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C'era una volta in America
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2024-12-16T20:56:19Z
~2024-8102
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=C'era una volta in America
|titolooriginale=Once Upon a Time in America
|immagine= C'era una volta in America.jpg
|didascalia= Noodles, Max, Patsy, Cockeye e Dominic da ragazzini in una scena del film
|paese=Italia/Usa
|anno=1984
|genere=drammatico, gangster
|regista=[[Sergio Leone]]
|soggetto= [[Harry Grey]] (romanzo)
|sceneggiatore=[[Sergio Leone]], [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Enrico Medioli]], [[Franco Arcalli]], [[Franco Ferrini]]
|attori=
*[[Robert De Niro]]: David "Noodles" Aaronson
*[[James Woods]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Elizabeth McGovern]]: Deborah Gelly
*[[Joe Pesci]]: Frankie Monaldi
*[[Burt Young]]: Joe
*[[Tuesday Weld]]: Carol
*[[Treat Williams]]: James Conway O'Donnell
*[[Danny Aiello]]: Vincent Aiello
*[[Richard Bright]]: Chicken Joe
*[[James Hayden]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[William Forsythe (attore)|William Forsythe]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Darlanne Fluegel]]: Eve
*[[Larry Rapp]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Richard Foronjy]]: ag. Whitey
*[[Robert Harper]]: Sharkey
*[[Dutch Miller]]: Van Linden
*[[Gerard Murphy]]: Crowning
*[[Jennifer Connelly]]: Deborah da ragazza
*[[Julie Cohen]]: Peggy da ragazza
*[[James Russo]]: Bugsy
|doppiatoriitaliani =
Doppiaggio originale
*[[Ferruccio Amendola]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Sergio Fantoni]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Rita Savagnone]]: Deborah Gelly
*[[Leo Gullotta]]: Frankie Monaldi
*[[Gigi Reder]]: Joe
*[[Maria Pia Di Meo]]: Carol
*[[Cesare Barbetti]]: James Conway O'Donnell
*[[Carlo Giuffré]]: Vincent Aiello
*[[Vittorio Di Prima]]: Chicken Joe
*[[Angelo Nicotra]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Luciano De Ambrosis]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Vittoria Febbi]]: Eve
*[[Franco Latini]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Vittorio Caprioli]]: agente Whitey
*[[Nando Gazzolo]]: Sharkey
*[[Renato Mori]]: Crowning
*[[Georgia Lepore]]: Deborah da ragazza
*[[Piero Tiberi]]: Bugsy
Ridoppiaggio (2003)
*[[Stefano De Sando]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Luca Ward]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Roberta Pellini]]: Deborah Gelly
*[[Pasquale Anselmo]]: Frankie Monaldi
*[[Aldo De Martino]]: Joe
*[[Emanuela Rossi]]: Carol
*[[Enrico Di Troia]]: James Conway O'Donnell
*[[Antonio Palumbo]]: Vincent Aiello
*[[Nino D'Agata]]: Chicken Joe
*[[Francesco Bulckaen]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Pierluigi Astore]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Francesca Fiorentini]]: Eve
*[[Roberto Del Giudice]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: agente Whitey
*[[Saverio Indrio]]: Sharkey
*[[Federica De Bortoli]]: Deborah da ragazza
*[[Monica Bertolotti]]: Peggy da ragazza
}}
'''''C'era una volta in America''''', film italo-statunitense del 1984 con [[Robert De Niro]], regia di [[Sergio Leone]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
{{NDR|New York, 1933. Quattro sicari sono alla ricerca di Noodles. Eve li trova in casa e uno di questi dopo aver sparato ad una foto di Noodles comincia a parlarle}}<br />'''Sicario #1''': Dov'è? Dov'è nascosto?<br />'''Eve''': Non lo so! È da ieri che lo sto cercando. {{NDR|uno dei sicari le dà un ceffone facendola cadere sul letto alle sue spalle}}<br />'''Sicario #1''': Te lo chiedo per l'ultima volta, dov'è?<br />'''Eve''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Non lo so. Ma che gli volete fare? {{NDR|uno dei sicari la uccide con due colpi di pistola}}<br />'''Sicario #1''' {{NDR|rivolto a un sicario}}: Tu resta, nu caso tornasse quell'infame!<br />'''Sicario #2''': {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ok.<ref name=ridoppiaggio>Ridoppiaggio del 2003.</ref>
==Frasi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Scarafaggio|Fat, passa la creolina nel cesso: ci ho visto uno scarafaggio!}} ('''Deborah''') {{NDR|al fratello Moe; riferita a Noodles che la stava spiando dal bagno}}
*{{NDR|Nel 1920}} Sarebbe un discorso lungo e ormai si è fatto troppo tardi. {{NDR|prendendo un orologio da taschino}} {{Ancora|Guarda|Guarda, sono le 6:34 e io non ho tempo da perdere.}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Scendi giù, scarafaggio! Ti fa l'effetto di una purga quel disco, ogni volta che lo senti scappi di corsa al gabinetto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente scena]], nella quale Noodles si era nascosto nel bagno per spiarla mentre ballava. La musica sulle cui note Deborah balla è la stessa in entrambe le scene.</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Si può pregare anche qua dentro, qui o alla sinagoga per il Signore è lo stesso. Vieni qui e siediti. {{NDR|Deborah prende un libro e si side, Noodles si siede di fronte a lei. Deborah inizia a leggere}} «''Il mio diletto e candido e rosato, | le sue guance sono oro sopraffino, | il suo collo è uno stelo soavissimo...''» – anche se non se lo lava dalla Pasqua passata – «''i suoi occhi sono occhi di colomba, | il suo corpo è risplendente avorio | e le sue gambe sono due colonne di marmo...''» – in calzoni così luridi che stanno in piedi da soli. – «''Egli è tutto una delizia...''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 5, 10 – 16: «''Il mio diletto è bianco e vermiglio, | riconoscibile fra mille e mille. || Il suo capo è oro, oro puro, | i suoi riccioli grappoli di palma, | neri come il corvo. || I suoi occhi, come colombe | su ruscelli di acqua; | i suoi denti bagnati nel latte, | posti in un castone. || Le sue guance, come aiuole di balsamo, | aiuole di erbe profumate; | le sue labbra sono gigli, | che stillano fluida mirra. || Le sue mani sono anelli d'oro, | incastonati di gemme di Tarsis. | Il suo petto è tutto d'avorio, | tempestato di zaffiri. || Le sue gambe, colonne di alabastro, | posate su basi d'oro puro. | Il suo aspetto è quello del Libano, | magnifico come i cedri. || Dolcezza è il suo palato; | egli è tutto delizie!''»</ref> ma sarà sempre un teppista da due soldi e perciò non sarà mai il mio diletto, che peccato!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Vai corri, che la mamma ti chiama.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Ripresa anche in una scena successiva, ambientata nel 1932, è sempre Deborah che si rivolge a Noodles riferendosi a Max: «Corri Noodles, che mamma ti vuole!»</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles, riferendosi a Max che lo stava chiamando}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Inciampato|Noodles, sono inciampa...}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Dominic''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]] dopo essere stato ferito a morte da Bugsy}}
*{{NDR|Nel 1968}} A eterna memoria resse l'amico fraterno David Aaronson. "Noodles" 1967.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|leggendo una targa commemorativa nella cappella dove sono sepolti gli amici Max, Patsy e Cockeye}}
:''ERECTED TO THEIR EVERLASTING MEMORY<br />by their friend and brother<br />DAVID AARONSON – "NOODLES"<br />1967'' {{NDR|scritta sulla targa commemorativa}}
*{{NDR|Nel 1932}} Perché ostinarvi a vivere, quando noi possiamo seppellirvi per 49,50 dollari? ('''[[Pubblicità dai film|Pubblicità]] delle pompe funebri di Max Bercovicz & Co.''')
:''"Why go on living when we can bury you for $ 49.50?"'' {{NDR|scritta sul carro funebre di Max}}
*{{NDR|Nel 1932}} Si rivolta nella bara, è un'anima in pena!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|rivolto a un passante che sentiva dei rumori provenienti dalla parte posteriore del carro funebre}}
*{{NDR|Nel 1932}} 'A vita è cchiù strana dâ merda! È 'na cazzata! Nun ne vale la pena. Conosco un assicuratore, ebreo pure lui, si chiamma Elia. Mi ha appiccicato tutte le polizze del mondo, tutte le polizze, dojemila: cane, casa, moglie, vita, tutto. Una sera stavo a bere coi ragazzi, e arriva lui con la moglie, un'assatanata con un dio 'e culo che lavora per un gioielliere. E lui sempre con la smania di assicurare. Strizzo l'occhio ai ragazzi e gli dico: «la più seria polizza che ci vorrebbe non me l'hai neanche proposta.» «Quale Joe?» «Chella dô cazzo!» {{NDR|tutti ridono}} «Tu famme 'na polizza che quanno nun me funziona io piglio l'indennizzo e ti faccio subito l'assegno.» [...] Ci pensa e dice: «io non so se... se le condizioni di "{{sic|attuarialietà}}" che sacc' io l'ha prevista ma si può fare una polizza, però ci vorrà la garanzia ca tu ora stai in salute.» «E questo è semplice» dico. «Ecco lascia a lei con me, poi dopo torna e vedi si sta aritto, si sta aritto già sto in buona salute.» Chillo fessa 'a lascia, 'a chiavo e lei non solo ci gode ma fotte e parla, parla e fotte e mi dice che il suo padrone, il gioielliere spedisce tutte le pietre in Olanda. E addo' e tene astipate 'ste prete? In uno scomparto della cassaforte, tutto qua. E che vuo' cchiù 'a Dio? Ma la cosa cchiù bella è che non ho neanche pagato la prima rata sulla mia assicurazione dô cazzo.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|ridendo}} ('''Joe''')
*{{NDR|Nel 1933}} È un brutto reato la [[diffamazione]], specie se viene da un cronista di merda.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Vincent Aiello''')
*{{NDR|Nel 1933}} Al consolatore degli afflitti!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|proponendo un [[brindisi dai film|brindisi]]}}
*{{NDR|Nel 1933}} Noi siamo come il [[destino]]: chi va a stare bene e chi va a prenderselo nel culo.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|dopo aver scambiato i neonati nelle culle dell'ospedale}}
*{{NDR|Nel 1933}} Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato".<ref>{{cfr}} [[#Inciampato|ultime parole di Dominic]].</ref> E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il ''Cantico dei Cantici'', ricordi? «''Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali''». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «''Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. | Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 7, 2 – 3 e 8 – 9 «''Come son belli i tuoi piedi | nei sandali, figlia di principe! | Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, | opera di mani d'artista. || Il tuo ombelico è una coppa rotonda | che non manca mai di vino drogato. | Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.'' [...] ''La tua statura rassomiglia a una palma | e i tuoi seni ai grappoli. || Ho detto: "Salirò sulla palma, | coglierò i grappoli di datteri; | mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva | e il profumo del tuo respiro come di pomi".''»</ref> Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|a Deborah}}
*{{NDR|Nel 1933}} Signore e signori, io brindo alla morte di questo locale, il Fat Moe's anche perché qui a bere legalmente non ci verrà più nessuno.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''')
*{{NDR|Nel 1933}} Ragazzi, alla nostra ultima gita, sul camion di stanotte non c'è solo whisky, ci sono dieci anni di vita che è valsa la pena di vivere.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con Patsy e Cockeye}}
*{{NDR|Nel 1968}} Siamo due vecchi, Noodles. L'unica cosa che ci resta è qualche ricordo e se sabato sera andrai a quella festa, neanche quelli ti rimarranno. Strappa quell'invito.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''')
*{{NDR|Nel 1968}} Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto. Ti ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo trentacinque anni di rimorso per la mia morte. Rimorso sprecato. Cosa aspetti a sparare?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Fat Moe''' {{NDR|a terra sanguinante}}: Hai bisogno di niente? Soldi?<br />'''Noodles''': Ora ne ho anche troppi. {{NDR|mostrando nella sua mano una chiave di una cassetta di sicurezza}}<br />'''Fat Moe''': Ah già, ora sono tutti tuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968 Noodles, pur avendo cambiato nome e città, ha ricevuto una lettera con l'invito a spostare le salme dal vecchio cimitero ebraico di New York}}<br />'''Fat Moe''': E questo che significa?<br/>'''Noodles''': Significa: caro Noodles, anche se t'eri nascosto nel buco del culo del mondo, eccoci, ti abbiamo trovato. Significa: preparati.<br/>'''Fat Moe''': A che?<br/>'''Noodles''': Questo non l'hanno scritto.<br/>'''Fat Moe''': Tu che ne pensi?<br/>'''Noodles''': Che la risposta è qui, per questo sono tornato.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''' {{NDR|guardando alcune vecchie foto}}: Come sta tua sorella? {{NDR|Deborah}}<br/>'''Fat Moe''': Sono anni che non la vedo, è una grande star adesso.<br/>'''Noodles''': Perché, non si capiva? I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi. Chi avrebbe puntato su te?<br/>'''Fat Moe''': Io avrei puntato tutto su te.<br/>'''Noodles''': Eh... e avresti perso. {{NDR|si toglie il cappello e il cappotto}}<br/>'''Fat Moe''' {{NDR|avvicinandosi all'uscita}}: Be', sei stanco, buona notte.<br/>'''Noodles''': Buonanotte Moe, grazie.<br/>'''Fat Moe''': Che hai fatto in tutti questi anni?<ref>Nel doppiaggio originale: «Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?»</ref><br/>'''Noodles''': Sono andato a letto presto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>{{cfr}} la prima frase dell'[[Marcel_Proust#Incipit|incipit di ''Alla ricerca al tempo perduto'']] di [[Marcel Proust]]: «Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera.»</ref>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles, adolescente, dopo aver seguito Deborah la ferma per parlarle}}<br />'''Noodles''': Senti un po' tu, a chi l'hai detto [[scarafaggio]]?<ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente frase]] che Deborah aveva detto al fratello Moe ad alta voce, in modo che anche Noodles, nascosto, potesse sentire.</ref><br/> '''Deborah''': Perché cosa sei? Sei sporco e fai schifo. In più ti arrampichi sui muri dei cessi. Che cosa sei non sei uno scarafaggio? E lasciami! {{NDR|togliendo la mano di Noodles dietro il suo collo}}<br />'''Noodles''': Ah, ti faccio schifo, eh? Intanto però ti sei fatta vedere nuda.<br/> '''Deborah''' {{NDR|accennando un ghigno}}: Da uno scarafaggio? {{NDR|squadrandolo}} Ma guardati allo specchio, David Aaronson...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920}}<br />'''Agente Withey''': Fermi voi, aspettate un momento. Che ci fate voi qui, eh?<br/>'''Patsy''': Eh già, che ci facciamo noi qui, eh?<br/>'''Noodles''': Ce lo prendiamo nel culo.<br/>'''Cockeye''': Sì, perché? È proibito dalla legge prenderlo nel culo?<br/>'''Dominic''' {{NDR|a dei signori che si trovavano a passare di lì}}: Fate la carità a quattro poveri coglioni che l'hanno preso nel culo...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles è nel bagno con Peggy e le sta toccando il seno}}<br />'''Noodles''': Ora dì che non ti piace.<br />'''Peggy''': Non mi piace farlo gratis! Tu portami un charlotte russa con la panna e poi io ti faccio fare tutto quello che vuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 il poliziotto Withey sta facendo sesso con la minorenne Peggy e viene scoperto da Max e Noodles che gli scattano una foto}}<br />'''Max''': E bravo "faccia di merda"! Belle cose in servizio!<br />'''Agente Withey''': Eheh, mi avete preso con le mani nel sacco, eh? Va bene...<br />'''Noodles''': No, ti abbiamo preso con l'uccello tra le cosce di una minorenne!<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Bugsy e i suoi scagnozzi hanno picchiato Max e Noodles e hanno rubato loro i soldi}}<br />'''Bugsy''': Chi non lavora per me, non lavora per nessuno!<br />'''Max''': Io non voglio padroni!<br />'''Bugsy''' {{NDR|ridendo}}: Era meglio se te ne restavi nel Bronx.<br />'''Max''': Era meglio anche per te!<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|Bugsy gli sputa addosso}}
*{{NDR|Nel 1932 Noodles rivede Fat Moe dopo tanti anni passati in carcere e lo saluta}}<br />'''Noodles''': Moe. Mi fa piacere rivederti. Stai magnificamente.<br />'''Fat Moe''': Anche tu.<br />'''Noodles''': Hai perso anche una trentina di grammi.<br />'''Cockeye''': Sì, s'è tolto le [[emorroidi]].<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|tutti ridono}}
*{{NDR|Nel 1932, Patsy ha portato i diamanti appena rubati a Joe che è seduto con i suoi uomini nell'auto}}<br />'''Joe''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Qualche problema?<br />'''Patsy''': Nessuno! Un gioco da ragazzi...<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|spara a Joe e al conducente uccidendoli, poi si abbassa per permettere a Max e Cockeye, lì vicino, di ammazzare gli altri uomini presenti nell'auto}}
*{{NDR|Nel 1932}}<br />'''Max''': Frankie Monaldi è il più grosso, lo vuoi capire? Da oggi è lui che ha in mano tutta la combinazione.<br />'''Noodles''': Appunto. E da domani stai sicuro che avrà in mano anche noi.<br />'''Max''': Da solo non ti muovi.<br />'''Noodles''': Un giorno sei arrivato e hai detto «non mi piacciono i capi», allora io la trovai una bella frase e anche adesso.<br />'''Max''': Be', pensiamoci bene però Noodles, ci chiederanno di entrare con loro, i vantaggi sono enormi.<br />'''Noodles''': Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non mi sta bene.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Noodles va a prendere Deborah al teatro per portarla a cena fuori}}<br />'''Deborah''': Hai aspettato molto?<br/>'''Noodles''': Tutta la vita.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Deborah''': Noodles, secondo te non è giusto fare dei progetti?<br/>'''Noodles''': Sì, certo, sì. Ma io ci sono nei tuoi progetti?<br />'''Deborah''': Ah, Noodles, tu sei la sola persona che io ho mai...<br/>'''Noodles''': Che hai mai cosa? Vai avanti, che hai mai?<br/>'''Deborah''': Di cui mi sia importato. Ma tu mi terresti chiusa a chiave in una stanza e getteresti via la chiave, non è vero?<br/>'''Noodles''': Sì, credo di sì.<br/>'''Deborah''': Già, il guaio è che io ci starei anche volentieri.<br/>'''Noodles''': E allora?<br/>'''Deborah''': Allora io voglio arrivare dove ho deciso di arrivare.<br/>'''Noodles''': Dove?<br/>'''Deborah''': Su in cima.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Jimmy sta per essere operato dopo una ferita alla gamba e rimarrà zoppo a vita}}<br />'''Sharky''': Non preoccuparti, Jimmy: anche con una gamba un po' più corta, tu farai lo stesso passi da gigante.<br/>'''Jimmy''': Già, ma sempre un passo dietro a te, eh Sharky?<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br/>'''Max''': Cazzo! Sei rimasto con la mentalità del pezzente balordo, se fosse stato per te staremmo ancora a ripulire ubriachi.<br/>'''Noodles''': Perché Max, ti mancano i soldi?<br/>'''Max''': Senti, non rompere i...<br/>'''Noodles''': No, di'! Ti mancano?<br/>'''Max''': Quelli veri, sì, mi mancano!<br/>'''Noodles''' {{NDR|porgendogli una mazzetta di soldi che aveva in tasca}}: Se vuoi puoi servirti, a me bastano e avanzano. Tieni, prendi pure.<br/>'''Max''': Te la porterai dietro per tutta la vita tu la puzza della strada.<br/>'''Noodles''': A me piace da matti la puzza della strada, mi fa sentire bene, mi si aprono i polmoni quando la sento. E mi tira anche di più. {{NDR|fa per andarsene}}<br/>'''Sharky''': Ti stai trascinando un peso morto Max, dammi retta. Prima o poi dovrai mollarlo.<br/>'''Noodles''': Maxy, fammi sapere quando mi molli e tanto io mi prendo una vacanza, me ne vado in Florida, al mare.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va}}
*{{NDR|Nel 1968 Noodles entra nel camerino di Deborah dopo uno spettacolo teatrale per rivederla dopo più di trent'anni}}<br />'''Noodles''': Ciao Deborah. {{NDR|dopo un lungo silenzio}} Non mi dici niente?<br />'''Deborah''': Non so che cosa si dice dopo... dopo più di trent'anni.<br />'''Noodles''': Be', diciamo "come stai, ti trovo bene" o "speravo di non vederti più".<br />'''Deborah''': Non pensavo di rivederti, è diverso.<br />'''Noodles''': È già molto se mi hai riconosciuto.<br />'''Deborah''': Gli [[attore|attori]] hanno buona memoria.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br />'''Deborah''': Perché hai voluto vedermi?<br />'''Noodles''': Due ragioni. Prima: per vedere se era giusto che tu rinunciassi a me per il teatro.<br />'''Deborah''': E allora?<br />'''Noodles''': Era giusto. Sei bravissima. {{NDR|poi voltandosi e leggendo una locandina della tragedia ''[[Antonio e Cleopatra]]'': «''age cannot wither her nor custom stale her infinite variety''»}} «L'età non può invecchiarla.»<ref>{{cfr}} Enobarbo a proposito di [[Cleopatra]] in [[William Shakespeare]], ''[[Antonio e Cleopatra]]'', atto II, scena II: «L'età non può appassirla, quella donna, | né l'abitudine render stantìe | le sue grazie, di varietà infinita.»</ref> Sembra scritta apposta per te.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Max''': Sono contento che hai accettato il mio invito.<br/>'''Noodles''': Ero curioso. Tante persone importanti tutte insieme. {{NDR|riferito agli invitati alla festa organizzata dal senatore Bailey, ovvero Max}}<br/>'''Max''': Di solito quando la nave affonda i topi scappano, ma nel mio caso fanno a spinte per salire a bordo.<br/>'''Noodles''': Sì, ho letto dei suoi guai sui giornali. D'altra parte la sua posizione, il suo potere, i suoi privilegi comportano un certo carico di responsabilità e una certa dose di rischio.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Sono tanti anni che non prendo in mano una pistola. Non ci vedo più molto bene neanche con gli occhiali. Le mani mi tremano... e non la vorrei mancare, signor Bailey.<br />'''Max''': Basta con questa recita, Noodles, io sono già un uomo morto. Appena metto la testa fuori di casa me la tagliano, non aspettano altro. Non mi ci faranno mai arrivare a quella commissione d'inchiesta. Sanno benissimo che appena apro bocca sono tutti nella merda. Devono farmi sparire! Adesso sai perché ti ho chiamato. Fallo tu, Noodles! Tu sei la sola persona da cui posso accettarlo.<ref name=ridoppiaggio/>
==[[Explicit]]==
{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Eh sì, di gente ne ho ammazzata, signor Bailey. Qualche volta per difendermi, qualche altra per contratto. Venivano in tanti da noi e ognuno col suo problema: rivali in affari, soci, amanti... In certi casi accettavamo, in certi altri no. {{NDR|alzandosi}} Il suo non l'avremmo mai accettato, signor Bailey.<br />'''Max''': È il tuo modo di vendicarti?<br/>'''Noodles''': No. È solo il mio modo di vedere le cose.<br />'''Max''' {{NDR|si allontana e prende l'orologio da taschino in mano}}: Sono le 10:25 e io non ho più niente da perdere.<ref>Riferimento a una [[#Guarda|precedente battuta]], pronunciata dallo stesso Max nel 1920. In entrambe le occasioni Max tiene in mano lo stesso orologio da taschino.</ref> Un amico tradito non ha scelta: deve sparare. Fallo!<br />'''Noodles''': Vede, signor senatore, anch'io ho una mia storia, un po' più semplice della sua. Molti anni fa avevo un amico, un caro amico. Lo denunciai per salvargli la vita... e invece fu ucciso. Volle farsi uccidere. Era una grande amicizia. Andò male a lui e andò male anche a me. Buonanotte signor Bailey. {{NDR|si avvicina alla porta}} Io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla, sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va. Poco dopo, mentre è ancora in strada, sente accendersi il motore di un camion della nettezza urbana, per poi vedere Max avvicinarsi al retro del veicolo, scomparendo subito dopo. Nel frattempo passa un corteo di automobili d'epoca, con a bordo dei giovani festanti che intonano ''God Bless America'' di Irving Berlin. Infine si torna al 1933: Noodles è ancora nella fumeria d'oppio dei cinesi; dopo aver fatto un tiro Noodles si accomoda sul letto mentre la macchina da presa indugia sul suo volto. Appena la macchina si ferma lui sorride, inebriato dall'oppio.}}
==Citazioni su ''C'era una volta in America''==
*Come in un gioco di scatole cinesi, diventa un sogno di sogni. La vicenda rievocata da Noodles si svolge in una dimensione incerta tra realtà e sogno, la stessa struttura narrativa originaria – in cui si scontrano di continuo diverse dimensioni e percezioni del tempo non autorizza a distinguere se la vicenda è frutto dei fumi dell'oppio o di ricordi reali del protagonista. Anche (e soprattutto) in questo caso la memoria del singolo tende a dissolversi in quella di un intero paese. ([[Gian Piero Brunetta]])
*Erano in un cinema di seconda visione, quasi unici spettatori per ''C'era una volta in America''. Dandi l'aveva scelto su suggerimento dell'avvocato. Miglianico aveva ragione: il film non era nuovissimo, e pieno di lentezze esasperanti. Ma parlava di loro. Dopo un'oretta aveva capito come sarebbe andata a finire [[James Woods|Woods]] l'avrebbe messo nel culo a [[Robert De Niro]]. L'amara lealtà di De Niro gli aveva fatto girare le palle. Puzzava di sconfitta. Sembrava proprio che il regista si fosse ispirato al Freddo. Dandi si vedeva come il vincente. Il finale era sbagliato, però. Tutto quel tirarsela col rimorso! Se gli fosse riuscita di sfangarla come a James Woods, altro che rimorso! ([[Giancarlo De Cataldo]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Trilogia del tempo}}
[[Categoria:Film di gangster]]
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film sulla mafia]]
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1356464
1356457
2024-12-17T03:43:50Z
AssassinsCreed
17001
Annullata la modifica [[Special:Diff/1356457|1356457]] di [[Special:Contributions/~2024-8102|~2024-8102]] ([[User talk:~2024-8102|discussione]]) non motivata
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano=C'era una volta in America
|titolooriginale=Once Upon a Time in America
|immagine= C'era una volta in America.jpg
|didascalia= Noodles, Max, Patsy, Cockeye e Dominic da ragazzini in una scena del film
|paese=Italia/Usa
|anno=1984
|genere=drammatico, gangster
|regista=[[Sergio Leone]]
|soggetto= [[Harry Grey]] (romanzo)
|sceneggiatore=[[Sergio Leone]], [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Enrico Medioli]], [[Franco Arcalli]], [[Franco Ferrini]]
|attori=
*[[Robert De Niro]]: David "Noodles" Aaronson
*[[James Woods]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Elizabeth McGovern]]: Deborah Gelly
*[[Joe Pesci]]: Frankie Monaldi
*[[Burt Young]]: Joe
*[[Tuesday Weld]]: Carol
*[[Treat Williams]]: James Conway O'Donnell
*[[Danny Aiello]]: Vincent Aiello
*[[Richard Bright]]: Chicken Joe
*[[James Hayden]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[William Forsythe (attore)|William Forsythe]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Darlanne Fluegel]]: Eve
*[[Larry Rapp]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Richard Foronjy]]: ag. Whitey
*[[Robert Harper]]: Sharkey
*[[Dutch Miller]]: Van Linden
*[[Gerard Murphy]]: Crowning
*[[Jennifer Connelly]]: Deborah da ragazza
*[[Julie Cohen]]: Peggy da ragazza
*[[James Russo]]: Bugsy
|doppiatoriitaliani =
Doppiaggio originale
*[[Ferruccio Amendola]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Sergio Fantoni]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Rita Savagnone]]: Deborah Gelly
*[[Leo Gullotta]]: Frankie Monaldi
*[[Gigi Reder]]: Joe
*[[Maria Pia Di Meo]]: Carol
*[[Cesare Barbetti]]: James Conway O'Donnell
*[[Carlo Giuffré]]: Vincent Aiello
*[[Vittorio Di Prima]]: Chicken Joe
*[[Angelo Nicotra]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Luciano De Ambrosis]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Vittoria Febbi]]: Eve
*[[Franco Latini]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Vittorio Caprioli]]: agente Whitey
*[[Nando Gazzolo]]: Sharkey
*[[Renato Mori]]: Crowning
*[[Georgia Lepore]]: Deborah da ragazza
*[[Piero Tiberi]]: Bugsy
Ridoppiaggio (2003)
*[[Stefano De Sando]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Luca Ward]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Roberta Pellini]]: Deborah Gelly
*[[Pasquale Anselmo]]: Frankie Monaldi
*[[Aldo De Martino]]: Joe
*[[Emanuela Rossi]]: Carol
*[[Enrico Di Troia]]: James Conway O'Donnell
*[[Antonio Palumbo]]: Vincent Aiello
*[[Nino D'Agata]]: Chicken Joe
*[[Francesco Bulckaen]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Pierluigi Astore]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Francesca Fiorentini]]: Eve
*[[Roberto Del Giudice]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: agente Whitey
*[[Saverio Indrio]]: Sharkey
*[[Federica De Bortoli]]: Deborah da ragazza
*[[Monica Bertolotti]]: Peggy da ragazza
}}
'''''C'era una volta in America''''', film italo-statunitense del 1984 con [[Robert De Niro]], regia di [[Sergio Leone]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
{{NDR|New York, 1933. Quattro sicari sono alla ricerca di Noodles. Eve li trova in casa e uno di questi dopo aver sparato ad una foto di Noodles comincia a parlarle}}<br />'''Sicario #1''': Dov'è? Dov'è nascosto?<br />'''Eve''': Non lo so! È da ieri che lo sto cercando. {{NDR|uno dei sicari le dà un ceffone facendola cadere sul letto alle sue spalle}}<br />'''Sicario #1''': Te lo chiedo per l'ultima volta, dov'è?<br />'''Eve''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Non lo so. Ma che gli volete fare? {{NDR|uno dei sicari la uccide con due colpi di pistola}}<br />'''Sicario #1''' {{NDR|rivolto a un sicario}}: Tu resta, nu caso tornasse quell'infame!<br />'''Sicario #2''': {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ok.<ref name=ridoppiaggio>Ridoppiaggio del 2003.</ref>
==Frasi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Scarafaggio|Fat, passa la creolina nel cesso: ci ho visto uno scarafaggio!}} ('''Deborah''') {{NDR|al fratello Moe; riferita a Noodles che la stava spiando dal bagno}}
*{{NDR|Nel 1920}} Sarebbe un discorso lungo e ormai si è fatto troppo tardi. {{NDR|prendendo un orologio da taschino}} {{Ancora|Guarda|Guarda, sono le 6:34 e io non ho tempo da perdere.}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Scendi giù, scarafaggio! Ti fa l'effetto di una purga quel disco, ogni volta che lo senti scappi di corsa al gabinetto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente scena]], nella quale Noodles si era nascosto nel bagno per spiarla mentre ballava. La musica sulle cui note Deborah balla è la stessa in entrambe le scene.</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Si può pregare anche qua dentro, qui o alla sinagoga per il Signore è lo stesso. Vieni qui e siediti. {{NDR|Deborah prende un libro e si side, Noodles si siede di fronte a lei. Deborah inizia a leggere}} «''Il mio diletto e candido e rosato, | le sue guance sono oro sopraffino, | il suo collo è uno stelo soavissimo...''» – anche se non se lo lava dalla Pasqua passata – «''i suoi occhi sono occhi di colomba, | il suo corpo è risplendente avorio | e le sue gambe sono due colonne di marmo...''» – in calzoni così luridi che stanno in piedi da soli. – «''Egli è tutto una delizia...''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 5, 10 – 16: «''Il mio diletto è bianco e vermiglio, | riconoscibile fra mille e mille. || Il suo capo è oro, oro puro, | i suoi riccioli grappoli di palma, | neri come il corvo. || I suoi occhi, come colombe | su ruscelli di acqua; | i suoi denti bagnati nel latte, | posti in un castone. || Le sue guance, come aiuole di balsamo, | aiuole di erbe profumate; | le sue labbra sono gigli, | che stillano fluida mirra. || Le sue mani sono anelli d'oro, | incastonati di gemme di Tarsis. | Il suo petto è tutto d'avorio, | tempestato di zaffiri. || Le sue gambe, colonne di alabastro, | posate su basi d'oro puro. | Il suo aspetto è quello del Libano, | magnifico come i cedri. || Dolcezza è il suo palato; | egli è tutto delizie!''»</ref> ma sarà sempre un teppista da due soldi e perciò non sarà mai il mio diletto, che peccato!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Vai corri, che la mamma ti chiama.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Ripresa anche in una scena successiva, ambientata nel 1932, è sempre Deborah che si rivolge a Noodles riferendosi a Max: «Corri Noodles, che mamma ti vuole!»</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles, riferendosi a Max che lo stava chiamando}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Inciampato|Noodles, sono inciampa...}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Dominic''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]] dopo essere stato ferito a morte da Bugsy}}
*{{NDR|Nel 1968}} A eterna memoria resse l'amico fraterno David Aaronson. "Noodles" 1967.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|leggendo una targa commemorativa nella cappella dove sono sepolti gli amici Max, Patsy e Cockeye}}
:''ERECTED TO THEIR EVERLASTING MEMORY<br />by their friend and brother<br />DAVID AARONSON – "NOODLES"<br />1967'' {{NDR|scritta sulla targa commemorativa}}
*{{NDR|Nel 1932}} Perché ostinarvi a vivere, quando noi possiamo seppellirvi per 49,50 dollari? ('''[[Pubblicità dai film|Pubblicità]] delle pompe funebri di Max Bercovicz & Co.''')
:''"Why go on living when we can bury you for $ 49.50?"'' {{NDR|scritta sul carro funebre di Max}}
*{{NDR|Nel 1932}} Si rivolta nella bara, è un'anima in pena!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|rivolto a un passante che sentiva dei rumori provenienti dalla parte posteriore del carro funebre}}
*{{NDR|Nel 1932}} 'A vita è cchiù strana dâ merda! È 'na cazzata! Nun ne vale la pena. Conosco un assicuratore, ebreo pure lui, si chiamma Elia. Mi ha appiccicato tutte le polizze del mondo, tutte le polizze, dojemila: cane, casa, moglie, vita, tutto. Una sera stavo a bere coi ragazzi, e arriva lui con la moglie, un'assatanata con un dio 'e culo che lavora per un gioielliere. E lui sempre con la smania di assicurare. Strizzo l'occhio ai ragazzi e gli dico: «la più seria polizza che ci vorrebbe non me l'hai neanche proposta.» «Quale Joe?» «Chella dô cazzo!» {{NDR|tutti ridono}} «Tu famme 'na polizza che quanno nun me funziona io piglio l'indennizzo e ti faccio subito l'assegno.» [...] Ci pensa e dice: «io non so se... se le condizioni di "{{sic|attuarialietà}}" che sacc' io l'ha prevista ma si può fare una polizza, però ci vorrà la garanzia ca tu ora stai in salute.» «E questo è semplice» dico. «Ecco lascia a lei con me, poi dopo torna e vedi si sta aritto, si sta aritto già sto in buona salute.» Chillo fessa 'a lascia, 'a chiavo e lei non solo ci gode ma fotte e parla, parla e fotte e mi dice che il suo padrone, il gioielliere spedisce tutte le pietre in Olanda. E addo' e tene astipate 'ste prete? In uno scomparto della cassaforte, tutto qua. E che vuo' cchiù 'a Dio? Ma la cosa cchiù bella è che non ho neanche pagato la prima rata sulla mia assicurazione dô cazzo.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|ridendo}} ('''Joe''')
*{{NDR|Nel 1933}} È un brutto reato la [[diffamazione]], specie se viene da un cronista di merda.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Vincent Aiello''')
*{{NDR|Nel 1933}} Al consolatore degli afflitti!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|proponendo un [[brindisi dai film|brindisi]]}}
*{{NDR|Nel 1933}} Noi siamo come il [[destino]]: chi va a stare bene e chi va a prenderselo nel culo.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|dopo aver scambiato i neonati nelle culle dell'ospedale}}
*{{NDR|Nel 1933}} Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato".<ref>{{cfr}} [[#Inciampato|ultime parole di Dominic]].</ref> E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il ''Cantico dei Cantici'', ricordi? «''Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali''». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «''Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. | Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 7, 2 – 3 e 8 – 9 «''Come son belli i tuoi piedi | nei sandali, figlia di principe! | Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, | opera di mani d'artista. || Il tuo ombelico è una coppa rotonda | che non manca mai di vino drogato. | Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.'' [...] ''La tua statura rassomiglia a una palma | e i tuoi seni ai grappoli. || Ho detto: "Salirò sulla palma, | coglierò i grappoli di datteri; | mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva | e il profumo del tuo respiro come di pomi".''»</ref> Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|a Deborah}}
*{{NDR|Nel 1933}} Signore e signori, io brindo alla morte di questo locale, il Fat Moe's anche perché qui a bere legalmente non ci verrà più nessuno.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''')
*{{NDR|Nel 1933}} Ragazzi, alla nostra ultima gita, sul camion di stanotte non c'è solo whisky, ci sono dieci anni di vita che è valsa la pena di vivere.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con Patsy e Cockeye}}
*{{NDR|Nel 1968}} Siamo due vecchi, Noodles. L'unica cosa che ci resta è qualche ricordo e se sabato sera andrai a quella festa, neanche quelli ti rimarranno. Strappa quell'invito.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''')
*{{NDR|Nel 1968}} Di solito, quando la nave affonda, i topi scappano. Ma nel mio caso, fanno a spinta per salire a bordo.('''Max''')
*{{NDR|Nel 1968}} Fallo tu, Noodles. Tu sei la sola persona da cui potrei accettarlo.('''Max''')
*{{NDR|Nel 1968}} Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto. Ti ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo trentacinque anni di rimorso per la mia morte. Rimorso sprecato. Cosa aspetti a sparare?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1968}} Un amico tradito non ha scelta: deve sparare.('''Max''')
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Fat Moe''' {{NDR|a terra sanguinante}}: Hai bisogno di niente? Soldi?<br />'''Noodles''': Ora ne ho anche troppi. {{NDR|mostrando nella sua mano una chiave di una cassetta di sicurezza}}<br />'''Fat Moe''': Ah già, ora sono tutti tuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968 Noodles, pur avendo cambiato nome e città, ha ricevuto una lettera con l'invito a spostare le salme dal vecchio cimitero ebraico di New York}}<br />'''Fat Moe''': E questo che significa?<br/>'''Noodles''': Significa: caro Noodles, anche se t'eri nascosto nel buco del culo del mondo, eccoci, ti abbiamo trovato. Significa: preparati.<br/>'''Fat Moe''': A che?<br/>'''Noodles''': Questo non l'hanno scritto.<br/>'''Fat Moe''': Tu che ne pensi?<br/>'''Noodles''': Che la risposta è qui, per questo sono tornato.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''' {{NDR|guardando alcune vecchie foto}}: Come sta tua sorella? {{NDR|Deborah}}<br/>'''Fat Moe''': Sono anni che non la vedo, è una grande star adesso.<br/>'''Noodles''': Perché, non si capiva? I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi. Chi avrebbe puntato su te?<br/>'''Fat Moe''': Io avrei puntato tutto su te.<br/>'''Noodles''': Eh... e avresti perso. {{NDR|si toglie il cappello e il cappotto}}<br/>'''Fat Moe''' {{NDR|avvicinandosi all'uscita}}: Be', sei stanco, buona notte.<br/>'''Noodles''': Buonanotte Moe, grazie.<br/>'''Fat Moe''': Che hai fatto in tutti questi anni?<ref>Nel doppiaggio originale: «Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?»</ref><br/>'''Noodles''': Sono andato a letto presto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>{{cfr}} la prima frase dell'[[Marcel_Proust#Incipit|incipit di ''Alla ricerca al tempo perduto'']] di [[Marcel Proust]]: «Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera.»</ref>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles, adolescente, dopo aver seguito Deborah la ferma per parlarle}}<br />'''Noodles''': Senti un po' tu, a chi l'hai detto [[scarafaggio]]?<ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente frase]] che Deborah aveva detto al fratello Moe ad alta voce, in modo che anche Noodles, nascosto, potesse sentire.</ref><br/> '''Deborah''': Perché cosa sei? Sei sporco e fai schifo. In più ti arrampichi sui muri dei cessi. Che cosa sei non sei uno scarafaggio? E lasciami! {{NDR|togliendo la mano di Noodles dietro il suo collo}}<br />'''Noodles''': Ah, ti faccio schifo, eh? Intanto però ti sei fatta vedere nuda.<br/> '''Deborah''' {{NDR|accennando un ghigno}}: Da uno scarafaggio? {{NDR|squadrandolo}} Ma guardati allo specchio, David Aaronson...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920}}<br />'''Agente Withey''': Fermi voi, aspettate un momento. Che ci fate voi qui, eh?<br/>'''Patsy''': Eh già, che ci facciamo noi qui, eh?<br/>'''Noodles''': Ce lo prendiamo nel culo.<br/>'''Cockeye''': Sì, perché? È proibito dalla legge prenderlo nel culo?<br/>'''Dominic''' {{NDR|a dei signori che si trovavano a passare di lì}}: Fate la carità a quattro poveri coglioni che l'hanno preso nel culo...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles è nel bagno con Peggy e le sta toccando il seno}}<br />'''Noodles''': Ora dì che non ti piace.<br />'''Peggy''': Non mi piace farlo gratis! Tu portami un charlotte russa con la panna e poi io ti faccio fare tutto quello che vuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 il poliziotto Withey sta facendo sesso con la minorenne Peggy e viene scoperto da Max e Noodles che gli scattano una foto}}<br />'''Max''': E bravo "faccia di merda"! Belle cose in servizio!<br />'''Agente Withey''': Eheh, mi avete preso con le mani nel sacco, eh? Va bene...<br />'''Noodles''': No, ti abbiamo preso con l'uccello tra le cosce di una minorenne!<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Bugsy e i suoi scagnozzi hanno picchiato Max e Noodles e hanno rubato loro i soldi}}<br />'''Bugsy''': Chi non lavora per me, non lavora per nessuno!<br />'''Max''': Io non voglio padroni!<br />'''Bugsy''' {{NDR|ridendo}}: Era meglio se te ne restavi nel Bronx.<br />'''Max''': Era meglio anche per te!<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|Bugsy gli sputa addosso}}
*{{NDR|Nel 1932 Noodles rivede Fat Moe dopo tanti anni passati in carcere e lo saluta}}<br />'''Noodles''': Moe. Mi fa piacere rivederti. Stai magnificamente.<br />'''Fat Moe''': Anche tu.<br />'''Noodles''': Hai perso anche una trentina di grammi.<br />'''Cockeye''': Sì, s'è tolto le [[emorroidi]].<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|tutti ridono}}
*{{NDR|Nel 1932, Patsy ha portato i diamanti appena rubati a Joe che è seduto con i suoi uomini nell'auto}}<br />'''Joe''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Qualche problema?<br />'''Patsy''': Nessuno! Un gioco da ragazzi...<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|spara a Joe e al conducente uccidendoli, poi si abbassa per permettere a Max e Cockeye, lì vicino, di ammazzare gli altri uomini presenti nell'auto}}
*{{NDR|Nel 1932}}<br />'''Max''': Frankie Monaldi è il più grosso, lo vuoi capire? Da oggi è lui che ha in mano tutta la combinazione.<br />'''Noodles''': Appunto. E da domani stai sicuro che avrà in mano anche noi.<br />'''Max''': Da solo non ti muovi.<br />'''Noodles''': Un giorno sei arrivato e hai detto «non mi piacciono i capi», allora io la trovai una bella frase e anche adesso.<br />'''Max''': Be', pensiamoci bene però Noodles, ci chiederanno di entrare con loro, i vantaggi sono enormi.<br />'''Noodles''': Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non mi sta bene.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Noodles va a prendere Deborah al teatro per portarla a cena fuori}}<br />'''Deborah''': Hai aspettato molto?<br/>'''Noodles''': Tutta la vita.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Deborah''': Noodles, secondo te non è giusto fare dei progetti?<br/>'''Noodles''': Sì, certo, sì. Ma io ci sono nei tuoi progetti?<br />'''Deborah''': Ah, Noodles, tu sei la sola persona che io ho mai...<br/>'''Noodles''': Che hai mai cosa? Vai avanti, che hai mai?<br/>'''Deborah''': Di cui mi sia importato. Ma tu mi terresti chiusa a chiave in una stanza e getteresti via la chiave, non è vero?<br/>'''Noodles''': Sì, credo di sì.<br/>'''Deborah''': Già, il guaio è che io ci starei anche volentieri.<br/>'''Noodles''': E allora?<br/>'''Deborah''': Allora io voglio arrivare dove ho deciso di arrivare.<br/>'''Noodles''': Dove?<br/>'''Deborah''': Su in cima.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Jimmy sta per essere operato dopo una ferita alla gamba e rimarrà zoppo a vita}}<br />'''Sharky''': Non preoccuparti, Jimmy: anche con una gamba un po' più corta, tu farai lo stesso passi da gigante.<br/>'''Jimmy''': Già, ma sempre un passo dietro a te, eh Sharky?<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br/>'''Max''': Cazzo! Sei rimasto con la mentalità del pezzente balordo, se fosse stato per te staremmo ancora a ripulire ubriachi.<br/>'''Noodles''': Perché Max, ti mancano i soldi?<br/>'''Max''': Senti, non rompere i...<br/>'''Noodles''': No, di'! Ti mancano?<br/>'''Max''': Quelli veri, sì, mi mancano!<br/>'''Noodles''' {{NDR|porgendogli una mazzetta di soldi che aveva in tasca}}: Se vuoi puoi servirti, a me bastano e avanzano. Tieni, prendi pure.<br/>'''Max''': Te la porterai dietro per tutta la vita tu la puzza della strada.<br/>'''Noodles''': A me piace da matti la puzza della strada, mi fa sentire bene, mi si aprono i polmoni quando la sento. E mi tira anche di più. {{NDR|fa per andarsene}}<br/>'''Sharky''': Ti stai trascinando un peso morto Max, dammi retta. Prima o poi dovrai mollarlo.<br/>'''Noodles''': Maxy, fammi sapere quando mi molli e tanto io mi prendo una vacanza, me ne vado in Florida, al mare.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va}}
*{{NDR|Nel 1968 Noodles entra nel camerino di Deborah dopo uno spettacolo teatrale per rivederla dopo più di trent'anni}}<br />'''Noodles''': Ciao Deborah. {{NDR|dopo un lungo silenzio}} Non mi dici niente?<br />'''Deborah''': Non so che cosa si dice dopo... dopo più di trent'anni.<br />'''Noodles''': Be', diciamo "come stai, ti trovo bene" o "speravo di non vederti più".<br />'''Deborah''': Non pensavo di rivederti, è diverso.<br />'''Noodles''': È già molto se mi hai riconosciuto.<br />'''Deborah''': Gli [[attore|attori]] hanno buona memoria.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br />'''Deborah''': Perché hai voluto vedermi?<br />'''Noodles''': Due ragioni. Prima: per vedere se era giusto che tu rinunciassi a me per il teatro.<br />'''Deborah''': E allora?<br />'''Noodles''': Era giusto. Sei bravissima. {{NDR|poi voltandosi e leggendo una locandina della tragedia ''[[Antonio e Cleopatra]]'': «''age cannot wither her nor custom stale her infinite variety''»}} «L'età non può invecchiarla.»<ref>{{cfr}} Enobarbo a proposito di [[Cleopatra]] in [[William Shakespeare]], ''[[Antonio e Cleopatra]]'', atto II, scena II: «L'età non può appassirla, quella donna, | né l'abitudine render stantìe | le sue grazie, di varietà infinita.»</ref> Sembra scritta apposta per te.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Max''': Sono contento che hai accettato il mio invito.<br/>'''Noodles''': Ero curioso. Tante persone importanti tutte insieme. {{NDR|riferito agli invitati alla festa organizzata dal senatore Bailey, ovvero Max}}<br/>'''Max''': Di solito quando la nave affonda i topi scappano, ma nel mio caso fanno a spinte per salire a bordo.<br/>'''Noodles''': Sì, ho letto dei suoi guai sui giornali. D'altra parte la sua posizione, il suo potere, i suoi privilegi comportano un certo carico di responsabilità e una certa dose di rischio.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Sono tanti anni che non prendo in mano una pistola. Non ci vedo più molto bene neanche con gli occhiali. Le mani mi tremano... e non la vorrei mancare, signor Bailey.<br />'''Max''': Basta con questa recita, Noodles, io sono già un uomo morto. Appena metto la testa fuori di casa me la tagliano, non aspettano altro. Non mi ci faranno mai arrivare a quella commissione d'inchiesta. Sanno benissimo che appena apro bocca sono tutti nella merda. Devono farmi sparire! Adesso sai perché ti ho chiamato. Fallo tu, Noodles! Tu sei la sola persona da cui posso accettarlo.<ref name=ridoppiaggio/>
==[[Explicit]]==
{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Eh sì, di gente ne ho ammazzata, signor Bailey. Qualche volta per difendermi, qualche altra per contratto. Venivano in tanti da noi e ognuno col suo problema: rivali in affari, soci, amanti... In certi casi accettavamo, in certi altri no. {{NDR|alzandosi}} Il suo non l'avremmo mai accettato, signor Bailey.<br />'''Max''': È il tuo modo di vendicarti?<br/>'''Noodles''': No. È solo il mio modo di vedere le cose.<br />'''Max''' {{NDR|si allontana e prende l'orologio da taschino in mano}}: Sono le 10:25 e io non ho più niente da perdere.<ref>Riferimento a una [[#Guarda|precedente battuta]], pronunciata dallo stesso Max nel 1920. In entrambe le occasioni Max tiene in mano lo stesso orologio da taschino.</ref> Un amico tradito non ha scelta: deve sparare. Fallo!<br />'''Noodles''': Vede, signor senatore, anch'io ho una mia storia, un po' più semplice della sua. Molti anni fa avevo un amico, un caro amico. Lo denunciai per salvargli la vita... e invece fu ucciso. Volle farsi uccidere. Era una grande amicizia. Andò male a lui e andò male anche a me. Buonanotte signor Bailey. {{NDR|si avvicina alla porta}} Io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla, sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va. Poco dopo, mentre è ancora in strada, sente accendersi il motore di un camion della nettezza urbana, per poi vedere Max avvicinarsi al retro del veicolo, scomparendo subito dopo. Nel frattempo passa un corteo di automobili d'epoca, con a bordo dei giovani festanti che intonano ''God Bless America'' di Irving Berlin. Infine si torna al 1933: Noodles è ancora nella fumeria d'oppio dei cinesi; dopo aver fatto un tiro Noodles si accomoda sul letto mentre la macchina da presa indugia sul suo volto. Appena la macchina si ferma lui sorride, inebriato dall'oppio.}}
==Citazioni su ''C'era una volta in America''==
*Come in un gioco di scatole cinesi, diventa un sogno di sogni. La vicenda rievocata da Noodles si svolge in una dimensione incerta tra realtà e sogno, la stessa struttura narrativa originaria – in cui si scontrano di continuo diverse dimensioni e percezioni del tempo non autorizza a distinguere se la vicenda è frutto dei fumi dell'oppio o di ricordi reali del protagonista. Anche (e soprattutto) in questo caso la memoria del singolo tende a dissolversi in quella di un intero paese. ([[Gian Piero Brunetta]])
*Erano in un cinema di seconda visione, quasi unici spettatori per ''C'era una volta in America''. Dandi l'aveva scelto su suggerimento dell'avvocato. Miglianico aveva ragione: il film non era nuovissimo, e pieno di lentezze esasperanti. Ma parlava di loro. Dopo un'oretta aveva capito come sarebbe andata a finire [[James Woods|Woods]] l'avrebbe messo nel culo a [[Robert De Niro]]. L'amara lealtà di De Niro gli aveva fatto girare le palle. Puzzava di sconfitta. Sembrava proprio che il regista si fosse ispirato al Freddo. Dandi si vedeva come il vincente. Il finale era sbagliato, però. Tutto quel tirarsela col rimorso! Se gli fosse riuscita di sfangarla come a James Woods, altro che rimorso! ([[Giancarlo De Cataldo]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Trilogia del tempo}}
[[Categoria:Film di gangster]]
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film sulla mafia]]
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|sceneggiatore=[[Sergio Leone]], [[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Enrico Medioli]], [[Franco Arcalli]], [[Franco Ferrini]]
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*[[Robert De Niro]]: David "Noodles" Aaronson
*[[James Woods]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Elizabeth McGovern]]: Deborah Gelly
*[[Joe Pesci]]: Frankie Monaldi
*[[Burt Young]]: Joe
*[[Tuesday Weld]]: Carol
*[[Treat Williams]]: James Conway O'Donnell
*[[Danny Aiello]]: Vincent Aiello
*[[Richard Bright]]: Chicken Joe
*[[James Hayden]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[William Forsythe (attore)|William Forsythe]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Darlanne Fluegel]]: Eve
*[[Larry Rapp]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Richard Foronjy]]: ag. Whitey
*[[Robert Harper]]: Sharkey
*[[Dutch Miller]]: Van Linden
*[[Gerard Murphy]]: Crowning
*[[Jennifer Connelly]]: Deborah da ragazza
*[[Julie Cohen]]: Peggy da ragazza
*[[James Russo]]: Bugsy
|doppiatoriitaliani =
Doppiaggio originale
*[[Ferruccio Amendola]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Sergio Fantoni]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Rita Savagnone]]: Deborah Gelly
*[[Leo Gullotta]]: Frankie Monaldi
*[[Gigi Reder]]: Joe
*[[Maria Pia Di Meo]]: Carol
*[[Cesare Barbetti]]: James Conway O'Donnell
*[[Carlo Giuffré]]: Vincent Aiello
*[[Vittorio Di Prima]]: Chicken Joe
*[[Angelo Nicotra]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Luciano De Ambrosis]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Vittoria Febbi]]: Eve
*[[Franco Latini]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Vittorio Caprioli]]: agente Whitey
*[[Nando Gazzolo]]: Sharkey
*[[Renato Mori]]: Crowning
*[[Georgia Lepore]]: Deborah da ragazza
*[[Piero Tiberi]]: Bugsy
Ridoppiaggio (2003)
*[[Stefano De Sando]]: David "Noodles" Aaronson
*[[Luca Ward]]: Maximilian "Max" Bercovicz
*[[Roberta Pellini]]: Deborah Gelly
*[[Pasquale Anselmo]]: Frankie Monaldi
*[[Aldo De Martino]]: Joe
*[[Emanuela Rossi]]: Carol
*[[Enrico Di Troia]]: James Conway O'Donnell
*[[Antonio Palumbo]]: Vincent Aiello
*[[Nino D'Agata]]: Chicken Joe
*[[Francesco Bulckaen]]: Patrick "Patsy" Goldberg
*[[Pierluigi Astore]]: Philip "Cockeye" Stein
*[[Francesca Fiorentini]]: Eve
*[[Roberto Del Giudice]]: "Fat" Moe Gelly
*[[Luigi Ferraro (doppiatore)|Luigi Ferraro]]: agente Whitey
*[[Saverio Indrio]]: Sharkey
*[[Federica De Bortoli]]: Deborah da ragazza
*[[Monica Bertolotti]]: Peggy da ragazza
}}
'''''C'era una volta in America''''', film italo-statunitense del 1984 con [[Robert De Niro]], regia di [[Sergio Leone]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
{{NDR|New York, 1933. Quattro sicari sono alla ricerca di Noodles. Eve li trova in casa e uno di questi dopo aver sparato ad una foto di Noodles comincia a parlarle}}<br />'''Sicario #1''': Dov'è? Dov'è nascosto?<br />'''Eve''': Non lo so! È da ieri che lo sto cercando. {{NDR|uno dei sicari le dà un ceffone facendola cadere sul letto alle sue spalle}}<br />'''Sicario #1''': Te lo chiedo per l'ultima volta, dov'è?<br />'''Eve''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Non lo so. Ma che gli volete fare? {{NDR|uno dei sicari la uccide con due colpi di pistola}}<br />'''Sicario #1''' {{NDR|rivolto a un sicario}}: Tu resta, nu caso tornasse quell'infame!<br />'''Sicario #2''': {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Ok.<ref name=ridoppiaggio>Ridoppiaggio del 2003.</ref>
==Frasi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Scarafaggio|Fat, passa la creolina nel cesso: ci ho visto uno scarafaggio!}} ('''Deborah''') {{NDR|al fratello Moe; riferita a Noodles che la stava spiando dal bagno}}
*{{NDR|Nel 1920}} Sarebbe un discorso lungo e ormai si è fatto troppo tardi. {{NDR|prendendo un orologio da taschino}} {{Ancora|Guarda|Guarda, sono le 6:34 e io non ho tempo da perdere.}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Scendi giù, scarafaggio! Ti fa l'effetto di una purga quel disco, ogni volta che lo senti scappi di corsa al gabinetto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente scena]], nella quale Noodles si era nascosto nel bagno per spiarla mentre ballava. La musica sulle cui note Deborah balla è la stessa in entrambe le scene.</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Si può pregare anche qua dentro, qui o alla sinagoga per il Signore è lo stesso. Vieni qui e siediti. {{NDR|Deborah prende un libro e si side, Noodles si siede di fronte a lei. Deborah inizia a leggere}} «''Il mio diletto e candido e rosato, | le sue guance sono oro sopraffino, | il suo collo è uno stelo soavissimo...''» – anche se non se lo lava dalla Pasqua passata – «''i suoi occhi sono occhi di colomba, | il suo corpo è risplendente avorio | e le sue gambe sono due colonne di marmo...''» – in calzoni così luridi che stanno in piedi da soli. – «''Egli è tutto una delizia...''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 5, 10 – 16: «''Il mio diletto è bianco e vermiglio, | riconoscibile fra mille e mille. || Il suo capo è oro, oro puro, | i suoi riccioli grappoli di palma, | neri come il corvo. || I suoi occhi, come colombe | su ruscelli di acqua; | i suoi denti bagnati nel latte, | posti in un castone. || Le sue guance, come aiuole di balsamo, | aiuole di erbe profumate; | le sue labbra sono gigli, | che stillano fluida mirra. || Le sue mani sono anelli d'oro, | incastonati di gemme di Tarsis. | Il suo petto è tutto d'avorio, | tempestato di zaffiri. || Le sue gambe, colonne di alabastro, | posate su basi d'oro puro. | Il suo aspetto è quello del Libano, | magnifico come i cedri. || Dolcezza è il suo palato; | egli è tutto delizie!''»</ref> ma sarà sempre un teppista da due soldi e perciò non sarà mai il mio diletto, che peccato!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles}}
*{{NDR|Nel 1920}} Vai corri, che la mamma ti chiama.<ref name=ridoppiaggio/><ref>Ripresa anche in una scena successiva, ambientata nel 1932, è sempre Deborah che si rivolge a Noodles riferendosi a Max: «Corri Noodles, che mamma ti vuole!»</ref> ('''Deborah''') {{NDR|a Noodles, riferendosi a Max che lo stava chiamando}}
*{{NDR|Nel 1920}} {{Ancora|Inciampato|Noodles, sono inciampa...}}<ref name=ridoppiaggio/> ('''Dominic''') {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]] dopo essere stato ferito a morte da Bugsy}}
*{{NDR|Nel 1968}} A eterna memoria resse l'amico fraterno David Aaronson. "Noodles" 1967.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|leggendo una targa commemorativa nella cappella dove sono sepolti gli amici Max, Patsy e Cockeye}}
:''ERECTED TO THEIR EVERLASTING MEMORY<br />by their friend and brother<br />DAVID AARONSON – "NOODLES"<br />1967'' {{NDR|scritta sulla targa commemorativa}}
*{{NDR|Nel 1932}} Perché ostinarvi a vivere, quando noi possiamo seppellirvi per 49,50 dollari? ('''[[Pubblicità dai film|Pubblicità]] delle pompe funebri di Max Bercovicz & Co.''')
:''"Why go on living when we can bury you for $ 49.50?"'' {{NDR|scritta sul carro funebre di Max}}
*{{NDR|Nel 1932}} Si rivolta nella bara, è un'anima in pena!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|rivolto a un passante che sentiva dei rumori provenienti dalla parte posteriore del carro funebre}}
*{{NDR|Nel 1932}} 'A vita è cchiù strana dâ merda! È 'na cazzata! Nun ne vale la pena. Conosco un assicuratore, ebreo pure lui, si chiamma Elia. Mi ha appiccicato tutte le polizze del mondo, tutte le polizze, dojemila: cane, casa, moglie, vita, tutto. Una sera stavo a bere coi ragazzi, e arriva lui con la moglie, un'assatanata con un dio 'e culo che lavora per un gioielliere. E lui sempre con la smania di assicurare. Strizzo l'occhio ai ragazzi e gli dico: «la più seria polizza che ci vorrebbe non me l'hai neanche proposta.» «Quale Joe?» «Chella dô cazzo!» {{NDR|tutti ridono}} «Tu famme 'na polizza che quanno nun me funziona io piglio l'indennizzo e ti faccio subito l'assegno.» [...] Ci pensa e dice: «io non so se... se le condizioni di "{{sic|attuarialietà}}" che sacc' io l'ha prevista ma si può fare una polizza, però ci vorrà la garanzia ca tu ora stai in salute.» «E questo è semplice» dico. «Ecco lascia a lei con me, poi dopo torna e vedi si sta aritto, si sta aritto già sto in buona salute.» Chillo fessa 'a lascia, 'a chiavo e lei non solo ci gode ma fotte e parla, parla e fotte e mi dice che il suo padrone, il gioielliere spedisce tutte le pietre in Olanda. E addo' e tene astipate 'ste prete? In uno scomparto della cassaforte, tutto qua. E che vuo' cchiù 'a Dio? Ma la cosa cchiù bella è che non ho neanche pagato la prima rata sulla mia assicurazione dô cazzo.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|ridendo}} ('''Joe''')
*{{NDR|Nel 1933}} È un brutto reato la [[diffamazione]], specie se viene da un cronista di merda.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Vincent Aiello''')
*{{NDR|Nel 1933}} Al consolatore degli afflitti!<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|proponendo un [[brindisi dai film|brindisi]]}}
*{{NDR|Nel 1933}} Noi siamo come il [[destino]]: chi va a stare bene e chi va a prenderselo nel culo.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|dopo aver scambiato i neonati nelle culle dell'ospedale}}
*{{NDR|Nel 1933}} Per non impazzire dovevi non pensare che fuori c'era il mondo, proprio non pensarci. Dovevi dimenticarlo. Eppure, sai, gli anni passavano, sembrava che volassero. Strano ma è così quando non fai niente. Ma due cose non riuscivo a togliermi dalla mente: la prima era Dominic, quando prima di morire mi disse "Sono inciampato".<ref>{{cfr}} [[#Inciampato|ultime parole di Dominic]].</ref> E l'altra eri tu. Tu che mi leggevi il ''Cantico dei Cantici'', ricordi? «''Oh figlia di principe | quanto sono belli i tuoi piedi nei sandali''». Lo sai che leggevo la Bibbia tutte le sere? E tutte le sere io pensavo a te. «''Il tuo ombelico è una coppa rotonda | dove non manca mai il vino. | Il tuo ventre un mucchio di grano circondato da gigli. | Le tue mammelle sono grappoli d'uva. | Il tuo respiro ha il profumo delicato delle mele.''»<ref>{{cfr}} ''[[Cantico dei cantici]]'', 7, 2 – 3 e 8 – 9 «''Come son belli i tuoi piedi | nei sandali, figlia di principe! | Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, | opera di mani d'artista. || Il tuo ombelico è una coppa rotonda | che non manca mai di vino drogato. | Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli.'' [...] ''La tua statura rassomiglia a una palma | e i tuoi seni ai grappoli. || Ho detto: "Salirò sulla palma, | coglierò i grappoli di datteri; | mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva | e il profumo del tuo respiro come di pomi".''»</ref> Nessuno t'amerà mai come t'ho amato io. C'erano momenti disperati che non ne potevo più e allora pensavo a te e mi dicevo: "Deborah esiste, è la fuori, esiste!" E con quello superavo tutto. Capisci ora cosa sei per me?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Noodles''') {{NDR|a Deborah}}
*{{NDR|Nel 1933}} Signore e signori, io brindo alla morte di questo locale, il Fat Moe's anche perché qui a bere legalmente non ci verrà più nessuno.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''')
*{{NDR|Nel 1933}} Ragazzi, alla nostra ultima gita, sul camion di stanotte non c'è solo whisky, ci sono dieci anni di vita che è valsa la pena di vivere.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|[[brindisi dai film|brindando]] con Patsy e Cockeye}}
*{{NDR|Nel 1968}} Siamo due vecchi, Noodles. L'unica cosa che ci resta è qualche ricordo e se sabato sera andrai a quella festa, neanche quelli ti rimarranno. Strappa quell'invito.<ref name=ridoppiaggio/> ('''Deborah''')
*{{NDR|Nel 1968}} Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto. Ti ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo trentacinque anni di rimorso per la mia morte. Rimorso sprecato. Cosa aspetti a sparare?<ref name=ridoppiaggio/> ('''Max''') {{NDR|a Noodles}}
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Fat Moe''' {{NDR|a terra sanguinante}}: Hai bisogno di niente? Soldi?<br />'''Noodles''': Ora ne ho anche troppi. {{NDR|mostrando nella sua mano una chiave di una cassetta di sicurezza}}<br />'''Fat Moe''': Ah già, ora sono tutti tuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968 Noodles, pur avendo cambiato nome e città, ha ricevuto una lettera con l'invito a spostare le salme dal vecchio cimitero ebraico di New York}}<br />'''Fat Moe''': E questo che significa?<br/>'''Noodles''': Significa: caro Noodles, anche se t'eri nascosto nel buco del culo del mondo, eccoci, ti abbiamo trovato. Significa: preparati.<br/>'''Fat Moe''': A che?<br/>'''Noodles''': Questo non l'hanno scritto.<br/>'''Fat Moe''': Tu che ne pensi?<br/>'''Noodles''': Che la risposta è qui, per questo sono tornato.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''' {{NDR|guardando alcune vecchie foto}}: Come sta tua sorella? {{NDR|Deborah}}<br/>'''Fat Moe''': Sono anni che non la vedo, è una grande star adesso.<br/>'''Noodles''': Perché, non si capiva? I vincenti si riconoscono alla partenza. Riconosci i vincenti e i brocchi. Chi avrebbe puntato su te?<br/>'''Fat Moe''': Io avrei puntato tutto su te.<br/>'''Noodles''': Eh... e avresti perso. {{NDR|si toglie il cappello e il cappotto}}<br/>'''Fat Moe''' {{NDR|avvicinandosi all'uscita}}: Be', sei stanco, buona notte.<br/>'''Noodles''': Buonanotte Moe, grazie.<br/>'''Fat Moe''': Che hai fatto in tutti questi anni?<ref>Nel doppiaggio originale: «Che hai fatto in tutti questi anni, Noodles?»</ref><br/>'''Noodles''': Sono andato a letto presto.<ref name=ridoppiaggio/><ref>{{cfr}} la prima frase dell'[[Marcel_Proust#Incipit|incipit di ''Alla ricerca al tempo perduto'']] di [[Marcel Proust]]: «Per molto tempo, mi sono coricato presto la sera.»</ref>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles, adolescente, dopo aver seguito Deborah la ferma per parlarle}}<br />'''Noodles''': Senti un po' tu, a chi l'hai detto [[scarafaggio]]?<ref>Riferendosi ad una [[#Scarafaggio|precedente frase]] che Deborah aveva detto al fratello Moe ad alta voce, in modo che anche Noodles, nascosto, potesse sentire.</ref><br/> '''Deborah''': Perché cosa sei? Sei sporco e fai schifo. In più ti arrampichi sui muri dei cessi. Che cosa sei non sei uno scarafaggio? E lasciami! {{NDR|togliendo la mano di Noodles dietro il suo collo}}<br />'''Noodles''': Ah, ti faccio schifo, eh? Intanto però ti sei fatta vedere nuda.<br/> '''Deborah''' {{NDR|accennando un ghigno}}: Da uno scarafaggio? {{NDR|squadrandolo}} Ma guardati allo specchio, David Aaronson...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920}}<br />'''Agente Withey''': Fermi voi, aspettate un momento. Che ci fate voi qui, eh?<br/>'''Patsy''': Eh già, che ci facciamo noi qui, eh?<br/>'''Noodles''': Ce lo prendiamo nel culo.<br/>'''Cockeye''': Sì, perché? È proibito dalla legge prenderlo nel culo?<br/>'''Dominic''' {{NDR|a dei signori che si trovavano a passare di lì}}: Fate la carità a quattro poveri coglioni che l'hanno preso nel culo...<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Noodles è nel bagno con Peggy e le sta toccando il seno}}<br />'''Noodles''': Ora dì che non ti piace.<br />'''Peggy''': Non mi piace farlo gratis! Tu portami un charlotte russa con la panna e poi io ti faccio fare tutto quello che vuoi.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 il poliziotto Withey sta facendo sesso con la minorenne Peggy e viene scoperto da Max e Noodles che gli scattano una foto}}<br />'''Max''': E bravo "faccia di merda"! Belle cose in servizio!<br />'''Agente Withey''': Eheh, mi avete preso con le mani nel sacco, eh? Va bene...<br />'''Noodles''': No, ti abbiamo preso con l'uccello tra le cosce di una minorenne!<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1920 Bugsy e i suoi scagnozzi hanno picchiato Max e Noodles e hanno rubato loro i soldi}}<br />'''Bugsy''': Chi non lavora per me, non lavora per nessuno!<br />'''Max''': Io non voglio padroni!<br />'''Bugsy''' {{NDR|ridendo}}: Era meglio se te ne restavi nel Bronx.<br />'''Max''': Era meglio anche per te!<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|Bugsy gli sputa addosso}}
*{{NDR|Nel 1932 Noodles rivede Fat Moe dopo tanti anni passati in carcere e lo saluta}}<br />'''Noodles''': Moe. Mi fa piacere rivederti. Stai magnificamente.<br />'''Fat Moe''': Anche tu.<br />'''Noodles''': Hai perso anche una trentina di grammi.<br />'''Cockeye''': Sì, s'è tolto le [[emorroidi]].<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|tutti ridono}}
*{{NDR|Nel 1932, Patsy ha portato i diamanti appena rubati a Joe che è seduto con i suoi uomini nell'auto}}<br />'''Joe''' {{NDR|[[ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Qualche problema?<br />'''Patsy''': Nessuno! Un gioco da ragazzi...<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|spara a Joe e al conducente uccidendoli, poi si abbassa per permettere a Max e Cockeye, lì vicino, di ammazzare gli altri uomini presenti nell'auto}}
*{{NDR|Nel 1932}}<br />'''Max''': Frankie Monaldi è il più grosso, lo vuoi capire? Da oggi è lui che ha in mano tutta la combinazione.<br />'''Noodles''': Appunto. E da domani stai sicuro che avrà in mano anche noi.<br />'''Max''': Da solo non ti muovi.<br />'''Noodles''': Un giorno sei arrivato e hai detto «non mi piacciono i capi», allora io la trovai una bella frase e anche adesso.<br />'''Max''': Be', pensiamoci bene però Noodles, ci chiederanno di entrare con loro, i vantaggi sono enormi.<br />'''Noodles''': Oggi hanno chiesto a te di far fuori Joe, domani chiederanno a me di far fuori te. Se questo sta bene a te, a me non mi sta bene.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Noodles va a prendere Deborah al teatro per portarla a cena fuori}}<br />'''Deborah''': Hai aspettato molto?<br/>'''Noodles''': Tutta la vita.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br />'''Deborah''': Noodles, secondo te non è giusto fare dei progetti?<br/>'''Noodles''': Sì, certo, sì. Ma io ci sono nei tuoi progetti?<br />'''Deborah''': Ah, Noodles, tu sei la sola persona che io ho mai...<br/>'''Noodles''': Che hai mai cosa? Vai avanti, che hai mai?<br/>'''Deborah''': Di cui mi sia importato. Ma tu mi terresti chiusa a chiave in una stanza e getteresti via la chiave, non è vero?<br/>'''Noodles''': Sì, credo di sì.<br/>'''Deborah''': Già, il guaio è che io ci starei anche volentieri.<br/>'''Noodles''': E allora?<br/>'''Deborah''': Allora io voglio arrivare dove ho deciso di arrivare.<br/>'''Noodles''': Dove?<br/>'''Deborah''': Su in cima.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933 Jimmy sta per essere operato dopo una ferita alla gamba e rimarrà zoppo a vita}}<br />'''Sharky''': Non preoccuparti, Jimmy: anche con una gamba un po' più corta, tu farai lo stesso passi da gigante.<br/>'''Jimmy''': Già, ma sempre un passo dietro a te, eh Sharky?<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1933}}<br/>'''Max''': Cazzo! Sei rimasto con la mentalità del pezzente balordo, se fosse stato per te staremmo ancora a ripulire ubriachi.<br/>'''Noodles''': Perché Max, ti mancano i soldi?<br/>'''Max''': Senti, non rompere i...<br/>'''Noodles''': No, di'! Ti mancano?<br/>'''Max''': Quelli veri, sì, mi mancano!<br/>'''Noodles''' {{NDR|porgendogli una mazzetta di soldi che aveva in tasca}}: Se vuoi puoi servirti, a me bastano e avanzano. Tieni, prendi pure.<br/>'''Max''': Te la porterai dietro per tutta la vita tu la puzza della strada.<br/>'''Noodles''': A me piace da matti la puzza della strada, mi fa sentire bene, mi si aprono i polmoni quando la sento. E mi tira anche di più. {{NDR|fa per andarsene}}<br/>'''Sharky''': Ti stai trascinando un peso morto Max, dammi retta. Prima o poi dovrai mollarlo.<br/>'''Noodles''': Maxy, fammi sapere quando mi molli e tanto io mi prendo una vacanza, me ne vado in Florida, al mare.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va}}
*{{NDR|Nel 1968 Noodles entra nel camerino di Deborah dopo uno spettacolo teatrale per rivederla dopo più di trent'anni}}<br />'''Noodles''': Ciao Deborah. {{NDR|dopo un lungo silenzio}} Non mi dici niente?<br />'''Deborah''': Non so che cosa si dice dopo... dopo più di trent'anni.<br />'''Noodles''': Be', diciamo "come stai, ti trovo bene" o "speravo di non vederti più".<br />'''Deborah''': Non pensavo di rivederti, è diverso.<br />'''Noodles''': È già molto se mi hai riconosciuto.<br />'''Deborah''': Gli [[attore|attori]] hanno buona memoria.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br />'''Deborah''': Perché hai voluto vedermi?<br />'''Noodles''': Due ragioni. Prima: per vedere se era giusto che tu rinunciassi a me per il teatro.<br />'''Deborah''': E allora?<br />'''Noodles''': Era giusto. Sei bravissima. {{NDR|poi voltandosi e leggendo una locandina della tragedia ''[[Antonio e Cleopatra]]'': «''age cannot wither her nor custom stale her infinite variety''»}} «L'età non può invecchiarla.»<ref>{{cfr}} Enobarbo a proposito di [[Cleopatra]] in [[William Shakespeare]], ''[[Antonio e Cleopatra]]'', atto II, scena II: «L'età non può appassirla, quella donna, | né l'abitudine render stantìe | le sue grazie, di varietà infinita.»</ref> Sembra scritta apposta per te.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Max''': Sono contento che hai accettato il mio invito.<br/>'''Noodles''': Ero curioso. Tante persone importanti tutte insieme. {{NDR|riferito agli invitati alla festa organizzata dal senatore Bailey, ovvero Max}}<br/>'''Max''': Di solito quando la nave affonda i topi scappano, ma nel mio caso fanno a spinte per salire a bordo.<br/>'''Noodles''': Sì, ho letto dei suoi guai sui giornali. D'altra parte la sua posizione, il suo potere, i suoi privilegi comportano un certo carico di responsabilità e una certa dose di rischio.<ref name=ridoppiaggio/>
*{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Sono tanti anni che non prendo in mano una pistola. Non ci vedo più molto bene neanche con gli occhiali. Le mani mi tremano... e non la vorrei mancare, signor Bailey.<br />'''Max''': Basta con questa recita, Noodles, io sono già un uomo morto. Appena metto la testa fuori di casa me la tagliano, non aspettano altro. Non mi ci faranno mai arrivare a quella commissione d'inchiesta. Sanno benissimo che appena apro bocca sono tutti nella merda. Devono farmi sparire! Adesso sai perché ti ho chiamato. Fallo tu, Noodles! Tu sei la sola persona da cui posso accettarlo.<ref name=ridoppiaggio/>
==[[Explicit]]==
{{NDR|Nel 1968}}<br/>'''Noodles''': Eh sì, di gente ne ho ammazzata, signor Bailey. Qualche volta per difendermi, qualche altra per contratto. Venivano in tanti da noi e ognuno col suo problema: rivali in affari, soci, amanti... In certi casi accettavamo, in certi altri no. {{NDR|alzandosi}} Il suo non l'avremmo mai accettato, signor Bailey.<br />'''Max''': È il tuo modo di vendicarti?<br/>'''Noodles''': No. È solo il mio modo di vedere le cose.<br />'''Max''' {{NDR|si allontana e prende l'orologio da taschino in mano}}: Sono le 10:25 e io non ho più niente da perdere.<ref>Riferimento a una [[#Guarda|precedente battuta]], pronunciata dallo stesso Max nel 1920. In entrambe le occasioni Max tiene in mano lo stesso orologio da taschino.</ref> Un amico tradito non ha scelta: deve sparare. Fallo!<br />'''Noodles''': Vede, signor senatore, anch'io ho una mia storia, un po' più semplice della sua. Molti anni fa avevo un amico, un caro amico. Lo denunciai per salvargli la vita... e invece fu ucciso. Volle farsi uccidere. Era una grande amicizia. Andò male a lui e andò male anche a me. Buonanotte signor Bailey. {{NDR|si avvicina alla porta}} Io spero che quella sua inchiesta si risolva in nulla, sarebbe un peccato che il lavoro della sua vita andasse sprecato.<ref name=ridoppiaggio/> {{NDR|se ne va. Poco dopo, mentre è ancora in strada, sente accendersi il motore di un camion della nettezza urbana, per poi vedere Max avvicinarsi al retro del veicolo, scomparendo subito dopo. Nel frattempo passa un corteo di automobili d'epoca, con a bordo dei giovani festanti che intonano ''God Bless America'' di Irving Berlin. Infine si torna al 1933: Noodles è ancora nella fumeria d'oppio dei cinesi; dopo aver fatto un tiro Noodles si accomoda sul letto mentre la macchina da presa indugia sul suo volto. Appena la macchina si ferma lui sorride, inebriato dall'oppio.}}
==Citazioni su ''C'era una volta in America''==
*Come in un gioco di scatole cinesi, diventa un sogno di sogni. La vicenda rievocata da Noodles si svolge in una dimensione incerta tra realtà e sogno, la stessa struttura narrativa originaria – in cui si scontrano di continuo diverse dimensioni e percezioni del tempo non autorizza a distinguere se la vicenda è frutto dei fumi dell'oppio o di ricordi reali del protagonista. Anche (e soprattutto) in questo caso la memoria del singolo tende a dissolversi in quella di un intero paese. ([[Gian Piero Brunetta]])
*Erano in un cinema di seconda visione, quasi unici spettatori per ''C'era una volta in America''. Dandi l'aveva scelto su suggerimento dell'avvocato. Miglianico aveva ragione: il film non era nuovissimo, e pieno di lentezze esasperanti. Ma parlava di loro. Dopo un'oretta aveva capito come sarebbe andata a finire [[James Woods|Woods]] l'avrebbe messo nel culo a [[Robert De Niro]]. L'amara lealtà di De Niro gli aveva fatto girare le palle. Puzzava di sconfitta. Sembrava proprio che il regista si fosse ispirato al Freddo. Dandi si vedeva come il vincente. Il finale era sbagliato, però. Tutto quel tirarsela col rimorso! Se gli fosse riuscita di sfangarla come a James Woods, altro che rimorso! ([[Giancarlo De Cataldo]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Trilogia del tempo}}
[[Categoria:Film di gangster]]
[[Categoria:Film drammatici]]
[[Categoria:Film sulla mafia]]
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I soliti ignoti
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2024-12-16T13:48:02Z
Mauro Tozzi
15894
/* Dialoghi */
1356389
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloalfabetico= Soliti ignoti, I
|titoloitaliano=I soliti ignoti
|titolooriginale=I soliti ignoti
|dimensioneimmagine= 300
|immagine= Erico Menczer I soliti ignoti.jpg
|didascalia=
|paese=Italia
|anno=1958
|genere=commedia
|regista=[[Mario Monicelli]]
|soggetto=[[Age & Scarpelli]]
|sceneggiatore=[[Mario Monicelli]], [[Suso Cecchi D'Amico]]
|attori=
*[[Vittorio Gassman]]: Peppe er Pantera
*[[Renato Salvatori]]: Mario Angeletti
*[[Memmo Carotenuto]]: Cosimo
*[[Rosanna Rory]]: Norma
*[[Carla Gravina]]: Nicoletta
*[[Claudia Cardinale]]: Carmelina
*[[Carlo Pisacane (attore)|Carlo Pisacane]]: Capannelle
*[[Tiberio Murgia]]: Michele detto Ferribotte
*[[Marcello Mastroianni]]: Tiberio
*[[Totò]]: Dante Cruciani
|note=
}}
'''''I soliti ignoti''''', film italiano del 1958 con [[Vittorio Gassman]], [[Renato Salvatori]], [[Marcello Mastroianni]] e [[Totò]], regia di [[Mario Monicelli]].
==Frasi==
{{cronologico}}
*Non pozzo lasciare Carmelina sola, e poi se lo viene a sapere lo sposo addio matrimonio; quello è abruzzese, gente del nord, pieno di arie... ('''Ferribotte''')
*Vabbè che è Carnevale e o... ogni scherzo vale, ma proprio da me venite?! ('''Peppe''') {{NDR|Ai compagni quando gli propongono di fare la "pecora" per farsi arrestare e consentire a Cosimo di uscire}}
*Chi c'ha una [[sigaretta]] e nun me la vo' dà, gli possa morire il padre e la madre. {{NDR|silenzio}} Tutti orfani... ('''Cosimo''')
*Come film è una vera schifezza! ('''Dante Cruciani''') {{NDR|alludendo al filmino che Tiberio ha girato con il teleobiettivo per capire le caratteristiche della cassaforte del Monte dei Pegni che devono scassinare}}
*Il sistema che usava il famoso fu Cimin [...] Macché cinese, veneziano era! "Fu" sarebbe che '''<small>(e ruota le dita per far capire che è morto)</small>''', "Cimin" era il cognome, no?! ('''Dante Cruciani''')
*Cadum!Cadum! la saponetta delle donne belle! ('''La banda canta sul terrazzo per non dare sospetti al brigadiere''').
*{{NDR|Al brigadiere venuto a fare l'ispezione}} Buongiorno brigadiere, come vede, si lavicchia! ('''Dante Cruciani''')
*La prudenza non è mai troppo, ricordate: la ''prudenzia'' non è mai troppo! In bocca al lupo! ('''Dante Cruciani''')
*[[Furto|Rubare]] è un mestiere impegnativo, ci vuole gente seria, mica come voi! Voi, al massimo, potete andare a lavorare! ('''Tiberio''') {{NDR|ai complici, dopo il fallimento del colpo}}
*[[Donna|Femmina]] piccante, pigghiala per amante; femmina cuciniera, pigghiala per mugliera! ('''Ferribotte''')
*Ragassuoli, ho paura che abbiamo rotto la cannella del gas. ('''Capannelle''') {{NDR|mentre riscalda degli involtini dopo il colpo fallito}}
*Senti, dà retta a me: la capoccia mettila a riposo che è meglio. Tu sei forte, gagliardo: pala e piccone, quello è il genere tuo. ('''Tiberio''') {{NDR|a Peppe}}
*Ma guarda dove son capitato, fra i lavoratori! ('''Capannelle''')
*Peppe, ma dove vai... dove vai? Peppe, ma ti fanno lavorare, sai! ('''Capannelle''') [<small>'''a Peppe, coinvolto per caso in un reclutamento di manovali''']</small>
==Dialoghi==
{{cronologico}}
*'''Cosimo''': Avvocà, io bisogna che esco, che esco subbito! [...] L'articolo 403 non va più bene, ce vo' il 117, a pagina 128.<br />'''Avvocato''': Ma no, al massimo il 521.<br />'''Cosimo''': No, quello non va più bene! Ce vo' il 124, oppure il 606! <br />'''Avvocato''': Ma come fai, c'è la flagranza, te lo sei scordato il 1400?<br />'''Cosimo''': Il 1400? E che articolo è!?<br />'''Avvocato''': Eh, il 1400, quello che volevi rubare!
*{{NDR|Nel parlatorio del carcere}}<br /> '''Cosimo''': Ahò, e strilla piano!<br />'''Vicino''': Eh quello me sta a di' che c'è mi' nonna che so' cinque giorni che dorme!<br />'''Cosimo''': E parla piano che sennò la svegli!
*{{NDR|Nel parlatorio del carcere}}<br /> '''Cosimo''': Guarda che quando esco se quel lavoro viene bene te compro la pelliccia, te compro.<br />'''Norma''': Ma perché non me sposi?<br /> '''Cosimo''': Ma come? Me ne esco da 'na condanna e me ne vojo appioppà 'n'altra, ah matta!
*'''Capannelle''': Dimmi un po', ragassuolo: tu conosci un certo [[Mario (nome)|Mario]] che abita qua intorno?<br />'''Bambino''': Qui de Mario ce ne so' cento.<br />'''Capannelle''': Sì va bene, ma questo l'è uno che ruba...<br />'''Bambino''': Sempre cento so'.
*{{NDR|In cambio di 150.000 lire, Peppe si autoaccusa dello scasso di un'auto per far scarcerare Cosimo, vero autore del reato, ma i toni drammatici e ricercati del "reo confesso" non convincono il giudice}}<br />'''Peppe''': Eccellenza! Eccellenza, quando ho letto che u-un povero vecchio languiva, spinto da rimorso eccomi qui a espiare! Io so', eccellenza, io so' quer degenerato che ha forzato la portiera della macchina per poi fuggire! Eccellenza, quest'omo è innocente.<br />'''Cosimo''': Ah sei tu?<br />'''Peppe''': So' io, so' io...<br />'''Cosimo''': Brutta carogna, è per colpa tua che io ho conosciuto il disonore della cella! Signor giudice, 13 mesi hanno dato a me...<br />{{NDR|Peppe tenta di abbracciare Cosimo, ma questi lo scosta senza riguardo}} '''Peppe''': Coraggio...<br />'''Cosimo''': 13 mesi! A me, a un omo onesto, a un povero padre de famiglia, a un vecchio malato, per causa tua! A' Giuda! {{NDR|sputa verso Peppe}}<br />'''Peppe''': {{NDR|mentre si pulisce la maglia con la manica della giacca}} F-f-forse merito il suo disprezzo, ma imploro il suo perdono.<br />'''Cosimo''': No!<br /> '''Peppe''': E me perdoni, so' stato pure al Divino Amore, e m-m-m'aiuti a ricostruirme 'na vita, no?<br /> '''Cosimo''': E vabbè va, se hai riparato te perdono. Senza rancore.<br />'''Peppe''': Grazie, grazie!<br />'''Giudice''': Avete finito?<br />'''Cosimo e Peppe''': {{NDR|insieme}} Sì eccellenza, sì!<br />'''Giudice''': Dentro, tutti e due.
*'''Peppe''': Fai finta di allacciarti le scarpe e dai un'occhiata a quel lucchetto.<br />'''Capannelle''': Son senza lacci!
*'''Peppe''': Ma per forza in giro così devi andare?<br />'''Capannelle''': Sportivo!<br />'''Peppe''': Ma quale sportivo, stai in divisa da [[ladro]]...
*'''Peppe''': Cosimo, io nun c'ho rancori. Se vuoi stare con noi, alla pari.<br>'''Cosimo''': Cosimo nun è stato mai alla pari co' nessuno.<br>'''Peppe''': Allora mi dispiace, ma qui vige la "legge del menga".<br>'''Cosimo''': Siete 'na manica de zozzi!<br>
*'''Cosimo''': La conosci questa? {{NDR|alludendo minaccioso alla pistola che impugna, nel tentativo di rapinare lo sportello del Monte dei pegni}}<br />'''Impiegato''' {{NDR|sfilandogli la pistola dalle mani}}: Sicuro che la conosco! È una pistola Beretta, ma in cattivissime condizioni... mille lire.
*{{NDR|al funerale di Cosimo}} '''Ferribotte''': Sono sempre i più meglio che [[Morte|se ne vanno]]!<br />'''Dante Cruciani''': È la vita: oggi a te domani a lui!
*{{NDR|Capannelle, Mario e Peppe, in casa di quest'ultimo, stanno aspettando che gli altri arrivino}}<br />'''Peppe''': Dobbiamo stare all'erta e fare le cose sc... scientifiche.<br />{{NDR|Entra Tiberio con fare tipico di chi ha appena avuto una disavventura: ha il braccio destro invalidato}}<br /> '''Tiberio''': Ciao.<br />'''Peppe''': Be', magari tu esageri. Ecché forziamo la cassaforte col trucco de "''il braccio e la mente''" {{NDR|allude al furto della macchina fotografica a Porta Portese}}?<br /> '''Tiberio''': La morte ho visto! <br /> '''Peppe''': Che t'è successo?<br /> '''Tiberio''': Ho incontrato quello che gli abbiamo rubato la macchina cinematografica!<br /> '''Peppe''': Che t'ha fatto? {{NDR|prova a toccargli il braccio}}<br /> '''Tiberio''': Sta' fermo, m'ha ''scavicchiato''!<br /> '''Mario''': T'ha spezzato er braccio?<br /> '''Tiberio''': Quaranta giorni!<br /> '''Peppe''': E tu, niente?<br /> '''Tiberio''': E che gli facevo? Nemmeno il dolore ho sentito, più la paura è stata!<br /> '''Mario''': Ma quello de Porta Portese?<br /> '''Tiberio''': Sì, proprio quello! Mi ha accompagnato a casa e gli ho dovuto ridare la macchina cinematografica.<br /> '''Peppe''': Ti sta bene, così impari ad essere puntuale; s... s... se arrivavi prima non l'incontravi.<br /> '''Tiberio''': E ''s... s... se arrivavi prima''; proprio perché l'ho incontrato prima che so' arrivato dopo!
*'''Peppe''': Alle 21 entro in casa con la ragazza.<br /> '''Capannelle''': Il 21? Ma come, non s'era detto oggi?<br /> '''Peppe''': Ah Capannelle, alle 21! Alle 9, te va bene!?
*{{NDR|mentre si introducono nella cantina dalla carbonaia}} '''Peppe''': Lasciati cadere... vai bene, su un mucchio di carbone. Sei arrivato sul carbone?<br />'''Ferribotte''': Ma quale carbone... funtana jè!
*{{NDR|mentre stanno facendo il buco per arrivare alla cassaforte}}<br /> '''Tiberio''': Io... io non sono mica uno di quelli che... che quando c'hanno i soldi spendono e spandono... e poi si ritrovano con una mano davanti e una di dietro. Una casetta di 4 vani, e un libretto in banca vincolato al ragazzino. Così si ricorda i sacrifici che ha fatto papà suo.<br /> '''Capannelle''': Io sai che faccio? Mi faccio una bella amante, vè! Le do venticinquemila lire al mese. Magari trenta, guarda. Ma con il vitto a carico suo.<br /> {{NDR|il muro è sempre più sul punto di rompersi}}<br /> '''Tiberio''': Daje, daje, daje che cede! Forza.<br /> '''Peppe''': Ah Capannè, invece di parlare dell'amanti, vamme a pijà un bicchier d'acqua ché c... c... c'ho sete.<br /> {{NDR|Capannelle esce dalla stanza diretto in cucina. La musica si fa sempre più incalzante finché il muro non si sfonda: dall'altra parte del buco, Capannelle si volta ed osserva i compagni increduli meravigliato, col bicchiere d'acqua in mano.}}<br /> '''Capannelle''': Ma cosa fate lì?<br /> '''Tiberio''': Ma che fai tu lì!<br /> '''Capannelle''': Mamma mia!
*{{NDR|mentre discutono del colpo fallito, assaggiando la pasta e ceci trovata da Capannelle in cucina}}<br /> '''Tiberio''': Lo sai che non è male! Bona!<br />'''Peppe''': E grazie! L'ha fatta Nicoletta!<br />'''Tiberio''': Oddio! A voler essere proprio... Una goccia d'olio in più ci vorrebbe, eh!<br />'''Peppe''': Uh uh! A me non me pare, spassionatamente.
==[[Explicit]]==
{{explicit film}}
{{NDR|Titolo su un giornale}}<br />I SOLITI IGNOTI<br />Col sistema del buco<br />rubano pasta e ceci<ref>Il film ''[[Audace colpo dei soliti ignoti]]'' si apre con lo stesso titolo di giornale.</ref>
==Citazioni su ''I soliti ignoti''==
*Eravamo i due principianti del set. Io parlavo in sardo e lei {{NDR|Claudia Cardinale}} in francese. Ricordo che la dovevo proteggere dagli altri divi, come Renato Salvatori. Lei era timidissima e bellissima e terrorizzata da tutto e un po' come succede nel film la proteggevo dagli altri. Io ero pur sempre il "fratello di Cammellina". ([[Tiberio Murgia]])
*{{NDR|Su Totò}} Un vero principe, uno che non si dava arie. Alla mattina se non stringeva la mano a tutti, non era contento. Lui quasi cieco mi cercava sul set e mi riconosceva al tatto della mano e diceva: "Questo è Ferribotte". ([[Tiberio Murgia]])
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*''[[Audace colpo dei soliti ignoti]]''
==Altri progetti==
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Amici miei - Atto IIº
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{{Film
|titoloitaliano= Amici miei - atto II
|titolooriginale= Amici miei - atto II
|dimensioneimmagine=
|immagine= Amici miei atto II.jpg
|didascalia=
|paese= Italia
|anno=1982
|genere= Commedia
|regista= [[Mario Monicelli]]
|sceneggiatore=[[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Tullio Pinelli]], [[Mario Monicelli]]
|attori=
*[[Ugo Tognazzi]]: Il Conte Mascetti
*[[Gastone Moschin]]: Il Melandri
*[[Philippe Noiret]]: Il Perozzi
*[[Renzo Montagnani]]: Il Necchi
*[[Franca Tamantini]]: Signora Necchi
*[[Adolfo Celi]]: Il Professore Sassaroli
*[[Paolo Stoppa]]: Savino Capogreco, lo strozzino
*[[Alessandro Haber]]: Paolo, il vedovo
*[[Milena Vukotic]]: Alice Mascetti
|note=
}}
'''''Amici miei - Atto IIº''''', film italiano del 1982 con [[Ugo Tognazzi]], regia di [[Mario Monicelli]].
==Frasi==
*No, volevo dire, occhiello di privilegio come se fosse antani per lei. Ispettore tombale. Ispettore! Con fuochi fatui. ('''Il Mascetti''', presentandosi al guardiano del cimitero)
*Non si offendono il babbo e la mamma, tanto più che abitan qui anche loro e potrebbero sentire. ('''Il Necchi''' al camposanto)
*Ma perché ragazzi ci dobbiamo vergognare! ('''Il Melandri''')
*Non si deve mai andare in Germania, Paolo. ('''Il Sassaroli''')
*O brutta imbecille! E Dio, per far restar vergine una come te... affoga tutta Firenze?! ('''Il Melandri''')
*Guarda che con questo figliolo non hai scampo. Questo vede tutto, nota tutto e scrive tutto. ('''Il Conte Mascetti''')
*Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.<ref>In ''[[Amici miei]]'' (1975) viene pronunciata una frase molto simile: «Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione.»</ref> ('''Il Melandri''') {{NDR|voce fuori campo; prima di un "colpo di genio" del Necchi durate una zingarata}}
*Sparecchiavo! ('''Mela''' la figlia del Mascetti)
*Invece fu proprio così... Sparecchiavo, lui mi è venuto da dietro, mi ha messo la gonna in capo, ed ha fatto i su' comodi! ('''Mela''' la figlia del Mascetti)
*Parla, puttana! ('''il Necchi''' alla figlia del Mascetti)
*Ma sì, ma sì... io fo finta di nulla, perché sapete ragazzi, forse voi un'ci crederete ma esaminandomi bene bene, non me ne importa proprio una sega! ('''Il Necchi''' dopo aver scoperto di essere tradito dalla moglie)
*Troia, puttana. Perché? ('''Il Necchi''' affronta la moglie dopo aver scoperto il tradimento)
*E già, ci ho pisciato dentro. ('''Il Necchi''' all'amante occasionale della moglie, dopo che il medesimo ha notato che il brodo servitogli ha un sapore un po' aspro)
*Oh bucaiola – tu mi tradisci – tu dici: Vengo! – e invece – tu pisci – Ma vaffanzum!... Chi chiava tromba – chi tromba chiava... e chi non tromba si mena la fava! (Il Coro dei Cinque Madrigalisti Moderni)
*Dai Mascetti vieni qui! che se mi mandano la tua fava tagliata, mi vendo anche la clinica! ('''Il Sassaroli''')
==Dialoghi==
*'''Necchi''': Peccato è un po' corta di gamba!<br />'''Sassaroli''': [[Donna]] nana tutta tana!
*'''Melandri''': Ragazzi, ora che si fa?<br/>'''Perozzi''': Lo sci d'acqua! {{NDR|durante l'alluvione di Firenze}}
*'''Melandri''': Eh le donne, non diciamone male, ma bisogna ammettere a malincuore che ce n'è col pelo alto così... Bah. <br/> '''Il Conte Mascetti''': A me pelose mi garbano!<br/>'''Melandri''': Ma dico sul cuore, bischero...
*'''Il Conte Mascetti''': Sii astuto come un cervo. <br/> '''Il Necchi''': Che bischerate tu dici? Il cervo non è astuto. Semmai, astuto come una volpe. <br/> '''Il Conte Mascetti''': Sì, ma la volpe 'un ci ha mica le corna.
*{{NDR|Per liberarsi della moglie, il Necchi le manda delle rose ed un biglietto firmato con un altro nome}} <br/>'''Necchi''': Tieni! Son per te... <br/> '''Carmen''': O' cos'è? <br/>'''Necchi''': Come "cos'è?"... una dozzina di rose scarlatte, guarda. <br/> '''Carmen''' {{NDR|Contandole}}:... 'un è una dozzina, eh, son nove. <br/> '''Necchi''': Nove? Come, nove? <br/> '''Carmen''': Eh, sì... o chi me le manda? <br/> '''Necchi''' {{NDR|Pensieroso perché le rose, comperate dal Mascetti, dovevano essere dodici}}: Figlio di puttana... <br/> '''Carmen''': O' perché dici così, se 'un sai neanche chi è? <br/> '''Necchi''': Eeeh... so che è un figlio di puttana, se ti manda le rose! Chi l'è? <br/> '''Carmen''': Ma 'un lo so! <br/> '''Necchi''': Allora leggiamolo, codesto bigliettino. Cosa tergiversi? Aprilo!... cosa c'è scritto? <br/> '''Carmen''': Ma 'un c'è nulla, 'un c'è neanche la firma. <br/> '''Necchi''': Dammelo! {{NDR|Legge il biglietto anonimo, firmato "con ardore"}}... aaah! aaah! Chi l'è? <br/> '''Carmen''': Ma ti giuro, Guido, 'un conosco proprio nessuno, 'un ho proprio idea di chi possa essere, sarà... sarà un cliente gentile! <br/> '''Necchi''': Sì! e ti scrive "con ardore"! Perché magari tu gli ha' messo troppo pepe nei fagioli e gli s'è infiammato i' culo! Tu sei te che tu l'ha' stuzzicato, che hai fatto la civetta, che ti sei dimenata tutta mentre lo servivi. Che tu gli ha' strusciato le poppe addosso, nell'infilargli il palletò. Fammi anda' via, fammi anda' via, l'è meglio che vada via, avanti di fare uno sproposito! Uh, uuh! <br/> '''Carmen''': O' che fai, 'un mi porti neanche al cine? <br/> '''Necchi''': Sì, al cine, perché tu ti strusci addosso a qualcuno, al buio. <br/> '''Carmen''': O' do' tu vai? <br/> '''Necchi''': Dove vanno i becchi! A imbriacarsi!
*{{NDR|Discussione nella Clinica del Sassaroli}} <br/> '''Necchi''': Se te tu sei il padre io potrei essere lo zio.<br/>'''Melandri''': Anch'io. <br/>'''Sassaroli''': Tutti zii della stessa traviata. <br/>'''Melandri''' Tutti pezzi dello stesso ingranaggio. <br/> '''Mascetti''': Tutti pezzi di merda! <br/> '''Figlia''': Non aborto, non aborto! <br/> '''Necchi''': Abortisco.
*'''Conte Mascetti''': Quanto guadagna un sottocuoco? <br/> '''Necchi''': Meno di un cuoco!
*{{NDR|Nella mensa aziendale}}<br>'''Sottocuoco''': Che c'è? <br/> '''Mascetti''': Blinda la [[supercazzola]] con lo scappellamento a destra e a sinistra come se fosse di pentolone. <br/> '''Sottocuoco''': 'Un c'ho capito un cazzo! <br/> '''Mascetti''': Ecco, è l'informazione che volevo. Grazie.
*'''Perozzi''' {{NDR|appena uscito dalla casa del fornaio, essendo l'amante della moglie}}: Che ce l'ha i cornetti oggi sor Antonio? <br/> '''Antonio''': Per lei sempre sor Perozzi, freschi freschi. <br/> '''Perozzi''': E sor Antonio proprio fatti ora...
*{{NDR|Alla [[Torre pendente di Pisa]]}} <br/> '''Mascetti''': Servizio torri sgomberare! <br/> '''Turista''': Che succede? <br/> '''Necchi''': Ma come cosa succede? Ma che le pare normale? 'un lo vede come pende?
*{{NDR|In chiesa, al battesimo del Melandri}}<br />'''Melandri''' {{NDR|rivolto al Mascetti}}: Don angelo Bernocchi. il Reverendo Bernocchi !<br />'''Mascetti''' {{NDR|rivolto al reverendo}}: Ah, pardon ! Tarapio tapioco come se fosse antani, la supercazzola prematurata con ''dominus vobiscum blinda''?<br />'''Reverendo Bernocchi''': Come prego?<br />'''Mascetti''': Tarapio sulla supercazzola con scappellamento a destra o sinistra ?<br />'''Reverendo Bernocchi''': No, la cappella sinistra è a destra. <br/>'''Mascetti''': Antipodi!
*{{NDR|Sempre al battesimo}} '''Prete''': Metta la mano sulla spalla del catecumeno. Del catecumeno...<br/>'''Perozzi''': Scusatemi, mi pareva più catecumeno lui... Pardon!<br/>'''Prete''': Rinunci a Satana e alle sue pompe?<br/>'''Mascetti''': Rinunci alle poppe!?<br/>'''Melandri''': Alle pompe! Alle pompe!<br/>'''Mascetti''': Ah!<br/>'''Melandri''': Rinuncio!
*{{NDR|Al cimitero, la scoppiettante macchina del Mascetti si ferma in mezzo ai fiorai con un botto ed il guardiano del cimitero si avvicina}} <br />'''Guardiano''': No, no, guardi, no, 'un si po' mia parcheggiare ni' ccamposanto, no, 'un si pole!<br />'''Mascetti''': Sbiriguda! Supercazzola prematurata!<br />'''Guardiano''': Eh? <br />'''Mascetti''': No, dico, prematurata la supercazzola!<br />'''Guardiano''': Ah, 'un capisco... <br />'''Mascetti''': Con scappellamento a destra! <br />'''Guardiano''': Ah, le 'appelle! E le son là, guardi, a destra, ma qui 'un si po' parcheggiare! <br/>'''Mascetti''': No, volevo dire: occhiello di privilegio come se fosse antani per lei, ispettore tombale!<br />'''Guardiano''': Ispettore? Ma che dice?<br />'''Mascetti''': Ispettore...<br />'''Guardiano''': Ispettore.<br />'''Mascetti''': ... con fuochi fatui!<br/>'''Guardiano''': E per quanto tempo sta qua?<br />'''Mascetti''': Quintana, o setta! Intanto, trini la confraternita, pulitina!<br/>'''Guardiano''': Ah, una pulitina... <br /> {{NDR|Al ritorno del Mascetti}} <br />'''Mascetti''': Antani, come la supercazzola!<br/>'''Guardiano''': Come? <br />'''Mascetti''' {{NDR|dando una moneta al Guardiano}}: Blinda!
*{{NDR|A casa del Perozzi durante lo scopone}} <br/>'''Sassaroli''': Lo sai che c'ha il ragazzino? Non ride mai. <br/>'''Perozzi''': Mai! È come la madre, gli manca completamente il senso dell'umorismo, anzi c'ha... come si dice il contrario?<br/>'''Necchi''': Il senso di rompere i coglioni!
*{{NDR|Alla clinica del Sassaroli tentando di far dire alla figlia del Mascetti chi l'ha ingravidata}} <br/>'''Necchi''': Parla, puttana!<br/>'''Mascetti''': Ma come ti permetti di dare della puttana a mia figlia?<br/>'''Necchi''': Ma tu l'ha detto anche te ora ora. <br/>'''Mascetti''': Ma io sono il padre! Tu chi sei? <br/>'''Necchi''': Ma 'un s'era detto che ero lo zio?
*{{NDR|Saputo che il Melandri ha la parte di Gesù nella via Crucis, il Necchi, il Mascetti, il Perozzi e il Sassaroli si travestono per fare da figuranti e parteciparvi}}<br>'''Il Sassaroli''' {{NDR|rivolgendosi al Mascetti}}: A proposito, ma tu chi sei? <br />'''Il Mascetti''': Come chi sono?! Sono Giuda, no? 'Un lo vedi? E poi non sono io che ho fatto la spia? Guarda, c'ho anche la sacca dei trenta denari, la corda per impiccarmi... <br />'''Il Perozzi''': Sì, ma a quest'ora tu dovresti essere di già impiccato. <br />'''Il Mascetti''': No, no, a quest'ora non sono neanche pentito, anzi, sono di molto incazzato, e gli tiro i sassi! Lapidiamolo! {{NDR|tira un sasso addosso al Melandri}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Amici miei}}
[[Categoria:Film commedia]]
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Spinoziano
2297
uniformità; completo cast
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wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= Amici miei - Atto IIº
|titolooriginale= Amici miei - Atto IIº
|immagine= Amici miei atto II.jpg
|didascalia=
|paese= Italia
|anno=1982
|genere= commedia
|regista= [[Mario Monicelli]]
|sceneggiatore=[[Leonardo Benvenuti]], [[Piero De Bernardi]], [[Tullio Pinelli]], Mario Monicelli
|attori=
*[[Ugo Tognazzi]]: Raffaello Mascetti
*[[Gastone Moschin]]: Rambaldo Melandri
*[[Adolfo Celi]]: Alfeo Sassaroli
*[[Renzo Montagnani]]: Guido Necchi
*[[Paolo Stoppa]]: Savino Capogreco
*[[Philippe Noiret]]: Giorgio Perozzi
*[[Milena Vukotic]]: Alice Mascetti
*[[Fiorella Bucci]]: Melisenda Mascetti
*[[Franca Tamantini]]: Carmen Necchi
*[[Angela Goodwin]]: Laura Perozzi
*[[Lucio Valerio Patané]]: Luciano Perozzi
*[[Alessandro Haber]]: Paolo, il vedovo
*[[Domiziana Giordano]]: Noemi Bernocchi
*[[Tommaso Bianco]]: Antonio Esposito
*[[Yole Marinelli]]: Anita Esposito
*[[Renato Cecchetto]]: Augusto Verdirame
*[[Enio Drovandi]]: vigile urbano di Pisa
|doppiatori originali =
*[[Pino Locchi]]: Giorgio Perozzi
|note=
}}
'''''Amici miei - Atto IIº''''', film italiano del 1982 con [[Ugo Tognazzi]], regia di [[Mario Monicelli]].
==Frasi==
*No, volevo dire, occhiello di privilegio come se fosse antani per lei. Ispettore tombale. Ispettore! Con fuochi fatui. ('''Il Mascetti''', presentandosi al guardiano del cimitero)
*Non si offendono il babbo e la mamma, tanto più che abitan qui anche loro e potrebbero sentire. ('''Il Necchi''' al camposanto)
*Ma perché ragazzi ci dobbiamo vergognare! ('''Il Melandri''')
*Non si deve mai andare in Germania, Paolo. ('''Il Sassaroli''')
*O brutta imbecille! E Dio, per far restar vergine una come te... affoga tutta Firenze?! ('''Il Melandri''')
*Guarda che con questo figliolo non hai scampo. Questo vede tutto, nota tutto e scrive tutto. ('''Il Conte Mascetti''')
*Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione.<ref>In ''[[Amici miei]]'' (1975) viene pronunciata una frase molto simile: «Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione.»</ref> ('''Il Melandri''') {{NDR|voce fuori campo; prima di un "colpo di genio" del Necchi durate una zingarata}}
*Sparecchiavo! ('''Mela''' la figlia del Mascetti)
*Invece fu proprio così... Sparecchiavo, lui mi è venuto da dietro, mi ha messo la gonna in capo, ed ha fatto i su' comodi! ('''Mela''' la figlia del Mascetti)
*Parla, puttana! ('''il Necchi''' alla figlia del Mascetti)
*Ma sì, ma sì... io fo finta di nulla, perché sapete ragazzi, forse voi un'ci crederete ma esaminandomi bene bene, non me ne importa proprio una sega! ('''Il Necchi''' dopo aver scoperto di essere tradito dalla moglie)
*Troia, puttana. Perché? ('''Il Necchi''' affronta la moglie dopo aver scoperto il tradimento)
*E già, ci ho pisciato dentro. ('''Il Necchi''' all'amante occasionale della moglie, dopo che il medesimo ha notato che il brodo servitogli ha un sapore un po' aspro)
*Oh bucaiola – tu mi tradisci – tu dici: Vengo! – e invece – tu pisci – Ma vaffanzum!... Chi chiava tromba – chi tromba chiava... e chi non tromba si mena la fava! (Il Coro dei Cinque Madrigalisti Moderni)
*Dai Mascetti vieni qui! che se mi mandano la tua fava tagliata, mi vendo anche la clinica! ('''Il Sassaroli''')
==Dialoghi==
*'''Necchi''': Peccato è un po' corta di gamba!<br />'''Sassaroli''': [[Donna]] nana tutta tana!
*'''Melandri''': Ragazzi, ora che si fa?<br/>'''Perozzi''': Lo sci d'acqua! {{NDR|durante l'alluvione di Firenze}}
*'''Melandri''': Eh le donne, non diciamone male, ma bisogna ammettere a malincuore che ce n'è col pelo alto così... Bah. <br/> '''Il Conte Mascetti''': A me pelose mi garbano!<br/>'''Melandri''': Ma dico sul cuore, bischero...
*'''Il Conte Mascetti''': Sii astuto come un cervo. <br/> '''Il Necchi''': Che bischerate tu dici? Il cervo non è astuto. Semmai, astuto come una volpe. <br/> '''Il Conte Mascetti''': Sì, ma la volpe 'un ci ha mica le corna.
*{{NDR|Per liberarsi della moglie, il Necchi le manda delle rose ed un biglietto firmato con un altro nome}} <br/>'''Necchi''': Tieni! Son per te... <br/> '''Carmen''': O' cos'è? <br/>'''Necchi''': Come "cos'è?"... una dozzina di rose scarlatte, guarda. <br/> '''Carmen''' {{NDR|Contandole}}:... 'un è una dozzina, eh, son nove. <br/> '''Necchi''': Nove? Come, nove? <br/> '''Carmen''': Eh, sì... o chi me le manda? <br/> '''Necchi''' {{NDR|Pensieroso perché le rose, comperate dal Mascetti, dovevano essere dodici}}: Figlio di puttana... <br/> '''Carmen''': O' perché dici così, se 'un sai neanche chi è? <br/> '''Necchi''': Eeeh... so che è un figlio di puttana, se ti manda le rose! Chi l'è? <br/> '''Carmen''': Ma 'un lo so! <br/> '''Necchi''': Allora leggiamolo, codesto bigliettino. Cosa tergiversi? Aprilo!... cosa c'è scritto? <br/> '''Carmen''': Ma 'un c'è nulla, 'un c'è neanche la firma. <br/> '''Necchi''': Dammelo! {{NDR|Legge il biglietto anonimo, firmato "con ardore"}}... aaah! aaah! Chi l'è? <br/> '''Carmen''': Ma ti giuro, Guido, 'un conosco proprio nessuno, 'un ho proprio idea di chi possa essere, sarà... sarà un cliente gentile! <br/> '''Necchi''': Sì! e ti scrive "con ardore"! Perché magari tu gli ha' messo troppo pepe nei fagioli e gli s'è infiammato i' culo! Tu sei te che tu l'ha' stuzzicato, che hai fatto la civetta, che ti sei dimenata tutta mentre lo servivi. Che tu gli ha' strusciato le poppe addosso, nell'infilargli il palletò. Fammi anda' via, fammi anda' via, l'è meglio che vada via, avanti di fare uno sproposito! Uh, uuh! <br/> '''Carmen''': O' che fai, 'un mi porti neanche al cine? <br/> '''Necchi''': Sì, al cine, perché tu ti strusci addosso a qualcuno, al buio. <br/> '''Carmen''': O' do' tu vai? <br/> '''Necchi''': Dove vanno i becchi! A imbriacarsi!
*{{NDR|Discussione nella Clinica del Sassaroli}} <br/> '''Necchi''': Se te tu sei il padre io potrei essere lo zio.<br/>'''Melandri''': Anch'io. <br/>'''Sassaroli''': Tutti zii della stessa traviata. <br/>'''Melandri''' Tutti pezzi dello stesso ingranaggio. <br/> '''Mascetti''': Tutti pezzi di merda! <br/> '''Figlia''': Non aborto, non aborto! <br/> '''Necchi''': Abortisco.
*'''Conte Mascetti''': Quanto guadagna un sottocuoco? <br/> '''Necchi''': Meno di un cuoco!
*{{NDR|Nella mensa aziendale}}<br>'''Sottocuoco''': Che c'è? <br/> '''Mascetti''': Blinda la [[supercazzola]] con lo scappellamento a destra e a sinistra come se fosse di pentolone. <br/> '''Sottocuoco''': 'Un c'ho capito un cazzo! <br/> '''Mascetti''': Ecco, è l'informazione che volevo. Grazie.
*'''Perozzi''' {{NDR|appena uscito dalla casa del fornaio, essendo l'amante della moglie}}: Che ce l'ha i cornetti oggi sor Antonio? <br/> '''Antonio''': Per lei sempre sor Perozzi, freschi freschi. <br/> '''Perozzi''': E sor Antonio proprio fatti ora...
*{{NDR|Alla [[Torre pendente di Pisa]]}} <br/> '''Mascetti''': Servizio torri sgomberare! <br/> '''Turista''': Che succede? <br/> '''Necchi''': Ma come cosa succede? Ma che le pare normale? 'un lo vede come pende?
*{{NDR|In chiesa, al battesimo del Melandri}}<br />'''Melandri''' {{NDR|rivolto al Mascetti}}: Don angelo Bernocchi. il Reverendo Bernocchi !<br />'''Mascetti''' {{NDR|rivolto al reverendo}}: Ah, pardon ! Tarapio tapioco come se fosse antani, la supercazzola prematurata con ''dominus vobiscum blinda''?<br />'''Reverendo Bernocchi''': Come prego?<br />'''Mascetti''': Tarapio sulla supercazzola con scappellamento a destra o sinistra ?<br />'''Reverendo Bernocchi''': No, la cappella sinistra è a destra. <br/>'''Mascetti''': Antipodi!
*{{NDR|Sempre al battesimo}} '''Prete''': Metta la mano sulla spalla del catecumeno. Del catecumeno...<br/>'''Perozzi''': Scusatemi, mi pareva più catecumeno lui... Pardon!<br/>'''Prete''': Rinunci a Satana e alle sue pompe?<br/>'''Mascetti''': Rinunci alle poppe!?<br/>'''Melandri''': Alle pompe! Alle pompe!<br/>'''Mascetti''': Ah!<br/>'''Melandri''': Rinuncio!
*{{NDR|Al cimitero, la scoppiettante macchina del Mascetti si ferma in mezzo ai fiorai con un botto ed il guardiano del cimitero si avvicina}} <br />'''Guardiano''': No, no, guardi, no, 'un si po' mia parcheggiare ni' ccamposanto, no, 'un si pole!<br />'''Mascetti''': Sbiriguda! Supercazzola prematurata!<br />'''Guardiano''': Eh? <br />'''Mascetti''': No, dico, prematurata la supercazzola!<br />'''Guardiano''': Ah, 'un capisco... <br />'''Mascetti''': Con scappellamento a destra! <br />'''Guardiano''': Ah, le 'appelle! E le son là, guardi, a destra, ma qui 'un si po' parcheggiare! <br/>'''Mascetti''': No, volevo dire: occhiello di privilegio come se fosse antani per lei, ispettore tombale!<br />'''Guardiano''': Ispettore? Ma che dice?<br />'''Mascetti''': Ispettore...<br />'''Guardiano''': Ispettore.<br />'''Mascetti''': ... con fuochi fatui!<br/>'''Guardiano''': E per quanto tempo sta qua?<br />'''Mascetti''': Quintana, o setta! Intanto, trini la confraternita, pulitina!<br/>'''Guardiano''': Ah, una pulitina... <br /> {{NDR|Al ritorno del Mascetti}} <br />'''Mascetti''': Antani, come la supercazzola!<br/>'''Guardiano''': Come? <br />'''Mascetti''' {{NDR|dando una moneta al Guardiano}}: Blinda!
*{{NDR|A casa del Perozzi durante lo scopone}} <br/>'''Sassaroli''': Lo sai che c'ha il ragazzino? Non ride mai. <br/>'''Perozzi''': Mai! È come la madre, gli manca completamente il senso dell'umorismo, anzi c'ha... come si dice il contrario?<br/>'''Necchi''': Il senso di rompere i coglioni!
*{{NDR|Alla clinica del Sassaroli tentando di far dire alla figlia del Mascetti chi l'ha ingravidata}} <br/>'''Necchi''': Parla, puttana!<br/>'''Mascetti''': Ma come ti permetti di dare della puttana a mia figlia?<br/>'''Necchi''': Ma tu l'ha detto anche te ora ora. <br/>'''Mascetti''': Ma io sono il padre! Tu chi sei? <br/>'''Necchi''': Ma 'un s'era detto che ero lo zio?
*{{NDR|Saputo che il Melandri ha la parte di Gesù nella via Crucis, il Necchi, il Mascetti, il Perozzi e il Sassaroli si travestono per fare da figuranti e parteciparvi}}<br>'''Il Sassaroli''' {{NDR|rivolgendosi al Mascetti}}: A proposito, ma tu chi sei? <br />'''Il Mascetti''': Come chi sono?! Sono Giuda, no? 'Un lo vedi? E poi non sono io che ho fatto la spia? Guarda, c'ho anche la sacca dei trenta denari, la corda per impiccarmi... <br />'''Il Perozzi''': Sì, ma a quest'ora tu dovresti essere di già impiccato. <br />'''Il Mascetti''': No, no, a quest'ora non sono neanche pentito, anzi, sono di molto incazzato, e gli tiro i sassi! Lapidiamolo! {{NDR|tira un sasso addosso al Melandri}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Amici miei}}
[[Categoria:Film commedia]]
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Igino Ugo Tarchetti
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Udiki
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[[Immagine:Tarchetti.jpg|framed|right|Iginio Ugo Tarchetti]]
'''Iginio Ugo Tarchetti''' (1839 – 1869), scrittore italiano.
==Citazioni di Igino Ugo Tarchetti==
*A pensare come si piglia la vita in quei paesi {{NDR|del sud Italia}}, come si è felici sotto quei cenci, con quanta filosofia si sopporta la propria miseria, v'è da arrossire troppo per noi che apparteniamo alla razza settentrionale, razza malata, gente seria, gente malinconica che ha disgusti e rancori perpetui colla vita, benché il più grande miserabile di qui, sia, a conti fatti, un piccolo signore rimpetto ad un miserabile comune di quelle provincie.<ref>Da ''L'innamorato della montagna'', in ''[https://books.google.it/books?id=Fvi7_Kc3fg4C&pg=PA0 Storia di un ideale. {{small|L'innamorato della montagna – Storia di una gamba}}]'', Tipografia editrice lombarda, Milano, 1877, pp. 38-39.</ref>
*''Fuggimi, o cara, un [[aspide]] | sotto il mio vel si cela: | strappa la larva d'angelo | e un demone si svela''.<ref>Da ''Amore nascente''.</ref>
*Il carattere degli [[inglesi]] è freddo e pacato, ma nel fondo del loro cuore vi è sempre qualche cosa di palpitante e di vivo; essi lo sentono e subiscono spesso, loro malgrado, il predominio della loro natura lenta e inflessibile: le maggiori eccentricità inglesi non segnano sovente che il limite estremo dei maggiori sforzi che essi hanno fatto per dominarla e per vincerla.<ref>Da ''In cerca di morte'', in ''Racconti umoristici'', E. Treves e C. editori, Milano, 1869, p. [[s:Pagina:Tarchetti - Racconti umoristici, 1869.djvu/8|8]].</ref>
*Io non vi farò una descrizione di questa orribile operazione chirurgica, né potrò parlarvi come vorrei delle sensazioni che vi ho provato. Certo è però che quando l'ultima fibra fu recisa e la gamba completamente [[amputazione|distaccata]], io sentii che non apparteneva più alla vita che per metà, che tutto in me si era mutilato, sconvolto, immiserito; che io sarei rimasto nel mondo, come una parte minima, come il frammento infinitesimale di un essere; che vi sarebbe sempre stata una metà di me che già perdutasi nel gran nulla mi vi avrebbe chiamato ad ogni istante, come avesse voluto precedermi.<br>Non era il dolore fisico che mi opprimeva in quel momento, non il dolore morale: era una sensazione nuova, orrenda, profonda, inesplicabile. Credo che tutti coloro che subirono una tale mutilazione abbiano sentito per metà che cosa è il morire, ne abbiano indovinato per una parte il segreto.<ref>Da ''Storia di una gamba'', in ''Storia di un ideale'', Tipografia editrice lombarda, Milano, 1877, p. [https://books.google.it/books?id=Fvi7_Kc3fg4C&pg=PA166 166].</ref>
*Le prime pagine del libro della [[vita]] contengono racconti deliziosi, profezie e presagi di felicità senza fine, ma le pagine di mezzo ne preparano al disinganno, le ultime alla rassegnazione; e spesso si butta il libro, e non si vive che delle memorie di ciò che si lesse.<ref>Da ''[[s:Amore nell'arte/Bouvard|Bouvard]]''.</ref>
*''Quando bacio il tuo labbro pro. fumato, | cara fanciulla, non posso obbliare | che un bianco teschio v'è sotto celato. || Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso, | obbliar non poss'io, cara fanciulla, | che vi è sotto uno [[scheletro]] nascoso''.<ref>Da ''Memento'', 1867.</ref>
*{{NDR|Sulla [[U]]}} Quella linea che si curva e s'inforca – quelle delle due punte che vi guardano immobili, che si guardano immobili – quelle delle due lineette che ne troncano inesorabilmente, terribilmente le cime – quell'arco inferiore, sul quale la lettera oscilla e si dondola sogghignando – e nell'interno quel nero, quel vuoto, quell'orribile vuoto che si affaccia dall'apertura delle due aste, e si ricongiunge e si perde nell'infinità dello spazio...<ref>Da ''La lettera U'', in ''Racconti fantastici, Pensieri'', E. Treves e C. editori, Milano, 1869, p. [[s:Pagina:Tarchetti - Racconti fantastici, 1869.djvu/91|91]].</ref>
*''Quella vecchia che ha il giovine abbracciato | si volge'' [...] ''ed era la fanciulla mia''.<ref>Da ''Retrospettive''.</ref>
*''Vorrei essere un'[[iena]], addentrarmi nei sepolcri e pascermi delle ossa dei morti. A questo mondo io non vedo che teschi e stinchi. Se una donna mi bacia, io non sento che freddo; se mi sorride, vedo i suoi denti a muoversi senza gengive, minacciando di uscire di bocca; se mi abbraccia, non ho che la sensazione di un corpo stringente e pesante come la creta''.<ref>Da ''Pensiero'', 1867.</ref>
==''Fosca''==
===[[Incipit]]===
Mi sono accinto piú volte a scrivere queste mie memorie, e uno strano sentimento misto di terrore e di angoscia mi ha distolto sempre dal farlo. Una profonda sfiducia si è impadronita di me. Temo immiserire il valore e l'aspetto delle mie passioni, tentando di manifestarle; temo obbliarle tacendole. Perché ella è cosa quasi agevole il dire ciò che hanno sentito gli altri – l'eco delle altrui sensazioni si ripercuote nel nostro cuore senza turbarlo – ma dire ciò che abbiamo sentito noi, i nostri affetti, le nostre febbri, i nostri dolori, è compito troppo superiore alla potenza della parola. Noi sentiamo di non poter essere nel vero.<br>Ho pensato spesso con gioia alla rovina che il tempo va facendo nelle mie memorie; piú spesso vi ho pensato con dolore. Dimenticare! È uccidersi, è rinunciare a quell'unico bene che possediamo realmente e impreteribilmente, al passato. Ché se si potessero dimenticare soltanto le gioie, forse l'oblio potrebbe essere giustamente desiderato; ma dei nostri dolori. noi siamo superbi e gelosi, noi li amiamo, noi li vogliamo ricordare. Sono essi che compongono la corona della vita.
===Citazioni===
*Il [[passato]] è la misura del tempo che abbiamo percorso, la misura di quello che ci rimane a percorrere. Perciò noi lo teniamo caro, perché ci fa fede dell'accorciarsi progressivo dell'esistenza. Un'avidità febbrile di morire affatica inconsciamente gli uomini. Chi vorrebbe tornare indietro un'ora, un minuto, un istante nella sua vita? Nessuno; e pure si ama, e si rimpiange questo passato che si ha orrore di rinnovare. (cap. I, p. [[s:Pagina:Tarchetti - Fosca, 1874.djvu/10|8]])
*Il leggere molti libri, il meditare su molti non ha altro effetto che quello di renderci dubbiosi sulle nostre idee, incerti nei nostri pensamenti; non si sa piú a che cosa credere, e spesso si finisce col non credere più a nulla. Sono convinta che ogni libro che non diverte, fallisce al suo scopo; che ogni libro che fa pensare, nuoce. L'obbiettivo di ogni lavoro letterario dovrebbe essere la fantasia – non la testa che si guasta, non il cuore che sanguina – ma l'immaginazione che si esalta e gioisce. [...] Sorvolo sui libri [...] come sarei sorvolata sulla vita, se la vita fosse stata per me. [...] Non leggo né per imparare, né per pensare – abborro i libri di morale e di metafisica – leggo per dimenticare, per conoscere quali sono le gioie che il mondo dispensa ai felici e per goderne quasi di un eco. È tutto ciò che io possono fruire dell'esistenza: fuggire dalla realtà, dimenticare molto, sognare molto. (pp. 61 sg.)
*L'esistenza non può essere tutta un sacrificio. La pietà non è che amore passivo, amore morto. (p. 62)
*Oh, abbiate compassione! amatemi, amatemi; si ama un cane, una bestia... e perché non amerete me che sono una creatura come voi? (p. 77)
*Non so se la felicità abbia il potere di renderci egoisti, o se l'egoismo sia una condizione assoluta della felicità. ma come mi sentiva mutato dacché ero felice! (cap. XXI, p. 81)
*Le dolcezze del mondo son bandite da una vita veramente utile, e veramente benefica. Gli alberi che dànno frutti hanno fiori modesti e spesso inodori; i grandi fiori, quelli ricchi di petali e di profumi, non sbocciano quasi mai che sulle piante sterili e velenose. <br>La virtù non ha fiori, ma ha frutti. (cap. XXII, p. 81)
*[...] perché la compassione è il riflesso di un dolore altrui, e diventa un dolore proprio. Io so apprezzare la tua pietà, io te ne sono grata oerché sento che in te è ancora più meritoria dell'amore. (cap. XXVII, p. 93)
*Un mezzo letterato, un mezzo artista, un mezzo poeta mi fanno orrore. hanno tutte le passioni sfrenate e biasimevoli deik grandi caratteri, senza averne una sola virtù. Ne hanno la vanità, l'orgoglio, l'ambizione, l'egoismo, senza un raggio di quella bontà improvvisa e passeggiera che ha il genio. Molti confondono l'ingegno col cuore; nulla di più erroneo. È provato che gli uomini più eminenti nella vita pubblica furono quasi sempre i più tristi nella vita privata. (cap. XXIX, p. 112)
*Fino allora era stata una fanciulla, aveva conosciuto nulla del mondo; i miei dolori, benché grandi, erano stati in certo modo compensati da quelle illusioni, che l'[[inesperienza]] e la gioventù avevano ancora il potere di crearmi; possedeva ancora il segreto della fatua felicità dei giorvani – sapeva sperare; ora tutto erfa mutato, tutto l'edificio era caduto; io era rimasta sola colle mie passioni, colle mie infermità, colle mie debolezza; con tutte quelle miserie che la natura ha dato alla donna, senza il compenso d'una sola delle sue gioie. (cap. XXIX, p. 119)
*L'amore il più elevato non ha altro fine che quello che ha l'amore il più ignobile, se non che questo vuol andarvi direttamente, quello per vie illusorie ed obblique. dare per pietà ciò che si dà per egoismo è poi sacrificio sì grande e sì raro, che pochi o nessuno lo può comprendere. (cap. XXXIV, p. 128)
*Il tempo cancella le date impresse nel tempo, ma quelle che il dolore ha scolpite nel cuore degli uomini non si cancellano mai. (cap. XXXV)
*Non ho voluto mai che illudermi. Sono io che vi ho amato, che vi amo, che voglio amarvi. È un impegno che ho contratto colla mia coscienza. Voglio che ci crediate, vi costringerò a crederci. Mi sono votata a voi, ho risolto di morire per voi. Aveva bisogno di uno scopo nella vita, l'ho trovato, lo raggiungerò. Non importa che non mi amiate, potete anche odiarmi, è tutt'uno; anzi preferirò il vostro odio alla vostra indifferenza; ciò di cui voglio assicurarmi è della vostra memoria; voglio costringervi a ricordarvi di me; quando vi avrò oppresso con tutto il peso della mia tenerezza, quando vi avrò seguito sempre e dappertutto come la vostra ombra, quando sarò morta per voi, allora non potrete piú dimenticarmi. Ecco perché vi ho seguito. (cap. XL, p. 50)
*Tutta una vita non basterebbe a scontare questa felicità (poiché la felicità è cosa che si sconta). (cap. XLV)
*Io pensai a Clara, alle menzogne che le avevano guadagnato il mio cuore, all'inganno bassamente concepito e stoltamente svelato... Oh! sì, Fosca soltanto aveva meritato il mio amore, ella sola mi aveva amato, ella che aveva sfidato il ridicolo, il disprezzo, la collera; ella che aveva rinunziato al suo orgoglio di donna, domandando per pietà ciò che altre dànno per debolezza, per vanità o per vizio. (cap. XLVIII, p. 177)
===[[Explicit]]===
Non so se ci vedremo ancora, né quando (ci hanno sbalzati all'altro capo dell'Italia), ma se ciò avverrà spero che vi vedrò mutato. La vita, la gioventú, il cuore hanno i loro diritti; voi li avevate anche troppo sacrificati. Distaccatevi dal passato, gettatevi in questo grande avvenire che vi attende. La coscienza è codarda, essa si atterrisce spesso di mali che non commise, o che non potea non commettere. Una cieca fatalità dirige le azioni di tutti gli uomini; non date loro maggiore responsabilità di quella che vi assegnano i limiti ristrettissimi del vostro arbitrio.<br>Addio, mio buon amico, possiate essere felice, e non farvi rimprovero d'una sciagura di cui non siete stato che uno strumento.
==''Pensieri''==
===''L'amore''===
*I giovani che non si sono trovati per gran tempo al contatto della società, a cui lo studio e il ritiro hanno conservato qualche cosa di vergine nella loro natura, concepiscono raramente degli affetti colpevoli.
*Il dolore che accompagna il morire, il rimpianto che lo segue, il desiderio che lasciamo di noi morendo sembrano dirci che una sola cosa portiamo con noi dalla terra, l'amore.
*L'amore è [[Dio]], Dio è l'[[universo]], e l'universo è amore.
===''La donna''===
*A che scopo dolerci delle [[donna|donne]]? Noi possiamo mostrare loro di conoscerle, di saperle apprezzare nel loro valore, di tenerle anche in ispregio; esse sono tuttavia ben certe che noi le ameremo sempre.
*Ciò che gli uomini amano ed ammirano soprattutto nella donna, senza saperlo, è la loro fatuità.
*Gli uomini portano una [[maschera]] – le donne due.
*Il legame più potente che ci unisce alla donna è quello della maternità.
*In molta parte delle donne la resistenza è [[vanità]], o mancanza d'opportunità, o artificio; prova evidente di ciò, che cedono quasi sempre alla sorpresa.
*L'essenza di tutti i libri, di tutte le tradizioni, di tutte le storie, si riduce a questo: una moglie che inganna il marito, un marito che inganna la moglie, o una moglie e un marito che si ingannano a vicenda.
*L'[[ingenuità]] nella donna è più pericolosa della [[malizia]].
*L'uomo può portare nei suoi affetti, nei suoi doveri, nelle sue azioni, molte forze che la natura non ha dato alla donna. Il difetto essenziale della donna è l'incompletazione, dell'uomo l'esuberanza.
*La [[bontà]] nella donna è debolezza, nell'uomo carattere; però più frequente in quella che in questo.
*La donna è un capolavoro abortito, il grande errore della creazione.
*Le donne hanno interesse a mostrarsi incapaci di sentire l'[[amicizia]]; mettono gli uomini nella necessità di non chieder loro che dell'amore.
*Le donne non annettono teoricamente alla loro virtù un atomo di quella importanza che vi annettono gli uomini semplici e coscienziosi. Esse conoscono meglio di noi il valore di ciò che danno. È difficile che un uomo onesto possa essere tanto ammirato e desiderato da esse come un libertino.
*La nostra società ha fatto della donna un puro strumento di piacere. Ogni donna non è considerata oggi mai che sotto questo punto di vista. Esse stesse mostrano di non considerarsi sotto un aspetto diverso. Non si pretende da esse né ingegno, né virtù, né amicizia, non si chiede che dell'amore e del piacere. Apprezzamento triste e degradante che esse tuttavia non temono, o non comprendono.
*Le donne non hanno un carattere proprio finché non amano; non hanno che un istinto provvidenziale di piegarsi, d'informarsi a quello dell'uomo. Per ciò esse sono quasi sempre quali gli uomini le fanno.
*Nelle religioni di tutti i paesi, nelle tradizioni di tutti i popoli la prima notizia che si ha della donna accenna ad una seduzione. Le tradizioni bibliche sono in ciò piene di molta sapienza. La prima donna si fa sedurre, la prima volta, dal più vile degli animali, da un rettile.
*Non vi è uomo sì abbietto, che non vi possa esser donna più abbietta di lui; non vi è uomo sì nobile, che non vi possa esser donna più nobile.
*Quasi tutti i grandi uomini non hanno sentito potentemente né gli affetti, né i vincoli della famiglia, perché la loro mente e il loro cuore avevano di mira tutta quanta l'umanità. Cristo rispondeva a sua madre: «donna, che v'ha di comune tra me e te?»
*Tutti i mali della [[società]] dipendono da ciò, che si amano le donne o troppo o troppo poco.
===''Felicità e dolore''===
*Allora si ha incominciato realmente a soffrire, quando si ha imparato a tacere il proprio dolore.
*Gli uomini giocano colla loro felicità come i fanciulli, perduta la rimpiangono come uomini.
*L'idea della felicità negli uomini non può esser derivata che dalla memoria d'un bene trascorso o dal presentimento di un bene avvenire – in una vita antecedente o in una vita futura – giacché non vi è nulla quaggiù d'onde essi abbiano potuto attingere questo concetto.
*Pochi e grandi dolori fanno l'uomo grande, piccoli e frequenti l'impiccioliscono; un fiotto lava la pietra, una serie di {{sic|goccie}} la trapassa.
===''La fede''===
*Non si arriva alla fede che per una sola via, per quella del dolore.
*Che cosa è questa forza che dubita, che interroga, che ragiona dentro di noi: Dove si va? d'onde si viene? che cosa vi è oltre la morte? Rivolgetevi queste domande in un [[cimitero]]. Le tombe hanno risposte piene di ribrezzo e di angoscia.
*Volete raffermarvi per sempre nella fede della divinità e dell'immortalità dell'[[anima]]? Sforzatevi di trovare argomenti per non credervi. O giusta o fallace è questa la via per cui tutte le intelligenze ragionatrici sono giunte alla fede.
===''Pensieri diversi''===
*Comprendere la [[vanità]] e il ridicolo delle cose del mondo è somma sapienza; riderne è somma forza.
*Confessare altrui i proprii difetti è assai meno doloroso che confessarli a sé stessi.
*Diffidate degli uomini che non hanno passioni.
*I pensatori e i filosofi di tutte le epoche e di tutti i paesi parlano dei loro tempi, come di tempi eccezionalmente scellerati. È logico arguire che gli uomini siano stati scellerati in ogni tempo.
*La [[giustizia]] di sé è nell'istante, quella degli uomini nel tempo, quella di Dio nell'eternità.
*La [[grandezza]] è solitaria. Si direbbe anzi che la solitudine è condizione della grandezza. Tutte le intelligenze superiori, tutte le nature superiori sono isolate – l'aquila vive sola, il leone solo.
*La [[malignità]] è cattiveria impotente.
*La [[prudenza]] è la maschera dell'astuzia. – O nessuna delle due è virtù, o entrambe.
*Strana cosa! Gli uomini piangono spesso del ridicolo.
==''Una nobile follia''==
*E tacemmo di nuovo; affidammo l'espressione dei nostri pensieri al linguaggio più eloquente dell'amore, al silenzio.
*Gli uomini veramente grandi non possono dubitare di un'esistenza futura, perché sentono in sé medesimi la propria immortalità.
*(Il) linguaggio più eloquente dell'amore (è il) silenzio.<ref>Citato in ''Dizionario delle citazioni'', a cura di Italo Sordi, BUR, 1992. ISBN 88-17-14603-X</ref>
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''L'amore nell'arte''===
;Lorenzo Alviati
Lo conobbi nel collegio di Valenza. Io aveva allora quattordici anni, egli ne aveva diciassette compiuti, ma il suo corpo erasi già sviluppato come a venti; in quella scolaresca di fanciulli egli rappresentava colla sua statura elevata, colla sua testa di Apollo, un personaggio assai più imponente del maestro. Quell'immagine mi richiama le memorie più dolci e più pure della mia fanciullezza, mi evoca scene obliate da lunghi anni, rimembranze confuse, sulle quali il mio pensiero non sa tanto arrestarsi e scrutare da ritesserne intatta la tela.
===''Racconti fantastici''===
====''I fatali''====
Esistono realmente esseri destinati ad esercitare un'influenza sinistra sugli uomini e sulle cose che li circondano? È una verità di cui siamo testimonii ogni giorno, ma che alla nostra ragione freddamente positiva, avvezza a non accettare che i fatti i quali cadono sotto il dominio dei nostri sensi, ripugna sempre di ammettere.
====''Leggende del castello nero''====
«Non so se le memorie che io sto per scrivere possano avere interesse per altri che per me – le scrivo ad ogni modo per me. Esse si riferiscono pressoché tutte ad un avvenimento pieno di mistero e di terrore, nel quale non sarà possibile a molti rintracciare il filo di un fatto, o desumere una conseguenza, o trovare una ragione qualunque. Io solo il potrò, io attore e vittima a un tempo.
====''La lettera U (Manoscritto d'un pazzo)''====
U! U!<br>
Ho io scritto questa lettera terribile, questa vocale spaventosa? L'ho io delineata esattamente? L'ho io tracciata in tutta la sua esattezza tremenda, co' suoi profili fatali, colle sue due punte detestate, colla sua curva abborrita? Ho io ben vergata questa lettera, il cui suono mi fa rabbrividire, la cui vista mi riempie di terrore?<br>
Sì, io l'ho scritta.<br>
Ed eccovela ancora:
{{centrato|U}}
====''Un osso di morto''====
Lascio a chi mi legge l'apprezzamento del fatto inesplicabile che sto per raccontare.<br>
Nel 1855. domiciliatomi a Pavia, m'era dato allo studio del disegno in una scuola privata di quella città; e dopo alcuni mesi di soggiorno aveva stretto relazione con certo Federico M. che era professore di patologia e di clinica per l'insegnamento universitario, e che morì di [[ictus|apoplessia]] fulminante pochi mesi dopo che lo aveva conosciuto.
====''Lo spirito in un lampone''====
Nel 1854 un avvenimento prodigioso riempì di terrore e di meraviglia tutta la semplice popolazione d'un piccolo villaggio della Calabria.<br>
Mi attenterò a raccontare con quanta maggior esattezza mi sarà possibile, questa avventura meravigliosa, benché comprenda esser cosa estremamente difficile l'esporla in tutta la sua verità e con tutti i suoi dettagli più interessanti.
===''Racconti umoristici''===
====''In cerca di morte''====
Pochi anni or sono, in un vecchio palazzo della via Recourse a Londra, conosciuto sotto il nome di ''Game of chance house'' (casa dei giuochi di rischio), convenivano ogni sera tutti i giovani eleganti del quartiere così detto di ''Reckless-men'', per azzardarvi qualche migliaio di sterline al whist o al tarocco, ma più specialmente al ''diamonds-game'' (giuoco dei quadri).
====''Re per ventiquattrore. Storia d'un giorno della mia vita''====
Perché la sola storia di un giorno?<br>
E se voi credete che gli avvenimenti della vostra vita possano formare soggetto d'una storia curiosa e dilettevole, perché non tessere il racconto intero della vostra esistenza?<br>
Io ho supposto nello scrivere la prima linea di queste pagine che qualche lettore mi avrebbe indirizzata una simile domanda.<br>
Devo giustificarmi.
===''Storia di una gamba''===
Non mi dimenticherò mai di quel giorno in cui lo conobbi né del modo in cui lo conobbi. Fu una di quelle rivelazioni piene, ardenti, istantanee; una di quelle espansioni d'animo pronte e complete che non si fanno, non si ricevono e non si conoscono che a [[Quattordicenne|quattordici anni]]. A quell'età gli affetti sono subiti come i rancori, le amicizie rapide come gli affetti, gli affetti inconsiderati come le ire. A quattordici anni si amano tutti coloro che hanno quattordici anni. Più tardi si amano tutti indistintamente, che è lo stesso che dire che non si ama nessuno, perché non si predilige nessuno.
==Citazioni su Igino Ugo Tarchetti==
*Ebbe una gioventù procellosa, una sensibilità femminea, malata, un'ansia sempre insoddisfatta di esperienze amorose. ([[Luigi Russo]])
*Il T. non ebbe temperamento di artista schietto; alternò nell'opera sua, dimostrazioni di tesi ed enunciazioni di filosofemi, e figurazioni assurde, malate, superstiziose, spiritistiche. I suoi protagonisti, per un gusto mistico-sensuale dell'orrido e del macabro, sono rappresentati non solo malati nello spirito ma anche nella carne; e quasi tutti finiscono tisici, pazzi, frequentano i cimiteri, convivono demonicamente con i trapassati e non tanto con le anime quanto con gli stessi corpi corrotti. ([[Luigi Russo]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Iginio Ugo Tarchetti, ''Fosca'', Mursia, 1989.
*Iginio Ugo Tarchetti, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-t/iginio-ugo-tarchetti/racconti-fantastici/ Racconti fantastici]'', E. Treves & C. Editore, Milano, 1869.
*Iginio Ugo Tarchetti, ''[https://www.liberliber.it/online/autori/autori-t/iginio-ugo-tarchetti/racconti-umoristici/ Racconti umoristici]'', E. Treves & C. Editore, Milano, 1869.
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Tarchetti, Iginio Ugo}}
[[Categoria:Aforisti italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Johnny Depp
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Danyele
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[[File:Johnny Depp (July 2009) 2.jpg|thumb|Johnny Depp nel 2009]]
'''John Christopher Depp II''' (1963 – vivente), attore statunitense.
==Citazioni di Johnny Depp==
*Purtroppo il mio paese, gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], è un concentrato di violenza che scaturisce dall'ignoranza e dall'avidità. I giovani commettono violenze casuali, senza pensare; e invece di essere arrestati, diventano eroi agli occhi dei compagni.<ref name=diz>Citato in ''Dizionario degli attori: Gli attori del nostro tempo'', a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN 8839712895</ref>
*Accendendo la [[Televisione|tv]] si vedono continuamente scene di orrore; forse questo è proprio il momento di dare qualche speranza al mondo con la fantasia; è tempo di chiudere gli occhi e di cambiare qualcosa.<ref name=diz/>
*Ho sempre avuto grande ammirazione per [[Angelina Jolie|Angelina Jolie]] come attrice. Tutto quello che sapevo è che lei e Brad e i bambini hanno circumnavigato il globo con paparazzi al seguito e vivono sotto questo assurdo microscopio. Mi domandavo come potesse essere una persona costretta a vivere in quel modo, che per fortuna non conosco. Invece quando l'ho conosciuta ho scoperto una donna coi piedi per terra, buffa, attenta, intelligente, che adora i figli e il suo uomo.<ref>Citato in [http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2010/12/08/news/depp_jolie-9951196/ ''Angelina Jolie e Johnny Depp parlano del loro incontro in "The Tourist"''], ''Repubblica.it'', 8 dicembre 2010.</ref>
{{Intestazione|''I.H. Magazine'', 19 dicembre 2001}}
*Per quanto riguarda i ruoli che ho interpretato appartenevano a storie che suscitavano in me tanto interesse. C'era un fascino in queste storie, qualcosa che mi attraeva.
*Ritengo di essere stata una persona [[fortuna]]ta per essere stata nel posto giusto al momento giusto.
*Durante la preparazione del [[film]] c'è una fase iniziale in cui si conosce il personaggio, poi il personaggio diventa una parte di te: non sono io che divento il personaggio, ma è lui che diventa una parte di me.
*Credo che l'[[umorismo]] sia legato a momenti intensi, sia aperti che oscuri, "dark". Come attore mi sento un poco in colpa perché cerco sempre di trovare questa parte umoristica in ogni momento. A volte succede che i registi debbano venire da me a dirmi di smettere questa mia ricerca costante dell'umorismo.
==Citazioni su Johnny Depp==
*Johnny Depp ha certamente un grande senso dello stile. Voglio dire: io non indosso praticamente mai quello che indossa lui… ma lui sa indossarlo benissimo, in un modo così autentico. Il suo stile è l’essenza stessa di quello che lui è. ([[Adrien Brody]])
*Johnny fa "paura" nel senso che il suo carisma e il suo status di "re" sono impressionanti. [...] Johnny Depp è un grande attore. Uno dei più grandi. Mi ha ricordato molto Brando – il suo genio e le sue sofferenze, la sua generosità e i suoi paradossi. Anche se abbiamo litigato diverse volte sul set, è una persona che rispetto e ammiro totalmente [...]. Johnny Depp è una celebrità e un genio e sì, questo a volte può spaventare alcune persone. ([[Maïwenn]])
*Mi ha folgorato in ''[[Edward mani di forbice]]'': è un grande attore e anche un trasformista, proprio come me, portiamo persino gli stessi occhiali. Il mio sogno è fare un film con lui sul mondo della cucina, credo apprezzerebbe. Ma mi accontenterei di fargli da mangiare. ([[Bruno Barbieri]])
*Per la cronaca, il ruolo di Edward [mani di forbice] era stato offerto dapprima a quel bischero di [[Tom Cruise]], che per nostra grande fortuna di spettatori intelligenti e amorevoli, lo rifiutò. ([[Goffredo Fofi]])
*Perché una delle grandi qualità di Johnny è proprio la capacità di comunicare senza dire nulla. È magico in quel senso: non sai a cosa sta pensando ma, sotto la superficie, vedi tumulto, tristezza, oscurità, rabbia. Fantastico. ([[Tim Burton]])
*Sono sposata con l'uomo più bello del mondo. Meglio di lui non c'è nessuno. Più invecchia, più diventa bello. ([[Vanessa Paradis]])
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Nightmare: dal profondo della notte]]'' (1984)
<!--*''[[Posizioni promettenti]] '' (1985)-->
*''[[Platoon]]'' (1986)
<!--*''[[Cry-Baby]]'' (1990)-->
*''[[Edward mani di forbice]] '' (1990)
<!--*''[[Nightmare VI: La fine]]'' (1991) -->
*''[[Il valzer del pesce freccia]]'' (1993)
*''[[Benny & Joon]]'' (1993)
*''[[Buon compleanno Mr. Grape]]'' (1993)
*''[[Ed Wood (film)|Ed Wood]]'' (1994)
*''[[Don Juan De Marco maestro d'amore]]'' (1995)
<!--*''[[Dead Man]]'' (1995)-->
<!--*''[[Minuti contati]]'' (1995)-->
*''[[Donnie Brasco]]'' (1997)
<!--*''[[Il coraggioso]]'' (1997)-->
*''[[Paura e delirio a Las Vegas]]'' (1998)
<!--*''[[Los Angeles senza meta]]'' (1998)-->
*''[[La nona porta]]'' (1999)
<!--*''[[La moglie dell'astronauta]] '' (1999)-->
*''[[Il mistero di Sleepy Hollow]]'' (1999)
*''[[La nona porta]]'' (1999)
*''[[The Man Who Cried - L'uomo che pianse]]'' (2000)
*''[[Prima che sia notte (film)|Prima che sia notte]]'' (2000)
*''[[Chocolat]]'' (2000)
*''[[Blow]]'' (2001)
*''[[La vera storia di Jack lo squartatore]]'' (2001)
*''[[La maledizione della prima luna|Pirati dei Caraibi - La maledizione della prima luna]]'' (2003)
*''[[C'era una volta in Messico]]'' (2003)
*''[[Secret Window]]'' (2004)
<!--*''[[Ils se marièrent et eurent beaucoup d'enfants]]'' (2004)-->
*''[[Neverland - Un sogno per la vita]]'' (2004)
*''[[The Libertine]]'' (2004)
*''[[La fabbrica di cioccolato]]'' (2005)
*''[[La sposa cadavere]]'' (2005)
*''[[Pirati dei Caraibi - La maledizione del forziere fantasma]]'' (2006)
*''[[Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo]]'' (2007)
*''[[Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street]]'' (2007)
*''[[Nemico pubblico - Public Enemies]]'' (2009)
*''[[Alice in Wonderland]]'' (2010)
*''[[The Tourist]]'' (2010)
*''[[Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare]]'' (2011)
*''[[The Rum Diary - Cronache di una passione]]'' (2011)
*''[[Dark Shadows]]'' (2012)
*''[[Mortdecai]]'' (2015)
*''[[Animali fantastici e dove trovarli]]'' (2016)
*''[[Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar]]'' (2017)
==Voci correlate==
*[[Amber Heard]] – ex moglie
==Altri progetti==
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[[Categoria:Attori statunitensi]]
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Totò e Peppino divisi a Berlino
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*[[Totò]]: Antonio La Puzza / zia monaca / Ammiraglio Attila Canarinis
*[[Peppino De Filippo]]: Peppino Pagliuca
*[[Nadine Sanders]]: Greta Canarinis
*[[John Karlsen]]: ex attendente di Canarinis
*[[Luigi Pavese]]: colonnello russo Chapov
*[[Robert Alda]]: giudice
*[[Dante Maggio]]: compare di Pagliuca
*[[Carlo Pisacane (attore)|Carlo Pisacane]]: compare di Pagliuca
*[[Renato Terra]]: avvocato sovietico
*[[Gregorio Wu]]: spia cinese
*[[Peter Dane]]: maggiore Finlay
*[[Michele Tivot]]: Hans Kruger
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'''Musiche''': [[Armando Trovajoli]]
}}
'''''Totò e Peppino divisi a Berlino''''', film italiano del 1962 con [[Totò]] e [[Peppino De Filippo]], regia di [[Giorgio Bianchi]].
==Frasi==
*Io sono Antonio La Puzza, vedovo Nardecchia, classe 1910 e rotti, classe di ferro... ('''Antonio La Puzza''')
*Io ho attraversato l'Alto Adige! ('''Antonio La Puzza''')
*E io venni salvato da una nave svizzera! ('''Peppino Pagliuca''')
*Ma come invece d'andare in città m'hai portato a [[Pompei]], tutte ruderi! ('''Antonio La Puzza''')
*Anto' sei ladro. Io ti temo! ('''Peppino Pagliuca''')
*Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira. ('''Antonio La Puzza''')
*Vendevamo le lenzuola per i tendoni, affari d'oro! Ma quelle le lenzuola erano "fracide" per cui la gente che si buttava rimaneva sfracellata senza braccia, senza gambe! ('''Magliaro Dante Maggio''')
*Ehi vostro onore! Salutame a soreta! ('''Antonio La Puzza''')
*Anto' la figlia di Passerottis! Volevo dire la Canaris! ('''Peppino Pagliuca''')
==Dialoghi==
*'''Peppino Pagliuca''': Mi hai fatto fa' giorno.<br>'''Antonio La Puzza''': Ma che sei scemo? E sei pure bugiardo! Ma come io ti ho fatto fagioli!
*'''Antonio La Puzza''': Bitter! Questa, questa strasse dove, dove trovasse?<br />'''Cameriera tedesca''': ''Fragen ihn!'' {{NDR|«Chiedi a lui!»}}<br />'''Antonio La Puzza''': A chi a lui? Senta signor Fragen zin!
*'''Peppino Pagliuca''': I Vopos! I Vopos! I poliziotti comunisti!<br />'''Antonio La Puzza''': E si chiamano Fofòs?
*'''Generale Siliusky''': Voi sapete che americani continuano a fare voli spia su tutti i territori dell'[[Europa]] orientale!<br />'''Antonio la Puzza''': E questo non ci voleva credere!
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[[Categoria:Film commedia]]
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/* G */ Pasquale Galluppi: Filosofia della volontà
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<noinclude>{{incipit|lettera=G}}</noinclude>
==G==
<span id="Ga"></span>
*'''[[Jostein Gaarder]]'''
**C'è nessuno?
**Il viaggio di Elisabet
**L'enigma del solitario
**La ragazza delle arance
*'''[[Giuseppe Gabetti (critico letterario)|Giuseppe Gabetti]]'''
**Il dramma di Zacharias Werner
*'''[[Tommaso Maria Gabrini]]'''
**Dissertazione sopra la proposizione ventesima del libro primo d'Euclide
*'''[[Carlo Emilio Gadda]]'''
**L'Adalgisa
**La cognizione del dolore
**La meccanica
**Notte di luna
**Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
*'''[[Giuseppe Gadda]]'''
**Pro juventute
**Ricordi e impressioni della nostra storia politica nel 1866-67
*'''[[William Gaddis]]'''
**JR
*'''[[Francesco Maria Emanuele Gaetani]]'''
**Autoapologia
*'''[[Lorenzo Gaiani]]'''
**Lorsignori gli oligarchi
*'''[[Neil Gaiman]]'''
**American Gods
**Coraline
**I ragazzi di Anansi
**Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
***Il cimitero senza lapidi
***Il ponte del troll
***Non chiedetelo a Jack
***Come vendere il Ponte di Ponti
***Ottobre sulla sedia
***Cavalleria
***Il prezzo
***Come parlare con le ragazze alle feste
***Avis Soleus
***Il caso dei ventiquattro merli
***Istruzioni
**Nessun dove
**Souvenir e tesori: una storia d'amore
**Stardust
*'''[[Benito Pérez Galdós]]'''
**Misericordia
*'''[[Eduardo Galeano]]'''
**Memoria del fuoco
*'''[[Leopoldo Galeotti]]'''
**Considerazioni politiche sulla Toscana
**Della riforma municipale
**Della sovranità e del governo temporale dei papi
**L'Assemblea toscana
**La prima legislatura del Regno d'Italia
*'''[[Damon Galgut]]'''
**Il buon dottore
*'''[[Ferdinando Galiani]]'''
**De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti, e di questi verso i neutrali
*'''[[Galileo Galilei]]'''
**Capitolo contro il portar la toga
**Dialogo sopra i due massimi sistemi
**Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze
**Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono
**Due lezioni all'Accademia fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell'Inferno di Dante
**Il Saggiatore
**La bilancetta
**Le mecaniche
**Le operazioni del compasso geometrico e militare
**Lettere
**Sidereus Nuncius
**Trattato di fortificazione
*'''[[Umberto Galimberti]]'''
**Cristianesimo
**Gli equivoci dell'anima
**Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'occidente
**Heidegger e il nuovo inizio
**I miti del nostro tempo
**I vizi capitali e i nuovi vizi
**Idee: il catalogo è questo
**Il corpo
**Il gioco delle opinioni
**Il libro delle emozioni
**Il segreto della domanda
**Il tramonto dell'occidente
**Invito al pensiero di Martin Heidegger
**L'età della tecnica e la fine della storia
**L'ospite inquietante
**La casa di psiche
**La lampada di Psiche
**La parola ai giovani
**La terra senza il male
**Le cose dell'amore
**Orme del sacro
**Paesaggi dell'anima
**Psiche e techne
**Psichiatria e fenomelogia
**Umberto Galimberti racconta Freud, Jung e la psiconoanalisi
*'''[[Stephen Gallagher]]'''
**Saturno tre
*'''[[Giovanni Battista Gallicciolli]]'''
**Della vita degli studi e degli scritti di Gulielmo Grataroli filosofo e medico
*'''[[Giacinto Gallina]]'''
**Le barufe in famegia
*'''[[Kuki Gallmann]]'''
**Elefanti in giardino
**La notte dei leoni
**Sognavo l'Africa
*'''[[Andrea Gallo]]'''
**Come un cane in chiesa
**Io non mi arrendo
**Sopra ogni cosa
*'''[[Max Gallo]]'''
**Napoléon. La voce del destino
**Napoléon. Il sole di Austerlitz
**Napoléon. I cieli dell'impero
**Napoléon. L'ultimo immortale
*'''[[Janice Galloway]]'''
**Sangue
*'''[[Giovanni Paolo Gallucci]]'''
**Della fabrica et uso di diversi stromenti di astronomia et cosmografia
**Discorso intorno al formare uno squadrone di gente e di terreno
*'''[[Pasquale Galluppi]]'''
**Filosofia della volontà
*'''[[Daniel F. Galouye]]'''
**Prometeo rimesso in catene
**Universo senza luce
*'''[[John Galsworthy]]'''
**Ancella
**Il patrizio
**Il possidente
**La saga dei Forsyte
*'''[[Bartolomeo Gamba]]'''
**Alcuni ritratti di donne illustri delle province veneziane
***Isotta Nogarola. Veronese
***Cassandra Fedele
***Irene da Spilimbergo. Friulana
***Gaspara Stampa. Padovana
***Veronica Franco. Veneziana
***Modesta dal Pozzo. Veneziana
***Marietta Tintoretto. Veneziana
***Isabella Andreini. Padovana
***Elena Cornaro Piscopia. Veneziana
***Rosalba Carriera. Veneziana
***Luisa Bergalli Gozzi. Veneziana
***Elisabetta Caminer Turra
*'''[[Veronica Gambara]]'''
**Rime
*'''[[Bruno Gambarotta]]'''
**Polli per sempre
*'''[[Antonio Gamberi]]'''
**Il mio ritratto
**In morte di Mario Rapisardi
**Per l'anniversario della morte di Giordano Bruno
*'''[[Fernando Gamboa González]]'''
**L'ultima città perduta
**L'ultima cripta
*'''[[Santiago Gamboa]]'''
**Perdere è una questione di metodo
*'''[[Vergilio Gamboso]]'''
**Vita di Sant'Antonio
*'''[[Mahatma Gandhi]]'''
**Antiche come le montagne
**Il mio credo, il mio pensiero
**La mia vita per la libertà
*'''[[Silvana Gandolfi]]'''
**Io dentro gli spari
*'''[[Joseph Gangemi]]'''
**L'occultista
*'''[[Cristina García]]'''
**Le sorelle Agüero
*'''[[Gabriel García Márquez]]'''
**Cent'anni di solitudine
**Cronaca di una morte annunciata
**Foglie morte
**Il generale nel suo labirinto
**L'amore ai tempi del colera
**L'autunno del Patriarca
**La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata
**Memoria delle mie puttane tristi
**Nessuno scrive al colonnello
**Notizia di un sequestro
**Vivere per raccontarla
*'''[[Ignacio García Valiño]]'''
**Le due morti di Socrate
*'''[[Garcilaso de la Vega]]'''
**Il racconto dell'Inca
*'''[[Erle Stanley Gardner]]'''
**Col delitto non si scherza
**Perry Mason e l'anatroccolo
**Perry Mason e le zampe di velluto
*'''[[Lisa Gardner]]'''
**L'altra figlia
*'''[[Martin Gardner]]'''
**Un tranquillo week-end col diavolo
*'''[[Géza Gárdonyi]]'''
**Quel misterioso terzo
*'''[[Giuseppe Garibaldi]]'''
**Cantoni il volontario
**Clelia ovvero Il governo dei preti
**I mille
**Lettere a Speranza von Schwartz
**Memorie autobiografiche
**Poema autobiografico (dall'autografo). Carme alla morte e altri canti inediti
*'''[[Eugenio Garin]]'''
**Storia della filosofia italiana
*'''[[Alex Garland]]'''
**Black Dog
*'''[[Federico Garlanda]]'''
**La terza Italia
*'''[[Barbara Garlaschelli]]'''
**L'una nell'altra
**Sorelle
*'''[[David Garnett]]'''
**Niente amore
*'''[[Randall Philip Garrett]]'''
**L'uomo giusto al posto giusto
*'''[[Jim Garrison]]'''
**JFK – Un caso ancora aperto
*'''[[Raffaele Garrucci]]'''
**Storia dell'arte cristiana
*'''[[Romain Gary]]'''
**Cane bianco
**Cocco mio
**La vita davanti a sé
*'''[[Garzo]]'''
**Ave, Vergene gaudente
*'''[[Ana Millán Gasca]]'''
**Fabbriche, sistemi, organizzazioni
*'''[[Elizabeth Gaskell]]'''
**La storia della vecchia nutrice
*'''[[Brunella Gasperini]]'''
**Le vie del vento
**Una donna e altri animali
*'''[[Sciltian Gastaldi]]'''
**Tutta colpa di Miguel Bosé
*'''[[Bill Gates]]'''
**Business @lla velocità del pensiero
**La strada che porta a domani
*'''[[Claudio Gatti]]'''
**Fuori orario
*'''[[Fabrizio Gatti]]'''
**Bilal
*'''[[Ludovico Gatto]]'''
**Il Medioevo
**Le invasioni barbariche
**Storia di Roma nel Medioevo
*'''[[Cecilia Gatto Trocchi]]'''
**Le sette in Italia
**Storia esoterica d'Italia
*'''[[Pellegrino Gaudenzi]]'''
**Narcissa
*'''[[William C. Gault]]'''
**Associazione per delinquere
*'''[[Dominique Gaussen]]'''
**Kapò
*'''[[Théophile Gautier]]'''
**Il romanzo della mummia
**Jettatura
**Madamigella di Maupin
*'''[[Alessandro Gavazzi]]'''
**L'Italia fedele alla religione dei padri
*'''[[Stefano Gavuzzi]]'''
**Le favole di Esofago da Cetego
***Il re della China, ed un falegname
***Il medico, e la bettonica
***Un fanciullo, ed un grillo
***La vite, ed un salice
***La fortuna, ed un corno
***Il vento, ed una donna
***Un ebreo, ed un lupo
***Le rane, ed il ragno
***La pulce, e la lumaca
***Le galline, ed i corvi
***La formica, ed un asino
***L'ortica, ed un sasso
***Zenobia, ed un protomedico
***Della balena, e della spina
*'''[[Virginio Gayda]]'''
**Il crollo russo
**L'Austria di Francesco Giuseppe
**L'Italia d'oltre confine
*'''[[Michael Gazzaniga]]'''
**Chi comanda?
<span id="Gb"></span>
<span id="Gc"></span>
<span id="Gd"></span>
<span id="Ge"></span>
*'''[[Fabio Geda]]'''
**Nel mare ci sono i coccodrilli
*'''[[David Gelernter]]'''
**Americanismo
*'''[[Giovan Battista Gelli]]'''
**La Circe
*'''[[Giorgio Gemisto Pletone]]'''
**Orazione in morte della imperatrice Elena Paleologina
*'''[[David Gemmell]]'''
**Cuore di corvo
**Guerrieri d'inverno
**I cavalieri del Gabala
**Il leone di Macedonia
**Il re dei fantasmi
**L'eroe nell'ombra
**L'ultima spada del potere
**L'ultimo dei guardiani
**L'ultimo eroe dei Drenai
**La leggenda dei Drenai
**Le spade dei Drenai
**Un lupo nell'ombra
**Waylander, dei Drenai
*'''[[Jean Genet]]'''
**Diario di un ladro
**Querelle de Brest
*'''[[Giuseppe Genna]]'''
**Assalto a un tempo devastato e vile
**Dies Irae
**Grande Madre Rossa
**Italia De Profundis
*'''[[Fabio Genovesi]]'''
**Chi manda le onde
*'''[[Mary Gentle]]'''
**Ash. Una storia segreta
*'''[[Elizabeth George]]'''
**Cercando nel buio
**E liberaci dal padre
**La donna che vestiva di rosso
**La miglior vendetta
*'''[[Peter George]]'''
**Il dottor Stranamore
*'''[[Andrea Geremicca]]'''
**Dentro la città
*'''[[Carin Gerhardsen]]'''
**La casa di pan di zenzero
**Madre, padre, figli
*'''[[Tess Gerritsen]]'''
**Anestesia fatale
**Corpi senza volto
**Forza di gravità
**Il chirurgo
**Il prezzo
**Il sangue dell'altra
**Lezioni di morte
**Sparizione
*'''[[David Gerrold]]'''
**Il giorno della vendetta
**Il ritorno degli Chtorr
**L'ombra dell'astronave
**La guerra contro gli Chtorr
*'''[[Roberto Gervaso]]'''
**Cagliostro
**I Borgia
**Il dito nell'occhio
*'''[[Georg Gottfried Gervinus]]'''
**La Restaurazione e il Trattato di Vienna
*'''[[Maša Gessen]]'''
**''Il futuro è storia''
*'''[[Ludovico Geymonat]]'''
**Storia del pensiero filosofico e scientifico
<span id="Gf"></span>
<span id="Gg"></span>
<span id="Gh"></span>
*'''[[Mu'ammar Gheddafi]]'''
**Il libro verde
*'''[[Constantin Virgil Gheorghiu]]'''
**La vita di Maometto
*'''[[Tommaso Gherardi del Testa]]'''
**La povera e la ricca
*'''[[Lorenza Ghinelli]]'''
**Con i tuoi occhi
**Il Divoratore
**La colpa
*'''[[Antonio Ghirelli]]'''
**Aspettando la rivoluzione
*'''[[Antonio Ghislanzoni]]'''
**Abrakadabra: storia dell'avvenire
**In chiave di baritono
**L'arte di fare debiti
**La contessa di Karolystria: storia tragicomica
**Libro allegro
**Libro bizzarro
**Libro proibito
**Libro segreto
**Libro serio
***Angelo Mariani
***Giovanni Pacini
***Gustavo Modena
***Giuseppe Rota
***La Casa di Verdi a Sant'Agata
**Racconti e Novelle
***Dietro una Valanga
***Una partita in quattro
***Autobiografia di un ex-cantante
***Daniel Nabaäm De-Schudmoëken
***La Corte dei Nasi
***Giuda Iscariota
***Il Renitente
***Se il marito sapesse
***Un uomo colla coda
***Cugino e Cugina
***I primi passi alla scienza
***Ciò che si vuole
***Il Reddivivo
***Il violino a corde umane
***La Tromba di Rubly
***Le vergini di Nyon
***Il flauto di mio marito
***Le sedici battute dell'Africana
**Racconti politici
***I volontari Italiani
***Un capriccio della Rivoluzione
***Il diplomatico di Gorgonzola
***Il dottor Ceralacca
***Due Spie
***Un Apostolo in missione
***Storia di Milano, dal 1836 al 1848
***Due Preti
*'''[[Amitav Ghosh]]'''
**Mare di papaveri
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*'''[[Giulio Cesare Giacobbe]]'''
**Come diventare bella, ricca e stronza
**Il fascino discreto degli stronzi
*'''[[Roberto Giacobbo]]'''
**2012. La fine del mondo?
*'''[[Margherita Giacobino]]'''
**L'uovo fuori dal cavagno
*'''[[Paolo Giacometti]]'''
**La morte civile
*'''[[Giacomino da Verona]]'''
**De Babilonia civitate infernali
**De Ierusalem celesti
*'''[[Giacomino Pugliese]]'''
**Donna, di voi mi lamento
**Donna, per vostro amore
**Isplendïente
**Lontano amore manda sospiri
**Morte, perché m'ài fatta sì gran guerra
**Quando vegio rinverdire
**Tuttor la dolze speranza
*'''[[Giacomo da Lentini]]'''
**Rime
***Madonna, dir vo voglio
***Meravigliosa-mente
***Guiderdone aspetto avere
***Amor non vole ch'io clami
***La 'namoranza – disïosa
***Ben m'è venuto prima cordoglienza
***Donna, eo languisco
***Troppo son dimorato
***Non so se 'n gioia mi sia
***Uno disïo d'amore sovente
***Amando lungiamente
***Madonna mia, a voi mando
***S'io doglio no è meraviglia
***Amore, paura m'incalcia
***Poi no mi val merzé né ben servire
***Dolce coninzamento
***Dal core mi vene
*'''[[Giuseppe Giacosa]]'''
**Acquazzoni in montagna
**Come le foglie: commedia in quattro atti
**Diritti dell'anima
**Impressioni d'America
**La zampa del gatto
**Non dir quattro se non l'hai nel sacco
**Resa a discrezione
**Storia vecchia
**Tristi amori
**Una partita a scacchi
*'''[[Giamblico]]'''
**Vita di Pitagora
*'''[[Bono Giamboni]]'''
**Libro de' Vizî e delle Virtudi
**Trattato di virtù e di vizî
*'''[[Bernardo Giambullari]]'''
**Eresia che un demonio volle mettere in un monastero di monaci
*'''[[Antonio Maria Gianelli]]'''
**Vita di San Colombano abbate
*'''[[Elena Gianini Belotti]]'''
**Dalla parte delle bambine
**Le nuove madri e i nuovi padri
**Pane amaro
**Prima le donne e i bambini
*'''[[Lapo Gianni]]'''
**Amore, i' prego la tua nobiltade
*'''[[Pietro Giannone]]'''
**Il Triregno
**Istoria civile del Regno di Napoli
*'''[[Roberto Giannoni]]'''
**Borbina e il cane piumato
*'''[[Antonia Giannotti]]'''
**Rappresentazione di santa Domitilla
*'''[[Marianna Giarrè Billi]]'''
**Una speranza
*'''[[David Gibbins]]'''
**Il Vangelo proibito
*'''[[Edward Gibbon]]'''
**Storia della decadenza e caduta dell'Impero Romano
*'''[[Kaye Gibbons]]'''
**A occhi chiusi
**Ellen Poster
**Una donna virtuosa
*'''[[Kahlil Gibran]]'''
**Il Profeta
**La Voce del Maestro
**Le ali spezzate
**Le tempeste
**Massime spirituali
**Sabbia e spuma
**Il folle
*'''[[William Gibson]]'''
**Aidoru
**American Acropolis
**Giù nel cyberspazio
**La notte che bruciammo Chrome
***Johnny Mnemonico
***La notte che bruciammo Chrome
***Il continuum di Gernsback
***Frammenti di una rosa olografica
***Hinterland
***New Rose Hotel
***Il mercato d'inverno
***La razza giusta
***Stella rossa, orbita d'inverno
***Duello
**Luce virtuale
**Monna Lisa cyberpunk
**Neuromante
**Zero history
*'''[[André Gide]]'''
**I falsari
**I sotterranei del Vaticano
**Isabelle
**L'immoralista
**La porta stretta
**La sinfonia pastorale
*'''[[Kerstin Gier]]'''
**Blue
**Red
*'''[[Franz-Olivier Giesbert]]'''
**Il bastardo
*'''[[Emily Giffin]]'''
**Amore e ritorno
*'''[[Martin Gilbert]]'''
**La grande storia della prima guerra mondiale
*'''[[Stephen M. Giles]]'''
**I piccoli segreti della famiglia Winterbottom
*'''[[Anton Gill]]'''
**Assassin's Creed: La crociata segreta
**Assassin's Creed: Revelations
**Assassin's Creed: Rinascimento
**Assassin's Creed: Underworld
*'''[[Élisabeth Gille]]'''
**Mirador. Irène Némirovsky, mia madre
*'''[[Charlotte Perkins Gilman]]'''
**La tappezzeria gialla
*'''[[Laura Anne Gilman]]'''
**Metti in ordine la tua stanza!
*'''[[Alicia Giménez-Bartlett]]'''
**Messaggeri dell'oscurità
**Uomini nudi
*'''[[Corrado Gini]]'''
**I fattori demografici dell'evoluzione delle nazioni
*'''[[Gino e Michele]]'''
**Antenna Pazza e la tribù dei Paiache
**Faceva un caldo torrenziale
**Neppure un rigo in cronaca
*'''[[Natalia Ginzburg]]'''
**Caro Michele
**È stato così
**La città e la casa
**La famiglia Manzoni
**La strada che va in città
**Le voci della sera
**Lessico famigliare
**Sagittario
**Tutti i nostri ieri
**Valentino
*'''[[Vincenzo Gioberti]]'''
**Del primato morale e civile degli italiani
**Del rinnovamento civile d'Italia
*'''[[Melchiorre Gioia]]'''
**Del merito e delle ricompense
*'''[[Jean Giono]]'''
**Angelo
**Il mulino di Polonia
**L'affare Dominici
**L'ussaro sul tetto
**Un re senza distrazioni
*'''[[Igino Giordani]]'''
**Il Santo della Carità ospedaliera
*'''[[Paolo Giordano]]'''
**La solitudine dei numeri primi
*'''[[Giovanni da Pian del Carpine]]'''
**Historia Mongalorum
*'''[[Giovanni di Brienne]]'''
**Donna, audite como
*'''[[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]'''
**Satire
*'''[[Giovanni Battista Giovio]]'''
**Viaggio pel lago di Como
*'''[[Giovanni Giraldi]]'''
**Faust mediterraneo
*'''[[Giovanni Giraud]]'''
**L'aio nell'imbarazzo
*'''[[Cristina Giudici]]'''
**Mare Monstrum, Mare Nostrum: Migranti, scafisti, trafficanti. Cronache dall'immigrazione clandestina
*'''[[Flavio Giuseppe]]'''
**Contro Apione
**Guerra giudaica
**Vita
*'''[[Simone Giusti]]'''
**La via italiana alla catechesi familiare
*'''[[Leonardo Giustinian]]'''
**Contrasto
*'''[[Giustiniano I]]'''
**Corpus Juris Civilis
<span id="Gj"></span>
<span id="Gk"></span>
<span id="Gl"></span>
*'''[[Daniel Glattauer]]'''
**Le ho mai raccontato del vento del Nord
*'''[[Friedrich Glauser]]'''
**Gourrama
**I primi casi del sergente Studer
**Il Cinese
**Il grafico della febbre
**Il regno di Matto
**Il tè delle tre vecchie signore
**Krock & Co.
*'''[[Donald F. Glut]]'''
**L'Impero colpisce ancora
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<span id="Gn"></span>
<span id="Go"></span>
*'''[[Piero Gobetti]]'''
**L'uomo Alfieri
*'''[[Renate Göckel]]'''
**Donne che mangiano troppo
*'''[[Luigi Godard]]'''
**Sonetto
*'''[[Rumer Godden]]'''
**A colazione dai Nikolides
*'''[[Tom Godwin]]'''
**Gli esiliati di Ragnarok
*'''[[Johann Wolfgang von Goethe]]'''
**Elegie romane
**Faust
**Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister
**I dolori del giovane Werther
**Il divano occidentale-orientale
**La fidanzata di Corinto
**La missione teatrale di Wilhelm Meister
**Le affinità elettive
**Poesia e verità
**Principii di filosofia zoologica e anatomia comparata
**Prometeo
**Torquato Tasso
**Urfaust
**[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]
*'''[[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]'''
**Il cappotto
**Il naso
**L'ispettore
**La sera della vigilia di Ivàn Kupàla
**Le anime morte
**Racconti di Pietroburgo
***La Prospettiva Nevskij
**Taras Bul'ba
*'''[[H. L. Gold]]'''
**Miss McGivney
*'''[[Arthur Golden]]'''
**Memorie di una geisha
*'''[[Christopher Golden]]'''
**Uncharted. Il quarto labirinto
*'''[[Michael Golding]]'''
**Semplici preghiere
*'''[[William Golding]]'''
**Il Signore delle Mosche
*'''[[William Goldman]]'''
**Il maratoneta
** La principessa sposa
*'''[[Carlo Goldoni]]'''
**Amor contadino
**Amor fa l'uomo cieco
**Amore in caricatura
**Arcifanfano re dei matti
**Aristide
**Bertoldo Bertoldino e Cacasenno
**Buovo D'Antona
**Chi la fa l'aspetta
**De gustibus non est disputandum
**Filosofia ed amore
**Gli amanti timidi
**Gli amori di Zelinda e Lindoro
**Gl'innamorati
**Gli uccellatori
**I bagni di Abano
**I due gemelli veneziani
**I malcontenti
**I mercatanti
**I morbinosi
**I pettegolezzi delle donne
**I portentosi effetti della madre natura
**I puntigli domestici
**I Rusteghi
**Il bugiardo
**Il burbero benefico
**Il buon compatriotto
**Il Campiello
**Il cavaliere di buon gusto
**Il cavaliere di spirito ovvero La donna di testa debole
**Il cavaliere e la dama
**Il cavaliere giocondo
**Il conte Caramella
**Il conte Chicchera
**Il contrattempo
**Il festino (Commedia di carattere)
**Il festino (Dramma giocoso)
**Il feudatario
**Il filosofo
**Il filosofo di campagna
**Il filosofo inglese
**Il finto principe
**Il frappatore
**Il geloso avaro
**Il genio buono e il genio cattivo
**Il giuocatore
**Il gondoliere veneziano ossia Gli sdegni amorosi
**Il matrimonio discorde
**Il matrimonio per concorso
**Il medico olandese
**Il mercato di Malmantile
**Il Moliere
**Il mondo alla roversa o sia le donne che comandano
**Il mondo della luna
**Il negligente
**Il padre di famiglia
**Il padre per amore
**Il paese della cuccagna
**Il poeta fanatico
**Il povero superbo
**Il prodigo
**Il Quartiere fortunato
**Il raggiratore
**Il ricco insidiato
**Il ritorno dalla villeggiatura
**Il servitore di due padroni
**Il signor dottore
**Il Teatro Comico
**Il tutore
**Il vecchio bizzarro
**Il ventaglio
**Il vero amico
**Il viaggiatore ridicolo
**Ircana in Ispaan
**Ircana in Julfa
**L'adulatore
**L'Amante Cabala
**L'amante di sé medesimo
**L'amante militare
**L'amore artigiano
**L'amore paterno
**L'apatista
**L'Arcadia in Brenta
**L'avaro
**L'avventuriere onorato
**L'avvocato veneziano
**L'erede fortunata
**L'impostore
**L'impresario di Smirne
**L'incognita
**L'ippocondriaco
**L'isola disabitata
**L'osteria della posta
**L'uomo di mondo
**L'uomo prudente
**La bancarotta
**La birba
**La Bottega da caffè
**La bottega del Caffè
**La buona famiglia
**La buona figliuola
**La buona figliuola maritata
**La buona madre
**La buona moglie
**La burla retrocessa nel contraccambio
**La calamita de' cuori
**La cameriera brillante
**La Cantarina
**La casa nova
**La cascina
**La castalda
**La contessina
**La conversazione
**La dama prudente
**La diavolessa
**La donna bizzarra
**La donna di garbo
**La donna di governo (Commedia)
**La donna di governo (Dramma Giocoso)
**La donna di maneggio
**La donna di testa debole
**La donna forte
**La donna sola
**La donna stravagante
**La donna volubile
**La donna vendicativa
**La famiglia dell'antiquario
**La favola de' tre gobbi
**La fiera di Sinigaglia
**La figlia obbediente
**La finta ammalata
**La fondazion di Venezia
**La gelosia di Lindoro
**La guerra
**La locandiera
**La madre amorosa
**La mascherata
**La moglie saggia
**La Pelarina
**La pupilla (commedia)
**La Pupilla (intermezzo)
**La putta onorata
**La ritornata di Londra
**La scuola di ballo
**La scuola moderna
**La serva amorosa
**La sposa persiana
**La sposa sagace
**La vedova scaltra
**La vedova spiritosa
**La vendemmia
**La villeggiatura
**Le avventure della villeggiatura
**Le Baruffe Chiozzotte
**Le donne curiose
**Le donne di buon umore
**Le donne di casa soa
**Le donne gelose
**Le donne vendicate
**Le femmine puntigliose
**Le inquietudini di Zelinda
**Le massere
**Le morbinose
**Le nozze
**Le pescatrici
**Le smanie per la villeggiatura
**Le virtuose ridicole
**Lo scozzese
**Lo speziale
**Lo spirito di contradizione
**Lugrezia romana in Costantinopoli
**Memorie per l'istoria della sua vita e del suo teatro: rivedute e corrette
**Monsieur Petiton
**Pamela maritata
**Pamela nubile
**Sior Todero brontolon
**Terenzio
**Torquato Tasso
**Un curioso accidente
**Una delle ultime sere di Carnovale
*'''[[Luca Goldoni]]'''
**Benito contro Mussolini
**Messalina una spudorata innocenza
*'''[[Oliver Goldsmith]]'''
**Il Vicario di Wakefield
*'''[[Barbara Goldstein]]'''
**L'ultimo Vangelo
*'''[[Barry Goldwater]]'''
**Il vero conservatore
*'''[[Camillo Golgi]]'''
**Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
*'''[[Alessandro Golinelli]]'''
**Come ombre
*'''[[Enrico Golisciani]]'''
**Un fiore sul verone
*'''[[Serge Golon]]'''
**Il cuore degli animali selvaggi
*'''[[Ernst Gombrich]]'''
**Breve storia del mondo
**La storia dell'arte
*'''[[Witold Gombrowicz]]'''
**Ferdydurke
**Gli indemoniati
*'''[[Peter Gomez]]'''
**Il regalo di Berlusconi
*'''[[Ivan Aleksandrovič Gončarov]]'''
**Oblomov
**Una storia comune
**La fregata Pallada
*'''[[Edmond e Jules de Goncourt]]'''
**Diario
*'''[[David Goodis]]'''
**Il tuffo
*'''[[Terry Goodkind]]'''
**Debito di ossa
**Fantasma
**I pilastri della creazione
**Il Guardiano delle Tenebre
**L'anima del fuoco
**L'assedio delle tenebre
**L'impero degli indifesi
**La catena di fuoco
**La Fratellanza dell'Ordine
**La profezia della luna rossa
**La stirpe dei fedeli
**Scontro finale
*'''[[Allegra Goodman]]'''
**La collezionista di ricette segrete
*'''[[Jason Goodwin]]'''
**Il ritratto Bellini
*'''[[Nadine Gordimer]]'''
**La figlia di Burger
**Luglio
**Storia di mio figlio
*'''[[Jaimy Gordon]]'''
**L'ultimo giorno di gloria
*'''[[John Gordon]]'''
**Il cane
**Non crescere mai
*'''[[Gorgia]]'''
**Del non-essere, o della natura
**Encomio a Elena
*'''[[Gino Gori (scrittore)|Gino Gori]]'''
**Il grottesco nell'arte e nella letteratura
*'''[[Pietro Gori]]'''
**Alarico Carli, un galantuomo, un valentuomo, un patriotta
*'''[[Maksim Gor'kij]]'''
**Aneddoto
**I tre
**Incendio
**L'eremita
**La madre
**La spia
**Racconto di un amore non corrisposto
*'''[[André Gorz]]'''
**Lettera a D. Storia di un amore
*'''[[Salvator Gotta]]'''
**I giganti innamorati
**Il nome tuo
**Il piccolo alpino
**La più bella novella del mondo
**Ottocento
*'''[[Ron Goulart]]'''
**I sexrobot di Linda Swain
**L'arma dei Walbrook
**L'automauto
**L'Imperatore degli Ultimi Giorni
**La grande clessidra
**Paura del successo
**Prez
**Uomini macchine e guai
***Il damo
***La cimice nella pelle
***L'innocenza di Padre Bangs
***Ferrovecchio
***Programmatore scambi sessuali
***Meglio un asino vivo
***Il grande Whistler
***Dare e avere
***Festival Folk
***Finalmente libero
***Ding-dong
*'''[[Stephen Jay Gould]]'''
**I pilastri del tempo
**Intelligenza e pregiudizio
**Questa idea della vita
*'''[[Juan Goytisolo]]'''
**Don Juliàn
*'''[[Guido Gozzano]]'''
**I colloqui
**L'altare del passato
**La danza degli gnomi e altre fiabe
***Piumadoro e Piombofino
***Il re Porcaro
***Il reuccio Gamberino
***La danza degli gnomi
***I tre talismani
***La fiaccola dei desideri
***La lepre d'argento
***Nonsò
***La leggenda dei sei compagni
***La camicia della trisavola
***La cavallina del negromante
***Nevina e Fiordaprile
**La marchesa di Cavour
**La via del rifugio
**Verso la cuna del mondo
*'''[[Carlo Gozzi]]'''
**L'augellino belverde
**La Marfisa bizzarra
**Memorie inutili
*'''[[Gasparo Gozzi]]'''
**Prose varie
<span id="Gp"></span>
<span id="Gq"></span>
<span id="Gr"></span>
*'''[[Baltasar Gracián]]'''
**L'acutezza e l'arte dell'ingegno
**Oracolo manuale e arte di prudenza
*'''[[Julien Gracq]]'''
**La riva delle Sirti
*'''[[James Grady]]'''
**Colpo di rasoio
**I sei giorni del Condor
**L'ombra del condor
**La notte dell'avvoltoio
*'''[[Arturo Graf]]'''
**Dello spirito poetico de' tempi nostri
**Le poesie
***Medusa
***Dopo il tramonto
***Le Danaidi
***Morgana
***Le rime della selva
*'''[[Samuel Grafton]]'''
**L'uomo che si fece inghiottire
*'''[[Patrick Graham]]'''
**Il vangelo secondo Satana
*'''[[Seth Grahame-Smith]]'''
**La leggenda del cacciatore di vampiri
**Orgoglio e pregiudizio e zombie
*'''[[Massimo Gramellini]]'''
**Cuori allo specchio
**Fai bei sogni
**L'ultima riga delle favole
*'''[[Antonio Gramsci]]'''
**Apologhi e raccontini torinesi
***Perché uno sciacallo fu fatto re
***Nestore e la cicala
***Due pere...
***Diamantino
***Armonie della natura
***Corvi e gufi
**Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
**Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
**Il Risorgimento
**L'albero del riccio
**La questione meridionale
**Letteratura e vita nazionale
**Lettere dal carcere
**Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
**Nuove lettere
**Passato e presente
**Scritti politici
**Sotto la Mole
**Sul fascismo
*'''[[Luigi Grande]]'''
**Diritto all'ozio
**Gli sbagli di Vostro Onore
**L'incoerenza
**L'onore
*'''[[Almudena Grandes]]'''
**I baci sul pane
**Le età di Lulù
*'''[[Jean-Christophe Grangé]]'''
**I fiumi di porpora
**Miserere
*'''[[Ann Granger]]'''
**Lo spirito del focolare
*'''[[Charles L. Grant]]'''
**Hai paura del buio?
**Se viene Damon
*'''[[Günter Grass]]'''
**Gatto e topo
**Il tamburo di latta
**L'incontro di Telgte
*'''[[Francesco Grasso]]'''
**2038: la rivolta
*'''[[Robert Graves]]'''
**I miti greci
**Io, Claudio
*'''[[John Gray]]'''
**Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
**Marte è di ghiaccio, Venere di fuoco
*'''[[Michael Gray]]'''
**Zapp! Vita, vizi, miracoli di Frank Zappa
*'''[[Thomas Gray]]'''
**Elegia di Tommaso Gray, poeta inglese, da esso scritta in un cimitero campestre. Tradotta in versi italiani
*'''[[Augusto Graziani (1865)]]'''
**Istituzioni di economia politica
*'''[[Anton Francesco Grazzini]]'''
**La strega
**Le cene
*'''[[Sergio Grea]]'''
**L'appalto
*'''[[Thomas Greanias]]'''
**Il sigillo della nuova Atlantide
*'''[[Andrew Greeley]]'''
**Ascesa all'inferno
*'''[[Anna Katharine Green]]'''
**Il mistero delle due cugine
*'''[[John Green]]'''
**Cercando Alaska
**Città di carta
**Colpa delle stelle
*'''[[Julien Green]]'''
**Adriana Mesurat
**Essere un altro
**Partire prima di giorno
*'''[[Simon R. Green]]'''
**Nightside
**Omicidio a Nightside
**Ritorno a Nightside
*'''[[Terence M. Green]]'''
**Eredità
*'''[[Michael Greenberg]]'''
**Il giorno in cui mia figlia impazzì
*'''[[Dan Greenburg]]'''
**Nanny
*'''[[Graham Greene]]'''
**I naufraghi
**Il fattore umano
**Il nocciolo della questione
**Il nostro agente all'Avana
**Il potere e la gloria
**Il terzo uomo
**Il tranquillo americano
**La fine dell'avventura
**Monsignor Chisciotte
**Una pistola in vendita
*'''[[Niamh Greene]]'''
**Ti amo ti odio mi manchi
*'''[[Robert Greene]]'''
**L'arte della seduzione
*'''[[François Grégoire]]'''
*I grandi problemi metafisici
*'''[[Gregorio XVI]]'''
**Chiamati dalla Divina Provvidenza
**Ci è stato rappresentato
**L'evidente diminuzione
**Le armi valorose
*'''[[Ferdinand Gregorovius]]'''
**Passeggiate per l'Italia
*'''[[Daryl Gregory]]'''
**Pandemonium
*'''[[Algirdas Julien Greimas]]'''
**Del Senso
**Del Senso II. Narrativa, modalità, passioni
**Semantica strutturale: ricerca di metodo
*'''[[Maria Grengg]]'''
**Il grande dono
*'''[[Yves Grevet]]'''
**Méto. La casa
*'''[[Zane Grey]]'''
**Betty Zane
**Sotto le stelle del west
*'''[[Nicola Griffith]]'''
**Occhi di cemento
*'''[[Elly Griffiths]]'''
**La casa dei corpi sepolti
*'''[[Nicolas Grimal]]'''
**L'antico Egitto
*'''[[Pierre Grimal]]'''
**La civiltà dell'antica Roma
**La letteratura latina
*'''[[Martha Grimes]]'''
**Shakespeare in nero
*'''[[Fratelli Grimm]]''' (Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm)
**Biancaneve
**Cappuccetto Rosso
**Cenerentola
**Hänsel e Gretel
**I musicanti di Brema
*Il pellegrinaggio di Mignoletto
**Il principe ranocchio o Enrico di ferro
**Pollicino
**Raperonzolo
*'''[[Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen]]'''
**L'avventuroso Simplicissimus
*'''[[Giuseppe Grippa]]'''
**La scienza della legislazione sindacata
*'''[[James Grippando]]'''
**Nel letto di uno sconosciuto
*'''[[John Grisham]]'''
**Fuga dal Natale
**I Confratelli
**I contendenti
**Il broker
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**Il momento di uccidere
**Il partner
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**Il re dei torti
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**L'allenatore
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**L'avvocato di strada
**L'ultimo giurato
**L'uomo della pioggia
**La casa dipinta
**La convocazione
**La giuria
**La prima indagine di Theodore Boone
**Theodore Boone. L'accusato
**Theodore Boone. La ragazza scomparsa
**Ultima sentenza
*'''[[Georg Groddeck]]'''
**Il libro dell'Es
*'''[[Lauren Groff]]'''
**Arcadia
*'''[[John Grogan]]'''
**Io & Marley
*'''[[Winston Groom]]'''
**Forrest Gump
*'''[[Andrew Gross]]'''
**Marea nera
*'''[[Tommaso Grossi]]'''
**Ildegonda
**Marco Visconti
*'''[[David Grossman]]'''
**A un cerbiatto somiglia il mio amore
**Che tu sia per me il coltello
**Col corpo capisco
**Vedi alla voce: amore
*'''[[Luigi Groto]]'''
**La Dalida
*'''[[Davis Grubb]]'''
**Il terrore corre sul fiume
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<span id="Gu"></span>
*'''[[Maria Giuseppa Guacci]]'''
**Canzone alle donne sebezie
*'''[[Antonio Guadagnoli]]'''
**Poesie giocose
*'''[[Lorenzo Guadagnucci]]'''
**Restiamo animali
*'''[[Luigi Gualdo]]'''
**La gran rivale
**Le nostalgie
*'''[[Giovannino Guareschi]]'''
**[[Don Camillo (romanzo)|Don Camillo]]
**Don Camillo e i giovani d'oggi
**Il compagno don Camillo
**Mondo piccolo
*'''[[Icilio Guareschi]]'''
**Biografia di Carlo Guglielmo Scheele
**Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
**Jöns Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
*'''[[Battista Guarini]]'''
**Il pastor fido
*'''[[Guarino Guarini]]'''
**Trattato di {{sic|forticatione}}
*'''[[Mario Guarino]]'''
**Santo impostore
*'''[[Kristmann Guðmundsson]]'''
**Il mattino della vita
**L'amore di Sigmar
*'''[[Tim Guénard]]'''
**Più forte dell'odio
*'''[[Luigi Guercio]]'''
**Orientamenti per lo studio della letteratura italiana
*'''[[Francesco Domenico Guerrazzi]]'''
**Amelia Calani ed altri scritti
***Amelia Calani
***Dello Scrittore italiano
***L'Albo
***Lettera a Pietro Ellero
***Ritratto morale di Leopoldo II
***Racconto d'Erodoto, applicabile ai nostri tempi
***Il Porto di Piombino
***Sermide
***I Moderati
**Apologia della vita politica
**Beatrice Cènci
**Il destino
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**Isabella Orsini, duchessa di Bracciano
**L'asino: sogno
**L'assedio di Firenze
**La battaglia di Benevento
**La torre di Monza
**Lo assedio di Roma
**Messere Arlotto Mainardi, Pievano di S. Cresci a Maciuoli
**Paolo Pelliccioni
**Pasquale Paoli
**Predica del venerdì santo
**Racconti e scritti minori
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***Veronica Cybo, duchessa di San Giuliano
***La vendetta paterna
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***La preghiera del fanciullo italiano
**Scritti
***I nuovi tartufi
***Pensieri in prosa da farsene una preghiera in versi
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***I bianchi e i neri
**Vita di Andrea Doria
**Vita di Francesco Burlamacchi
*'''[[Giordano Bruno Guerri]]'''
**Eretico e profeta
**Follia? Vita di Vincent van Gogh
*'''[[Olindo Guerrini]]'''
**Brandelli
**Brani di vita
**Nova polemica di Lorenzo Stecchetti
**Postuma: canzoniere di Lorenzo Stecchetti
**Rime di Argia Sbolenfi
*'''[[Giuseppe Guerzoni]]'''
**Arte e politica
*'''[[Federico Guglielmi]]'''
**Fuori dal coro. La vera storia dei Litfiba
*'''[[Amalia Guglielminetti]]'''
**Gli occhi cerchiati d'azzurro
**Le ore inutili
***Ritratto a pastello
***I mughetti del professore
***Datemi soccorso
***Scherzi di guerra
***La verità
***Per un bacio
***“Il soprappiù„
***La via ritrovata
***Il bell'Arturo
***La salvatrice
***L'intrusa
***L'uomo tinto
***Il gioiello dell'ava
*'''[[Domenico Guglielmini]]'''
**Della natura de' fiumi
*'''[[Guglielmo da Saliceto]]'''
**Chirurgia
*'''[[Alberto Guglielmotti]]'''
**La guerra dei pirati e la marina pontificia dal 1500 al 1560
*'''[[Francesco Guicciardini]]'''
**Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio
**Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
***Consolatoria
***Oratio accusatoria
***Defensoria contra precedentem
**Diario del viaggio in Spagna
**Discorsi politici
**Memorie di famiglia
**Ricordi
**Scritti minori
**Storia d'Italia
**Storie Fiorentine dal 1378 al 1509
*'''[[Giovanni Guidiccioni]]'''
**Orazione ai nobili di Lucca
*'''[[Guido delle Colonne]]'''
**Amor, che lungiamente m'ài menato
**Ancor che l'aigua per lo foco lassi
**Gioiosamente canto
**La mia gran pena e lo gravoso affanno
**La mia vit' è si fort' e dura e fera
*'''[[Henri René Guieu]]'''
**I figli del diluvio
*'''[[Charles Guignebert]]'''
**Gesù
*'''[[Jacques Guillermaz]]'''
**Storia del Partito comunista cinese (1921-1949)
*'''[[René Guillot]]'''
** Ai quattro venti d'Africa
*'''[[João Guimarães Rosa]]'''
**Buritì
**Faccia-di-Bronzo
**Grande Sertao
**Le sponde dell'allegria
**Miguilim
**Mio zio il giaguaro
**Sagarana
**Una storia d'amore
*'''[[Wyman Guin]]'''
**Oltre la follia
*'''[[Lillo Gullo]]'''
**Beati. On the road in the room
**Paolo Vallorz: profumi di donne, ritratti di alberi
*'''[[Lillo Gullo e Tano Gullo]]'''
**Aliminusa. Strada, donna, religiosità
*'''[[Olav Gullvåg]]'''
**Cominciò una notte d'estate
*'''[[Edvard Robert Gummerus]]'''
**La fortezza
*'''[[Romesh Gunesekera]]'''
**Barriera di coralli
*'''[[James Gunn]]'''
**Cacciatore solitario
*'''[[John Gunther]]'''
**Africa
*'''[[Guo Jingming]]'''
**Il sigillo del cavaliere
*'''[[Ellen Beeman|Ellen Guon Beeman]]'''
**Che il Signore ti ascolti!
*'''[[Georges Ivanovitch Gurdjieff]]'''
**Il nunzio del bene venturo
*'''[[Waldemar Gurian]]'''
**Introduzione al comunismo
*'''[[Lars Gustafsson]]'''
**Le bianche braccia della signora Sorgedahl
*'''[[David Guterson]]'''
**La neve cade sui cedri
**Oltre il fiume
*'''[[A. B. Guthrie Jr.]]'''
**Il grande cielo
**Queste mille colline
*'''[[Woody Guthrie]]'''
**Questa è la mia terra
*'''[[Corrado Guzzanti]]'''
**Il caso Scafroglia
**Il libro de Kipli
*'''[[Sabina Guzzanti]]'''
**Il diario di Sabna Guzz
**Reperto RaiOt
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Gaux
18878
/* G */ Pasquale Galluppi: Storia della filosofia
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wikitext
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<noinclude>{{incipit|lettera=G}}</noinclude>
==G==
<span id="Ga"></span>
*'''[[Jostein Gaarder]]'''
**C'è nessuno?
**Il viaggio di Elisabet
**L'enigma del solitario
**La ragazza delle arance
*'''[[Giuseppe Gabetti (critico letterario)|Giuseppe Gabetti]]'''
**Il dramma di Zacharias Werner
*'''[[Tommaso Maria Gabrini]]'''
**Dissertazione sopra la proposizione ventesima del libro primo d'Euclide
*'''[[Carlo Emilio Gadda]]'''
**L'Adalgisa
**La cognizione del dolore
**La meccanica
**Notte di luna
**Quer pasticciaccio brutto de via Merulana
*'''[[Giuseppe Gadda]]'''
**Pro juventute
**Ricordi e impressioni della nostra storia politica nel 1866-67
*'''[[William Gaddis]]'''
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*'''[[Francesco Maria Emanuele Gaetani]]'''
**Autoapologia
*'''[[Lorenzo Gaiani]]'''
**Lorsignori gli oligarchi
*'''[[Neil Gaiman]]'''
**American Gods
**Coraline
**I ragazzi di Anansi
**Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
***Il cimitero senza lapidi
***Il ponte del troll
***Non chiedetelo a Jack
***Come vendere il Ponte di Ponti
***Ottobre sulla sedia
***Cavalleria
***Il prezzo
***Come parlare con le ragazze alle feste
***Avis Soleus
***Il caso dei ventiquattro merli
***Istruzioni
**Nessun dove
**Souvenir e tesori: una storia d'amore
**Stardust
*'''[[Benito Pérez Galdós]]'''
**Misericordia
*'''[[Eduardo Galeano]]'''
**Memoria del fuoco
*'''[[Leopoldo Galeotti]]'''
**Considerazioni politiche sulla Toscana
**Della riforma municipale
**Della sovranità e del governo temporale dei papi
**L'Assemblea toscana
**La prima legislatura del Regno d'Italia
*'''[[Damon Galgut]]'''
**Il buon dottore
*'''[[Ferdinando Galiani]]'''
**De' doveri de' principi neutrali verso i principi guerreggianti, e di questi verso i neutrali
*'''[[Galileo Galilei]]'''
**Capitolo contro il portar la toga
**Dialogo sopra i due massimi sistemi
**Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze
**Discorso intorno alle cose che stanno in su l'acqua o che in quella si muovono
**Due lezioni all'Accademia fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell'Inferno di Dante
**Il Saggiatore
**La bilancetta
**Le mecaniche
**Le operazioni del compasso geometrico e militare
**Lettere
**Sidereus Nuncius
**Trattato di fortificazione
*'''[[Umberto Galimberti]]'''
**Cristianesimo
**Gli equivoci dell'anima
**Heidegger, Jaspers e il tramonto dell'occidente
**Heidegger e il nuovo inizio
**I miti del nostro tempo
**I vizi capitali e i nuovi vizi
**Idee: il catalogo è questo
**Il corpo
**Il gioco delle opinioni
**Il libro delle emozioni
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**Il tramonto dell'occidente
**Invito al pensiero di Martin Heidegger
**L'età della tecnica e la fine della storia
**L'ospite inquietante
**La casa di psiche
**La lampada di Psiche
**La parola ai giovani
**La terra senza il male
**Le cose dell'amore
**Orme del sacro
**Paesaggi dell'anima
**Psiche e techne
**Psichiatria e fenomelogia
**Umberto Galimberti racconta Freud, Jung e la psiconoanalisi
*'''[[Stephen Gallagher]]'''
**Saturno tre
*'''[[Giovanni Battista Gallicciolli]]'''
**Della vita degli studi e degli scritti di Gulielmo Grataroli filosofo e medico
*'''[[Giacinto Gallina]]'''
**Le barufe in famegia
*'''[[Kuki Gallmann]]'''
**Elefanti in giardino
**La notte dei leoni
**Sognavo l'Africa
*'''[[Andrea Gallo]]'''
**Come un cane in chiesa
**Io non mi arrendo
**Sopra ogni cosa
*'''[[Max Gallo]]'''
**Napoléon. La voce del destino
**Napoléon. Il sole di Austerlitz
**Napoléon. I cieli dell'impero
**Napoléon. L'ultimo immortale
*'''[[Janice Galloway]]'''
**Sangue
*'''[[Giovanni Paolo Gallucci]]'''
**Della fabrica et uso di diversi stromenti di astronomia et cosmografia
**Discorso intorno al formare uno squadrone di gente e di terreno
*'''[[Pasquale Galluppi]]'''
**Filosofia della volontà
**Storia della filosofia
*'''[[Daniel F. Galouye]]'''
**Prometeo rimesso in catene
**Universo senza luce
*'''[[John Galsworthy]]'''
**Ancella
**Il patrizio
**Il possidente
**La saga dei Forsyte
*'''[[Bartolomeo Gamba]]'''
**Alcuni ritratti di donne illustri delle province veneziane
***Isotta Nogarola. Veronese
***Cassandra Fedele
***Irene da Spilimbergo. Friulana
***Gaspara Stampa. Padovana
***Veronica Franco. Veneziana
***Modesta dal Pozzo. Veneziana
***Marietta Tintoretto. Veneziana
***Isabella Andreini. Padovana
***Elena Cornaro Piscopia. Veneziana
***Rosalba Carriera. Veneziana
***Luisa Bergalli Gozzi. Veneziana
***Elisabetta Caminer Turra
*'''[[Veronica Gambara]]'''
**Rime
*'''[[Bruno Gambarotta]]'''
**Polli per sempre
*'''[[Antonio Gamberi]]'''
**Il mio ritratto
**In morte di Mario Rapisardi
**Per l'anniversario della morte di Giordano Bruno
*'''[[Fernando Gamboa González]]'''
**L'ultima città perduta
**L'ultima cripta
*'''[[Santiago Gamboa]]'''
**Perdere è una questione di metodo
*'''[[Vergilio Gamboso]]'''
**Vita di Sant'Antonio
*'''[[Mahatma Gandhi]]'''
**Antiche come le montagne
**Il mio credo, il mio pensiero
**La mia vita per la libertà
*'''[[Silvana Gandolfi]]'''
**Io dentro gli spari
*'''[[Joseph Gangemi]]'''
**L'occultista
*'''[[Cristina García]]'''
**Le sorelle Agüero
*'''[[Gabriel García Márquez]]'''
**Cent'anni di solitudine
**Cronaca di una morte annunciata
**Foglie morte
**Il generale nel suo labirinto
**L'amore ai tempi del colera
**L'autunno del Patriarca
**La incredibile e triste storia della candida Eréndira e della sua nonna snaturata
**Memoria delle mie puttane tristi
**Nessuno scrive al colonnello
**Notizia di un sequestro
**Vivere per raccontarla
*'''[[Ignacio García Valiño]]'''
**Le due morti di Socrate
*'''[[Garcilaso de la Vega]]'''
**Il racconto dell'Inca
*'''[[Erle Stanley Gardner]]'''
**Col delitto non si scherza
**Perry Mason e l'anatroccolo
**Perry Mason e le zampe di velluto
*'''[[Lisa Gardner]]'''
**L'altra figlia
*'''[[Martin Gardner]]'''
**Un tranquillo week-end col diavolo
*'''[[Géza Gárdonyi]]'''
**Quel misterioso terzo
*'''[[Giuseppe Garibaldi]]'''
**Cantoni il volontario
**Clelia ovvero Il governo dei preti
**I mille
**Lettere a Speranza von Schwartz
**Memorie autobiografiche
**Poema autobiografico (dall'autografo). Carme alla morte e altri canti inediti
*'''[[Eugenio Garin]]'''
**Storia della filosofia italiana
*'''[[Alex Garland]]'''
**Black Dog
*'''[[Federico Garlanda]]'''
**La terza Italia
*'''[[Barbara Garlaschelli]]'''
**L'una nell'altra
**Sorelle
*'''[[David Garnett]]'''
**Niente amore
*'''[[Randall Philip Garrett]]'''
**L'uomo giusto al posto giusto
*'''[[Jim Garrison]]'''
**JFK – Un caso ancora aperto
*'''[[Raffaele Garrucci]]'''
**Storia dell'arte cristiana
*'''[[Romain Gary]]'''
**Cane bianco
**Cocco mio
**La vita davanti a sé
*'''[[Garzo]]'''
**Ave, Vergene gaudente
*'''[[Ana Millán Gasca]]'''
**Fabbriche, sistemi, organizzazioni
*'''[[Elizabeth Gaskell]]'''
**La storia della vecchia nutrice
*'''[[Brunella Gasperini]]'''
**Le vie del vento
**Una donna e altri animali
*'''[[Sciltian Gastaldi]]'''
**Tutta colpa di Miguel Bosé
*'''[[Bill Gates]]'''
**Business @lla velocità del pensiero
**La strada che porta a domani
*'''[[Claudio Gatti]]'''
**Fuori orario
*'''[[Fabrizio Gatti]]'''
**Bilal
*'''[[Ludovico Gatto]]'''
**Il Medioevo
**Le invasioni barbariche
**Storia di Roma nel Medioevo
*'''[[Cecilia Gatto Trocchi]]'''
**Le sette in Italia
**Storia esoterica d'Italia
*'''[[Pellegrino Gaudenzi]]'''
**Narcissa
*'''[[William C. Gault]]'''
**Associazione per delinquere
*'''[[Dominique Gaussen]]'''
**Kapò
*'''[[Théophile Gautier]]'''
**Il romanzo della mummia
**Jettatura
**Madamigella di Maupin
*'''[[Alessandro Gavazzi]]'''
**L'Italia fedele alla religione dei padri
*'''[[Stefano Gavuzzi]]'''
**Le favole di Esofago da Cetego
***Il re della China, ed un falegname
***Il medico, e la bettonica
***Un fanciullo, ed un grillo
***La vite, ed un salice
***La fortuna, ed un corno
***Il vento, ed una donna
***Un ebreo, ed un lupo
***Le rane, ed il ragno
***La pulce, e la lumaca
***Le galline, ed i corvi
***La formica, ed un asino
***L'ortica, ed un sasso
***Zenobia, ed un protomedico
***Della balena, e della spina
*'''[[Virginio Gayda]]'''
**Il crollo russo
**L'Austria di Francesco Giuseppe
**L'Italia d'oltre confine
*'''[[Michael Gazzaniga]]'''
**Chi comanda?
<span id="Gb"></span>
<span id="Gc"></span>
<span id="Gd"></span>
<span id="Ge"></span>
*'''[[Fabio Geda]]'''
**Nel mare ci sono i coccodrilli
*'''[[David Gelernter]]'''
**Americanismo
*'''[[Giovan Battista Gelli]]'''
**La Circe
*'''[[Giorgio Gemisto Pletone]]'''
**Orazione in morte della imperatrice Elena Paleologina
*'''[[David Gemmell]]'''
**Cuore di corvo
**Guerrieri d'inverno
**I cavalieri del Gabala
**Il leone di Macedonia
**Il re dei fantasmi
**L'eroe nell'ombra
**L'ultima spada del potere
**L'ultimo dei guardiani
**L'ultimo eroe dei Drenai
**La leggenda dei Drenai
**Le spade dei Drenai
**Un lupo nell'ombra
**Waylander, dei Drenai
*'''[[Jean Genet]]'''
**Diario di un ladro
**Querelle de Brest
*'''[[Giuseppe Genna]]'''
**Assalto a un tempo devastato e vile
**Dies Irae
**Grande Madre Rossa
**Italia De Profundis
*'''[[Fabio Genovesi]]'''
**Chi manda le onde
*'''[[Mary Gentle]]'''
**Ash. Una storia segreta
*'''[[Elizabeth George]]'''
**Cercando nel buio
**E liberaci dal padre
**La donna che vestiva di rosso
**La miglior vendetta
*'''[[Peter George]]'''
**Il dottor Stranamore
*'''[[Andrea Geremicca]]'''
**Dentro la città
*'''[[Carin Gerhardsen]]'''
**La casa di pan di zenzero
**Madre, padre, figli
*'''[[Tess Gerritsen]]'''
**Anestesia fatale
**Corpi senza volto
**Forza di gravità
**Il chirurgo
**Il prezzo
**Il sangue dell'altra
**Lezioni di morte
**Sparizione
*'''[[David Gerrold]]'''
**Il giorno della vendetta
**Il ritorno degli Chtorr
**L'ombra dell'astronave
**La guerra contro gli Chtorr
*'''[[Roberto Gervaso]]'''
**Cagliostro
**I Borgia
**Il dito nell'occhio
*'''[[Georg Gottfried Gervinus]]'''
**La Restaurazione e il Trattato di Vienna
*'''[[Maša Gessen]]'''
**''Il futuro è storia''
*'''[[Ludovico Geymonat]]'''
**Storia del pensiero filosofico e scientifico
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*'''[[Mu'ammar Gheddafi]]'''
**Il libro verde
*'''[[Constantin Virgil Gheorghiu]]'''
**La vita di Maometto
*'''[[Tommaso Gherardi del Testa]]'''
**La povera e la ricca
*'''[[Lorenza Ghinelli]]'''
**Con i tuoi occhi
**Il Divoratore
**La colpa
*'''[[Antonio Ghirelli]]'''
**Aspettando la rivoluzione
*'''[[Antonio Ghislanzoni]]'''
**Abrakadabra: storia dell'avvenire
**In chiave di baritono
**L'arte di fare debiti
**La contessa di Karolystria: storia tragicomica
**Libro allegro
**Libro bizzarro
**Libro proibito
**Libro segreto
**Libro serio
***Angelo Mariani
***Giovanni Pacini
***Gustavo Modena
***Giuseppe Rota
***La Casa di Verdi a Sant'Agata
**Racconti e Novelle
***Dietro una Valanga
***Una partita in quattro
***Autobiografia di un ex-cantante
***Daniel Nabaäm De-Schudmoëken
***La Corte dei Nasi
***Giuda Iscariota
***Il Renitente
***Se il marito sapesse
***Un uomo colla coda
***Cugino e Cugina
***I primi passi alla scienza
***Ciò che si vuole
***Il Reddivivo
***Il violino a corde umane
***La Tromba di Rubly
***Le vergini di Nyon
***Il flauto di mio marito
***Le sedici battute dell'Africana
**Racconti politici
***I volontari Italiani
***Un capriccio della Rivoluzione
***Il diplomatico di Gorgonzola
***Il dottor Ceralacca
***Due Spie
***Un Apostolo in missione
***Storia di Milano, dal 1836 al 1848
***Due Preti
*'''[[Amitav Ghosh]]'''
**Mare di papaveri
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*'''[[Giulio Cesare Giacobbe]]'''
**Come diventare bella, ricca e stronza
**Il fascino discreto degli stronzi
*'''[[Roberto Giacobbo]]'''
**2012. La fine del mondo?
*'''[[Margherita Giacobino]]'''
**L'uovo fuori dal cavagno
*'''[[Paolo Giacometti]]'''
**La morte civile
*'''[[Giacomino da Verona]]'''
**De Babilonia civitate infernali
**De Ierusalem celesti
*'''[[Giacomino Pugliese]]'''
**Donna, di voi mi lamento
**Donna, per vostro amore
**Isplendïente
**Lontano amore manda sospiri
**Morte, perché m'ài fatta sì gran guerra
**Quando vegio rinverdire
**Tuttor la dolze speranza
*'''[[Giacomo da Lentini]]'''
**Rime
***Madonna, dir vo voglio
***Meravigliosa-mente
***Guiderdone aspetto avere
***Amor non vole ch'io clami
***La 'namoranza – disïosa
***Ben m'è venuto prima cordoglienza
***Donna, eo languisco
***Troppo son dimorato
***Non so se 'n gioia mi sia
***Uno disïo d'amore sovente
***Amando lungiamente
***Madonna mia, a voi mando
***S'io doglio no è meraviglia
***Amore, paura m'incalcia
***Poi no mi val merzé né ben servire
***Dolce coninzamento
***Dal core mi vene
*'''[[Giuseppe Giacosa]]'''
**Acquazzoni in montagna
**Come le foglie: commedia in quattro atti
**Diritti dell'anima
**Impressioni d'America
**La zampa del gatto
**Non dir quattro se non l'hai nel sacco
**Resa a discrezione
**Storia vecchia
**Tristi amori
**Una partita a scacchi
*'''[[Giamblico]]'''
**Vita di Pitagora
*'''[[Bono Giamboni]]'''
**Libro de' Vizî e delle Virtudi
**Trattato di virtù e di vizî
*'''[[Bernardo Giambullari]]'''
**Eresia che un demonio volle mettere in un monastero di monaci
*'''[[Antonio Maria Gianelli]]'''
**Vita di San Colombano abbate
*'''[[Elena Gianini Belotti]]'''
**Dalla parte delle bambine
**Le nuove madri e i nuovi padri
**Pane amaro
**Prima le donne e i bambini
*'''[[Lapo Gianni]]'''
**Amore, i' prego la tua nobiltade
*'''[[Pietro Giannone]]'''
**Il Triregno
**Istoria civile del Regno di Napoli
*'''[[Roberto Giannoni]]'''
**Borbina e il cane piumato
*'''[[Antonia Giannotti]]'''
**Rappresentazione di santa Domitilla
*'''[[Marianna Giarrè Billi]]'''
**Una speranza
*'''[[David Gibbins]]'''
**Il Vangelo proibito
*'''[[Edward Gibbon]]'''
**Storia della decadenza e caduta dell'Impero Romano
*'''[[Kaye Gibbons]]'''
**A occhi chiusi
**Ellen Poster
**Una donna virtuosa
*'''[[Kahlil Gibran]]'''
**Il Profeta
**La Voce del Maestro
**Le ali spezzate
**Le tempeste
**Massime spirituali
**Sabbia e spuma
**Il folle
*'''[[William Gibson]]'''
**Aidoru
**American Acropolis
**Giù nel cyberspazio
**La notte che bruciammo Chrome
***Johnny Mnemonico
***La notte che bruciammo Chrome
***Il continuum di Gernsback
***Frammenti di una rosa olografica
***Hinterland
***New Rose Hotel
***Il mercato d'inverno
***La razza giusta
***Stella rossa, orbita d'inverno
***Duello
**Luce virtuale
**Monna Lisa cyberpunk
**Neuromante
**Zero history
*'''[[André Gide]]'''
**I falsari
**I sotterranei del Vaticano
**Isabelle
**L'immoralista
**La porta stretta
**La sinfonia pastorale
*'''[[Kerstin Gier]]'''
**Blue
**Red
*'''[[Franz-Olivier Giesbert]]'''
**Il bastardo
*'''[[Emily Giffin]]'''
**Amore e ritorno
*'''[[Martin Gilbert]]'''
**La grande storia della prima guerra mondiale
*'''[[Stephen M. Giles]]'''
**I piccoli segreti della famiglia Winterbottom
*'''[[Anton Gill]]'''
**Assassin's Creed: La crociata segreta
**Assassin's Creed: Revelations
**Assassin's Creed: Rinascimento
**Assassin's Creed: Underworld
*'''[[Élisabeth Gille]]'''
**Mirador. Irène Némirovsky, mia madre
*'''[[Charlotte Perkins Gilman]]'''
**La tappezzeria gialla
*'''[[Laura Anne Gilman]]'''
**Metti in ordine la tua stanza!
*'''[[Alicia Giménez-Bartlett]]'''
**Messaggeri dell'oscurità
**Uomini nudi
*'''[[Corrado Gini]]'''
**I fattori demografici dell'evoluzione delle nazioni
*'''[[Gino e Michele]]'''
**Antenna Pazza e la tribù dei Paiache
**Faceva un caldo torrenziale
**Neppure un rigo in cronaca
*'''[[Natalia Ginzburg]]'''
**Caro Michele
**È stato così
**La città e la casa
**La famiglia Manzoni
**La strada che va in città
**Le voci della sera
**Lessico famigliare
**Sagittario
**Tutti i nostri ieri
**Valentino
*'''[[Vincenzo Gioberti]]'''
**Del primato morale e civile degli italiani
**Del rinnovamento civile d'Italia
*'''[[Melchiorre Gioia]]'''
**Del merito e delle ricompense
*'''[[Jean Giono]]'''
**Angelo
**Il mulino di Polonia
**L'affare Dominici
**L'ussaro sul tetto
**Un re senza distrazioni
*'''[[Igino Giordani]]'''
**Il Santo della Carità ospedaliera
*'''[[Paolo Giordano]]'''
**La solitudine dei numeri primi
*'''[[Giovanni da Pian del Carpine]]'''
**Historia Mongalorum
*'''[[Giovanni di Brienne]]'''
**Donna, audite como
*'''[[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]]'''
**Satire
*'''[[Giovanni Battista Giovio]]'''
**Viaggio pel lago di Como
*'''[[Giovanni Giraldi]]'''
**Faust mediterraneo
*'''[[Giovanni Giraud]]'''
**L'aio nell'imbarazzo
*'''[[Cristina Giudici]]'''
**Mare Monstrum, Mare Nostrum: Migranti, scafisti, trafficanti. Cronache dall'immigrazione clandestina
*'''[[Flavio Giuseppe]]'''
**Contro Apione
**Guerra giudaica
**Vita
*'''[[Simone Giusti]]'''
**La via italiana alla catechesi familiare
*'''[[Leonardo Giustinian]]'''
**Contrasto
*'''[[Giustiniano I]]'''
**Corpus Juris Civilis
<span id="Gj"></span>
<span id="Gk"></span>
<span id="Gl"></span>
*'''[[Daniel Glattauer]]'''
**Le ho mai raccontato del vento del Nord
*'''[[Friedrich Glauser]]'''
**Gourrama
**I primi casi del sergente Studer
**Il Cinese
**Il grafico della febbre
**Il regno di Matto
**Il tè delle tre vecchie signore
**Krock & Co.
*'''[[Donald F. Glut]]'''
**L'Impero colpisce ancora
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<span id="Go"></span>
*'''[[Piero Gobetti]]'''
**L'uomo Alfieri
*'''[[Renate Göckel]]'''
**Donne che mangiano troppo
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**Sonetto
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**A colazione dai Nikolides
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**Gli esiliati di Ragnarok
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**Elegie romane
**Faust
**Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister
**I dolori del giovane Werther
**Il divano occidentale-orientale
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**La missione teatrale di Wilhelm Meister
**Le affinità elettive
**Poesia e verità
**Principii di filosofia zoologica e anatomia comparata
**Prometeo
**Torquato Tasso
**Urfaust
**[[Viaggio in Italia (saggio)|Viaggio in Italia]]
*'''[[Nikolaj Vasil'evič Gogol']]'''
**Il cappotto
**Il naso
**L'ispettore
**La sera della vigilia di Ivàn Kupàla
**Le anime morte
**Racconti di Pietroburgo
***La Prospettiva Nevskij
**Taras Bul'ba
*'''[[H. L. Gold]]'''
**Miss McGivney
*'''[[Arthur Golden]]'''
**Memorie di una geisha
*'''[[Christopher Golden]]'''
**Uncharted. Il quarto labirinto
*'''[[Michael Golding]]'''
**Semplici preghiere
*'''[[William Golding]]'''
**Il Signore delle Mosche
*'''[[William Goldman]]'''
**Il maratoneta
** La principessa sposa
*'''[[Carlo Goldoni]]'''
**Amor contadino
**Amor fa l'uomo cieco
**Amore in caricatura
**Arcifanfano re dei matti
**Aristide
**Bertoldo Bertoldino e Cacasenno
**Buovo D'Antona
**Chi la fa l'aspetta
**De gustibus non est disputandum
**Filosofia ed amore
**Gli amanti timidi
**Gli amori di Zelinda e Lindoro
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**I puntigli domestici
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**Il cavaliere di spirito ovvero La donna di testa debole
**Il cavaliere e la dama
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**Il festino (Commedia di carattere)
**Il festino (Dramma giocoso)
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**Il filosofo
**Il filosofo di campagna
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**Il gondoliere veneziano ossia Gli sdegni amorosi
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**Il mondo alla roversa o sia le donne che comandano
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**Il Teatro Comico
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**Il ventaglio
**Il vero amico
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**Ircana in Ispaan
**Ircana in Julfa
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**L'avaro
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**L'osteria della posta
**L'uomo di mondo
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**La Bottega da caffè
**La bottega del Caffè
**La buona famiglia
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**La buona madre
**La buona moglie
**La burla retrocessa nel contraccambio
**La calamita de' cuori
**La cameriera brillante
**La Cantarina
**La casa nova
**La cascina
**La castalda
**La contessina
**La conversazione
**La dama prudente
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**La donna di governo (Commedia)
**La donna di governo (Dramma Giocoso)
**La donna di maneggio
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**La famiglia dell'antiquario
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**La figlia obbediente
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**La fondazion di Venezia
**La gelosia di Lindoro
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**La Pupilla (intermezzo)
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**Le massere
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**Le smanie per la villeggiatura
**Le virtuose ridicole
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**Lo spirito di contradizione
**Lugrezia romana in Costantinopoli
**Memorie per l'istoria della sua vita e del suo teatro: rivedute e corrette
**Monsieur Petiton
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**Sior Todero brontolon
**Terenzio
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**Un curioso accidente
**Una delle ultime sere di Carnovale
*'''[[Luca Goldoni]]'''
**Benito contro Mussolini
**Messalina una spudorata innocenza
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**Il Vicario di Wakefield
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**L'ultimo Vangelo
*'''[[Barry Goldwater]]'''
**Il vero conservatore
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**Sulla fina anatomia degli organi centrali del sistema nervoso
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**Come ombre
*'''[[Enrico Golisciani]]'''
**Un fiore sul verone
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**Il cuore degli animali selvaggi
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**Breve storia del mondo
**La storia dell'arte
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**Ferdydurke
**Gli indemoniati
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**Il regalo di Berlusconi
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**Debito di ossa
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**I pilastri della creazione
**Il Guardiano delle Tenebre
**L'anima del fuoco
**L'assedio delle tenebre
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**La profezia della luna rossa
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**Scontro finale
*'''[[Allegra Goodman]]'''
**La collezionista di ricette segrete
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**Il ritratto Bellini
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**La figlia di Burger
**Luglio
**Storia di mio figlio
*'''[[Jaimy Gordon]]'''
**L'ultimo giorno di gloria
*'''[[John Gordon]]'''
**Il cane
**Non crescere mai
*'''[[Gorgia]]'''
**Del non-essere, o della natura
**Encomio a Elena
*'''[[Gino Gori (scrittore)|Gino Gori]]'''
**Il grottesco nell'arte e nella letteratura
*'''[[Pietro Gori]]'''
**Alarico Carli, un galantuomo, un valentuomo, un patriotta
*'''[[Maksim Gor'kij]]'''
**Aneddoto
**I tre
**Incendio
**L'eremita
**La madre
**La spia
**Racconto di un amore non corrisposto
*'''[[André Gorz]]'''
**Lettera a D. Storia di un amore
*'''[[Salvator Gotta]]'''
**I giganti innamorati
**Il nome tuo
**Il piccolo alpino
**La più bella novella del mondo
**Ottocento
*'''[[Ron Goulart]]'''
**I sexrobot di Linda Swain
**L'arma dei Walbrook
**L'automauto
**L'Imperatore degli Ultimi Giorni
**La grande clessidra
**Paura del successo
**Prez
**Uomini macchine e guai
***Il damo
***La cimice nella pelle
***L'innocenza di Padre Bangs
***Ferrovecchio
***Programmatore scambi sessuali
***Meglio un asino vivo
***Il grande Whistler
***Dare e avere
***Festival Folk
***Finalmente libero
***Ding-dong
*'''[[Stephen Jay Gould]]'''
**I pilastri del tempo
**Intelligenza e pregiudizio
**Questa idea della vita
*'''[[Juan Goytisolo]]'''
**Don Juliàn
*'''[[Guido Gozzano]]'''
**I colloqui
**L'altare del passato
**La danza degli gnomi e altre fiabe
***Piumadoro e Piombofino
***Il re Porcaro
***Il reuccio Gamberino
***La danza degli gnomi
***I tre talismani
***La fiaccola dei desideri
***La lepre d'argento
***Nonsò
***La leggenda dei sei compagni
***La camicia della trisavola
***La cavallina del negromante
***Nevina e Fiordaprile
**La marchesa di Cavour
**La via del rifugio
**Verso la cuna del mondo
*'''[[Carlo Gozzi]]'''
**L'augellino belverde
**La Marfisa bizzarra
**Memorie inutili
*'''[[Gasparo Gozzi]]'''
**Prose varie
<span id="Gp"></span>
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<span id="Gr"></span>
*'''[[Baltasar Gracián]]'''
**L'acutezza e l'arte dell'ingegno
**Oracolo manuale e arte di prudenza
*'''[[Julien Gracq]]'''
**La riva delle Sirti
*'''[[James Grady]]'''
**Colpo di rasoio
**I sei giorni del Condor
**L'ombra del condor
**La notte dell'avvoltoio
*'''[[Arturo Graf]]'''
**Dello spirito poetico de' tempi nostri
**Le poesie
***Medusa
***Dopo il tramonto
***Le Danaidi
***Morgana
***Le rime della selva
*'''[[Samuel Grafton]]'''
**L'uomo che si fece inghiottire
*'''[[Patrick Graham]]'''
**Il vangelo secondo Satana
*'''[[Seth Grahame-Smith]]'''
**La leggenda del cacciatore di vampiri
**Orgoglio e pregiudizio e zombie
*'''[[Massimo Gramellini]]'''
**Cuori allo specchio
**Fai bei sogni
**L'ultima riga delle favole
*'''[[Antonio Gramsci]]'''
**Apologhi e raccontini torinesi
***Perché uno sciacallo fu fatto re
***Nestore e la cicala
***Due pere...
***Diamantino
***Armonie della natura
***Corvi e gufi
**Gli intellettuali e l'organizzazione della cultura
**Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce
**Il Risorgimento
**L'albero del riccio
**La questione meridionale
**Letteratura e vita nazionale
**Lettere dal carcere
**Note sul Machiavelli sulla politica e sullo Stato moderno
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**Sul fascismo
*'''[[Luigi Grande]]'''
**Diritto all'ozio
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*'''[[Jean-Christophe Grangé]]'''
**I fiumi di porpora
**Miserere
*'''[[Ann Granger]]'''
**Lo spirito del focolare
*'''[[Charles L. Grant]]'''
**Hai paura del buio?
**Se viene Damon
*'''[[Günter Grass]]'''
**Gatto e topo
**Il tamburo di latta
**L'incontro di Telgte
*'''[[Francesco Grasso]]'''
**2038: la rivolta
*'''[[Robert Graves]]'''
**I miti greci
**Io, Claudio
*'''[[John Gray]]'''
**Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere
**Marte è di ghiaccio, Venere di fuoco
*'''[[Michael Gray]]'''
**Zapp! Vita, vizi, miracoli di Frank Zappa
*'''[[Thomas Gray]]'''
**Elegia di Tommaso Gray, poeta inglese, da esso scritta in un cimitero campestre. Tradotta in versi italiani
*'''[[Augusto Graziani (1865)]]'''
**Istituzioni di economia politica
*'''[[Anton Francesco Grazzini]]'''
**La strega
**Le cene
*'''[[Sergio Grea]]'''
**L'appalto
*'''[[Thomas Greanias]]'''
**Il sigillo della nuova Atlantide
*'''[[Andrew Greeley]]'''
**Ascesa all'inferno
*'''[[Anna Katharine Green]]'''
**Il mistero delle due cugine
*'''[[John Green]]'''
**Cercando Alaska
**Città di carta
**Colpa delle stelle
*'''[[Julien Green]]'''
**Adriana Mesurat
**Essere un altro
**Partire prima di giorno
*'''[[Simon R. Green]]'''
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**Omicidio a Nightside
**Ritorno a Nightside
*'''[[Terence M. Green]]'''
**Eredità
*'''[[Michael Greenberg]]'''
**Il giorno in cui mia figlia impazzì
*'''[[Dan Greenburg]]'''
**Nanny
*'''[[Graham Greene]]'''
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**Il fattore umano
**Il nocciolo della questione
**Il nostro agente all'Avana
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*'''[[Niamh Greene]]'''
**Ti amo ti odio mi manchi
*'''[[Robert Greene]]'''
**L'arte della seduzione
*'''[[François Grégoire]]'''
*I grandi problemi metafisici
*'''[[Gregorio XVI]]'''
**Chiamati dalla Divina Provvidenza
**Ci è stato rappresentato
**L'evidente diminuzione
**Le armi valorose
*'''[[Ferdinand Gregorovius]]'''
**Passeggiate per l'Italia
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**Pandemonium
*'''[[Algirdas Julien Greimas]]'''
**Del Senso
**Del Senso II. Narrativa, modalità, passioni
**Semantica strutturale: ricerca di metodo
*'''[[Maria Grengg]]'''
**Il grande dono
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**Méto. La casa
*'''[[Zane Grey]]'''
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**Sotto le stelle del west
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**Occhi di cemento
*'''[[Elly Griffiths]]'''
**La casa dei corpi sepolti
*'''[[Nicolas Grimal]]'''
**L'antico Egitto
*'''[[Pierre Grimal]]'''
**La civiltà dell'antica Roma
**La letteratura latina
*'''[[Martha Grimes]]'''
**Shakespeare in nero
*'''[[Fratelli Grimm]]''' (Jacob Ludwig Karl Grimm e Wilhelm Karl Grimm)
**Biancaneve
**Cappuccetto Rosso
**Cenerentola
**Hänsel e Gretel
**I musicanti di Brema
*Il pellegrinaggio di Mignoletto
**Il principe ranocchio o Enrico di ferro
**Pollicino
**Raperonzolo
*'''[[Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen]]'''
**L'avventuroso Simplicissimus
*'''[[Giuseppe Grippa]]'''
**La scienza della legislazione sindacata
*'''[[James Grippando]]'''
**Nel letto di uno sconosciuto
*'''[[John Grisham]]'''
**Fuga dal Natale
**I Confratelli
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**Il rapporto Pelican
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**Ultima sentenza
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**Il libro dell'Es
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**Arcadia
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**Io & Marley
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**Forrest Gump
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**A un cerbiatto somiglia il mio amore
**Che tu sia per me il coltello
**Col corpo capisco
**Vedi alla voce: amore
*'''[[Luigi Groto]]'''
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**Il terrore corre sul fiume
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*'''[[Maria Giuseppa Guacci]]'''
**Canzone alle donne sebezie
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**Restiamo animali
*'''[[Luigi Gualdo]]'''
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**[[Don Camillo (romanzo)|Don Camillo]]
**Don Camillo e i giovani d'oggi
**Il compagno don Camillo
**Mondo piccolo
*'''[[Icilio Guareschi]]'''
**Biografia di Carlo Guglielmo Scheele
**Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
**Jöns Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
*'''[[Battista Guarini]]'''
**Il pastor fido
*'''[[Guarino Guarini]]'''
**Trattato di {{sic|forticatione}}
*'''[[Mario Guarino]]'''
**Santo impostore
*'''[[Kristmann Guðmundsson]]'''
**Il mattino della vita
**L'amore di Sigmar
*'''[[Tim Guénard]]'''
**Più forte dell'odio
*'''[[Luigi Guercio]]'''
**Orientamenti per lo studio della letteratura italiana
*'''[[Francesco Domenico Guerrazzi]]'''
**Amelia Calani ed altri scritti
***Amelia Calani
***Dello Scrittore italiano
***L'Albo
***Lettera a Pietro Ellero
***Ritratto morale di Leopoldo II
***Racconto d'Erodoto, applicabile ai nostri tempi
***Il Porto di Piombino
***Sermide
***I Moderati
**Apologia della vita politica
**Beatrice Cènci
**Il destino
**Il secolo che muore
**Isabella Orsini, duchessa di Bracciano
**L'asino: sogno
**L'assedio di Firenze
**La battaglia di Benevento
**La torre di Monza
**Lo assedio di Roma
**Messere Arlotto Mainardi, Pievano di S. Cresci a Maciuoli
**Paolo Pelliccioni
**Pasquale Paoli
**Predica del venerdì santo
**Racconti e scritti minori
***La serpicina
***Veronica Cybo, duchessa di San Giuliano
***La vendetta paterna
***Ave Maris Stella
***Un canto corso
***Il buco nel muro
***La preghiera del fanciullo italiano
**Scritti
***I nuovi tartufi
***Pensieri in prosa da farsene una preghiera in versi
***Discorsi
***Illustrazioni
***I bianchi e i neri
**Vita di Andrea Doria
**Vita di Francesco Burlamacchi
*'''[[Giordano Bruno Guerri]]'''
**Eretico e profeta
**Follia? Vita di Vincent van Gogh
*'''[[Olindo Guerrini]]'''
**Brandelli
**Brani di vita
**Nova polemica di Lorenzo Stecchetti
**Postuma: canzoniere di Lorenzo Stecchetti
**Rime di Argia Sbolenfi
*'''[[Giuseppe Guerzoni]]'''
**Arte e politica
*'''[[Federico Guglielmi]]'''
**Fuori dal coro. La vera storia dei Litfiba
*'''[[Amalia Guglielminetti]]'''
**Gli occhi cerchiati d'azzurro
**Le ore inutili
***Ritratto a pastello
***I mughetti del professore
***Datemi soccorso
***Scherzi di guerra
***La verità
***Per un bacio
***“Il soprappiù„
***La via ritrovata
***Il bell'Arturo
***La salvatrice
***L'intrusa
***L'uomo tinto
***Il gioiello dell'ava
*'''[[Domenico Guglielmini]]'''
**Della natura de' fiumi
*'''[[Guglielmo da Saliceto]]'''
**Chirurgia
*'''[[Alberto Guglielmotti]]'''
**La guerra dei pirati e la marina pontificia dal 1500 al 1560
*'''[[Francesco Guicciardini]]'''
**Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio
**Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
***Consolatoria
***Oratio accusatoria
***Defensoria contra precedentem
**Diario del viaggio in Spagna
**Discorsi politici
**Memorie di famiglia
**Ricordi
**Scritti minori
**Storia d'Italia
**Storie Fiorentine dal 1378 al 1509
*'''[[Giovanni Guidiccioni]]'''
**Orazione ai nobili di Lucca
*'''[[Guido delle Colonne]]'''
**Amor, che lungiamente m'ài menato
**Ancor che l'aigua per lo foco lassi
**Gioiosamente canto
**La mia gran pena e lo gravoso affanno
**La mia vit' è si fort' e dura e fera
*'''[[Henri René Guieu]]'''
**I figli del diluvio
*'''[[Charles Guignebert]]'''
**Gesù
*'''[[Jacques Guillermaz]]'''
**Storia del Partito comunista cinese (1921-1949)
*'''[[René Guillot]]'''
** Ai quattro venti d'Africa
*'''[[João Guimarães Rosa]]'''
**Buritì
**Faccia-di-Bronzo
**Grande Sertao
**Le sponde dell'allegria
**Miguilim
**Mio zio il giaguaro
**Sagarana
**Una storia d'amore
*'''[[Wyman Guin]]'''
**Oltre la follia
*'''[[Lillo Gullo]]'''
**Beati. On the road in the room
**Paolo Vallorz: profumi di donne, ritratti di alberi
*'''[[Lillo Gullo e Tano Gullo]]'''
**Aliminusa. Strada, donna, religiosità
*'''[[Olav Gullvåg]]'''
**Cominciò una notte d'estate
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**Introduzione al comunismo
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*'''[[David Guterson]]'''
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**Il grande cielo
**Queste mille colline
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**Il libro de Kipli
*'''[[Sabina Guzzanti]]'''
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**Reperto RaiOt
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[[Immagine:82-Oxford Bodley 764- Cervo.jpg|thumb|Caccia al cervo]]
Citazioni sulla '''caccia'''.
==Citazioni==
*Benché il vasto paese fosse abitato da numerose tribù di indigeni, si può affermare a ragione che al momento della scoperta esso non era che un deserto. Gli indiani lo occupavano, ma non lo possedevano, poiché solo con l'[[agricoltura]] l'uomo si appropria del suolo e i primi abitatori dell'America del Nord vivevano dei prodotti della caccia. Già per Locke, a fondare il diritto di proprietà può essere solo il [[lavoro]], di cui risulta incapace un popolo dedito esclusivamente alla caccia. ([[Domenico Losurdo]])
*Chi va in caccia non ha che da prendere il fucile, anzi meglio la zagaglia e l'arco, e mettersi per il bosco: il successo e l'insuccesso dipendono solo da lui. Prendi e parti, quando il momento è giunto gli aruspici e gli àuguri non hanno luogo, la teoria è futile e si impara per strada, le esperienze degli altri non servono, l'essenziale è misurarsi. Chi vale vince, chi ha occhi o braccia o fiuto deboli ritorna e cambia mestiere. ([[Primo Levi]])
*Come abbiamo potuto pensare che l'uomo fosse nato cacciatore? Quando erano scesi dagli alberi distinguendosi dalle altre scimmie, la prima cosa che fecero gli esemplari di Homo fu darsela a gambe: erano ottime prede, non certo cacciatori. ([[Mario Tozzi]])
*Dalla lunga storia dell'evoluzione della nostra razza apprendiamo che l'età della caccia fu la più bassa fra tutte quelle dell'uomo: lo stato puramente bruto.<br>La bramosia di sangue della bestia feroce si è gradualmente trasformata in un istinto subcosciente, e migliaia di anni di cultura giacciono tra i nostri antenati selvaggi che si scannavano a vicenda con le asce di pietra per un pezzo di pesce crudo, ed i cacciatori di animali del nostro tempo. ([[Axel Munthe]])
*Dunque niente errori? Quello spararsi addosso che si faceva, così, senza nemmeno vedersi, non era proibito! Quello faceva parte delle cose che si possono fare senza meritarsi una bella sgridata. Era perfino riconosciuto, incoraggiato senza dubbio da gente seria, come le lotterie, i fidanzamenti, la caccia coi cani! ([[Louis-Ferdinand Céline]])
*È cosa sciocca, padre, andare a caccia con cani svogliati. ([[Tito Maccio Plauto]])
*Il {{sic|cosidetto}} divertimento della caccia, spogliato dalle sue lusinghiere apparenze, non è altro che la soddisfazione del perfido istinto dell'uomo di spargere sangue e di distruggere. Esclusi i cacciatori di professione che hanno una valida scusa nel bisogno di procurarsi il vitto o quelli che caccian le bestie feroci – feroci beninteso per l'uomo –, tutti gli altri che cacciano per semplice gusto non sono che assassini. Che se si vuol scusare la caccia colle passeggiate, spec. alpine, che la caccia provoca e giovano alla salute, le passeggiate si possono fare egualmente anche senza fucile, e se si vuol scusarle come un mezzo di apprendere a colpire al segno, vi sono bersagli inanimati da tutte le parti, senza abbattere gli innocenti augellini e le timide lepri. ([[Carlo Dossi]])
*Il fattore principale nel produrre la Rivoluzione, e più tardi la [[Guerra di indipendenza americana|guerra del 1812]], fu l'incapacità della madrepatria a comprendere che gli uomini liberi, i quali avanzavano nella conquista del continente, dovevano essere incoraggiati in quest'opera [...]. L'espansione dei duri, avventurosi uomini della frontiera era per gli statisti di Londra causa di ansietà piuttosto che di orgoglio, e il famoso Quebec Act del 1774 fu in parte architettato con lo scopo di mantenere permanentemente ad est degli Allegani le colonie di lingua inglese e conservare la possente e bella vallata dell'Ohio come terreno di caccia per i selvaggi. ([[Theodore Roosevelt]])
*In certi paesi, è piuttosto comune vedere un prete che va a caccia. Costui potrebbe essere un buon cane da pastore, forse, ma è molto lontano dall'essere un Buon Pastore. ([[Henry David Thoreau]])
*Il primo raggio di sole riuscì a penetrare il fitto intreccio di rami di pini, lecci secolari e illuminò debolmente la sagoma di un capriolo finemente cesellata sulla culatta di un fucile. L'uomo che lo imbracciava vi batté sopra l'unghia dell'indice per attirare la mia attenzione. "Se il [[cervo]] rappresenta la maestosità e il cinghiale la forza" sussurrò, "il capriolo è il simbolo della grazia e della delicatezza... La caccia a palla per eccellenza, la più difficile ed emozionante, perché si tratta dell'animale più diffidente del bosco: l'udito il suo senso più sviluppato, poi l'olfatto, quindi la vista. Se il frastuono di un aereo lo lascia del tutto indifferente, il "crac" di un ramo spezzato lo mette immediatamente in allarme." ([[Massimo Carlotto]])
*Il ragno si fa bello perché ha preso una mosca; qualcuno perché ha preso una lepre; un altro, una sardella con la rete adatta; un altro, un cinghiale; un altro, un orso; un altro, dei sàrmati. Non si tratta pur sempre d'assassini, se fai attenta indagine su quello che ne muove il pensiero? ([[Marco Aurelio]])
*Incomincia el ''Libro De Moamyn Falconario de la scientia de la caccia con falconi et altri uccelli di rapina'': acio che solatio se habia: et per comandamente de cesare {{NDR|[[Federico II di Svevia]], n.d.r.}}: Theodoro phylosopho lo tradusse de arabico en latino: et Giouan Marco (''Coclea'') de Latino in vulgare, — sequeno altre medicine de falconi: experimentate per Maestro Guilielmo falconere del Re Rogiere <ref>[[Ruggero II d'Altavilla]]</ref>: huomo molto experto in el arte de li falconi. ([[Giovan Marco Cinico]])
*L'[[amore]] è una caccia in cui il cacciatore deve farsi inseguire dalla selvaggina. ([[Jean-Baptiste Alphonse Karr]])
*L'esercizio della caccia, disse [[Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon |Buffon]], fu in tutti i tempi stimato degno di occupare gli ozii degli eroi, perché offre loro nella pace le immagini della [[guerra]]. S'abbiano adunque gli eroi le loro occupazioni in tempo di pace. ([[Giuseppe Arnaud]])
*La caccia [...] è un fenomeno in chiara flessione: ai giovani non interessa, si sono resi conto che non può essere uno sport e che allevare un fagiano, metterlo in un campo e sparargli è un'idiozia, oltre che una crudeltà. Le leggi sulla caccia sono però ancora intatte, sicuramente arretrate rispetto alla sensibilità più diffusa. Succede perché i politici sovrastimano la forza elettorale dei cacciatori. Li considerano una lobby in grado di muovere molti voti, ma non è più così, se mai lo è stato. ([[Valerio Pocar]])
*La caccia, in quanto forma archetipica del grande gioco del «catturare e nascondere», è una faccenda seria; non tollera nient'altro. Argo ha cento occhi ed ''una sola'' meta. ([[Ernst Jünger]])
*La caccia è uno di quei piaceri sensuali che agitano molto il corpo e che non dicono nulla allo spirito; è un desiderio ardente di inseguire qualche animale, e una soddisfazione crudele di ucciderlo; è un divertimento che rende il corpo robusto e in forma, e che lascia lo spirito incolto, senza per nulla arricchirlo. ([[Federico II di Prussia]])
*La caccia rappresenta una forma collaterale della pazzia umana. ([[Theodor Heuss]])
*La caccia stessa {{NDR|nel Medioevo}} era una specie di massoneria colle sue iniziazioni misteriose ed un suo speciale linguaggio. I cacciatori formavano delle confraternite che avevano il loro rango nelle cerimonie pubbliche e {{sic|sopratutto}} nelle processioni religiose. Gli iniziati avevano i loro colori e dei numeri simbolici: il tre ed il sette. Per farsi riconoscere ovunque e per esser bene accolti dai loro confratelli avevano anche i loro segni, le loro formule convenzionali, le loro domande e risposte conosciute soltanto dagli adepti. ([[Mario Borsa]])
*La Chiesa, tuttavia, non incoraggiava l'esercizio della caccia nei laici e lo giudicava poi incompatibile col tenore di vita che doveva osservare un religioso. Il dare la morte ad innocui animali pareva crudeltà tale da non potersi tollerare in un ecclesiastico, il quale doveva sempre essere animato da uno spirito di dolcezza e di mansuetudine. E la caccia, in genere, era considerata come un divertimento troppo profano e si sapeva che era stata troppo in voga presso i pagani perché l'ascetismo religioso del ''mille'' non avesse a condannarla. ([[Mario Borsa]])
*La mia grande passione per la caccia deriva della grande passione che nutro per gli animali. Mi piace la natura, soprattutto la natura umana, che è la più paradossale di tutte. E la caccia esprime questo paradosso della condizione umana. ([[Guillermo Arriaga]])
*La spia va a caccia per conto d'altri, come il [[cane e gatto|cane]]; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il [[cane e gatto|gatto]]. ([[Victor Hugo]])
*Lassú la montagna è silenziosa e deserta. Lungo la mulattiera che gli austriaci costruirono per giungere nei pressi dell'Ortigara, dove un giorno raccolsi la punta ferrata del Bergstock che è qui sulla libreria, ora non passa piú nessuno. La [[neve]] che in questi giorni è caduta abbondante ha cancellato i sentieri dei pastori, le aie dei carbonai, le trincee della Grande guerra, le avventure dei cacciatori. E sotto quella neve vivono i miei ricordi. ([[Mario Rigoni Stern]])
*L'esser cacciatore è uno esercizio ed arte non meno ignobile e vile che l'esser [[macellaio|beccaio]]; come non ha minor raggion di bestia la salvatica fiera che il domestico e campestre animale. ([[Giordano Bruno]])
*La migliore educazione alle pratiche di [[guerra]]. ([[Senofonte]])
*Ma c'è qualcuno che dice che questa pratica abbia causato il diffondersi, fra gli uomini, dell'insensibilità e della ferocia. ([[Plutarco]])
*Ma gli uomini che sentono un profondo interesse per il lavoro scientifico e creativo si dedicano pochissimo ai giochi. Il [[Gioco|giocatore]] è un pervertito che occupa la mente gingillandosi, perché è incapace di usarla bene e seriamente per uno scopo naturale da definire. La caccia fu in passato uno splendido gioco; e la guerra, a considerarla bene, non è che una caccia enormemente costosa e distruttiva, per mancanza di idee migliori. La guerra finirà quando la noia finirà... ([[H. G. Wells]])
*Nel profondo del cuore umano si cela la passione di dare la caccia a qualcosa. ([[Charles Dickens]])
*Non mi stancherò mai di ripetere che la caccia è una pratica anacronistica, estremamente dannosa per la biodiversità e per l'ambiente, pericolosissima per la pubblica sicurezza. ([[Michela Vittoria Brambilla]])
*Non si mente mai così tanto prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia. ([[Otto von Bismarck]])
*Ora i cacciatori attraversano i boschi; | s'uno è assorto nei suoi pensieri, | viene facilmente colpito. (''[[La piccola volpe astuta]]'')
*Partecipare a uno [[sport]] nel suo significato più autentico richiede la volontaria partecipazione da parte di tutti i concorrenti. Ecco perché il baseball, il calcio e il golf sono sport, mentre non lo era il massacro dei cristiani nel Colosseo.<br />La caccia sportiva non è come il baseball, il calcio e il golf; è come i «giochi» dell'antica Roma. ([[Tom Regan]])
*Quello che ti dà una fattoria lo ottieni anche con la caccia. È una giungla là fuori. (''[[I sopravvissuti]]'')
*Se venisse detto che noi regniamo sugli animali, perché diamo la caccia agli altri animali e li divoriamo, si potrebbe rispondere: «Non potremmo, piuttosto, essere stati fatti noi per loro, dal momento che essi ci cacciano e ci divorano?» Noi d'altronde abbiamo bisogno di reti, di armi, di molti uomini che ci aiutino e di cani [da utilizzare] contro quelli che cacciamo: a loro invece la natura ha dato immediatamente delle armi corrispondenti, per ridurci senza sforzo in loro potere. ([[Celso (filosofo)|Celso]])
*Secoli fa, la gente del mio mondo si dedicava a sport crudeli, uccideva specie inferiori per diletto. Certe culture ancora lo fanno, ma neanche loro oserebbero cacciare un essere senziente. ([[Benjamin Sisko]], ''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'')
*Volendo una volta cacciare le fiere nelle riserve dove i barbari tengono leoni, orsi e pantere, il re chiese ad [[Apollonio di Tiana|Apollonio]] di unirsi alla caccia; ma egli rispose: «Ti dimentichi, o re, che non assisto neppure ai tuoi sacrifici? Tanto più che non è un piacere tendere insidie ad animali torturati e resi schiavi contro la loro natura». ([[Lucio Flavio Filostrato]])
===[[Lev Tolstoj]]===
*Il cacciatore [...] non una volta, per caso, ma sempre egli soffoca in sé il prezioso sentimento della pietà. È poco probabile che fra i cacciatori se ne trovi uno che non provi, almeno per una volta, un principio di pietà per una delle sue vittime, ma che pure ogni volta non cerchi di respingere un tal sentimento considerandolo come una debolezza. Ed è così che è schiacciato il bocciolo appena schiuso della pietà, da cui potrebbe germogliare e fiorire quel sentimento più elevato e più perfetto, che è l'amore. In questo costante suicidio morale è il male supremo della caccia.
*La caccia non è una forma naturale della lotta per l'esistenza, ma un ritorno volontario allo stato selvaggio, con questa differenza: che la caccia era una occupazione naturale per l'uomo primitivo, mentre questa occupazione nell'uomo moderno civilizzato non fa che esercitare e sviluppare in lui istinti bestiali, che la coscienza riprova, e che teoricamente la nostra civiltà vorrebbe aboliti.
*Sono stato cacciatore appassionato per molti anni, anzi la caccia era per me una occupazione molto seria [...] Il rimorso, dapprima appena percettibile nella mia coscienza, si ingrandì a poco a poco, se ne impadronì interamente, la scosse, e finì coll'inquietarmi seriamente. Dovetti guardare la verità in faccia, ed allora compresi la crudeltà della caccia. Ora in essa non vedo che un atto inumano e sanguinario, degno solamente di selvaggi e di uomini che conducono una vita senza coscienza, che non si armonizza con la civiltà e col grado di sviluppo a cui noi ci crediamo arrivati.
===[[Peter Wenz]]===
*Il cacciatore moderno stravolge gli equilibri naturali dell'ecosistema, invece di mantenerli.
*In nessun caso la caccia dovrebbe essere uno sport o un divertimento. Qualora la si pratichi come sport, vi saranno incentivi a estenderla oltre quanto è necessario per far fronte a emergenze temporanee, inclusa la tendenza a perpetuare quei problemi che hanno creato la situazione d'emergenza.
*La caccia è moralmente inaccettabile se praticata da popolazioni che vivono in società agrarie, industriali e post-industriali.
===''[[Ultime grida dalla savana]]''===
*Le gazelle di Grant o i bufali australiani sono molto più veloci del uomo, ma non riescono ad evitare che il loro persecutore giunga a portata di lancio. Il grande vantaggio dell'uomo sugli animali è che si associa, che caccia in gruppo. In questo caso, gli si alterna nella corsa con i compagni fino a fiaccare la resistenza dei bufali per spingerli terrorizzati verso agguati definitivi.
*La caccia è sacra. Cioè, significa altra cosa da quello che è. In questa capacità simbolica sta la superiorità degli uomini di fronte agli animali, che cacciano semplicemente per sfamarsi.
*La caccia beninteso è sacra presso i popoli che ne vivono. Sarebbe strano che non lo fosse, vista la tendenza dell'uomo a rendere sacro tutto quello che lo riguarda.
*Sì, i volpofili fanno bene a lottare. Negli ultimi venti anni centinaia di specie animale si sono estinte, ma fanno male a prendersela solo con i cacciatori. Sovrappopolazione e industrializzazione sono i flagelli dell'apocalisse zoologica. I veri cacciatori parlano sempre più di salvare e meno di uccidere. Rimpiangono il passato, commemorano gli adorati assassinati, i cari nemici estinti e perduti per sempre.
*Le prime società umane erano piccole comunità di cacciatori, e furono loro a stabilire le leggi della convivenza, la pulizia degli accampamenti, la recinzione dell'abitato, la divisione dei sessi, l'astinenza sessuale per periodi o per età, le regole di comportamento per i giovani, la riservatezza nel modo e nel luogo dove accoppiarsi o dove svolgere le più intime attività fisiologiche, sono tutte cose che risalgono a quelle prime comunità di cacciatori. Se questo è vero come sembra che sia vero, allora si spiega che con la fine della caccia, siano finiti anche tanti costumi e usi legati alla caccia.
*D'accordo, il tempo in cui si andava a caccia per sopravvivere è finito. Ma, per esempio, per nutrire i ragazzi del Wight si uccidono giornalmente novecento manzi, duecentomila porci, seimila pecore, trentottomila polli. D'altra parte, ogni secondo nel mondo si abbattono milioni di animali, ma nessuno oggi ha mai visto morire la preda di cui si nutre. Il cacciatore inconscio, che è l'uomo delle grandi città, non concede alle sue vittime nemmeno la possibilità di tentare la fuga, di morire nel sole. Egli alleva per uccidere.
*Fino a ieri erano un popolo di cacciatori, poi il petrolio ha travolto le fragili strutture della loro società fondata sulla caccia e la pesca, e l'[[eschimese]] si è ammalato di malinconia. L'uomo di Point Barrow muore di nevrosi e di alcolismo. Come salvarlo? Ma è semplice: tornando a farlo cacciare. Così almeno hanno sentenziato gli psicanalisti americani. Si sentono depressi? Sparino qualche colpo prima di cena. Sono afflitti dalla noia? Facciano esplodere mezza dozzina di cartucce dopo i pasti. La caccia sarebbe dunque una terapia. Uccidere un animale potrebbe riequilibrare lo stato mentale dell'uccisore. Ma questo genere di cura, come tante medicine, serve più a coloro che la prescrivono, se non altro come alibi per coloro che la seguono. Così, gli eschimesi, docili e pazienti, sollevano gli occhi nel cielo di cristallo e attendono l'arrivo delle anatre dalle piume di seta, gli edredoni, e sparano, ma senza uccidere la loro malinconia.
== Proverbi ==
=== [[Proverbi italiani|Italiani]] ===
*Cerca la preda al cacciatore il cane, e n'ha in compenso poco e rozzo [[pane]].
*Chi due [[lepre|lepri]] caccia, l'una non prende e l'altra lascia.
*Chi va a caccia senza cane, torna a casa senza lepri.
*Gli [[eroismo|eroi]] non danno la caccia alle lepri.
*I cattivi [[libro|libri]] e la caccia sono la rovina della [[giovinezza|gioventù]].
*I falsi [[amico|amici]] corrono con le lepri e cacciano coi cani.
*Il cane non può portar la soma, e l'[[asino]] non può cacciar la lepre.
*Il pescare e il cacciare svogliano dallo [[studio]].
*In [[guerra]], nella caccia e negli [[amore|amori]], in un [[piacere]] mille [[dolore|dolori]].
*L'ingordo cane che due lepri caccia, ben presto d'ambedue perde la traccia.
*Leggere e non intendere è come cacciare e non prendere.
*Non tutti sono cacciatori, quelli che suonano il corno.
*Tre cose rovinano molti giovani: caccia, pesca e gioco.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Animale]]
*[[Caccia a inseguimento]]
*[[Caccia alla volpe]]
*[[Pesca (attività)|Pesca]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla|w_preposizione=riguardante la|wikt}}
[[Categoria:Caccia| ]]
[[Categoria:Diritti degli animali]]
[[Categoria:Morte degli animali]]
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CentoVetrine
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Centovetrine
{{FictionTV
|tipofiction= serial TV
|titolooriginale= CentoVetrine
|immagine=
|paese=Italia
|anno=2001-2016
|genere= soap opera
|stagioni=15
|episodi=3245
|ideatore = [[Cristiana Farina]]
|attori =
|doppiatoriitaliani =
}}
'''''CentoVetrine''''', soap opera italiana trasmessa dal 2001 al 2016.
==Frasi==
* E quindi tu saresti venuto fin qui per... per capire come stanno andando le cose tra me e Stefano?!...bene!....bene... adesso che l'hai capito ti potrò prenotare il primo volo per Hong Kong<br
/>{{NDR|Carol Grimani al marito Edoardo tornato dall'"esilio" a Hong Kong (puntata 5 febbraio 2008)}}
*"Tra un sogno e una carta di credito platino, preferisco una [[carta di credito]]... più sicura, da un sogno devi pur svegliarti, con una carta di credito puoi continuare a dormire" ('''Anna Baldi''')
*"Io non godo mai delle disgrazie altrui ma solo delle mie fortune" {{NDR|Ettore a Marina (2002)}}
*"Mi chiedi perché sto in mezzo a certi ambienti? Perché frequento certe persone? Te lo dico io perché, la risposta è semplicissima: perché loro sono peggio di me!" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata marzo 2010)}}
*"Balla per me... Cecilia!" {{NDR|Zeno a Cecilia al "Blue Valentine" (puntata marzo 2010)}}
*"A me non me ne importa niente della mia vita se tu non ci sei... io ti amo!"" {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata aprile 2010)}}
*"Io pensavo che tu fossi come me, ti stavo trascinando nel mio buio... non è proprio il posto adatto a te" {{NDR|Zeno dice addio a Cecilia dimostrandole il suo amore (puntata 6 maggio 2010)}}
*"Io non so aspettare, io non sono così! Io... lo pretendo adesso quello che voglio!" {{NDR|Zeno a Cecilia (punta dicembre 2010)}}
*"Da questa finestra si vede il sole che tramonta sul fiume... appena l'ho vista ho pensato che avrei voluto regalarti questo tramonto per tutti i giorni della nostra vita insieme " {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata gennaio 2011)}}
*"Io lo so, lo sento, siamo uguali!... è questo che ci ha fatto incontrare… e che ci ha fatto innamorare. Perché tu mi hai amato, Cecilia, io lo so! E so anche che mi ami ancora" {{NDR|Zeno a Cecila (puntata febbraio 2011)}}
*"Tu non vuoi la felicità di Cecilia! Tu vuoi Cecilia e basta!" {{NDR|Zeno a Ivan (puntata febbraio 2011)}}
*"Tornare in carcere non è la cosa peggiore che può capitarmi... la cosa peggiore è già successa" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata 11 febbraio 2011)}}
*"[..] È tutto un inferno, Brando, ogni cosa.. e allora quanto vale bruciare." {{NDR|Serena a Brando (puntata del 10 ottobre 2012)}}
==Dialoghi==
* '''Marina''': Che cosa vuoi?<br
/>'''Ettore''': Un po' di educazione!..visto che la tua voce si sente fin dentro il mio ufficio!<br
/>'''Marina''': Tappati le orecchie allora!<br
/>'''Ettore''': Certo che commetto sempre degli errori con te Marina!..come posso pretendere un po' di educazione da una lavandaia?!<br
/>{{NDR|puntata aprile[?] 2002}}
* {{NDR|ascoltando una musica di pianoforte vedendo un film, a naso in sù }}<br
/>{{NDR|sussurrando}}<br
/>'''Carol''': {{NDR|si commuove, si volta verso Stefano e lo guarda}} È stato tuo padre a parlarti di questa musica?<br />'''Stefano''': Sì. Dice che è l'unica volta che ti ha visto... piangere<br
/>'''Carol''': Allora è per questo che mi hai portato qui..mh? Una serata particolare... un posto magico... e un secondo fine......come sempre.<br
/>'''Stefano''': Io non ti ho mentito... quando ti ho detto che... vovevo vederti sotto una luce diversa... era la verità<br
/>'''Carol''': E pensavi davvero che bastasse un po' di musica per vedermi crollare?<br
/>'''Stefano''': Io pensavo solo che bastasse un po' di musica per capire qualche cosa in più di te<br
/>'''Carol''': {{NDR|sospiro}}...non sempre conoscere il passato di una persona aiuta a capirla... vedi tuo padre<br
/>'''Stefano''': Carol, che cosa c'entra mio padre, non cambiare discorso<br
/>'''Carol''': C'entra invece, dimenticando il suo passato lui... ha dimenticato chi era veramente..ma questo a me non succederà mai<br
/>'''Stefano''': Se hai alzato un muro così alto, quello che difendi dev'essere davvero molto importante... e io voglio scoprirlo.<br
/>'''Carol''': Sì, su questo hai ragione. La cosa più preziosa che ha una persona sono i ricordi<br
/>{{NDR|puntata 28 marzo 2007}}
* '''Edoardo''': La vedi questa fede?<br />'''Carol''': Ma credi davvero che conti qualche cosa? Pensi che il nostro matrimonio abbia un qualche valore ormai?<br />'''Edoardo''': Ce l'ha!, ce l'ha eccome!...sai perché non mi sono mai tolto questo anello neanche a Hong Kong?<br />Perché dentro c'è inciso il tuo nome!, il nome della prima donna che è riuscita a fregarmi!<br../>sai, quand'ero lontano, ogni volta che lo vedevo ricordavo quello che mi avevi fatto!<br />'''Carol''': Quanto sei romantico!<br
/>{{NDR|puntata 14 febbraio 2008}}
* {{NDR|Zeno si risveglia da un incubo provocato dai suoi sensi di colpa }}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|è sveglia e fissa Zeno con atteggiamento provocatorio}} Allora anche tu hai una coscienza?<br
/>'''Zeno''': {{NDR|ancora stordito a causa del brusco risveglio}} Perché non dormi invece di dire sciocchezze?<br
/>'''Cecilia''': Mi hai svegliata tu lamentandoti. Che cosa hai sognato di così terribile per agitarti in quel modo? Forse è più facile dormire legati... che tormentati dai sensi di colpa.<br
/>'''Zeno''': {{NDR|alzandosi infastidito dalle domande}} Credi davvero che io abbia dei rimorsi nei vostri riguardi?<br
/>'''Cecilia''': L'hai detto tu... che non volevi rapirci ma solo prendere i gioielli. Hai perso il controllo della situazione, hai quasi ammazzato mia sorella: forse è per questo che non ti senti così tranquillo...<br
/>'''Zeno''': {{NDR|avvicinandosi a Cecilia}} Continua con questa psicanalisi da quattro soldi... allora sì che diventerò veramente nervoso e me la prenderò con te...<br
/>'''Cecilia''': Volevo solo mettere in chiaro le cose: io e Serena saremo anche tue prigioniere, ma il più forte qua dentro non sei tu! {{NDR|puntata gennaio 2010}}
* {{NDR|Damiano e Zeno in commissariato }}<br
/>'''Damiano''': {{NDR|Entra in ufficio e avvicina una sedia alla scrivania}} Forza, siediti!<br
/>'''Zeno''': {{NDR|infastidito}} Preferisco restare in piedi, grazie <br
/>'''Damiano''': I miei uomini ti hanno portato qui perché eseguivano un mio ordine <br
/>'''Zeno''': E perché mi avresti fatto arrestare? <br
/>'''Damiano''': {{NDR|Alza la voce}} Non ti ho fatto arrestare! Volevo solo essere sicuro che fossi tu e soprattutto che fossi vivo! Ho anche denunciato la tua scomparsa... <br
/>'''Zeno''': Perché l'hai fatto? <br
/>'''Damiano''': E me lo chiedi anche? Perché sei sparito nel nulla, ecco perché!<br
/>'''Zeno''': Fammi capire... io sono stato trattato come una specie di criminale soltanto perché è un po' che non ti chiamo? <br
/>'''Damiano''': Sono due mesi! Sono esattamente due mesi che non ho tue notizie! Cosa avresti fatto al mio posto? Eh? Non mi avresti cercato? Te ne saresti fregato facendo finta di niente? <br
/>'''Zeno''': Non lo so... io non sono te {{NDR|puntata marzo 2010}}
* {{NDR|Cecilia ha attirato Zeno in un appartamento con l'intenzione di ucciderlo}}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|punta una pistola su Zeno che è voltato verso il muro}} Allora che cosa si prova a sentirsi umiliati? A sentire che qualcuno può decidere se devi vivere o morire? <br
/>'''Zeno''': {{NDR|si gira e si avvicina lentamente a Cecilia}} Metti giù questa pistola <br
/>'''Cecilia''': Fermo dove sei o sparo! <br
/>'''Zeno''': Pensi che questo ti farebbe star bene? Se mi sparassi… ti sentiresti in pace col mondo?... Bene! Allora fallo! Sparami! Mira qui al cuore! Io non soffrirò molto ma se servirà a farti felice io… sono disposto a sacrificarmi<br
/>'''Cecilia''': Tu sei un ladro schifoso! Sono sicura che non ti sei sacrificato per nessuno in tutta la tua vita. <br
/>'''Zeno''': Tu della mia vita non sai niente, Cecilia... niente! Però è vero, sono un ladro schifoso, un poco di buono... non merito di vivere. E se devo morire per mano di qualcuno voglio che quel qualcuno sia tu! Ma io vorrei vivere! Io vorrei che tu abbassassi questa pistola… vorrei potermi avvicinare per poterti abbracciare <br
/>'''Cecilia''': Io non te lo permetterò! Io ti odio! Tu… tu mi hai rovinato la vita <br
/>'''Zeno''': Forse… o forse ti ho fatto soltanto vedere un'altra vita possibile: una vita dove sei tu a decidere quello che sei veramente! Una vita dove vuoi provare emozioni forti… co- come questa mentre stringi una pistola e puoi decidere se un uomo può vivere o morire {{NDR| si avvicina a lei, piangendo }} <br
/>'''Cecilia''':{{NDR| indietreggia spaventata }} Ancora un passo e ti ammazzo! {{NDR|puntata aprile 2010}}
*'''Cecilia''': All'inizio eri il mio rapitore, l'uomo che volevo punire... poi sei diventato la mia ossessione e adesso...<br
/>'''Zeno''': Adesso sono soltanto Zeno {{NDR|puntata aprile 2010}}
==Citazioni su ''CentoVetrine''==
*Fare la [[fiction televisiva|fiction]] è un'esperienza incredibile per un attore. Si gira otto ore al giorno, non so quanti episodi, ma soprattutto si gira con ben sei registi diversi. Pertanto mantenere il filo del personaggio o la temperatura emotiva di una scena è completamente nelle mani dell'attore. Credo sia un'avventura unica nel suo genere e molto formativa per un attore. ([[Galatea Ranzi]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''CentoVetrine''}}
[[Categoria:Serie televisive italiane]]
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Centovetrine
==Frasi==
* E quindi tu saresti venuto fin qui per... per capire come stanno andando le cose tra me e Stefano?!...bene!....bene... adesso che l'hai capito ti potrò prenotare il primo volo per Hong Kong<br
/>{{NDR|Carol Grimani al marito Edoardo tornato dall'"esilio" a Hong Kong (puntata 5 febbraio 2008)}}
*"Tra un sogno e una carta di credito platino, preferisco una [[carta di credito]]... più sicura, da un sogno devi pur svegliarti, con una carta di credito puoi continuare a dormire" ('''Anna Baldi''')
*"Io non godo mai delle disgrazie altrui ma solo delle mie fortune" {{NDR|Ettore a Marina (2002)}}
*"Mi chiedi perché sto in mezzo a certi ambienti? Perché frequento certe persone? Te lo dico io perché, la risposta è semplicissima: perché loro sono peggio di me!" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata marzo 2010)}}
*"Balla per me... Cecilia!" {{NDR|Zeno a Cecilia al "Blue Valentine" (puntata marzo 2010)}}
*"A me non me ne importa niente della mia vita se tu non ci sei... io ti amo!"" {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata aprile 2010)}}
*"Io pensavo che tu fossi come me, ti stavo trascinando nel mio buio... non è proprio il posto adatto a te" {{NDR|Zeno dice addio a Cecilia dimostrandole il suo amore (puntata 6 maggio 2010)}}
*"Io non so aspettare, io non sono così! Io... lo pretendo adesso quello che voglio!" {{NDR|Zeno a Cecilia (punta dicembre 2010)}}
*"Da questa finestra si vede il sole che tramonta sul fiume... appena l'ho vista ho pensato che avrei voluto regalarti questo tramonto per tutti i giorni della nostra vita insieme " {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata gennaio 2011)}}
*"Io lo so, lo sento, siamo uguali!... è questo che ci ha fatto incontrare… e che ci ha fatto innamorare. Perché tu mi hai amato, Cecilia, io lo so! E so anche che mi ami ancora" {{NDR|Zeno a Cecila (puntata febbraio 2011)}}
*"Tu non vuoi la felicità di Cecilia! Tu vuoi Cecilia e basta!" {{NDR|Zeno a Ivan (puntata febbraio 2011)}}
*"Tornare in carcere non è la cosa peggiore che può capitarmi... la cosa peggiore è già successa" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata 11 febbraio 2011)}}
*"[..] È tutto un inferno, Brando, ogni cosa.. e allora quanto vale bruciare." {{NDR|Serena a Brando (puntata del 10 ottobre 2012)}}
==Dialoghi==
* '''Marina''': Che cosa vuoi?<br
/>'''Ettore''': Un po' di educazione!..visto che la tua voce si sente fin dentro il mio ufficio!<br
/>'''Marina''': Tappati le orecchie allora!<br
/>'''Ettore''': Certo che commetto sempre degli errori con te Marina!..come posso pretendere un po' di educazione da una lavandaia?!<br
/>{{NDR|puntata aprile[?] 2002}}
* {{NDR|ascoltando una musica di pianoforte vedendo un film, a naso in sù }}<br
/>{{NDR|sussurrando}}<br
/>'''Carol''': {{NDR|si commuove, si volta verso Stefano e lo guarda}} È stato tuo padre a parlarti di questa musica?<br />'''Stefano''': Sì. Dice che è l'unica volta che ti ha visto... piangere<br
/>'''Carol''': Allora è per questo che mi hai portato qui..mh? Una serata particolare... un posto magico... e un secondo fine......come sempre.<br
/>'''Stefano''': Io non ti ho mentito... quando ti ho detto che... vovevo vederti sotto una luce diversa... era la verità<br
/>'''Carol''': E pensavi davvero che bastasse un po' di musica per vedermi crollare?<br
/>'''Stefano''': Io pensavo solo che bastasse un po' di musica per capire qualche cosa in più di te<br
/>'''Carol''': {{NDR|sospiro}}...non sempre conoscere il passato di una persona aiuta a capirla... vedi tuo padre<br
/>'''Stefano''': Carol, che cosa c'entra mio padre, non cambiare discorso<br
/>'''Carol''': C'entra invece, dimenticando il suo passato lui... ha dimenticato chi era veramente..ma questo a me non succederà mai<br
/>'''Stefano''': Se hai alzato un muro così alto, quello che difendi dev'essere davvero molto importante... e io voglio scoprirlo.<br
/>'''Carol''': Sì, su questo hai ragione. La cosa più preziosa che ha una persona sono i ricordi<br
/>{{NDR|puntata 28 marzo 2007}}
* '''Edoardo''': La vedi questa fede?<br />'''Carol''': Ma credi davvero che conti qualche cosa? Pensi che il nostro matrimonio abbia un qualche valore ormai?<br />'''Edoardo''': Ce l'ha!, ce l'ha eccome!...sai perché non mi sono mai tolto questo anello neanche a Hong Kong?<br />Perché dentro c'è inciso il tuo nome!, il nome della prima donna che è riuscita a fregarmi!<br../>sai, quand'ero lontano, ogni volta che lo vedevo ricordavo quello che mi avevi fatto!<br />'''Carol''': Quanto sei romantico!<br
/>{{NDR|puntata 14 febbraio 2008}}
* {{NDR|Zeno si risveglia da un incubo provocato dai suoi sensi di colpa }}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|è sveglia e fissa Zeno con atteggiamento provocatorio}} Allora anche tu hai una coscienza?<br
/>'''Zeno''': {{NDR|ancora stordito a causa del brusco risveglio}} Perché non dormi invece di dire sciocchezze?<br
/>'''Cecilia''': Mi hai svegliata tu lamentandoti. Che cosa hai sognato di così terribile per agitarti in quel modo? Forse è più facile dormire legati... che tormentati dai sensi di colpa.<br
/>'''Zeno''': {{NDR|alzandosi infastidito dalle domande}} Credi davvero che io abbia dei rimorsi nei vostri riguardi?<br
/>'''Cecilia''': L'hai detto tu... che non volevi rapirci ma solo prendere i gioielli. Hai perso il controllo della situazione, hai quasi ammazzato mia sorella: forse è per questo che non ti senti così tranquillo...<br
/>'''Zeno''': {{NDR|avvicinandosi a Cecilia}} Continua con questa psicanalisi da quattro soldi... allora sì che diventerò veramente nervoso e me la prenderò con te...<br
/>'''Cecilia''': Volevo solo mettere in chiaro le cose: io e Serena saremo anche tue prigioniere, ma il più forte qua dentro non sei tu! {{NDR|puntata gennaio 2010}}
* {{NDR|Damiano e Zeno in commissariato }}<br
/>'''Damiano''': {{NDR|Entra in ufficio e avvicina una sedia alla scrivania}} Forza, siediti!<br
/>'''Zeno''': {{NDR|infastidito}} Preferisco restare in piedi, grazie <br
/>'''Damiano''': I miei uomini ti hanno portato qui perché eseguivano un mio ordine <br
/>'''Zeno''': E perché mi avresti fatto arrestare? <br
/>'''Damiano''': {{NDR|Alza la voce}} Non ti ho fatto arrestare! Volevo solo essere sicuro che fossi tu e soprattutto che fossi vivo! Ho anche denunciato la tua scomparsa... <br
/>'''Zeno''': Perché l'hai fatto? <br
/>'''Damiano''': E me lo chiedi anche? Perché sei sparito nel nulla, ecco perché!<br
/>'''Zeno''': Fammi capire... io sono stato trattato come una specie di criminale soltanto perché è un po' che non ti chiamo? <br
/>'''Damiano''': Sono due mesi! Sono esattamente due mesi che non ho tue notizie! Cosa avresti fatto al mio posto? Eh? Non mi avresti cercato? Te ne saresti fregato facendo finta di niente? <br
/>'''Zeno''': Non lo so... io non sono te {{NDR|puntata marzo 2010}}
* {{NDR|Cecilia ha attirato Zeno in un appartamento con l'intenzione di ucciderlo}}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|punta una pistola su Zeno che è voltato verso il muro}} Allora che cosa si prova a sentirsi umiliati? A sentire che qualcuno può decidere se devi vivere o morire? <br
/>'''Zeno''': {{NDR|si gira e si avvicina lentamente a Cecilia}} Metti giù questa pistola <br
/>'''Cecilia''': Fermo dove sei o sparo! <br
/>'''Zeno''': Pensi che questo ti farebbe star bene? Se mi sparassi… ti sentiresti in pace col mondo?... Bene! Allora fallo! Sparami! Mira qui al cuore! Io non soffrirò molto ma se servirà a farti felice io… sono disposto a sacrificarmi<br
/>'''Cecilia''': Tu sei un ladro schifoso! Sono sicura che non ti sei sacrificato per nessuno in tutta la tua vita. <br
/>'''Zeno''': Tu della mia vita non sai niente, Cecilia... niente! Però è vero, sono un ladro schifoso, un poco di buono... non merito di vivere. E se devo morire per mano di qualcuno voglio che quel qualcuno sia tu! Ma io vorrei vivere! Io vorrei che tu abbassassi questa pistola… vorrei potermi avvicinare per poterti abbracciare <br
/>'''Cecilia''': Io non te lo permetterò! Io ti odio! Tu… tu mi hai rovinato la vita <br
/>'''Zeno''': Forse… o forse ti ho fatto soltanto vedere un'altra vita possibile: una vita dove sei tu a decidere quello che sei veramente! Una vita dove vuoi provare emozioni forti… co- come questa mentre stringi una pistola e puoi decidere se un uomo può vivere o morire {{NDR| si avvicina a lei, piangendo }} <br
/>'''Cecilia''':{{NDR| indietreggia spaventata }} Ancora un passo e ti ammazzo! {{NDR|puntata aprile 2010}}
*'''Cecilia''': All'inizio eri il mio rapitore, l'uomo che volevo punire... poi sei diventato la mia ossessione e adesso...<br
/>'''Zeno''': Adesso sono soltanto Zeno {{NDR|puntata aprile 2010}}
==Citazioni su ''CentoVetrine''==
*Fare la [[fiction televisiva|fiction]] è un'esperienza incredibile per un attore. Si gira otto ore al giorno, non so quanti episodi, ma soprattutto si gira con ben sei registi diversi. Pertanto mantenere il filo del personaggio o la temperatura emotiva di una scena è completamente nelle mani dell'attore. Credo sia un'avventura unica nel suo genere e molto formativa per un attore. ([[Galatea Ranzi]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''CentoVetrine''}}
[[Categoria:Serie televisive italiane]]
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2024-12-16T12:40:16Z
Spinoziano
2297
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1355305
wikitext
text/x-wiki
{{da wikificare|Sistemare citazioni secondo stagioni ed episodi}}
{{FictionTV
|tipofiction= serial TV
|titolooriginale= CentoVetrine
|immagine=
|paese=Italia
|anno=2001-2016
|genere= soap opera
|stagioni=15
|episodi=3245
|ideatore = [[Cristiana Farina]]
|attori =
|doppiatoriitaliani =
}}
'''''CentoVetrine''''', soap opera italiana trasmessa dal 2001 al 2016.
==Frasi==
* E quindi tu saresti venuto fin qui per... per capire come stanno andando le cose tra me e Stefano?!...bene!....bene... adesso che l'hai capito ti potrò prenotare il primo volo per Hong Kong<br
/>{{NDR|Carol Grimani al marito Edoardo tornato dall'"esilio" a Hong Kong (puntata 5 febbraio 2008)}}
*"Tra un sogno e una carta di credito platino, preferisco una [[carta di credito]]... più sicura, da un sogno devi pur svegliarti, con una carta di credito puoi continuare a dormire" ('''Anna Baldi''')
*"Io non godo mai delle disgrazie altrui ma solo delle mie fortune" {{NDR|Ettore a Marina (2002)}}
*"Mi chiedi perché sto in mezzo a certi ambienti? Perché frequento certe persone? Te lo dico io perché, la risposta è semplicissima: perché loro sono peggio di me!" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata marzo 2010)}}
*"Balla per me... Cecilia!" {{NDR|Zeno a Cecilia al "Blue Valentine" (puntata marzo 2010)}}
*"A me non me ne importa niente della mia vita se tu non ci sei... io ti amo!"" {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata aprile 2010)}}
*"Io pensavo che tu fossi come me, ti stavo trascinando nel mio buio... non è proprio il posto adatto a te" {{NDR|Zeno dice addio a Cecilia dimostrandole il suo amore (puntata 6 maggio 2010)}}
*"Io non so aspettare, io non sono così! Io... lo pretendo adesso quello che voglio!" {{NDR|Zeno a Cecilia (punta dicembre 2010)}}
*"Da questa finestra si vede il sole che tramonta sul fiume... appena l'ho vista ho pensato che avrei voluto regalarti questo tramonto per tutti i giorni della nostra vita insieme " {{NDR|Zeno a Cecilia (puntata gennaio 2011)}}
*"Io lo so, lo sento, siamo uguali!... è questo che ci ha fatto incontrare… e che ci ha fatto innamorare. Perché tu mi hai amato, Cecilia, io lo so! E so anche che mi ami ancora" {{NDR|Zeno a Cecila (puntata febbraio 2011)}}
*"Tu non vuoi la felicità di Cecilia! Tu vuoi Cecilia e basta!" {{NDR|Zeno a Ivan (puntata febbraio 2011)}}
*"Tornare in carcere non è la cosa peggiore che può capitarmi... la cosa peggiore è già successa" {{NDR|Zeno a Damiano (puntata 11 febbraio 2011)}}
*"[..] È tutto un inferno, Brando, ogni cosa.. e allora quanto vale bruciare." {{NDR|Serena a Brando (puntata del 10 ottobre 2012)}}
==Dialoghi==
* '''Marina''': Che cosa vuoi?<br
/>'''Ettore''': Un po' di educazione!..visto che la tua voce si sente fin dentro il mio ufficio!<br
/>'''Marina''': Tappati le orecchie allora!<br
/>'''Ettore''': Certo che commetto sempre degli errori con te Marina!..come posso pretendere un po' di educazione da una lavandaia?!<br
/>{{NDR|puntata aprile[?] 2002}}
* {{NDR|ascoltando una musica di pianoforte vedendo un film, a naso in sù }}<br
/>{{NDR|sussurrando}}<br
/>'''Carol''': {{NDR|si commuove, si volta verso Stefano e lo guarda}} È stato tuo padre a parlarti di questa musica?<br />'''Stefano''': Sì. Dice che è l'unica volta che ti ha visto... piangere<br
/>'''Carol''': Allora è per questo che mi hai portato qui..mh? Una serata particolare... un posto magico... e un secondo fine......come sempre.<br
/>'''Stefano''': Io non ti ho mentito... quando ti ho detto che... vovevo vederti sotto una luce diversa... era la verità<br
/>'''Carol''': E pensavi davvero che bastasse un po' di musica per vedermi crollare?<br
/>'''Stefano''': Io pensavo solo che bastasse un po' di musica per capire qualche cosa in più di te<br
/>'''Carol''': {{NDR|sospiro}}...non sempre conoscere il passato di una persona aiuta a capirla... vedi tuo padre<br
/>'''Stefano''': Carol, che cosa c'entra mio padre, non cambiare discorso<br
/>'''Carol''': C'entra invece, dimenticando il suo passato lui... ha dimenticato chi era veramente..ma questo a me non succederà mai<br
/>'''Stefano''': Se hai alzato un muro così alto, quello che difendi dev'essere davvero molto importante... e io voglio scoprirlo.<br
/>'''Carol''': Sì, su questo hai ragione. La cosa più preziosa che ha una persona sono i ricordi<br
/>{{NDR|puntata 28 marzo 2007}}
* '''Edoardo''': La vedi questa fede?<br />'''Carol''': Ma credi davvero che conti qualche cosa? Pensi che il nostro matrimonio abbia un qualche valore ormai?<br />'''Edoardo''': Ce l'ha!, ce l'ha eccome!...sai perché non mi sono mai tolto questo anello neanche a Hong Kong?<br />Perché dentro c'è inciso il tuo nome!, il nome della prima donna che è riuscita a fregarmi!<br../>sai, quand'ero lontano, ogni volta che lo vedevo ricordavo quello che mi avevi fatto!<br />'''Carol''': Quanto sei romantico!<br
/>{{NDR|puntata 14 febbraio 2008}}
* {{NDR|Zeno si risveglia da un incubo provocato dai suoi sensi di colpa }}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|è sveglia e fissa Zeno con atteggiamento provocatorio}} Allora anche tu hai una coscienza?<br
/>'''Zeno''': {{NDR|ancora stordito a causa del brusco risveglio}} Perché non dormi invece di dire sciocchezze?<br
/>'''Cecilia''': Mi hai svegliata tu lamentandoti. Che cosa hai sognato di così terribile per agitarti in quel modo? Forse è più facile dormire legati... che tormentati dai sensi di colpa.<br
/>'''Zeno''': {{NDR|alzandosi infastidito dalle domande}} Credi davvero che io abbia dei rimorsi nei vostri riguardi?<br
/>'''Cecilia''': L'hai detto tu... che non volevi rapirci ma solo prendere i gioielli. Hai perso il controllo della situazione, hai quasi ammazzato mia sorella: forse è per questo che non ti senti così tranquillo...<br
/>'''Zeno''': {{NDR|avvicinandosi a Cecilia}} Continua con questa psicanalisi da quattro soldi... allora sì che diventerò veramente nervoso e me la prenderò con te...<br
/>'''Cecilia''': Volevo solo mettere in chiaro le cose: io e Serena saremo anche tue prigioniere, ma il più forte qua dentro non sei tu! {{NDR|puntata gennaio 2010}}
* {{NDR|Damiano e Zeno in commissariato }}<br
/>'''Damiano''': {{NDR|Entra in ufficio e avvicina una sedia alla scrivania}} Forza, siediti!<br
/>'''Zeno''': {{NDR|infastidito}} Preferisco restare in piedi, grazie <br
/>'''Damiano''': I miei uomini ti hanno portato qui perché eseguivano un mio ordine <br
/>'''Zeno''': E perché mi avresti fatto arrestare? <br
/>'''Damiano''': {{NDR|Alza la voce}} Non ti ho fatto arrestare! Volevo solo essere sicuro che fossi tu e soprattutto che fossi vivo! Ho anche denunciato la tua scomparsa... <br
/>'''Zeno''': Perché l'hai fatto? <br
/>'''Damiano''': E me lo chiedi anche? Perché sei sparito nel nulla, ecco perché!<br
/>'''Zeno''': Fammi capire... io sono stato trattato come una specie di criminale soltanto perché è un po' che non ti chiamo? <br
/>'''Damiano''': Sono due mesi! Sono esattamente due mesi che non ho tue notizie! Cosa avresti fatto al mio posto? Eh? Non mi avresti cercato? Te ne saresti fregato facendo finta di niente? <br
/>'''Zeno''': Non lo so... io non sono te {{NDR|puntata marzo 2010}}
* {{NDR|Cecilia ha attirato Zeno in un appartamento con l'intenzione di ucciderlo}}<br
/>'''Cecilia''': {{NDR|punta una pistola su Zeno che è voltato verso il muro}} Allora che cosa si prova a sentirsi umiliati? A sentire che qualcuno può decidere se devi vivere o morire? <br
/>'''Zeno''': {{NDR|si gira e si avvicina lentamente a Cecilia}} Metti giù questa pistola <br
/>'''Cecilia''': Fermo dove sei o sparo! <br
/>'''Zeno''': Pensi che questo ti farebbe star bene? Se mi sparassi… ti sentiresti in pace col mondo?... Bene! Allora fallo! Sparami! Mira qui al cuore! Io non soffrirò molto ma se servirà a farti felice io… sono disposto a sacrificarmi<br
/>'''Cecilia''': Tu sei un ladro schifoso! Sono sicura che non ti sei sacrificato per nessuno in tutta la tua vita. <br
/>'''Zeno''': Tu della mia vita non sai niente, Cecilia... niente! Però è vero, sono un ladro schifoso, un poco di buono... non merito di vivere. E se devo morire per mano di qualcuno voglio che quel qualcuno sia tu! Ma io vorrei vivere! Io vorrei che tu abbassassi questa pistola… vorrei potermi avvicinare per poterti abbracciare <br
/>'''Cecilia''': Io non te lo permetterò! Io ti odio! Tu… tu mi hai rovinato la vita <br
/>'''Zeno''': Forse… o forse ti ho fatto soltanto vedere un'altra vita possibile: una vita dove sei tu a decidere quello che sei veramente! Una vita dove vuoi provare emozioni forti… co- come questa mentre stringi una pistola e puoi decidere se un uomo può vivere o morire {{NDR| si avvicina a lei, piangendo }} <br
/>'''Cecilia''':{{NDR| indietreggia spaventata }} Ancora un passo e ti ammazzo! {{NDR|puntata aprile 2010}}
*'''Cecilia''': All'inizio eri il mio rapitore, l'uomo che volevo punire... poi sei diventato la mia ossessione e adesso...<br
/>'''Zeno''': Adesso sono soltanto Zeno {{NDR|puntata aprile 2010}}
==Citazioni su ''CentoVetrine''==
*Fare la [[fiction televisiva|fiction]] è un'esperienza incredibile per un attore. Si gira otto ore al giorno, non so quanti episodi, ma soprattutto si gira con ben sei registi diversi. Pertanto mantenere il filo del personaggio o la temperatura emotiva di una scena è completamente nelle mani dell'attore. Credo sia un'avventura unica nel suo genere e molto formativa per un attore. ([[Galatea Ranzi]])
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''CentoVetrine''}}
[[Categoria:Serie televisive italiane]]
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A Bug's Life - Megaminimondo
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Andrek02
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/* Frasi */ non sembra significativa
1356390
wikitext
text/x-wiki
{{Film
|titoloitaliano= A Bug's Life - Megaminimondo
|genere= animazione
|regista= [[John Lasseter]], [[Andrew Stanton]]
|sceneggiatore= [[Andrew Stanton]], [[Don McEnery]], [[Bob Shaw (sceneggiatore)|Bob Shaw]]
|doppiatorioriginali=
*[[Dave Foley]]: Flik
*[[Julia Louis-Dreyfus]]: Atta
*[[Hayden Panettiere]]: Dot
*[[David Hyde Pierce]]: Slim
*[[Joe Ranft]]: Heimlich
*[[Denis Leary]]: Francis
*[[Jonathan Harris]]: Manny
*[[Madeline Kahn]]: Gypsy Moth
*[[Bonnie Hunt]]: Rosie
*[[Michael McShane]]: Tuck/Roll
*[[Brad Garrett]]: Dim
*[[Kevin Spacey]]: Hopper
*[[Richard Kind]]: Molt
*[[Phyllis Diller]]: Queen
*[[John Ratzenberger]]: P.T. Flea
*[[Roddy McDowall]]: Mr. Soil
*[[Edie McClurg]]: Dr. Flora
*[[Alex Rocco]]: Thorny
*[[David Ossman]]: Cornelius
|doppiatoriitaliani=
*[[Massimiliano Manfredi]]: Flik
*[[Chiara Colizzi]]: Atta
*[[Veronica Puccio]]: Dot
*[[Stefano Masciarelli]]: Stecco
*[[Roberto Stocchi]]: Heimlich
*[[Stefano Mondini]]: Francis
*[[Franco Zucca]]: Manty
*[[Antonella Rendina]]: Gypsy
*[[Alessandra Casella]]: Rosie
*[[Roberto Draghetti]]: Dim
*[[Enrico Pallini]]: Tuck
*[[Franco Mannella]]: Roll
*[[Roberto Pedicini]]: Hopper
*[[Vittorio Amandola]]: Mollo
*[[Deddy Savagnone]]: Regina
*[[Renato Cecchetto]]: P.T. Pulce
*[[Oliviero Dinelli]]: Dottor Suolo
*[[Lorenza Biella]]: Dottoressa Flora
*[[Ennio Coltorti]]: Ruvido
*[[Werner Di Donato]]: Cornelius
|note=
*Musiche di [[Randy Newman]]
}}
'''''A Bug's Life – Megaminimondo''''', film d'animazione statunitense del 1998, regia di [[John Lasseter]].
==[[Incipit]]==
{{incipit film}}
{{NDR|Una foglia cade davanti a una delle formiche operaie della fila}}<br />'''Formica operaia 1''': Oh... no, no, no. Sono perduto! Dov'è la fila? È sparita! Che devo fare? Che devo fare?<br />'''Formica operaia 2''': Aiuto!<br />'''Formica operaia 3''': Resteremo qui per sempre!<br />'''Dottor Suolo''': Niente paura, niente paura. Siamo dei veri professionisti. Restate calmi. Ci muoveremo intorno alla foglia.<br />'''Formica operaia 1''': Intorno alla foglia? Non credo che ne siamo capaci.<br />'''Dottor Suolo''': Oh, sciocchezze. Non è niente in confronto al rametto del '93.
==Frasi==
*Prima [[Regole dai film|regola]] del comando: ogni cosa è colpa tua ('''Hopper''' rivolto alla Principessa Atta)
*{{NDR|Raccontando la [[barzellette dai film|barzelletta]] alle Cavallette}} Quanti [[scarafaggio|scarafaggi]] occorrono per avvitare una [[lampadina]]? Non si sa, quando si accende la luce spariscono! ('''Stecco''')
*Sono stato in gabinetti meno schifosi di questo spettacolo, è ridicolo, che delusione! ('''Una mosca''')
*Ho solo 24 ore di vita, non le sprecherò certo qui! ('''Una mosca''')
*{{NDR|Rivolto a una lucciola}} Ehi, spegni quelle chiappe! ('''Francis''')
*{{NDR|Alle cavallette}} Se lasciate che una formica ci tenga testa, allora tutte ci terranno testa, capite? Quelle meschine formichine ci superano in numero di cento a uno, e se mai dovessero accorgersene addio al nostro stile di vita! Non si parla di cibo. Si parla di tenere quelle formiche in riga. ('''Hopper''')
*Ti sbagli, Hopper. Le formiche non sono fatte per servire le cavallette! Ho visto queste formiche fare grandi cose, anno dopo anno, riescono in qualche modo a raccogliere cibo per se stesse e per voi! Perciò.. perciò qual è la specie più debole? Le formiche non sono serve delle cavallette! Siete voi ad aver bisogno di noi! Siamo molto più forti di quanto dici tu! E tu lo sai, non è vero? ('''Flik''')
==Dialoghi ==
*'''Mosca''' Ehi tu: rivoglio i miei soldi! <br/> '''P.T.''': Nessun rimborso dopo i primi 2 minuti!
*'''P.T.''': Perdiamo pubblico, voi pagliacci andate subito fuori! <br/> '''Heimlich''': Odio esibirmi a stomaco vuoto!<br/> '''P.T.''': Fai il tuo numero Heimlich, dopo mangi! <br/> '''Stecco''': P.T., a che serve? <br/> '''P.T.''': Non ora, Stecco! <br/> '''Stecco''': A che serve andare là fuori? Non faranno che ridere di me! <br/> '''P.T.''': Questo perché sei un pagliaccio!!!<br/> '''Stecco''': No, è perché sono un attrezzo! Mi dai sempre la parte della scopa, del palo, del bastone, della scheggia! <br/> '''P.T.''': Sei un [[insetto stecco]], è divertente, adesso va'!!! <br/> '''Stecco''': Sei un parassita!
*'''Mosca 2''': Ciao, coccinellina cara! <br/> '''Francis''': Sciò, Mosca! Non scocciarmi! <br/> '''Mosca 1''': Senti. Perchè non ripeti all'amico Tonfo di quello che ci hai detto oggi al circo? <br/> '''Mosca 2''': Si, qualcosa vado ad arronzare su un mucchio di letame!
*'''Mosche''': Coccinella coccinella! Torna a casa, Bella! <br/> '''Mosca 1''': Non fai più il gradasso ora, eh? Coraggio, pagliaccio. Alzati e combatti da donna! <br/> '''Francis''': Pronti per il numero di Robin Hood? <br/> '''Heimlich''': Oh oh. Voglio essere Little John! <br/> '''Stecco''': Che parte posso fare?
*'''Francis''': Indietro moscacce! Noi siamo i grandi guerrieri di tutta Insettopia! <br/> '''Flik''': Insetti guerrieri! <br/> '''Francis''': La mia spada! <br/> '''Stecco''': Swig Swig, Can Can! <br/> '''Francis''': Little John!<br/> '''Heimlich''': Ehilà Robin! Giustizia la mia spada, verità la mia faretra!
*'''Rosie''': Bene, si parte ragazzi! In bocca al lupo! <br /> '''Flik''': Wow, sei perversa!
*'''Flik''': Insetti da circo? Come potete essere insetti da circo? <br /> '''Heimlich''': Cosa? <br /> '''Francis''': Ehi ehi ehi ehi. Non hai mai parlato di uccidere cavallette, amico. Tu ci hai mentito! <br /> '''Heimlich''': Ya! <br /> '''Flik''': Volete scherzare? Sapete cos'è questo? Questo amici miei è falsa pubblicità! <br />'''Manty''': {{NDR|Indignato}} Come osa!? Lei, signore, è il ciarlatano di questo scenario, propagandando la sua mercanzia come un talent scout, predando sulle anime di artisti sventurati! Buona giornata, signore. {{NDR|Gli insetti da circo se ne vanno}}
*'''Heimlich''': Sto per farmela sotto credo. <br/> '''Francis''': Tieniti!
*'''Flik''': {{NDR|Dopo che Atta gli ha rivelato che la cavalletta Hopper ha paura degli uccelli}} Hopper teme gli uccelli! <br />'''Francis''': {{NDR|Ironico}} E non lo biasimo. <br />'''Flik''': Oh, è perfetto! Ci liberiamo di Hopper e nessuno saprà che ho fatto un pasticcio! Voi continuate a fingere di essere guerrieri! <br />'''Rosie''': Ah ah, tesoro, non ci stiamo a combattere le cavallette, chiaro? <br />'''Flik''': Ve ne andrete ancor prima che arrivano le cavallette! Sarà facile! Ecco cosa... <br />'''Manty''': {{NDR|Lo interrompe bruscamente}} Non un'altra parola! Io non so che cosa stai raffazzonando in quel tuo cervelletto di formica, ma noi non ne faremo parte.
*'''Francis''' {{NDR|dopo che Stecco si è incastrato in un albero}}: Stecco! <br /> '''Stecco''': Francis, sono incastrato! <br /> '''Francis''': Dove sei? <br /> '''Stecco''': Da questa parte! <br /> '''Francis''': Dove?! <br /> '''Stecco''': Qui! Sono l'unico stecco con gli occhi!
*'''P.T.''': Sicuro di non poter venire in tournée con noi? <br /> '''Flik''': Spiacente, il mio posto è qui! <br /> '''Atta''': Bella risposta!
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{Pixar}}
[[Categoria:Film d'animazione Pixar]]
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Operette morali
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2024-12-16T12:58:49Z
Udiki
86035
/* Cantico del gallo silvestre */ +1
1356387
wikitext
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[[File:Leopardi Operette Morali Napoli 1835.jpg|thumb|Frontespizio dell'edizione Starita pubblicata a Napoli nel 1835]]
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Le '''''Operette morali''''', raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, scritte tra il 1824 ed il 1832 da [[Giacomo Leopardi]].
==''Storia del genere umano''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Storia del genere umano|Storia del genere umano]]}}
===[[Incipit]]===
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell'educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l'uno e l'altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
===Citazioni===
*S'ingannano a ogni modo coloro i quali stimano essere nata primieramente l'infelicità umana dall'iniquità e dalle cose commesse contro agli Dei; ma per lo contrario non d'altronde ebbe principio la [[malvagità]] degli uomini che dalle loro calamità.
*Protesta l'autore che in questa favola, e nelle altre che seguono, non ha fatto alcuna allusione alla storia mosaica, né alla storia evangelica, né a veruna delle tradizioni e dottrine del Cristianesimo.
*Quando {{NDR|Amore}} viene in sulla terra, sceglie i cuori più teneri e più gentili delle persone più generose e magnanime; e quivi siede per breve spazio; diffondendovi sì pellegrina e mirabile soavità, ed empiendoli di affetti sì nobili, e di tanta virtù e fortezza, che eglino allora provano, cosa al tutto nuova nel genere umano, piuttosto verità che rassomiglianza di beatitudine. Rarissimamente congiunge due cuori insieme, abbracciando l'uno e l'altro a un medesimo tempo, e inducendo scambievole ardore e desiderio in ambedue; benché pregatone con grandissima instanza da tutti coloro che egli occupa: ma Giove non gli consente di compiacerli, trattone alcuni pochi; perché la felicità che nasce da tale beneficio, è di troppo breve intervallo superata dalla divina. A ogni modo, l'essere pieni del suo nume vince per sé qualunque più fortunata condizione fosse in alcun uomo ai migliori tempi.
===Citazioni sulla ''Storia del genere umano''===
*La ''Storia del genere umano'' è una serie di fatti corrispondente a una serie di proposizioni filosofiche, illustrate da ragionamenti cavati dalla natura umana. Si legge tutta d'un fiato, e va letta studiosamente da quanti vogliono impossessarsi di questa filosofia. L'autore condensa in poche pagine tutte le sue idee sugli uomini, in un tono asciutto, come cosa che non lo riguardi. Prosa classica, se mai vi fu, perfettissima di proprietà, d'ordine, di congegno, e anche d'insensibilità: sembra fattura di un essere solo cervello , estraneo al consorzio umano. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Dialogo d'Ercole e di Atlante''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo d'Ercole e di Atlante|Dialogo d'Ercole e di Atlante]]}}
*Crederò che oggi tutti gli uomini sieno giusti perché il mondo è caduto e niuno s'è mosso. ('''Ercole''')
==''Dialogo della Moda e della Morte''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo della Moda e della Morte|Dialogo della Moda e della Morte]]}}
*'''Moda''': Io sono la [[Moda]], tua sorella.<br>'''Morte''': Mia sorella?<br>'''Moda''': Sì: non ti ricordi che tutte e due siamo nate dalla [[Caducità]]?<br>'''Morte''': Che m'ho a ricordare io che sono nemica capitale della memoria.
*Primieramente io che annullo o stravolgo per lo continuo tutte le altre usanze, non ho mai lasciato smettere in nessun luogo la pratica di morire, e per questo vedi che ella dura universalmente insino a oggi dal principio del mondo. ('''Moda''')
*[...] la [[vita e morte|vita]] stessa, così per rispetto del corpo come dell'animo, e più morta che viva; tanto che questo secolo si può dire con verità che sia proprio il secolo della [[vita e morte|Morte]]: [...]. ('''Moda''')
==''Proposta di premi fatta dall'Accademia dei Sillografi''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Proposta di premi fatta dall'Accademia dei Sillografi|Proposta di premi fatta dall'Accademia dei Sillografi]]}}
===[[Incipit]]===
L'Accademia dei Sillografi attendendo di continuo, secondo il suo principale instituto, a procurare con ogni suo sforzo l'utilità comune, e stimando niuna cosa essere più conforme a questo proposito che aiutare e promuovere gli andamenti e le inclinazioni
:''Del fortunato secolo in cui siamo'',
come dice un poeta illustre; ha tolto a considerare diligentemente le qualità e l'indole del nostro tempo, e dopo lungo e maturo esame si è risoluta di poterlo chiamare l'età delle macchine, non solo perché gli uomini di oggidì procedono e vivono forse più meccanicamente di tutti i passati, ma eziandio per rispetto al grandissimo numero delle macchine inventate di fresco ed accomodate o che si vanno tutto giorno trovando ed accomodando a tanti e così vari esercizi, che oramai non gli uomini ma le macchine, si può dire, trattano le cose umane e fanno le opere della vita.
===Citazioni===
*[...] disperando la miglior parte dei filosofi di potersi mai curare i difetti del genere umano, i quali, come si crede, sono assai maggiori e in più numero che le virtù; e tenendosi per certo che sia piuttosto possibile di rifarlo del tutto in una nuova stampa, o di sostituire in suo luogo un altro, che di emendarlo; perciò l'Accademia dei Sillografi reputa essere espedientissimo che gli uomini si rimuovano dai negozi della vita il più che si possa, e che a poco a poco dieno luogo, sottentrando le macchine in loro scambio.
==''Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo|Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo]]}}
*Perché, mancati gli uomini, la fortuna si ha cavato via la benda, e messosi gli occhiali e appiccato la ruota a un arpione, se ne sta colle braccia in croce a sedere, guardando le cose del mondo senza più mettervi le mani; non si trova più regni né imperi che vadano gonfiando e scoppiando come le bolle, perché sono tutti sfumati; non si fanno guerre, e tutti gli anni si assomigliano l'uno all'altro come uovo a uovo. ('''Folletto''')
*'''Gnomo''' {{NDR|riferito alla fine degli uomini}}: Ma come sono andati a mancare quei monelli?<br>'''Folletto''': Parte guerreggiando tra loro, parte navigando, parte mangiandosi l'un l'altro, parte ammazzandosi non pochi di propria mano, parte infracidando nell'ozio, parte stillandosi il cervello sui libri, parte gozzovigliando, e disordinando in mille cose; in fine studiando tutte le vie di far contro la propria natura e di capitar male.
*Che maraviglia? quando non solamente si persuadevano che le cose del mondo non avessero altro uffizio che di stare al servigio loro, ma facevano conto che tutte insieme, allato al genere umano, fossero una bagattella. E però le loro proprie vicende le chiamavano rivoluzioni del mondo, e le storie delle loro genti, storie del mondo: benché si potevano numerare, anche dentro ai termini della terra, forse tante altre specie, non dico di creature, ma solamente di animali, quanti capi d'uomini vivi: i quali animali, che erano fatti espressamente per coloro uso, non si accorgevano però mai che il mondo si rivoltasse. ('''Folletto''')
==''Dialogo di Malambruno e di Farfarello''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Malambruno e di Farfarello|Dialogo di Malambruno e di Farfarello]]}}
*Dunque, amandoti necessariamente del maggiore amore che tu sei capace, necessariamente desideri il più che puoi la [[felicità e infelicità|felicità]] propria; e non potendo mai di gran lunga essere soddisfatto di questo tuo desiderio, che è sommo, resta che tu non possi fuggire per nessun verso di non essere [[felicità e infelicità|infelice]]. ('''Farfarello''')
*[...] perché negli uomini e negli altri viventi la privazione della felicità, quantunque senza dolore e senza sciagura alcuna, e anche nel tempo di quelli che voi chiamate piaceri, importa infelicità espressa. ('''Farfarello''')
*[...] la privazione dell'infelicità è semplicemente meglio dell'infelicità. ('''Farfarello''')
==''Dialogo della Natura e di un'Anima''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo della Natura e di un'Anima|Dialogo della Natura e di un'Anima]]}}
===[[Incipit]]===
Va, figliuola mia prediletta, che tale sarai tenuta e chiamata per lungo ordine di secoli. Vivi, e sii grande e [[Infelicità|infelice]]. ('''Natura''')
===Citazioni===
*[...] tutti gli uomini per necessità nascono e vivono infelici. ('''Natura''')
*[...] l'eccellenza delle anime importa maggiore intensione della loro vita; la qual cosa importa maggior sentimento dell'infelicità propria; che è come se io dicessi maggiore infelicità. Similmente la maggior vita degli animi inchiude maggiore efficacia di amor proprio, dovunque esso s'inclini, e sotto qualunque volto si manifesti: la qual maggioranza di amor proprio importa maggior desiderio di beatitudine, e però maggiore scontento e affanno di esserne privi, e maggior dolore delle avversità che sopravvengono. ('''Natura''')
*I meno atti o meno usati a ponderare e considerare seco medesimi, sono i più pronti al risolversi, e nell'operare i più efficaci. ('''Natura''')
*Figliuola mia; tutte le anime degli uomini, come io ti diceva, sono assegnate in preda all'infelicità, senza mia colpa. Ma nell'universale miseria della condizione umana, e nell'infinita vanità di ogni suo diletto e vantaggio, la gloria è giudicata dalla miglior parte degli uomini il maggior bene che sia concesso ai mortali, e il più degno oggetto che questi possano proporre alle cure e alle azioni loro. Onde, non per odio, ma per vera e speciale benevolenza che ti avea posta, io deliberai di prestarti al conseguimento di questo fine tutti i sussidi che erano in mio potere. ('''Natura''')
==''Dialogo della Terra e della Luna''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo della Terra e della Luna|Dialogo della Terra e della Luna]]}}
*Perdona, monna Terra, [...]. Ma in vero che tu mi riesci peggio che vanerella a pensare che tutte le cose di qualunque parte del mondo sieno conformi alle tue; come se la natura non avesse avuto altra intenzione che di copiarti puntualmente da per tutto. ('''Luna''')
*Ma io mi dimenticava una cosa che importa più d'ogni altra. Io vorrei sapere se veramente, secondo che scrive l'[[Ludovico Ariosto|Ariosto]], tutto quello che ciascun uomo va perdendo; come a dire la gioventù, la bellezza, la sanità, le fatiche e spese che si mettono nei buoni studi per essere onorati dagli altri, nell'indirizzare i fanciulli ai buoni costumi, nel fare o promuovere le instituzioni utili; tutto sale e si raguna costà: di modo che vi si trovano tutte le cose umane; fuori della pazzia, che non si parte dagli uomini. In caso che questo sia vero, io fo conto che tu debba essere così piena, che non ti avanzi più luogo; specialmente che, negli ultimi tempi, gli uomini hanno perduto moltissime cose (verbigrazia l'amor patrio, la virtù, la magnanimità, la rettitudine), non già solo in parte, e l'uno o l'altro di loro, come per l'addietro, ma tutti e interamente. E certo che se elle non sono costì, non credo si possano trovare in altro luogo. ('''Terra''')
*[...] il [[male]] è cosa comune a tutti i pianeti dell'universo, o almeno di questo mondo solare, come la rotondità [...]. ('''Luna''')
==''La scommessa di Prometeo''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/La scommessa di Prometeo|La scommessa di Prometeo]]}}
===[[Incipit]]===
L'anno ottocento trentatremila dugento settantacinque del regno di Giove, il collegio delle Muse diede fuora in istampa, e fece appiccare nei luoghi pubblici della cittá e dei borghi d'Ipernèfelo, diverse cedole, nelle quali invitava tutti gli dèi maggiori e minori, e gli altri abitanti della detta cittá, che recentemente o in antico avessero fatto qualche lodevole invenzione, a proporla, o effettualmente o in figura o per iscritto, ad alcuni giudici deputati da esso collegio.
===Citazioni===
*[...] se l'uomo barbaro mostra di essere inferiore per molti capi a qualunque altro animale; se la civiltà, che è l'opposto della barbarie, non è posseduta né anche oggi se non da una piccola parte del genere umano; se oltre di ciò, questa parte non è potuta altrimenti pervenire al presente stato civile, se non dopo una quantità innumerabile di secoli, e per beneficio massimamente del caso, piuttosto che di alcun'altra cagione; all'ultimo, se il detto stato civile non è per anche perfetto; considera un poco se forse la tua sentenza circa il genere umano fosse più vera acconciandola in questa forma: cioè dicendo che esso è veramente sommo tra i generi, come tu pensi; ma sommo nell'imperfezione, piuttosto che nella perfezione; quantunque gli uomini nel parlare e nel giudicare, scambino continuamente l'una coll'altra; argomentando da certi cotali presupposti che si hanno fatto essi, e tengonli per verità palpabili. ('''Momo''')
*'''Prometeo''': Ma, dimmi, non aveva nessun amico o parente, a cui potesse raccomandare questi fanciullini, in cambio d'ammazzarli?<br/>'''Famiglio''': Sì aveva; e tra gli altri, uno che gli era molto intrinseco, al quale ha raccomandato il suo cane.
==''Dialogo di un fisico e di un metafisico''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un fisico e di un metafisico|Dialogo di un fisico e di un metafisico]]}}
*Dico che l'uomo non desidera e non ama se non la felicità propria. Però non ama la vita, se non in quanto la reputa instrumento o subbietto di essa felicità. In modo che propriamente viene ad amare questa e non quella, ancorché spessissimo attribuisca all'una l'amore che porta all'altra. Vero è che questo inganno e quello dei colori sono tutti e due naturali. Ma che l'amore della vita negli uomini non sia naturale, o vogliamo dire non sia necessario, vedi che moltissimi ai tempi antichi elessero di morire potendo vivere, e moltissimi ai tempi nostri desiderano la morte in diversi casi, e alcuni si uccidono di propria mano. Cose che non potrebbero essere se l'amore della vita per se medesimo fosse natura dell'uomo. ('''Metafisico''')
*[...] se tu vuoi, prolungando la [[vita]], giovare agli uomini veramente; trova un'arte per la quale sieno moltiplicate di numero e di gagliardia le sensazioni e le azioni loro. Nel qual modo, accrescerai propriamente la vita umana, ed empiendo quegli smisurati intervalli di tempo, nei quali il nostro essere è piuttosto durare che vivere, ti potrai dar vanto di prolungarla. ('''Metafisico''')
===[[Explicit]]===
Ma in fine, la vita debb'esser viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio. ('''Metafisico''')
==''Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare|Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare]]}}
*In vero, io direi che l'uso del mondo, e l'esercizio de' patimenti, sogliono come profondare e sopire dentro a ciascuno di noi quel primo uomo che egli era: il quale di tratto in tratto si desta per poco spazio, ma tanto più di rado quanto è il progresso degli anni; sempre più poi si ritira verso il nostro intimo, e ricade in maggior sonno di prima; finché durando ancora la nostra vita, esso muore. ('''Tasso''')
*Sappi che dal [[Sogno e realtà|vero]] al [[Sogno e realtà|sognato]], non corre altra differenza, se non che questo può qualche volta essere molto più bello e più dolce, che quello non può mai. ('''Genio''')
*Nessuno lo conosce per pratica, ma solo per ispeculazione: perché il [[piacere]] è un subbietto speculativo, e non reale; un desiderio, non un fatto; un sentimento che l'uomo concepisce col pensiero, e non prova; o per dir meglio, un concetto, e non un sentimento. Non vi accorgete voi che nel tempo stesso di qualunque vostro diletto, ancorché desiderato infinitamente, e procacciato con fatiche e molestie indicibili; non potendovi contentare il goder che fate in ciascuno di quei momenti, state sempre aspettando un goder maggiore e più vero, nel quale consista in somma quel tal piacere; e andate quasi riportandovi di continuo agl'istanti futuri di quel medesimo diletto? Il quale finisce sempre innanzi al giunger dell'istante che vi soddisfaccia; e non vi lascia altro bene che la speranza cieca di goder meglio e più veramente in altra occasione, e il conforto di fingere e narrare a voi medesimi di aver goduto, con raccontarlo anche agli altri, non per sola ambizione, ma per aiutarvi al persuaderlo che vorreste pur fare a voi stessi. Però chiunque consente di vivere, nol fa in sostanza ad altro effetto né con altra utilità che di sognare; cioè credere di avere a godere, o di aver goduto; cose ambedue false e fantastiche. ('''Genio''')
*[...] narrami tu se in alcun istante della tua vita, ti ricordi aver detto con piena sincerità ed opinione: io godo. Ben tutto giorno dicesti e dici sinceramente: io godrò; e parecchie volte, ma con sincerità minore: ho goduto. Di modo che il piacere è sempre o passato o futuro, e non mai presente.<ref>{{cfr}} ''[[Giacomo Leopardi#Zibaldone|Zibaldone]]'', 3550, 29 settembre 1823, Festa di San Michele Arcangelo: «[...] il piacere è sempre o passato o futuro, non mai presente [...]».</ref> ('''Genio''')
*A me pare che la [[noia]] sia della natura dell'aria: la quale riempie tutti gli spazi interposti alle altre cose materiali, e tutti i vani contenuti in ciascuna di loro; e donde un corpo si parte, e altro non gli sottentra, quivi ella succede immediatamente. Così tutti gl'intervalli della vita umana frapposti ai piaceri e ai dispiaceri, sono occupati dalla noia. ('''Tasso''')
*Veramente per la noia non credo si debba intendere altro che il desiderio puro della felicità; non soddisfatto dal piacere, e non offeso apertamente dal dispiacere. Il qual desiderio, come dicevamo poco innanzi, non è mai soddisfatto; e il piacere propriamente non si trova. Sicché la vita umana, per modo di dire, è composta e intessuta, parte di dolore, parte di noia; dall'una delle quali passioni non ha riposo se non cadendo nell'altra. ('''Genio''')
*[...] l'[[uomo]], [...] chiarito e disamorato delle cose umane per l'esperienza; a poco a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono molto più belle e più degne che da vicino, si dimentica della loro vanità e miseria; torna a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo; [...] e desiderare la vita; delle cui speranze, [...], si va nutrendo e dilettando, come egli soleva à suoi primi anni [...]. ('''Genio''')
*[...] la [[solitudine]] fa quasi l'ufficio della gioventù; o certo ringiovanisce l'animo, ravvalora e rimette in opera l'immaginazione [...]. ('''Genio''')
*[...] tra sognare e fantasticare, andrai consumando la vita; non con altra utilità che di consumarla; che questo è l'unico frutto che al mondo se ne può avere, e l'unico intento che voi vi dovete proporre ogni mattina in sullo svegliarvi. Spessissimo ve la conviene strascinare co' denti: beato quel dì che potete o trarvela dietro colle mani, o portarla in sul dosso. ('''Genio''')
===[[Explicit]]===
'''Tasso''': Addio. Ma senti. La tua conversazione mi riconforta pure assai. Non che ella interrompa la mia tristezza: ma questa per la più parte del tempo è come una notte oscurissima, senza luna né stelle; mentre son teco, somiglia al bruno dei crepuscoli, piuttosto grato che molesto. Acciò da ora innanzi io ti possa chiamare o trovare quando mi bisogni, dimmi dove sei solito di abitare.<br>'''Genio''': Ancora non l'hai conosciuto? In qualche liquore generoso.
===Citazioni su ''Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare''===
*Né altri che sé stesso è il suo Tasso, nel quale riflette pensieri e sentimenti proprii, com'è; che l'amore rinnova l'anima, che la solitudine ravvalora l'immaginazione, che il piacere è più nell'immaginazione che nella realtà, che la vita è noia; cose dette già da lui in verso, e qui ricomparse, come gli avviene in altri Dialoghi. Ma qual bisogno era di sciogliere in prosa quello che aveva cosi felicemente condensato in verso? Veggo un Leopardi rifritto; mi manca Torquato Tasso. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Dialogo della Natura e di un Islandese''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo della Natura e di un Islandese|Dialogo della Natura e di un Islandese]]}}
===[[Incipit]]===
Un Islandese, che era corso per la maggior parte del mondo, e soggiornato in diversissime terre; andando una volta per l'interiore dell'Affrica, e passando sotto la linea equinoziale in un luogo non mai prima penetrato da uomo alcuno, ebbe un caso simile a quello che intervenne a Vasco di Gama nel passare il Capo di Buona speranza; quando il medesimo Capo, guardiano dei mari australi, gli si fece incontro, sotto forma di gigante, per distorlo dal tentare quelle nuove acque. Vide da lontano un busto grandissimo; che da principio immaginò dovere essere di pietra, e a somiglianza degli ermi colossali veduti da lui, molti anni prima, nell'isola di Pasqua. Ma fattosi più da vicino, trovò che era una forma smisurata di donna seduta in terra, col busto ritto, appoggiato il dosso e il gomito a una montagna; e non finta ma viva; di volto mezzo tra bello e terribile, di occhi e di capelli nerissimi; la quale guardavalo fissamente; e stata così un buono spazio senza parlare, all'ultimo gli disse.<br>
'''Natura''': Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita?
===Citazioni===
*[...] egli è vano a pensare, se tu vivi tra gli uomini, di potere, non offendendo alcuno, fuggire che gli altri non ti offendano; e cedendo sempre spontaneamente, e contentandosi del menomo in ogni cosa, ottenere che ti sia lasciato un qualsivoglia luogo, e che questo menomo non ti sia contrastato. ('''Islandese''')
*[...] tu {{NDR|[[Natura]]}} sei nemica scoperta degli uomini, e degli altri animali, e di tutte le opere tue; che ora c'insidii ora ci minacci ora ci assalti ora ci pungi ora ci percuoti ora ci laceri, e sempre o ci offendi o ci perseguiti; e che, per costume e per instituto, sei carnefice della tua propria famiglia, de' tuoi figliuoli e, per dir così, del tuo sangue e delle tue viscere. ('''Islandese''')
*Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che [...] ho l'intenzione a tutt'altro che alla felicità degli uomini o all'infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo [...] io non me n'avveggo, [...]; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E [...] se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei. ('''Natura''')
*[...] la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione, collegate ambedue tra sé di maniera, che ciascheduna serve continuamente all'altra, ed alla conservazione del mondo; il quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro, verrebbe parimente in dissoluzione. ('''Natura''')
*[...] a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono? ('''Islandese''')
===[[Explicit]]===
Mentre stavano in questi e simili ragionamenti è fama che sopraggiungessero due leoni, così rifiniti e maceri dall'inedia, che appena ebbero forza di mangiarsi quell'Islandese; come fecero; e presone un poco di ristoro, si tennero in vita per quel giorno. Ma sono alcuni che negano questo caso, e narrano che un fierissimo vento, levatosi mentre che l'Islandese parlava, lo stese a terra, e sopra gli edificò un superbissimo mausoleo di sabbia: sotto il quale colui diseccato perfettamente, e divenuto una bella mummia, fu poi ritrovato da certi viaggiatori, e collocato nel museo di non so quale città di Europa.
==''Il Parini, ovvero Della Gloria''==
===[[Incipit]]===
[[Giuseppe Parini]] fu alla nostra memoria uno dei pochissimi Italiani che all'eccellenza nelle lettere congiunsero la profondità dei pensieri, e molta notizia ed uso della filosofia presente: cose oramai sì necessarie alle lettere amene, che non si comprenderebbe come queste se ne potessero scompagnare, se di ciò non si vedessero in Italia infiniti esempi. Fu eziandio, come è noto, di singolare innocenza, pietà verso gl'infelici e verso la patria, fede verso gli amici, nobiltà d'animo, e costanza contro le avversità della natura e della fortuna, che travagliarono tutta la sua vita misera ed umile, finché la morte lo trasse dall'oscurità. Ebbe parecchi discepoli: ai quali insegnava prima a conoscere gli uomini e le cose loro, e quindi a dilettarli coll'eloquenza e colla poesia.
===Citazioni===
*Vedi che la moltitudine dei [[lettore|lettori]], non solo nei secoli di giudizio falso e corrotto, ma in quelli ancora di sane e ben temperate lettere, è molto più dilettata dalle bellezze grosse e patenti, che dalle delicate e riposte; più dall'ardire che dalla verecondia; spesso eziandio dall'apparente più che dal sostanziale; e per l'ordinario più dal mediocre che dall'ottimo. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo secondo|cap. II]])
*Chiunque poi vive in [[Metropoli|città grande]], per molto che egli sia da natura caldo e svegliato di cuore e d'immaginativa, io non so (eccetto se, ad esempio tuo, non trapassa in solitudine il più del tempo) come possa mai ricevere dalle bellezze o della natura o delle lettere, alcun sentimento tenero o generoso, alcun'immagine sublime o leggiadra. Perciocché poche cose sono tanto contrarie a quello stato dell'animo che ci fa capaci di tali diletti, quanto la conversazione di questi uomini, lo strepito di questi luoghi, lo spettacolo della magnificenza vana, della leggerezza delle menti, della falsità perpetua, delle cure misere, e dell'ozio più misero, che vi regnano. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo quarto|cap. IV]])
*[...] niuna [[verità]] nuova [...] fu mai potuta [...] introdurre e stabilire nel mondo subitamente; ma solo in corso di tempo, mediante la consuetudine e l'esempio: assuefacendosi gli uomini al credere come ad ogni altra cosa; anzi credendo generalmente per assuefazione, non per certezza di prove concepita nell'animo. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo ottavo|cap. VIII]])
*Non potendo godere [...] alcun beneficio della tua [[gloria]], la maggiore utilità che ne ritrarrai, sarà di rivolgerla nell'animo e di compiacertene teco stesso nel silenzio della tua solitudine, [...] e fartene fondamento a nuove speranze. [...] La gloria degli scrittori, [...] riesce più grata da lungi che da vicino, ma non è mai, si può dire, presente a chi la possiede [...]. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo decimo|cap. X]])
*Quelli che sono desiderosi di gloria, ottenutala pure in vita, si pascono principalmente di quella che sperano possedere dopo la morte, nel modo stesso che niuno è così felice oggi, che disprezzando la vana felicità presente, non si conforti col pensiero di quella parimente vana, che egli si promette nell'avvenire. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo decimo|cap. X]])
*Qualsivoglia [[consuetudine]], quantunque corrotta e pessima, difficilmente si discerne dalla natura. ([[s:Operette morali/Il Parini, ovvero Della Gloria/Capitolo undicesimo|cap. XI]])
===Citazioni su ''Il Parini, ovvero Della Gloria''===
*Il ''Parini'' è una lezione, più che un dialogo. E un concetto che si va svolgendo in linea dritta senza deviazioni, ne opposizioni, tutto tirando dalla sua propria sostanza. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie|Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie]]}}
*''Sola nel mondo eterna, a cui si volve | ogni creata cosa, | in te, [[morte]], si posa | nostra ignuda natura; | lieta no, ma sicura | dall'antico dolor.''
*Sappi che il morire, come l'addormentarsi, non si fa in un solo istante, ma per gradi. Vero è che questi gradi sono più o meno, e maggiori o minori, secondo la varietà delle cause e dei generi della morte. Nell'ultimo di tali istanti la morte non reca né dolore né piacere alcuno, come né anche il sonno. Negli altri precedenti non può generare dolore perché il dolore è cosa viva, e i sensi dell'uomo in quel tempo, cioè cominciata che è la morte, sono moribondi, che è quanto dire estremamente attenuati di forze. Può bene esser causa di piacere: perché il piacere non sempre è cosa viva; anzi forse la maggior parte dei diletti umani consistono in qualche sorta di languidezza. Di modo che i sensi dell'uomo sono capaci di piacere anche presso all'estinguersi; atteso che spessissime volte la stessa languidezza è piacere; massime quando vi libera da patimento; poiché ben sai che la cessazione di qualunque dolore o disagio, è piacere per sé medesima, sicché il [[languore]] della morte debbe esser più grato secondo che libera l'uomo da maggior patimento. ('''Morto''')
*Finché non fui morto, non mi persuasi mai di non avere a scampare di quel pericolo; e se non altro, fino all'ultimo punto che ebbi facoltà di pensare, sperai che mi avanzasse di vita un'ora o due: come stimo che succeda a molti, quando muoiono. ('''Morto''')
===Citazioni su ''Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie''===
*Una delle fantasie più allegre di Giacomo Leopardi è il suo ''Ruysch'', con tutto che vi si tratti di morte e di morti. Quella dolcezza del morire, che espresse con sentimento voluttuoso di ''Amore e Morte'', è il concetto intorno al quale si svolge questo dialogo. I morti testimoniano contro il pregiudizio volgare che la morte sia dolore ; anzi è, come essi mostrano con l'esperienza propria e col ragionamento, piuttosto piacere che altro, quel piacere che consiste in qualche sorta di languidezza. Il canto dei morti riflette quella beltà severa e intellettuale, che troviamo in certi antichi inni teologici filosofici, una beltà che è tutta nelle cose e dicesi sapienza, e non dà luogo a immaginazione, né a sentimento. Cosi erano i dettati de' sette Sapienti; e cosi sono questi dettati de' morti. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Detti memorabili di Filippo Ottonieri''==
*[...] i fanciulli trovano il tutto anche nel niente, gli uomini il niente nel tutto. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*Diceva altresì che ognuno di noi, da che viene al mondo, è come uno che si corica in un letto duro e disagiato: dove subito posto, sentendosi stare incomodamente, comincia a rivolgersi sull'uno e sull'altro fianco, e mutar luogo e giacitura a ogni poco; e dura così tutta la notte, sempre sperando di poter prendere alla fine un poco di sonno, e alcune volte credendo essere in punto di addormentarsi; finché venuta l'ora, senza essersi mai riposato, si leva.<ref>{{Cfr}} [[Alessandro Manzoni]], ''[[I promessi sposi]]'', [[s:I promessi sposi (1840)/Capitolo XXXVIII|cap. XXXVIII]]: «L'uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova sur un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena s'è accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo in somma, a un di presso, alla storia di prima.»</ref> ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*Non credeva che si potesse né contare tutte le miserie degli uomini, né deplorarne una sola bastantemente. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*È grande stoltezza confessare che il nostro corpo è soggetto alle cose che non sono in facoltà nostra, e contuttociò negare che l'animo, il quale dipende dal corpo quasi in tutto, soggiaccia necessariamente a cosa alcuna fuori che a noi medesimi. E conchiudeva, che l'uomo tutto intero, e sempre, e irrepugnabilmente, è in potestà della fortuna. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*[...] essendo {{NDR|gli uomini}} sempre infelici, che meraviglia è che non sieno mai contenti? ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*Dimandato a che nascano gli uomini, rispose per ischerzo: a conoscere quanto sia più spediente il non esser nato. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo secondo|cap. II]])
*Dolendosi uno di non so qual travaglio, e dicendo: se potessi liberarmi da questo, tutti gli altri che ho, mi sarebbero leggerissimi a sopportare; rispose: anzi allora ti sarebbero gravi, ora ti sono leggeri. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo terzo|cap. III]])
*Dicendo un altro: se questo dolore fosse durato più, non sarebbe stato sopportabile; rispose: anzi, per l'assuefazione, l'avresti sopportato meglio. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo terzo|cap. III]])
*[...] stimava che [...] una grandissima parte delle azioni e dei portamenti degli uomini che si attribuiscono a qualche pessima qualità morale, non sieno veramente altro che inconsiderati. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo terzo|cap. III]])
*[...] talora gli uomini irresoluti sono perseverantissimi nei loro propositi, non ostante qualunque difficoltà; e questo per la stessa loro irresolutezza; atteso che a lasciare la deliberazione fatta, converrebbe si risolvessero un'altra volta. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quarto|cap. IV]])
*Le persone assuefatte a comunicare di continuo cogli altri i propri pensieri e sentimenti, esclamano, anco essendo sole, se una mosca le morde, o che si versi loro un vaso, o fugga loro di mano. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quarto|cap. IV]])
*Oggi non è cosa alcuna che faccia [[vergogna]] appresso agli uomini usati e sperimentati nel mondo, salvo che il vergognarsi; né di cosa alcuna questi sì fatti uomini si vergognano, fuorché di questa, se a caso qualche volta v'incorrono. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quinto|cap. V]])
*[...] le più delle cose delle quali si [[risata|ride]] ordinariamente, sono tutt'altro che ridicole in effetto; e di moltissime si ride per questa cagione stessa, che elle non sono degne di riso o in parte alcuna o tanto che basti. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quinto|cap. V]])
*Diciamo e udiamo dire a ogni tratto: ''i buoni antichi, i nostri buoni antenati; e uomo fatto all'antica'', volendo dire uomo dabbene e da potersene fidare. Ciascuna generazione crede dall'una parte, che i passati fossero migliori dei presenti; dall'altra parte, che i popoli migliorino allontanandosi dal loro primo stato ogni giorno più; verso il quale se eglino retrocedessero, che allora senza dubbio alcuno peggiorerebbero. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quinto|cap. V]])
*Certamente il [[verità|vero]] non è bello. Nondimeno anche il vero può spesse volte porgere qualche diletto: e se nelle cose umane il bello è da preporre al vero, questo, dove manchi il bello, è da preferire ad ogni altra cosa. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo quinto|cap. V]])
*Costretto da non so quale necessità una volta, a chiedere danari in prestanza a uno, il quale scusandosi di non potergliene dare, concluse affermando, che se fosse stato ricco, non avrebbe avuto maggior pensiero che delle occorrenze degli amici; esso replicò: mi rincrescerebbe assai che tu stessi in pensiero per causa nostra. Prego Dio che non ti faccia mai ricco. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo settimo|cap. VII]])
*Da giovane, avendo composto alcuni versi, e adoperatovi certe [[Arcaismo|voci antiche]]; dicendogli una signora attempata, alla quale, richiesto da essa, li recitava, non li sapere intendere, perché quelle voci al tempo suo non correvano; rispose: anzi mi credeva che corressero; perché sono molto antiche. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo settimo|cap. VII]])
*Di un avaro ricchissimo, al quale era stato fatto un furto di pochi danari, disse, che si era portato avaramente ancora coi ladri. ([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo settimo|cap. VII]])
*{{NDR|[[Epitaffi dai libri|Epitaffio]]}} OSSA DI FILIPPO OTTONIERI<br>NATO ALLE OPERE VIRTUOSE<br>E ALLA GLORIA<br>VISSUTO OZIOSO E DISUTILE<br>E MORTO SENZA FAMA<br>NON IGNARO DELLA NATURA<br>NÉ DELLA FORTUNA SUA<br>([[s:Operette morali/Detti memorabili di Filippo Ottonieri/Capitolo settimo|cap. VII]])
==''Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez|Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez]]}}
*[...] veggiamo che molte conclusioni cavate da ottimi discorsi, non reggono all'esperienza; e questo interviene più che mai, quando elle appartengono a cose intorno alle quali si ha pochissimo lume. ('''Colombo''')
*Credesi comunemente che gli uomini di mare e di guerra, essendo a ogni poco in pericolo di morire, facciano meno stima della vita propria, che non fanno gli altri della loro. Io per lo stesso rispetto giudico che la vita si abbia da molto poche persone in tanto amore e pregio come da' navigatori e soldati. Quanti beni che, avendoli, non si curano, anzi quante cose che non hanno pur nome di beni, paiono carissime e preziosissime ai naviganti, solo per esserne privi! ('''Colombo''')
*Scrivono gli antichi, [...] che gli amanti infelici, gittandosi dal sasso di Santa Maura (che allora si diceva di Leucade) giù nella marina, e scampandone; restavano, per grazia di Apollo, liberi dalla passione amorosa. Io [...] so bene che, usciti di quel pericolo, avranno per un poco di tempo, [...] avuta cara la vita che prima avevano in odio; o pure avuta più cara e più pregiata che innanzi. Ciascuna navigazione e, per giudizio mio, quasi un salto dalla rupe di Leucade [...]. ('''Colombo''')
===Citazioni sul ''Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez''===
*Il ''Dialogo di Colombo e Gutierrez'', appartiene certamente alla zona alta delle Operette di cui è uno dei dialoghi più belli e originali, anzitutto per la sua capacità di creare un'intera situazione poetica. Ovviamente non bisogna avvicinarsi a questo dialogo con esigenze romantiche e realistiche alla De Sanctis, ma è anche vero però che la situazione anche paesaggistica di questa operetta è molto di più di una semplice «cornice immaginosa», come è stato detto dal [[Giovanni Getto|Getto]], troppo teso, come sempre, a distinzioni e rilievi «estetici». ([[Walter Binni]])
==''Elogio degli uccelli''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Elogio degli uccelli|Elogio degli uccelli]]}}
*{{NDR|Gli [[uccello|uccelli]]}} sentono giocondità e letizia più che alcuno altro [[animale]]. Si veggono gli altri animali comunemente seri e gravi; e molti di loro anche paiono malinconici: rade volte fanno segni di gioia, e questi piccoli e brevi; nella più parte dei loro godimenti e diletti, non fanno festa, né significazione alcuna di allegrezza; delle campagne verdi, delle vedute aperte e leggiadre, dei soli splendidi, delle arie cristalline e dolci, se anco sono dilettati, non ne sogliono dare indizio di fuori: eccetto che delle [[lepre|lepri]] si dice che la notte, ai tempi della [[luna]], e massime della luna piena, saltano e giuocano insieme, compiacendosi di quel chiaro [...].
*[...] una grandissima parte di quello che noi chiamiamo naturale, non è; anzi è piuttosto artificiale: come a dire, i campi lavorati, gli alberi e le altre piante educate e disposte in ordine, i fiumi stretti infra certi termini e indirizzati a certo corso, e cose simili, non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. In modo che la vista di ogni paese abitato da qualunque generazione di uomini civili, eziandio non considerando le città, e gli altri luoghi dove gli uomini si riducono a stare insieme; è cosa artificiata, e diversa molto da quella che sarebbe in natura.
*[...] il [[Risata|riso]] è specie di pazzia non durabile, o pure di vaneggiamento e delirio.
*E crederei che la prima occasione e la prima causa di ridere, fosse stata agli uomini la {{sic|ubbriachezza}}; altro effetto proprio e particolare al genere umano.
===Citazioni sull'''Elogio degli uccelli''===
*Chi legge l'''Elogio degli uccelli'', e vede ivi rappresentata quella loro vita felice, può credere che sia ispirazione del buon umore. Non è difficile immaginare lo scrittore in una di quelle sue passeggiate solitarie pei colli, dove la bella natura gli rischiarasse la faccia, eccitando la sua immaginativa. Ma chi ben guarda, vede che anche questo è opera chiusa di biblioteca. In quell'elogio è rinchiusa una satira dell'uomo; non che vi sia espressa, sia l'intenzione; ma il sentimento dell'infelicità umana, presente nello spirito, intorbida l'umore, e non rende facile una rappresentazione schietta e immediata. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Cantico del gallo silvestre''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Cantico del gallo silvestre|Cantico del gallo silvestre]]}}
===[[Incipit]]===
Affermano alcuni maestri e scrittori ebrei, che tra il cielo e la terra, o vogliamo dire mezzo nell'uno e mezzo nell'altra, vive un certo gallo salvatico; il quale sta in sulla terra coi piedi, e tocca colla cresta e col becco il cielo.
===Citazioni===
*Su, mortali, [[Risveglio|destatevi]]. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero.<br>Ciascuno in questo tempo raccoglie e ricorre coll'animo tutti i pensieri della sua vita presente; richiama alla memoria i disegni, gli studi e i negozi; si propone i diletti e gli affanni che gli sieno per intervenire nello spazio del giorno nuovo. E ciascuno in questo tempo è più desideroso che mai, di ritrovar pure nella sua mente aspettative gioconde, e pensieri dolci. Ma pochi sono soddisfatti di questo desiderio: a tutti il risvegliarsi è danno. Il misero non è prima desto, che egli ritorna nelle mani dell'infelicità sua. Dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare il quale concorse o letizia o speranza. L'una e l'altra insino alla vigilia del dì seguente, conservasi intera e salva; ma in questa, o manca o declina.
*Mortali, destatevi. Non siete ancora liberi dalla vita. Verrà tempo, che niuna forza di fuori, niuno intrinseco movimento, vi riscoterà dalla quiete del sonno; ma in quella sempre e insaziabilmente riposerete. Per ora non vi è concessa la morte: solo di tratto in tratto vi è consentita per qualche spazio di tempo una somiglianza di quella. Perocché la vita non si potrebbe conservare se ella non fosse interrotta frequentemente. Troppo lungo difetto di questo sonno breve e caduco, è male per sé mortifero, e cagione di sonno eterno. Tal cosa è la vita, che a portarla, fa di bisogno ad ora ad ora, deponendola, ripigliare un poco di lena, e ristorarsi con un gusto e quasi una particella di morte.
*Certo l'ultima causa dell'essere non è la [[felicità]]; perocché niuna cosa è felice.
*La sera è comparabile alla vecchiaia; per lo contrario, il principio del mattino somiglia alla giovanezza: questo per lo più racconsolato e confidente; la sera trista, scoraggiata e inchinevole a sperar male.
*Il [[Giovinezza|fior degli anni]], se bene è il meglio della vita, è cosa pur misera. Non per tanto, anche questo povero bene manca in sì piccolo tempo, che quando il vivente a più segni si avvede della declinazione del proprio essere, appena ne ha sperimentato la perfezione, né potuto sentire e conoscere pienamente le sue proprie forze, che già scemano. In qualunque genere di creature mortali, la massima parte del vivere è un appassire.
===[[Explicit]]===
Ma siccome i mortali, se bene in sul primo tempo di ciascun giorno racquistano alcuna parte di giovanezza, pure invecchiano tutto dì, e finalmente si estinguono; così l'universo, benché nel principio degli anni ringiovanisca, nondimeno continuamente invecchia. Tempo verrà, che esso universo, e la natura medesima, [[Fine del mondo|sarà spenta]]. E nel modo che di grandissimi regni ed imperi umani, e loro maravigliosi moti, che furono famosissimi in altre età, non resta oggi segno né fama alcuna; parimente del mondo intero, e delle infinite vicende e calamità delle cose create, non rimarrà pure un vestigio; ma un silenzio nudo, e una quiete altissima, empieranno lo spazio immenso. Così questo arcano mirabile e spaventoso dell'esistenza universale, innanzi di essere dichiarato né inteso, si dileguerà e perderassi.
==''Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco''==
*Le cose materiali, siccome elle periscono tutte ed hanno fine, così tutte ebbero incominciamento. (''[[s:Operette morali/Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco/Della origine del mondo|Della origine del mondo]]'')
*Per tanto i diversi modi di essere della materia, i quali si veggono in quelle che noi chiamiamo creature materiali, sono caduchi e passeggeri; ma niun segno di caducità né di mortalità si scuopre nella materia universalmente, e però niun segno che ella sia cominciata, né che ad essere le bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza fuori di sé. (''[[s:Operette morali/Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco/Della origine del mondo|Della origine del mondo]]'')
*[...] il moto circolare delle sfere mondane, il quale è principalissima parte dei presenti ordini naturali, e quasi principio e fonte della conservazione di questo universo, sarà causa altresì della distruzione di esso universo e dei detti ordini. (''[[s:Operette morali/Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco/Della fine del mondo|Della fine del mondo]]'')
==''Dialogo di Timandro e di Eleandro''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Timandro e di Eleandro|Dialogo di Timandro e di Eleandro]]}}
*[...] io fo poca stima di quella [[poesia]] che letta e meditata, non lascia al lettore nell'animo un tal sentimento nobile, che per mezz'ora, gl'impedisca di ammettere un pensier vile, e di fare un'azione indegna. ('''Eleandro''')
*[...] chiunque si persuade, con far dispiacere o danno a chicchessia, far comodo o piacere a se proprio; s'induce ad offendere; non per far male ad altri (che questo non è propriamente il fine di nessun atto o pensiero possibile), ma per far bene a sé; il qual desiderio è naturale, e non merita odio. ('''Eleandro''')
*[...] tengo pure per fermo che il ridere dei nostri [[mali]] sia l'unico profitto che se ne possa cavare, e l'unico rimedio che vi si trovi. ('''Eleandro''')
*Io non ignoro che l'ultima conclusione che si ricava dalla [[filosofia]] vera e perfetta, si è, che non bisogna filosofare. Dal che s'inferisce che la filosofia, primieramente è inutile, perché a questo effetto di non filosofare, non fa di bisogno esser filosofo; secondariamente è dannosissima, perché quella ultima conclusione non vi s'impara se non alle proprie spese, e imparata che sia, non si può mettere in opera; non essendo in arbitrio degli uomini dimenticare le verità conosciute, e deponendosi più facilmente qualunque altro abito che quello di filosofare. In somma la filosofia, sperando e promettendo a principio di medicare i nostri mali, in ultimo si riduce a desiderare invano di rimediare a se stessa. ('''Eleandro''')
==''Il Copernico''==
*Che importa cotesto a me? che, sono io la balia del genere umano? [...] e che mi debbo io curare [...] di creature invisibili, lontani da me i milioni delle miglia, [...] che non possono reggere al freddo, senza la luce mia? E poi, se debbo servir da stufa, [...] è ragionevole che, volendo la famiglia umana scaldarsi, [...] venga esse intorno al focolare, e non che il focolare vada dintorno alla casa. ('''Sole''': [[s:Operette morali/Il Copernico/Scena prima|scena I]])
*[...] io non trovo nessuna ragione di anteporre alla vita oziosa e agiata la vita attiva; la quale non ti potria dar frutto che pagasse il travaglio, anzi solamente il pensiero (non essendoci al mondo un frutto che vaglia due soldi); perciò sono deliberato di lasciare le fatiche e i disagi agli altri, e io per la parte mia vivere in casa quieto e senza faccende. ('''Sole''': [[s:Operette morali/Il Copernico/Scena prima|scena I]])
*[...] la Terra si è creduta sempre di essere imperatrice del mondo [...] l'uomo [...] se ben fosse un vestito di cenci e che non avesse un cantuccio di pan duro da rodere, si è tenuto per certo di essere uno [...] imperatore dell'universo; un imperatore del sole, dei pianeti, di tutte le stelle visibili e non visibili; e causa finale delle stelle, dei pianeti, di vostra signoria illustrissima, e di tutte le cose. ('''Copernico''': [[s:Operette morali/Il Copernico/Scena quarta|scena IV]])
===Citazioni su ''Il Copernico''===
*Anche più dilettevole riesce il ''Copernico'', dove con brio è rappresentato il sistema copernicano con le sue conseguenze. Motivo comico è la superbia dell'uomo che si credeva imperatore dell'universo, e si trova parte minima e quasi impercettibile di quello. Il qual motivo si sviluppa naturalmente nel discorso, con una certa bonarietà allegra. Il dialogo è nato in un buon momento, quando lo scrittore se lo godeva seco stesso, con l'anima netta di ogni fede e di ogni amarezza. L'originalità non è nelle cose, ma nella invenzione non priva di umore, che è quel prendere in gioco non solo l'errore, ma la verità, non solo l'ignoranza, ma la scienza con quella noncuranza scettica generata dal sentimento della unità universale. La forma è spigliata e veloce, intarsiata di motti felici. Il comico non si sviluppa sino al riso; pur ti mantiene la faccia serena e contenta, come di chi si sente in un buon momento della vita, in uno stato di benessere. ([[Francesco De Sanctis]])
==''Dialogo di Plotino e di Porfirio''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Plotino e di Porfirio|Dialogo di Plotino e di Porfirio]]}}
*[...] nessuna cosa è più ragionevole che la [[noia]]. I piaceri sono tutti vani. Il dolore stesso, parlo di quel dell'animo, per lo più è vano: perché se tu guardi alla causa ed alla materia, a considerarla bene, ella è di poca realtà o di nessuna. Il simile dico del timore; il simile della speranza. Solo la noia, la qual nasce sempre dalla vanità delle cose, non è mai vanità, non inganno; mai non è fondata in sul falso. E si può dire che, essendo tutto l'altro vano, alla noia riducasi, e in lei consista, quanto la vita degli uomini ha di sostanzievole e di reale. ('''Porfirio''')
*[...] la natura ci destinò per medicina di tutti i mali la [[morte]] [...]. ('''Porfirio''')
*[...] l'[[suicidio|uccidersi di propria mano]] senza necessità, è contro natura. Anzi, per dir meglio, e l'atto più contrario a natura, che si possa commettere. Perché tutto l'ordine delle cose saria sovvertito, se quelle si distruggessero da se stesse. ('''Plotino''')
*A ogni modo queste cose non mi persuadono che l'uccidersi da sé stesso non sia contro natura: perché il senso nostro porta troppo manifesta contrarietà e abborrimento alla morte: e noi veggiamo che le bestie; le quali (quando non sieno forzate dagli uomini o sviate) operano in ogni cosa naturalmente; non solo non vengono mai a questo atto, ma eziandio per quanto che sieno tribolate e misere, se ne dimostrano alienissime. E in fine non si trova, se non fra gli uomini soli qualcuno che lo commette: e non mica fra quelle genti che hanno un modo di vivere naturale; che di queste non si troverà niuno che non lo abbomini, se pur ne avrà notizia o immaginazione alcuna; ma solo fra queste nostre alterate e corrotte, che non vivono secondo natura. ('''Plotino''')
*Così questo atto dell'uccidersi, il quale ci libera dalla infelicità recataci dalla corruzione, perché sia contrario alla natura, non seguita che sia biasimevole: bisognando a mali non naturali, rimedio non naturale. ('''Porfirio''')
*Non era naturale all'uomo da principio il procacciarsi la morte volontariamente: ma né anco era naturale il desiderarla. Oggi e questa cosa e quella sono naturali; cioè conformi alla nostra natura nuova: la quale, tendendo essa ancora e movendosi necessariamente come l'antica, verso ciò che apparisce essere il nostro meglio; fa che noi molte volte desideriamo e cerchiamo quello che veramente è il maggior bene dell'uomo, cioè la morte. ('''Porfirio''')
===[[Explicit]]===
Viviamo, Porfirio mio, e confortiamoci insieme: non ricusiamo di portare quella parte che il destino ci ha stabilita, dei mali della nostra specie. Si bene attendiamo a tenerci compagnia l'un l'altro; e andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente; per compiere nel miglior modo questa fatica della vita. La quale senza alcun fallo sarà breve. E quando la morte verrà, allora non ci dorremo: e anche in quell'ultimo tempo gli amici e i compagni ci conforteranno: e ci rallegrerà il pensiero che, poi che saremo spenti, essi molte volte ci ricorderanno, e ci ameranno ancora. ('''Plotino''')
==''Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere|Dialogo di un venditore d'almanacchi e di un passeggere]]}}
===[[Incipit]]===
Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi? ('''Venditore''')
===Citazioni===
*'''Passeggere''': Oh che vita vorreste voi dunque?<br/>'''Venditore''': Vorrei una vita così, come Dio me la mandasse, senz'altri patti.
*[...] si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. ('''Passeggere''')
==''Dialogo di Tristano e di un amico''==
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di Tristano e di un amico|Dialogo di Tristano e di un amico]]}}
*La [[vita]] è felice, anzi felicissima. Ora ho cambiata opinione. Ma quando scrissi cotesto libro, [...], tutt'altro mi sarei aspettato, fuorché sentirmi volgere in dubbio le osservazioni ch'io faceva [...], parendomi che la coscienza d'ogni lettore dovesse rendere prontissima testimonianza a ciascuna di esse. [...] anzi mi credetti che le mie voci lamentevoli, per essere i mali comuni, sarebbero ripetute in cuore da ognuno che le ascoltasse. E sentendo poi negarmi [...] il tutto, e dire che la vita non è infelice, e che se a me pareva tale, doveva essere effetto d'infermità, o d'altra miseria mia particolare, da prima rimasi attonito, sbalordito, [...] e per più giorni credetti di trovarmi in un altro mondo; poi, tornato in me stesso, mi sdegnai un poco; poi risi, e dissi: [...] Gli uomini universalmente, volendo vivere, conviene che credano la vita bella e pregevole; e tale la credono; e si adirano contro chi pensa altrimenti. Perché in sostanza il genere umano crede sempre, non il vero, ma quello che è, o pare che sia, più a proposito suo. [...] Io per me, [...] rido del genere umano innamorato della vita; e giudico assai poco virile il voler lasciarsi ingannare e deludere come sciocchi, ed oltre ai mali che si soffrono, essere quasi lo scherno della natura e del destino. [...] Se questi miei sentimenti nascano da malattia, non so: so che, malato o sano, calpesto la vigliaccheria degli uomini, rifiuto ogni consolazione e ogn'inganno puerile, ed ho il coraggio di sostenere la privazione di ogni speranza, mirare intrepidamente il deserto della vita, non dissimularmi nessuna parte dell'infelicità umana, ed accettare tutte le conseguenze di una filosofia dolorosa, ma vera. ('''Tristano''')
*E il [[corpo]] è l'uomo; perché (lasciando tutto il resto) la magnanimità, il coraggio, le passioni, la potenza di fare, la potenza di godere, tutto ciò che fa nobile e viva la vita, dipende dal vigore del corpo, e senza quello non ha luogo. ('''Tristano''')
*Le [[conoscenza|cognizioni]] non sono come le ricchezze, che si dividono e si adunano, e sempre fanno la stessa somma. Dove tutti sanno poco, e' si sa poco; perché la scienza va dietro alla scienza, e non si sparpaglia. ('''Tristano''')
*Tutte le [[Transizione|transizioni]] conviene che sieno fatte adagio; perché se si fanno a un tratto, di là a brevissimo tempo si torna indietro, per poi rifarle a grado a grado. Così è accaduto sempre. La ragione è, che la natura non va a salti, e che forzando la natura, non si fanno effetti che durino. Ovvero, per dir meglio, quelle tali transizioni precipitose sono transizioni apparenti, ma non reali. ('''Tristano''')
*Troppo sono maturo alla morte, troppo mi pare assurdo e incredibile di dovere [...] durare ancora quaranta o cinquant'anni, quanti mi sono minacciati dalla natura. Al solo pensiero di questa cosa io rabbrividisco. [...] Oggi non invidio più né stolti né savi, né grandi né piccoli, né deboli né potenti. Invidio i morti, e solamente con loro mi cambierei. ('''Tristano''')
*Se mi fosse proposta da un lato la fortuna e la fama di Cesare o di Alessandro netta da ogni macchia, dall'altro di morir oggi, e che dovessi scegliere, io direi, morir oggi, e non vorrei tempo a risolvermi. ('''Tristano''')
===Citazioni su ''Dialogo di Tristano e di un amico''===
*Il ''Tristano'' ha la solennità di un testamento. Qui la prosa ha calore e pienezza e rigoglio, o corre svelta e libera, con andatura quasi moderna. Ci si sente il fiato del secolo, un ambiente vivo. Il frizzo è amaro, il sarcasmo è pungente. Tira è eloquente; tutto viene da passione vera. L'ultima pagina sembra una variazione dell'ultima strofa in ''[[Giacomo Leopardi#XXVII – Amore e Morte|Amore e Morte]]'', una melodia che si continua. ([[Francesco De Sanctis]])
==Appendice alle ''Operette morali''==
===''Comparazione delle sentenze di Bruto Minore e di Teofrasto vicini a morte''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Comparazione delle sentenze di Bruto Minore e di Teofrasto vicini a morte|Comparazione delle sentenze di Bruto Minore e di Teofrasto vicini a morte]]}}
*[...] gloria e virtù, non veramente oggi, ma fra gli antichi sonavano appresso a poco il medesimo.
*I quali antichi quando erano travagliati dalle sventure, se ne dolevano in modo come se per queste sole fossero privi della felicità: la quale essi stimavano possibilissima a conseguire, anzi propria dell'uomo, se non quanto la fortuna gliela vietasse.
*Certo è che [[Teofrasto]], amando gli studi e la gloria sopra ogni cosa, ed essendo maestro o vogliamo dire capo di scuola, e di scuola frequentatissima, conobbe e dichiarò formalmente l'inutilità de' sudori umani, e così degl'instituti suoi propri come degli altrui; la poca proporzione che passa tra la virtù e la felicità della vita; e quanto prevaglia la fortuna al valore in quello che spetta alla medesima felicità cosi degli altri come anche de' sapienti.
===''Dialogo di un lettore di umanità e di Sallustio''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un lettore di umanità e di Sallustio|Dialogo di un lettore di umanità e di Sallustio]]}}
*La prima cosa che tu nomini è la ricchezza, la quale dice Teognide che si dee cercare al caldo e al freddo, per terra e per acqua, balzando a un bisogno giù dalle rocce, scagliandosi in mare, e non perdonando a pericolo né a fatica che torni a proposito. La seconda è l'[[onore]], dei quale una gran parte degli uomini fa capitale, ma non tanto, che non lo venda a buon mercato. La terza è la [[gloria]], che piacerebbe a molti, se la potessero acquistare senza fatica e senza scomodo; ma non potendo, ciascuno si contenta di lasciarla stare. La quarta è la libertà, della quale non si ha da far conto. L'ultima è la patria, e questa non si troverebbe più al mondo, se non fosse nel vocabolario. ('''Lettore''')
===''Novella: Senofonte e Niccolò Machiavello''===
*[...] è vero o non è vero che la virtù è il patrimonio dei coglioni: che il giovane per bennato, e beneducato che sia, pur ch'abbia un tantino d'ingegno, è obbligato poco dopo entrato nel mondo, (se vuol far qualche cosa, e vivere) a rinunziare quella virtù ch'avea pur sempre amata: che questo accade sempre e inevitabilissimamente: che anche gli uomini più da bene, sinceramente parlando, si vergognerebbero se non si credessero capaci d'altri pensieri e d'altra regola d'azioni se non di quella che s'erano proposti in gioventù, e ch'è pur quella sola che si impara ordinariamente dai libri? (''[[s:Operette morali/Novella: Senofonte e Niccolò Machiavello/Per la novella Senofonte e Machiavello|Per la novella Senofonte e Machiavello]]'')
*L'altro errore in cui cadono gli scrittori, si è che se anche talvolta hanno qualche precetto o sentimento vero, lo dicono col linguaggio dell'arte falsa, cioè della morale. (''[[s:Operette morali/Novella: Senofonte e Niccolò Machiavello/Per la novella Senofonte e Machiavello|Per la novella Senofonte e Machiavello]]'')
*E dove gli altri filosofi senza odiar gli uomini quanto Me, cercano pure di nuocer loro effettivamente co' loro precetti, io effettivamente giovai, giovo, e gioverò sempre a chiunque voglia e sappia praticare i miei. Così che il Misantropo ch'io era, feci un'opera più utile agli uomini (chi voglia ben considerare) di quante mai n'abbia prodotte la più squisita filantropia, o qualunque altra qualità umana, come io mi rimetto all'esperienza di chiunque saprà mettere, o avrà mai saputo mettere in opera l'istruzione ricevuta dal mio libro. (''[[s:Operette morali/Novella: Senofonte e Niccolò Machiavello/Per la novella Senofonte e Machiavello|Per la novella Senofonte e Machiavello]]'')
===''Dialogo: ...filosofo greco, Murco senatore romano, popolo romano, congiurati''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo: ...filosofo greco, Murco senatore romano, popolo romano, congiurati|Dialogo: ...filosofo greco, Murco senatore romano, popolo romano, congiurati]]}}
*La gente piange quando il tiranno sta male, e ride quando è morto. ('''Filosofo''')
*Questo non è il secolo della virtù ma della verità. La virtù non solamente non si esercita più col fatto (levati pochi sciocchi), ma neanche si dimostra colle parole, perché nessuno ci crederebbe. ('''Murco''')
*La [[filosofia]] non è altro che la scienza della viltà d'animo e di corpo, del badare a se stesso, procacciare i propri comodi in qualunque maniera, non curarsi degli altri, e burlarsi della virtù e di altre tali larve e immaginazione degli uomini. La natura è gagliarda magnanima focosa, inquieta come un ragazzaccio; ma la ragione è pigra come una tartaruga, e codarda come una lepre. ('''Filosofo''')
===''Dialogo tra due bestie, p. e. un cavallo e un toro''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo tra due bestie, p. e. un cavallo e un toro|Dialogo tra due bestie, p. e. un cavallo e un toro]]}}
*[La [[uomo|razza umana]]] Non viveva già naturalmente, e come tutti gli altri, ma in mille modi loro propri. E perciò avevano questa particolarità curiosa che non potevano mai esser contenti né felici, cosa maravigliosa per le bestie che non hanno mai pensato ad essere scontenti della loro sorte. ('''Cavallo''')
*In somma questo Dialogo deve contenere un colpo d'occhio in grande filosofico e satirico sopra la razza umana considerata in natura, e come una delle razze animali, rendutasi curiosa per alcune singolarità, insinuare la felicità destinataci dalla natura in questo mondo come a tutti gli altri esseri, perduta da noi per esserci allontanati dalla natura, discorrere con quella maraviglia che dev'essere in chiunque si trovi nello stato naturale delle nostre passioni, dell'ambizione, del danaro, della guerra, del suicidio, delle stampe, della tirannia, della previdenza, delle scelleraggini, ecc. ecc. ('''Cavallo''')
===''Dialogo di un cavallo e un bue''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo di un cavallo e un bue|Dialogo di un cavallo e un bue]]}}
*Era una sorta di bestie da quattro zampe come siamo noi altri, ma stavano ritti e camminavano con due sole come fanno gli uccelli e con le altre due s'aiutavano a strapazzare la gente. ('''Cavallo''')
*La buassaggine è il miglior dono che la natura faccia ad un animale, e chi non è bue non fa fortuna in questo mondo. ('''Bue''')
*Gli uomini credevano che il sole e la luna nascessero e tramontassero per loro e fossero fatti per loro, benché dicessero che il sole era infinite volte più grande non solo degli uomini ma di tutti i paesi di quaggiù, e lo stesso delle [[stella|stelle]], e tuttavia credevano che queste fossero come tanti moccoli da lanterna infilzati lassù per far lume alle signorie loro. ('''Cavallo''')
===''Dialogo: Galantuomo e Mondo''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Dialogo: Galantuomo e Mondo|Dialogo: Galantuomo e Mondo]]}}
*Di tutto, eziandio che con gravissime ed estreme minacce vietato, si può al mondo non pagar pena alcuna. De' tradimenti, delle usurpazioni, degl'inganni, delle avarizie, oppressioni, crudeltà, ingiustizie, torti, oltraggi, omicidi, tirannia ec. ec. bene spesso non si paga pena; spessissimo ancora se n'ha premio, o certo utilità. Ma inesorabilmente punita, e a nulla utile e sempre dannosa, e tale che mai non ischiva il suo castigo, mai non resta senza pena, è la dabbenaggine (coglioneria) e l'esser [[galantuomo]], ch'altrettanto è a dire.
*Senti quello che farai per l'avanti. Stringerai conoscenza e amicizia con una buona quantità di letterati, non importa che sieno veri o falsi: basta che abbiano un certo nome. Qualunque te ne capiti, sia pur meschinissimo, non lo trascurare, e fattelo subito amico, perché il gran chiasso non lo può fare altro che la moltitudine delle persone. Loderai pubblicamente le opere loro a oggetto ch'essi ti rendano il contraccambio: e di questo non aver dubbio, perché la repubblica letteraria è più giusta assai di tutte le altre repubbliche o reggimenti della terra, e non si governa a un dipresso con altre leggi che di retribuzione. ('''Mondo''')
*Non ci dev'essere un uomo diverso da un altro, ma tutti debbon essere come tante uova, in maniera che tu non possa distinguere questo da quello. ('''Mondo''')
*L'ignorante e il fanciullo non s'annoia, perché pieno d'illusioni, ma il savio conoscendo la verità d'ogni cosa, non si pasce d'altro che di noia. ('''Mondo''')
*L'[[amicizia]] non si trova più, o se vuoi chiamarla con questo nome, devi sapere ch'è fatta a uso di quelle fibbie o fermagli che servono ad allacciare mentre bisogna, e finito il bisogno si slacciano, e spesse volte si levano via. Cosi le amicizie d'oggidì. Fatte che sieno, quand'occorre s'allacciano e stringono: finita l'occorrenza, alle volte si slacciano ma si lasciano in essere, tanto che volendo si possano riallacciare; altre volte si levano via del tutto, e ciascuno resta libero e sciolto come per l'addietro. ('''Mondo''')
*'''Mondo''': Io voglio che tu mi dica una cosa da galantuomo per l'ultima volta. A che ti ha giovato o giova agli uomini la virtù?<br>'''[[Galantuomo]]''': A non cavare un ragno da un buco. A fare che tutti vi mettano i piedi sulla pancia, e vi ridano sul viso e dietro le spalle. A essere infamato, vituperato, ingiuriato, perseguitato, schiaffeggiato, sputacchiato anche dalla feccia più schifosa, e dalla marmaglia più codarda che si possa immaginare.
*[...] quelli che non hanno mai sperimentato il vivere onesto, non possono avere nella scelleraggine quella forza ch'ha un povero disgraziato, il quale avendo fatto sempre bene agli uomini, e seguita la virtù sin dalla nascita, e amatala di tutto cuore, e trovatala sempre inutilissima e sempre dannosissima, alla fine si getta rabbiosamente nel vizio, con animo di vendicarsi degli uomini, della virtù e di se stesso. E vedendo che se avesse voluto far bene agli uomini, tutti avrebbero congiurato a schiacciarlo, si determina di prevenirgli, e di schiacciargli esso in quanto possa. ('''[[Galantuomo]]''')
===''Frammento sul suicidio''===
{{leggi il testo|sezione=s|[[s:Operette morali/Frammento sul suicidio|Frammento sul suicidio]]}}
*Tutto il piano della natura intorno alla vita umana si aggira sopra la gran legge di distrazione, illusione e dimenticanza. Quanto più questa legge è svigorita tanto più il mondo va in perdizione.
==Citazioni sulle ''Operette morali''==
*Appena si comincia a leggere le ''Operette'', si è subito in un aldilà delle parole, al di là di tutto quanto è storico e databile. Il punto di partenza è già collocato dove crolla la storia monumentale, nell'irreparabile assoluto, e allora succede che le parole possono anche sprecarsi con leggerezza. All'opposto d'una prosa romanzesca che deve essere costruttiva, nelle ''Operette'' c'è una tendenza dissipatoria, cioè di sfogo e di spreco. Ogni sfogo è uno spreco. Questo non ha niente a che fare con una supposta libertà delle parole; perché, al contrario, qui c'è un pensiero dei limiti, come pensiero dell'infelicità e sapere della morte; ma proprio perché è un pensiero dell'infelicità, tende a sfogarsi in un gioco che è tanto più liberatorio quanto più è futile, inutile, gratuito. ([[Gianni Celati]])
*La lingua e lo stile delle quali, pur moderni e impeccabili in quanto a purezza, risentono ancora del lavoro di lucerna, di un certo gusto classico un po' freddo ed arcaico, non sufficientemente sconvolto e trasfigurato dal sentimento poetico. Nei ''Canti'' c'è il ''poeta'', qui, nella maggior parte dei casi, il ''letterato''. ([[Luigi Russo]])
*Le ''Operette morali'' del Leopardi – si sa che il Manzoni le indicava come il modello più perfetto della prosa italiana moderna. ([[Giacomo Barzellotti (filosofo)|Giacomo Barzellotti]])
*Le ''Operette Morali''! Ma che mi vai dicendo? Basta legger questo libretto tutto agghindato e prezioso, per capire come non si sia ancora scoperta la vera, viva, novella prosa, italiana! Quando si sarà detto che le Operette Morali esprimono, in lingua pura, qualche idea ingegnosa, non si avrà più il diritto di aggiunger parola. Si tratta, insomma, di buoni articoli di giornale, che noi leggiamo con gusto, ai nostri tempi, perché sono la novità dell'anno; ma chi mai riaprirà queste pagine tra cinquant'anni? O per caso tu credi che con qualche dialoghetto si conquisti l'immortalità? ([[Leo Ferrero]])
===[[Walter Binni]]===
*Le ''Operette'' non nasceranno solo sulla via del ridicolo separato dal ragionamento filosofico, allo stesso modo che, abbandonando la via della lirica e soprattutto della lirica eloquente, Leopardi non mancherà di riportare anche dentro le ''Operette morali'' immaginazione e affetto.
*Le ''Operette'' non possono essere giudicate prescindendo dal fatto che la stessa forza della prosa poetica leopardiana deriva dalla profondità delle posizioni che Leopardi vi esprime e che gli stessi caratteri dello stile sono tutt'altro che indifferenti al movimento interno, problematico che è alla base di ciascuna operetta: i due fatti sono assolutamente inscindibili, inseparabili.
*Qualche volta si è assunto questo giudizio come chiarificativo della natura e della stessa intenzione del Leopardi nello scrivere le ''Operette morali'', che sarebbero appunto un libro di sogni poetici, d'invenzioni di capricci malinconici. In realtà il giudizio è tutto funzionale a ciò che il Leopardi svolge in quella operetta e in cui gli preme soprattutto di rispondere – scartando provvisoriamente ogni giustificazione –: pensate pure come volete, siate felici come vi pare, la mia esperienza, quello {che più m'importa, mi dice che sono infelice.<br>Ma questa pur definizione delle ''Operette Morali'' (che indubbiamente sottolinea quel tanto di « sogno poetico », e a volte anche di capriccio malinconico, che è presente in alcune operette le quali hanno anche, si noti, toni, impostazione e taglio tra di loro non tutti meccanicamente coerenti, né sono riportabili in maniera assoluta a una totale unità) risulterebbe parziale se venisse applicata senz'altro alle ''Operette'' nella loro profonda radice di volontà, di verità e di diagnosi filosofica e potrebbe contribuire a sviare l'attenzione del lettore dall'intenzione leopardiana di esprimere poeticamente nelle Operette posizioni di valore filosofico.
===[[Benedetto Croce]]===
*Certe volte, nel leggere i dialoghi delle ''Operette morali'' si presentano con insistenza al ricordo (e non sono io che ho provato pel primo questa impressione, perché vedo ora che la provò anche il Pascoli) certi altri ''Dialoghetti'', vergati dalla penna reazionaria del conte Monaldo, e si sente la somiglianza non solo nella comune predilezione letteraria per quel genere accademico, per quelle tanto abusate imitazioni da Luciano, per quei «ragguagli di Parnaso», ma anche nello spirito angusto, retrivo, reazionario, nell'antipatia pel nuovo e vivente.
*E quelle, tra le ''Operette morali'', cosi intonate riuscirono di necessità frigidissime: vani sforzi di offrire rappresentazioni comiche (che non lo spirito polemico e il malumore ma solo lietezza e serena fantasia possono generare); personaggi, che sono meri nomi; dialoghi, che sono monologhi ; prosa lavoratissima ma estrinseca, e che tiene sovente qualcosa del vaniloquio accademico.
*Per ritrovare, sotto il rispetto artistico, il Leopardi schietto e sano bisogna dunque cercarlo, non dove egli polemizza, ironizza e satireggia, e ride male, ma dove si esprime serio e commosso ; e questo è il Leopardi migliore delle stesse ''Operette'' quello, per es., di alcune pagine del dialogo di Timandro ed Eleandro, che tanto si avvicinano al tono delle più belle lettere dell'''Epistolario''.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Giacomo Leopardi, ''[[s:Operette morali|Operette morali]]'', a cura di Walter Binni e Enrico Ghidetti; in ''Tutte le opere'', vol. I, Sansoni editore, Firenze, 1969.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Letteratura italiana]]
[[Categoria:Opere letterarie]]
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Bertrando Spaventa
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Gaux
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/* Lezione sesta */ Lezione settima: Pasquale Galluzzi
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[[File:Bertrando Spaventa (cropped).jpg|thumb|Bertrando Spaventa]]
'''Bertrando Spaventa''' (1817 – 1883), filosofo italiano.
==''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea''==
===[[Incipit]]===
''Signori,''<br>
Nella solenne inaugurazione del nuovo anno universitario fu udita una voce<ref>Orazione inaugurale del prof. PALMIERI, recitata il 16 Novembre.</ref> far appello al sentimento nazionale. Plaudendo unanimemente, voi mostraste di voler tutti la stessa cosa: la manifestazione del genio italiano in tutte le forme della nostra vita. Quella voce si rivolse a tutte le Facoltà riunite, a' professori e a' giovani studenti. Agli uni suonò come un saluto amichevole, agli altri come un consiglio; quanto a me, uscita di bocca al mio predecessore su questa cattedra, ella parve un po' di tutto questo, e dirò anche di più, una benevola ammonizione.
===Citazioni===
====''Della nazionalità della filosofia''====
*Finalmente [[Giambattista Vico|Vico]] scopre la nuova scienza; anticipa il problema del [[conoscenza|conoscere]], esigendo una nuova metafisica che proceda sulle umane idee; pone il vero concetto della parola e del mito, e così fonda la filologia; intuisce l'idea dello spirito, e così crea la filosofia della storia. Vico è il vero precursore di tutta l'Alemagna. Ho detto il precursore, e avrei dovuto dire di più, giacché Vico aspetta ancora chi lo scopra davvero.
====''Lezione prima''====
*Le scienze particolari, p. e., la [[matematica]], la [[fisica]], non hanno né questo privilegio, né questa difficoltà. Da una parte esse presuppongono i proprii principii, e dall'altra non giustificano se stesse come scienze. Così la materia della geometria sono le pure dimensioni dello spazio, e non già la stessa geometria; la materia della fisiologia è la vita, e non già la scienza stessa della vita. Solo la filosofia ha per ultimo oggetto se stessa; e può dir di aver spiegato il reale, solo quando ha spiegato se stessa.<br />Perciò la [[filosofia]] non è una [[scienza]] fra le scienze, ma la Scienza; non è solo, come si dice, la prima scienza, la scienza fondamentale, ma la scienza, dirò così, finale. Non è un punto, un luogo comune, da cui partono tutte le scienze particolari, e poi viaggiano e vanno, ciascuna per sé, non si sa dove; ma è anche l'indirizzo e la meta comune del loro viaggio. Non è, insomma, per le scienze particolari una semplice rimembranza, una formola imparata nella fanciullezza, un primo battesimo, le cui tracce si disperdono nella corrente della vita; ma è lo scopo dell'uomo maturo, l'avvenire, l'ultima consacrazione.
====''Lezione seconda''====
*Tale è il concetto che Vico ha della lingua e anche della filosofia nella Scienza Nuova. L'origine della lingua è una; ed è lo spirito come rappresentazione o immaginazione dell'universo.
====''Lezione quinta''====
*A) Bruno è il vero eroe del pensiero: l'araldo e martire della nuova e libera filosofia. Se libertà non vuol dire un facile dimenarsi nel vuoto, ma il lottare contro gli enimmi dell'universo e contro i vecchi pregiudizi, i vecchi sistemi e tutta la potenza del vecchio mondo, non vi ha filosofo più libero di Bruno.
*B) È stato detto che [[Giordano Bruno|Bruno]] è il precursore di [[Baruch Spinoza|Spinoza]], anzi lo Spinoza italiano. Ciò è in grandissima parte vero. Ma non sempre è stato inteso il vero concetto dello [[spinozismo]], e però quel che si voleva significare con un tal paragone.
*Il gran pregio di Bruno è aver detto: [[Essere]] è [[fare]]; Essere è causare.<br />Non faccia scandalo quello che dico, cioè che [[Dio]] per Bruno è necessariamente causa. Come causa, esso è ''causa sui'', e perciò è causa del mondo. Dio non causa il mondo, che in quanto causa se stesso.
*3. L'universo – notate bene, non le cose dell'universo (e Bruno, come si vedrà, distingue quello da queste) – è Dio stesso come EFFETTO infinito di se stesso. Infinita genitura dell'infinito generante. – Potenza, operazione, effetto sono in Dio una medesima cosa. L'universo – l'operazione o effetto infinito, medesimo in Dio colla potenza – non è altro che le cose, in quanto sono in Dio (Natura naturata), non le cose per sé.<br />L'universo come effetto infinito è identico e differente da Dio.<br />È identico, in quanto infinito; differente, in quanto effetto; identico differente, perché Infinito come effetto. Non è il vero infinito, ma l'infinito, come effetto, fatto, causato.
====''Lezione sesta''====
*B) Ho detto che Vico pone la differenza, la differenza reale, nella assoluta indifferenza di Bruno e Spinoza; quella differenza, che né questi né gli altri filosofi posteriori aveano saputo porre. Ponendo la reale differenza, Vico pone la reale unità: cioè, non più la Sostanza causa, ma lo Spirito. Tale è lo Spirito: non vuota identità, ma reale differenza, e contuttociò, anzi appunto perciò, reale unità. [...] Io devo considerare qui solamente questa unità dello spirito, la quale è il nuovo Dio della filosofia, che sbalza di soglio l'antico (il Dio semplicemente Causa), e la vera negazione e il vero compimento della unità di Bruno e Spinoza: questa unità, il cui concetto è la base e il principio, in cui consistono e a cui ritornano tutti i concetti nuovi della Scienza nuova [...]
*Spinoza è la chiarezza di Bruno; quel che in Bruno è oscuro, in Spinoza è chiaro (sebbene non assolutamente chiaro, ma solo immediatamente). In Bruno è oscura la indifferenza, e in Spinoza si fa chiara, in quanto il punto della unione è il pensiero, e il pensiero non è tale che in quanto contiene o pone immediatamente o intuitivamente il suo contrario, l'essere.
*La vera Unità, il vero [[Uno (filosofia)|Uno]], l'Unico è sviluppo; sviluppo di se stesso: da se stesso, per se stesso, a se stesso: cioè veramente e totalmente Se stesso. Questo è il nuovo concetto, che, più o meno espressamente, consapevolmente e inconsapevolmente, è l'anima di tutta la Scienza nuova: è il gran valore di Vico.
====''Lezione settima''====
[[Pasquale Galluppi|Galluppi]] scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da Cartesio a Kant: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto empirista, un nuovo Locke, puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il Rosmini; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. (p. 144)
==Lettere==
*[[Silvio Spaventa|Tu]] non mi parli di politica, e io non ho che dirtene. Qui le cose vanno come andavano. Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a [[Napoli]]. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. Calicchio minaccia in iscritto, – giacché Calicchio è divenuto scrittore, – i deputati che non faranno il dover loro. La camorra sèguita a esser da per tutto. Come al tempo de' Borboni vi erano più specie di polizia, così ora vi sono più specie di camorra. Se Domeneddio si risolvesse ad essere napoletano, non potrebbe esser che camorrista. Altrimenti, gli suonerebbero la tofa. – Vedi che anch'io sono di cattivo umore, e vedo tutto in nero. (lettera al fratello Silvio, Napoli, 27 novembre 1861; citata in ''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea'')
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Bertrando Spaventa, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/spaventa/index.htm La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea]'', a cura di [[Giovanni Gentile|G. Gentile]], G. Laterza e figli, Bari, 1908.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi italiani]]
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[[File:Bertrando Spaventa (cropped).jpg|thumb|Bertrando Spaventa]]
'''Bertrando Spaventa''' (1817 – 1883), filosofo italiano.
==''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea''==
===[[Incipit]]===
''Signori,''<br>
Nella solenne inaugurazione del nuovo anno universitario fu udita una voce<ref>Orazione inaugurale del prof. PALMIERI, recitata il 16 Novembre.</ref> far appello al sentimento nazionale. Plaudendo unanimemente, voi mostraste di voler tutti la stessa cosa: la manifestazione del genio italiano in tutte le forme della nostra vita. Quella voce si rivolse a tutte le Facoltà riunite, a' professori e a' giovani studenti. Agli uni suonò come un saluto amichevole, agli altri come un consiglio; quanto a me, uscita di bocca al mio predecessore su questa cattedra, ella parve un po' di tutto questo, e dirò anche di più, una benevola ammonizione.
===Citazioni===
====''Della nazionalità della filosofia''====
*Finalmente [[Giambattista Vico|Vico]] scopre la nuova scienza; anticipa il problema del [[conoscenza|conoscere]], esigendo una nuova metafisica che proceda sulle umane idee; pone il vero concetto della parola e del mito, e così fonda la filologia; intuisce l'idea dello spirito, e così crea la filosofia della storia. Vico è il vero precursore di tutta l'Alemagna. Ho detto il precursore, e avrei dovuto dire di più, giacché Vico aspetta ancora chi lo scopra davvero.
====''Lezione prima''====
*Le scienze particolari, p. e., la [[matematica]], la [[fisica]], non hanno né questo privilegio, né questa difficoltà. Da una parte esse presuppongono i proprii principii, e dall'altra non giustificano se stesse come scienze. Così la materia della geometria sono le pure dimensioni dello spazio, e non già la stessa geometria; la materia della fisiologia è la vita, e non già la scienza stessa della vita. Solo la filosofia ha per ultimo oggetto se stessa; e può dir di aver spiegato il reale, solo quando ha spiegato se stessa.<br />Perciò la [[filosofia]] non è una [[scienza]] fra le scienze, ma la Scienza; non è solo, come si dice, la prima scienza, la scienza fondamentale, ma la scienza, dirò così, finale. Non è un punto, un luogo comune, da cui partono tutte le scienze particolari, e poi viaggiano e vanno, ciascuna per sé, non si sa dove; ma è anche l'indirizzo e la meta comune del loro viaggio. Non è, insomma, per le scienze particolari una semplice rimembranza, una formola imparata nella fanciullezza, un primo battesimo, le cui tracce si disperdono nella corrente della vita; ma è lo scopo dell'uomo maturo, l'avvenire, l'ultima consacrazione.
====''Lezione seconda''====
*Tale è il concetto che Vico ha della lingua e anche della filosofia nella Scienza Nuova. L'origine della lingua è una; ed è lo spirito come rappresentazione o immaginazione dell'universo.
====''Lezione quinta''====
*A) Bruno è il vero eroe del pensiero: l'araldo e martire della nuova e libera filosofia. Se libertà non vuol dire un facile dimenarsi nel vuoto, ma il lottare contro gli enimmi dell'universo e contro i vecchi pregiudizi, i vecchi sistemi e tutta la potenza del vecchio mondo, non vi ha filosofo più libero di Bruno.
*B) È stato detto che [[Giordano Bruno|Bruno]] è il precursore di [[Baruch Spinoza|Spinoza]], anzi lo Spinoza italiano. Ciò è in grandissima parte vero. Ma non sempre è stato inteso il vero concetto dello [[spinozismo]], e però quel che si voleva significare con un tal paragone.
*Il gran pregio di Bruno è aver detto: [[Essere]] è [[fare]]; Essere è causare.<br />Non faccia scandalo quello che dico, cioè che [[Dio]] per Bruno è necessariamente causa. Come causa, esso è ''causa sui'', e perciò è causa del mondo. Dio non causa il mondo, che in quanto causa se stesso.
*3. L'universo – notate bene, non le cose dell'universo (e Bruno, come si vedrà, distingue quello da queste) – è Dio stesso come EFFETTO infinito di se stesso. Infinita genitura dell'infinito generante. – Potenza, operazione, effetto sono in Dio una medesima cosa. L'universo – l'operazione o effetto infinito, medesimo in Dio colla potenza – non è altro che le cose, in quanto sono in Dio (Natura naturata), non le cose per sé.<br />L'universo come effetto infinito è identico e differente da Dio.<br />È identico, in quanto infinito; differente, in quanto effetto; identico differente, perché Infinito come effetto. Non è il vero infinito, ma l'infinito, come effetto, fatto, causato.
====''Lezione sesta''====
*B) Ho detto che Vico pone la differenza, la differenza reale, nella assoluta indifferenza di Bruno e Spinoza; quella differenza, che né questi né gli altri filosofi posteriori aveano saputo porre. Ponendo la reale differenza, Vico pone la reale unità: cioè, non più la Sostanza causa, ma lo Spirito. Tale è lo Spirito: non vuota identità, ma reale differenza, e contuttociò, anzi appunto perciò, reale unità. [...] Io devo considerare qui solamente questa unità dello spirito, la quale è il nuovo Dio della filosofia, che sbalza di soglio l'antico (il Dio semplicemente Causa), e la vera negazione e il vero compimento della unità di Bruno e Spinoza: questa unità, il cui concetto è la base e il principio, in cui consistono e a cui ritornano tutti i concetti nuovi della Scienza nuova [...]
*Spinoza è la chiarezza di Bruno; quel che in Bruno è oscuro, in Spinoza è chiaro (sebbene non assolutamente chiaro, ma solo immediatamente). In Bruno è oscura la indifferenza, e in Spinoza si fa chiara, in quanto il punto della unione è il pensiero, e il pensiero non è tale che in quanto contiene o pone immediatamente o intuitivamente il suo contrario, l'essere.
*La vera Unità, il vero [[Uno (filosofia)|Uno]], l'Unico è sviluppo; sviluppo di se stesso: da se stesso, per se stesso, a se stesso: cioè veramente e totalmente Se stesso. Questo è il nuovo concetto, che, più o meno espressamente, consapevolmente e inconsapevolmente, è l'anima di tutta la Scienza nuova: è il gran valore di Vico.
====''Lezione settima''====
*[[Pasquale Galluppi|Galluppi]] scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da Cartesio a Kant: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto empirista, un nuovo Locke, puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il Rosmini; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. (p. 144)
==Lettere==
*[[Silvio Spaventa|Tu]] non mi parli di politica, e io non ho che dirtene. Qui le cose vanno come andavano. Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a [[Napoli]]. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. Calicchio minaccia in iscritto, – giacché Calicchio è divenuto scrittore, – i deputati che non faranno il dover loro. La camorra sèguita a esser da per tutto. Come al tempo de' Borboni vi erano più specie di polizia, così ora vi sono più specie di camorra. Se Domeneddio si risolvesse ad essere napoletano, non potrebbe esser che camorrista. Altrimenti, gli suonerebbero la tofa. – Vedi che anch'io sono di cattivo umore, e vedo tutto in nero. (lettera al fratello Silvio, Napoli, 27 novembre 1861; citata in ''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea'')
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Bertrando Spaventa, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/spaventa/index.htm La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea]'', a cura di [[Giovanni Gentile|G. Gentile]], G. Laterza e figli, Bari, 1908.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi italiani]]
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[[File:Bertrando Spaventa (cropped).jpg|thumb|Bertrando Spaventa]]
'''Bertrando Spaventa''' (1817 – 1883), filosofo italiano.
==''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea''==
===[[Incipit]]===
''Signori,''<br>
Nella solenne inaugurazione del nuovo anno universitario fu udita una voce<ref>Orazione inaugurale del prof. PALMIERI, recitata il 16 Novembre.</ref> far appello al sentimento nazionale. Plaudendo unanimemente, voi mostraste di voler tutti la stessa cosa: la manifestazione del genio italiano in tutte le forme della nostra vita. Quella voce si rivolse a tutte le Facoltà riunite, a' professori e a' giovani studenti. Agli uni suonò come un saluto amichevole, agli altri come un consiglio; quanto a me, uscita di bocca al mio predecessore su questa cattedra, ella parve un po' di tutto questo, e dirò anche di più, una benevola ammonizione.
===Citazioni===
====''Della nazionalità della filosofia''====
*Finalmente [[Giambattista Vico|Vico]] scopre la nuova scienza; anticipa il problema del [[conoscenza|conoscere]], esigendo una nuova metafisica che proceda sulle umane idee; pone il vero concetto della parola e del mito, e così fonda la filologia; intuisce l'idea dello spirito, e così crea la filosofia della storia. Vico è il vero precursore di tutta l'Alemagna. Ho detto il precursore, e avrei dovuto dire di più, giacché Vico aspetta ancora chi lo scopra davvero.
====''Lezione prima''====
*Le scienze particolari, p. e., la [[matematica]], la [[fisica]], non hanno né questo privilegio, né questa difficoltà. Da una parte esse presuppongono i proprii principii, e dall'altra non giustificano se stesse come scienze. Così la materia della geometria sono le pure dimensioni dello spazio, e non già la stessa geometria; la materia della fisiologia è la vita, e non già la scienza stessa della vita. Solo la filosofia ha per ultimo oggetto se stessa; e può dir di aver spiegato il reale, solo quando ha spiegato se stessa.<br />Perciò la [[filosofia]] non è una [[scienza]] fra le scienze, ma la Scienza; non è solo, come si dice, la prima scienza, la scienza fondamentale, ma la scienza, dirò così, finale. Non è un punto, un luogo comune, da cui partono tutte le scienze particolari, e poi viaggiano e vanno, ciascuna per sé, non si sa dove; ma è anche l'indirizzo e la meta comune del loro viaggio. Non è, insomma, per le scienze particolari una semplice rimembranza, una formola imparata nella fanciullezza, un primo battesimo, le cui tracce si disperdono nella corrente della vita; ma è lo scopo dell'uomo maturo, l'avvenire, l'ultima consacrazione.
====''Lezione seconda''====
*Tale è il concetto che Vico ha della lingua e anche della filosofia nella Scienza Nuova. L'origine della lingua è una; ed è lo spirito come rappresentazione o immaginazione dell'universo.
====''Lezione quinta''====
*A) Bruno è il vero eroe del pensiero: l'araldo e martire della nuova e libera filosofia. Se libertà non vuol dire un facile dimenarsi nel vuoto, ma il lottare contro gli enimmi dell'universo e contro i vecchi pregiudizi, i vecchi sistemi e tutta la potenza del vecchio mondo, non vi ha filosofo più libero di Bruno.
*B) È stato detto che [[Giordano Bruno|Bruno]] è il precursore di [[Baruch Spinoza|Spinoza]], anzi lo Spinoza italiano. Ciò è in grandissima parte vero. Ma non sempre è stato inteso il vero concetto dello [[spinozismo]], e però quel che si voleva significare con un tal paragone.
*Il gran pregio di Bruno è aver detto: [[Essere]] è [[fare]]; Essere è causare.<br />Non faccia scandalo quello che dico, cioè che [[Dio]] per Bruno è necessariamente causa. Come causa, esso è ''causa sui'', e perciò è causa del mondo. Dio non causa il mondo, che in quanto causa se stesso.
*3. L'universo – notate bene, non le cose dell'universo (e Bruno, come si vedrà, distingue quello da queste) – è Dio stesso come EFFETTO infinito di se stesso. Infinita genitura dell'infinito generante. – Potenza, operazione, effetto sono in Dio una medesima cosa. L'universo – l'operazione o effetto infinito, medesimo in Dio colla potenza – non è altro che le cose, in quanto sono in Dio (Natura naturata), non le cose per sé.<br />L'universo come effetto infinito è identico e differente da Dio.<br />È identico, in quanto infinito; differente, in quanto effetto; identico differente, perché Infinito come effetto. Non è il vero infinito, ma l'infinito, come effetto, fatto, causato.
====''Lezione sesta''====
*B) Ho detto che Vico pone la differenza, la differenza reale, nella assoluta indifferenza di Bruno e Spinoza; quella differenza, che né questi né gli altri filosofi posteriori aveano saputo porre. Ponendo la reale differenza, Vico pone la reale unità: cioè, non più la Sostanza causa, ma lo Spirito. Tale è lo Spirito: non vuota identità, ma reale differenza, e contuttociò, anzi appunto perciò, reale unità. [...] Io devo considerare qui solamente questa unità dello spirito, la quale è il nuovo Dio della filosofia, che sbalza di soglio l'antico (il Dio semplicemente Causa), e la vera negazione e il vero compimento della unità di Bruno e Spinoza: questa unità, il cui concetto è la base e il principio, in cui consistono e a cui ritornano tutti i concetti nuovi della Scienza nuova [...]
*Spinoza è la chiarezza di Bruno; quel che in Bruno è oscuro, in Spinoza è chiaro (sebbene non assolutamente chiaro, ma solo immediatamente). In Bruno è oscura la indifferenza, e in Spinoza si fa chiara, in quanto il punto della unione è il pensiero, e il pensiero non è tale che in quanto contiene o pone immediatamente o intuitivamente il suo contrario, l'essere.
*La vera Unità, il vero [[Uno (filosofia)|Uno]], l'Unico è sviluppo; sviluppo di se stesso: da se stesso, per se stesso, a se stesso: cioè veramente e totalmente Se stesso. Questo è il nuovo concetto, che, più o meno espressamente, consapevolmente e inconsapevolmente, è l'anima di tutta la Scienza nuova: è il gran valore di Vico.
====''Lezione settima''====
*[[Pasquale Galluppi|Galluppi]] scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. (p. 144)
==Lettere==
*[[Silvio Spaventa|Tu]] non mi parli di politica, e io non ho che dirtene. Qui le cose vanno come andavano. Il napoletano è quello che era. Parlo in generale. Se pensa, non pensa che a [[Napoli]]. Gli stessi imbroglioni, gli stessi ciarlatani, gli stessi vigliacchi: non senso comune, non vera conoscenza delle cose del mondo, la stessa spensieratezza. Il brigantaggio è sempre lì. Già cominciano a borbottar contro le nuove imposte. Calicchio minaccia in iscritto, – giacché Calicchio è divenuto scrittore, – i deputati che non faranno il dover loro. La camorra sèguita a esser da per tutto. Come al tempo de' Borboni vi erano più specie di polizia, così ora vi sono più specie di camorra. Se Domeneddio si risolvesse ad essere napoletano, non potrebbe esser che camorrista. Altrimenti, gli suonerebbero la tofa. – Vedi che anch'io sono di cattivo umore, e vedo tutto in nero. (lettera al fratello Silvio, Napoli, 27 novembre 1861; citata in ''La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea'')
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Bertrando Spaventa, ''[http://www.liberliber.it/libri/s/spaventa/index.htm La filosofia italiana nelle sue relazioni con la filosofia europea]'', a cura di [[Giovanni Gentile|G. Gentile]], G. Laterza e figli, Bari, 1908.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi italiani]]
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Francesco Fiorentino
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Citazioni su Francesco Fiorentino, Antonio Anile
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'''Francesco Fiorentino''' (1834 – 1884), filosofo e storico della filosofia italiano.
==''Il Risorgimento filosofico nel Quattrocento''==
===[[Incipit]]===
Il [[risorgimento]] italiano, specialmente sul primo apparire, fu risorgimento europeo; e, per rispetto alla [[filosofia]], l'[[Italia]] tiene lo stesso luogo di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], dove s'incrociarono le diverse, e talvolta opposte direzioni dell'umano pensiero. Sbaglierebbe assai chi credesse il nostro risorgimento un semplice ritorno alle idee antiche: prima perché la storia non si ripete mai, e poi perché sul vecchio tronco italogreco s'innesta tralcio novello, il pensiero [[Germania|germanico]].
===Citazioni===
*Il Papato, checché ne pensi o se ne pensi, è creazione del genio latino; onde, come prima fu trasferito nella sede avignonese, rimise molto della prisca grandezza, e provò come sa di sale il pane altrui. L'anima onesta di [[Francesco Petrarca]] deplorò il trasferimento, e la debolezza che gliene provenne, e spese gran parte della sua attività, perché la schiavitù cessasse. (p. 5)
*Nessuna monarchia annovera tanti principi grandi, quanti ne annovera il Pontificato romano. (p. 7)
*L'educazione dell'intelletto solevano allora i tedeschi fornire nelle Università italiane; non perché in [[Germania]] ne mancassero, avendo [[Heidelberg]] una Università fin dal 1300, [[Vienna]] dal 1348, [[Colonia]] dal 1388, [[Erfurt]] dal 1392, e recentemente [[Lipsia]] dal 1409: ma in [[Italia]] allora erano più in fiore. [[Enea Silvio Piccolomini|Enea Silvio]] narra che un tal Ceanese, monaco francescano, dopo studiato in [[Padova]], era andato a perfezionarsi a Vienna: ma udito ch'ebbe quei maestri, salì la cattedra, ed, invece di apprendere, si mise ad insegnare. (p. 19)
*Col libro ''De Concordantia Catholica'' il [[Nicola Cusano|Cusano]] mostrava la profonda conoscenza de' Concili, attinta ai fonti, no da raccolte abbreviate, come egli stesso avverte. Ed alle notizie storiche accoppia quell'organismo sistematico, cui già si mostrava inclinata fin d'allora la sua mente speculativa. La [[Chiesa]] per lui è un organismo: il sacerdozio n'è l'anima; il sacro Impero n'è il corpo; e di tutt'e tre discorre nei tre libri, in cui è divisa l'opera. (p. 20)
*Il Cusano ed il Piccolomini sono due uomini che, diversi d'ingegno, e d'inclinazioni, si rassomigliano in ciò, che hanno inaugurata quella corrente, in virtù di cui il pensiero tedesco e l'italiano sono venuti in reciproca comunicazione. Per mezzo del Cusano fluiva in Italia la speculazione germanica; e per mezzo del Piccolomini rifluiva in Germania l'[[Umanesimo]]. (p. 36)
==''Manuale di storia della filosofia''==
*Ciò che manca all'Etica [[Epicuro|epicurea]] è l'universalità, e quindi la vita comune. Veramente Epicuro non impugna né la famiglia, né lo Stato; ma dissuade il savio dal matrimonio per la difficoltà d'incontrarsi bene colla moglie, e pei dispiaceri e le brighe che procura l'educazione de' figli. Similmente per lo Stato: ci si ricorre per utilità, come garanzia della propria difesa; ma, potendo, è meglio vivere appartato. Tra le massime di Epicuro c'è anzi esplicitamente: ''Vivi nascosto''. (Parte prima, cap. 15, pp. 78-79)
*[[Epicuro]] voleva fondato il culto degli Dei su l'ammirazione della loro felicità, anziché sul timore della loro ingerenza nelle cose umane. Questo timore nato dalla superstizione era da sgombrare affatto: e a ciò bisognava aiutarsi appunto con la filosofia. (Parte prima, cap. 15, p. 79)
*[[Tito Lucrezio Caro|Lucrezio]] soprattutto infosca le tinte dei danni arrecati dalla religione, di questo mostro, egli dice, che col capo tra le nubi sovrasta alla misera ed ignorante razza umana: incalzato da questo spettro egli ha accettato la dottrina di Epicuro, i cui Dei sono tanto tranquilli. Una cosa egli cerca: ''cum Epicuro quiescere'', per usare una frase di Seneca. (Parte prima, cap. 15, p. 79)
*Tra i Sommolisti<ref>Autori di ''Somme'' nelle quali erano riferite, e possibilmente conciliate, le ''sentenze'' pro e contro ciascuna dottrina. F. Fiorentino, ''testo citato'', p. 146.</ref>, tutti oscurò [[Pietro Lombardo]], [...]. Nei suoi quattro libri ''Delle Sentenze'', pei quali meritò il titolo di ''Magister sententiarum'', si tratta delle cose di cui possiamo godere (''frui''), di quelle di cui possiamo servirci (''uti''), e dei sacramenti. Quest'opera divenne il libro di testo delle scuole teologiche, e fu commentata dai più insigni dottori, tra i quali Alberto Magno, San Tommaso e Duns Scoto. (Parte seconda, cap. 10, p. 146)
*Nel disegno generale del sistema crociano che posto ha il conoscere empirico proprio delle scienze particolari? Per il [[Benedetto Croce|Croce]] i concetti di queste scienze sono ''pseudo-concetti'', ai quali il Croce – d'accordo con l'empirio-criticismo, col prammatismo, col contingentismo, con l'intuizionismo, e con la stessa ''filosofia dei valori'' – attribuisce carattere e valore meramente pratico: mentre riserba valore schiettamente teorico o filosofico ai soli ''concetti puri'', o categorie – bello, vero; utile, bene – che egli, in ciò rigorosamente kantiano, difende da ogni confusione coi concetti empirici. (Parte terza, cap. 23, p. 353)
*Del filosofare crociano, incontrò resistenza nella mente del [[Giovanni Gentile|Gentile]] il procedere per ''distinzione'' fra teoria e pratica: donde scaturiva nella filosofia crociana, la teoria del carattere pratico delle scienze empiriche, e quindi la separazione tra un conoscere empirico, privo di valore teoretico, e un conoscere filosofico, puro da ogni empiria. (Parte terza, cap. 23, pp. 355-356)
*Per il Gentile conoscere è agire: donde, rifiutata la ''distinzione'' tra un momento teoretico e un momento pratico dello spirito, non ci fu più fondamento per assegnare le scienze empiriche al dominio della pratica, escludendole da quello del conoscere teoreticamente valido. (Parte terza, cap. 23, p. 356)
==''Poesie liriche: edite ed inedite di Luigi Tansillo''==
*Avrei desiderato, per l'amore che ho posto in questo poeta {{NDR|[[Luigi Tansillo]]}}, che persone più competente di me si fosse accinta a questa impresa; ma poiché niuno ci ha pensato valga di scusa al mio ardimento l'altrui non curanza. (''Prefazione'', p. VI)
*Del Tansillo, quantunque non vissuto a tempi omerici, è stata lungamente controversa la patria tra [[Nola]] e [[Venosa]]; e non è bastato chi l'ha balestrato fino a [[Napoli]] e [[Genova]]: tanta è la forza della pigrizia nostra, accoppiata alla impudente smania di parlare d'ogni cosa. (''Prefazione'', p. VI)
*Il Tansillo, vissuto da fanciullo a corte, aveva conservato il pudore; cosa difficile sempre, difficilissima e quasi impossibile in quell'età di poeti cortigiani e scrocconi. Ed è bello il vedere il nostro poeta resistere alle tentazioni, ed ai suggerimenti di quello sfrontato [[Pietro Bacci]], che i contemporanei non si vergognarono di chiamare il divino; e di scusarsi quasi del non sapersi acconciare alla turpe usanza della scrocconeria. (p. LXIX-LXX)
==Citazioni su Francesco Fiorentino==
*Fiorentino ereditò in sé la mitezza serena del [[Pasquale Galluppi|Galluppi]] e la ribelle vigoria del [[Tommaso Campanella|Campanella]], ed, in sommo grado, le virtù più nobili della sua natìa Calabria. Le vicende della sua vita, l'indirizzo dei suoi studii vengono determinati non solo dalla sua particolare volontà, ma anche da quella, non meno forte, per quanto inconscia, della stirpe. I suoi genitori ebbero il merito di rendergli facili i primi studii. Per il resto egli fu autodidatta. E dopo una giovinezza poetica e pugnace (combatté da prode, per l'unità della patria, nelle file dello Stocco, all'Angitola, al Calderaio, a Soveria) egli si diede con un fervore infaticabile di ricerche a rivelare agli italiani quanta parte c'è di loro nella storia del pensiero europeo. ([[Antonino Anile]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Francesco Fiorentino, ''Il Risorgimento filosofico nel Quattrocento'', BiblioBazaar, LLC.
*Francesco Fiorentino, ''Manuale di storia della filosofia'', vol. unico, sesta edizione, La Nuova Italia Editrice, Firenze, 1947.
*Francesco Fiorentino, ''Poesie Liriche: edite ed inedite di Luigi Tansillo'', Editore Domenico Morano, Napoli.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Filosofi italiani]]
[[Categoria:Storici della filosofia]]
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Hook - Capitan Uncino
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Mariomassone
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{{Film
|titoloitaliano= Hook - Capitan Uncino
|titolooriginale= Hook
|immagine=
|paese= USA
|anno= 1991
|genere= fantastico, avventura, sentimentale, commedia
|regista= [[Steven Spielberg]]
|soggetto= [[James V. Hart]], [[Nick Castle]], tratto dalle opere teatrali e dai libri di [[James Matthew Barrie]]
|sceneggiatore= [[James V. Hart]],<br />[[Malia Scotch Marmo]]
|attori=
*[[Robin Williams]]: [[Peter Pan (personaggio)|Peter Banning/Peter Pan]]
*[[Dustin Hoffman]]: [[Capitan Uncino|Capitano Giacomo Uncino]]
*[[Julia Roberts]]: [[Campanellino|Trilli/Campanellino]]
*[[Bob Hoskins]]: Spugna
*[[Maggie Smith]]: Nonna Wendy Moira Angela Darling
*[[Caroline Goodall]]: Moira Darling Banning
*[[Charlie Korsmo]]: Jack Banning
*[[Amber Scott]]: Maggie Banning
*[[Gwyneth Paltrow]]: Wendy Moira Angela Darling da giovane
*[[Raushan Hammond]]: Carambola
*[[Dante Basco]]: Rufio
*[[Arthur Malet]]: Tootles
*[[Laurel Cronin]]: Liza
|doppiatoriitaliani=
*[[Marco Mete]]: Peter Banning/Peter Pan
*[[Ferruccio Amendola]]: Capitano Giacomo Uncino
*[[Cristina Boraschi]]: Trilli/Campanellino
*[[Michele Gammino]]: Spugna
*[[Maria Pia Di Meo]]: Nonna Wendy Moira Angela Darling
*[[Stefanella Marrama]]: Moira Banning
*[[Simone Crisari]]: Jack Banning
*[[Perla Liberatori]]: Maggie Banning
*[[Alessandro Tiberi]]: Carambola
*[[Corrado Conforti]]: Rufio
*[[Vittorio Stagni]]: Tootles
*[[Anna Rita Pasanisi]]: Liza
|note='''Musiche''': [[John Williams]]
}}
'''''Hook – Capitan Uncino''''', film statunitense del 1991 con [[Robin Williams]] e [[Dustin Hoffman]], regia di [[Steven Spielberg]].
==Frasi==
*Assicurate l'albero maestro, mastri! Perché sta per arrivare il re dei pesci grossi! Un can di pescecane! Un uomo così profondo che è quasi inaffondabile! Così furbo che piglia pesci anche quando dorme! Facciamo un bel applauso! Lui non può perché ha una mano sola... Ed ecco a voi il pirata dal pugno di ferro: Il capitano Giacomo Uncino! ('''Spugna''')
*"''Caro Peter, <br/> si sollecita la tua presenza su richiesta dei tuoi bambini.<br/> Con i miei più cordiali omaggi, <br/> Giacomo Uncino, Capitano.''" ('''Capitan Uncino''')
*Ho letto di recente che adesso per gli esperimenti scientifici si usano gli [[avvocato|avvocati]] al posto dei topi. Lo si fa per un paio di ragioni: la prima che gli scienziati si affezionano molto meno agli avvocati; la seconda è che ci sono certe cose che nemmeno un topo di fogna farebbe mai. ('''Peter Pan''') {{NDR|[[Barzellette dai film|barzelletta]]}}
*Devi volare! Devi combattere! Devi esultare! Devi salvare Maggie, devi salvare Jack! Uncino è tornato! ('''Tootles''')
*Peter, tu davvero non sai chi sei? ('''Wendy''')
*Sei proprio tu? Il mio grande e valoroso avversario? Ma non è possibile! Non questo patetico, impacciato, moscio, floscio, espugnato baccalà che ho qui davanti a me. Tu non sei nemmeno l'ombra di Peter Pan! ('''Capitan Uncino''')
*Quando siamo in crisi noi inglesi beviamo una tazza di tè. Moira, ti dispiace? ('''Wendy''')
*Bene, miei stupidi patetici parassitari sacchi di budella: la vendetta è mia! ('''Capitan Uncino''')
*Ho testé avuto una sublime visione. I frammenti screziati della mia vita si sono ricongiunti a formare un completo e mistico tutto. La mia vita è finita. ('''Capitan Uncino''')
*Qui non c'è più avventura. ('''Capitan Uncino''')
*Cosa sarebbe il mondo senza Capitan Uncino? ('''Spugna''')
*{{NDR|Riferito a Rufio}} Ma questo è molto pericoloso! ('''Peter Pan''')
*{{NDR|A Jack, che lo guarda affrontare i pirati}} Jack... Non ci crederai ma... Ho trovato il mio pensiero felice! Ci ho messo tre giorni per trovarlo, e sai cos'è successo? Oplà, ho volato! E sai qual era il mio pensiero felice? {{NDR|Vola davanti a Jack, sorridendogli amorevolmente}} Eri ''tu''! ('''Peter Pan''')
*Tu? Tu sei il capo?! Ma tu non hai neanche l'età per farti la barba! ('''Peter Pan''')
*Da quant'è che non ti guardi i piedi? ('''Bimbi sperduti''')
*È un vecchio grassottello tipo nonnetto... ('''Bimbo sperduto''')
*Carambola! ('''Bimbo sperduto''')
*''Corri a casa Jack! Corri a casa Jack!'' [...] ''Casa base Jack! Casa base Jack!'' ([[Cori da stadio dai film|coro]] intonato dai pirati a Jack)
*Ah, Rufio? Fai un favore, va' a succhiare il naso d'un cane morto. ('''Peter Pan''')
*Io avevo paura, perché non volevo crescere, perché tutti quelli che crescono prima o poi devono morire. E così scappai. ('''Peter Pan''')
*Sai quel luogo che sta fra il sogno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando? Quello è il luogo dove io ti amerò per sempre, Peter Pan. È lì che ti aspetterò. ('''Trilli''')
*Lo sai che tu non sei veramente Peter Pan, vero? Questo è soltanto un sogno, quando ti sveglierai sarai solo Peter Banning: un uomo insensibile ed egoista che beve troppo, ossessionato dal successo e che non ha mai tempo per la moglie e i figli! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|Ai Bimbi Sperduti}} Grazie per aver creduto. ('''Peter Pan''')
==Dialoghi==
*'''Peter Pan''': Io non credo nelle [[Fata|fate]]... <br /> '''Trilli''': Ogni volta che qualcuno dice "io non credo nelle fate" da qualche parte c'è una fata che cade morta. <br />'''Peter Pan''': IO NON CREDO NELLE FATE!!!
*'''Trilli''': Bene. E ora, chi sono?<br />'''Peter Pan''': Tu sei... sei un'allucinazione da complesso freudiano legata in qualche modo a mia madre. Non so perché tu abbia le ali, ma hai delle bellissime gambe, nel tuo piccolo sei molto carina. Mia madre? Ma se non so nemmeno chi è; io sono un trovatello e non mi sono mai drogato perché mi sono perso gli anni '60. Facevo il ragioniere.
*'''Capitan Uncino''': Finalmente riuscirò ad uccidere [[Peter Pan (personaggio)|Peter Pan]], quel ragazzino arrogante che mi tagliò la mano e la diede in libagione al coccodrillo! E chi uccise il perfido coccodrillo?!<br /> '''Pirati''': Uncino!<br /> '''Capitan Uncino''': Chi lo impagliò?!<br /> '''Pirati''': Uncino!<br /> '''Capitan Uncino''': Chi ne fece una pendola silenziosa?!<br /> '''Pirati''': Uncino!<br /> '''Capitan Uncino''': Chi è andato nell'altro mondo a rapire i figli di Peter Pan?!<br /> '''Pirati''': Uncino!<br /> '''Capitan Uncino''': Chi non credeva che l'avrei fatto? Chi dubitò di me?! Chi fra noi non è dei nostri? Qualcuno qui non è dei nostri, o estraneo tra i fedeli io ti estirperò! Tu! {{NDR|Tutti i pirati si puntano il dito sopra. Uncino scende}} Tu! Proprio così, tu! No, non tu, tu! Nemmeno, non tu... tu! Tu! Hai scommesso che io non sarei riuscito a rapire i figli di Peter Pan...<br /> '''Pirata''': No... <br /> '''Capitan Uncino''': Su... di' la verità al tuo capitano.. <br /> '''Pirata''': È vero... {{NDR|Si mette a piangere}} <br /> '''Capitan Uncino''': Hai fatto una bubbola. La bubboliera! <br /> '''Pirata''': La bubboliera! {{NDR|Viene trascinato via}} La bubboliera no! {{NDR|viene infilato nella bubboliera, in cui vengono gettati degli scorpioni}} <br/> '''Pirata con la pelle scura''': Lo sai, non si deve mentire al capitano...
*'''Capitan Uncino''': Ascolta, ciurma: a cagione della mia correttezza ho deciso che il cosiddetto "Peter Pan" torni tra tre giorni per la singolar tenzone alla spada. Spugna, traduci.<br/ > '''Spugna''': Fra tre giorni avremo una bella guerra! Una battaglia tra il bene e il male all'ultimo sangue!
*'''Maggie''': Non è vero! Lei ci legge le favole perché ci ama! <br /> '''Capitan Uncino''': Vi ama... ma non è quella... quella... <br/ > '''Spugna''': Quella parolaccia, capitano. <br /> '''Capitan Uncino''': No, tua madre ti legge le favole tutte le sere per stordirvi e costringervi ad assopirvi, in modo che lei e il papà possano sedersi tranquilli per tre misuri minuti senza di voi, e senza le vostre idiote, inesaudibili, inarrestabili, ripetitive e ossessive pretese! "''Ha preso il mio giocattolo!''", "''Mi ha rotto l'orsetto!''", "''Mi scappa pupù! Voglio un biscotto! Voglio stare alzato!''" "''Voglio, voglio, voglio!''", "''Io, io, io, io!''", "''Mio, mio, mio, mio!''". No, no, no... non hai ancora capito bambina? Vi raccontano delle storie, per farvi star zitti.
*'''Bimbo sperduto''' {{NDR| riferendosi alle posate}} No no no, noi non le usiamo quelle. <br/>'''Peter Pan''': Ma perché le mettete? <br /> '''Bimbo sperduto''' {{NDR|gesticolando}}: Le teniamo per poter evitare di usarle. <br />
*'''Capitan Uncino''': Dovrei scannarmi col mio uncino, Spugna, per non aver ucciso Peter quando l'avevo in pugno. E invece che ho fatto? Che ho fatto, Spugna? Ho accettato un patto improponibile, una guerra assurda! E ora sono obbligato dalla mia inesauribile correttezza ad attendere. <br /> '''Spugna''': Vi preparo un buon piattino. {{NDR|si avvicina a un tavolo con del cibo}} <br /> '''Uncino''': Attendere cosa? Che passino tre giorni o trent'anni rimarrà sempre un vecchio e grasso Peter Pan. Ah, io odio le delusioni Spugna, io odio vivere in questo corpo storpiato, odio questa dannata isola e... Io odio, io odio, io odio Peter Pan! {{NDR|si ferma allibito}} Spugna... Spugna... Spugna, ho testé avuto una sublime visione: i frammenti screziati della mia vita si sono ricongiunti a formare un completo e mistico... tutto. Un'epifania. <br /> '''Spugna''': E... epifa... che? <br /> '''Capitan Uncino''': La mia vita è finita. <br /> '''Spugna''': Volete dire che avete perso l'appetito? <br /> '''Capitan Uncino''': Sì. Addio. <br /> '''Spugna''': Dove andate? La volete buttare in tragedia? <br /> '''Capitan Uncino''': Addio, Spugna! <br /> '''Spugna''': Capitano, perché...perché non giochiamo? Giochiamo con la vostra isola. {{NDR|si avvicina al plastico dell'Isola che non c'è}} Facciamo che qui ci sono gli indiani, i soldati, i bimbi sperduti. Cominciamo... {{NDR|prende il modellino di un vascello}} Fuoco a babordo! <br />'''Capitan Uncino''': {{NDR| con una pistola in mano}} Questa volta non mi fermerai Spugna, è finita. Non ti appropinquare Spugna, non fare un passo. La mia pistola è pronta a far fuoco, non cercare di fermarmi, Spugna. <br /> '''Spugna''': Oh no, ancora! <br /> '''Capitan Uncino''': È la fine! Non cercare di fermarmi questa volta, Spugna, non cercare di fermarmi questa volta, Spugna, non tentare nemmeno di fermarmi questa volta Spugna, fermami, Spugna! Spugna! Solleva il tuo colloso posteriore e vieni qui a salvarmi! <br /> '''Spugna''' {{NDR|si avvicina a Uncino}}: Eccomi! <br /> '''Capitan Uncino''': Fermati, stavo scherzando, sto per commettere un suicidio! {{NDR|Spugna cerca di allontanare la pistola da Uncino, la pistola spara mancando il capitano e affondando il modellino del vascello. Uncino rinsavisce}} Non osare mai più spaventarmi in questo modo! Cosa sei, una specie di sadico? <br /> '''Spugna''': Scusate, scusate. Come vi sentite ora? <br /> '''Capitan Uncino''': Io voglio morire! {{NDR|Spugna lo consola abbracciandolo e baciandolo}} non c'è più avventura qui. <br />
*'''Spugna''': Ho appena avuto un'idrofobia! <br /> '''Capitan Uncino''': Presumo tu intenda dire "epifania". <br /> '''Spugna''': Un fulmine mi ha attraversato per il cervello! <br /> '''Capitan Uncino''': Ah, deve fare un gran male! <br /> '''Spugna''': I figli di Peter! <br /> '''Capitan Uncino''': Che ne facciamo? <br /> '''Spugna''': Apparecchiatevi un modo per piacergli. <br /> '''Capitan Uncino''': Ah, ah, ah, ma che dici? <br /> '''Spugna''': No, no, no, no... dicevo che potreste farvi amare dai mocciosi. <br /> '''Capitan Uncino''': No Spugna, nessun bambino mi ama. <br /> '''Spugna''': Capitano, è proprio questo il punto! Sarebbe la maxima tra le vendette! <br /> '''Capitan Uncino''': Ma quale? <br />'''Spugna''': I figli di Peter Pan che amano Uncino! <br /> '''Capitan Uncino''': Ma si può sapere che vai cianciando? <br /> '''Spugna''': La più maximissima fra le rivincite! <br /> '''Capitan Uncino''': Ma che cosa...? <br /> '''Spugna''': Immaginate la facciaccia di Peter quando vi affronta e i suoi figli stanno lì al vostro fianco, pronti a battersi per il peggior corsaro tra i corsari dei sette mari, capitano Giacomo Uncino! Ah, non è una malvagità? <br /> '''Capitan Uncino''': Ah, sì, sì, capisco. <br /> '''Spugna''' {{NDR|prendendo il calice di Uncino}}: Ah, non vi state a disturbare capitano, vi sono molto grato. <br /> '''Capitan Uncino''': {{NDR|Improvvisamente euforico}} Sai una cosa? Mi aggrada, mi aggrada, mi aggrada! Ah, Spugna, che bellissima idea ho appena avuto! Domani farò in modo che quei bambocci mi ammirino. Oh, Peter Pan volerà di nuovo, ricorderà come si fa, se no quegli sporchi bimbi sperduti gli rinfrescheranno la memoria. Oh sì, vedrai: esulterà, si batterà, volerà e, quindi, morirà! Ah-ah! Ah-ah! Ahah-ahah-ahah! Ah-ah! Ah-ah! Ah-ahah-ahah!
*'''Capitan Uncino''': Spugna, fa' qualcosa di intelligente. <br /> '''Spugna''' {{NDR|agitato}}: Spugna, Spugna, Spugna, ma a Spugna chi ci pensa? Spugna, Spugna, Spugna, ma a Spugna chi ci pensa? Ma sono io, e a me ci penso da me!
*'''Wendy''': Ragazzo, perché piangi? <br /> '''Peter Pan''': Non lo so. Una lacrima per ogni pensiero felice.
*'''Peter Pan''': Ritengo che ci corra l'obbligo di... c-chiarire l-la... questione Peter Pan...<br /> '''Capitan Uncino''': Un disastro.<br />'''Peter Pan''': Che si deve risolvere...<br /> '''Capitan Uncino''': Immediatamente, d'accordo.<br />'''Peter Pan''': Io voglio i miei figli! Per me la posta non può essere più alta!<br /> '''Capitan Uncino''': E per me non potrebbe essere caduta più in basso, io voglio la mia guerra!
*'''Bimbi Sperduti''' {{NDR|in coro}}: ''Rufio! Rufio! Rufio! Rufi-ooohhhh!''<br />'''Peter Pan''': Smettetela!! Adesso basta!!! Molto bene signorino, avanti, lo spettacolo è finito! Ora metti giù quell'affare, mettilo giù prima di cavare un occhio a qualcuno! Non hai neanche l'età per farti la barba, ma che vuoi fare con quella spada?! Perché ridete?! Questo è l'incubo di un assicuratore! Ma che roba è? L'asilo nido de "''Il signore delle mosche''"?! Dove sono i vostri genitori? Chi è che comanda qui?! {{NDR|tutti indicano Rufio}} No... No, signor testa di puzzola con troppa brillantina, tu sei solo un piccolo punk! Io voglio parlare con un adulto!<br /> '''Rufio''': I grandi sono tutti pirati. Noi li uccidiamo i pirati.<br />'''Peter Pan''': Io non sono un pirata. Si da il caso... che io sia un avvocato.<br /> '''Rufio''': Uccidi l'avvocato!<br /> '''Bimbi sperduti''': Uccidi l'avvocato!<br />'''Peter Pan''': C'è avvocato e avvocato!
*'''Peter Pan''': Com'è la storia? Il cibo vero dov'è?<br /> '''Trilli''': Se non riesci a immaginare di essere Peter Pan non sarai mai Peter Pan, quindi mangia.<br>'''Peter Pan''': Ma che cosa? Qui non c'è niente! Gandhi mangiava molto di più.<br /> '''Trilli''': Proprio non te lo ricordi? era il tuo gioco preferito.<br>'''Peter Pan''': Ma che giochi! Voglio cibo vero: bistecche, uova, una tazza di caffè...<br>'''Rufio''': Non ce la fai. E mangiati il fegato, vecchia rugosa palla di grasso grinzosa!<br>'''Peter Pan''': Tu sei un giovanotto piuttosto maleducato.<br>'''Rufio''': E tu un verme mangialumache. Già, chiappe basse, fammi vedere quello che sai fare. Testa vuota, pancia piena. Barattolo di vomito.<br>'''Peter Pan''': Tu sei un pessimo esempio per questi ragazzi, lo sai vero?<br>'''Peter Pan''': Non sei nemmeno a livello quarta elementare.<br>'''Rufio''': Succhia ombelico emorroidale.<br>'''Peter Pan''': Forse da quinta, come vocabolario.<br>'''Rufio''': Foruncolo pieno di pus, annusatore di escrementi e di puzze di pollo.<br>'''Peter Pan''': Qui c'è qualcuno che ha la bocca piena di schifezze, lo sapevate?<br>'''Rufio''': E tu sei un monumento al peto. Sei un sacco pieno di bava foderato di budella di topo e di vomito di gatto, una crosta infetta purulenta di un brufolo spalmata su una fetta di cerume. Sei un doppio hamburger di vermi vecchio di una settimana, con le croste per contorno.<br>'''Peter Pan''': Professore supplente di chimica.<br>'''Rufio''': Macaco.<br>'''Peter Pan''': Vicebidello.<br>'''Rufio''': Bagonghi.<br>'''Peter Pan''': Barbiere di prigione.<br>'''Rufio''': Cocco di mamma.<br>'''Peter Pan''': Ginecologo astigmatico.<br>'''Rufio''': Alla tua faccia, naso a borraccia.<br>'''Peter Pan''': Al tuo didietro, testa di vetro.<br>'''Rufio''': Cacca fiacca di vacca sporco ultraporco.<br>'''Peter Pan''': Sputo brodoso e appiccicoso d'un lebbroso caccoloso.<br>'''Rufio''': Brutto... uomo! Stupido, stupido uomo!!!<br>'''Peter Pan''': Rufio, se sono un hamburger di vermi, perché non vieni a mangiarmi, eh? Testa di zebra di colore ricoperta di melma. Coltivabrufoli cervello di paramecio, masticatore del tuo proprio moccio, che soffre di invidia di Peter Pan!<br>'''Bimbo sperduto''': Che cos'è un cervello di paramecio?<br>'''Peter Pan''': Te lo spiego io cos'è un paramecio, eccolo, {{NDR|indica Rufio}} quello è un paramecio. È un essere unicellulare che non ha cervello e non sa volare. Non metterti con me bello, io faccio l'avvocato. {{NDR|[[Insulti dai film|insulti]]}}
*'''Rufio''' {{NDR|ferito a morte da Capitan Uncino, durante il loro duello}}: Lo sai che cosa vorrei?<br/>'''Peter Pan''': Cosa?<br/>'''Rufio''' {{NDR|[[Ultime parole dai film|ultime parole]]}}: Vorrei avere avuto un padre... come te...
*'''Capitan Uncino''': Preparati a morire, Peter.<br>'''Peter Pan''': Morire sarebbe una grande avventura.<br>'''Capitan Uncino''': La morte è l'unica avventura che ti rimane.
*'''Peter Pan''': Tic, Tac! {{NDR|con la spada, rimuove la parrucca dalla testa di Capitan Uncino, in realtà invecchiato. Il capitano prova a colpirlo ma viene disarmato da Peter che gli punta la lama alla gola}}<br>'''Capitan Uncino''': Corretto, Peter, mi hai battuto. Risparmia la mia dignità: mi hai preso la mano, quindi, mi devi qualcosa.<br>'''Peter Pan''' {{NDR|prende la parrucca di Uncino e gliela restituisce}}: Tu hai ucciso Rufio, hai rapito i miei bambini. Meriti di morire.<br>'''Capitan Uncino''': Affonda, Peter Pan. Colpisci al cuore. {{NDR|Peter sta per colpirlo, ma viene fermato da Jack e Meggie}}<br>'''Meggie''': Fermo, papà. È soltanto un perfido vecchietto, senza la sua mamma.<br>'''Jack''': Già, papà, andiamo! Non può farci più niente.<br>'''Capitan Uncino''': Sii Benedetto, figliolo! Corretto, Jack! Dopotutto, cosa sarebbe il mondo senza Capitan Uncino! {{NDR|indossa nuovamente la parrucca}}<br>'''Peter Pan''': Prendi la tua nave e salpa. Vattene. Non farti mai più vedere sull'Isola che non c'è.<br>'''Capitan Uncino''' {{NDR|recupera furiosamente la sua spada e riesce a puntarla contro Peter Pan}} Folli! Uncino è l'Isola che non c'è. Quando i bambini leggeranno il libro, troveranno scritto: «Così perì Peter Pan». {{NDR|sta per uccidere Peter ma il suo colpo viene deviato da Trilli, che gli fa colpire il coccodrillo imbalsamato}} Che cosa succede? Che cosa sta succedendo?! {{NDR|il coccodrillo riprende vita e sta per cadergli sopra, [[Ultime parole dai film|ultime parole]]}} Io voglio la mia mamma! Voglio la mia mamma!!! {{NDR|il coccodrillo imbalsamato lo travolge schiacciandolo e divorandolo}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
[[Categoria:Film d'avventura]]
[[Categoria:Film fantastici]]
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Michela Vittoria Brambilla
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[[File:Michela Vittoria Brambilla daticamera 2013.jpg|thumb|Michela Vittoria Brambilla]]
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'''Michela Vittoria Brambilla''' (1967 – vivente), politica, imprenditrice e conduttrice televisiva italiana.
== Citazioni di Michela Vittoria Brambilla ==
{{cronologico}}
*Credo che sia giunto il momento di sottoporre a un esame rigoroso il [[Palio di Siena]] e altre competizioni in cui creature viventi vengono sfruttate e rischiano la vita per il solo divertimento dell'uomo. E il Palio di Siena, visto quello che accade ripetutamente, non può più considerarsi intoccabile.<ref name=palio>Citato in ''[http://www.unita.it/italia/brambilla-il-palio-di-siena-br-non-e-intoccabile-1.309667 Brambilla: «Il Palio di Siena non è intoccabile»]'', ''Unita.it'', 1° luglio 2011.</ref>
*Da tempo avevo lanciato l'allarme circa le condizioni di pericolosità per gli animali coinvolti in questa anacronistica manifestazione {{NDR|del Palio di Siena}}. E certamente è stata una giusta decisione non candidarlo a diventare patrimonio dell'Unesco. Una decisione che avrebbe legato l'immagine del nostro Paese alla morte violenta di un altro cavallo innocente. Non è questa l'Italia che vogliamo fare conoscere al mondo.<ref name=palio/>
*È oggi necessario riconoscere i [[Diritti degli animali|diritti di tutti gli animali]] con pari dignità. Una mucca, un maiale, un coniglio o una tigre, devono avere le stesse tutele del cane o del gatto di casa, perché gli animali nascono uguali davanti alla vita ed è proprio la vita il loro primo diritto.<ref>Citato in [[Mario Pappagallo]], ''Il manifesto vegetariano per salvare animali e salute'', ''Corriere della Sera'', 3 luglio 2011, p. 22.</ref>
*I [[coniglio|conigli]] meritano le stesse tutele di tutti gli altri animali che vivono nelle nostre case o che comunque sono inseriti nel contesto familiare.<ref>Citato in ''[http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/11773205/L-ex-ministro-Brambilla-da-il.html L'ex ministro Brambilla : "Fino a due anni di carcere per chi mangia coniglio in Italia, sono animali da compagnia"]'', ''liberoquotidiano.it'', 30 marzo 2015.</ref>
*Io sono stata la prima a portare un cane in Parlamento. Sarebbe una rivoluzione candidare un animale nella nostra lista.<ref>Citato in Gianluca Veneziani, ''Rivoluzione Brambilla: candidiamo un animale'', ''Libero'', 17 settembre 2017.</ref>
*Sono in [[politica]] per realizzare ciò che credo giusto, altrimenti mi sarei accontentata di sognare.<ref>Dalla homepage del sito ufficiale ''[http://www.michelavittoriabrambilla.it/ michelavittoriabrambilla.it]'', 2018.</ref>
*Non mi stancherò mai di ripetere che la [[caccia]] è una pratica anacronistica, estremamente dannosa per la biodiversità e per l'ambiente, pericolosissima per la pubblica sicurezza<ref>Citato in ''[https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/tragedia-di-caccia-a-quartu-brambilla-pratica-anacronistica-piu-controlli-sulle-armi-q354x2bd Tragedia di caccia a Quartu, Brambilla: «Pratica anacronistica, più controlli sulle armi»]'', ''unionesarda.it'', 16 dicembre 2024.</ref>
==''Dalla parte degli animali''==
*C'è un'Italia di maltrattamenti e malefatte, ma anche un'Italia di "belle persone" che dedicano la propria vita al bene degli animali. Si tratta della parte migliore del nostro Paese, di persone generose, altruiste, sensibili, solidali con chi è in difficoltà: gli [[animalista|animalisti]]. (introduzione)
*Perciò "dalla parte degli animali" diventa ben più che il titolo di una trasmissione o di un libro. È una vera scelta di campo. La mia scelta di campo, fin da quando ho memoria. Non contro gli uomini, ma perché gli uomini, amando e rispettando gli animali, riscoprano il vero significato della parola "umanità". (introduzione)
*Scegliere di essere la voce di chi non ha voce è un compito alto e nobile. Può farsene carico solo chi sa meglio interpretare il significato dell'espressione "essere uomini", chi conosce e apprezza il dono dell'empatia: gli animalisti. (introduzione)
==''Manifesto animalista''==
*Molti scienziati dissentono quando gli esperimenti che effettuano sugli animali vengono definiti "[[vivisezione]]". Considerano questa parola, con il suo riferimento etimologico, troppo evocativa e non più adeguata. Io credo invece che vi sia continuità tra la vecchia fisiologia ottocentesca "squartatrice" e le pratiche dei ricercatori di oggi. L'una e le altre, infatti, hanno come premessa essenziale la degradazione dell'animale a mero strumento inanimato, da utilizzare per i più svariati scopi, come si usa il cucchiaio per mangiare o la penna per scrivere. (p. 13)
*La vista di un [[cucciolo]] commuove sempre chi ha un animo sensibile: una nuova vita che si affaccia al mondo è il segno della continuità, della speranza. (p. 23)
*[...] gli avvocati dei militanti ebbero l'ottima idea di presentare un nuovo esposto contro Green Hill contestando il maltrattamento per detenzione protratta di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. [...] Il [[Beagle (razza canina)|beagle]], infatti, è un segugio e come tale ha necessità di correre all'aperto e di utilizzare al massimo il suo sviluppatissimo olfatto. Condizioni ovviamente negate ai prigionieri di Green Hill. (p. 28)
*Uno dei crimini più odiosi verso gli [[Animale|animali]] è anche il più sottovalutato: l'[[indifferenza]]. Una campagna a difesa degli animali, di diversi anni fa, proponeva la foto di un [[cane]] tutto bianco in un locale tutto bianco e arredato con mobili bianchi; nella foto se ne potevano a malapena distinguere gli occhi. Lo [[slogan]] diceva: "Per maltrattare un cane basta non accorgersi di lui". L'indifferenza, spesso, uccide quanto la raffinata crudeltà. (p. 38)
*Se i responsabili di abbandoni, maltrattamenti e uccisioni di animali fossero sanzionati come prevede la legge, certamente nelle casse comunali entrerebbero anche quei fondi necessari per contrastare il [[randagismo]] che adesso gli enti locali lamentano di non poter più combattere. (p. 63)
*Certamente, chi decide di disfarsi del proprio cane alla vigilia delle vacanze è solo un vigliacco che riesce a essere anche crudele. Ma eliminare l'alibi della scarsa offerta turistica vuol dire comunque fare un passo avanti. Per questa ragione, ogni estate abbiamo proposto uno spot istituzionale, in onda su tutte le reti Rai, per censurare duramente l'[[Abbandono degli animali|abbandono]] e allo stesso tempo informare i cittadini che tante strutture turistiche ammettevano gli animali, i cui riferimenti erano inseriti nel sito ministeriale. (pp. 75-76)
*Chi sostiene la sperimentazione in vivo accampa i diritti della scienza, chi difende i palii si fa scudo con la tradizione, chi va a caccia arriva al punto di spacciarsi per amante della natura. Ma chi produce e chi indossa [[pelliccia|pellicce]] non ha davvero altre risorse, per giustificare il proprio comportamento, che il lucro, il capriccio e la vanità. In nome di questa trinità, milioni di animali soffrono nelle gabbie degli allevamenti intensivi o sono strappati al loro ambiente naturale, e uccisi. Da tempo la pelliccia ha cessato di essere un prodotto funzionale a riparare dal freddo per diventare puro status symbol o, nella migliore delle ipotesi, decorazione o guarnizione per capi d'abbigliamento o accessori. Nulla, certo, di cui non si possa e non si debba fare a meno. (p. 89)
*La pelliccia come vergogna... Oggi il concetto non fa scalpore (se non tra chi le produce o le vende). Invece nei primi anni Ottanta, quand'ero solo una ragazzina e organizzavo le mie prime manifestazioni, il "luogo comune" era un altro: la pelliccia era un capo ambito, uno status symbol per la media borghesia che finalmente assaporava il benessere. Le donne l'ostentavano con tanta fierezza quanta superficialità. Non si fermavano a riflettere sui cadaveri che stavano indossando. Io non lo sopportavo e, poiché non sono mai stata timida, "puntavo" le signore in centro e le apostrofavo: "Lei lo sa che si veste di cadaveri? Non si vergogna? Se ne vada a casa!". Allora eravamo in pochi a dare scandalo. Oggi le signore impellicciate sanno di rischiare contestazioni, e non solo alla "prima" della Scala. Perfino idoli pop come [[Lady Gaga]] e [[Rihanna]] sono stati "massacrati" in rete per aver ostentato pellicce o accessori di origine animale. Ci sono voluti più di trent'anni per dichiarare "out" la pelliccia. Nel frattempo, quanti milioni di animali hanno perso la vita? (pp. 97-98)
*Trovo davvero volgari le donne impellicciate. Anche se sono bellissime, sembrano tutte caricature di Crudelia De Mon e, se provi a farle ragionare, spesso ti rispondono come fa lei nella ''[[La carica dei 101|Carica dei 101]]'': "Io vivo per le pellicce, adoro le pellicce. E del resto esiste una sola donna in quest'orrido mondo che non le adori?". Niente di più falso. La maggioranza delle donne le detesta e detesta il business insanguinato che si cela dietro una stola di [[visone]] lunga fino al pavimento. L'eleganza, lo stile, la classe non hanno nulla a che vedere con tutto ciò. Vengono da dentro e si manifestano all'esterno con pensieri, parole, opere e omissioni. Non comprare una pelliccia è un'eccellente omissione, prova di autentica eleganza interiore. (p. 99)
*Il [[gatto]] [...] è spesso vittima dell'ignoranza che ancora domina nel nostro paese circa i suoi bisogni di specie. Il gatto "si arrangia da solo", dicono in molti. "Lascialo libero, tanto qualcosa da mangiare trova sempre." Che stupidaggine... I 36 mici ex randagi che vivono a casa mia, raccolti per lo più gravemente feriti, sono la prova vivente che si tratta di falsi giudizi. I gatti sono, infatti, animali domestici a tutti gli effetti e dipendono dall'uomo. Non se la cavano cacciando topi, hanno freddo d'inverno e possono collassare per il caldo d'estate, si ammalano e hanno bisogno di cure. (p. 100)
*Il mio Ziguli [...] è nato dalle parti di Olbia, in una colonia di gatti malati e denutriti. Quasi subito è stato colpito da una delle classiche parvovirosi, quasi sempre mortali, che si diffondono tra i cuccioli non vaccinati. Raffreddore, febbre e una copiosa secrezione oculare non curata, che gli ha lesionato irrimediabilmente le cornee e lo ha reso cieco. [...] Inizialmente pensavo che un handicap di questa portata, la cecità totale, fosse insopportabile per un felino e che la cosa più giusta per quel micino di appena due mesi sarebbe stata addormentarsi per sempre. Invece mi sbagliavo di molto, e fu proprio lui a dimostrarmelo. [...] Lo guardavo giocare, avventarsi sul cibo e, quando la mia mano lo raggiungeva, abbandonarsi senza controllo al piacere di fare le fusa. Aveva una voglia di vivere e un'allegria che, con la mia logica umana, non riuscivo a spiegare in un animaletto completamente cieco. [...] Con gli altri gatti, inizialmente, cercava di ritrarsi o provava ad attaccarli, come se ne avesse paura. Ma bastarono pochi giorni perché si fidasse di tutti, perfino dei cani. Oggi è un gattone meraviglioso, grigio tigrato. Forse troppo grasso, perché non ha mai perso l'istinto di buttarsi sul cibo. Ma salta sulle finestre, esce in giardino, si arrampica sugli alberi e, incredibilmente, insegue gli insetti come tutti gli altri gatti. Osservarlo è un piacere. Mi ha insegnato, una volta di più, che la vita merita sempre di essere difesa e di essere vissuta. (pp. 101-102)
*Nei [[Circo|circhi]] italiani vegetano circa 2000 animali. Spesso sono nati in cattività, a volte si tratta di individui catturati in natura e importati più o meno illegalmente. Tutti trascorrono la loro esistenza in spazi ristretti, gabbie o recinti, oppure legati a cortissime catene. Alcuni sono letteralmente "inscatolati vivi", al buio, in contenitori poco più grandi di loro [...]. (p. 106)
*Un giorno sarà superata ogni forma di [[specismo]]: non parleremo più di specie "utili" e di specie "nocive" e tutti gli animali godranno delle stesse tutele oggi riconosciute a quelli che abitano nelle nostre case. Anche quelli selvatici. Perché non si può dormire con il gatto sul letto e poi portare il bambino a vedere i suoi parenti selvatici ridotti all'ombra di se stessi sotto il tendone {{NDR|del circo}}. (p. 114)
*Nei confronti del [[cavallo]], l'uomo mostra spesso il peggio di sé, tradendo il suo patto plurimillenario con un vero amico. Da sempre accanto a lui, per offrirgli la collaborazione in battaglia, nei lavori agricoli, come mezzo di trasporto e come amico fedele, questo meraviglioso animale continua a essere sfruttato in mille modi: sulle piste degli ippodromi ufficiali, magari obbligato a rigide e innaturali discipline agonistiche; nelle corse clandestine; sui sampietrini romani (e non solo) a trascinare carrozzelle sotto la pioggia o con il caldo torrido; lanciato a folle velocità sui tracciati medievali dei palii. Nella maggior parte dei casi, con il macello come ultima stazione. (p. 123)
*Quella della [[politica]] è spesso la logica del consenso a ogni costo, che impone di radunare nello stesso recinto tutto e il contrario di tutto. Io faccio politica da pochi anni, ma sono animalista militante da più di trenta. E ho voluto, da subito, rendermi interprete delle istanze dei milioni di italiani che la pensano come me e che chiedono maggiori tutele per gli animali. La mia storia, i miei ideali e i miei valori non saranno mai in vendita o asserviti a un partito. (p. 125)
*Ho la fortuna di vivere con i cavalli e quindi la possibilità di "studiarli" a fondo e di apprezzare i tratti caratteristici della loro specie: la generosità, l'intelligenza acuta, l'istintivo timore che non abbandona mai gli animali predati in natura e, d'altra parte, il temperamento che sfoggiano quando vogliono dimostrarti che sanno il fatto loro. (p. 133)
*Il cavallo ama correre, ma all'aperto, nei boschi, nelle campagne, non al chiuso di un maneggio. Può divertirsi a fare qualche salto. Può anche sviluppare uno spiccato senso della competizione che lo porta a desiderare di arrivare prima degli altri. E può divertirsi a condividere questi momenti con un amico in sella. Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con quanto gli viene imposto nei palii, nelle corse e nelle varie specialità equestri. Allora la gioia viene meno e, con essa, la collaborazione spontanea. Al cavallo non interessano il business, le scommesse e la vittoria a tutti i costi che per l'uomo sono l'essenziale. (p. 134)
*Sono pochi i veri amici che ci accompagnano nel nostro cammino e spesso hanno quattro zampe. (p. 136)
*Dagli animali si può davvero imparare come comportarsi nella vita. (p. 137)
*Considero l'essere [[Vegetarianismo|vegetariani]] un avanzamento morale, una scelta coerente che dovrebbe interessare settori sempre più ampi della società di un grande paese civile. Ma superficialità e ipocrisia sono sempre in agguato. Non è possibile dire di amare gli animali, e poi mangiarli. Eppure, quante volte mi capita di essere a tavola con persone che professano amore e rispetto per i nostri piccoli amici mentre stanno masticando una bistecca. (p. 141)
*E quanta efficacia diseducativa hanno gli orribili programmi di cucina che la televisione ci propina senza tregua. Creature viventi che diventano "ingredienti", al pari del sale e del pepe. Volano verbi come "disossare" o "sminuzzare", che mi fanno venir voglia di irrompere sul set per ricordare a tutti che si sta parlando di un vitello, di un maiale, di un capretto. Animali come noi, che come noi provano sensazioni, hanno paura, sono capaci di godere e di soffrire. (p. 142)
*Il numero di coloro che rifiutano la carne aumenterebbe ancora, e più rapidamente, se la maggior parte dei consumatori fosse meglio informata sulle sofferenze (per gli animali) e sulle insidie (per l'ambiente e per la nostra salute) che la bistecca rappresenta. Basterebbe condurli all'interno di un [[allevamento intensivo]]. E bisognerebbe avere il coraggio di portarci anche i bambini delle scuole, magari nell'ambito di quei corsi sul "rispetto" per gli animali previsti dalla legge 189 del 2004 e mai attuati. (p. 144)
*Quanto poi avviene normalmente all'interno dei [[Mattatoio|macelli]] è di difficile descrizione. Un'amica veterinaria, che il servizio sanitario nazionale aveva spedito, suo malgrado, a prestare assistenza in uno di questi stabilimenti, mi raccontava di cavalli frustati negli occhi per spingerli verso la "gabbia della morte", del terrore nello nello sguardo dei vitelli che si vedono, uno dopo l'altro, puntare la pistola sul cranio e poi cadere a terra. Di maiali, pecore e altri animali obbligati ad assistere all'uccisione e allo scuoiamento dei loro simili. Nei macelli è raro che arrivino le telecamere, del resto, documenterebbero solo l'estrema ferocia della procedura nella sua veste asettica e moderna. (p. 148)
*La più esecrabile tra le stragi che alimentano ogni giorno l'industria della carne è la mattanza di [[Pasqua]], perché costa la vita di moltissimi animali in tenera età: [[agnello|agnelli]] e [[capretto|capretti]]. Strappati alle madri, che trascorrono giorni interi cercandoli e disperandosi, sottratti ai loro giochi spensierati per essere ammassati su furgoni che li portano verso la morte, senza più un filo di voce per i belati di terrore, gemiti simili al pianto di un bambino, che emettono fino all'ultimo istante di vita: tutto questo in nome di un consumismo che si nutre di una tradizione insensata. Nulla può giustificare un simile massacro: un cocktail di crudeltà, business, e ignoranza, con cui le prescrizioni religiose non hanno nulla a che vedere.<br />Mangiare carne di capretto o di agnello a Pasqua non è una tradizione né tantomeno un obbligo, ma un oltraggio al mondo animale. (p. 150)
*Aggiungo che non credo neppure alla caccia di selezione: se i [[cinghiale|cinghiali]] possono produrre danni alle coltivazioni, il controllo della popolazione va effettuato attraverso meccanismi diversi dall'abbattimento per mano dei cacciatori, chiaramente un alibi adottato dalla politica per compiacere una determinata lobby. (p. 172)
*Distruggere una creatura vivente è un doppio delitto: si cancellano allo stesso tempo la vita e la bellezza. (p. 173)
*Credo sia chiaro che, quando parliamo degli animali, dei loro diritti, delle loro sofferenze, parliamo in realtà delle responsabilità dell'uomo. (p. 177)
===[[Explicit]]===
Difendere l'ambiente, tutelare i diritti degli animali, favorire stili di vita più sostenibili vuol dire scrivere i primi articoli di un nuovo trattato di pace tra gli uomini e la Terra. Scriviamolo insieme. <!--(p. 197)-->
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Michela Vittoria Brambilla, ''Dalla parte degli animali'', Mondadori, Milano. 2017. ISBN 978-88-04-68397-1 ([https://books.google.it/books?id=XKdADwAAQBAJ&pg=PT0 Anteprima su Google Libri])
*Michela Vittoria Brambilla, ''Manifesto animalista. {{small|Difendiamo i loro diritti}}'', Mondadori, Milano, 2012. ISBN 978-88-04-62679-4 ([https://books.google.it/books?id=Q7unqe9B3JkC&pg=PT0 Anteprima su Google Libri])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Politici italiani]]
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Alpinismo
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[[File:Alpinism2.jpg|thumb|upright=1.4|Alpinismo]]
Citazioni sull''''alpinismo'''.
==Citazioni==
*Chi ha dato tanto alla montagna, chi per la montagna ha rischiato con tanto accanimento la vita, a questo amore resterà legato per sempre. ([[Dino Buzzati]])
*Così ragiona – o sragiona – l'innamorato della montagna! Non ha ancora finito di sopportare le conseguenze d'una sconfitta e inconsciamente eccolo già a mirare a nuove imprese... ([[Felice Benuzzi]])
*Io chiedo a una scalata non solamente le difficoltà ma una bellezza di linee. ([[Walter Bonatti]])
*Il dovere di aiutarsi ha la precedenza. Nessun traguardo vale, se hai lasciato dietro di te un alpinista in difficoltà. [...] Non esiste una legge in alta montagna, siamo tutti fuorilegge e ci inventiamo delle regole. [...] Puoi avere stabilito che nessuno aiuta nessuno e ognuno fa per sé, ma poi c'è una vita appesa là sopra e allora si va a salvarla, almeno a provarci. L'alpinismo d'alta quota è già duro di suo, senza che ci mettiamo pure noi a farlo più duro. ([[Erri De Luca]])
*L'alpinismo è un'oasi di libertà. ([[Simone Moro]])
*L'alpinismo non può obbedire a regole. ([[Reinhold Messner]])
*L'alpinismo per me è bellezza, esplorazione dentro e fuori è uno stile di vita e di pensiero, è libertà. Non posso ridurre il tutto a dei numeri, si ridurrebbe il mio stesso modo di essere nella vita. ([[Daniele Nardi]])
*L'uomo da solo, non in lotta con la montagna, ma con lei impegnato in un dialogo profondo. Questo è il mio modo di vedere l'alpinismo. ([[Reinhold Messner]])
*La montagna è uno sport che presuppone la costante incombenza del rischio e della morte. ([[Cesare Musatti]])
*Le grandi montagne hanno il valore degli uomini che le salgono, altrimenti non sarebbero altro che un cumulo di sassi. ([[Walter Bonatti]])
*Oggi le montagne sono «vinte» con l'aiuto della corda e dei chiodi: un po' dappertutto si possono vedere persone penzolare da pareti completamente lisce, intere montagne vengono scalate con manovre di corda. Eppure l'esperienza insegna che molti di questi passaggi possono essere superati in arrampicata libera; in caso contrario, tanto vale non intestardirsi in insulsi tentativi. Anche il chiodo da roccia va considerato come un espediente di fortuna e non come un mezzo per conquistare le montagne. Non sarò io a negare che certi scalatori moderni subiscano entro certi limiti il fascino del rischio. Mi sembra però che il pensiero: «se cado, resto appeso a tre metri di corda» abbia moralmente meno valore dell'altro: «una caduta e sei morto!» ([[Paul Preuss]])
*Per molto tempo l'alpinismo è stata una gara a raggiungere la vetta più alta; una volta arrivati si potrebbe pensare che la competizione sia finita ma non funziona così. Un alpinista trova sempre nuove sfide: se non può salire più in alto cercherà la strada più difficile, salirà più rapidamente, in solitaria, senza ossigeno... insomma non ha mai fine. (''[[La vetta degli dei (film)|La vetta degli dei]]'')
*Programma di alpinista povero. Pane e Marmolada. ([[Gino Patroni]])
*Quando mi chiedono "chi te lo fa fare di scalare" io rispondo sempre che è come chiedere "chi te lo fa fare di amare". L'amore è irrazionale, non c'è mai una convenienza dietro l'amore. [...] L'amore è una pulsione irrefrenabile. ([[Simone Moro]])
===[[Erri De Luca]]===
*È buffa l'umanità, si fissa su minuziose gerarchie, fonda il rispetto sopra i gradi di difficoltà superati. L'alpinismo è maschile, ha questa mania da caserma di suddividere i praticanti tra generali e truppa con tutte le posizioni intermedie. ([[Erri De Luca]])
*La montagna non è un mostro che uccide [...] Le valanghe che non ha potuto trattenere, le scariche di sassi che sono saltate di sotto: c'è un dolore della montagna, e un suo risarcimento che aiuta altri alpinisti. Ognuno di noi ha avuto nelle scalate esperienza di fortuna: è più precisamente una sua premura, una protezione riuscita. [...] Le vite perdute su di lei sono una sua ferita e vengono rimborsate con salvezze offerte ad altri. Tutti i successi alpinistici provengono da un lasciapassare.
*L'alpinismo è stato l'ultimo paragrafo della [[geografia]].
*Noi passiamo per conquistatori di montagne, ma siamo in verità pieni di fallimenti, di stagioni affondate. [...] Tutti gli alpinisti in Himalaia sono stati più spesso respinti che favoriti. L'alpinismo è un'arte della fuga. La devi decidere e realizzare come una vittoria, proprio quando più brucia la rinuncia. È un esercizio di umiltà.
*Per me alpinismo è viaggio di superficie, scambio tra due epidermidi, la roccia e le falangi delle dita. Alpinismo è per me aria aperta.
===[[Tamara Lunger]]===
*Chi va in [[montagna]] è un alpinista. Il sesso non conta.
*{{NDR|«Scalare oggi è diverso da ieri?»}} È meno [[avventura]] e più [[business]]. Valori fondamentali come [[onestà]] e [[rispetto]] per la [[natura]] passano in secondo piano.
*{{NDR|«Che cosa provi quando raggiungi una vetta?»}} Quando arrampico lo faccio esclusivamente per un piacere personale e non per i riconoscimenti che ne potrebbero derivare. Provo un sentimento profondo per quello che faccio, una [[gioia]] così intensa da esserne quasi [[Gelosia|gelosa]]. Il più delle volte faccio fatica a condividerla con gli altri, soprattutto quando mi sento messa sotto pressione da persone che vogliono assorbire questo "amore" solo per arricchire la propria persona... in questi casi mi sento defraudata di qualcosa che mi appartiene, che è mio, e non mi piace.
*Scalare un Ottomila è diventata una cosa di moda... non c'è più gente con i valori di montagna, ma di tutto di più. Ritrovi i problemi della [[società]] anche al campo base: capita che ti rubino le cose in alta quota! O che uno sherpa preferisca giocare con [[Facebook]] anzichè aiutare un suo amico. Mi sento in colpa per questa gente. Sento l'energia della montagna, e come si comportano male — l'[[immondizia]], la confusione — e mi dispiace. Per me la montagna è sacra, la vedo e sento come un'[[anima]]. Mentre vedo che a volte non c'é rispetto per la natura e per l'[[Ambiente (biologia)|ambiente]].
*Se non ce la faccio da sola, non merito di arrivare in cima [...]. Quando arrivi su e vedi gli altri con le bombole di ossigeno, ma tu ce l'hai fatta senza... ah, è meraviglioso!
===[[Nives Meroi]]===
*L'alpinismo di alta quota è ancora maschile. Quando qualcuna di noi riuscirà a ripetere il circuito degli ottomila avremo tolto al genere maschile l'ultimo club privato. Da quel momento l'alpinismo sarà diverso come lo è stato il giorno in cui il primo sherpa scalò l'Everest con Hillary.
*Noi passiamo per conquistatori di montagne, ma siamo in verità pieni di fallimenti, di stagioni affondate. [...] Tutti gli alpinisti in Himalaia sono stati più spesso respinti che favoriti. L'alpinismo è un'arte della fuga. La devi decidere e realizzare come una vittoria, proprio quando più brucia la rinuncia. È un esercizio di umiltà.
*Scalare le montagne è una attività inutile. Però è inutile come cantare, dipingere. È un'attività libera, aperta alla fantasia. È un gioco. Un gioco inteso però nel senso più elevato, come lo intendono i bambini. Perché è una esplorazione del mondo e, attraverso questa, un'esplorazione di sé stessi. Non dico che sto scalando gli ottomila in nome delle donne. Scalo per me, per la mia fame di montagne. Sono solo un'alpinista, però con l'apostrofo [...] Quell'apostrofo è la mia bandierina di donna che faccio sventolare lassù.
==Voci correlate==
*[[Montagna]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Alpinismo| ]]
[[Categoria:Discipline sportive]]
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{{Nota disambigua|descrizione=le "ultime parole famose" nella loro accezione ironica, ovvero frasi celebri smentite in modo clamoroso dal corso degli eventi|titolo=[[Ultime parole famose]]}}
{{Raccolta}}
[[File:Figures Jacob Blesses His Sons.jpg|thumb|«''Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri...''» ([[Giacobbe]])]]
Raccolta delle '''ultime parole''' pronunciate da personaggi illustri, realmente o secondo la tradizione, in punto di morte.
==Citazioni==
{{cronologico}}
*Io sto per essere riunito ai miei antenati: seppellitemi presso i miei padri nella caverna che è nel campo di Efron l'Hittita, nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nel paese di Cànaan, quella che [[Abramo]] acquistò con il campo di Efron l'Hittita come proprietà sepolcrale. Là seppellirono Abramo e [[Sara]] sua moglie, là seppellirono [[Isacco]] e [[Rebecca (Bibbia)|Rebecca]] sua moglie e là seppellii [[Lia (Bibbia)|Lia]]. La proprietà del campo e della caverna che si trova in esso proveniva dagli Hittiti. ([[Giacobbe]])
::{{spiegazione|XVII secolo a.C. Secondo la ''[[Genesi]]'', sarebbero le ultime parole del patriarca Giacobbe ai suoi figli dopo averli benedetti, prima di ritrarre i piedi nel letto e spirare.}}
*''Te beato, Israele! Chi è come te, | popolo salvato dal Signore? | Egli è lo scudo della tua difesa | e la spada del tuo trionfo. | I tuoi nemici vorranno adularti, | ma tu calcherai il loro dorso.'' ([[Mosè]])
::{{spiegazione|XII secolo a.C. Secondo il ''[[Deuteronomio]]'', sarebbero le ultime parole di Mosè al termine delle benedizioni da lui rivolte agli israeliti, prima di ritirarsi sul [[monte Nebo]] per morirvi.}}
*Tira fuori la spada e uccidimi, perché non si dica di me: L'ha ucciso una donna! ([[Abimelech (re di Sichem)|Abimelech]])
::{{spiegazione|XIII secolo a.C. Secondo il ''[[Libro dei Giudici]]'', sarebbero le ultime parole del re di Sichem, Abimelech, figlio di [[Gedeone]]. Dopo aver assediato [[Tubas|Tebes]], Abimelech voleva incendiare la torre della città, dove si erano rifugiate molte persone, ma una donna gettò un pezzo di macina giù dalla torre e gli ferì gravemente la testa, allora Abimelech chiamò in fretta il proprio scudiero e gli chiese di essere ucciso, ricevendo così da lui il colpo di grazia.}}
*Che io muoia insieme con i Filistei! ([[Sansone]])
::{{spiegazione|XII secolo a.C. Riportate nel ''[[Libro dei Giudici]]'', sarebbero le ultime parole dell'eroe israelita, il quale, premendo contro le colonne, fece crollare la casa dentro cui si trovava per morire insieme ai propri nemici.}}
*Sfodera la spada e trafiggimi, prima che vengano quei non circoncisi a trafiggermi e a schernirmi. ([[Saul]])
::{{spiegazione|1007 a.C. Questa frase è riportata nei ''[[Libri di Samuele]]'' e costituirebbe le ultime intenzioni del re, nelle fasi finali della battaglia di Ghilboa. Saul chiese allo scudiero di ucciderlo ma, siccome questi esitava, il re dovette uccidersi di propria mano. Nel capitolo successivo dei ''Libri di Samuele'' è contenuta una seconda versione delle ultime parole del re, «Gettati contro di me e uccidimi: io sento le vertigini, ma la vita è ancora tutta in me», tuttavia questa seconda versione è riportata nel discorso di un Amalecita che si vanta di aver ucciso Saul per ottenere una ricompensa, mentre la prima versione è riportata come oggettiva dal narratore dei ''Libri di Samuele''.}}
*''Oracolo di Davide, figlio di Iesse, | oracolo dell'uomo che l'Altissimo ha innalzato, | del consacrato del Dio di Giacobbe, | del soave cantore d'Israele. | Lo spirito del Signore parla in me, | la [[Parola di Dio|sua parola]] è sulla mia lingua; | il Dio di Giacobbe ha parlato, la rupe d'Israele mi ha detto: | Chi [[governo|governa]] gli uomini ed è giusto, | chi governa con timore di Dio, | è come la luce del mattino | al sorgere del sole, | in un mattino senza nubi, | che fa scintillare dopo la pioggia | i germogli della terra. | Così è stabile la mia casa davanti a Dio, | perché ha stabilito con me un'alleanza eterna, | in tutto regolata e garantita. | Non farà dunque germogliare quanto mi salva | e quanto mi diletta? | Ma gli scellerati sono come [[spina|spine]], | che si buttano via a fasci | e non si prendono con la mano; | chi le tocca usa un ferro o un'asta di lancia | e si bruciano al completo nel fuoco.'' ([[Davide]])
::{{spiegazione|970 a.C. Queste parole sono riportate nei ''[[Libri di Samuele]]'' e rappresenterebbero le ultime del re, rivolto al figlio e successore [[Salomone]].}}
*Vedi, figlio, quanto ha fatto Nadab al padre adottivo Achikar. Non è stato egli costretto a scendere vivente sotto terra? Ma Dio ha rigettato l'infamia in faccia al colpevole: Achikar ritornò alla luce mentre invece Nadab entrò nelle tenebre eterne, perché aveva cercato di far morire Achikar. Per aver praticato l'elemosina, Achikar sfuggì al laccio mortale che gli aveva teso Nadab, Nadab invece cadde in quel laccio, che lo fece perire. Così, figli miei, vedete dove conduce l'elemosina e dove conduce l'iniquità: essa conduce alla morte. Ma ecco, mi sfugge il respiro! ([[Tobi (Bibbia)|Tobi]])
::{{spiegazione|VII secolo a.C. Secondo quanto riportato nel ''[[Libro di Tobia]]'', Tobi, padre di Tobia, prima di spirare si rivolge al figlio citando la vicenda del proprio nipote Achikar.}}
*Non vogliate pensare, o figli miei dilettissimi, che nel lasciare questo mondo, io cessi di essere in mezzo a voi e rientri nel nulla. Anche nel corso della mia vita non fu mai da voi veduta l'anima mia, tuttoché quanto fu da me operato fosse per voi argomento di credere che essa abitasse questo corpo. Persuadetevi della di lei esistenza anche se vi è invisibile. Per verità sarebbero inutili gli onori resi alle mute ceneri dei trapassati, se alla nostra pietà non venissero chiesti dal voto delle anime di essi, cui torna dolce di vedere conservata la propria memoria. Non crederò mai che l'esistenza dell'anima sia vincolata al corpo, e che spengasi nell'uscirne, e molto meno che inerte rimanga nel disgiungersi dall'inerte materia. Bensì che sciolta una volta dalla sostanza corporea, l'anima ritorni alla limpidezza e semplicità primitiva. In allora soltanto scintillerà il lampo della suprema intelligenza. E siccome in morte la natura dell'uomo cade in dissoluzione, ed ogni di lei elemento vediamo ritornare alla sua origine, ed ogni cosa ridursi ai principi da cui derivò: l'anima sola sì nell'atto di vestire che d'abbandonare la fragile spoglia terrena, sfugge ai nostri sensi. Osservate la morte; nulla più del sonno le rassomiglia. E tuttavia dormendo l'anima palesa la propria divina essenza, a tale punto che nella libertà dei sogni talora udiamo predire l'avvenire. Da ciò è permesso di immaginare cosa sia per divenire una essenza così sottile disciolta da ogni terreno legame. Se dunque l'anima è aspettata da tanto destino, venerate la mia quale partecipe della divinità. Se poi perisse con il corpo, voi però devoti agli Dei, che presiedono a così mirabile prodigio, non cessate di serbarmi pia ed onorata memoria. ([[Ciro II di Persia]])
::{{spiegazione|529 a.C. Queste parole sono riportate da [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] in ''Cato Maior de Senectute'' e rappresenterebbero le ultime dell'imperatore, rivolto ai suoi figli.}}
[[File:Phidippides.jpg|thumb|upright=1.3|«''Gioite, abbiamo vinto!''» ([[Fidippide]])]]
*Gioite, abbiamo vinto! ([[Fidippide]])
:''Χαίρετε, νικῶμεν.''
::{{spiegazione|Agosto/settembre 490 a.C. Queste parole sono riportate da [[Luciano di Samosata]] in ''Pro lapsu inter salutandum''. Secondo la leggenda il comandante dell'esercito di [[Atene]] [[Milziade]], dopo la vittoria contro i Persiani nella [[w:Battaglia di Maratona|battaglia di Maratona]], incaricò Fidippide di arrivare fino ad Atene per dare la buona notizia ai concittadini. La distanza tra Atene e Maratona era di 42 km e Fidippide percorse l'intero tragitto correndo, senza mai fermarsi. Una volta giunto in città, Fidippide annunciò la vittoria sui Persiani con queste parole ai suoi concittadini e quindi cadde al suolo morto, stremato dallo sforzo. La [[maratona]], una delle più famose specialità dell'atletica leggera e delle Olimpiadi, è una rievocazione sportiva di questo evento epico.}}
*Ricordate, o monaci, queste mie parole: tutte le cose composte sono destinate a disintegrarsi! Dedicatevi con diligenza alla vostra propria salvezza! ([[Gautama Buddha]])
:''Handa dāni, bhikkave, āmantayāmi vo: "vayadhammā saṅkhārā appamādena sampādethā"ti.''
::{{spiegazione|486 a.C. Queste sono, secondo la tradizione, le esortazioni che Buddha rivolse ai propri discepoli prima di esalare l'ultimo respiro.}}
*Infatti nessuno tra i cittadini ateniensi si è vestito a lutto per me. ([[Pericle]])
:''Οὐδεὶς γάρ, δι᾽ ἐμὲ τῶν ὄντων Ἀθηναίων μέλαν ἱμάτιον περιεβάλετο.''
::{{spiegazione|429 a.C. Come riporta [[Plutarco]] in ''Vita di Pericle'', il condottiero pronunciò queste parole in punto di morte rivolgendosi a coloro che, seduti intorno a lui, ne decantavano le gesta.}}
*Non ce n'è bisogno, la via per gli Inferi è sempre la stessa. ([[Anassagora]])
:''Nihil necesse est, undique enim ad inferos tantundem viae est.''
::{{spiegazione|428 a.C. Il filosofo era ormai giunto al termine della propria vita e si trovava a Lampsaco, lontano dalla sua terra. Gli amici, riuniti al capezzale, gli chiesero se, una volta morto, volesse essere seppellito a Clazomene, la sua patria, e questa fu la risposta di Anassagora; citato da Cicerone nelle ''Tusculanæ Disputationes''.}}
*Alla salute del bel [[Crizia]]! ([[Teramene]])
:''Κριτίᾳ τοῦτ' ἔστω τῷ καλῷ.''
::{{spiegazione|404 a.C. Stando a quanto riportato da [[Senofonte]], queste sarebbero le ultime parole di Teramene, dopo aver bevuto la cicuta e gettato per terra l'ultima goccia come si faceva nel gioco del cottabo.}}
[[File:David - The Death of Socrates.jpg|thumb|upright=1.4|«''Critone, siamo in debito d'un gallo ad Asclépio; offriteglielo; non ve ne dimenticate.''» ([[Socrate]])]]
*Critone, siamo in debito d'un gallo ad Asclépio; offriteglielo; non ve ne dimenticate. ([[Socrate]])
::{{spiegazione|399 a.C. Attribuita da [[Platone]] nel ''Fedone''. Per approfondire vedi [[w:Socrate#Il gallo ad Asclepio|qui]].}}
*Ho vissuto abbastanza, perché muoio non mai vinto. ([[Epaminonda]])
:''Satis vixi, invictus enim morior.''
::{{spiegazione|362 a.C. Queste sono le ultime parole del generale greco, riportate da [[Cornelio Nepote]] in ''Epaminondas''.}}
*Se ho fatto qualcosa di buono, questo sarà il mio monumento; se no, a che scopo commissionare statue su statue a scalpellini che non valgono nulla? ([[Agesilao II]])
::{{spiegazione|360 a.C. Il re morente avrebbe pronunciato queste parole, riportate da [[Plutarco]] negli ''Apophthegmata Laconica'', dopo aver detto che non voleva né statue né dipinti che lo rappresentassero.}}
*Niuno; salvo che l'uomo disprezza e gitta molti piaceri a causa della gloria. Ma non così tosto incomincia a vivere, che la morte gli sopravviene. Perciò l'amore della gloria è così svantaggioso come che che sia. Vivete felici, e lasciate gli studi, che vogliono gran fatica; o coltivategli a dovere, che portano gran fama. Se non che la vanità della vita è maggiore che l'utilità. Per me non è più tempo a deliberare: voi altri considerate quello che sia più spediente. ([[Teofrasto]])
::{{spiegazione|Atene, 287 a.C. Secondo [[Diogene Laerzio]] queste furono le ultime parole di Teofrasto, proferite dopo che i discepoli gli avevano domandato se avesse un ultimo ammonimento per loro.}}
*Vengo: perché mi chiami? ([[Zenone di Cizio]])
::{{spiegazione| 264 a.C. Scrive Diogene Laerzio (''Vite dei filosofi'', VII, 28): «La sua morte avvenne così: nell'uscire di scuola inciampò e si ruppe un dito, battette la mano sulla terra e citò il verso della ''Niobe'': "Vengo: perché mi chiami?"». Il riferimento sarebbe alla ''Niobe'' di Timoteo (e non di Eschilo).}}
*Buon uomo, cessa di piangermi; seppur perisco in questo modo infame e ingiusto, sono migliore di questi che mi uccidono. ([[Agide IV]])<br/><small>''oppure''</small><br/>Non piangere per me, amico: proprio una morte così ingiusta e illegale mi rende superiore ai miei carnefici.
::{{spiegazione|241 a.C. Stando a quanto riportato da [[Plutarco]], queste sarebbero le ultime parole di Agide. Il sovrano le avrebbe rivolte a una guardia che piangeva di compassione mentre egli veniva condotto sul patibolo.}}
*O felice giorno. ([[Antigono III Dosone]])
::{{spiegazione|221 a.C. Queste sono le ultime parole del sovrano macedone, riportate da [[Plutarco]] in ''Cleomene''.}}
*Non guastare i miei cerchi. ([[Archimede]])
:''Noli turbare circulos meos.''<br/><small>''oppure''</small><br/>Ti scongiuro, non guastare ciò.
:''Noli, obsecro, istum disturbare''.
::{{spiegazione|212 a.C. Queste, riportate da [[Valerio Massimo]], sarebbero le sue ultime parole. I Romani, dopo aver espugnato Siracusa, compirono un vero e proprio massacro. Un soldato romano si imbatté in Archimede che in quel momento era intento a tracciare disegni matematici sulla sabbia, tutto assorto nei suoi calcoli. Secondo [[Tito Livio]] e [[Plutarco]], Archimede si limitò a chiedergli di risparmiare i suoi disegni e fu trafitto a morte dal soldato. Marcello, che aveva da sempre ammirato il matematico greco, deplorò il suo assassino e gli fece dare sepultura onorevole.}}
*Il Signore, cui appartiene la sacra scienza, sa bene che, potendo sfuggire alla morte, soffro nel corpo atroci dolori sotto i flagelli, ma nell'anima sopporto volentieri tutto questo per il timore di lui. ([[Eleazaro (Secondo libro dei Maccabei)|Eleazaro]])
::{{spiegazione|Tra il 167 e 160 a.C. Queste le ultime parole dell'ebreo Eleàzaro, colpito a morte per essersi rifiutato di mangiare la carne suina imposta dal re [[Antioco IV|Antioco Epifane]]. Benché gli fosse stato proposto di fingere soltanto di mangiarla, egli preferì il martirio onde evitare che i giovani pensassero che avesse tradito la fede ebraica.}}
*Figli, siate valorosi e forti nella legge, perché in questa sarete glorificati. Ecco qui vostro fratello [[Simone Maccabeo|Simone]], che io so uomo saggio: ascoltatelo sempre, egli sarà vostro padre. [[Giuda Maccabeo]], forte guerriero dalla sua gioventù, sarà capo del vostro esercito e condurrà la battaglia contro i pagani. Voi, dunque, radunate intorno a voi quanti praticano la legge e vendicate il vostro popolo; rendete il meritato castigo ai pagani e applicatevi all'ordinamento della legge. ([[Mattatia]])
::{{spiegazione|165 a.C. Secondo il ''[[Primo libro dei Maccabei]]'', sono le ultime parole rivolte dal sacerdote ebraico Mattatia ai propri figli, i quali avrebbero continuato la ribellione da lui iniziata contro il dominio del re pagano Antioco Epifane.}}
[[File:Vincenzo Camuccini - La morte di Cesare.jpg|thumb|upright=1.4|«''Tu quoque, Brute, fili mi?''» ([[Gaio Giulio Cesare]])]]
*Anche tu [[Marco Giunio Bruto|Bruto]], figlio mio? ([[Gaio Giulio Cesare]])
:''Tu quoque, Brute, fili mi?''<br/><small>''oppure''</small><br/>Anche tu, figlio mio?
:''Kαὶ συ, τέκνον?''
::{{spiegazione|15 marzo 44 a.C. Queste sono le ultime parole attribuite a Giulio Cesare. Egli avrebbe pronunciato tali parole dopo aver scorto anche Marco Giunio Bruto tra i congiurati che lo avevano assalito nel Senato. La seconda frase, in greco, è riportata da [[Gaio Svetonio Tranquillo]] in ''De Vita Caesarum''. Per approfondire vedi [[w:Tu quoque, Brute, fili mi!|qui]].}}
*Che io muoia nella patria che tante volte ho salvato! ([[Marco Tullio Cicerone]])
:''Moriar in patria saepe servata.''
::{{spiegazione|7 dicembre 43 a.C. Queste sono parole di Cicerone riportate da [[Tito Livio]] e citate da [[Lucio Anneo Seneca il Vecchio|Seneca il Retore]]. Cicerone, non potendo fuggire da Gaeta a causa del mare in tempesta, viene colto dal desiderio di suicidarsi.}}
*O virtù miserabile, eri una parola nuda, e io ti seguiva come tu fossi una cosa; ma tu sottostavi alla fortuna. ([[Marco Giunio Bruto]])
::{{spiegazione|23 ottobre 42 a.C. Secondo lo storico [[Cassio Dione]] (''Storia romana'', XLVII, 49) sono le ultime parole di Bruto, che cita quelle di Ercole in una tragedia greca di autore ignoto. Sconfitto a Filippi col suo esercito dai triunviri, si fece uccidere da un astante dopo averle declamate.}}
*Allora è qui. ([[Cleopatra]])
:''ἐνταῦθ' ἦν ἄρα τοῦτο.''
::{{spiegazione|12 agosto 30 a.C. Dopo la vittoria di [[Augusto|Ottaviano Augusto]], Cleopatra decise di uccidersi con il morso di un aspide. Plutarco fornisce più versioni della dinamica del suicidio. In una di queste versioni, l'aspide viene nascosto sotto un cumulo di foglie tra i fichi e Cleopatra, dopo averlo trovato, pronuncia queste parole. La regina avrebbe poi scoperto il braccio in modo che l'aspide potesse morderla.}}
*La commedia è finita. Applaudite! ([[Augusto]])
:''Acta est fabula. Plaudite!''
::{{spiegazione|19 agosto 14 d.C. Queste sono le ultime parole dell'imperatore, riportate da [[Svetonio]] in ''Vite dei Cesari''.}}
[[File:Las tres cruces.png|thumb|upright=1.3|«''Eloi, Eloi, lema sabactàni?''» ([[Gesù]])]]
*Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ([[Gesù]])
:''Eloi, Eloi, lema sabactàni?''
::{{spiegazione|26-36 d.C. Queste sarebbero secondo i Vangeli di Marco e Matteo le ultime parole di Gesù prima di morire (già presenti nei [[Salmi]]). La lingua è l'aramaico.}}
*Signore, non imputar loro questo peccato. ([[Stefano protomartire]])
::{{spiegazione|32 d.C. Stefano, il primo martire cristiano, mentre fu lapidato pregò Gesù e pronunciò queste ultime parole di perdono verso i propri carnefici, come riportato da [[Luca evangelista]] negli ''[[Atti degli Apostoli]]''.}}
[[File:Vincent - Arria and Poetus.jpg|thumb|upright=1.4|«''Non dolet''» ([[Arria]])]]
*Non fa male. ([[Arria]])
:''Non dolet''.
::{{spiegazione|42 d.C. L'imperatore [[Claudio]] aveva ordinato a [[Cecina Peto]] di uccidersi dal momento che aveva partecipato alla congiura di Scriboniano. Siccome il marito si mostrava esitante al momento di compiere l'atto, la moglie Arria gli tolse il pugnale dalle mani, e si ferì a morte, pronunciando queste ultime parole, proprio per dimostrare al marito che la ferita del pugnale non faceva poi tanto male. L'episodio viene narrato da [[Plinio il Vecchio]] nelle sue ''Epistole''.}}
*Colpisci il ventre. ([[Agrippina minore]])
:''Ventrem feri.''
::{{spiegazione|Marzo 59. Secondo lo storico [[Tacito]] tutte le fonti riportano che Agrippina, già colpita da una bastonata in testa per mano di uno dei carnefici assoldati dal figlio [[Nerone]], pronunciò queste parole porgendo il grembo a un altro che impugnava la spada.}}
*Quale artista muore con me! ([[Nerone]])
:''Qualis artifex pereo!''
::{{spiegazione|9 giugno 68. Queste sono le ultime parole che [[Svetonio]] gli attribuisce prima del suicidio.}}
*Un imperatore deve morire in piedi. ([[Tito Flavio Vespasiano]])
:''Imperatorem stantem mori oportet.''
::{{spiegazione|23 giugno 79. Queste sono le ultime parole che [[Svetonio]] gli attribuisce prima della morte.}}
*''O piccola [[anima e corpo|anima]], errabonda, scherzosa, | ospite e compagna del corpo, | dove andrai ora, | pallida, fredda, ignuda, | priva dei consueti sollazzi?'' ([[Adriano]])
:''Animula, vagula, blandula, | Hospes, comesque corporis, | Quæ nunc abibis in loca | Pallidula, rigida, nudula | Nec, ut soles, dabis iocos.''
::{{spiegazione|10 luglio 138. Questi i versi che Adriano avrebbe composto in punto di morte, secondo quanto riportato dallo storico romano [[Elio Sparziano]].}}
*O anime di mia madre e di mio padre, accoglietemi benigne. ([[Peregrino Proteo]])
::{{spiegazione|Olimpia, 165. Parole dette prima di gettarsi nel fuoco.}}
*Procurate di accordarvi tra di voi; arricchite i soldati, gli altri tutti sprezzate. ([[Settimio Severo]])
::{{spiegazione|4 febbraio 211. Parole attribuitegli da Sparziano e riportate da [[Cassio Dione Cocceiano|Cassio Dione]]. Settimio Severo le avrebbe rivolte prima di morire ai figli Geta e Caracalla, suoi successori alla guida dell'impero e in contrasto tra loro.}}
*Esci, allontanati. ([[Alessandro Severo]])
::{{spiegazione|Mogontiacum, 235. Parole che, secondo fonti riportate dallo storico Elio Lampridio, l'imperatore romano disse a uno dei soldati in rivolta introdottisi nella sua tenda per assassinarlo.}}
*Cercate di ricondurre il divino che è in noi al divino che è nell'universo. ([[Plotino]])
::{{spiegazione|270. Secondo [[Porfirio]], queste sarebbero state le ultime parole del filosofo, rivolte ai suoi discepoli.}}
*Galileo, hai vinto! ([[Flavio Claudio Giuliano]])
: ''Vicisti, Galilaee!''
::{{spiegazione|26 giugno 363. Secondo la tradizione, queste sarebbero le ultime parole dell'imperatore, dopo essere stato ferito a morte in una imprudente spedizione contro i Persiani. Il galileo a cui fa riferimento è ovviamente [[Gesù]]. Giuliano infatti è stato l'ultimo imperatore ad aver tentato, invano, di restaurare la religione pagana nell'Impero Romano.}}
*Io vi lascio liberi dall'uno e dall'altro uomo. ([[San Marino (diacono)|San Marino]])
:''[[w:Relinquo vos liberos ab utroque homine|Relinquo vos liberos ab utroque homine]].''
::{{spiegazione|366. Sarebbero, secondo la tradizione, le ultime parole di S. Marino ai discepoli accolti intorno a lui sul monte Titano. ''Ab utroque homine'': intendi, dal papa e dall'imperatore, ossia dal vescovo e dal conte.}}
*Non sarà grande chi reputa gran cosa il fatto che cadono le costruzioni in legno e in pietra e che i mortali muoiono. ([[Agostino d'Ippona]])
::{{spiegazione|28 agosto 430. Secondo la testimonianza di Possidio, queste sarebbero state le ultime parole pronunciate dal filosofo prima di morire, durante l'assedio d'Ippona. Esse ricordano il pensiero di [[Plotino]]; Agostino infatti restò un suo ammiratore per tutta la vita.}}
*E questi Tuoi servi che sono convenuti per uccidermi, con lo zelo della Tua religione e con il desiderio di guadagnarsi i Tuoi favori, perdonali, o Signore, e abbi pietà di loro; perché in verità, se Tu avessi rivelato loro ciò che Tu hai rivelato a me, essi non avrebbero fatto ciò che hanno fatto; e se Tu mi avessi tenuto nascosto ciò che hai tenuto nascosto a loro, io non avrei dovuto soffrire questa tribolazione. Sia gloria a Te qualsiasi cosa Tu faccia, e gloria a Te qualsiasi cosa Tu desideri. ([[al-Hallaj]])
::{{spiegazione|922. Prima di essere giustiziato perché considerato blasfemo, il mistico [[sufi]] Mansur al-Hallaj pronunciò una preghiera che terminava con queste parole.}}
*Amai la giustizia e odiai l'iniquità, perciò muoio in esilio. ([[Papa Gregorio VII]])
:''Dilexi justitiam, et odivi iniquitatem, propterea morior in exilio''.
::{{spiegazione|25 maggio 1085. Queste le sue ultime parole.}}
*Muoia l'anima mia della morte dei filosofi. ([[Averroè]])
:''Moriatur anima mea morte philosophorum''.
::{{spiegazione|1198. Sono, secondo la leggenda, le ultime parole di Averroè, parodiate dal motto biblico di [[Balaam]]: ''Moriatur anima mea morte justorum''.}}
*Sangue, sangue, sangue. ([[Caterina da Siena]])
::{{spiegazione|29 aprile 1380. Queste le ultime parole di Santa Caterina, patrona d'Italia.}}
*Va bene, va bene, arrivo. Aspettate un momento. ([[Papa Alessandro VI]])
::{{spiegazione|18 agosto 1503. Queste sono le ultime parole che papa Rodrigo Borgia ha esclamato sul letto di morte.}}
*Sono di Dio per sempre. ([[Lucrezia Borgia]])
::{{spiegazione|24 giugno 1519. Queste le sue ultime parole.}}
*Vile, tu uccidi un uomo morto. ([[Francesco Ferrucci]])
::{{spiegazione|3 agosto 1530. Questa frase fu pronunciata durante la Battaglia di Gavinana da Ferrucci al soldato di ventura Fabrizio Maramaldo quando, ormai ferito gravemente, il condottiero fiorentino fu portato al cospetto del Maramaldo e questi, per vendicarsi delle sconfitte subìte in passato, lo uccise a sangue freddo.}}
*Questa non ha offeso il re. ([[Tommaso Moro]])
:''This hath not offended the king.''
::{{spiegazione|6 luglio 1535. Queste sarebbero state le sue ultime parole prima di essere giustiziato. Egli le pronunciò spostando la propria barba in modo che non venisse scalfita nella decapitazione, dal momento che essa non aveva compiuto nessun crimine o offesa contro il re Enrico VIII.}}
*Signore, apri tu gli occhi al Re d'Inghilterra! ([[William Tyndale]])
:''Lord, open the King of England's eyes!''
::{{spiegazione|6 settembre o 6 ottobre 1536. Queste le sue ultime parole prima di essere messo al rogo.}}
*Me ne vado in cerca di un grande forse.
:''Je vais quérir un grand peut-être''.<br/><small>''oppure''</small><br/>Tirate il sipario, la farsa è finita. ([[François Rabelais]])
:''Tirez le rideau, la farce est jouée.''
::{{spiegazione|9 aprile 1553. Queste sono, secondo la tradizione, le sue ultime parole. [[Giuseppe Fumagalli]] riporta due possibili versioni; la prima sembrerebbe anche la più probabile: Rabelais avrebbe scritto tali parole sul letto di morte al Cardinal de Châtillon. Quanto alla seconda versione, secondo alcune fonti Rabelais avrebbe rivolto queste parole, ridendo, ai suoi amici sul letto di morte. Secondo altri, invece, egli avrebbe indirizzato queste parole al paggio del Cardinale di Bellay. Tra l'altro la seconda frase era già stata pronunciata in greco da [[Demonatte]].}}
*Stia tranquillo, maestro Ridley, e si comporti da uomo. Per grazia di Dio oggi accenderemo una candela in Inghilterra così luminosa che [credo] non sarà mai estinta. ([[Hugh Latimer]])
:''Be of good comfort Master Ridley, and play the man. We shall this day light such a candle by God's grace in England, as [I trust] shall never be put on.''
::{{spiegazione|16 ottobre 1555. Queste le sue ultime parole, prima che lui e [[Nicholas Ridley]] venissero bruciati al rogo per eresia.}}
*Guardatemi dai topi or che son unto. ([[Pietro Aretino]])
::{{spiegazione|21 ottobre 1556. Queste furono le sue ultime parole in punto di morte dopo aver ricevuto l'estrema unzione.}}
*Non ho mai voluto essere né un papista né un calvinista, ma solo un cristiano. ([[Bernardino Ochino]])
::{{spiegazione|1564. Queste le ultime parole del riformatore in fuga, dopo che la peste aveva già fatto morire tre dei suoi figli.}}
[[File:Execution-of-Mary-Queen-of-Scots.jpg|thumb|upright=1.3|«''Dolce Gesù.''» ([[Maria I di Scozia]])]]
*Dolce Gesù. ([[Maria I di Scozia]])
::{{spiegazione|8 febbraio 1587. La regina pronunciò queste parole dopo che il boia aveva sbagliato il colpo ferendola sulla nuca.}}
*Ho voluto, figlio mio, che vi trovaste presente a questa cerimonia, perché vediate come va a finire ogni cosa. ([[Filippo II di Spagna]])
: ''He querido, hijo mío, que os hallárais presente a este acto para que veáis en quel para todo.''
::{{spiegazione|13 settembre 1598. Queste le sue ultime parole rivolte al figlio, il futuro Filippo III.}}
*Tutti miei dominii per un istante di tempo. ([[Elisabetta I d'Inghilterra]])
:''All my possessions for a moment of time.''
::{{spiegazione|24 marzo 1603. Queste le sue ultime parole.}}
*Ho un lungo viaggio da affrontare, e devo congedarmi dalla compagnia. ([[Walter Raleigh]])
:''I have a long journey to take, and must bid the company farewell.''
::{{spiegazione|29 ottobre 1618. Queste le sue ultime parole.}}
*Passo da un mondo corruttibile ad uno incorruttibile, dove c'è pace, tutta la pace possibile. ([[Carlo I d'Inghilterra]])
:''I go from a corruptible to an incorruptible Crown, where no disturbances can be, no disturbances in the world.''<br/><small>''o secondo altre fonti''</small><br/>Ricordatevi.
:''Remember''.
::{{spiegazione|30 gennaio 1649. Queste sarebbero le ultime parole del sovrano, pronunciate sul patibolo, un momento prima di piegare il collo sul ceppo, rivolgendosi al vescovo Juxon che lo aveva assistito negli ultimi momenti.}}
*Non intendo né bere né dormire, ma andarmene più in fretta che posso. ([[Oliver Cromwell]])
:''It is not my design to drink or to sleep, but my design is to make what haste I can to be gone.''
::{{spiegazione|3 settembre 1658. Queste le sue ultime parole, rispondendo a chi gli offriva qualcosa da bere o a chi gli consigliava di dormire.}}
*Sto per intraprendere il mio ultimo viaggio, un grande salto nel buio. ([[Thomas Hobbes]])
: ''I am about to take my last voyage, a great leap in the dark.''
::{{spiegazione|4 dicembre 1679. Queste le sue ultime parole.}}
*Non lasciate che la povera Nelly muoia di fame. ([[Carlo II d'Inghilterra]])
:''Let not poor Nelly starve.''
::{{spiegazione|6 febbraio 1685. Queste le sue ultime parole, riferito all'amante [[Nell Gwyn]].}}
*Voglia Iddio che questa ferita sia stata per l'[[Irlanda]]. ([[Patrick Sarsfield, 1º Conte di Lucan]])
:''Would to God this wound had been for Ireland.''
::{{spiegazione|21 agosto 1693. Queste, attribuite, sarebbero state le sue ultime parole, dopo essere stato ferito mortalmente nella battaglia di Landen.}}
*Potrà durare a lungo? ([[Guglielmo III d'Inghilterra]])
:''Can this last long?''
::{{spiegazione|8 marzo 1702. Queste le sue ultime parole prima della morte; Guglielmo le pronunciò in risposta al dottore che gli aveva appena diagnosticato un brutto male.}}
*Non va, se ne va. ([[Bernard le Bovier de Fontenelle]])
:''Cela ne va pas, cela s'en va.''
::{{spiegazione|9 gennaio 1757. Risposta del quasi centenario Fontenelle a chi gli aveva chiesto della sua salute}}
*Guardate come può morire in pace un cristiano! ([[Joseph Addison]])
:''See in what peace a Christian can die!''
::{{spiegazione|17 giugno 1719. Queste le sue ultime parole.}}
*Ora, sia lodato Dio, morirò in pace. ([[James Wolfe]])
:''Now God be praised, I will die in peace.''
::{{spiegazione|13 settembre 1759. Queste le sue ultime parole.}}
*Date una sedia a Dayrolles. ([[Philip Stanhope]])
:''Give Dayrolles a chair.''
::{{spiegazione|24 marzo 1773. Queste le sue ultime parole, rivolte al figlioccio Dayrolles.}}
*Mi spiace solo di non avere che una vita da dare al mio paese. ([[Nathan Hale]])
:''I only regret that I have but one life to give my country.''
::{{spiegazione|22 settembre 1776. Nathan Hale, considerato da molti la prima spia americana, pronunciò questa frase prima di essere impiccato dai Britannici dopo la battaglia di Long Island.}}
*La montagna è oltrepassata, adesso sarà più facile andare avanti. ([[Federico il Grande]])
:''Der Berg ist überschritten, jetzt wird leichter gehen''.
::{{spiegazione|17 agosto 1786. Queste le sue ultime parole.}}
*Stiamo tutti andando in Paradiso e [[Antoon van Dyck|Vandyke]] è della compagnia. ([[Thomas Gainsborough]])
:''We are all going to Heaven and Vandyke is of the company.''
::{{spiegazione|2 agosto 1788. Queste, attribuite, sarebbero le sue ultime parole. [[Antoon van Dyck]] fu uno dei punti di riferimento per l'artista.}}
*Un uomo che muore non può fare nulla con facilità. ([[Benjamin Franklin]])
:''A dying man can do nothing easy.''
::{{spiegazione|17 aprile 1790. Risposta alla figlia che gli diceva di cambiare posizione a letto in modo da poter respirare con facilità.}}
*Mi sento stanco, un po' di riposo mi farà bene. ([[Gustavo III di Svezia]])
:''Jag känner mig sömnig, några ögonblicks vila skulle göra mig gott.''
::{{spiegazione|29 marzo 1792. Queste le sue ultime parole sul letto di morte. Il 16 marzo era stato vittima di una cospirazione ed era stato ferito, nonostante questo, il re era riuscito a salvarsi. Tuttavia la ferita si infettò e Guglielmo morì qualche giorno dopo.}}
[[File:Louis XVI au pied de l'échafaud.jpg|thumb|upright=1.3|Muoio innocente di tutti i crimini di cui mi accusano; perdono coloro che hanno causato la mia morte e spero che il mio sangue non debba mai ricadere sulla Francia. ([[Luigi XVI di Francia]])]]
*Muoio innocente di tutti i crimini di cui mi accusano; perdono coloro che hanno causato la mia morte e spero che il mio sangue non debba mai ricadere sulla Francia. ([[Luigi XVI di Francia]])
::{{spiegazione|21 gennaio 1793. Queste le ultime parole di essere ghigliottinato.}}
[[File:Marie Antoinette being taken to her Execution, 1794.jpg|thumb|upright=1.3|«''Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta.''» ([[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena]])]]
*Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta. ([[Maria Antonietta d'Asburgo-Lorena]])
::{{spiegazione|16 ottobre 1793. Queste parole erano rivolte al boia, al quale aveva pestato un piede sul patibolo.}}
*Le donne avranno pur diritto di salire alla tribuna, se hanno quello di salire al patibolo. ([[Olympe de Gouges]])
::{{spiegazione|3 novembre 1793. Parole che ella pronunciò sul carro che la conduceva alla ghigliottina, citando l'articolo X della sua ''Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina'' e ribadendo così le proprie idee in favore dell'uguaglianza tra uomini e donne.}}
*O Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome! ([[Marie-Jeanne Roland de la Platière]])
:''Oh Liberté, que de crimes on commet en ton nom!''
::{{spiegazione|8 novembre 1793. Queste, attribuite, sarebbero le sue ultime parole. Marie-Jeanne le pronunciò dopo essere stata condotta sul patibolo dai rivoluzionari del Terrore, davanti alla gigantesca statua della libertà, ai cui piedi si levava la ghigliottina.}}
*Mostra la mia testa al popolo: ne vale la pena! ([[Georges Jacques Danton]])
::{{spiegazione|5 aprile 1794. Queste le ultime parole, rivolte al boia prima di essere ghigliottinato.}}
*Ah! Amico mio, me ne vado infine da questo mondo, dove bisogna che il cuore si spezzi o s'indurisca. ([[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort]])
:''Ah! mon ami, je m'en vais enfin de ce monde, où il faut que le coeur se brise ou se bronze.''
::{{spiegazione|13 aprile 1794. Detto all'amico [[Emmanuel Joseph Sieyès]].}}
*Non lasciate che la maldestra squadra spari su di me. ([[Robert Burns]])
:''Don't let the awkward squad fire over me.''
::{{spiegazione|21 luglio 1796. Queste le sue ultime parole poco prima di morire.}}
*Gran Dio, e voi testimoni della mia morte, ho vissuto da filosofo e muoio da cristiano. ([[Giacomo Casanova]])
:''Grand Dieu, et vous témoins de ma mort, j'ai vécu en philosophe, et je meurs en chrétien.''
::{{spiegazione|4 giugno 1798. Detto dopo aver ricevuto i sacramenti.}}
*Scopro, quindi, di non essere altro che un cattivo anatomista. ([[Theobald Wolfe Tone]])
:''I find, then, I am but a bad anatomist.''
::{{spiegazione|19 novembre 1798. Queste le sue ultime parole. Mentre era in carcere, in attesa di essere giustiziato, Tone provò a suicidarsi tagliandosi la gola, ma recise la trachea al posto della giugulare e soffrì per alcuni giorni prima di morire.}}
*Seppellitemi in modo decente, ma non lasciate che il mio corpo venga riposto in una tomba meno di due giorni dopo la mia morte. ([[George Washington]])
:''Have me decently buried and do not let my body be into a vault in less than two days after I am dead.''
::{{spiegazione|14 dicembre 1799. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*Tutto bene. ([[Immanuel Kant]])
:''Es ist gut.''
::{{spiegazione|12 febbraio 1804. Queste le ultime parole mormorate dal filosofo prussiano sul letto di morte.}}
[[File:Death of Nelson.jpg|thumb|upright=1.3|«''Kismet, Hardy.''» ([[Horatio Nelson]])]]
*Baciami, Hardy.
:''Kiss me, Hardy.''<br/><small>''oppure''</small><br/>Destino, Hardy.
:''Kismet, Hardy.'' ([[Horatio Nelson]])
::{{spiegazione|21 ottobre 1805. Queste sono le due versioni delle ultime parole di Nelson, molto simili in inglese, rivolte al suo amico, il capitano Thomas Hardy.}}
*Oh, il mio Paese! Come amo il mio Paese! ([[William Pitt il Giovane]])
:''Oh, my country! How I love my country!''
::{{spiegazione|23 gennaio 1806. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*Muoio felice. ([[Charles James Fox]])
:''I die happy.''
::{{spiegazione|13 settembre 1806. Queste le sue ultime parole.}}
*Dio concedimi di essere paziente, pregate per me oh pregate per me. ([[Jane Austen]])
:''God grant me patience, Pray for me Oh Pray for me.''
::{{spiegazione|18 luglio 1817. Secondo sua sorella Cassandra «La voce era soffocata e man mano le sue parole sono diventate incomprensibili.».}}
[[File:Steuben - Mort de Napoleon.jpg|thumb|upright=1.3|«''France, armée – téte d'armée – Josephine.''» ([[Napoleone Bonaparte]])]]
*Francia, esercito – capo dell'esercito – Giuseppina. ([[Napoleone Bonaparte]])
:''France, armée – téte d'armée – Josephine.''
::{{spiegazione|5 maggio 1821. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*[[Thomas Jefferson]] vive ancora. ([[John Adams]])
:''Thomas Jefferson still survives.''
::{{spiegazione|4 luglio 1826. John Adams pronunciò queste parole conscio di essere vicino alla morte. Egli non sapeva che quello stesso giorno, qualche ora prima, Jefferson era deceduto a Monticello.}}
*Bene, ho avuto una vita felice. ([[William Hazlitt]])
:''Well, I've had a happy life.''
::{{spiegazione|18 settembre 1830. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
[[File:Fritz Fleischer-Mehr Licht!.jpg|thumb|upright=1.4|«''Mehr licht!''» ([[Johann Wolfgang von Goethe]])]]
*Apri anche l'altra imposta per fare entrare un poco più di luce. ([[Johann Wolfgang von Goethe]])
:''Macht doch den zweiten Fensterladen auch auf, damit mehr Licht hereinkomme''.<br/><small>''o secondo altre fonti''</small><br/>Più luce!
:''Mehr licht!''
::{{spiegazione|22 marzo 1832. Secondo [[Giuseppe Fumagalli|Fumagalli]] le ultime parole pronunciate da Goethe sarebbero «''Apri anche l'altra imposta per fare entrare un poco più di luce.''». Tuttavia nel corso degli anni la versione che si è maggiormente diffusa è «''Più luce!''». Secondo Fumagalli questo sarebbe un esempio di come "la traduzione si compiaccia di abbellire le frasi dei grandi uomini".}}
*Il mostro è divenuto troppo grande per me. ([[Kaspar Hauser]])
::{{spiegazione|17 dicembre 1833. Queste furono le sue ultime parole. Morì tre giorni dopo essere stato pugnalato.}}
*Aprimi quella finestra... fammi veder la luce. ([[Giacomo Leopardi]])
::{{spiegazione|14 giugno 1837. Parole rivolte alla sorella di [[Antonio Ranieri]].}}
*Questa, questa è la fine del mondo. Sono contento. ([[John Quincy Adams]])
:''This, this is the end of earth. I am content.''
::{{spiegazione|23 febbraio 1848. Queste furono le sue ultime parole, quando venne colpito da un'emorragia cerebrale nel Senato. Morì due giorni dopo.}}
*Signore aiuta la mia povera anima. ([[Edgar Allan Poe]])
::{{spiegazione|7 ottobre 1849. Secondo la testimonianza di Joseph W. Walker, queste sarebbero le ultime parole pronunciate dallo scrittore.}}
[[File:Ostatnie chwile Fryderyka Chopina.jpg|thumb|upright=1.3|«''Poiché la terra mi soffocherà, vi scongiuro di fare aprire il mio corpo perché non sia sepolto vivo.''» ([[Fryderyk Chopin]])]]
*Poiché la terra mi soffocherà, vi scongiuro di fare aprire il mio corpo perché non sia sepolto vivo. ([[Fryderyk Chopin]])
:''As this earth will suffocate me, I implore you to have my body opened so that I will not be buried alive.''
::{{spiegazione|17 ottobre 1849. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*Otto giorni di febbre! Avrei avuto il tempo di scrivere ancora un libro. ([[Honoré de Balzac]])
:''Huit jours avec de la fièvre! J'aurais encore eu le temps d'écrire un livre.''
::{{spiegazione|18 agosto 1850. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*Dio mi perdonerà. È il suo mestiere. ([[Heinrich Heine]])
:''Dieu me pardonnera. C'est son métier''.
::{{spiegazione|17 febbraio 1856. Queste le sue ultime parole prima di morire.}}
*Oh! che bella cosa io vedo mai... ([[Domenico Savio]])
::{{spiegazione|9 marzo 1857. Morto a quattordici anni di malattia e successivamente santificato dalla Chiesa cattolica, Domenico Savio pronunciò queste ultime parole, che furono intese come una testimonianza della sua entrata in paradiso.}}
*Gli uomini muoiono, ma i loro atti restano. ([[Augustin-Louis Cauchy]])
::{{spiegazione|23 maggio 1857. Queste le sue ultime parole.}}
*Viva l'Italia! Viva la Francia! ([[Felice Orsini]])
::{{spiegazione|Parigi, 13 marzo 1858. Gridato prima di offrire la sua testa al carnefice.}}
*L'Italia è fatta, tutto è a posto. ([[Camillo Benso, conte di Cavour]])<br /><small>''oppure''</small><br />Frate, libera Chiesa in libero Stato.
::{{spiegazione|6 giugno 1861. L'amico Michelangelo Castelli riporta le parole della prima versione così come Luigi Carlo Farini le aveva intese al capezzale. Mentre la seconda versione viene riportata dal Massari: Cavour avrebbe rivolto tali parole al frate, riprendendo una citazione che aveva già pronunciato altre volte nel corso della vita (per esempio nel corso di un discorso al Parlamento). Tuttavia Vittorio Emanuele Taparelli d'Azeglio, in un articolo del 20 febbraio 1890 pubblicato sulla ''Gazzetta Piemontese'', riporta la testimonianza della marchesa Giuseppina Benso di Cavour Alfieri di Sostegno, sua cugina e nipote di Cavour, secondo la quale lo statista in punto di morte avrebbe pronunciato solamente frasi incoerenti.}}
*Lasciateci varcare il fiume e riposare sotto gli alberi. ([[Thomas Jonathan Jackson]])
:''Let us cross over the river, and rest under the shade of the trees.''
::{{spiegazione|10 marzo 1863. Queste le sue ultime parole.}}
*Non potrebbero colpire nemmeno un elefante a questa distanza. ([[John Sedgwick]])
:''They couldn't hit an elephant at this distance.''
::{{spiegazione|13 settembre 1864. Queste le sue ultime parole prima di essere ucciso dal fuoco nemico nella battaglia di Spotsylvania durante la guerra di secessione americana.}}
*Morire, caro il mio dottore, è l'ultima cosa che farò! ([[Henry John Temple, III visconte Palmerston]])
:''Die, my dear doctor, that's the last thing I shall do!''
::{{spiegazione|18 ottobre 1865. Queste, attribuite, sarebbero le sue ultime parole.}}
*Al solito, Luisa: quando tu arrivi, io me ne vado. ([[Massimo d'Azeglio]])
::{{spiegazione|15 gennaio 1866. Rivolgendosi alla moglie.}}
*Vorrei solo aver avuto il tempo per un'altra ciotola di chili. ([[Kit Carson]])
: ''I just wish I had time for one more bowl of chili.''
::{{spiegazione|23 maggio 1868. Queste sarebbero le sue ultime parole.}}
*Leva le tende. ([[Robert Edward Lee]])
:''Strike the tent.''
::{{spiegazione|12 ottobre 1870. Queste, attribuite, sarebbero le sue ultime parole.}}
*Così è la vita. ([[Ned Kelly]])
:''Such is life''
::{{spiegazione|11 novembre 1880. Secondo la tradizione queste sarebbero state le ultime parole del fuorilegge australiano sul patibolo, ma numerose prove smentiscono tale tesi.}}
*Arrivederci in cielo. ([[Maria Domenica Mazzarello]])
::{{spiegazione|14 maggio 1881. Queste le ultime parole di suor Maria Domenica Mazzarello, fondatrice con [[Giovanni Bosco|Don Bosco]] della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice e in seguito proclamata santa.}}
*Muoio col dolore di non vedere redente Trento e Trieste. ([[Giuseppe Garibaldi]])
::{{spiegazione|2 giugno 1882. Queste le ultime parole dell'Eroe dei due mondi secondo la testimonianza di [[Francesca Armosino]], sua ultima moglie.}}
*Madonna mia ricordati che sono tua figlia. ([[Paola Frassinetti (santa)|Paola Frassinetti]])
::{{spiegazione|11 giugno 1882. Queste le ultime parole di suor Paola Frassinetti, fondatrice della congregazione delle Suore di Santa Dorotea e in seguito proclamata santa.}}
*Il mio orologio! ([[Richard Wagner]])
:''Meine uhr!''
::{{spiegazione|13 febbraio 1883. Queste sono state le sue ultime parole dopo che l'orologio gli era scivolato dalla tasca.}}
*Vai fuori di qui! Le ultime parole vanno bene per gli sciocchi che non hanno detto abbastanza in vita. ([[Karl Marx]])
:''Los raus hier – letzte Worte sind für Narren, die nicht genug gesagt haben.''
::{{spiegazione|14 marzo 1883. Questa frase è stata attribuita a Marx. Il filosofo avrebbe pronunciato queste parole poco prima di morire, rivolgendosi alla sua governante che lo esortava a dire le ultime parole in modo che lei potesse appuntarle.}}
*Mio buon Giuseppe mi sento che muojo. Mi renderete un sacro servigio presso i miei amici e parenti, dicendo loro che il mio ultimo pensiero fu per loro, specialmente il giudice, Lord Northbrook e Lord Carlingford. Non trovo parole {{sic|abbastanze}} per ringraziare i miei buoni amici per tutto il bene che mi hanno sempre fatto. Non ho risposto alle loro lettere perché non potevo scrivere, perché appena prendevo la penna in mano che mi sentivo morire ([[Edward Lear]])
::{{spiegazione|29 gennaio 1888. Lo scrittore riferì queste parole al domestico Giuseppe Orsini nel letto di morte.}}
*Rendi il mondo migliore. ([[Lucy Stone]])
:''Make the world better.''
::{{spiegazione|19 ottobre 1893. Queste sono le sue ultime parole rivolte alla figlia Alice.}}
*La mia testa, oh, la mia testa! ([[Robert Louis Stevenson]])
::{{spiegazione|3 dicembre 1894. Parole pronunciate dopo un colpo apoplettico e riportate dal figliastro Lloyd Osbourne, che cita la testimonianza della propria madre e della propria sorella.}}
*Avanti, credo di essere ferito. ([[Umberto I di Savoia]])
::{{spiegazione|29 luglio 1900. Il re Umberto I era in visita a Monza, quando durante un attentato venne ferito a morte da tre colpi di pistola da [[Gaetano Bresci]]. Queste le sue ultime prima di accasciarsi al suolo.}}
*O se ne va questa carta da parati o me ne vado io! ([[Oscar Wilde]])
: ''Either this wallpaper goes, or I do!''
::{{spiegazione|30 novembre 1900. Questa frase è stata attribuita a Wilde. Lo scrittore irlandese avrebbe pronunciato queste parole in punto di morte, riferito alla carta da parati della stanza in cui si trovava.}}
*Gesù, Giuseppe e Maria, ricevete quando io muoio l'anima mia. ([[Josep Manyanet i Vives]])
::{{spiegazione|17 dicembre 1901. Consumato da una lunga malattia, Padre Manyanet morì pronunciando questa giaculatoria che già tante volte aveva ripetuto nel corso della vita. Verrà in seguito proclamato santo dalla Chiesa cattolica.}}
*Così poco di fatto, e tanto da fare. ([[Cecil Rhodes]])
:''So little done, so much to do.''
::{{spiegazione|26 marzo 1902. Queste le sue ultime parole.}}
*Grazie, Gesù! Grazie, Maria! Ora muoio contenta! ([[Laura Vicuña]])
::{{spiegazione|22 gennaio 1904. Morta a dodici anni di malattia e successivamente beatificata dalla Chiesa cattolica, Laura Vicuña pronunciò queste ultime parole dopo che sua madre le promise di riabbracciare la fede. Poche ore prima la bambina le aveva detto: «Sì mamma, sto morendo... Io stessa l'ho chiesto a Gesù e sono stata esaudita. Sono quasi due anni che gli offrii la mia vita per la tua salvezza, per la grazia del tuo ritorno. Mamma, prima di morire non avrò la gioia di vederti pentita?».}}
*È tanto che non bevo champagne. ([[Anton Čechov]])
:''I haven't had champagne for a long time.''
::{{spiegazione|15 luglio 1904. Čechov era malato di [[tubercolosi]]. Quella notte si svegliò ansimando e fece chiamare un dottore. Alle due arrivò il medico e Čechov gli disse piano: «''Ich sterbe''» (''Io muoio''). Il dottore gli fece un'iniezione di canfora e volle procurarsi dell'ossigeno, ma lo scrittore lo fermò: «''È inutile''». Così venne ordinato lo [[champagne]] e Čechov, dopo averlo sorseggiato, pronunciò queste parole – le sue ultime – distendendosi poi sul fianco.}}
*Fate ogni giorno un maggior e migliore apprezzamento del tempo, preoccupatevi di acquistare le virtù perché al momento della morte tutto è nulla… Mi sembra di non aver vissuto nient'altro che un secondo. ([[Maria Francesca di Gesù]])
::{{spiegazione|6 agosto 1904. Suor Maria Francesca di Gesù, al secolo Anna Maria Rubatto, fondatrice delle [[Suore cappuccine di Madre Rubatto]], negli ultimi istanti chiamò attorno al letto quante più consorelle le fu possibile e diede loro questa raccomandazione. Fu in seguito proclamata santa dalla Chiesa cattolica.}}
*Al contrario. ([[Henrik Ibsen]])
:''On the contrary.''
::{{spiegazione|23 maggio 1906. Queste le sue ultime parole, dopo che un'infermiera aveva detto che sembrava lui stesse un po' meglio.}}
*Ho cercato sempre di fare la cosa giusta. ([[Grover Cleveland]])
: ''I have tried so hard to do right.''
::{{spiegazione|24 giugno 1908. Queste le sue ultime parole.}}
*Sì, salvare la propria anima, salvare la propria anima, è tutto, è tutto! ([[Michele Rua]])
::{{spiegazione|6 aprile 1910. Queste le ultime parole di Don Michele Rua, successore di [[Giovanni Bosco|Don Bosco]] nella guida dei Salesiani e in seguito beatificato.}}
*Accendete le luci; non voglio andare a casa al buio. ([[O. Henry]])
:''Turn up the lights; I don't want to go home in the dark.''
::{{spiegazione|5 giugno 1910. William Sydney Porter pronunciò le sue ultime parole, citando la canzone ''I'm afraid to come home in the dark'' (1902) di [[Harry Williams]].}}
*Svignarsela! Bisogna svignarsela! ([[Lev Tolstoj]])<br/><small>''o secondo altre fonti''</small><br/>La verità... Io amo tanto... come loro...
::{{spiegazione|6 novembre 1910. Queste le ultime parole di Tolstoj nella stazione ferroviaria di Astàpovo, dov'era giunto con la febbre alta, accompagnato dal dottor [[Dušan Makovický|Makovickij]] e dalla figlia [[Aleksandra L'vovna Tolstaja|Aleksandra]], dopo esser fuggito di casa, a ottantadue anni, in seguito all'ennesimo litigio con la moglie [[Sof'ja Tolstaja|Sonja]], la quale gli fu accanto negli ultimi istanti, quando lo scrittore non era più in grado di pronunciare altre parole. Per approfondire vedi [[w:Lev Tolstoj#La fuga e la morte|qui]] e [[w:Sof'ja Tolstaja#Separati ad Astapovo|qua]].}}
*Sano di corpo e di spirito, mi uccido prima che la vecchiaia impietosa, che mi tolse a uno a uno i piaceri e le gioie dell'esistenza e mi spogliò delle risorse fisiche e intellettuali, paralizzi la mia energia e spezzi la mia volontà facendomi diventare un peso per me stesso e per gli altri. Da molto tempo mi sono ripromesso di non superare i settant'anni; ho stabilito la stagione dell'anno per il mio distacco dalla vita e ho predisposto la modalità di esecuzione della mia volontà: un'iniezione ipodermica di acido cianidrico. Muoio con la suprema gioia della certezza che in un prossimo futuro la causa alla quale mi sono votato da quarantacinque anni trionferà. Viva il Comunismo. Viva il Socialismo Internazionale! ([[Paul Lafargue]])
::{{spiegazione|25 novembre 1911. Parole scritte in una lettera.}}
*Sto solo uscendo e magari ci resto un po'. ([[Lawrence Oates]])
:''I am just going outside and may be some time.''
::{{spiegazione|17 marzo 1912. Oates fece parte della spedizione britannica, capitanata da [[Robert Falcon Scott]], per la conquista del Polo Sud. Durante la marcia di ritorno, dopo che un membro della spedizione (Edgar Evans) era già morto, Oates si ammalò e iniziò a sentire un forte dolore ad una gamba per via di vecchie ferite di guerra. Rendendosi conto che non ce l'avrebbe mai fatta ad arrivare fino al campo base e che in quel modo stava solo rallentando i suoi compagni di spedizione, supplicò ripetutamente invano di venire abbandonato da loro. La mattina del 17 marzo 1912, giorno del suo 32° compleanno, durante una tempesta di neve, pronunciò queste parole e uscì nella tormenta. I suoi compagni non lo rividero più e il suo corpo non fu mai ritrovato.}}
[[File:Scott last page.jpg|thumb|L'ultima pagina del diario di [[Robert Falcon Scott|Scott]]]]
*Per l'amor di Dio prendetevi cura dei nostri. ([[Robert Falcon Scott]])
:''For God's sake look after our people.''
::{{spiegazione|29 marzo 1912. Poscritto all'annotazione finale del suo diario.}}
*Che ci vedremo in paradiso. Viva Cristo Re! Viva Santa Maria di Guadalupe! ([[José Sánchez del Río]])
::{{spiegazione|28 marzo 1913. Quattordicenne giustiziato durante la rivoluzione messicana per non aver rinnegato la propria fede, pronunciò queste parole dopo essere stato torturato, in risposta al capo dei soldati che, prima di ucciderlo, gli aveva chiesto se volesse mandare un messaggio a suo padre. Il ragazzo è stato in seguito proclamato santo dalla Chiesa cattolica.}}
[[File:DC-1914-27-d-Sarajevo.jpg|thumb|«''Es ist nichts. Es ist nichts.''» ([[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este]])]]
*Non è niente. Non è niente. ([[Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este]])
:''Es ist nichts. Es ist nichts.''
::{{spiegazione|28 giugno 1914. Queste le parole dell'arciduca prima di esalare l'ultimo respiro in seguito al famigerato attentato di Sarajevo (il ''casus belli'' che diede inizio alla prima guerra mondiale), durante il quale lui e sua moglie Sofia furono colpiti a morte dalla pistola di un rivoluzionario bosniaco.}}
*Avanti, figli d'Italia, è bello di morire per la Francia! ([[Lamberto Duranti]])
:''En avant, fils de l'Italie!, il est beau de mourir pour la France!''<br /><small>oppure, come riportato da Camillo Marabini in ''La rossa avanguardia dell'Argonna. Diario di un garibaldino alla guerra franco-tedesca''</small><br />Venite a vedere come muore un garibaldino. Ah... muoio... muoio per la [[repubblica]].
::{{spiegazione|5 gennaio 1915. Le due citazioni sono due versioni diverse delle ultime parole del luogotenente Duranti prima di morire. Duranti era uno dei garibaldini dell'Argonne in [[Francia]] durante la [[prima guerra mondiale]] e morì nel corso di una battaglia il 5 gennaio 1915. Secondo la versione riportata da Souchon (la prima delle due), Duranti pronunciò le sue ultime parole e quindi uscì per primo dalla trincea caricando il nemico. Secondo la versione riportata da Marabini, grande amico di Duranti, invece, il luogotenente uscì dalla trincea dicendo «Venite a vedere come muore un garibaldino», dopodiché fu ferito al cuore e, riportato in trincea, disse: «Ah... muoio... muoio per la repubblica.». Secondo il Fumagalli, la versione riportata da Marabini sarebbe molto più verosimile.}}
*Non voglio monumenti o statue, desidero solo che gli uomini amino il loro paese e che lo servano anche a costo della loro vita. ([[Gopal Krishna Gokhale]])
::{{spiegazione|19 febbraio 1915. Queste le ultime parole del leader politico indiano Gokhale, a letto malato, ai membri della Servants of India Society presenti con lui.}}
*Perché aver [[tanatofobia|paura della morte]]? È la più bella avventura della vita. ([[Charles Frohman]])
:''Why fear death? It is the most beautiful adventure in life.''
::{{spiegazione|7 maggio 1915. Queste le sue ultime parole, prima di annegare sulla [[w:RMS Lusitania|Lusitania]].}}
*Morirò come un ribelle vero e leale. Non perdete tempo nel lutto — organizzatevi. ([[Joe Hill]])
:''I will die like a real true-blue rebel. Don't waste any time in mourning — organize.''
::{{spiegazione|19 novembre 1915. Queste le sue ultime parole prima di essere fucilato. Joe Hill scrisse queste parole nel telegramma di addio a Bill Haywood.}}
*Nun moro io! ([[Enrico Toti]])
::{{spiegazione|6 agosto 1916. Queste le sue ultime parole dopo essere stato ferito mortalmente in battaglia. Dopo la terza pallottola al petto, Toti lanciò la sua stampella contro il nemico.}}
*Questo è morire? Che dolce è morire nella vita religiosa! Sento che la Vergine è al mio fianco, che Gesù mi ama e io lo amo. ([[María Antonia Bandrés y Elósegui]])
::{{spiegazione|27 aprile 1919. Suora ventunenne, morì di malattia e fu successivamente beatificata dalla Chiesa cattolica.}}
*Ora possiamo attraversare le sabbie mobili insieme. ([[Lyman Frank Baum]])
:''Now we can cross the shifting sands together.''
::{{spiegazione|6 maggio 1919. Queste furono le ultime parole dello scrittore, prima di perdere conoscenza.}}
*Avvicinatevi, ragazzi, sarà più facile per voi. ([[Robert Erskine Childers]])
:''Come closer, boys, it will be easier for you.''
::{{spiegazione|24 novembre 1922. Queste furono le sue ultime parole, rivolte al plotone di esecuzione.}}
*''O caro amico, ci vedremo ancora, | ché sempre nel mio cuore tu rimani. | Ormai di separarsi è giunta l'ora, | ma promette un incontro per domani. | O caro amico addio, senza parole, | senza versare lacrime o sorridere. | Morire non è nuovo sotto il sole, | ma più nuovo non è nemmeno vivere''. ([[Sergej Aleksandrovič Esenin]])
::{{spiegazione|28 dicembre 1925. Questi versi attribuiti a Esenin sono considerati il suo ultimo componimento poetico (''Congedo'') nonché le sue ultime parole. Si suppone siano stati scritti dal poeta con il suo stesso sangue. Quella stessa notte (tra il 27 e il 28 dicembre) il poeta si sarebbe poi impiccato nella sua camera d'albergo a Leningrado.}}
*Voglio che il sole mi dia il benvenuto. ([[Rodolfo Valentino]])
::{{spiegazione|23 agosto 1926. Queste le sue ultime parole.}}
*Dash... Sono stanco di lottare. Credo che questa cosa mi prenderà. ([[Harry Houdini]])
:''Dash... I'm tired of fighting. I guess this thing is going to take me.''
::{{spiegazione|31 ottobre 1926. Queste le sue ultime parole, rivolte al fratello.}}
*Oh vita, vita, poter uscire. ([[Rainer Maria Rilke]])
::{{spiegazione|29 dicembre 1926. L'ultima storica annotazione sul suo diario, nel dicembre del 1926, mentre era ricoverato in un ospedale svizzero.}}
*Addio amici miei, vado verso la gloria. ([[Isadora Duncan]])
:''Adieu, mes amis. Je vais à la gloire!''
::{{spiegazione|14 settembre 1927. Queste le sue ultime parole, prima che la sciarpa rimasta impigliata nella ruota di un'auto le rompesse il collo.}}
*Se questo è morire, allora non mi pare gran cosa. ([[Lytton Strachey]])
:''If this is dying, then I don't think much of it.''
::{{spiegazione|21 gennaio 1932. Queste le sue ultime parole.}}
*Il mio lavoro è compiuto, perché aspettare? ([[George Eastman]])
:''My work is done. Why wait?''
::{{spiegazione|14 marzo 1932. Queste le ultime parole che scrisse poco prima di suicidarsi con un colpo di pistola.}}
*Viva Cristo Re! ([[Aurelio da Vinalesa]])
::{{spiegazione|28 agosto 1936. Sacerdote cappuccino, fu giustiziato con altri religiosi dai miliziani durante la rivoluzione spagnola. Prima dell'esecuzione esortò i compagni a gridare assieme a lui la stessa frase. Aurelio e i compagni sono stati in seguito beatificati dalla Chiesa cattolica.}}
*Che Dio vi perdoni come io vi perdono di tutto cuore, e che questo sia l'ultimo sangue che versate. ([[Diego Ventaja Milán]])
::{{spiegazione|30 agosto 1936. Vescovo di Almería, fu giustiziato con altri religiosi durante la guerra civile spagnola. Come per Aurelio da Vinalesa e i suoi compagni, anche Diego Ventaja Milán e compagni sono stati in seguito beatificati dalla Chiesa cattolica.}}
*Estrema raccomandazione: siate rassegnati alla mia sorte, non fate recriminazioni. Non guastatemi le uova nel paniere. ([[Angelo Fortunato Formiggini]])
::{{spiegazione|29 novembre 1938. Poscritto alla lettera indirizzata alla moglie e al figlioccio prima di suicidarsi gettandosi dalla torre del duomo di Modena per protesta contro le leggi razziali (egli era israelita) e le nefaste conseguenze che per esse aveva patito.}}
*Carissimo. Sono certa che sto impazzendo di nuovo. Sono certa che non possiamo affrontare un altro di quei terribili momenti. Comincio a sentire voci e non riesco a concentrarmi. Quindi faccio quella che mi sembra la cosa migliore da fare. Tu mi hai dato la più grande felicità possibile. Sei stato in ogni senso tutto quello che un uomo poteva essere. So che ti sto rovinando la vita. So che senza di me potresti lavorare e lo farai, lo so... Vedi non riesco neanche a scrivere degnamente queste righe... Voglio dirti che devo a te tutta la felicità della mia vita. Sei stato infinitamente paziente con me. E incredibilmente buono. Tutto mi ha abbandonata tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinare la tua vita. Non credo che due persone avrebbero potuto essere più felici di quanto lo siamo stati noi. ([[Virginia Woolf]])
::{{spiegazione|28 marzo 1941. Queste parole sono tratte dalla ''Lettera di addio al marito'' che Virginia scrisse prima di suicidarsi.}}
*Ave Maria. ([[Massimiliano Maria Kolbe]])
::{{spiegazione|14 agosto 1941. Secondo quanto riferisce la testimonianza di Franciszek Gajowniczek, Padre Kolbe avrebbe riferito ad Hans Bock, delinquente comune, capoblocco dell'infermeria dei detenuti di Auschwitz, queste parole, quando gli eseguì l'iniezione mortale nel braccio.}}
*Addio, compagni! Combattete, non abbiate paura! [[Stalin]] è con noi! Stalin arriverà! ([[Zoja Kosmodem'janskaja]])
:''Прощайте, товарищи! Боритесь, не бойтесь! С нами Сталин! Сталин придёт!''
::{{spiegazione|29 novembre 1941. Ultime parole pronunciate prima di essere impiccata dalle truppe naziste durante l'occupazione dell'[[Unione Sovietica]].}}
*Lunga vita al Partito [[Comunismo|Comunista]] e ai [[Partigiano|partigiani]]! Combattete, gente, per la vostra libertà! Non arrendetevi ai malfattori! Sarò uccisa, ma c'è chi mi vendicherà! ([[Lepa Radić]])
:''Long live the Communist Party, and partisans! Fight, people, for your freedom! Do not surrender to the evildoers! I will be killed, but there are those who will avenge me!''
::{{spiegazione|8 febbraio 1943. Ultime parole pronunciate prima di essere impiccata a un albero dalle truppe naziste durante l'occupazione della Jugoslavia da parte della [[Germania nazista]].}}
*Un [[Gonzaga]] non si arrende mai. Viva l'Italia! ([[Ferrante Vincenzo Gonzaga]])<br/><small>''o secondo altre testimonianze''</small><br/>Allarmi!
::{{spiegazione|4 settembre 1943. Dopo la resa dell'Italia nella [[Seconda guerra mondiale]], nel Salernitano il maggiore tedesco von Alvensleben, scortato da soldati e mezzi corazzati, intimò agli italiani di consegnare le armi. Secondo le testimonianze, Ferrante si rifiutò estraendo la pistola dalla fondina e gridando queste ultime parole, prima di essere freddato dai mitra tedeschi.}}
*Viva la Francia! ([[Marc Bloch]])
:''Vive la France!''
::{{spiegazione|16 giugno 1944. Parole pronunciate di fronte al plotone di esecuzione.}}
*Ma... ma... ma, signor colonnello. ([[Benito Mussolini]])
:<small>''o secondo altre fonti''</small>
:Mirate al cuore.
::{{spiegazione|28 aprile 1945. Le ultime parole pronunciate poco prima di essere fucilato, secondo due diverse fonti.}}
*Qual ''è'' la risposta? {{NDR|Nessuna risposta}} In tal caso, qual è la domanda? ([[Gertrude Stein]])
:''What ''is'' the answer? [...] In that case, what is the question?''
::{{spiegazione|27 luglio 1946. Queste parole, rivolte alla sua compagna Alice B. Toklas, vengono riportate da Donald Sutherland in ''Gertrude Stein: A Biography of Her Work''. Le parole sono riportate anche in ''What Is Remembered'', autobiografia della stessa Toklas, ma non viene specificato se si tratti o meno delle ultime parole della Stein.}}
* Spero che la mia esecuzione sia l'ultimo atto della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e che il mondo impari da questa guerra come la pace e la comprensione debbano esistere fra i popoli. Credo nella Germania. ([[Arthur Seyss-Inquart]])
: ''I hope that this execution is the last act of the tragedy of the Second World War and that the lesson taken from this world war will be that peace and understanding should exist between peoples. I believe in Germany.''
::{{spiegazione|16 ottobre 1946. Queste le sue ultime parole prima dell'impicaggione decisa dal processo di Norimberga.}}
*Nel complesso, preferirei trovarmi a Filadelfia. ([[W. C. Fields]])
::{{spiegazione|25 dicembre 1946. Queste le sue ultime parole.}}
*La Madonna! La Madonna! ([[Giuseppina Bakhita]])
::{{spiegazione|8 febbraio 1947. Ex schiava in Africa, Bakhita fu liberata e divenne in Italia una suora canossiana. Morta in convento e successivamente santificata dalla Chiesa cattolica, pronunciò sorridendo queste ultime parole, che furono intese come una testimonianza del suo incontro con la Madonna in paradiso.}}
*Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi. Cesare Pavese. ([[Cesare Pavese]])
::{{spiegazione|27 agosto 1950. Queste sono le sue parole d'addio, riportate sul frontespizio di una copia dei ''Dialoghi con Leucò'', ritrovata su un tavolino accanto al suo corpo senza vita. Pavese si suicidò con una dose letale di barbiturici in una camera al terzo piano dell'Hotel Roma in piazza Carlo Felice, a Torino.}}
*Dite a tutti che ho avuto una vita meravigliosa! ([[Ludwig Wittgenstein]])
:''Tell them that I had a wonderful life!''
::{{spiegazione|29 aprile 1951. Sono le ultime parole che il filosofo austriaco pronunciò.}}
*Ora avrò un po' di pausa. ([[Kathleen Ferrier]])
:''Now I'll have eine kleine Pause.''
::{{spiegazione|8 ottobre 1953. Queste le sue ultime parole.}}
*Quel ragazzo dovrà pur fermarsi... Ci vedrà! ([[James Dean]])
:''That guy's gotta stop... He'll see us.''
::{{spiegazione|30 settembre 1955. Riferito a una Ford Custom che procedeva in direzione opposta e che si era immessa sulla corsia di Dean, il quale stava viaggiando a bordo di una Porsche. Queste parole furono pronunciate poco prima dell'impatto. L'incidente fu fatale per Dean, che probabilmente morì dieci minuti dopo.}}
*Sono felice, perché vado in cielo. ([[Alexandrina Maria da Costa]])
::{{spiegazione|13 ottobre 1955. Queste le sue ultime parole, dopo oltre trent'anni di malattia e paralisi vissute nella fede. Verrà poi beatificata dalla Chiesa cattolica.}}
*Tutto è fatto. Sono pronta ad andare. ([[Fernanda Riva]])
::{{spiegazione|22 gennaio 1956. Queste le sue ultime parole.}}
*Gesù ti amo, Gesù ti amo. ([[Gianna Beretta Molla]])
::{{spiegazione|28 aprile 1962. Dopo aver portato avanti la sua quarta gravidanza nonostante un fibroma all'utero ed essersi raccomandata che «Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo», Gianna Beretta Molla morì a una settimana dal parto, pronunciando negli ultimi istanti queste parole.}}
[[File:Abd al-Karim death.jpg|thumb|«''Voi potete uccidermi, ma il mio nome resterà legato alla storia del popolo iracheno.''» ([[Abd al-Karim Qasim]])]]
*Voi potete uccidermi, ma il mio nome resterà legato alla storia del popolo iracheno. ([[Abd al-Karim Qasim]])
::{{spiegazione|9 febbraio 1963. Parole pronunciate ai suoi boia durante la [[rivoluzione del Ramadan]].}}
*Perché piangere? È un momento di gioia questo, un momento di gloria. ([[Papa Giovanni XXIII]])
::{{spiegazione|3 giugno 1963. Queste le sue ultime parole sul letto di morte, rivolte al segretario in lacrime.}}
*Fermi! Non agitatevi. Calma, fratelli! ([[Malcolm X]])
:''Hold it! Don't get excited. Let's cool it, brothers!''
::{{spiegazione|21 febbraio 1965. Queste le sue ultime parole rivolte ai suoi assassini.}}
*Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda ''Io tu e le rose'' in finale e una commissione che seleziona ''La rivoluzione''. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi. ([[Luigi Tenco]])
::{{spiegazione|27 gennaio 1967. Questa frase era riportata su un biglietto ritrovato accanto al suo corpo nella sua camera d'albergo a Sanremo, dopo il suicidio. La paternità del biglietto è tuttora discussa.}}
*Chi è che mi ha sparato questa fucilata al cuore? Adesso basta, lasciatemi morire. ([[Totò]])
::{{spiegazione|15 aprile 1967. Parole dette ai medici, la notte prima della morte.}}
*Grazie, grazie, grazie. ([[Adrienne von Speyr]])
::{{spiegazione|17 settembre 1967. Queste le ultime parole della mistica svizzera, al termine della sua vita terrena. Per approfondire vedi [[w:Adrienne von Speyr#Ultimi anni|qui]].}}
*Addio figli miei, Aleida, [[Fidel Castro|Fidel]] fratello mio. ([[Che Guevara]])<br/><small>''o secondo altre fonti, di fronte all'esitazione del suo assassino:''</small><br/>Stia tranquillo, lei sta per uccidere un uomo.
::{{spiegazione|9 ottobre 1967. Queste le ultime parole prima del Che, prima della sua esecuzione. Per approfondire vedi [[w:Che Guevara#Cattura ed esecuzione|qui]].}}
*Grazie per le patate di montagna del tre gennaio. Erano buonissime. ([[Kōkichi Tsuburaya]])
::{{spiegazione|9 gennaio 1968. Frase riportata sul biglietto di addio lasciato ai familiari prima di suicidarsi.}}
*Vecchio mio, non dimenticare stasera di cantare ''Il signore sia lodato'', e soprattutto di cantarlo bene! ([[Martin Luther King]])
::{{spiegazione|4 aprile 1968. Queste sono state le ultime parole di King rivolte al pastore Branch, poco prima di essere freddato da un proiettile, come riportato dallo stesso Branch.}}
*La vita umana è breve, ma io vorrei vivere sempre. ([[Yukio Mishima]])
::{{spiegazione|25 novembre 1970. Frase riportata sul biglietto di addio, prima del suicidio rituale.}}
*Vedi, così si muore. ([[Coco Chanel]])
::{{spiegazione|10 gennaio 1971. Queste le ultime parole rivolte alla sua cameriera in punto di morte.}}
*Caro Mondo, ti lascio perché sono annoiato. Sento di aver vissuto abbastanza a lungo. Ti lascio con le tue preoccupazioni in questa dolce fogna. Buona fortuna. ([[George Sanders]])
:''Dear World, I am leaving because I am bored. I feel I have lived long enough. I am leaving you with your worries in this sweet cesspool. Good luck.''
::{{spiegazione|25 aprile 1972. Queste le sue ultime parole.}}
*Bevete alla mia salute. ([[Pablo Picasso]])
::{{spiegazione|8 aprile 1973. Queste sono le ultime parole rivolte ai familiari che lo assistevano nel letto di morte.}}
*Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Queste sono le mie ultime parole e ho la certezza che il mio sacrificio non sarà vano. Ho la certezza che, per lo meno, ci sarà una lezione morale che castigherà la vigliaccheria, la codardia e il tradimento. ([[Salvador Allende]])
:''Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores! Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza que por lo menos será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición.''
::{{spiegazione|11 settembre 1973. Allende parlò a Radio Magellanes prima di morire. Anche se le circostanze della sua morte non sono ancora chiare, sembrerebbe che dopo il discorso Allende si uccise pur di non arrendersi a [[Augusto Pinochet|Pinochet]].}}
*Che felicità morire carmelitana! ([[María Maravillas de Jesús]])
::{{spiegazione|11 dicembre 1974. [[Monache carmelitane scalze|Carmelitana scalza]], Madre Maravillas morì in tarda età pronunciando queste parole. Verrà in seguito proclamata santa dalla Chiesa cattolica.}}
*Damme el tempo. ([[Nereo Rocco]])
::{{spiegazione|20 febbraio 1979. Queste furono le ultime parole di Rocco, rivolte al figlio. L'allenatore ripeteva spesso questa frase al suo vice quando le partite erano agli sgoccioli.}}
*Hai provato anche oggi? Beato te! ([[Peppino De Filippo]])
::{{spiegazione|26 gennaio 1980. Queste le sue ultime parole rivolte al fratello [[Eduardo De Filippo|Eduardo]] due ore prima di morire, ma per un'altra fonte la frase sarebbe stata rivolta al figlio Luigi.}}
*Nessuno sa come va a finire. Una persona dovrebbe morire per sapere esattamente cosa accade dopo la morte, nonostante i cattolici abbiano le loro speranze. ([[Alfred Hitchcock]])
:''One never knows the ending. One has to die to know exactly what happens after death, although Catholics have their hopes.''
::{{spiegazione|29 aprile 1980. Queste le sue ultime parole.}}
*Ognuno deve morire, è vero, ma io ho sempre pensato che sarebbe stata fatta un'eccezione nel mio caso. E ora, che succede? ([[William Saroyan]])
:''Everybody has got to die, but I have always believed that an exception would be made in my case. Now what?''
::{{spiegazione|18 maggio 1981. In punto di morte Saroyan chiamò l'Associated Press per rilasciare queste parole.}}
*Sono un sacerdote, parliamo! {{NDR|viene crivellato di colpi}} Vi perdono. ([[Ezechiele Ramin]])
::{{spiegazione|24 luglio 1985. Prete e missionario cattolico in Brasile, rivolse queste ultime parole ai suoi sicari, incaricati di ucciderlo a causa del sostegno che offriva ai piccoli agricoltori e agli indios nella lotta contro i latifondisti locali.}}
*Non sopporterei di morire due volte. È una cosa così noiosa. ([[Richard Feynman]])
:''I'd hate to die twice. It's so boring.''
::{{spiegazione|15 febbraio 1988. Queste le sue ultime parole.}}
*Me l'aspettavo. ([[Pino Puglisi]])
::{{spiegazione|15 settembre 1993. Rivolto ai suoi sicari mafiosi, in risposta al tentativo di inscenare una rapina.}}
*È meglio ardere in un'unica fiamma piuttosto che spegnersi lentamente. ([[Kurt Cobain]])
:''It's better to burn out than to fade away.''
::{{spiegazione|5 aprile 1994. Questo verso, preso dal brano ''[[:w:Hey Hey, My My (Into the Black)|Hey Hey, My My (Into the Black)]]'' di [[Neil Young]], è tratto dalla lettera del suo suicidio. }}
*Perché no? Perché no? Perché no? Yeah! ([[Timothy Leary]])
:''Why not? Why not? Why not? Yeah!''
::{{spiegazione|31 maggio 1996. Queste le sue ultime parole.}}
*Sono stanco, e devo andare a dormire. ([[Allen Ginsberg]])
:''I'm tired, and I have to go to sleep.''
::{{spiegazione|5 aprile 1997. Queste le sue ultime parole prima di cadere in coma.}}
*Dio mio cosa è successo? ([[Diana Spencer]])
:''My God, what's happened?''
::{{spiegazione|31 agosto 1997. Questo furono le ultime parole di ''Lady D'' dopo l'incidente mortale.}}
*Finalmente potrò rivedere Marilyn. ([[Joe DiMaggio]])
:''I'll finally get to see Marilyn.''
::{{spiegazione|8 marzo 1999. Queste furono le sue ultime parole. DiMaggio si stava ovviamente riferendo a [[Marilyn Monroe]], sua ex-moglie.}}
*Adesso voglio dormire. ([[Carmelo Bene]])
::{{spiegazione|16 marzo 2002. Da quanto riporta [[Giancarlo Dotto]], queste sarebbero state le ultime parole rivolte alla sua compagna Luisa prima di morire.}}
*Torniamo al mare. ([[Francisco Coloane]])
:{{spiegazione|5 agosto 2002. Lo scrittore cileno, marinaio in gioventù, dedicò una parte importante della sua opera al mare.}}
*Adesso ti faccio vedere come muore un italiano. ([[Fabrizio Quattrocchi]])
::{{spiegazione|14 aprile 2004. Queste sono state le ultime parole di Quattrocchi prima di essere ucciso dai guerriglieri iracheni che lo avevano rapito.}}
*Spero che resterete uniti e vi metto in guardia: non date fiducia alla coalizione iraniana, questa gente è pericolosa. ([[Saddam Hussein]])
::{{spiegazione|30 dicembre 2006. Queste sono le ultime parole pronunciate dal rais pochi istanti prima della sua esecuzione.}}
*Con il cuore colmo di gratitudine verso tutto ciò che esiste di buono a questo mondo, ora poso la penna. Vogliate scusarmi, ora devo andare. ([[Satoshi Kon]])
::{{spiegazione|24 agosto 2010. Dalla sua lettera di addio.}}
*Non sparate. ([[Mu'ammar Gheddafi]])
::{{spiegazione|20 ottobre 2011. Queste le sue ultime parole.}}
*Non voglio morire, per favore non lasciatemi morire. ([[Hugo Chávez]])
:''Yo no quiero morir, por favor no me dejen morir.''
::{{spiegazione|5 marzo 2013. Queste le sue ultime parole.}}
*Grazie. ([[Bud Spencer]])
::{{spiegazione|27 giugno 2016. Questa la sua ultima parola rivolta alla sua famiglia sul letto di morte.}}
*Voglio solo stare con Carrie. ([[Debbie Reynolds]])
::{{spiegazione|28 dicembre 2016. Queste le sue ultime parole; il riferimento è alla figlia, anch'ella attrice, [[Carrie Fisher]], deceduta appena il giorno precedente.}}
*Slobodan Praljak non è criminale di guerra e col disprezzo rigetto la vostra condanna. ([[Slobodan Praljak]])
::{{spiegazione|29 novembre 2017. Dopo aver pronunciato queste parole innanzi al Tribunale dell'Aia, che lo aveva condannato definitivamente a vent'anni di carcere per crimini di guerra, Praljak bevve una fiala di cianuro.}}
[[File:I Can't Breathe (49974945906).jpg|thumb|"''I Can't Breathe''", tra le ultime parole di George Floyd prima del decesso.]]
*Oh. Oh. Non riesco a respirare. Non riesco a respirare. Ah! Mi uccideranno. Mi uccideranno. Non riesco a respirare. Non riesco a respirare. Ah! Ah! Ti prego. Ti prego. Ti prego. ([[morte di George Floyd|George Floyd]])
:''Come on, man. Oh, oh. I cannot breathe. I cannot breathe. Ah! They'll kill me. They'll kill me. I can't breathe. I can't breathe! Ah! Ah! Please. Please. Please.''<ref>{{en}} [https://web.archive.org/web/20200714041544/https://int.nyt.com/data/documenthelper/7070-exhibit-final07072020/4b81216735f2203a08cb/optimized/full.pdf#page=1 ''Transcripts of Minneapolis police body camera footage''], ''The New York Times'', 14 luglio 2020.</ref>
::{{spiegazione|25 maggio 2020. Queste le ultime parole di George Floyd, immobilizzato dall'agente di polizia Derek Chauvin, che premette per nove minuti il ginocchio sul suo collo, impedendone la respirazione. Il video dell'omicidio avvenuto a Minneapolis ebbe vasta diffusione nei media internazionali e portò a molte manifestazioni di protesta.}}
*Signore, ti amo. ([[Papa Benedetto XVI]])
::{{spiegazione|31 dicembre 2022. Sono state queste le ultime parole pronunciate, in italiano, dal Papa emerito prima di spegnersi.}}
==Citazioni sulle ultime parole==
*– Cristo!<br />– Secondo le statistiche quella è la seconda parola più usata dalla gente prima di morire. ''Merda'' è la numero uno. (''[[Strange Days (film)|Strange Days]]'')
*– Dovresti almeno lasciare che pronuncino le loro ultime parole prima di ammazzarli.<br />– Oh, ma così mi toccherebbe aspettare! (''[[Sword Art Online: Lost Song]]'')
*– È assurdo pretendere che le ultime parole di una persona siano profonde e significative, insomma perché dovrebbero?<br />– Esatto! In realtà le "ultime parole famose" sono tutte inventate di sana pianta. Come la frase di quell'eroe patriottico, [[Nathan Hale]] che abbiamo studiato alle elementari.<br />– Il mio unico rimpianto è che ho soltanto una vita da sacrificare per il mio amato Paese!<br />– Sai cosa disse davvero sul patibolo?<br />– Me la sto facendo nei pantaloni!<br />– Questa è la storia vera!<br />– Vedi, il fatto è che spesso le ultime parole sono sopravvalutate. (''[[How I Met Your Mother (sesta stagione)|How I Met Your Mother]]'')
*Ho sempre avuto una pessima opinione delle «ultime parole», le ho sempre considerate come l'ultimo petalo della margherita che viene sfogliata alla ricerca di una risposta: «sì, no, sì, no». I sopravvissuti attribuiscono all'ultimo sì o no il significato di un riassunto definitivo, sebbene la sua importanza dipenda esclusivamente dall'essere l'ultimo, a volte solo per mancanza di tempo o altro. ([[Frigyes Karinthy]])
*In fin di vita si dicono parole senza senso, Lord Stark. Noi crediamo che siano importanti ma sono insignificanti come i vagiti di un neonato. (''[[Il Trono di Spade (prima stagione)|Il Trono di Spade]]'')
*Le belle frasi in punto di morte le hanno sempre pronunciate i posteri. ([[Roberto Gervaso]])
*Le ultime parole sono una cosa seria. Ti fanno riflettere. (''[[How I Met Your Mother (sesta stagione)|How I Met Your Mother]]'')
*Le ultime parole vanno bene per gli sciocchi che non hanno detto abbastanza in vita. (attribuita a [[Karl Marx]])
*Nessuno dovrebbe lasciare questa Terra senza fare l'ultimo commento. (''[[Ai confini della realtà (serie televisiva 1959) (quinta stagione)|Ai confini della realtà]]'')
*Risparmia le [[Parola|parole]]. Ognuna potrebbe essere la tua ultima. ([[Stanisław Jerzy Lec]])
*Un uomo illustre dovrebbe far attenzione alle sue ultime parole... scriversele su un pezzo di carta e farle giudicare dai suoi amici. Certo non dovrebbe lasciare una cosa del genere all'ultima ora della sua vita. ([[Mark Twain]])
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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{{Raccolte dai media|ultime parole}}
{{vetrina|25|febbraio|2014|ultime parole}}
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Ultime parole| ]]
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Bernardino de Pantorba
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'''Bernardino De Pantorba''' (1896 – 1990), pittore e critico d'arte spagnolo.
==Citazioni di Bernardino De Pantorba==
*Si è detto qualche volta che il realismo di [[Diego Velázquez|Velázquez]] viene "spiritualizzato" in tal modo che l'artista, pur operoso eminentemente nel secolo del barocco, sembra un "classico", e sebbene tanto spagnolo ed immerso nella sua epoca, addirittura un greco dell'età di Pericle. Sicuramente, al di sopra di tendenze estetiche più o meno transitorie e più o meno brillanti e fittizie, la pittura di Velázquez si mantiene, come l'arte greca, su di un elevato piano d'equilibrio, di sobria eleganza, di severa profondità, nel nome di quella bellezza che sgorga, come limpida acqua, dalla sorgente perenne della verità.<ref name="multi">Citato in ''Velázquez'', I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. [http://id.sbn.it/bid/TO01279609 IT\ICCU\TO0\1279609]</ref> (da ''Tutta la pittura del Velázquez'', 1964)
==Note==
<references />
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.abc.es/historico-opinion/index.asp?ff=20050620&idn=203269466138 Altre notizie sull'autore] (Pantorba, Bernardino De)
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[[Categoria:Critici d'arte spagnoli]]
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'''Bernardino de Pantorba''' (1896 – 1990), pittore e critico d'arte spagnolo.
==Citazioni di Bernardino de Pantorba==
*Si è detto qualche volta che il realismo di [[Diego Velázquez|Velázquez]] viene "spiritualizzato" in tal modo che l'artista, pur operoso eminentemente nel secolo del barocco, sembra un "classico", e sebbene tanto spagnolo ed immerso nella sua epoca, addirittura un greco dell'età di Pericle. Sicuramente, al di sopra di tendenze estetiche più o meno transitorie e più o meno brillanti e fittizie, la pittura di Velázquez si mantiene, come l'arte greca, su di un elevato piano d'equilibrio, di sobria eleganza, di severa profondità, nel nome di quella bellezza che sgorga, come limpida acqua, dalla sorgente perenne della verità.<ref name="multi">Citato in ''Velázquez'', I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 – 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. [http://id.sbn.it/bid/TO01279609 IT\ICCU\TO0\1279609]</ref> (da ''Tutta la pittura del Velázquez'', 1964)
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[[Categoria:Critici d'arte spagnoli]]
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[[File:Assassin's Creed logo.svg|right|400px]]
==Personalissima bacheca==
[[Immagine:Romanzo criminale logo.png|thumb|upright=1.4|Il motivo per cui mi sono iscritto a ''Wikiquote'']]
===Antefatto (2008-2010)===
*'''{{Maiuscoletto|2 giugno 2008}}''': Mi iscrivo a ''Wikipedia'', incuriosito e affascinato dall<nowiki>'</nowiki>''enciclopedia libera'' e scelgo il nickname di ''AssassinsCreed'', il mio videogame preferito all'epoca.
*'''13 giugno 2008''': Propongo una iniziativa per la creazione e la revisione di voci di cestisti NBA su ''Wikipedia'' con l'aiuto degli utenti di un forum di fantabasket, grandi appassionati di NBA. Creo, con l'aiuto di un admin del forum, una sezione dedicata a questo utopistico obiettivo: ''WikiFanta''. L'iniziativa non riscuoterà grande successo.
*'''{{Maiuscoletto|14 giugno 2008}}''': Creo la voce [[w:DeShawn Stevenson|DeShawn Stevenson]], giocatore della NBA. Questa rimarrà per lungo tempo l'unica pagina da me creata su ''Wikipedia''.
*'''10 novembre 2008''': Va in onda la prima puntata di ''[[Romanzo criminale - La serie|Romanzo criminale]]'', una delle serie TV che mi ha appassionato di più in assoluto.
*'''3 ottobre 2010''': Mi trasferisco a [[Siena]] per cominciare l'università.
*'''18 novembre 2010''': Comincia la [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda stagione]] di ''Romanzo criminale'' e riprendo a seguire la serie con grande entusiasmo.
===2011===
*'''{{Maiuscoletto|4 gennaio 2011}}''': Dopo lo spettacolare finale della serie ''Romanzo criminale'' decido di consultare ''Wikiquote'' (sito che già conoscevo e visitavo abbastanza regolarmente) per trovare qualche citazione tratta dal capolavoro di Sollima ma scopro con gran rammarico che non esiste una pagina dedicata alla serie. Allora senza indugiare troppo, decido di iscrivermi anche a ''Wikiquote'' (creando un account globale) e [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Utente:AssassinsCreed&oldid=37453071 chiedo (inutilmente) aiuto su ''Wikipedia'' per la creazione della pagina].
*'''{{Maiuscoletto|27 febbraio 2011}}''': La [[Romanzo criminale - La serie|voce]] dopo tanto lavoro<ref>Avevo preparato la pagina in un documento di testo sul computer, dopo la fine della sessione di esami.</ref> è finalmente pronta e posso inserirla su ''Wikiquote''. In realtà non è questa la prima voce che ho creato su ''Wikiquote'', nel frattempo infatti le tre pagine erano state create da un utente anonimo, ma erano solo degli stub non wikificati.<ref>{{cfr}} [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Romanzo_criminale_-_La_serie&oldid=388921 ] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Romanzo_criminale_-_La_serie_(prima_stagione)&oldid=388928 ] [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Romanzo_criminale_-_La_serie_(seconda_stagione)&oldid=389024 ].</ref><ref>Il primo template con cui ho imparato a familiarizzare su ''Wikiquote'' per l'occasione è stato il
[[Template:*]] che ora nemmeno esiste più. [https://web.archive.org/web/20110831152241/https://it.wikiquote.org/wiki/Romanzo_criminale_-_La_serie_(prima_stagione) Ecco] come appariva la pagina in origine con quel curioso template.</ref> Per questo motivo la prima voce che ho creato su ''Wikiquote'' è in realtà quella sul [[Il Libanese|Libanese]], uno dei personaggi di quella stessa serie.
*'''{{Maiuscoletto|1º marzo 2011}}''': Soddisfatto del lavoro realizzato, decido di [[Discussioni_Wikiquote:Vetrina/Archivio#Romanzo_Criminale_-_La_Serie|proporre la voce per la vetrina]].<ref>Solo ora posso provare ad immaginare quanto Micione, l'admin più attivo e affidabile all'epoca ([[#tempi|ahimè i tempi cambiano!]]), fosse rimasto sorpreso dal fatto che un utente appena registrato gli avesse chiesto [[Discussioni_utente:Micione#Romanzo_Criminale|informazioni su come proporre una voce per la vetrina]]. Fatto sta che da marzo ad agosto scompaio da ''Wikiquote'' un po' perché l'attesa per la vetrina era comprensibilmente troppo lunga, un po' perché la mia attenzione in quel periodo era rivolta ad altri progetti. Di una cosa ero certo: mi ero iscritto a ''Wikiquote'' solamente con l'intento di lavorare alla voce su ''Romanzo criminale'' (e di farla entrare magari in vetrina) e non avrei mai immaginato che alla fine sarei stato inghiottito dal fascino di ''Wikiquote''.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|13 agosto 2011}}''': Dopo aver lavorato alla voce di [[w:Barney Stinson|Barney Stinson]] su ''Wikipedia'', decido di [[w:Wikipedia:Vaglio/Barney Stinson|aprire un vaglio]]. Qualche giorno dopo creerò anche la [[Barney Stinson|voce corrispondente]] su ''Wikiquote''.
*'''{{Maiuscoletto|16 agosto 2011}}''': Ricomincio a lavorare alla voce ''Romanzo criminale - La serie'' per cercare di renderla adatta alla vetrina grazie soprattutto ai consigli di Micione e Spinoziano.
[[Immagine:R federer.jpg|thumb|Il migliore di tutti i tempi, ma anche la miglior voce che io abbia mai creato]]
*'''{{Maiuscoletto|22 agosto 2011}}''': Scopro con gran disappunto che su ''Wikiquote'' non esiste una voce su [[Roger Federer]], un vero e proprio oltraggio. Approfondendo il discorso, scopro che in realtà l'unico tennista<ref>Compresi ex-tennisti... Pensate mancava persino [[John McEnroe]], uno che la bocca non è mai riuscito a tenerla chiusa ed è quindi perfetto per ''Wikiquote''. {{smile}}</ref> presente su ''Wikiquote'' è [[Rafael Nadal]], cosa alquanto singolare... Inizio allora un lungo, interminabile ma soprattutto piacevole lavoro. I risultati sono evidenti: oggi più di 200 voci di ''Wikiquote'' riguardano il tennis.<ref>Tralasciando il fatto che [[tennis]] è secondo me una delle più belle voci tematiche qui su ''Wikiquote''.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|24 agosto 2011}}''': Creo la voce sul [[Torneo di Wimbledon]].
*'''{{Maiuscoletto|15 settembre 2011}}''': Creo la voce [[Tennis femminile]], uno dei primi esempi della mia wikiquotiana ''boldaggine''.
*'''{{Maiuscoletto|3 ottobre 2011}}''': Con mia grande gioia [[Wikiquote:Amministratori/Archivio#Votazione_per_Spinoziano_amministratore|Spinoziano viene eletto amministratore]].
*'''{{Maiuscoletto|21 ottobre 2011}}''': Inizia una [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce#Proposte varie|discussione]] che farà da "apripista".
*'''{{Maiuscoletto|23 ottobre 2011}}''': Propongo [[Discussioni aiuto:Fonti#Indicazione delle fonti a pié di pagina|la divisione tra note e fonti a piè pagina]], successivamente approvata e divenuta una convenzione largamente utilizzata, soprattutto nelle voci più ampie e curate.
*'''{{Maiuscoletto|25 ottobre 2011}}''': La voce ''[[Romanzo criminale - La serie]]'' entra finalmente in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|1º novembre 2011}}''': Miglioro la voce di [[Giovanni Trapattoni]], trovando la fonte per molte citazioni che ne erano sprovviste, si tratta probabilmente del primo grande esempio del mio "lavoro sporco" su ''Wikiquote''.
*'''{{Maiuscoletto|2 novembre 2011}}''': Comincio a lavorare alla voce che raccoglie le [[gaffe famose|gaffe più famose]].
*'''{{Maiuscoletto|10 novembre 2011}}''': Dopo un lungo lavoro di ampliamento e miglioramento, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Archivio_2012#Roger_Federer|proporre per la vetrina]] la voce di [[Roger Federer]], indubbiamente la migliore tra quelle che avevo creato.
*'''{{Maiuscoletto|8 dicembre 2011}}''': Scrivo i [[Wikiquote:Vetrina/Criteri|criteri per la vetrina]].
*'''{{Maiuscoletto|26 dicembre 2011}}''': Dopo aver scoperto che la voce su [[Rino Gaetano]], il mio cantautore preferito, era poco più che uno stub su ''Wikiquote'', decido di provvedere al miglioramento della pagina.
*'''{{Maiuscoletto|30 dicembre 2011}}''': [[Discussioni aiuto:Fonti#Modifica della pagina|Prima proposta ignorata]].
===2012===
*'''{{Maiuscoletto|12 gennaio 2012}}''': Inizio a lavorare alla voce che raccoglie i [[proverbi toscani]].
*'''{{Maiuscoletto|20 gennaio 2012}}''': La voce [[Roger Federer]] entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|4 febbraio 2012}}''': Creo la pagina [[Ultime parole]], una voce a cui dedicherò poi molte attenzioni.
*'''{{Maiuscoletto|14 febbraio 2012}}''': La voce [[Amore]], a cui avevo contribuito soprattutto per quel che concerne i proverbi, entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|18 febbraio 2012}}''': Dopo un lungo lavoro alla voce, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Archivio_2012#Rino_Gaetano|proporre per la vetrina la pagina su Rino Gaetano]].
*'''{{Maiuscoletto|24 febbraio 2012}}''': [[Wikiquote:Bar/Archivio_2012-01--04#Categorie_per_le_discussioni|Propongo]] la creazione di una categoria dedicata per le ''discussioni contenenti citazioni senza fonte''. Proposta approvata qualche giorno dopo. Nasce così (anche grazie a Raoli) il [[template:Sfid]], una novità assoluta nonché uno dei template più utilizzati su ''Wikiquote''.
[[Immagine:Rino Gaetano 1974.jpg|thumb|Il protagonista assoluto del mio 2012 wikiquotiano e wikipediano]]
*'''{{Maiuscoletto|4 marzo 2012}}''': Creo la voce sul [[lunedì]] e nei giorni successivi creo anche le altre voci dedicate ai giorni della settimana.
*'''{{Maiuscoletto|9 marzo 2012}}''': Anche la voce [[Rino Gaetano]] entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|26 marzo 2012}}''': Comincio a creare le voci dedicate ai colori e a sistemare quelle già esistenti.
*'''{{Maiuscoletto|7 aprile 2012}}''': [[Discussioni utente:NisiDominus#Blocco|Si conclude]] l'esperienza non fortunata di un utente volenteroso (ma impulsivo) su ''Wikiquote''.<ref>Avevo provato anche io a chiacchierare con l'utente per chiarire qualche linea guida, purtroppo con scarsi risultati.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|10 aprile 2012}}''': Raoli decide purtroppo di [[Discussioni_utente:Nemo_bis#Wikiquote|lasciare ''Wikiquote'']] per la prima volta.
*'''{{Maiuscoletto|22 aprile 2012}}''': La voce [[Donna]], a cui avevo contribuito soprattutto per quel che riguardava i proverbi, entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|17 maggio 2012}}''': Comincio il lavoro sui cestisti NBA, wikificando le voci già presenti e creandone altre nuove.
*'''{{Maiuscoletto|6 giugno 2012}}''': Comincia la prima di una lunga serie di discussioni ([[Discussioni utente:Kurtanglewwe1996/Archivio1#Camera Caf.C3.A9|1]] - [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (gennaio-giugno)#Camere Cafe|2]]) con Kurtanglewwe1996. Come spesso è accaduto anche in seguito, argomento della discussione sono state le citazioni eccessivamente lunghe e le percentuali estremamente grandi di frasi e dialoghi riportati da episodi di serie televisive o dai film.
*'''{{Maiuscoletto|4 luglio 2012}}''': Viene annunciata [[bosone di Higgs|una scoperta rivoluzionaria]], due giorni dopo creo la tematica per celebrare l'evento.
*'''{{Maiuscoletto|9 luglio 2012}}''': Creo la voce dedicata a [[Cesare Cremonini]].
*'''{{Maiuscoletto|13 luglio 2012}}''': Raoli [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)#Eccomi|torna su ''Wikiquote'']].
*'''{{Maiuscoletto|17 luglio 2012}}''': Si [[Wikiquote:Bar/Archivio 2012-05--08#AssassinsCreed amministratore|conclude]] la [[Wikiquote:Amministratori/Archivio#Votazione per AssassinsCreed amministratore|triste parabola di un quasi neo-amministratore]].<ref>'''NB.''' Per meglio analizzare la vicenda va considerata anche questa discussione ([[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)#Riconoscimento e collaborazione|1]] - [[Discussioni utente:Nemo bis#Re:Riconoscimento e collaborazione|2]]) nonché [[Discussioni_utente:Spinoziano/Archivio2012 (2ª parte)#Spiacente|questo mio piagnisteo]].</ref>
*'''{{Maiuscoletto|22 luglio 2012}}''': La pagina [[Wikiquote:Vetrina/Criteri]], da me creata, viene approvata.
*'''{{Maiuscoletto|7 agosto 2012}}''': Comincio a lavorare alla voce su [[w:Rino Gaetano|Rino Gaetano]] presente su ''Wikipedia''. Un lavoro decisamente lungo ed estenuante...
*'''{{Maiuscoletto|13 agosto 2012}}''': Dopo un lungo lavoro alla voce, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Proverbi toscani|proporre la voce sui Proverbi toscani per la vetrina]].
*'''{{Maiuscoletto|17 agosto 2012}}''': Dopo tanto lavoro (e tanto ancora ne seguirà), richiedo il [[w:Wikipedia:Vaglio/Rino_Gaetano|vaglio della voce dedicata a "Rino Gaetano"]] su ''Wikipedia''.
*'''{{Maiuscoletto|18 agosto 2012}}''': Divento ''autopatrolled'' su ''Wikipedia''.<ref>Soprattutto grazie alla [https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia:Richieste_di_permessi&diff=prev&oldid=51867434 reiterata proposta] dell'amico Spinoziano.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|23 agosto 2012}}''': Comincio a lavorare alla voce di [[Caparezza]], uno dei miei "cantanti"<ref>Anche se "cantante" è una definizione molto riduttiva di ciò che in realtà Capa rappresenta, è più che altro una «''pala eolica sulla statale''».</ref> preferiti.
*'''{{Maiuscoletto|27 agosto 2012}}''': Inizia quella che probabilmente è stata la prima discussione accesa che ho avuto qui su ''Wikiquote'' ([[Discussioni_utente:Quintus_Cloelius#Manifesto_futurismo|1]] - [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivio2012 (luglio-settembre)#Manifesto Futurismo|2]]).
*'''{{Maiuscoletto|22 settembre 2012}}''': Decido di chiudere il [[w:Wikipedia:Vaglio/Rino_Gaetano|vaglio della voce "Rino Gaetano"]] su ''Wikipedia'', visto che in un mese e mezzo aveva partecipato in pratica solo Spinoziano. Decido quindi di [[w:Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Rino Gaetano|segnalare la voce per la vetrina]].
*'''{{Maiuscoletto|2 ottobre 2012}}''': Anche la voce [[Proverbi toscani]] entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|3 ottobre 2012}}''': Comincio (in seguito con l'aiuto di Raoli) un'importante serie di modifiche e correzioni alle "categorie sportive".
*'''{{Maiuscoletto|11 ottobre 2012}}''': Inizio a lavorare sulle [[Utente:AssassinsCreed/Squadrecalcio|linee guida per le tematiche riguardanti le squadre di calcio]], progetto poi abbandonato.
*'''{{Maiuscoletto|14 ottobre 2012}}''': Comincio il lavoro sui piloti di F1, wikificando le voci già presenti e creandone altre nuove.
*'''{{Maiuscoletto|19 ottobre 2012}}''': Comincio ad occuparmi di ''[[David Foster Wallace#Il tennis come esperienza religiosa|Il tennis come esperienza religiosa]]'' di [[David Foster Wallace]].<ref>Per ''Wikiquote'' ho comprato vari libri, molti altri li ho presi in prestito o consultati in biblioteche comunali, ma nessuno mi ha fatto dannare l'anima come questo.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|23 ottobre 2012}}''': La [[w:Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Rino Gaetano|segnalazione di Rino Gaetano per la vetrina]] su ''Wikipedia'' viene archiviata con un nulla di fatto, alla luce dei numerosi pareri negativi emersi.
*'''{{Maiuscoletto|24 novembre 2012}}''': Comincio ad occuparmi di ''[[André Scala#I silenzi di Federer|I silenzi di Federer]]'' di [[André Scala]].
*'''{{Maiuscoletto|22 dicembre 2012}}''': Ecco finalmente [[Aiuto:Fonti#Telecronache e radiocronache|la regola per telecronache e radiocronache]].
===2013===
*'''{{Maiuscoletto|21 gennaio 2013}}''': [[Discussioni_utente:Raoli#Blocco|Raoli abbandona per la seconda volta e definitivamente ''Wikiquote'']], durante un periodo in cui bazzicavo poco nel progetto.
[[Immagine:Hippocrates rubens.jpg|thumb|La passione per la [[medicina]] traspare finalmente anche qui su ''Wikiquote'']]
*'''{{Maiuscoletto|21 marzo 2013}}''': Giusto omaggio riservato a un [[Pietro Mennea|grandissimo atleta]].
*'''{{Maiuscoletto|7 maggio 2013}}''': Creo la mia seconda voce su ''Wikipedia'', [[w:Utente:AssassinsCreed/Ultime parole|Ultime parole]], dietro consiglio di Spinoziano.<ref>Pagina [[#CancellazioneUP|poi cancellata]] ahimè.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|7 maggio 2013}}''': Creo la pagina [[Ultime parole di personaggi immaginari]]<ref>Quasi tre anni dopo, il 6 marzo 2016, la voce verrà spostata a [[Ultime parole dai film]] e da essa verranno scorporate: [[Ultime parole dalle canzoni]], [[Ultime parole dai fumetti]], [[Ultime parole dai libri]], [[Ultime parole dalle opere teatrali]], [[Ultime parole dalle serie televisive]] e [[Ultime parole dai videogiochi]]. Le "ultime parole dei personaggi immaginari" entreranno quindi a far parte della superfamiglia delle [[:Categoria:Raccolte dai media|Raccolte dai media]].</ref><ref name=ultimep>Con il tempo poi le ultime parole dei personaggi immaginari hanno cominciato a rappresentare uno dei lati più bui e anarchici di ''Wikiquote''. È abbastanza avvilente vedere che una propria idea degenera a tal punto.</ref>, voce a cui dedicherò poi molto tempo.
*'''{{Maiuscoletto|19 maggio 2013}}''': Comincio a lavorare alla voce dedicata al film ''[[V per Vendetta]]''.
*'''{{Maiuscoletto|24 giugno 2013}}''': Creo la voce sui [[trapianto|trapianti d'organo]].
*'''{{Maiuscoletto|8 luglio 2013}}''': Comincio a lavorare alla voce di [[Aulo Cornelio Celso]].<ref name=med>Contemporaneamente all'ampliamento e al miglioramento delle voci di alcuni medici e anatomisti antichi, creo e amplio innumerevoli voci su sintomi, segni clinici e soprattutto patologie (come ad esempio quella sulla [[gotta]], la mia preferita in questo ambito).</ref>
*'''{{Maiuscoletto|13 luglio 2013}}''': Creo la voce sul [[tabagismo]].
*{{Ancora|Albero|'''{{Maiuscoletto|17 luglio 2013}}'''}}: [[Discussioni categoria:Argomenti|Propongo]] una modifica radicale dell'[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente:AssassinsCreed/Sandbox&oldid=583253 albero delle categorie].
*'''{{Maiuscoletto|20 luglio 2013}}''': Discussioni come questa ([[Discussioni_utente:ExIPvariabile#Diaz_e_presunto_abuso_di_farmaci|1]] - [[Discussioni_utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013#Re:_Diaz_e_presunto_abuso_di_farmaci|2]]) possono mettere a dura prova la pazienza di chiunque.
*'''{{Maiuscoletto|23 luglio 2013}}''': Comincio a lavorare alla voce dedicata alla serie televisiva ''[[Scrubs - Medici ai primi ferri]]''.
*'''{{Maiuscoletto|26 luglio 2013}}''': Mi [[Wikiquote:Amministratori/Candidati/Archivio#AssassinsCreed 2|ricandido]] al ruolo di amministratore.<ref>Per approfondire l'occasione della ricandidatura vanno analizzate anche queste discussioni. ([[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivioluglioottobre2013#Verifica delle modifiche|1]] - [[Discussioni utente:DonatoD/343-465 @04#Re:Verifica delle modifiche|2]] - [[Discussioni_utente:Spinoziano/Archivio2013 (2%C2%AA parte)#Re:Ricandidarsi|3]]).</ref><ref>'''NB.''' In occasione della candidatura, [[Wikiquote:Amministratori/Candidati/Archivio#AssassinsCreed 2|sono chiamato a rispondere a tre domande aggiuntive]], tuttavia non appena sollevo a mia volta alcune questioni, la discussione prevedibilmente cessa (come innumerevoli altre volte era avvenuto in passato) e si perde nel silenzio.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|7 agosto 2013}}''': Comincio a lavorare seriamente alla voce che raccoglie le [[citazioni errate]].
*'''{{Maiuscoletto|9 agosto 2013}}''': Comincio ad ampliare la sezione dedicata al libro ''[[Giancarlo De Cataldo#Romanzo criminale|Romanzo criminale]]''.
*'''{{Maiuscoletto|13 agosto 2013}}''': [[Wikiquote:Amministratori/Archivio#Votazione per AssassinsCreed amministratore 2|Divengo amministratore]] su ''Wikiquote''.<ref>Nonostante un voto contrario completamente "a caso", visto e considerato che per lunghi periodi ho visto solo due admin attivi su ''Wikiquote'' e sono stato spesso e volentieri l'unico utente ad occuparsi del ''patrolling''.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|16 agosto 2013}}''': La voce [[Citazioni errate]], una delle voci più belle di ''Wikiquote'', è completamente wikificata. Continuerò comunque ad ampliarla nei mesi e negli anni successivi.
*'''{{Maiuscoletto|23 agosto 2013}}''': Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/V for Vendetta|la rimozione dalla vetrina della voce ''V for Vendetta'']].<ref>Proposta poi accolta. La voce ''[[V for Vendetta]]'' verrà rimossa dalla vetrina per lasciar spazio alla voce del film da essa tratto, ''[[V per Vendetta]]''.</ref>
*'''2 settembre 2013''': Creo ''[[Utente:AssassinsCreed/Unwikiquote|Unwikiquote]]''.
*'''{{Maiuscoletto|3 settembre 2013}}''': Il [[template:Personaggio]]<ref>Un template del quale avevo avvertito la necessità sin dai miei [[Discussione:Il Libanese|primi giorni su ''Wikiquote'']], quando non sapevo ancora come inserire la firma {{smile}}.</ref>, da me [[Discussioni_Wikiquote:Modello_di_voce#Proposta:_nuovo_template|proposto]], viene approvato.
*'''{{Maiuscoletto|27 settembre 2013}}''': Dopo un lungo lavoro di ampliamento e miglioramento, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/V per Vendetta|proporre per la vetrina la voce dedicata a ''V per Vendetta'']].
*'''{{Maiuscoletto|6 ottobre 2013}}''': Creo la voce su [[Areteo di Cappadocia]].<ref name=med/>
*'''{{Maiuscoletto|12 ottobre 2013}}''': Comincio a lavorare stabilmente alla voce di [[Ippocrate]].<ref name=med/>
*'''{{Maiuscoletto|1º novembre 2013}}''': La voce dedicata a ''[[V per Vendetta]]'' entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|3 novembre 2013}}''': [[Discussioni categoria:Argomenti#Passiamo all'azione|Decido]] di comune accordo con Donato e Spinoziano, di iniziare [[#albero|la lunga serie di modifiche all'albero delle categorie]], cominciando dai [[:Categoria:Luoghi|luoghi]].
*'''{{Maiuscoletto|15 dicembre 2013}}''': Creo la voce sulla [[Seconda guerra mondiale]], che incredibilmente ancora non esisteva.
*'''{{Maiuscoletto|19 dicembre 2013}}''': Creo la terza voce su ''Wikipedia'', [[w:Ferdinando Minucci (dirigente sportivo)|Ferdinando Minucci]], un personaggio con cui ho avuto modo persino di scambiare qualche parola.
[[Immagine:Whitman at about fifty.jpg|thumb|Il ''sommo'' [[Walt Whitman]], protagonista di buona parte del mio 2014 wikiquotiano]]
===2014===
*'''{{Maiuscoletto|26 gennaio 2014}}''': DonatoD [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Ultime parole|propone la voce "Ultime parole" per la vetrina]]. È la prima (e finora unica) volta che una voce creata da me (o alla quale comunque ho lavorato principalmente io) viene proposta per la vetrina da un altro utente.
*'''{{Maiuscoletto|6 febbraio 2014}}''': Creo la voce che raccoglie gli [[indovinelli dai film]], dando così il via al filone degli [[:Categoria:Indovinelli dai media|indovinelli tratti dai media]] e utilizzando per la prima volta il nuovo modo per riportare le soluzioni degli indovinelli, da me ideato.
*'''{{Maiuscoletto|25 febbraio 2014}}''': La voce che raccoglie le [[ultime parole]] di personaggi celebri prima di morire entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|6 marzo 2014}}''': Creo la quarta voce su ''Wikipedia'', ''[[w:Plague Inc.|Plague Inc.]]''.
*'''{{Maiuscoletto|9 marzo 2014}}''': Vedo che la voce dedicata a [[Walt Whitman]] è poco più di uno stub ed è molto confusionaria, decido quindi di cominciare a lavorare alla voce.
*'''{{Maiuscoletto|12 marzo 2014}}''': Comincio a lavorare alla voce ''[[L'attimo fuggente]]''.
*'''{{Maiuscoletto|13 aprile 2014}}''': Dopo un lungo lavoro alla voce (un lavoro che continuerà comunque nei mesi e anni successivi), [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Walt Whitman|decido di proporre per la vetrina la voce su Walt Whitman]].
*'''{{Maiuscoletto|16 aprile 2014}}''': Creo la [[:Categoria:Raccolte|categoria "Raccolte"]], nell'ambito dell'ampia modifica all'albero delle categorie precedentemente annunciata. Creo inoltre la voce che raccoglie le [[Poesie dai film]], dando così il via al filone delle [[:Categoria:Poesie dai media|poesie tratte dai media]].
*'''{{Maiuscoletto|3 maggio 2014}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Poeta]] dalla voce [[Poesia]].
*'''{{Maiuscoletto|8 maggio 2014}}''': Creo la mia '''1000<sup>a</sup>''' voce su ''Wikiquote''<ref name=conteggio>'''In base al mio conteggio, diverso da quello di Wikimedia.''' Per esempio io considero le voci sulla serie ''Romanzo criminale'' come se le avessi create io per via di una questione affettiva, anche se in realtà esse esistevano già come stub al momento delle mie prime modifiche. Inoltre io non considero le voci disambigue, mentre Wikimedia sembra considerarle almeno in alcuni conteggi.</ref>, [[Ristorante]].
*'''{{Maiuscoletto|14 maggio 2014}}''': Inizia quella che probabilmente è stata la discussione più irritante che abbia mai avuto qui su ''Wikiquote'' ([[Discussioni utente:87.1.118.143|1]] - [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archivionovembreluglio2014#Convenzioni di citazione|2]]).
*{{Ancora|Morte|'''{{Maiuscoletto|4 luglio 2014}}'''}}: Viene a mancare [[Giorgio Faletti]], un IP inserisce prontamente una citazione falsa nella voce di ''Wikiquote'' dedicata allo scrittore e la frase viene quindi riportata da molti quotidiani. Purtroppo in quel periodo frequento poco ''Wikiquote'' anche a causa di un esame incombente, così riesco a cancellare la citazione [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Giorgio_Faletti&diff=next&oldid=650571 solo di sera], diverse ore dopo l'inserimento. La citazione viene in qualche modo reinserita: riesco a cancellarla una seconda volta, ma siccome mi connettevo raramente in quel periodo la citazione (inserita per la terza volta) viene poi controllata da qualcun'altro, che vedendo le tante fonti riportate a sostegno della citazione (ovvero i quotidiani che nel frattempo avevano citato la frase), non si accorge purtroppo del vandalismo. Diversi mesi dopo un giornalista del ''Foglio'' ammette che si trattava di un suo "geniale" esperimento<ref group="fonte">{{Cfr}} Giacomo Maria Arrigo, ''[https://web.archive.org/web/20150403142359/https://www.ilfoglio.it/articoli/2014/11/03/wikipedia-e-il-vizietto-dei-giornalisti-di-copiare-un-esperimento___1-v-122502-rubriche_c387.htm Wikipedia e il vizietto dei giornalisti di copiare. Un esperimento]'', ''il Foglio.it'', 3 novembre 2014.</ref> e questa notizia viene dibattuta anche nel [[Wikiquote:Bar/Archivio_2014-05--12#Citazione inventata di Giorgio Faletti|nostro bar]].
*'''{{Maiuscoletto|28 agosto 2014}}''': La voce [[Walt Whitman]] entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|30 agosto 2014}}''': Creo il [[template:Raccolta]], che viene approvato dalla comunità e implementato nelle varie voci qualche giorno dopo.
*'''{{Maiuscoletto|11 settembre 2014}}''': Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Corrado Guzzanti|la rimozione dalla vetrina della voce su Corrado Guzzanti]], proposta successivamente accolta.
*'''{{Maiuscoletto|12 settembre 2014}}''': Creo la voce sul [[contrario]], sicuramente una delle più singolari di sempre.
*'''{{Maiuscoletto|9 ottobre 2014}}''': [[Wikiquote:Bar/Archivio 2014-05--12#Un template per le categorie|Propongo la prima bozza]] del [[template:NotaCategorie]]. Il template è stato poi approvato nel dicembre 2014 e introdotto in gran parte delle categorie nel corso del mese successivo. Si tratta di un passo fondamentale nell'[[#Albero|interminabile serie di modifiche all'albero delle categorie da me ideata]].
[[Immagine:Dolce vita.gif|thumb|upright=1.4|''[[La dolce vita]]'', una voce che stranamente ancora non esisteva]]
*'''{{Maiuscoletto|14 ottobre 2014}}''': Creo la voce sull'[[etanolo]], sistemando nel contempo altre voci correlate come [[alcolismo]] e [[ubriachezza]].
*'''{{Maiuscoletto|30 dicembre 2014}}''': Creo la voce dedicata a ''[[Gomorra - La serie]]''.
{{Int|2015|''Annus mirabilis''<ref>Il 2015 è stato per me l'anno più prolifico su ''Wikiquote''. In tutti i mesi del 2015, eccezion fatta per ottobre, ho effettuato più di 1000 modifiche in ''ns0'', superando ad aprile e maggio la soglia di 1650 modifiche in ''ns0''. In totale nel 2015 ho apportato ben '''17.338''' modifiche su ''Wikiquote'', più del doppio di qualsiasi anno precedente.</ref>}}
*'''{{Maiuscoletto|5 gennaio 2015}}''': Comincio a sistemare la voce dedicata a [[Gaio Valerio Catullo]].
*'''{{Maiuscoletto|6 gennaio 2015}}''': Creo la voce su [[vita e morte]] e quindi l'interessante [[:Categoria:Dicotomie|categorie sulle dicotomie]].<ref>Successivamente, nel maggio 2015, io stesso creerò la più ampia [[:Categoria:Confronti|categorie sui confronti]], in modo da includere anche voci come [[scienza e religione]] (da me sistemata in quella stessa occasione).</ref>
*'''{{Maiuscoletto|10 gennaio 2015}}''': Intervengo in [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce#"Ampliare" la significatività|questa discussione]] dopo aver intravisto qualche intervento che mi lasciava alquanto perplesso.
*'''{{Maiuscoletto|31 gennaio 2015}}''': Creo la voce sulla [[prospettiva]], sicuramente una delle più singolari di sempre.
*'''{{Maiuscoletto|2 febbraio 2015}}''': Sistemo e amplio le voci su [[modestia]] e [[umiltà]].
*'''{{Maiuscoletto|11 febbraio 2015}}''': Comincio a sistemare la voce dedicata a [[Lucio Battisti]].
*'''{{Maiuscoletto|17 febbraio 2015}}''': Creo la voce dedicata a ''[[La dolce vita]]'', probabilmente il film italiano più famoso di sempre, che incredibilmente ancora non esisteva su ''Wikiquote''. Nei giorni successivi continuerò ad ampliare la voce.
*'''{{Maiuscoletto|21 febbraio 2015}}''': Riesco finalmente a [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Wikiquote%3AModello_di_voce&diff=693364&oldid=683407 modificare] la pagina ''Modello di voce''. In precedenza avevo tentato innumerevoli volte di proporre qualche modifica alla pagina, senza mai riuscirci.<ref>'''NB.''' Qualcun'altro invece ha sempre preferito modificare questa ed altre pagine di aiuto a suo piacimento, senza dover passare per lunghe discussioni e consensi.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|21 marzo 2015}}''': [[Wikiquote:Bar/Archivio 2015-01--04#Template di .22enciclopedicit.C3.A0.22|Do]] il via a un'importante discussione circa il controllo dell'enciclopedicità delle voci di persone presenti su ''Wikiquote Italia'', ma non su altri progetti ''Wikimedia''.
*'''{{Maiuscoletto|23 marzo 2015}}''': Creo la voce che raccoglie gli [[haiku]].
*'''{{Maiuscoletto|27 marzo 2015}}''': Creo la voce su [[pace e guerra]].
*'''{{Maiuscoletto|1º aprile 2015}}''': Creo le voci su [[carpe diem]] e [[ottimismo e pessimismo]].
*'''{{Maiuscoletto|6 aprile 2015}}''': Creo la voce su [[Gaetano Cappelli]].
*'''{{Maiuscoletto|7 aprile 2015}}''': Comincio a sistemare la sezione dedicata al libro ''[[Antoine de Saint-Exupéry#Il piccolo principe|Il piccolo principe]]''.
[[Immagine:Albert Einstein, by Doris Ulmann.jpg|thumb|[[Albert Einstein]], una tra le voci più visitate su ''Wikiquote'' nonché una delle mie preferite, protagonista del mio 2015 wikiquotiano e non solo!]]
*'''{{Maiuscoletto|9 aprile 2015}}''': Creo la voce sul mio paese natio, [[Caggiano]]. Il giorno dopo creo anche la voce sui [[proverbi caggianesi]]. Comincio a sistemare ed ampliare la voce dedicata al film ''[[8½]]''.
*'''{{Maiuscoletto|18 aprile 2015}}''': [[Discussioni_utente:Dell63#Re: Ateismo e agnosticismo|Rispondo ad utente che aveva messo in dubbio la mia buona fede]].<ref>Quanto è vero che [[#Buongiorno|il buongiorno si vede dal mattino]]!</ref>
*'''{{Maiuscoletto|19 aprile 2015}}''': In un articolo del ''Post'' si parla di un altro esperimento di informazioni false inserite su ''Wikipedia'' e riportate successivamente da diversi quotidiani, un utente in un commento ammette di aver inserito reiteratamente una citazione falsa nella voce di uno scrittore e conferma che tale citazione è ancora presente su ''Wikiquote''.<ref group="fonte">{{Cfr}} ''[http://www.ilpost.it/2015/04/18/wikipedia-affidabilita/#comment-1975416205 Le bufale su Wikipedia]'', ''il Post.it'', 18 aprile 2015.</ref><ref>Molto probabilmente la citazione era [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Fabio_Volo&type=revision&diff=772636&oldid=770458 questa] ed ha ampiamente battuto il record per la '''frase falsa reinserita più volte in una voce wikiquotiana'''. Congratulazioni, che caparbietà!</ref> Anche questa volta la notizia viene riportata e affrontata nel [[Wikiquote:Bar/Archivio 2015-01--04#Prendersi gioco di Wikiquote|bar]].
*'''{{Maiuscoletto|24 aprile 2015}}''': Divento l'utente di ''Wikiquote Italia'' con il '''maggior numero di modifiche in [[w:Aiuto:Namespace|NS0]]''' su ''Wikiquote Italia'' superando Dread83.<ref group="fonte">{{Cfr}} [http://stats.wikimedia.org/wikiquote/IT/TablesWikipediaIT.htm#wikipedians Ultima classifica disponibile], ''Wikimedia.org''.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|29 aprile 2015}}''': Il [[Speciale:Contributi/95.251.19.24|ritorno]] dell<nowiki>'</nowiki>''eletto''.
*'''{{Maiuscoletto|30 aprile 2015}}''': Creo la voce su [[bontà e cattiveria]].
*'''{{Maiuscoletto|4 maggio 2015}}''': Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Fight Club (film)|la rimozione dalla vetrina della voce dedicata al film ''Fight Club'']], che all'epoca presentava grossi problemi. La voce rimarrà poi in vetrina soprattutto grazie al lavoro di SunOfErat.
*'''{{Maiuscoletto|9 maggio 2015}}''': Comincio a sistemare la sezione ''[[Albert Einstein#Pensieri di uomo curioso|Pensieri di uomo curioso]]'' e altre cosucce nella pagina di [[Albert Einstein]], una voce che avevo modificato già diverse volte in passato.
*'''{{Maiuscoletto|16 maggio 2015}}''': Comincia una vicenda tragicomica: un utente [[Discussione:Alessio Cassinelli Lavezzo|chiede spiegazioni]] in merito alla cancellazione della voce a lui dedicata e finisce col portare involontariamente alla [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2016#Antonio Cassinelli|cancellazione della voce dedicata allo zio]].
*'''{{Maiuscoletto|17 maggio 2015}}''': Ho finalmente l'[[Discussioni utente:95.227.167.224#Dispiacere|occasione]] di spiegarmi con l'utente Sun-crops, in merito ad alcuni malintesi passati, contribuendo probabilmente in tal modo al suo ritorno su ''Wikiquote'' come contributore. Sun-crops aveva infatti deciso di abbandonare tale attività a gennaio, anche a causa di quegli stessi malintesi.<ref>'''NB.''' In quello stesso giorno viene creata una [[Utente:Nemo bis/Elezioni WMF/2015|pagina utente]] con esilaranti risvolti ([[Discussioni utente:Nemo bis/Elezioni WMF/2015|1]] [[meta:User_talk:Nemo_bis/Archive/3#Meaning_of_'scappato_di_casa'|2]]).</ref>
*'''{{Maiuscoletto|23 maggio 2015}}''': Creo la voce ''[[Federico Buffa racconta Storie Mondiali]]''.
*'''{{Maiuscoletto|5 giugno 2015}}''': Creo la categoria [[:Categoria:Entità immaginarie, mitologiche oppure religiose|Entità immaginarie, mitologiche oppure religiose]].
*'''{{Maiuscoletto|18 giugno 2015}}''': In quel periodo aiuto un utente a sistemare qualche pagina su [[Bruce Lee]] (soprattutto ''[[The Game of Death]]''). Mi viene fatto notare [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomaggioluglio2015#Bruce Lee - La leggenda|che tale utente è stato bloccato su altre wiki e che per questo non dovrei dargli corda]], ma [[Discussioni utente:Shivanarayana#Re: utente Socratelee|rispondo]] che, a parte un po' di irruenza, l'utente si è sempre comportato bene (ha seguito i miei consigli e le convenzioni di ''Wikiquote'') e quindi non avrei alcun motivo ad ostacolarne l'operato.
*'''{{Maiuscoletto|19 giugno 2015}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Wikiquote:Modello_di_voce&diff=prev&oldid=724114 Correggo] una descrizione poco precisa nel modello di voce per le tematiche, in seguito ad [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce#Provenienza e fonti|una proposta di qualche giorno prima]].
*'''{{Maiuscoletto|22 giugno 2015}}''': Comincio a sistemare la sezione dedicata al libro ''Il sogno di Futbolandia'' di [[Jorge Valdano]].
*'''{{Maiuscoletto|16 luglio 2015}}''': Creo la voce di [[Alcides Ghiggia]] e l'ex calciatore muore dopo meno di 24 ore.
*'''{{Maiuscoletto|30 luglio 2015}}''': Creo la voce di [[Gengis Khan]].
*'''{{Maiuscoletto|31 luglio 2015}}''': Inserisco l'aneddoto sul [[leone]] e la [[gazzella]].<ref>{{Cfr}} [[Abe Gubegna]].</ref>
*{{Ancora|Parolieri|'''{{Maiuscoletto|13 agosto 2015}}'''}}: [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Wikiquote:Modello_di_voce&diff=prev&oldid=735643 Sistemo] il modello di voce per cantanti e parolieri, dopo una [[Wikiquote:Bar/Archivio 2015-01--04#Canzoni nelle voci dei cantanti o dei parolieri|discussione nel bar]].
[[Immagine:Gustav Klimt - Death and Life - Google Art Project.jpg|miniatura|upright=1.4|[[Vita e morte]] è solo una delle voci dicotomiche da me create a partire dal 2015.]]
*'''{{Maiuscoletto|19 agosto 2015}}''': Creo la voce su [[ventenne]], dando il via al filone delle voci sulle varie età, poco dopo creo il [[template:Età]].
*'''{{Maiuscoletto|20 agosto 2015}}''': Creo la voce che raccoglie i [[wellerismi]].
*'''{{Maiuscoletto|12 settembre 2015}}''': Comincio a sistemare la voce di [[Jules Renard]] e in particolare il suo ''Diario''.
*'''{{Maiuscoletto|15 settembre 2015}}''': Continuo a lavorare alla voce di Einstein sistemando il libro ''Il lato umano''.
*'''{{Maiuscoletto|5 ottobre 2015}}''': Continuo a lavorare alla voce di Einstein sistemando il libro ''Come io vedo il mondo''.
*'''{{Maiuscoletto|16 ottobre 2015}}''': ''Wikiquote Italia'' supera l'edizione polacca e diventa la '''seconda ''Wikiquote''''' (dopo quella inglese) '''per numero di voci'''. Comincio a sistemare il libro ''Out of My Later Years'' di Einstein.
*'''{{Maiuscoletto|31 ottobre 2015}}''': Creo la quinta voce su ''Wikipedia'', ''[[w:Come io vedo il mondo|Come io vedo il mondo]]''.
*'''{{Maiuscoletto|5 novembre 2015}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Ebrei]] dalla voce [[Ebraismo]].
*'''{{Maiuscoletto|8 novembre 2015}}''': Continuo a lavorare alla voce di Einstein cominciando a sistemare gli ''Annus Mirabilis Papers'' e gli altri lavori scientifici dello scienziato ebreo.
*'''{{Maiuscoletto|22 novembre 2015}}''': Comincia un'[[Discussione:Emiliano Brancaccio|annosa discussione]].
*'''{{Maiuscoletto|6 dicembre 2015}}''': Creo la voce su [[amore e odio]].
*'''{{Maiuscoletto|13 dicembre 2015}}''': Creo la voce sul saggio ''[[La descrizione quantica della realtà può essere considerata completa?]]'' (paradosso EPR).
*'''{{Maiuscoletto|23 dicembre 2015}}''': Procedo allo scorporo alla voce del ''[[Manifesto del Partito Comunista]]'' da quella di [[Karl Marx]].
*'''{{Maiuscoletto|25 dicembre 2015}}''': Creo la voce su [[anima e corpo]].
===2016===
*'''{{Maiuscoletto|2 gennaio 2016}}''': Comincio a sistemare ''L'eleganza del riccio'' di [[Muriel Barbery]].
*'''{{Maiuscoletto|5 gennaio 2016}}''': La voce di Einstein sta raggiungendo ormai dimensioni sempre più ragguardevoli, così decido di comune accordo con Spinoziano di scorporare [[Albert Einstein/Articoli scientifici|gli articoli scientifici]].
[[File:Fritz Fleischer-Mehr Licht!.jpg|thumb|upright=1.3|Le [[:categoria:ultime parole dai media|ultime parole dei personaggi immaginari]] vengono separate in tante "piccole" voci]]
*'''{{Maiuscoletto|27 gennaio 2016}}''': Il ''Corriere della Sera'' lancia ''C+'' modificando profondamente il proprio archivio storico (una delle fonti più utilizzate su ''Wikiquote'') e rendendolo a pagamento.<ref group="fonte">{{Cfr}} ''[http://www.pubblicitaitalia.it/2016012051542/digital/il-corriere-della-sera-lancia-c-con-tbwaitalia-e-digitaslbi Il Corriere della Sera lancia C+ con Tbwa\italia e Digitaslbi]'', ''Pubblicitaitalia.it'', 20 gennaio 2016.</ref> La cosa ha "gravi" ripercussioni e [[Wikiquote:Bar/Archivio_2016-01--05#Corriere_della_Sera|non può essere ignorata]].
*'''{{Maiuscoletto|27 febbraio 2016}}''': Comincio a sistemare e ad ampliare la voce sul film ''[[The Prestige]]'', uno dei miei preferiti di sempre.
*'''{{Maiuscoletto|28 febbraio 2016}}''': Creo la voce sull'[[invecchiamento]].
*'''{{Maiuscoletto|2 marzo 2016}}''': Dal momento che da tempo non veniva proposta una voce per la vetrina (come fattomi notare da Spinoziano) e visto che quella di Einstein non era ancora pronta, [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/La dolce vita|decido di proporre per la vetrina la voce sul film ''La dolce vita'']].
*'''{{Maiuscoletto|3 marzo 2016}}''': Creo la voce sul saggio ''[[L'evoluzione della fisica]]''.
*'''{{Maiuscoletto|6 marzo 2016}}''': Procedo allo scorporo delle [[:categoria:ultime parole dai media|varie raccolte di ultime parole dai media]] dalla voce "Ultime parole di personaggi immaginari", spostando quest'ultima a [[Ultime parole dai film]].<ref name=ultimep/>
*'''{{Maiuscoletto|7 marzo 2016}}''': [https://simple.wikipedia.org/w/index.php?title=User%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=5346197&oldid=5227024 Rischio di essere bloccato su ''simple.wikipedia''] "per colpa" dell'utente fissato con [[Bruce Lee]]. Per fortuna [https://simple.wikipedia.org/w/index.php?title=User_talk%3AOsiris&type=revision&diff=5346638&oldid=5344600 Spinoziano risolve tutto].
*'''{{Maiuscoletto|8 marzo 2016}}''': Creo la sesta voce su ''Wikipedia'', [[w:Ultime parole famose|Ultime parole famose]].
*'''{{Maiuscoletto|10 marzo 2016}}''': Sistemo la voce su [[Nikola Tesla]].
*'''{{Maiuscoletto|12 marzo 2016}}''': Comincio a lavorare alla voce di [[Silvio Berlusconi]].
*'''{{Maiuscoletto|25 marzo 2016}}''': Comincia una [[Wikiquote:Bar/Archivio_2016-01--05#Tematiche_.22pi.C3.B9_specifiche.22|faticosa discussione]].
*'''{{Maiuscoletto|26 marzo 2016}}''': Termino il lavoro sulla voce di [[Silvio Berlusconi]].
*'''{{Maiuscoletto|1º aprile 2016}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Notizia]] dalla voce [[Giornale]].
*'''{{Maiuscoletto|2 aprile 2016}}''': [[Wikiquote:Bar/Archivio_2016-01--05#Punti_essenziali|Iniziativa che si perde nel buio]].
[[File:Mastroianni divorzio italiana.jpg|thumb|upright=1.5|Nell'aprile 2016 sistemo la voce ''[[Divorzio all'italiana]]''.]]
*'''{{Maiuscoletto|3 aprile 2016}}''': Comincio ad ampliare la voce ''[[Divorzio all'italiana]]''.
*'''{{Maiuscoletto|7 aprile 2016}}''': Creo la voce dedicata al film ''[[Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)]]''.
*'''{{Maiuscoletto|14 aprile 2016}}''': Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Platone|la rimozione dalla vetrina della voce su Platone]]. Poco dopo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Adrienne von Speyr|propongo per la vetrina la voce su Adrienne von Speyr]], a cui aveva lavorato soprattutto Spinoziano (principalmente nel 2014).
*'''{{Maiuscoletto|15 aprile 2016}}''': Creo la settima voce su ''Wikipedia'', [[w:Fernando Aiuti|Fernando Aiuti]].
*'''{{Maiuscoletto|16 aprile 2016}}''': Creo la voce sul film ''[[La mafia uccide solo d'estate]]''.
*{{Ancora|Dizionario|'''{{Maiuscoletto|22 aprile 2016}}'''}}: Comincio a sistemare ed ampliare il ''Dizionario del diavolo'' di [[Ambrose Bierce]].
*'''{{Maiuscoletto|28 aprile 2016}}''': Comincio a sistemare ed ampliare ''Il malpensante'' di [[Gesualdo Bufalino]].
*'''{{Maiuscoletto|30 aprile 2016}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Critico]] dalla voce [[Critica]].
*'''{{Maiuscoletto|1º maggio 2016}}''': La voce ''[[La dolce vita]]'' entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|2 maggio 2016}}''': La voce [[Juventus Football Club]], alla quale ho contribuito non poco nel corso degli anni, [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Juventus_Football_Club|viene proposta per la vetrina]]. Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Matrix|la rimozione dalla vetrina della voce dedicata al film ''Matrix'']], che all'epoca presentava grossi problemi. La voce rimarrà in vetrina soprattutto grazie al lavoro di SunOfErat.
*'''{{Maiuscoletto|3 maggio 2016}}''': Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Umberto Saba]].
*'''{{Maiuscoletto|4 maggio 2016}}''': Comincia una <u>bella discussione</u> ([[Discussioni_utente:Caramelize_donorz#De_Gregori_e_tutto_il_resto|1]] - [[Discussioni_utente:AssassinsCreed#Re:_De_Gregori_e_tutto_il_resto|2]]).
*'''{{Maiuscoletto|15 maggio 2016}}''': [[Discussioni utente:Ettoreb74#Diego Armando Maradona|Una conversazione di "alto livello"]].
*'''{{Maiuscoletto|5 giugno 2016}}''': [[Discussioni_utente:Raoli#Scuse|Raoli viene sbloccato]], ma di fatto da allora non riprenderà mai più a contribuire. Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Giuseppe Ungaretti]].
[[File:Gomorra (Serie) Logo.png|thumb|upright=1.5|La trascrizione in un napoletano corretto dei dialoghi di ''[[Gomorra - La serie]]'', con il prezioso aiuto di Donato, occupa gran parte del mio giugno 2016 su ''Wikiquote''.]]
*'''{{Maiuscoletto|11 giugno 2016}}''': Dopo che il problema era emerso in passato, decido di affrontare una volta per tutte la questione della [[Discussione:Gomorra - La serie|corretta trascrizione dei dialoghi di ''Gomorra - La serie'']]. Un grazie particolare va a Donato che mi ha assistito pazientemente in una lunga revisione e correzione alla trascrizione delle frasi e dei dialoghi della serie ([[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016#Gomorra_-_La_serie_re|1]] - [[Discussioni_utente:DonatoD/466-565_@05#Gomorra_-_La_serie|2]]). Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]''.
*'''{{Maiuscoletto|12 giugno 2016}}''': Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[Una canzone per Bobby Long]]''.
*'''{{Maiuscoletto|13 giugno 2016}}''': Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[Deadpool (film)|Deadpool]]''.
*'''{{Maiuscoletto|21 giugno 2016}}''': [[Wikiquote:Bar/Archivio_2016-06--12#Contraddizioni|Idea che poi non si è concretizzata]].
*'''{{Maiuscoletto|2 luglio 2016}}''': Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[The Big Kahuna]]'', chiarendo l'origine del celebre monologo finale.
*{{Ancora|Buongiorno|'''{{Maiuscoletto|8 luglio 2016}}'''}}: [[Discussioni_utente:Dell63#Albert_Einstein|Comincia]] una serie di snervanti discussioni con l'utente Dell63, continuata poi con Pasolini ([[Discussioni_utente:Dell63#Pier_Paolo_Pasolini|1]] - [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016#re:Pier_Paolo_Pasolini|2]]) e culminata con Marconi ([[Discussioni_utente:Dell63#Re:_Marconi|1]] - [[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016#Marconi|2]]).<ref name=similitudini>Dalle due vicende, le discussioni con Dell63 e le prese in giro di Micione da utente anonimo vorrei estrapolare due frasi rivolte a me, incredibilmente simili tra loro:
*[...] <u>in fondo dovrebbe ringraziarmi dato che questi errori servono a dimostrare la vostra capacità di attenzione e monitoraggio</u> ..scherzo ovviamente e mi riscuso ancora..grazie e buon lavoro ([[Discussioni utente:AssassinsCreed/Archiviomarzo2016dicembre2016#re:Pier_Paolo_Pasolini|fonte]])
*Creed, la cosa che ho fatto a te è quella di cui più mi vergogno. Io credevo (credo) che ti piacesse wikificare le voci e che quindi non ti avrei dato grossi problemi con le mie malformattazioni, che <u>anzi forse ti avrei dato pure un po' di divertimento aggiuntivo su cose che a me una volta divertivano e ora non divertono più</u>. ([[Discussioni_Wikiquote:Amministratori#Revoca_Micione|fonte]])
Com'è bello avere persone che si preoccupano così tanto del tuo tempo libero da darti qualche bel passatempo! {{smile}}</ref>
*'''{{Maiuscoletto|9 luglio 2016}}''': Differenzio la [[:Categoria:Frasi e concetti]] dalla [[:Categoria:Espressioni comuni]].
*'''{{Maiuscoletto|13 luglio 2016}}''': [[Discussioni Wikiquote:Citazioni errate|Creo]] una serie di discussioni per decidere il comportamento da tenere in caso di citazioni errate o attribuite.
*'''{{Maiuscoletto|19 luglio 2016}}''': Decido di abbandonare temporaneamente ''Wikiquote'' a causa dell'esaurimento nervoso sfiorato dopo le discussioni con Dell63.
*{{Ancora|Tempi|'''{{Maiuscoletto|30 luglio 2016}}'''}}: [[Discussioni_Wikiquote:Amministratori#Revoca_Micione|Emerge]] un brutto retroscena su un utente che stimavo molto.<ref name=similitudini/>
*'''{{Maiuscoletto|7 agosto 2016}}''': Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Quino]].
*'''{{Maiuscoletto|19 agosto 2016}}''': Abbandono ""definitivamente"" ''Wikiquote'' per via delle tante delusioni ([[Wikiquote:Bar/Archivio 2016-06--12#Problematicità di utente:Prugna|l'ultima solo il giorno prima]]<ref>E pensare che tempo prima [[Wikiquote:Pagine da cancellare/Archivio2016#Prevale|l'avevo anche difeso]], nonostante io fossi [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Utente%3AAssassinsCreed&type=revision&diff=782885&oldid=782493 una lucertola] {{stupore}}.</ref>) e del bisogno di staccare un po'.
*'''{{Maiuscoletto|8 settembre 2016}}''': Durante il mio periodo di assenza [[Wikiquote:Amministratori/Archivio#Votazione per Superchilum amministratore|Superchilum viene eletto amministratore]].
===2017===
[[File:Emily Dickinson daguerreotype (Restored).jpg|thumb|Nel 2017 mi dedico alla voce di [[Emily Dickinson]]]]
*'''{{Maiuscoletto|9 febbraio 2017}}''': ''Wikiquote'' mi manca troppo e decido quindi di tornare a contribuire dopo il più lungo periodo di assenza da quanto mi ero iscritto nel 2011. Il primo contributo del 2017 è una citazione di [[Alan Lomax]] sul mio paese di nascita, [[Caggiano]].
*{{Ancora|Autori|'''{{Maiuscoletto|10 febbraio 2017}}'''}}: [[Wikiquote:Bar#Template_per_i_cantanti|Propongo la creazione di un template per cantanti e cantautori]], riallacciandomi alla [[#Parolieri|soluzione adottata in passato per parolieri e cantanti]]. Successivamente verrà creato il [[Template:Autori testi]] anche grazie all'aiuto di Kky.
*'''{{Maiuscoletto|13 febbraio 2017}}''': Creo la voce su [[amore e sesso]].
*'''{{Maiuscoletto|16 febbraio 2017}}''': Creo l'ottava voce su ''Wikipedia'', ''[[w:Relatività. Esposizione divulgativa|Relatività. Esposizione divulgativa]]'', libro di [[Albert Einstein]].
*'''{{Maiuscoletto|21 febbraio 2017}}''': Comincio a sistemare la voce di [[Niccolò Machiavelli]].
*'''{{Maiuscoletto|24 febbraio 2017}}''': Creo la voce dedicata alla serie televisiva ''[[Narcos (serie televisiva)|Narcos]]'' e la raccolta [[Dio non gioca a dadi]].
*'''{{Maiuscoletto|1º marzo 2017}}''': Creo la voce sul film ''[[Sacco e Vanzetti (film 1971)|Sacco e Vanzetti]]'', un'esperienza singolare.
*'''{{Maiuscoletto|3 marzo 2017}}''': Creo la voce sul libro ''[[La mente di un uomo di Stato]]''. In contemporanea creo la stessa voce su ''[[w:La mente di un uomo di Stato|Wikipedia]]'' (nona voce) e ''[[s:La mente di un uomo di Stato|Wikisource]]''.
*'''{{Maiuscoletto|4 marzo 2017}}''': Comincio la [[Wikiquote:Bar/Archivio_2017-01--05#Categoria:Organizzazioni|discussione per l'ultima tipologia di voci]].
*'''{{Maiuscoletto|5 marzo 2017}}''': Comincio a sistemare ed ampliare [[Massimo d'Azeglio]].
*'''{{Maiuscoletto|7 marzo 2017}}''': Creo la voce sul film ''[[Il bell'Antonio]]''.
*'''{{Maiuscoletto|8 marzo 2017}}''': Trasformo la voce [[Riguardi]] in una raccolta.
*'''{{Maiuscoletto|10 marzo 2017}}''': Creo la raccolta [[Gli uomini si dividono in due categorie]]. Comincio a sistemare ed ampliare la voce dedicata alla serie ''[[Nadia - Il mistero della pietra azzurra]]''.
*'''{{Maiuscoletto|13 marzo 2017}}''': Creo [[Wikiquote:Epitaffi|la linea guida per gli epitaffi]].
*'''{{Maiuscoletto|14 marzo 2017}}''': Intuisco che con il [[template:Ancora]] si può risolvere un problema delle citazioni erroneamente attribuite e non solo ([https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Robert_Baden-Powell&diff=prev&oldid=831285 ] – [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_Wikiquote:Citazioni_errate&diff=prev&oldid=831287 ]).
*'''{{Maiuscoletto|15 marzo 2017}}''': Comincio [[Discussioni utente:Caramelize donorz/Questioni da discutere|una serie di importanti discussioni]] con l'utente Caramelize donorz (ex Almicione).
*'''{{Maiuscoletto|16 marzo 2017}}''': Comincio a sistemare la voce di [[Giosuè Carducci]].
*'''{{Maiuscoletto|18 marzo 2017}}''': Creo [[Wikiquote:Citazioni errate|la linea guida per le citazioni errate]] ad [[Utente:AssassinsCreed/Dafare|una lista delle questioni da risolvere]] che si andrà ad arricchire sempre di più.
*'''{{Maiuscoletto|22 marzo 2017}}''': Comincia una discussione (non conclusa) con un admin di Wikipedia ([[Discussioni_utente:AssassinsCreed/Archivio2017#Pertinenza|1]] – [[Discussioni utente:Lucas#Re:Pertinenza|2]]).
*'''{{Maiuscoletto|23 marzo 2017}}''': Comincia [[Discussioni Wikiquote:Strategia|la discussione sulla strategia]].
*'''{{Maiuscoletto|24 marzo 2017}}''': Comincio a sistemare la voce sul film ''[[Le ali della libertà]]'', il mio film preferito.
*'''{{Maiuscoletto|25 marzo 2017}}''': Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Emily Dickinson]]. Sistemo ed amplio la voce sul [[caffè]].
*'''{{Maiuscoletto|27 marzo 2017}}''': Creo la voce sull'[[ignoto]].
*'''{{Maiuscoletto|29 marzo 2017}}''': Creo la voce sulla serie ''[[Black Mirror (serie televisiva)|Black Mirror]]''.
*'''{{Maiuscoletto|2 aprile 2017}}''': Creo la voce su [[cuore e cervello]].
[[File:C'era una volta in America.jpg|thumb|upright=1.5|Nel maggio 2017 sistemo la voce del film ''[[C'era una volta in America]]'']]
*'''{{Maiuscoletto|4 aprile 2017}}''': Comincia una [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:GAETANO_MINALE&oldid=894952 serie di discussioni] con un utente particolare.
*'''{{Maiuscoletto|5 aprile 2017}}''': Creo la raccolta [[Una buona e una cattiva notizia]].
*'''{{Maiuscoletto|7 aprile 2017}}''': Creo la voce sulla [[cazzimma]].
*'''{{Maiuscoletto|9 aprile 2017}}''': Sistemo la voce su [[causa ed effetto]].
*'''{{Maiuscoletto|10 aprile 2017}}''': Creo il [[template:spiegazione]] e [[Wikiquote:Bar#Template:Spiegazione|propongo l'idea al bar]], l'idea verrà successivamente accettata.
*'''{{Maiuscoletto|22 aprile 2017}}''': Creo la mia '''2000<sup>a</sup>''' voce su ''Wikiquote''<ref name=conteggio/>, [[Instagram]].
*'''{{Maiuscoletto|23 aprile 2017}}''': Sistemo ed amplio la voce sul [[pugilato]]. Nello stesso periodo mi occupo di varie voci di pugili.
*'''{{Maiuscoletto|29 aprile 2017}}''': Creo la voce che raccoglie le [[ultime parole famose dai film]] dopo che io stesso avevo proposto l'apertura del filone [[:categoria:ultime parole famose dai media|ultime parole famose dai media]].
*'''{{Maiuscoletto|2 maggio 2017}}''': Sistemo ed amplio la voce ''[[C'era una volta in America]]'', uno dei miei film preferiti.
*'''{{Maiuscoletto|23 agosto 2017}}''': Dopo un periodo di pausa da ''Wikiquote'', creo la voce dedicata a uno dei miei videogiochi preferiti, ''[[Age of Empires II]]''.
*'''{{Maiuscoletto|29 agosto 2017}}''': Creo la voce dedicata alla serie televisiva ''[[Californication]]''.
*'''{{Maiuscoletto|30 agosto 2017}}''': Creo la voce che raccoglie i [[modi di dire caggianesi]].
*'''{{Maiuscoletto|11 settembre 2017}}''': Creo la decima voce su ''Wikipedia'', [[w:pasticcio caggianese|pasticcio caggianese]].
*'''{{Maiuscoletto|27 settembre 2017}}''': Comincio ad ampliare la voce dedicata a [[Ramón Gómez de la Serna]] e quindi quella sulle [[greguerías]].
*'''{{Maiuscoletto|1º ottobre 2017}}''': Creo il [[template:ore]] e quindi le voci dedicate ai diversi orari della giornata.
*'''{{Maiuscoletto|8 ottobre 2017}}''': Creo la voce dedicata a [[Tucker Max]]. Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Salvator Rosa]].
*'''{{Maiuscoletto|10 ottobre 2017}}''': Creo la voce dedicata a [[Piazza del Campo]], teatro di tante belle serate e giornate del mio periodo universitario. Creo la voce sul [[benpensante]].
*'''{{Maiuscoletto|20 ottobre 2017}}''': Creo il [[template:campionato mondiale di calcio]] e inizio a creare le voci dedicate alle varie edizioni dei campionati mondiali di calcio.
*'''27 ottobre 2017''': Ebbene sì, mi laureo!
*'''{{Maiuscoletto|3 novembre 2017}}''': Creo la voce che raccoglie i [[paradossi dai film]], dando così il via al filone degli [[:Categoria:Paradossi dai media|paradossi tratti dai media]].
*'''{{Maiuscoletto|5 novembre 2017}}''': Creo la voce dedicata ai [[Giardini pensili di Babilonia]], nei giorni successivi creerò anche le altre voci dedicate alle sette meraviglie del mondo antico.
*'''{{Maiuscoletto|11 novembre 2017}}''': Wikifico la voce dedicata al cantante [[Zucchero (cantante)|Zucchero]].
*'''{{Maiuscoletto|14 novembre 2017}}''': Comincio a sistemare ed ampliare con maggior frequenza la voce dedicata alla serie televisiva ''[[Boris]]''. Qualche giorno dopo scorporo le tre stagioni per le dimensioni ragguardevoli raggiunte dalla voce.
*'''{{Maiuscoletto|20 novembre 2017}}''': Propongo [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Oscar Wilde (rimozione)|la rimozione dalla vetrina della voce su Oscar Wilde]], proposta successivamente accolta.
[[File:Woody Allen Cannes 2011.jpg|thumb|Nel 2018 mi dedico, tra le altre cose, alla sistemazione dei film di [[Woody Allen]].]]
*'''{{Maiuscoletto|30 novembre 2017}}''': Scorporo le stagioni della serie televisiva ''Gomorra - La serie'' e comincio a lavorare alla [[Gomorra - La serie (terza stagione)|terza stagione]].
*'''{{Maiuscoletto|16 dicembre 2017}}''': Creo la [[:Categoria:Raggruppamenti]], l'ultima tipologia di voci wikiquotiane non ancora canonizzata.
===2018===
*'''{{Maiuscoletto|4 gennaio 2018}}''': Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Pietro Aretino]].
*'''{{Maiuscoletto|5 gennaio 2018}}''': Creo le voce su [[sigaro]], [[pipa]] e [[sigaretta]].
*'''{{Maiuscoletto|9 gennaio 2018}}''': Comincio a sistemare ed ampliare la voce di [[Alexandre Dumas (figlio)|Alexandre Dumas, figlio]].
*'''{{Maiuscoletto|10 gennaio 2018}}''': Creo la voce sul film di ''[[Boris - Il film|Boris]]'' e le voci dei personaggi principali.
*'''{{Maiuscoletto|15 gennaio 2018}}''': Comincio a sistemare ed ampliare le voci dei film di [[Woody Allen]], partendo da ''[[Manhattan (film)|Manhattan]]'' e ''[[Io e Annie]]''.
*'''{{Maiuscoletto|17 gennaio 2018}}''': Dopo un lungo lavoro di ampliamento e miglioramento, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Boris|proporre per la vetrina]] la voce dedicata alla serie ''[[Boris]]''.
*'''{{Maiuscoletto|19 gennaio 2018}}''': Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)]]''.
*'''{{Maiuscoletto|25 gennaio 2018}}''': Sistemo ed amplio la voce sul film ''[[Prendi i soldi e scappa]]''.
*'''{{Maiuscoletto|27 gennaio 2018}}''': Sistemo ed amplio le voci sui film ''[[Che fai, rubi?]]'' e ''[[Il dittatore dello stato libero di Bananas]]''.
*'''{{Maiuscoletto|31 gennaio 2018}}''': Comincio a sistemare la voce di [[Giorgio Gaber]].
*'''21 febbraio 2018''': Lascio definitivamente Siena, si conclude un periodo importante della mia vita.
*'''{{Maiuscoletto|7 marzo 2018}}''': Procedo allo scorporo della voce [[parlare]] dalla voce [[parola]].
*'''{{Maiuscoletto|10 marzo 2018}}''': Comincio a sistemare la voce dedicata a [[Marcello Marchesi]].
*'''{{Maiuscoletto|15 marzo 2018}}''': La voce dedicata a ''[[Boris]]'' entra in vetrina.
*'''{{Maiuscoletto|23 marzo 2018}}''': Creo la voce dedicata a ''[[Suburra - La serie]]''.
*'''{{Maiuscoletto|5 aprile 2018}}''': Comincio a sistemare la voce ''[[Operette morali]]'', per far sì che possa entrare in vetrina come la voce madre [[Giacomo Leopardi]].
*'''{{Maiuscoletto|14 aprile 2018}}''': Comincia il mio lungo periodo di assenza con qualche saltuario ritorno.
*'''{{Maiuscoletto|2 novembre 2018}}''': Comincia la mia nuova vita da specializzando e mi trasferisco a [[Torino]].
===2019===
*'''{{Maiuscoletto|6 gennaio 2019}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Wikiquote:Bar&diff=prev&oldid=966739 Intervengo] sullo {{Ancora|GenocidioUP|spinoso tema del proliferare di ultime parole poco significative}} tratte dai film.
*'''{{Maiuscoletto|26 luglio 2019}}''': Creo la voce sul [[medico specializzando]] con fare autobiografico, tempo prima avevo creato in maniera simile la voce dedicata allo [[studente di medicina]].
*'''{{Maiuscoletto|8 settembre 2019}}''': Durante il mio periodo di assenza [[Wikiquote:Amministratori/Archivio#Votazione per Sun-crops amministratore|Sun-crops viene eletto amministratore]].
*'''{{Maiuscoletto|1º novembre 2019}}''': Creo la voce su [[inizio e fine]].
*'''{{Maiuscoletto|8 dicembre 2019}}''': Torno in pianta stabile su ''Wikiquote''.
*'''{{Maiuscoletto|27 dicembre 2019}}''': Dopo un lungo lavoro di ampliamento e miglioramento, decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Marcello Marchesi|proporre per la vetrina]] la voce dedicata all'aforista [[Marcello Marchesi]].
===2020===
*'''{{Maiuscoletto|5 gennaio 2020}}''': Riprendo l'[[#Albero|infinita opera di sistemazione dell'albero delle categorie]], soprattutto per la dicotomia Argomenti\Voci per ambito.
*'''{{Maiuscoletto|6 gennaio 2020}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione:Rino_Gaetano&oldid=1029263 Sposto in discussione] una citazione dubbia di [[Rino Gaetano]].<ref>Frase [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Rino_Gaetano&type=revision&diff=1068996&oldid=1041094 successivamente reinserita] tra quelle attribuite da un utente anonimo. Buon compromesso.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|11 gennaio 2020}}''': Cancello finalmente "Legge di Murphy", una delle voci problematiche storiche di Wikiquote.
*'''{{Maiuscoletto|23 gennaio 2020}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussione%3APiero_Angela&type=revision&diff=1035051&oldid=755113 Sposto in discussione] una citazione fortemente dubbia che compariva da tempo nella voce di [[Piero Angela]].<ref>A quanto pare esiste un vero e proprio schema nel creare citazioni false di personaggi famosi sulla morte, di modo che tali citazioni vengano riprese da diversi giornali proprio al momento della morte dei soggetti stessi. Faletti rappresenta un [[#Morte|altro mirabile esempio]] a tal proposito. D'altronde cancellare citazioni false rimaste per molto tempo nella voce è [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Roberto_Baggio&type=revision&diff=485498&oldid=453076 uno dei miei hobby di sempre].</ref>
[[File:Guccini1970.jpg|thumb|Il vorticoso inizio del 2020 caratterizzato dalla "''primavera degli scorpori''" e dal miglioramento della voce di quel genio di Guccini]]
*'''{{Maiuscoletto|6 febbraio 2020}}''': Termino la parte principale dell'[[#Albero|infinita opera di sistemazione dell'albero delle categorie]], iniziata quasi sette anni prima.
*'''{{Maiuscoletto|8 febbraio 2020}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Discussioni_utente%3AVaru1971&type=revision&diff=1039844&oldid=1037733 Comincia] un altro simpatico esempio di wikiquotiana convivenza.
*'''{{Maiuscoletto|10 febbraio 2020}}''': Termino la completa riscrittura della pagina [[Wikiquote:Categorie]].
*'''{{Maiuscoletto|17 febbraio 2020}}''': La voce dedicata a [[Marcello Marchesi]] entra in vetrina. Procedo allo scorporo della voce [[Filosofo]] dalla voce [[Filosofia]].
*'''{{Maiuscoletto|23 febbraio 2020}}''': Creo [[Pandemia di COVID-19 del 2019-2020|l'ennesima pagina]] che col senno del poi sarebbe stato meglio non creare.
*'''{{Maiuscoletto|24 febbraio 2020}}''': Creo la singolare raccolta delle [[proporzioni]].
*'''{{Maiuscoletto|18 marzo 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Psichiatra]] dalla voce [[Psichiatria]].
*'''{{Maiuscoletto|21 marzo 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Alimentazione]] dalla voce [[Cibo]].
*'''{{Maiuscoletto|29 marzo 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Psicologo]] dalla voce [[Psicologia]].
*'''{{Maiuscoletto|2 aprile 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Lettore]] dalla voce [[Lettura]].
*'''{{Maiuscoletto|4 aprile 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Dipinto]] dalla voce [[Pittore]].
*'''{{Maiuscoletto|5 aprile 2020}}''': Inizio a sistemare ed ampliare la voce dedicata a [[Francesco Guccini]].
*'''{{Maiuscoletto|9 aprile 2020}}''': [[Discussioni_utente:Micheledisaveriosp#Blocco|Si conclude]] un altro simpatico siparietto wikiquotiano.
*'''{{Maiuscoletto|12 aprile 2020}}''': Procedo allo scorporo della voce [[Cristiano (religione)|Cristiano]] dalla voce [[Cristianesimo]].
*'''{{Maiuscoletto|13 aprile 2020}}''': Dopo discussione al bar reindirizzo ''sorte'' a [[destino]], ''buona sorte'' a [[fortuna]] e ''cattiva sorte'' a [[sfortuna]].
*'''{{Maiuscoletto|15 aprile 2020}}''': Termino gran parte del lavoro dedicato alla voce di [[Francesco Guccini]].
*'''{{Maiuscoletto|16 aprile 2020}}''': Creo la singolare raccolta delle [[supercazzola|supercazzole]].
*'''{{Maiuscoletto|18 aprile 2020}}''': Comincio lo scorporo dalla voce di [[Maurizio Crozza]] delle citazioni tratte dai suoi programmi televisivi, in particolare ''[[Crozza nel Paese delle Meraviglie]]''.
*'''{{Maiuscoletto|19 aprile 2020}}''': Continua il triste [[#GenocidioUP|genocidio]] delle ultime parole di personaggi immaginari estremamente famosi, tra i quali Tony Stark, Commodo o Massimo Decimo Meridio.<ref>La loro lenta ma inesorabile estinzione è legata a doppio filo a [[Discussioni Wikiquote:Modello di voce/Raccolte#Ultime parole|discussioni giocoforza stagnanti]].</ref>
*'''{{Maiuscoletto|8 maggio 2020}}''': Si conclude [[w:Wikipedia:Scherzi_e_STUBidaggini/Wikioscar/2020#Barnstar_Ipse_dixit|una carina iniziativa di ''Wikipedia'']] di cui mi sono accorto troppo tardi.
*'''{{Maiuscoletto|9 maggio 2020}}''': Creo la voce su [[oriente e occidente]].
*'''{{Maiuscoletto|23 maggio 2020}}''': {{Ancora|CancellazioneUP|Viene cancellata da ''Wikipedia'' la pagina Ultime parole}}, dopo che la [[w:Wikipedia:Pagine da cancellare/Ultime parole|richiesta di cancellazione]] era stata aperta qualche giorno prima.<ref>La richiesta di cancellazione pur essendo di fatto condivisibile nel contenuto, andava strutturata e interpretata a mio avviso più come una serie di indicazioni per il miglioramento della pagina. Del tutto inutili si sono rivelati i tentativi di ristrutturare ed ampliare la voce.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|18 novembre 2020}}''': Creo la raccolta [[Insulti dai film]]. Ritorno su ''Wikiquote'' dopo una pausa.
*'''{{Maiuscoletto|20 novembre 2020}}''': Creo la voce dedicata a ''[[Una pezza di Lundini]]'', il mio programma televisivo preferito all'epoca.
*'''{{Maiuscoletto|8 dicembre 2020}}''': Dopo una [[Wikiquote:Bar/Archivio_2020-06--12#Campagna_#SheSaid|decisione collettiva]] nel contesto della campagna ''#SheSaid'', decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Emily Dickinson|proporre per la vetrina]] la voce dedicata alla scrittrice [[Emily Dickinson]].
===2021===
*'''{{Maiuscoletto|14 maggio 2021}}''': Creo la voce su [[forza e debolezza]]. Ritorno su ''Wikiquote'' dopo una pausa.
*'''{{Maiuscoletto|23 maggio 2021}}''': La voce dedicata a [[Emily Dickinson]] entra in vetrina.
*{{Ancora|Traguardo|'''{{Maiuscoletto|14 luglio 2021}}'''}}: ''Wikiquote Italia'' supera l'edizione inglese e diventa la '''prima ''Wikiquote'' per numero di voci'''.<ref>In quel periodo ero purtroppo lontano dal progetto. {{cfr}} [[Wikiquote:Bar/Archivio_2021-06--12#Verso_le_40.000...|discussione]].</ref> Qualche giorno dopo verranno superate anche le 40000 voci.
*'''28 agosto 2021''': Pubblico il mio primo e unico [https://www.amazon.it/Dizionario-acrobatico-Vittorio-Morrone/dp/B09DMW42ZD libro].<ref>Vagamente ispirato a [[#Dizionario|quello di Bierce cui avevo largamente contribuito su ''Wikiquote'']].</ref>
*'''{{Maiuscoletto|2 ottobre 2021}}''': Creo la voce sull'[[indiscrezione]]. Ritorno su ''Wikiquote'' dopo una pausa.
*'''{{Maiuscoletto|25 novembre 2021}}''': Creo la voce dedicata alla serie televisiva animata ''[[Strappare lungo i bordi]]'', tragicamente profetica. Creo la voce sulla [[violenza contro le donne]].
===2022===
[[File:Caparezza live @ Koko, London 12 10 2014 (15528942992).jpg|thumb|Ogni volta che Capa pubblica un nuovo album ho una buona scusa per ritornare attivo su ''Wikiquote'']]
*'''{{Maiuscoletto|20 gennaio 2022}}''': Creo la voce sul [[cambio di opinione]].
*'''{{Maiuscoletto|28 gennaio 2022}}''': Creo le voci sul [[malinteso]] e su [[mi dispiace]].
*'''{{Maiuscoletto|11 febbraio 2022}}''': Creo la voce sulla [[Z]], ne seguirà la creazione delle voci dedicate a buona parte delle le lettere dell'alfabeto.
*'''{{Maiuscoletto|12 febbraio 2022}}''': Creo il [[template:Alfabeto latino]].
*'''{{Maiuscoletto|13 febbraio 2022}}''': Creo la voce dedicata a ''[[Brooklyn Nine-Nine]]'', una delle serie preferite di quel periodo.
*'''{{Maiuscoletto|16 febbraio 2022}}''': Creo il [[template:collaborazioni]], riallacciandomi alla [[#Parolieri|soluzione adottata in passato per parolieri e cantanti]] e al [[#Autori|template autori testi]]. Inizio a contribuire all'ultimo album di [[Caparezza]], ''Exuvia''.
*'''{{Maiuscoletto|5 marzo 2022}}''': Scorporo la voce dedicata al libro ''[[Saghe mentali]]'' di [[Caparezza]].
*'''{{Maiuscoletto|12 marzo 2022}}''': Il [[template:collaborazioni]] viene ufficializzato dopo una [[Wikiquote:Bar/Archivio_2022-01--05#Template:Collaborazioni|discussione al bar]].
*'''{{Maiuscoletto|1º aprile 2022}}''': Creo la voce su [[rosa e spina]].
*'''{{Maiuscoletto|4 aprile 2022}}''': Creo la voce dedicata a [[Tananai]].
*'''{{Maiuscoletto|22 aprile 2022}}''': Creo la voce dedicata a [[Colapesce Dimartino]].
*'''31 maggio 2022''': [[Utente:AssassinsCreed/Unwikiquote#Giuseppe_Vecchio|Omaggio]] a una grande fonte di ispirazione.
*'''{{Maiuscoletto|19 giugno 2022}}''': Brutta discussione ([[Discussioni_utente:AssassinsCreed/Archivio201822#Agostino_Di_Bartolomei|1]]-[[Discussioni_utente:Danyele#Re:_Agostino_Di_Bartolomei|2]]) di cui avrei fatto volentieri a meno.
*'''3 novembre 2022''': Mi specializzo in radiologia; divento [[radiologo]].
*'''{{Maiuscoletto|26 novembre 2022}}''': Creo la voce sulla [[vigilia di Natale]].<ref>Quell'anno lo spirito natalizio mi ha colto decisamente in anticipo! {{smile}}</ref> Ritorno su ''Wikiquote'' dopo una pausa.
*'''{{Maiuscoletto|1º dicembre 2022}}''': Creo la voce sulla [[befana]].
===2023===
*'''24 gennaio 2023''': ''Il giorno più triste''.
*'''27 febbraio 2023''': Mi trasferisco a [[Milano]] per lavoro.
*'''{{Maiuscoletto|7 maggio 2023}}''': Rimetto mano alla voce di [[Walt Whitman]]. Ritorno su ''Wikiquote'' dopo una pausa.
*'''{{Maiuscoletto|9 maggio 2023}}''': Creo la voce sulle [[gaffe]].
*'''{{Maiuscoletto|21 maggio 2023}}''': Creo la voce dedicata alla bruttissima razza dei [[radiologo|radiologi]].
*'''{{Maiuscoletto|26 maggio 2023}}''': Comincio a sistemare ''Pensieri spettinati'' di [[Stanisław Jerzy Lec]].
*'''{{Maiuscoletto|4 giugno 2023}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Tallone_di_Achille&diff=1277475&oldid=1277471 Correggo] un pregevole esempio di voce "fatta con i piedi".
*'''{{Maiuscoletto|26 giugno 2023}}''': Creo la voce su [[pecora e lupo]].
*'''{{Maiuscoletto|29 giugno 2023}}''': Creo la voce su [[nascita e morte]].
*'''{{Maiuscoletto|1° luglio 2023}}''': Creo la [[:Categoria:Citazioni celebri]] dopo una [[Wikiquote:Bar/Archivio_2023-06--12#Categoria:Frasi_e_concetti|fruttuosa discussione al bar]]. Creo anche la voce sull'espressione "[[vivi come se dovessi]]".
*'''{{Maiuscoletto|5 luglio 2023}}''': Comincio a sistemare la voce del [[Samuel Butler]] vittoriano.
*'''{{Maiuscoletto|12 luglio 2023}}''': Creo la voce sulla [[tomografia computerizzata]], il mio habitat naturale.
*'''{{Maiuscoletto|17 luglio 2023}}''': Creo la voce dedicata alle ''[[Fabulae]]'' in relazione alla paternità dibattuta dell'opera.
*'''{{Maiuscoletto|25 luglio 2023}}''': [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Samuel_Butler&diff=1288826&oldid=1288815 A volte un utente anonimo è più attendibile di un libro pubblicato da una nota casa editrice].<ref>[https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Samuel_Butler&diff=1284911&oldid=1284907 Inizialmente] avevo pensato l'errore fosse dell'utente anonimo, poi per fortuna ho iniziato a rintracciare la fonte originale per tutte le citazioni inserite in ''Dizionario dei luoghi non comuni'', avvedendomi di questo e di un altro errore di Guido Almansi.</ref>
*'''{{Maiuscoletto|5 agosto 2023}}''': Dopo il precedente episodio, capisco che ''Dizionario dei luoghi non comuni'' non è una fonte del tutto affidabile e [https://it.wikiquote.org/w/index.php?title=Samuel_Butler&diff=next&oldid=1290524 rivoluziono nuovamente] la voce di Samuel Butler rifacendomi ai titoli delle opere in lingua originale (soprattutto ''The Note-Books'').
*'''{{Maiuscoletto|6 agosto 2023}}''': Creo la voce sul personaggio mitologico [[Ettore (mitologia)|Ettore]] e su tanti altri personaggi mitologici.
*'''{{Maiuscoletto|9 agosto 2023}}''': Comincio a sistemare e ampliare la voce dedicata all'''[[Eneide]]''.
*'''{{Maiuscoletto|9 settembre 2023}}''': Creo la voce dedicata alla [[tanatofobia]].
*'''{{Maiuscoletto|1° ottobre 2023}}''': Creo le voci dedicate a [[colon]] e [[intestino]].
*'''{{Maiuscoletto|13 ottobre 2023}}''': Decido di [[Wikiquote:Vetrina/Segnalazioni/Morte|proporre per la vetrina]] la voce tematica dedicata alla [[morte]].
===2024===
*'''{{Maiuscoletto|10 gennaio 2024}}''': Wikiquote inglese risupera l'edizione italiana, che quindi torna al secondo posto per numero di voci [[#Traguardo|dopo due anni e mezzo]]. <!--data indicativa (è successo tra fine dicembre 2023 e inizio febbraio 2024), se qualcuno sa la data effettiva del sorpasso si senta libero di modificarla-->
*'''{{Maiuscoletto|25 febbraio 2024}}''': Wikiquote italiana supera la '''50000 voci'''.
*'''26 agosto 2024''': ''Il giorno più bello''.
==Note==
<references/>
===Fonti===
<references group="fonte"/>
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Carlo Vanzini
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2024-12-16T12:39:35Z
Spinoziano
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Annullate le modifiche di [[Special:Contributions/Mancio751|Mancio751]] ([[User talk:Mancio751|discussione]]), riportata alla versione precedente di [[User:Danyele|Danyele]]
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'''Carlo Vanzini''' (1971 – vivente), giornalista sportivo e telecronista italiano.
==Citazioni di Carlo Vanzini==
*1.39.48 il tempo di Kostelic, ci siamo, siamo lì...1.39.32! È medaglia d'oro! È medaglia d'oro! È medaglia d'oro! È medaglia d'oro! La Storia è lì! La Storia è lì, l'avevamo detto senza paura! 27 Febbraio, di 16 anni fa, 16 anni fa oggi, l'ultima medaglia italiana con [[Alberto Tomba]]! 22 anni fa, il 27 Febbraio, eravamo a Calgary con Alberto Tomba oro; eccolo lì Alberto! Eccolo lì [[Giuliano Razzoli|Razzoli]], è medaglia d'oro! {{NDR|27 Febbraio 2010, oro di Giuliano Razzoli a [[XXI Giochi Olimpici Invernali|Vancouver]]}}
*2 Novembre 2008. Dopo 5200 km, dopo 1046 giri, dopo 8 mesi in giro per il mondo, il mondo si è dato appuntamento qui, per decidere chi ne diventerà padrone: [[Lewis Hamilton|Hamilton]] o [[Felipe Massa|Massa]]? Dieci vittorie in due quest'anno, 13 pole position, in due, quest'anno. Ma adesso c'è posto solo per uno: solo per il Campione del Mondo, solo per l'emozione di chi lo diventerà per la prima volta! Buongiorno e benvenuti alla 36^edizione del GP del Brasile, per la quarta volta consecutiva il campionato si decide qui. Spot&go e poi via, con Hamilton al quarto match point della carriera, Massa il primo a casa sua, in Brasile. A San Paolo, la sua città... {{NDR|Introduzione GP del Brasile di Formula 1 2008}}
*[[Dreamtime]], gli [[aborigeni australiani|aborigeni]] ci credono: è il [[Tempo del Sogno]], quando cioè tutto doveva ancora essere creato, come questa stagione 2013 che dalla [[Australia|terra degli Aborigeni]] riparte, col suo Tempo del Sogno. Per molti già un incubo, con sembianze ben precise: serve la sveglia per [[Mark Webber|chi]] vuole centrare la prima vittoria di un australiano a Melbourne. O per chi, da [[Lewis Hamilton|britannico]], vuole vincere in [[Mercedes GP|Mercedes]] quasi 60 anni dopo [[Stirling Moss]]. O per [[Fernando Alonso|chi]] vuole riportare la storia ad avere quei [[Ferrari|colori]], sempre presenti nel Mondiale di Formula 1. Dream time. Buongiorno e benvenuti alla 29^ edizione del Gran Premio d'Australia: il tempo del sogno è finito, adesso si fa sul serio! {{NDR|Introduzione GP d'Australia di Formula 1 2013}}
*[[Frank Williams]], negli anni diventato Sir, era una di quelle figure che come Enzo Ferrari, incuteva timore, richiedeva rispetto e metteva davanti a tutto e a tutti, piloti compresi, il bene della sua scuderia. [...] Sir Frank se ne è andato lasciando però [...] un senso di immortalità, perché chi scrive la storia ne resta parte integrante, per sempre.<ref>Da ''[https://sport.sky.it/formula-1/2021/11/29/f1-morte-sir-frank-williams-ricordo-vanzini F1, addio a Sir Frank Williams: tutto iniziò da un garage e da una cabina telefonica]'', ''Sport.sky.it'', 29 novembre 2021.</ref>
*Fucsia!!! {{NDR|Tipica frase utilizzata quando un pilota realizza il miglior intermedio assoluto e/o il giro più veloce in gara, mutuata dal colore con cui viene indicato nel monitor dei tempi}}
*MASSA VINCE! MASSA VINCE il GP del Brasile! E adesso aspetta! Adesso aspetta! Incredibile! Felipe Massa! Felipe Massa... con [[Lewis Hamilton|Hamilton]] che è quinto?!...HA PASSATO [[Timo Glock|GLOCK]]! Non era un doppiato, ha passato GLOCK! Non era un doppiato, ha passato GLOCK! E campione del Mondo... HAMILTON! Non ci posso credere... non ci posso credere... che finale! Non lo dimenticheremo mai! [...] E Lewis Hamilton, è campione del Mondo! Incredibile... {{NDR|GP del Brasile, Formula 1 stagione 2008, arrivo}}
*Quando la vita arriva a un bivio si dice "sliding doors", noi diciamo in [[Formula 1]] "variante", come quella che ha deciso una settimana fa il GP del Belgio. Questione di attributi, lo ha detto [[Lewis Hamilton|Hamilton]], e forse per dimostrare che lui ne ha di più si è giocato la qualifica con le gomme sbagliate. Troppo tardi quando ha messo quelle giuste, pioveva troppo: 15°, mai così indietro in qualifica. Altro che attributi, serve la testa se si vuole diventare Campione del Mondo: quella che ha avuto [[Felipe Massa|Massa]], il suo 6° tempo vale una pole, da sfruttare adesso per prendere la variante, giusta, verso il titolo. Ma a proposito di attributi, varianti e "sliding doors", ecco [[Sebastian Vettel]], gran manico, arrivato al bivio della sua carriera: ha imboccato la direzione giusta, è giovane, diventerà famoso, anzi lo è già. Buongiorno, benvenuti alla 59^ edizione del GP d'Italia di Formula 1. Spot&go poi via, con [[Riccardo Patrese]] verso la prima variante di [[Autodromo Nazionale Monza|Monza]]: oggi un bivio, per la carriera di chi si gioca il Mondiale, di chi sogna di vincerlo, un giorno! {{NDR|Introduzione GP d'Italia di Formula 1 2008}}
*Sono passati 4 anni da [[XXI Giochi Olimpici invernali|Vancouver 2010]], di mezzo 1440 giorni. Per 30 atleti la vita è cambiata, molti hanno intrapreso nuove sfide, altri vincitori o sconfitti o come vuole il motto partecipanti contato i giorni. 1440 per tornare ad esserci, da oggi, da protagonisti. Un'attesa lunga, per cercare di confermarsi, rifarsi o ancora solo per esserci, tra fatica e sudore. Ma soprattutto passione, e tanta, per lo sport. Consapevoli che un'occasione così arriva solo ogni 4 anni. {{NDR|8 febbraio 2014, cerimonia di apertura di [[XXII Giochi Olimpici invernali|Sochi 2014]], introduzione}}
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Vanzini, Carlo}}
[[Categoria:Giornalisti sportivi italiani]]
[[Categoria:Telecronisti sportivi italiani]]
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Bashar al-Assad
0
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1356458
1356051
2024-12-16T21:04:48Z
Mariomassone
17056
/* Citazioni di Bashar al-Assad */
1356458
wikitext
text/x-wiki
[[File:Bashar al-Assad May 2018.jpeg|thumb|Bashar al-Assad]]
'''Bashar Hafiz al-Assad''' (1965 – vivente), politico siriano, presidente della [[Siria ba'thista]].
==Citazioni di Bashar al-Assad==
{{cronologico}}
*[[Yasser Arafat|Arafat]] è un bugiardo, non fidatevi di Arafat, non confondete il sostegno a lui con il sostegno al popolo palestinese, per noi è un morto che cammina, lo vogliono morto gli israeliani, lo vogliono morto i palestinesi.<ref name=attaccaarafat>Citato in ''[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/02/21/assad-attacca-arafat-ormai-fuori-dai-giochi.html?ref=search Assad attacca Arafat Ormai è fuori dai giochi]'', ''la Repubblica'', 21 febbraio 2002.</ref>
*La gente patriottica, la gente per bene non fugge, non lascia la patria.<ref>Citato in ''[https://www.repubblica.it/esteri/2012/08/29/news/assad_situazione_migliora_ma_crisi_non_finita-41648590/ Assad: "Situazione migliora, ma crisi non è finita Irrealistica creazione di zona cuscinetto"]'', ''repubblica.it'', 29 agosto 2024.</ref>
*{{NDR|Sul possibile intervento militare congiunto in Siria di Francia, Regno Unito e Stati Uniti d'America nella [[Guerra civile siriana]]}} È uno scontro storico e ne usciremo vincitori. Un attacco alla Siria rafforzerà i nostri animi. La Siria si difenderà da ogni aggressione straniera.<ref name=navi>Citato in ''[http://www.lastampa.it/2013/08/29/esteri/siria-parigi-trovare-soluzione-politica-navi-da-guerra-in-arrivo-nel-mediterraneo-DX7qQXwdQeq0q60m6rfqLK/pagina.html Siria, Gb: blitz legale anche senza Onu. Assad: "Un'aggressione ci rafforzerà"]'', ''Lastampa.it'', 29 agosto 2013.</ref>
*{{NDR|Sul possibile intervento militare congiunto in Siria di Francia, Regno Unito e Stati Uniti d'America nella Guerra civile siriana}} Fin dall'inizio della crisi, siamo sempre stati sicuri che sarebbe arrivato il momento in cui il vero nemico avrebbe mostrato il suo volto intervenendo nel nostro Paese.<ref name=navi/>
*Se vuoi sapere cosa vogliono davvero i migranti, rispondo in qualità di siriano: vogliono tornare nella loro nazione. Tutti quanti vogliono tornare, ma poi pensano che cercano anche stabilità e sicurezza e che hanno anche bisogni di prima necessità. In questo caso non posso dire che li inviterò a tornare in Siria, perché questa è la loro terra e non hanno bisogno di un invito per ritornare. Ma quello che vorrei dire loro, in questo caso, è che i rappresentanti europei hanno creato questo problema supportando il terrorismo direttamente o indirettamente nella nostra nazione. Hanno creato questa onda di siriani diretti verso l'Europa e allo stesso tempo ritengono di aiutarli dal punto di vista umanitario. Non hanno bisogno del vostro supporto nella vostra nazione; hanno bisogno di supporto nella nostra nazione. L'Europa deve smetterla di supportare i terroristi e abbandonare l'embargo che ha spinto molti siriani a venire da voi. La loro fuga è stata determinata dall'embargo e non soltanto dal terrorismo, perché proprio a causa di queste proibizioni molti siriani non possono più vivere nella loro terra.<ref name=ilgiornale>Citato in ''[http://www.ilgiornale.it/news/cronache/assad-giornale-leuropa-sta-aiutando-lisis-colpirla-1346864.html Assad al Giornale: "L'Europa sta aiutando l'Isis a colpirla"]'', ''Ilgiornale.it'', 30 dicembre 2016.</ref>
*Il problema dell'Europa è che non vuole che la si aiuti. Gli ufficiali e i governi lavorano contro i loro interessi e gli interessi dei loro cittadini. Supportano il terrorismo nella nostra regione e aiutano il terrorismo ad attaccare l'Europa. Come posso aiutarli? Se non hai buone politiche prima dell'intelligence, non puoi raggiungere alcun risultato attraverso l'intelligence e le azioni militari.
*Se guardi la Siria non solamente oggi o negli ultimi due giorni, ma nell'ultimo secolo, puoi notare come sia sempre stata diversificata. È sempre stata un ''melting pot'' di religioni e di etnie. Senza questa diversità non ci sarebbe la Siria. Parlo ovviamente della Siria come società prima della guerra. A causa di questo conflitto ci sono stati diversi cambiamenti demografici, soprattutto in seguito allo spostamento delle persone all'interno o all'esterno della nazione. Dopo la guerra, la maggioranza dei siriani tornerà in patria e la Siria rinascerà perché finora non è ancora svanita. Questa guerra, inoltre, ha unito tanti siriani che hanno imparato moltissime lezioni. Se non ci accettiamo reciprocamente, se non ci rispettiamo reciprocamente, non possiamo avere una società unita e, così facendo, la Siria non rinascerà. Credo di non dovere solo parlare della rinascita della Siria, ma sento che, se non ci sarà più il terrorismo, la società civile sarà più forte di quella di prima del conflitto, anche grazie alle lezioni che abbiamo imparato.<ref name=ilgiornale/>
*Il popolo siriano non dimenticherà la presenza di [[Qasem Soleimani|Soleimani]] al fianco dell'esercito arabo siriano per difendere la Siria dal terrorismo.<ref>Citato in [http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2020/01/03/assad-ricorderemo-sostegno-soleimani_bacdc459-6f83-456e-890a-83b18df37db1.html ''Assad, ricorderemo sostegno Soleimani''], ''Ansa.it'', 3 gennaio 2020</ref>
{{Int|Da ''[http://www.voltairenet.org/article169269.html Discorso al Parlamento siriano del Presidente Bashar al-Assad]''|''Voltairenet.org'', 30 marzo 2011}}
*È mia responsabilità tutelare la sicurezza di questo Paese e garantirne la stabilità. Questo rimane il pensiero dominante nella mia mente, il sentimento nel mio cuore.
*La Siria non è isolata rispetto a quanto sta accadendo nel mondo arabo. Noi siamo parte di questa regione. Noi la influenziamo e ne siamo a nostra volta influenzati, ma allo stesso tempo non siamo una copia di altri paesi. Nessun paese è esattamente come qualunque altro. Noi, in Siria, abbiamo caratteristiche che ci distinguono da tutti gli altri, dal punto di vista interno ed esterno.
*La nostra politica estera si basa sull’attaccamento ai nostri diritti nazionali e a quelli panarabi, sull’indipendenza, sul sostegno alla resistenza araba quando è in atto un’occupazione. Il legame tra politica interna ed estera è sempre stato il cittadino siriano. Quando il cittadino siriano non è più il cuore della politica interna ed estera, ci troviamo davanti a una deviazione, e diventa compito delle istituzioni del Paese correggere questa deviazione.
*Quando sei nel mezzo di una battaglia, tu sai chi è il tuo nemico, ne conosci i piani. Ma quando è finita, non sai quello che il nemico sta preparando. Così, dopo ogni successo dobbiamo lavorare duramente per difendere la vittoria e proteggerci da ogni cospirazione che potrebbe covare contro di noi nel mondo esterno. E sono sicuro che voi tutti sapete che la Siria sta fronteggiando un grande complotto i cui tentacoli si estendono da alcuni paesi stranieri, vicini e lontani, nonché dall'interno. Un piano che ha sfruttato la tempistica, se non la forma, di ciò che sta accadendo in altri paesi arabi.
*La maggior parte del popolo siriano ha qualche bisogno insoddisfatto, e noi tutti siamo qui a discutere, criticare, confrontarci, perché non abbiamo ancora risolto molti dei bisogni del popolo siriano. Ma la sedizione si è infiltrata tra gli altri due fattori, ha iniziato a guidarli e a nascondersi sotto di essi.
*In linea di principio, noi sosteniamo le riforme e veniamo incontro ai bisogni del popolo. Questo è il dovere dello Stato. Ma non possiamo sostenere la sedizione!
*Ora, nessuno può difendere la patria e allo stesso tempo cospirare contro di essa. Questo è impossibile e inaccettabile.
*Gli Stati Uniti volevano imporci riforme e democrazia. Noi ci siamo opposti a questo progetto, al vertice arabo, ed è fallito.
*Abbattere la sedizione è un dovere nazionale, morale e religioso, e tutti coloro che possono essere parte della soluzione non possono sostenere il problema. Il Sacro Corano dice: «La sedizione è peggio dell’omicidio», così tutti coloro che volontariamente o involontariamente vi contribuiscono, si rendono complici dell’uccisione della Patria. Non c’è spazio alcuno per il compromesso o per evitare di schierarsi. La posta in gioco è la Patria. È in atto una grande cospirazione. Non siamo in cerca di battaglie. Il popolo siriano è pacifico, ama gli altri, tuttavia mai ha esitato nella difesa delle proprie cause, interessi e principi. E se saremo costretti alla battaglia, così sia.
{{Int|Da ''[http://www.lintellettualedissidente.it/rassegna-stampa/il-discorso-di-bashar-al-assad-alluniversita-di-damasco/ Il discorso di Bashar Al Assad all'università di Damasco]''|''Lintellettualedissidente.it'', 13 gennaio 2013}}
*Le rivoluzioni hanno bisogno di un leader, sono costruite sul pensiero e la scienza, non sull’ignoranza, fanno avanzare il Paese, diffondono la luce sulla società. La vera rivoluzione è una rivoluzione del popolo, gli importatori di rivoluzione dall’estero non la devono imporre al popolo.
*Che cosa sta succedendo all’interno è chiaro. All’estero, ci sono quelli che cercano di dividere Siria e cercano di indebolirla.
*I vicini di casa sono venuti dal popolo siriano per indebolirlo e dominarlo … Ma la Siria e la sua gente sono più forte e più solida e hanno promesso loro che non dimenticheremo.
*La lotta è contro il terrorismo e non ci fermeremo fino a quando non ce ne sarà più in Siria.
*Non abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare in casa nostra, siamo un paese di migliaia di anni e sappiamo come gestire i nostri affari.
*La [[primavera araba]] è come una bolla di sapone.
{{Int|Da ''[https://www.panorama.it/news/siria-bashar-al-assad-punto-di-vista-leader-dittatore L'ultima intervista a Bashar Al Assad]''|Intervista di ''Der Spiegel'', citato in ''panorama.it'', 16 ottobre 2013}}
*Sarà il popolo siriano a decidere il mio destino. Nessun partito può decidere su questo punto [...]
*Quando parla di opposizione dovrebbe soffermarsi a valutare chi rappresentano questi gruppi, loro stessi o il paese?
*[...] questo conflitto è stato portato in Siria dall'estero. Queste persone vivono all'estero, in alberghi a cinque stelle, ci sono paesi {{NDR|Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Arabia Saudita e Qatar}} che indicano loro come comportarsi, ma non hanno nessun legame con la Siria.
*Il Presidente degli Stati Uniti dovrebbe limitarsi a parlare del suo paese, non ha alcun diritto di giudicare la Siria, né dovrebbe permettersi di indicare ai siriani come dovrebbe essere il loro presidente. [...] In più le sue parole non valgono niente. Ripete ormai da un anno e mezzo che il presidente se ne deve andare, e non è ancora cambiato nulla.
*Sono stati commessi degli errori, ma abbiamo cambiato la costituzione per andare incontro alle esigenze del popolo. Allo stesso tempo non possiamo permetterci di non affrontare le minacce di terrorismo.
*Non abbiamo usato armi chimiche. [...] Mi dipingete come un uomo che uccide la propria gente. Ho contro di me Stati Uniti, l'Occidente, i paesi arabi ricchi, la Turchia, e cosa faccio? Uccido la mia gente che ancora mi sostiene? Vi sembro forse Superman?
*Secondo voi come faccio ad essere ancora al potere dopo due anni e mezzo? Perché i siriani sostengono me, il governo e lo stato.
*Voi arrivate sempre tardi quando si tratta di capire la realtà dei fatti. Quando noi parlavamo di proteste violente, voi raccontavate di manifestazioni pacifiche. Quando abbiamo iniziato a parlare di estremismo, avete sottolineato la presenza di "qualche" militante. [...] In più, le dico con franchezza che negli ultimi dieci anni l'Occidente non ha fatto altro che sostenere al-Qaeda. Magari non era questa la vostra intenzione, ma è quello che è successo. È per questo che oggi ci ritroviamo al-Qaeda nel nostro paese, con combattenti che arrivano da decine di paesi diversi.
*{{NDR|«Pensa di avere ancora qualche opportunità di vincere questa guerra?»}} Anche se non ne avessi, non potrei far altro che continuare a combattere per difendere il paese.
*La [[Russia sotto Vladimir Putin|Russia]] ha capito molto bene quello che sta succedendo qui. [...] Ed è molto più indipendente dell'Europa, che è troppo influenzata dalle dinamiche americane.
*{{NDR|«La fuga dei rifugiati dipende soltanto da lei e dal suo regime».}}<br>Mi scusi, la sua è una domanda o un'affermazione? Se è un'affermazione, è sbagliata. Se è una domanda, si è chiesto perché queste persone stanno scappando? Le ragioni sono più di una. E una di queste è legata alla forte minaccia terroristica. [...] Quando si verificano crisi come questa, [...] bisogna essere realisti e rendersi conto ci vorrà del tempo per risolvere tutti i problemi. Ecco perché non ci resta che credere nella vittoria. [...] Vittoria significa stabilità. Anzitutto dobbiamo liberarci dei terroristi. Poi, cosa ancora più pericolosa, dovremo liberarci della loro ideologia, che si è già infiltrata in molte parti della Siria. È inammissibile che un ragazzino di otto anni provi a decapitare qualcuno, come è successo al nord. O che i bambini guardino le immagini relativa alle decapitazioni con gioia, come se stessero seguendo un incontro di calcio. Se non risolveremo questo problema, che è molto più grave della minaccia terroristica in sé, ci attenderà presto futuro ancora più nero.
*{{NDR|«Pensa sia possibile trovare una soluzione attraverso un negoziato?»}} Con i militanti? No. L'opposizione politica non può avere il suo esercito. Negozieremo con chiunque si mostrerà disponibile ad abbassare le armi per tornare alla normalità.
*{{NDR|«Non pensa potrebbe fare la stessa fine del Presidente rumeno [[Nicolae Ceaușescu|Ceausescu]], che dopo un processo lampo venne ucciso dai suoi stessi soldati?»}}<br>Se avessi paura di questo, avrei lasciato la Siria molto tempo fa.
{{Int|Da ''[http://www.rainews.it/dl/rainews/media/intervista-in-esclusiva-Monica-Maggioni-presidente-siriano-Bashar-al-Assad-cbb4acd8-5af8-45e3-815b-3cc5d05eda4d.html L'intervista in esclusiva di Monica Maggioni al presidente siriano Bashar al-Assad]''|''Rainews24.it'', 13 marzo 2014}}
*Fin dall'inizio della crisi, abbiamo sempre affermato che l'attività politica o la soluzione politica, comunque vogliamo chiamarla, è un elemento fondamentale della crisi, ma quando c'è il terrorismo non ci si può aspettare che la soluzione politica possa risolvere tutto.
*Quando sono armati non si possono definire opposizione, ma terroristi. L'opposizione è un'entità politica, un programma politico, una visione politica. Questa è l'opposizione. Se ci sono le armi, si distrugge, si uccide, si commettono omicidi, non si tratta di opposizione. Questo è quello che tutto il mondo e tutti gli altri paesi definiscono terrorismo. Dunque possiamo discutere con tutti i partiti all'opposizione; per quanto riguarda i militanti che hanno le loro armi, se rinunceranno alle loro armi, saremo pronti a discutere con qualunque altro cittadino.
*Non possiamo negoziare con coloro che richiedono un intervento straniero ed un intervento militare in Siria.
*{{NDR|Sull'Arabia Saudita e il Qatar}} Si tratta di stati satelliti. Il loro padrone sono gli Stati Uniti, lo sappiamo tutti. Dunque se parteciperanno gli Stati Uniti saranno loro il partner principale, gli altri sono accessori.
*La nostra realtà attuale è che molti paesi europei hanno adottato quella che potremmo definire la prassi americana nel trattare con gli altri paesi, dal tempo di George Bush, oltre dieci anni fa. Quando hanno un problema o sono in disaccordo con un paese, tagliano qualunque tipo di rapporto. Dunque se volete avere un ruolo come potete farlo se non ci sono rapporti? Per quanto riguarda la credibilità, come potete parlare di credibilità di qualunque paese europeo se parlano di aiuti umanitari e allo stesso tempo decidono di imporre il peggiore embargo che abbiamo mai vissuto dalla nascita della Siria, dopo l'indipendenza?
*L'avvicinamento degli iraniani agli americani non è solo una mossa naif, è un passo ben studiato basato sull'esperienza degli iraniani con gli Stati Uniti dalla rivoluzione del 1979. Ma se gli americani sono sinceri in questo ravvicinamento, credo che ci saranno risultati positivi su una serie di questioni, non solo la crisi siriana, ma anche tutti gli altri problemi della regione.
*La Siria è un crogiolo di razze, è sempre stata così e lo è anche oggi con la sua molteplicità di culture presenti da secoli prima del cristianesimo e dopo il cristianesimo, prima dell'Islam e dopo l'Islam. Se ci saranno dei cambiamenti anche drastici nel tessuto demografico e sociale della società siriana, ci sarà un grande problema in relazione al futuro della Siria. Non so che tipo di problema potrebbe essere, perché è più complicato di quanto si potrebbe pensare e avrebbe delle ripercussioni anche su altri paesi della regione. La Siria è un paese laico e la società siriana è una società laica. Laico significa trattare con ogni cittadino a prescindere dalla sua religione, setta o etnia. Io penso che tecnicamente queste minoranze in Siria, soprattutto i cristiani alla luce di quanto sta accadendo recentemente, chiese bruciate, attacchi a villaggi cristiani, espulsione dei cristiani dalle loro case, alla luce di tutto ciò affrontare questa crisi non è solo una questione siriana, non è solo una questione regionale; dovrebbe essere una questione internazionale, soprattutto per l'Italia ed il Vaticano.
*L'esercito siriano non ha utilizzato affatto le armi chimiche, non lo ha mai fatto durante la crisi. Al contrario abbiamo prove sull'uso delle armi chimiche da parte dei ribelli.
*Fino ad ora come Presidente devo restare al mio posto perché quando c'è una tempesta nessuno abbandona il proprio posto, non si abbandona il proprio posto e non si lascia il paese nel bel mezzo della tempesta. La missione è riportare il paese al porto e non abbandonare la nave e il popolo siriano.
*Abbiamo bisogno delle riforme. Senza le riforme non si va avanti. Le riforme sono una parte fondamentale di ciò di cui sto parlando; in realtà sono l'asse portante per una Siria migliore, è certo, ma questo non significa essere la speranza di paesi o di persone straniere, io potrei essere la speranza dei siriani, di nessun altro.
{{Int|Da ''[https://www.avvenire.it/mondo/pagine/assad-presto-un-referendum-errori-li-ha-commessi-la-ue Intervista. Il presidente Assad: presto referendum in Siria. Gli errori della Ue"]''|''Avvenire.it'', 14 marzo 2017}}
*Il problema siriano ha molte sfumature ed è reso ancor più complicato dalle ingerenze esterne.
*Finché ci saranno terroristi in Siria ogni abitante del Paese sarà in pericolo, questo è certo. La domanda importante è: chi aiuta e sostiene i terroristi? Ed è una domanda che vorrei fare ai politici europei, che fin dall'inizio della crisi in Siria hanno preso una strada che ha portato alla distruzione del nostro Paese, alla diffusione del terrorismo in tutta la regione, al succedersi di attentati in Europa e alla crisi dei rifugiati. L'Europa, o per meglio dire l'Occidente perché la guida è sempre stata degli americani, ha avuto finora l'unico ruolo di cooperare con gli obiettivi dei terroristi. Non ha sostenuto alcun processo politico. Ne parla, ma senza intraprendere alcuna concreta azione. Per quanto riguarda Israele, è semplice: aiuta in modo molto diretto i terroristi, sia offrendo sostegno sia lanciando attacchi contro il nostro esercito lungo la linea di confine. L'Iran, al contrario, ci aiuta a combattere il jihadismo e ci sostiene dal punto di vista politico in Medio Oriente come presso la comunità internazionale.
*Guardiamo ai fatti: da quando abbiamo chiesto ai russi di aiutarci e loro si sono schierati accanto all'esercito siriano, il Daesh ha cominciato a perdere terreno. Prima, finché sul terreno agiva solo quella che viene chiamata Alleanza occidentale contro il terrorismo, il Daesh si allargava.
*In primo luogo, è il popolo siriano che deve scegliere il proprio Presidente e decidere chi è il colpevole di questa guerra e delle sue conseguenze. Certo non le Nazioni Unite, che non hanno alcun vero ruolo. E sappiamo anche qual è la causa: dal crollo dell'Urss, alcuni Paesi del Consiglio di Sicurezza, cioè Usa, Francia e Gran Bretagna, hanno usato l'Onu per affermare i propri interessi e rovesciare i Governi che non si allineavano ad essi. Dovrei andarmene? Per me conta solo il parere dei siriani. L'Onu e qualunque altro politico fuori dalla Siria possono dire ciò che vogliono, non me ne curo. Comunque, quando si parla dei morti e dei rifugiati, sarebbe bene ricordare che la responsabilità di una parte di quelle tragedie ricade sull'Europa. Non direttamente ma per il sostegno offerto ai terroristi fin dal principio, definiti 'moderati' anche quando si capiva che quella moderazione era solo un'illusione.
*Ogni politica, nel modo in cui viene realizzata, ha dei margini di errore. Ma gli errori non si rimpiangono, si correggono. Ed è quanto cerchiamo di fare ogni giorno.
*La guerra è una lezione durissima per qualunque società. E noi non possiamo limitarci a prendercela con l'Occidente o con le petromonarchie del Golfo Persico che finanziano i terroristi. Dobbiamo chiederci: che cosa non funziona nel mio Paese? La mia agenda ha un caposaldo: favorire la discussione tra i siriani sul sistema che il Paese dovrà adottare.
*La priorità, ora, è sbarazzarsi dei terroristi per arrivare alla riconciliazione nazionale. Fatto questo, discuteremo liberamente di qualunque argomento o riforma.
*La generazione dei miei genitori era più aperta della mia. Ed è un problema che tocca non solo le persone religiose, il rifiuto dell'altro influenza la società intera, in ogni ambito. Questo fenomeno ha avuto una grossa parte anche nella crisi della Siria. Se non impariamo a farci i conti e a combatterlo, la guerra civile diventerà un tratto permanente delle società mediorientali. Ma, ripeto, tutto questo non c'entra con la nostra cultura. Infatti lo stesso problema si è avuto in Europa, in ogni Paese dove si è permesso che il wahhabismo prendesse piede. In Francia, per esempio. Non è un caso se molti dei più feroci leader del Daesh, di al-Qaeda e di al-Nusra sono arrivati dall'Europa.
{{Int|Da ''[https://www.reportdifesa.it/siria-in-una-lettera-da-mosca-lex-presidente-bashar-al-assad-racconta-al-sua-verita-sulle-ultime-ore-della-sua-caduta-non-ho-mai-cercato-posizioni-per-tornaconto-personale-ma-mi-sono-sempre-cons/ Siria. In una lettera da Mosca l’ex Presidente Bashar al Assad racconta al sua verità sulle ultime ore della sua caduta]''|Dichiarazione pubblicata dopo la [[caduta di Damasco]], citato in ''Reportdifesa.it'', 16 dicembre 2024}}
*Innanzitutto, la mia partenza dalla Siria non è stata pianificata né è avvenuta durante le ultime ore delle battaglie, come alcuni hanno affermato. Al contrario, sono rimasto a Damasco, svolgendo i miei compiti fino alle prime ore di domenica 8 dicembre 2024. Quando le forze terroristiche si sono infiltrate a Damasco, mi sono trasferito a Latakia in coordinamento con i nostri alleati russi per supervisionare le operazioni di combattimento. All’arrivo alla base aerea di Hmeimim quella mattina, divenne chiaro che le nostre forze si erano completamente ritirate da tutte le linee di battaglia e che le ultime posizioni dell'Esercito erano cadute. Mentre la situazione sul campo nell'area continuava a deteriorarsi, la stessa base militare russa è stata oggetto di attacchi intensificati da parte di droni. Non avendo mezzi validi per lasciare la base, Mosca ha chiesto al comando della base di organizzare un'immediata evacuazione in Russia la sera di domenica 8 dicembre. Ciò è avvenuto il giorno dopo la caduta di Damasco, in seguito al crollo delle ultime posizioni militari e alla conseguente paralisi di tutte le restanti istituzioni statali.
*In un momento così critico nella storia della Nazione dove la verità deve avere la precedenza, è essenziale affrontare queste distorsioni. Sfortunatamente, le circostanze prevalenti in quel momento, incluso un totale blackout delle comunicazioni per motivi di sicurezza, hanno ritardato il rilascio di questa dichiarazione. Ciò non sostituisce un resoconto dettagliato degli eventi accaduti, che verrà fornito quando l'occasione lo consentirà.
*In nessun momento di questi eventi ho preso in considerazione l'idea di dimettermi o di cercare rifugio, né una proposta del genere è stata fatta da alcun individuo o partito. L'unica soluzione possibile era continuare a combattere l'assalto terroristico. Ribadisco che colui che, fin dal primo giorno di guerra, rifiutò di barattare la salvezza della sua Nazione per un tornaconto personale, o di compromettere il suo popolo in cambio di numerose offerte e lusinghe, è la stessa persona che si trovava al fianco degli ufficiali e soldati dell'Esercito in prima linea, a pochi metri dai terroristi nei campi di battaglia più pericolosi e intensi.
*Non ho mai cercato posizioni per tornaconto personale ma mi sono sempre considerato custode di un progetto nazionale, sostenuto dalla fede del popolo siriano, che ha creduto nella sua visione. Ho avuto una convinzione incrollabile nella loro volontà e capacità di proteggere lo Stato, difendere le sue istituzioni e sostenere le loro scelte fino all'ultimo momento. Quando lo Stato cade nelle mani del terrorismo e si perde la capacità di dare un contributo significativo, qualsiasi posizione diventa priva di scopo, rendendo la sua occupazione priva di significato.
==Citazioni su Bashar al-Assad==
[[File:Vladimir Putin and Bashar al-Assad (2017-11-21) 03.jpg|thumb|Assad con [[Vladimir Putin]] nel 2017]]
*Allah ti chiederà il conto per i 150 civili che hai ucciso, la pagherai per il male che hai fatto al tuo popolo. ([[Recep Tayyip Erdoğan]])
*Assad sembra essersi deciso ad epurare il suo governo di chiunque sia remotamente sospettato di simpatizzare per la rivolta democratica – con la sua prima priorità essendo la ripresa del controllo delle forze armate. Per rendersi chiaro, sta apparendo sulla televisione di Stato in uniforme militare nel suo ruolo di comandante in capo – spesso con il petto ricoperto delle più alte decorazioni militari siriane al valore, anche se non ha mai fatto il servizio militare. ([[Amir Taheri]])
*Bashar al-Assad ha brutalizzato il suo popolo: una soluzione in Siria deve essere la transizione a un nuovo leader. ([[Barack Obama]])
*Certo, sarà dura dover abbassare lo sguardo ogni volta che qualcuno ci rinfaccerà le due o trecentomila uccisioni volute da Assad. Ma, se vogliamo che la guerra contro l’Isis sia efficace, è giunto il momento di accantonare (temporaneamente) questi ricordi. E di farlo a testa alta, senza infingimenti, ammettendolo apertamente. Tanto più che, probabilmente, questo non sarà neanche il peggiore dei compromessi che ci verranno chiesti. ([[Paolo Mieli]])
*Dal nostro punto di vista, non ha più legittimità. ([[Hillary Clinton]])
*È un errore non cooperare con il governo siriano di Bashar al-Assad. In Siria solo le forze di Assad e i [[curdi]] stanno combattendo valorosamente il terrorismo. ([[Vladimir Putin]])
*Francamente [[Vladimir Putin|Putin]] sta sostenendo una persona davvero diabolica [...] Quando fa sganciare gas o bombe o barili imbottiti di dinamite in mezzo a un gruppo di persone e poi si vedono quei bambini senza braccia, senza gambe, senza faccia, questa persona è un animale. ([[Donald Trump]])
*Ha compiuto una grande operazione di mimetismo. È riuscito a passare nel giro di pochi mesi dal rischio di essere bombardato ad aver bisogno anche di una sua reazione contro il terrorismo. Dal suo punto di vista ha creato un capolavoro. ([[Domenico Quirico]])
*Il fatto che resti alla guida del Paese è qualcosa che non può essere accettabile per quei leader come noi che lottano per la pace dell'umanità. ([[Recep Tayyip Erdoğan]])
*Il presidente siriano Bashar al Assad è come [[Adolf Hitler|Hitler]] e [[Saddam Hussein]]. ([[John Kerry]])
*In Siria la brutale repressione del regime di Assad ha portato il Paese sull'orlo del baratro. La drammatica situazione umanitaria, l'afflusso di profughi nei Paesi vicini, gli scontri lungo la frontiera con la [[Turchia]], i rischi di derive estremistiche richiedono una risposta determinata e coesa della comunità internazionale. L'[[Italia]] chiede fermamente che il regime siriano cessi le violenze e avvii la transizione politica. ([[Giulio Terzi di Sant'Agata]])
*La Siria rappresenta oggi la pagina più dolorosa. Le atrocità di Assad hanno portato il paese alla guerra civile con conseguenze umanitarie devastanti. La comunità internazionale è stata finora incapace di arrestarla. Lo scenario è aggravato dai rischi di instabilità regionale e di contagio dei paesi vicini – penso in particolare al [[Libano]], dove anche l'Italia è attivamente partecipe in una missione internazionale di stabilizzazione e di pace. ([[Giorgio Napolitano]])
*Non conosco Bashar se non tramite quello che leggo sulla stampa. Ma credo che si stia inaugurando una nuova stagione. ([[Amin Gemayel]])
*Non riponiamo la nostra speranza su Assad, o su qualcun altro in Siria. ([[Sergej Viktorovič Lavrov]])
*Oggi, Bashar al-Assad interpreta il ruolo del figlio del levantino, offrendo i suoi servizi a qualsiasi potenziale cliente attraverso colloqui con chiunque passa l'angolo di Damasco ove si nasconde. A prima vista, il levantino può sembrare avvincente per coloro che sono coinvolti in giochi sporchi. Alla fine però, il levantino deve tradire il suo pagatore attuale per servirne uno nuovo. Quattro anni fa, Bashar si affiancò all'asse di Teheran e Mosca, e ora cerca di tornare a quella di Tel-Aviv e di Washington che suo padre servì per decenni. Se però la storia ha una morale da insegnare, è che il levantino è sempre la fonte del problema invece d'essere parte della soluzione. Lo [[Stato Islamico]] è là perché quasi mezzo secolo di oppressione da parte degli Assad creò le condizioni per la sua nascita. Ciò che ci vuole è una politica basata sul dato di fatto in cui entrambi, Assad e lo Stato Islamico, sono parti dello stesso problema. ([[Amir Taheri]])
*Più di duemila combattenti russi e delle ex repubbliche sovietiche sono in Siria con il pericolo che possano tornare in patria. Invece di aspettare che lo facciano, aiutiamo Assad a combatterli in territorio siriano. ([[Vladimir Putin]])
*Verrà un giorno in cui la giustizia internazionale si pronuncerà su Bashar al-Assad che massacra il suo popolo. Questi crimini {{NDR|gli attacchi chimici contro i civili in Siria del 4 aprile 2017}} non resteranno impuniti. Ci sono delle indagini e delle commissioni delle Nazioni Unite. Avrà un processo come criminale di guerra. ([[Jean-Marc Ayrault]])
===[[Magdi Allam]]===
*Assad padre è arrivato al punto di schierare l'esercito siriano a fianco di quello americano nella guerra di liberazione del Kuwait contro le forze di [[Saddam Hussein|Saddam]] nel 1991. Ciò induce a ritenere che anche il giovane Bashar farà del suo meglio per favorire una soluzione politica al nuovo conflitto esploso con l'America.
*Il vecchio Leone di Damasco ruggiva ma non mordeva. E oggi il più giovane e inesperto Bashar seguirà le sue orme. Stando alla storia recente della Siria e alla storia personale degli Assad lo scenario futuro più verosimile non sarà l'escalation della tensione ma all'opposto un rientro nella cuccia con la coda tra le gambe. La vera priorità di Bashar, al pari di quella del padre Hafez, non è mai stata la riconquista del Golan bensì la strumentalizzazione dello stato d'emergenza nazionale per legittimare il protrarsi del proprio potere dispotico all'interno della Siria.
*Morire per Saddam? La risposta del presidente Bashar Al Assad è un secco no. Il dittatore iracheno è stato un nemico giurato dei fratelli-rivali del Baath siriano. Probabilmente se lo avesse tra le mani, lo consegnerebbe subito a [[George W. Bush]] per mettere a tacere la nuova offensiva dell'America. Prima che si trasformi in Syrian Freedom.
*Spera di risultare credibile e convincente presso la comunità internazionale ma, al tempo stesso, si erge a pioniere e leader del movimento rivoluzionario della riscossa araba contro la strategia della superpotenza mondiale.
===[[Enzo Bettiza]]===
*Epigono minore del defunto presidente Hafiz, ma altrettanto determinato nell' uso della più ignobile spietatezza.
*Gli americani, e i loro più stretti alleati, hanno deciso che la cosa migliore era non fare nulla sul piano militare affidando alle sanzioni economiche e al gelo diplomatico il ruolo punitivo, ma non distruttivo, nei confronti di Bashar al Assad.
*L'ultimo degli Assad, che con il collo lungo da rettile raggiunge l'altezza di un metro e novanta, ricordando la figura del padre riflessa da uno specchio deformante, è diventato così un assassino tollerato e quasi intoccabile.
===[[Tahar Ben Jelloun]]===
*Bashar è collegato alla centrale della tortura: tanto per passare il tempo, è lui che preme il pedale per trasmettere le scariche ai genitali dei suppliziati. Sembra che questo lo diverta.
*Che età hanno i suoi figli? Dormono bene? Sono stati dal dentista per prevenire la carie? Ci si preoccupa, si controlla che stiano bene e non manchino di nulla. Perché tutt'intorno alla loro casa, i cittadini in armi tentano di indurre il loro padre a tornare al suo primo mestiere di medico. Ma Bashar ha troppi impegni, non sa se la sera riuscirà a trovare il tempo di raccontare loro una favoletta per una buona notte con tanti bei sogni. Magari li ha mandati in un posto lontano, a Londra per esempio, per farli vivere al sicuro con la loro mamma.
*Con l'appoggio della Russia e dell'Iran, Bashar sta conducendo una guerra spietata contro il suo popolo. Le cose si sono complicate con l'entrata in scena dell'islamismo radicale. Un bell'aiuto per la strategia di Bashar, che ha potuto dire al mondo: o resto io, o sarà il caos islamista! Poi, nell'agosto 2013, si è fatto uso di armi chimiche. Obama si è spazientito. Ma era solo uno scatto di nervi, un po' di malumore. Tutto qui. Gli europei aspettavano di vedere cos'avrebbe fatto l'America. Non fece nulla. Così si è data «licenza di uccidere» a un grande assassino, Bashar al Assad.
*Io non so quanti anni abbiano i figli di Bashar al-Assad. Sembra che li abbia fatti andare all'estero. Fa bene a proteggerli. Non ha tempo di occuparsene. Ma cosa importa. Che dei servizi di Stato torturino a morte un ragazzino la dice lunga sulla sua umanità, sulla sua visione del mondo e del potere.
*La Siria è governata da un massacratore del suo stesso popolo. A Bashar al Assad non importa nulla di chi fugge dai suoi bombardamenti o da quelli delle orde dell'Is.
*La sua testa non è molto grande. È occupata da fieno, spilli e lame da rasoio. Non so perché. Il suo cervello è calmo. Non c'è stress né nervosismo.
*Se l'America e l'Europa avessero colpito con forza Assad nell'agosto 2013, quando usò il gas contro la sua popolazione, oggi non ci troveremmo davanti a una tragedia di questa portata. I potenti hanno abbandonato il popolo siriano. Fu l'America di [[George W. Bush]] a distruggere l'Iraq e a smantellare il suo esercito, che oggi si ritrova a combattere a fianco dell'autoproclamato imam Al Baghdadi, capo dell'[[ISIS|Is]]. Nel frattempo Bush trascorre giornate tranquille nel suo ranch texano. Nessuna istanza giudiziaria internazionale lo ha mai importunato. E quest'impunità alimenta gli estremismi, servendo da pretesto ai giovani che si arruolano nella [[jihad]].
===[[Enrico Franceschini]]===
*Ha cercato di replicare la fama del padre, senza riuscirci del tutto. Ha usato perfino i gas chimici per sopprimere le rivolte di vario segno esplose durante la guerra civile. Ha rinchiuso in carcere ogni tipo di dissidente. Ha fatto arrestare e torturare gli avversari. Ma non è riuscito, a differenza del padre, a tenere unito il Paese; né ha avuto il ruolo che ebbe Assad senior nei rapporti con le altre autocrazie e dinastie monarchiche arabe. A sorreggere Assad junior sono stati soprattutto i bombardamenti russi, le Guardie della Rivoluzione iraniana, gli Hezbollah libanesi. Ha tremato davanti ai dimostranti pro-democrazia della Primavera Araba, alla sfida del sedicente Stato islamico, ai raid delle forze americane e israeliane.
*I pessimisti scommettevano che Assad junior non sarebbe durato a lungo: era un medico oculista 34enne, privo di esperienza militare o politica, con l'aspetto e i modi di un timido mollaccione.<br>Gli ottimisti, d'altro canto, speravano che l'esperienza di vita in Occidente lo avrebbe spinto a democratizzare gradualmente la sua nazione [...].<br>Entrambi i pronostici si sono rivelati sbagliati. Assad figlio è rimasto al potere per venticinque anni, e non ha affatto democratizzato la Siria, usando repressione e violenza quanto il padre. Ma ancora più del genitore si è legato ad altre potenze per rimanere in sella, l'Iran (in particolare gli Hezbollah libanesi, esercito per procura di Teheran) e la Russia; e assai più di Assad senior ha dovuto tollerare sacche di resistenza interna che hanno progressivamente diviso il Paese.
===[[Sergio Romano]]===
*Assad e Putin sono autoritari e spregiudicati, ma anche molti generali democratici, durante la Seconda guerra mondiale, non si sono comportati diversamente.
*Gli americani non si rendono conto che Assad non è solo un despota ma anche il leader di un blocco politico e sociale. Non dimentichiamo poi che esiste la simpatia dei cristiani, della media borghesia. Fino ad ora hanno parlato poco per non esporsi alle rappresaglie dell’una e dell’altra parte, ma la loro posizione è chiara.
*Il presidente siriano si è sicuramente screditato ma non è una persona inutilizzabile.
*L’unico modo per uscire da questo imbroglio sarebbe quello di decidere quale sia il nemico peggiore: Assad o l’islamismo fanatico e radicale?
*Se le nostre democrazie hanno deciso che eliminare Assad è una condizione irrinunciabile, dovrebbero prepararsi a ciò che potrebbe succedere dopo.
===[[Bernardo Valli]]===
*Bashar el-Assad è accusato dai manifestanti di essere un falso riformatore. Laureato in medicina, e poi convertito alla politica per prendere la successione del padre, egli si prestava come un uomo aperto alla modernità, appassionato d'informatica ed esperto internauta. Ma ha fatto disperdere brutalmente le timide manifestazioni dei giovani armati di candele riunitisi la sera a Damasco per appoggiare l'insurrezione del Cairo. Il caso di Tal al-Malluhi, una ragazza di diciannove anni, autrice di blog impertinenti, arrestata, maltrattata, condotta in tribunale con gli occhi bendati e le manette, e condannata a cinque anni per spionaggio a favore degli Stati Uniti, non ha reso credibile la conversione democratica di Bashar.
*C'è chi descrive Bashar el Assad politicamente agonizzante. Ma fin che il grosso dell' esercito è al suo fianco può resistere. Di giorno in giorno cresce tuttavia il rischio che le forze armate ereditate dal padre lo abbandonino.
*Con Hamas, Bashar, il figlio, va d'accordo. Ne ospita i dirigenti. Esercita inoltre un'influenza sugli hezbollah libanesi, con i quali sa essere severo quando deve placare le preoccupazioni all'interno del suo paese, dove è vivo il timore di essere trascinati da quegli alleati sciiti libanesi esaltati in disordini simili a quelli che tormentano, insanguinano il vicino Iraq.
*Ha l'aria di un bravo ragazzo. Persino un po' pirla. Un simpaticone, fino al giorno in cui l'esercito ereditato dal padre ha esagerato, accelerando la dinamica omicida.
*Non è facile scalzare Assad. Il suo potere ha radici profonde. E il sangue scorre facilmente in Siria.
==Note==
<references />
==Voci correlate==
*[[Asma al-Assad]]
*[[Guerra civile siriana]]
*[[Hafiz al-Asad]]
*[[Siria ba'thista]]
==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Assad, Bashar al-}}
[[Categoria:Ba'thisti]]
[[Categoria:Personalità della guerra al terrorismo]]
[[Categoria:Politici siriani]]
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Michael Pitt
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Danyele
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[[File:MichaelPitt03.jpg|miniatura|Michael Pitt (2003)]]
'''Michael Pitt''' (1981 – vivente), attore e musicista statunitense.
==Citazioni di Michael Pitt==
*{{NDR|Su [[Àstrid Bergès-Frisbey]]}} Molto spesso, quando un'attrice è bella come Astrid a livello fisico, manca di intelligenza e di mestiere. Ma Astrid è una vera studentessa di cinema; non è interessata a sfruttare il suo aspetto per ottenere un guadagno o la fama.
:''Very often, when an actress is as beautiful as Astrid physically, they lack intelligence and craft. But Astrid is a true student of cinema; she isn't interested in exploiting her looks for financial gain or fame.''<ref>{{en}} Citato in Jennifer Arellano, ''[https://www.elle.com/fashion/a12793/astrid-berges-frisbey-i-origins/ Fall in Love With Astrid Bergès-Frisbey]'', ''elle.com'', 18 luglio 2014.</ref>
*{{NDR|Su ''[[Lawrence d'Arabia (film)|Lawrence d'Arabia]]''}} Quando l'ho visto per la prima volta avevo più o meno dieci anni e ne rimasi impressionato: è un film sontuoso, epico, che narra le gesta del valoroso agente segreto britannico, emblema della rivolta araba di inizio Novecento. Ma il protagonista più imponente è il deserto. Fu mia madre a farmelo apprezzare e io non posso che esserle grato di questo. Ricordo che, in quinta elementare, mi beccai una brutta influenza e rimasi costretto a letto per due settimane: passai interi pomeriggi a riavvolgere la videocassetta per cogliere ogni enigmatico sguardo di [[Peter O'Toole]], sognando di potermi avventurare anch'io tra quelle dune misteriose…<ref>Citato in Francesca Pellegrini, ''[https://web.archive.org/web/20110124014256/http://www.vanityfair.it/show/cinema/2011/01/21/il-dvd-consigliato-da-michael-pitt#dvd Che cosa guardo stasera? Il consiglio di Michael Pitt]'', ''vanityfair.it'', 21 gennaio 2011.</ref>
==Note==
<references />
==Filmografia==
*''[[Scoprendo Forrester]]'' (2000)
*''[[Formula per un delitto]]'' (2002)
*''[[The Dreamers - I sognatori]]'' (2003)
*''[[The Village]]'' (2004)
*''[[I Origins]]'' (2014)
*''[[Criminal (film 2016)|Criminal]]'' (2016)
*''[[Ghost in the Shell (film 2017)|Ghost in the Shell]]'' (2017)
==Altri progetti==
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[[Categoria:Musicisti statunitensi]]
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{{Film
|titoloitaliano= Scrivimi una canzone
|titolooriginale= Music and Lyrics
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|genere= commedia romantica
|regista= [[Marc Lawrence (regista)|Marc Lawrence]]
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*[[Hugh Grant]]: Alex Fletcher
*[[Drew Barrymore]]: Sophie Fisher
*[[Brad Garrett]]: Chris Riley
*[[Kristen Johnston]]: Rhonda Fisher
*[[Campbell Scott]]: Sloan Cates
*[[Scott Porter]]: Colin Thompson
*[[Nicholas Bacon]]: Nick Bacon
*[[Andrew Wyatt]]: Andrew Wyatt Blakemore
*[[Dan McMillan]]: Batterista
*[[Tom Foligno]]: Annunciatore televisivo
*[[Zak Orth]]: David Newbert
*[[Brooke Tansley]]: Janice Stern
*[[Daniel Stewart Sherman]]: Willy
*[[Aasif Mandvi]]: Khan
*[[Haley Bennett]]: Cora Corman
*[[Matthew Morrison]]: Ray
*[[Jason Antoon]]: Greg Antonsky
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*[[Luca Ward]]: Alex Fletcher
*[[Giò Giò Rapattoni]]: Sophie Fisher
*[[Massimo Corvo]]: Chris Riley
*[[Laura Romano]]: Rhonda Fisher
*[[Sergio Di Stefano]]: Sloan Cates
*[[Veronica Puccio]]: Cora Corman
}}
'''''Scrivimi una canzone''''', film statunitense del 2007 con [[Hugh Grant]] e [[Drew Barrymore]], regia di [[Marc Lawrence (regista)|Marc Lawrence]].
==Frasi==
*Mio Dio, ma tu sei un Cole Porter in mutandine di pizzo! A pensarci bene, è probabile che lui le portasse le mutandine... ('''Alex''')
*Una volta ho cantato in un centro per ciccione, mi hanno adorato. Ho lanciato cioccolatini dal palco e sono impazzite. È stata una rissa calorica. ('''Alex''')
*La melodia è come quando vedi una persona per la prima volta, è attrazione fisica, sesso... poi, mano a mano che conosci la persona, quelle sono le parole, la loro storia, quello che sono veramente. ('''Sophie''')
*Non importa se sei ispirata, l'ispirazione è roba da dilettanti! ('''Alex''')
==Dialoghi==
*'''Chris''': Cora Corman! Pensa che meraviglia, ti rendi conto?<br/>'''Alex''': Aspetta, aspetta, aspetta... ma è una buona idea? Pro e contro.<br/>'''Chris''': Pro: è una mega star, grandissima pubblicità, soldi a palate.<br/>'''Alex''': Contro?<br/>'''Chris''': Che, qualsiasi cosa tu faccia, fra quarant'anni saremo morti tutti e due.<br/>'''Alex''': Ok. Mega star, grandissima pubblicità, soldi a palate contro morte eventuale... be', credo che dovremmo farci un pensierino, Chris.
*'''Alex''': Ma non posso scrivere una canzone entro venerdì! Ma che c'ha in testa?<br/>'''Chris''': Va bene, senti, posso essere sincero con te? <br/>'''Alex''': Ovviamente no, sei il mio manager. Dovrei licenziarti all'istante!
*'''Sophie''': Io sono qui solo per curare le piante.<br />'''Alex''': E stai facendo un ottimo lavoro, se posso permettermi, anche se quella è di [[materie plastiche|plastica]].
*'''Alex''': "''Ho vissuto con un'ombra su di me/ ho dormito un'oca sola sai perché...''", ma "un'oca" non è giusto, com'è quella parola?<br/>'''Sophie''': "Un'ora".<br/>'''Alex''': Be', scrivi più chiaro, come faccio a leggere?<br/>'''Sophie''': Ma ti pare che vai a dormire con un'oca?<br/>'''Alex''': Guarda, lasciamo perdere, non sarebbe la prima volta...
*'''Alex''': Tu sei troppo piena di talento, hai un dono unico. Sei fuori dal comune, non puoi permettere a nessuno di impedirti di camminare.<br/>'''Sophie''': È una cosa di una sensibilità assurda, Alex. Sopratutto se lo dice uno che porta dei pantaloni così attillati.<br/>'''Alex''': Spingono tutto il sangue verso il cuore.
*'''Chris''': Uno spettacolo da paura, dovresti essere molto contento. <br/>'''Alex''': Quanti soldi abbiamo fatto?<br/>'''Chris''': Non parlo di soldi davanti a chi non è cliente, lo sai benissimo.<br/>'''Sophie''': Veramente, stavo pensando di diventare tua cliente. <br/>'''Chris''': Be', grazie, Sophie! E'... è stupendo. In questo caso, non credo sia corretto parlare degli affari di un cliente di fronte a un altro cliente. Sono molto discreto, in queste cose... <br/>'''Alex''': Non sai quanto abbiamo fatto, vero?<br/>'''Chris''': H-ho un' idea approsimativa...
*'''Sophie''': Io devo dire quello che penso, non posso lavorare così.<br/>'''Alex''': Ma come sarebbe "non puoi lavorare così"? Scrivi canzoni da sei giorni!<br/>'''Sophie''': Dio ha creato l'Universo, in sei giorni.<br/>'''Alex''': Però non ha avuto una Hit!
*'''Alex''': Non me la volevo arruffianare, le ho solo detto quello che voleva sentirsi dire.<br/>'''Sophie''': No, io le dico la verità.<br/>'''Alex''': Guarda che gliel'hai appena detta, vuoi usare i disegnini questa volta? Dio, come sei cocciuta!<br/>'''Sophie''': E tu non sei abbastanza cocciuto per lottare per quello che è giusto. Senti, io non voglio vederti fare la stessa cosa che hai fatto col disco da solista. <br/>'''Alex''': Sì, sì... <br/>'''Sophie''': L'ho comprato. L'ultima copia.<br/>'''Alex''': Senti, insisto per ridarti i soldi. 9,99 giusto? Ce l'hai un centesimo?<br/>'''Sophie''': Si sente che eri talmente concentrato a scrivere una canzone di successo che non eri tu, quei pezzi sono senz'anima.<br/>'''ALex''': Sono d'accordo, ma la nostra ce l'ha un'anima...<br/>'''Sophie''': Ma se la roviniamo no, e tu lo sai. Perché hai tanta paura di tenerci?<br/>'''Alex''': Perché non avrà importanza! Perché dietro a tutto il suo buddismo e alla filosofia del perizoma, l'unica cosa che le interessa sono i teatri pieni e le copie vendute. Nulla al mondo ti farà diventare sua amica, come è successo a me con Colin. Perché, alla fine, tutto si riduce a uno squallido business.<br/>'''Sophie''': Cosa?<br/>'''Alex''': Tutto. Ecco perché si chiama "Business della musica", ed è positivo. Mi piacerebbe che nella vita tutto fosse così chiaro: "io voglio una cosa da te, tu ne vuoi una da me". Niente false promesse né dolci aspettative.
==Altri progetti==
{{interprogetto|etichetta=''Scrivimi una canzone''}}
[[Categoria:Film commedia romantica]]
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Cornacchia
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{{voce tematica}}
[[File:2013.06.24-11.-Woblitzsee-Havelberge-Nebelkraehe.jpg|thumb|Una cornacchia]]
{{indicedx}}
Citazioni sulla '''cornacchia'''.
*Le cornacchie affermano che una sola cornacchia potrebbe distruggere il [[cielo]]. Questo è indubbio, ma non prova nulla contro il cielo, poiché i cieli significano appunto: impossibilità di cornacchie. ([[Franz Kafka]])
*Mirate amanti: [...] ha l'usignol 'na rosa, | ma da lei lungi siede come cornacchia sui rifiuti! (''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'')
*Quanto alla [[temperanza]] di [[Penelope]], migliaia di cornacchie gracchianti la metteranno in ridicolo guardandola dall'alto in basso. Ognuna di loro, infatti, quando muore il marito, rimane vedova non per poco tempo, bensì per nove generazioni di uomini. Di conseguenza, la tua bella Penelope è nove volte inferiore, quanto a temperanza, rispetto a qualsivoglia cornacchia.<ref>Nell'antichità le cornacchie erano considerate animali molto longevi e temperanti.</ref> ([[Plutarco]])
===[[Alfred Edmund Brehm]]===
*È probabile che l'odio acerrimo delle cornacchie contro il gufo reale provenga dai notturni assalti che esso muove loro appunto quando le tenebre impediscono le difese: cosa fuor d'ogni dubbio è che il gufo è avidissimo della carne delle cornacchie. Queste vendicansi con tutti i mezzi delle notturne aggressioni, non permettendo al gufo reale ed a nessun altro uccello della famiglia dei gufi di mostrarsi alla luce del giorno. Se scoprono un uccello notturno l'aria echeggia di strida, e le cornacchie accorrendo frettolose precipitano con furia inaudita sul mal capitato.
*Per tenere lontane le cornacchie dai luoghi ove tornano troppo importune, basta ucciderne una ed appenderne a spauracchio la spoglia. Questo è tutto ciò che si può fare lecitamente; quanto al resto, ripeto che la cornacchia è abbastanza utile per meritare di non essere molestata.
*Si può asserire con tutta sicurezza che sono fra gli uccelli più utili d'Europa, e che senza di loro i piccoli vertebrati e gli insetti tanto diffusi e nocivi prenderebbero il sopravvento in modo assai fatale. È bensì vero che sono capaci di spogliare un nido, di assalire una lepre infermiccia od una starna, di fare qualche guasto agli orti ed alle fattorie: ma che importa se in alcuni mesi rubano una dozzina di uova o commettono altri simili peccatuzzi, mentre poi per tutta la durata dell'anno ci rendono servigi inestimabili? Far male a questi animali è un vero delitto, e un insulto alla vantata civiltà moderna, e l'uomo è in grave errore se crede che gettando veleno ai topi ne possa distruggere un numero maggiore di quello che ne distruggono le cornacchie.
===[[Proverbi toscani]]===
*È meglio un [[beccafico]] che una cornacchia.
*Il [[campanile]] non migliora la cornacchia.
*Suon di [[campana]] non caccia cornacchia.
==Note==
<references/>
==Voci correlate==
*[[Corvo]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|preposizione=sulla|wikt|etichetta=cornacchia}}
[[Categoria:Corvidi]]
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Mulo
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{{voce tematica}}
[[Immagine:Mules Lindos.jpg|thumb|upright=1.3|Due muli]]
Citazioni sul '''mulo'''.
*Ha detto che ci possiamo dare delle arie e bardarci con finimenti da cavallo, ma saremo sempre muli sotto pelle e non la daremo a bere a nessuno. (''[[Via col vento]]'')
*I mulattieri del sud America dicono: «Non vi darò la mula che ha il passo più dolce, ma ''la mas racional'', quella che ragiona meglio». ([[Charles Darwin]])
*Il mulo è uno che non vanta antenati e non ha speranza di posteri. ([[John Garland Pollard]])
*L'automobile. Oggi, le distanze medie che si percorrono in automobile sono: una tonnellata, il peso dell'auto, per portare cento chili, il proprietario, la velocità media è dodici chilometri all'ora, un viaggio medio è cinque chilometri. Portare cento chili a dodici chilomentri all'ora per cinque chilometri. Sono le prestazioni del mulo. Identiche. ([[Beppe Grillo]])
*La perversione dei figli di [[Caino]] si moltiplicò, tanto che nella loro sconfinata indecenza introdussero il seme dell'asino nella giumenta, e così fu generato il mulo, cosa che Dio non aveva certo comandato. ([[Gregorio Illuminatore]], ''[[Gloria dei Re]]'')
*Mia madre me lo diceva sempre: il modo migliore per imparare a trattare un uomo è imparare a cavalcare un mulo; la maggior parte delle volte hanno lo stesso cervello. Le altre, il mulo è più intelligente. ([[Robert Jordan]])
*Mulo (''s.m.''). Un ripensamento della Creazione. ([[Ambrose Bierce]])
*''Non siate come il cavallo e come il mulo | privi d'intelligenza; | si piega la loro fierezza con morso e briglie, | se no, a te non si avvicinano.'' ([[Davide]], ''[[Salmi]]'')
*Sta' attento ai muli, reclamano, quando è il caso, i finimenti del destriero, e a volte si appellano al privilegio della stupidità che spetta all'asino. ([[Stanisław Jerzy Lec]])
==[[Proverbi italiani]]==
*Chi accarezza la mula, buscherà de' calci. ([[Proverbi toscani|toscano]])
*Chi accarezza la mula rimedia calci.
*Mulo buon mulo, ma cattiva bestia.
*Schiena di mulo, corso di barca, buon per chi n'accatta.
==Voci correlate==
*[[Asino]]
*[[Cavallo]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt|preposizione=sul}}
[[Categoria:Equini]]
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Peter Pan (personaggio)
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[[File:Softly Play the Pipes of Pan, print of painting by Edward Mason Eggleston, 1933.jpg|thumb|Peter Pan dipinto da Edward Mason Eggleston, 1933]]
'''Peter Pan''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902.
==Citazioni di Peter Pan==
*Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro, io credo nelle fate. (''[[Le avventure di Peter Pan]]'')
*Solo chi sogna può volare! (''[[Le avventure di Peter Pan]]'')
*Sono la risposta alle vostre preghiere. (''[[Kingdom Hearts]]'')
*Tutti crescono. E da grandi dimenticano sempre. Prima dimenticherai come ci si sente da bambini e poi dimenticherai anche me. [...] Dimenticherai... poco a poco, un ricordo alla volta. (''[[Kingdom Hearts: Chain of Memories]]'')
===[[J. M. Barrie]]===
*Wendy, una ragazza vale da sola più di venti maschietti.
*Sono fuggito perché ho sentito papà e mamma discorrere di quello che avrei fatto quando fossi diventato un uomo [...]. Io non voglio diventare mai un uomo. Io voglio restare sempre un bambino e vivere spensierato. Così sono fuggito nei Giardini di Kensington, e ci sono rimasto a lungo con le fate.
*Devi sapere che il giorno in cui il primo bambino sorrise per la prima volta, il suo sorriso si spezzò in mille frammenti. I frammenti rotolarono via tutt'intorno sgambettando e così ebbero origine le fate.
*I bambini, oggi, sanno troppe cose, smettono troppo presto di credere nelle fate e ogni volta che un bambino dice: "Io non credo nelle fate", da qualche parte una fata muore.
*{{NDR|Sui Bimbi Sperduti}} Sono quelli che scivolano fuori dalle carrozzelle quando la bambinaia non fa loro attenzione. Se entro sette giorni i genitori non li ricercano, vengono spediti molto lontano, sull'Isolachenoncè, perché nessuno ne sostiene le spese. Io sono il loro capitano. [...] però viviamo piuttosto soli: capisci, non abbiamo nessuna compagnia femminile. [...] Le bambine, mia cara, sono troppo astute per cadere fuori dalle carrozzelle.
*Tu sai perché le [[Rondine|rondini]] costruiscono il nido sotto le grondaie delle case? Lo fanno per poter ascoltare le favole.
*C'è una cosa che ogni ragazzo, quando entra al mio sevizio, deve promettermi [...]. Se noi ci scontriamo con [[Capitan Uncino|Uncino]] in aperta battaglia, devi lasciarlo a me.
*Morire sarà una grande meravigliosa avventura!
*Ti sbagli sulle madri, Wendy! [...] Molti e molti anni fa [...] credetti anch'io come voi che mia madre avrebbe sempre tenuto aperta la finestra per me; perciò rimasi via lune e lune, poi volai a casa, ma la finestra era chiusa da una inferriata, perché la mamma si era dimenticata del tutto di me e c'era un altro piccino addormentato nel mio letto.
*Io sono la giovinezza, io sono la gioa [...]. Sono l'uccello appena uscito dall'uovo.
*È la mamma di Wendy [...]. È una signora graziosa, ma la mia mamma è più bella. La sua bocca è piena di ditali ma non quanto quella della mia.
*Io non voglio andare a scuola e imparare cose noiose [...]. Io non voglio diventare un uomo. O madre di Wendy, pensa un po' se un giorno dovessi svegliarmi e accorgermi di avere la barba!
*Chi è il Capitan Uncino? [...] Appena li ho uccisi li dimentico!
===''[[Hook - Capitan Uncino]]''===
*Ho letto di recente che adesso per gli esperimenti scientifici si usano gli avvocati al posto dei topi. Lo si fa per un paio di ragioni: la prima che gli scienziati si affezionano molto meno agli avvocati; la seconda è che ci sono certe cose che nemmeno un topo di fogna farebbe mai.
*{{NDR|Rivolto a [[Campanellino (personaggio)|Trilli]]}} Tu sei... sei un'allucinazione da complesso freudiano legata in qualche modo a mia madre. Non so perché tu abbia le ali, ma hai delle bellissime gambe, nel tuo piccolo sei molto carina. Mia madre? Ma se non so nemmeno chi è; io sono un trovatello e non mi sono mai drogato perché mi sono perso gli anni '60. Facevo il ragioniere.
*Io non sono un pirata. Si da il caso... che io sia un avvocato.
*Rufio, se sono un hamburger di vermi, perché non vieni a mangiarmi, eh? Testa di zebra di colore ricoperta di melma. Coltivabrufoli cervello di paramecio, masticatore del tuo proprio moccio, che soffre di invidia di Peter Pan!
*Non metterti con me bello, io faccio l'avvocato.
*Ho trovato il mio pensiero felice! Ci ho messo tre giorni per trovarlo, e sai cos'è successo? Oplà, ho volato! E sai qual era il mio pensiero felice? Eri ''tu''!
===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''===
*L'Isola che non c'è è il mio regno, e quindi io vado dove mi pare e quando mi pare! Non invado proprio un bel niente! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Sull'Isola che non c'è non esiste un pericolo che io non sappia affrontare! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Lo so anch'io che è una trappola, ma sarà anche una bella avventura, un gioco! E inoltre, sai benissimo che sull'Isola che non c'è non ci sono trappole che possono fermarmi. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Che cos'è un'avventura se non si corre qualche rischio? (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
==Citazioni su Peter Pan==
*Ehi, un momento, un momento, ho indovinato: tu stai lavorando per Peter Pan; ha perso la sua ombra e tu devi ritrovarla, eh?! (''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit?]]'')
*Finalmente riuscirò ad uccidere Peter Pan, quel ragazzino arrogante che mi tagliò la mano e la diede in libagione al coccodrillo! (''[[Hook - Capitan Uncino]]'')
*Il problema di Peter Pan ragazzo, è che è un vigliacco. Ha avuto l'occasione della sua vita e l'ha sprecata, scappando di nuovo sull'isola che non c'è. È rimasto da solo per sempre, è stata solo colpa sua; povera vecchia Wendy, è dovuta invecchiare senza di lui. Una cazzo di tragedia secondo me. (''[[Skins]]'')
*Perché Peter Pan rappresenta qualcosa di molto speciale, per me. La sua figura ha a che vedere con tutto ciò che è l'infanzia: la voglia di restare bambini, la magia, il volo... tutto in lui ricorda la giovinezza, la meraviglia e la magia. E io, crescendo, non ho mai smesso di amarlo o di considerarlo speciale. ([[Michael Jackson]])
*''Quel Peter Pan non mi ha fatto niente | però dev'essere un gran fetente | perché lo dice il mio comandante.'' ([[Edoardo Bennato]])
*– Sai volare?<br />– Perché? <br />– Pensavo che eri come Peter Pan. Come nei cartoni. (''[[Batman: Cataclisma]]'')
===[[J. M. Barrie]]===
*«Ma chi è, piccina mia?»<br>«È Peter Pan, capisci, mammina?»<br>Dapprima la signora Darling non capì, ma dopo, ritornando con il pensiero alla sua infanzia, rammentò proprio un Peter Pan che dicevano vivesse con le fate. Si raccontavano molte strane vicende intorno a lui; per esempio, si diceva che, allorché i bambini morivano, lui li accompagnasse per un tratto di strada perché non avessero paura. Lei aveva creduto in lui a quel tempo; ora che era sposata e piena di buonsenso dubitava dell'esistenza di un tale personaggio.
*Era un grazioso ragazzino vestito di foglie secche e di linfa, quella che stilla dagli alberi. La cosa più sorprendente era che aveva tutti i suoi dentini da latte. Quando lui vide che lei era una persona adulta, le mostrò con una smorfietta le sue piccole perle.
*Infatti, non solo non aveva la mamma, ma non aveva nemmeno il più debole desiderio di averla. Riteneva che si attribuisse alle mamme eccessiva importanza.
*Benché ci spiaccia ammetterlo, dobbiamo confessare che la presunzione era una delle virtù più incantevoli di Peter, anzi, per dirla con franchezza, non era facile trovare un ragazzo più pavone di lui.
*Nessuno al mondo poteva essere allegro e spensierato come Peter e la sua risata era simile al più incantevole gorgogliare di un ruscello. Aveva mantenuto il sorriso di quand'era venuto al mondo.
*"Seconda a destra, e poi diritto fino al mattino."<br>Questa, Peter aveva detto a Wendy, era la strada per l'Isolachenoncè, ma neanche gli uccelli che portano con sé mappe e carte geografiche e le consultano quando si imbattono in angoli ventosi potrebbero giovarsi di tale indicazione. Il fatto è che Peter diceva tutto quanto gli passava per la testa.
*Aspettava sempre l'ultimo momento e si aveva la sensazione che si compiacesse a esercitare la propria abilità e non a salvare una vita umana. E siccome amava la varietà, e lo sport che lo appassionava un momento il momento dopo lo annoiava, c'era da temere sempre che alla successiva caduta li lasciasse andare a fondo.
*In sua assenza, tutto è quieto e normale nell'isola, le fate si concedono un'ora in più di sonno, le belve badano ai loro piccoli, i pellerossa mangiano a sazietà per sei giorni e sei notti filati, e quando i pirati e i Bimbi Sperduti si incontrano, si accontentano di mordersi i pollici, in atto di reciproca sfida.<br>Con l'arrivo di Peter, che detesta l'inerzia, tutti riprendono la loro frenetica attività.
*La differenza tra lui e gli altri ragazzi della comitiva in simili circostanze era che, mentre quelli sapevano benissimo distinguere la finzione dalla realtà, per lui verità e favola erano la stessa cosa. Talora questo li metteva a disagio, soprattutto quando erano costretti a fingere di aver già cenato e Peter li picchiava sulle nocche delle dita se pretendevano di uscire dalla favola.
*Lui disprezzava tutte le mamme, tranne Wendy, e poi era il solo ragazzo nell'isola che non sapesse né scrivere né leggere una vocale. Lui si sentiva al di sopra di queste cose.
*Spesso Peter usciva da solo, e quando tornava non si era mai certi se avesse o no avuto qualche avventura. Capacissimo di averla dimenticata, al punto da non saperne raccontare nemmeno un particolare. Poi, quando si usciva, si trovava magari un cadavere sulla porta di casa. Oppure un'altra volta raccontava milioni di cose su una qualche sua avventura e non si riusciva a trovarne alcuna traccia. Talvolta rientrava con la testa bendata e allora Wendy lo coccolava, gli faceva impacchi di acqua tiepida mentre lui le esponeva uno stabiliante resoconto.<br>Naturalmente, lei non era mai certa che Peter dicesse la verità.
*Nessuno dimentica la prima slealtà. Nessuno, tranne Peter. Peter l'ha incontrata spesso e l'ha sempre dimenticata. Io credo fosse questa la vera differenza tra lui e gli altri ragazzi.
*Era così pieno di rancore contro gli adulti, i quali come al solito sciupano ogni cosa, che, non appena riuscì a entrare nel suo albero, buttò fuori con intenzione rapidi e corti sospiri alla velocità di circa cinque al minuto secondo. Fece questo perché nell'Isolachenoncè, ogni volta che uno sospira, un adulto muore. Peter, per vendicarsene, li voleva uccidere più in fretta che poteva.
*Ora, anche se Peter aveva davvero avuto una madre, non l'aveva rimpianta a lungo. Poteva benissimo fare a meno di lei. Anzi, non pensava più alla mamma e ne rammentava soltanto i difetti.
*In verità, c'era in Peter qualcosa che spingeva alla follia il capitano dei pirati. Non era il suo coraggio, non era il suo aspetto affascinante, non era... Ebbene, smettiamola di menare il can per l'aia, perché noi sappiamo benissimo che cosa fosse e l'abbiamo già anche detto. Era l'impudente arroganza di Peter. Aveva sempre urtato i nervi di Uncino, gli faceva mulinare l'artiglio di ferro e di notte lo molestava come un insetto. Finché Peter fosse vissuto, quell'uomo tormentato si sarebbe sentito come un leone chiuso in gabbia con un passero.
*Qualche volta, non troppo spesso, Peter sognava e i suoi sogni erano più angosciosi di quelli degli altri ragazzi. Per ore e ore non riusciva a svegliarsi, e gemeva pietosamente, mentre sognava. Quei sogni avevano attinenza, credo, con il segreto della sua esistenza. In queste occasioni Wendy lo sollevava dal letto, se lo metteva a sedere sulle ginocchia coccolandolo e distraendolo, come le suggeriva il suo affetto. Non appena lo vedeva più calmo, e prima che si destasse del tutto, lo rimetteva a letto perché ignorasse di essere stato vezzeggiato da lei come un bambino piccino.
*In verità Peter non sapeva proprio nulla di sua madre. Qualche volta ne parlava, ed erano tutte vanterie.
*Peter, [...] io ti vorrò sempre bene, con la barba o senza! ([[Wendy Darling]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Personaggi di Peter Pan]]
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2024-12-16T19:33:41Z
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/* Citazioni su Peter Pan */
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[[File:Softly Play the Pipes of Pan, print of painting by Edward Mason Eggleston, 1933.jpg|thumb|Peter Pan dipinto da Edward Mason Eggleston, 1933]]
'''Peter Pan''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902.
==Citazioni di Peter Pan==
*Io credo nelle fate, lo giuro, lo giuro, io credo nelle fate. (''[[Le avventure di Peter Pan]]'')
*Solo chi sogna può volare! (''[[Le avventure di Peter Pan]]'')
*Sono la risposta alle vostre preghiere. (''[[Kingdom Hearts]]'')
*Tutti crescono. E da grandi dimenticano sempre. Prima dimenticherai come ci si sente da bambini e poi dimenticherai anche me. [...] Dimenticherai... poco a poco, un ricordo alla volta. (''[[Kingdom Hearts: Chain of Memories]]'')
===[[J. M. Barrie]]===
*Wendy, una ragazza vale da sola più di venti maschietti.
*Sono fuggito perché ho sentito papà e mamma discorrere di quello che avrei fatto quando fossi diventato un uomo [...]. Io non voglio diventare mai un uomo. Io voglio restare sempre un bambino e vivere spensierato. Così sono fuggito nei Giardini di Kensington, e ci sono rimasto a lungo con le fate.
*Devi sapere che il giorno in cui il primo bambino sorrise per la prima volta, il suo sorriso si spezzò in mille frammenti. I frammenti rotolarono via tutt'intorno sgambettando e così ebbero origine le fate.
*I bambini, oggi, sanno troppe cose, smettono troppo presto di credere nelle fate e ogni volta che un bambino dice: "Io non credo nelle fate", da qualche parte una fata muore.
*{{NDR|Sui Bimbi Sperduti}} Sono quelli che scivolano fuori dalle carrozzelle quando la bambinaia non fa loro attenzione. Se entro sette giorni i genitori non li ricercano, vengono spediti molto lontano, sull'Isolachenoncè, perché nessuno ne sostiene le spese. Io sono il loro capitano. [...] però viviamo piuttosto soli: capisci, non abbiamo nessuna compagnia femminile. [...] Le bambine, mia cara, sono troppo astute per cadere fuori dalle carrozzelle.
*Tu sai perché le [[Rondine|rondini]] costruiscono il nido sotto le grondaie delle case? Lo fanno per poter ascoltare le favole.
*C'è una cosa che ogni ragazzo, quando entra al mio sevizio, deve promettermi [...]. Se noi ci scontriamo con [[Capitan Uncino|Uncino]] in aperta battaglia, devi lasciarlo a me.
*Morire sarà una grande meravigliosa avventura!
*Ti sbagli sulle madri, Wendy! [...] Molti e molti anni fa [...] credetti anch'io come voi che mia madre avrebbe sempre tenuto aperta la finestra per me; perciò rimasi via lune e lune, poi volai a casa, ma la finestra era chiusa da una inferriata, perché la mamma si era dimenticata del tutto di me e c'era un altro piccino addormentato nel mio letto.
*Io sono la giovinezza, io sono la gioa [...]. Sono l'uccello appena uscito dall'uovo.
*È la mamma di Wendy [...]. È una signora graziosa, ma la mia mamma è più bella. La sua bocca è piena di ditali ma non quanto quella della mia.
*Io non voglio andare a scuola e imparare cose noiose [...]. Io non voglio diventare un uomo. O madre di Wendy, pensa un po' se un giorno dovessi svegliarmi e accorgermi di avere la barba!
*Chi è il Capitan Uncino? [...] Appena li ho uccisi li dimentico!
===''[[Hook - Capitan Uncino]]''===
*Ho letto di recente che adesso per gli esperimenti scientifici si usano gli avvocati al posto dei topi. Lo si fa per un paio di ragioni: la prima che gli scienziati si affezionano molto meno agli avvocati; la seconda è che ci sono certe cose che nemmeno un topo di fogna farebbe mai.
*{{NDR|Rivolto a [[Campanellino (personaggio)|Trilli]]}} Tu sei... sei un'allucinazione da complesso freudiano legata in qualche modo a mia madre. Non so perché tu abbia le ali, ma hai delle bellissime gambe, nel tuo piccolo sei molto carina. Mia madre? Ma se non so nemmeno chi è; io sono un trovatello e non mi sono mai drogato perché mi sono perso gli anni '60. Facevo il ragioniere.
*Io non sono un pirata. Si da il caso... che io sia un avvocato.
*Rufio, se sono un hamburger di vermi, perché non vieni a mangiarmi, eh? Testa di zebra di colore ricoperta di melma. Coltivabrufoli cervello di paramecio, masticatore del tuo proprio moccio, che soffre di invidia di Peter Pan!
*Non metterti con me bello, io faccio l'avvocato.
*Ho trovato il mio pensiero felice! Ci ho messo tre giorni per trovarlo, e sai cos'è successo? Oplà, ho volato! E sai qual era il mio pensiero felice? Eri ''tu''!
===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''===
*L'Isola che non c'è è il mio regno, e quindi io vado dove mi pare e quando mi pare! Non invado proprio un bel niente! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Sull'Isola che non c'è non esiste un pericolo che io non sappia affrontare! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Lo so anch'io che è una trappola, ma sarà anche una bella avventura, un gioco! E inoltre, sai benissimo che sull'Isola che non c'è non ci sono trappole che possono fermarmi. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Che cos'è un'avventura se non si corre qualche rischio? (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
==Citazioni su Peter Pan==
*Ehi, un momento, un momento, ho indovinato: tu stai lavorando per Peter Pan; ha perso la sua ombra e tu devi ritrovarla, eh?! (''[[Chi ha incastrato Roger Rabbit?]]'')
*Finalmente riuscirò ad uccidere Peter Pan, quel ragazzino arrogante che mi tagliò la mano e la diede in libagione al coccodrillo! (''[[Hook - Capitan Uncino]]'')
*Il mito di Peter Pan è in ognuno di noi, perché in ognuno di noi c'è stato un bambino che non avrebbe voluto crescere per poter continuare a giocare. ([[Joe Wright]])
*Il problema di Peter Pan ragazzo, è che è un vigliacco. Ha avuto l'occasione della sua vita e l'ha sprecata, scappando di nuovo sull'isola che non c'è. È rimasto da solo per sempre, è stata solo colpa sua; povera vecchia Wendy, è dovuta invecchiare senza di lui. Una cazzo di tragedia secondo me. (''[[Skins]]'')
*Perché Peter Pan rappresenta qualcosa di molto speciale, per me. La sua figura ha a che vedere con tutto ciò che è l'infanzia: la voglia di restare bambini, la magia, il volo... tutto in lui ricorda la giovinezza, la meraviglia e la magia. E io, crescendo, non ho mai smesso di amarlo o di considerarlo speciale. ([[Michael Jackson]])
*''Quel Peter Pan non mi ha fatto niente | però dev'essere un gran fetente | perché lo dice il mio comandante.'' ([[Edoardo Bennato]])
*– Sai volare?<br />– Perché? <br />– Pensavo che eri come Peter Pan. Come nei cartoni. (''[[Batman: Cataclisma]]'')
===[[J. M. Barrie]]===
*«Ma chi è, piccina mia?»<br>«È Peter Pan, capisci, mammina?»<br>Dapprima la signora Darling non capì, ma dopo, ritornando con il pensiero alla sua infanzia, rammentò proprio un Peter Pan che dicevano vivesse con le fate. Si raccontavano molte strane vicende intorno a lui; per esempio, si diceva che, allorché i bambini morivano, lui li accompagnasse per un tratto di strada perché non avessero paura. Lei aveva creduto in lui a quel tempo; ora che era sposata e piena di buonsenso dubitava dell'esistenza di un tale personaggio.
*Era un grazioso ragazzino vestito di foglie secche e di linfa, quella che stilla dagli alberi. La cosa più sorprendente era che aveva tutti i suoi dentini da latte. Quando lui vide che lei era una persona adulta, le mostrò con una smorfietta le sue piccole perle.
*Infatti, non solo non aveva la mamma, ma non aveva nemmeno il più debole desiderio di averla. Riteneva che si attribuisse alle mamme eccessiva importanza.
*Benché ci spiaccia ammetterlo, dobbiamo confessare che la presunzione era una delle virtù più incantevoli di Peter, anzi, per dirla con franchezza, non era facile trovare un ragazzo più pavone di lui.
*Nessuno al mondo poteva essere allegro e spensierato come Peter e la sua risata era simile al più incantevole gorgogliare di un ruscello. Aveva mantenuto il sorriso di quand'era venuto al mondo.
*"Seconda a destra, e poi diritto fino al mattino."<br>Questa, Peter aveva detto a Wendy, era la strada per l'Isolachenoncè, ma neanche gli uccelli che portano con sé mappe e carte geografiche e le consultano quando si imbattono in angoli ventosi potrebbero giovarsi di tale indicazione. Il fatto è che Peter diceva tutto quanto gli passava per la testa.
*Aspettava sempre l'ultimo momento e si aveva la sensazione che si compiacesse a esercitare la propria abilità e non a salvare una vita umana. E siccome amava la varietà, e lo sport che lo appassionava un momento il momento dopo lo annoiava, c'era da temere sempre che alla successiva caduta li lasciasse andare a fondo.
*In sua assenza, tutto è quieto e normale nell'isola, le fate si concedono un'ora in più di sonno, le belve badano ai loro piccoli, i pellerossa mangiano a sazietà per sei giorni e sei notti filati, e quando i pirati e i Bimbi Sperduti si incontrano, si accontentano di mordersi i pollici, in atto di reciproca sfida.<br>Con l'arrivo di Peter, che detesta l'inerzia, tutti riprendono la loro frenetica attività.
*La differenza tra lui e gli altri ragazzi della comitiva in simili circostanze era che, mentre quelli sapevano benissimo distinguere la finzione dalla realtà, per lui verità e favola erano la stessa cosa. Talora questo li metteva a disagio, soprattutto quando erano costretti a fingere di aver già cenato e Peter li picchiava sulle nocche delle dita se pretendevano di uscire dalla favola.
*Lui disprezzava tutte le mamme, tranne Wendy, e poi era il solo ragazzo nell'isola che non sapesse né scrivere né leggere una vocale. Lui si sentiva al di sopra di queste cose.
*Spesso Peter usciva da solo, e quando tornava non si era mai certi se avesse o no avuto qualche avventura. Capacissimo di averla dimenticata, al punto da non saperne raccontare nemmeno un particolare. Poi, quando si usciva, si trovava magari un cadavere sulla porta di casa. Oppure un'altra volta raccontava milioni di cose su una qualche sua avventura e non si riusciva a trovarne alcuna traccia. Talvolta rientrava con la testa bendata e allora Wendy lo coccolava, gli faceva impacchi di acqua tiepida mentre lui le esponeva uno stabiliante resoconto.<br>Naturalmente, lei non era mai certa che Peter dicesse la verità.
*Nessuno dimentica la prima slealtà. Nessuno, tranne Peter. Peter l'ha incontrata spesso e l'ha sempre dimenticata. Io credo fosse questa la vera differenza tra lui e gli altri ragazzi.
*Era così pieno di rancore contro gli adulti, i quali come al solito sciupano ogni cosa, che, non appena riuscì a entrare nel suo albero, buttò fuori con intenzione rapidi e corti sospiri alla velocità di circa cinque al minuto secondo. Fece questo perché nell'Isolachenoncè, ogni volta che uno sospira, un adulto muore. Peter, per vendicarsene, li voleva uccidere più in fretta che poteva.
*Ora, anche se Peter aveva davvero avuto una madre, non l'aveva rimpianta a lungo. Poteva benissimo fare a meno di lei. Anzi, non pensava più alla mamma e ne rammentava soltanto i difetti.
*In verità, c'era in Peter qualcosa che spingeva alla follia il capitano dei pirati. Non era il suo coraggio, non era il suo aspetto affascinante, non era... Ebbene, smettiamola di menare il can per l'aia, perché noi sappiamo benissimo che cosa fosse e l'abbiamo già anche detto. Era l'impudente arroganza di Peter. Aveva sempre urtato i nervi di Uncino, gli faceva mulinare l'artiglio di ferro e di notte lo molestava come un insetto. Finché Peter fosse vissuto, quell'uomo tormentato si sarebbe sentito come un leone chiuso in gabbia con un passero.
*Qualche volta, non troppo spesso, Peter sognava e i suoi sogni erano più angosciosi di quelli degli altri ragazzi. Per ore e ore non riusciva a svegliarsi, e gemeva pietosamente, mentre sognava. Quei sogni avevano attinenza, credo, con il segreto della sua esistenza. In queste occasioni Wendy lo sollevava dal letto, se lo metteva a sedere sulle ginocchia coccolandolo e distraendolo, come le suggeriva il suo affetto. Non appena lo vedeva più calmo, e prima che si destasse del tutto, lo rimetteva a letto perché ignorasse di essere stato vezzeggiato da lei come un bambino piccino.
*In verità Peter non sapeva proprio nulla di sua madre. Qualche volta ne parlava, ed erano tutte vanterie.
*Peter, [...] io ti vorrò sempre bene, con la barba o senza! ([[Wendy Darling]])
==Altri progetti==
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[[Categoria:Personaggi di Peter Pan]]
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Risveglio
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Giacomo Leopardi
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[[File:Eva Gonzales Morning Awakening.jpg|thumb|upright=1.2|''Risveglio al mattino'' (E. Gonzalès, 1876)]]
Citazioni sul '''risveglio'''.
*All'alba, quando sei restio a svegliarti, abbi subito presente questo pensiero: «Mi desto per compiere il mio dovere di uomo; dovrei dunque lamentarmi ancora di andare a compiere ciò per cui sono nato e sono stato messo nel cosmo? o forse sono stato fatto per starmene a godere il calduccio del letto?» ([[Marco Aurelio]])
*Bello o brutto che sia, è sgradevole svegliarsi nel bel mezzo di un sogno... (''[[Berserk]]'')
*Dobbiamo imparare a risvegliarci e a mantenerci desti, non con aiuti meccanici ma con una infinita speranza nell'alba, che non ci abbandona neppure nel sonno più profondo. ([[Henry David Thoreau]])
*E poi c'è il risveglio. Il gatto lo ''mima''. Spalanca gli occhi, li richiude, e torna a spalancarli. ([[Pietro Citati]])
*L'unica maniera per realizzare i propri [[sogni]] è svegliarsi. ([[Roberto Benigni]])
*Quando ti svegli, hai una visione confusa del mondo. Quello che era logico nel sogno diventa insensato. Nessun salvataggio surreale. Nessuna magica via di uscita... ma sei sveglio. (''[[Max Payne 2: The Fall of Max Payne]]'')
*Risvegliarsi è mettersi alla ricerca del mondo. ([[Émile-Auguste Chartier]])
*Su, mortali, destatevi. Il dì rinasce: torna la verità in sulla terra e partonsene le immagini vane. Sorgete; ripigliatevi la soma della vita; riducetevi dal mondo falso nel vero.<br>Ciascuno in questo tempo raccoglie e ricorre coll'animo tutti i pensieri della sua vita presente; richiama alla memoria i disegni, gli studi e i negozi; si propone i diletti e gli affanni che gli sieno per intervenire nello spazio del giorno nuovo. E ciascuno in questo tempo è più desideroso che mai, di ritrovar pure nella sua mente aspettative gioconde, e pensieri dolci. Ma pochi sono soddisfatti di questo desiderio: a tutti il risvegliarsi è danno. Il misero non è prima desto, che egli ritorna nelle mani dell'infelicità sua. Dolcissima cosa è quel sonno, a conciliare il quale concorse o letizia o speranza. L'una e l'altra insino alla vigilia del dì seguente, conservasi intera e salva; ma in questa, o manca o declina. ([[Giacomo Leopardi]], ''[[Operette morali]]'')
*Un medico passa più di un terzo delle sue notti in ospedale, ma a dirla tutta non è che si dorme molto. Impari ad apprezzare le piccole cose come svegliarti nel tuo letto, ovviamente se c'è qualcuno con te è il massimo. Già, non c'è niente di meglio che svegliarsi a casa. (''[[Scrubs - Medici ai primi ferri (seconda stagione)|Scrubs - Medici ai primi ferri]]'')
==Voci correlate==
*[[Sogno]]
*[[Sonno]]
*[[Stato ipnagogico]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Sonno]]
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Il ponte delle spie
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{{Film
|titolo= Il ponte delle spie
|titoloalfabetico= ponte delle spie, il
|titolo originale= Bridge of Spies
|paese= Stati Uniti d'America
|anno= 2015
|genere= drammatico, thriller, spionaggio, storico
|regista= [[Steven Spielberg]]
|sceneggiatore= [[Matt Charman]], Joel ed Ethan Coen
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*[[Tom Hanks]]: James B. Donovan
*[[Mark Rylance]]: Rudolf Abel
*[[Amy Ryan]]: Mary McKenna Donovan
*[[Alan Alda]]: Thomas Watters
*[[Austin Stowell]]: Francis Gary Powers
*[[Scott Shepherd]]: agente Hoffman
*[[Jesse Plemons]]: Murphy
*[[Domenick Lombardozzi]]: agente Blasco
*[[Sebastian Koch]]: Wolfgang Vogel
*[[Eve Hewson]]: Carol Donovan
*[[Will Rogers]]: Frederic Pryor
*[[Dakin Matthews]]: giudice Mortimer W. Byers
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*[[Mikhail Gorevoy]]: Ivan Alexandrovich Schischkin
*[[Peter McRobbie]]: Allen Dulles
*[[Stephen Kunken]]: William Tompkins
*[[Joshua Harto]]: Bates
*[[Billy Magnussen]]: Doug Forrester
*[[Burghart Klaußner]]: Harald Ott
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*[[John Rue]]: Lynn Goodnough
*[[Petra Maria Cammin]]: Helen Abel
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*[[Angelo Maggi]]: James B. Donovan
*[[Toni Garrani]]: Rudolf Abel
*[[Ilaria Stagni]]: Mary McKenna Donovan
*[[Gino La Monica]]: Thomas Watters
*[[Francesco Venditti]]: Francis Gary Powers
*[[Simone D'Andrea]]: agente Hoffman
*[[Francesco De Francesco (doppiatore) | Francesco De Francesco]]: Murphy
*[[Edoardo Siravo]]: agente Blasco
*[[Alessandro Budroni]]: Wolfgang Vogel
*[[Rossa Caputo]]: Carol Donovan
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*[[Massimo Giuliani]]: giudicie Mortimer W. Byers
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*[[Ivan Melkumjan]]: Ivan Alexandrovich Schischkin
*[[Oliviero Dinelli]]: Allen Dulles
*[[Manfredi Aliquó]]: William Tompkins
*[[Carlo Scipioni]]: Bates
*[[Flavio Aquilone]]: Doug Forrester
*[[Edwin Francis]]: Harald Ott
*[[Stefano Benassi]]: Mr. Michener
*[[Renato Cecchetto]]: Lynn Goodnough
*[[Carolina Gusev]]: Peggy Donovan
*[[Gabriele Caprio]]: Roger Donovan
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*'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per miglior attore non protagonista ([[Mark Rylance]])
}}
'''''Il ponte delle spie''''', film statunitense del 2015 con [[Tom Hanks]], regia di [[Steven Spielberg]].
==Frasi==
*Ogni uomo è importante. ('''James B. Donovan''')
*Io sono irlandese, lei è tedesco, ma cosa ci rende entrambi americani? Una cosa sola, una, una, una: il manuale delle regole, lo chiamiamo costituzione e ne accettiamo le regole. È questo ci rende americani, solamente questo. ('''James B. Donovan''')
*In piedi, lì così, mi ricorda un uomo che veniva a casa nostra quando ero piccolo. Mio padre mi diceva sempre "osserva quell'uomo". E io lo guardavo ogni volta che veniva. E non c'è stata una volta in cui lui abbia fatto qualche cosa di apprezzabile. ('''Rudolf Abel''')
*E io le ricordo quell'uomo? ('''James B. Donovan''')
*Poi una volta, avrò avuto l'età di suo figlio, casa nostra fu occupata da guardie partigiane di confine. Ce n'erano a decine. Mio padre fu picchiato. Mia madre fu picchiata. E quell'uomo, l'amico di mio padre, fu picchiato. E io osservavo quell'uomo. Ogni volta che lo colpivano, lui si rimetteva in piedi. Così lo colpivano più forte e lui si rimetteva in piedi. Credo che per questo smisero di picchiarlo e lo lasciarono vivere. "Stoikiy Muzhik". Mi ricordo che lo dissero. "Stoikiy Muzhik". Che più o meno vuol dire "un uomo tutto d'un pezzo"... "tutto d'un pezzo". ('''Rudolf Abel''')
==Altri progetti==
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*'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per miglior attore non protagonista ([[Mark Rylance]])
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'''''Il ponte delle spie''''', film statunitense del 2015 con [[Tom Hanks]], regia di [[Steven Spielberg]].
==Frasi==
*Ogni uomo è importante. ('''James B. Donovan''')
*Io sono irlandese, lei è tedesco, ma cosa ci rende entrambi americani? Una cosa sola, una, una, una: il manuale delle regole, lo chiamiamo costituzione e ne accettiamo le regole. È questo ci rende americani, solamente questo. ('''James B. Donovan''')
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*'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per miglior attore non protagonista ([[Mark Rylance]])
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'''''Il ponte delle spie''''', film statunitense del 2015 con [[Tom Hanks]], regia di [[Steven Spielberg]].
==Frasi==
*Ogni uomo è importante. ('''James B. Donovan''')
*Io sono irlandese, lei è tedesco, ma cosa ci rende entrambi americani? Una cosa sola, una, una, una: il manuale delle regole, lo chiamiamo costituzione e ne accettiamo le regole. È questo ci rende americani, solamente questo. ('''James B. Donovan''')
*In piedi, lì così, mi ricorda un uomo che veniva a casa nostra quando ero piccolo. Mio padre mi diceva sempre "osserva quell'uomo". E io lo guardavo ogni volta che veniva. E non c'è stata una volta in cui lui abbia fatto qualche cosa di apprezzabile. ('''Rudolf Abel''')
* ..e io le ricordo quell'uomo? ('''James B. Donovan''')
* Poi una volta, avrò avuto l'età di suo figlio, casa nostra fu occupata da guardie partigiane di confine. Ce n'erano a decine. Mio padre fu picchiato. Mia madre fu picchiata. E quell'uomo, l'amico di mio padre, fu picchiato. E io osservavo quell'uomo. Ogni volta che lo colpivano, lui si rimetteva in piedi. Così lo colpivano più forte e lui si rimetteva in piedi. Credo che per questo smisero di picchiarlo e lo lasciarono vivere. "Stoikiy Muzhik!". Mi ricordo che lo dissero. "Stoikiy Muzhik". Che più o meno vuol dire "un uomo tutto d'un pezzo"... "tutto d'un pezzo". ('''Rudolf Abel''')
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*[[Angelo Maggi]]: James B. Donovan
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*[[Oliviero Dinelli]]: Allen Dulles
*[[Manfredi Aliquó]]: William Tompkins
*[[Carlo Scipioni]]: Bates
*[[Flavio Aquilone]]: Doug Forrester
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*'''[[:Categoria:Premi Oscar|Premio Oscar]] (2016)''' per miglior attore non protagonista ([[Mark Rylance]])
}}
'''''Il ponte delle spie''''', film statunitense del 2015 con [[Tom Hanks]], regia di [[Steven Spielberg]].
==Frasi==
*Ogni uomo è importante. ('''James B. Donovan''')
*Io sono irlandese, lei è tedesco, ma cosa ci rende entrambi americani? Una cosa sola, una, una, una: il manuale delle regole, lo chiamiamo costituzione e ne accettiamo le regole. È questo ci rende americani, solamente questo. ('''James B. Donovan''')
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Jean-Henri Fabre
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Gaux
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Antonino Anile: citazioni su
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[[File:Jean-henri fabre.jpg|thumb|Jean-Henri Fabre]]
'''Jean-Henri Casimir Fabre''' (1823 – 1915), entomologo e naturalista francese.
==Citazioni di Jean-Henri Fabre==
*L'[[animale]], costruito come noi, soffre come noi, troppo spesso vittima delle nostre brutalità. Chi fa soffrire gli animali senza motivo commette un'azione barbara, che sarei propenso a definire «inumana», poiché dà tormento a carne, sorella della nostra, e brutalizza un corpo che condivide con noi gli stessi meccanismi della vita, la stessa sensibilità al dolore.<ref>Citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 116. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>
==''Costumi degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La fama è fatta {{sic|sopratutto}} di leggende; il racconto ha la precedenza sulla storia, nel mondo degli animali come nel mondo dell'uomo. Specialmente intorno ad ogni insetto, in qualunque modo esso attragga la nostra attenzione, s'è venuta intessendo una trama di racconti popolari, che si preoccupano di tutto fuor che della verità.<br>Chi non conosce, per esempio, la [[Cicala]], almeno di nome? E dove trovare nel mondo degli insetti una fama pari alla sua? La sua celebrità di cantatrice appassionata, imprevidente dell'avvenire, ha servito come tema ai nostri primi esercizi di memoria. In versi brevi, facilmente imparati, ce la mostrano ridotta nella più estrema indigenza non appena soffia il tramontano, e nell'atto di pianger miseria presso la Formica sua vicina. Accolta come si merita, la sfacciata riceve una risposta che è stata la causa principale della sua cattiva reputazione:<br><div style="text-align:left;">''«Ah, voi cantaste? N'ho molto piacere;<br>ebbene, ora ballate!»''</div>Con la loro trivialità sguaiatella questi due versucci han fatto più per la celebrità della Cicala che le sue prove di virtuosità.
===Citazioni===
*{{NDR|La [[mantide religiosa]]}} Il linguaggio scientifico e quello semplice popolare questa volta vanno d'accordo e fanno della creatura bizzarra una pitonessa che consulta gli oracoli, una asceta in estasi mistica. Il paragone è di antica data. I Greci stessi chiamavano l'insetto ''Mάντις'', il divino, il profeta. L'uomo dei campi non va pel difficile in fatto di etimologia e si attiene spesso ai dati vaghi dell'apparenza. Ha veduto sull'erbe bruciate dal sole un insetto di bella presenza, ritto a metà, maestoso. Ha osservato le sue grandi ali verdi, che l'insetto trascina a guisa di lunghi veli di lino; ha veduto le sue zampe anteriori, che hanno l'aspetto quasi di braccia alzate verso il cielo in atto d'invocazione. Non occorreva altro: l'immaginazione popolare ha fatto il resto; ed eccoti, fin dal tempo antico i cespugli e le macchie popolate di indovine consultatrici d'oracoli, di monache preganti. (cap. V, p. 60)
*L'abolizione della schiavitù e l'istruzione della donna sono due passi enormi nella via del progresso morale. I nostri pronipoti andranno più lontano: con una visione chiara, capace di penetrare attraverso tutti gli ostacoli, essi vedranno che la [[guerra]] è la peggiore delle nostre disavventure; che i conquistatori, impresari di battaglie e distruttori di nazioni, sono dei veri esecrabili flagelli, che delle strette di mano scambiate sono preferibili a dei colpi di fucile, che il popolo più felice non è quello possiede più cannoni, ma quello che lavora in pace e produce in abbondanza; che le gioie dell'esistenza non dipendono precisamente dalle frontiere, oltre le quali ti attendono le vessazioni del doganiere, che ti fruga le tasche e ti butta all'aria i bagagli. (cap. VIII, p. 90)
*I primi ad accorrere e i più accaniti alla strage sono le piccole [[Lucertola|Lucertole]] {{sic|grige}} e la [[Formica]]. Quest'ultima, odiosa {{sic|filibustriera}}, non mi lascerà, dubito, un sol [[grillo]] nel giardino. Afferra i poverini, li sventra e li sgranocchia freneticamente.<br> Ah, la bestia satanica! E dire che noi le {{sic|assegnamo}} i primi posti! I libri la celebrano e non la finiscono mai con gli elogi sul suo conto; i naturalisti la tengono in altissima stima e aggiungono sempre qualche cosa alla sua {{sic|riputazione}}. È proprio vero che, tanto per gli animali, come per gli uomini, il modo più sicuro per avere una storia e guadagnarsi una fama è quello di nuocere. (cap. X, p. 106)
*Nessuno domanda dello Stercolario e del Necroforo; preziosi risanatori, e tutti conoscono la [[Zanzara]], bevitrice di sangue; la [[Vespa]], irascibile spadaccina dall'arma avvelenata; la Formica, malfattrice insigne, che nei villaggi del Mezzogiorno {{sic|ruìna}} e mette in pericolo la travatura d'una abitazione con la stessa foga con cui vuota un fico. Senza ch'io ne dica più oltre, ognuno troverà negli archivi umani simili esempi di persone utili misconosciute e di individui calamitosi glorificati. (cap. X, p. 106)
==''La vita degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La costruzione del [[nido]], ricovero della famiglia, è l'espressione più alta delle facoltà istintive. Ingegnoso architetto, l'uccello ce lo insegna, ancor più vario nelle sue attitudini, l'insetto ce lo ripete. Ci dice: "La maternità è la sovrana ispiratrice dell'istinto." Preposta alla sopravvivenza della specie, d'interesse più grave che non la conservazione degli individui, desta meravigliose previdenze nell'intelletto più sonnolento, ed è il focolare tre volte santo ove covano e poi emergono improvvise quelle inconcepibili luci psichiche che ci danno il simulacro di un'infallibile ragione. Più essa si afferma, più l'istinto si eleva. <!--(cap. I, p. 9)-->
===Citazioni===
*La nostra [[scienza]], tanto grandiosa paragonata alla debolezza dei nostri mezzi, così misera di fronte ai limbi sconfinati dell'ignoto, che cosa conosce dell'assoluta realtà? Nulla. Il mondo c'interessa unicamente per l'idea che ne abbiamo. Scomparsa l'idea, tutto diventa sterile, caos, niente. Un'accozzaglia di dati non è la scienza; è un freddo catalogo. Bisogna farlo sgelare, vivificarlo al focolare dell'anima; bisogna far intervenire l'idea e le luci della ragione; bisogna interpretarlo. (cap. II, p. 28)
*{{NDR|Lo [[scorpione]]}} È un taciturno, di abitudini occulte, senza dubbio sgradevole, cosicché il parlarne all'infuori dei dati anatomici, si riduce a ben poco. Gli specialisti ce ne hanno rivelata la struttura organica, ma nessun osservatore, ch'io sappia, si è curato d'interrogarlo con qualche insistenza sulle sue abitudini segrete. Sventrato dopo macerazione nell'alcool, è conosciutissimo, ma nell'ambito dei suoi istinti è quasi ignorato. Nessuno, tuttavia, meriterebbe più di lui, tra gli animali segmentati, una biografia dettagliata. In ogni epoca esso ha colpito l'immaginazione popolare al punto di essere iscritto nei segni dello zodiaco. Il timore ha creato gli dei, diceva Lucrezio. Lo scorpione, divinizzato dal terrore, è glorificato nel cielo da un [[Scorpione (costellazione)|gruppo di stelle]], e nell'almanacco dal simbolo del mese d'ottobre. (cap. XX, p. 196)
*I [[Libro|libri]] sono di mediocre risorsa per affrontare i problemi della vita. Ai lumi offerti da una ricca biblioteca, è preferibile l'assiduo colloquio con la realtà. In molti casi l'ignoranza è un vantaggio; lo spirito mantiene la sua libertà d'investigazione e non si smarrisce nei vicoli ciechi suggeriti dalla lettura. (cap. XXI, p. 210)
==Citazioni su Jean-Henri Fabre==
*Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del [[Charles Darwin|Darwin]]. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il Darwin rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la teoria dell'evoluzione. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. ([[Antonino Anile]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*J. H. Fabre, ''''[https://archive.org/details/fabre-costumi-degli-insetti-1923/page/n6/mode/1up Costumi degli insetti]'', traduzione di Maria e Ettore Fabietti, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze, 1923.
*J. H. Fabre, ''La vita degli insetti'', traduzione di Enrico Somarè, Sonzogno, Milano, 1974.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fabre, Jean-Henri}}
[[Categoria:Entomologi francesi]]
[[Categoria:Naturalisti francesi]]
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[[File:Jean-henri fabre.jpg|thumb|Jean-Henri Fabre]]
'''Jean-Henri Casimir Fabre''' (1823 – 1915), entomologo e naturalista francese.
==Citazioni di Jean-Henri Fabre==
*L'[[animale]], costruito come noi, soffre come noi, troppo spesso vittima delle nostre brutalità. Chi fa soffrire gli animali senza motivo commette un'azione barbara, che sarei propenso a definire «inumana», poiché dà tormento a carne, sorella della nostra, e brutalizza un corpo che condivide con noi gli stessi meccanismi della vita, la stessa sensibilità al dolore.<ref>Citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 116. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>
==''Costumi degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La fama è fatta {{sic|sopratutto}} di leggende; il racconto ha la precedenza sulla storia, nel mondo degli animali come nel mondo dell'uomo. Specialmente intorno ad ogni insetto, in qualunque modo esso attragga la nostra attenzione, s'è venuta intessendo una trama di racconti popolari, che si preoccupano di tutto fuor che della verità.<br>Chi non conosce, per esempio, la [[Cicala]], almeno di nome? E dove trovare nel mondo degli insetti una fama pari alla sua? La sua celebrità di cantatrice appassionata, imprevidente dell'avvenire, ha servito come tema ai nostri primi esercizi di memoria. In versi brevi, facilmente imparati, ce la mostrano ridotta nella più estrema indigenza non appena soffia il tramontano, e nell'atto di pianger miseria presso la Formica sua vicina. Accolta come si merita, la sfacciata riceve una risposta che è stata la causa principale della sua cattiva reputazione:<br><div style="text-align:left;">''«Ah, voi cantaste? N'ho molto piacere;<br>ebbene, ora ballate!»''</div>Con la loro trivialità sguaiatella questi due versucci han fatto più per la celebrità della Cicala che le sue prove di virtuosità.
===Citazioni===
*{{NDR|La [[mantide religiosa]]}} Il linguaggio scientifico e quello semplice popolare questa volta vanno d'accordo e fanno della creatura bizzarra una pitonessa che consulta gli oracoli, una asceta in estasi mistica. Il paragone è di antica data. I Greci stessi chiamavano l'insetto ''Mάντις'', il divino, il profeta. L'uomo dei campi non va pel difficile in fatto di etimologia e si attiene spesso ai dati vaghi dell'apparenza. Ha veduto sull'erbe bruciate dal sole un insetto di bella presenza, ritto a metà, maestoso. Ha osservato le sue grandi ali verdi, che l'insetto trascina a guisa di lunghi veli di lino; ha veduto le sue zampe anteriori, che hanno l'aspetto quasi di braccia alzate verso il cielo in atto d'invocazione. Non occorreva altro: l'immaginazione popolare ha fatto il resto; ed eccoti, fin dal tempo antico i cespugli e le macchie popolate di indovine consultatrici d'oracoli, di monache preganti. (cap. V, p. 60)
*L'abolizione della schiavitù e l'istruzione della donna sono due passi enormi nella via del progresso morale. I nostri pronipoti andranno più lontano: con una visione chiara, capace di penetrare attraverso tutti gli ostacoli, essi vedranno che la [[guerra]] è la peggiore delle nostre disavventure; che i conquistatori, impresari di battaglie e distruttori di nazioni, sono dei veri esecrabili flagelli, che delle strette di mano scambiate sono preferibili a dei colpi di fucile, che il popolo più felice non è quello possiede più cannoni, ma quello che lavora in pace e produce in abbondanza; che le gioie dell'esistenza non dipendono precisamente dalle frontiere, oltre le quali ti attendono le vessazioni del doganiere, che ti fruga le tasche e ti butta all'aria i bagagli. (cap. VIII, p. 90)
*I primi ad accorrere e i più accaniti alla strage sono le piccole [[Lucertola|Lucertole]] {{sic|grige}} e la [[Formica]]. Quest'ultima, odiosa {{sic|filibustriera}}, non mi lascerà, dubito, un sol [[grillo]] nel giardino. Afferra i poverini, li sventra e li sgranocchia freneticamente.<br> Ah, la bestia satanica! E dire che noi le {{sic|assegnamo}} i primi posti! I libri la celebrano e non la finiscono mai con gli elogi sul suo conto; i naturalisti la tengono in altissima stima e aggiungono sempre qualche cosa alla sua {{sic|riputazione}}. È proprio vero che, tanto per gli animali, come per gli uomini, il modo più sicuro per avere una storia e guadagnarsi una fama è quello di nuocere. (cap. X, p. 106)
*Nessuno domanda dello Stercolario e del Necroforo; preziosi risanatori, e tutti conoscono la [[Zanzara]], bevitrice di sangue; la [[Vespa]], irascibile spadaccina dall'arma avvelenata; la Formica, malfattrice insigne, che nei villaggi del Mezzogiorno {{sic|ruìna}} e mette in pericolo la travatura d'una abitazione con la stessa foga con cui vuota un fico. Senza ch'io ne dica più oltre, ognuno troverà negli archivi umani simili esempi di persone utili misconosciute e di individui calamitosi glorificati. (cap. X, p. 106)
==''La vita degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La costruzione del [[nido]], ricovero della famiglia, è l'espressione più alta delle facoltà istintive. Ingegnoso architetto, l'uccello ce lo insegna, ancor più vario nelle sue attitudini, l'insetto ce lo ripete. Ci dice: "La maternità è la sovrana ispiratrice dell'istinto." Preposta alla sopravvivenza della specie, d'interesse più grave che non la conservazione degli individui, desta meravigliose previdenze nell'intelletto più sonnolento, ed è il focolare tre volte santo ove covano e poi emergono improvvise quelle inconcepibili luci psichiche che ci danno il simulacro di un'infallibile ragione. Più essa si afferma, più l'istinto si eleva. <!--(cap. I, p. 9)-->
===Citazioni===
*La nostra [[scienza]], tanto grandiosa paragonata alla debolezza dei nostri mezzi, così misera di fronte ai limbi sconfinati dell'ignoto, che cosa conosce dell'assoluta realtà? Nulla. Il mondo c'interessa unicamente per l'idea che ne abbiamo. Scomparsa l'idea, tutto diventa sterile, caos, niente. Un'accozzaglia di dati non è la scienza; è un freddo catalogo. Bisogna farlo sgelare, vivificarlo al focolare dell'anima; bisogna far intervenire l'idea e le luci della ragione; bisogna interpretarlo. (cap. II, p. 28)
*{{NDR|Lo [[scorpione]]}} È un taciturno, di abitudini occulte, senza dubbio sgradevole, cosicché il parlarne all'infuori dei dati anatomici, si riduce a ben poco. Gli specialisti ce ne hanno rivelata la struttura organica, ma nessun osservatore, ch'io sappia, si è curato d'interrogarlo con qualche insistenza sulle sue abitudini segrete. Sventrato dopo macerazione nell'alcool, è conosciutissimo, ma nell'ambito dei suoi istinti è quasi ignorato. Nessuno, tuttavia, meriterebbe più di lui, tra gli animali segmentati, una biografia dettagliata. In ogni epoca esso ha colpito l'immaginazione popolare al punto di essere iscritto nei segni dello zodiaco. Il timore ha creato gli dei, diceva Lucrezio. Lo scorpione, divinizzato dal terrore, è glorificato nel cielo da un [[Scorpione (costellazione)|gruppo di stelle]], e nell'almanacco dal simbolo del mese d'ottobre. (cap. XX, p. 196)
*I [[Libro|libri]] sono di mediocre risorsa per affrontare i problemi della vita. Ai lumi offerti da una ricca biblioteca, è preferibile l'assiduo colloquio con la realtà. In molti casi l'ignoranza è un vantaggio; lo spirito mantiene la sua libertà d'investigazione e non si smarrisce nei vicoli ciechi suggeriti dalla lettura. (cap. XXI, p. 210)
==Citazioni su Jean-Henri Fabre==
*Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del [[Charles Darwin|Darwin]]. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il Darwin rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. ([[Antonino Anile]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*J. H. Fabre, ''''[https://archive.org/details/fabre-costumi-degli-insetti-1923/page/n6/mode/1up Costumi degli insetti]'', traduzione di Maria e Ettore Fabietti, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze, 1923.
*J. H. Fabre, ''La vita degli insetti'', traduzione di Enrico Somarè, Sonzogno, Milano, 1974.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fabre, Jean-Henri}}
[[Categoria:Entomologi francesi]]
[[Categoria:Naturalisti francesi]]
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[[File:Jean-henri fabre.jpg|thumb|Jean-Henri Fabre]]
'''Jean-Henri Casimir Fabre''' (1823 – 1915), entomologo e naturalista francese.
==Citazioni di Jean-Henri Fabre==
*L'[[animale]], costruito come noi, soffre come noi, troppo spesso vittima delle nostre brutalità. Chi fa soffrire gli animali senza motivo commette un'azione barbara, che sarei propenso a definire «inumana», poiché dà tormento a carne, sorella della nostra, e brutalizza un corpo che condivide con noi gli stessi meccanismi della vita, la stessa sensibilità al dolore.<ref>Citato in [[Matthieu Ricard]], ''Sei un animale!'', traduzione di Sergio Orrao, Sperling & Kupfer, Milano, 2016, p. 116. ISBN 978-88-200-6028-2</ref>
==''Costumi degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La fama è fatta {{sic|sopratutto}} di leggende; il racconto ha la precedenza sulla storia, nel mondo degli animali come nel mondo dell'uomo. Specialmente intorno ad ogni insetto, in qualunque modo esso attragga la nostra attenzione, s'è venuta intessendo una trama di racconti popolari, che si preoccupano di tutto fuor che della verità.<br>Chi non conosce, per esempio, la [[Cicala]], almeno di nome? E dove trovare nel mondo degli insetti una fama pari alla sua? La sua celebrità di cantatrice appassionata, imprevidente dell'avvenire, ha servito come tema ai nostri primi esercizi di memoria. In versi brevi, facilmente imparati, ce la mostrano ridotta nella più estrema indigenza non appena soffia il tramontano, e nell'atto di pianger miseria presso la Formica sua vicina. Accolta come si merita, la sfacciata riceve una risposta che è stata la causa principale della sua cattiva reputazione:<br><div style="text-align:left;">''«Ah, voi cantaste? N'ho molto piacere;<br>ebbene, ora ballate!»''</div>Con la loro trivialità sguaiatella questi due versucci han fatto più per la celebrità della Cicala che le sue prove di virtuosità.
===Citazioni===
*{{NDR|La [[mantide religiosa]]}} Il linguaggio scientifico e quello semplice popolare questa volta vanno d'accordo e fanno della creatura bizzarra una pitonessa che consulta gli oracoli, una asceta in estasi mistica. Il paragone è di antica data. I Greci stessi chiamavano l'insetto ''Mάντις'', il divino, il profeta. L'uomo dei campi non va pel difficile in fatto di etimologia e si attiene spesso ai dati vaghi dell'apparenza. Ha veduto sull'erbe bruciate dal sole un insetto di bella presenza, ritto a metà, maestoso. Ha osservato le sue grandi ali verdi, che l'insetto trascina a guisa di lunghi veli di lino; ha veduto le sue zampe anteriori, che hanno l'aspetto quasi di braccia alzate verso il cielo in atto d'invocazione. Non occorreva altro: l'immaginazione popolare ha fatto il resto; ed eccoti, fin dal tempo antico i cespugli e le macchie popolate di indovine consultatrici d'oracoli, di monache preganti. (cap. V, p. 60)
*L'abolizione della schiavitù e l'istruzione della donna sono due passi enormi nella via del progresso morale. I nostri pronipoti andranno più lontano: con una visione chiara, capace di penetrare attraverso tutti gli ostacoli, essi vedranno che la [[guerra]] è la peggiore delle nostre disavventure; che i conquistatori, impresari di battaglie e distruttori di nazioni, sono dei veri esecrabili flagelli, che delle strette di mano scambiate sono preferibili a dei colpi di fucile, che il popolo più felice non è quello possiede più cannoni, ma quello che lavora in pace e produce in abbondanza; che le gioie dell'esistenza non dipendono precisamente dalle frontiere, oltre le quali ti attendono le vessazioni del doganiere, che ti fruga le tasche e ti butta all'aria i bagagli. (cap. VIII, p. 90)
*I primi ad accorrere e i più accaniti alla strage sono le piccole [[Lucertola|Lucertole]] {{sic|grige}} e la [[Formica]]. Quest'ultima, odiosa {{sic|filibustriera}}, non mi lascerà, dubito, un sol [[grillo]] nel giardino. Afferra i poverini, li sventra e li sgranocchia freneticamente.<br> Ah, la bestia satanica! E dire che noi le {{sic|assegnamo}} i primi posti! I libri la celebrano e non la finiscono mai con gli elogi sul suo conto; i naturalisti la tengono in altissima stima e aggiungono sempre qualche cosa alla sua {{sic|riputazione}}. È proprio vero che, tanto per gli animali, come per gli uomini, il modo più sicuro per avere una storia e guadagnarsi una fama è quello di nuocere. (cap. X, p. 106)
*Nessuno domanda dello Stercolario e del Necroforo; preziosi risanatori, e tutti conoscono la [[Zanzara]], bevitrice di sangue; la [[Vespa]], irascibile spadaccina dall'arma avvelenata; la Formica, malfattrice insigne, che nei villaggi del Mezzogiorno {{sic|ruìna}} e mette in pericolo la travatura d'una abitazione con la stessa foga con cui vuota un fico. Senza ch'io ne dica più oltre, ognuno troverà negli archivi umani simili esempi di persone utili misconosciute e di individui calamitosi glorificati. (cap. X, p. 106)
==''La vita degli insetti''==
===[[Incipit]]===
La costruzione del [[nido]], ricovero della famiglia, è l'espressione più alta delle facoltà istintive. Ingegnoso architetto, l'uccello ce lo insegna, ancor più vario nelle sue attitudini, l'insetto ce lo ripete. Ci dice: "La maternità è la sovrana ispiratrice dell'istinto." Preposta alla sopravvivenza della specie, d'interesse più grave che non la conservazione degli individui, desta meravigliose previdenze nell'intelletto più sonnolento, ed è il focolare tre volte santo ove covano e poi emergono improvvise quelle inconcepibili luci psichiche che ci danno il simulacro di un'infallibile ragione. Più essa si afferma, più l'istinto si eleva. <!--(cap. I, p. 9)-->
===Citazioni===
*La nostra [[scienza]], tanto grandiosa paragonata alla debolezza dei nostri mezzi, così misera di fronte ai limbi sconfinati dell'ignoto, che cosa conosce dell'assoluta realtà? Nulla. Il mondo c'interessa unicamente per l'idea che ne abbiamo. Scomparsa l'idea, tutto diventa sterile, caos, niente. Un'accozzaglia di dati non è la scienza; è un freddo catalogo. Bisogna farlo sgelare, vivificarlo al focolare dell'anima; bisogna far intervenire l'idea e le luci della ragione; bisogna interpretarlo. (cap. II, p. 28)
*{{NDR|Lo [[scorpione]]}} È un taciturno, di abitudini occulte, senza dubbio sgradevole, cosicché il parlarne all'infuori dei dati anatomici, si riduce a ben poco. Gli specialisti ce ne hanno rivelata la struttura organica, ma nessun osservatore, ch'io sappia, si è curato d'interrogarlo con qualche insistenza sulle sue abitudini segrete. Sventrato dopo macerazione nell'alcool, è conosciutissimo, ma nell'ambito dei suoi istinti è quasi ignorato. Nessuno, tuttavia, meriterebbe più di lui, tra gli animali segmentati, una biografia dettagliata. In ogni epoca esso ha colpito l'immaginazione popolare al punto di essere iscritto nei segni dello zodiaco. Il timore ha creato gli dei, diceva Lucrezio. Lo scorpione, divinizzato dal terrore, è glorificato nel cielo da un [[Scorpione (costellazione)|gruppo di stelle]], e nell'almanacco dal simbolo del mese d'ottobre. (cap. XX, p. 196)
*I [[Libro|libri]] sono di mediocre risorsa per affrontare i problemi della vita. Ai lumi offerti da una ricca biblioteca, è preferibile l'assiduo colloquio con la realtà. In molti casi l'ignoranza è un vantaggio; lo spirito mantiene la sua libertà d'investigazione e non si smarrisce nei vicoli ciechi suggeriti dalla lettura. (cap. XXI, p. 210)
==Citazioni su Jean-Henri Fabre==
*La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce [...] in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi. ([[Antonino Anile]])
*Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del [[Charles Darwin|Darwin]]. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il Darwin rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. ([[Antonino Anile]])
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*J. H. Fabre, ''''[https://archive.org/details/fabre-costumi-degli-insetti-1923/page/n6/mode/1up Costumi degli insetti]'', traduzione di Maria e Ettore Fabietti, R. Bemporad & Figlio Editori, Firenze, 1923.
*J. H. Fabre, ''La vita degli insetti'', traduzione di Enrico Somarè, Sonzogno, Milano, 1974.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Fabre, Jean-Henri}}
[[Categoria:Entomologi francesi]]
[[Categoria:Naturalisti francesi]]
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Antonino Anile
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/* Citazioni di Antonino Anile */ Fabre e Darwin
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il Darwin rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la teoria dell'evoluzione. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. (da ''Nella scienza e nella vita'', pp. 11-12)
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
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[[Categoria:Politici italiani]]
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il Darwin rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la teoria dell'evoluzione. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. (da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12)
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. (da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12)
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''.<ref>Da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12.</ref>
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce così in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi.<ref>Da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 12-13.</ref>
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|Jean-Henri Fabre}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''.<ref>Da ''Nella scienza e nella vita'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12.</ref>
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
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[[Categoria:Politici italiani]]
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce [...] in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi.<ref>Da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 12-13.</ref>
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|Jean-Henri Fabre}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''.<ref>Da ''Nella scienza e nella vita'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12.</ref>
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*[...] [[Francesco Fiorentino|Fiorentino]] ereditò in sé la mitezza serena del Galluppi e la ribelle vigoria del Campanella, ed, in sommo grado, le virtù più nobili della sua natìa Calabria. Le vicende della sua vita, l'indirizzo dei suoi studii vengono determinati non solo dalla sua particolare volontà, ma anche da quella, non meno forte, per quanto inconscia, della stirpe. I suoi genitori ebbero il merito di rendergli facili i primi studii. Per il resto egli fu autodidatta. E dopo una giovinezza poetica e pugnace (combatté da prode, per l'unità della patria, nelle file dello Stocco, all'Angitola, al Calderaio, a Soveria) egli si diede con un fervore infaticabile di ricerche a rivelare agli italiani quanta parte c'è di loro nella storia del pensiero europeo.<ref>Da ''Nella scienza e nella vita'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''Francesco Fiorentino'', p. 183.</ref>
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce [...] in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi.<ref>Da ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 12-13.</ref>
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
*{{NDR|Jean-Henri Fabre}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''.<ref>Da ''Nella scienza e nella vita'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>, ''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12.</ref>
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
[[Categoria:Anatomisti italiani]]
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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Nella scienza e nella vita: nuova sezione
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==''Nella scienza e nella vita''==
*{{NDR|Jean-Henri Fabre}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. (''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce [...] in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi. (''La biologia di Henri Fabre'', pp. 12-13)
*[...] [[Francesco Fiorentino|Fiorentino]] ereditò in sé la mitezza serena del Galluppi e la ribelle vigoria del Campanella, ed, in sommo grado, le virtù più nobili della sua natìa Calabria. Le vicende della sua vita, l'indirizzo dei suoi studii vengono determinati non solo dalla sua particolare volontà, ma anche da quella, non meno forte, per quanto inconscia, della stirpe. I suoi genitori ebbero il merito di rendergli facili i primi studii. Per il resto egli fu autodidatta. E dopo una giovinezza poetica e pugnace (combatté da prode, per l'unità della patria, nelle file dello Stocco, all'Angitola, al Calderaio, a Soveria) egli si diede con un fervore infaticabile di ricerche a rivelare agli italiani quanta parte c'è di loro nella storia del pensiero europeo. (''Francesco Fiorentino'', p. 183)
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Anile, Antonino}}
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[[File:Antonino Anile 1919.jpg|thumb|Antonino Anile, 1919]]
'''Antonino Salvatore Anile''' noto come '''Antonino Anile''' (1869 – 1943), anatomista, poeta, politico e saggista italiano.
==Citazioni di Antonino Anile==
*''Io torno a questa terra, tutta quanta | dal sole arrisa, e sacra nel perenne | rifiorire di verde che l'ammanta; || a questa terra, dove un giorno venne | la gente di mia casa, e che, nel grembo | fedele, il cuor dei miei avi ritenne. || Son balze e anfratti in un estremo lembo | di Bruzia, che protendesi virente | nel mar, di contro; e s'apre al sole e al nembo. || Io calco questa madre terra, ardente | per l'alto Sol che l'anima, e per l'ime | vene di fuoco non ancora spente: || e rivivo; e risplendono le cime | dei miei pensieri; e avverto, dal profondo, | come un segreto zampillar di rime. || Ora io tutto mi fondo e mi confondo | in ciò che l'occhio abbraccia; e par che il verso | viva anch'esso di questo suol fecondo; || e l'ansito inestinguibil, che immerso | gli alberi han nella terra; e 'l fluttuare | del pòlline, fra terra e ciel disperso; || e l'armonia, che vola per le chiare | serenità, su l'ali ampie del vento; | e l'infinito murmure del mare; || e l'arcano diffuso sentimento, | il divino linguaggio, che trasvola | di cosa in cosa, nel pensiero io sento. || Non per quel che la mia anima sola | oggi veda od ascolti, ma per quanto | ebbe ai sensi dei miei padri parola. || Io penso: e dentro il mio pensiero intanto | rivivono le immagini degli avi | tumultuose, ed urgon nel mio canto. || Solcarono la terra alma e dei flavi | s'allietaron fromenti, e questi cieli | si specchiaron nei loro occhi soavi: || schiuser le vele ai venti, e, con aneli | sensi, guidaron le navi; e nei tramonti | s'avvolser, come re, d'aurei veli. || Alla terra servirono con pronti | spiriti e al mare; e l'inno ampio, che esala | dalle cose, baciò le loro fronti, || come oggi mette alla mia strofe l'ala.'' (''[[Briatico]]'', ''La croce e le rose''<ref>In ''Poesie: {{small|raccolta completa. Primi tumulti. I sonetti dell'anima. La croce e le rose}}'', Nicola Zanichelli, Bologna, 1921, [https://archive.org/details/poesieraccoltaco00anil/page/234/mode/2up pp. 233-235].</ref>)
*''Saliva in cielo l'astro | lunar, saliva lento: | quadrante d'alabastro | sporto dal firmamento. || Sopra il mare olivastro, | dal flebile lamento, | mettea la [[luna]] un nastro | bianchissimo, d' argento. || Noi scendevamo soli | per la via, che prospetta | l'immensità del mare, || e invisibili voli | di sogni, o mia diletta, | sentivamo sciamar.'' (''Sotto la luna'', ''Primi tumulti''<ref>In ''Poesie'', 1921, p. 69.</ref>)
==''Bellezza e verità delle cose''==
*{{NDR|La [[montagna]]}} Guardatela scomparire nella bruma e riapparire al lacerarsi della stessa, e come si succinge in sé rivelando la linea dei fianchi sotto gli aspri colpi del vento. A sera l'ombra, lentamente fasciandola, la veste di un sogno che soltanto le stelle sovrastanti intendono, e dal quale non esce se non risvegliandosi in un miracolo di [[luce]]; quello del primo raggio di sole che la colpisce.<ref>In Tommaso Pisanti e Giuliana Rose, ''{{sic|un anno un mondo}}: {{small|antologia per la Scuola Media con letture epiche}}'', Loffredo Editore, Napoli, stampa 1978, vol. II, p. 226.</ref>
*Le cose! È la luce che le figura e le trasfigura in un miracolo che si rinnova in ciascun'ora del giorno per la gioia dei nostri occhi.<br/>Ciascuna cosa nella luce prende forma e colore: nasce!<ref> Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 366.</ref>
*Prima di sapere cosa sia la luce, godiamola. Il cielo, nell'alba, al solo presentirla, se ne ingiglia intanto che le ultime stelle, nell'imminenza del prodigio, muoiono ad una ad una. Poi un fiume d'oro dalla lontana scaturigine del sole, resosi visibile, irrompe su la Terra, e si sente che scroscia giù dalle vette dei monti rimbalzando pei fianchi poderosi sino a riempirne le valli, donde riesce per trovar foce laggiù nel tremolare della marina. Il vento raccoglie il mistero di tale musica e la diffonde dappertutto.<ref name=Licht>Citato in Enzo Catagna e Francesco Desiderio, p. 367.</ref>
*Non ci siamo mai chiesti perché l'[[acqua]] nell'accoglierla in sé diventa cielo; ma se ci saremo arricchiti (e quale ricchezza!) della visione del mare che si dona alla luce del giorno o di quella di un corso di fiume appena esca da un gomito umbratile, la domanda ha già la sua risposta: l'acqua si crisma nella luce.
*Tale è la natura dell'acqua: di serbare una purezza illogorabile riempiendosi di luce e di cielo e di farsi rivelatrice a noi dell'anima delle cose e di raccontarcene l'istoria con le flessioni persuasive del suo discorrere, che s'interrompe, riprende, per divenire a tratti un singultare come d'arpa. L'uomo non seppe mai resistere al fascino di questo linguaggio: vi si piegò come si piegano i giunchi al flusso della corrente.<ref name=Licht/>
==''Nella scienza e nella vita''==
*{{NDR|Jean-Henri Fabre}} Scevro di idee preconcette, libero totalmente, per quanto può essere un autodidatta, egli, nel primo iniziarsi delle sue ricerche, si trovò a contraddire alcune argomentazioni del Darwin. Tra il grande scienziato, dinanzi al quale già si fletteva ogni cima del sapere, e l'ignoto adolescente, che riferiva soltanto quel che aveva visto con occhi ingenui, avvenne uno scambio di idee, dopo del quale il [[Charles Darwin|Darwin]] rimase pensoso se dovesse modificare qualcuno dei risultati a cui perveniva con la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]]. Fin d'allora il Fabre venne definito dal Darwin: ''un osservatore inimitabile''. (''La biologia di Henri Fabre'', pp. 11-12)
*{{NDR|[[Jean-Henri Fabre]]}} La descrizione fedele {{NDR|della natura}} si traduce [...] in una prosa schietta che, per l'immediatezza dell'espressione, assume carattere indelebile d'opera d'arte. Egli descrive semplicemente, senza tecnicismi scientifici, senza frasi circonvolute, con un periodare che ha la trasparenza delle acque cristalline ed attraverso il quale non solo si rivela ogni piega del suo pensiero, ma anche ogni commozione del suo sentimento.<br>Nella sua prosa l'uomo e le cose fuse insieme cantano in una voce che ci ricorda quella dei nostri grandi poeti primitivi. (''La biologia di Henri Fabre'', pp. 12-13)
*[...] [[Francesco Fiorentino|Fiorentino]] ereditò in sé la mitezza serena del [[Pasquale Galluppi|Galluppi]] e la ribelle vigoria del [[Tommaso Campanella|Campanella]], ed, in sommo grado, le virtù più nobili della sua natìa Calabria. Le vicende della sua vita, l'indirizzo dei suoi studii vengono determinati non solo dalla sua particolare volontà, ma anche da quella, non meno forte, per quanto inconscia, della stirpe. I suoi genitori ebbero il merito di rendergli facili i primi studii. Per il resto egli fu autodidatta. E dopo una giovinezza poetica e pugnace (combatté da prode, per l'unità della patria, nelle file dello Stocco, all'Angitola, al Calderaio, a Soveria) egli si diede con un fervore infaticabile di ricerche a rivelare agli italiani quanta parte c'è di loro nella storia del pensiero europeo. (''Francesco Fiorentino'', p. 183)
==[[Incipit]] di ''Vigilie di scienza e di vita''==
Lo sviluppo straordinario, direi quasi fantastico, degli strumenti della scienza; i metodi rigorosi che impiega nelle sue molteplici indagini; la tendenza a specializzarsi sempre più; l'addensarsi di un tecnicismo quasi sempre barbaro nelle forme dell'espressione e, più ancora, la mentalità caratteristica della massima parte degli scienziati, che diventano facilmente intolleranti di qualunque movimento dello spirito che sorvoli dal fatto, rappresentano insieme un complesso di cause che può valere a spiegarci, come sia stato possibile, per molti anni, tracciare netta una distinzione tra l'attività del pensiero volta alla severa analisi e la virtù sintetica della immaginazione, e, quel ch'è più, sentir proclamare che quella, come mezzo di conquista sul mistero che ci circonda, debba prevalere su questa.
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Antonino Anile, ''Bellezza e verità delle cose'', Vallecchi, 1940.
*Antonino Anile, ''[https://archive.org/details/anile-nella-scienza-nella-vita/mode/1up Nella scienza e nella vita]'', Nicola Zanichelli Editore, Bologna, 1924<sup>2</sup>.
*Antonino Anile, ''[https://www.liberliber.it/mediateca/libri/a/anile/vigilie_di_scienza_e_di_vita/pdf/anile_vigilie_di_scienza_e_di_vita.pdf Vigilie di scienza e di vita]'', Laterza, 1911.
*Enzo Catagna e Francesco Desiderio, ''Espressioni letterarie del Novecento: {{small|pagine critiche e testi esemplari di scrittori e poeti contemporanei, Antologia italiana per le Scuole Medie Superiori}}'', Signorelli, Milano, 1981.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Anatomisti italiani]]
[[Categoria:Poeti italiani]]
[[Categoria:Politici italiani]]
[[Categoria:Saggisti italiani]]
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Pino Locchi
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Spinoziano
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[[File:Pino Locchi.jpg|thumb|Pino Locchi]]
'''Pino Locchi''', all'anagrafe '''Giuseppe Locchi''' (1925 – 1994), attore e doppiatore e direttore di doppiaggio italiano.
==Citazioni di Pino Locchi==
*Il doppiatore è un attore che si è dedicato al doppiaggio.<ref name= Fazio/>
*Ci sono i miei fratelli: [[Tony Curtis]], [[Jean-Paul Belmondo|Belmondo]], [[Sean Connery]] e l'altro non mi ricordo mai, che è un mio amico carissimo, [[Sidney Poitier]]. [...] Abbiamo fatto la carriera insieme.<ref name= Fazio>Ripresa l'intervista di Fabio Fazio durante il programma radiofonico per RaiStereoUno “Musica ieri e oggi” , ''Enciclopedia del doppiaggio'', 23 giugno 2019. [https://www.youtube.com/watch?v=-_oHpt4KFMc Video] disponibile su ''Youtube.com''.</ref>
==Citazioni su Pino Locchi==
*Lui {{NDR|Pino Locchi}} è stato per me un mito e devo confessare che all'inizio della mia carriera cercavo di imitarlo. Poi sono cresciuto e ho capito che dovevo crearmi una mia identità. Ne avevo tanti di miti, come ad esempio {{NDR|[[Giuseppe Rinaldi|Peppino Rinaldi]]}} che forse è stato il più grande di tutti, ma sentivo che ero più simile a Locchi e che poteva essere, per me, un punto di riferimento. ([[Mario Cordova]])
*Pino Locchi è un gigante di questo mestiere. {{NDR|[[Doppiaggio|doppiatore]]}} ([[Francesco De Francesco (doppiatore)|Francesco De Francesco]])
==Note==
<references />
==Doppiaggio==
===Film===
{{div col|strette}}
*''[[Piccolo Cesare]]'' (1930)
*''[[La scala musicale]]'' (1932)
*''[[Scarface - Lo sfregiato]]'' (1932)
*''[[Partita a quattro]]'' (1933)
*''[[Giovane e innocente]]'' (1937)
*''[[L'ottava moglie di Barbablù (film 1938)|L'ottava moglie di Barbablù]]'' (1938)
*''[[Paradiso proibito]]'' (1940)
*''[[La signora Miniver]]'' (1942)
*''[[La fiamma del peccato]]'' (1944)
*''[[Dieci piccoli indiani (film 1945)|Dieci piccoli indiani]]'' (1945)
*''[[Le ragazze di Harvey]]'' (1946)
*''[[Il peccato di Lady Considine]]'' (1949)
*''[[Piccole donne (film 1949)|Piccole donne]]'' (1949)
*''[[Francesco, giullare di Dio]]'' (1950)
*''[[Il viaggio indimenticabile]]'' (1951)
*''[[La gang]]'' (1951)
*''[[Corriere diplomatico (film)|Corriere diplomatico]]'' (1952)
*''[[La diva]]'' (1952)
*''[[Mezzogiorno di fuoco]]'' (1952)
*''[[Destinazione... Terra!]]'' (1953)
*''[[Salomè (film 1953)|Salomè]]'' (1953)
*''[[Seduzione mortale (film 1953)|Seduzione mortale]]'' (1953)
*''[[Titanic (film 1953) |Titanic]]'' (1953)
*''[[Attila (film 1954) |Attila]]'' (1954)
*''[[Godzilla (film 1954)|Godzilla]]'' (1954)
*''[[Il mostro della laguna nera]]'' (1954)
*''[[L'uomo e il diavolo]]'' (1954)
*''[[La contessa scalza]]'' (1954)
*''[[Teodora (film 1954)|Teodora]]'' (1954)
*''[[Ulisse (film) |Ulisse]]'' (1954)
*''[[Cittadino dello spazio]]'' (1955)
*''[[Il seme della violenza]]'' (1955)
*''[[Marty, vita di un timido]]'' (1955)
*''[[Rififi]]'' (1955)
*''[[Al centro dell'uragano (film 1956)|Al centro dell'uragano]]'' (1956)
*''[[I dieci comandamenti (film 1956) |I dieci comandamenti]]'' (1956)
*''[[Il ladro (film 1956)|Il ladro]]'' (1956)
*''[[La risaia]]'' (1956)
*''[[Il ponte sul fiume Kwai]]'' (1957)
*''[[Il settimo sigillo]]'' (1957)
*''[[L'uomo che sapeva troppo (film 1956) |L'uomo che sapeva troppo]]'' (1956)
*''[[A 30 milioni di km. dalla Terra]]'' (1957)
*''[[La parola ai giurati (film 1957) |La parola ai giurati]]'' (1957)
*''[[Totò, Vittorio e la dottoressa]]'' (1957)
*''[[Alle soglie della vita]]'' (1958)
*''[[Fluido mortale]]'' (1958)
*''[[A qualcuno piace caldo]]'' (1959)
*''[[Assalto alla Terra]]'' (1959)
*''[[I 400 colpi]]'' (1959)
*''[[I segreti di Filadelfia]]'' (1959)
*''[[Il cervello che non voleva morire]]'' (1959)
*''[[Il grande pescatore]]'' (1959)
*''[[Operazione sottoveste]]'' (1959)
*''[[Ossessione di donna]]'' (1959)
*''[[Salomone e la regina di Saba]]'' (1959)
*''[[Strategia di una rapina]]'' (1959)
*''[[David e Golia]]'' (1960)
*''[[Ester e il re]]'' (1960)
*''[[I magnifici sette]]'' (1960)
*''[[La storia di Ruth]]'' (1960)
*''[[Psyco]]'' (1960)
*''[[Spartacus]]'' (1960)
*''[[Barabba (film)|Barabba]]'' (1961)
*''[[Francesco d'Assisi (film 1961)|Francesco d'Assisi]]'' (1961)
*''[[Il diavolo alle 4]]'' (1961)
*''[[Il re dei re (film 1961)|Il re dei re]]'' (1961)
*''[[Viridiana]]'' (1961)
*''[[Agente 007 - Licenza di uccidere]]'' (1962)
*''[[Cronaca familiare (film)|Cronaca familiare]]'' (1962)
*''[[Il buio oltre la siepe]]'' (1962)
*''[[Il giorno più lungo]]'' (1962)
*''[[Il visone sulla pelle]]'' (1962)
*''[[La cuccagna (film 1962)|La cuccagna]]'' (1962)
*''[[Sodoma e Gomorra (film)|Sodoma e Gomorra]]'' (1962)
*''[[Totò contro Maciste]]'' (1962)
*''[[Uno sguardo dal ponte]]'' (1962)
*''[[A 007, dalla Russia con amore (film)|A 007, dalla Russia con amore]]'' (1963)
*''[[Gli Argonauti]]'' (1963)
*''[[I gigli del campo]]'' (1963)
*''[[Il cardinale]]'' (1963)
*''[[Il vecchio testamento]]'' (1963)
*''[[Irma la dolce]]'' (1963)
*''[[La grande fuga]]'' (1963)
*''[[Sei donne per l'assassino]]'' (1963)
*''[[Agente 007 - Missione Goldfinger]]'' (1964)
*''[[A prova di errore (film 1964) |A prova di errore]]'' (1964)
*''[[Danza macabra (film 1964)|Danza macabra]]'' (1964)
*''[[Il Vangelo secondo Matteo]]'' (1964)
*''[[Insieme a Parigi]]'' (1964)
*''[[Marnie]]'' (1964)
*''[[Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono]]'' (1965)
*''[[I 4 figli di Katie Elder]]'' (1965)
*''[[Il volo della fenice (film 1965)|Il volo della fenice]]'' (1965)
*''[[Io la conoscevo bene]]'' (1965)
*''[[Il bandito delle 11]]'' (1965)
*''[[La battaglia dei giganti]]'' (1965)
*''[[La nave dei folli]]'' (1965)
*''[[La più grande storia mai raccontata]]'' (1965)
*''[[La spia che venne dal freddo (film)|La spia che venne dal freddo]]'' (1965)
*''[[Le meravigliose avventure di Marco Polo (Lo scacchiere di Dio)|Le meravigliose avventure di Marco Polo]]'' (1965)
*''[[Per qualche dollaro in più]]'' (1965)
*''[[Tutti insieme appassionatamente]]'' (1965)
*''[[1000 dollari sul nero]]'' (1966)
*''[[10.000 dollari per un massacro]]'' (1966)
*''[[Che fai, rubi?]]'' (1966)
*''[[Il buono, il brutto, il cattivo]]'' (1966)
*''[[Nevada Smith]]'' (1966)
*''[[Viaggio allucinante]]'' (1966)
*''[[Agente 007 - Si vive solo due volte]]'' (1967)
*''[[I giorni dell'ira]]'' (1967)
*''[[Indovina chi viene a cena?]]'' (1967)
*''[[La calda notte dell'ispettore Tibbs]]'' (1967)
*''[[La gnomo mobile]]'' (1967)
*''[[C'era una volta il West]]'' (1968)
*''[[Corri uomo corri]]'' (1968)
*''[[Il medico della mutua]]'' (1968)
*''[[Lo sbarco di Anzio]]'' (1968)
*''[[Preparati la bara!]]'' (1968)
*''[[La collina degli stivali]]'' (1969)
*''[[Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà]]'' (1969)
*''[[Z - L'orgia del potere]]'' (1969)
*''[[Il conte Dracula (film 1970)|Il conte Dracula]]'' (1970)
*''[[Lo chiamavano Trinità]]'' (1970)
*''[[Socrate (film)|Socrate]]'' (1970)
*''[[...continuavano a chiamarlo Trinità]]'' (1971)
*''[[Agente 007 - Una cascata di diamanti]]'' (1971)
*''[[Giù la testa]]'' (1971)
*''[[Pomi d'ottone e manici di scopa]]'' (1971)
*''[[4 mosche di velluto grigio]]'' (1971)
*''[[...Più forte ragazzi!]]'' (1972)
*''[[2002: la seconda odissea]]'' (1972)
*''[[Agente 007 - Vivi e lascia morire]]'' (1973)
*''[[Anche gli angeli mangiano fagioli]]'' (1973)
*''[[Il lungo addio]]'' (1973)
*''[[Il mondo dei robot]]'' (1973)
*''[[Moonraker - Operazione spazio]]'' (1973)
*''[[Robin Hood (film 1973) |Robin Hood]]'' (1973)
*''[[Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan]]'' (1973)
*''[[...altrimenti ci arrabbiamo!]]'' (1974)
*''[[Agente 007 - L'uomo dalla pistola d'oro]]'' (1974)
*''[[Assassinio sull'Orient Express (film 1974) |Assassinio sull'Orient Express]]'' (1974)
*''[[Il portiere di notte]]'' (1974)
*''[[Non toccare la donna bianca]]'' (1974)
*''[[Histoire d'O (film) |Histoire d'O]]'' (1975)
*''[[Il bianco, il giallo, il nero]]'' (1975)
*''[[I tre giorni del Condor]]'' (1975)
*''[[King Kong (film 1976) |King Kong]]'' (1976)
*''[[Il Corsaro Nero (film) |Il Corsaro Nero]]'' (1976)
*''[[Roma a mano armata]]'' (1976)
*''[[Il cinico, l'infame, il violento]]'' (1977)
*''[[La spia che mi amava (film) |La spia che mi amava]]'' (1977)
*''[[Mosca non crede alle lacrime]]'' (1977)
*''[[Capricorn One]]'' (1978)
*''[[Pari e dispari (film)|Pari e dispari]]'' (1978)
*''[[Piedone l'africano]]'' (1978)
*''[[Dracula (film 1979)|Dracula]]'' (1979)
*''[[Io sto con gli ippopotami]]'' (1979)
*''[[...e giustizia per tutti]]'' (1979)
*''[[Il malato immaginario (film)|Il malato immaginario]]'' (1979)
*''[[Star Trek (film 1979)|Star Trek]]'' (1979)
*''[[Brubaker]]'' (1980)
*''[[L'uomo puma]]'' (1980)
*''[[Poliziotto superpiù]]'' (1980)
*''[[Ciao nemico]]'' (1981)
*''[[Solo per i tuoi occhi (film)|Solo per i tuoi occhi]]'' (1981)
*''[[Amici miei - Atto IIº]]'' (1982)
*''[[Gandhi (film)|Gandhi]]'' (1982)
*''[[Rambo]]'' (1982)
*''[[Tootsie]]'' (1982)
*''[[Victor Victoria]]'' (1982)
*''[[Mai dire mai (film) |L'uomo che sapeva troppo]]'' (1983)
*''[[Nati con la camicia]]'' (1983)
*''[[Octopussy - Operazione piovra]]'' (1983)
*''[[Blood Simple - Sangue facile]]'' (1984)
*''[[007 - Bersaglio mobile]]'' (1985)
*''[[Rambo II - La vendetta]]'' (1985)
*''[[Ritorno al futuro]]'' (1985)
*''[[Rocky IV]]'' (1985)
*''[[Il nome della rosa (film)|Il nome della rosa]]'' (1986)
*''[[Rotta verso la Terra]]'' (1986)
*''[[Hero (film 1987) |Hero]]'' (1987)
*''[[La protesta del silenzio]]'' (1987)
*''[[The Untouchables - Gli intoccabili]]'' (1987)
*''[[Don Bosco (film 1988)|Don Bosco]]'' (1988)
*''[[I gemelli]]'' (1988)
*''[[Il presidio - Scena di un crimine]]'' (1988)
*''[[Indiana Jones e l'ultima crociata]]'' (1989)
*''[[L'uomo dei sogni]]'' (1989)
*''[[Star Trek V - L'ultima frontiera]]'' (1989)
*''[[Tango & Cash]]'' (1989)
*''[[Caccia a Ottobre Rosso]]'' (1990)
*''[[RoboCop 2]]'' (1990)
*''[[Italia '90 - Notti magiche]]'' (1991)
*''[[Mato Grosso (film) |Mato Grosso]]'' (1992)
*''[[Tombstone (film) |Tombstone]]'' (1993)
*''[[Rocky V]]'' (1990)
*''[[Cape Fear - Il promontorio della paura]]'' (1991)
*''[[L'ultimo boy scout]]'' (1991)
*''[[Scuola di eroi]]'' (1991)
*''[[Robin Hood - Un uomo in calzamaglia]]'' (1993)
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===Film d'animazione===
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*''[[Lilli e il vagabondo]]'' (1955)
*''[[La spada nella roccia]]'' (1963)
*''[[Il libro della giungla (film 1967) |Il libro della giungla]]'' (1967)
*''[[La sirenetta (film) |La sirenetta]]'' (1990)
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===Serie televisive===
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*''[[Attenti a quei due]]'' (1971-1972)
*''[[Ellery Queen (serie televisiva)|Ellery Queen]]'' (1975-1976)
*''[[Sandokan (miniserie televisiva)|Sandokan]]'' (1976)
*''[[Gesù di Nazareth (miniserie televisiva)|Gesù di Nazareth]]'' (1977)
*''[[Quo vadis? (miniserie televisiva)|Quo vadis?]]'' (1985)
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==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Locchi, Pino}}
[[Categoria:Attori italiani]]
[[Categoria:Direttori del doppiaggio italiani]]
[[Categoria:Doppiatori italiani]]
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Insulti dalle serie televisive
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2024-12-16T20:00:10Z
Mariomassone
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{{Raccolta}}
Raccolta di '''insulti''' tratti '''dalle serie televisive'''.
*Non so cosa mi renda più felice: il tuo smagliante sorriso o il tuo portamonete gonfio. ([[Quark (Star Trek)|Quark]], ''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'' [[Star Trek: Deep Space Nine#Prima stagione|prima stagione]])
*Notate quella rabbia primitiva e quella sua istintiva bestialità. I [[klingon]] possono essere un'attrattiva interessantissima, vero? Ogni zoo romulano dovrebbe averne almeno un paio. (''[[Star Trek: Deep Space Nine]]'' [[Star Trek: Deep Space Nine#Sesta stagione|sesta stagione]])
*Tu non pensi perché trovi troppo faticoso pensare, Signor Pinkman! [...] Siamo soci in cosa? Tu cosa fai di preciso, si può sapere, eh?! Sono io a fare la roba, no?! La cucino io! Tu invece che cosa fai? Solo il tossicodipendente! Sei uno squallido miserabile drogato! Sei troppo stupido anche per comprendere e seguire anche le più semplici ed elementari istruzioni! Troppo stupido! ([[Walter White]], ''[[Breaking Bad (seconda stagione)|Breaking Bad]]'')
===''[[BoJack Horseman]]''===
*Di che staranno parlando? Probabilmente di te e dell'essere immondo che sei, brutto grassone idiota. Perché non fai un favore al mondo e non ti lanci contromano? No, non meriti di morire giovane, solo i grandi muoiono giovani. Ah quindi ti senti anche giovane?!
*Pezzo di merda. Stupido pezzo di merda. Sei solo uno stupido pezzo di merda. Ma so di essere un pezzo di merda, quindi sono meglio dei pezzi di merda che non sanno di essere pezzi di merda. O forse no?
*Sai qual è il tuo problema? Tu vuoi dipingere te stesso come un uomo buono ma nessuno ti conosce come me e io ti posso dire che non lo sei. In realtà credo che tu dormiresti molto meglio la notte se solo ammettessi con te stesso che sei solo un egoista codardo che prende tutto quello che vuole e non gliene frega un emerito cazzo di ferire il prossimo. Questo sei tu, questo è BoJack Horseman!
===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''===
*Chiudi il becco, Colonna, figlio pusillanime indegno di qualche bandito di Brooklyn!
*Chiudi quella ciabatta, ubriacone buono a niente!
*Fulmini e saette, Spugna! Sei il nostromo più sciocco che abbia mai messo piede sul ponte di una nave!
*Se l'ignoranza desse la felicità, Spugna, allora tu saresti l'uomo più felice di tutto il mondo.
*Spugna, non sei che un citrullo dalla zucca vuota!
===''[[Star Trek: The Next Generation]]''===
*Per me è possibile sparire quanto lo è per te vincere un concorso di bellezza. ([[Q (Star Trek)|Q]], [[Star Trek: The Next Generation#Terza stagione|terza stagione]])
*Se il cibo [[klingon]] è troppo duro per lei, possiamo chiedere a una delle nostre femmine di allattarla. ([[Star Trek: The Next Generation#Seconda stagione|seconda stagione]])
*Se ti dovessi porre una domanda molto semplice, tu pensi che riusciresti rispondermi senza causare troppi problemi al tuo intelletto? ([[Q (Star Trek)|Q]], [[Star Trek: The Next Generation#Terza stagione|terza stagione]])
==Voci correlate==
*[[Insulto]]
{{Raccolte dai media|Insulti|dalle serie televisive}}
[[Categoria:Insulti dai media|Serie televisive]]
[[Categoria:Raccolte dalle serie televisive]]
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Joe Wright
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2024-12-16T19:32:36Z
Mariomassone
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/* Citazioni di Joe Wright */
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[[File:Joe Wright by Gage Skidmore.jpg|miniatura|Joe Wright]]
'''Joseph "Joe" Wright ''' (1972 – vivente), regista e produttore cinematografico inglese.
==Citazioni di Joe Wright==
*Credo che la mia dislessia sia stata una parte fondamentale per il mio sviluppo perché la mia incapacità di leggere e scrivere determinò la mia volontà d'imparare in altri modi e così mi rivolsi al cinema.
:''I think my dyslexia was a vital part of my development because my inability to read and write meant that I had to find knowledge elsewhere so I looked to the cinema.''<ref name= Hiscock>{{en}} Dall'intervista John Hiscock, ''[https://www.telegraph.co.uk/culture/film/filmmakersonfilm/8467169/Joe-Wright-interview-on-Hanna.html Joe Wright interview on Hanna]'', ''telegraph.co.uk'', 22 aprile 2011.</ref>
*Le fiabe per me non sono mai storie felici e dolci. Sono storie morali sul superamento del lato oscuro e del male. Trovo ironico che i finali felici ora siano chiamati finali da favola perché non c'è niente di felice nella maggior parte dei finali da favola.
:''Fairy tales to me are never happy, sweet stories. They're moral stories about overcoming the dark side and the bad. I find it ironic that happy endings now are called fairytale endings because there’s nothing happy about most fairytale endings.''<ref name= Hiscock/>
*Il mito di Peter Pan è in ognuno di noi, perché in ognuno di noi c'è stato un bambino che non avrebbe voluto crescere per poter continuare a giocare.<ref>Citato in ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/09/23/news/hugh_jackman_crudele_barbanera_il_pirata_di_peter_pan-123489344/ Hugh Jackman crudele Barbanera il pirata di Peter Pan]'', ''repubblica.it'', 23 settembre 2015.</ref>
*Se non sono spaventato da un progetto, allora penso che ci sia qualcosa che non va. La paura è un grande motivatore.
:''If I'm not scared by a project then I think there's something wrong. Fear is a great motivator.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Campbell, ''[https://filmschoolrejects.com/filmmaking-tips-joe-wright/ 6 Filmmaking Tips from Joe Wright]'', ''filmschoolrejects.com'', 21 novembre 2017.</ref>
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Orgoglio e pregiudizio (film 2005)|Orgoglio e pregiudizio]]'' (2005)
*''[[L'ora più buia]]'' (2018)
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Wright, Joe}}
[[Categoria:Registi britannici]]
[[Categoria:Produttori cinematografici britannici]]
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Mariomassone
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/* Citazioni di Joe Wright */
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[[File:Joe Wright by Gage Skidmore.jpg|miniatura|Joe Wright]]
'''Joseph "Joe" Wright ''' (1972 – vivente), regista e produttore cinematografico inglese.
==Citazioni di Joe Wright==
*Credo che la mia dislessia sia stata una parte fondamentale per il mio sviluppo perché la mia incapacità di leggere e scrivere determinò la mia volontà d'imparare in altri modi e così mi rivolsi al cinema.
:''I think my dyslexia was a vital part of my development because my inability to read and write meant that I had to find knowledge elsewhere so I looked to the cinema.''<ref name= Hiscock>{{en}} Dall'intervista John Hiscock, ''[https://www.telegraph.co.uk/culture/film/filmmakersonfilm/8467169/Joe-Wright-interview-on-Hanna.html Joe Wright interview on Hanna]'', ''telegraph.co.uk'', 22 aprile 2011.</ref>
*Le fiabe per me non sono mai storie felici e dolci. Sono storie morali sul superamento del lato oscuro e del male. Trovo ironico che i finali felici ora siano chiamati finali da favola perché non c'è niente di felice nella maggior parte dei finali da favola.
:''Fairy tales to me are never happy, sweet stories. They're moral stories about overcoming the dark side and the bad. I find it ironic that happy endings now are called fairytale endings because there’s nothing happy about most fairytale endings.''<ref name= Hiscock/>
*Il mito di [[Peter Pan (personaggio)|Peter Pan]] è in ognuno di noi, perché in ognuno di noi c'è stato un bambino che non avrebbe voluto crescere per poter continuare a giocare.<ref>Citato in ''[https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/09/23/news/hugh_jackman_crudele_barbanera_il_pirata_di_peter_pan-123489344/ Hugh Jackman crudele Barbanera il pirata di Peter Pan]'', ''repubblica.it'', 23 settembre 2015.</ref>
*Se non sono spaventato da un progetto, allora penso che ci sia qualcosa che non va. La paura è un grande motivatore.
:''If I'm not scared by a project then I think there's something wrong. Fear is a great motivator.''<ref>{{en}} Citato in Christopher Campbell, ''[https://filmschoolrejects.com/filmmaking-tips-joe-wright/ 6 Filmmaking Tips from Joe Wright]'', ''filmschoolrejects.com'', 21 novembre 2017.</ref>
==Note==
<references/>
==Filmografia==
*''[[Orgoglio e pregiudizio (film 2005)|Orgoglio e pregiudizio]]'' (2005)
*''[[L'ora più buia]]'' (2018)
==Altri progetti==
{{Interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Wright, Joe}}
[[Categoria:Registi britannici]]
[[Categoria:Produttori cinematografici britannici]]
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Assunta Legnante
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2024-12-16T16:50:17Z
Danyele
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/* Citazioni di Assunta Legnante */ non necessario, per il momento
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text/x-wiki
[[File:Assuntina.jpg|thumb|Assunta Legnante (2021)]]
'''Assunta Legnante''' (1978 – vivente), pesista e discobola italiana.
==Citazioni di Assunta Legnante==
*Ci vuole passione, cosa che ho sempre avuto. Anche prima di diventare non vedente sono stata atleta, un'atleta che nutriva una grandissima passione per le proprie discipline. Questo potente carburante è rimasto con me e tuttora mi spinge.<ref>Da Sausan Khalil, ''[https://www.diregiovani.it/2017/05/02/100969-intervista-esclusiva-ad-assunta-legnante-cuore-tenacia-continuare-sognare.dg/ Intervista esclusiva ad Assunta Legnante: cuore e tenacia per continuare a sognare]'', ''diregiovani.it'', 2 maggio 2017.</ref>
*L'attenzione c'è quando arrivano le medaglie. I tifosi si riconoscono nei propri campioni, ne condividono la storia, i successi fanno appassionare tante persone. E il movimento italiano paralimpico è molto cresciuto, cercando di avvicinarsi sempre di più allo sport olimpico, con una maggiore professionalità e ciclicità negli allenamenti.<ref name="Legnante">Dall'intervista ''[https://www.odiarenoneunosport.it/2020/02/20/assunta-legnante/ Nulla come lo sport ti fa crescere e conoscere le tue potenzialità]'', ''odiarenoneunosport.it'', 20 febbraio 2020.</ref>
*La maggior parte delle persone pensa che la mia disciplina si riduca al prendere in mano una palla di ferro e lanciarla più forte possibile. Ma non è così, è tutto un equilibrio di forza, velocità, agilità, si lancia molto anche di gambe, serve tecnica. Un errore nel gesto può portarti a perdere mezzo metro sulla lunghezza del lancio.<ref name= Legnante/>
{{Int|''[https://www.ultimouomo.com/intervista-assunta-legnante-atleta-paralimpica-getto-peso-chi-e-storia Continuo ancora, intervista ad Assunta Legnante]''|Giuliana Lorenzo, ''ultimouomo.com'', 30 agosto 2024.}}
*{{NDR|«Come è stato il primo impatto con l'atletica e poi con il getto del peso?»}} Non buono, non mi piaceva, mi piacevano tutte le altre specialità dell'atletica. Facevo un po' tutto, il salto in alto, la corsa, la velocità soprattutto. Poi, c'era il getto del peso: alle comunali arrivavo seconda e già quello mi dava fastidio. [...] Mi ricordo che chiedevo come potessi battere le altre e mi spiegavano la tecnica, per me era una cosa nuova. [...] Di solito mi allenavo per strada, dietro il cimitero di Frattamaggiore, sul cemento normale. {{NDR|«Per allenarsi per strada però qualcosa deve essere scattato...»}} Sì, iniziavano ad arrivare i primi risultati a livello nazionale. Tutti cominciavano a dire che ero una promessa [...]. In realtà c'è voluta una batosta per far sì che diventasse la mia aspirazione più grande e un sogno olimpico. Ho preso il diploma da ragionere e avevo un altro sogno che purtroppo non si è mai avverato. Volevo iscrivermi all'ISEF, adesso Scienze Motorie. A Napoli mi avevano scartato per il mio problema agli occhi, all'epoca si facevano le visite mediche. Sul treno, di ritorno verso casa, ho chiamato la Federazione chiedendo se mi trovassero un allenatore. Volevo andare via e diventare una atleta a tutti gli effetti.
*{{NDR|«[...] tu hai partecipato a una edizione dei Giochi Olimpici e poi hai fatto le [[Giochi paralimpici|Paralimpiadi]]. Secondo te ci sono delle differenze?»}} No, non ci sono, c'è la stessa professionalità e tensione alla gara. Nel villaggio paralimpico, che poi è lo stesso che prima è stato olimpico, forse c'è un'aria un po' più frizzantina, un po' più ridanciana. Ho visto, tra virgolette, cose un po' strane: quattro non vedenti che giocano a calcio balilla e ridono con il sottofondo del rumore della pallina, oppure una squadra straniera di non vedenti che si allena a calcio a cinque, a mezzanotte, al buio... tanto a loro che cambia?! Ci sono queste cose particolari.
*{{NDR|«[...] quanto fatto da atleta normodotata prima ti ha aiutata?»}} Sì ma non scende in gara il curriculum, magari l'esperienza, ma non il curriculum. All'inizio sì, i primi anni, dal 2012 al 2014, quando ho fatto grosse misure [...], ero la più forte in Italia in quel periodo. Ho vissuto un po' di rendita degli allenamenti che avevo fatto in passato. Adesso no, il corpo si è adeguato alla non-visione, l'età avanza [...]. Mi sveglio ancora al mattino con la voglia di allenarmi, ho sempre il sorriso sul viso, ma il corpo è usurato, le mie povere ossa ne risentono. I risultati non possono essere quelli di anni fa. Se nel 2012-2014 vincevo con 3-4 metri di distacco nel peso, adesso se vinco già di mezzo metro o un metro è tanto.
*[...] la cultura della sconfitta va insegnata da piccoli, a scuola e va insegnata dai genitori, perché tanti ragazzi mollano uno sport proprio perché non sanno perdere.
*Sono andata incontro al mio destino. Nel 2004, l'oculista mi disse: al massimo puoi andare al circolo a giocare a carte. Ho detto no, voglio fare sport, voglio lanciare il peso, questa è la mia vita. Consapevole di quello che sarebbe potuto essere, come non poteva essere. Tanti hanno il glaucoma e continuano a fare una vita normalissima, con qualche privazione in più. Io non volevo privarmi di nulla: ho vissuto tutto a 360°, quello che dovevo vivere e adesso lo faccio. Sono andata incontro alla cecità senza paura. {{NDR|«Come si arriva a questo grado di accettazione?»}} Se non l'accetti che fai? Vai a finire in un mondo ancora più oscuro, della depressione, dei pensieri brutti, tanto vale accettare quello che ti è stato dato, anzi quello che ti è stato tolto ma allo stesso tempo a me è stato dato. Mi è stata regalata la possibilità di continuare a fare sport.
*Non sono un esempio, perché non sono la prima disabile non vedente che fa uno sport. Se la mia storia può essere da stimolo per dei ragazzi ben venga. La cosa bella, che comunque è cambiata in questi anni, è che adesso ci considerano degli [[Sport per disabili|atleti]], non dei disabili, che praticano un'attività extra...
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Legnante, Assunta}}
[[Categoria:Atleti italiani]]
[[Categoria:Atleti paralimpici italiani]]
[[Categoria:Discoboli italiani]]
[[Categoria:Pesisti italiani]]
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Lucy Maud Montgomery
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2024-12-17T04:53:24Z
AssassinsCreed
17001
queste modifiche erano sicuramente giuste
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wikitext
text/x-wiki
[[File:LMM signed photo.jpg|thumb|right|Lucy Maud Montgomery]]
'''Lucy Maud Montgomery''' (1874 – 1943), scrittrice canadese.
==''Anna dai capelli rossi''==
===[[Incipit]]===
La casa della signora Lynde si trovava proprio dove la strada principale di Avonlea si tuffava in una piccola valle ricca di ontani, disseminata di prati fioriti e attraversata da un torrente che nasceva piuttosto lontano, al di là del bosco dove vivevano i Cuthbert. Esso era dapprima un piccolo ruscello vivace e tortuoso, con segrete sorgenti e cascatelle, ma nel punto in cui scorreva vicino alla casa di Rachel si era trasformato in un torrente tranquillo e composto, perché neppure un torrente osava scorrere sotto gli occhi di Rachel Lynde senza la dovuta decenza e il giusto decoro. Era probabilmente cosciente che la signora Lynde stava seduta alla finestra, tenendo d'occhio qualunque cosa passasse di lì, torrenti o bambini, e che se avesse visto qualcosa di strano o fuori posto non avrebbe trovato pace finché non avesse scoperto il perché e il percome di quella stranezza.
===Citazioni===
*Non è meraviglioso pensare a tutte le cose che devi [[scoprire]]?<br>Mi fa sentire felice di essere viva. Il mondo è così interessante! Non sarebbe così interessante se sapessimo già tutto di tutto: non ci sarebbe spazio per la fantasia, non crede? (Anna Shirley: cap. II, p. 22)
*La gente ride di me perché uso dei [[parola|paroloni]]. Ma quando hai delle idee grandiose, come fai a non usare parole grandiose, per esprimerle? (Anna Shirley: cap. II, p. 22)
*Oh, Marilla, pensare e [[attesa|aspettare]] le cose belle è già una tale gioia! Puoi anche non ottenerle, ma è già così bello immaginare che le avrai! La signora Lynde dice sempre: "Beati quelli che non si aspettano niente dalla vita, perché non dovranno subire delusioni", ma io credo che sia peggio non aspettarsi niente, dalla vita, che essere delusi ogni tanto. (Anna Shrirley: cap. XIII, p. 116)
*Marilla, sono così felice di vivere in un mondo dove l'[[ottobre]] è tanto bello! Sarebbe terribile se passassimo dal settembre al novembre non credi? Guarda queste foglie di acero, non ti danno un brivido, molti brividi, anzi? (Anna Shirley: cap. XVI, p. 145)
*Mi dispiace tanto per quelli che vivono in regioni dove non fiorisce il [[biancospino]]. Forse hanno qualcosa di più bello ma non credo che ci sia qualcosa di più bello del biancospino, non ti sembra, Marilla? Diana dice che, se non sanno com'è il biancospino, non ne sentono la mancanza. Io invece credo che sia brutto lo stesso, anzi tragico, non sapere che cos'è il biancospino. Sai Marilla, cosa credo che sia il biancospino? Credo che sia l'anima dei fiori morti l'anno scorso e penso che questo sia il loro [[paradiso]]. (Anna Shirley: cap. XX, pp. 193-194)
*Il guaio con te, Anne, è che pensi troppo a te stessa. Dovresti pensare alla signora Allan e a quello che farebbe più piacere a lei, invece. (Marilla Cuthbert: cap. XXII, p. 215)
*La signora Lynde dice che non abbiamo mai avuto un [[Maestro|insegnante]] donna ad Avonlea, prima d'ora, e dice che è un innovazione pericolosa. Ma io credo che sarà splendido avere una donna come insegnante e non vedo l'ora che passino queste due settimane per andare a scuola. Sono impaziente di vederla! (Anna Shirley: cap. XXII, p. 217)
*Sbaglio, Marilla, a sentirmi incoraggiata quando sento che anche gli altri sono stati cattivi? La signora Lynde dice che una volta un pastore le ha confidato che, quando era ragazzo, aveva rubato una tartina alle fragole dalla dispensa di sua zia e che da allora lei non ha più avuto alcun rispetto per quel pastore. Io non reagirei a quel modo, sai. Credo che sia stato molto nobile da parte del pastore confessare quella mancanza e credo anche che sarebbe molto incoraggiante per i ragazzi di oggi che sono cattivi, pensare che da grandi potranno essere buoni, nonostante tutto. Ecco come come la penso io su questo punto, Marilla. (Anna Shirley: cap. XXVI, p. 255)
*Questo è il lato più brutto del diventar grandi e io me ne sto lentamente rendendo conto. Le cose che desideri tanto da bambina non sono così meravigliose quando le puoi finalmente avere! (Anna Shrirley: cap. XXIX, p. 287)
*Oh, è meraviglioso avere delle [[ambizioni]] nella vita. Sono felice di averne tante e sembra che non si arrivi mai alla fine: questo è il bello. Appena riesci a realizzarne una, eccotene subito un'altra brillare davanti a te, ancor più in alto. Mi sembra che questa sia un'altra di quelle cose che rendono la vita tanto interessante! (Anna Shirley: cap. XXXIV, p. 343)
*L'orizzonte di Anne era diventato più ristretto da quella sera in cui si era seduta alla finestra, al suo ritorno dalla Queen's Academy; ma se il sentiero che aveva davanti a sé era stretto, lei sapeva che sarebbe stato allietato dalla quieta felicità di molti fiori. Le gioie del lavoro ben compiuto, delle giuste aspirazioni e quelle di una piacevole amicizia sarebbero state sue; niente avrebbe potuto toglierle il diritto alla fantasia o al suo mondo ideale fatto di sogni. E poi, c'era sempre quella svolta, lungo la strada!... (cap. XXXVIII, pp. 375-376)
*Sia gloria nei cieli e pace in terra! (Anna Shrirley: cap. XXXVIII, p. 376)
=== Citazioni su ''Anna dai capelli rossi '' ===
*In ''Anna dai capelli rossi'' troverai la più cara e la più commovente e deliziosa bambina dai tempi dell'immortale Alice. ([[Mark Twain]])
==''Anna di Avonlea''==
===[[Incipit]]===
Un bel pomeriggio di agosto, una ragazza alta e magra, "di 16 anni e mezzo", con gli occhi grigi e i capelli che i suoi amici definivano ramati, se ne stava seduta sull'ampio gradino di arenaria rossa all'ingresso di una fattoria sull'isola del Principe Edoardo, assolutamente determinata a interpretare correttamente i versi di [[Virgilio]].<br>Ma quella giornata d'estate, con l'aria azzurrina che aleggiava sulle colline, la brezza che sussurrava tra i pioppi come le voci degli elfi e lo splendore dei papaveri rossi che si stagliavano sui tronchi dei giovani alberi ai margini del frutteto, era decisamente più adatta ai sogni che alle lingue morte. Il povero Virgilio ben presto scivolò a terra e Anna volò con la mente in un mondo meraviglioso nel quale una certa insegnante stava facendo un ottimo lavoro, plasmando il destino di futuri statisti e ispirando alte e nobili ambizioni nei cuori e nelle menti dei suoi giovani allievi.
===Citazioni===
*L'altro giorno la signora Lynde si lamentava di tutto, diceva che più ci si aspetta cose belle dal [[futuro]] e più si può essere certi di restare delusi. Magari ha ragione, ma c'è un lato positivo: va a finire che anche le cose brutte spesso non rispecchiano le aspettative e si rivelano molto meglio di quello che pensavi. (Anna Shirley: cap. III, p. 35)
*Le [[Fantasia|fantasie]] sono come le ombre, non si possono mettere in gabbia, sono creature volatili e ballerine. (Anna Shirley: cap. VII, p. 64)
*Hai mai notato che quando la gente dice che è suo [[dovere]] dirti qualcosa, di solito è qualcosa di spiacevole? Perché mai nessuno sente il dovere di riferire le cose piacevoli? (Anna Shirley: cap. VII, p.66)
*Essere costretti a fare cose che non ci piacciono fa bene all'[[anima]]... con moderazione però! (Anna Shirley: cap. VII, p. 70)
*Ho sempre sentito dire che c'è spazio per ogni sorta di persone a questo [[mondo]], però ogni tanto penso che certi tipi ce li potremmo risparmiare. (Anna Shrirley: cap. XIV, p. 147)
*Avere degli amici significa vedere solo la parte migliore di loro e offrire in cambio la parte migliore di se stessi, non crede? Così l'[[amicizia]] diventa davvero la cosa più bella del mondo. (Anna Shirley: cap. XIV, p. 156)
*Quando penso che stia per succedere qualcosa di bello mi lascio trasportare dalle ali dell'[[entusiasmo]] e poi, quando realizzo come stanno le cose, precipito a terra di schianto. Però credimi, Marilla, i voli di entusiasmo sono magnifici, finché durano... è come levarsi in alto sopra il tramonto. Quasi quasi compensano il tonfo che viene dopo. (Anna Shirley: cap. XV, p. 175)
*In fin dei conti secondo me i giorni più belli e dolci non sono quelli in cui succede qualcosa di splendido e di eccitante, ma quelli che regalano tanti piccoli piaceri semplici. Sono come perle inanellate su un filo una dopo l'altra. (Anna Shrirley: cap. XVI, p. 189)
*Bisogna vivere cercando di rendere più bello il proprio [[nome]], anche se magari non lo è. Basta far sì che la gente lo associ a cose belle e piacevoli, così penserà a quelle e non al nome in sé. (Anna Shirley: cap XXI, p. 224)
*Nella [[vita]] spesso le piccole cose riescono a fare più danni di quelle grandi. (Anna Shrirley: cap. XXII, p. 227)
*Ma Anna, nella vita reale avere il cuore spezzato non è così terribile come si legge nei libri. È un po' come un [[dente]] del giudizio, anche se probabilmente non ti pare una [[metafora]] romantica. (Sig.na Lavendar Lewis: cap. XXIII, p. 236)
*Ecco il bello di questo mondo: puoi sempre essere certo che ci saranno altre [[Primavera|primavere]]! (Anna Shirley: cap. XXIV, p. 248)
*L'Anna che si incamminò lungo il vialetto buio quella sera non era la stessa Anna che l'aveva percorso allegramente in senso inverso solo il giorno prima. Una mano invisibile aveva voltato la pagina della sua fanciullezza e di fronte a lei adesso c'era quella che doveva contenere la sua storia di donna adulta, piena di fascino e mistero, di dolori e di gioie. (cap. XXX, p. 318)
==''Il baule dei sogni''==
===[[Incipit]]===
«Il tempo del raccolto è terminato
e l'estate si è spenta» mormorò Anna Shirley rivolgendo uno sguardo sognante sui campi falciati di fresco. Lei e Diana Barry avevano raccolto mele nel frutteto di Green Gables e ora si riposavano dalle fatiche del giorno in un cantuccio assolato, dove giungevano bioccoli piumosi di lanuggine del cardo selvatico trasportati dalle ali di un vento che conservava le dolcezze dell'estate insieme all'inebriante profumo delle felci del Bosco Stregato.
===Citazioni===
*Scoprì, tuttavia, che la [[vendetta]] non ferisce nessuno quanto chi tenta di infliggerla. (cap. II)
*Ma il ''sentire'' è così diverso dal ''sapere''. Il mio buonsenso mi dice tutto quello che puoi dire, ma ci sono momenti in cui il [[buonsenso]] non ha alcun potere su di me. Le sciocchezze comuni prendono possesso della mia anima. (cap. II)
*Che conforto trovare un [[Viso|volto]] familiare in un deserto di estranei! (cap. III)
*Ma quella notte rimase sveglia a lungo, né desiderò dormire. Le sue fantasie da sveglia erano più allettanti di qualsiasi visione del mondo dei sogni. Il vero [[Principe]] era finalmente arrivato? Ricordando quegli occhi scuri e gloriosi che l'avevano guardata così profondamente, Anne era fortemente incline a pensare che fosse arrivato. (cap. XXV)
*E Gilbert stava morendo! C'è un libro dell'[[Apocalisse]] nella vita di ognuno, come c'è nella [[Bibbia]]. Anne lesse il suo quella notte amara, mentre manteneva la sua veglia agonizzante durante le ore della tempesta e dell'oscurità. Amava Gilbert, lo aveva sempre amato! Ora lo sapeva. Sapeva che non avrebbe potuto cacciarlo via dalla sua vita senza angoscia più di quanto avrebbe potuto tagliarsi la mano destra e gettarla via da sé. E la consapevolezza era giunta troppo tardi, troppo tardi persino per l'amaro conforto di essere con lui alla fine. Se non fosse stata così cieca, così sciocca, avrebbe avuto il diritto di andare da lui ora. Ma lui non avrebbe mai saputo che lei lo amava, se ne sarebbe andato da questa vita pensando che a lei non importasse. Oh, gli anni neri di vuoto che si estendevano davanti a lei! Non avrebbe potuto viverli, non avrebbe potuto! (cap. XL)
*Gilbert era amichevole, molto amichevole, fin troppo amichevole... Ma Anne non lo trovava più soddisfacente. La rosa dell'amore rendeva il fiore dell'[[amicizia]] pallido e inodore per contrasto. (cap. XLI)
*Gilbert la strinse più vicina a sé e la baciò. Poi tornarono a casa nella penombra, insieme, re e regina del reame dell'[[amore]], lungo sentieri ventosi bordati dai fiori più luminosi che mai fossero sbocciati, su prati incantati sui quali si stendevano le ali del ricordo e della speranza. (cap. XLI, p. 245)
==Bibliografia==
*Lucy Maud Montgomery, ''Anna dai capelli rossi'', traduzione di Maria Grazia Odorizzi, Nord-Sud Edizioni, 2021. ISBN 978-88-9308-252-5
*Lucy Maud Montgomery, ''Anna di Avonlea'', traduzione di Angela Ricci, Gallucci Editore, 2018. ISBN 978-88-9348-366-7
*Lucy Maud Montgomery, ''Il baule dei sogni'', traduzione di Mia Peluso, 2018, p. 248, ISBN 978-88-4253-047-3.
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
===Opere===
{{Pedia|Anna dai capelli rossi (romanzo)|''Anna dai capelli rossi''|(1908)}}
{{Pedia|L'età meravigliosa||(1909)}}
{{Pedia|Il baule dei sogni||(1915)}}
{{Portale|donne}}
{{DEFAULTSORT:Montgomery, Lucy Maud}}
[[Categoria:Scrittori canadesi]]
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[[File:WDG - SheSaid 2023 (big).svg|thumb|300px|right|#SheSaid fa parte dell'iniziativa Wiki Loves Women. In Italia viene organizzato da WikiDonne.]]
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== Partecipanti==
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# [[Celina Seghi]] {{fatto|Danyele}}
# [[Claudia Sheinbaum]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Taslima Nasrin]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Ol'ha Charlan]] {{fatto|Danyele}}
# [[Naike Rivelli]] {{fatto|Danyele}}
# [[Virginia Sanjust di Teulada]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Antonella Interlenghi]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Ngozie Okonjo-Iweala]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Maria Margherita Szewczyk]] {{fatto|Spinoziano}}
# [[Regina Orioli]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Costanza Rizzacasa d'Orsogna]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Jane Addams]] {{fatto|GryffindorD}}
# [[Simone Lee]] {{fatto|Danyele}}
# [[Mija Šiftar]] {{fatto|Danyele}}
# [[Gaia Giovannini]] {{fatto|Danyele}}
# [[Britt Bongaerts]] {{fatto|Danyele}}
# [[Maria Elena Vandone]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Patty Duke]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Jane Seymour]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Jennifer Boldini]] {{fatto|Danyele}}
# [[Martina Guiggi]] {{fatto|Danyele}}
# [[Anna Sten]] {{fatto|Spinoziano}}
# [[Deanna Durbin]] {{fatto|Spinoziano}}
# [[Anna Rita Del Piano]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Anita Hill]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Marta Vieira da Silva]] {{fatto|Danyele}}
# [[Saki Kumagai]] {{fatto|Danyele}}
# [[Dalida]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Kylie Jenner]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Kat Bjelland]] {{fatto|Danyele}}
# [[Gaia Zucchi]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Mazarine Pingeot]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Federica Sabatini]] {{fatto|Danyele}}
# [[Maria Sole Mansutti]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Maria Cristina Maccà]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Irene Dunne]] {{fatto|Spinoziano}}
# [[Evelina Nazzari]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Selenia Orzella]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Cecilia Chailly]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Maria Antonietta Sisini]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Hena Kurtagić]] {{fatto|Danyele}}
# [[Melissa Vargas]] {{fatto|Danyele}}
# [[Lea Melandri]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Galatea Ranzi]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Safi Faye]] {{fatto|Emmepici}}
# [[Sarah van Aalen]] {{fatto|Danyele}}
# [[Héléna Cazaute]] {{fatto|Danyele}}
# [[Lauren Stivrins]] {{fatto|Danyele}}
# [[Anastasija Ljaško]] {{fatto|Danyele}}
# [[Candice Bergen]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Sienna Miller]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Linda Evangelista]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Lucia Bosetti]] {{fatto|Danyele}}
# [[Lauren Gibbemeyer]] {{fatto|Danyele}}
# [[Serena Ortolani]] {{fatto|Danyele}}
# [[Maja Aleksić]] {{fatto|Danyele}}
# [[Bella Thorne]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Jennifer Lee]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Bianca Cugno]] {{fatto|Danyele}}
# [[Giulia Carraro]] {{fatto|Danyele}}
# [[Valentina Bartolucci]] {{fatto|Danyele}}
# [[Hanna Orthmann]] {{fatto|Danyele}}
# [[Millie Bobby Brown]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Pernille Harder (calciatrice)]] {{fatto|Danyele}}
# [[Eliza Dushku]] {{fatto|Danyele}}
# [[Luana Colussi]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Hester Stanhope]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Sade Adu]] {{fatto|Danyele}}
# [[Margarita Xhepa]] {{fatto|Danyele}}
# [[Laura Mersini]] {{fatto|Danyele}}
# [[Giulia Andò]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Caroline Paulus]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Stella Carnacina]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Anna Ferruzzo]] {{fatto|Spinoziano}}
# [[Valérie Kaprisky]] {{fatto|Ibisco}}
# [[Àstrid Bergès-Frisbey]] {{fatto|Danyele}}
# [[Maïwenn]] {{fatto|Danyele}}
# ...
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=== Migliorate ===
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# [[Elena Bellò]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, - 2 citazioni, sistemazioni
# [[Mia Ceran]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Annalisa (cantante)]] {{fatto|Danyele}} + 12 citazioni
# [[Catherine Deneuve]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Assunta Legnante]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, sistemazioni
# [[Lina Merlin]] {{fatto|IppolitoN}} + 1 citazione
# [[Silvia Cosimini]] {{fatto|Wiccio}} + 4 citazioni, + destub
# [[Laura di Santa Caterina da Siena]] {{fatto|Spinoziano}} + 2 citazioni su
# [[Lea Pericoli]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Ema Stokholma]] {{fatto|Danyele}} + 8 citazioni, sistemazioni
# [[Francesca Michielin]] {{fatto|Danyele}} + 8 citazioni
# [[Padma Lakshmi]] {{fatto|Camelia}} + 4 citazioni
# [[Beatrice Rana]] {{fatto|Danyele}} + 19 citazioni, sistemazioni
# [[Martha Argerich]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Clara Schumann]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Rosa Luxemburg]] {{fatto|Superchilum}} + 7 citazioni
# [[Alda Merini]] {{fatto|Superchilum}} + 1 citazione
# [[Sarah Fahr]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, immagine, sistemazioni
# [[Laura Conti]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Elena Ferrante]] {{fatto|Wiccio}} + 1 citazione, + 5 incipit
# [[Gabriella Ferri]] {{fatto|Ibisco}} + 2 citazioni
# [[Chris Evert]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Fernanda Romagnoli]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Donna]] {{fatto|Superchilum}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Rita Guarino]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Sofia Cantore]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione
# [[Arianna Caruso]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni
# [[Cristiana Girelli]] {{fatto|Danyele}} + 10 citazioni
# [[Paula Hawkins (scrittrice)|Paula Hawkins]] {{fatto|Ibisco}} + 3 citazioni, + 1 opera, + destub
# [[Lolita Chammah]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni, sistemazioni
# [[Isabelle Huppert]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Julija Naval'naja]] {{fatto|Ibisco}} + 3 citazioni
# [[Daria Galateria]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Berthe Morisot]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Concita De Gregorio]] {{fatto|Ibisco}} + 3 citazioni
# [[Aurora Giovinazzo]] {{fatto|Danyele}} + 10 citazioni, sistemazioni
# [[Aurora Ruffino]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Sophia Flörsch]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione
# [[Alessandra Necci]] {{fatto|Spinoziano}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Sara Simeoni]] {{fatto|Danyele}} + 19 citazioni
# [[Santa Lucia]] {{fatto|Spinoziano}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Margo Jefferson]] {{fatto|IppolitoN}} + 1 citazione
# [[Golshifteh Farahani]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Wangari Maathai]] {{fatto|Camelia}} + 11 citazioni
# [[Milena Jesenská]] {{fatto|IppolitoN}} + 6 citazioni, sistemazioni
# [[Sofia Stefan]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Beatrice Rigoni]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Jean Shrimpton]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni, sistemazioni
# [[Grace Ambrose]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Pilar Fogliati]] {{fatto|Danyele}} + 5 citazioni
# [[Rachele Sangiuliano]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni, sistemazioni
# [[Sara Gama]] {{fatto|Danyele}} + 10 citazioni, sistemazioni
# [[Cecilia Zandalasini]] {{fatto|Danyele}} + 7 citazioni, sistemazioni
# [[Nina Lvovna Chruščёva]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Francesca Lollobrigida]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Lisa Vittozzi]] {{fatto|Danyele}} + 5 citazioni
# [[Francesca Cavallo]] {{fatto|Dispe}} + 2 citazioni
# [[Francesca Albanese]] {{fatto|Dispe}} + 7 citazioni
# [[Sara Gama]] {{fatto|Dispe}} + 3 citazioni
# [[Yrsa Sigurðardóttir]] {{fatto|Wiccio}} + 2 citazioni, + 2 incipit
# [[Daniela Farnese]] {{fatto|Ibisco}} + 3 citazioni
# [[Midori Yamane]] {{fatto|Wiccio}} + 3 citazioni, + destub
# [[Kate Hudson]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni
# [[Elena Pietrini]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Ofelia Malinov]] {{fatto|Danyele}} + 6 citazioni
# [[Rita dalla Chiesa]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Myriam Sylla]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione
# [[Diana Bianchedi]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, immagine, sistemazioni
# [[Paola Iezzi]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Angelica Balabanoff]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Barbara Stanwyck]] {{fatto|Spinoziano}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Vicky Piria]] {{fatto|Danyele}} + 2 citazioni, sistemazioni
# [[Roberta Bruzzone]] {{fatto|Danyele}} + 5 citazioni, sistemazioni
# [[Angela Merkel]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione
# [[Sara Franceschi]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Angelina Mango]] {{fatto|Danyele}} + 7 citazioni
# [[Paola Frassinetti (santa)]] {{fatto|Spinoziano}} + 9 citazioni, - 2 citazioni, sistemazioni
# [[Ana Mena]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, sistemazioni
# [[Chloë Sevigny]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Lorenza Foschini]] {{fatto|Wiccio}} + 6 citazioni, + 1 incipit
# [[Elena Linari]] {{fatto|Danyele}} + 5 citazioni, sistemazioni
# [[Megan Rapinoe]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione, sistemazioni
# [[Irene Grandi]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# [[Olivia Rodrigo]] {{fatto|Danyele}} + 15 citazioni, sistemazioni
# [[Francesca Mazzalai]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni, + destub, sistemazioni
# [[Rosa Diletta Rossi]] {{fatto|Danyele}} + 8 citazioni
# [[Rosamaria Montibeller]] {{fatto|Danyele}} + 1 citazione
# [[Giuni Russo]] {{fatto|Ibisco}} + 2 citazioni su
# [[Cindy Crawford]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione su
# [[Carol Alt]] {{fatto|Ibisco}} + 1 citazione su
# [[Vittoria Alliata di Villafranca|Vittoria Alliata]] {{fatto|Ibisco}} + 3 citazioni
# [[Luana Colussi]] {{fatto|Danyele}} + 3 citazioni
# [[Imane Khelif]] {{fatto|Danyele}} + 4 citazioni, sistemazioni
# ...
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== Risultati ==
ToDo
== Evento conclusivo con premiazione? ==
* Vedere [[Wikiquote:Bar#WikiQuoteEditathon]]
== Risorse ==
* [https://www.youtube.com/watch?v=BeHTpFVYdOw Editing Wikiquote with #SheSaid campaign], YouTube
* [[:m:Wiki Loves Women/SheSaid/Resources and Tools|Resources and Tools]] (Wiki Loves Women)
* [[:c:Category:SheSaid 2024 visuals|SheSaid 2024 visuals]] (categoria in Commons)
== Risultati (tool Quarry) ==
* [https://quarry.wmcloud.org/query/85775 Nuove voci] (2024)
* [https://quarry.wmcloud.org/query/85776 Voci implementate] (2024)
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== Edizioni precedenti ==
* [[Wikiquote:SheSaid|SheSaid]]
** [[Wikiquote:SheSaid 2023|SheSaid 2023]]
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** [[Wikiquote:SheSaid 2020|SheSaid 2020]]
==Altri progetti==
* [https://meta.wikimedia.org/wiki/Wiki_Loves_Women/SheSaid/it SheSaid su Meta]
== Dashboard ==
* [https://outreachdashboard.wmflabs.org/courses/WikiDonne/WDG_-_SheSaid_2024 Dashboard], tool di monitoraggio dell'attività
== Rassegna stampa ==
* [https://www.wikiloveswomen.org/2023/02/08/the-shesaid-campaign-3-years-of-celebrating-women/ The #SheSaid campaign: 3 years of celebrating Women!], di Afek, Wiki Loves Women, 8 febbraio 2023.
* [https://diff.wikimedia.org/2023/10/18/empowering-through-words-celebrating-women-and-their-powerful-quotes/ Empowering Through Words: Celebrating Women and Their Powerful Quotes], di Afek91, Diff Wikimedia, 18 ottobre 2023.
* [https://www.wikidonne.org/blog/wikiquote-shesaid-2023/ Wikiquote SheSaid 2023], blog WikiDonne, 29 ottobre 2023.
[[Categoria:Campagna SheSaid]]
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Felice Benuzzi
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/* Fuga sul Kenya */ +1
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[[File:Felice Benuzzi e sua moglie Stefania, 1958.jpg|thumb|Felice Benuzzi con la moglie Stefania (1958)]]
'''Felice Benuzzi''' (1910 – 1988), diplomatico, scrittore e alpinista italiano.
==''Fuga sul Kenya''==
===[[Incipit]]===
Dopo un viaggio di trentasei ore dalla costa, la lunga tradotta dei prigionieri si arrestò fuori d'una stazioncina sull'altopiano.
===Citazioni===
*Dopo numerosi spostamenti e trasferimenti, eravamo giunti da alcuni giorni al campo 354 a Nanyuki, ai piedi nord-occidentali del [[Monte Kenya|{{NDR|Monte}} Kenya]]: ma, per le piogge, non avevamo visto che il gran zoccolo a forma di mammellone, coperto di foreste, d'un diametro vastissimo e inciso, nel senso dei raggi, da profondi valloni rocciosi che si perdevano lassù nelle nebbie.<br>Ero agitato come se dovesse accadere chi sa che cosa.<br>Mi imbrogliai nell'allacciarmi le stringhe. Come sarà questo Kenya? Non avevo mai visto un monte di 5000 metri.<br>Uscii, guizzai per qualche passo nel pantano; ed eccolo lì, inquadrato tra due nere baracche. Restai abbagliato. No, così bello non me lo aspettavo.<br>Argenteo, circonfuso di nubi, tagliente, aguzzo, intarsiato di ghiacci che scintillano azzurrini, era lì sovrano.<br>Che purezza di linee! Due creste aeree, sottili, tagliuzzate, dal profilo debolmente arcuato reggevano la vetta appoggiata a una gran spalla alla cui base si stendeva un ghiacciaio. Altri due ghiacciai, uno sotto la cresta di destra, l'altro sotto quella di sinistra, sembravano sospesi nel vuoto, irreali.<br>Nubi turbinavano intorno alla vetta, creando fantastici giochi di luci e ombre. (''Il miraggio'', ''Monte Kenya''; p. 26)
*Esiste un futuro! Se si sa crearlo, se si sa osare, se si sa preparare. Tu puoi rimettere in moto il tempo se ti sai impegnare a fondo con tutto te stesso! (''Il miraggio'', ''Monte Kenya''; p. 34)
*[...] uscì dal fogliame e si diresse al fiume, a monte dei compagni, un meraviglioso solitario [[elefante]].<br/>Dico meraviglioso, perché la mia prima impressione non fu di apprensione, né per me né per i miei compagni, ma soltanto di pura meraviglia, di ammirazione, profonda, genuina, indimenticabile, di come tra gli esseri di questo creato ve ne fosse uno che in modo così superlativo ne esprimesse tutta la forza, la dignità, la gravità, la maestà. (''La foresta'', mercoledì, 27 gennaio; p. 130)
*[...] così ragiona – o sragiona – l'[[Alpinismo|innamorato della montagna]]! Non ha ancora finito di sopportare le conseguenze d'una sconfitta e inconsciamente eccolo già a mirare a nuove imprese... (''La montagna'', giovedì, 4 febbraio; p. 221)
===[[Explicit]]===
Sotto un altro aspetto però viene spontanea una opposta considerazione. Forse mai innamorati della montagna si sono avvicinati al monte dei loro sogni in condizioni quali le nostre, almeno in questo secolo che dell'informazione ha fatto un'industria.<br>Materialmente la nostra ignoranza ci condannava a una gravissima, insuperabile inferiorità; dal lato meramente spirituale però, più importante per un vero alpinista, la nostra ignoranza costituiva una vera fortuna, un dono di Dio.<br>Ogni passo era una scoperta, un principio. Eravamo all'origine delle cose, quando i luoghi non avevano nome; ogni sguardo faceva scaturire dal nostro animo pensieri d'ammirazione, di gratitudine, di riverenza. Così, disse il Pascoli, godeva Adamo.
==Bibliografia==
*Felice Benuzzi, ''Fuga sul Kenya. {{small|17 giorni di libertà}}'', Corbaccio, Milano, 2023. ISBN 978-12-5992-046-1
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Benuzzi, Felice}}
[[Categoria:Alpinisti italiani]]
[[Categoria:Diplomatici italiani]]
[[Categoria:Scrittori italiani]]
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Capitan Uncino
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Mariomassone
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/* Altri progetti */
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[[File:1951 Boris Karloff Captain Hook Peter Pan.jpg|thumb|Capitan Uncino interpretato da Boris Karloff nel 1951]]
'''Capitan Giacomo Uncino''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902.
==Citazioni del capitan Uncino==
{{cronologico}}
===[[J. M. Barrie]]===
*Più di ogni altra cosa [...] io voglio il loro capitano, Peter Pan. È stato lui ad amputarmi il braccio. [...] Da tempo aspetto di stringere la sua mano con questo arnese. Lo farò a pezzi.
*Se io fossi una madre, pregherei che mio figlio nascesse con un uncino di ferro al posto di una mano.
*Acciufferemo i ragazzi e li porteremo nella barca, poi li faremo camminare sull'asse finché precipiteranno in mare. Wendy invece sarà la nostra mamma.
*Avanti, avanti, camminate! | Sull'asse fate le passeggiate | che vi porteranno, con un bel volo, | dritti fra le braccia del diavolo!
*Ecco, ecco il gatto orribile, | con le sue nove code di cuoio. | Quando la schiena sfiora terribile...
===''[[Le avventure di Peter Pan]]''===
*Maledetto Peter Pan! Ah, se solo riuscissi a scovare la sua lurida tana!
*A noi non mancano i mezzi di persuasione.
*Una femmina gelosa, caro Spugna, è capace di tutto! Io me ne intendo!
*Capitan Uncino mantiene sempre la sua parola!
*Ma questo non è un ragazzo! È il figlio del Demonio o suo nipote!
===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''===
*Per mille balenottere, Spugna! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Se l'ignoranza desse la felicità, Spugna, allora tu saresti l'uomo più felice di tutto il mondo. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Remate con lena se non volete assaggiare la mia frusta, poltroni! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Sarei pronto a seguire quei mocciosi fino ai cancelli dell'Inferno se questo fosse necessario! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Chiudi il becco, Colonna, figlio pusillanime indegno di qualche bandito di Brooklyn! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Per tutti i galeoni dei pirati! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Per tutti i pirati che saccheggiano i sette mari! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Ma come avrò fatto ad immischiarmi con questo branco di cani rognosi?! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Se oggi ti azzardi ad attaccare la mia nave, piccola canaglia, io ti frusterò fino a spolparti! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Bill Jukes, avrai una moneta d'oro se punterai il cannone verso quel dannato galletto e lo farai arrosto! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Se fossi sicuro che questo servirebbe a migliorare la tua capacità di pensare, nostromo Spugna, io affonderei questo uncino per almeno tre spanne in quella zucca vuota! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Per tutti i pirati dei sette mari! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Fulmini e saette, Spugna! Sei il nostromo più sciocco che abbia mai messo piede sul ponte di una nave! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Mi credi capace di mettere in atto un bombardamento indiscriminato? Mi giudichi male, vecchio mio. Sarebbe disdicevole rischiare di colpire delle donne e dei bambini innocenti. No, Peter Pan è il mio vero nemico, ed è soltanto lui il miserabile moccioso che io voglio disintegrare! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Farò di te uno spezzatino di moccioso, Peter Pan! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Per la barba del pirata [[Barbanera]]! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Chiudi quella ciabatta, ubriacone buono a niente! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Per tutti i fulmini e per tutti i sette mari! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per tutti i galeoni dei marinai! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Evidentemente la notizia della mia prematura scomparsa è stata conciata a dismisura. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Spugna, non sei che un citrullo dalla zucca vuota! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per la lunga barba di Barbanera! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per tutti i galeoni affondati! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*A me interessa soltanto Peter Pan! Ditemi dove posso trovarlo, molluschi sottosviluppati! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Lasciate perdere la pesca, marinai d'acqua dolce! I nostri prigionieri stanno scappando! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Per tutti i fulmini e le tempeste marine! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Se vi foste arresi dieci minuti fa, avrei potuto riservarvi un trattamento umano. Se vi foste arresi ''cinque'' minuti fa, avrei anche potuto risparmiarvi la vita. Ma voi avete osato mettere alla prova la mia pazienza e la mia umanità! Quindi, quando vi metterò l'uncino addosso, vi spellerò vivi ''tutti quanti'', uno per uno! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Affrontiamoci da uomo a uomo, Peter Pan. Così potrò finalmente infilzarti il mio artiglio nello stomaco! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Piegate quelle schiene, lumaconi sfaticati! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 35, Trombetta il coraggioso|Trombetta il coraggioso]]'')
*Remate come se la vostra vita dipendesse solamente da questo (perché infatti è così)! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 35, Trombetta il coraggioso|Trombetta il coraggioso]]'')
*Coraggio, dateci dentro, dannatissimi topi di fogna! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 35, Trombetta il coraggioso|Trombetta il coraggioso]]'')
*Forza, remate, avanzi di galera! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 35, Trombetta il coraggioso|Trombetta il coraggioso]]'')
===''[[Hook - Capitan Uncino]]''===
*Bene, miei stupidi patetici parassitari sacchi di budella: la vendetta è mia!
*Finalmente riuscirò ad uccidere Peter Pan, quel ragazzino arrogante che mi tagliò la mano e la diede in libagione al coccodrillo! E chi uccise il perfido coccodrillo?! [...] Chi lo impagliò?! [...] Chi ne fece una pendola silenziosa?! [...] Chi è andato nell'altro mondo a rapire i figli di Peter Pan?! [...] Chi non credeva che l'avrei fatto? Chi dubitò di me?! Chi fra noi non è dei nostri? Qualcuno qui non è dei nostri, o estraneo tra i fedeli io ti estirperò!
*Sei proprio tu? Il mio grande e valoroso avversario? Ma non è possibile! Non questo patetico, impacciato, moscio, floscio, espugnato baccalà che ho qui davanti a me.
*Dovrei scannarmi col mio uncino, Spugna, per non aver ucciso Peter quando l'avevo in pugno. E invece che ho fatto? Che ho fatto, Spugna? Ho accettato un patto improponibile, una guerra assurda! E ora sono obbligato dalla mia inesauribile correttezza ad attendere.
*Che passino tre giorni o trent'anni rimarrà sempre un vecchio e grasso Peter Pan. Ah, io odio le delusioni Spugna, io odio vivere in questo corpo storpiato, odio questa dannata isola e... Io odio, io odio, io odio Peter Pan!
*Ho testé avuto una sublime visione. I frammenti screziati della mia vita si sono ricongiunti a formare un completo e mistico tutto. Un'epifania. [...] La mia vita è finita.
*Tua madre ti legge le favole tutte le sere per stordirvi e costringervi ad assopirvi, in modo che lei e il papà possano sedersi tranquilli per tre misuri minuti senza di voi, e senza le vostre idiote, inesaudibili, inarrestabili, ripetitive e ossessive pretese!
*Lo sai che tu non sei veramente Peter Pan, vero? Questo è soltanto un sogno, quando ti sveglierai sarai solo Peter Banning: un uomo insensibile ed egoista che beve troppo, ossessionato dal successo e che non ha mai tempo per la moglie e i figli!
*Folli! Uncino è l'Isola che non c'è. Quando i bambini leggeranno il libro, troveranno scritto: «Così perì Peter Pan».
*{{NDR|[[Ultime parole dai film]]}} Voglio la mia mamma!
==Citazioni sul capitan Uncino==
===[[J. M. Barrie]]===
*Era il nostromo di [[Barbanera]] [...]. Ed è il peggiore di tutti. È il solo uomo che facesse paura persino a [[Long John Silver|Long John]]!
*C'è una cosa che ogni ragazzo, quando entra al mio sevizio, deve promettermi [...]. Se noi ci scontriamo con Uncino in aperta battaglia, devi lasciarlo a me. ([[Peter Pan (personaggio)|Peter Pan]])
*Il suo volto è cadaverico e di colore verdastro, i suoi capelli sono pettinati in lunghi riccioli che, visti da lontano, sembrano candele nere e danno al suo portamento fiero un aspetto particolarmente minaccioso. L'azzurro dei suoi occhi ricorda quello dei nontiscordardimé. Una profonda malinconia gli vela lo sguardo, tranne quando conficca il suo uncino nelle carni di qualcuno: allora due luci rosse appaiono nelle sue pupille, e le accendono in modo spaventoso. Nelle sue maniere però si nota ancora qualcosa del gran signore che è stato. Serba un nobile stile persino quando sgozza il nemico.
*Si diceva [...] che fosse un elegante parlatore. La miglior prova della sua discendenza aristocratica si aveva nel fatto che non appariva mai tanto sinistro come quando si dimostrava più cortese del solito. La conversazione, elegante pur nelle bestemmie, non meno del suo contegno distinto, dimostrava che lui apparteneva a una casta ben diversa dalla sua banda.
*Uomo di indomito coraggio quale era, si turbava, o così dicevano, soltanto alla vista del proprio sangue, denso e di colore inconsueto. Negli abiti cercava di imitare la foggia associata al nome di [[Carlo II d'Inghilterra|Carlo II]], avendo udito dire, al principio della sua carriera, che in lui si riscontrava una strana somiglianza con gli sventurati Stuart. Inoltre, teneva tra i denti un bocchino di sua invenzione che gli permetteva di fumare due sigari alla volta. Indubbiamente però la cosa più orribile di lui era l'uncino di ferro.
*Uncino si vantava che la forza del suo nome facesse da sentinella al vascello per un miglio all'intorno.
*In verità, c'era in Peter qualcosa che spingeva alla follia il capitano dei pirati. Non era il suo coraggio, non era il suo aspetto affascinante, non era... Ebbene, smettiamola di menare il can per l'aia, perché noi sappiamo benissimo che cosa fosse e l'abbiamo già anche detto. Era l'impudente arroganza di Peter. Aveva sempre urtato i nervi di Uncino, gli faceva mulinare l'artiglio di ferro e di notte lo molestava come un insetto. Finché Peter fosse vissuto, quell'uomo tormentato si sarebbe sentito come un leone chiuso in gabbia con un passero.
*Così indifeso lo trovò Uncino. In silenzio rimase ai piedi dell'albero, guardando attraverso la porta il suo nemico. Nessun sentimento di compassione avrebbe turbato il suo tetro cuore? Quell'uomo non era del tutto crudele: vi ho già detto che amava i fiori e le dolci musiche. Lui stesso era un buon suonatore di clavicembalo e, lasciatemelo dire sinceramente, l'idillica natura della scena lo commosse profondamente. Vinto dalla parte migliore di se stesso, sarebbe tornato indietro, non senza qualche riluttanza, se non lo avesse trattenuto l'atteggiamento impertinente di Peter mentre dormiva.
*Nel timore di essere catturato vivo, Uncino portava sempre con sé un terribile veleno, un miscuglio composto da lui stesso con le droghe mortali trovate negli anelli apportatori di morte venuti in suo possesso. Li aveva fatti bollire in uno speciale liquido giallo sconosciuto alla scienza e che probabilmente era il più letale veleno esistente.
*Quell'individuo imperscrutabile non si sentiva mai tanto solo come in mezzo ai suoi uomini. Loro erano socialmente così inferiori a lui!
*Uncino non era il suo vero nome. Rivelare chi fosse lui in realtà significherebbe, anche ora, incendiare tutto un paese. Chi sa leggere tra una riga e l'altra ha già indovinato, scommetto, che Uncino aveva frequentato una scuola privata di grande fama e che le tradizioni di quella scuola gli erano rimaste attaccate come gli abiti ai quali appunto quelle, in gran parte, si riferivano. Gli sembrava indecoroso, per esempio, salire su una nave avversaria con lo stesso abito che indossava nel momento in cui l'aveva speronata.
*Serbava ancora nel passo il nobile portamento dinoccolato che gli avevano insegnato in quella scuola. Soprattutto serbava la sua passione per le buone maniere. Le buone maniere! Sebbene fosse caduto molto in basso, Uncino sapeva che soltanto queste contano davvero nella vita di un uomo!
*«Chi è il Capitan Uncino?» le domandò con interesse quando lei gli parlò del Nemico Numero Uno, l'arcinemico.<br>«Non te lo ricordi?» chiese lei, stupita. «Non ricordi come lo hai ucciso e hai salvato le nostre vite?»<br>«Appena li ho uccisi li dimentico!» rispose lui.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Personaggi di Peter Pan]]
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Caduta di Damasco
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Citazioni sulla '''caduta di Damasco'''.
==Citazioni==
*Assad oggi si è arreso e ha chiesto, e ottenuto, asilo politico a Mosca, perché – dopo il pogrom di Hamas del sette ottobre 2023 e gli attacchi missilistici di Hezbollah e Iran – Israele ha cancellato vertici e manovalanza di Hezbollah e ha indebolito l’Iran degli Ayatollah; ma il regime di Damasco è caduto anche perché l’Ucraina ha resistito all’invasione russa, rendendo così impossibile o insostenibile il sostegno della Russia, oltre che di Iran ed Hezbollah, al dittatore siriano. ([[Christian Rocca]])
*Assad se n'è andato. È fuggito dal suo paese. Il suo protettore, la Russia, guidata da Vladimir Putin, non era più interessato a proteggerlo. Non c'era motivo per cui la Russia dovesse essere lì. Hanno perso ogni interesse per la Siria a causa dell'Ucraina, dove circa 600.000 soldati russi giacciono feriti o morti, in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e potrebbe continuare per sempre. ([[Donald Trump]])
*Dopo 14 anni di guerra brutale e la caduta del regime dittatoriale, oggi il popolo siriano può cogliere un'opportunità storica per costruire un futuro stabile e pacifico. ([[António Guterres]])
*Dubito che i fatti siriani, e la fuga a gambe levate del dittatore, degli iraniani e dei russi da Damasco e dintorni, riusciranno a fare chiarezza sulla posta oggi in gioco in Europa, e quindi in Italia, anche perché nella cloaca pubblica televisiva che offre il conduttore collettivo unico delle coscienze troveremo sempre i soliti screditati “esperti” a spiegare che cosa sta succedendo, e sono gli stessi che dicevano che la Russia non avrebbe mai attaccato l’Ucraina, che Mosca avrebbe conquistato Kyjiv in pochi giorni, così come già aveva già vinto in Siria. ([[Christian Rocca]])
*È un giorno storico per il Medio Oriente: il regime di Assad è un anello centrale della catena del male di Iran, questo regime è caduto. Questo è il risultato diretto dei colpi che abbiamo inflitto all'Iran e a Hezbollah, i principali sostenitori del regime di Assad. Questo ha creato una reazione a catena in tutto il Medio Oriente di tutti coloro che vogliono liberarsi da oppressione e tirannia. ([[Benjamin Netanyahu]])
*Gli eventi in Siria hanno fatto sì che il mondo si rendesse conto ancora una volta, o almeno dovrebbe, che anche il regime più crudele può cadere e che la Russia e i suoi alleati possono essere sconfitti. ([[Donald Tusk]])
*Gli eventi in Siria sono l'esempio concreto che spiega perché l'Ucraina ha bisogno del fermo sostegno e della fiducia dei nostri partner. Il regime di Assad è caduto non solo a causa della forza dell'opposizione. Quello che è successo è legato anche all'assenza di truppe russe lì. [...] Perché? Perché l'intero esercito russo pronto al combattimento è sul territorio dell'Ucraina. E questo significa esattamente che l'intero esercito di questo pseudo-impero sta combattendo contro il popolo ucraino oggi. Ecco perché oggi è molto importante che tutti i paesi che vogliono un mondo senza guerra e che giudicano importante la sicurezza - i paesi europei, gli Stati Uniti, gli altri paesi del mondo, i leader mondiali - capiscano questa prospettiva: qui e ora, si stanno decidendo molte cose. ([[Volodymyr Zelens'kyj]])
*Il popolo siriano ha sofferto troppo a lungo sotto il regime barbaro di Assad e accogliamo con favore la sua partenza. ([[Keir Starmer]])
*L’esplosione siriana ha alleggerito la Russia dal peso di mantenere una pesante guarnigione a sostegno di Assad, ora esule a Mosca. In Siria, se tutto va bene, Putin manterrà le forze indispensabili per la sicurezza delle sue basi, ma è sicuro la presenza americana garantita nel Medio Oriente cercherà di logorare il più possibile i russi in Siria, con l’aiuto degli alleati curdi, così da costringere Putin a sottrarre brigate dal fronte ucraino. Una nuova guerra dei nervi è cominciata e la Russia è in svantaggio. ([[Paolo Guzzanti]])
*La cacciata di Assad dalla Siria è o non è l’inizio della catastrofe russa? [...] La Russia, dai tempi dell’Unione Sovietica di Breznev, cominciò a insediarsi con due basi navali, con un contratto d’affitto a Damasco. La Siria è il suol piede in Medio Oriente e la presenza militare russa ha determinato uno smussamento tra le posizioni di Mosca e di Gerusalemme. La Russia non è un protettore della Siria ma si vuole tenere ben strette le sue due basi. ([[Paolo Guzzanti]])
*La crudele dittatura di Assad è crollata. Questo cambiamento storico nella regione offre opportunità, ma non è privo di rischi. ([[Ursula von der Leyen]])
*La fine della dittatura di Assad è uno sviluppo positivo e atteso da tempo. Dimostra anche la debolezza dei sostenitori di Assad, Russia e Iran. ([[Kaja Kallas]])
*Questa vittoria, fratelli miei, è una vittoria per l’intera nazione islamica [...]. Questo trionfo segna un nuovo capitolo nella storia della regione. ([[Aḥmad Ḥusayn al-Sharʿa]])
===[[Bashar al-Assad]]===
{{cronologico}}
*Innanzitutto, la mia partenza dalla Siria non è stata pianificata né è avvenuta durante le ultime ore delle battaglie, come alcuni hanno affermato. Al contrario, sono rimasto a Damasco, svolgendo i miei compiti fino alle prime ore di domenica 8 dicembre 2024. Quando le forze terroristiche si sono infiltrate a Damasco, mi sono trasferito a Latakia in coordinamento con i nostri alleati russi per supervisionare le operazioni di combattimento. All’arrivo alla base aerea di Hmeimim quella mattina, divenne chiaro che le nostre forze si erano completamente ritirate da tutte le linee di battaglia e che le ultime posizioni dell'Esercito erano cadute. Mentre la situazione sul campo nell'area continuava a deteriorarsi, la stessa base militare russa è stata oggetto di attacchi intensificati da parte di droni. Non avendo mezzi validi per lasciare la base, Mosca ha chiesto al comando della base di organizzare un'immediata evacuazione in Russia la sera di domenica 8 dicembre. Ciò è avvenuto il giorno dopo la caduta di Damasco, in seguito al crollo delle ultime posizioni militari e alla conseguente paralisi di tutte le restanti istituzioni statali.
*In un momento così critico nella storia della Nazione dove la verità deve avere la precedenza, è essenziale affrontare queste distorsioni. Sfortunatamente, le circostanze prevalenti in quel momento, incluso un totale blackout delle comunicazioni per motivi di sicurezza, hanno ritardato il rilascio di questa dichiarazione. Ciò non sostituisce un resoconto dettagliato degli eventi accaduti, che verrà fornito quando l'occasione lo consentirà.
*In nessun momento di questi eventi ho preso in considerazione l'idea di dimettermi o di cercare rifugio, né una proposta del genere è stata fatta da alcun individuo o partito. L'unica soluzione possibile era continuare a combattere l'assalto terroristico. Ribadisco che colui che, fin dal primo giorno di guerra, rifiutò di barattare la salvezza della sua Nazione per un tornaconto personale, o di compromettere il suo popolo in cambio di numerose offerte e lusinghe, è la stessa persona che si trovava al fianco degli ufficiali e soldati dell'Esercito in prima linea, a pochi metri dai terroristi nei campi di battaglia più pericolosi e intensi.
===[[Enrico Franceschini]]===
{{cronologico}}
*In un quarto di secolo al potere, a cui aggiungere i trent'anni precedenti in cui il Paese era in mano a suo padre Hafez, {{NDR|[[Bashar al-Assad]]}} ha avuto tutto il tempo di nascondere all'estero capitali sufficienti ad assicurarsi un agiato futuro. Ma per lui e per il Medio Oriente è la fine di un'era: "Non ci può essere guerra senza l'Egitto, non ci può essere pace senza la Siria", si diceva un tempo dei conflitti del Levante, a questo punto potrebbe non essere più vero.
*Come che sia, Teheran e Mosca sono distratti dai conflitti in Libano e Gaza, da un lato, in Ucraina dall'altro: e i ribelli di Hts ne hanno approfittato. Fra dipendenze da fuori e minacce da dentro, il risultato è che il regime di Bashar si è dissolto in pochi giorni, come non era avvenuto di fronte alle grandi manifestazioni di protesta della Primavera Araba di un decennio fa.
*Malpagato e corrotto, l'esercito siriano si è dimostrato incapace di difendersi da sé. Pochi giorni or sono, ricevendo a Damasco il ministro degli Esteri iraniano, Bashar si è sforzato di apparire al comando. Ma in molti scommettevano che preparasse già la fuga, come è avvenuto mentre i ribelli si avvicinavano a Damasco.
===[[Pierre Haski]]===
{{cronologico}}
*Le immagini che arrivano dalla Siria sono tipiche dell’uscita di scena di un tiranno: statue abbattute, prigioni svuotate e palazzi aperti a tutti. Considerando la natura del regime in questione, la gioia appare assolutamente legittima, a prescindere da quali saranno gli sviluppi.
*Per Vladimir Putin si tratta di una pessima notizia in un momento in cui si apre una partita delicata con la futura amministrazione Trump sulla guerra in Ucraina. Un primo atto in questo senso è andato in scena il 7 dicembre a Parigi, con l’incontro fra Trump e Zelenskyj. Putin ama far credere di essere in controllo degli sviluppi nell’Europa dell’est, in Africa e Medio Oriente, ma la realtà è ben diversa.<br>Per l’Iran la situazione è ancora più grave. Da decenni Teheran lavora per costruire un asse della resistenza che va dagli huthi nello Yemen ad Hamas in Palestina, passando per Hezbollah e la Siria di Assad. Già indebolito da Israele, Hezbollah vede sparire la sua rotta di approvvigionamento di armi attraverso la Siria e sarà sicuramente ridimensionato sulla scena interna.
*La Turchia è sicuramente tra i vincitori del momento, perché sostiene attivamente alcune delle fazioni che hanno detronizzato Assad. Ankara ha approfittato immediatamente dell’occasione lanciando un gruppo armato sotto il suo controllo in direzione delle zone ancora in mano ai curdi, nel nordest della Siria. Non bisogna dimenticare che la Turchia non frena mai la sua ostilità contro i curdi siriani, alimentata dai loro legami con i curdi turchi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).
*Il grande errore commesso dagli statunitensi dopo aver rovesciato Saddam nel 2003 è stato quello di emarginare chiunque avesse fatto parte dell’esercito e dell’amministrazione del regime. Il risultato è stato che le stesse persone sono entrate a far parte del gruppo Stato islamico e hanno seminato il terrore. La Siria si ritrova alle prese con un dilemma simile dopo decenni di clientelismo e nepotismo.
==Voci correlate==
*[[Guerra civile siriana]]
*[[Siria ba'thista]]
==Altri progetti==
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[[Categoria:Eventi degli anni 2020]]
[[Categoria:Siria]]
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Spugna (personaggio)
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[[File:Edward Kipling as Smee in the film Peter Pan (1924).jpg|thumb|Edward Kipling interpreta Spugna nel film ''Peter Pan'' del 1924.]]
'''Spugna''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902.
==Citazioni di Spugna==
{{cronologico}}
===''[[Le avventure di Peter Pan]]''===
*Perché non riprendiamo il mare? Sì, il mare. Lasciate l'isola e dimenticate Peter Pan.
*Quest'isola ha cessato di essere un posto rispettabile.
*Il miglior nascondiglio per noi è il mar delle Antille.
*Ma, capitano, non sarebbe più semplice e sbrigativo tagliargli la gola?
===''[[Hook - Capitan Uncino]]''===
*Assicurate l'albero maestro, mastri! Perché sta per arrivare il re dei pesci grossi! Un can di pescecane! Un uomo così profondo che è quasi inaffondabile! Così furbo che piglia pesci anche quando dorme! Facciamo un bel applauso! Lui non può perché ha una mano sola... Ed ecco a voi il pirata dal pugno di ferro: Il capitano Giacomo Uncino!
*Cosa sarebbe il mondo senza Capitan Uncino?
*Ho appena avuto un'idrofobia! [...] Un fulmine mi ha attraversato per il cervello! [...] Immaginate la facciaccia di Peter quando vi affronta e i suoi figli stanno lì al vostro fianco, pronti a battersi per il peggior corsaro tra i corsari dei sette mari, capitano Giacomo Uncino! Ah, non è una malvagità?
*Spugna, Spugna, Spugna, ma a Spugna chi ci pensa? Spugna, Spugna, Spugna, ma a Spugna chi ci pensa? Ma sono io, e a me ci penso da me!
==Citazioni su Spugna==
===[[J. M. Barrie]]===
*Spugna, che aveva sempre in serbo divertenti soprannomi per ogni cosa, chiamava Johnny Cavatappi la sua sciabola perché la girava e rigirava nelle ferite come un cavatappi. Si potrebbero evocare altri lati simpatici del carattere di Spugna. Per esempio, dopo aver ucciso qualcuno, asciugava gli occhiali, invece della sciabola.
*Sempre laborioso e servizievole, il patetico Spugna era la quintessenza del luogo comune.
*Non so perché lui fosse tanto patetico, a meno che non lo fosse perché era così pateticamente ignaro di esserlo. Persino gli uomini di animo gagliardo erano costretti a distogliere in fretta gli occhi da lui e più di una volta, nelle sere d'estate, Spugna aveva raggiunto la fonte delle lacrime di Uncino, facendole sgorgare. Di questo, come di quasi tutto il resto, Spugna era inconsapevole.
*Proprio Spugna era tipo da fare paura ai bambini! Quelli imbarcati sul galeone lo amavano già. Lui aveva detto loro cose terribili e li aveva picchiati con il palmo della mano perché gli mancava il coraggio di percuoterli con il pugno. Il risultato fu che i ragazzi gli si affezionarono e Michael si provò persino i suoi occhiali.
*Spugna, da allora in poi, se ne andò a zonzo per il mondo con i suoi occhiali; si guadagnò da vivere alla meglio raccontando che Giacomo Uncino aveva temuto soltanto lui, in tutta la sua vita.
==Altri progetti==
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[[Categoria:Personaggi di Peter Pan]]
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Nel covo dei pirati con Peter Pan
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{{FictionTV
|titoloitaliano= Nel covo dei pirati con Peter Pan
|tipofiction= serie TV d'animazione
|immagine=
|dimensioneimmagine=
|titolooriginale= Peter Pan and the Pirates
|paese= USA
|anno= 1990-1991
|genere= avventura
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|episodi= 65
|regista=
|ideatore= Peter Lawrence<br>Chris Hubbell<br>Larry Carroll<br>David Carren<br>[[J. M. Barrie]] (romanzo)
|doppiatorioriginali=*[[Jason Marsden]]: [[Peter Pan (personaggio)|Peter Pan]]
*[[Christina Lange]]: Wendy Darling
*[[Jack Lynch]]: Gianni Darling
*[[Whitby Hertford]]: Michele Darling
*[[Tim Curry]]: [[Capitan Uncino]]
*[[Ed Gilbert]]: [[Spugna (personaggio)|Spugna]]
*[[Debi Derryberry]]: Campanellino
|doppiatoriitaliani=
*[[Simone D'Andrea]]: Peter Pan
*[[Elisabetta Spinelli]]: Wendy Darling
*[[Patrizia Scianca]]: Gianni Darling
*[[Emanuela Pacotto]]: Michele Darling
*[[Pietro Ubaldi]]: Capitan Uncino
*[[Antonio Paiola]]: Spugna
*[[Daniela Fava]]: Campanellino
|note=
}}
'''''Nel covo dei pirati con Peter Pan''''', serie televisiva animata statunitense.
==Episodio 1, ''Il re del ghiaccio''==
*Conosci la regola! Non bisogna mai pronunciare il nome del re del ghiaccio! ('''Campanellino''')
*L'[[Isola che non c'è]] è il mio regno, e quindi io vado dove mi pare e quando mi pare! Non invado proprio un bel niente! ('''Peter Pan''')
*Sull'Isola che non c'è non esiste un pericolo che io non sappia affrontare! ('''Peter Pan''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per mille balenottere, Spugna! ('''Capitan Uncino''')
==Episodio 3, ''La freccia d'oro''==
*{{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Se l'ignoranza desse la felicità, Spugna, allora tu saresti l'uomo più felice di tutto il mondo. ('''Capitan Uncino''')
*Niente al mondo è più noioso di un essere umano che dorme. ('''Campanellino''')
*Remate con lena se non volete assaggiare la mia frusta, poltroni! ('''Capitan Uncino''')
*Se faccio ricorso alla mia magia per dargli una mano, Peter mi dirà che gli ho rovinato l'avventura, ma se non faccio niente corrò il rischio di non vederlo mai più. ('''Campanellino''')
*Sarei pronto a seguire quei mocciosi fino ai cancelli dell'Inferno se questo fosse necessario! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Chiudi il becco, Colonna, figlio pusillanime indegno di qualche bandito di Brooklyn! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i galeoni dei pirati! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i pirati che saccheggiano i sette mari! ('''Capitan Uncino''')
==Episodio 8, ''Caccia al tesoro''==
*Ma come avrò fatto ad immischiarmi con questo branco di cani rognosi?! ('''Capitan Uncino''')
*Se oggi ti azzardi ad attaccare la mia nave, piccola canaglia, io ti frusterò fino a spolparti! ('''Capitan Uncino''')
*Bill Jukes, avrai una moneta d'oro se punterai il cannone verso quel dannato galletto e lo farai arrosto! ('''Capitan Uncino''')
*Uno dei moltissimi problemi con gli esseri umani è che loro non hanno nessun rispetto per quelli che stanno dormendo. ('''Campanellino''')
*'''Capitan Uncino''': {{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Se fossi sicuro che questo servirebbe a migliorare la tua capacità di pensare, nostromo Spugna, io affonderei questo uncino per almeno tre spanne in quella zucca vuota!<br>'''Spugna''': Oh, grazie capo! Sarebbe un gran privilegio, questo è sicuro!
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i pirati dei sette mari! ('''Capitan Uncino''')
*'''Capitan Uncino''': {{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Fulmini e saette, Spugna! Sei il nostromo più sciocco che abbia mai messo piede sul ponte di una nave!<br>'''Spugna''': Oh, certo capitano, dev'essere questo il problema!
*Mi credi capace di mettere in atto un bombardamento indiscriminato? Mi giudichi male, vecchio mio. Sarebbe disdicevole rischiare di colpire delle donne e dei bambini innocenti. No, Peter Pan è il mio vero nemico, ed è soltanto lui il miserabile moccioso che io voglio disintegrare! ('''Capitan Uncino''')
*Lo so anch'io che è una trappola, ma sarà anche una bella avventura, un gioco! E inoltre, sai benissimo che sull'Isola che non c'è non ci sono trappole che possono fermarmi. ('''Peter Pan''')
*Farò di te uno spezzatino di moccioso, Peter Pan! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per la barba del pirata [[Barbanera]]! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Chiudi quella ciabatta, ubriacone buono a niente! ('''Capitan Uncino''')
==Episodio 11, ''Il fantasma di Uncino''==
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i fulmini e per tutti i sette mari! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i galeoni dei marinai! ('''Capitan Uncino''')
*Pirati siam, perciò salpiam in navi in quantità | Pronti a salpar per i sette mar ognun di noi sarà. ('''Pirati''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Rose e ranuncoli! ('''Campanellino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per la polverina magica! ('''Campanellino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per mille campanelle! ('''Campanellino''')
*Evidentemente la notizia della mia prematura scomparsa è stata conciata a dismisura. ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Germogli e girasoli! ('''Campanellino''')
*{{NDR|[[Insulti dalle serie televisive]]}} Spugna, non sei che un citrullo dalla zucca vuota! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per la lunga barba di Barbanera! ('''Capitan Uncino''')
==Episodio 17, ''Un problema piccolo piccolo''==
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutte le campanelle tintinnanti! ('''Campanellino''')
*Se tre lune nel cielo dell'Isola che non c'è vedi apparire, un magico incantesimo ti può rimpicciolire. ('''Campanellino''')
*Che cos'è un'avventura se non si corre qualche rischio? ('''Peter Pan''')
*{{NDR|Su [[Wendy Darling]]}} Non poteva restare a casa quella smorfiosetta?! ('''Campanellino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i galeoni affondati! ('''Capitan Uncino''')
*A me interessa soltanto Peter Pan! Ditemi dove posso trovarlo, molluschi sottosviluppati! ('''Capitan Uncino''')
*Lasciate perdere la pesca, marinai d'acqua dolce! I nostri prigionieri stanno scappando! ('''Capitan Uncino''')
*{{NDR|[[Imprecazioni dalle serie televisive]]}} Per tutti i fulmini e le tempeste marine! ('''Capitan Uncino''')
*Se vi foste arresi dieci minuti fa, avrei potuto riservarvi un trattamento umano. Se vi foste arresi ''cinque'' minuti fa, avrei anche potuto risparmiarvi la vita. Ma voi avete osato mettere alla prova la mia pazienza e la mia umanità! Quindi, quando vi metterò l'uncino addosso, vi spellerò vivi ''tutti quanti'', uno per uno! ('''Capitan Uncino''')
*Affrontiamoci da uomo a uomo, Peter Pan. Così potrò finalmente infilzarti il mio artiglio nello stomaco! ('''Capitan Uncino''')
==Episodio 35, ''Trombetta il coraggioso''==
*Piegate quelle schiene, lumaconi sfaticati! ('''Capitan Uncino''')
*Remate come se la vostra vita dipendesse solamente da questo (perché infatti è così)! ('''Capitan Uncino''')
*Coraggio, dateci dentro, dannatissimi topi di fogna! ('''Capitan Uncino''')
*Forza, remate, avanzi di galera! ('''Capitan Uncino''')
==Altri progetti==
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Pasquale Galluppi
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Pasquale Galluppi
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'''Pasquale Galluppi''' (1770 – 1846), filosofo italiano.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Altri progetti==
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'''Pasquale Galluppi''' (1770 – 1846), filosofo italiano.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
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Filosofia della volontà: incipit
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'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di ''Filosofia della volontà''==
*L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<ref>
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di ''Filosofia della volontà''==
*L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Altri progetti==
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Bibliografia
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di ''Filosofia della volontà''==
*L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
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Storia della filosofia: incipit
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
*L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
==Altri progetti==
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'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la quistione su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare Aristotile, ed i nuovi Platonici.<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'Uomo è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la {{sic|quistione}} su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare [[Aristotele|Aristotile]], ed i [[Neoplatonismo|nuovi Platonici]].<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi'''(1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'[[Uomo]] è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la {{sic|quistione}} su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare [[Aristotele|Aristotile]], ed i [[Neoplatonismo|nuovi Platonici]].<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi]]
'''Pasquale Galluppi''' (1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'[[Uomo]] è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la {{sic|quistione}} su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare [[Aristotele|Aristotile]], ed i [[Neoplatonismo|nuovi Platonici]].<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi, monumento nella città natale di Tropea]]
'''Pasquale Galluppi''' (1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'[[Uomo]] è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
===''Storia della filosofia''===
La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la {{sic|quistione}} su l'origine dell'universo, e, per conseguenza; dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare [[Aristotele|Aristotile]], ed i [[Neoplatonismo|nuovi Platonici]].<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
==Bibliografia==
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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[[File:Statue of Pasquale Galluppi - Tropea - Italy 2015 (2).JPG|thumb|Pasquale Galluppi, monumento nella città natale di Tropea]]
'''Pasquale Galluppi''' (1770 – 1846), filosofo italiano.
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Filosofia della volontà''===
L'[[Uomo]] è certamente un ''agente fisico'' della natura. Egli è ancora un ''agente morale''. Con queste due proposizioni io intendo dire, che, nelle operazioni volontarie, l'uomo si dee riguardare sotto due principi delle sue operazioni, uno de' quali è la propria felicità, l'altro il proprio dovere. Considerato l'uomo come disposto o mosso ad operare pel fine della propria felicità, io lo chiamo ''agente fisico della natura''. Considerato l'Uomo stesso come disposto o mosso ad operare dal principio del proprio dovere, io lo chiamo ''agente morale''. Per denotare con un solo nome i due principi enunciati, io mi servo del vocabolo ''bene''. Io perciò intendo per ''bene'' l'adempimento del dovere, ed il conseguimento della felicità. L'Uomo dunque, considerato come agente volontario, è disposto o mosso ad operare dal bene.<!-- (vol. I, parte prima, cap. I, p. 5) -->
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La prima quistione che han cercato di risolvere i dotti dell'antichità, tanto i poeti e quegli storici che hanno voluto rimontare alle primitive tradizioni, quanto i filosofi, è stata la {{sic|quistione}} su l'origine dell'universo, e, per conseguenza, dell'uomo. Vi sono, state su l'oggetto due opinioni; né possono esservene di più: alcuni han creduto che il mondo attuale ha avuto un incominciamento; alcuni altri che esso è stato sempre; e che, in conseguenza, il genere umano sia stato esistente sin dall'eternità. Questa seconda opinione, sebbene non sia la più antica, è stata nondimeno insegnata da celebri filosofi; fra i quali basta nominare [[Aristotele|Aristotile]], ed i [[Neoplatonismo|nuovi Platonici]].<!-- (cap. I, p. 1) -->
==Citazioni su Pasquale Galluppi==
*Galluppi scrive una ''Critica della conoscenza'', nella quale mostra grandissima erudizione e molto acume. Conosce assai bene la storia della filosofia da [[Cartesio]] a [[Immanuel Kant|Kant]]: non così i greci e i tedeschi. Manca della conoscenza del fondamento e della corona dell'edifizio della storia della filosofia. Quindi non conosce bene quel che conosce.<br>Pare pretto [[Empirismo|empirista]], un nuovo [[John Locke|Locke]], puro psicologista. Procede empiricamente, colla semplice osservazione; nega il giudizio sintetico a priori, e non intende il senso di questo problema, come l'ha bene inteso il [[Antonio Rosmini|Rosmini]]; pare insomma di tutt'altro infetto, che di kantismo.<br>E con tuttociò è kantista; è kantista quasi senza saperlo, quasi suo malgrado, per una forza superiore alla sua volontà. ([[Bertrando Spaventa]])
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*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_I6R7pGNel3MC/page/n6/mode/1up Filosofia della volontà]'', presso Carlo Luigi Giachetti, Napoli, 1832, vol. I.
*Pasquale Galluppi, ''[https://archive.org/details/bub_gb_3Ra1bsP0oa4C/page/n6/mode/1up Storia della filosofia]'', dalla Tipografia di Gio. Silvestri, Milano, 1847.
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Udiki
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== Campo [[Aiuto:Oggetto|oggetto]] ==
Se voscenza volesse degnarsi di segnalare che quelli che rimuove sono doppioni, come da anni le viene richiesto, farebbe cosa gradita. [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 22:55, 16 dic 2024 (CET)
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/* Campo oggetto */ Risposta
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== Campo [[Aiuto:Oggetto|oggetto]] ==
Se voscenza volesse degnarsi di segnalare che quelli che rimuove sono doppioni, come da anni le viene richiesto, farebbe cosa gradita. [[Utente:Udiki|Udiki]] ([[Discussioni utente:Udiki|scrivimi]]) 22:55, 16 dic 2024 (CET)
:sì, sono solo doppioni. [[Speciale:Contributi/~2024-8102|~2024-8102]] ([[Discussioni utente:~2024-8102|discussione]]) 10:04, 17 dic 2024 (CET)
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Àstrid Bergès-Frisbey
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Danyele
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Creata pagina con "[[File:Astrid Berges-Frisbey (8121863385).jpg|thumb|Àstrid Bergès-Frisbey (2012)]] '''Àstrid Bergès-Frisbey''' (1986 – vivente), attrice e modella spagnola naturalizzata francese. ==Citazioni su Àstrid Bergès-Frisbey== *Molto spesso, quando un'attrice è bella come Astrid a livello fisico, manca di intelligenza e di mestiere. Ma Astrid è una vera studentessa di cinema; non è interessata a sfruttare il suo aspetto per ottenere un guadagno o la fama. (Michael..."
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[[File:Astrid Berges-Frisbey (8121863385).jpg|thumb|Àstrid Bergès-Frisbey (2012)]]
'''Àstrid Bergès-Frisbey''' (1986 – vivente), attrice e modella spagnola naturalizzata francese.
==Citazioni su Àstrid Bergès-Frisbey==
*Molto spesso, quando un'attrice è bella come Astrid a livello fisico, manca di intelligenza e di mestiere. Ma Astrid è una vera studentessa di cinema; non è interessata a sfruttare il suo aspetto per ottenere un guadagno o la fama. ([[Michael Pitt]])
==Filmografia==
*''[[Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare]]'' (2011)
*''[[I Origins]]'' (2014)
*''[[King Arthur - Il potere della spada]]'' (2017)
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{S}}
{{DEFAULTSORT:Berges Frisbey, Astrid}}
[[Categoria:Attori francesi]]
[[Categoria:Attori spagnoli]]
[[Categoria:Modelli francesi]]
[[Categoria:Modelli spagnoli]]
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Maïwenn
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Danyele
19198
Creata pagina con "[[File:Maïwenn Cannes 2011 2 (cropped).jpg|thumb|Maïwenn (2011)]] '''Maïwenn Le Besco''', detta '''Maïwenn''' (1976 – vivente), attrice, regista e sceneggiatrice francese. ==Citazioni di Maïwenn== *Abbiamo ancora la libertà di esprimerci, il problema è l'abbondanza dei media che riprendono sempre quello che viene detto per condividerlo al momento opportuno. Non direi che c'è meno libertà. Anzi, abbiamo il dovere di continuare a dire le cose che pensiamo, anc..."
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[[File:Maïwenn Cannes 2011 2 (cropped).jpg|thumb|Maïwenn (2011)]]
'''Maïwenn Le Besco''', detta '''Maïwenn''' (1976 – vivente), attrice, regista e sceneggiatrice francese.
==Citazioni di Maïwenn==
*Abbiamo ancora la libertà di esprimerci, il problema è l'abbondanza dei media che riprendono sempre quello che viene detto per condividerlo al momento opportuno. Non direi che c'è meno libertà. Anzi, abbiamo il dovere di continuare a dire le cose che pensiamo, anche se sono impopolari. Sono i media che, spesso, amplificano la sensazione che non si possa più dire nulla.<ref>Dall'intervista di Mario Manca, ''[https://www.vanityfair.it/show/cinema/2021/05/31/maiwenn-abbiamo-il-dovere-di-dire-quello-che-pensiamo-intervista-film-dna Maïwenn: «Abbiamo il dovere di dire quello che pensiamo, anche se è impopolare»]'', ''vanityfair.it'', 31 maggio 2021.</ref>
*[[Johnny Depp|Johnny]] fa "paura" nel senso che il suo carisma e il suo status di "re" sono impressionanti. [...] Johnny Depp è un grande attore. Uno dei più grandi. Mi ha ricordato molto Brando – il suo genio e le sue sofferenze, la sua generosità e i suoi paradossi. Anche se abbiamo litigato diverse volte sul set, è una persona che rispetto e ammiro totalmente [...]. Johnny Depp è una celebrità e un genio e sì, questo a volte può spaventare alcune persone.<ref>Da un'intervista a ''Variety''; citato in Luca Sottimano, ''[https://www.badtaste.it/articoli/jeanne-du-barry-maiwenn-chiarisce-sue-dichiarazioni-johnny-depp-spaventava-troupe-set Jeanne du Barry: Maïwenn chiarisce le sue dichiarazioni su Johnny Depp che "spaventava la troupe"]'', ''badtaste.it'', 28 aprile 2024.</ref>
*{{NDR|«Inevitabile chiederle chi sono gli autori che l'hanno ispirata...»}} La vita. Non un film in particolare.<ref>Da Pierpaolo Festa, ''[https://www.film.it/film/interviste/dettaglio/art/mon-roi-intervista-a-maiwenn-uno-come-vincent-cassel-meglio-averlo-come-amico-che-come-marito-4/ Mon Roi, intervista a Maiwenn: "Uno come Vincent Cassel? Meglio averlo come amico che come marito"]'', ''film.it'', 1º dicembre 2015.</ref>
*Non riesco mai a parlare di cose serie senza umorismo: penso che la vita sia un grande scherzo. È importante sdrammatizzarne i momenti e nei film cerco sempre i punti dove spezzare il ritmo inserendo qualche momento buffo.<ref>Dall'intervista di Valeria Vignale, ''[https://www.cosmopolitan.com/it/lifestyle/cinema/a44951305/maiwenn-jeanne-du-barry-meritava-un-film-tutto-per-se-intervista-attrice-regista/ Maïwenn: «Jeanne Du Barry meritava un film tutto per sé»]'', ''cosmopolitan.com'', 30 agosto 2023.</ref>
{{Int|''[https://www.rollingstone.it/cinema-tv/interviste-cinema-tv/maiwenn-vague/578503/ Maïwenn Vague]''|Intervista di Mattia Carzaniga, ''rollingstone.it'', 27 agosto 2021.}}
*Mi sono sentita molto più libera quando ho girato i miei primi film, perché non c'era nessuna aspettativa: eravamo tutti insieme, c'era una dimensione più corale, di squadra. Adesso le persone si aspettano qualcosa da me, il che mi fa sentire molto più sola. All'improvviso sei "la regista", e la regista deve sempre sapere cosa vuole fare e dove vuole andare, mentre io a volte non lo so. Vorrei ancora essere libera di sbagliare, e vorrei che le persone della troupe mi mettessero in discussione, che mi facessero cambiare idea.
*Adoro parlare della famiglia, è un terreno sempre fertile, ti permette di scrivere tantissime storie. Mi ispirano i legami famigliari, sì, ma poi mi dico che sono legami umani, punto.
*[...] non m'ispiro a nessuno in particolare. Ho la mia scrittura, il mio universo, il mio modo di girare. M'ispirano di più i romanzi dei film, ti lasciano più libertà di creare un immaginario.
*Ho sempre pensato che esistono due tipi di registi: quelli che non amano la vita, e fanno film solo per sublimare qualcosa; e quelli che invece la vita la amano, e vogliono condividere con gli spettatori la loro visione della vita. Amo la vita e i suoi imprevisti, belli o brutti che siano. Amo la danza, l'opera, la pittura, la musica, qualsiasi genere di qualsiasi disciplina artistica. Ho bisogno di vedere e di esprimermi, se no mi sento incompleta. Ecco, io mi sento più vicina ai registi che amano la vita.
==Note==
<references />
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
{{DEFAULTSORT:Maiwenn}}
[[Categoria:Attori francesi]]
[[Categoria:Registi francesi]]
[[Categoria:Sceneggiatori francesi]]
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Campanellino
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Mariomassone
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Creata pagina con "[[File:Tinkclose-1-.jpg|thumb|Scultura di Campanellino]] '''Campanellino''', nota anche come '''Trilli''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902. ==Citazioni di Campanellino== *Sai quel luogo che sta fra il sogno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando? Quello è il luogo dove io ti amerò per sempre, Peter Pan. È lì che ti aspetterò. (''[[Hook - Capitan Uncino]]'') ===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''==..."
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[[File:Tinkclose-1-.jpg|thumb|Scultura di Campanellino]]
'''Campanellino''', nota anche come '''Trilli''', personaggio creato dallo scrittore scozzese [[James Matthew Barrie]] nel 1902.
==Citazioni di Campanellino==
*Sai quel luogo che sta fra il sogno e la veglia, dove ti ricordi ancora che stavi sognando? Quello è il luogo dove io ti amerò per sempre, Peter Pan. È lì che ti aspetterò. (''[[Hook - Capitan Uncino]]'')
===''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan]]''===
*Conosci la regola! Non bisogna mai pronunciare il nome del re del ghiaccio! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 1, Il re del ghiaccio|Il re del ghiaccio]]'')
*Niente al mondo è più noioso di un essere umano che dorme. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Se faccio ricorso alla mia magia per dargli una mano, Peter mi dirà che gli ho rovinato l'avventura, ma se non faccio niente corrò il rischio di non vederlo mai più. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 3, La freccia d'oro|La freccia d'oro]]'')
*Uno dei moltissimi problemi con gli esseri umani è che loro non hanno nessun rispetto per quelli che stanno dormendo. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 8, Caccia al tesoro|Caccia al tesoro]]'')
*Rose e ranuncoli! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per la polverina magica! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per mille campanelle! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Germogli e girasoli! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 11, Il fantasma di Uncino|Il fantasma di Uncino]]'')
*Per tutte le campanelle tintinnanti! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*Se tre lune nel cielo dell'Isola che non c'è vedi apparire, un magico incantesimo ti può rimpicciolire. (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
*{{NDR|Su [[Wendy Darling]]}} Non poteva restare a casa quella smorfiosetta?! (''[[Nel covo dei pirati con Peter Pan#Episodio 17, Un problema piccolo piccolo|Un problema piccolo piccolo]]'')
==Citazioni su Campanellino==
===[[J. M. Barrie]]===
*Non si trattava proprio di una luce: ma di lampeggiamenti discontinui qua e là. Quando si fermava per un attimo, si vedeva che era una fata non più lunga di una piccola mano, e ancora in via di crescita. Era una ragazzina chiamata Trilli. Indossava un delizioso abitino fatto con una foglia secca e con la scollatura quadrata, da cui la sua figurina acquistava grazia, nonostante una leggera tendenza alla pinguedine.
*Gli rispose il più grazioso tintinnio, come di campanelli d'oro. È questo il linguaggio delle fate. Voi, bambini di carne e ossa, non potete udirlo, ma se vi capitasse capireste subito di averlo già sentito qualche altra volta.
*Trilli non era cattiva, ma fu tutta cattiva, in quel momento. In compenso, molte volte era tutta buona.<br>Le fate possono essere soltanto una cosa o l'altra, e non tutte e due insieme perché, essendo così piccole, per loro sciagura, hanno lo spazio sufficiente per ospitare un solo sentimento alla volta. Naturalmente, possono cambiarlo via via, però devono cambiarlo per intero.
*Poi, allorché Wendy gli espresse l'incerta speranza che Trilli fosse lieta di vederla, Peter domandò:<br>«Chi è Trilli?»<br>«Oh, Peter!» esclamò Wendy, sgomenta. E neppure dopo che lei gli ebbe spiegato ogni cosa, lui poté rammentare la piccola fata insolente.<br>«Ci sono così tante fate!» si giustificò. «Credo che ormai Trilli sia morta».<br>Forse aveva ragione. Le fate non vivono a lungo, ma sono così piccine che un breve lasso di tempo a loro sembra un secolo.
==Altri progetti==
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Trilli (personaggio)
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Mariomassone
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Bernardino De Pantorba
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