopoli_barricate_filorussi_tatari/notizie/544010.shtml Crimea, blitz filorusso in Parlamento. Mosca muove le truppe verso il confine. Ianukovich: «Sono ancora io il presidente»]'', ''Il Messaggero.it'', 27 febbraio 2014.</ref> {{Int|Da ''[https://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/esteri/ucraina/intervyanu/intervyanu.html "Ritiriamoci tutti e due". Le condizioni di Yanukovich]''|Intervista di Giampaolo Visetti sulla [[rivoluzione arancione]], ''La Repubblica'', 3 dicembre 2004}} *Il problema ora è non distruggere l'Ucraina. Ripetere una sfida tra me e il capo dell'opposizione equivarrebbe a precipitare il Paese in una nuova fase di conflitto. Io e Yushenko dobbiamo trovare il coraggio di ritirarci. *{{NDR|Su [[Viktor Juščenko]]}} Non è riuscito a consolidare l'élite pragmatica del Paese. È una figura debole. Si è lasciato privatizzare da elementi estremisti. *Non ho ceduto un bel nulla. Aspetto il giudizio dei magistrati e sto cercando soluzioni legali alla crisi. Una nazione non si muove con le spallate di piazza. *Da mesi era chiaro che gli Usa puntavano a capovolgere gli equilibri ucraini. Yushenko e l'opposizione hanno sempre fatto politica usando leve occidentali. Non ho prove sui milioni di dollari americani spesi nella campagna elettorale: ma i finanziamenti a istituti ed enti che sostenevano le spinte democratiche, purché vicine a Yushenko, sono verificabili. Solo un cieco può negare che egli goda di un amore particolare da parte di Usa e Ue. *La Russia resta l'unico partner coerente. Sa di non poter rinunciare ad un rapporto intimo con l'Ucraina. Lo stesso vale per noi. Siamo gemelli siamesi, senza la Russia la crisi non si sblocca. {{Int|Da ''[https://it.euronews.com/2011/10/20/yanukovich-all-ucraina-servono-riforme-non-pressioni Yanukovich: all'Ucraina servono riforme, non pressioni]''|Intervista di Sergio Cantone, ''Euronews.com'', 20 ottobre 2011}} *Le riforme del sistema giudiziario non dovrebbero essere causa di disappunto per i leader europei. Più di un anno e mezzo fa, abbiamo cominciato a esaminare queste questioni e a studiare decisioni sistematiche. Lo facciamo perché fa parte del processo verso l’integrazione all’Unione europea. *La questione della Tymoshenko è piuttosto controversa perché sono stati commessi diversi abusi. Ci sono due livelli di lettura: uno di natura politica, l’altro che riguarda i reati. Parliamo di evasione fiscale, di perdite per il bilancio nazionale, parliamo di gas che non è entrato attraverso le consuete procedure doganali e poi distribuito alla popolazione ucraina; parliamo della perdita economica subita dal paese. *Non ho mai abusato della mia posizione per far pressione sui giudici o sui tribunali ucraini. Desidero che Tymoshenko dimostri la sua innocenza. Se ha commesso un errore e a risentirne è tutto il paese, dovrebbe ammetterlo. Se non ha pagato le tasse, dovrebbe ammetterlo e pagarle. Tutto questo mi sembra naturale. *L’Ucraina deve cominciare a cambiare in meglio, ma è sbagliato metterci sotto pressione. È un processo, e questo processo è in corso, ma sta già portando cambiamenti positivi. ==Citazioni su Viktor Fëdorovyč Janukovyč== *A giudicare dai suoi ansiosi voltafaccia, Janukovyč voleva vivere come Putin ma non morire come [[Muʿammar Gheddafi|Gheddafi]]. ([[Garri Kasparov]]) *A quel tempo {{NDR|durante la presidenza di Janukovyč}}, l'Ucraina stava letteralmente duplicando la legislazione russa. Quando gli attivisti russi per i diritti umani hanno definito la loro Duma di Stato una "stampante impazzita", abbiamo risposto che da noi c'era una "fotocopiatrice impazzita". Ogni volta che la Russia approvava una nuova legge, dopo un po' riemergeva nel nostro Paese, sotto forma di proposte legislative. ([[Oleksandra Matvijčuk]]) *È vero che era costretto ad accettare alcune posizioni russe, e bisogna dire che era un oligarca. Ma rispecchiava bene il popolo ucraino. ([[Nicolai Lilin]]) *Gli [[Stati Uniti]] hanno rovesciato decine di governi. Hanno sicuramente contribuito al rovesciamento di Janukovyč. ([[Jeffrey Sachs]]) *La fuga di Janukovyč in Russia mise i cittadini e i legislatori ucraini in una situazione insolita: un capo di Stato, durante l'invasione del suo Paese, cercò rifugio permanente nel Paese invasore. ([[Timothy Snyder]]) *Sembrò aver importato le pratiche russe creando un'élite cleptocratica permanente invece che permettere la rotazione di clan oligarchici. Suo figlio, un dentista, diventò uno degli uomini più facoltosi del Paese. Janukovyč indebolì i meccanismi politico-istituzionali finalizzati a mantenere l'equilibrio tra i diversi poteri, per esempio nominando presidente della Corte suprema il giudice che aveva smarrito il suo certificato penale. Cercò anche di gestire la democrazia alla maniera russa. Incarcerò uno dei suoi due principali avversari e fece approvare una legge che impedì all'altro di candidarsi. Così poté scendere in campo per un secondo mandato contro un concorrente nazionalista selezionato con cura. Dopo una vittoria scontata, Janukovyč poté dire agli europei e agli americani di aver salvato l'Ucraina dal nazionalismo. ([[Timothy Snyder]]) ===[[Alexander J. Motyl]]=== *Gli ucraini filo-democratici sono sempre più convinti che Yanukovich voglia diventare l’equivalente ucraino del dittatore della Bielorussia, [[Aleksandr Lukašenko|Alexander Lukashenko]]. [...] Yanukovich può anche tentare di emulare Lukashenko, ma senza una forte burocrazia ed un apparato coercitivo, è destinato a fallire. *Il primo errore commesso dal presidente è stato quello di violare la costituzione, cambiando le norme in base alle quali si formano le coalizioni parlamentari dominanti, al fine di permettere al suo partito di porsi alla guida di una partnership con diversi altri gruppi, compresi i comunisti. [...] Il secondo errore del presidente è stato quello di nominare come primo ministro il suo compare Mikola Azarov, un rigido burocrate il cui nome è sinonimo di corruzione del governo, di imposte spropositate e di ostilità alle piccole imprese. [...] Il terzo errore va riscontrato nell’approvazione di un gabinetto composto da 29 ministri, invece dei 25 previsti in precedenza. [...] Il quarto errore è rappresentato dalla nomina di due individui insignificanti – un ex manager di un’azienda agricola statale, e un laureato in economia proveniente da un istituto agricolo sovietico – alla guida dei ministeri di economia e finanza. [...] Il quinto errore è stato quello di nominare il controverso Dmytro Tabachnick ministro dell’istruzione. Questi, infatti, ha espresso delle opinioni scioviniste che gli ucraini filo-democratici hanno ritenuto profondamente offensive per la loro dignità nazionale, come la convinzione che gli ucraini dell’ovest non siano veri ucraini, il supporto alla visione largamente emendata della storia sovietica diffusa dal Cremlino e all’idea che la lingua e la cultura ucraine abbiano vissuto una fase di prosperità in epoca sovietica. *Sebbene le prospettive non siano delle migliori, c’è ancora qualche speranza per il nuovo presidente dell’Ucraina. Potrebbe ancora riuscire a stento a strappare una modesta vittoria cercando di governare come presidente non solo di Donetsk, ma di tutta l’Ucraina. Tutto ciò che deve fare è trattenere la sua fame di potere e imparare a governare insieme all’opposizione e insieme al popolo. Non è complicato: è la democrazia. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto|w}} {{DEFAULTSORT:Janukovyč, Viktor Fëdorovyč}} [[Categoria:Politici ucraini]] 91vny9amm0tdplceh08v9z6e8r242l7 Discussioni utente:Paramandyr 3 97133 1352038 629354 2024-11-15T15:07:40Z J ansari 60595 J ansari ha spostato la pagina [[Discussioni utente:Kansas Bear]] a [[Discussioni utente:Paramandyr]]: Pagina spostata automaticamente durante la rinomina dell'utente "[[Special:CentralAuth/Kansas Bear|Kansas Bear]]" a "[[Special:CentralAuth/Paramandyr|Paramandyr]]" 629354 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:00, 20 mar 2014 (CET)}} 455ox3qorrvnejy2ykdrl1q1v6jlvz3 Piaggio Vespa 0 108868 1352096 1031770 2024-11-16T04:21:01Z Danyele 19198 +voci correlate 1352096 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:2014 0531 Chiang Rai Vespa club.jpg|thumb|upright=1.4|Vespe parcheggiate in fila]] Citazioni sulla '''Piaggio Vespa'''. *''Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto ai piedi | se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi... | Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi | se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi...'' ([[Lùnapop]]) *Non legare la Vespa è un lusso che non mi voglio più negare. ([[Andrea Carraro]]) *''Vespe truccate, | anni Sessanta, | girano in centro sfiorando i novanta, | rosse di fuoco, | comincia la danza, | di frecce con dietro attaccata una targa.'' ([[Lùnapop]]) ==Voci correlate== *[[Scooter (veicolo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} [[Categoria:Motoveicoli]] fqfie0ncaade0d5fbmvhplgk3jl0e5v Template:Lingue/Dati 10 148341 1352084 1351982 2024-11-15T21:58:17Z ItwikiBot 66727 Bot: aggiornamento dati 1352084 wikitext text/x-wiki {{#switch:{{{1}}} |lingua1 = en |voci1 = 54445 |lingua2 = it |voci2 = 51587 |lingua3 = pl |voci3 = 28490 |lingua4 = ru |voci4 = 16984 |lingua5 = cs |voci5 = 13480 |lingua6 = et |voci6 = 13354 |lingua7 = pt |voci7 = 11796 |lingua8 = uk |voci8 = 10517 }} jparsiinupel0rwkb239wpyeftxj5ko Policleto 0 151861 1352040 1351673 2024-11-15T15:59:51Z ~2024-13943 100407 1352040 wikitext text/x-wiki [[File:02 10 2024 Photo Paolo Villa-Napoli-mann-Museo Archeologico-FO232526tris-Arte Greca copia romana-Policleto Doriforo Polykleitos Doryphoros from Pompeii-marmo marble carrara.jpg|thumb|Policleto, ''Doriforo'', copia romana nel Museo archeologico nazionale di Napoli]] '''Policleto''' (V secolo a.C. – ...), scultore, bronzista e teorico greco antico. ==Citazioni su Policleto== *Celebre opera d'un sommo maestro contemporaneo di Fidia, di ''Policleto'' argivo, è il cosiddetto doriforo, ossia la statua d'un atleta vincitore reggente nella sinistra una lancia. In questa figura è resa la movenza del tronco quale consegue da quella delle gambe: il corpo gravita sulla gamba destra e quindi, precisamente come l'anatomia esige, il fianco della parte destra si solleva, la spalla scende, e da questo spostamento generale risultano spostamenti minori nelle parti intermedie del tronco. Nessuno potrebbe qualificare impacciato quest'atteggiamento; la figura, pur salda, muove franca, snodata, leggiera. E con ciò l'arte può vantarsi d'un capitale acquisito. [...] {{NDR|Policleto}} per il primo ha saputo pienamente soddisfare i postulati della verità anatomica. ([[Emanuel Löwy]]) *Egli fu il primo a stabilire in una sola gamba le figure<ref>Statue nelle quali, per accrescerne la naturalezza, il corpo gravita su una gamba, mentre l'altra è leggermente flessa.</ref>; egli il primo a determinare le proporzioni con un libro circa la simmetria, e con una statua tutta conforme a' suoi precetti, ch'egli nominò il Canone o il Regolo. Per tale opera gli artefici lo riguardarono come un legislatore; e quindi viene probabilmente che le statue greche, come riflette {{sic|Winkelmann}} paiono condotte quasi tutte con le stesse leggi fondamentali, e uscite, per dir così, dalla stessa scuola. ([[Luigi Antonio Lanzi]]) *Policleto è, dopo [[Fidia]], il nome più rispettato nella storia della {{sic|scoltura}}. Nella idea del bello e nella diligenza è anteposto da Quintiliano e da Strabone ad ogni altro. Misurando egli il suo talento con quel di Fidia, non osò competer con lui nel carattere più sublime: si occupò a formare de' simulacri giovanili. Alcuni presso Quintiliano credettero, che sotto il suo {{sic|scarpello}} gli uomini crescessero in beltà; ma gli Dei decrescessero. ([[Luigi Antonio Lanzi]]) *Policleto era un sublime poeta nell'arte sua, e cercò di superare nelle sue figure la bellezza della natura medesima: quindi la sua fantasia occupavasi principalmente di forme giovanili, onde sarà senza dubbio meglio riuscito ad esprimere la mollezza di un Bacco, o la fiorente gioventù d'un Apollo, che la robustezza d'un Ercole, o l'età matura d'un Esculapio. Per questa cagione coloro che volevano biasimarlo diceano, che si desiderava maggior espressione nelle sue figure, cioè che le parti vi fossero più fortemente indicate. ([[Johann Joachim Winckelmann]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Scultori greci antichi]] 00y3b1qeivk6hxayeqelsycmg3j5e6n 1352055 1352040 2024-11-15T17:17:15Z Udiki 86035 Annullata la modifica [[Special:Diff/1352040|1352040]] di [[Special:Contributions/~2024-13943|~2024-13943]] ([[User talk:~2024-13943|discussione]]) @[[utente:Vuvueffino|Vuvueffino]] Basta 1352055 wikitext text/x-wiki [[File:Doryphoros MAN Napoli Inv6011.jpg|thumb|Policleto, ''Doriforo'', copia romana nel Museo archeologico nazionale di Napoli]] '''Policleto''' (V secolo a.C. – ...), scultore, bronzista e teorico greco antico. ==Citazioni su Policleto== *Celebre opera d'un sommo maestro contemporaneo di Fidia, di ''Policleto'' argivo, è il cosiddetto doriforo, ossia la statua d'un atleta vincitore reggente nella sinistra una lancia. In questa figura è resa la movenza del tronco quale consegue da quella delle gambe: il corpo gravita sulla gamba destra e quindi, precisamente come l'anatomia esige, il fianco della parte destra si solleva, la spalla scende, e da questo spostamento generale risultano spostamenti minori nelle parti intermedie del tronco. Nessuno potrebbe qualificare impacciato quest'atteggiamento; la figura, pur salda, muove franca, snodata, leggiera. E con ciò l'arte può vantarsi d'un capitale acquisito. [...] {{NDR|Policleto}} per il primo ha saputo pienamente soddisfare i postulati della verità anatomica. ([[Emanuel Löwy]]) *Egli fu il primo a stabilire in una sola gamba le figure<ref>Statue nelle quali, per accrescerne la naturalezza, il corpo gravita su una gamba, mentre l'altra è leggermente flessa.</ref>; egli il primo a determinare le proporzioni con un libro circa la simmetria, e con una statua tutta conforme a' suoi precetti, ch'egli nominò il Canone o il Regolo. Per tale opera gli artefici lo riguardarono come un legislatore; e quindi viene probabilmente che le statue greche, come riflette {{sic|Winkelmann}} paiono condotte quasi tutte con le stesse leggi fondamentali, e uscite, per dir così, dalla stessa scuola. ([[Luigi Antonio Lanzi]]) *Policleto è, dopo [[Fidia]], il nome più rispettato nella storia della {{sic|scoltura}}. Nella idea del bello e nella diligenza è anteposto da Quintiliano e da Strabone ad ogni altro. Misurando egli il suo talento con quel di Fidia, non osò competer con lui nel carattere più sublime: si occupò a formare de' simulacri giovanili. Alcuni presso Quintiliano credettero, che sotto il suo {{sic|scarpello}} gli uomini crescessero in beltà; ma gli Dei decrescessero. ([[Luigi Antonio Lanzi]]) *Policleto era un sublime poeta nell'arte sua, e cercò di superare nelle sue figure la bellezza della natura medesima: quindi la sua fantasia occupavasi principalmente di forme giovanili, onde sarà senza dubbio meglio riuscito ad esprimere la mollezza di un Bacco, o la fiorente gioventù d'un Apollo, che la robustezza d'un Ercole, o l'età matura d'un Esculapio. Per questa cagione coloro che volevano biasimarlo diceano, che si desiderava maggior espressione nelle sue figure, cioè che le parti vi fossero più fortemente indicate. ([[Johann Joachim Winckelmann]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} [[Categoria:Scultori greci antichi]] 1dhg8gafgdmvww2ngo287uo58f4jt5e Ducati 0 152882 1352104 1350152 2024-11-16T04:55:20Z Danyele 19198 +1 1352104 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Ducati red logo.svg|thumb|Logo]] Citazioni sulla '''Ducati'''. *A quel tempo, il signor Honda era ancora vivo e avevano in progetto di aprire uno studio a Milano, perché il suo sogno era di avere uno studio in Italia [...]. Così mi offrirono un lavoro. Ho conosciuto persone fantastiche, come Hitoshi Ikeda, il progettista della CB750 K0, ma la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a Milano è stata comprare una Ducati! Trovai [...] questa 750SS rossa e argento a 7,5 milioni di lire, che erano un sacco di soldi, ma mi dissi: se non lo faccio ora, non lo farò mai più. Ricordo che la portai alla Honda per la prima volta e il signor Ikeda venne alla mia scrivania e mi chiese perché non avessi comprato una Honda. Gli risposi che mi piacevano le Ducati. Mi disse di andare con lui e pensai: "Oh, cavolo, sono nei guai". Siamo andati al parcheggio, lui ha inserito la chiave, ha avviato il motore e improvvisamente la sua faccia è cambiata. Ha fatto vroom, vroom con l'acceleratore, poi si è girato verso di me e ha detto: "Sai una cosa, questa moto ha un cuore. Noi giapponesi non saremo mai in grado di fare qualcosa di simile". Da quel momento in poi, ogni volta che veniva in ufficio, prendeva la chiave per avviare la Ducati, dava un colpetto all'acceleratore e poi ritornava con un sorriso enorme! ([[Miguel Galluzzi]]) *La Ducati è diversa, ha una musica inconfondibile, senti che è fatta per te, tu sei come lei, è una moto senza compromessi... ([[Filippo Preziosi]]) *La Ducati fu acquistata dai fratelli Castiglioni nel 1986 e io c'ero. [...] Ero al tavolo, ma non c'entravo un cavolo con i soldi. Chi voleva davvero comprarla, giusto per mettere le cose al posto giusto, fu Gianfranco Castiglioni. Fece di tutto per comprarla, mentre suo fratello Claudio ed il suo gruppo {{NDR|Cagiva}}, di cui facevo parte anche io, non ne voleva sapere, proprio zero. [...] Pensate che quando Gianfranco la comprò i due fratelli non si parlarono per un anno e mezzo, tanto e vero che la madre, la signora Rosa, sapendo che io ero vicino ad entrambi, mi chiese di metterli d'accordo, non passavano neanche più il Natale assieme. Scoppiò una sorta di rissa familiare incredibile. Claudio questa cosa l'ha boicottata per un anno e mezzo, anche se alla fine aveva ragione Gianfranco. L'anno dopo lo stesso Gianfranco comprò l'Husqvarna da Elettrolux. E lo fece non per le moto che producevano, quanto per la rete vendita che avevano per poterla usare per vendere le Ducati. [...] Ricordo che la prima Dakar che facemmo con motori Ducati, si spaccavano tutti. Eppure c'era gente in gamba, come Farnè, Mengoli, che le moto poi sapevano farle. Se non ci fossero stati i Castiglioni, di fatto la Ducati non sarebbe più esistita. La presero in un momento in cui non facevano niente. Appena arrivarono i Castiglioni, si gettarono a capofitto sulla SBK con Ducati ed hanno fatto la storia. ([[Carlo Pernat]]) *La Ducati non ha intenzione di fare concorrenza a tutti su tutto [...]. La Ducati è sostanzialmente moto sportiva, moto tecnologica, moto di prestazione e questo vuole rimanere, perché ci teniamo a rispettare la nostra storia. ([[Massimo Bordi]]) *Ritengo che la Ducati vada ridata ai "Ducatisti" [...]. Chi ama la Ducati, chi ha una Ducati in garage e l'avrà anche tra dieci anni, ha bisogno di gente che creda nello spirito Ducati e che abbia sposato la sua causa. ([[Davide Tardozzi]]) *Se devo essere onesto, si: sono un po' stufo di disegnare moto intorno ai bicilindrici a L, ma questo è ciò che fa Ducati. ([[Pierre Terblanche]]) ==Voci correlate== *[[Distribuzione desmodromica]] *[[Ducati Corse]] *[[Terra dei Motori]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} [[Categoria:Aziende italiane]] [[Categoria:Case motociclistiche]] izsp2zlneondfc0z0zvo8o0b9w66her Classicismo e romanticismo 0 172617 1352045 1351943 2024-11-15T16:39:10Z Gaux 18878 Francesco Piccolo 1352045 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni su '''classicismo e romanticismo'''. *Ben si potrà dire, che il Romanticismo ha questo di comodo singolare, che mentre con larga dispensa {{sic|provede}} le cose a' discepoli suoi, li assolve dalla lunga pena di vestirle con quell'ordine, e con quelle colorate penne, che tanto sudore costano a' seguaci del Classicismo. ([[Dionigi Strocchi]]) *«Classico» e «romantico» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) *La modalità romantica si affida soprattutto all'ispirazione, all'immaginazione, alla creatività e all'intuizione. I sentimenti predominano sui fatti. [...] La modalità classica, invece, procede secondo ragione e sulla base di leggi – che sono esse stesse la forma soggiacente del pensiero e del comportamento. ([[Robert M. Pirsig]]) ==Voci correlate== *[[Classicismo (letteratura)|Classicismo]] *[[Romanticismo]] [[Categoria:Dicotomie]] o8fned90o5r42bujm5npf9p1olx0rdr Lise Meitner 0 175862 1352072 1108988 2024-11-15T19:44:02Z ~2024-13273 100410 1352072 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Lise Meitner (1878-1968), lecturing at Catholic University, Washington, D.C., 1946.jpg|thumb|Lise Meitner alla Catholic University of America, 1946]] '''Lise Meitner''' (1878 – 1968), fisica austriaca. ==Citazioni di Lise Meitner== *Amo la [[fisica]] con tutto il mio cuore. Difficilmente posso immaginare che non sia parte della mia vita. È una specie di amore personale, come quello per una persona cui si è grati per molte cose. Ed io, che tendo a soffrire di sensi di colpa, sono una fisica senza il minimo rimorso di coscienza. :''I love physics with all my heart. I can hardly imagine it not being part of my life. It is a kind of personal love, as one has for a person to whom one is grateful for many things. And I, who tends to suffer from a guilty conscience, am a physicist without the slightest guilty conscience.Citato in Ruth Lewin Sime, ''Lise Meitner: A Life in Physics''. ==Citazioni su Lise Meitner== *Non mi considero il padre della liberazione dell'[[energia nucleare|energia atomica]]. Il mio ruolo in proposito è stato del tutto indiretto. Non prevedevo, infatti, che si sarebbe arrivati a produrla nel mio tempo. Lo credevo possibile solo sul piano teorico. È diventato un fatto concreto grazie alla scoperta accidentale della reazione a catena, cosa che non avrei potuto prevedere. È stato [[Otto Hahn|Hahn]] a scoprirla a Berlino, e lui stesso ha frainteso il senso della propria stessa scoperta. È stata Lise Meitner a fornire l'interpretazione corretta. È fuggita dalla [[Germania]] per mettere l'informazione in mano a [[Niels Bohr]]. ([[Albert Einstein]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Meitner, Lise}} [[Categoria:Fisici austriaci]] j4dtucbzpa3dgnwoj6lvusb3qt6gwoh 1352074 1352072 2024-11-15T19:55:10Z Udiki 86035 Annullata la modifica di [[Special:Contributions/~2024-13273|~2024-13273]] ([[User talk:~2024-13273|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:DonatoD|DonatoD]] 1108988 wikitext text/x-wiki [[Immagine:Lise Meitner (1878-1968), lecturing at Catholic University, Washington, D.C., 1946.jpg|thumb|Lise Meitner alla Catholic University of America, 1946]] '''Lise Meitner''' (1878 – 1968), fisica austriaca. ==Citazioni di Lise Meitner== *Amo la [[fisica]] con tutto il mio cuore. Difficilmente posso immaginare che non sia parte della mia vita. È una specie di amore personale, come quello per una persona cui si è grati per molte cose. E io, che tendo a soffrire di sensi di colpa, sono una fisica senza il minimo rimorso di coscienza. :''I love physics with all my heart. I can hardly imagine it not being part of my life. It is a kind of personal love, as one has for a person to whom one is grateful for many things. And I, who tends to suffer from a guilty conscience, am a physicist without the slightest guilty conscience.''<ref>Citato in Ruth Lewin Sime, ''Lise Meitner: A Life in Physics'', University of California Press, 1997.</ref> *{{NDR|Sull'[[olocausto]], rivolta ai colleghi}} Avete lavorato tutti quanti per la Germania [[nazionalsocialismo|nazista]], per placarvi la coscienza avete aiutato qua e là un perseguitato, ma avete lasciato che milioni di esseri umani fossero assassinati senza la minima protesta.<ref>Citato in Alesia Bonazzi, ''[https://icgattaticocampegine.edu.it/wp-content/uploads/sites/307/Lise-Meitner-Alessia-Bonazzi_Di-Blasi.pdf Lise Meitner]'', ''icgattaticocampegine.edu.it''.</ref> ==Citazioni su Lise Meitner== *Non mi considero il padre della liberazione dell'[[energia nucleare|energia atomica]]. Il mio ruolo in proposito è stato del tutto indiretto. Non prevedevo, infatti, che si sarebbe arrivati a produrla nel mio tempo. Lo credevo possibile solo sul piano teorico. È diventato un fatto concreto grazie alla scoperta accidentale della reazione a catena, cosa che non avrei potuto prevedere. È stato [[Otto Hahn|Hahn]] a scoprirla a Berlino, e lui stesso ha frainteso il senso della propria stessa scoperta. È stata Lise Meitner a fornire l'interpretazione corretta. È fuggita dalla [[Germania]] per mettere l'informazione in mano a [[Niels Bohr]]. ([[Albert Einstein]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Meitner, Lise}} [[Categoria:Fisici austriaci]] i8wvyv88v7d7uum8la9wcaa9iz3xwju Thomas Bach 0 191756 1352115 1197821 2024-11-16T07:39:58Z Dispe 2786 /* Citazioni di Thomas Bach */ 1352115 wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bach (13951010204).jpg|thumb|Thomas Bach]] '''Thomas Bach''' (1953 – vivente), ex schermidore e dirigente sportivo tedesco. ==Citazioni di Thomas Bach == {{cronologico}} *Condanniamo il razzismo e ci battiamo per la difesa della libertà e dei diritti umani. Lo scopo dei Giochi è celebrare l’unità e l’umanità nel rispetto e mantenimento della pace, senza discriminazioni e condividendo ogni cosa, emozioni comprese. Ma nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita nei siti olimpici e in altre arene, come recita la regola 50 della carta olimpica. Non è una contraddizione, per il semplice motivo che la nostra condanna è chiara. Valuteremo assieme alla commissione atleti un modo adeguato per esprimere il sostegno a certi principi<ref>Citato in Stefano Villa, ''[https://www.oasport.it/2020/06/thomas-bach-condanniamo-il-razzismo-e-ci-battiamo-per-i-diritti-umani-ma-alle-olimpiadi-saranno-vietate-le-proteste/ Thomas Bach: “Condanniamo il razzismo e ci battiamo per i diritti umani ma alle Olimpiadi saranno vietate le proteste”]'', ''OASport.it'', 10 giugno 2020.</ref> *Nell'aerials freestyle hanno vinto una medaglia l'ucraino [[Oleksandr Abramenko]] e il russo [[Il'ja Burov]]. Hanno celebrato il loro successo con un caloroso abbraccio. È un simbolo di spirito olimpico.<ref>Citato in Gianni Lombardi, ''[https://www.oasport.it/2022/02/pechino-2022-thomas-bach-labbraccio-tra-ucraino-e-russo-il-simbolo-dello-spirito-olimpico Pechino 2022, Thomas Bach: “L’abbraccio tra ucraino e russo il simbolo dello spirito olimpico”]'', ''OASport.it'', 18 febbraio 2022.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bach, Thomas}} [[Categoria:Schermidori tedeschi]] [[Categoria:Dirigenti sportivi tedeschi]] 6tex6rro1a65oxvq4cwyz4o1qcszb0l 1352116 1352115 2024-11-16T07:41:12Z Dispe 2786 /* Citazioni di Thomas Bach */ 1352116 wikitext text/x-wiki [[File:Thomas Bach (13951010204).jpg|thumb|Thomas Bach]] '''Thomas Bach''' (1953 – vivente), ex schermidore e dirigente sportivo tedesco. ==Citazioni di Thomas Bach == {{cronologico}} *Condanniamo il [[razzismo]] e ci battiamo per la difesa della [[libertà]] e dei [[diritti umani]]. Lo scopo dei [[Giochi olimpici|Giochi]] è celebrare l’unità e l’umanità nel rispetto e mantenimento della [[pace]], senza discriminazioni e condividendo ogni cosa, emozioni comprese. Ma nessun tipo di manifestazione o propaganda politica, religiosa o razziale è consentita nei siti olimpici e in altre arene, come recita la regola 50 della carta olimpica. Non è una contraddizione, per il semplice motivo che la nostra condanna è chiara. Valuteremo assieme alla commissione atleti un modo adeguato per esprimere il sostegno a certi principi<ref>Citato in Stefano Villa, ''[https://www.oasport.it/2020/06/thomas-bach-condanniamo-il-razzismo-e-ci-battiamo-per-i-diritti-umani-ma-alle-olimpiadi-saranno-vietate-le-proteste/ Thomas Bach: “Condanniamo il razzismo e ci battiamo per i diritti umani ma alle Olimpiadi saranno vietate le proteste”]'', ''OASport.it'', 10 giugno 2020.</ref> *Nell'aerials freestyle hanno vinto una medaglia l'ucraino [[Oleksandr Abramenko]] e il russo [[Il'ja Burov]]. Hanno celebrato il loro successo con un caloroso abbraccio. È un simbolo di spirito olimpico.<ref>Citato in Gianni Lombardi, ''[https://www.oasport.it/2022/02/pechino-2022-thomas-bach-labbraccio-tra-ucraino-e-russo-il-simbolo-dello-spirito-olimpico Pechino 2022, Thomas Bach: “L’abbraccio tra ucraino e russo il simbolo dello spirito olimpico”]'', ''OASport.it'', 18 febbraio 2022.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bach, Thomas}} [[Categoria:Schermidori tedeschi]] [[Categoria:Dirigenti sportivi tedeschi]] jw4g8wg60epliqeri7pduroxr3pqgxo Claudio Castiglioni 0 194925 1352086 1352008 2024-11-16T03:38:37Z Danyele 19198 /* Citazioni su Claudio Castiglioni */ citazione modificata, come già fatto nella voce originaria 1352086 wikitext text/x-wiki '''Claudio Castiglioni''' (1947 – 2011), imprenditore italiano. ==Citazioni di Claudio Castiglioni== *Un progetto deve emozionare, altrimenti va buttato!<ref>Citato in ''SLICK'' nº 21, maggio-giugno 2023; ripubblicato in ''[https://www.slick-magazine.com/workroom/916-ducati-la-storia/ 916 Ducati. La storia]'', ''slick-magazine.com''.</ref> {{Int|''[https://web.archive.org/web/20220720015401/https://www.repubblica.it/online/lf_dietro_il_listino/030908castiglioni/castiglioni/castiglioni.html Castiglioni, un "inventore" di mostri a due ruote]''|Intervista di Giuseppe Turani, ''Affari & Finanza'', la Repubblica, 8 settembre 2003.}} *Lei mi chiede se ho dei bei ricordi. Ne ho tantissimi. Ricordo ancora come se fosse oggi quella volta che siamo andati, con [[Giacomo Agostini]], a portare una MV Augusta F4 serie Oro al re di Spagna {{NDR|[[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos I]]}}. Andiamo nella sua villa, c'era un grande parco, scendiamo da una scalinata e, in fondo, c'era la F4, una moto da perdere la testa. C'erano infilate dentro le chiavi perché con Agostini, il campione mondiale, avevamo deciso di far fare al re un giro, sul sellino dietro. Ma lui è salito sopra, ha girato la chiave e è partito. Le confesserò che ho passato dieci minuti d'inferno. Il re era sparito in sella alla moto e io continuavo a dire a Agostini: "E se quello adesso ci casca, che figura ci facciamo?". Ma non è cascato. Anzi, è tornato e ci ha detto: "È una favola". *Una volta si girava un film in America, con [[Tom Cruise]] e c'era una sequenza di motociclette, in un aeroporto. Cruise doveva girare una scena con una moto che non era una delle nostre. Ma noi avevamo dato una F4 tutta nera, opaca non lucida, alla sua controfigura. A un certo punto, la controfigura esce dall'hangar su questa moto a Tom Cruise la vede. Si ferma e vuole girare con quella. Poi, al ristorante, mi ha detto che gliene doveva far avere una uguale [...] *Della [[Ducati 916|916]] ho poco da dire. Chiunque sia andato in moto sa che quella (da cui è poi derivato tutto il resto) è semplicemente "la moto". *Della [[Ducati Monster|Monster]] devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ==Citazioni su Claudio Castiglioni== *Claudio Castiglioni era un artista, uno che riusciva a vedere come sarebbe stata la "sua" moto prima ancora di iniziare il lavoro con i progettisti. Una specie di [[Michelangelo Buonarroti]], che dicono fosse capace di vedere la sua opera finita ancor prima di toccare con lo scalpello il blocco del marmo bianco di Carrara. Travolgente Claudio, esuberante, qualche volta anche sopra le righe ma sempre generoso, sincero, contagioso nel suo naturale ottimismo. Uno di quelli che "se una cosa la vuoi veramente allora puoi ottenerla". Le moto più belle, quelle che fanno ancora venire i brividi a molti di noi, sono quelle che ha fatto lui [...]. Moto perfette, che parlano direttamente al cuore dei motociclisti. ([[Nico Cereghini]]) *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} Claudio Castiglioni, sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. Siamo stati amici e colleghi per 18 anni. Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. ([[Miguel Galluzzi]]) *Ho amato lavorare con Claudio Castiglioni perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. ([[Miguel Galluzzi]]) *Io posso dire che Claudio era la moto, se potessi fermare il tempo lo fermerei in quegli anni [...]. Un signore Vero ed un appassionato vero, mangiava pane e moto. Si lavorava 27 ore al giorno ma lo facevi con passione, ed appena entravi in Cagiva la sentivi questa passione. ([[Carlo Pernat]]) *Lui ha trasformato l'industria {{NDR|motociclistica}} italiana da cenerentola a principessa. Prima con il fratello Gianfranco, poi da solo, impiegando i capitali personali in ciò che sognava. Oggi l'industria nazionale sarebbe un'altra cosa e di questo gli sarò riconoscente per tutta la vita. Lo conoscevo dagli anni Settanta, lo incrociavo sulle piste, la sua passione si vedeva da lontano. Poi nel febbraio dell'85 ecco l'occasione che ci unì: ero uscito dalla Bimota già da due anni, e l'anno prima, 1984, avevo fondato con Roberto Gallina un piccolo centro ricerche. Claudio lo acquistò e da lì sarebbe nato il Centro Ricerche Cagiva. Dall'85 al 2008, una collaborazione di ventitre anni [...]. Claudio era un grande. Difetti ne aveva, certo, si entusiasmava anche troppo facilmente e qualche volta tendeva a fidarsi delle persone sbagliate. Ma nessuno è perfetto e poi da lui ho imparato molto, moltissimo. Era come un fratello, per me. Se abbiamo creato insieme delle cose belle è grazie a lui e alla libertà che mi ha sempre concesso. ([[Massimo Tamburini]]) *Per quanto riguarda la concorrenza, l'avversaria più diretta era sicuramente la Cagiva. Claudio Castiglioni, suo fondatore assieme al fratello Gianfranco, aveva una storia simile alla mia, trascinato dalla enorme passione per le moto a ripensare l'azienda paterna [...] La stampa specializzata si divertiva a metterci in contrapposizione ed a lanciare provocazioni. Certo, non mancarono le punzecchiature [...]. Ma in realtà la stima tra me e Claudio Castiglioni è sempre stata reciproca: pur con caratteri e modi molto diversi, il nostro obiettivo comune era costruire delle stupefacenti moto italiane che facessero sognare gli appassionati, entrambi convinti che l'esperienza delle competizioni fosse a tale fine essenziale. [...] La prematura scomparsa di Claudio mi ha molto addolorato, il motociclismo deve moltissimo alla sua passione ed alla sua fantasia: aveva un grande cuore ed un coraggio da leone. ([[Ivano Beggio]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Claudio}} [[Categoria:Imprenditori italiani]] bpaktag340sog5g9h47aky1qlj89ymm 1352105 1352086 2024-11-16T04:57:13Z Danyele 19198 /* Citazioni su Claudio Castiglioni */ +1 / sottoparagrafo Galluzzi 1352105 wikitext text/x-wiki '''Claudio Castiglioni''' (1947 – 2011), imprenditore italiano. ==Citazioni di Claudio Castiglioni== *Un progetto deve emozionare, altrimenti va buttato!<ref>Citato in ''SLICK'' nº 21, maggio-giugno 2023; ripubblicato in ''[https://www.slick-magazine.com/workroom/916-ducati-la-storia/ 916 Ducati. La storia]'', ''slick-magazine.com''.</ref> {{Int|''[https://web.archive.org/web/20220720015401/https://www.repubblica.it/online/lf_dietro_il_listino/030908castiglioni/castiglioni/castiglioni.html Castiglioni, un "inventore" di mostri a due ruote]''|Intervista di Giuseppe Turani, ''Affari & Finanza'', la Repubblica, 8 settembre 2003.}} *Lei mi chiede se ho dei bei ricordi. Ne ho tantissimi. Ricordo ancora come se fosse oggi quella volta che siamo andati, con [[Giacomo Agostini]], a portare una MV Augusta F4 serie Oro al re di Spagna {{NDR|[[Juan Carlos I di Spagna|Juan Carlos I]]}}. Andiamo nella sua villa, c'era un grande parco, scendiamo da una scalinata e, in fondo, c'era la F4, una moto da perdere la testa. C'erano infilate dentro le chiavi perché con Agostini, il campione mondiale, avevamo deciso di far fare al re un giro, sul sellino dietro. Ma lui è salito sopra, ha girato la chiave e è partito. Le confesserò che ho passato dieci minuti d'inferno. Il re era sparito in sella alla moto e io continuavo a dire a Agostini: "E se quello adesso ci casca, che figura ci facciamo?". Ma non è cascato. Anzi, è tornato e ci ha detto: "È una favola". *Una volta si girava un film in America, con [[Tom Cruise]] e c'era una sequenza di motociclette, in un aeroporto. Cruise doveva girare una scena con una moto che non era una delle nostre. Ma noi avevamo dato una F4 tutta nera, opaca non lucida, alla sua controfigura. A un certo punto, la controfigura esce dall'hangar su questa moto a Tom Cruise la vede. Si ferma e vuole girare con quella. Poi, al ristorante, mi ha detto che gliene doveva far avere una uguale [...] *Della [[Ducati 916|916]] ho poco da dire. Chiunque sia andato in moto sa che quella (da cui è poi derivato tutto il resto) è semplicemente "la moto". *Della [[Ducati Monster|Monster]] devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ==Citazioni su Claudio Castiglioni== *Claudio Castiglioni era un artista, uno che riusciva a vedere come sarebbe stata la "sua" moto prima ancora di iniziare il lavoro con i progettisti. Una specie di [[Michelangelo Buonarroti]], che dicono fosse capace di vedere la sua opera finita ancor prima di toccare con lo scalpello il blocco del marmo bianco di Carrara. Travolgente Claudio, esuberante, qualche volta anche sopra le righe ma sempre generoso, sincero, contagioso nel suo naturale ottimismo. Uno di quelli che "se una cosa la vuoi veramente allora puoi ottenerla". Le moto più belle, quelle che fanno ancora venire i brividi a molti di noi, sono quelle che ha fatto lui [...]. Moto perfette, che parlano direttamente al cuore dei motociclisti. ([[Nico Cereghini]]) *Io posso dire che Claudio era la moto, se potessi fermare il tempo lo fermerei in quegli anni [...]. Un signore Vero ed un appassionato vero, mangiava pane e moto. Si lavorava 27 ore al giorno ma lo facevi con passione, ed appena entravi in Cagiva la sentivi questa passione. ([[Carlo Pernat]]) *Lui ha trasformato l'industria {{NDR|motociclistica}} italiana da cenerentola a principessa. Prima con il fratello Gianfranco, poi da solo, impiegando i capitali personali in ciò che sognava. Oggi l'industria nazionale sarebbe un'altra cosa e di questo gli sarò riconoscente per tutta la vita. Lo conoscevo dagli anni Settanta, lo incrociavo sulle piste, la sua passione si vedeva da lontano. Poi nel febbraio dell'85 ecco l'occasione che ci unì: ero uscito dalla Bimota già da due anni, e l'anno prima, 1984, avevo fondato con Roberto Gallina un piccolo centro ricerche. Claudio lo acquistò e da lì sarebbe nato il Centro Ricerche Cagiva. Dall'85 al 2008, una collaborazione di ventitre anni [...]. Claudio era un grande. Difetti ne aveva, certo, si entusiasmava anche troppo facilmente e qualche volta tendeva a fidarsi delle persone sbagliate. Ma nessuno è perfetto e poi da lui ho imparato molto, moltissimo. Era come un fratello, per me. Se abbiamo creato insieme delle cose belle è grazie a lui e alla libertà che mi ha sempre concesso. ([[Massimo Tamburini]]) *Per quanto riguarda la concorrenza, l'avversaria più diretta era sicuramente la Cagiva. Claudio Castiglioni, suo fondatore assieme al fratello Gianfranco, aveva una storia simile alla mia, trascinato dalla enorme passione per le moto a ripensare l'azienda paterna [...] La stampa specializzata si divertiva a metterci in contrapposizione ed a lanciare provocazioni. Certo, non mancarono le punzecchiature [...]. Ma in realtà la stima tra me e Claudio Castiglioni è sempre stata reciproca: pur con caratteri e modi molto diversi, il nostro obiettivo comune era costruire delle stupefacenti moto italiane che facessero sognare gli appassionati, entrambi convinti che l'esperienza delle competizioni fosse a tale fine essenziale. [...] La prematura scomparsa di Claudio mi ha molto addolorato, il motociclismo deve moltissimo alla sua passione ed alla sua fantasia: aveva un grande cuore ed un coraggio da leone. ([[Ivano Beggio]]) ===[[Miguel Galluzzi]]=== *Aveva una formidabile percezione di ciò che volevano i suoi clienti. Si fermava due o tre volte alla settimana per guardare quello che stavamo facendo, per sedersi e discuterne con noi, per proporre nuove idee. [...] Capiva molto bene il design. Avevamo grandi discussioni, ma tutto ciò faceva parte della sua passione. *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} Claudio Castiglioni, sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. [...] Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. *Ho amato lavorare con Claudio Castiglioni perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Claudio}} [[Categoria:Imprenditori italiani]] isba5p4w01tna1dnj6is8hzcrgup0oz Ducati Monster 0 194926 1352080 1352005 2024-11-15T20:54:24Z Danyele 19198 de-stub / riordino alfabetico 1352080 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Ducati Monster 900 1994 at QGOMA, Brisbane, 01.jpg|thumb|Ducati Monster (1994)]] Citazioni sul '''Ducati Monster'''. *Della Monster devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ([[Claudio Castiglioni]]) *È arrivata l'idea della nuova "nuda" sportiva, che non era certo un'invenzione assoluta, perché questo concetto di moto c'era sempre stato: ma la Monster ha segnato un passo importante per la storia della motocicletta. ([[Massimo Bordi]]) *Pensai, questa è la moto che Marlon Brando guiderebbe oggi ne "Il Selvaggio"! ([[Massimo Bordi]]) ==Voci correlate== *[[Ducati]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}} [[Categoria:Motoveicoli]] afl42wz2nb4521lyhuqn4gri1lw281x 1352087 1352080 2024-11-16T03:47:48Z Danyele 19198 +6 / fix di stile 1352087 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Ducati Monster 900 1994 at QGOMA, Brisbane, 01.jpg|thumb|Ducati Monster (1994)]] Citazioni sul '''Ducati Monster'''. ==Citazioni== *Della Monster devo dire che è stata la prima naked pensata proprio come tale, progettata per girare con il suo telaio bene in vista, compatta, elegante. Ricordo che quando l'ho presentata per la prima volta qualcuno fra il pubblico mi ha chiesto: "Ma quando arriva la carrozzeria?". Io ho risposto: "Domani, abbiamo avuto dei problemi con la verniciatura". Invece quella moto non ha mai avuto una carrozzeria perché era stata pensata così. ([[Claudio Castiglioni]]) *È arrivata l'idea della nuova "nuda" sportiva, che non era certo un'invenzione assoluta, perché questo concetto di moto c'era sempre stato: ma la Monster ha segnato un passo importante per la storia della motocicletta. ([[Massimo Bordi]]) *Pensai, questa è la moto che Marlon Brando guiderebbe oggi ne "Il Selvaggio"! ([[Massimo Bordi]]) ===[[Miguel Galluzzi]]=== *Ho sentito molte storie sul perché l'abbiamo chiamato Monster, la maggior parte delle quali completamente false! Il vero motivo è che passavo ore e ore su un disegno che non aveva un numero di progetto e il controllo finanziario aveva bisogno di un nome a cui assegnare i costi. In quel periodo in Italia c'era una mania chiamata 'Monster in My Pocket', che i bambini collezionavano. C'erano circa 300 diversi mostri di gomma e ogni sera i miei due figli mi chiedevano: "Papà, ci hai comprato un Monster? Monster, Monster, Monster?". E ogni fine settimana andavamo al negozio per comprarne tre o quattro pacchetti da aggiungere alla loro collezione. Così dissi: "Perché non lo chiamiamo Monster?". Così è diventato Monster – mai la parola italiana, che è Mostro, perché non è quello che c'era scritto sui pacchetti. *La gente diceva: "È veramente futuristica", e io rispondevo: "Avete guardato le moto di 50 o 60 anni fa?" Tutte le forme nelle auto e nelle moto degli anni 90 erano morbide, soffici. Per me non era niente di radicale, era solo un ritorno alle origini. *La Monster è addirittura nata quando ero ancora in Honda. Si parlava di progettare la CBR 600 F2 [...] che era completamente carenata. Gli schizzi che facevamo erano tutti di moto carenate, con plastica dappertutto. Poi, un giorno, su un giornale ho trovato questa foto [ci mostra la foto di una Ducati 750 F1 completamente spogliata della carenatura, ndr], era la versione tricolore 1988 e mi sono detto: "a me piacerebbe avere una moto così. Questa sarebbe la mia moto, senza tutta questa plastica di merda intorno". Ho subito fatto uno schizzo e quando sono arrivato in Cagiva (nel 1989) ho fatto vedere i miei disegni e ho detto: "dobbiamo assolutamente costruire questa moto". Loro dicevano "sì, sì...", ma poi, come succede sempre... Sono passati due anni in cui ho disegnato scooter di tutti i tipi e colori, fino a quando, nell'estate del 1991 ho preso un telaio della 851, un motore 900, ho messo i pezzi insieme e ho costruito il prototipo. [...] L'abbiamo terminata per febbraio e l'abbiamo fatta vedere a tutti. In quel momento sarebbe stato bello avere una telecamera per filmare le facce... "ma... è così? Non manca qualche pezzo?" In un momento dove le moto erano tutte carenate, vederne una cosa così nuda e cruda, era uno shock troppo forte da digerire. Li ho convinti, ma ho dovuto stressarli da mattina a sera. *Lo spirito del Monster è nato sulla Los Angeles Crest Highway nel 1984, dato che andavamo a scuola a Pasadena e quella era la strada che percorrevamo avanti e indietro per arrivarci. Era facile fare incidenti, perché le moto e gli pneumatici facevano schifo e riparare la carrozzeria era difficile e costoso. Inoltre, avevamo un amico che aveva una vecchia Triumph Bonneville e che teneva sempre il passo con le nostre sportive giapponesi a quattro cilindri, e a volte ci batteva anche al Rock Store sulla Mulholland, dove ci incontravamo nei fine settimana. All'epoca avevo una Suzuki GS750ES con ruote da 16 pollici e tutto il resto, ma lui era sempre lì. Poi sono uscite le prime Honda Interceptor e GSX-R750, tutto è diventato complicato e costoso e sono finito a lavorare per Honda, progettando tanta plastica. Ma a che scopo? Voglio godermi il viaggio. [...] E per farlo mi serve solo un motore, due ruote, un serbatoio, un manubrio e del metallo per unirli. Ed è così che ho creato un mostro. *Non è [...] vero che all'inizio doveva chiamarsi Cagiva Monster: sarebbe sempre stata una Ducati. Ma il primo prototipo realizzato a Bologna per i collaudatori era dipinto di verde, così lo chiamarono Kermit. Era un insulto voluto, perché non gli piaceva, perché non era una moto sportiva, e Farnè {{NDR|Franco, il guru tecnico della Ducati}} le montò un manubrio stile chopper e uno scarico personalizzato. Mi lamentai e alla fine ricambiarono tutto, ma l'ironia della sorte è che salvò la Ducati e le permise di continuare a costruire Superbike e MotoGP vincenti. *Secondo me la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È soltanto un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All'epoca la gente aveva bisogno di semplicità... Venivamo dagli Anni 80 in cui nei paesi industrializzati c'erano gli eccessi di tutti i tipi, soldi facili. Negli Anni 90 c'era invece il bisogno di ritornare a qualcosa di molto semplice, non però di una semplicità banale, ma qualcosa di ricco nei contenuti e molto semplice da capire. Era una mia ipotesi, ma alla fine ho scoperto che rifletteva il pensiero di tanti. Per la Ducati [...] la Monster è stata la fortuna, ma se anche avesse avuto un altro nome avrebbe avuto lo stesso successo, perché la semplicità è lì dentro, si percepisce. ==Voci correlate== *[[Cagiva Raptor]] *[[Ducati]] *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante il|preposizione=sul}} [[Categoria:Motoveicoli]] f0qinz78tma29aecdrz19drqjy0qfid Massimo Tamburini 0 194948 1352078 1350322 2024-11-15T20:50:20Z Danyele 19198 /* Citazioni di Massimo Tamburini */ +1 1352078 wikitext text/x-wiki '''Massimo Tamburini''' (1943 – 2014), designer italiano. ==Citazioni di Massimo Tamburini== *{{NDR|Sulla [[Ducati 916]], parlando di Claudio Castiglioni}} Ebbe un ruolo importante nel successo della 916, però mi ha dato massima fiducia e libertà di espressione. [...] Chiese una moto nuova, moderna, che fosse identificabile come una Ducati e per questo non doveva assomigliare ad una giapponese.<ref name="SLICK">Da ''916: come una magia'', ''SLICK'' nº 21, maggio-giugno 2023; citato in un [https://www.facebook.com/slick.bikemagazine/posts/pfbid0u6Em4vnGLavrLNo2Qf7Fo1R93Crknbzxkrio949X7Z9gRHieP6PnRfAd8zHi1uUgl post] sul profilo ufficiale ''facebook.com'', 26 maggio 2023.</ref> *{{NDR|Su [[Claudio Castiglioni]]}} [...] lui ha trasformato l'industria {{NDR|motociclistica}} italiana da cenerentola a principessa. Prima con il fratello Gianfranco, poi da solo, impiegando i capitali personali in ciò che sognava. Oggi l'industria nazionale sarebbe un'altra cosa e di questo gli sarò riconoscente per tutta la vita. Lo conoscevo dagli anni Settanta, lo incrociavo sulle piste, la sua passione si vedeva da lontano. Poi nel febbraio dell'85 ecco l'occasione che ci unì: ero uscito dalla Bimota già da due anni, e l'anno prima, 1984, avevo fondato con Roberto Gallina un piccolo centro ricerche. Claudio lo acquistò e da lì sarebbe nato il Centro Ricerche Cagiva. Dall'85 al 2008, una collaborazione di ventitre anni [...]. Claudio era un grande. Difetti ne aveva, certo, si entusiasmava anche troppo facilmente e qualche volta tendeva a fidarsi delle persone sbagliate. Ma nessuno è perfetto e poi da lui ho imparato molto, moltissimo. Era come un fratello, per me. Se abbiamo creato insieme delle cose belle è grazie a lui e alla libertà che mi ha sempre concesso.<ref>Citato in ''[https://www.moto.it/news/e-morto-nella-notte-claudio-castiglioni.html L'ultimo saluto dei motociclisti a Claudio Castiglioni]'', ''moto.it'', 17 agosto 2011.</ref> *La {{NDR|Ducati}} 916 è stata un'icona di stile e prestazioni, ma quando si inizia un progetto non si pensa che possa cambiare il corso della storia. Con la 916 ho avuto molta fortuna: il motore era molto efficace, quindi il successo in pista è stato sensazionale. E la Ducati aveva molti sostenitori tra gli appassionati, il che diede un'ulteriore spinta dal punto di vista del successo del progetto.<ref name="SLICK"/> *{{NDR|Sull'idea alla base delle sue creazioni}} Una moto di 750 cc con la potenza di una 1000 e un peso di una 500. L'importante di una moto è che sia leggera.<ref>Citato in ''[https://www.ducati.com/it/it/heritage/personaggi/massimo-tamburini Massimo Tamburini]'', ''ducati.com''.</ref> {{Int|''[https://www.moto.it/news/intervista-a-massimo-tamburini-161.html Intervista a Massimo Tamburini]''|Andrea Perfetti, ''moto.it'', 22 maggio 2008.}} *{{NDR|«Come si conciliano stile e progettazione?»}} Il rapporto non è sempre semplice. Spesso chi disegna non conosce i problemi che incontra chi poi deve realizzare e usare un particolare. *{{NDR|Sulla [[Ducati 916]]}} Si voleva fare una moto sportiva che fosse immediatamente riconoscibile come Ducati, diversa dalle solite giapponesi. Esplorammo anche la strada dei telai tipo deltabox in alluminio, ma alla fine fu decisiva la scelta di Claudio Castiglioni e ci orientammo verso il classico traliccio. Difficile fu anche dare personalità all'anteriore, volevo che la moto avesse un fanale piccolo, ma i fornitori erano contrari. Alla fine la nostra scelta è stata premiata e ha tracciato la strada ai giapponesi. D'altra parte sono le viste anteriore e posteriore a rendere riconoscibile una moto. {{NDR|«Anche il lato "B" di 916 ha fatto scuola, è stata la prima moto con gli scarichi sotto il codone»}} C'era già la Honda NR 750 con gli scarichi sotto sella, ma lì erano chiusi alla vista. Con Ducati abbiamo scelto di percorrere una strada diversa, con la meccanica bene in vista secondo la classica scuola italiana, più spartana. È stato un successo incredibile, vedevi una 916 in strada e la riconoscevi subito. *La mia grande passione è la meccanica, non è tanto la parte in plastica. Quando ero in Bimota, non potendo contare su nessuno, ho cominciato a occuparmi anche di design e ho visto che mi riusciva abbastanza bene. Io mi sarei fermato al metallo. *{{NDR|«Da dove arriva la sua passione per le motociclette?»}} Tutta colpa di mio padre, che era un grande appassionato di motori. E del barbiere. [...] Da bambino tutte le domeniche volevo andare a tagliarmi i capelli, nella bottega del barbiere c'erano le foto alle pareti dei grandi campioni, in particolare quelli della Gilera. Non mi pareva possibile che esistessero delle moto così belle. La sera mi attaccavo alla radio ad ascoltare i risultati dei piloti Gilera. Non sopportavo che vincessero le MV. Ma guarda te il destino... ==Citazioni su Massimo Tamburini== *La figura più amata e rappresentativa della moto Made in Italy. ([[Nico Cereghini]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Castiglioni, Claudio}} [[Categoria:Designer italiani]] ljlxk6por9bjcpug8s5l3t6lhvrrsem Cagiva 0 202253 1352101 1332521 2024-11-16T04:43:37Z Danyele 19198 - 1352101 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:1978 Cagiva wordmark (cropped).png|thumb|250px|Logotipo Cagiva]] Citazioni su '''Cagiva''', azienda motociclistica italiana. *L'impegno di Cagiva in 500 e nella Parigi Dakar è stato coraggioso e straordinario, e nonostante fosse la mia più temibile concorrente, tifavo assolutamente per lei. ([[Ivano Beggio]]) *Si lavorava 27 ore al giorno ma lo facevi con passione, ed appena entravi in Cagiva la sentivi questa passione. ([[Carlo Pernat]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{S}} [[Categoria:Aziende italiane]] [[Categoria:Case motociclistiche]] 310nm95wq7wget6qwjsrcwzg3ipw9m2 Miguel Galluzzi 0 203062 1352077 1316972 2024-11-15T20:47:16Z Danyele 19198 /* Citazioni di Miguel Galluzzi */ ampliamento e ristrutturazione citazioni 1352077 wikitext text/x-wiki '''Miguel Angel Galluzzi''' (1959 – vivente), designer argentino. ==Citazioni di Miguel Galluzzi== {{cronologico}} *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle [[Motocicletta|moto]] moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. :''[Has modern motorcycle design hit a rut? Or do you think that the strict regulations enforced on manufacturers limits their freedom?] It's clear that we are at the end of an era—think for a moment, all the other times that motorcycles suffered a radical transformation were after big wars. Only then, motorcycles changed and moved forward. Motorcycles were intended to be simple machines, not a crazy bunch of electronic devices to control something that nobody really needs. So, we are heading in a direction in which the motorcycle is going to be revolutionized.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Wesley Reyneke, ''[https://www.bikeexif.com/motorcycle-design Motorcycle Design: The State We're In]'', ''bikeexif.com'', 7 luglio 2014.</ref> *Ho amato lavorare con [[Claudio Castiglioni]] perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. :''I loved working with Claudio Castiglioni because he was a real volcano of new ideas, wild ideas at times, but that is how new, revolutionary concepts take shape. But Claudio always forgot to keep an eye on the financial aspects of his creativeness and passion.''<ref name="dePrato">{{en}} Da Bruno dePrato, ''[https://www.cycleworld.com/2014/07/31/interview-miguel-galuzzi-motorcycle-designer/ Interview: Miguel Galuzzi, Motorcycle Designer]'', ''cycleworld.com'', 31 luglio 2014.</ref> *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. :''If you think motorcycles have grown too intelligent, too rational, too functional, this takes the emotion away.''<ref name="dePrato"/> *{{NDR|Sul [[Ducati Monster]]}} La gente diceva: "È veramente futuristica", e io rispondevo: "Avete guardato le moto di 50 o 60 anni fa?" Tutte le forme nelle auto e nelle moto degli anni 90 erano morbide, soffici. Per me non era niente di radicale, era solo un ritorno alle origini. :''People said, "This is extremely futuristic," and I'd ask, "Have you been looking at bikes from 50 or 60 years ago?" All the shapes in the '90s were soft in cars and bikes, soapy. To me it wasn't radical, it was just going back to basics.''<ref name="d'Orleans">{{en}} Dall'intervista di Paul d'Orleans, ''[https://www.cycleworld.com/meet-man-who-designed-ducati-monster/ Meet The Man Who Designed The Ducati Monster]'', ''cycleworld.com'', 11 settembre 2018.</ref> *La gente si diverte a trasformare le moto, a personalizzarle, a riverniciarle e così via. Se si conosce la storia delle due ruote, la maggior parte del divertimento è lì: chopper, cafe racer, cose così, da sempre! :''People enjoy transforming bikes, personalizing them, painting and stuff. If you know the history of motorcycles, most of the fun part is there: choppers, cafe racers, ­everything like that, forever!''<ref name="d'Orleans"/> {{Int|''[https://www.motorbox.com/moto/magazine-moto/lifestyle-moto/le-moto-del-futuro-secondo-miguel-galluzzi Le moto del futuro secondo Miguel Galluzzi]''|Intervista di Stefano Cordara, ''motorbox.com'', 17 novembre 2004.}} *La [[Ducati Monster|Monster]] è addirittura nata quando ero ancora in Honda. Si parlava di progettare la CBR 600 F2 [...] che era completamente carenata. Gli schizzi che facevamo erano tutti di moto carenate, con plastica dappertutto. Poi, un giorno, su un giornale ho trovato questa foto [ci mostra la foto di una Ducati 750 F1 completamente spogliata della carenatura, ''ndr''], era la versione tricolore 1988 e mi sono detto: "a me piacerebbe avere una moto così. Questa sarebbe la mia moto, senza tutta questa plastica di merda intorno". Ho subito fatto uno schizzo e quando sono arrivato in Cagiva (nel 1989) ho fatto vedere i miei disegni e ho detto: "dobbiamo assolutamente costruire questa moto". Loro dicevano "sì, sì...", ma poi, come succede sempre... Sono passati due anni in cui ho disegnato scooter di tutti i tipi e colori, fino a quando, nell'estate del 1991 ho preso un telaio della 851, un motore 900, ho messo i pezzi insieme e ho costruito il prototipo. [...] L'abbiamo terminata per febbraio e l'abbiamo fatta vedere a tutti. In quel momento sarebbe stato bello avere una telecamera per filmare le facce... "ma... è così? Non manca qualche pezzo?" In un momento dove le moto erano tutte carenate, vederne una cosa così nuda e cruda, era uno shock troppo forte da digerire. Li ho convinti, ma ho dovuto stressarli da mattina a sera. *Secondo me la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È soltanto un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All'epoca la gente aveva bisogno di semplicità... Venivamo dagli Anni 80 in cui nei paesi industrializzati c'erano gli eccessi di tutti i tipi, soldi facili. Negli Anni 90 c'era invece il bisogno di ritornare a qualcosa di molto semplice, non però di una semplicità banale, ma qualcosa di ricco nei contenuti e molto semplice da capire. Era una mia ipotesi, ma alla fine ho scoperto che rifletteva il pensiero di tanti. Per la Ducati [...] la Monster è stata la fortuna, ma se anche avesse avuto un altro nome avrebbe avuto lo stesso successo, perché la semplicità è lì dentro, si percepisce. *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la [[Cagiva Raptor|Raptor]] la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la Monster", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *La mia idea è quella di creare delle alternative, di poter realizzare diverse tipologie di moto da una stessa base. [...] con due pezzi verniciati posso cambiare la moto, basta un serbatoio e un parafango anteriore e diventa la mia moto, un modello che non ha nessun altro. Se conosco un carrozziere, in un fine settimana posso farla diventare "la mia moto", solo mia, senza farla diventare qualcos'altro. Secondo me oggi c'è voglia di individualità, c'è voglia di poter dire "io ho la mia moto" a prescindere dalla marca. [...] perché è quella che ti fa sognare, la senti tua. *Le [[Naked (motociclismo)|nude]] sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. *{{NDR|«E gli [[Scooter (veicolo)|scooter]]? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. Lo scooter si guiderà come una moto solo quando si cominceranno a costruire dei telai che peseranno 600 kg, ma a quel punto costeranno 20 milioni e allora sarà più conveniente comprarsi un'auto. Il concetto dello scooter era bello perché era un veicolo semplice e non aveva nessuna pretesa. Oggi stiamo pretendendo troppo da un concetto che era chiaro. Alla fine dov'è il vantaggio se nel traffico devo fare la coda tra le macchine? *[...] ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la [[MV Agusta F4|F4]] il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il massimo della tecnologia ed è imbattibile. Secondo me è il punto di riferimento. *Mi ricordo quando è uscita la [[Buell Motorcycle Company|Buell]]: è lo stesso concetto della Monster ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. *{{NDR|Sulla [[Triumph Speed Triple]]}} [...] il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. *Le moto carenate per me sono moto da corsa e basta. Io parto dal presupposto che se vado in moto è perché mi diverte, è uno svago, faccio dei viaggi, vado in posti dove con le auto non potrei andare. La moto carenata invece è nata per correre, è una moto da corsa e non ti permette di fare molte cose, è scomoda, complicata, non sterza. {{NDR|«Ma non è più difficile disegnare una bella moto quando c'è solo un serbatoio e un faro?»}} Per me è il contrario: è più divertente, è una sfida, perché disegnare moto carenate è un po' come disegnare delle auto, cambiano le linee ma c'è poco di nuovo, è come fare gli scooter. Invece, quando vai a lavorare sui pezzi singoli da mettere insieme è molto più divertente; mettere insieme dei pezzi e far sì che sia tutto armonioso e che si muova in un certo modo è la sfida più bella. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un Velociraptor, continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la Motò della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. {{Int|''[https://web.archive.org/web/20120123203441/http://www.ganzomag.com/miguel-galluzzi.html Miguel Galluzzi {{!}} An Italian Monster Maker]''|{{en}} Intervista di Vladi Delsoglio, ''ganzomag.com'', 17 dicembre 2011.}} *A mio parere, un grande [[designer]] è composto per il 99% da sudore e per l'1% da talento! Ciò significa che è necessaria molta disciplina, anche quando si ha la sensazione di aver sbattuto contro il muro o di aver raggiunto il limite. :''In my opinion a great designer is about 99% sweat and 1% talent! This means that a lot of discipline is required, even when you feel like you've hit the wall or reached the limit.'' *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} [[Claudio Castiglioni]], sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. Siamo stati amici e colleghi per 18 anni. Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. :''[Who is a person who really changed your career? Someone who has been important to you?] Claudio Castiglioni, definitely. He was unique: one of these characters that really changed history. In 1978 he bought a company that was dramatically close to failure, and totally re-created the motorbike market in Italy! Look, I owned a Ducati in 1989, and when I first went to work in Cagiva, everyone made fun of me because of my motorbike. Even the Ducati employees themselves did the same. They used to tell me: "did you really pay for that shit?" In less than ten years Castiglioni reversed this situation. In the end, he was my guide. We were friends and colleagues for 18 years. We did everything together: we worked, we argued, we travelled. There were no limits to what we did, in what we thought, in what we created.'' *Fino al 2010 ero completamente contrario alle [[Motoveicolo elettrico|moto elettriche]], ma l'anno scorso sono andato per la prima volta all'Isola di Man e mi sono reso conto che le moto elettriche potrebbero essere il futuro, ma i produttori non riescono ancora a vederlo... Le moto elettriche non sostituiranno quelle tradizionali, sono solo qualcosa di nuovo, una novità che verrà prodotta per i prossimi 100 anni. Per i libri è la stessa cosa: c'è chi apprezza i nuovi formati di iPad e Kindle, ma d'altra parte ci sono molte altre persone che non leggeranno mai un libro su un iPad! :''I was completely against electric bikes until 2010, but last year I went to the Isle of Man for the first time and I realized that electric motorbikes could be the future, but manufacturers can't see that yet ... Electric motorbikes won't replace traditional ones, they are just something new, a novelty that will be produced for the next 100 years. I mean, it's the same with books: some people appreciate the new iPad and Kindle formats, but on the other hand, there are a lot of other people who will never read a book on an iPad!'' {{Int|''[https://www.insella.it/news/miguel-galluzzi-guzzi-california Miguel Galluzzi: "Moto Guzzi unisce passato e futuro"]''|''insella.it'', 29 aprile 2013.}} *Credo che uno dei motivi di successo di [[Moto Guzzi|Guzzi]] sia la capacità di trasmettere, con i suoi prodotti, la cura di un lavoro artigianale. Basta farsi un giro a Mandello del Lario per rendersene conto. La fabbrica è immutata da 90 anni e questo fascino, in qualche maniera, viene tutt'ora trasmesso alle moto. *L'immagine più nitida che ho di una Moto Guzzi è la prima [[Moto Guzzi Le Mans|Le Mans]]: rossa, pinze Brembo e forcella Marzocchi. Le moto giapponesi a quell'epoca stavano arrivando, ma quel misto di classe e di bellezza è tutt'ora immortale. *Il termine [[Cruiser (motorcycle)|Cruiser]] che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser". {{Int|''[https://amcn.com.au/editorial/how-i-created-a-monster/ How I Created a Monster]''|{{en}} Testo di Alan Cathcart, ''Australian Motorcycle News'', 13 aprile 2020.}} *A quel tempo, il signor Honda era ancora vivo e avevano in progetto di aprire uno studio a Milano, perché il suo sogno era di avere uno studio in Italia [...]. Così mi offrirono un lavoro. Ho conosciuto persone fantastiche, come Hitoshi Ikeda, il progettista della CB750 K0, ma la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a Milano è stata comprare una [[Ducati]]! Trovai [...] questa 750SS rossa e argento a 7,5 milioni di lire, che erano un sacco di soldi, ma mi dissi: se non lo faccio ora, non lo farò mai più. Ricordo che la portai alla Honda per la prima volta e il signor Ikeda venne alla mia scrivania e mi chiese perché non avessi comprato una Honda. Gli risposi che mi piacevano le Ducati. Mi disse di andare con lui e pensai: "Oh, cavolo, sono nei guai". Siamo andati al parcheggio, lui ha inserito la chiave, ha avviato il motore e improvvisamente la sua faccia è cambiata. Ha fatto vroom, vroom con l'acceleratore, poi si è girato verso di me e ha detto: "Sai una cosa, questa moto ha un cuore. Noi giapponesi non saremo mai in grado di fare qualcosa di simile". Da quel momento in poi, ogni volta che veniva in ufficio, prendeva la chiave per avviare la Ducati, dava un colpetto all'acceleratore e poi ritornava con un sorriso enorme! :''At that time, Mr Honda was still alive and they had a project to open a studio in Milan, because his dream was to have a studio in Italy'' [...]. ''So they offered me a job. I met some great people, like Hitoshi Ikeda, the designer of the CB750 K0, but the first thing I did when I came to Milan was to buy a Ducati! I found'' [...] ''this silver and red 750SS for 7.5m Lira, which was a lot of money, but I said, if I don't do it now, I never will. I remember riding it to Honda for the first time and Mr Ikeda came to my desk and asked me why I didn't buy a Honda. I said because I like Ducatis. He told me to go with him and I thought "oh man, I'm in trouble". We went to the parking lot and he put the key in and started the engine and suddenly his face changed. He went vroom, vroom, with the throttle and then he turned to me and said, "you know what, this bike has a heart. We Japanese are never going to be able to make something like this." And from then on every time he'd visit the office he'd take the key to start the Ducati, blip the throttle, and then come back with a huge smile!'' *{{NDR|Su [[Claudio Castiglioni]]}} Aveva una formidabile percezione di ciò che volevano i suoi clienti. Si fermava due o tre volte alla settimana per guardare quello che stavamo facendo, per sedersi e discuterne con noi, per proporre nuove idee. [...] Capiva molto bene il design. Avevamo grandi discussioni, ma tutto ciò faceva parte della sua passione [...] :[...] ''he had a fantastic appreciation of what his customers wanted. He'd stop by two or three times a week to look at what we were doing, and to sit down and discuss it with us, and throw out new ideas.'' [...] ''He understood design very well. We had big arguments – but that was all part of being so passionate about it'' [...] *Ho sentito molte storie sul perché l'abbiamo chiamato [[Ducati Monster|Monster]], la maggior parte delle quali completamente false! Il vero motivo è che passavo ore e ore su un disegno che non aveva un numero di progetto e il controllo finanziario aveva bisogno di un nome a cui assegnare i costi. In quel periodo in Italia c'era una mania chiamata 'Monster in My Pocket', che i bambini collezionavano. C'erano circa 300 diversi mostri di gomma e ogni sera i miei due figli mi chiedevano: "Papà, ci hai comprato un Monster? Monster, Monster, Monster?". E ogni fine settimana andavamo al negozio per comprarne tre o quattro pacchetti da aggiungere alla loro collezione. Così dissi: "Perché non lo chiamiamo Monster?". Così è diventato Monster – mai la parola italiana, che è Mostro, perché non è quello che c'era scritto sui pacchetti. :''I heard many stories about why we called it the Monster, most completely untrue! The real reason is because I was spending hours on a design that didn't have a project number, the financial controller needed a name to which to allocate the costs. Around that time, they had a craze in Italy called 'Monster in My Pocket' for young kids to collect. There were about 300 different rubber monsters, and each night my two sons would ask me "Dad, did you buy us a monster? Monster, monster, monster?" And each weekend we'd go to the store to buy three or four boxes of them to add to their collection. So I said "why don't we call it the Monster?" So Monster it became – never the Italian word, which is Mostro, because that's not what it said on the boxes.'' *Non è [...] vero che all'inizio doveva chiamarsi Cagiva Monster: sarebbe sempre stata una Ducati. Ma il primo prototipo realizzato a Bologna per i collaudatori era dipinto di verde, così lo chiamarono Kermit. Era un insulto voluto, perché non gli piaceva, perché non era una moto sportiva, e Farnè {{NDR|Franco, il guru tecnico della Ducati}} le montò un manubrio stile chopper e uno scarico personalizzato. Mi lamentai e alla fine ricambiarono tutto, ma l'ironia della sorte è che salvò la Ducati e le permise di continuare a costruire Superbike e MotoGP vincenti. :''It's'' [...] ''not true that it was originally going to be called the Cagiva Monster – it was always going to be a Ducati. But the first prototype they made in Bologna for the test riders to use was painted green, so they called it Kermit. It was a deliberate insult because they didn't like it since it wasn't a sportsbike, and Farnè [Ducati's technical guru] fitted a chopper-style handlebar to it and a custom exhaust. I complained and they eventually changed it back, but the irony is it saved Ducati, and allowed them to keep on building title-winning Superbikes and MotoGP racers. *Lo spirito del Monster è nato sulla Los Angeles Crest Highway nel 1984, dato che andavamo a scuola a Pasadena e quella era la strada che percorrevamo avanti e indietro per arrivarci. Era facile fare incidenti, perché le moto e gli pneumatici facevano schifo e riparare la carrozzeria era difficile e costoso. Inoltre, avevamo un amico che aveva una vecchia Triumph Bonneville e che teneva sempre il passo con le nostre sportive giapponesi a quattro cilindri, e a volte ci batteva anche al Rock Store sulla Mulholland, dove ci incontravamo nei fine settimana. All'epoca avevo una Suzuki GS750ES con ruote da 16 pollici e tutto il resto, ma lui era sempre lì. Poi sono uscite le prime Honda Interceptor e GSX-R750, tutto è diventato complicato e costoso e sono finito a lavorare per Honda, progettando tanta plastica. Ma a che scopo? Voglio godermi il viaggio. [...] E per farlo mi serve solo un motore, due ruote, un serbatoio, un manubrio e del metallo per unirli. Ed è così che ho creato un mostro. :''The spirit of the Monster was born on the Los Angeles Crest Highway in 1984, because we were going to school in Pasadena, and that was the road we used to go back and forth along to get there. It was easy to crash, because the bikes and tyres were crap, and repairing bodywork was difficult and expensive. Plus, we had a friend who had an old Triumph Bonneville, and he would always keep up with us on the four-cylinder Japanese sportbikes, and even sometimes beat us to the Rock Store on Mulholland where we'd meet at weekends. Back then I had a Suzuki GS750ES with 16-inch wheels and everything, and still he'd always be there. Then the first Honda Interceptor and GSX-R750 came out, everything got complicated and expensive and I ended up working for Honda, designing so much plastic – but what for? I want to enjoy my ride.'' [...] ''And to do that I only need one engine, two wheels, a tank, a handlebar and some metal to join them together. And that's how I created a monster. {{Int|''[https://www.slick-magazine.com/workroom/aprilia-rsv4-design-miguel-galluzzi/ Come una bella donna]''|Da ''SLICK'' nº 13, giugno-luglio 2021; citato in Enrico Borghi, ''slick-magazine.com''.}} {{NDR|Sull'[[Aprilia RSV4]]}} *Era il periodo in cui si discuteva del futuro della 250 nei GP, e lì l'Aprilia andava forte. Ma questa azienda non aveva mai vinto nei quattro tempi, quindi fu una sfida importante. Quando l'R&D e il Racing ci diedero le specifiche, e iniziai a pensare al tipo di moto che ci serviva, dissi a me stesso e poi a tutti quanti: ora dobbiamo avere il coraggio di sfidare noi stessi, e di fare qualcosa di diverso. E allora stringemmo un patto d'acciaio, tra di noi: saremmo rimasti uniti per la missione, cioè portare l'Aprilia a vincere anche nel mondo delle quattro tempi. *Lo sai che il design della RSV4 l'abbiamo concepito in una pizzeria vicino a Noale? Sì, mi piaceva moltissimo andare lì, la sera, dopo il lavoro, con i colleghi e i collaboratori. [...] Quando ci mettemmo a disegnare la RSV4 pensai alla bellezza femminile. Allora ho detto: facciamole un bel "davanti" e un bel "posteriore", quello che c'è in mezzo verrà da solo. Quindi il frontale doveva possedere uno sguardo bello e aggressivo, per attrarre; il codino lo vedevo come dei bei fianchi e, insomma, come un bel sedere! Ed è venuta fuori una moto bellissima. *Eravamo al ristorante [...]: a tavola eravamo io, Romano {{NDR|Albesiano}} e Gigi {{NDR|Dall'Igna}}. Ad certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "Partendo da zero, abbiamo la possibilità di fare una moto che, quando l'avremo finita, sarà vincente e aprirà una nuova era". [...] Io ho detto: "sfidiamoci!". Dobbiamo sfidare noi stessi, per fare qualcosa di veramente diverso, che adesso non c'è. E dobbiamo restare uniti!. [...] La sfida fu questa: ci allineiamo tutti, lavoriamo nella stessa direzione, con un solo obiettivo. {{NDR|«Perché fu una sfida? Non dovrebbe essere normale?»}} In Italia, mica tanto. Infatti avvenne un'autentica rivoluzione: un'azienda italiana si mise a lavorare in modo univoco, cioè tutti come fossero uno solo. Io li conosco, gli italiani – ne ho viste di tutti i colori, nelle aziende italiane in cui ho lavorato – e non mi era mai capitato che tutti si accordassero per lavorare uno a fianco dell'altro. Roba da giapponesi, ma quelli erano Italiani! *[...] la sfida era già tosta di suo, perché bisognava risolvere tutti i problemi che sorgono quando vuoi fare una moto bella e che vada anche forte, ma noi ne creammo un'altra: decidemmo di inventare qualcosa di nuovo in un mondo, la Superbike, in cui era stato fatto di tutto. Per fare quello che abbiamo fatto noi, in quel momento storico – penso all'azienda, che stava riorganizzandosi – ci vogliono i "coglioni" [...] ma servono anche una visione, una certa ampiezza di vedute. {{NDR|«Ed ecco il patto...»}} Ci organizzammo in modo che i tre settori coinvolti (R&D, Racing, Stile) progettassero e sviluppassero sempre insieme. Secondo me questo ha fatto la differenza. E ribadisco: litigammo molto, ma perché abbiamo dato tutto. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Galluzzi, Miguel}} [[Categoria:Designer]] [[Categoria:Argentini]] lrgm2hl4v62778jhgef23q84k4g4zru 1352088 1352077 2024-11-16T03:55:29Z Danyele 19198 /* Citazioni di Miguel Galluzzi */ typo 1352088 wikitext text/x-wiki '''Miguel Angel Galluzzi''' (1959 – vivente), designer argentino. ==Citazioni di Miguel Galluzzi== {{cronologico}} *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle [[Motocicletta|moto]] moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. :''[Has modern motorcycle design hit a rut? Or do you think that the strict regulations enforced on manufacturers limits their freedom?] It's clear that we are at the end of an era—think for a moment, all the other times that motorcycles suffered a radical transformation were after big wars. Only then, motorcycles changed and moved forward. Motorcycles were intended to be simple machines, not a crazy bunch of electronic devices to control something that nobody really needs. So, we are heading in a direction in which the motorcycle is going to be revolutionized.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Wesley Reyneke, ''[https://www.bikeexif.com/motorcycle-design Motorcycle Design: The State We're In]'', ''bikeexif.com'', 7 luglio 2014.</ref> *Ho amato lavorare con [[Claudio Castiglioni]] perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. :''I loved working with Claudio Castiglioni because he was a real volcano of new ideas, wild ideas at times, but that is how new, revolutionary concepts take shape. But Claudio always forgot to keep an eye on the financial aspects of his creativeness and passion.''<ref name="dePrato">{{en}} Da Bruno dePrato, ''[https://www.cycleworld.com/2014/07/31/interview-miguel-galuzzi-motorcycle-designer/ Interview: Miguel Galuzzi, Motorcycle Designer]'', ''cycleworld.com'', 31 luglio 2014.</ref> *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. :''If you think motorcycles have grown too intelligent, too rational, too functional, this takes the emotion away.''<ref name="dePrato"/> *{{NDR|Sul [[Ducati Monster]]}} La gente diceva: "È veramente futuristica", e io rispondevo: "Avete guardato le moto di 50 o 60 anni fa?" Tutte le forme nelle auto e nelle moto degli anni 90 erano morbide, soffici. Per me non era niente di radicale, era solo un ritorno alle origini. :''People said, "This is extremely futuristic," and I'd ask, "Have you been looking at bikes from 50 or 60 years ago?" All the shapes in the '90s were soft in cars and bikes, soapy. To me it wasn't radical, it was just going back to basics.''<ref name="d'Orleans">{{en}} Dall'intervista di Paul d'Orleans, ''[https://www.cycleworld.com/meet-man-who-designed-ducati-monster/ Meet The Man Who Designed The Ducati Monster]'', ''cycleworld.com'', 11 settembre 2018.</ref> *La gente si diverte a trasformare le moto, a personalizzarle, a riverniciarle e così via. Se si conosce la storia delle due ruote, la maggior parte del divertimento è lì: chopper, cafe racer, cose così, da sempre! :''People enjoy transforming bikes, personalizing them, painting and stuff. If you know the history of motorcycles, most of the fun part is there: choppers, cafe racers, ­everything like that, forever!''<ref name="d'Orleans"/> {{Int|''[https://www.motorbox.com/moto/magazine-moto/lifestyle-moto/le-moto-del-futuro-secondo-miguel-galluzzi Le moto del futuro secondo Miguel Galluzzi]''|Intervista di Stefano Cordara, ''motorbox.com'', 17 novembre 2004.}} *La [[Ducati Monster|Monster]] è addirittura nata quando ero ancora in Honda. Si parlava di progettare la CBR 600 F2 [...] che era completamente carenata. Gli schizzi che facevamo erano tutti di moto carenate, con plastica dappertutto. Poi, un giorno, su un giornale ho trovato questa foto [ci mostra la foto di una Ducati 750 F1 completamente spogliata della carenatura, ''ndr''], era la versione tricolore 1988 e mi sono detto: "a me piacerebbe avere una moto così. Questa sarebbe la mia moto, senza tutta questa plastica di merda intorno". Ho subito fatto uno schizzo e quando sono arrivato in Cagiva (nel 1989) ho fatto vedere i miei disegni e ho detto: "dobbiamo assolutamente costruire questa moto". Loro dicevano "sì, sì...", ma poi, come succede sempre... Sono passati due anni in cui ho disegnato scooter di tutti i tipi e colori, fino a quando, nell'estate del 1991 ho preso un telaio della 851, un motore 900, ho messo i pezzi insieme e ho costruito il prototipo. [...] L'abbiamo terminata per febbraio e l'abbiamo fatta vedere a tutti. In quel momento sarebbe stato bello avere una telecamera per filmare le facce... "ma... è così? Non manca qualche pezzo?" In un momento dove le moto erano tutte carenate, vederne una cosa così nuda e cruda, era uno shock troppo forte da digerire. Li ho convinti, ma ho dovuto stressarli da mattina a sera. *Secondo me la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È soltanto un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All'epoca la gente aveva bisogno di semplicità... Venivamo dagli Anni 80 in cui nei paesi industrializzati c'erano gli eccessi di tutti i tipi, soldi facili. Negli Anni 90 c'era invece il bisogno di ritornare a qualcosa di molto semplice, non però di una semplicità banale, ma qualcosa di ricco nei contenuti e molto semplice da capire. Era una mia ipotesi, ma alla fine ho scoperto che rifletteva il pensiero di tanti. Per la Ducati [...] la Monster è stata la fortuna, ma se anche avesse avuto un altro nome avrebbe avuto lo stesso successo, perché la semplicità è lì dentro, si percepisce. *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la [[Cagiva Raptor|Raptor]] la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la Monster", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *La mia idea è quella di creare delle alternative, di poter realizzare diverse tipologie di moto da una stessa base. [...] con due pezzi verniciati posso cambiare la moto, basta un serbatoio e un parafango anteriore e diventa la mia moto, un modello che non ha nessun altro. Se conosco un carrozziere, in un fine settimana posso farla diventare "la mia moto", solo mia, senza farla diventare qualcos'altro. Secondo me oggi c'è voglia di individualità, c'è voglia di poter dire "io ho la mia moto" a prescindere dalla marca. [...] perché è quella che ti fa sognare, la senti tua. *Le [[Naked (motociclismo)|nude]] sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. *{{NDR|«E gli [[Scooter (veicolo)|scooter]]? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. Lo scooter si guiderà come una moto solo quando si cominceranno a costruire dei telai che peseranno 600 kg, ma a quel punto costeranno 20 milioni e allora sarà più conveniente comprarsi un'auto. Il concetto dello scooter era bello perché era un veicolo semplice e non aveva nessuna pretesa. Oggi stiamo pretendendo troppo da un concetto che era chiaro. Alla fine dov'è il vantaggio se nel traffico devo fare la coda tra le macchine? *[...] ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la [[MV Agusta F4|F4]] il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il massimo della tecnologia ed è imbattibile. Secondo me è il punto di riferimento. *Mi ricordo quando è uscita la [[Buell Motorcycle Company|Buell]]: è lo stesso concetto della Monster ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. *{{NDR|Sulla [[Triumph Speed Triple]]}} [...] il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. *Le moto carenate per me sono moto da corsa e basta. Io parto dal presupposto che se vado in moto è perché mi diverte, è uno svago, faccio dei viaggi, vado in posti dove con le auto non potrei andare. La moto carenata invece è nata per correre, è una moto da corsa e non ti permette di fare molte cose, è scomoda, complicata, non sterza. {{NDR|«Ma non è più difficile disegnare una bella moto quando c'è solo un serbatoio e un faro?»}} Per me è il contrario: è più divertente, è una sfida, perché disegnare moto carenate è un po' come disegnare delle auto, cambiano le linee ma c'è poco di nuovo, è come fare gli scooter. Invece, quando vai a lavorare sui pezzi singoli da mettere insieme è molto più divertente; mettere insieme dei pezzi e far sì che sia tutto armonioso e che si muova in un certo modo è la sfida più bella. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un Velociraptor, continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la Motó della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. {{Int|''[https://web.archive.org/web/20120123203441/http://www.ganzomag.com/miguel-galluzzi.html Miguel Galluzzi {{!}} An Italian Monster Maker]''|{{en}} Intervista di Vladi Delsoglio, ''ganzomag.com'', 17 dicembre 2011.}} *A mio parere, un grande [[designer]] è composto per il 99% da sudore e per l'1% da talento! Ciò significa che è necessaria molta disciplina, anche quando si ha la sensazione di aver sbattuto contro il muro o di aver raggiunto il limite. :''In my opinion a great designer is about 99% sweat and 1% talent! This means that a lot of discipline is required, even when you feel like you've hit the wall or reached the limit.'' *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} [[Claudio Castiglioni]], sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. Siamo stati amici e colleghi per 18 anni. Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. :''[Who is a person who really changed your career? Someone who has been important to you?] Claudio Castiglioni, definitely. He was unique: one of these characters that really changed history. In 1978 he bought a company that was dramatically close to failure, and totally re-created the motorbike market in Italy! Look, I owned a Ducati in 1989, and when I first went to work in Cagiva, everyone made fun of me because of my motorbike. Even the Ducati employees themselves did the same. They used to tell me: "did you really pay for that shit?" In less than ten years Castiglioni reversed this situation. In the end, he was my guide. We were friends and colleagues for 18 years. We did everything together: we worked, we argued, we travelled. There were no limits to what we did, in what we thought, in what we created.'' *Fino al 2010 ero completamente contrario alle [[Motoveicolo elettrico|moto elettriche]], ma l'anno scorso sono andato per la prima volta all'Isola di Man e mi sono reso conto che le moto elettriche potrebbero essere il futuro, ma i produttori non riescono ancora a vederlo... Le moto elettriche non sostituiranno quelle tradizionali, sono solo qualcosa di nuovo, una novità che verrà prodotta per i prossimi 100 anni. Per i libri è la stessa cosa: c'è chi apprezza i nuovi formati di iPad e Kindle, ma d'altra parte ci sono molte altre persone che non leggeranno mai un libro su un iPad! :''I was completely against electric bikes until 2010, but last year I went to the Isle of Man for the first time and I realized that electric motorbikes could be the future, but manufacturers can't see that yet ... Electric motorbikes won't replace traditional ones, they are just something new, a novelty that will be produced for the next 100 years. I mean, it's the same with books: some people appreciate the new iPad and Kindle formats, but on the other hand, there are a lot of other people who will never read a book on an iPad!'' {{Int|''[https://www.insella.it/news/miguel-galluzzi-guzzi-california Miguel Galluzzi: "Moto Guzzi unisce passato e futuro"]''|''insella.it'', 29 aprile 2013.}} *Credo che uno dei motivi di successo di [[Moto Guzzi|Guzzi]] sia la capacità di trasmettere, con i suoi prodotti, la cura di un lavoro artigianale. Basta farsi un giro a Mandello del Lario per rendersene conto. La fabbrica è immutata da 90 anni e questo fascino, in qualche maniera, viene tutt'ora trasmesso alle moto. *L'immagine più nitida che ho di una Moto Guzzi è la prima [[Moto Guzzi Le Mans|Le Mans]]: rossa, pinze Brembo e forcella Marzocchi. Le moto giapponesi a quell'epoca stavano arrivando, ma quel misto di classe e di bellezza è tutt'ora immortale. *Il termine [[Cruiser (motorcycle)|Cruiser]] che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser". {{Int|''[https://amcn.com.au/editorial/how-i-created-a-monster/ How I Created a Monster]''|{{en}} Testo di Alan Cathcart, ''Australian Motorcycle News'', 13 aprile 2020.}} *A quel tempo, il signor Honda era ancora vivo e avevano in progetto di aprire uno studio a Milano, perché il suo sogno era di avere uno studio in Italia [...]. Così mi offrirono un lavoro. Ho conosciuto persone fantastiche, come Hitoshi Ikeda, il progettista della CB750 K0, ma la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a Milano è stata comprare una [[Ducati]]! Trovai [...] questa 750SS rossa e argento a 7,5 milioni di lire, che erano un sacco di soldi, ma mi dissi: se non lo faccio ora, non lo farò mai più. Ricordo che la portai alla Honda per la prima volta e il signor Ikeda venne alla mia scrivania e mi chiese perché non avessi comprato una Honda. Gli risposi che mi piacevano le Ducati. Mi disse di andare con lui e pensai: "Oh, cavolo, sono nei guai". Siamo andati al parcheggio, lui ha inserito la chiave, ha avviato il motore e improvvisamente la sua faccia è cambiata. Ha fatto vroom, vroom con l'acceleratore, poi si è girato verso di me e ha detto: "Sai una cosa, questa moto ha un cuore. Noi giapponesi non saremo mai in grado di fare qualcosa di simile". Da quel momento in poi, ogni volta che veniva in ufficio, prendeva la chiave per avviare la Ducati, dava un colpetto all'acceleratore e poi ritornava con un sorriso enorme! :''At that time, Mr Honda was still alive and they had a project to open a studio in Milan, because his dream was to have a studio in Italy'' [...]. ''So they offered me a job. I met some great people, like Hitoshi Ikeda, the designer of the CB750 K0, but the first thing I did when I came to Milan was to buy a Ducati! I found'' [...] ''this silver and red 750SS for 7.5m Lira, which was a lot of money, but I said, if I don't do it now, I never will. I remember riding it to Honda for the first time and Mr Ikeda came to my desk and asked me why I didn't buy a Honda. I said because I like Ducatis. He told me to go with him and I thought "oh man, I'm in trouble". We went to the parking lot and he put the key in and started the engine and suddenly his face changed. He went vroom, vroom, with the throttle and then he turned to me and said, "you know what, this bike has a heart. We Japanese are never going to be able to make something like this." And from then on every time he'd visit the office he'd take the key to start the Ducati, blip the throttle, and then come back with a huge smile!'' *{{NDR|Su [[Claudio Castiglioni]]}} Aveva una formidabile percezione di ciò che volevano i suoi clienti. Si fermava due o tre volte alla settimana per guardare quello che stavamo facendo, per sedersi e discuterne con noi, per proporre nuove idee. [...] Capiva molto bene il design. Avevamo grandi discussioni, ma tutto ciò faceva parte della sua passione [...] :[...] ''he had a fantastic appreciation of what his customers wanted. He'd stop by two or three times a week to look at what we were doing, and to sit down and discuss it with us, and throw out new ideas.'' [...] ''He understood design very well. We had big arguments – but that was all part of being so passionate about it'' [...] *Ho sentito molte storie sul perché l'abbiamo chiamato [[Ducati Monster|Monster]], la maggior parte delle quali completamente false! Il vero motivo è che passavo ore e ore su un disegno che non aveva un numero di progetto e il controllo finanziario aveva bisogno di un nome a cui assegnare i costi. In quel periodo in Italia c'era una mania chiamata 'Monster in My Pocket', che i bambini collezionavano. C'erano circa 300 diversi mostri di gomma e ogni sera i miei due figli mi chiedevano: "Papà, ci hai comprato un Monster? Monster, Monster, Monster?". E ogni fine settimana andavamo al negozio per comprarne tre o quattro pacchetti da aggiungere alla loro collezione. Così dissi: "Perché non lo chiamiamo Monster?". Così è diventato Monster – mai la parola italiana, che è Mostro, perché non è quello che c'era scritto sui pacchetti. :''I heard many stories about why we called it the Monster, most completely untrue! The real reason is because I was spending hours on a design that didn't have a project number, the financial controller needed a name to which to allocate the costs. Around that time, they had a craze in Italy called 'Monster in My Pocket' for young kids to collect. There were about 300 different rubber monsters, and each night my two sons would ask me "Dad, did you buy us a monster? Monster, monster, monster?" And each weekend we'd go to the store to buy three or four boxes of them to add to their collection. So I said "why don't we call it the Monster?" So Monster it became – never the Italian word, which is Mostro, because that's not what it said on the boxes.'' *Non è [...] vero che all'inizio doveva chiamarsi Cagiva Monster: sarebbe sempre stata una Ducati. Ma il primo prototipo realizzato a Bologna per i collaudatori era dipinto di verde, così lo chiamarono Kermit. Era un insulto voluto, perché non gli piaceva, perché non era una moto sportiva, e Farnè {{NDR|Franco, il guru tecnico della Ducati}} le montò un manubrio stile chopper e uno scarico personalizzato. Mi lamentai e alla fine ricambiarono tutto, ma l'ironia della sorte è che salvò la Ducati e le permise di continuare a costruire Superbike e MotoGP vincenti. :''It's'' [...] ''not true that it was originally going to be called the Cagiva Monster – it was always going to be a Ducati. But the first prototype they made in Bologna for the test riders to use was painted green, so they called it Kermit. It was a deliberate insult because they didn't like it since it wasn't a sportsbike, and Farnè [Ducati's technical guru] fitted a chopper-style handlebar to it and a custom exhaust. I complained and they eventually changed it back, but the irony is it saved Ducati, and allowed them to keep on building title-winning Superbikes and MotoGP racers. *Lo spirito del Monster è nato sulla Los Angeles Crest Highway nel 1984, dato che andavamo a scuola a Pasadena e quella era la strada che percorrevamo avanti e indietro per arrivarci. Era facile fare incidenti, perché le moto e gli pneumatici facevano schifo e riparare la carrozzeria era difficile e costoso. Inoltre, avevamo un amico che aveva una vecchia Triumph Bonneville e che teneva sempre il passo con le nostre sportive giapponesi a quattro cilindri, e a volte ci batteva anche al Rock Store sulla Mulholland, dove ci incontravamo nei fine settimana. All'epoca avevo una Suzuki GS750ES con ruote da 16 pollici e tutto il resto, ma lui era sempre lì. Poi sono uscite le prime Honda Interceptor e GSX-R750, tutto è diventato complicato e costoso e sono finito a lavorare per Honda, progettando tanta plastica. Ma a che scopo? Voglio godermi il viaggio. [...] E per farlo mi serve solo un motore, due ruote, un serbatoio, un manubrio e del metallo per unirli. Ed è così che ho creato un mostro. :''The spirit of the Monster was born on the Los Angeles Crest Highway in 1984, because we were going to school in Pasadena, and that was the road we used to go back and forth along to get there. It was easy to crash, because the bikes and tyres were crap, and repairing bodywork was difficult and expensive. Plus, we had a friend who had an old Triumph Bonneville, and he would always keep up with us on the four-cylinder Japanese sportbikes, and even sometimes beat us to the Rock Store on Mulholland where we'd meet at weekends. Back then I had a Suzuki GS750ES with 16-inch wheels and everything, and still he'd always be there. Then the first Honda Interceptor and GSX-R750 came out, everything got complicated and expensive and I ended up working for Honda, designing so much plastic – but what for? I want to enjoy my ride.'' [...] ''And to do that I only need one engine, two wheels, a tank, a handlebar and some metal to join them together. And that's how I created a monster. {{Int|''[https://www.slick-magazine.com/workroom/aprilia-rsv4-design-miguel-galluzzi/ Come una bella donna]''|Da ''SLICK'' nº 13, giugno-luglio 2021; citato in Enrico Borghi, ''slick-magazine.com''.}} {{NDR|Sull'[[Aprilia RSV4]]}} *Era il periodo in cui si discuteva del futuro della 250 nei GP, e lì l'Aprilia andava forte. Ma questa azienda non aveva mai vinto nei quattro tempi, quindi fu una sfida importante. Quando l'R&D e il Racing ci diedero le specifiche, e iniziai a pensare al tipo di moto che ci serviva, dissi a me stesso e poi a tutti quanti: ora dobbiamo avere il coraggio di sfidare noi stessi, e di fare qualcosa di diverso. E allora stringemmo un patto d'acciaio, tra di noi: saremmo rimasti uniti per la missione, cioè portare l'Aprilia a vincere anche nel mondo delle quattro tempi. *Lo sai che il design della RSV4 l'abbiamo concepito in una pizzeria vicino a Noale? Sì, mi piaceva moltissimo andare lì, la sera, dopo il lavoro, con i colleghi e i collaboratori. [...] Quando ci mettemmo a disegnare la RSV4 pensai alla bellezza femminile. Allora ho detto: facciamole un bel "davanti" e un bel "posteriore", quello che c'è in mezzo verrà da solo. Quindi il frontale doveva possedere uno sguardo bello e aggressivo, per attrarre; il codino lo vedevo come dei bei fianchi e, insomma, come un bel sedere! Ed è venuta fuori una moto bellissima. *Eravamo al ristorante [...]: a tavola eravamo io, Romano {{NDR|Albesiano}} e Gigi {{NDR|Dall'Igna}}. Ad certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "Partendo da zero, abbiamo la possibilità di fare una moto che, quando l'avremo finita, sarà vincente e aprirà una nuova era". [...] Io ho detto: "sfidiamoci!". Dobbiamo sfidare noi stessi, per fare qualcosa di veramente diverso, che adesso non c'è. E dobbiamo restare uniti!. [...] La sfida fu questa: ci allineiamo tutti, lavoriamo nella stessa direzione, con un solo obiettivo. {{NDR|«Perché fu una sfida? Non dovrebbe essere normale?»}} In Italia, mica tanto. Infatti avvenne un'autentica rivoluzione: un'azienda italiana si mise a lavorare in modo univoco, cioè tutti come fossero uno solo. Io li conosco, gli italiani – ne ho viste di tutti i colori, nelle aziende italiane in cui ho lavorato – e non mi era mai capitato che tutti si accordassero per lavorare uno a fianco dell'altro. Roba da giapponesi, ma quelli erano Italiani! *[...] la sfida era già tosta di suo, perché bisognava risolvere tutti i problemi che sorgono quando vuoi fare una moto bella e che vada anche forte, ma noi ne creammo un'altra: decidemmo di inventare qualcosa di nuovo in un mondo, la Superbike, in cui era stato fatto di tutto. Per fare quello che abbiamo fatto noi, in quel momento storico – penso all'azienda, che stava riorganizzandosi – ci vogliono i "coglioni" [...] ma servono anche una visione, una certa ampiezza di vedute. {{NDR|«Ed ecco il patto...»}} Ci organizzammo in modo che i tre settori coinvolti (R&D, Racing, Stile) progettassero e sviluppassero sempre insieme. Secondo me questo ha fatto la differenza. E ribadisco: litigammo molto, ma perché abbiamo dato tutto. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Galluzzi, Miguel}} [[Categoria:Designer]] [[Categoria:Argentini]] 5948qmi07p68vxk5hcgxx04md16ifwn 1352106 1352088 2024-11-16T04:57:33Z Danyele 19198 /* Citazioni di Miguel Galluzzi */ fix citazione 1352106 wikitext text/x-wiki '''Miguel Angel Galluzzi''' (1959 – vivente), designer argentino. ==Citazioni di Miguel Galluzzi== {{cronologico}} *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle [[Motocicletta|moto]] moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. :''[Has modern motorcycle design hit a rut? Or do you think that the strict regulations enforced on manufacturers limits their freedom?] It's clear that we are at the end of an era—think for a moment, all the other times that motorcycles suffered a radical transformation were after big wars. Only then, motorcycles changed and moved forward. Motorcycles were intended to be simple machines, not a crazy bunch of electronic devices to control something that nobody really needs. So, we are heading in a direction in which the motorcycle is going to be revolutionized.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Wesley Reyneke, ''[https://www.bikeexif.com/motorcycle-design Motorcycle Design: The State We're In]'', ''bikeexif.com'', 7 luglio 2014.</ref> *Ho amato lavorare con [[Claudio Castiglioni]] perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. :''I loved working with Claudio Castiglioni because he was a real volcano of new ideas, wild ideas at times, but that is how new, revolutionary concepts take shape. But Claudio always forgot to keep an eye on the financial aspects of his creativeness and passion.''<ref name="dePrato">{{en}} Da Bruno dePrato, ''[https://www.cycleworld.com/2014/07/31/interview-miguel-galuzzi-motorcycle-designer/ Interview: Miguel Galuzzi, Motorcycle Designer]'', ''cycleworld.com'', 31 luglio 2014.</ref> *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. :''If you think motorcycles have grown too intelligent, too rational, too functional, this takes the emotion away.''<ref name="dePrato"/> *{{NDR|Sul [[Ducati Monster]]}} La gente diceva: "È veramente futuristica", e io rispondevo: "Avete guardato le moto di 50 o 60 anni fa?" Tutte le forme nelle auto e nelle moto degli anni 90 erano morbide, soffici. Per me non era niente di radicale, era solo un ritorno alle origini. :''People said, "This is extremely futuristic," and I'd ask, "Have you been looking at bikes from 50 or 60 years ago?" All the shapes in the '90s were soft in cars and bikes, soapy. To me it wasn't radical, it was just going back to basics.''<ref name="d'Orleans">{{en}} Dall'intervista di Paul d'Orleans, ''[https://www.cycleworld.com/meet-man-who-designed-ducati-monster/ Meet The Man Who Designed The Ducati Monster]'', ''cycleworld.com'', 11 settembre 2018.</ref> *La gente si diverte a trasformare le moto, a personalizzarle, a riverniciarle e così via. Se si conosce la storia delle due ruote, la maggior parte del divertimento è lì: chopper, cafe racer, cose così, da sempre! :''People enjoy transforming bikes, personalizing them, painting and stuff. If you know the history of motorcycles, most of the fun part is there: choppers, cafe racers, ­everything like that, forever!''<ref name="d'Orleans"/> {{Int|''[https://www.motorbox.com/moto/magazine-moto/lifestyle-moto/le-moto-del-futuro-secondo-miguel-galluzzi Le moto del futuro secondo Miguel Galluzzi]''|Intervista di Stefano Cordara, ''motorbox.com'', 17 novembre 2004.}} *La [[Ducati Monster|Monster]] è addirittura nata quando ero ancora in Honda. Si parlava di progettare la CBR 600 F2 [...] che era completamente carenata. Gli schizzi che facevamo erano tutti di moto carenate, con plastica dappertutto. Poi, un giorno, su un giornale ho trovato questa foto [ci mostra la foto di una Ducati 750 F1 completamente spogliata della carenatura, ''ndr''], era la versione tricolore 1988 e mi sono detto: "a me piacerebbe avere una moto così. Questa sarebbe la mia moto, senza tutta questa plastica di merda intorno". Ho subito fatto uno schizzo e quando sono arrivato in Cagiva (nel 1989) ho fatto vedere i miei disegni e ho detto: "dobbiamo assolutamente costruire questa moto". Loro dicevano "sì, sì...", ma poi, come succede sempre... Sono passati due anni in cui ho disegnato scooter di tutti i tipi e colori, fino a quando, nell'estate del 1991 ho preso un telaio della 851, un motore 900, ho messo i pezzi insieme e ho costruito il prototipo. [...] L'abbiamo terminata per febbraio e l'abbiamo fatta vedere a tutti. In quel momento sarebbe stato bello avere una telecamera per filmare le facce... "ma... è così? Non manca qualche pezzo?" In un momento dove le moto erano tutte carenate, vederne una cosa così nuda e cruda, era uno shock troppo forte da digerire. Li ho convinti, ma ho dovuto stressarli da mattina a sera. *Secondo me la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È soltanto un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All'epoca la gente aveva bisogno di semplicità... Venivamo dagli Anni 80 in cui nei paesi industrializzati c'erano gli eccessi di tutti i tipi, soldi facili. Negli Anni 90 c'era invece il bisogno di ritornare a qualcosa di molto semplice, non però di una semplicità banale, ma qualcosa di ricco nei contenuti e molto semplice da capire. Era una mia ipotesi, ma alla fine ho scoperto che rifletteva il pensiero di tanti. Per la Ducati [...] la Monster è stata la fortuna, ma se anche avesse avuto un altro nome avrebbe avuto lo stesso successo, perché la semplicità è lì dentro, si percepisce. *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la [[Cagiva Raptor|Raptor]] la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la Monster", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *La mia idea è quella di creare delle alternative, di poter realizzare diverse tipologie di moto da una stessa base. [...] con due pezzi verniciati posso cambiare la moto, basta un serbatoio e un parafango anteriore e diventa la mia moto, un modello che non ha nessun altro. Se conosco un carrozziere, in un fine settimana posso farla diventare "la mia moto", solo mia, senza farla diventare qualcos'altro. Secondo me oggi c'è voglia di individualità, c'è voglia di poter dire "io ho la mia moto" a prescindere dalla marca. [...] perché è quella che ti fa sognare, la senti tua. *Le [[Naked (motociclismo)|nude]] sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. *{{NDR|«E gli [[Scooter (veicolo)|scooter]]? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. Lo scooter si guiderà come una moto solo quando si cominceranno a costruire dei telai che peseranno 600 kg, ma a quel punto costeranno 20 milioni e allora sarà più conveniente comprarsi un'auto. Il concetto dello scooter era bello perché era un veicolo semplice e non aveva nessuna pretesa. Oggi stiamo pretendendo troppo da un concetto che era chiaro. Alla fine dov'è il vantaggio se nel traffico devo fare la coda tra le macchine? *[...] ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la [[MV Agusta F4|F4]] il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il massimo della tecnologia ed è imbattibile. Secondo me è il punto di riferimento. *Mi ricordo quando è uscita la [[Buell Motorcycle Company|Buell]]: è lo stesso concetto della Monster ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. *{{NDR|Sulla [[Triumph Speed Triple]]}} [...] il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. *Le moto carenate per me sono moto da corsa e basta. Io parto dal presupposto che se vado in moto è perché mi diverte, è uno svago, faccio dei viaggi, vado in posti dove con le auto non potrei andare. La moto carenata invece è nata per correre, è una moto da corsa e non ti permette di fare molte cose, è scomoda, complicata, non sterza. {{NDR|«Ma non è più difficile disegnare una bella moto quando c'è solo un serbatoio e un faro?»}} Per me è il contrario: è più divertente, è una sfida, perché disegnare moto carenate è un po' come disegnare delle auto, cambiano le linee ma c'è poco di nuovo, è come fare gli scooter. Invece, quando vai a lavorare sui pezzi singoli da mettere insieme è molto più divertente; mettere insieme dei pezzi e far sì che sia tutto armonioso e che si muova in un certo modo è la sfida più bella. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un Velociraptor, continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la Motó della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. {{Int|''[https://web.archive.org/web/20120123203441/http://www.ganzomag.com/miguel-galluzzi.html Miguel Galluzzi {{!}} An Italian Monster Maker]''|{{en}} Intervista di Vladi Delsoglio, ''ganzomag.com'', 17 dicembre 2011.}} *A mio parere, un grande [[designer]] è composto per il 99% da sudore e per l'1% da talento! Ciò significa che è necessaria molta disciplina, anche quando si ha la sensazione di aver sbattuto contro il muro o di aver raggiunto il limite. :''In my opinion a great designer is about 99% sweat and 1% talent! This means that a lot of discipline is required, even when you feel like you've hit the wall or reached the limit.'' *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} [[Claudio Castiglioni]], sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. [...] Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. :''[Who is a person who really changed your career? Someone who has been important to you?] Claudio Castiglioni, definitely. He was unique: one of these characters that really changed history. In 1978 he bought a company that was dramatically close to failure, and totally re-created the motorbike market in Italy! Look, I owned a Ducati in 1989, and when I first went to work in Cagiva, everyone made fun of me because of my motorbike. Even the Ducati employees themselves did the same. They used to tell me: "did you really pay for that shit?" In less than ten years Castiglioni reversed this situation. In the end, he was my guide. We were friends and colleagues for 18 years. We did everything together: we worked, we argued, we travelled. There were no limits to what we did, in what we thought, in what we created.'' *Fino al 2010 ero completamente contrario alle [[Motoveicolo elettrico|moto elettriche]], ma l'anno scorso sono andato per la prima volta all'Isola di Man e mi sono reso conto che le moto elettriche potrebbero essere il futuro, ma i produttori non riescono ancora a vederlo... Le moto elettriche non sostituiranno quelle tradizionali, sono solo qualcosa di nuovo, una novità che verrà prodotta per i prossimi 100 anni. Per i libri è la stessa cosa: c'è chi apprezza i nuovi formati di iPad e Kindle, ma d'altra parte ci sono molte altre persone che non leggeranno mai un libro su un iPad! :''I was completely against electric bikes until 2010, but last year I went to the Isle of Man for the first time and I realized that electric motorbikes could be the future, but manufacturers can't see that yet ... Electric motorbikes won't replace traditional ones, they are just something new, a novelty that will be produced for the next 100 years. I mean, it's the same with books: some people appreciate the new iPad and Kindle formats, but on the other hand, there are a lot of other people who will never read a book on an iPad!'' {{Int|''[https://www.insella.it/news/miguel-galluzzi-guzzi-california Miguel Galluzzi: "Moto Guzzi unisce passato e futuro"]''|''insella.it'', 29 aprile 2013.}} *Credo che uno dei motivi di successo di [[Moto Guzzi|Guzzi]] sia la capacità di trasmettere, con i suoi prodotti, la cura di un lavoro artigianale. Basta farsi un giro a Mandello del Lario per rendersene conto. La fabbrica è immutata da 90 anni e questo fascino, in qualche maniera, viene tutt'ora trasmesso alle moto. *L'immagine più nitida che ho di una Moto Guzzi è la prima [[Moto Guzzi Le Mans|Le Mans]]: rossa, pinze Brembo e forcella Marzocchi. Le moto giapponesi a quell'epoca stavano arrivando, ma quel misto di classe e di bellezza è tutt'ora immortale. *Il termine [[Cruiser (motorcycle)|Cruiser]] che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser". {{Int|''[https://amcn.com.au/editorial/how-i-created-a-monster/ How I Created a Monster]''|{{en}} Testo di Alan Cathcart, ''Australian Motorcycle News'', 13 aprile 2020.}} *A quel tempo, il signor Honda era ancora vivo e avevano in progetto di aprire uno studio a Milano, perché il suo sogno era di avere uno studio in Italia [...]. Così mi offrirono un lavoro. Ho conosciuto persone fantastiche, come Hitoshi Ikeda, il progettista della CB750 K0, ma la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a Milano è stata comprare una [[Ducati]]! Trovai [...] questa 750SS rossa e argento a 7,5 milioni di lire, che erano un sacco di soldi, ma mi dissi: se non lo faccio ora, non lo farò mai più. Ricordo che la portai alla Honda per la prima volta e il signor Ikeda venne alla mia scrivania e mi chiese perché non avessi comprato una Honda. Gli risposi che mi piacevano le Ducati. Mi disse di andare con lui e pensai: "Oh, cavolo, sono nei guai". Siamo andati al parcheggio, lui ha inserito la chiave, ha avviato il motore e improvvisamente la sua faccia è cambiata. Ha fatto vroom, vroom con l'acceleratore, poi si è girato verso di me e ha detto: "Sai una cosa, questa moto ha un cuore. Noi giapponesi non saremo mai in grado di fare qualcosa di simile". Da quel momento in poi, ogni volta che veniva in ufficio, prendeva la chiave per avviare la Ducati, dava un colpetto all'acceleratore e poi ritornava con un sorriso enorme! :''At that time, Mr Honda was still alive and they had a project to open a studio in Milan, because his dream was to have a studio in Italy'' [...]. ''So they offered me a job. I met some great people, like Hitoshi Ikeda, the designer of the CB750 K0, but the first thing I did when I came to Milan was to buy a Ducati! I found'' [...] ''this silver and red 750SS for 7.5m Lira, which was a lot of money, but I said, if I don't do it now, I never will. I remember riding it to Honda for the first time and Mr Ikeda came to my desk and asked me why I didn't buy a Honda. I said because I like Ducatis. He told me to go with him and I thought "oh man, I'm in trouble". We went to the parking lot and he put the key in and started the engine and suddenly his face changed. He went vroom, vroom, with the throttle and then he turned to me and said, "you know what, this bike has a heart. We Japanese are never going to be able to make something like this." And from then on every time he'd visit the office he'd take the key to start the Ducati, blip the throttle, and then come back with a huge smile!'' *{{NDR|Su [[Claudio Castiglioni]]}} Aveva una formidabile percezione di ciò che volevano i suoi clienti. Si fermava due o tre volte alla settimana per guardare quello che stavamo facendo, per sedersi e discuterne con noi, per proporre nuove idee. [...] Capiva molto bene il design. Avevamo grandi discussioni, ma tutto ciò faceva parte della sua passione [...] :[...] ''he had a fantastic appreciation of what his customers wanted. He'd stop by two or three times a week to look at what we were doing, and to sit down and discuss it with us, and throw out new ideas.'' [...] ''He understood design very well. We had big arguments – but that was all part of being so passionate about it'' [...] *Ho sentito molte storie sul perché l'abbiamo chiamato [[Ducati Monster|Monster]], la maggior parte delle quali completamente false! Il vero motivo è che passavo ore e ore su un disegno che non aveva un numero di progetto e il controllo finanziario aveva bisogno di un nome a cui assegnare i costi. In quel periodo in Italia c'era una mania chiamata 'Monster in My Pocket', che i bambini collezionavano. C'erano circa 300 diversi mostri di gomma e ogni sera i miei due figli mi chiedevano: "Papà, ci hai comprato un Monster? Monster, Monster, Monster?". E ogni fine settimana andavamo al negozio per comprarne tre o quattro pacchetti da aggiungere alla loro collezione. Così dissi: "Perché non lo chiamiamo Monster?". Così è diventato Monster – mai la parola italiana, che è Mostro, perché non è quello che c'era scritto sui pacchetti. :''I heard many stories about why we called it the Monster, most completely untrue! The real reason is because I was spending hours on a design that didn't have a project number, the financial controller needed a name to which to allocate the costs. Around that time, they had a craze in Italy called 'Monster in My Pocket' for young kids to collect. There were about 300 different rubber monsters, and each night my two sons would ask me "Dad, did you buy us a monster? Monster, monster, monster?" And each weekend we'd go to the store to buy three or four boxes of them to add to their collection. So I said "why don't we call it the Monster?" So Monster it became – never the Italian word, which is Mostro, because that's not what it said on the boxes.'' *Non è [...] vero che all'inizio doveva chiamarsi Cagiva Monster: sarebbe sempre stata una Ducati. Ma il primo prototipo realizzato a Bologna per i collaudatori era dipinto di verde, così lo chiamarono Kermit. Era un insulto voluto, perché non gli piaceva, perché non era una moto sportiva, e Farnè {{NDR|Franco, il guru tecnico della Ducati}} le montò un manubrio stile chopper e uno scarico personalizzato. Mi lamentai e alla fine ricambiarono tutto, ma l'ironia della sorte è che salvò la Ducati e le permise di continuare a costruire Superbike e MotoGP vincenti. :''It's'' [...] ''not true that it was originally going to be called the Cagiva Monster – it was always going to be a Ducati. But the first prototype they made in Bologna for the test riders to use was painted green, so they called it Kermit. It was a deliberate insult because they didn't like it since it wasn't a sportsbike, and Farnè [Ducati's technical guru] fitted a chopper-style handlebar to it and a custom exhaust. I complained and they eventually changed it back, but the irony is it saved Ducati, and allowed them to keep on building title-winning Superbikes and MotoGP racers. *Lo spirito del Monster è nato sulla Los Angeles Crest Highway nel 1984, dato che andavamo a scuola a Pasadena e quella era la strada che percorrevamo avanti e indietro per arrivarci. Era facile fare incidenti, perché le moto e gli pneumatici facevano schifo e riparare la carrozzeria era difficile e costoso. Inoltre, avevamo un amico che aveva una vecchia Triumph Bonneville e che teneva sempre il passo con le nostre sportive giapponesi a quattro cilindri, e a volte ci batteva anche al Rock Store sulla Mulholland, dove ci incontravamo nei fine settimana. All'epoca avevo una Suzuki GS750ES con ruote da 16 pollici e tutto il resto, ma lui era sempre lì. Poi sono uscite le prime Honda Interceptor e GSX-R750, tutto è diventato complicato e costoso e sono finito a lavorare per Honda, progettando tanta plastica. Ma a che scopo? Voglio godermi il viaggio. [...] E per farlo mi serve solo un motore, due ruote, un serbatoio, un manubrio e del metallo per unirli. Ed è così che ho creato un mostro. :''The spirit of the Monster was born on the Los Angeles Crest Highway in 1984, because we were going to school in Pasadena, and that was the road we used to go back and forth along to get there. It was easy to crash, because the bikes and tyres were crap, and repairing bodywork was difficult and expensive. Plus, we had a friend who had an old Triumph Bonneville, and he would always keep up with us on the four-cylinder Japanese sportbikes, and even sometimes beat us to the Rock Store on Mulholland where we'd meet at weekends. Back then I had a Suzuki GS750ES with 16-inch wheels and everything, and still he'd always be there. Then the first Honda Interceptor and GSX-R750 came out, everything got complicated and expensive and I ended up working for Honda, designing so much plastic – but what for? I want to enjoy my ride.'' [...] ''And to do that I only need one engine, two wheels, a tank, a handlebar and some metal to join them together. And that's how I created a monster. {{Int|''[https://www.slick-magazine.com/workroom/aprilia-rsv4-design-miguel-galluzzi/ Come una bella donna]''|Da ''SLICK'' nº 13, giugno-luglio 2021; citato in Enrico Borghi, ''slick-magazine.com''.}} {{NDR|Sull'[[Aprilia RSV4]]}} *Era il periodo in cui si discuteva del futuro della 250 nei GP, e lì l'Aprilia andava forte. Ma questa azienda non aveva mai vinto nei quattro tempi, quindi fu una sfida importante. Quando l'R&D e il Racing ci diedero le specifiche, e iniziai a pensare al tipo di moto che ci serviva, dissi a me stesso e poi a tutti quanti: ora dobbiamo avere il coraggio di sfidare noi stessi, e di fare qualcosa di diverso. E allora stringemmo un patto d'acciaio, tra di noi: saremmo rimasti uniti per la missione, cioè portare l'Aprilia a vincere anche nel mondo delle quattro tempi. *Lo sai che il design della RSV4 l'abbiamo concepito in una pizzeria vicino a Noale? Sì, mi piaceva moltissimo andare lì, la sera, dopo il lavoro, con i colleghi e i collaboratori. [...] Quando ci mettemmo a disegnare la RSV4 pensai alla bellezza femminile. Allora ho detto: facciamole un bel "davanti" e un bel "posteriore", quello che c'è in mezzo verrà da solo. Quindi il frontale doveva possedere uno sguardo bello e aggressivo, per attrarre; il codino lo vedevo come dei bei fianchi e, insomma, come un bel sedere! Ed è venuta fuori una moto bellissima. *Eravamo al ristorante [...]: a tavola eravamo io, Romano {{NDR|Albesiano}} e Gigi {{NDR|Dall'Igna}}. Ad certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "Partendo da zero, abbiamo la possibilità di fare una moto che, quando l'avremo finita, sarà vincente e aprirà una nuova era". [...] Io ho detto: "sfidiamoci!". Dobbiamo sfidare noi stessi, per fare qualcosa di veramente diverso, che adesso non c'è. E dobbiamo restare uniti!. [...] La sfida fu questa: ci allineiamo tutti, lavoriamo nella stessa direzione, con un solo obiettivo. {{NDR|«Perché fu una sfida? Non dovrebbe essere normale?»}} In Italia, mica tanto. Infatti avvenne un'autentica rivoluzione: un'azienda italiana si mise a lavorare in modo univoco, cioè tutti come fossero uno solo. Io li conosco, gli italiani – ne ho viste di tutti i colori, nelle aziende italiane in cui ho lavorato – e non mi era mai capitato che tutti si accordassero per lavorare uno a fianco dell'altro. Roba da giapponesi, ma quelli erano Italiani! *[...] la sfida era già tosta di suo, perché bisognava risolvere tutti i problemi che sorgono quando vuoi fare una moto bella e che vada anche forte, ma noi ne creammo un'altra: decidemmo di inventare qualcosa di nuovo in un mondo, la Superbike, in cui era stato fatto di tutto. Per fare quello che abbiamo fatto noi, in quel momento storico – penso all'azienda, che stava riorganizzandosi – ci vogliono i "coglioni" [...] ma servono anche una visione, una certa ampiezza di vedute. {{NDR|«Ed ecco il patto...»}} Ci organizzammo in modo che i tre settori coinvolti (R&D, Racing, Stile) progettassero e sviluppassero sempre insieme. Secondo me questo ha fatto la differenza. E ribadisco: litigammo molto, ma perché abbiamo dato tutto. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Galluzzi, Miguel}} [[Categoria:Designer]] [[Categoria:Argentini]] 485234kjrmxys9gotmkg3w1jvgnrzcy 1352107 1352106 2024-11-16T04:58:12Z Danyele 19198 /* Citazioni di Miguel Galluzzi */ idem 1352107 wikitext text/x-wiki '''Miguel Angel Galluzzi''' (1959 – vivente), designer argentino. ==Citazioni di Miguel Galluzzi== {{cronologico}} *{{NDR|Nel 2014, «Il design delle [[Motocicletta|moto]] moderne si è arenato? O pensi che le rigide normative imposte ai produttori limitino la loro creatività?»}} È chiaro che siamo alla fine di un'epoca: pensate per un attimo al fatto che, tutte le altre volte che le moto hanno subito una trasformazione radicale, è stato dopo le grandi guerre. Solo allora le moto sono cambiate e hanno fatto passi avanti. Le moto sono state concepite come macchine semplici, non come un folle insieme di dispositivi elettronici per controllare qualcosa che non serve a nessuno. Quindi, ci stiamo muovendo verso una direzione che rivoluzionerà la motocicletta. :''[Has modern motorcycle design hit a rut? Or do you think that the strict regulations enforced on manufacturers limits their freedom?] It's clear that we are at the end of an era—think for a moment, all the other times that motorcycles suffered a radical transformation were after big wars. Only then, motorcycles changed and moved forward. Motorcycles were intended to be simple machines, not a crazy bunch of electronic devices to control something that nobody really needs. So, we are heading in a direction in which the motorcycle is going to be revolutionized.''<ref>{{en}} Dall'intervista di Wesley Reyneke, ''[https://www.bikeexif.com/motorcycle-design Motorcycle Design: The State We're In]'', ''bikeexif.com'', 7 luglio 2014.</ref> *Ho amato lavorare con [[Claudio Castiglioni]] perché era un vero vulcano di nuove idee, a volte idee selvagge, ma è così che prendono forma concetti nuovi e rivoluzionari. Ma Claudio ha sempre dimenticato di tenere d'occhio gli aspetti finanziari della sua creatività e passione. :''I loved working with Claudio Castiglioni because he was a real volcano of new ideas, wild ideas at times, but that is how new, revolutionary concepts take shape. But Claudio always forgot to keep an eye on the financial aspects of his creativeness and passion.''<ref name="dePrato">{{en}} Da Bruno dePrato, ''[https://www.cycleworld.com/2014/07/31/interview-miguel-galuzzi-motorcycle-designer/ Interview: Miguel Galuzzi, Motorcycle Designer]'', ''cycleworld.com'', 31 luglio 2014.</ref> *Se pensate che le motociclette siano diventate troppo intelligenti, troppo razionali, troppo funzionali... questo toglie l'emozione. :''If you think motorcycles have grown too intelligent, too rational, too functional, this takes the emotion away.''<ref name="dePrato"/> *{{NDR|Sul [[Ducati Monster]]}} La gente diceva: "È veramente futuristica", e io rispondevo: "Avete guardato le moto di 50 o 60 anni fa?" Tutte le forme nelle auto e nelle moto degli anni 90 erano morbide, soffici. Per me non era niente di radicale, era solo un ritorno alle origini. :''People said, "This is extremely futuristic," and I'd ask, "Have you been looking at bikes from 50 or 60 years ago?" All the shapes in the '90s were soft in cars and bikes, soapy. To me it wasn't radical, it was just going back to basics.''<ref name="d'Orleans">{{en}} Dall'intervista di Paul d'Orleans, ''[https://www.cycleworld.com/meet-man-who-designed-ducati-monster/ Meet The Man Who Designed The Ducati Monster]'', ''cycleworld.com'', 11 settembre 2018.</ref> *La gente si diverte a trasformare le moto, a personalizzarle, a riverniciarle e così via. Se si conosce la storia delle due ruote, la maggior parte del divertimento è lì: chopper, cafe racer, cose così, da sempre! :''People enjoy transforming bikes, personalizing them, painting and stuff. If you know the history of motorcycles, most of the fun part is there: choppers, cafe racers, ­everything like that, forever!''<ref name="d'Orleans"/> {{Int|''[https://www.motorbox.com/moto/magazine-moto/lifestyle-moto/le-moto-del-futuro-secondo-miguel-galluzzi Le moto del futuro secondo Miguel Galluzzi]''|Intervista di Stefano Cordara, ''motorbox.com'', 17 novembre 2004.}} *La [[Ducati Monster|Monster]] è addirittura nata quando ero ancora in Honda. Si parlava di progettare la CBR 600 F2 [...] che era completamente carenata. Gli schizzi che facevamo erano tutti di moto carenate, con plastica dappertutto. Poi, un giorno, su un giornale ho trovato questa foto [ci mostra la foto di una Ducati 750 F1 completamente spogliata della carenatura, ''ndr''], era la versione tricolore 1988 e mi sono detto: "a me piacerebbe avere una moto così. Questa sarebbe la mia moto, senza tutta questa plastica di merda intorno". Ho subito fatto uno schizzo e quando sono arrivato in Cagiva (nel 1989) ho fatto vedere i miei disegni e ho detto: "dobbiamo assolutamente costruire questa moto". Loro dicevano "sì, sì...", ma poi, come succede sempre... Sono passati due anni in cui ho disegnato scooter di tutti i tipi e colori, fino a quando, nell'estate del 1991 ho preso un telaio della 851, un motore 900, ho messo i pezzi insieme e ho costruito il prototipo. [...] L'abbiamo terminata per febbraio e l'abbiamo fatta vedere a tutti. In quel momento sarebbe stato bello avere una telecamera per filmare le facce... "ma... è così? Non manca qualche pezzo?" In un momento dove le moto erano tutte carenate, vederne una cosa così nuda e cruda, era uno shock troppo forte da digerire. Li ho convinti, ma ho dovuto stressarli da mattina a sera. *Secondo me la Monster è una cosa che va oltre il marketing. È soltanto un riflesso di quello che stava succedendo nella nostra società in quel momento. All'epoca la gente aveva bisogno di semplicità... Venivamo dagli Anni 80 in cui nei paesi industrializzati c'erano gli eccessi di tutti i tipi, soldi facili. Negli Anni 90 c'era invece il bisogno di ritornare a qualcosa di molto semplice, non però di una semplicità banale, ma qualcosa di ricco nei contenuti e molto semplice da capire. Era una mia ipotesi, ma alla fine ho scoperto che rifletteva il pensiero di tanti. Per la Ducati [...] la Monster è stata la fortuna, ma se anche avesse avuto un altro nome avrebbe avuto lo stesso successo, perché la semplicità è lì dentro, si percepisce. *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la [[Cagiva Raptor|Raptor]] la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la Monster", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *La mia idea è quella di creare delle alternative, di poter realizzare diverse tipologie di moto da una stessa base. [...] con due pezzi verniciati posso cambiare la moto, basta un serbatoio e un parafango anteriore e diventa la mia moto, un modello che non ha nessun altro. Se conosco un carrozziere, in un fine settimana posso farla diventare "la mia moto", solo mia, senza farla diventare qualcos'altro. Secondo me oggi c'è voglia di individualità, c'è voglia di poter dire "io ho la mia moto" a prescindere dalla marca. [...] perché è quella che ti fa sognare, la senti tua. *Le [[Naked (motociclismo)|nude]] sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. *{{NDR|«E gli [[Scooter (veicolo)|scooter]]? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. Lo scooter si guiderà come una moto solo quando si cominceranno a costruire dei telai che peseranno 600 kg, ma a quel punto costeranno 20 milioni e allora sarà più conveniente comprarsi un'auto. Il concetto dello scooter era bello perché era un veicolo semplice e non aveva nessuna pretesa. Oggi stiamo pretendendo troppo da un concetto che era chiaro. Alla fine dov'è il vantaggio se nel traffico devo fare la coda tra le macchine? *[...] ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la [[MV Agusta F4|F4]] il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il massimo della tecnologia ed è imbattibile. Secondo me è il punto di riferimento. *Mi ricordo quando è uscita la [[Buell Motorcycle Company|Buell]]: è lo stesso concetto della Monster ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. *{{NDR|Sulla [[Triumph Speed Triple]]}} [...] il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. *Le moto carenate per me sono moto da corsa e basta. Io parto dal presupposto che se vado in moto è perché mi diverte, è uno svago, faccio dei viaggi, vado in posti dove con le auto non potrei andare. La moto carenata invece è nata per correre, è una moto da corsa e non ti permette di fare molte cose, è scomoda, complicata, non sterza. {{NDR|«Ma non è più difficile disegnare una bella moto quando c'è solo un serbatoio e un faro?»}} Per me è il contrario: è più divertente, è una sfida, perché disegnare moto carenate è un po' come disegnare delle auto, cambiano le linee ma c'è poco di nuovo, è come fare gli scooter. Invece, quando vai a lavorare sui pezzi singoli da mettere insieme è molto più divertente; mettere insieme dei pezzi e far sì che sia tutto armonioso e che si muova in un certo modo è la sfida più bella. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un Velociraptor, continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la Motó della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. {{Int|''[https://web.archive.org/web/20120123203441/http://www.ganzomag.com/miguel-galluzzi.html Miguel Galluzzi {{!}} An Italian Monster Maker]''|{{en}} Intervista di Vladi Delsoglio, ''ganzomag.com'', 17 dicembre 2011.}} *A mio parere, un grande [[designer]] è composto per il 99% da sudore e per l'1% da talento! Ciò significa che è necessaria molta disciplina, anche quando si ha la sensazione di aver sbattuto contro il muro o di aver raggiunto il limite. :''In my opinion a great designer is about 99% sweat and 1% talent! This means that a lot of discipline is required, even when you feel like you've hit the wall or reached the limit.'' *{{NDR|«Chi è una persona che ha davvero cambiato la tua carriera? Qualcuno che è stato importante per te?»}} [[Claudio Castiglioni]], sicuramente. È stato unico: uno di quei personaggi che hanno davvero cambiato la storia. Nel 1978 ha acquistato un'azienda che era drammaticamente vicina al fallimento e ha ricreato totalmente il mercato delle moto in Italia! Guardi, io nel 1989 avevo una Ducati e quando andai a lavorare in Cagiva tutti mi prendevano in giro per la mia moto. Anche gli stessi dipendenti Ducati facevano lo stesso. Mi dicevano: "Ma l'hai pagata davvero quella roba?". In meno di dieci anni Castiglioni ha ribaltato la situazione. Alla fine è stato la mia guida. [...] Abbiamo fatto tutto insieme: abbiamo lavorato, discusso, viaggiato. Non c'erano limiti a ciò che facevamo, a ciò che pensavamo, a ciò che creavamo. :''[Who is a person who really changed your career? Someone who has been important to you?] Claudio Castiglioni, definitely. He was unique: one of these characters that really changed history. In 1978 he bought a company that was dramatically close to failure, and totally re-created the motorbike market in Italy! Look, I owned a Ducati in 1989, and when I first went to work in Cagiva, everyone made fun of me because of my motorbike. Even the Ducati employees themselves did the same. They used to tell me: "did you really pay for that shit?" In less than ten years Castiglioni reversed this situation. In the end, he was my guide.'' [...] ''We did everything together: we worked, we argued, we travelled. There were no limits to what we did, in what we thought, in what we created.'' *Fino al 2010 ero completamente contrario alle [[Motoveicolo elettrico|moto elettriche]], ma l'anno scorso sono andato per la prima volta all'Isola di Man e mi sono reso conto che le moto elettriche potrebbero essere il futuro, ma i produttori non riescono ancora a vederlo... Le moto elettriche non sostituiranno quelle tradizionali, sono solo qualcosa di nuovo, una novità che verrà prodotta per i prossimi 100 anni. Per i libri è la stessa cosa: c'è chi apprezza i nuovi formati di iPad e Kindle, ma d'altra parte ci sono molte altre persone che non leggeranno mai un libro su un iPad! :''I was completely against electric bikes until 2010, but last year I went to the Isle of Man for the first time and I realized that electric motorbikes could be the future, but manufacturers can't see that yet ... Electric motorbikes won't replace traditional ones, they are just something new, a novelty that will be produced for the next 100 years. I mean, it's the same with books: some people appreciate the new iPad and Kindle formats, but on the other hand, there are a lot of other people who will never read a book on an iPad!'' {{Int|''[https://www.insella.it/news/miguel-galluzzi-guzzi-california Miguel Galluzzi: "Moto Guzzi unisce passato e futuro"]''|''insella.it'', 29 aprile 2013.}} *Credo che uno dei motivi di successo di [[Moto Guzzi|Guzzi]] sia la capacità di trasmettere, con i suoi prodotti, la cura di un lavoro artigianale. Basta farsi un giro a Mandello del Lario per rendersene conto. La fabbrica è immutata da 90 anni e questo fascino, in qualche maniera, viene tutt'ora trasmesso alle moto. *L'immagine più nitida che ho di una Moto Guzzi è la prima [[Moto Guzzi Le Mans|Le Mans]]: rossa, pinze Brembo e forcella Marzocchi. Le moto giapponesi a quell'epoca stavano arrivando, ma quel misto di classe e di bellezza è tutt'ora immortale. *Il termine [[Cruiser (motorcycle)|Cruiser]] che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser". {{Int|''[https://amcn.com.au/editorial/how-i-created-a-monster/ How I Created a Monster]''|{{en}} Testo di Alan Cathcart, ''Australian Motorcycle News'', 13 aprile 2020.}} *A quel tempo, il signor Honda era ancora vivo e avevano in progetto di aprire uno studio a Milano, perché il suo sogno era di avere uno studio in Italia [...]. Così mi offrirono un lavoro. Ho conosciuto persone fantastiche, come Hitoshi Ikeda, il progettista della CB750 K0, ma la prima cosa che ho fatto quando sono arrivato a Milano è stata comprare una [[Ducati]]! Trovai [...] questa 750SS rossa e argento a 7,5 milioni di lire, che erano un sacco di soldi, ma mi dissi: se non lo faccio ora, non lo farò mai più. Ricordo che la portai alla Honda per la prima volta e il signor Ikeda venne alla mia scrivania e mi chiese perché non avessi comprato una Honda. Gli risposi che mi piacevano le Ducati. Mi disse di andare con lui e pensai: "Oh, cavolo, sono nei guai". Siamo andati al parcheggio, lui ha inserito la chiave, ha avviato il motore e improvvisamente la sua faccia è cambiata. Ha fatto vroom, vroom con l'acceleratore, poi si è girato verso di me e ha detto: "Sai una cosa, questa moto ha un cuore. Noi giapponesi non saremo mai in grado di fare qualcosa di simile". Da quel momento in poi, ogni volta che veniva in ufficio, prendeva la chiave per avviare la Ducati, dava un colpetto all'acceleratore e poi ritornava con un sorriso enorme! :''At that time, Mr Honda was still alive and they had a project to open a studio in Milan, because his dream was to have a studio in Italy'' [...]. ''So they offered me a job. I met some great people, like Hitoshi Ikeda, the designer of the CB750 K0, but the first thing I did when I came to Milan was to buy a Ducati! I found'' [...] ''this silver and red 750SS for 7.5m Lira, which was a lot of money, but I said, if I don't do it now, I never will. I remember riding it to Honda for the first time and Mr Ikeda came to my desk and asked me why I didn't buy a Honda. I said because I like Ducatis. He told me to go with him and I thought "oh man, I'm in trouble". We went to the parking lot and he put the key in and started the engine and suddenly his face changed. He went vroom, vroom, with the throttle and then he turned to me and said, "you know what, this bike has a heart. We Japanese are never going to be able to make something like this." And from then on every time he'd visit the office he'd take the key to start the Ducati, blip the throttle, and then come back with a huge smile!'' *{{NDR|Su [[Claudio Castiglioni]]}} Aveva una formidabile percezione di ciò che volevano i suoi clienti. Si fermava due o tre volte alla settimana per guardare quello che stavamo facendo, per sedersi e discuterne con noi, per proporre nuove idee. [...] Capiva molto bene il design. Avevamo grandi discussioni, ma tutto ciò faceva parte della sua passione [...] :[...] ''he had a fantastic appreciation of what his customers wanted. He'd stop by two or three times a week to look at what we were doing, and to sit down and discuss it with us, and throw out new ideas.'' [...] ''He understood design very well. We had big arguments – but that was all part of being so passionate about it'' [...] *Ho sentito molte storie sul perché l'abbiamo chiamato [[Ducati Monster|Monster]], la maggior parte delle quali completamente false! Il vero motivo è che passavo ore e ore su un disegno che non aveva un numero di progetto e il controllo finanziario aveva bisogno di un nome a cui assegnare i costi. In quel periodo in Italia c'era una mania chiamata 'Monster in My Pocket', che i bambini collezionavano. C'erano circa 300 diversi mostri di gomma e ogni sera i miei due figli mi chiedevano: "Papà, ci hai comprato un Monster? Monster, Monster, Monster?". E ogni fine settimana andavamo al negozio per comprarne tre o quattro pacchetti da aggiungere alla loro collezione. Così dissi: "Perché non lo chiamiamo Monster?". Così è diventato Monster – mai la parola italiana, che è Mostro, perché non è quello che c'era scritto sui pacchetti. :''I heard many stories about why we called it the Monster, most completely untrue! The real reason is because I was spending hours on a design that didn't have a project number, the financial controller needed a name to which to allocate the costs. Around that time, they had a craze in Italy called 'Monster in My Pocket' for young kids to collect. There were about 300 different rubber monsters, and each night my two sons would ask me "Dad, did you buy us a monster? Monster, monster, monster?" And each weekend we'd go to the store to buy three or four boxes of them to add to their collection. So I said "why don't we call it the Monster?" So Monster it became – never the Italian word, which is Mostro, because that's not what it said on the boxes.'' *Non è [...] vero che all'inizio doveva chiamarsi Cagiva Monster: sarebbe sempre stata una Ducati. Ma il primo prototipo realizzato a Bologna per i collaudatori era dipinto di verde, così lo chiamarono Kermit. Era un insulto voluto, perché non gli piaceva, perché non era una moto sportiva, e Farnè {{NDR|Franco, il guru tecnico della Ducati}} le montò un manubrio stile chopper e uno scarico personalizzato. Mi lamentai e alla fine ricambiarono tutto, ma l'ironia della sorte è che salvò la Ducati e le permise di continuare a costruire Superbike e MotoGP vincenti. :''It's'' [...] ''not true that it was originally going to be called the Cagiva Monster – it was always going to be a Ducati. But the first prototype they made in Bologna for the test riders to use was painted green, so they called it Kermit. It was a deliberate insult because they didn't like it since it wasn't a sportsbike, and Farnè [Ducati's technical guru] fitted a chopper-style handlebar to it and a custom exhaust. I complained and they eventually changed it back, but the irony is it saved Ducati, and allowed them to keep on building title-winning Superbikes and MotoGP racers. *Lo spirito del Monster è nato sulla Los Angeles Crest Highway nel 1984, dato che andavamo a scuola a Pasadena e quella era la strada che percorrevamo avanti e indietro per arrivarci. Era facile fare incidenti, perché le moto e gli pneumatici facevano schifo e riparare la carrozzeria era difficile e costoso. Inoltre, avevamo un amico che aveva una vecchia Triumph Bonneville e che teneva sempre il passo con le nostre sportive giapponesi a quattro cilindri, e a volte ci batteva anche al Rock Store sulla Mulholland, dove ci incontravamo nei fine settimana. All'epoca avevo una Suzuki GS750ES con ruote da 16 pollici e tutto il resto, ma lui era sempre lì. Poi sono uscite le prime Honda Interceptor e GSX-R750, tutto è diventato complicato e costoso e sono finito a lavorare per Honda, progettando tanta plastica. Ma a che scopo? Voglio godermi il viaggio. [...] E per farlo mi serve solo un motore, due ruote, un serbatoio, un manubrio e del metallo per unirli. Ed è così che ho creato un mostro. :''The spirit of the Monster was born on the Los Angeles Crest Highway in 1984, because we were going to school in Pasadena, and that was the road we used to go back and forth along to get there. It was easy to crash, because the bikes and tyres were crap, and repairing bodywork was difficult and expensive. Plus, we had a friend who had an old Triumph Bonneville, and he would always keep up with us on the four-cylinder Japanese sportbikes, and even sometimes beat us to the Rock Store on Mulholland where we'd meet at weekends. Back then I had a Suzuki GS750ES with 16-inch wheels and everything, and still he'd always be there. Then the first Honda Interceptor and GSX-R750 came out, everything got complicated and expensive and I ended up working for Honda, designing so much plastic – but what for? I want to enjoy my ride.'' [...] ''And to do that I only need one engine, two wheels, a tank, a handlebar and some metal to join them together. And that's how I created a monster. {{Int|''[https://www.slick-magazine.com/workroom/aprilia-rsv4-design-miguel-galluzzi/ Come una bella donna]''|Da ''SLICK'' nº 13, giugno-luglio 2021; citato in Enrico Borghi, ''slick-magazine.com''.}} {{NDR|Sull'[[Aprilia RSV4]]}} *Era il periodo in cui si discuteva del futuro della 250 nei GP, e lì l'Aprilia andava forte. Ma questa azienda non aveva mai vinto nei quattro tempi, quindi fu una sfida importante. Quando l'R&D e il Racing ci diedero le specifiche, e iniziai a pensare al tipo di moto che ci serviva, dissi a me stesso e poi a tutti quanti: ora dobbiamo avere il coraggio di sfidare noi stessi, e di fare qualcosa di diverso. E allora stringemmo un patto d'acciaio, tra di noi: saremmo rimasti uniti per la missione, cioè portare l'Aprilia a vincere anche nel mondo delle quattro tempi. *Lo sai che il design della RSV4 l'abbiamo concepito in una pizzeria vicino a Noale? Sì, mi piaceva moltissimo andare lì, la sera, dopo il lavoro, con i colleghi e i collaboratori. [...] Quando ci mettemmo a disegnare la RSV4 pensai alla bellezza femminile. Allora ho detto: facciamole un bel "davanti" e un bel "posteriore", quello che c'è in mezzo verrà da solo. Quindi il frontale doveva possedere uno sguardo bello e aggressivo, per attrarre; il codino lo vedevo come dei bei fianchi e, insomma, come un bel sedere! Ed è venuta fuori una moto bellissima. *Eravamo al ristorante [...]: a tavola eravamo io, Romano {{NDR|Albesiano}} e Gigi {{NDR|Dall'Igna}}. Ad certo punto ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: "Partendo da zero, abbiamo la possibilità di fare una moto che, quando l'avremo finita, sarà vincente e aprirà una nuova era". [...] Io ho detto: "sfidiamoci!". Dobbiamo sfidare noi stessi, per fare qualcosa di veramente diverso, che adesso non c'è. E dobbiamo restare uniti!. [...] La sfida fu questa: ci allineiamo tutti, lavoriamo nella stessa direzione, con un solo obiettivo. {{NDR|«Perché fu una sfida? Non dovrebbe essere normale?»}} In Italia, mica tanto. Infatti avvenne un'autentica rivoluzione: un'azienda italiana si mise a lavorare in modo univoco, cioè tutti come fossero uno solo. Io li conosco, gli italiani – ne ho viste di tutti i colori, nelle aziende italiane in cui ho lavorato – e non mi era mai capitato che tutti si accordassero per lavorare uno a fianco dell'altro. Roba da giapponesi, ma quelli erano Italiani! *[...] la sfida era già tosta di suo, perché bisognava risolvere tutti i problemi che sorgono quando vuoi fare una moto bella e che vada anche forte, ma noi ne creammo un'altra: decidemmo di inventare qualcosa di nuovo in un mondo, la Superbike, in cui era stato fatto di tutto. Per fare quello che abbiamo fatto noi, in quel momento storico – penso all'azienda, che stava riorganizzandosi – ci vogliono i "coglioni" [...] ma servono anche una visione, una certa ampiezza di vedute. {{NDR|«Ed ecco il patto...»}} Ci organizzammo in modo che i tre settori coinvolti (R&D, Racing, Stile) progettassero e sviluppassero sempre insieme. Secondo me questo ha fatto la differenza. E ribadisco: litigammo molto, ma perché abbiamo dato tutto. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Galluzzi, Miguel}} [[Categoria:Designer]] [[Categoria:Argentini]] b1uzenlhl98p4nhs6p7lilfvyi8h0jd Cruiser (motorcycle) 0 203067 1352090 1267098 2024-11-16T04:03:59Z Danyele 19198 fix di stile 1352090 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Moto Guzzi Cali III Seitenansicht.jpg|thumb|Una Moto Guzzi California, esempio di motocicletta Cruiser.]] Citazioni sulla '''Cruiser''', tipologia di motocicletta. *Il termine Cruiser che accomuna marchi come Guzzi e Harley può trarre in inganno. In realtà è una parola inventata dal marketing ma non identifica il senso di un marchio rispetto ad un altro. La verità è che Harley-Davidson è una moto prima di tutto americana, come Triumph è una moto inglese e Moto Guzzi è una moto italiana. Le loro particolarità sono molto ben definite e vanno al di là del semplicistico termine "cruiser". ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Motocicletta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w=Cruiser (motorcycle)|w_site=en|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] sq8xt0wb05dqwsd113fxt63wol47bkv Aprilia Tuono 0 203170 1352093 1267736 2024-11-16T04:17:10Z Danyele 19198 /* Voci correlate */ +1 1352093 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:2004-tuono.JPG|thumb|Aprilia Tuono (2004)]] Citazioni sull{{'}}'''Aprilia Tuono'''. *Aprilia doveva entrare nel settore naked, ma c'erano già delle belle moto in produzione, tra cui le Ducati che erano veramente molto stilose e raffinate. Così abbiamo deciso di fare una naked che rompesse tutti gli schemi e fosse, di fatto, una supersportiva, come si conveniva ad Aprilia, con il manubrio alto. Anche il nome è stato scelto per dare una immagine di esplosività. Disegnata dal bravissimo Giuseppe Ricciuti, fu subito un grande successo, con numeri di vendita in tutto il mondo veramente straordinari. Era una moto con vero DNA Aprilia e aprì un nuovo segmento, quello delle naked "hard", che allora non esisteva e che poi molti seguirono. ([[Ivano Beggio]]) ==Voci correlate== *[[Aprilia (azienda)]] *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sull'}} {{stub}} [[Categoria:Motoveicoli]] 8zxc8bmbwxx08z9b1wtet9l8vlx6jl6 Massimo Bordi 0 203525 1352079 1352004 2024-11-15T20:53:21Z Danyele 19198 /* Citazioni di Massimo Bordi */ +1 1352079 wikitext text/x-wiki '''Massimo Bordi''' (1948 – vivente), dirigente d'azienda e ingegnere italiano. ==Citazioni di Massimo Bordi== *[...] è arrivata l'idea della nuova "nuda" sportiva, che non era certo un'invenzione assoluta, perché questo concetto di moto c'era sempre stato: ma la [[Ducati Monster|Monster]] ha segnato un passo importante per la storia della motocicletta.<ref>Da [[Nico Cereghini]], ''[https://www.moto.it/news/nico-cereghini-intervista-massimo-bordi-giovanni-castiglioni.html MV Agusta: Nico Cereghini intervista Giovanni Castiglioni e Massimo Bordi]'', ''moto.it'', 16 giugno 2011.</ref> *{{NDR|Sulla [[Ducati 916]]}} La più bella moto di serie mai costruita. [...] La 916 è una straordinaria combinazione tra motore e telaio, al punto da avere definito un nuovo standard sia nel design che nella funzionalità delle moto. Inoltre ha segnato un'epoca anche dal punto di vista delle prestazioni: è diventata la bicilindrica più veloce del mondo, ha conquistato tante vittorie, rappresentò un importante passo avanti non solo dal punto di vista del design ma anche da quello tecnologico.<ref>Da ''916: come una magia'', ''SLICK'' nº 21, maggio-giugno 2023; citato in un [https://www.facebook.com/slick.bikemagazine/posts/pfbid0u6Em4vnGLavrLNo2Qf7Fo1R93Crknbzxkrio949X7Z9gRHieP6PnRfAd8zHi1uUgl post] sul profilo ufficiale ''facebook.com'', 26 maggio 2023.</ref> *Nel 1990 Claudio Castiglioni mi disse che era il momento di iniziare a pensare ad un progetto nuovo: lui voleva una moto che unisse alla base tecnica – che avevamo già, ed era molto avanza – un'estetica inedita e finiture di alto livello. E allora non c'era il minimo dubbio sul nome di Massimo Tamburini. [...] essendo un perfezionista, non gradiva nessuna pressione riguardo ai tempi per andare in produzione. Non c'era verso di ragionare con lui, sui tempi e sulle esigenze di produzione, perché voleva solo ottenere il meglio. La 916 era già pronta nel 1992, cioè nel periodo perfetto per dare il cambio alla 851/888. {{NDR|«E invece...»}} Tamburini stava per completare il primo prototipo, nel 1992, quando restò colpito dalle forme e dalle soluzioni tecniche della Honda 750 NR a pistoni ovali. Rimase affascinato soprattutto dalla parte anteriore, con il fanale diviso in due parti, e dalla parte terminale dello scarico sotto il codone. {{NDR|«Così la 916 uscì alla fine del 1993»}} [...] Dico sul serio: nel 1992 l'aveva proprio finita – e devo ammettere che non era così bella come è venuta dopo – ma all'improvviso ha deciso di rifarla. Lui disse: "Non posso uscire con una moto vecchia". Quindi è ripartito quasi da zero. E va detto che alla fine la 916 l'ha fatta più bella della Honda, ma di sicuro ha impiegato molto altro tempo e questo ha comportato un cambio dei nostri programmi: dovemmo inventarci delle evoluzioni sul progetto 851/888, per correre anche nel 1993 ad alto livello. In attesa della 916.<ref>Da ''Il 4V Desmoquattro'', ''SLICK'' nº 21, maggio-giugno 2023; citato in un [https://www.facebook.com/slick.bikemagazine/posts/pfbid0CUutFvqzpiEbQonQJBA4S5NjDAujWdxYhZqPB5jPthT9TKXo9fag4EUVbYX2AMJsl post] sul profilo ufficiale ''facebook.com'', 12 giugno 2023.</ref> *{{NDR|Sul Ducati Monster}} [...] pensai, questa è la moto che Marlon Brando guiderebbe oggi ne "Il Selvaggio"!<ref>Citato in Andrea Filippini, ''[https://www.1000cuorirossoblu.it/motor-valley/ducati-monster-la-prima-naked/ Ducati Monster, la prima "naked"]'', ''1000cuorirossoblu.it'', 29 dicembre 2023.</ref> *Un giorno mia mamma stava cucinando e io arrivai con una testa di un motore di moto, cui volevo mettere le guide valvole nelle sedi. Presi la testata e la misi in forno, in frigo invece infilai le sedi valvole. Infine presi i pezzi e li poggiai sul tavolo iniziando a martellare per assemblarli. Lei continuò a cucinare senza scomporsi, come se tutto questo fosse del tutto normale.<ref>Dall'intervista di Paolo Beducci, ''La meccanica nel cuore'', ''Tecnologie Meccaniche'', ottobre 2008, pp. 142-146; [http://www.beducci.it/profili/Massimo_Bordi.pdf disponibile] in ''beducci.it''.</ref> {{Int|''[https://www.cuoredesmo.com/bicilindrico-forever-intervista-a-massimo-bordi/ Bicilindrico forever: intervista a Massimo Bordi]''|Andrea Tessieri, ''cuoredesmo.com'', 6 marzo 1999.}} *La [[Ducati]] non ha intenzione di fare concorrenza a tutti su tutto [...]. La Ducati è sostanzialmente moto sportiva, moto tecnologica, moto di prestazione e questo vuole rimanere, perché ci teniamo a rispettare la nostra storia. *Quando si parla di superbike non si parla di prototipi, si parla di moto derivate dalla produzione e quindi si parla di evoluzioni, probabilmente importanti, però lente e continue e non di stravolgimenti dal punto di vista degli interventi tecnici. *Per le moto clienti pronte per la gara, la Ducati, dal '90 fino ad oggi, ha fatto una scelta che è stata quella di mettere a disposizione dei privati delle moto che sono uguali a quella ufficiale dell'anno prima. Da allora ad oggi abbiamo fatto dalle venti alle trenta moto all'anno, che poi sono quelle che alimentano i campionati nazionali e quelle che permettono di avere una griglia più folta nel mondiale superbike, consentendo ai team minori di avere prodotti competitivi. *{{NDR|«Si parla di mondiale GP con motori a quattro tempi: ciò può interessare la Ducati, data anche l'esperienza accumulata con questi motori?»}} Inevitabilmente i gran premi dovranno rivedere i regolamenti e alla fine adottare la soluzione dei motori quattro tempi [...]. La formula che verrà scelta è ancora da definire: penso però che sarà inevitabile prendere questa decisione e ciò avverrà entro i primi anni del duemila: a quel punto, se si tratterà di prototipi, la Ducati valuterà l'opportunità di partecipare. {{NDR|«A quali condizioni?»}} L'unico modo perché la Ducati possa valutare una partecipazione è quello di darci la possibilità di partecipare con un bicilindrico. Se il regolamento prevedesse solo motori a quattro cilindri, noi non saremo della partita. Il regolamento è in evoluzione [...] {{NDR|«A questo proposito, sono in corso incontri degli organi federali con le Case?»}} La Federazione sta cercando di avere il massimo di informazioni dalle Case, perché quale sarà la nuova classe Grand Prix ha un'importanza enorme sul futuro delle competizioni su due ruote. La nuova classe non va vista in maniera separata dalla superbike e dall'endurance, perché le Case in definitiva sono sempre quelle, i budget sono quelli e le persone sono sempre quelle, quindi la cosa va vista in maniera globale. ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Bordi, Massimo}} [[Categoria:Dirigenti d'azienda italiani]] [[Categoria:Ingegneri italiani]] gm2kh5hi5psmee13ghno7dxii3bt15i Scarabeo (scooter) 0 204580 1352097 1278013 2024-11-16T04:21:38Z Danyele 19198 fix voci correlate / fix di stile 1352097 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Aprilia Scarabeo.JPG|thumb|Aprilia Scarabeo 50]] Citazioni sull{{'}}'''Aprilia Scarabeo'''. *Devo ammettere che l'idea che mi portò a concepire un motorino di stile classico aveva anche una motivazione economica: desideravo in gamma almeno un mezzo che non dovesse seguire la ferrea logica del "model year", costringendomi ogni anno a rivederne stile, colori, plastiche e dotazioni. Pensavo, come esempio, alle borse di Louis Vuitton, che una volta disegnate diventavano eterne. La matita cui affidammo questo inedito compito fu quella di Giuseppe Ricciuti [...]. Nonostante fosse la sua prima esperienza con un ciclomotore, lo declinò magistralmente, creando quello che si definisce "instant classic". [...] lo Scarabeo rappresentava una anomalia nel mondo delle ipersportive Aprilia, tanto che presto decidemmo di affidargli uno staff di sviluppo dedicato: alla fine, contrariamente ai miei desiderata, anche lui necessitò della stessa dedizione di ogni altro mezzo Aprilia, non tanto in questo caso sul fronte tecnico, quanto di attenzione alla più recente moda o tendenza per mantenerlo l'icona di stile che era immediatamente diventato. Al momento del lancio, avvenuto alla Borsa di Milano, individuammo una trentina di testimonial tra attori, musicisti e persone dello spettacolo cui regalarlo, trasferendo in campo motociclistico la filosofia pubblicitaria introdotta in quel periodo dalla Lancia Y10 di proporre un mezzo che "piace alla gente che piace". [...] riuscimmo a fare apparire lo Scarabeo su molti giornali di attualità e gossip, contribuendo a diffonderlo tra un pubblico non specializzato. In particolare, a Roma, ad un certo punto sembravano esserci solo Scarabeo, e spesso i ragazzi si scambiavano lo scudo tra loro creando nuovi mix cromatici. Come chiamarlo, lo decidemmo tramite un concorso tra i dipendenti. [...] alla fine fu accolto il suggerimento avanzato da Italo Battiston, operaio della catena di montaggio, di ripescare il nome delle nostre prime moto da cross: poteva sembrare un azzardo, ma in realtà, riflettendoci, era assolutamente perfetto per un mezzo utilitario raffinato. Con questo colpo di genio, Italo si portò a casa il primo Scarabeo prodotto. ([[Ivano Beggio]]) ==Voci correlate== *[[Aprilia (azienda)]] *[[Scooter (veicolo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante l'|preposizione=sull'}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] mry5xveia5nvu9ekifeh906otjnab1a Aprilia Motó 0 204581 1352094 1278007 2024-11-16T04:17:26Z Danyele 19198 /* Voci correlate */ +1 1352094 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Aprilia Motò 6.5.jpg|thumb|Aprilia Motó 6.5]] Citazioni sull{{'}}'''Aprilia Motó'''. *Incontrai il celebre "archistar" Philippe Starck [...] ad una esposizione di mobili, presentato da alcuni comuni amici. [...] Mi fece intendere che si sarebbe volentieri impegnato per Aprilia, casa che giudicava perfetta per essere sua complice nel proporre una due ruote che lui definiva "spirituale". Non ci pensai troppo [...]. Nelle mie intenzioni la Aprilia Motò (il nome lo propose Starck stesso) avrebbe dovuto avere il fascino della Harley Davidson e presentarsi quale mezzo senza tempo [...]. Starck prese l'impegno molto seriamente, ed in poco più di un mese mi sottopose i bozzetti. Scendeva volentieri a Noale per seguire l'evoluzione del prototipo, impegnandosi talvolta in serrati confronti con i miei tecnici. [...] In realtà la Motò doveva nascere attorno ad un propulsore Suzuki 350, ma l'apprezzamento dello yen rese impossibile tale soluzione, pertanto virammo verso il Rotax cinque valvole con monocarburatore, senza dubbio meno adatto all'indole della moto. L'architetto francese, da parte sua, non era ovviamente abituato a quei continui compromessi tra design e tecnica che costituiscono la quotidianità di ogni azienda motociclistica, ritenendo blasfema ogni proposta che andasse ad inficiare la purezza stilistica. Starck, con straordinaria energia, si occupò di persona anche del lancio stampa [...]. I primi giorni dopo il fastoso vernissage ci illudemmo che la Motò fosse destinata ad avere [...] successo [...], raccogliendo centinaia di ordini da tutto il mondo. Purtroppo, una volta acquistata da architetti, designer, imprenditori ed avvocati, il boom terminò, mettendoci di fronte alla spiacevole realtà che il pubblico dei motociclisti tradizionali non si riconosceva in questo design rotondo, preferendo la rudezza e la grinta della contemporanea Ducati Monster disegnata da Miguel Galluzzi. Nonostante i deludenti dati di vendita [...] e nonostante non avesse l'agilità di una vera Aprilia [...] la Motò ha conquistato un suo spazio nella storia del motociclismo, esposta in prestigiose mostre e musei d'arte. Personalmente, sono comunque felice [...]: quando osservo la Motò nel mio garage ci vedo una naked ancora terribilmente attuale e con stilemi poi ampiamente ripresi dalla concorrenza. ([[Ivano Beggio]]) ==Voci correlate== *[[Aprilia (azienda)]] *[[Naked (motociclismo)]] *[[Philippe Starck]] ==Altri progetti== {{interprogetto|preposizione=sull'}} {{stub}} [[Categoria:Motoveicoli]] c2ke3o6stzlh0p832gdxxauxrmjjdo6 Wikiquote:SheSaid 2024 4 213902 1352069 1351998 2024-11-15T18:35:48Z Emmepici 51905 /* Nuove */ 1352069 wikitext text/x-wiki [[File:WDG - SheSaid 2023 (big).svg|thumb|300px|right|#SheSaid fa parte dell'iniziativa Wiki Loves Women. In Italia viene organizzato da WikiDonne.]] <div style="font-family:'Verdana';font-size:30px;font-weight:bold;color:#662D91;text-align:center;"> Diamo loro voce!<br/><small>Celebriamo le donne che ci hanno ispirato, una wikicitazione alla volta.</small> </div> La campagna '''#SheSaid''' è un'iniziativa di [[m:Wiki Loves Women|Wiki Loves Women]], che vede la partecipazione di altri gruppi interessati alla diversità e al gender gap ([[:w:Progetto:WikiDonne|WikiDonne]], [[:m:Les sans pagEs|Les sans pagEs]], [[:m:Wikimujeres|Wikimujeres]], [[:m:Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia|Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia]]), per celebrare le donne leader del mondo. La quinta edizione, quella del 2024, si svolgerà online dal 1º ottobre al 31 dicembre. Il progetto mira ad aumentare la visibilità delle donne attraverso la creazione di nuove voci in Wikiquote o il miglioramento di quelle esistenti. '''[[m:Wiki Loves Women/SheSaid/SheSaid 2024|Pagina su Meta]]'''. A chi scriverà più di 5 nuove voci, verranno consegnati dei gadget da parte di [[:m:WikiDonne|WikiDonne User Group]] - organizzatore della campagna in Italia. {{Cassetto |larghezza = 1000px |colore = #662D91 |coloresfondo = orange |allineamento = centro |titolo = <span style="color:white;">Materiale grafico tradotto in italiano</span> |testo = ; Post Intagram <gallery> Sonia Sotomayor - post Instagram SheSaid.png|Sonia Sotomayor Françoise Vergès - post Instagram SheSaid.png|Françoise Vergès Serena Williams - post Instagram SheSaid.png|Serena Williams Sofia Loren - post Instagram SheSaid.png|Sofia Loren Simone De Beauvoir - post Instagram SheSaid.png|Simone De Beauvoir Johanna Westerdijk - post Instagram SheSaid.png|Johanna Westerdijk Sasheer Zamata - post Instagram SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Segnalibri <gallery> Wiki Loves Women - segnalibro SheSaid.png|Wiki Loves Women Yasmina Reza - segnalibro SheSaid.png|Yasmina Reza Johanna Westerdijk - segnalibro SheSaid.png|Johanna Westerdijk Mo Abudu - segnalibro SheSaid.png|Mo Abudu Fatema Mernissi - segnalibro SheSaid.png|Fatema Mernissi Dalida - segnalibro SheSaid.png|Dalida Sasheer Zamata - segnalibro SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Cartoline <gallery> Islam Elbeiti - cartolina SheSaid.png|Islam Elbeiti Johanna Westerdijk - cartolina SheSaid.png|Johanna Westerdijk Nana Ama Agyemang Asante - cartolina SheSaid.png|Nana Ama Agyemang Asante Wiki Loves Women - cartolina SheSaid.png|Wiki Loves Women </gallery> }} <br /> == Liste Wikidata di voci presenti in itWikipedia ma mancanti in itWikiquote== {{div col | 3}} '''[[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote|Query SPARQL di voci mancanti]]''' (voci di donne presenti in Wikipedia in Italiano, ma non in Wikiquote in Italiano) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Artiste|Artiste]] (pittrici, scultrici, disegnatrici, fotografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attiviste|Attiviste]] (attiviste sociali, culturali, per i diritti, per il clima) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attrici|Attrici]], donne in teatro, film e spettacolo (attrici, registe, sceneggiatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Ballerine|Ballerine]] (ballerine, danzatrici, coreografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Cantanti|Cantanti]] (cantanti, cantautrici, musiciste, strumentiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in materie umanistiche|Donne nelle materie umanistiche]] (filosofe, filologhe, storiche, critiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in scienze sociali|Donne nelle scienze sociali]] (psicologhe, pedagogiste, sociologhe, antropologhe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in STEM|Donne in STEM]] (biologhe, chimiche, fisiche, matematiche, informatiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne nelle professioni sanitarie|Donne nelle professioni sanitarie]] * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Figure storiche|Figure storiche]] (figure storiche, imperatrici, regine, first ladies) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Imprenditrici|Imprenditrici]] (imprenditrici, lavoratrici, operaie, sindacaliste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Modelle|Modelle]] (modelle, stiliste, sarte, professioniste della moda) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Politiche|Politiche]] (politiche, sindache, ministre, capi di Stato) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Religiose|Religiose]] (sante, martiri, suore, badesse) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Scrittrici|Scrittrici]] (scrittrici, poetesse, drammaturghe e saggiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Sportive|Sportive]] (atlete, para atlete, allenatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Altre professioni|Altre professioni]] (economiste, avvocate, giuriste, architette, archeologhe) {{div col end}} == Partecipanti== # --[[Utente:Camelia.boban|Camelia]] ([[Discussioni utente:Camelia.boban|scrivimi]]) 09:14, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:15, 1 ott 2024 (CEST) # '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; 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[[Assunta Legnante]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, sistemazioni # [[Lina Merlin]] {{fatto|IppolitoN}} + 1 citazione # [[Silvia Cosimini]] {{fatto|Wiccio}} + 4 citazioni # [[Laura di Santa Caterina da Siena]] {{fatto|Spinoziano}} + 2 citazioni su # [[Lea Pericoli]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Ema Stokholma]] {{fatto|Danyele}} + 8 citazioni, sistemazioni # [[Francesca Michielin]] {{fatto|Danyele}} + 8 citazioni # [[Padma Lakshmi]] {{fatto|Camelia}} + 4 citazioni # [[Beatrice Rana]] {{fatto|Danyele}} + 19 citazioni, sistemazioni # [[Martha Argerich]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni # [[Clara Schumann]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni # [[Rosa Luxemburg]] {{fatto|Superchilum}} + 7 citazioni # [[Alda Merini]] {{fatto|Superchilum}} + 1 citazione # [[Sarah Fahr]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, immagine, sistemazioni # [[Laura Conti]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni # [[Elena Ferrante]] {{fatto|Wiccio}} + 1 citazione, + 5 incipit # [[Gabriella Ferri]] {{fatto|Ibisco}} + 2 citazioni # 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[[Sophia Flörsch]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione # [[Alessandra Necci]] {{fatto|Spinoziano}} + 3 citazioni, sistemazioni # [[Sara Simeoni]] {{fatto|Danyele}} + 19 citazioni # [[Santa Lucia]] {{fatto|Spinoziano}} + 1 citazione, sistemazioni # [[Margo Jefferson]] {{fatto|IppolitoN}} + 1 citazione # [[Golshifteh Farahani]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Wangari Maathai]] {{fatto|Camelia}} + 11 citazioni # [[Milena Jesenská]] {{fatto|IppolitoN}} + 6 citazioni, sistemazioni # [[Sofia Stefan]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni # [[Beatrice Rigoni]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni # [[Jean Shrimpton]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni, sistemazioni # [[Grace Ambrose]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Pilar Fogliati]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione # [[Rachele Sangiuliano]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, sistemazioni # [[Sara Gama]] {{fatto|Danyele}} + 10 citazioni, sistemazioni # [[Cecilia Zandalasini]] {{fatto|Danyele}} + 7 citazioni, sistemazioni # [[Nina Lvovna Chruščёva]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Francesca Lollobrigida]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni # [[Lisa Vittozzi]] {{fatto|Danyele}} + 5 citazioni # [[Francesca Cavallo]] {{fatto|Dispe}} + 2 citazioni # [[Francesca Albanese]] {{fatto|Dispe}} + 7 citazioni # [[Sara Gama]] {{fatto|Dispe}} + 3 citazioni # ... {{div col end}} == Risultati == ToDo == Risorse == * [https://www.youtube.com/watch?v=BeHTpFVYdOw Editing Wikiquote with #SheSaid campaign], YouTube * [[:m:Wiki Loves Women/SheSaid/Resources and Tools|Resources and Tools]] (Wiki Loves Women) * [[:c:Category:SheSaid 2024 visuals|SheSaid 2024 visuals]] (categoria in Commons) == Risultati (tool Quarry) == * [https://quarry.wmcloud.org/query/85775 Nuove voci] (2024) * [https://quarry.wmcloud.org/query/85776 Voci implementate] (2024) * [https://quarry.wmcloud.org/query/85777 Nuove voci (ultimi 14 giorni)] (2024) == Edizioni precedenti == * [[Wikiquote:SheSaid|SheSaid]] ** [[Wikiquote:SheSaid 2023|SheSaid 2023]] ** [[Wikiquote:SheSaid 2022|SheSaid 2022]] ** [[Wikiquote:SheSaid 2021|SheSaid 2021]] ** [[Wikiquote:SheSaid 2020|SheSaid 2020]] ==Altri progetti== * [https://meta.wikimedia.org/wiki/Wiki_Loves_Women/SheSaid/it SheSaid su Meta] == Dashboard == * [https://outreachdashboard.wmflabs.org/courses/WikiDonne/WDG_-_SheSaid_2024 Dashboard], tool di monitoraggio dell'attività == Rassegna stampa == * [https://www.wikiloveswomen.org/2023/02/08/the-shesaid-campaign-3-years-of-celebrating-women/ The #SheSaid campaign: 3 years of celebrating Women!], di Afek, Wiki Loves Women, 8 febbraio 2023. * [https://diff.wikimedia.org/2023/10/18/empowering-through-words-celebrating-women-and-their-powerful-quotes/ Empowering Through Words: Celebrating Women and Their Powerful Quotes], di Afek91, Diff Wikimedia, 18 ottobre 2023. * [https://www.wikidonne.org/blog/wikiquote-shesaid-2023/ Wikiquote SheSaid 2023], blog WikiDonne, 29 ottobre 2023. [[Categoria:Campagna SheSaid]] c5dst5a1gsb9sqdn932ufjhj53zxz63 1352070 1352069 2024-11-15T18:36:57Z Emmepici 51905 /* Nuove */ 1352070 wikitext text/x-wiki [[File:WDG - SheSaid 2023 (big).svg|thumb|300px|right|#SheSaid fa parte dell'iniziativa Wiki Loves Women. In Italia viene organizzato da WikiDonne.]] <div style="font-family:'Verdana';font-size:30px;font-weight:bold;color:#662D91;text-align:center;"> Diamo loro voce!<br/><small>Celebriamo le donne che ci hanno ispirato, una wikicitazione alla volta.</small> </div> La campagna '''#SheSaid''' è un'iniziativa di [[m:Wiki Loves Women|Wiki Loves Women]], che vede la partecipazione di altri gruppi interessati alla diversità e al gender gap ([[:w:Progetto:WikiDonne|WikiDonne]], [[:m:Les sans pagEs|Les sans pagEs]], [[:m:Wikimujeres|Wikimujeres]], [[:m:Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia|Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia]]), per celebrare le donne leader del mondo. La quinta edizione, quella del 2024, si svolgerà online dal 1º ottobre al 31 dicembre. Il progetto mira ad aumentare la visibilità delle donne attraverso la creazione di nuove voci in Wikiquote o il miglioramento di quelle esistenti. '''[[m:Wiki Loves Women/SheSaid/SheSaid 2024|Pagina su Meta]]'''. A chi scriverà più di 5 nuove voci, verranno consegnati dei gadget da parte di [[:m:WikiDonne|WikiDonne User Group]] - organizzatore della campagna in Italia. {{Cassetto |larghezza = 1000px |colore = #662D91 |coloresfondo = orange |allineamento = centro |titolo = <span style="color:white;">Materiale grafico tradotto in italiano</span> |testo = ; Post Intagram <gallery> Sonia Sotomayor - post Instagram SheSaid.png|Sonia Sotomayor Françoise Vergès - post Instagram SheSaid.png|Françoise Vergès Serena Williams - post Instagram SheSaid.png|Serena Williams Sofia Loren - post Instagram SheSaid.png|Sofia Loren Simone De Beauvoir - post Instagram SheSaid.png|Simone De Beauvoir Johanna Westerdijk - post Instagram SheSaid.png|Johanna Westerdijk Sasheer Zamata - post Instagram SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Segnalibri <gallery> Wiki Loves Women - segnalibro SheSaid.png|Wiki Loves Women Yasmina Reza - segnalibro SheSaid.png|Yasmina Reza Johanna Westerdijk - segnalibro SheSaid.png|Johanna Westerdijk Mo Abudu - segnalibro SheSaid.png|Mo Abudu Fatema Mernissi - segnalibro SheSaid.png|Fatema Mernissi Dalida - segnalibro SheSaid.png|Dalida Sasheer Zamata - segnalibro SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Cartoline <gallery> Islam Elbeiti - cartolina SheSaid.png|Islam Elbeiti Johanna Westerdijk - cartolina SheSaid.png|Johanna Westerdijk Nana Ama Agyemang Asante - cartolina SheSaid.png|Nana Ama Agyemang Asante Wiki Loves Women - cartolina SheSaid.png|Wiki Loves Women </gallery> }} <br /> == Liste Wikidata di voci presenti in itWikipedia ma mancanti in itWikiquote== {{div col | 3}} '''[[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote|Query SPARQL di voci mancanti]]''' (voci di donne presenti in Wikipedia in Italiano, ma non in Wikiquote in Italiano) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Artiste|Artiste]] (pittrici, scultrici, disegnatrici, fotografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attiviste|Attiviste]] (attiviste sociali, culturali, per i diritti, per il clima) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attrici|Attrici]], donne in teatro, film e spettacolo (attrici, registe, sceneggiatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Ballerine|Ballerine]] (ballerine, danzatrici, coreografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Cantanti|Cantanti]] (cantanti, cantautrici, musiciste, strumentiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in materie umanistiche|Donne nelle materie umanistiche]] (filosofe, filologhe, storiche, critiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in scienze sociali|Donne nelle scienze sociali]] (psicologhe, pedagogiste, sociologhe, antropologhe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in STEM|Donne in STEM]] (biologhe, chimiche, fisiche, matematiche, informatiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne nelle professioni sanitarie|Donne nelle professioni sanitarie]] * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Figure storiche|Figure storiche]] (figure storiche, imperatrici, regine, first ladies) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Imprenditrici|Imprenditrici]] (imprenditrici, lavoratrici, operaie, sindacaliste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Modelle|Modelle]] (modelle, stiliste, sarte, professioniste della moda) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Politiche|Politiche]] (politiche, sindache, ministre, capi di Stato) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Religiose|Religiose]] (sante, martiri, suore, badesse) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Scrittrici|Scrittrici]] (scrittrici, poetesse, drammaturghe e saggiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Sportive|Sportive]] (atlete, para atlete, allenatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Altre professioni|Altre professioni]] (economiste, avvocate, giuriste, architette, archeologhe) {{div col end}} == Partecipanti== # --[[Utente:Camelia.boban|Camelia]] ([[Discussioni utente:Camelia.boban|scrivimi]]) 09:14, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:15, 1 ott 2024 (CEST) # '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:54, 1 ott 2024 (CEST) # --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:15, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Ibisco|Ibisco]] # -- [[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] # --[[Utente:Wiccio|Wiccio]] ([[Discussioni utente:Wiccio|scrivimi]]) 14:20, 3 ott 2024 (CEST) # --[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 18:13, 5 nov 2024 (CET) #----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 01:42, 6 nov 2024 (CET) == Voci scritte == === Nuove === {{div col}} # [[María Guadalupe García Zavala]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Vittoria Ferdinandi]] {{fatto|Danyele}} # [[Angela Brambati]] {{fatto|Superchilum}} # [[Bernardette Chirac]] {{fatto|Ibisco}} # [[Isa Bellini]] {{fatto|IppolitoN}} # [[Elinor Ostrom]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Elsa Zylberstein]] {{fatto|Wiccio}} # [[Eusebia Palomino Yenes]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Gerty Theresa Cori]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Rosalyn Yalow]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Sarah Silverman]] {{fatto|Danyele}} # [[Barbara McClintock]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Gertrude B. Elion]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Clara Morgane]] {{fatto|Danyele}} # [[Clotilde Courau]] {{fatto|Ibisco}} # [[Mary Katrantzou]] {{fatto|Ibisco}} # [[Lorela Cubaj]] {{fatto|Danyele}} # [[Priyanka Chopra]] {{fatto|Camelia}} # [[Aishwarya Rai]] {{fatto|Camelia}} # [[Kim Kardashian]] {{fatto|Camelia}} # [[Candy (nome)]] {{fatto|Superchilum}} # [[Wangari Maathai]] {{fatto|Superchilum}} # [[Guadalupe Nettel]] {{fatto|Wiccio}} # [[Giuseppina Leone]] {{fatto|Danyele}} # [[Linda Buck]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Michela Ponzani]] {{fatto|Danyele}} # [[Chiara Caselli]] {{fatto|Ibisco}} # [[Atena Daemi]] {{fatto|Ibisco}} # [[Guðrún Eva Mínervudóttir]] {{fatto|Wiccio}} # [[Sabrina Efionayi]] {{fatto|IppolitoN}} # [[Carling Bassett-Seguso]] {{fatto|Danyele}} # [[Raffaella Reggi]] {{fatto|Danyele}} # [[Barbara Demick]] {{fatto|Danyele}} # [[Maria Crocifissa Di Rosa]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Elizabeth Blackburn]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Josefa Naval Girbés]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Clare Crockett]] {{fatto|Spinoziano}} # 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[[Aurora Ruffino]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni # [[Sophia Flörsch]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione # [[Alessandra Necci]] {{fatto|Spinoziano}} + 3 citazioni, sistemazioni # [[Sara Simeoni]] {{fatto|Danyele}} + 19 citazioni # [[Santa Lucia]] {{fatto|Spinoziano}} + 1 citazione, sistemazioni # [[Margo Jefferson]] {{fatto|IppolitoN}} + 1 citazione # [[Golshifteh Farahani]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Wangari Maathai]] {{fatto|Camelia}} + 11 citazioni # [[Milena Jesenská]] {{fatto|IppolitoN}} + 6 citazioni, sistemazioni # [[Sofia Stefan]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni # [[Beatrice Rigoni]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni # [[Jean Shrimpton]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni, sistemazioni # [[Grace Ambrose]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione # [[Pilar Fogliati]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione # [[Rachele Sangiuliano]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, sistemazioni # [[Sara Gama]] {{fatto|Danyele}} + 10 citazioni, sistemazioni # [[Cecilia Zandalasini]] {{fatto|Danyele}} + 7 citazioni, sistemazioni # 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[[Categoria:Campagna SheSaid]] 4vgnxb4ox48r5hl9o7pci9upsvkpyl0 1352076 1352070 2024-11-15T20:09:35Z Emmepici 51905 /* Voci scritte */ 1352076 wikitext text/x-wiki [[File:WDG - SheSaid 2023 (big).svg|thumb|300px|right|#SheSaid fa parte dell'iniziativa Wiki Loves Women. In Italia viene organizzato da WikiDonne.]] <div style="font-family:'Verdana';font-size:30px;font-weight:bold;color:#662D91;text-align:center;"> Diamo loro voce!<br/><small>Celebriamo le donne che ci hanno ispirato, una wikicitazione alla volta.</small> </div> La campagna '''#SheSaid''' è un'iniziativa di [[m:Wiki Loves Women|Wiki Loves Women]], che vede la partecipazione di altri gruppi interessati alla diversità e al gender gap ([[:w:Progetto:WikiDonne|WikiDonne]], [[:m:Les sans pagEs|Les sans pagEs]], [[:m:Wikimujeres|Wikimujeres]], [[:m:Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia|Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia]]), per celebrare le donne leader del mondo. La quinta edizione, quella del 2024, si svolgerà online dal 1º ottobre al 31 dicembre. Il progetto mira ad aumentare la visibilità delle donne attraverso la creazione di nuove voci in Wikiquote o il miglioramento di quelle esistenti. '''[[m:Wiki Loves Women/SheSaid/SheSaid 2024|Pagina su Meta]]'''. A chi scriverà più di 5 nuove voci, verranno consegnati dei gadget da parte di [[:m:WikiDonne|WikiDonne User Group]] - organizzatore della campagna in Italia. {{Cassetto |larghezza = 1000px |colore = #662D91 |coloresfondo = orange |allineamento = centro |titolo = <span style="color:white;">Materiale grafico tradotto in italiano</span> |testo = ; Post Intagram <gallery> Sonia Sotomayor - post Instagram SheSaid.png|Sonia Sotomayor Françoise Vergès - post Instagram SheSaid.png|Françoise Vergès Serena Williams - post Instagram SheSaid.png|Serena Williams Sofia Loren - post Instagram SheSaid.png|Sofia Loren Simone De Beauvoir - post Instagram SheSaid.png|Simone De Beauvoir Johanna Westerdijk - post Instagram SheSaid.png|Johanna Westerdijk Sasheer Zamata - post Instagram SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Segnalibri <gallery> Wiki Loves Women - segnalibro SheSaid.png|Wiki Loves Women Yasmina Reza - segnalibro SheSaid.png|Yasmina Reza Johanna Westerdijk - segnalibro SheSaid.png|Johanna Westerdijk Mo Abudu - segnalibro SheSaid.png|Mo Abudu Fatema Mernissi - segnalibro SheSaid.png|Fatema Mernissi Dalida - segnalibro SheSaid.png|Dalida Sasheer Zamata - segnalibro SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Cartoline <gallery> Islam Elbeiti - cartolina SheSaid.png|Islam Elbeiti Johanna Westerdijk - cartolina SheSaid.png|Johanna Westerdijk Nana Ama Agyemang Asante - cartolina SheSaid.png|Nana Ama Agyemang Asante Wiki Loves Women - cartolina SheSaid.png|Wiki Loves Women </gallery> }} <br /> == Liste Wikidata di voci presenti in itWikipedia ma mancanti in itWikiquote== {{div col | 3}} '''[[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote|Query SPARQL di voci mancanti]]''' (voci di donne presenti in Wikipedia in Italiano, ma non in Wikiquote in Italiano) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Artiste|Artiste]] (pittrici, scultrici, disegnatrici, fotografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attiviste|Attiviste]] (attiviste sociali, culturali, per i diritti, per il clima) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attrici|Attrici]], donne in teatro, film e spettacolo (attrici, registe, sceneggiatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Ballerine|Ballerine]] (ballerine, danzatrici, coreografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Cantanti|Cantanti]] (cantanti, cantautrici, musiciste, strumentiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in materie umanistiche|Donne nelle materie umanistiche]] (filosofe, filologhe, storiche, critiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in scienze sociali|Donne nelle scienze sociali]] (psicologhe, pedagogiste, sociologhe, antropologhe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in STEM|Donne in STEM]] (biologhe, chimiche, fisiche, matematiche, informatiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne nelle professioni sanitarie|Donne nelle professioni sanitarie]] * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Figure storiche|Figure storiche]] (figure storiche, imperatrici, regine, first ladies) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Imprenditrici|Imprenditrici]] (imprenditrici, lavoratrici, operaie, sindacaliste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Modelle|Modelle]] (modelle, stiliste, sarte, professioniste della moda) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Politiche|Politiche]] (politiche, sindache, ministre, capi di Stato) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Religiose|Religiose]] (sante, martiri, suore, badesse) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Scrittrici|Scrittrici]] (scrittrici, poetesse, drammaturghe e saggiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Sportive|Sportive]] (atlete, para atlete, allenatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Altre professioni|Altre professioni]] (economiste, avvocate, giuriste, architette, archeologhe) {{div col end}} == Partecipanti== # --[[Utente:Camelia.boban|Camelia]] ([[Discussioni utente:Camelia.boban|scrivimi]]) 09:14, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:15, 1 ott 2024 (CEST) # '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:black;">— dany</span>]][[Discussioni utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; color:grey;">ele</span>]]''''' 17:54, 1 ott 2024 (CEST) # --'''[[Utente:Superchilum|<span style="color:#209090;">Superchilum</span>]]'''<sup>([[Discussioni_utente:Superchilum|scrivimi]])</sup> 22:15, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Ibisco|Ibisco]] # -- [[Utente:IppolitoN|IppolitoN]] # --[[Utente:Wiccio|Wiccio]] ([[Discussioni utente:Wiccio|scrivimi]]) 14:20, 3 ott 2024 (CEST) # --[[Utente:Emmepici|Emmepici]] ([[Discussioni utente:Emmepici|scrivimi]]) 18:13, 5 nov 2024 (CET) #----[[Utente:Dispe|Avversariǿ]] - - - >([[Discussioni utente:Dispe|dispe]]) 01:42, 6 nov 2024 (CET) == Voci scritte == === Nuove === {{div col}} # [[María Guadalupe García Zavala]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Vittoria Ferdinandi]] {{fatto|Danyele}} # [[Angela Brambati]] {{fatto|Superchilum}} # [[Bernardette Chirac]] {{fatto|Ibisco}} # [[Isa Bellini]] {{fatto|IppolitoN}} # [[Elinor Ostrom]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Elsa Zylberstein]] {{fatto|Wiccio}} # [[Eusebia Palomino Yenes]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Gerty Theresa Cori]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Rosalyn Yalow]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Sarah Silverman]] {{fatto|Danyele}} # [[Barbara McClintock]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Gertrude B. Elion]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Clara Morgane]] {{fatto|Danyele}} # [[Clotilde Courau]] {{fatto|Ibisco}} # [[Mary Katrantzou]] {{fatto|Ibisco}} # [[Lorela Cubaj]] {{fatto|Danyele}} # [[Priyanka Chopra]] {{fatto|Camelia}} # [[Aishwarya Rai]] {{fatto|Camelia}} # [[Kim Kardashian]] {{fatto|Camelia}} # [[Candy (nome)]] {{fatto|Superchilum}} # [[Wangari Maathai]] {{fatto|Superchilum}} # [[Guadalupe Nettel]] {{fatto|Wiccio}} # [[Giuseppina Leone]] {{fatto|Danyele}} # [[Linda Buck]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Michela Ponzani]] {{fatto|Danyele}} # [[Chiara Caselli]] {{fatto|Ibisco}} # [[Atena Daemi]] {{fatto|Ibisco}} # [[Guðrún Eva Mínervudóttir]] {{fatto|Wiccio}} # [[Sabrina Efionayi]] {{fatto|IppolitoN}} # [[Carling Bassett-Seguso]] {{fatto|Danyele}} # [[Raffaella Reggi]] {{fatto|Danyele}} # [[Barbara Demick]] {{fatto|Danyele}} # [[Maria Crocifissa Di Rosa]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Elizabeth Blackburn]] {{fatto|GryffindorD}} # [[Josefa Naval Girbés]] {{fatto|Spinoziano}} # [[Clare Crockett]] {{fatto|Spinoziano}} # 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[[Categoria:Campagna SheSaid]] e30u00ev0g5rsnpjmwwxhqmk39tc6ue 1352120 1352076 2024-11-16T08:03:23Z Ibisco 49387 /* Nuove */ + 1 1352120 wikitext text/x-wiki [[File:WDG - SheSaid 2023 (big).svg|thumb|300px|right|#SheSaid fa parte dell'iniziativa Wiki Loves Women. In Italia viene organizzato da WikiDonne.]] <div style="font-family:'Verdana';font-size:30px;font-weight:bold;color:#662D91;text-align:center;"> Diamo loro voce!<br/><small>Celebriamo le donne che ci hanno ispirato, una wikicitazione alla volta.</small> </div> La campagna '''#SheSaid''' è un'iniziativa di [[m:Wiki Loves Women|Wiki Loves Women]], che vede la partecipazione di altri gruppi interessati alla diversità e al gender gap ([[:w:Progetto:WikiDonne|WikiDonne]], [[:m:Les sans pagEs|Les sans pagEs]], [[:m:Wikimujeres|Wikimujeres]], [[:m:Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia|Muj(lh)eres latinoamericanas en Wikimedia]]), per celebrare le donne leader del mondo. La quinta edizione, quella del 2024, si svolgerà online dal 1º ottobre al 31 dicembre. Il progetto mira ad aumentare la visibilità delle donne attraverso la creazione di nuove voci in Wikiquote o il miglioramento di quelle esistenti. '''[[m:Wiki Loves Women/SheSaid/SheSaid 2024|Pagina su Meta]]'''. A chi scriverà più di 5 nuove voci, verranno consegnati dei gadget da parte di [[:m:WikiDonne|WikiDonne User Group]] - organizzatore della campagna in Italia. {{Cassetto |larghezza = 1000px |colore = #662D91 |coloresfondo = orange |allineamento = centro |titolo = <span style="color:white;">Materiale grafico tradotto in italiano</span> |testo = ; Post Intagram <gallery> Sonia Sotomayor - post Instagram SheSaid.png|Sonia Sotomayor Françoise Vergès - post Instagram SheSaid.png|Françoise Vergès Serena Williams - post Instagram SheSaid.png|Serena Williams Sofia Loren - post Instagram SheSaid.png|Sofia Loren Simone De Beauvoir - post Instagram SheSaid.png|Simone De Beauvoir Johanna Westerdijk - post Instagram SheSaid.png|Johanna Westerdijk Sasheer Zamata - post Instagram SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Segnalibri <gallery> Wiki Loves Women - segnalibro SheSaid.png|Wiki Loves Women Yasmina Reza - segnalibro SheSaid.png|Yasmina Reza Johanna Westerdijk - segnalibro SheSaid.png|Johanna Westerdijk Mo Abudu - segnalibro SheSaid.png|Mo Abudu Fatema Mernissi - segnalibro SheSaid.png|Fatema Mernissi Dalida - segnalibro SheSaid.png|Dalida Sasheer Zamata - segnalibro SheSaid.png|Sasheer Zamata </gallery> ; Cartoline <gallery> Islam Elbeiti - cartolina SheSaid.png|Islam Elbeiti Johanna Westerdijk - cartolina SheSaid.png|Johanna Westerdijk Nana Ama Agyemang Asante - cartolina SheSaid.png|Nana Ama Agyemang Asante Wiki Loves Women - cartolina SheSaid.png|Wiki Loves Women </gallery> }} <br /> == Liste Wikidata di voci presenti in itWikipedia ma mancanti in itWikiquote== {{div col | 3}} '''[[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote|Query SPARQL di voci mancanti]]''' (voci di donne presenti in Wikipedia in Italiano, ma non in Wikiquote in Italiano) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Artiste|Artiste]] (pittrici, scultrici, disegnatrici, fotografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attiviste|Attiviste]] (attiviste sociali, culturali, per i diritti, per il clima) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Attrici|Attrici]], donne in teatro, film e spettacolo (attrici, registe, sceneggiatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Ballerine|Ballerine]] (ballerine, danzatrici, coreografe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Cantanti|Cantanti]] (cantanti, cantautrici, musiciste, strumentiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in materie umanistiche|Donne nelle materie umanistiche]] (filosofe, filologhe, storiche, critiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in scienze sociali|Donne nelle scienze sociali]] (psicologhe, pedagogiste, sociologhe, antropologhe) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne in STEM|Donne in STEM]] (biologhe, chimiche, fisiche, matematiche, informatiche) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Donne nelle professioni sanitarie|Donne nelle professioni sanitarie]] * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Figure storiche|Figure storiche]] (figure storiche, imperatrici, regine, first ladies) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Imprenditrici|Imprenditrici]] (imprenditrici, lavoratrici, operaie, sindacaliste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Modelle|Modelle]] (modelle, stiliste, sarte, professioniste della moda) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Politiche|Politiche]] (politiche, sindache, ministre, capi di Stato) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Religiose|Religiose]] (sante, martiri, suore, badesse) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Scrittrici|Scrittrici]] (scrittrici, poetesse, drammaturghe e saggiste) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Sportive|Sportive]] (atlete, para atlete, allenatrici) * [[:m:User:Camelia.boban/Voci mancanti in Wikiquote/Altre professioni|Altre professioni]] (economiste, avvocate, giuriste, architette, archeologhe) {{div col end}} == Partecipanti== # --[[Utente:Camelia.boban|Camelia]] ([[Discussioni utente:Camelia.boban|scrivimi]]) 09:14, 1 ott 2024 (CEST) # -- [[Utente:Spinoziano|Spinoziano]] ([[Discussioni utente:Spinoziano|msg]]) 15:15, 1 ott 2024 (CEST) # '''''[[Utente:Danyele|<span style="font-family:Times New Roman; 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[[Categoria:Campagna SheSaid]] jwgo7l41f5kxu80x3zqqw9gtauf6lb1 Utente:Emmepici/Sandbox 2 214737 1352060 1350856 2024-11-15T18:08:54Z Emmepici 51905 amplio 1352060 wikitext text/x-wiki Pagina di prova [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista per i diritti civili, autrice e moglie di Martin Luther King, Jr. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation]</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King - 7 febbraio 2006] </ref> *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref> *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ]</ref> == Note == <references /> emsm115exsspsglcukc0vukdq63y24e 1352064 1352060 2024-11-15T18:23:05Z Emmepici 51905 /* Citazioni su Coretta Scott King */ 1352064 wikitext text/x-wiki Pagina di prova [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista per i diritti civili, autrice e moglie di Martin Luther King, Jr. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation]</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ], Abacus; International Edition, Southlake, Texas, U.S.A, 1 gennaio 2000, ISBN 978-0349112985</ref> == Note == <references /> 8yx87n8ec3glpz2j1lr1p0ed5dsvy8z 1352065 1352064 2024-11-15T18:24:11Z Emmepici 51905 1352065 wikitext text/x-wiki Pagina di prova [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista per i diritti civili, autrice e moglie di Martin Luther King, Jr. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation]</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ], Abacus; International Edition, Southlake, Texas, U.S.A, 1 gennaio 2000, ISBN 978-0349112985</ref> == Note == <references /> hcc48uhoufk9ve15rdqd2473s2rrz9b 1352067 1352065 2024-11-15T18:28:11Z Emmepici 51905 Pagina sostituita con 'Pagina di prova' 1352067 wikitext text/x-wiki Pagina di prova 2lb8gqcabliy8pvwplrz3v8zyazwyur Mauro Repetto 0 215078 1352034 1349868 2024-11-15T13:35:00Z Giulio tegaz 56423 1352034 wikitext text/x-wiki '''Mauro Antonio Repetto''' (1968 – vivente), paroliere italiano naturalizzato francese, fondatore degli [[883]]. {{Int|''«Claudio come Walt Disney. Max? 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È anche io a volte mi sento così, a volte Depp, a volte Fantozzi; a volte pirata dei Caraibi, a volte umile impiegato della Megaditta. ==Voci correlate== *[[Max Pezzali]] *[[883]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Repetto, Mauro}} [[Categoria:Francesi]] [[Categoria:Parolieri italiani]] rm4fpcu2a322y4cwrggsxcy028wbc5i Francesco Piccolo (filologo) 0 215119 1352041 1351945 2024-11-15T16:28:36Z Gaux 18878 /* Citazioni di Francesco Piccolo */ romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo 1352041 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==Citazioni di Francesco Piccolo== *«[[Classicismo (letteratura)|Classico]]» e «[[Romanticismo|romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà.<ref>Da ''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920, [https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/5/mode/1up p. 5].</ref> *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...].<ref>Da ''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo'', cit., 1920, [https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/7/mode/1up p. 7].</ref> *[...] romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti.<ref>Da ''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo'', cit., 1920, [https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/38/mode/1up pp. 38-39].</ref> ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] m7ffb6l714xb9u74yxkp06hoehzefqt 1352042 1352041 2024-11-15T16:32:15Z Gaux 18878 nuova sezione 1352042 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo (letteratura)|Classico]]» e «[[Romanticismo|romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *[...] romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] oav3b76xq2zvm66aysvzo1pb2q1cmf2 1352043 1352042 2024-11-15T16:34:40Z Gaux 18878 /* Bibliografia */ Internet Archive 1352043 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo (letteratura)|Classico]]» e «[[Romanticismo|romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *[...] romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] 5hcqh6owynq8e1f58pn7ape0yowyef2 1352044 1352043 2024-11-15T16:37:11Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ "romantico" valeva liberale 1352044 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo (letteratura)|Classico]]» e «[[Romanticismo|romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] l4t48m1n1ybr0ey8asd1jaxid29lkkv 1352047 1352044 2024-11-15T16:48:01Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ wlink specifico 1352047 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] romanticismo non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] ti1gsx04tye057h53zowk91x1016niz 1352048 1352047 2024-11-15T16:48:39Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ wlink 1352048 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] [[romanticismo]] non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] 38wejdr0mb0qruebdunhpbv309iexum 1352049 1352048 2024-11-15T16:55:29Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ arte romantica 1352049 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] [[romanticismo]] non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) *C'è, nell'arte romantica, un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. (p. 60) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] gwu5kiy00c7mdaqdf2lep2uzd2hh8at 1352050 1352049 2024-11-15T16:57:02Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ wlink per nuova voce 1352050 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] [[romanticismo]] non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) *C'è, nell'[[arte romantica]], un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. (p. 60) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] 06jbrzp39xkd5iv32g887uheoe6klf0 1352056 1352050 2024-11-15T17:24:53Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ Euripide 1352056 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] [[romanticismo]] non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) *C'è, nell'[[arte romantica]], un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. (p. 60) *[[Euripide]] segna il passaggio dalla tragedia alla filosofia, dall'arte alla speculazione, dal tormento dell'elaborazione estetica a quello del concetto. (p. 94) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] iutfswymzrgpuyub8erkfc90bqmdflo 1352059 1352056 2024-11-15T18:08:29Z Gaux 18878 /* Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo */ Dante: il primo romantico del nostro mondo neolatino 1352059 wikitext text/x-wiki '''Francesco Piccolo''' (1892 – 1970), filologo, critico letterario e docente universitario italiano. ==''Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo''== *[...] io cercavo una più profonda esperienza, e pensavo a [[Dante Alighieri|Dante]] mistico e sentimentale, innamorato e tremebondo, poeta e uomo politico, piccolo borghese e filosofo, patriota ed esiliato: pensavo a Dante che in esilio dà la scalata al trono di Dio, Dante che tenta di fissare i suoi occhi d'aquila in Dio, Dante che ricrea la beata Beatrice ghermitagli, che plasma il suo mondo morale, che calca il suo piede sulla vanità, che par persona, delle ombre terrene e sotterranee, Dante romantico in una parola, il primo romantico del nostro mondo neolatino. (pp. VII-IX) *«[[Classicismo e romanticismo|Classico» e «romantico]]» designavano sì diverse e opposte tendenze, ma se in sé non erano e non sono nomi vuoti, erano vuoti ne' modi onde venivano usati, il secondo più del primo, che attraverso tutte le significazioni e i traslati indica null'altro che l'opposto di «romantico» equivalente a «moderno»: cosi poteva dire amante e imitatore degli scrittori antichi i quali erano «classici» nel senso che facevano testo in questioni di lingua ([[Guido Mazzoni (letterato)|Mazzoni]]). Il contrasto fra classico e romantico, fra classicismo e romanticismo parte così da questi valori; classicismo, arte fatta di equilibrio interiore, ma sorpassata con l'avvento del Cristianesimo e della Cavalleria: romanticismo, complesso di aspirazioni e tendenze all'equilibrio interiore, uno stato della psiche in dissidio, in contrasto fra l'interno e l'esterno, la coscienza e la realtà. (p. 5) *{{NDR|[[Johann-Peter Eckermann]]}} [...] questo mediocre spirito di campagnuolo che non può scendere sino alle profondità dello spirito del [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]], dal quale egli restava accecato e abbagliato [...]. (p. 7) *Già nel 1816 «romantico» valeva liberale, e classico era una parola come un'altra per dire spia e reazionario. (p. 38) *[...] [[romanticismo]] non era solamente arte con contenuto nuovo. Ogni fenomeno d'arte ha avuto e avrà in sé gli elementi logici e indispensabili della modernità senza essere romanticismo; come si vedono esclusi dal pieno ardore romantico molti che pure trovavano ispirazioni e movimenti e sentimenti nella modernità.<br>Il romanticismo è stato un rivolgimento europeo che ha disorientato tutti i criteri, i quali, senza poter trovare un punto unico di partenza o un centro d'appoggio, si sono sbizzarriti dietro le più infondate e più soggettive impostazioni di questioni: e queste senza risolversi e senza decidere intorno alla essenza del fenomeno, appena lo sfioravano, lasciandolo più aggrovigliato e più privo di luce e di semplicità fondamentali. Perché dai concetti e dalle critiche di quelli che vi han collaborato non può desumersi una ragion critica di un fenomeno d'arte e tanto meno una intuizione unica del romanticismo che è di mille forme e di mille aspetti. (pp. 38-39) *C'è, nell'[[arte romantica]], un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. (p. 60) *[[Euripide]] segna il passaggio dalla tragedia alla filosofia, dall'arte alla speculazione, dal tormento dell'elaborazione estetica a quello del concetto. (p. 94) ==''Zodiaco letterario''== *In [[Ugo Foscolo]] lottano il letterato e il poeta. Le caratteristiche dell'«enfant du siècle» sono decise, marcate: un'età intera vive e si dibatte in lui, non soffocando, anzi rivelando e il letterato e il poeta. Quando le passioni del tempo tacciono, quando l'anima e il cuore e il sangue tumultuosi riposano e si rifugiano in un ideale di pura bellezza, il poeta rimane, sommo. (p. 11) *La poesia dei ''Sepolcri'' nasce direttamente dall'animo appassionato del Foscolo. La poesia sepolcrale che ha negli altri sempre ispirazione o soggettiva o a freddo, non le aggiunge né il calore né l'intonazione formale. Forse, se il Foscolo avesse avuto presente uno schema, ne sarebbe venuto fuori un lavoro letterariamente perfetto, ma perfetto come puro pezzo di letteratura e chiuso in uno svolgimento di motivi lirici serrati; ma è difficile dire fino a qual punto sarebbero giunte la nostra commozione e la nostra adesione. (p. 16) *Per molto tempo la poesia dei ''Sepolcri'' è stata catalogata per carme d'intonazione civile, e non è dubbio che tale fosse nell'intenzione del poeta, inquadrato nella storia, e riferito alle leggi che lo avevano ispirato. Ma il carme d'intonazione civile finisce con la prima parte, come s'è detto: il poeta prende la mano, l'intonazione cambia, la visione diventa più alta, il respiro più ampio, il colore più dolce (''Ma cipressi e cedri — Di puri effluvi i zefiri impregnando — Perenne verde protendean su l'urne... Le fontane versando acque lustrali — Amaranti educavano e viole'') tutto è assorbito e fuso nel calore della fantasia che ricompone in salda unità poetica gli elementi del carme, apparentemente frammentarii: apparentemente, perché il respiro musicale tra una visione e l'altra definisce una per aprirne un'altra la quale è già virtualmente contenuta nella precedente, e perché avvertiamo che il tono con cui ciascuna di esse incomincia è artificioso e oratorio: ''A egregie cose... Felice te che il regno... E me che i tempi e il desio d'onore''. (pp. 17-18) *[[Giacomo Leopardi|Leopardi]] è ancora solo. La sua poesia sarà sempre in alto e sola, nell'eternità.<br>Che grande errore imporla nelle scuole, trascinare la dolente pensosa figura del poeta per le chiuse aule scolastiche dove è appena lecito declamare per esercitazioni mnemoniche e oratorie: ''Ancor dal monte...''<ref>Carducci, ''Alle fonti del Clitumno''.</ref> o ''Agile e solo vien di colle in colle...''<ref>Carducci, ''La chiesa di Polenta''.</ref> Habent sua fata pöetae. Non c'è al mondo altra poesia più della leopardiana lontana dalla scuola e dalla mentalità scolastica, se togli la canzone all'Italia e l'altra per il monumento di Dante; eppure il destino del Leopardi è stato questo: che il riconoscimento della grandezza della sua poesia dovesse essere ufficiale, incominciando dalla scuola, sulla cui soglia la si abbandona quando si entra nella vita. (pp. 20-21) *[...] tolte le canzoni di carattere patriottico ed encomiastico, il mondo poetico del Leopardi si riduce a quello morale e a quello sentimentale - critico che è assorbito dal primo perché le donne amate dal poeta sono come foglie cadute, figure di cose passate, travolte dalla morte, tornate nel nulla. E queste figure di donne senza contorni, senza qualità speciali, inindividuate, non sono mai il centro di una rappresentazione di arte, ma pure entrando direttamente nella emozione e nella ispirazione del poeta, restano poi fuori della poesia alla quale non importa che cantare il pensiero dominante: il nulla, il vuoto, nulla l'amore, nulla l'illusione, nulla la gloria. (p. 24) *Nessun amore del Leopardi risulta poeticamente giustificato. Fantasie, sogni torbidi, vaneggiamenti: amore no. Nessuna figura di donna ha lasciato nell'anima e nel corpo del poeta un solco profondo. Non possiamo immaginare che vergine il Leopardi: vergine nella carne e nell'anima, con le labbra sottilissime immuni di contatto carnale. In poesia figure di donne passano fugacemente e vaniscono: Silvia, Nerina, Geltrude Cassi e qualche altra. Apparizioni. Dico che questi amori, vissuti forse realmente ma non poeticamente appieno, e passati così, inani, non giustificano empiricamente questo inabissamento e {{sic|annihilamento}} del mondo, dello spazio, del tempo, della propria personalità e del mondo esteriore, ridotti al nulla eterno, alla indifferenza assoluta, alla non esistenza. Che diventa materia di poesia. Nella distruzione tragica del mondo circostante, tempo e spazio, qualche cosa si salva, vien su da tanta feroce e voluttuosa rovina, la coscienza di sé, la coscienza dell'intimo individuale dolore. (p. 27) *Quando il [[Giosuè Carducci|Carducci]] morì, parve per un momento che la sua statura morale dovesse oscurare a lungo quelle della generazione a lui contemporanea e di altre successive che avrebbero dovuto attingere alla poesia gli ideali e alla personalità morale di lui norme di vita. In verità scompariva e scendeva con lui nella tomba una Italia che i panegiristi, i chroniqueurs, i falsi scolari, i critici maggiori e minori credevano d'intendere, gridando a gran voce con lagrime di dolore le lodi di un uomo che, vivo, si sarebbe violentemente e rudemente liberato di quel coro profano: che non sarebbe stato né posa né gesto platonico, come non erano state ciò le ribellioni del Carducci alla esaltazione cieca della sua personalità poetica e {{sic|prattica}}. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 69) *Quando pensiamo al Carducci uomo non sappiamo separare questo dagli altri elementi del suo carattere morale, sicché noi lo vediamo ancora un po' come il maestro e il consigliere di tutte le generazioni. Per altro egli rimane ancora vivo nella coscienza di tutti, anche se ad uso d'una certa coscienza giovanile in formazione è stato ridotto a pezzi d'antologia i quali non danno la misura né del carattere morale né del carattere poetico di lui. Rimane nella scuola, perché la scuola è la più conservatrice di tutte le istituzioni. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 71) *[[Bernardino Zendrini (scrittore)|Bernardino Zendrini]] non ebbe anima di poeta: il suo nome è più legato alla traduzione delle poesie di [[Heinrich Heine|Heine]] che al resto: vaneggiamenti d'una brava persona che si esercita a costruir versi senza fermarsi su un argomento, poeta disinteressato e astratto, moraleggiante, umorista, innamorato, senza un contenuto serio, poetico. Nonostante la varietà grande degli argomenti intorno ai quali presumeva costruire l'arte sua, questa risulta povera e scheletrica, priva di forma. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *Sì. [[Emilio Praga]] fu un poveruomo, debole e malato. Lo ha visto bene il [[Benedetto Croce|Croce]] tanti anni or sono, e non ci sarà chi voglia rifare al poeta una sanità intatta di corpo e di mente; ma è perché la sua poesia rimane in questa atmosfera di malattia e di debolezza ch'essa ci commuove e ci attrae. (Da Carducci a D'Annunzio, p. 97) *[[Giovanni Bertacchi|Bertacchi]] pubblica ancora, [[Giovanni Alfredo Cesareo|Cesareo]] pubblica ancora, [[Alfredo Baccelli|Baccelli]] trova il tempo, rimpiangendo la Minerva e preparando una campagna elettorale, di far versi, e non s'avvedono che nonostante l'impeccabilità della forma e le buone intenzioni con le quali danno corpo alle loro fantasie, essi sono alquanto {{sic|ritardatarii}}, e che l'interesse del pubblico li ha abbandonati lasciando ai critici vecchio stile e ai bollettini bibliografici, organi delle case editrici, la cura di sunteggiarli come si conviene e presentarli ai lettori. (Le forme chiuse, p. 133) *[[Guido Gozzano]] s'è sentito morire lentamente, giovanissimo. Quando lo leggemmo la prima volta, in ''La via del rifugio'' e nei ''Colloqui'', e nelle novelle e fiabe, trascurando pochi movimenti di spensieratezza e atteggiamenti lirici classicisti, il suo mondo poetico che si conchiudeva in un respiro breve, affannoso e stanco, ci commosse. Il cliché del poeta di scuola, tradizionale, dalla voce rotonda, impersonale, era finalmente infranto: la poesia scendeva di tono, s'insinuava timida e modesta nella nostra vita [...]. (Decadenti e futuristi, p. 166) *Non s'è mai potuto capire, [...], come e perché [[Corrado Govoni|Govoni]] e [[Aldo Palazzeschi|Palazzeschi]], per citar qualcuno, fossero assorbiti dal [[futurismo]], etichettati così, trasformando la loro fisionomia di buoni provinciali e di buoni figlioli. (Decadenti e futuristi, p. 168) *Che io sappia, [[Renato Fucini|Fucini]] non e stato mai dimenticato, e le cose sue sono state sempre tenute in onore; ma era un onore scolastico e convenzionale, che non usciva al di là dei banchi della scuola dove era facile trovar le ''Veglie di Neri''; ed è bene che sia, finalmente, uscito dalla scuola per interessare una generazione che non sa scrivere, non sa stendere con naturalezza e semplicità una pagina discorsiva e non sa chiamare una cosa con la parola sua. (Narratori, p. 194) *{{NDR|[[Edmondo De Amicis]]}} Era il buon borghese ex militare delle guerre d'indipendenza, il quale metteva la testa fuori ad ammirare le buone cose di casa altrui, contento che tutto fosse buono e bello, perché così s'avviavano ad essere le cose in casa sua: il buon borghese pronto a stringer la mano a tutti, e a dir bene di tutti. Temperamento oltremodo ingenuo, poco passionale, scrittore meccanico, ha visto tutto roseo, la vita militare e la lotta di classe. Leggendolo, avvertiamo che nessuno più di lui è schivo della menzogna convenzionale, e che l'esagerazione, l'ottimismo, la sensibilità eccessiva sono {{sic|resultato}} del suo carattere ch'egli non deformò mai sugli esemplari altrui. (Narratori, pp. 195-196) ==Note== <references /> ==Bibliografia== *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/saggiodintroduzi00picc/page/n4/mode/1up Saggio d'introduzione alla critica del romanticismo]'', Libreria Detken & Rocholl di B. Johannowsky, Napoli, 1920. *Francesco Piccolo, ''[https://archive.org/details/zodiacoletterari00piccuoft/page/n8/mode/1up Zodiaco letterario]'', Vallecchi Editore, Firenze, 1923. {{DEFAULTSORT:Piccolo, Francesco}} [[Categoria:Critici letterari italiani]] [[Categoria:Filologi italiani]] [[Categoria:Insegnanti italiani]] iq51dy1qpebry0trrzge4misfvhwnr4 Jill Lepore 0 215280 1352110 1351114 2024-11-16T05:08:32Z Danyele 19198 +ndr 1352110 wikitext text/x-wiki [[File:Jill Lepore for the Library of Congress.jpg|thumb|Jill Lepore nel 2020]] '''Jill Lepore''' (1966 – vivente), storica e giornalista americana. {{Int|''«Un partito in balia dei suoi ricchi donatori. Sulla democrazia si è rivelato ipocrita»''|Intervista di Simone Sabattini, ''Corriere della Sera'', 9 novembre 2024.|h=2}} {{NDR|Sulle [[elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 2024]]}} *{{NDR|[[Donald Trump|Trump]] ha vinto per protesta contro l'amministrazione [[Joe Biden|Biden]] o perché ha un movimento ormai solido alle spalle?}} Credo che il sistema dei partiti si sia essenzialmente rotto negli Stati Uniti, poco di ciò che sta accadendo è "solido". *{{NDR|Da storica, come definirebbe il momento in cui si trova il Paese, ha mai affrontato qualcosa di simile?}} Questa è una novità. La [[storia]] ha ben poco da offrire come rassicurazione. Chiedere agli storici di spiegare Trump e il trumpismo in riferimento a politici e movimenti politici precedenti ha quasi sempre l'effetto di sottovalutare sia l'uomo che il movimento. *{{NDR|Per gli elettori americani i pericoli per la democrazia sono meno rilevanti dell'urgenza di andare con Trump contro lo status quo?}} La fragilità della democrazia era ben presente nella mente di molti elettori, ma sospetto che questo valga in egual misura, o quasi, per coloro che hanno votato [[Kamala Harris|Harris]] e per coloro che hanno votato Trump. I mille modi in cui lui è un pericolo reale e terrificante per la democrazia sono facilmente visibili, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti. Ma credo che al di fuori degli Stati Uniti non sia altrettanto facile capire come gli elettori considerino i democratici assolutamente ipocriti su questo punto. Biden aveva promesso che sarebbe rimasto in carica per un solo mandato, che sarebbe stato un "ponte" verso la prossima amministrazione, poi ha deciso di ricandidarsi e il suo staff ha nascosto al pubblico il suo terribile deterioramento. E poi, dopo essersi finalmente ritirato dalla corsa, molto tardi, lui e i donatori del partito hanno semplicemente consacrato Harris. Non è stata una grande dimostrazione di impegno democratico. ==Altri progetti== {{interprogetto|w|w_site=en}} {{DEFAULTSORT:Lepore, Jill}} [[Categoria:Giornalisti statunitensi]] [[Categoria:Storici statunitensi]] mczlqfkgnflg3ma2ca4jx39hk3z4fpu Matilde Lorenzi 0 215361 1352032 1352027 2024-11-15T13:30:51Z Udiki 86035 Sistemo ult. ins. 1352032 wikitext text/x-wiki '''Matilde Lorenzi''' (2004 – 2024), sciatrice alpina italiana. ==Citazioni di Matilde Lorenzi== *Con il [[tempo]] si ha un buon rapporto nel momento in cui si vince; nel momento in cui si è seconda, per pochi centesimi di secondo, si è arrabbiati.<ref name=raigulp>Dall'intervista al programma televisivo di Federico Taddia ''Sport stories'', ''Rai Gulp'', 29 aprile 2018; [https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dbc763dd-72c4-4c0a-9c02-9f7ca8acf3e5-raigulp.html video] disponibile su ''rai.it''.</ref> *La nostra gloria più grande è sapersi rialzare quando si cade.<ref name=raigulp/> ==Citazioni su Matilde Lorenzi== *Gli allenatori e la commissione medica hanno sostenuto che Matilde si sia provocata queste gravissime lesioni cadendo di faccia sul ghiaccio. Ma non c'è un'autopsia che possa avvalorare o confutare questa ipotesi. Io credo che ci si faccia così male quando si finisce contro un ostacolo, subendo un impatto violentissimo, come quello subito da Matilde, che è stata sbalzata di almeno due o tre metri fuori pista ([[Paolo De Chiesa]]) *{{NDR|Circa l'indagine sulla morte}} Questa tragedia è stata liquidata in quattro e quattr'otto, con una fretta che definire sospetta è riduttivo. Oltretutto sotto una cortina che definirei omertosa di silenzi e mezze verità inquietanti. ([[Paolo De Chiesa]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lorenzi, Matilde}} [[Categoria:Sciatori alpini italiani]] 3ek6c5ijtm0zama3m80vg7fz34z1j3j 1352033 1352032 2024-11-15T13:34:25Z Udiki 86035 1352033 wikitext text/x-wiki '''Matilde Lorenzi''' (2004 – 2024), sciatrice alpina italiana. ==Citazioni di Matilde Lorenzi== *Con il [[tempo]] si ha un buon rapporto nel momento in cui si vince; nel momento in cui si è seconda, per pochi centesimi di secondo, si è arrabbiati.<ref name=raigulp>Dal programma televisivo di Federico Taddia, ''Sport stories'', Rai Gulp, 29 aprile 2018; [https://www.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-dbc763dd-72c4-4c0a-9c02-9f7ca8acf3e5-raigulp.html video] disponibile su ''rai.it''.</ref> *La nostra gloria più grande è sapersi rialzare quando si cade.<ref name=raigulp/> ==Citazioni su Matilde Lorenzi== *Gli allenatori e la commissione medica hanno sostenuto che Matilde si sia provocata queste gravissime lesioni cadendo di faccia sul ghiaccio. Ma non c'è un'autopsia che possa avvalorare o confutare questa ipotesi. Io credo che ci si faccia così male quando si finisce contro un ostacolo, subendo un impatto violentissimo, come quello subito da Matilde, che è stata sbalzata di almeno due o tre metri fuori pista ([[Paolo De Chiesa]]) *{{NDR|Circa l'indagine sulla morte}} Questa tragedia è stata liquidata in quattro e quattr'otto, con una fretta che definire sospetta è riduttivo. Oltretutto sotto una cortina che definirei omertosa di silenzi e mezze verità inquietanti. ([[Paolo De Chiesa]]) ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Lorenzi, Matilde}} [[Categoria:Sciatori alpini italiani]] 0en33qv1rewpa1dw1b7ehvhanaargxr Aurelio Picca 0 215397 1352030 1352019 2024-11-15T13:07:51Z Udiki 86035 Corretto refuso 1352030 wikitext text/x-wiki '''Aurelio Picca''' (1960 – vivente), poeta e scrittore italiano. {{Int|''Una vita da Picca: "Prendo a pugni il mio destino"''|Intervista di Stefania Parmeggiani, ''la Repubblica'', 13 novembre 2024.|h=2}} *{{NDR|Sul suo libro ''La gloria''}} Sono partito da un ricordo: io bambino, non avevo più di sei anni, afferrato di peso e issato con un mazzo gigante di rose rosse sul tappeto del ring perché lo consegnassi a un pugile enorme, ottantadue chili di muscoli, sei milioni di globuli rossi, uno che pareva il facchino del mattatoio e che invece era il campione d'Europa, [[Giulio Rinaldi]]. Non c'era in palio nessun titolo. Era un match in tre riprese per la passione del pubblico. Un ricordo nitido che abbraccia i corpi in lotta, ma anche i bestemmiatori a bordo ring con gli occhiali riappiccicati con il nastro adesivo, i racconti dei pescivendoli di Anzio e quelli dei commercianti di polli di Ceccano. *Mio padre è morto quando avevo 21 mesi. Sono stato un orfano, ho vissuto una condizione di fragilità e di aristocrazia, principino di un regno devastato. Avevo il lusso ma non il necessario, vestito di tutto punto ma senza nulla in frigo. A dieci anni mia madre mi lasciava i soldi per andare in osteria, mio nonno mi metteva alla cassa del bar in mezzo agli uomini dell'epoca, mutilati di guerra, avvinazzati, segnati dalla fame. Sono stato un bambino gettato in un mondo di adulti. *A sedici anni potevo diventare un buon peso medio, ma poi mi hanno colpito sotto la cintura dicendomi subito: perderai il tuo nel nasino, si squarcerà l'arcata sopraccigliare... ho lasciato stare. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Picca, Aurelio}} [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] 431yaqd10172o38g5lanhng5pm5xvv0 Giulio Rinaldi 0 215398 1352031 1352023 2024-11-15T13:08:55Z Udiki 86035 Corretto refuso 1352031 wikitext text/x-wiki [[File:Giulio Rinaldi 1961.jpg|thumb|Giulio Rinaldi nel 1961]] '''Giulio Rinaldi''' (1935 – 2011), pugile e attore italiano. ==Citazioni su Giulio Rinaldi== *Campione, forte personalità, ironico, caratteriale e caratteristico, fiero orgoglio di Anzio e di Roma, coraggio di primissima qualità. ([[Giancarlo Garbelli]]) *Io bambino, non avevo più di sei anni, afferrato di peso e issato con un mazzo gigante di rose rosse sul tappeto del ring perché lo consegnassi a un pugile enorme, ottantadue chili di muscoli, sei milioni di globuli rossi, uno che pareva il facchino del mattatoio e che invece era il campione d'Europa, Giulio Rinaldi. Non c'era in palio nessun titolo. Era un match in tre riprese per la passione del pubblico. ([[Aurelio Picca]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Rinaldi, Giulio}} [[Categoria:Attori italiani]] [[Categoria:Pugili italiani]] 1qq63kbh9ye0dzw63k225qaipp2uhmh Giancarlo Garbelli 0 215399 1352108 1352022 2024-11-16T05:05:36Z Danyele 19198 /* Citazioni di Giancarlo Garbelli */ fix nota 1352108 wikitext text/x-wiki '''Giancarlo Garbelli''' (1931 – 2013), pugile italiano. ==Citazioni di Giancarlo Garbelli== *{{NDR|Su [[Giulio Rinaldi]]}} Campione, forte personalità, ironico, caratteriale e caratteristico, fiero orgoglio di Anzio e di Roma, coraggio di primissima qualità.<ref>Citato in Gianna Garbelli, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/marzo/30/Rinaldi_Tigre_Anzio_ruggisce_ospedale_ga_10_100330086.shtml Rinaldi, la «Tigre de Anzio» ruggisce in ospedale]'', ''La Gazzetta dello Sport'', 30 marzo 2010.</ref> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{s}} {{DEFAULTSORT:Garbelli, Giancarlo}} [[Categoria:Pugili italiani]] inq9qavwgqkhegl1gqxux4dnof9skrr Discussioni utente:Sergio Castellani 3 215400 1352035 2024-11-15T14:00:29Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352035 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 15:00, 15 nov 2024 (CET)}} 98y3vbaok2bfhmzgk7jkh37cfr5m128 Utente:"daviderinaldo17061986" 2 215401 1352036 2024-11-15T14:22:15Z Udiki 86035 {{BloccoInfinito}} 1352036 wikitext text/x-wiki {{BloccoInfinito}} srbno9ftql8popjznuzq5im482rovtu Discussioni utente:"daviderinaldo17061986" 3 215402 1352037 2024-11-15T14:22:56Z Udiki 86035 {{BloccoInfinito}} 1352037 wikitext text/x-wiki {{BloccoInfinito}} srbno9ftql8popjznuzq5im482rovtu Discussioni utente:Kansas Bear 3 215403 1352039 2024-11-15T15:07:40Z J ansari 60595 J ansari ha spostato la pagina [[Discussioni utente:Kansas Bear]] a [[Discussioni utente:Paramandyr]]: Pagina spostata automaticamente durante la rinomina dell'utente "[[Special:CentralAuth/Kansas Bear|Kansas Bear]]" a "[[Special:CentralAuth/Paramandyr|Paramandyr]]" 1352039 wikitext text/x-wiki #RINVIA [[Discussioni utente:Paramandyr]] oqvj2wk3lyf537d6dxipxn8nq221jh3 Arte romantica 0 215404 1352051 2024-11-15T17:02:20Z Gaux 18878 Arte romantica: voce tematica 1352051 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} Citazioni sull''''arte romantica'''. *C'è, nell'arte romantica, un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Movimenti artistici]] hhs2ivw86v62wy6r9np1nujn7r4b6ul 1352052 1352051 2024-11-15T17:07:08Z Gaux 18878 immagine 1352052 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:El Beso (Pinacoteca de Brera, Milán, 1859).jpg|thumb|''Il bacio'' (Francesco Hayez, 1859)]] Citazioni sull''''arte romantica'''. *C'è, nell'arte romantica, un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Movimenti artistici]] 0vsr4z24e3wi6b2qzxv9kamx9znp7e1 1352053 1352052 2024-11-15T17:10:47Z Gaux 18878 Voci correlate 1352053 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:El Beso (Pinacoteca de Brera, Milán, 1859).jpg|thumb|''Il bacio'' (Francesco Hayez, 1859)]] Citazioni sull''''arte romantica'''. *C'è, nell'arte romantica, un tono unico e fondamentale che prepondera in ambedue gli elementi costitutivi, cristianesimo e cavalleria, ed è l'amore. ([[Francesco Piccolo (filologo)|Francesco Piccolo]]) ==Voci correlate== *[[Romanticismo]] ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Movimenti artistici]] fjl8ji3h6jqujizj59mhmz0u5kzlzw9 Coretta Scott King 0 215405 1352068 2024-11-15T18:32:51Z Emmepici 51905 Creo nuova voce 1352068 wikitext text/x-wiki [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista per i diritti civili, autrice e moglie di Martin Luther King, Jr. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation]</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. 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Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. 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Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. 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Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. 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Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ], Abacus; International Edition, Southlake, Texas, U.S.A, 1 gennaio 2000, ISBN 978-0349112985</ref> == Note == <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Scott King, Coretta}} [[Attivisti]] i4p0hacm5dnc4720u3fa2feh5zrpe5w 1352082 1352071 2024-11-15T21:02:29Z GryffindorD 75041 fix 1352082 wikitext text/x-wiki [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista statunitense e moglie di [[Martin Luther King]]. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children.''<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.''<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation'']</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ], Abacus; International Edition, Southlake, Texas, U.S.A, 1 gennaio 2000, ISBN 978-0349112985</ref> == Note == <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Scott King, Coretta}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] 2u4z14f3erbyqjumowljnygjsk2ron4 1352131 1352082 2024-11-16T09:09:23Z Mariomassone 17056 1352131 wikitext text/x-wiki {{w|La sezione "Citazioni su Coretta Scott King" non rispetta gli standard di Wikiquote.}} [[File:Corettascottking.jpg|thumb|Coretta Scott King]] '''Coretta Scott King''' (1927 – 2006), attivista statunitense e moglie di [[Martin Luther King]]. == Citazioni di Coretta Scott King == *Dobbiamo tutti iniziare a mettere in discussione gli esperti. In realtà non hanno avuto ragione. Nessuna abbondanza di beni materiali può compensare la morte dell'individualità e della creatività personale. :''We must all begin to question the experts. They have not really been right. No abundance of material goods can compensate for the death of individuality and personal creativity.''<ref>Citata in [https://www.harvardmagazine.com/2011/05/coretta-scott-king-urges-students-to-speak-out-with-righteous-indignation Coretta Scott King Urged Students to “Speak Out with Righteous Indignation”], 1968 </ref> *Il nostro Congresso approva leggi che sovvenzionano le imprese, le aziende agricole, le compagnie petrolifere, le compagnie aeree e le case di periferia, ma quando si rivolge ai poveri si preoccupa improvvisamente di pareggiare il bilancio e taglia i fondi per l'assistenza di base. :''Our Congress passes laws that subsidize corporations, farms, oil companies, airlines, and houses for suburbia, but when they turn their attention to the poor they suddenly become concerned about balancing the budget and cut back on funds for Head Start.''<ref>Citato in ''International Education'' Vol. 1, p. 28, 1968</ref> *Donne, se l'anima della nazione deve essere salvata, credo che voi dovete diventare la sua anima. :''Women, if the soul of the nation is to be saved, I believe that you must become its soul.''<ref>Citato in Page Smith ''Daughters of the Promised Land, Women in American History'', p.273, 1970</ref> [[File:Martin Luther King Jr NYWTS 5.jpg|thumb|Coretta Scott King con il marito Martin Luther King, Jr]] *I segni più visibili della protesta sono scomparsi, ma credo che ci sia la consapevolezza che le tattiche della fine degli anni Sessanta non sono sufficienti per affrontare le sfide degli anni Settanta. :''The more visible signs of protest are gone, but I think there is a realization that the tactics of the late sixties are not sufficient to meet the challenges of the seventies.''<ref>Citato in Elaine Partnow,''The Quotable Woman'', p.390, 1978</ref> *Se le donne americane aumentassero l'affluenza alle urne del dieci per cento, credo che si porrebbe fine a tutti i tagli al bilancio dei progetti a favore di donne e bambini. :''If American women would increase their voting turnout by ten percent, I think we would see an end to all of the budget cuts in programs benefiting women and children.''<ref>Citato in ''New Woman'', Vol. 16, n. 04, p. 20, aprile 1986</ref> *Credo che tutti gli americani che credono nella libertà, nella tolleranza e nei diritti umani abbiano la responsabilità di opporsi al bigottismo e ai pregiudizi fondati sull'orientamento sessuale. :''I believe all Americans who believe in freedom, tolerance and human rights have a responsibility to oppose bigotry and prejudice based on sexual orientation.''<ref>Citato in William Dannemeyer, ''Shadow in the Land : Homosexuality in America'', p. 148, 1989</ref> *La segregazione era sbagliata quando era imposta dai bianchi, e credo che sia ancora sbagliata quando è imposta dai neri. :''Segregation was wrong when it was forced by white people, and I believe it is still wrong when it is requested by black people.''<ref>Citato in Carolyn Warner, ''The Last Word : A Treasury of Women's Quotes'', p. 99, 1992</ref> *Sostengo l'Employment Non-Discrimination Act del 1994 perché credo che la libertà e la giustizia non possano essere lottizzate a seconda delle convenienze politiche. Mio marito, Martin Luther King, Jr. ha detto: “L'ingiustizia ovunque è una minaccia alla giustizia ovunque”. In un'altra occasione ha detto: “Ho lavorato troppo a lungo e duramente contro la segregazione degli alloggi pubblici per ritrovarmi a segregare la mia preoccupazione morale. La giustizia è indivisibile”. Come Martin, non credo che si possa difendere la libertà di un gruppo di persone e negarla ad altri. Vedo quindi questa legge come un passo avanti per la libertà e i diritti umani nel nostro Paese e come una logica estensione del ''Bill of Rights'' e delle riforme sui diritti civili degli anni '50 e '60.La grande promessa della democrazia americana è che nessun gruppo di persone sarà costretto a subire discriminazioni e ingiustizie. Credo che questa legislazione fornirà protezione a un ampio gruppo di lavoratori, che per molti anni hanno subito persecuzioni e discriminazioni. A questo scopo, mi impegno a dare il mio pieno sostegno. :''I support the Employment Non-Discrimination Act of 1994 because I believe that freedom and justice cannot be parceled out in pieces to suit political convenience. My husband, Martin Luther King, Jr. said, "Injustice anywhere is a threat to justice everywhere." On another occasion he said, "I have worked too long and hard against segregated public accommodations to end up segregating my moral concern. Justice is indivisible." Like Martin, I don't believe you can stand for freedom for one group of people and deny it to others. So I see this bill as a step forward for freedom and human rights in our country and a logical extension of the Bill of Rights and the civil rights reforms of the 1950s and '60's. The great promise of American democracy is that no group of people will be forced to suffer discrimination and injustice. I believe that this legislation will provide protection to a large group of working people, who have suffered persecution and discrimination for many years. To this endeavor, I pledge my wholehearted support.''<ref>Citazione in Conferenza stampa sull' ''Employment Non-Discrimination Act'' del 1994, Washington D.C., 23 giugno 1994 [https://archive.org/stream/employmentnondis00unit/employmentnondis00unit_djvu.txt Testo completo in ''Employment Non-Discrimination Act of 1994 : hearing of the Committee on Labor and Human Resources, United States Senate, One Hundred Third Congress, second session, on S. 2238 to prohibit employment discrimination on the basis of sexual orientation'']</ref> [[File:Scott King et Bush.jpg|thumb| George W. Bush e Coretta Scott King, Casa Biancale 25 febbraio 2004]] *L'omofobia è come il razzismo, l'antisemitismo e altre forme di pregiudizio, in quanto cerca di disumanizzare un grande gruppo di persone, di negarne l'umanità, la dignità e la personalità. Questo pone le basi per ulteriori repressioni e violenze che si diffondono troppo facilmente per colpire il successivo gruppo minoritario. :''Homophobia is like racism and anti-Semitism and other forms of bigotry in that it seeks to dehumanize a large group of people, to deny their humanity, their dignity and personhood. This sets the stage for further repression and violence that spread all too easily to victimize the next minority group.''.<ref>Citata in ''Chicago Defender'', 1 aprile 1998</ref> *Il 3 aprile 1968, poco prima di essere ucciso, Martin tenne il suo ultimo discorso pubblico. In esso parlò della visita che lui e io facemmo in Israele. Inoltre, ci parlò della sua visione della Terra Promessa, una terra di giustizia e uguaglianza, fratellanza e pace. Martin ha dedicato la sua vita all'obiettivo della pace e dell'unità tra tutti i popoli, e forse in nessun altro luogo del mondo si apprezza maggiormente la bellezza e la necessità della pace come in Israele. :''On April 3, 1968, just before he was killed, Martin delivered his last public address. In it he spoke of the visit he and I made to Israel. Moreover, he spoke to us about his vision of the Promised Land, a land of justice and equality, brotherhood and peace. Martin dedicated his life to the goals of peace and unity among all peoples, and perhaps nowhere in the world is there a greater appreciation of the desirability and necessity of peace than in Israel''. <ref>Citata in ''Jewish Currents'', vol. 52, p. 13 aprile 1998</ref> *Sono più che mai determinata a far sì che il sogno di mio marito diventi realtà. :'' I'm more determined than ever that my husband's dream will become a reality''.<ref>Dichiarazione rilasciata subito dopo l'uccisione del marito nell'aprile 1968, citata in [https://www.cbsnews.com/news/tributes-for-coretta-scott-king/ Tributes For Coretta Scott King, 1 febbraio 2006]</ref> ==Citazioni su Coretta Scott King== *Coretta King diceva che la violenza più grande è vedere un bambino andare a letto affamato. Queste sono le grandi violenze: assalti al corpo e all'anima. :''Coretta King said the greatest violence is seeing a child go to bed hungry. These are the great violences: assaults on the body and soul.''<ref>Dall'intervista di Jeffrey M. Elliot del 1974, citata in Jeffrey M. Elliot ''Conversations with Maya Angelou'', University Press of Mississippi, Jackson, Mississippi, 1989. ISBN ‎087805362X </ref> * Nel mezzo del fermento nazionale, nel mezzo del violento fermento internazionale, il volto di Coretta Scott King rimase un'immagine di serenità. In tempi di violente tempeste interiori, sedeva, con le mani appoggiate in grembo, tranquillamente, come i bravi bambini che dormono. La sua passione non si è mai spesa in manifestazioni pubbliche. Offriva la sua opera e le sue energie all'azione, per correggere i torti antichi e attuali di questo mondo. Credeva religiosamente nella protesta non violenta. Credeva che potesse guarire una nazione impantanata in una storia di schiavitù e di tutti i suoi eccessi. Credeva che la protesta non violenta potesse sollevare una nazione piena di pregiudizi e preconcetti razziali. Era la quintessenza della donna afroamericana, nata nel Sud aggressivo delle piccole città, nata dalla carne e destinata a diventare ferro, nata come fiordaliso e destinata a diventare una magnolia d'acciaio. Amava fervidamente la sua chiesa. Amava e adorava suo marito e i suoi figli. Amava la sua razza. Aveva a cuore le donne. Si preoccupava delle condizioni degli esseri umani, dei nativi americani, dei latino-americani e degli asiatici. Si preoccupava dei gay e degli etero. Si preoccupava delle lotte in Irlanda e pregava ogni notte per la Palestina e altrettanto per Israele. :''In the midst of national tumult, in the medium of international violent uproar, Coretta Scott King's face remained a study in serenity. In times of interior violent storms she sat, her hands resting in her lap calmly, like good children sleeping. Her passion was never spent in public display. She offered her industry and her energies to action, toward righting ancient and current wrongs in this world. She believed religiously in non-violent protest. She believed it could heal a nation mired in a history of slavery and all its excesses. She believed non-violent protest religiously could lift up a nation rife with racial prejudices and racial bias. She was a quintessential African-American woman, born in the small town repressive South, born of flesh and destined to become iron, born -- born a cornflower and destined to become a steel magnolia. She loved her church fervently. She loved and adored her husband and her children. She cherished her race. She cherished women. She cared for the conditions of human beings, of native Americans and Latin -- Latinos and Asian Americans. She cared for gay and straight people. She was concerned for the struggles in Ireland, and she prayed for nightly for Palestine and equally for Israel.''<ref>[https://awpc.cattcenter.iastate.edu/2017/03/21/remarks-at-the-funeral-service-for-coretta-scott-king-feb-7-2006 Discorso di Maya Angelou al funerale di Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Coretta Scott King non si è limitata ad assicurare l'eredità del marito, ma ha costruito la propria... Avendo amato un leader, è diventata un leader e quando ha parlato, gli americani hanno ascoltato attentamente. :''Coretta Scott King not only secured her husband's legacy, she built her own … Having loved a leader, she became a leader, and when she spoke, Americans listened closely.''<ref>[https://www.denverpost.com/2006/02/07/thousands-show-for-coretta-scott-king/ Migliaia di persone partecipano alla cerimonia per Coretta Scott King] </ref>, 7 febbraio 2006 *Sono in debito con mia moglie Coretta, senza il cui amore, i cui sacrifici e la cui fedeltà né la vita né il lavoro sarebbero appagati. Mi ha donato parole di consolazione quando ne avevo bisogno e una casa ben ordinata dove l'amore cristiano era una realtà. :''I am indebted to my wife Coretta, without whose love, sacrifices, and loyalty neither life nor work would bring fulfillment. She has given me words of consolation when I needed them and a well-ordered home where Christian love is a reality.''<ref>[https://bookreadfree.com/380601/9359725 The Autobiography of Martin Luther King, Jr. ], Abacus; International Edition, Southlake, Texas, U.S.A, 1 gennaio 2000, ISBN 978-0349112985</ref> == Note == <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Scott King, Coretta}} [[Categoria:Attivisti statunitensi]] 24gi5pqpsbf3axzbmq2snmfn7eotml5 Esther Duflo 0 215406 1352075 2024-11-15T20:07:03Z Emmepici 51905 Creo nuova voce 1352075 wikitext text/x-wiki '''Esther Duflo''' (1972 — vivente) [[File:Esther Duflo - Pop!Tech 2009 - 001 (cropped).jpg|thumb|Esther Duflo al Pop!Tech 2009]] {{Int| Esther Duflo in {{fr}}''Égalité des sexes et développement'' in ''Le Livre noir de la condition des femmes, Sous la direction de Christine Ockrent'', éd. XO, Parigi 2006, ISBN 978-2-7578-0246-5}} *Quando lo sviluppo economico contribuisce a ridurre la povertà, la condizione delle donne migliora per due motivi: da un lato, quando la povertà si riduce, migliorano le condizioni di tutti, donne comprese. In secondo luogo, poiché la disuguaglianza tra i sessi diminuisce con la riduzione della povertà, lo sviluppo porta a un miglioramento maggiore della condizione delle donne rispetto a quella degli uomini. :''Lorsque le développement économique contribue à réduire la pauvreté, la condition féminine s'améliore donc pour deux raisons : d'une part lorsque la pauvreté diminue, les conditions de tous, y compris celle des femmes, s'améliorent. D'autre part, l'inégalité entre les sexes s'amenuisant à mesure que la pauvreté décroît, le développement conduit a une amélioration de la condition des femmes plus grande que celle des hommes.'' ::p. 745 *Le politiche specifiche a favore delle donne devono essere giustificate non solo in nome del principio dell'uguaglianza di genere, ma perché l'uguaglianza stessa è auspicabile e vale i costi che comporta. :''Les politiques spécifiques en faveur des femmes doivent être justifiées, non seulement au nom du principe de l'égalité des sexes, mais parce que l'égalité elle-même est souhaitable et vaut les coûts qu'elle entraîne''. ::p. 759 *Lo sviluppo economico da solo non è sufficiente a garantire progressi in alcuni settori cruciali per il miglioramento della condizione femminile, in particolare in politica, dove gli stereotipi persistenti mettono in dubbio la capacità di leadership delle donne. :''Le développement économique ne suffit pas, à lui seul, à garantir des avancées dans certains domaines cruciaux pour l’amélioration du statut des femmes, notamment en politique où les stéréotypes tenaces mettent en doute la compétence des femmes à diriger.'' ::p. 778 *Né lo sviluppo economico né il miglioramento della condizione femminile rappresentano una soluzione miracolosa. Per raggiungere l'uguaglianza di genere, continuerà a essere necessario adottare misure politiche che favoriscano specificamente le donne a discapito degli uomini, e probabilmente continuerà a farlo per molto tempo ancora. :''Ni le développement économique, ni l’amélioration de la condition des femmes ne constitue une solution miracle. Pour atteindre légalité entre les sexes, il restera indispensable de continuer à adopter des mesure politiques qui favorisent spécifiquement les femmes aux dépens des hommes, et sans doute pendant longtemps. ::p. 778 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Duflo, Esther}} [[Economista]] 0sdyzt12win9n0fmw55zk41ok2cxo5r 1352081 1352075 2024-11-15T20:55:03Z GryffindorD 75041 fix 1352081 wikitext text/x-wiki [[File:Esther Duflo - Pop!Tech 2009 - 001 (cropped).jpg|thumb|Esther Duflo al Pop!Tech 2009]] '''Esther Duflo''' (1972 – vivente), economista francese. {{Int| Esther Duflo in {{fr}}''Égalité des sexes et développement'' in ''Le Livre noir de la condition des femmes, Sous la direction de Christine Ockrent'', éd. XO, Parigi 2006, ISBN 978-2-7578-0246-5}} *Quando lo sviluppo economico contribuisce a ridurre la povertà, la condizione delle donne migliora per due motivi: da un lato, quando la povertà si riduce, migliorano le condizioni di tutti, donne comprese. In secondo luogo, poiché la disuguaglianza tra i sessi diminuisce con la riduzione della povertà, lo sviluppo porta a un miglioramento maggiore della condizione delle donne rispetto a quella degli uomini. :''Lorsque le développement économique contribue à réduire la pauvreté, la condition féminine s'améliore donc pour deux raisons : d'une part lorsque la pauvreté diminue, les conditions de tous, y compris celle des femmes, s'améliorent. D'autre part, l'inégalité entre les sexes s'amenuisant à mesure que la pauvreté décroît, le développement conduit a une amélioration de la condition des femmes plus grande que celle des hommes.'' ::p. 745 *Le politiche specifiche a favore delle donne devono essere giustificate non solo in nome del principio dell'uguaglianza di genere, ma perché l'uguaglianza stessa è auspicabile e vale i costi che comporta. :''Les politiques spécifiques en faveur des femmes doivent être justifiées, non seulement au nom du principe de l'égalité des sexes, mais parce que l'égalité elle-même est souhaitable et vaut les coûts qu'elle entraîne''. ::p. 759 *Lo sviluppo economico da solo non è sufficiente a garantire progressi in alcuni settori cruciali per il miglioramento della condizione femminile, in particolare in politica, dove gli stereotipi persistenti mettono in dubbio la capacità di leadership delle donne. :''Le développement économique ne suffit pas, à lui seul, à garantir des avancées dans certains domaines cruciaux pour l’amélioration du statut des femmes, notamment en politique où les stéréotypes tenaces mettent en doute la compétence des femmes à diriger.'' ::p. 778 *Né lo sviluppo economico né il miglioramento della condizione femminile rappresentano una soluzione miracolosa. Per raggiungere l'uguaglianza di genere, continuerà a essere necessario adottare misure politiche che favoriscano specificamente le donne a discapito degli uomini, e probabilmente continuerà a farlo per molto tempo ancora. :''Ni le développement économique, ni l’amélioration de la condition des femmes ne constitue une solution miracle. Pour atteindre légalité entre les sexes, il restera indispensable de continuer à adopter des mesure politiques qui favorisent spécifiquement les femmes aux dépens des hommes, et sans doute pendant longtemps.'' ::p. 778 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Duflo, Esther}} [[Categoria:Economisti francesi]] ks8ufeiiih3udc5nyra9i8dau5re0gs 1352083 1352081 2024-11-15T21:30:59Z Udiki 86035 1352083 wikitext text/x-wiki [[File:Esther Duflo - Pop!Tech 2009 - 001 (cropped).jpg|thumb|Esther Duflo al Pop!Tech 2009]] '''Esther Duflo''' (1972 – vivente), economista francese. ==''Uguaglianza dei sessi e sviluppo''== *Quando lo sviluppo economico contribuisce a ridurre la povertà, la condizione delle donne migliora per due motivi: da un lato, quando la povertà si riduce, migliorano le condizioni di tutti, donne comprese. In secondo luogo, poiché la disuguaglianza tra i sessi diminuisce con la riduzione della povertà, lo sviluppo porta a un miglioramento maggiore della condizione delle donne rispetto a quella degli uomini. :''Lorsque le développement économique contribue à réduire la pauvreté, la condition féminine s'améliore donc pour deux raisons : d'une part lorsque la pauvreté diminue, les conditions de tous, y compris celle des femmes, s'améliorent. D'autre part, l'inégalité entre les sexes s'amenuisant à mesure que la pauvreté décroît, le développement conduit a une amélioration de la condition des femmes plus grande que celle des hommes.'' (p. 745) *Le politiche specifiche a favore delle donne devono essere giustificate non solo in nome del principio dell'uguaglianza di genere, ma perché l'uguaglianza stessa è auspicabile e vale i costi che comporta. :''Les politiques spécifiques en faveur des femmes doivent être justifiées, non seulement au nom du principe de l'égalité des sexes, mais parce que l'égalité elle-même est souhaitable et vaut les coûts qu'elle entraîne''. (p. 759) *Lo sviluppo economico da solo non è sufficiente a garantire progressi in alcuni settori cruciali per il miglioramento della condizione femminile, in particolare in politica, dove gli stereotipi persistenti mettono in dubbio la capacità di leadership delle donne. :''Le développement économique ne suffit pas, à lui seul, à garantir des avancées dans certains domaines cruciaux pour l'amélioration du statut des femmes, notamment en politique où les stéréotypes tenaces mettent en doute la compétence des femmes à diriger.'' (p. 778) *Né lo sviluppo economico né il miglioramento della condizione femminile rappresentano una soluzione miracolosa. Per raggiungere l'uguaglianza di genere, continuerà a essere necessario adottare misure politiche che favoriscano specificamente le donne a discapito degli uomini, e probabilmente continuerà a farlo per molto tempo ancora. :''Ni le développement économique, ni l'amélioration de la condition des femmes ne constitue une solution miracle. Pour atteindre légalité entre les sexes, il restera indispensable de continuer à adopter des mesure politiques qui favorisent spécifiquement les femmes aux dépens des hommes, et sans doute pendant longtemps.'' (p. 778) ==Bibliografia== *{{fr}} Esther Duflo, ''Égalité des sexes et développement'' (''Uguaglianza dei sessi e sviluppo''), in ''Le Livre noir de la condition des femmes'', a cura di Christine Ockrent, XO, Paris, 2006. ISBN 978-2-7578-0246-5 ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Duflo, Esther}} [[Categoria:Economisti francesi]] cpsoayd9ze8h8dclltkhur0yql2hhxd Cagiva Raptor 0 215407 1352089 2024-11-16T03:57:52Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:Cagiva Raptor right 01.jpg|thumb|Cagiva Raptor]] Citazioni sulla '''Cagiva Raptor''' e '''V-Raptor'''. ===[[Miguel Galluzzi]]=== {{cronologico}} *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la Raptor la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la [[Ducati Monster|Monster]]", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché l..." 1352089 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Cagiva Raptor right 01.jpg|thumb|Cagiva Raptor]] Citazioni sulla '''Cagiva Raptor''' e '''V-Raptor'''. ===[[Miguel Galluzzi]]=== {{cronologico}} *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la Raptor la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la [[Ducati Monster|Monster]]", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un Velociraptor, continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la [[Aprilia Motó|Motó]] della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. ==Voci correlate== *[[Cagiva]] *[[Ducati Monster]] *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} [[Categoria:Motoveicoli]] cgqxghuz2dqys8p41zd8zqgc6iwljgi 1352124 1352089 2024-11-16T08:17:16Z Mariomassone 17056 /* Miguel Galluzzi */ 1352124 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Cagiva Raptor right 01.jpg|thumb|Cagiva Raptor]] Citazioni sulla '''Cagiva Raptor''' e '''V-Raptor'''. ===[[Miguel Galluzzi]]=== {{cronologico}} *Per me rappresenta la semplicità del futuro, per questo abbiamo fatto due modelli. Vedendo la Raptor la gente diceva che era brutta, "mi piace di più la [[Ducati Monster|Monster]]", oppure "ma questa è una copia della Monster" o ancora "ma questa è più bella della Monster". Questo accade perché la gente ha un parametro di comparazione. Nel caso della V-Raptor, invece, non c'era niente di simile, niente con cui compararla, ha suscitato le stesse reazioni della Monster. Per me la V-Raptor è semplice, ma è una semplicità che è ancora da capire. Ha un contenuto tecnologico molto alto, ma è tranquilla, uno può relazionarsi più tranquillamente senza essere spaventato. *Con la Raptor sapevamo che dovevamo arrivare all'evoluzione della Monster; il concetto era chiaro: avevamo individuato il miglior motore a disposizione, c'era un serbatoio e una sella. In quel momento i miei figli avevano un videogame sui dinosauri, c'era un [[Velociraptor]], continuavano a martellarmi su queste cose; ricordo che sul primo schizzo che ho fatto ho scritto Raptor. Subito mi sono reso conto che mi sarebbe piaciuto fare una moto dinamica, che si muove senza essere accesa. Quando guardo le foto della Raptor noto questa cosa. Questa moto si muove, c'è un certo atteggiamento, sulle altre questo non si vede, tutto è molto statico. Sono questi sono i principi dai quali sono partito. *Il punto di partenza per me è sempre il divertimento, il piacere, questa è una costante. {{NDR|«Il piacere di guardarla o di usarla?»}} Tutte e due. Se io arrivo e vedo una moto, una Harley ad esempio, oppure la [[Aprilia Motó|Motó]] della Aprilia, vedo la moto, ne apprezzo il design, ma non mi viene la voglia di saltargli addosso e fare un giro. Se invece io vedo la Raptor, ho voglia di saltargli addosso, voglio vedere come curva, come frena, voglio fare cioè un'esperienza completa: parto dagli occhi, vedo, ma dopo mi deve coinvolgere tutti gli altri sensi. ==Voci correlate== *[[Cagiva]] *[[Ducati Monster]] *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} [[Categoria:Motoveicoli]] sy396ne1b3mbfrhrgxpo5uxlys7y5zu Naked (motociclismo) 0 215408 1352091 2024-11-16T04:12:42Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:MT 09 RN43 2017.jpg|thumb|Una Yamaha MT-09, esempio di motocicletta Naked.]] Citazioni sulla '''Naked''', tipologia di motocicletta. *Le nude sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazio..." 1352091 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:MT 09 RN43 2017.jpg|thumb|Una Yamaha MT-09, esempio di motocicletta Naked.]] Citazioni sulla '''Naked''', tipologia di motocicletta. *Le nude sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Motocicletta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] 4l4wz0ddzno1o3s59eut49efp6qk7cr 1352092 1352091 2024-11-16T04:15:14Z Danyele 19198 fix di stile 1352092 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:MT 09 RN43 2017.jpg|thumb|Una Yamaha MT-09, esempio di motocicletta ''naked''.]] Citazioni sulla '''''naked''''' o '''nuda''', tipologia di motocicletta. *Le nude sono quelle, nude e crude. È come avere un pezzo di carta bianca. Se io compro una moto sportiva, posso comprare una carenatura in carbonio che è la stessa, al massimo compro qualche pezzo speciale [...]. Se invece io mi compro una naked, posso fare quello che voglio, è solo una questione di immaginazione, di creatività. La puoi fare diventare sportivissima, oppure custom, oppure... quello che vuoi. Poi però dobbiamo vedere se abbiamo la possibilità di offrire i pezzi per modificarla, ma questo non so fino a che punto possa servire, perché poi torniamo a limitare la fantasia della gente. Lasciare la gente libera di fare, forse questa è la strada. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Motocicletta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] ba51znlemlcn6306nhm771il2h5ff3k Scooter (veicolo) 0 215409 1352098 2024-11-16T04:27:03Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:1966 Innocenti Lambretta Li125 Special Metallic Blue 1.jpg|thumb|Una Innocenti Lambretta del 1966, esempio di scooter.]] Citazioni sullo '''scooter''' o '''motorino'''. *{{NDR|«E gli scooter? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. 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([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Motocicletta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante lo}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] p26ay411rs8k51vkb908uxk5jjovw04 1352099 1352098 2024-11-16T04:28:34Z Danyele 19198 /* Altri progetti */ fix di stile 1352099 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:1966 Innocenti Lambretta Li125 Special Metallic Blue 1.jpg|thumb|Una Innocenti Lambretta del 1966, esempio di scooter.]] Citazioni sullo '''scooter''' o '''motorino'''. *{{NDR|«E gli scooter? Ci pare di capire che non le piacciano troppo...»}} No, per niente, anche se sono utili. La guidabilità di una moto e di uno scooter non sono nemmeno da paragonare. Lo scooter si guiderà come una moto solo quando si cominceranno a costruire dei telai che peseranno 600 kg, ma a quel punto costeranno 20 milioni e allora sarà più conveniente comprarsi un'auto. Il concetto dello scooter era bello perché era un veicolo semplice e non aveva nessuna pretesa. Oggi stiamo pretendendo troppo da un concetto che era chiaro. Alla fine dov'è il vantaggio se nel traffico devo fare la coda tra le macchine? ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Motocicletta]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante lo|preposizione=sullo}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] h2hn3jw6xxmfzxn9kek8m8f8bxq5fwr MV Agusta F4 0 215410 1352100 2024-11-16T04:35:27Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:MV Agusta F4 1000 S 1 1.jpg|thumb|MV Agusta F4 1000 S (2004)]] Citazioni sulla '''MV Agusta F4'''. *Ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la F4 il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il ma..." 1352100 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:MV Agusta F4 1000 S 1 1.jpg|thumb|MV Agusta F4 1000 S (2004)]] Citazioni sulla '''MV Agusta F4'''. *Ho guidato parecchie moto sportive ma dopo la F4 il mondo cambia. È tutta un'altra cosa, qualsiasi moto sportiva dopo aver provato la F4 è deludente. Io con la F4 mi sono trovato ad andare 30/40 Km in più rispetto a tutte le altre moto che ho guidato. E questo vuol dire che la moto è superiore a tutto il resto. In questo caso rappresenta il massimo della tecnologia ed è imbattibile. Secondo me è il punto di riferimento. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] 4323nq6b4nkbby4af4821jz4jowka8p Buell Motorcycle Company 0 215411 1352102 2024-11-16T04:45:45Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{voce tematica}} [[File:Midnight Black 2009 Buell 1125R.JPG|thumb|Buell 1125R]] Citazioni su '''Buell Motorcycle Company''', azienda motociclistica statunitense. *Mi ricordo quando è uscita la Buell: è lo stesso concetto della [[Ducati Monster|Monster]] ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Altri progetti== {{interproge..." 1352102 wikitext text/x-wiki {{voce tematica}} [[File:Midnight Black 2009 Buell 1125R.JPG|thumb|Buell 1125R]] Citazioni su '''Buell Motorcycle Company''', azienda motociclistica statunitense. *Mi ricordo quando è uscita la Buell: è lo stesso concetto della [[Ducati Monster|Monster]] ma molto più [...] grezza, selvaggia, molto americana ma in senso positivo. Sono riusciti a fare qualcosa di nuovo senza dover reinventare le moto degli Anni 40. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{S}} [[Categoria:Aziende statunitensi]] [[Categoria:Case motociclistiche]] rixe8ztnvynwetd3rz9dfffz0wu47xe Triumph Speed Triple 0 215412 1352103 2024-11-16T04:51:40Z Danyele 19198 Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:Triumph 1050 Speed Triple.JPG|thumb|Triumph Speed Triple]] Citazioni sulla '''Triumph Speed Triple'''. *Il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{S}} Categoria..." 1352103 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Triumph 1050 Speed Triple.JPG|thumb|Triumph Speed Triple]] Citazioni sulla '''Triumph Speed Triple'''. *Il motore è bellissimo, peccato il cambio, esteticamente però è bruttissima. Ma come moto, come insieme, dopo averla provata, questa bruttezza diventa quasi accettabile. ([[Miguel Galluzzi]]) ==Voci correlate== *[[Naked (motociclismo)]] ==Altri progetti== {{interprogetto|w_preposizione=riguardante la|preposizione=sulla}} {{S}} [[Categoria:Motoveicoli]] ak2c8tz61nzloxnb7hnhaltohi6hu27 Marco Baroni (allenatore) 0 215413 1352112 2024-11-16T07:17:13Z Dispe 2786 Creata pagina con "[[File:Marco Baroni.jpg|thumb|Marco Baroni]] '''Marco Baroni''' (1963 - vivente), ex calciatore e allenatore di calcio italiano. ==Citazioni di Marco Baroni== *L'obiettivo dell'allenatore è quello di non allontanare l'obiettivo individuale da quello di squadra. Io cerco di fare in modo che ogni individuo si esalti in un modello di squadra, non li porto mai dentro il mio modello. Cerco di esaltare l'individualità a servizio della squadra</ref name="individuo">Citato in..." 1352112 wikitext text/x-wiki [[File:Marco Baroni.jpg|thumb|Marco Baroni]] '''Marco Baroni''' (1963 - vivente), ex calciatore e allenatore di calcio italiano. ==Citazioni di Marco Baroni== *L'obiettivo dell'allenatore è quello di non allontanare l'obiettivo individuale da quello di squadra. Io cerco di fare in modo che ogni individuo si esalti in un modello di squadra, non li porto mai dentro il mio modello. Cerco di esaltare l'individualità a servizio della squadra</ref name="individuo">Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2024/11/15/lazio-baroni-obiettivo-e-esaltare-individualita-in-squadra_12a41773-1569-4a07-9abd-8d1393116242.html Lazio, Baroni: 'Obiettivo è esaltare l'individualità in squadra']'', ''Ansa.'', 15 novembre 2024.</ref> *Cerco di essere più autorevole che autoritario, è un mio modo di vivere, ci credo e lo porto avanti.</ref name="individuo"/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Baroni, Marco}} [[Categoria:Allenatori di calcio italiani]] [[Categoria:Calciatori italiani]] jhxh1ffldq3rr1j91dgbdni58ud6zyx 1352113 1352112 2024-11-16T07:17:33Z Dispe 2786 1352113 wikitext text/x-wiki [[File:Marco Baroni.jpg|thumb|Marco Baroni]] '''Marco Baroni''' (1963 - vivente), ex calciatore e allenatore di calcio italiano. ==Citazioni di Marco Baroni== *L'obiettivo dell'allenatore è quello di non allontanare l'obiettivo individuale da quello di squadra. Io cerco di fare in modo che ogni individuo si esalti in un modello di squadra, non li porto mai dentro il mio modello. Cerco di esaltare l'individualità a servizio della squadra<ref name="individuo">Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2024/11/15/lazio-baroni-obiettivo-e-esaltare-individualita-in-squadra_12a41773-1569-4a07-9abd-8d1393116242.html Lazio, Baroni: 'Obiettivo è esaltare l'individualità in squadra']'', ''Ansa.'', 15 novembre 2024.</ref> *Cerco di essere più autorevole che autoritario, è un mio modo di vivere, ci credo e lo porto avanti.</ref name="individuo"/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Baroni, Marco}} [[Categoria:Allenatori di calcio italiani]] [[Categoria:Calciatori italiani]] 7je9o7fmszkpzd3uyccnwhs6icc3m84 1352114 1352113 2024-11-16T07:19:18Z Dispe 2786 1352114 wikitext text/x-wiki '''Marco Baroni''' (1963 - vivente), ex calciatore e allenatore di calcio italiano. ==Citazioni di Marco Baroni== *L'obiettivo dell'allenatore è quello di non allontanare l'obiettivo individuale da quello di squadra. Io cerco di fare in modo che ogni individuo si esalti in un modello di squadra, non li porto mai dentro il mio modello. Cerco di esaltare l'individualità a servizio della squadra<ref name="individuo">Citato in ''[https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2024/11/15/lazio-baroni-obiettivo-e-esaltare-individualita-in-squadra_12a41773-1569-4a07-9abd-8d1393116242.html Lazio, Baroni: 'Obiettivo è esaltare l'individualità in squadra']'', ''Ansa.'', 15 novembre 2024.</ref> *Cerco di essere più autorevole che autoritario, è un mio modo di vivere, ci credo e lo porto avanti.</ref name="individuo"/> ==Note== <references /> ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Baroni, Marco}} [[Categoria:Allenatori di calcio italiani]] [[Categoria:Calciatori italiani]] c6vs7wdak6nf67tweafhdlx4wedk67q Anna Maria Carpi 0 215414 1352118 2024-11-16T07:47:54Z Ibisco 49387 Nuova voce bio 1352118 wikitext text/x-wiki [[File:Anna Maria Carpi.jpg|thumb|Anna Maria Carpi nel 2016]] '''Anna Maria Carpi''' (1939 – vivente), germanista, traduttrice, scrittrice e poetessa italiana. {{Int|''[https://poetarumsilva.com/2024/01/22/anna-maria-carpi-solo-i-momenti-di-solitudine-sono-fertili/ Anna Maria Carpi: "Solo i momenti di solitudine sono fertili"]''|Intervista di Anna Maria Curci e Gianni Montieri, ''Poetarum Silva'', 2017; ripubblicato in ''poetarumsilva.com'', 22 gennaio 2024.|h=2}} *Nella globalizzazione il tempo è diventato un vero dramma. Tutti assillati, tutti sovraccarichi. Il proliferare della burocrazia in ogni nostra minima relazione pubblica, mezzi di comunicazione che consentono d'instaurare sempre nuovi fulminei legami virtuali. Io spero sempre in un'improvvisa reazione contro questa smania. Qui è lo spreco. Solo i momenti di [[solitudine]] sono fertili, solo questi poi condivisibili – ma sensatamente. *{{NDR|Cosa nasconde e cosa mostra il cuore dei milanesi?}} Il cuore dei milanesi? Nella città degli affari? Come ben si sa, pochi a Milano sono nativi milanesi, e ora meno che mai. Ma questo è oggi il mondo, e da noi di nativi ora ci sono solo i digitali, uguali ovunque. E altra novità: anche fra sconosciuti non digitali ci si chiama tutti  per nome. Il ''tu'', il tu della paura di restare soli? *{{NDR|Veniamo alle poesie, alle tue «piccole arroganti», che cosa ti consentono di raccontare? Quanto conta la capacità di accelerare che consente il verso?}} La [[poesia]]. Pretendere di dire in breve è certo un'arroganza. Ma se riesce, l'effetto supera ogni lungo dire in prosa. Solo che il materiale emotivo dev'essere imbrigliato dalla logica, ossia la logica deve controllare i nessi fra le fuoriuscite. I nessi vengono dal profondo, sono  più seri dei momentanei arbitrii, e sono ciò che può poi far dire ai lettori: è quello che sento anch'io. *{{NDR|I tuoi testi sono da sempre molto musicali, non ti piace rinunciare alla metrica e non rinunci mai al ritmo, è questa l'unica strada possibile?}} No, non rinuncio a una certa metrica: le rime hanno un effetto semplificatorio, se vuoi comico, e si può farne a meno. Ma non del ritmo. Da me si fonda su settenario, doppio settenario ed endecasillabo. Molto tradizionale. Certo che non è l'unica strada possibile, io uso anche il verso libero, però il [[ritmo]] svolge forse una delle più antiche funzioni della poesia, quella di farci sentire che siamo tutt'uno. ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{DEFAULTSORT:Carpi, Anna Maria}} [[Categoria:Germanisti italiani]] [[Categoria:Poeti italiani]] [[Categoria:Scrittori italiani]] [[Categoria:Traduttori italiani]] nh5z0yeo3bdezhzn4blas2501r836f1 Discussioni utente:Carciottosalvatore5 3 215415 1352121 2024-11-16T08:05:17Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352121 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:05, 16 nov 2024 (CET)}} 3oiw58arparm1veho60b3ndf67v1i2m Discussioni utente:Melania Guida Turistica 3 215416 1352122 2024-11-16T08:10:01Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352122 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:10, 16 nov 2024 (CET)}} f2gnlec6wn2a5exxvfgc2js7e6pdbhr Discussioni utente:ElSigma815 3 215417 1352123 2024-11-16T08:15:19Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352123 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:15, 16 nov 2024 (CET)}} t706ln7ka55s85dfdawzqq8a827xb1x Discussioni utente:Daniele Palazzo 3 215418 1352125 2024-11-16T08:30:30Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352125 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:30, 16 nov 2024 (CET)}} 7e1mr9ckh8yl7ed4xadk94oa6m7ruif Discussioni utente:Edogang1 3 215419 1352126 2024-11-16T08:50:36Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352126 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 09:50, 16 nov 2024 (CET)}} 1claiifqkere1ius6rnexk746s074mx Sciopero della fame 0 215420 1352128 2024-11-16T08:59:55Z Mariomassone 17056 Creata pagina con "{{Voce tematica}} [[File:Mahatma Gandhi and Indira Gandhi in 1924.jpg|thumb|[[Mahatma Gandhi]] con una giovane [[Indira Gandhi]] durante il suo sciopero della fame, 1924]] Citazioni sullo '''sciopero della fame'''. *Da un lato, fare lo sciopero della fame e uscirne ti insegna perseveranza, ascetismo e forza di volontà. Dall'altro, ti rende ossessionato dal cibo. Non fai che pensarci e parlarne tutto il tempo. Pianifichi quello che mangerai dopo. Lo sogni persino. In at..." 1352128 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mahatma Gandhi and Indira Gandhi in 1924.jpg|thumb|[[Mahatma Gandhi]] con una giovane [[Indira Gandhi]] durante il suo sciopero della fame, 1924]] Citazioni sullo '''sciopero della fame'''. *Da un lato, fare lo sciopero della fame e uscirne ti insegna perseveranza, ascetismo e forza di volontà. Dall'altro, ti rende ossessionato dal cibo. Non fai che pensarci e parlarne tutto il tempo. Pianifichi quello che mangerai dopo. Lo sogni persino. In attesa che arrivasse questo giorno ho fatto vividi sogni di caffè, pane bianco e burro. Non ho bevuto caffè per almeno quarantasei giorni. Niente pane e burro per, boh... non saprei. Per due mesi come minimo, forse di più... ([[Aleksej Naval'nyj]]) *In [[Russia sotto Vladimir Putin|Russia]], lo sciopero della fame è diventato un buon espediente per dichiarare ad alta voce cosa una pensa su un certo argomento, le ragioni della sua protesta. Inoltre, è un metodo universale praticabile da chiunque mangi. E oltretutto, molto comodo: non serve autorizzazione da parte degli organi di potere; la legge sulle manifestazioni e sui presidi non lo richiede. ([[Anna Stepanovna Politkovskaja]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Attivismo]] [[Categoria:Sociologia politica]] nc5anendo57bosy7xo7oalbwglnf5kw 1352130 1352128 2024-11-16T09:02:27Z Mariomassone 17056 /* Altri progetti */ 1352130 wikitext text/x-wiki {{Voce tematica}} [[File:Mahatma Gandhi and Indira Gandhi in 1924.jpg|thumb|[[Mahatma Gandhi]] con una giovane [[Indira Gandhi]] durante il suo sciopero della fame, 1924]] Citazioni sullo '''sciopero della fame'''. *Da un lato, fare lo sciopero della fame e uscirne ti insegna perseveranza, ascetismo e forza di volontà. Dall'altro, ti rende ossessionato dal cibo. Non fai che pensarci e parlarne tutto il tempo. Pianifichi quello che mangerai dopo. Lo sogni persino. In attesa che arrivasse questo giorno ho fatto vividi sogni di caffè, pane bianco e burro. Non ho bevuto caffè per almeno quarantasei giorni. Niente pane e burro per, boh... non saprei. Per due mesi come minimo, forse di più... ([[Aleksej Naval'nyj]]) *In [[Russia sotto Vladimir Putin|Russia]], lo sciopero della fame è diventato un buon espediente per dichiarare ad alta voce cosa una pensa su un certo argomento, le ragioni della sua protesta. Inoltre, è un metodo universale praticabile da chiunque mangi. E oltretutto, molto comodo: non serve autorizzazione da parte degli organi di potere; la legge sulle manifestazioni e sui presidi non lo richiede. ([[Anna Stepanovna Politkovskaja]]) ==Altri progetti== {{interprogetto}} {{stub}} [[Categoria:Attivismo]] [[Categoria:Proteste]] [[Categoria:Sociologia politica]] 8ecbt1owujyati0yvh6nuc4wkqvekx5 Discussioni utente:Zoelimi 3 215421 1352132 2024-11-16T09:15:11Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352132 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:15, 16 nov 2024 (CET)}} rxpkwfhy8vn60aafuie0m0pqoioo2b4 Discussioni utente:GhostyJade 3 215422 1352133 2024-11-16T09:20:01Z Homer 215 Benvenuto/a su Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà! 1352133 wikitext text/x-wiki {{Benvenuto2|nome={{PAGENAME}}|firma=[[Utente:Homer|Homer]] ([[Discussioni utente:Homer|scrivimi]]) 10:20, 16 nov 2024 (CET)}} 8dijuxr9vec9l5ohjo1y9cj55auwwn9